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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Marzo 2004
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EDUCAZIONE SESSUALE, CONTRACCETTIVI E ABORTO SICURO PER I PAESI IN VIA DI SVILUPPO  
 
Strasburgo, 10 marzo 2004 - Nel 1994 si è svolta al Cairo la Conferenza internazionale sulla popolazione e lo sviluppo, sotto l'egida delle Nazioni Unite. I rappresentanti di 179 Paesi hanno approvato il programma d'azione della Conferenza sulla popolazione mondiale che fissa obiettivi centrali per uno sviluppo demografico equilibrato e sostenibile. Dieci anni dopo, la commissione per lo sviluppo e la cooperazione chiede che venga effettuata un'esaustiva rassegna del livello di applicazione del suddetto programma d'azione. La relazione di Karin Junker (Pse, D) è stata approvata con 11 voti favorevoli e 7 contrari. Essa invita l'Unione e i suoi Stati membri, nonché i Governi e le istituzioni dei paesi in via di sviluppo, a intraprendere vaste campagne di informazione e consulenza e ad adottare altre misure appropriate nei paesi in via di sviluppo al fine di: assicurare ai bambini e ai giovani un'informazione e un'educazione sessuale; combattere lo sfruttamento e la repressione sessuale; sottolineare il fatto che ogni persona è degna di rispetto, a prescindere dal suo orientamento sessuale; sottolineare il diritto di autodeterminazione sessuale di ogni individuo; mettere a disposizione quantitativi sufficienti e poco costosi di contraccettivi; permettere l'accesso a servizi poco costosi di salute sessuale e riproduttiva; mettere a disposizione a prezzi sostenibili quantitativi sufficienti di medicinali per il trattamento di malattie sessualmente trasmissibili, in particolare Hiv/aids; consentire interruzioni della gravidanza sicure sotto il profilo medico. L'organo parlamentare sottolinea che l'interruzione della gravidanza non può essere considerata un metodo di pianificazione delle nascite. Tuttavia, «le donne che non vedono altra vie d'uscita dalla situazione di grave difficoltà in cui si trovano devono avere la possibilità, a tutela della loro salute riproduttiva e psichica, di ricorrere ad un intervento immune da sanzioni e sicuro dal punto di vista medico». Questo porterebbe, nei paesi in via di sviluppo, ad una riduzione della mortalità materna: il 14% delle madri che non sopravvivono al puerperio sono vittime di interruzioni della gravidanza praticate da mani inesperte. In generale, l'emancipazione costituisce un passaggio necessario per lo sviluppo. Ecco allora che i deputati sottolineano la necessità di migliorare l'accesso delle donne alla formazione, all'indipendenza economica e ai processi decisionali. Essi invitano l'Ue e gli Stati membri a coordinarsi meglio nell'ambito della comunità dei donatori e a mettere a disposizione più fondi per programmi nel settore della salute sessuale e riproduttiva e dei diritti in materia di sessualità e riproduzione, in modo da ottemperare agli obblighi internazionali assunti nel 1994 al Cairo. I parlamentari condannano la «Politica di Mexico City» attraverso la quale gli Usa negano il loro sostegno a qualsiasi organizzazione estera che pratica o propugna l'interruzione della gravidanza, a prescindere dal fatto che essa sia legale o no nel paese in questione. Essi ritengono che tale politica abbia «aggravato i problemi che intendeva risolvere» e plaudono invece all'iniziativa della Commissione di compensare la perdita di questi finanziamenti.  
   
   
ATTENTATI BIOLOGICI: ANALIZZARE LA MINACCIA PER MEGLIO CONTRASTARLA  
 
Strasburgo, 10 marzo 2004 - La commissione per le libertà dei cittadini, la giustizia e gli affari interni ha adottato la relazione di Gerhard Schmid (Pse, D) recante una proposta di raccomandazione al Consiglio sulla cooperazione nell'Unione europea in materia di predisposizione e reazione agli attentati biologici e chimici, ora all'esame della plenaria. La relazione suggerisce al Consiglio di effettuare un'analisi realistica della minaccia «che funga da base per un serio intervento dell'Unione europea». Inoltre, chiede che al Parlamento siano trasmesse le nozioni generali e quindi pubblicabili di questa analisi, affinché possa disporre di una base razionale per le eventuali deliberazioni di bilancio. Infine, raccomanda al Consiglio di avviare i necessari interventi legislativi per far fronte alla minaccia di attentati biologici.  
   
   
YOMO SOSTIENE UNICEF CON “GIOCAGIN 2004”: YOGURT E SPORT… …“FANNO BENE A TUTTI”!  
 
Milano, 10 marzo 2004 - Yomo, uno dei marchi più conosciuti del nostro paese, Azienda che da oltre cinquantasette anni accompagna generazioni di consumatori con prodotti sinonimi di bontà, qualità e naturalità, “è scesa in campo” con entusiasmo e determinazione per sostenere, come sponsor, un evento sportivo di grande valore etico e sociale. Credendo fortemente nel valore educativo e formativo dello sport, Yomo ha scelto di accompagnare Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti) nella prima importante iniziativa dell’anno: “Giocagin 2004”* che apre ufficialmente la serie di eventi nazionali Uisp, che vanno sotto il nome di “Primavera dello sport e della solidarietà”. “Giocagin 2004”, la kermesse nazionale giunta quest’anno alla sua 17^ edizione, ha preso il via il 15 febbraio scorso e prevede un afflusso di oltre 50.000 spettatori. L’iniziativa vede protagonisti diretti i ragazzi in età scolare che si esibiscono, in diverse specialità sportive, nei palazzetti di 58 città italiane. Nella manifestazione vengono coinvolte scuole di ginnastica, palestre di judo, gruppi di danzatori e pattinatori che presentano coereografie ed esibizioni che mirano ad esaltare il valore sociale e spettacolare dello sport. Yomo, offrendo il suo contributo alla realizzazione di questa grande festa dello sport, sostiene il progetto di solidarietà dell’Unicef, “Stop al traffico dei minori”, a favore dei bambini della Moldavia. Un motivo in più per essere vicini a Uisp, ai giovanissimi sportivi, a “Giocagin 2004”. Lo sport come filosofia di vita sana, di impegno e di passione è il valore che Yomo e Uisp condividono in questa “avventura”; Uisp come società che nasce e vive per promuovere e sostenere lo sport popolare, il diritto alla pratica sportiva per i cittadini di ogni età, classe, sesso e condizione fisica; Yomo come azienda che da sempre punta alla naturalità dei suoi prodotti, come lo yogurt semplicemente buono - niente da aggiungere, una bella metafora dello sport sano e naturale, quello che fa bene. Yomo crede in questi valori e lo dimostra appoggiando una manifestazione vincente, sinonimo di azione, vitalità, e dinamicità come “Giocagin 2004”. Lo spirito giovane, la volontà di rimanere sempre attuale e innovativo e, al tempo stesso, legato ad una storia di qualità, fà dello Yogurt Yomo un prodotto sano, naturale che fa bene a tutti. Come lo sport, quello vero, quello popolare.  
   
