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MERCOLEDì
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 25 Febbraio 2004 |
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LEADER DI FRANCIA, GERMANIA E GRAN BRETAGNA CHIEDONO UN'EUROPA PIÙ INNOVATIVA |
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Bruxelles, 25 febbraio 2004 - I leader dei tre più ricchi Stati membri dell'Unione europea si sono incontrati in Germania il 18 febbraio per discutere tra l'altro della competitività europea, una delle priorità in agenda. In una lettera al Consiglio europeo e ai capi di Governo dei paesi candidati, Schröder, Chirac e Blair hanno chiesto che i programmi quadro di ricerca siano innovati e semplificati. '[C]rescita e produttività in Europa sono ancora troppo deboli', si afferma nella lettera. Le ragioni sarebbero l'incapacità da parte degli Stati membri di massimizzare i benefici dell'eccellente ricerca europea e gli ostacoli che frenano le potenzialità imprenditoriali dell'Europa. Per un'Europa più innovativa, i capi di Francia, Germania e Inghilterra suggeriscono che l'iniziativa europea Growth, adottata a dicembre, sia maggiormente orientata ai progetti di ricerca industriale, mirando alle 'tecnologie chiave per la crescita, come le scienza della vita, le nanotecnologie, le tecnologie delle comunicazioni, energetiche e ambientali'. La lettera chiede anche una maggiore implicazione della Bei, la banca europea per gli investimenti, in questo contesto. I leader si sono detti d'accordo per semplificare i programmi quadro, in modo da renderne l'uso più agevole per gli utenti. Tra le priorità dovrebbe esservi la promozione della cooperazione tra industria e ricerca, spingendo al massimo le future tecnologie. Secondo Schröder, Chirac e Blair, bisognerebbe anche prendere in considerazione il sostegno della ricerca ad alto rischio e a lungo termine. Come è stato spesso affermato dalla Commissione, la lettera prosegue dicendo che 'l'investimento nella R&s [ricerca e sviluppo] è solo una parte del processo d'innovazione. Altrettanto decisiva per il successo è la capacità dell'industria di trasformare le iniziative di ricerca in procedimenti e prodotti economicamente vitali'. Non è solo all'industria, ma anche alle università e agli istituti di ricerca che viene chiesto di riconsiderare il loro approccio alla ricerca e all'innovazione. '[P]er rafforzare l'economia basata sulla conoscenza, le università e centri di ricerca europei dovranno essere incoraggiati a tessere una rete di collegamenti in vista della formazione di poli d'alto livello di istruzione e ricerca in grado di competere a livello globale'. La lettera chiede anche misure per aiutare gli Stati membri a sostenere l'innovazione. La Commissione è invitata a mettere a punto un programma per abolire i regolamenti e ridurre la burocrazia 'che indebitamente ostacolano la competitività e l'innovazione'. Viene anche chiesto di dar vita a una competizione che permetta di identificare Centri europei per l'impresa. L'iniziativa 'alzerebbe il profilo delle politiche a favore dell'impresa e [...] celebrerebbe i successi dell'impresa nell'intera Unione' si afferma nella lettera. Concludendo, e quale mezzo per raggiungere tutti questi scopi e molti altri nei settori dell'occupazione e della politica sociale, la lettera propone la creazione di un vicepresidente della Commissione responsabile della riforma economica che, afferma: 'porterebbe avanti l'agenda di Lisbona e coordinerebbe il lavoro dei commissari i cui portafogli sono particolarmente importanti per la sua realizzazione'. |
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FISSATA LA DATA PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE ED EUROPEE |
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Roma, 25 febbraio 2004 - Il Consiglio dei Ministri del 20 febbraio scorso ha fissato la data delle prossime consultazioni elettorali europee e amministrative per il 12 e 13 giugno prossimi. Il Governo ha inoltre approvato un disegno di legge che stabilisce l’incompatibilità tra il mandato al Parlamento nazionale e quello europeo. Il provvedimento è stato esteso anche ai presidenti di provincia e ai sindaci dei comuni con più di 15mila abitanti. Alle prossime elezioni, infine, verrà sperimentata una procedura di conteggio informatizzato del voto, che affiancherà le procedure tradizionali in un massimo di 2500 sezioni, ed una disciplina transitoria per consentire lo svolgimento contemporaneo, nel 2004, delle elezioni dei membri del Parlamento europeo e delle elezioni amministrative. Http://www.governo.it/governo/consiglioministri/dettaglio.asp?d=21801 |
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IL COMMISSARIO UE PATTEN PARTECIPA ALLA FIRMA DELL'ACCORDO DI AGADIR |
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Bruxelles, 25 febbraio 2004 – Oggi Chris Patten, commissario responsabile delle relazioni esterne, sarà presente alla cerimonia per la firma dell'accordo di libero scambio tra la Giordania, l'Egitto, la Tunisia e il Marocco. L'accordo, noto come accordo di Agadir, rappresenta un passo fondamentale verso la prevista creazione di una zona di libero scambio euromediterranea entro il 2010. Da quando, nel maggio 2001, è stata firmata la dichiarazione di Agadir la Commissione è uno dei principali sostenitori politici dell'iniziativa, che appoggia anche finanziariamente con un contributo pari a 4 milioni di € a titolo del programma Meda. Prima di partire per Agadir il commissario Patten ha dichiarato: "Sono molto contento di assistere oggi alla conclusione dell'accordo di Agadir, un accordo che ci avvicina all'obiettivo comune di istituire una zona di libero scambio euromediterranea entro il 2010. Esso imprimerà all'integrazione regionale mediterranea lo slancio di cui ha bisogno e favorirà gli investimenti privati nella regione. Raccomando caldamente gli altri partner euro-med ad aderire all'accordo". Pascal Lamy, commissario Ue responsabile del commercio, ha aggiunto: "Abbattere le barriere che intralciano gli scambi e gli investimenti fa parte del partenariato strategico lanciato nel 1995 tra l'Ue e la regione del Mediterraneo. Il commercio è un motore fondamentale per lo sviluppo di questa regione e contribuisce alla sua stabilità. Oggi stiamo facendo un passo avanti verso il raggiungimento del nostro obiettivo". Adoperandosi per incoraggiare l'allacciamento di più stretti rapporti politici, economici e sociali con questa regione, l'Unione europea ha già concluso accordi di associazione con tutti i partner mediterranei, ad esclusione della Siria, con la quale i negoziati sono ancora in corso. L'accordo di Agadir darà un impulso ulteriore al processo avviato con la dichiarazione di Barcellona del 1995 e inteso alla realizzazione di una zona di libero scambio euromediterranea entro il 2010. L'accordo che viene firmato oggi istituirà tra i quattro paesi interessati un mercato integrato con più di 100 milioni di consumatori, offrendo così nuove interessanti opportunità per gli investitori europei nella regione. La Commissione europea ha fin dall'inizio fortemente sostenuto l'iniziativa di Agadir e continuerà ad appoggiarla attraverso il programma Meda con un contributo di 4 milioni di € per la fornitura di assistenza tecnica ai paesi aderenti all'accordo e alla costituzione del loro segretariato. Contesto Con la dichiarazione di Barcellona i 27 partner euromediterranei decidevano di istituire una zona di libero scambio euromediterranea entro il 2010. L'obiettivo doveva essere raggiunto mediante la negoziazione e la conclusione di accordi di associazione euromediterranei tra l'Unione europea e 9 dei 12 partner mediterranei oltre che accordi di libero scambio tra gli stessi partner: Algeria, Egitto, Israele, Libano, Giordania, Marocco, Siria, Tunisia e Autorità palestinese. Con gli altri tre partner, Cipro, Malta e Turchia, l'Ue aveva già concluso, negli anni '60 e '70, accordi di associazione che prevedevano, tra l'altro, l'eventuale adesione all'Unione europea nonché la creazione di un'unione doganale con l'Ue (portata a termine con la Turchia). Il processo di Agadir, un'importante iniziativa sottoregionale, è stato avviato nel maggio 2001 ad Agadir da quattro partner: Marocco, Tunisia, Egitto e Giordania, che hanno espresso in una dichiarazione l'intenzione di istituire tra loro una zona di libero scambio. L'iniziativa era significativa anche perché riuniva paesi del Maghreb e del Mashrak e non per caso riguardava i partner più avanzati nel processo di associazione. L'ue si è impegnata a sostenere il processo di Agadir sul piano sia finanziario che tecnico. Nel 2003 è stato varato il programma Aiutare i firmatari dell'accordo di associazione a sviluppare il libero scambio tra loro e con l'Ue. Il programma, finanziato nel quadro del programma Meda con un contributo di 4 milioni di € è inteso ad incoraggiare gli scambi e l'integrazione Sud-sud a partire da una base sottoregionale nonché ad introdurre il cumulo dell'origine paneuromediterraneo. Nell'ambito del programma si lavora alla creazione di un pool di assistenza tecnica che dovrebbe contribuire alla realizzazione di progressi verso il libero scambio tra i paesi della sponda meridionale del Mediterraneo. |
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LEGGE COMUNITARIA 2004: INIZIATO ESAME PARLAMENTARE |
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Roma, 25 febbraio 2004 - Come ogni anno torna puntuale la legge comunitaria che in complessivi 11 articoli recepisce oltre 32 direttive europee. Il governo, nella seduta del 3 febbraio scorso ha infatti approvato l'annuale disegno di legge che ora è all'esame del Parlamento. In particolare, il provvedimento prevede la delega al Governo ad introdurre sanzioni amministrative e penali per la violazione degli obblighi contenuti nella direttiva 91/414/Cee del Consiglio, concernente i prodotti fitosanitari e l’abrogazione della norme sul rinnovo tacito dei contratti delle pubbliche amministrazioni per la fornitura di beni e servizi. Con questo disegno di legge il Governo adempie all’obbligo dell’adeguamento della legislazione nazionale al diritto comunitario. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/comunitaria_2004/index.html |
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SVILUPPARE UN'EFFICIENTE STRATEGIA DI PARTECIPAZIONE AL 6PQ |
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Cambridge, 25 febbraio 2004 - Il 25 marzo si svolgerà a Cambridge un workshop su come sviluppare una strategia efficace di partecipazione al sesto programma quadro (6Pq). A manifestazione, destinata a università, organismi di ricerca e mondo industriale, illustrerà i livelli di partecipazione al 6Pq, le finalità dei dipartimenti di ricerca o delle organizzazioni partecipanti, e gli obiettivi della Commissione europea. Oltre ad analizzare alcuni casi tipici che permetteranno di trarre utili insegnamenti dai risultati del primo bando di gara del 6Pq, verranno discussi i rischi potenziali insiti nella preparazione di una proposta nell'ambito del 6Pq e le misure per ridurli al minimo. Il workshop spiegherà inoltre i vantaggi e svantaggi del coordinamento e della partecipazione ai progetti, e i metodi per individuare le proposte più promettenti attualmente sviluppate in Europa. Per informazioni: Simon Walker , Tel.: +44 77 207 17 965, Fax: +44 1223 473 789 , E-mail: walkerassociates@ntlworld.Com |
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POLITICA ECONOMICA: INVESTIRE NELLA RICERCA E NEL CAPITALE UMANO |
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Bruxelles, 25 febbraio 2004 - La commissione per i problemi economici e monetari ha adottato la relazione di Christa Randzio-plath (Pse, D) sugli indirizzi di massima per le politiche economiche che sottolinea come, riguardo alla strategia di Lisbona, non si siano realizzati progressi e chiede agli Stati membri di adottare una strategia coordinata in materia di riforme strutturali. I deputati stigmatizzano l'eccesso di regolamentazione e l'assenza di cooperazione in tutti gli ambiti della strategia definita a Lisbona. A fronte del declino degli investimenti osservato negli ultimi anni, i deputati suggeriscono di adottare misure incitative tese ad incoraggiare il settore privato ad investire maggiormente nella ricerca. Inoltre, l'accento è posto sul ruolo determinante degli investimenti in capitale umano (istruzione, formazione professionale, apprendimento lungo tutto l'arco della vita). Infine, raccomanda di sfruttare sin da ora il margine di manovra offerto dalle attuali Prospettive finanziarie, utilizzando integralmente la dotazione del bilancio Ue e i fondi europei, in modo da rispecchiare ed attuare meglio la strategia di Lisbona. |
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BANDI DI GARA: ON LINE LA PRIMA GARA TELEMATICA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |
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Roma, 25 febbraio 2004 - Al fine di assicurare una maggiore celerità e semplificazione dell'approvvigionamento dei beni e dei servizi e di garantire la massima trasparenza e parità di trattamento dei concorrenti, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai sensi del D.p.r. 101/2002, intende avvalersi di un sistema automatizzato di scelta dei contraenti per lo svolgimento di gare telematiche aventi ad oggetto la fornitura di Televisori, Dvd video, Divani, Poltrone, Tende, Lampade, per le nuove Sedi della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le Imprese interessate a partecipare possono abilitarsi on-line fino al 20 aprile 2004. Il bando, oltre ad essere disponibile on line, è stato inviato all'Ufficio pubblicazioni Guce il 13 febbraio ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 42 parte Ii del 20 febbraio 2004. Http://www.governo.it/presidenza/bandi/gare_telematiche.html |
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BREVETTI: IN VIGORE DAL PRIMO FEBBRAIO LA NUOVA MODULISTICA |
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Roma, 25 febbraio 2004 - A partire dal primo febbraio 2004 è entrata in vigore, ai sensi del decreto ministeriale del 9 maggio 2003, n. 171, la nuova modulistica per la presentazione e la verbalizzazione delle domande di brevetto per invenzioni industriali, modelli di utilità, disegni e modelli e marchi nazionali. Il ministro delle Attività produttive ha, infatti, emanato il 22 dicembre scorso una apposita circolare per chiarire le nuove modalità, visto il lungo lasso di tempo intercorso tra la stesura del decreto e la sua pubblicazione. Inoltre, il 16 febbraio 2004 è stata emanata una nota di aggiormento per la presentazione dei ricorsi contro i provvedimenti dell'Ufficio Brevetti. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/brevetti/index.html |
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MOULDS EVENT 2004 |
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Bruxelles, 25 febbraio 2004 - Dal 10 al 15 ottobre si svolgerà a Marinha Grande e Oliveira de Azeméis (Portogallo) il Moulds Event 2004. Rappresentanti delle industrie internazionali, fornitori e ricercatori parteciperanno alla manifestazione e discuteranno le proposte per lo sviluppo sostenibile dell'industria internazionale delle tecnologie per fusione e stampaggio . La manifestazione prevede riunioni a livello nazionale e conferenze e seminari internazionali. Per informazioni: Joana Santos, Tel.: +351 244545600, E-mail: eventos@centimfe.Com Infolink: http://www.Centimfe.com |
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GLOBAL BOND IN DOLLARI USA: AMMONTARE E CARATTERISTICHE |
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Roma, 25 febbraio 2004 - Il Mef comunica che la Repubblica italiana (Aa2/aa/aa) ha effettuato il lancio del Global bond in dollari Usa per un importo di due miliardi di dollari. La scadenza del titolo, che paga una prima cedola di durata inferiore rispetto alle altre, è il 15 maggio 2009. Il prezzo del bond, che prevede un sindacato di collocamento in via di formazione, verrà stabilito domani, 25 febbraio 2004. La data di regolamento è fissata per il prossimo 3 marzo. Sono previste le commissioni di stabilizzazione secondo le regole Fsa e Ipma. |
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ASSOGESTIONI: DATI SUI FONDI DI DIRITTO ESTERO 4° TRIMESTRE 2003 FONDI ESTERI. CHISURA POSITIVA DEL 2003, RACCOLTA OLTRE I +5,6 MILIARDI DI EURO.
