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LUNEDì
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 26 Aprile 2004 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA STABILISCE UNA DOTAZIONE SUPPLEMENTARE DI 34,5 MILIONI DI EURO A TITOLO DI MEDA PER L’ALGERIA, L’EGITTO, LA GIORDANIA, IL LIBANO, IL MAROCCO, LA SIRIA E LA TUNISIA |
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Bruxelles, 26 aprile 2004 - La Commissione europea stanzia un importo supplementare di 34,5 milioni di euro, a titolo del programma Meda, per sostenere azioni di cooperazione in Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Siria e Tunisia. Il nuovo finanziamento, che integra i piani di finanziamento nazionali 2002, è destinato a due progetti: il “programma di riabilitazione delle aree colpite dal terrorismo in Algeria" e il programma "Tempus" in sette paesi (Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Siria e Tunisia). Programma di riabilitazione delle aree colpite dal terrorismo in Algeria Il programma si prefigge il reinsediamento duraturo nel luogo di origine delle persone sfollate a causa del terrorismo nella regione nord-occidentale dell’Algeria. Il programma ripristinerà le infrastrutture sociali e i mezzi di produzione nelle zone colpite dal terrorismo. Tra gli interventi principali figurano il ripristino e l’equipaggiamento di scuole e centri sanitari, il potenziamento edilizio, igienico-sanitario e delle reti per l’approvvigionamento di acqua potabile, nonché miglioramenti fondiari che consentano di riavviare le attività agricole. Il contributo Ue globale a tale programma quadriennale ammonta a 30 milioni di euro, di cui 16 milioni impegnati nel 2003 e 14 milioni nel 2004. Estensione del programma Tempus ai partner Meda Il programma Tempus contribuisce alla riforma e all’ammodernamento dei sistemi di istruzione superiore sviluppando la cooperazione interuniversitaria tra l’Ue e i suoi partner. Dal 2003, Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Israele, Giordania, Autorità palestinese, Siria e Libano possono partecipare a Tempus a titolo del programma Meda. Questi partner beneficeranno dell’esperienza di Tempus e della sua potente rete per contribuire al conseguimento di uno degli obiettivi principali della dichiarazione di Barcellona, ossia il partenariato sociale, culturale e umano. La Commissione ha ora impegnato 20,5 milioni di euro per sostenere la partecipazione a Tempus dei summenzionati partner, ad eccezione dell’Autorità palestinese. I territori palestinesi saranno oggetto di una decisione di finanziamento distinta. Per informazioni sul programma Meda, consultare: http://europa.Eu.int/comm/europeaid/projects/med/index_en.htm |
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LA COMMISSIONE EUROPEA RILEVA L’ENTRATA IN VIGORE DELLE RIFORME IN MATERIA DI CONCORRENZA |
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Bruxelles, 26 aprile 2004 - Il 1°maggio verrà una rivoluzione nel modo in cui saranno applicate nell'Unione europea le norme in materia di concorrenza. Questione non direttamente collegata all'ampliamento dell'Unione, ma piuttosto all’entrata in vigore della prima riforma, dopo 40 anni, delle disposizioni di applicazione del divieto dei cartelli e degli abusi di posizione dominante. La nuova normativa europea in materia di controllo delle concentrazioni entrerà in vigore lo stesso giorno, migliorando ancora il sistema dello sportello unico creato nel 1989 per valutare le fusioni e le acquisizioni nell'Ue, il più vasto mercato su scala mondiale, con 450 milioni di consumatori dopo l'ampliamento. Sono inoltre in corso riforme importanti in materia di aiuti di Stato. Per sottolineare l’avvenimento, la Commissione pubblica un'edizione speciale della Competition Newsletter (bollettino d'informazione sulla concorrenza) con le interviste del commissario Monti e del direttore generale Philip Lowe. Il 1° maggio entreranno in vigore due riforme importanti in materia di concorrenza: L'ue avrà un nuovo regolamento antitrust (regolamento 1/2003) al fine di applicare le principali disposizioni in materia di concorrenza del trattato, cioè l’articolo 81, che vieta gli accordi e le pratiche concordate che falsano la concorrenza all’interno del mercato unico, e l'articolo 82, che vieta gli abusi di posizione dominante. Il nuovo regolamento sostituisce la normativa d'applicazione adottata dall'Ue nel 1962 (regolamento 17/62). Entra in vigore anche la nuova normativa