   
VERONAFIERE:AL MIPIM DI CANNES COL ''SISTEMA VERONA''  
 
Verona, 10 marzo 2004 - Veronafiere è tra i dieci enti veronesi che hanno risposto all’invito lanciato dal Comune di Verona a partecipare al Mipim di Cannes, la maggiore fiera internazionale del settore immobiliare che vede protagonisti quest’anno le città e i processi di riqualificazione urbana. Verona partecipa per la prima volta proponendosi come città dell’innovazione tecnologica e del terziario avanzato ancorata a radici storiche e culturali di tutto rilievo e attenta alla qualità della vita dei suoi cittadini. "Global business with a human touch": questo lo slogan scelto per caratterizzare la presenza di Verona al Mipim. Accanto a Comune di Verona e Veronafiere sono presenti a Cannes l’aeroporto Catullo, Fondazione Arena, l’Associazione Industriali, la Banca Popolare di Verona, la Compagnia Investimenti e Sviluppo, il Consorzio Zai, il Parco scientifico Star, l’Università degli studi di Verona, la Valdadige costruzioni e Veronamercato. Negli intenti di questi soggetti la partecipazione congiunta al Mipim dovrebbe costituire il primo passo verso la creazione di una Agenzia per il marketing territoriale che promuova il "sistema Verona" nelle sue valenze economiche, sociali e culturali a livello internazionale.  
   
   
A SECURBUILDING IL GRANDE SHOW DEL SAIEDUE DI BOLOGNA DAL 17 AL 21 MARZO DIRETTAMENTE IN FIERA O DAL PROPRIO PC ALL'INDIRIZZO GIORDANO.IT È POSSIBILE ASSISTERE ALLE PROVE ANTIEFFRAZIONE EFFETTUATE DAI TECNICI DELL'ISTITUTO GIORDANO  
 
Bologna, 10 marzo 2004 - Vi siete mai chiesti come fanno ladri o rapinatori a forzare porte, finestre o casseforti anche blindate e a penetrare quindi nelle nostre case, spesso senza troppa difficoltà? Bene, oggi questa curiosità può essere soddisfatta partecipando al Saiedue di Bologna (17-21 marzo) o collegandosi direttamente dal proprio pc all’indirizzo web www.Giordano.it. Tutte le tecnologie, attive e passive, di protezione della casa sono, infatti, al centro di un grande show denominato Securbuilding, una delle novità del Saiedue di quest’anno, dove, grazie alla collaborazione con l’Istituto Giordano, sarà possibile assistere a test e prove antieffrazione su porte e finestre blindate. A colpi di mazza, piede di porco, cacciaviti e martelli i tecnici dell’Istituto Giordano daranno vita a tentativi di scasso e sfondamento, sfruttando le proprie competenze in materia. L’istituto Giordano, ente di certificazione e di ricerca, infatti opera da anni nel settore della sicurezza, con prove su casseforti, camere corazzate, serrature, lucchetti, vetri di sicurezza e chiusure antintrusione. Il laboratorio lavora in garanzia di qualità secondo le normative En 45001 e alcune delle sue prove sono accreditate Sinal; è inoltre riconosciuto come laboratorio di riferimento da organismi di controllo e certificazione quali Rina, Lloyd Register, Bureau Veritas, Icim, Uncsaal e Uni. Durante Securbuilding, organizzato da Reed Business Information (Rivista del vetro, Finestra, Showroom) assieme all’ente organizzatore del Saiedue, per dare maggiore efficacia alle dimostrazioni i tecnici dell’Istituto Giordano coinvolgeranno anche il pubblico presente. Tutti, quindi non solo gli operatori del settore, potranno constatare da vicino, in un grande “teatro” pubblico, la resistenza dei sistemi di difesa da furti o aggressioni esterne. E anche chi non sarà presente in fiera potrà assistere allo show, spiando le prove dal proprio pc. Tutto questo grazie ad una telecamera installata dall’Istituto Giordano. Le prove si svolgeranno tutti giorni dal 17 al 21 marzo all’interno del padiglione 29 stand C 39, con inizio alle ore 11,30 e saranno sempre visibili per tutto il periodo di fiera all’indirizzo www.Giordano.it . Come difendersi dai furti negli appartamenti: dalla porta blindata alla serratura europea, alla cassaforte I numeri Istat dicono che ogni anno una famiglia su 110 riceve nel proprio appartamento la visita di un ladro, e che nell’80 per cento dei casi – soprattutto in città – quel ladro entra dalla porta. L’unico modo per difendersi, anche se non esiste alcuna garanzia totale, è dotarsi di porte blindate, tapparelle corazzate, cassefortine o impianti d’allarme in grado, quanto meno, di scoraggiare i malintenzionati. La porta blindata Molto spesso gli artigiani propongono la “corazzatura” della porta, cioè il rinforzo di quella esistente, ma è una soluzione poco raccomandabile perché è facile per i ladri forzare con un banale piede di porco le vecchie cerniere. Meglio allora puntare su una porta che nasce già blindata, con un’anima in acciaio – solitamente le lamiere sono due, saldate insieme con nervature di metallo - rivestita in legno (per lo più rovere, noce, mogano, douglas). Il perimetro esterno dell’anta è ricoperto da una lamina in acciaio, in modo da essere più resistente e garantire un perfetto accoppiamento con il telaio, anch’esso in acciaio. Cosa dice la legge In Italia, a differenza di molti paesi europei in cui la prevenzione dei furti è una opera istituzionalizzata e curata in maniera efficiente e particolareggiata dagli enti predisposti (tipico esempio è la lista del Pkk tedesco in cui sono elencati i prodotti, i produttori e gli installatori di “fiducia” della polizia), non esiste nulla. Molti non sanno, però, che dal 1989 c’è una norma – la Uni 9569 – che garantisce e certifica le porte blindate. Per essere classificate come tali, devono superare una serie di prove di scasso svolte da un organismo qualificato come l’istituto Giordano. La normativa italiana, tutt’ora in vigore, è stata di fatto sostituita dalle nuove norme europee En, che stabiliscono uguali criteri in tutti i paesi. Queste norme, sperimentali sino a metà del 2004, sono le Uni Env 1627, Uni Env 1628, Uni Env 1629 e Uni Env 1630 che, di fatto, hanno sostituito la Uni 9569. Le Uni Env attribuiscono alle porte che superano i test una classe di appartenenza crescente da uno a sei, sulla base della resistenza a prove convenzionali di scasso eseguite da apparecchi meccanici e da operatori specializzati. Le classi da 1 a 3 vengono assegnate alle porte che resistono ai tentativi di uno scassinatore principiante, dotato di pochi e semplici attrezzi, come cacciaviti, leve, tenaglie e tutt’al più di un piede di porco. Le classi da 4 a 6 indicano invece le porte capaci di opporsi ad uno scassinatore esperto, che “lavora” con seghe, martelli, scalpelli, accette, ma anche con attrezzi elettrici rumorosi, come trapani a percussione, e mole di potenza tra i 500 e i 2000 watt. In linea di massima si può dire che in un appartamento è consigliabile installare modelli di classe 2 o 3, mentre se si abita in case isolate è preferibile i livelli 3 e 4. Il 5 e 6 sono più indicati per banche, gioiellerie, oreficerie, uffici con documenti riservati. I modelli certificati si riconoscono per un’etichetta posta sull’infisso e devono essere accompagnati da un documento che ne attesta la effettiva resistenza ed appartenenza ad una classe: purtroppo rappresentano ancora solo una piccola parte del mercato. Il consiglio, per tutti i consumatori, è: richiedete la certificazione, è un vostro diritto. Le finestre - Persiane corazzate La finestra è un’altra via d’accesso, privilegiata dai ladri nel 15 per cento dei casi. E’ il punto più debole se si abita in una casa indipendente, ma anche al pianoterra - o all’ultimo piano - di un condominio. E’ possibile rinforzare le persiane con dei lucchetti, sostituire gli scuri con modelli blindati o proteggere le finestre con inferriate ancorate al muro per almeno 10 cm. Ne esistono di vari tipi: fisse (anche bombate verso l’esterno nella parte inferiore per ospitare vasi da fiori), a pacchetto, da ripiegare su un lato, e a scomparsa nella parete. Anche le finestre e gli scuri possono essere certificati ed essere classificati come la porte secondo le norme Env. Pertanto, in caso di case isolate è preferibile che tutte le chiusure esterne abbiano lo stesso grado di resistenza, siano esse le finestre che la porta principale. Le serrature La serratura a doppia mappa era la più usata fino a qualche anno fa. Si tratta di una serratura azionata da chiavi a stelo lungo con due rettangolini speculari muniti di denti. La serratura più diffusa negli ultimi anni è invece quella con cilindro europeo e chiavi protette. Quasi tutti i cilindri resistono al trapano; per maggior sicurezza si può aggiungere un defender, una specie di corazza esterna in grado di proteggere il cilindro dai tentativi di scasso. Anche qui esistono le norme europee che stabiliscono la qualità e la resistenza delle serrature. Il consumatore deve controllare e pretendere, all’atto dell’acquisto, che la serratura sia conforme alla norma Uni En 1303 per le serrature a cilindro e En 12209 per le serrature a doppia mappa. Infolink: www.Giordano.it  
   