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Milano, 25 febbraio 2004 - E’ stato un 2003 positivo e in crescita quello degli Oicr di diritto estero che a fine dicembre hanno registrato una raccolta trimestrale di +5.671,8 milioni di euro. Il saldo da inizio anno ha dunque segnato una decisa impennata arrivando a quota +12.891,2 milioni di euro. Si chiude così il secondo anno consecutivo di raccolta positiva per questa tipologia di fondi (nel 2002 +63 milioni di euro). Anche il patrimonio ha chiuso in positivo l’ultimo trimestre del 2003 attestandosi a +131.972,5 milioni di euro. Rispetto a fine 2002 il patrimonio ha registrato una crescita del 22,9%. I fondi esteri-italiani (di diritto estero istituiti da intermediari italiani, di seguito Ei) hanno registrato un saldo trimestrale di +3.970,5 milioni di euro, mentre i fondi esteri-esteri (di diritto estero istituiti da intermediari esteri, di seguito Ee) hanno chiuso a +1.701,3 milioni di euro. Il comparto azionario ha ricoperto il ruolo di primo della classe con una raccolta tra gli Ei di +2.402,2 milioni di euro e tra gli Ee di +846,9 milioni di euro. Molto buoni anche i risultati di raccolta del comparto liquidità, con gli Ei a +1.034,4 milioni di euro e gli Ee a +403,4 milioni di euro, e di quello obbligazionario con un saldo di +839,4 milioni di euro per gli Ei e di +324 milioni di euro per gli Ee. Chisura positiva anche per i flessibili che hanno raccolto complessivamente +19,4 milioni di euro così ripartiti: -110,9 milioni di euro tra gli Ei e +130,3 milioni di euro tra gli Ee. Segno meno invece per i prodotti del comparto bilanciato dove gli Ei hanno raccolto –194,6 milioni di euro, mentre gli Ee –3,2 milioni di euro. I dati patrimoniali mostrano che tra gli Ei i fondi obbligazionari detengono il peso maggiore (52,4%) mentre tra gli Ee il primo posto spetta agli azionari (42,1%) seguiti appunto dagli obbligazionari (37,5%). Gli azionari occupano il secondo posto tra gli Ei con il 31,9%. Seguono I fondi di liquidità (8,3% tra gli Ei, 16,8% tra gli Ee), i bilanciati (3,6% tra gli Ei, 2,8% tra gli Ee) e i fondi flessibili (3,9% tra gli Ei, 0,8% tra gli Ee). |
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IL MERCATO CINESE – ANALISI DI ELKE SCHOEPPL – GESTORE DI UNION INVESTMENT |
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Milano, 25 febbraio 2004 - Nel 2003 la Cina ha guadagnato globalmente solo l’11 per cento e si è dimostrata una delle piazze economiche più in difficoltà sul mercato mondiale. In realtà l’Hang Seng China Affiliated Index ha fatto registrare un incremento del 40 per cento e l’H shares Index ha addirittura superato il 150 per cento. Sono proprio questi indici o i titoli che rientrano in queste categorie quelli su cui puntano gli investitori stranieri quando vogliono investire sul mercato cinese. Sono stati solo i mercati azionari A e B ad avere delle “brutte” performances. Per quanto ci riguarda continuiamo a restare positivi nella valutazione dei dati legati al Pil e alla domanda di consumo. L’unico problema che intravediamo riguarda i Nonperforming Loans (prestiti in sofferenza) tra le banche cinesi. I settori a cui guardiamo con maggior interesse e che cosideriamo più interessanti sono quelli collegati ai consumi e alle necessità di base di cui c’è ancora una fortissima richiesta in Cina. Nel prendere in considerazione un investimento in Cina bisogna continuare a muoversi in direzione di una decisa diversificazione, senza assolutamente investire in un solo settore o peggio ancora in un solo titolo. Il mecato cinese presenta un’alta volatilità e spesso non è così trasparente come possono esseri i mercati dei Paesi più sviluppati. A breve termine stiamo assistendo a una leggera correzione, già prevista però, dopo un anno con risultati così fenomenali. C’è poi da tener conto dello scoppio dell’influenzaz aviaria e dei suoi possibili risultati a livello economico. Questo accadimento comunque, a lungo termine, si potrebbe anche considerare come fonte di buone occasioni d’investimento. Per quanto riguarda in particolare i nostri fondi che investono nei Paesi asiatici, Unifareast per esempio investe in Cina per il 15-20 per cento del portfolio, mentre a livello globale, Uniglobal è impegnato in Cina per il 2-3 per cento del portfolio. |
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PRESTITI BEI A UNICREDIT BANCA MEDIOCREDITO PER FINANZIARE LE IMPRESE CHE COLLABORANO CON FIAT AUTO |
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Milano, 25 gennaio 2004 - Unicredit Banca Mediocredito ha perfezionato nel corrente mese un importante accordo con la Bei- Banca Europea degli investimenti e con Fiat Spa volto alla concessione di finanziamenti con provvista Bei alle imprese del settore automotive che collaborano con Fiat Auto. Grazie a tale accordo, le piccole e medie imprese dell'indotto Fiat Auto che intendono realizzare progetti di ristrutturazione e di diversificazione potranno avvalersi di finanziamenti Bei a condizioni particolarmente vantaggiose. In particolare il finanziamento riguarda tutte le Pmi del comparto i cui progetti verranno realizzati nelle province di Torino, Cuneo, Milano, Chieti, Frosinone, Napoli, Potenza e Palermo. Nei casi in cui i progetti presentati dalle aziende siano indirizzati a mantenere il livello di occupazione o a creare nuovi posti di lavoro, il Consiglio di Amministrazione della Bei ha previsto che la percentuale di intervento possa coprire anche fino al 75% dell'investimento, rispetto alla soglia normalmente applicata del 50%. Le imprese con i potenziali requisiti per la concessione dei finanziamenti saranno individuate in collaborazione tra Unicredit Banca Mediocredito e Fiat Auto. Il Gruppo automobilistico torinese svolgerà inoltre una mirata azione di promozione dell'iniziativa presso le aziende del suo indotto. |
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PRESENTATO ALLA RETE DEL GRUPPO IL PROGRAMMA “PROTEZIONE INVESTIMENTO” PROTETTI I RISPARMI DI CIRCA 3.700 CLIENTI INVESTITI IN OBBLIGAZIONI CIRIO, PARMALAT E GIACOMELLI |
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Roma, 25 Febbraio 2004 – Partirà il prossimo 1° marzo il programma “Protezione Investimento”, un’iniziativa rivolta alla clientela del Gruppo Capitalia che ha investito in obbligazioni emesse da Cirio, Parmalat e Giacomelli. L’iniziativa è stata illustrata a Roma dall’Amministratore Delegato di Capitalia, Matteo Arpe, e dal Condirettore Generale, Fabio Gallia, nell’ambito di un roadshow rivolto alla rete commerciale che coinvolgerà tra oggi e domani tutte le banche retail del Gruppo (Banca di Roma, Banco di Sicilia, Bipop-carire, e Banca Fineco). “Il programma Protezione Investimento rappresenta una concreta e tangibile risposta ai recenti avvenimenti e testimonia la volontà di Capitalia di stabilire con la propria clientela un rapporto fondato sulla competenza, professionalità e capacità di ascolto” ha affermato Arpe nel suo intervento alla convention della rete commerciale della Banca di Roma. “Protezione Investimento” ha sottolineato l’Amministratore Delegato, “ha un duplice obiettivo: ripristinare un clima di fiducia tra il Gruppo e i propri clienti, fornendo un ristoro economico a chi ha subito un danno investendo in obbligazioni emesse da società italiane attualmente in default; contribuire al sostegno del mercato italiano dei corporate bond, un mercato essenziale per lo sviluppo del Paese. Inoltre – ha proseguito Arpe – abbiamo ritenuto opportuno coinvolgere le Associazioni dei Consumatori che avranno i loro rappresentanti nella Commissione di Conciliazione che verrà insediata fra qualche giorno.” Fabio Gallia ha illustrato i cardini dell’azione commerciale e le iniziative in corso per migliorarne l’efficacia. In quest’ottica, il Condirettore Generale ha evidenziato l’importanza di far leva, oltre che sulle persone, sull’innovazione e la formazione. In particolare, Gallia ha illustrato i significativi risultati ottenuti grazie all’introduzione di Core (Customer 1.Oriented Excellence), un sistema di marketing innovativo dedicato a tutti i segmenti retail, utilizzato attualmente in oltre 300 filiali di Banca di Roma e che verrà esteso a tutto il Gruppo nel corso del 2004. In particolare, le vendite conseguite nelle filiali interessate sono aumentate in media di oltre il 40 percento sia con riferimento a prodotti Wealth Management sia a prodotti bancari tradizionali. “Protezione Investimento” è un’iniziativa unica e irrepetibile indirizzata esclusivamente alla clientela non-professionale delle banche del Gruppo che deteneva, alla data del 1° Gennaio 2004, corporate bond emessi o garantiti da emittenti italiani. Essa prevede in particolare: la copertura totale delle perdite subite da circa 700 clienti sugli investimenti in obbligazioni Parmalat e Cirio, il cui collocamento sul mercato primario ha visto la partecipazione del Gruppo Capitalia; la copertura di metà delle perdite subite da circa 3.000 clienti sugli investimenti in obbligazioni Parmalat, Cirio e Giacomelli, per le cui emissioni il Gruppo Capitalia non ha avuto alcun ruolo. Tali interventi prevedono un periodo di due mesi per l’adesione da parte dei clienti interessati. I titoli rimarranno, in ogni caso, di proprietà dei Clienti, che potranno disporne liberamente. Per quei casi in cui i clienti non intendessero aderire al programma di Capitalia, verrà istituita la Commissione di Conciliazione indipendente, presieduta dal Prof. Guido Alpa, ordinario di Diritto Civile all’Università “La Sapienza” di Roma. Per la Commissione sono state invitate tutte le Associazioni dei Consumatori che fanno parte al Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti. I circa 3.700 clienti coinvolti rappresentano meno dell’0,1% della clientela retail del Gruppo e il controvalore nominale complessivo dei titoli obbligazionari in default detenuti dalla clientela (circa € 120 milioni) è pari a meno dello 0,1% della raccolta indiretta dalla stessa clientela retail del Gruppo. Il programma “Protezione Investimento” prevede, infine, un terzo intervento finalizzato a sostenere il mercato delle obbligazioni corporate, considerato di vitale importanza per il sistema economico. Tale intervento punta anche ad offrire i vantaggi di una gestione professionale degli investimenti ai quasi 30.000 clienti retail del Gruppo che, al 1° gennaio 2004, detenevano obbligazioni di gruppi industriali italiani diversi da Cirio, Parmalat e Giacomelli. Questa iniziativa consiste nella possibilità di acquistare quote del fondo comune di investimento Fineco Impiego, specializzato in obbligazioni corporate, a condizioni particolarmente vantaggiose: •azzeramento della commissione di ingresso; •riduzione della commissione di gestione del 50% per il primo anno. 2.Sempre nell’ambito di questo programma, il Gruppo Capitalia faciliterà ai clienti che lo richiederanno, lo smobilizzo a prezzi di mercato delle obbligazioni corporate in loro possesso, anche se caratterizzate da scarsa liquidità sul mercato secondario. La stima dell’impatto previsto dal programma “Protezione Investimento” sui conti del Gruppo è inferiore a € 50 milioni, di cui € 40,9 milioni già accantonati nell’esercizio 2003 a favore delle iniziative di copertura, totale o parziale, delle perdite sulle obbligazioni corporate in default. |