europea relativa al controllo delle concentrazioni (regolamento sulle concentrazioni 139/2004) per le fusioni e le acquisizioni che producono effetti su scala comunitaria, e che sostituisce il regolamento sulle concentrazioni in vigore dal 1990. "Il 1°maggio… vedrà una rivoluzione nel modo in cui sono applicate nell'Unione europea le norme in materia di concorrenza” - dice il commissario Monti in un'intervista pubblicata nell'edizione speciale della Competition Newsletter (bollettino d'informazione sulla concorrenza) pubblicata oggi. Facendo riferimento al nuovo regolamento antitrust, egli dichiara: "Il cambiamento attuale introdurrà un sistema maturo nel quale le società rispettose della legge che operano in Europa saranno liberate da gabbie giuridiche vecchie di decenni e beneficeranno di meno burocrazia e di una maggiore parità di condizioni nel mercato unico europeo". In un'altra intervista, il direttore generale della concorrenza Philip Lowe sottolinea che, nel nuovo sistema antitrust, il diritto europeo della concorrenza sarà applicato accanto ai diritti nazionali, e le 25 le autorità nazionali garanti della concorrenza, insieme all’autorità centrale per la concorrenza dell'Ue, ossia la Commissione, diventeranno parte della stessa grande famiglia, chiamata rete europea della concorrenza (Ecn, ossia European Competition Network). "La Ecn unisce tutti nel nuovo sistema, che riunirà tutte le autorità garanti della concorrenza degli Stati membri e la Commissione”. Le interviste inoltre esaminano la riforma in corso nel settore degli aiuti di Stato, in particolare i nuovi orientamenti per i salvataggi statali delle società in difficoltà e l'introduzione di un’analisi economica per la valutazione dei casi di minor gravità. "Stiamo cercando di realizzare riforme che limitino il nostro intervento a quei casi che hanno un’incidenza economica significativa", ha detto il sig. Lowe. "Ci sono casi che hanno sollevato scalpore nell'Unione, come gli aiuti ai club sportivi bavaresi - o ai porticcioli turistici olandesi o ai moli britannici – che hanno protestato gli uni contro gli altri perché uno ha ricevuto un aiuto e l’altro no. Tali casi andrebbero normalmente trattati a livello nazionale”. La Commissione inoltre esamina come migliorare l'applicazione del diritto privato, comprese le azioni per danni in caso di violazione delle norme di concorrenza, cosa che è piuttosto comune negli Stati Uniti, ma rara in Europa. Anche se la Commissione non propugna il sistema statunitense, le azioni di privati contribuiscono tuttavia ad una applicazione efficiente della legge. Nella sentenza Courage contro Crehan del 2001, la Corte di Giustizia ha concluso che sarebbe compromessa la piena efficacia dell'articolo 81 se non fosse possibile a un privato chiedere il risarcimento delle perdite causate da una violazione della normativa sulla concorrenza. La Commissione nel 2003 ha commissionato uno studio e prevede di riferire in materia alla fine di quest'anno. |
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LA COMMISSIONE EUROPEA FINANZIA UNO STRUMENTO DI VALUTAZIONE ON LINE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE A LIVELLO LOCALE |
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Bruxelles, 26 aprile 2004 - Le autorità locali saranno presto in grado di raggiungere agevolmente il proprio progresso attraverso uno sviluppo sostenibile, comparando le proprie performance con il resto d'Europa, grazie a un nuovo strumento di valutazione on line sviluppato con i finanziamenti della Commissione Europea. Dall'istituzione dell'Agenda locale 21 nel 1992, e dalla firma della Carta di Aalborg nel 1994 da parte di città e paesi europei a favore della sostenibilità, molte amministrazioni europee hanno elaborato processi locali per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile. Fino ad ora, tuttavia, le autorità locali non dispongono di un sistema semplice per l'accertamento della propria performance rispetto ad altri paesi e città. Il sistema Local Evaluation 21 risponde a queste carenze tramite un questionario on line, da essere compilato dai maggiori rappresentanti dell'autorità locale, che stabilisce i progressi registrati in varie zone in materia di sviluppo sostenibile. Le autorità sono inoltre stimolate a registrare le organizzazioni locali anche attraverso un impegno nel processo, in modo tale che i loro commenti possano essere inseriti nella valutazione finale attraverso una versione ridotta del