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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Aprile 2009
 
   
  A MATERA UN PROGETTO DI ZÈTEMA SUL DISTRETTO CULTURALE

 
   
  Matera, 28 aprile 2009 - Nel prestigioso Salone Fazzini del Musma, Museo della Scultura Contemporanea di Matera, si è svolta ieri la conferenza stampa di presentazione del Progetto "Il Distretto Culturale dell´Habitat Rupestre della Basilicata". L´iniziativa è stata realizzata dalla Fondazione Zétema di Matera, in collaborazione con le cooperative Artezeta e Il Sicomoro, Quality For, il Circolo la Scaletta, la delegazione Fai di Matera e l´Accademia di Comunicazione di Milano, ed è cofinanziata dalla Fondazione per il Sud. "Il progetto - si legge in un comunicato stampa - mira alla conservazione, tutela e valorizzazione del Distretto Culturale dell´Habitat Rupestre lucano, costituitosi nel maggio del 2003; l´intera partnership lavorerà per creare un modello concreto di riferimento nel Mezzogiorno d´Italia atto a stabilire le linee guida di salvaguardia dei patrimoni culturali, partendo dalla specificità rupestre locale e proiettandosi verso le limitrofe aree della Murgia pugliese. Infatti le aree programmatiche d´intervento, aventi una durata complessiva di due anni, riguardano la conservazione, con la sperimentazione dei processi di manutenzione coordinata sotto la supervisione dell´Istituto Centrale per la Conservazione ed il Restauro di Roma; la fruizione, con l´impianto di un piano turistico-culturale del Distretto; la gestione ordinaria del presidio. Numerosi sono i siti culturali - individuati all´interno del Distretto - verso i quali il progetto intraprenderà le attività di sviluppo pianificate nei due anni di lavoro; essi coprono un arco temporale che va dal Ix millennio a. C. Fino al periodo contemporaneo. All´interno del programma di ricerca, particolare attenzione è stata dedicata allo sviluppo socio-economico sostenibile del territorio, rivolto alla definizione di un´offerta culturale oggettivamente rilevante, capace di attrarre domanda culturale qualificata e cosmopolita. Tali obiettivi saranno resi possibili da una duplice azione trasversale: la sensibilizzazione delle comunità locali perché diventino responsabili e convinti custodi del proprio patrimonio culturale e il rafforzamento della qualità dei profili professionali deputati a valorizzare e a gestire questa nobile area territoriale. Occorre considerare che, grazie all´incremento della forza lavoro dedicata al progetto, occupata nelle strutture culturali aderenti, il programma di sviluppo potrà generare un sistema autoalimentato capace di produrre un nuovo senso di civicness diffuso e condiviso. Gli operatori dell´iniziativa dedicano altresì grande considerazione alla Responsabilità sociale ed Etica, assumendo specifici impegni di coerenza nell´attività di gestione contemplata dal piano operativo. Infine, una parte degli introiti che, verosimilmente, potranno essere incrementati grazie ai maggiori flussi turistici attesi, sarà destinata al mantenimento e conservazione del patrimonio culturale, in ossequio alle linee guida dettate dall´Unesco; un´altra parte, invece, sarà finalizzata alla sensibilizzazione delle comunità locali, specie delle nuove generazioni, affinché diventino consapevoli custodi del proprio inestimabile patrimonio culturale". .  
   
 

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