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LE SOCIETA' DEL GRUPPO PARMALAT CHE OPERANO NEL BUSINESS DAIRY IN USA HANNO PRESENTATO IERI LA RICHIESTA PER LA PROCEDURA DI CHAPTER 11 VIENE COSI' ASSICURATA LA LORO CONTINUITA' OPERATIVA, GRAZIE ANCHE AL FINANZIAMENTO RICEVUTO DA GE CAPITAL
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Milano, 25 febbraio 2004 - Parmalat Finanziaria Spa in Amministrazione Straordinaria, comunica che Farmland Dairies Llc ha depositato ieri presso il Tribunale di New York (Southern District) la richiesta volontaria per la procedura di Chapter 11 ai sensi dello Us Bankruptcy Code. La richiesta volontaria è finalizzata ad evitare discontinuità operative e finanziarie dovute al recente peggioramento delle condizioni di pagamento praticate dai fornitori, ad ottenere il finanziamento necessario a coprire il fabbisogno corrente a breve ed a creare le condizioni per esplorare le alternative strategiche per il business, inclusa la sua potenziale vendita. La richiesta volontaria di Chapter 11 riguarda Farmland Dairies Llc, la sua controllante Parmalat Usa Corporation e la sua controllata Milk Products of Alabama Llc (di cui Farmland Dairies Llc detiene l'80%). Le tre società conducono il business dairy del gruppo Parmalat negli Usa. Le società non prevedono discontinuità nella conduzione del business dovute alla procedura grazie all'ottenimento di un finanziamento di Usd 35 milioni da parte di Ge Capital condizionato alla richiesta di Chapter 11. Il finanziamento assicura la copertura dei fabbisogni operativi correnti, inclusi i pagamenti ai fornitori di latte (per i quali è stata richiesta al Tribunale l'autorizzazione al pagamento anche del debito scaduto nei loro confronti) ed agli altri fornitori correnti, il pagamento dei dipendenti e degli altri costi operativi correnti. Ad oggi non si prevedono ricadute negative dovute alla richiesta di Chapter 11 per il business dairy sugli altri business di Parmalat in Nord America, in particolare sul business dairy in Canada e su quello bakery in Usa e Canada. La richiesta volontaria di Chapter 11 per il business dairy si rende necessaria al fine di evitare un sostanziale peggioramento delle condizioni operative e finanziarie di tale attività ed una sua duratura perdita di valore. Essa è coerente con l'obiettivo generale del Commissario Straordinario Enrico Bondi di mantenimento del valore dei singoli business di Parmalat nel mondo e, laddove conveniente e possibile, dell'integrità del gruppo nell'interesse di tutti i creditori dello stesso. |
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LE BCC NEI MERCATI LOCALI: VICINANZA ALLA CLIENTELA E CONCORRENZA - VI CONVEGNO SCIENTIFICO DEL CREDITO COOPERATIVO |
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Milano, 25 febbraio 2004 - Le risultanze empiriche della ricerca tendono a confermare alcune fondamentali ipotesi circa le dinamiche concorrenziali in atto nei mercati di riferimento delle Bcc: si pongono in evidenza i molti elementi di vantaggio delle relazioni tra le Bcc e le piccole imprese clienti; non si sottacciono alcuni fattori di debolezza in certa misura intrinseci alla natura di tali relazioni. Le imprese clienti di Bcc si caratterizzano soprattutto per la piccola e piccolissima dimensione, per una relativa maggiore esclusività del rapporto con la banca e per la localizzazione in aree di mercato più concentrate. Per questa categoria di imprese, le principali determinanti della scelta della Bcc sono riconducibili alla ricerca di vantaggi sotto il profilo delle condizioni di accesso al credito e della prossimità sul territorio, fattori principalmente connessi con la conoscenza diretta dell'impresa da parte della banca. Inoltre, appare significativa una motivazione di scelta legata al ruolo “sociale” che la Bcc svolge all'interno della comunità locale. In termini di benefici, l'approccio relazionale proprio del rapporto tra Bcc e clienti sembra garantire un minore rischio di incorrere in problemi di razionamento del credito. Con specifico riferimento alle relazioni bancarie di tipo esclusivo (imprese monoaffidate), le imprese clienti delle Bcc risultano più soddisfatte del rapporto con la banca rispetto alle imprese monoaffidate da altre banche: l'incidenza del razionamento del credito risulta minore del 50 per cento per i clienti delle Bcc rispetto ai clienti delle altre banche. Quest'ultimo risultato sembra peraltro indicare una scarsa propensione delle Bcc a sfruttare posizioni di monopolio informativo a danno della clientela. Sotto il profilo delle dinamiche concorrenziali, si rileva una significativa mobilità della clientela nelle aree di mercato oggetto della rilevazione. Nel corso del triennio 2000-2002, circa un quarto delle 1700 imprese intervistate ha cambiato la banca di riferimento o ha affiancato quella pre-esistente instaurando un nuovo rapporto bancario. Le Bcc appaiono beneficiare largamente di questo “flusso migratorio”: su una base di clientela-Bcc inferiore al 50 per cento delle imprese del campione, circa due terzi dei clienti in movimento si sono infatti spostati a favore del Credito Cooperativo. In linea generale, i fattori che sembrano maggiormente determinare le scelte di mobilità delle imprese clienti sono riconducibili all'esigenza di maggiore credito e di un minor costo, nonché alla comodità della localizzazione della banca. Inoltre, la probabilità di spostamento sembra aumentare al crescere della dimensione dell'impresa e del numero di rapporti bancari instaurati. La stabilità dei rapporti bancari risulta invece significativamente determinata dalla capacità della banca di soddisfare le esigenze di diversificazione dei servizi e di fornire supporti di tipo consulenziale. Nel complesso, il mantenimento di relazioni stabili appare più probabile per le imprese che non hanno stringenti esigenze di credito e per quelle che registrano relazioni bancarie di lunga durata. Per contro, fenomeni di mobilità della clientela da banca a banca risultano più probabili per le imprese più anziane (+5 per cento in media di probabilità di spostarsi), per quelle che hanno maggiori esigenze di credito (+10 per cento in media di probabilità di spostarsi) a costi più bassi (+2,5 per cento in media di probabilità di spostarsi), e, infine, per quelle che prediligono la prossimità dello sportello della banca (+2,5 per cento in media di probabilità di spostarsi). Inoltre, risulta confermata l'ipotesi di una elevata capacità concorrenziale del Credito Cooperativo sul piano dell'intermediazione tradizionale nel segmento delle piccole imprese. L'abbandono di una banca a favore di una Bcc (fenomeno che in termini assoluti risulta comunque limitato nel suo complesso) risulta infatti principalmente associato a condizioni di accesso ai servizi bancari peggiori di quelle praticate dalle Bcc stesse (+48 per cento in media di probabilità di spostarsi a favore della Bcc). Ulteriori fattori di attrazione delle Bcc sono costituiti dalla maggiore disponibilità del personale (+28 per cento in media di probabilità di spostarsi), dalla capacità di fornire consulenza (+10 per cento in media di spostarsi), nonché dalla comodità di localizzazione dello sportello (+34 per cento in media di spostarsi). Il grado di concentrazione del mercato, diversamente misurato, non sembra costituire un fattore significativo per le scelte di mobilità della clientela da banca a banca; tale risultato viene corroborato anche dall'ininfluenza delle operazioni di fusione tra banche operanti nelle aree di riferimento, confermando la scarsa rilevanza degli aspetti strutturali nella spiegazione dei fenomeni concorrenziali. Per contro, lo spread di tasso preso a livello di macro-area (provincia), quale indicatore non strutturale del grado di concorrenza, sembra rappresentare un fattore favorevole alla mobilità della clientela. Il livello del rischio creditizio, preso sempre per macro-area, non appare in alcun caso determinante. Nel complesso, non sembrano emergere significativi elementi a favore di ipotesi di monopolio informativo: all'interno di un assetto tendenzialmente caratterizzato da rapporti bancari plurimi, le piccole imprese appaiono infatti scarsamente condizionate nelle loro relazioni bancarie da problemi di “cattura” informativa da parte della banca di riferimento, né da una particolare implicita rilevanza dei costi di spostamento. Con riferimento specifico alle Bcc, a fronte di una forte capacità nel soddisfare le esigenze della clientela-imprese nell'area dell'intermediazione tradizionale, si registra una scarsa rilevanza di fattori competitivi connessi con la diversificazione e l'innovazione dei servizi, per effetto di un probabile fenomeno di specializzazione, dal lato sia dell'offerta sia della domanda, che si è andato affermando in un contesto caratterizzato da rapporti bancari multipli. |
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PRESENTAZIONE DELLA RICERCA CNEL L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA BANCARIO MERIDIONALE: PROBLEMI APERTI E POSSIBILI SOLUZIONI |
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Roma, 25 febbraio 2004 - Il rapporto tra banche e imprese nello sviluppo dell’economia del Sud Italia. Questo, in sintesi, il tema della ricerca “L’evoluzione del sistema bancario meridionale: problemi aperti e possibili soluzioni”, che sarà presentata al Cnel mercoledì 25 febbraio dagli autori, i professori Marcello Messori e Fabrizio Mattesini del Dipartimento di Economia e Istituzioni dell’Università di Roma Tor Vergata. La ricerca sarà illustrata alla stampa alle 15, presso Villa Lubin. Sarà presente, oltre agli autori, il presidente del Cnel, Pietro Larizza. I dati dell’indagine saranno commentati dai rappresentanti di parti sociali, governo e istituzioni: Mario Baldassarri (viceministro dell’Economia), Ugo Balzanetti (segretario nazionale Fisac Cgil), Giuseppe Gallo (segretario confederale bancari Cisl), Paolo Pirani (segretario confederale Uil), Stefano Cetica (segretario generale Ugl), Sergio Ferrari (vice presidente nazionale Confesercenti), Paolo Garonna (responsabile Centro Studi Confindustria), Gianfranco Torriero (responsabile ricerche e analisi Abi), Francesco Maria Frasca (capo servizio concorrenza, normativa e affari generali della Banca d’Italia). La ricerca muove dall’analisi del mercato del credito nel Sud nel periodo 1990-2002 e punta a verificare, da un lato, l’effetto dei radicali mutamenti intervenuti nella struttura e nel funzionamento del sistema bancario rispetto al finanziamento delle imprese meridionali e, dall’altro, se l’attuale offerta di credito e di altri servizi finanziari nel Meridione siano o meno adeguati a sostenere lo sviluppo di una economia che ormai da qualche tempo mostra segni di vivacità. Il lavoro di Messori e Mattesini è suddiviso in quattro capitoli: nel primo, gli autori ricostruiscono gli elementi essenziali dell’evoluzione che ha caratterizzato l’economia reale nel Sud; nel secondo, si esaminano le radicali trasformazioni che hanno investito il sistema bancario meridionale negli ultimi dieci anni; nel terzo e nel quarto, infine, l’attenzione dei ricercatori si concentra sull’impatto che le trasformazioni del sistema bancario nel Mezzogiorno hanno avuto per il funzionamento del relativo mercato del credito e per il sostegno dell’attività economica nell’area. 25-02-2004 alle ore 15:00 Parlamentino del Cnel |