questionario. Una volta completato il questionario, che secondo gli autori del sistema non richiede più di 45 minuti, le autorità dovranno attendere al massimo tre settimane per ricevere la relazione finale sulla valutazione. Il documento analizza i punti di forza e di debolezza dei processi sostenibili delle città, fornendo inoltre un grafico a barre con i raffronti delle performance rispetto ad altre amministrazioni di una popolazione comparabile in Europa, e di tutte le altre autorità locali nel loro paese di origine. Il consorzio che ha realizzato la Local Evaluation 21 ha prima collaborato insieme a un progetto analogo dell'Ue denominato Lasala, e ora chiamato Lasala on line. Uno dei membri del consorzio, il Professor Bob Evans, dal centro di ricerca per le città sostenibili presso la Northumbria University, Regno Unito, ha affermato: "La valutazione non intende giudicare le autorità locali, bensì dare loro uno strumento che le aiuti a valutare il loro progresso e a raggiungere le migliori competenze." Nel corso della presentazione del sistema all'evento di Bruxelles il 21 aprile, il Professor Evans ha sottolineato diversi elementi che secondo lui potranno rappresentare uno strumento prezioso per le autorità locali. La Local Evaluation 21 è disponibile in 20 lingue europee, ed è facilmente accessibile via Internet. Il sistema è totalmente gratuito, e tutti i singoli dati forniti dalle autorità locali verranno trattati come informazioni riservate. Durante la messa a punto del sistema, il consorzio ha cercato di inserire varie autorità locali di tutta Europa. Tra queste la Durham County Council del Regno Unito, rappresentata durante l'evento di presentazione da Maggie Bosanquet. La Sig.ra Bosanquet ha dichiarato che nel decennio scorso, le sue autorità locali hanno fatto molto in materia di sviluppo sostenibile, ma: "abbiamo sempre lasciato in sospeso la domanda: stiamo procedendo nel modo giusto?" Avendo preso parte alla precedente valutazione off-line del progetto Lasala, la Sig.ra Bosanquet ha affermato che sebbene il processo sia stato messo in discussione e abbia richiesto diverso tempo, il ricevimento di una valutazione positiva della performance delle loro amministrazioni è stata molto confortante, aiutandola a ottenere un maggiore supporto per le attività di sviluppo sostenibile da parte dei decision makers di livello senior. Il sistema on line della Local Evaluation 21, al contrario, è davvero semplice e chiaro, e richiede circa 30 minuti per essere completato, afferma la Sig.ra Bosanquet. Ella sottolinea l'importanza di coinvolgere il maggior numero di azionisti esterni possibili: "[Questo] è molto importante, in quanto convalida l'intero processo e crea una valutazione molto corretta." Vincent Favrel, del Direttorato Generale di Ricerca della Commissione Europea, ha spiegato che il sistema è stato finanziato tramite il settore energia, ambiente e sviluppo sostenibile del Quinto Programma Quadro (5Pq), secondo l'azione chiave "City of tomorrow and cultural heritage". Il Sig. Favrel ha dichiarato che l'obiettivo principale dell'azione chiave è stato quello di fornire agli azionisti locali e regionali i mezzi per migliorare lo sviluppo sostenibile, descrivendo la Local Evaluation 21 come: "Un importante primo passo, che ha permesso alle autorità locali di esaminare la loro attuale situazione e fornire le linee guida per le attività future." Per ultimo, un altro membro del consorzio on line Lasala, Marko Joas appartenente alla Abo Akademi University finlandese, ha evidenziato il maggiore potenziale di ricerca del sistema. La Local Evaluation 21 sarebbe in grado di raccogliere un'enorme quantità di dati sui processi di sviluppo sostenibile in Europa, ha affermato, e questo porterebbe di sicuro a migliorare le applicazioni di ricerca. Concentrando l'attenzione sulla partecipazione degli azionisti, ad esempio, sarebbe possibile analizzare le loro attitudini verso le strategie locali dello sviluppo sostenibile a livello europeo, nazionale o regionale, ha concluso il Sig. Joas. Per visualizzare il sistema della Local Evaluation 21, vi invitiamo a consultare il seguente sito Web: http://www.Localevaluation21.org Per maggiori informazioni sull'azione chiave "City of tomorrow and cultural heritage", vi invitiamo a visitare: http://www.Cordis.lu/eesd/ka4/home.html |
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SCIP 2: RIMBORSO DELLA CLASSE A1 |
