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Notiziario Marketpress di
Lunedì 08 Giugno 2009 |
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LAZIO: CON RISORSE POR RIMETTERE IN MOTO L´ECONOMIA REGIONALE
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Roma, 8 giugno 2009 - "Vogliamo rimettere in moto l´economia regionale impegnando il più possibile le risorse disponibili a livello europeo". Così il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha presentato a Roma le nuove attività del Por 2007-2013. Promuovere uno sviluppo ecologicamente compatibile, inclusivo e rispettoso dei diritti delle persona e delle pari opportunità finalizzato a rafforzare la competività del sistema Lazio. Questo l´obiettivo del Programma Operativo (Por) del Lazio che rende disponibili circa 744 milioni per il per 2007-2013 e di cui si è discusso il 5 giugno a Roma, nel corso del convegno ´Opportunità dall´Europa. La Regione Lazio per lo sviluppo, le nuove misure del Por Fesr Lazio 2007-2013 e i bandi per i distretti industriali e le filiere produttive´ , in cui sono stati presentati i primi bandi per l´accesso ai finanziamenti pari a 318,5 milioni di euro. In particolare, 211,5 milioni sono resi disponibili dal Por Fesr, 49,5 dal Fas e 50 dai Fondi Rotativi per le Pmi e dalla Legge regionale 46/02. Altri 7,5 milioni sono disponibili grazie al contributo del Fse che prevede attività per rafforzare le capacità di innovazione tecnologica delle Pmi. Per assicurare un adeguato sostegno agli investimenti delle imprese, la Regione prevede di avviare tre attivita´ del Por Fesr attraverso specifici Avvisi per la presentazione di progetti esecutivi. Per tali interventi, relativi a servizi avanzati alle Pmi, prodotti e processi rispettosi dell´ambiente, efficienza energetica ed energie rinnovabili in alcuni settori, la Regione mette a disposizione 30 milioni di euro. Per la programmazione operativa di queste attività. , Regione Lazio di avvale del servizio di assistenza e programmazione economica di Sviluppo Lazio, per l´implementazione delle attività, si avvale di altri servizi di Sviluppo Lazio e di Filas. "Faremo in modo - ha auspicato nel suo intervento Piero Marrazzo - che la garanzia del credito sia supportata. Il Por, nel Lazio, rappresenta una forte identità del territorio con il processo industriale. La priorità, in un periodo di grave crisi industriale come quello che stiamo attraversando, deve essere quella dell´utilizza dei fondi Por. Non e´ mai accaduto prima di ora che i fondi ´accompagnassero´ le imprese; siamo inoltre partiti con una velocità mai avuta prima dalla regione". "Questo - ha rimarcato Marrazzo - riguarda la cultura del rapporto Italia-europa. Dalla politica dei fondi bisogna passare alla politica delle loro utilizzazione. La produzione è in picchiata - ha ammesso - e il richio è che a pagare di piu´ sia chi innova di meno, come le pmi, E proprio l´innovazione e l´internazionalizzazione di queste poggiano le basi sull´utilizzo dei fondi europei. Fondamentale anche la dotazione infrastrutturale per il tessuto produttivo locale. Le aziende - ha osservato - devono sì usare fondi europei, ma devono anche essere supportate a livello infrastrutturale. Un´azione questa - ha concluso - già ampiamente attivata dalla regione, basti pensare alla Roma Civitavecchia o al terzo scalo aeroportuale del Lazio". "Il nostro obiettivo - ha spiegato il presidente di Sviluppo Lazio, Giancarlo Elia Valori - è quello di essere accanto all´economia reale. Per questo intendiamo operare con le imprese, con i cittadini e con tutti gli attori sociali, per fare rete. Ognuno per la propria parte deve sentirsi impegnato per rilanciare il sistema Lazio". ´´La Regione - ha ricordato l´assessore regionale al bilancio, Luigi Nieri - ha individuato tre assi di intervento: ricerca e innovazione e rafforzamento della base produttiva; aziende e prevenzione rischi; accessibilità ovvero promozione di una mobilità integrata e sostenibile e di una società della conoscenza inclusiva. I distretti interessati dagli interventi sono quelli tecnologici avanzati (aerospazio, bioscienze, cultura), ceramica, nautica, carta, audiovisivo, innovazione e meccanica. Per sostenere tutte queste attività sono appunto previsti dei bandi. La procedura negoziale si concretizza in accordi di programma per lo sviluppo e la produttività, sottoscritti tra Regione e imprese, in forma singola o associata, enti locali e altri soggetti pubblici coinvolti nel progetto di investimento. Il nostro programma - ha ribadito - è all´insegna della partecipazione, anche perché gli interventi spot non servono a nulla; un bando deve essere correlato all´altro per creare una filiera produttiva". Dello stesso avviso il direttore generale di Sviluppo Lazio, Gianluca Lo Presti. "Dobbiamo evitare -ha precisato presentando gli aspetti tecnici di accesso ai bandi - che i progetti non siano conclusi. Al contrario devono portare risultati effettivi sul territorio. Si tratta di interventi utili e interessanti soprattutto in questo periodo di crisi´´. L´assessore regionale allo Sviluppo, Innovazione e Turismo, Claudio Mancini, ha poi ricordato ´´i 36 milioni di euro stanziati per il bando relativo all´innovazione tecnologica´´. ´´Abbiamo meno risorse - ha concluso - ma saranno meglio utilizzate nell´ottica di un riequilibrio tra la capitale e il territorio in generale". . |
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