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PIRELLI R E ADOTTATO NUOVO PIANO DI STOCK OPTION |
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Milano, 25 febbraio 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Real Estate, riunitosi ieri, ha approvato il piano di stock option proposto dal Comitato per la Remunerazione, finalizzato alla fidelizzazione ed alla incentivazione del management per il prossimo triennio. Si ricorda che è in essere un piano di stock option relativo a 90 risorse approvato nel 2002, con scadenza al 31 dicembre 2006, che prevede, verificate le relative condizioni, la sottoscrizione di un numero di azioni pari a circa il 5% del capitale sociale. Il nuovo piano interessa circa 55 risorse della Società e delle sue controllate, cui è stato destinato un numero di opzioni pari a 1.000.000 che darà diritto ad acquistare un numero di azioni corrispondente al 2,3% del capitale sociale. Per l’attuazione del piano verrà utilizzata una parte delle azioni proprie in portafoglio a Pirelli Re, secondo le modalità deliberate dall’Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 6 maggio 2003. Le opzioni daranno diritto all’acquisto di azioni della Società ad un prezzo pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali rilevati nel mese precedente (periodo 24 gennaio - 24 febbraio 2004), e potranno essere esercitate per un 50% a partire dal 1 luglio 2006, e, per il rimanente 50%, a partire dal 1 luglio 2007, con termine ultimo per entrambe le tranche al 15 dicembre 2007. L’esercizio delle opzioni sarà subordinato al perdurare del rapporto di lavoro, o della qualifica di amministratore, ed al raggiungimento da parte dell’azione Pirelli Re di una performance superiore a quella dell’indice Epra Europe (relativo alle principali società immobiliari europee quotate). Il nuovo piano è destinato: § al Vicepresidente e Amministratore Delegato per circa lo 0,6% (2% nel precedente piano); § agli Amministratori Delegati dei settori Asset Management Residenza ed Aree e Sviluppo e ai due Direttori Generali responsabili dei settori Servizi e Terziario e Non-performing Loans per circa lo 0,9% (0,9% nel precedente piano); § ai primi livelli di staff per circa lo 0,1% (0,4% nel precedente piano); § agli altri manager e dirigenti per circa lo 0,7% (1,7% nel precedente piano)..2 Il nuovo piano completa l’architettura del sistema di incentivazione del management, che prevede importanti componenti variabili vincolate al raggiungimento di specifici obiettivi economici e finanziari annuali ed al raggiungimento di determinati livelli di Eva (Economic Value Added) nell’arco triennale. |
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IMMOBILIARE LOMBARDA: APPROVATO IL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2003: UTILE DI 2,8 MILIONI DI EURO |
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Milano, 25 febbraio 2004 - Ieri si è riunito il Consiglio di Amministrazione della Società che ha approvato il Bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2003 ed il progetto di Bilancio dell’esercizio alla stessa data. La gestione dell’esercizio 2003 salda, a livello civilistico, con un utile di 2,8 milioni di Euro (una perdita di 110,5 milioni di Euro nel 2002) a fronte di un Patrimonio Netto al 31 dicembre 2003 di 106,4 milioni di Euro (102,2 milioni di Euro nel 2002). Il valore contabile unitario per azione è di circa 0,17 Euro, contro un valore medio di Borsa del titolo nel mese di dicembre 2003 di circa 0,16 Euro. I risultati conseguiti nella gestione hanno dato ragione delle linee di condotta approntate per il miglioramento della gestione finanziaria e per il sostenimento delle iniziative in corso. La società è riuscita ad avvantaggiarsi dell’andamento positivo della domanda di immobili ad uso abitativo e di aree edificabili con medesima destinazione portando a termine vendite per un controvalore complessivo pari a circa 89,9 milioni di Euro con margini tali da permettere la realizzazione di un utile operativo lordo pari a circa 10,3 milioni di Euro. Gli oneri finanziari, in virtù della rimodulazione del debito e dei rimborsi effettuati nell’esercizio grazie alle vendite effettuate, sono diminuiti di circa 6,5 milioni di Euro. Il Consiglio di Amministrazione sottoporrà all’Assembla dei Soci la proposta di destinare l’utile d’esercizio 2003 per una somma pari al 5% del risultato a riserva legale, per un importo pari al 3% del risultato ad una riserva di patrimonio a disposizione del Consiglio di Amministrazione, entrambe previsioni statuite dall’Art. 17 dello Statuto sociale. Per il residuo importo del risultato la destinazione proposta sarà ad una riserva utili esercizi precedenti. Bilancio Consolidato Il bilancio consolidato dell’esercizio 2003 salda con un utile di 6 milioni di Euro (una perdita di 110,4 milioni di Euro nel 2002) a fronte di un Patrimonio Netto al 31 dicembre 2003 di 108,7 milioni di Euro (101,3 milioni di Euro nel 2002). A seguito dell’entrata in vigore dei decreti legislativi contenenti la Riforma delle società di capitali (D.lgs. 6/2003) e la riforma dei procedimenti in materia societaria (D.lgs.5/2003) il Consiglio di Amministrazione, al fine di adeguare lo statuto societario alla sopravvenuta normativa, ha approntato una Relazione sulle modifiche statutarie da sottoporre all’approvazione degli Azionisti che sono stati convocati in Assemblea Ordinaria e Straordinaria in Milano, presso l’Hotel Executive, via Don Luigi Sturzo 45, per il giorno 05 aprile 2004 alle ore 15.00, in prima convocazione, e per il giorno 06 aprile 2004 stessi ora e luogo, in eventuale seconda convocazione, per discutere e deliberare sul seguente Ordine del Giorno Parte Ordinaria Esame ed approvazione del Bilancio d’Esercizio e della Nota Integrativa al 31 dicembre 2003; Relazione sulla Gestione; Relazione del Collegio Sindacale; Provvedimenti ai sensi dell’Articolo 2386 e 2401 del Codice Civile; Parte Straordinaria Modifica dei seguenti articoli dello Statuto Sociale in seguito all’entrata in vigore della Riforma del Diritto Societario: art. 2 (Oggetto), art. 3 (Sede), art. 5 (Capitale), art. 7 (Convocazione, intervento e rappresentanza), art. 8 (Costituzione dell’Assemblea e validità delle deliberazioni), art. 9 (Presidenza), art. 10 (Numero e durata in carica), art 13 (Cariche – Comitato Esecutivo), art. 15 (Composizione), art. 16 (Esercizio sociale) e art. 17 (Destinazione degli utili). |
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COLT TELECOM GROUP PLC COMUNICA I RISULTATI Q4 2003 E QUELLI ANNUALI AL 31 DICEMBRE 2003 FATTURATO ANNUO DI £ 1.166,3 MILIONI, + 14% (+6% TOGLIENDO I VANTAGGI DELLA DIFFERENZA CAMBIO) GIRO D’AFFARI DA CLIENTI WHOLESALE CRESCIUTO DEL 7% SU BASE ANNUA E DEL 17% NEL QUARTO TRIMESTRE |
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Milano, 25 febbraio 2004 - Commentando i risultati annuali, il Presidente di Colt Telecom Group Barry Bateman ha dichiarato: “In circostanze di mercato così difficili, è incoraggiante che Colt sia riuscita a conseguire un ulteriore miglioramento nei suoi risultati operativi più importanti. Il fatturato è cresciuto del 14%, arrivando a £ 1.166,3 milioni nel 2003, con un Ebitda di £ 163,4 milioni, pari a +128%. Colt continua ad essere finanziariamente solida. Abbiamo ridotto il consumo operativo di cassa da £ 300,0 milioni nel 2002 a £ 30,4 milioni nel 2003. Considerando il riacquisto e il riscatto di alcune nostre obbligazioni per un corrispettivo di £ 144,5 milioni, abbiamo chiuso l’anno con risorse, tra contanti e risorse liquide, per £ 802,4 milioni. Confidiamo ancora di raggiungere il nostro obiettivo di raggiungere un flusso di cassa positivo su base sostenibile nel corso del 2005. Il 2004 si preannuncia come un altro anno impegnativo. Tuttavia, la reputazione di cui godiamo per il nostro servizio clienti di assoluta qualità, la gamma sempre più vasta dei nostri prodotti e la nostra stabilità finanziaria ci mettono nelle condizioni di ottenere un altro anno di successi” Commentando i risultati del quarto trimestre, Steve Akin, Presidente e Amministratore delegato di Colt, ha dichiarato: “Il fatturato del quarto trimestre e l’Ebitda hanno continuato a migliorare, portando ad una crescita del fatturato pari al +16%, ovvero a £ 306,3 milioni, e l’Ebitda fino a £ 48,2 milioni, pari a +74%. Non solo il fatturato è continuato a crescere, ma abbiamo conseguito un tasso di crescita accelerato del fatturato a valuta costante, passando dal 3% del primo trimestre all’8% del quarto. La crescita del fatturato e un miglior mix di entrate, uniti ad una continua, attenta gestione dei costi operativi hanno contribuito al miglioramento del margine lordo prima della svalutazione, portandolo a 35,5% nel quarto trimestre rispetto al 33,2% dello stesso trimestre del 2002, con un Ebitda passato dal 11 punti percentuali a 16 in aumento. Colt continua a godere di riconoscimenti per il suo eccellente servizio ai clienti e per il contributo fornito alle comunità in cui operiamo. In Germania, per la seconda volta, abbiamo conseguito il premio It-elite per il servizio alla clientela. Abbiamo poi vinto il premio Greenfield quale riconoscimento del contributo tecnologico offerto in Italia alla città di Torino, fornendo l’area di una delle più avanzate infrastrutture di telecomunicazioni presenti in Italia. In Gb, infine, Colt è stata l’unica società di Tlc insignita del Westminster Gold Award per l’attenzione portata verso i propri clienti. I nostri risultati finanziari sono stati favoriti dai nostri successi nelle vendite, che sono aumentate tanto nei confronti dei nostri clienti storici quanto verso i nuovi clienti. Alla fine del trimestre abbiamo contato 19.565 clienti, con un incremento del 26% rispetto alla fine del 2002. Il fatturato dei clienti corporate è passato dall’11% al 16%, e il giro d’affari dei clienti wholesale è cresciuto del 17%. Abbiamo anche rafforzato le nostre le nostre relazioni storiche con Deutsche Bank. Tra le altre e più significative forme di new business realizzate nel corso del trimestre ricordiamo Toldskat, l’autorità per il fisco danese a cui Colt fornirà i propri servizi su Copenaghen e 29 uffici regionali. A Roma, sono stati stipulati nuovi contratti col Dipartimento di Educazione e con l’Università La Sapienza per l’erogazione di servizi a banda larga, e in Germania abbiamo continuato a crescere sotto l’aspetto delle nostre relazioni di business con Commerzbank e Eds. Continuiamo nella nostra scrupolosa gestione dei costi e abbiamo ulteriormente ridotto il nostro organico. Alla fine del trimestre, il numero di dipendenti era di 4.044 tra dipendenti e lavoratori a contratto e temporanei, in confronto con i 4.855 del 2002. Abbiamo anche venduto la nostra sussidiaria francese Fitec durante il trimestre, che ha pesato per 103 unità sulla riduzione del nostro personale. Siamo alla ricerca di nuove opportunità per poter migliorare il nostro servizio alla clientela e raggiungere una efficienza operativa ancora più elevata. In particolare, stiamo passando al vaglio la possibilità di stabilire in India una nuova struttura organizzativa di supporto. Colt continua ad andare nella direzione giusta, e nel corso del 2004 continueremo nella nostra attenzione verso la crescita dettata dall’aumento dei profitti e nella oculata gestione dei costi operativi e dei costi in conto capitale. Credo che continueremo a crescere e a mietere ancora successi.” |