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Roma, 26 aprile 2004 - Il Mef comunica che, in data 21 aprile 2004, dopo un dibattito durato quattro mesi, il Parlamento ha approvato il decreto legge che stabilisce definitivamente prezzi e meccanismi di vendita degli immobili residenziali di Scip2. Il provvedimento dà certezza agli inquilini sulle condizioni e sui prezzi di acquisto degli appartamenti. Ciò consente di riavviare il processo di vendita, interrotto di fatto da dicembre scorso per l’incertezza normativa. Al contrario, le vendite di immobili residenziali liberi e commerciali - non interessate dalle modifiche normative - sono proseguite senza interruzioni, raddoppiando rispetto al trimestre precedente. Il minore introito dell’operazione per Scip Srl– conseguente alla ridefinizione dei prezzi - viene colmato con un prestito bancario di 800 milioni di euro, con scadenza nel 2009. Il decreto legge prevede che il prestito venga rimborsato utilizzando il "prezzo differito" degli immobili e, per l’eventuale parte mancante, con garanzia dello Stato. Il prossimo 26 aprile, data di "scadenza attesa" della prima classe dei titoli Scip 2 (Classe A1), saranno rimborsati 1.312 milioni di capitale e la totalità degli interessi, ossia il 90% delle somme attese. Il debito residuo della Classe A1 sarà rimborsato alle successive date trimestrali di pagamento degli interessi, in particolare il prossimo 26 luglio. I dettagli tecnici dell’operazione Scip2 saranno disponibili nel Rapporto agli investitori relativo al primo trimestre 2004, che verrà pubblicato a breve sul sito del Dipartimento del Tesoro, sezione "Dismissione immobili pubblici e cartolarizzazione". |
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SEDEX IL NUOVO NOME DEL MERCATO DEI SECURITISED DERIVATIVES DI BORSA ITALIANA |
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Milano, 26 aprile 2004 - Oggi il Mercato telematico dei covered warrant (Mcw) cambierà nome in Sedex (Mercato telematico dei securitised derivatives). La nuova denominazione del mercato intende meglio rappresentare la vasta gamma di prodotti securitised derivatives quotati, che comprende sia i covered warrant sia i certificates. Una nuova segmentazione, entrata in vigore lo scorso 19 aprile, ripartisce i securitised derivatives in classi omogenee per tipologia di prodotto e finalità d'investimento e ha l'obiettivo di agevolare una migliore individuazione dei nuovi strumenti finanziari quotati negli ultimi mesi e di incrementare la trasparenza e la fruibilità delle informazioni per l'investitore finale che potrà decidere, con maggiore facilità, dove indirizzare le proprie scelte d'investimento. Questi i segmenti previsti dalla nuova segmentazione: a) Covered Warrant Plain Vanilla - Comprende covered warrant che consistono in un'opzione call o put b) Covered Warrant Strutturati/esotici - È composto da covered warrant la cui componente principale è una combinazione di opzioni c) Leverage Certificates - Comprende certificates che replicano l'andamento dell'attività sottostante permettendo di partecipare, con effetto leva, alla performance dello stesso d) Investment Certificates - Include certificates che replicano l'andamento dell'attività sottostante non incorporando alcun effetto leva e - certificates che replicano l'andamento dell'attività sottostante incorporando una o più opzioni con carattere accessorio. I securitised derivatives si adattano ai differenti profili di rischio degli investitori e alla crescente esigenza di ampliare la differenziazione di portafoglio con differenti criteri di rischio-rendimento anche in caso di portafogli di minore dimensione, rendendo possibile la realizzazione di svariate strategie di investimento. |
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PRIMA EDIZIONE DEL FORUM INTERNAZIONALE “ALTA TECNOLOGIA E FINANZA” IN PARTICOLARE NANOTECNOLOGICO E BIOTECNOLOGICO |