   
ICE: APRE LA FOODEX DI TOKYO, 199 GLI ESPOSITORI ITALIANI SI TRATTA DELLA MAGGIORE FIERA ASIATICA PER I PRODOTTI AGROALIMENTARI  
 
Roma, 10 marzo 2004 – E’ stata inaugurata ieri a Tokyo, presso il quartiere fieristico del Makuhari Messe Nippon Convention Center, la 29a edizione della Foodex, con la partecipazione di circa 2500 espositori da oltre 70 paesi. La Foodex, dedicata all'esposizione di tutti i prodotti dell'industria alimentare, compresi vini e bevande, ha cadenza annuale ed è considerata dagli operatori la più importante manifestazione del settore nell'area dell'estremo oriente. L'evento per il quale è prevista la partecipazione di oltre 90.000 visitatori assume particolare rilievo se si considera che il Giappone è uno dei maggiori partner dell'Italia nel settore agroalimentare ed ha consolidato, soprattutto negli ultimi anni, una posizione di rilievo tra gli importatori di prodotti alimentari italiani. Sulla base dei dati forniti dal Ministero delle Finanze Giapponese, elaborati dall'ufficio Ice di Tokyo, nel 2002 le importazioni di prodotti alimentari dall`Italia sono state di circa 504 milioni Usd. Nel 2003, il valore dell'import ha raggiunto i 579 milioni Usd, con un incremento del 14,9%. Per alcuni prodotti, come prosciutto crudo, conserve di pomodoro, olio di oliva e pasta, l'Italia detiene quote di mercato di assoluto predominio. Con uno spazio di circa 3100 mq. Il padiglione italiano risulta il più importante sia per numero di espositori che per superficie occupata. L'istituto nazionale per il Commercio Estero coordina la partecipazione di 199 espositori tra aziende, Consorzi ed Enti Regionali che espongono prodotti di varie zone produttive italiane. All'interno del padiglione italiano opera, come di consueto, un Centro Servizi Ice per offrire assistenza ed informazioni ad operatori commerciali, ristoratori, giornalisti ed espositori. Foodex chiuderà i battenti il 12 marzo.  
   
   
IBTS CROSSMEDIA MARKETPLACE 2004 DIVENTA ANNUALE IN FIERA MILANO DAL 13 AL 16 OTTOBRE, IN COLLABORAZIONE CON IL MIFED UN APPUNTAMENTO CON LE TECNOLOGIE PROFESSIONALI AUDIOVISIVE, DALLA TELEVISIONE DIGITALE TERRESTRE, AI PANORAMI FUTURI OFFERTI AI CARRIER DALLA BANDA LARGA.  
 
Milano, 10 marzo 2004 - Gli ultimissimi mesi hanno portato novità significative nel panorama che fa riferimento a Ibts, dal punto di vista sia delle tecnologie sia del marketing. Dalle prospettive della televisione digitale terrestre, ai panorami futuri offerti ai carrier dalla banda larga per la "digital communication", alla recente joint venture tra Cinecittà Holding e Fiera Milano con la conseguente fondazione della società Aip (Audiovisual Industry Promotion) finalizzata alla promozione del mercato dell’audiovisivo italiano, all’evoluzione di Mifed (Mercato Internazionale del Cinema e del Multimediale) che si allarga dalla ormai avviata riqualificazione del grande mercato audiovisivo internazionale ad un progetto globale relativo alle vetrine delle nuove tecnologie e dei sistemi integrati della comunicazione e della visione. Insediata nel cuore della comunicazione elettronica e digitale, Ibts Crossmedia Marketplace non poteva eludere la sfida di un 2004 così ricco di opportunità. Anche in risposta alle sollecitazioni degli operatori di settori sempre più ampi e degli importanti partner istituzionali sopraccitati, Assoexpo ha deciso di accompagnare la rapida evoluzione degli scenari proponendo per il 2004 la nuova edizione annuale di Ibts Crossmedia Marketplace, che si terrà in concomitanza di date, in padiglioni collegati e in collaborazione con la 71° edizione di Mifed (12-16 ottobre) presso il polo fieristico di Fiera Milano. La manifestazione congiunta Ibts-mifed si proporrà quindi - con forza d'urto moltiplicata - come una vera e propria piattaforma italiana in grado sia di amplificare la visibilità nazionale e internazionale di Ibts sia di rendere di fatto disponibile al visitatore un percorso fieristico che esplora l’intera filiera produttiva del mondo della Comunicazione Globale: dai Servizi ai Sistemi audio/video digitali fino all’offerta di contenuti Cinematografici, Televisivi, Home Video e Multimediali. Come primo esempio di una proficua sinergia verrà sviluppato il progetto Location & Connection, un'area espositiva che rappresenterà il punto di collegamento tra i padiglioni del prestigioso mercato cinematografico italiano - Mifed - e quelli del più tecnologico Ibts Crossmedia Marketplace: una nuova occasione di bussines e contatti per il vasto sistema di imprese, pubbliche e private, che operano nel campo della produzione di audiovisivi. Infolink: www.Ibts.info  
   