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RC AUTO: RISPOSTA DEL PRESIDENTE ANIA FABIO CERCHIAI |
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Roma, 25 febbraio 2004 – In riferimento a quanto dichiarato dal vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini sull’auspicato calo del costo delle polizze rc auto il presidente dell’Ania Fabio Cerchiai ha commentato: “ Raccolgo ben volentieri l’invito rivoltomi dal Vp del Consiglio a partecipare a un dibattito pubblico sulle tariffe Rc Auto, condividendo appieno l’auspicio che la riduzione degli incidenti possa portare ad una diminuzione del costo dei risarcimenti per le compagnie di assicurazione e, quindi, delle tariffe. La diminuzione degli incidenti, a cui il vicepremier si riferisce, è certo incoraggiante, innanzi tutto sotto il profilo sociale. Purtroppo, non ha ancora avuto un impatto significativo sui costi delle compagnie. Infatti, sulla base dei dati disponibili per il 2003 (primi nove mesi), la frequenza dei sinistri denunciati alle assicurazioni è diminuita solo del 4,3%, mentre, nello stesso periodo, è ancora aumentato, del 7,7%, il costo medio di ciascun sinistro. Al riguardo, osservo che le assicurazioni rimborsano ogni anno circa 4 milioni di sinistri Rc Auto, mentre il campione cui si riferiscono i dati forniti da Carabinieri e Polizia Stradale attiene a meno di 200.000 incidenti, ossia il 5% circa del totale. In ogni caso alcune compagnie hanno già raccolto l’invito del Governo, espresso dal Ministro Marzano a seguito dell’Incontro con l’Ania del 5 febbraio scorso, a ridurre le tariffe, in particolare per i guidatori più virtuosi e nelle aree a più alta tensione di prezzi. Ricordo inoltre che, come certificato dall’Istat, dal giugno scorso, dopo la sottoscrizione del Protocollo fra l’Ania, il Governo e la maggioranza delle Associazioni dei consumatori, il livello medio delle tariffe Rc Auto non ha fatto registrare aumenti. Gli assicuratori auspicano che , attraverso una rigorosa azione di controllo volta a garantire nel tempo il pieno rispetto del codice della strada, si possa giungere presto a creare le condizioni per coniugare l’auspicato contenimento tariffario con i necessari livelli di equilibrio economico delle compagnie nella gestione del ramo Rcauto”. |
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DHL PRESENTA EXCHANGE, LA SOLUZIONE LOGISTICA E DI TRASPORTO AD ALTO VALORE AGGIUNTO |
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Milano, 25 febbraio 2004 – Dhl, leader mondiale del mercato dei corrieri espresso e logistica, ha annunciato oggi la nascita di “Exchange”, un nuovo servizio tecnologico di ritiro e consegna contestuale con conseguente monitoraggio dell'intero processo di spedizione e di consegna delle merci, in modo completamente automatizzato. Exchange si basa su un sistema informativo, in grado di: Verificare la correttezza delle informazioni trasmesse dal cliente e inviare una ricevuta di conferma; Gestire informazioni relative alla preparazione delle spedizioni tra i sistemi di Dhl e del cliente; Fornire al cliente un monitoraggio statistico e della performance in modo automatico; Inviare un messaggio di prealert (preavviso di spedizione) via mail, fax o sms al destinatario della merce; Gestire le informazioni relative alla consegna al destinatario e al contemporaneo ritiro della merce; Comunicare l'avvenuta consegna della spedizione e chiudere il processo Il nuovo servizio messo a punto da Dhl risponde quindi alle esigenze di tutte quelle aziende che fanno del servizio post-vendita un elemento distintivo rispetto alla concorrenza, mediante la fornitura di servizi tempestivi di reso e sostituzione del prodotto. La soluzione It Exico, alla base di Exchange, è infatti in grado di gestire in modo assolutamente automatizzato tutto il processo di reso e consegna dei prodotti e di tenere sotto controllo l'intero tragitto della spedizione. Con Exchange, Dhl si pone ancora una volta all’avanguardia nell’offerta di servizi ad alto valore aggiunto per la propria clientela, ottimizzandone le performance e migliorandone l'efficienza, permettendo così una notevole riduzione in termini di tempo e di costi. |
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RYANAIR FESTEGGIA IL MESE RECORD DI PASSEGGERI IN EUROPA |
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Milano, 25 febbraio 2004 - Ryanair, la linea aerea a basse tariffe N.1 in Europa, ha confermato, ieri 24 febbraio 2004, che a Febbraio 2004 ha sorpassato la pietra miliare di 12 milioni di passeggeri trasportati in Italia, da quando ha iniziato ad operare nel 1998 facendo risparmiare ai consumatori più di 1.2 miliardi di Euro rispetto alle alte tariffe di Alitalia. Lo scorso anno Ryanair ha trasportato più di 5 milioni di passeggeri sulle sue rotte italiane mentre nel 2004 trasporterà più di 7.5 milioni di passeggeri sulle sue 40 rotte in Italia. A Dublino, la compagnia ha superato i 35 milioni di passeggeri dall'inizio dell'attività nel 1984. I nuovi record passeggeri di Ryanair sono stati realizzati in tutta Europa nel corso di Febbraio, includendo: Italia - 12 milioni di passeggeri che hanno risparmiato 1.2 miliardi di Euro; Scozia - 8 milioni di passeggeri che hanno risparmiato 800 milioni di Euro; Francia - 7 milioni di passeggeri che hanno risparmiato 700 milioni di Euro; Dublino - 35 milioni di passeggeri che hanno risparmiato 3.5 miliardi di Euro. Commentando le nuove cifre record, Paul Fitzsimmons, Responsabile della Comunicazione Ryanair, ha detto: "Fin da quando Ryanair ha iniziato a volare più di 76 milioni di passeggeri hanno risparmiato 7.6 miliardi di Euro grazie alle basse tariffe Ryanair. Questo mese abbiamo raggiunto un nuovo record in Europa. L'aeroporto di Bruxelles Chareleroi ha accolto 4.5 milioni di passeggeri L'aeroporto della città di Derry ha superato i 600.000 passeggeri trasportati Lo scorso mese Ryanair ha trasportato più di 1.7 milioni di passeggeri su quasi 15.000 voli schedulati, confermando che Ryanair è la compagnia N.1 in Europa per le basse tariffe, la puntualità e il servizio clienti." |
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A BONN I TESORI DEL CREMLINO VOLI GERMANWINGS PER COLONIA/BONN A PARTIRE DA 19 EURO PER TRATTA
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Milano, 25 febbraio 2004 - I tesori della Grande Russia nel cuore dell’Europa: da febbraio fino al 9 maggio, nello spazio espositivo Kah di Bonn, si tiene la mostra “Il Cremlino”, che presenta preziosi reperti provenienti direttamente dalla famosa collezione russa. Circa trecento opere tra icone e ritratti, oggetti liturgici, gioielli e tessuti, armi e armature di cavalieri, libri, mappe e splendidi doni ricevuti dallo zar da ambasciate straniere raccontano la storia del palazzo e il suo sviluppo, da modesta fortificazione, a simbolo della Grande Russia. Dal Xii secolo, infatti, il Cremlino non si è sviluppato solo come magnifico complesso architettonico, ma anche quale simbolo della politica, del credo ortodosso e dell’identità russa. Alla Kah, uno dei più importanti spazi espositivi in Europa, le fasi salienti della costruzione del Cremlino (dal primo Medioevo fino al Xx secolo) possono essere scoperte con l’aiuto di una ricostruzione Cad. Il visitatore può, per esempio, accompagnare un’ambasciata straniera durante il cerimoniale dell’udienza con lo zar, o essere virtualmente presente alla processione dell’incoronazione nelle stanze e nelle chiese del Cremlino. In occasione della mostra l’ufficio del turismo di Bonn mette a disposizione un pacchetto all inclusive che comprende pernottamento e colazione, ingresso alla mostra e materiale informativo su Bonn a partire da 44€. La Bonn Welcome Card, inoltre, può essere acquistata al costo di 9€ e dà accesso a ulteriori musei e alla rete di mezzi pubblici che collegano Bonn alla valle dell’Ahr fino al centro di Colonia. Per ulteriori informazioni sulla mostra e su Bonn: www.Bonn-region.de |
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ASSOTRAVEL: INCONTRO APERTO A TUTTE LE AGENZIE DI VIAGGIO DEL VENETO SULLE PROSPETTIVE DEL SETTORE IN SEGUITO ALLE VERTENZE CON ALITALIA E TRENITALIA |
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Venezia, 25 febbraio 2004 - Si terrà venerdì 27 febbraio 2004 presso l’Unione degli Industriali della Provincia di Venezia, in Via delle Industrie 19 Marghera (Sala Oro ore 14,00 – 17,30), l’incontro organizzato da Assotravel aperto a tutti gli agenti di viaggio del Veneto. L’incontro, riservato agli associati dalle ore 14.00 alle ore 15.30, proseguirà a porte aperte a tutte le aziende del Veneto a partire dalle ore 15.30 per concludersi indicativamente alle ore 17.30. La riunione, dal tema “Vertenza Alitalia e vertenza Trenitalia – Le prospettive per gli agenti di viaggio”, sarà presieduta dal Presidente di Assotravel, Andrea Giannetti, il quale chiarirà i contenuti dell’accordo, recentemente giunto ad un passaggio cruciale ma ancora in via di evoluzione, con la compagnia di bandiera nazionale ed illustrerà i risultati, ancora non definitivi, emersi dal tavolo tecnico con Trenitalia. L’occasione si presenta, quindi, rilevante per le opportunità di confronto e di valutazione su argomenti e problematiche oggetto, spesso, di una non esauriente informazione, e per cogliere quelle prospettive che il nuovo corso dei rapporti con i due principali vettori italiani ha aperto per gli agenti di viaggio. |
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SHENKER CHIUDE BRILLANTEMENTE IL 2003 E PUNTA ALL’ESPANSIONE NEL 2004 OBIETTIVO L’APERTURA DI 20 NUOVI CENTRI DI FORMAZIONE LINGUISTICA |
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Roma, 25 febbraio 2004- Shenker, gruppo leader da 50 anni in Italia nell’insegnamento della lingua inglese con 35 centri presenti in tutta la penisola, annuncia i risultati di bilancio 2003 e gli obiettivi di crescita per il 2004. Il gruppo The Shenker Institutes of English, leader in Italia nel mercato delle scuole di lingua per numero di clienti business e famoso per il suo metodo di insegnamento pensato appositamente per gli italiani, ha chiuso, infatti, il 2003 con un giro d’affari complessivo di 10 milioni di euro in crescita dell’8 % rispetto al 2002 e un utile del 12% del fatturato. “Siamo molto soddisfatti – dichiara Barbara Santoro, Amministratore Delegato di The Shenker Method – dei traguardi raggiunti. I dati confermano la preferenza che ci accordano privati e aziende per la scelta che abbiamo fatto di essere sempre più non solo una scuola di lingua, ma soprattutto un operatore trasversale capace, con divisioni ad hoc, di coprire tutte le esigenze del pubblico potenziale, dall’insegnamento in lingua ai bambini fino alla formazione manageriale con un approccio fortemente personalizzato. Per questo puntiamo con fiducia a un’ulteriore espansione sul territorio con la ricerca di nuovi affiliati”. Shenker ha, infatti, annunciato la ricerca di franchisee per l’apertura di 20 nuove sedi in centri di almeno 100.000 abitanti. “Il nostro concessionario ideale - continua Barbara Santoro – è una persona dalle spiccate capacità imprenditoriali che conosca bene il territorio di riferimento; sarebbe perfetto un ex-manager. A fronte di un fee d’ingresso di 15.000 euro offriamo, oltre al marchio, selezione e formazione sul personale di staff, consulenza sulla ricerca, l’allestimento e la gestione ordinaria della scuola, nonché sulle metodologie per lo sviluppo commerciale dell’area di competenza, supporto continuo e facilitazioni per il primo anno di attività”. Infolink: www.Shenker.com |