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Milano, 26 aprile 2004 - Assoconsulenza ,in collaborazione con L.G.Zangani ,società internazionale di investor relations con sede nel New Jersey , Investire ,mensile economico-finanziario a diffusione nazionale, Opus Consulting , gruppo internazionale di consulenza e Isfoa Libera e Privata Università Internazionale ,ha orga- nizzato un Forum Internazionale ,libero e gratuito,riservato a soli 200 importanti e selezionati esponenti del mondo finanziario,dell ’informazione economico-finanziario,del- l ’alta consulenza di direzione,dell ’industria tecnologica e della ricerca scientifica ed universitaria ,con il top manage- ment mondiale di ben quindici società attive nei settori dell ’alta tecnologia quotate sui principali mercati finanziari americani. Il Forum,ennesimo incontro di una serie di manifestazioni analoghe organizzate in modo esclusivo con cadenza periodica da Assoconsulenza, in partnership con presti- giosi operatori finanziari ed industriali sia nazionali che internazionali ,si svolgerà mercoledì 19 maggio 2004 osservando il seguente orario 9.00 -18.00 nella stupenda cornice della Sala Convegni del prestigioso Jolly Hotel President ubicato in Largo Augusto 10 a Milano . Assoconsulenza ,nel corso del 2003 ,in particolare il 19 marzo ed il 21 novembre ,ha organizzato al Ristorante Savini colazioni di presentazione di società statunitensi innovative ad alto potenziale quotate al Nasdaq ,all ’Amex ed all ’Otc ,le quali,proprio in seguito al grande successo di tali incontri,hanno ottenuto rialzi del proprio livello di quotazione oscillanti tra il 30%ed il 600%. Immetech International +400%,3 dollari marzo 2003, 20 dollari dicembre 2003 ,simbolo Imm mercato Amex . Vaso Active Pharmaceuticals +650%,5 dollari novembre 2003,42 dollari marzo 2004 ,simbolo Vaph mercato Nasdaq . Bio Delivery Sciences International +75%,2 dollari novembre 2003,3,50 dollari marzo 2004 ,simbolo Bdsi mercato Nasdaq . Spectrum +59%,6 dollari novembre 2003,9,50 dollari marzo 2004 ,simbolo Sppi mercato Nasdaq . Obiettivo della giornata di lavoro,che comprende due coffee- breack ,una colazione ed un cocktail party, è quello di poter avere la possibilità di incontrare un ristretto e rigidamente selezionato numero,massimo 200 persone, di illustri ed importanti operatori economici, ed effettuare una breve presentazione delle prospettive di sviluppo delle società nel settore dell ’alta tecnologia in generale ed in quello nanotecnologico e biotecnologico in particolare. Introdurranno i lavori con una presentazione dei partecipanti e dell ’evento Stefano M.masullo ,presidente Opus Consulting ,segretario generale Assoconsulenza ,magnifico rettore Isfoa; Leonardo Zangani ,chairman L.G. Zangani; Andrea Giacobino ,direttore responsabile Investire e Paolo Manzato ,vicepresidente Banca Popolare di Milano ,vicepre- sidente Assoconsulenza ,senior partner Manzato &Associati - Studio Legale . Gli operatori interessati alla partecipazione se rispondenti ai previsti requisiti di ammissibilità,potranno presentare la propria richiesta rivolgendosi direttamente al seguente recapito: Massimiliano Romano ,direttore operativo Assoconsulenza tel.02/89010582 r.a.-fax 02/89013617 email: assoconsulenza@assoconsulenza.tv Infolink: www.Milanogroup.com www.Euroroadshows.com www.Isfoa.it www.Assoconsulenza.it www.Opusconsulting.it www.Ilnuovomercato.it Www.manzato-associati.it www.Trend-online.com |
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“PATTICHIARI” TRA BANCHE E CLIENTI IN UMBRIA I L PROGETTO PER MIGLIORARE IL RAPPORTO BANCHE-CLIENTI ENTRA NELLA FASE 2, CON UN PIANO DI INCONTRI NELLE REGIONI ITALIANE, A PARTIRE DALL’UMBRIA |
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Perugia, 26 aprile 2004 - Migliorare il dialogo tra banche e cittadini in Umbria. Sono state presentate oggi a Perugia le otto iniziative del progetto Pattichiari con cui le banche italiane vogliono ridisegnare il rapporto con i loro clienti - famiglie e imprese - su basi di rinnovata fiducia, chiarezza e confrontabilità. Il progetto, lanciato a livello nazionale, entra ora nella fase 2 e avvia un piano di incontri sul territorio, regione per regione. A partire dall’Umbria. Le banche che operano nella regione oggi hanno fatto il punto sul progetto in un incontro con la Commissione regionale dell’Abi (Associazione bancaria italiana) presieduta da Marcello Nasini. Da domani, fino all’8 maggio, saranno attivati desk informativi nei principali punti della città, dove sarà possibile avere tutte le informazioni sulle otto iniziative già attive agli sportelli delle banche e consultare il sito www.Pattichiari.it. Pattichiari – il Consorzio di 184 banche pari al 92% degli sportelli presenti in Italia, promosso dall’Abi – ha l’obiettivo di migliorare il rapporto banche-clienti attraverso iniziative concrete per semplificare la vita a famiglie e imprese, attraverso strumenti che permettono di confrontare servizi e offerte dei diversi istituti per scegliere la soluzione più conveniente e adeguata alle proprie esigenze. La prima fase di Pattichiari è