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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Giugno 2009
 
   
  INNOVAZIONE FVG: ROSOLEN, TANTI INVESTIMENTI MA POCHE RICADUTE

 
   
  Trieste, 8 giugno 2009 - Se è vero che in Friuli Venezia Giulia esistono realtà che fanno ricerca a livello d´eccellenza, è altrettanto vero che la competitività da esercitare nell´ambito di un´area vasta, nazionale ed internazionale è stata sinora troppo spesso giocata all´interno del territorio regionale. Anche per questo poche sono state le ricadute effettive sulla comunità di Trieste e della sua provincia dei circa 300 milioni di contributi europei, nazionali e regionali destinati allo sviluppo di ricerca ed innovazione ed annualmente erogati in questa parte della regione. Lo ha confermato oggi l´assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca, Alessia Rosolen, partecipando al convegno "Focus innovazione - L´innovazione vale il rischio: una sfida culturale", organizzato nella sede di Friulia dall´Assindustria giuliana. Introdotto dal vicepresidente degli industriali triestini Nicola Pangher e dal presidente di Friulia, Federico Marescotti, il convegno, di cui ha tratto le conclusioni Diana Bracco, presidente del progetto speciale "Ricerca ed innovazione" e "Expo 2015" di Confindustria, è culminato nella tavola rotonda moderata dal direttore de Il Piccolo, Paolo Possamai, che con l´assessore si è confrontato appunto sulle politiche regionali a favore dell´innovazione. Riferendosi alle ricadute dei fondi per la ricerca, l´assessore ha spiegato che esse sono state scarse dal punto di vista della sanità, della pubblica amministrazione, della lotta all´inquinamento e per l´energia, ma non per cattiva volontà o per la carenza di investimenti. Hanno invece pesato la mancanza di una regia superiore, l´atteggiamento non sempre corretto del sistema Paese su questo tema, l´ineluttabilità dello scontro contro le sedimentazioni politico-amministrative, le divisioni in ambito universitario, le duplicazioni. Ricordando di aver puntato, sin dall´inizio della legislatura, non solo alla razionalizzazione del sistema ma anche e soprattutto alla creazione di reti e sinergie, l´assessore ha dichiarato che cambiare l´attuale stato delle cose è la sfida più importante per l´amministrazione regionale. Un percorso già avviato attraverso interventi che sono mirati all´eliminazione del gap determinato dalle conflittualità interne ed hanno l´obiettivo di premiare chi, in questo momento di crisi, ha il coraggio di investire in innovazione e porta tali strategie nella partecipazione ai bandi regionali che, come indicato nel decreto anticrisi, premieranno le imprese che sapranno proporre innovazione tecnologica nella realizzazione delle opere pubbliche. Alle domande di Possamai hanno risposto, oltre all´assessore regionale, il rettore dell´ateneo triestino Francesco Peroni, il presidente di Area Science Park, Giancarlo Michellone, il presidente di Trieste Coffee Cluster, Furio Suggi Liverani, lo stesso Pangher e Livio Marchesini, presidente di Ditenave. "In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando è necessario credere nelle nostre aziende investendo in esse con determinazione", ha dichiarato nelle sue conclusioni Diana Bracco, confermando che il sistema confindustriale intende essere un punto di riferimento nel processo di sviluppo delle imprese e del Paese. Secondo Bracco, "l´esperienza realizzata a Trieste in questi anni è una conferma chiara della forza di quest´impegno". Il convegno era stato aperto dalla presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, e dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che aveva a sua volta esortato a mantenere alta l´attenzione di tutti gli attori del sistema economico giuliano sul tema dell´innovazione. .  
   
 

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