   
EUTRON INFOSECURITY AL CEBIT 2004 CON IMPORTANTI NOVITÀ PER CRITTOGRAFIA, FIRMA DIGITALE, PROTEZIONE, AUTENTICAZIONE E STORAGE DEI DOCUMENTI  
 
Treviolo (Bg), 10 marzo 2004 – Eutron Infosecurity, sarà presente anche quest’anno, con un proprio spazio espositivo - Pad 17, Stand F12 - al Cebit 2004 di Hannover, una delle vetrine più importanti a livello mondiale per comprendere l'evoluzione del mercato It internazionale. La presenza di Eutron è ricca e articolata a coprire diverse tematiche che offrono numerosi spunti di approfondimento per gli operatori del mercato della sicurezza. Lo stand è stato predisposto con aree dedicate per presentare al pubblico le novità tecnologiche più rilevanti: Cryptocombo è il risultato della combinazione di due tecnologie finora gestite e vendute separatamente, ma ora finalmente coniugate in un solo dispositivo per venire incontro alle esigenze di praticità dell’utenza professionale; il prodotto unisce infatti un token di sicurezza (già di per sé l’unione di lettore smartcard e smartcard stessa) e una memoria di ampio taglio, il tutto in una chiave di pochi centimetri. E' l’unica Smart Card in formato chiave Usb con memoria fino a 512Mb; non sono quindi più necessari lettori esterni o supporti per il trasporto di file, driver e componenti applicative, ma un unico dispositivo per tutte le soluzioni che richiedono l'autenticazione forte, la firma digitale e la crittografia dei dati. Simpocket Combo è un rivoluzionario lettore di carte in formato Smart Card e Sim Card, che dispone di tutta la memoria necessaria per trasportare dati e applicativi. Chi dispone già di Smart Card non si dovrà più preoccupare di come trasportare facilmente dati, documenti o componenti software. Il risultato è, infatti, una soluzione in grado di memorizzare le credenziali utente e di archiviare dati e applicazioni, il tutto nel formato compatto di una chiave Usb. La gestione contemporanea di smartcard nei formati full size e Sim si dimostra particolarmente vincente nel caso di erogazione di servizi, all’attivazione dei quali sia l’utente che l’addetto debbano autenticarsi alla piattaforma di gestione e solo il controllo incrociato dei dati consenta l’emissione della licenza, piuttosto che l’abilitazione di un servizio. Keysec un plug-in per Adobe Acrobat che consente di proteggere un documento Pdf utilizzando le chiavi hardware Smartkey prodotte da Eutron. Keysec, già compatibile con Adobe Acrobat 5.0, Adobe Acrobat Approval 5.0 ed Adobe Acrobat Reader 5.0 estende le sue funzionalità ad Adobe Acrobat 6.0 e Adobe Acrobat Reader 6.0. Keysec consente di criptare un documento in modo che possa essere visualizzato solo quando la chiave usata per proteggerlo oppure una chiave autorizzata è presente nel sistema. Smartkey3 è una chiave per protezione del software ora compatibile anche con Mac e provvista di memoria sicura fino a 8 Kb. Smartkey3 è una chiave hardware di piccole dimensioni per la protezione di applicativi dotata di un altissimo livello di sicurezza; è caratterizzata da una firma digitale unica che viene riconosciuta dal software da proteggere e ne permette il corretto funzionamento. Durante la sua esecuzione, il programma verifica la presenza ed i codici della chiave, decidendo se continuare o arrestare l'esecuzione. Il software può essere protetto tramite una procedura automatica di crittografia dei file eseguibili oppure mediante l'integrazione di appositi software driver. Da sottolineare l'intelligente operazione di restyling introdotta recentemente sull'intera gamma di prodotti che comprende l'adozione di un nuovo materiale per la realizzazione del casing delle chiavi, che ne ha migliorato la resistenza alle sollecitazioni meccaniche, all'acqua e alle polveri sottili. Oltre che sul piano tecnico il Cebit è per Eutron l’occasione per annunciare l’accordo con il più importante ente certificatore pubblico della Romania, una partnership che testimonia la volontà di Eutron di aprirsi anche al mercato estero delle Ca pubbliche e consolidare la propria presenza nello scenario europeo dell’e-security. Eutron è presente al Cebit con un proprio spazio espositivo presso il padiglione 17 – stand F12  
   
   
CEBIT: NOVITÀ INNOVAPHONE PER LA TECNOLOGIA VOIP ALLA RASSEGNA TEDESCA, INNOVAPHONE PRESENTA UNA NUOVA GENERAZIONE DI TELEFONI BASATI SU IP  
 
