|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 27 Aprile 2009 |
|
|
  |
|
|
L´IMMUNITÀ DI ALDO PATRICIELLO NON PUÒ ESSERE PROTETTA
|
|
|
 |
|
|
Strasburgo, 27 aprile 2009 - Il Parlamento europeo ha deciso di non difendere l´immunità di Aldo Patriciello nell´ambito di un´azione penale a suo carico, avviata dal Giudice per l´udienza preliminare presso il Tribunale di Campobasso, per una serie di delitti e per ipotesi contravvenzionali del Testo Unico sull´Edilizia. Per i deputati, malversazioni di fondi pubblici e reati urbanistici non possono essere equiparati ad un´opinione o a un voto, pertanto l´immunità di Patriciello non può essere protetta. Approvando con 643 voti favorevoli, 5 contrari e 12 astensioni la relazione di Aloyzas Sakalas (Pse, Lt), il Parlamento ha deciso di non difendere i privilegi e le immunità di Aldo Patriciello (Ppe/de, It) nel procedimento penale avviato presso il Tribunale di Campobasso. Al parlamentare europeo sono stati imputati una serie di delitti e ipotesi contravvenzionali del Testo Unico sull´Edilizia. L´ipotesi di lavoro delineata dal pubblico ministero territoriale, postula che Patriciello "al tempo dei fatti vicepresidente ed assessore della Regione Molise" ed "influente e potente referente e appoggio politico, nonché reale proprietario e ideatore (. ) della Neuromed", abbia concorso nei delitti summenzionati insieme con l´allora presidente e l´allora amministratore delegato della Neuromed (Istituto Neurologico Mediterraneo), l´allora rappresentante legale della fondazione Paola Pavone, l´allora Direttore generale della Direzione Politiche sanitarie e sicurezza sociale della Regione Molise e l´allora Direttore generale dell´Asl di Campobasso. Più specificamente, Patriciello è stato accusato di aver rivestito il ruolo di regista, controllore e sostenitore dell´operato del presidente di Neuromed e del rappresentante legale della fondazione Paola Pavone che, l´11 settembre 2000, hanno stipulato il contratto di comodato d´uso della struttura incriminata sita nel comune di Salcito, fra la fondazione Paola Pavone (proprietaria e costruttrice dell´immobile de quo) e Neuromed, così da consentire a quest´ultimo ente di assistenza e ricerca, di gestire la struttura "a proprio profitto come "Centro di alta riabilitazione" in regime di accreditamento (provvisorio) con la Regione, con esclusione di qualsivoglia prestazione sociale e assistenziale". Sempre secondo il pubblico ministero territoriale, Aldo Patriciello avrebbe poi "tentato di trarre ingenti profitti dalle prestazioni erogate e rimborsate lautamente dalla Regione Molise, con pari danno per l´ente e per la collettività tutta". Patriciello è inoltre imputato per ipotesi contravvenzionali di natura urbanistica perché - in concorso con altri imputati - avrebbe realizzato "un mutamento di destinazione d´uso da casa di riposo e cura, a centro e presidio di alta riabilitazione" dell´immobile in parola sito nel Comune di Salcito senza il necessario "lasciapassare" amministrativo e per aver utilizzato una struttura "non più assistita da titolo abilitativo, perché approvata «da concessione gratuita per la originaria e cessata destinazione sociale". Dopo aver attentamente analizzato il caso in questione, i deputati concludono affermando che «il caso dell´on. Patriciello non può essere considerato come un caso di immunità che il Parlamento europeo deve difendere», al contrario, «esso rientra interamente nell´ambito della legislazione italiana e pertanto, al pari dei deputati del Parlamento italiano, egli non gode dell´immunità nei confronti di procedimenti penali». Per i deputati infatti, le accuse avanzate nei confronti di Aldo Patriciello non fanno riferimento alle opinioni o ai voti espressi nell´esercizio del suo mandato di deputato al Parlamento europeo, per il semplice motivo che la malversazione di fondi pubblici o i reati urbanistici non possono essere equiparati ad un´"opinione" o a un "voto". . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|