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ENEL VINCE LA GESTIONE DI UNA CENTRALE IN RUSSIA DA 450 MW A CICLO COMBINATO |
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Roma, 25 febbraio 2004 – Enel e la società privata russa Esn-energo hanno vinto la gara per il contratto di gestione del North West Thermal Power Plant (Nwtpp) di San Pietroburgo. Enel Esn-energo (Eee), questo il nome della joint venture paritetica formata da Enel e Esn, sarà interamente responsabile della gestione dell’impianto per tre anni, con la possibilità di estendere il periodo di un altro anno. La centrale ha una potenza installata di 450 Mw ed è a ciclo combinato alimentato a gas naturale. Ha una produzione di 3,4 miliardi di chilowattora l’anno destinata al mercato russo e finlandese. Paolo Scaroni, amministratore delegato di Enel ha detto. “Siamo soddisfatti di questo primo passo in Russia che ci consente di realizzare una significativa presenza industriale senza investimenti di capitale. Enel conquista una posizione ideale per valutare da vicino le opportunità che lo sviluppo del processo di liberalizzazione del mercato russo dell’energia potrà offrire”. Oltre alle responsabilità di gestione, Eee dovrà sovrintendere al completamento di una seconda unità da 450 Mw e alla realizzazione delle condutture che porterà il vapore dall’impianto alla città di San Pietroburgo per fornire il teleriscaldamento. Nwtpp è posseduto in maggioranza (65,1%) da Rao Ues, il maggiore produttore russo di energia elettrica. |
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IMPORTANTE ACCORDO FRA AIR LIQUIDE ITALIA ED ERG RAFFINERIE MEDITERRANEE PER LA FORNITURA DI IDROGENO |
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Milano, 25 febbraio 2004 - Air Liquide Italia ed Erg Raffinerie Mediterranee (Gruppo Erg) hanno firmato un contratto della durata di 15 anni per la fornitura di idrogeno per il grande supersite di raffinazione di Priolo, in Sicilia. Secondo i termini del contratto Air Liquide Italia fornirà ad Erg Raffinerie Mediterranee 20.000 Nm3/h di idrogeno puro (99.9%) che sarà utilizzato per ridurre il contenuto di zolfo nei carburanti e combustibili. Air Liquide Italia investirà più di 45 milioni di Euro in un nuovo Steam Reformer Plant che sarà costruito all’interno dell’area della Raffineria Erg Impianti Nord e in una rete di tubazione la cui capacità complessiva sarà approssimativamente di 30.000 Nm3/h. Questi investimenti permetteranno l’approvvigionamento di altri clienti nel bacino industriale di Priolo. “Questo è il primo accordo per la fornitura di idrogeno che viene siglato con società dì raffinazione italiane”, ha detto Olivier Imbault, Direttore Generale di Air Liquide Italia : “Siamo fiduciosi che anche altri operatori manifesteranno le loro crescenti necessità di approvvigionamento di idrogeno e riteniamo che la nostra esperienza e la nostra vicinanza ai clienti ci agevoleranno nel soddisfare le loro richieste. Siamo inoltre lieti di contribuire alla produzione di combustibili, per automobili, ecologici e rispettosi dell’ambiente. Questo conferma il costante impegno di Air Liquide nel campo dello sviluppo sostenibile”. Per Erg Raffinerie Mediterranee l’Amministratore Delegato, Aldo Garozzo, ha sottolineato come: “Il contratto firmato con Air Liquide rientra nelle nostre strategie che mirano a migliorare ulteriormente le qualità ambientali dei prodotti in linea con la continua evoluzione delle esigenze e delle aspettative del mercato. L’utilizzo dell’idrogeno nel processo produttivo permette di ottenere prodotti a ridotto contenuto di zolfo, quindi a più basso impatto ambientale, e di aumentare la redditività dei nostri impianti di raffinazione. La costruzione del nuovo impianto rientra nel piano di investimenti presentato lo scorso ottobre che prevede l’integrazione delle due raffinerie di Priolo (Sr) e l’ammodernamento degli impianti”. |
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CITTADINANZATTIVA SU AUMENTO GETTITO FISCALE: STIPENDI TRA L’INCUDINE DEL CARO PREZZI E IL MARTELLO DEL PRELIEVO FISCALE |
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Roma, 25 febbraio 2004 - “Altro che tagli delle tasse! Allo stipendio degli italiani hanno fatto barba e capelli, con il caro prezzi e l’aumento del prelievo fiscale”. Questo il commento di Giustino Trincia vicesegretario generale di Cittadinanzattiva, in merito ai dati sulle entrate fiscali resi noti oggi dal ministero dell’Economia. “Nel 2003” spiega Trincia “nel duello sui fondi tra gli enti locali e l’amministrazione centrale dello Stato la peggio l’hanno avuta i cittadini che, oltre a veder diminuito il potere d’acquisto, si sono visti tagliare servizi su servizi e, ad ogni rivendicazione di un servizio migliore, si sono sentiti rispondere che non ci sono i soldi. Ora questo alibi non regge più se si considera che, oltre al gettito, sono aumentate in maniera ingente le tariffe di tutti i servizi locali”. “Per il 2003” prosegue Trincia “gli incrementi medi sono stati del 4,1% per la raccolta rifiuti, 3,4% per l’acqua potabile, 5,1% per il gas, 6,7% per i pedaggi autostradali, 4,5% per i trasporti urbani, 7,3% per l’istruzione secondaria”. “In vista delle prossime elezioni amministrative di giugno” conclude Trincia “i candidati delle coalizioni uscenti e delle opposizioni dovranno confrontarsi pubblicamente sui risultati ottenuti e sulla capacità di amministrare le risorse che di sicuro non sono diminuite”. |
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INFLUENZA DEI POLLI E FINE DELLA MUCCA PAZZA: COSÌ LA CARNE COSTA MENO AUMENTANO I PREZZI ALL'INGROSSO DI FRUTTA (+10,05% ) E ORTAGGI (+14,8%) RISPETTO A GENNAIO 2003 |
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Milano, 25 febbraio 2004. I segni della siccità della scorsa estate che hanno causato minor produzione ortofrutticola si fanno ancora sentire. E in un anno (gennaio 2003-gennaio 2004) crescono i prezzi all’ingrosso per frutta e verdura: +10,05% e + 14,8%. Anche il dettaglio nello stesso periodo ha registrato aumenti: frutta + 4,13%, ortaggi +6,15%. Ma nell’ultimo mese si registra una diminuzione dei prezzi per la frutta sia al dettaglio sia all’ingrosso: –0,22% e –4,09%. Non così invece per gli ortaggi che nello stesso periodo segnano aumenti dovuti al recente maltempo: dettaglio +3,94%, ingrosso +14,71%. I maggiori aumenti per gli ortaggi al dettaglio sono toccati alla lattuga cappuccio (+14,44%) e alle melanzane (+12,86%). Ma il “salto in alto” lo hanno fatto soprattutto nell’ingrosso la lattuga romana che quasi raddoppia (+92,5%) e i carciofi (+ 60%). Il calo dei prezzi per la frutta al dettaglio è guidato dalle pere kaiser (-11,2%). Quanto alle carni al dettaglio l’andamento medio congiunturale (dicembre 2003-gennaio 2004) segna stabilità (0,02%). Le carni bovine si mantengono stabili (dettaglio 0,09%). Il definitivo rientro dalla crisi della mucca pazza, inoltre, ha ridotto i consumi sostitutivi di carne suina che vedono i prezzi, sia all’ingrosso che al dettaglio, ridursi in quest’ultimo anno. Il pollame scende: (dettaglio –1,03%, ingrosso -3,92%) in quest’ultimo mese. Primo effetto influenza dei polli? Mentre l’aumento tendenziale (gennaio 2003-gennaio 2004) rimane ancora in crescita (+3,95%). I prezzi dell’ittico al dettaglio vedono un aumento congiunturale medio di +5,16%, visto il minor pescato dovuto alle cattive condizioni meteorologiche di gennaio, e tendenziale di +3,81%. Le triglie primeggiano con un + 15,66%. Ma i commercianti milanesi aderiscono all’iniziativa regionale “La borsa della spesa” e ad oggi sono 714 fra esercizi commerciali e pubblici esercizi, quasi un terzo delle attuali adesioni regionali (2331). Emerge dai dati elaborati dall’Osservatorio Prezzi del Comune e della Camera di Commercio di Milano presentati nell’incontro di oggi. “Dopo l’emergenza prezzi, che ha raggiunto il culmine in agosto 2003, dichiara il Presidente dell’Osservatorio, Assessore Roberto Predolin - ” le attività dell’Osservatorio, e particolarmente “Milano Convenienza”, hanno prodotto risultati positivi per la città. Questo è possibile costatarlo nell’alimentazione e ancor di più negli alberghi, ristoranti e pubblici esercizi, scesi a Milano dal massimo assoluto di agosto 2003 (+5,5% tendenziale annuo, +0,6 punti percentuali verso totale Italia) al minimo assoluto di gennaio 2004 (+2,3% tendenziale annuo, -1,1 punto percentuale verso totale Italia). Pur in presenza di un calo dei consumi le attività di contenimento dei prezzi dell’Osservatorio stimoleranno un aumento delle vendite”. “Si registrano ancora aumenti su frutta e verdura nel mercato all'ingrosso –– Renato Borghi Vice Presidente dell’Osservatorio e membro di giunta della Camera di commercio – quale effetto della difficile stagione estiva trascorsa per i raccolti. L'osservatorio prezzi prosegue nel suo impegno ad una continua azione di monitoraggio dei prezzi, in particolare oggi dell'ortofrutta, al fine di garantire la correttezza e la trasparenza dei mercati, consolidando così sempre di più l'alleanza fra produttori, distributori e consumatori”. “Tutte le proposte vanno esaminate con attenzione – ha continuato Renato Borghi in merito alla proposta di far seguire i saldi da vendite sotto costo -. Faccio solo una considerazione: il settore moda vive di”anticipazioni” – anche per incentivare i consumi - e le nostre attività stanno già presentando le collezioni della prossima stagione. Prolungare i sessanta giorni di saldi con altri giorni di vendite sotto costo significa, quindi, non tener conto di questa caratteristica peculiare del comparto e, tutto sommato, si rischia di offrire un’immagine di Milano legata allo shopping d’occasione, invece che capitale del fashion e della qualità a tutto tondo” . |
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AMBIENTE NO AGLI INQUINANTI ORGANICI PERSISTENTI, PRIORITÀ A SALUTE E SICUREZZA