 Hannover, 10 marzo 2004 - Che aspetto e che caratteristiche avrà il telefono del futuro? Che nuove possibilità offre l’integrazione di telefono e Pc sulla postazione di lavoro? Come è possibile connettere, senza costi eccessivi, postazioni Home Office al centralino della sede centrale di un’azienda? Domande alle quali innovaphone risponde con una serie di prodotti di nuova generazione che verranno presentati durante la prossima Cebit (Pad. 27, Stand G31). Innovaphone, lo ricordiamo, è leader tecnologico nel settore Voip dove offre un’ampia gamma di prodotti in grado di realizzare soluzioni con hardware dedicato senza Pc, non basati su router e quindi installabili in ogni tipologia di rete: fanless, discless e senza protocolli proprietari. Questo concetto differenzia la società tedesca dalla maggior parte dei Produttori e permette di ottimizzare i processi produttivi anche sulla base di minimi costi di manutenzione. Flessibilità nell’utilizzo, maneggevolezza, affidabilità e sicurezza: caratteristiche queste che contraddistinguono i nuovi prodotti Voip. Ancora una volta lo specialista tedesco dimostra che in quanto a qualità della voce, disponibilità ed affidabilità, gli apparati basati sul protocollo Internet non hanno proprio più nulla da invidiare a quelli tradizionali. Due le novità principali presentate alla Cebit: i centralini Ip800 ed Ip202. Ip800 riunisce un Voip Gateway ed un centralino Ip. Rende disponibili da 1 a 4 porte Isdn Bri commutabili via Software. Dopo l’introduzione nella propria gamma di prodotti della complessa soluzione Ip-dect con fino a 30 canali Dect, avvenuta lo scorso anno, innovaphone le affianca ora una soluzione più piccola, adatta ad installazioni con una Basisstation e fino a 8 Handset mobili. Il Software Phone, dotato di una nuova interfaccia utente, verrà presentato sullo Stand innovaphone con dei Bluetooth Haedsets. Il centralino Ip 202 concentra in un singolo apparato un telefono Ip multifunzionale, un Voice Router con Gatekeeper integrato ed un Pbx che permette fino a 10 estensioni. Questo sistema rappresenta allo stesso tempo la piattaforma base per il Software Pbx e, grazie ad un Upgrade della componente Software, può gestire fino a 20 terminali in rete. L’ip 202, che a livello visivo assomiglia molto al suo “fratello minore” Ip 200 già da tempo e con successo presente sul mercato, racchiude quindi in sé tre componenti: un puro telefono Voip, una funzionalità di Voice Routing ed un Pbx. Grazie al Gatekeeper e ad alla presenza di un’interfaccia S0, il Gateway integrato permette di commutare i dati vocali da Ip a Isdn. L’implementazione del protocollo H.323 conforme allo standard, garantisce a sua volta il supporto in rete di altri apparati. E’ quindi possibile integrare altri telefoni Ip 200, Terminal Adapter Ip 21 o Soft Clients. Caratteristica comune a tutti i prodotti della gamma innovaphone è quella di essere totalmente conformi agli standard e quindi di garantire una totale interoperabilità con tutti i componenti Voip ed altre device, esse stesse conformi agli standard, indipendentemente dal produttore, per un’ottimale salvaguardia anche a livello economico di investimenti preesistenti. Il supporto degli standard non rappresenta però solo la premessa alla possibile realizzazione di ambienti Multi-vendor. Permette infatti anche la connessione tra Pc e telefono direttamente sulla postazione di lavoro creando in questo modo la base per un più ampio utilizzo di applicazioni di telefonia innovative quali Cti (Computer Telefonie Integration) ed Um (Unified Messaging).  
   
   
DA MODIGLIANI AL CONTEMPORANEO SCULTURA DALLE COLLEZIONI GUGGENHEIM OLTRE 30MILA VISITATORI, 200 SCUOLE COINVOLTE IN VISITE GUIDATE  
 
 Modena , 10 marzo 2004 - E’ decisamente lusinghiero il bilancio di chiusura della mostra allestita dal 29 novembre 2003 allo 7 marzo 2004 presso il Foro Boario di Modena, “Da Modigliani al contemporaneo. Scultura dalle collezioni Guggenheim”. L’esposizione, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim e il Museo Solomon R. Guggenheim, è stata ideata e curata da Luca Massimo Barbero, curatore associato della Peggy Guggenheim Collection. Trentamila visitatori giunti da tutta Italia e dall’estero hanno avuto l’opportunità unica e irripetibile di ammirare circa settanta sculture riunite per la prima volta in una sola sede, provenienti dalle collezioni che costituiscono il patrimonio della Fondazione Solomon R. Guggenheim e in particolare dai musei di New York, Bilbao e Venezia. Indiscutibile il successo riscontrato in termini di pubblico e di critica, evidenziato dai dati statistici; ciò che invece i numeri non dicono è l’interesse sollevato dalla mostra tra i singoli visitatori, che spesso hanno varcato più di una volta l’ingresso del Foro Boario per ripetere un’esperienza ritenuta assai stimolante dal punto di vista intellettuale. La soddisfazione maggiore deriva in particolare dalla straordinaria affluenza dei ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori: sono state circa duecento le classi coinvolte nelle visite guidate. Quello della formazione alla cultura è un tema particolarmente caro alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che ha visto così premiati gli sforzi messi in atto prima che la mostra aprisse i battenti: ricordiamo gli incontri formativi per i docenti, un concorso inerente i temi della mostra, tuttora aperto (il termine ultimo per partecipare è il 30 marzo 2004), e un ciclo di visite guidate gratuite, a cadenza settimanale. Sin dall’inizio, infatti, l’obiettivo non è stato quello di creare un grande evento fine a se stesso - una delle cosiddette “grandi mostre” -, assecondando la moda del momento (anche se di un evento di portata europea certamente si è trattato), ma di dare la possibilità a tutti, gratuitamente, di poter apprezzare l’arte del Novecento. L’evento espositivo appena concluso, così come quelli precedentemente promossi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, era infatti ad ingresso libero, com’è nella linea dell’ente, un’istituzione non profit che opera senza fini di lucro. La mostra “Da Modigliani al contemporaneo. Scultura dalle Collezioni Guggenheim” ha avvalorato il ruolo propositivo svolto in questi anni dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in ambito culturale, consolidandone la capacità di promuovere grandi eventi di portata internazionale e di educare il pubblico ad una fruizione consapevole dell’arte. Tale successo pone le basi per la promozione di una mostra di pari livello da collocarsi nel periodo novembre 2004 - marzo 2005, che avrà luogo nella stessa sede. A mostra conclusa resta tuttora in funzione il sito internet www.Mostre.fondazione-crmo.it  visitato da decine di migliaia di persone, mentre si attende per la fine di aprile l’esito del concorso rivolto agli studenti delle scuole modenesi, invitati a dar libero sfogo alla loro creatività e a produrre disegni, sculture, installazioni e racconti ispirati ai temi della scultura del Xx secolo.  
   