partita con il lancio di otto iniziative disponibili agli sportelli delle banche aderenti: Faro, Obbligazioni a basso rischio-rendimento, Informazioni chiare sulle Obbligazioni bancarie strutturate e subordinate, Criteri di valutazione della capacità di credito, Conti correnti a confronto, Servizio bancario di base, Tempi medi di risposta sul credito alle Pmi, Tempi certi di disponibilità delle somme versate con assegno. Il piano di incontri sul territorio partito il 23 aprile dall’Umbria toccherà tappa dopo tappa tutte le regioni italiane. In Umbria Pattichiari ha già riscosso un ampio successo con l’adesione al Consorzio di oltre i 2/3 delle banche operanti sul territorio (32 su 45) pari a circa il 92% degli sportelli (475 su 520). Per diffondere la conoscenza del progetto tra i cittadini, da domani 24 aprile fino all’8 maggio, saranno attivati in luoghi molto frequentati di Perugia (Rocca Paolina, Upim, Coin, Ipercoop e “La Libreria” di Corso Vannucci) desk informativi a diretto contatto con tutti i cittadini e operativi per l’intera giornata. L’obiettivo è promuovere la conoscenza e l’utilizzo degli strumenti offerti: confronto dei costi e dei servizi tra le diverse banche, elenco delle banche locali che hanno aderito, guide pratiche alle singole iniziative. In Umbria operano complessivamente 45 banche con 520 sportelli che servono 85 comuni. Nella regione, secondo i dati più recenti relativi al 2002, il settore ha registrato una dinamica di progressiva espansione arrivando ad elevare la sua quota di mercato sia per i finanziamenti, dal 42% a circa il 45%, sia per i depositi, dal 60% al 62%. In dettaglio i prestiti alla clientela residente sono aumentati del 6,3%, gli impieghi alle grandi imprese del 5% e alle Pmi del 6,5%. I depositi bancari sono aumentati del 6,5%, con un tasso di crescita pari all’8% relativamente ai conti correnti. Complessivamente la raccolta, tra depositi e obbligazioni, ha registrato un incremento di circa il 9%. Le Commissioni regionali, costituite per avvicinare il settore bancario locale al territorio, hanno il compito di rappresentare l’Abi, seguire l’attività normativa regionale e promuovere iniziative per lo sviluppo del settore stesso in collaborazione con gli altri protagonisti della vita economica e produttiva. Le Commissioni avranno anche il compito di favorire la conoscenza dei nuovi strumenti e delle nuove possibilità che il progetto Pattichiari mette a disposizione dei clienti, tra le banche che operano in regione. “Pattichiari contribuirà certamente a rafforzare un linguaggio comune con famiglie e imprese – ha dichiarato Marcello Nasini – Le banche sono una realtà fondamentale per lo sviluppo sociale ed imprenditoriale della nostra regione”. All’incontro con la Commissione regionale, che si è tenuto presso il Centro Congressi della Camera di Commercio di Perugia, ha partecipato il Segretario del Consorzio Pattichiari, Massimo Roccia. |
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BANCA POPOLARE DI MILANO ESERCIZIO 2003: UTILE NETTO DI EURO 130,2 MILIONI DIVIDENDO EURO 0,12 |
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Milano, 26 aprile 2004 - Si è svolta il 24 aprile, presso la Fiera di Milano, l’Assemblea della Banca Popolare di Milano S.c.a r.L., alla quale hanno partecipato oltre 4.300 soci. Il bilancio dell’esercizio 2003 della Capogruppo approvato dall’Assemblea presenta un utile netto di Euro 130,2 milioni ed il dividendo unitario in distribuzione sarà pari a Euro 0,12 per ognuna delle n. 385.993.918 azioni emesse alla data odierna. Il titolo Bipiemme quoterà ex-cedola dal 24 maggio p.V. Ed il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 27 maggio p.V. I risultati raggiunti, in un anno particolarmente difficile per il sistema bancario italiano, confermano la validità delle strategie intraprese dal Gruppo Bipiemme e tra i dati più significativi della Capogruppo Banca Popolare di Milano si evidenziano: raccolta diretta da clientela: Euro 16.323 milioni (+0,1%); impieghi con la clientela: Euro 15.456 milioni (+6,6%); risparmio gestito: Euro 13.535 milioni (+5,3%); utile ordinario: Euro 181 milioni (+13,1%). Anche a livello consolidato i risultati conseguiti rispecchiano sostanzialmente i trend registrati dalla Capogruppo e fra i dati più significativi si evidenziano: raccolta diretta da clientela: Euro 19.245 milioni (+6,0%); impieghi con la clientela: Euro 17.077 (+7,4%); risparmio gestito: Euro 16.524 milioni (+12,7%); Tier 1 ratio 