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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Maggio 2009
 
   
  STUDIO SUGGERISCE CHE L´INQUINAMENTO DA PIOMBO POTREBBE AVERE CONTRIBUITO A MANTENERE PIÙ FREDDO IL CLIMA

 
   
  Bruxelles, 18 maggio 2009 - Uno studio finanziato dall´Unione europea rivela che le particelle di piombo potrebbero aver incrementato la formazione delle nubi. I ricercatori, in un articolo pubblicato su Nature Geoscience, suggeriscono che l´inquinamento atmosferico da piombo potrebbe avere arginato gli effetti del cambiamento climatico nel corso degli ultimi decenni. L´unione europea ha sostenuto lo studio nel quadro della rete d´eccellenza "Atmospheric composition change", finanziata in riferimento all´area tematica "sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro (6°Pq). La maggior parte del piombo presente nell´atmosfera deriva da attività umane; le principali fonti di piombo sono i processi di combustione del carbone, la benzina contenente piombo, i velivoli di piccole dimensioni che volano ad un´altitudine corrispondente a quella dove avviene la formazione delle nubi e lavori edili che liberano piombo dal suolo. Mentre le emissioni di gas serra sono la causa del surriscaldamento globale, l´emissione di piccole particelle di sostanze come il piombo possono sortire l´effetto opposto poiché interagiscono con il vapore acqueo presente nell´atmosfera e innescano la formazione delle nubi. A seconda dell´altitudine a cui si trovano e del loro spessore le nubi sono in grado di riflettere i raggi solari oppure di intrappolare il calore proveniente dalla superficie terrestre. L´obiettivo di questo studio era determinare l´impatto che hanno queste particelle di piombo sulla formazione delle nubi. Per questo, un gruppo di ricercatori in Germania, Svizzera e Stati Uniti hanno "catturato" le nubi presenti sulle vette di entrambe le sponde dell´Atlantico e hanno studiato nubi create artificialmente all´interno di apposite camere a nebbia in laboratorio. Le analisi svolte hanno rivelato che il piombo ha variato le condizioni necessarie per la formazione delle nubi: se il piombo è presente nell´aria, la formazione delle nubi avviene anche a temperature più elevate o in presenza di minore umidità. Inoltre, i modelli computerizzati hanno dimostrato che le particelle che contengono piombo cambiano le proprietà delle nubi in misura sufficiente da influenzare la quantità di radiazioni e lungo raggio provenienti dalla Terra. Nel corso degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso - prima alla diffusione della benzina senza piombo - la maggior parte delle particelle di polvere in circolo nell´atmosfera erano probabilmente contaminate dal piombo; questo consentiva a una maggiore quantità di calore di allontanarsi dalla superficie terrestre. "È probabile che questo abbia in parte condotto a un´inibizione globale dell´incremento della temperatura, mentre oggi gran parte dell´effetto serra sta contribuendo ad aumentarla" ha spiegato il professor Joachim Curtius dell´università Goethe di Francoforte, in Germania. Poiché è un metallo tossico dannoso per la salute, sono pochi coloro che sosterrebbero l´immissione di quantità maggiori di gas nell´atmosfera per contrastare gli effetti del surriscaldamento globale. "Tuttavia, col senno di poi siamo in grado di spiegare che nel corso degli ultimi anni le temperature sono aumentate più rapidamente; questo è accaduto perché è stata ridotta la quantità di emissioni di piombo e solfato," ha detto il professor Stephen Borrmann dell´università Johannes Gutenberg di Magonza (Germania). "Sappiamo che la grande maggioranza del piombo presente nell´atmosfera deriva da fonti artificiali," ha commentato l´autore capo Dan Cziczo del Pacific Northwest National Laboratory del Dipartimento dell´energia degli Usa. "Ora siamo in grado di dimostrare che il piombo cambia le proprietà delle nubi e quindi l´equilibrio dell´energia solare che ha effetti diretti sull´atmosfera. " Per maggiori informazioni, visitare: Università di Magonza Johannes Gutenberg: http://www. Uni-mainz. De/ Pacific Northwest National Laboratory: http://www. Pnl. Gov Nature Geoscience: http://www. Nature. Com/ngeo .  
   
 

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