   
PSA 2004: LA MUSICA NEL TEATRO” - LABORATORI  
 
Pergine, 10 marzo 2004 - Prosegue l’ambizioso progetto di Psa, Pergine Spettacolo Aperto, il Festival musicale e teatrale che si svolge ogni anno a Pergine Valsugana (Tn) e, confermando le aspettative, si dimostra ideale rampa di lancio per musicisti e ballerini neo-diplomati o diplomandi, che trovano difficoltà a sfondare nel mondo dello spettacolo. La qualità del lavoro è suffragata dal percorso professionale di alcuni ballerini, apertosi proprio dopo aver partecipato al laboratorio perginese di balletto, gestito dalla coreografa Maria Pia di Mauro. In particolare, Micaela Paolacci, la protagonista femminile della “Boutique Fantasque”, prodotta da Psa nel 2001, nel settembre dello stesso anno è stata ammessa alla scuola del Royal Ballet di Londra e da questa stagione è stata scritturata come ballerina nel Northern Ballet Theatre, compagnia di rilievo con sede a Leeds. David Galstyan, protagonista maschile della “Boutique Fantasque”, è stato ammesso alla scuola del Royal Ballet, con la probabile prospettiva di essere assorbito dentro la stessa prestigiosa compagnia londinese. Leandro Gravina, uno degli interpreti del “Pulcinella”, prodotto da Psa nel 2003, durante la tournée in Spagna ha partecipato alle audizioni dell’importante compagnia madrilena Victor Ulate, dove ha iniziato a frequentare i loro studi. Infine Paula Piasecka, protagonista femminile del “Pulcinella”, lavora presso il teatro Wielki di Varsavia come ballerina e Silvia Parmeggiani, a conclusione del laboratorio del “Pulcinella” è stata scritturata come aggiunta al balletto dell’Arena di Verona. Nato da un gruppo di appassionati di spettacolo impegnati attivamente sul territorio, Psa è un’Associazione che si prefigge due strategie di fondo: da un lato la promozione e la creazione di laboratori artistici per giovani professionisti, dall’altro momenti di “produzione” veri e propri, caratterizzati da un’elevata qualità e professionalità sia nella preparazione che nell’allestimento conclusivo, rendendo possibile la diffusione delle produzioni in Italia e all’estero. Il patrimonio di credibilità che Pergine Spettacolo Aperto ha saputo conquistarsi in questi anni, ha permesso di coinvolgere nella nuova proposta 2004, istituzioni artistiche operanti nel campo della musica classica, della danza e della produzione di spettacolo in genere, sia in Italia, sia all’estero. Con la collaborazione di Conservatori, Accademie di Danza, Accademie di Arte Drammatica e delle Università che hanno messo, e mettono a disposizione giovani strumentisti, cantanti e ballerini, Psa ha puntato tutto sul progetto del Laboratorio rivolgendosi a diplomati e diplomandi delle Istituzioni di formazione artistica nella prospettiva di un loro inserimento nel mondo del lavoro. I Laboratori sono dunque una fucina di consapevolezze, prima ancora che officine dove affinare tecniche nonché una scuola capace ci offrire uno spettacolo rinnovato ed aggiornato. Infolink: www.Perginepsa.it  
   
   
TORNA LO SPETTACOLO DE “I PIZZICHI” AL TEATRO DEI DIOSCURI AL QUIRINALE A ROMA  
 
 Roma, 10 marzo 2004 - Dopo il successo riscosso nella vacanze di Natale, il Teatro dei Dioscuri al Quirinale torna a proporre il contenitore de ”I Pizzichi”, con uno spettacolo per bambini che andrà in scena tutti i sabato e domenica dal 13 Marzo al 2 Maggio, con due repliche giornaliere previste alle ore 15.00 e alle ore 17.00. A salire sul palco, in questa occasione, saranno le vicende di uno strano condominio e dei suoi strampalati inquilini: la portiera, la signora Scopetta, una donna grassissima e maniaca della pulizia, il signor Nervo Teso, un contadino alle prese con mille disavventure, sia sul lavoro, con i suoi animali, che in casa, con una moglie noiosa e ripetitiva, e perennemente in lotta con l’inquilino del quinto piano. A complicare il tutto, la presenza di un altro vicino, il signor Pasticcio, che combina continuamente guai, anche a causa dei poteri magici che non sa di avere. Tutti gli altri abitanti del palazzo cercano di allearsi contro di lui ma mille disavventure ed imprevisti impediscono di portare a termine i loro piani. Uno spettacolo in due tempi che dura circa 90 minuti, bambini permettendo. Sono proprio loro, infatti, i protagonisti dello spazio de “I Pizzichi” che, come sempre, si propone come un momento di divertimento ma anche di coinvolgimento, per la formula interattiva che rende i piccoli spettatori parte attiva della kermesse, in grado di far assumere sviluppi diversi alla rappresentazione grazie ai loro suggerimenti e alle preferenze espresse. Lo scopo è quello di creare una formula di intrattenimento alternativa ai classici passatempi riservati ai più piccoli, che faccia ricorso al repertorio della commedia dell’arte come presupposto per creare un’occasione di socializzazione e di crescita.. I Pizzichi Teatro dei Dioscuri al Quirinale Via Piacenza 1 Roma Per informazioni: 06. 47826087  
   
   
ANDAR PER ALPEGGI  
 
Omegna 10 marzo 2004 - Venerdì 12 marzo alle ore 21.00 presso il Forum di Omegna (Vb) si terrà la terza conferenza del ciclo Andar per alpeggi. Storie di uomini e animali. La conferenza dal titolo "Razze autoctone piemontesi a rischio di estinzione" sarà tenuta dalla relatrice Josephine Errante della Associazione Rare. L'associazione Rare si occupa di tutela, recupero e valorizzazione delle razze-popolazioni autoctone di interesse zootecnico in pericolo di estinzione. Nata nel 2002 senza scopo di lucro, ha carattere culturale, ambientalista e scientifico. Promuove attività educative a tutti i livelli, acquisisce e divulga informazioni sulle razze e sul loro ruolo socio-economico. La relatrice racconterà la storia delle razze bovine e caprine autoctone che sono oggi in via di estinzione. Alla conferenza seguirà un assaggio di prodotti locali. L’ingresso alla conferenza è gratuito. La partecipazione agli incontri ha ottenuto il riconoscimento dei Provveditorati agli Studi di Novara e Vco quale Corso di aggiornamento per insegnanti. Si è tenuta venerdì 5 marzo la seconda conferenza con il relatore Aldo Maulini che ha raccontato la storia dell'alpeggio in località Agrano, recuperato ed oggi diventato una fiorente e apprezzata azienda agricola. Alla conferenza è seguito una assaggio di miele, accompagnato da moscato secco offerto dal produttore Franco Roero. Sabato 20 marzo 2004 Ore 9.00 Forum di Omegna Convegno: Andar per alpeggi. Quale futuro?  
   