6,99% e Total capital ratio 9,26%. La stessa Assemblea odierna, in sede straordinaria, ha poi approvato, per gli aspetti di propria competenza, due importanti operazioni che si inquadrano nelle linee strategiche di sviluppo territoriale e commerciale perseguite dalla Bipiemme negli ultimi anni e riguardano in particolare il progetto di integrazione della Cassa di Risparmio di Alessandria nel Gruppo Bipiemme e l’alleanza strategica e commerciale con il Crédit Industriel et Commercial, appartenente al Gruppo bancario francese Crédit Mutuel. L’assemblea ha quindi deliberato: la fusione per incorporazione di Carinord 1 S.p.a – società controllante della Cr Alessandria - nella Banca Popolare di Milano, sulla base delle situazioni patrimoniali al 31.12.2003, e in particolare: il progetto di fusione secondo il rapporto di cambio di 0,51 azioni Bipiemme, da nominali Euro 3 cadauna, ogni azione Carinord, da nominali Euro 0,52 cadauna; l’aumento del capitale sociale della Banca Popolare di Milano fino ad un massimo di Euro 94.799.718 mediante l’emissione fino ad un massimo di n. 31.599.906 azioni ordinarie da nominali Euro 3 cadauna, che saranno attribuite agli azionisti della società incorporanda, diversi dalla società incorporante, a fronte dell’annullamento e del concambio di massime n. 61.960.600 azioni ordinarie della società incorporanda da nominali Euro 0,52 cadauna. Al termine dell’operazione, i cui effetti contabili e fiscali decorreranno dal 1° gennaio 2004, la Bipiemme verrà a detenere direttamente una quota di controllo della Cr Alessandria pari all’80% del suo capitale sociale; il residuo 20% resterà in capo alla Fondazione Cr Alessandria; l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile denominato “Banca Popolare di Milano/cic 2004-2009 convertibile” riservato al Crédit Industriel et Commercial (Cic) e/o alle società controllanti, controllate, collegate o consociate dello stesso Cic, dell’importo complessivo di nominali massimi Euro 180 milioni, composto da n. 27.019.574 obbligazioni convertibili in azioni ordinarie Banca Popolare di Milano del valore nominale di Euro 3 ciascuna. Il valore nominale delle obbligazioni, che corrisponde al prezzo di conversione, verrà determinato dal Consiglio di Amministrazione in prossimità dell'emissione. Ed inoltre: il collegato aumento del capitale sociale al servizio esclusivo del prestito obbligazionario convertibile per un importo complessivo massimo pari ad Euro 81.058.722, mediante emissione di massime numero 27.019.574 nuove azioni ordinarie “Banca Popolare di Milano” da nominali Euro 3, in ragione di una azione nuova per ogni obbligazione presentata in conversione; il conseguente aggiornamento, anche con riferimento alle operazioni già estinte e ancora indicate nell’attuale testo, dell’art. 17 dello Statuto sociale. Sempre con riferimento agli argomenti all’ordine del giorno dell’Assemblea straordinaria, il Consiglio di Amministrazione della Bipiemme ha ritenuto opportuno non procedere alla trattazione delle proposte di modifica degli artt. 31 e 32 dello Statuto sociale in quanto, benché prevista all’atto della convocazione dell’Assemblea entro il termine di legge e quindi in data 20 marzo u.S. Con la pubblicazione del relativo avviso sulla G.u., motivi di opportunità e la possibilità di valutare ulteriori soluzioni hanno suggerito di procedere ad un approfondimento della materia. Conseguentemente l’Assemblea non ha trattato i punti n. 6 e 7 posti all’ordine del giorno. La stessa Assemblea ha infine deliberato il rinnovo dell’incarico di revisione contabile del bilancio d’esercizio, del bilancio consolidato del Gruppo Bipiemme e della relazione semestrale, per il triennio 2004/2006, alla Pricewaterhousecoopers S.p.a. Ed ha altresì approvato la cessazione del Fondo per le Case popolari “Istituzione Francesco Isolani” e le modalità di devoluzione dell’intero attivo residuo. |
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BANCA INTESA LANCIA UN NUOVO JUMBO IN EURO EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA PARI A 1 MILIARDO DI EURO, IL DOPPIO RISPETTO A QUANTO ORIGINARIAMENTE PREVISTO |
