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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Aprile 2009
 
   
  CONVEGNO A VERONA SU: “POLITICHE AMBIENTALI E SVILUPPO ECONOMICO” BJØRN LOMBORG, MASSIMO MUCCHETTI E GIANCARLO CONTA

 
   
  Verona, 29 aprile 2009 - Vale la pena sottolinerare l´importanza sia dell´argomento che verrà affrontato, sia degli ospiti che saranno a Verona per discuterne, mercoledì 29 aprile. Si tratta di Bjorn Lomborg e Massimo Mucchetti. Il primo, editorialista sul New York Times, direttore del Cpenaghen Consensus Center, gode di fama mondiale: è la prima volta che Lomborg è stato invitato a tenere una conferenza/dibattito a Verona. Mucchetti è vicedirettore ad personam del Corriere della Sera, già vicedirettore de L´espresso. Il tema affrontato è di grandissima attualità, dato che sarà presente anche Giancarlo Conta, assessore regionale all´ambiente. “Politiche ambientali e sviluppo economico” Bjørn Lomborg, Massimo Mucchetti e Giancarlo Conta mercoledì 29 aprile, ore 17. 30 Aula Magna dell’Università degli Studi di Verona Polo didattico “G. Zanotto” Sono possibili una politica ambientale che non freni lo sviluppo economico, e una crescita che non distrugga l’ambiente? Lo sviluppo economico comporta necessariamente un aumento degli inquinamenti? Per rispondere a queste ed altre domande, Bjørn Lomborg, direttore del Copenaghen Consensus Center, indicato dalla rivista Times come una tra le 100 persone più influenti, ma noto ai più come “l’ambientalista scettico” (titolo del suo fortunato libro), e Massimo Mucchetti, vicedirettore ad personam del Corriere della Sera, già vicedirettore de L´espresso, parteciperanno all’incontro-dibattito aperto al pubblico “Politiche ambientali e sviluppo economico”, che si svolgerà mercoledì 29 aprile, alle 17. 30, nell’Aula Magna del Polo Didattico “G. Zanotto”, Università degli Studi di Verona. Prenderà parte all’incontro anche Giancarlo Conta, assessore alle Politiche dell’Ambiente della Regione Veneto, mentre a coordinare il dibattito sarà Sergio Noto, docente alla Facoltà di Economia ed editorialista per il Corriere del Veneto, media partner dell’iniziativa. L’incontro, nato dall’Associazione Culturale L’idea con il contributo dell’Assessorato alle Politiche dell’Ambiente della Regione Veneto è in collaborazione con il Dipartimento di Economie, Società e Istituzioni dell’ateneo scaligero, e il ciclo di conferenze “Incontri Plurali”. Con questo dibattito si vuole far luce su un tema cruciale e di stringente attualità: quello ambientale. Ma fuori dagli schemi ideologici che negli ultimi anni hanno creato solo dannose contrapposizioni. In particolare, si intende tentare di conciliare quelli che sembrano due ambiti inavvicinabili: le politiche di sostegno all’ambiente e lo sviluppo economico. Infatti, mentre gli ambientalisti da sempre accusano la crescita economica di danneggiare l’ecosistema, il mondo economico mira ad evitare ogni tipo di vincolo che difenda l’ambiente. Quella di Lomborg non sarà una relazione per specialisti, ma una riflessione adatta a chiunque voglia formarsi un parere consapevole sull’argomento. Per questo, l’analisi del professore danese sarà guidata dalle domande del vicedirettore del Corriere della Sera, esperto di temi economici (ha lavorato a Mondo Economico), e autore del discusso volume Licenziare i padroni? (Feltrinelli). La partecipazione al convegno è aperta a tutti. Biørn Lomborg, classe 1965, è professore alla Copenaghen Business School e promotore del Copenaghen Consensus Center, che riunisce alcuni tra i più importanti economisti del mondo, tra cui cinque premi Nobel. Nel suo L´ambientalista scettico (Mondadori), Lomborg ha dimostrato che il messaggio ambientalista è fondato su una falsificazione sistematica della realtà. Ma Lomborg non è un nemico della tutela dell’ambiente, è un ambientalista convinto e un esperto. Non nega i problemi ambientali, ma tenta di individuarne i termini reali; e lo fa sul terreno meno opinabile, quello della statistica. Secondo Lomborg, non è vero, come sostengono gli ambientalisti ideologizzati, che lo sviluppo sia insostenibile. Non c’è motivo di temere crisi o scarsità alimentari. Le previsioni di un esaurimento delle fonti energetiche fossili sono contraddette dai dati disponibili. Lomborg si chiede poi: lo sviluppo economico comporta necessariamente un aumento degli inquinamenti? Esaminando diverse serie di dati, egli dimostra che nei paesi industrializzati la minaccia dell’inquinamento si è venuta attenuando negli ultimi decenni. Per Lomborg questo non significa che tutto vada per il meglio e che non sia più necessario impegnarsi per migliorare l’ambiente. Ma i dati corretti aiutano a concentrare l’impegno sui punti giusti e a non decidere sulla spinta delle emozioni. Contro le proposte adottate a Kyoto, basate sull’abbattimento delle emissioni di carbonio per mezzo di tasse, quote e divieti, Lomborg sostiene che si trarrebbero maggiori benefici, anche dal punto di vista del clima, aumentando in misura consistente gli investimenti per accelerare la sostituzione dei combustibili fossili con energie rinnovabili e pulite. Il merito dell´analisi di Lomborg è anzitutto metodologico: egli dimostra che ogni problema può essere affrontato senza tabù o pregiudiziali ideologiche. Quella ambientale è una questione importante, che però deve essere analizzata fuori dagli slogan e con attenzione al rapporto costi-opportunità. Massimo Mucchetti, (1953), giornalista professionista dal 1981, ha iniziato l’attività giornalistica professionale sul quotidiano Brescia Oggi. In seguito ha scritto per Mondo economico, settimanale de Il Sole 24 Ore. Dal 1986 al 2004 ha lavorato a L’espresso, svolgendo anche l’incarico di vicedirettore. Attualmente è vicedirettore ad personam de Il Corriere della Sera. Tra le altre cose, ha tenuto corsi di Teoria e tecnica del linguaggio giornalistico allo Iulm di Milano. Ha pubblicato, per i tipi di Feltrinelli, Licenziare i padroni? e Il baco del Corriere. In Licenziare i padroni? l’autore osserva la situazione economica italiana degli anni Novanta, quando la privatizzazione delle imprese pubbliche e le inchieste di Mani pulite sembrano favorire l´aumento delle grandi imprese e un´economia basata sulla trasparenza e la concorrenza. Mucchetti nota come, invece, il capitalismo italiano, abbia oggi meno protagonisti di prima. I padroni hanno usato i soldi del mercato per regolare i loro conti anziché investirli nella crescita. Nel paese che sogna il diritto al licenziamento senza giusta causa dei lavoratori, l’autore si chiede se lo stesso principio possa essere applicato agli azionisti, quando le giuste cause sono così frequenti. Ne Il baco del Corriere, invece, viene analizzata la storia dei giornali, che s´intreccia da sempre con quella dei potentati dell’economia. Lo si è visto anche nella calda estate del 2005 con la scalata al Corriere della Sera. Ma proprio gli esiti di quel resistibile assalto e, poi, la crisi al vertice di Telecom Italia, il rastrellamento di azioni Fiat fatto dagli Agnelli e i contrasti tra Banca Intesa e Capitalia, portano in superficie tutti i limiti della coalizione economico-finanziaria che sta a capo del primo gruppo editoriale italiano. .  
   
 

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