   
LA PRIMA MONDIALE DEL YOUNG ARTIST WORLD PATRONAGE IN TUTTE LE BOUTIQUES MONTBLANC DEL MONDO  
 
 Milano, 10 marzo 2004 - Dall’8 marzo le opere di giovani artisti contemporanei sono in mostra per la prima volta in assoluto, nelle oltre 230 boutiques Montblanc nel mondo. Conosciuta per i suoi pregiati prodotti, sinonimo di maestria artigianale, passione e orgoglio, Montblanc dà ancora più risalto alle sue boutiques aprendo le porte ai lavori di giovani artisti ispirati dai valori e dalla filosofia Montblanc. Nessun altro brand ha mai sfruttato prima d’ora la propria presenza internazionale come mezzo per promuovere le opere di giovani talenti. A partire dall’8 marzo, in tutte le boutique Montblanc del mondo, viene esposta la stessa immagine di un’opera espressamente commissionata per l’occasione, raffigurante un’interpretazione del noto logo a stella bianca Montblanc. Partecipando al progetto Young Artist World Patronage di Montblanc, l’immagine del giovane artista rimarrà esposta in tutte le boutiques del mondo per circa sei settimane. Le “esibizioni individuali” continueranno per tutto il 2004. “Come azienda che affonda le proprie radici nell’arte della scrittura e nella creatività, siamo onorati di poter collaborare con un comitato di esperti per selezionare giovani artisti che saranno presentati nel nostro network internazionale di boutiques” ha dichiarato Norbert A. Platt, Presidente e Amministratore Delegato di Montblanc International. “Questo progetto rafforza ancor di più il legame tra Montblanc, l’arte e la cultura. E’ con grande piacere che offriamo a giovani e promettenti artisti una bella vetrina per farsi conoscere e, ci auguriamo, un’opportunità per farsi conoscere in tutto il mondo.” Il Montblanc Art Council, il comitato composto da sei esperti, annovera tra gli altri il dottor Christoph Heinrich, curatore responsabile delle Mostre alla Galleria d’Arte Moderna di Amburgo. “Con questo progetto, Montblanc ha creato un trampolino di lancio d’eccezione per i giovani, che possono mettere in mostra le loro opere in un modo e in una sede assolutamente non convenzionali. E’ raro che degli artisti possano presentare il loro lavoro ad un pubblico indipendente ed internazionale. E’ questa la ragione per cui questo progetto è davvero entusiasmante” ha dichiarato Heinrich. Le immagini delle opere commissionate ai sei diversi artisti di sei diversi paesi verranno esposte a turno per tutto il 2004. Gli artisti per il 2005 sono già stati selezionati. Il progetto ha inizio l’8 marzo con l’artista ceca Swetlana Heger che ha dichiarato: “E’ una grandissima opportunità poter creare un’opera con la collaborazione di Montblanc, un’azienda dalla solida tradizione artistica e artigianale. Sono davvero riconoscente per la straordinaria visibilità internazionale che questo progetto mi darà”  
   
   
A CACCIA IN PARADISO ARTE DI CORTE NELLA PERSIA DEL CINQUECENTO  
 
Milano, 10 marzo 2004 - La straordinaria produzione artistica della Persia del Xvi secolo, legata alla dinastia safavide degli Shah Ismai’l e Tahmasp, è l’oggetto della 1° mostra internazionale mai realizzata in Europa dedicata all’arte di corte della Persia del Cinquecento, ospitata a Milano, dal 10 marzo al 27 giugno 2004, a Palazzo Reale e al Museo Poldi Pezzoli. Promossa dal Comune di Milano – Assessorato alla Cultura e Musei e dal Museo Poldi Pezzoli, la mostra gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. Ha ricevuto, tra gli altri, il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero per gli Affari Esteri, Ministero per le Attività Produttive, Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran in Italia, Consolato Generale della Repubblica Islamica dell’Iran di Milano e Camera di Commercio e Industria Italo-iraniana. Avviato nel 1995, il progetto nasce dall’idea del Poldi Pezzoli di valorizzare e di restituire un contesto storico-artistico al grande tappeto persiano, il Tappeto di Caccia, conservato nella casa-museo milanese dal 1923 Prima sede della mostra è stata l’Asia Society di New York, dove Hunt For Paradise ha riscosso grande successo di pubblico e che il New York Times ha definito «una delle dieci mostre più belle del 2003». I musei di Tehran hanno scelto di prestare, solamente a Milano ben 20 rare opere che testimoniano la qualità dell’arte persiana di quel periodo e che pochissimi hanno mai avuto l’opportunità di vedere: splendide porcellane cinesi e miniature tra cui il “Libro dei re”, forse realizzato per l’ascesa al trono di Tamasp e la Khamsa di Nizani, che presenta una delle più straordinarie pitture del cinquecento persiano, l’ascesa al cielo di Maometto. La Mostra L’esposizione propone un’accurata selezione di opere che testimonia i temi fondanti e l’evoluzione della produzione artistica dei primi 75 anni del ‘500 (1501- 1576). Il primo periodo di quest’arte di corte si sviluppa durante il regno dello Shah Isma’il (1501 – 1524) che per la prima volta riunifica la Persia dopo l’invasione araba del Vii secolo. L’emergente identità nazionale e religiosa (sciita) si riflette nello sviluppo di uno stile artistico diverso e definito, che giunge al suo massimo splendore con il regno del figlio Tahmasp (1524-1576). Artisti, poeti e letterati danno vita a una rinascita culturale, a un’epoca d’oro in cui la produzione artistica raggiunge livelli di ineguagliata raffinatezza. In questo nuovo contesto sociale e culturale, si sviluppa lo stile safavide che eredita e reinterpreta la tradizione artistica Timuride( dei discendenti del turco Tamerlano) e turcomanna. Un comitato scientifico internazionale, formato dai maggiori esperti di arte orientale, ha svolto un approfondito lavoro di ricerca che ha comportato visite e contatti con i più importanti musei di tutto il mondo. La mostra è curata da Sheila Canby del Dipartimento di Arti Islamiche del British Museum di Londra, da Jon Thompson, direttore del Dipartimento delle Arti Orientali dell’Ashmolean Museum of Art di Oxford, e da John Eskenazi, grande conoscitore dell’arte orientale, gallerista ed editore. “A Caccia in Paradiso” si articola in due sedi espositive: Palazzo Reale e il Museo Poldi Pezzoli. Le Opere Della Corte Degli Shah A Palazzo Reale - L’arte della corte persiana è illustrata attraverso la presentazione di 70 opere di arti decorative: tappeti, libri miniati e miniature, legature, stoffe, ceramiche, armi, oggetti d’avorio, e oreficerie scelti per la loro eccezionale qualità e importanza storica. L’incontro con la cultura persiana avviene qui attraverso sei momenti salienti della vita della corte e dei riti nei palazzi: le arti del libro, la miniatura eroica, la guerra, la vita di corte, il giardino animato, la visione mistica. Per suggerire l’atmosfera della corte, i visitatori saranno accolti in ambienti interamente rivestiti da pesanti e preziosi tendaggi realizzati in colori diversi a seconda del tema trattato (blu, verde, giallo oro). Questi colori e i tessuti morbidi sono parte integrante della cultura persiana e vogliono evocare la magia segreta della tenda, luogo segreto e centrale nella vita dei sovrani. A Caccia In Paradiso Al Museo Poldi Pezzoli - Protagonista dell’esposizione della casa-museo milanese è il “Tappeto di Caccia”, tra i pochi firmati e datati, considerato tra più importanti al mondo. Ritrovato al Quirinale nel 1870, diviso in sette pezzi, il tappeto è stato successivamente fatto restaurare dalla regina Margherita. L’intervento di recupero ha ricomposto i vari pezzi e completato a punto arazzo le parti mancanti. Recentemente è stato ritrovato uno dei pezzi mancanti: acquistato sul mercato antiquariale come anonimo frammento di tappeto, oggi appartiene a una collezione privata e probabilmente verrà donato al Museo Poldi Pezzoli per esservi definitivamente ricongiunto. Accanto al capolavoro di Ghias el Din Jami saranno esposte miniature, armi, porcellane, legature e un sigillo, circa una ventina, tutti legati all’iconografia della caccia. Come di consueto al Poldi Pezzoli, l’esposizione piccola e “mirata”, consentirà l’approfondimento di uno dei temi-chiave della cultura persiana. Attivita’ Didattiche - Al Museo Poldi Pezzoli il tappeto di caccia è sempre stato un oggetto di grande fascino per i visitatori più giovani. Le dimensioni, la lavorazione e, soprattutto, la fitta decorazione di cavalieri e animali lo rendono un pezzo indimenticabile. La mostra A caccia in Paradiso non potrà dunque dimenticare i bambini e i ragazzi, che visiteranno la mostra e le sale del museo. Per loro una scheda illustrata e un itinerario didattico per le scuole elementari e medie. A Palazzo Reale, visite guidate per i ragazzi degli istituti superiori e per gruppi di adulti. Le attività didattiche sono realizzate grazie alla collaborazione della Regione Lombardia – Direzione generale culture, identità e autonomie della Lombardia. Catalogo - La mostra è accompagnata da un catalogo scientifico, edito da Skira, di 340 pagine, riccamente illustrato con immagini a colori. La pubblicazione presenta saggi di storia, arte, architettura, religione, letteratura e filosofia safavide elaborati dai più eminenti studiosi nel campo dell’arte persiana e islamica, relative a questo periodo storico. Preziosi tutti i sostenitori di questa mostra, che vi hanno creduto da subito: Fondazione Cariplo, Banca Regionale Europea, Axa Art e Duomo Assicurazioni. Si affiancano inoltre prestigiosi sponsor tecnici che hanno contribuito alla realizzazione della mostra. Infolink: www.Museopoldipezzoli.it  
   