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Bruxelles, 25 febbraio 2004 - La produzione e l'utilizzo di inquinanti organici persistenti (Pop) e il loro commercio devono essere gradualmente vietati, dando priorità alla salute e alla sicurezza. Questo è il messaggio chiaro e netto inviato al Consiglio dalla commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la politica dei consumatori, che ha adottato, con 39 voti favorevoli e 8 contrari, una relazione di Pernille Frahm (Gue/ngl, Dk). L'organo parlamentare intende così rafforzare le misure che la Commissione propone affinché l'Unione si allinei alle disposizioni della Convenzione globale di Stoccolma sui Pop, firmata nel maggio 2001. Ma i deputati non si accontentano di un divieto di produzione, di commercio e di utilizzazione dei Pop. Essi chiedono che, nell'esaminare proposte di costruzione di nuovi impianti o modifiche significative ad impianti esistenti che utilizzano processi che rilasciano le suddette sostanze chimiche, gli Stati membri conferiscano la priorità a «processi, tecniche o pratiche alternative che diano risultati analoghi», ma evitino la formazione e l'emissione dei Pop. Inoltre, i parlamentari auspicano che sia realizzato il cosiddetto sistema di name and shame, allo scopo di rendere noti i nomi di chi viola il regolamento, onde trasmettere un forte segnale al pubblico che le trasgressioni non sono accettate. L'organo parlamentare ha introdotto delle modifiche anche in alcuni allegati del regolamento. Ad esempio, è stato chiesto il divieto immediato, nell'ambito delle sostanze Hch (esaclorocicloesano), del lindano, per il quale l'Esecutivo aveva chiesto una deroga. Di tutti i Pop, il Ddt è quella più conosciuta dal grande pubblico. Ma l'elenco è lungo: aldrin, clordano, dieldrin, endrin, eptacloro, esaclorobenzene, mirex, toxafene, bifenili policlorurati (Pcb), Ddt, clordecone, dibenzo-p-diossine e dibenzofurani policlorurati (Pcdd/pcdf), Hch compreso il lindano. |
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LE VIRTU’ AMBIENTALI DEI MILANESI MILANO AI PRIMI POSTI IN ITALIA E IN EUROPA PER RACCOLTA DIFFERENZIATA E RECUPERO |
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Milano, 25 febbraio 2004. I milanesi sono virtuosi quando hanno a che fare con l’ambiente. Rispetto alla media nazionale Milano consuma meno energia ed eccelle sia per la lotta all’abusivismo edilizio (solo cinque province hanno un tasso di abusivismo minore) che per la raccolta differenziata e recupero. La metà dei rifiuti prodotti dalla provincia nel suo complesso viene infatti destinata al contenitore adeguato. Un record se pensiamo che in sette anni la percentuale della raccolta differenziata è più che raddoppiata. Il capoluogo lombardo sorpassa così di gran lunga Venezia 28,72%, Firenze 28,29%, Torino 21,86%, Bologna 21,33%, Palermo 5,36%, Roma 4,93%, (ultimi dati disponibili Apat, Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i Servizi Tecnici). Buoni risultati a Milano città, dove si passa dal 30,83% al 34,45%, e in provincia, dove si registrano percentuali ancora più elevate (Cinisello Balsamo: 56,48%; San Donato Milanese: 55,03%; Monza: 51,10%). Complessivamente ogni cittadino produce in media quasi un chilo e mezzo al giorno di rifiuti. Minore è il ricorso alle discariche: si avvia al recupero o al riciclo oltre il 75% dei rifiuti raccolti dai Comuni o prodotti dalle imprese. E questo significa un risparmio di oltre 37,5 milioni di euro, dei quali 20,5 milioni a vantaggio delle imprese e 17 milioni “risparmiati” dai cittadini. Ogni impresa interessata alla dichiarazione Mud, ha risparmiato in media 650 euro nel 2003. I milanesi consumano però troppa acqua (81° posto tra le province italiane), mentre, se consideriamo il rapporto tra numero di imprese “ambientali” e popolazione residente, Milano si posiziona all’84° posto. Sulla base dell’indice di “virtù ambientale” fondato su cinque voci (consumo energia; acqua; abusivismo; rifiuti; imprese ambientali) Milano si posiziona quinta tra i capoluoghi di regione e terza (subito dopo Firenze e Bologna) tra i grandi centri (al 44° posto nella classifica generale per province). Anche a livello europeo il quadro non cambia: rispetto alle altre grandi metropoli, Milano consuma troppa acqua, ma è virtuosa sia per il consumo di energia elettrica, che per la raccolta rifiuti e per il contenuto inquinamento acustico. Sono questi alcuni dati che emergono dal rapporto ambientale della Camera di Commercio e dall'esame dei Mud, i Modelli Unici di Dichiarazione ambientale, presentati ogni anno dalle aziende e dai comuni della provincia milanese alla Camera di commercio di Milano, nonché da una elaborazione dell’Osservatorio ambiente della Camera di Commercio di Milano su dati Enea, Istituto Tagliacarte, Unioncamere, Registro delle Imprese e da una indagine presso le Camere di Commercio di Amsterdam, Atene, Parigi e Berlino. “Il milanese – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - si mostra informato e sensibilizzato. E’ disposto a sopportare qualche disagio individuale pur di conseguire risultati collettivi di miglioramento della qualità ambientale. I dati della Camera di Commercio dimostrano poi come si stia gradualmente passando da una logica di smaltimento dei rifiuti dominata dal ricorso alle discariche ad una logica di gestione più complessa che punta alla valorizzazione degli scarti e quindi ad un risparmio delle risorse naturali”. “Le 32.000 dichiarazioni ambientali di Comuni e imprese che la Camera di Commercio di Milano ha ricevuto ed elaborato statisticamente – ha continuato Sangalli - costituiscono la più rilevante fonte informativa sulla produzione, la raccolta, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti nella provincia. Quest’anno, grazie al modulo semplice da compilare e alla possibilità di presentare i dati per via telematica, l’appuntamento con il Mud è stato meno gravoso e la rilevazione dei dati ancora più efficace”. Tutti i dati della ricerca Indice di virtù ambientale: la classifica nazionale. Milano si posiziona al 44° posto tra le province italiane per virtù ambientale. Ai primi due posti Bolzano e Sondrio; agli ultimi: Caltanisetta e Taranto. Tra i capoluoghi di regione Milano è quinta, superata solo da Aosta, da Trento, da Firenze e da Bologna. Ultime: Roma e Palermo. Tasso di abusivismo. Per tutte le singole voci dell’indice la media italiana è sempre posta pari a 1. Questo significa che un valore inferiore a 1 mostra una “virtù ambientale” elevata (rispetto alla media italiana); un valore superiore a 1 una virtù “ambientale” più contenuta. Milano è al sest’ultimo posto per tasso di abusivismo edile in Italia (valore dell’indice: 0,188). Più virtuose di Milano, solo Reggio Emilia (0,16), Treviso (0,175), Bolzano (0,177), Cremona (0,185) e Lodi (0,188). Ai primo posti: Caltanisetta (3,3); Salerno (3,26); Napoli (3,1). Consumo di risorse idriche. I milanesi consumano una quantità d’acqua leggermente superiore alla media italiana (valore dell’indice: 1,2), che pone il capoluogo lombardo all’81° posto in classifica. Le province più morigerate sono Treviso (0,3) e Varese (0,313). Quelle che consumano più acqua per abitante: Trieste (2,4) e Roma (2,17). Produzione termoelettrica e consumo di energia. Se consideriamo la produzione termoelettrica e il consumo di energia per abitante, Milano si comporta bene e registra un valore dell’indice al di sotto della media nazionale (valore dell’indice: 0,769), che la pone al 62° posto in classifica. Le province con un consumo maggiore sono: Livorno (indice: 8) e Rovigo (indice: 7,9). Quelle che registrano un consumo minore: Enna e Benevento (entrambe con un indice pari a 0,1). Raccolta differenziata. Sulla base degli ultimi dati disponibili a livello italiano (ultimi dati disponibili Apat, Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i Servizi Tecnici), Milano si posiziona al 12° posto tra le province italiane più “riciclone”, e prima tra le grandi città. Ai primi due posti ci sono Treviso e Lecco, entrambe con una percentuale di raccolta differenziata pari al 51,4%. Agli ultimi posti: Nuoro (1,8%), Sassari (2,4%), Caltanisetta (2,4%). Presenza di imprese ambientali. Se consideriamo il rapporto tra numero di imprese “ambientali” (impegnate nel settore di raccolta smaltimento dei rifiuti solidi; della depurazione delle acque di scarico; di misure igienico sanitarie) e popolazione complessiva residente nelle varie province, Milano si posiziona all’84° posto (0,6 imprese “ambientali” ogni 10 mila abitanti). Al primo posto si situa Aosta (con 2,3 imprese ambientali ogni 10 mila abitanti), seguita da Macerata, da Bolzano e da Parma. Agli ultimi posti: Trieste (0,2 imprese ambientali ogni 10 mila abitanti), Cremona e Catanzaro. Milano e l’Europa: raccolta rifiuti. I milanesi anche in Europa si contraddistinguono per l’impegno nel riciclaggio: se infatti producono quasi 1,5 kg di rifiuti pro-capite (superiori agli 1,41 kg di Parigi; 1,19 kg di Atene; 0,8 kg di Berlino; e 0,7 kg di Amsterdam), la percentuale di raccolta differenziata raggiunge a Milano il 49,9% superiore Parigi (34,5%), a Berlino (33%) e ad Amsterdam (18%). I rifiuti raccolti a Milano sono poi per oltre il 75% riciclati, rispetto al 33% di Berlino, e a solo il 22% di Amsterdam e al 12% di Parigi. Milano e l’Europa: qualità ambientale. Se consideriamo alcuni dei principali indicatori di qualità ambientale, Milano è ultima per consumo domestico di acqua al giorno (429 litri a testa contro i 200 di Parigi; i 126 di Amsterdam; i 124 di Berlino; i 120 di Atene). Decisamente migliore la situazione di Milano per quanto riguarda l’inquinamento acustico nelle ore diurne nella zona centrale della città (tra i 56 e gli 81 decibel; contro i 60 di Berlino; tra i 75-77 di Atene; e tra i 75-80 di Parigi) e per i consumi domestici di energia elettrica (1.200 Kwh a testa all’anno, contro i 1.600 di Berlino; i 3.200 di Amsterdam; i 4.300 di Parigi). Da notare, inoltre, che a Milano sono ben 2.887 i mezzi pubblici funzionanti a energia alternativa, contro i 790 di Parigi; i 300 di Atene e i 10 di Amsterdam. Rifiuti A Milano E Provincia La raccolta differenziata - La raccolta differenziata rappresenta nella Provincia di Milano il 49,91%, equivalente a 978.287,09 tonnellate del totale dei rifiuti solidi urbani raccolti, pari a 1.960.138,97 tonnellate (contro il 43,07% dello scorso anno, 816.831,05 tonnellate su un totale di 1.896.452,91). Un dato che attesta come la raccolta differenziata stia diventando sempre più diffusa. Le frazioni del differenziato - Tra le categorie in cui è suddivisa la raccolta differenziata, l'organico, meglio conosciuto come "umido", rappresenta la più grande, con una percentuale del 27,14% (265.517,47 tonnellate) sul totale dei rifiuti solidi urbani raccolti in modo differenziato. Un'altra grossa fetta è rappresentata dalla carta con il 18,87% (184.554,84 tonnellate). Seguono poi il vetro (15,52% cioè 151.852,57 tonnellate), il legno (4,45% cioè 43.520,17 tonnellate), la plastica (3,85%, 37.622,48 tonnellate) e i metalli (2,19%, 21.381,18 tonnellate). I più ricicloni in provincia – Le grandi produttrici di rifiuti sono le città di Milano con 750.159 tonnellate (+2,2% rispetto alle 734.240 dello scorso anno, con una crescita superiore a quella media provinciale, +1,7%), Monza con 60 mila t. (-4% da 62.468 t), Sesto San Giovanni con 38.226,59 (-2,5% dalle 39.203,21 t), Cinisello Balsamo con 35.349,83 mila t. (–2,5% da 38.626 t) e Legnano con 32 mila t. (+2,3% da 31.235 t). Subito dopo Rho (con 31.350 t.). Tra questi comuni il più riciclone è Cinisello Balsamo con una percentuale pari al 56,5% di raccolta differenziata, seguita da San Donato Milanese (55%), Rho (46%), Sesto San Giovanni (42%) e infine Milano (34,5%). Recupero o discarica? Il 75,47% dei rifiuti complessivamente raccolti o prodotti viene sottoposto ad un trattamento di recupero, in linea con la rilevante percentuale registrata l’anno precedente (76,71%). Per quanto riguarda il restante 24,53%, la modalità di smaltimento dei rifiuti non recuperati più utilizzata è il ricorso alla discarica (44,21% rispetto al 70,52% dello scorso anno) seguita dall’incenerimento (in netta crescita: dal 10,3% al 43,4%); in contrazione il ricorso al trattamento biologico (da 13,34% al 7,1%); stabile quello fisico chimico (al 5,3%). Le imprese: i rifiuti speciali - I rifiuti speciali, suddivisi in pericolosi e non pericolosi, prodotti dalle aziende, ammontano a 3.083.640 tonnellate (-4,9% rispetto alle dello scorso anno, continuando una tendenza alla diminuzione). Di questi i pericolosi rappresentano il 14,4% (dal 12% dello scorso anno). La ragione di questo aumento è principalmente da imputare al nuovo sistema europeo di classificazione. Il 43% dei rifiuti pericolosi (in diminuzione rispetto allo scorso anno) viene prodotto dalle imprese che hanno più di 100 addetti. Queste imprese rappresentano solo il 4% delle imprese censite. Per quel che riguarda invece i rifiuti non pericolosi, al primo posto troviamo le oltre 2.600 aziende che impiegano da 20 a 49 addetti: producono il 17% del totale dei rifiuti non pericolosi. Seguite dalle aziende con 200-499 addetti. |
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GIOVENTÙ E ISTRUZIONE FORMARE GLI INSEGNANTI SULL'INTEGRAZIONE EUROPEA
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Bruxelles, 25 febbraio 2004 - Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento La commissione per la cultura, la gioventù, l'istruzione, i mezzi d'informazione e lo sport ha adottato una relazione di Vasco Graça Moura (Ppe/de, P) sul ruolo degli istituti scolastici e dell'istruzione nell'accesso pubblico alla cultura. I deputati invitano gli Stati membri a aumentare i loro investimenti nelle risorse umane nel campo dell'istruzione e lamentano che appena il 17% degli studenti di 15 anni nell'Ue possiedano le competenze di base fornite dall'insegnamento (lettura, scrittura, aritmetica) in conformità con la media fissata dall'Ocse. L'organo parlamentare sottolinea che l'istruzione scolastica in Europa dovrebbe insistere maggiormente sull'acquisizione delle conoscenze di base del processo d'integrazione europea. I parlamentari, che ritengono che la dimensione europea potrebbe essere presente in tutte le discipline scolastiche, invitano gli Stati membri a garantire la formazione continua degli insegnanti in merito all'integrazione europea. I deputati chiedono inoltre alla Commissione di elaborare un testo sulla storia della cultura europea che, dopo essere stato approvato dal Consiglio, potrebbe costituire, nel rispetto del principio di sussidiarietà, una materia comune dei programmi educativi degli Stati membri. |
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NOVITA’ AL CORSO ASSIRM 2004 |
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Milano, 25 febbraio 2004 - Ci sono novità nel corso Assirm 2004, che da aprile a Milano continuerà l’iniziativa annuale dell’Associazione degli istituti di ricerca per la formazione alle ricerche di mercato e sociali. Anche sulla base dei commenti rilasciati dei partecipanti negli anni precedenti, l’edizione 2004 sarà caratterizzata da un maggior numero di testimonianze, come esempi di “istruzioni per l’uso”, oltre agli approfondimenti dei concetti ed agli aspetti teorici affidati ai rappresentanti degli istituti di ricerche. Infine il corso vede ufficialmente la partecipazione di Aism e Assocomunicazione. Le prime quattro giornate saranno dedicate ai “Fondamenti delle ricerche quantitative e integrate” (21 e 22 aprile) e ai “Fondamenti delle ricerche qualitative” (28 e 29 aprile). Seguiranno gli approfondimenti che si articoleranno in tre giornate: “Le ricerche per i nuovi prodotti” (11 maggio); “Le ricerche per i prodotti esistenti” (12 maggio); “Le Ricerche sulla Comunicazione e la Pubblicità” (13 maggio). Altre due giornate illustreranno le applicazioni delle ricerche nei settori: “Salute e Benessere” (19 maggio); “Finanziario” (20 maggio). Fra i molti relatori di grande competenza, citiamo Luigi Ferrari presidente di Assirm, Enrico Montangero presidente di Assocomunicazione, Maurizio Chiesura presidente di Aism, Emanuele Pirella di Lowe e Pirella, Massimo Cesaretti di Ferrero, Andrea Vannucci di Poste Italiane, Filippo Nardi di Lever Fabergé, Lorenza Menduto di Kraft, Gianfranco Lepore delle Ferrovie dello Stato, Laura Migliore dell’Oréal Saipo, Marco Biroli della Roche Healthcare, Sabrina Sottani della Pfizer Italia, titolari e specialisti dei maggiori istituti di ricerca, e docenti universitari. In autunno, il corso sarà seguito da una serie di seminari specialistici. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla Segreteria Organizzativa – tel. 0258100888 – 0258100457 – email: comim@tin.It oppure Assirm – tel. 0258315750 - email : info@assirm.It |
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CONCORSO “PRIMI IN SICUREZZA”: PREMIATI I PRIMI 360 STUDENTI PARTECIPANTI |
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Milano, 25 febbraio 2004 - L’edizione 2003/2004 del concorso “Primi in sicurezza, premio Emilio Rossini” rivolto a tutte le scuole d’Italia, conferma il grande interesse da parte di insegnanti e ragazzi delle scuole materne, elementari, medie e istituti superiori nei confronti del primo concorso italiano volto a sensibilizzare i ragazzi sul tema della sicurezza sul lavoro. Il concorso, indetto dalla rivista “Okay!” in collaborazione con Rossini Trading Spa, azienda leader in Italia nella produzione e commercializzazione di prodotti antinfortunistici e di abbigliamento per il lavoro, ha il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Regione Lombardia, Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie, della Provincia di Bergamo, del Prefetto di Bergamo, dall’Anmil (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro), del Comune di Bergamo, dell’Uni (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) e dell’Unione Industriali della Provincia di Bergamo. A meno di un mese dal termine della consegna dei lavori, fissato per il 15 marzo 2004, sono stati coinvolti oltre 9.000 studenti che hanno realizzato un totale di circa 300 lavori. Le scuole partecipanti ad oggi, dalle materne agli istituti superiori, sono dislocate sull’intero territorio nazionale e sono per lo più realtà nuove rispetto all’edizione 2002-2003. I 360 studenti delle prime 10 classi che hanno consegnato i lavori realizzati, sono stati premiati con la maglietta che riporta il logo del concorso. Si tratta di scuole principalmente del Nord Italia con qualche rappresentanza al Sud e al Centro che non hanno preso parte all’edizione precedente di “Primi in Sicurezza”. - Classe 3 A-b Istituto Comprensivo Polo 2 - Casarano (Le); Classe 5 C Istituto Tecnico Industriale - Galilei Lovere (Bg); Classe 2 B Scuola Media/istituto Comprensivo - Castelnuovo del Garda (Bs); Classe 3 C Scuila Media /Istituto Comprensivo P. Straneo - Alessandria (Al); Classe 3 C Scuola Media G. Verga /Istituto Comprensivo - Campi Bisenzio (Fi); Classe 3 A-b Scuola Elementare Istituo Comprensivo M.l. Vitali - Bellano (Lc); Scuola Materna - Olmo al Grembo (Bg); Classe 2 A Scuola Elementare /70° - Circolo di Nuovo Rione S. Rosa Ponticelli (Na); Classe 2 B Scuola Elementare /70° - Circolo di Nuovo Rione S. Rosa Ponticelli (Na); Scuola Materna Statale - Lozzo Atestino (Pd). Video, testi, Cd e ogni altro genere di lavoro realizzato dovrà pervenire alla redazione di “Okay!” (via Corti 51, 24126 Bergamo) entro il prossimo 15 marzo. Una commissione, a suo insindacabile giudizio, valuterà tutti gli elaborati pervenuti fra i quali sceglierà i primi cinque classificati per ogni ordine scolastico (materna, elementare, media e media superiore). Le premiazioni finali si svolgeranno a Bergamo intorno alla metà di Maggio 2004. Infolink: www.Rossinitrading.it www.Priminsicurezza.it |
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MILANO DESIGN OPEN LECTURES: LE CULTURE DEL PROGETTO PARLANO ALLA CITTÀ |
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Milano, 25 febbraio 2004 - L’iniziativa Milano Design Open Lectures nasce in seno ai Laboratori di Sintesi Finale, attività didattica che impegna gli studenti del V anno della Facoltà del Design del Politecnico di Milano. Ciascun Laboratorio di Sintesi rappresenta per lo studente ivi coinvolto l’integrazione e il completamento delle tematiche-competenze-sapere acquisito nei primi anni di studio: per ogni laboratorio - alla cui gestione e alla cui strutturazione partecipano docenti e ricercatori interni alla faculty, progettisti e rappresentanti del mondo imprenditoriale - si affrontano aree culturali e progettuali differenti, che verranno sintetizzate dallo studente nel proprio progetto di tesi. Parallelamente all’attività didattica dei laboratori vengono proposti i Seminari di Storia e Critica del Design, che rappresentano un momento di approfondimento culturale e di riflessione critica. A partire dall’a.A. 2001-2002 i Seminari sono diventati un momento di apertura della didattica ad altri interlocutori culturali. Si è voluto localizzarli in luoghi simbolo della città, che rappresentano punti di incontro per la comunità del design. Milano Design Open Lectures è la denominazione che nel corso del tempo ha assunto questa iniziativa che si è trasformata in un ciclo di conferenze alle quali hanno preso parte studenti, docenti, esponenti del mondo della cultura, dell’informazione, della produzione del design. Lo scorso anno, presso sedi prestigiose – Spazio Krizia, La Triennale di Milano, Studi Rai, Civico Planetario di Milano, Centre Culturel Français, Società Umanitaria -per citarne alcune, - si sono affrontati con vivo interesse e partecipazione i seguenti filoni di dibattito: Progettare e trasmettere la memoria, La città: le mille identità di Milano, I nuovi scenari abitativi, I grandi trasporti, L’avventura Spaziale, I sistemi del sapere, Nuovi scenari e luoghi del corpo e del lavoro, Immagini e tecnologie: La ricerca dell’equilibrio, Luci e città. Per il 2004, il programma didattico e socio-culturale di questa iniziativa prevede su palcoscenici differenti e con la partecipazione di personaggi di rilevante fama e prestigio, la discussione delle seguenti tematiche: “I Luoghi Dell'accoglienza” curatore: Marco Piva Introduzione di Giuliano Simonelli; ”La Città Della Moda” A cura di: Editoriale Lotus Introduzione di Pierluighi Nicolin; ”Comunicazione E Servizi” curatore: Diego Bernardi Introduzione di Roberto Pieracini; ”Il Futuro Della Comunicazione” curatore: Carlo Branzaglia; ”L'immagine Della Città” Luce e sviluppo urbano curatore: Alberto Seassaro - Preside della Facoltà del Design del Politecnico di Milano - Introduzione di Giovanna Piccino; “Strategie Per Il Furniture” curatore: Guido Martinotti e Vanni Pasca Introduzione di Alessandro Deserti; ”Strategie Per La Moda” curatore: Almerico de Angelis Introduzione di Arturo dell'Acqua Bellavitis e Raffaella Mangiarotti; ”Design In Movimento” Design & engineering dei mezzi di trasporto. Come sarà il futuro dei trasporti curatore: Roberto Massetti Introduzione di Davide Bruno. I seminari, organizzati secondo una sequenza programmata tra marzo e maggio 2004, comprendono lezioni, conferenze, confronti, tavole rotonde, dibattiti, ma anche proiezioni e illustrazioni di materiali di progetto, visite e partecipazioni ad altri eventi. L’introduzione a ciascun seminario sarà affidata ad un rappresentante del corpo docente della Facoltà del Design, cui seguirà un nucleo di interventi elaborati da relatori esterni. |
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