   
DA ANGELI A ROBAZS  
 
 Pura (Svizzera, 10 marzo 2004 - Il tema centrale di questa mostra collettiva è l’uomo e la sua immagine in un percorso evolutivo che, attraverso una serie di opere di artisti contemporanei, ci conduce dall’ umanità perfetta ed incorruttibile degli angeli, all’ umanità artificiale e visionaria dei robot, per concludersi con la distruzione e destrutturazione dell’essere umano stesso. L’ esposizione prende il via con le presenze angeliche di Pablo Compagnucci, in questa occasione, rispetto al passato, sono presentate in una chiave diversa, dove è percepibile un’ elemento di contaminazione umana dell’aspetto prettamente divino; contaminazione suggerita anche dalla scelta di esporre le opere riproducendo la forma della croce che è il luogo, per antonomasia, di incontro- scontro tra il divino e l’ umano.. Il percorso evolutivo dell’uomo dal suo archetipo angelico, ci conduce verso il quotidiano in dissolvenza delle opere fotografiche di Maura Donati, dove l’individuo tende a sparire confondendosi, in maniera drammatica, con il paesaggio che lo circonda, diventandone un elemento costituente ed indistinto Il vuoto lasciato dall’essere umano viene colmato dai personaggi virtuali di Alessandro Lo Monaco, partecipi di una realtà che non si sottomette alle classificazioni di genere, in quanto rappresenta di per se stessa un nuovo genere. In un gioco di sostituzioni la bambola diventa, al tempo stesso, rappresentazione e negazione dell’essere umano, come testimoniano i Pupazzi di Riccardo Baruzzi e le sculture- installazioni di Sabine Oberer Cetto, dove Barbie, la mitica bambola americana che ha accompagnato i giochi e turbato i sonni dei bambini di tutto il mondo, assume il ruolo di icona e simbolo unico di una umanità seriale ed artificiale. La stesso spirito di artificio e sostituzione lo percepi amo nelle Dirty Babies di Davide Mancosu, perfide abitanti di un mondo che professa la più spietata religione dell’apparire, dove l’anima viene svenduta per il possesso dell’oggetto di culto del momento. Dalla bambola, quale simulacro immobile ed inanimato, al robot il passo è breve e, di qui, un nuovo passo verso la creazione del doppio artificiale. Si apre la dicotomia uomo-robot, come per Fritz Lang in Metropolis e per Kubrick in 2001: Odissea nello Spazio. I Robazs nelle fotografie di Edo Bertoglio, figli dell’ immaginario dei b-movies americani degli anni 50-60, conquistano la dimensione urbana dei tetti di New York e la declinano in una nuova realtà. La mostra si conclude con una serie di opere di Vittorio Valente, la sedia Virus, simbolo immediato del soccombere dell’individuo di fronte al proliferare dei virus, la cui immagine diventa elemento invasivo e decorativo al tempo stesso, e le sculture luminose della serie Dermascheletri, dove l’artista utilizza gli elementi costituenti del corpo umano, il derma, riprodotto con una ricerca di verosimiglianza tattile attraverso l’uso del silicone, e lo scheletro, per dare vita a nuove forme post- umane. Galleria Barbara Mahler Casa Arminio Contrada Monée Pura – Svizzera Tel +41(0)916009616 galleriabmahler@bluewin.Ch  
   
   
BIALETTI FA UNA “SOSTA D’ARTE”  
 
Coccaglio (Bs), 19 marzo 2004 - Una sosta, ma artistica: Bialetti Industrie, gruppo leader del mercato degli strumenti di cottura in alluminio antiaderente e leader mondiale nel settore delle caffettiere, è uno dei principali sponsor della maniferstazione “Sosta D’arte” che dal 9 marzo al 30 aprile coinvolgerà 33 ristoranti della bergamasca, terra ricca di tradizioni gastronimiche di qualità, locali top nei quali giovani artisti esporranno le loro creazioni di fotografia, litografia, scultura, pittura. Non è un caso che Bialetti sposi questa iniziativa: forte della sua esperienza e leadership negli strumenti da cottura, Bialetti intende avvicinarsi al mondo della ristorazione di qualità facendo provare a chef di alto livello i propri prodotti. La manifestazione coinvolgerà infatti 33 ristoranti bergamaschi e i loro chef con l’obiettivo di favorire e incentivare i giovani a frequentare le loro tavole d’eccellenza, dove la qualità è il fattore determinante a partire dagli ingredienti e da strumenti per la cottura che ne esaltino i sapori e ne preservino le caratteristiche. Bialetti si caratterizza da sempre per la ricerca continua di innovazione e del giusto connubio tra funzionalità e design. E’ il caso per esempio di Spazio System, la linea caratterizzata da manici a scomparsa che uisce la creatività con la tecnologia e il know-how di Bialetti ottenendo così le migliori performance di cottura con la massima praticità.