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Milano, 26 aprile 2004 - Banca Intesa ha lanciato il 22 aprile sui mercati internazionali un bond di un miliardo di Euro emesso nell’ambito del programma di “Medium Term Notes”. L’emissione rappresenta il ritorno dell’Istituto milanese sul mercato internazionale del debito obbligazionario. L’operazione ha riscosso elevatissimi consensi incontrando richieste pari al doppio dell’importo originariamente previsto per Euro 500 mln. La struttura è la più collaudata: “Euro Medium Term Notes” Senior a tasso variabile a 7 anni con cedola trimestrale indicizzata al tasso Euribor a tre mesi maggiorato di 20 punti base. Il prezzo d’emissione è stato fissato in 99.87%. La data di regolamento è prevista per il 10 Maggio. Il titolo è destinato agli investitori istituzionali ed agli intermediari finanziari internazionali e verrà quotato presso la Borsa di Lussemburgo, oltre che nel consueto mercato “Over-the-counter”. I capofila incaricati della distribuzione del titolo sono Abn Amro, Banca Caboto e Morgan Stanley. Tenuto conto del prezzo di emissione il titolo é stato distribuito in Europa con uno spread totale pari a Euribor a 3 mesi + 22 punti base. La distribuzione geografica dell’emissione é avvenuta per il 28% in Uk/irlanda, per circa il 25% in Italia, per il 19% in Austria/germania, e per il 12% in Scandinavia/olanda. L’operazione a 7 anni consente a Banca Intesa di allungare significativamente la propria “curva” di titoli “benchmark”: tale emissione si affianca infatti ad un titolo di 2,5 anni (Euro 1.800 mln) e ad un altro di circa 4 anni (Euro 1.000 mln). Prosegue quindi la politica di “Benchmarking” di Banca Intesa nella sua prospettiva di fornire agli investitori istituzionali internazionali opportunità di investimento su tutto lo spettro delle scadenze e quindi titoli di riferimento che godono di altissima liquidità e reputazione. L’emissione a 7 anni segue e continua il successo del benchmark a 5 anni in sterline, emesso dall’Istituto milanese sui mercati internazionali nelle scorse settimane per un importo pari a Gbp 400 milioni. |
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BIPIELLE INVESTIMENTI S.P.A.: ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI APPROVATO IL BILANCIO AL 31/12/2003 UTILE NETTO: 207,4 MILIONI DI EURO – DIVIDENDO PARI A 0,10 EURO PER AZIONE |
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Lodi, 26 aprile 2004 - L’assemblea Ordinaria degli Azionisti di Bipielle Investimenti S.p.a. Si è riunita oggi, in prima convocazione, sotto la presidenza del professor Dino Piero Giarda. In relazione all’ordine del giorno l’Assemblea ha approvato il bilancio al 31/12/03, che si è chiuso con un utile netto pari a Euro 207.440.815 per il quale è stato deliberato il seguente riparto: Euro 10.372.041 a riserva legale; Euro 95.194.013 a nuovo; Euro 101.874.761 quale dividendo da attribuire in ragione di 0,10 Euro per ciascuna delle n. 1.018.747.608 azioni, che sarà reso esigibile nei seguenti termini: 3 maggio 2004: stacco cedola n. 7; 6 maggio 2004: pagamento del dividendo. L’esercizio cui si riferisce il bilancio 2003 è stato caratterizzato dal compimento di un importante progetto di razionalizzazione industriale e societaria che ha riguardato i settori tipici delle partecipate di Bipielle Investimenti. Sono state infatti potenziate le attività nel credito al consumo con Bipielle Ducato, nel merchant banking con Efibanca, nel risparmio gestito con Bipielle Fondicri Sgr e nel settore immobiliare con Bipielle Real Estate. Nel contempo sono state dismesse aree di attività non strategiche. Relativamente agli altri punti posti all’ordine del giorno gli azionisti hanno eletto amministratore il dott. Errico Ronzo. |
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BANCA POPOLARE DI MILANO E FONDIARIA-SAI : PRECISAZIONE SU NOTIZIE STAMPA |
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Milano, 21 aprile 2004 - Banca Popolare di Milano e Fondiaria-sai in relazione alle notizie riportate il 21 aprile dalla stampa smentiscono che siano state mai esaminate approfondite ipotesi, e che oggi siano in corso negoziazioni, circa la compartecipazione del gruppo Fondiaria-sai nell’acquisizione da parte di Banca Popolare di Milano di quote della Cassa di risparmio di Asti. Banca Popolare di Milano precisa inoltre che, come deliberato ieri dal proprio Consiglio di Amministrazione, la partecipazione del 20% nella Cassa di Risparmio di Asti – una volta ultimata la trattativa per l’acquisizione ed ottenute le autorizzazioni dalle competenti Autorità di vigilanza – rimarrà interamente all’interno del Gruppo Bipiemme. |
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FINECOGROUP: SI DIMETTONO RIPA DI MEANA E SPIEGL |
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Roma, 23 aprile 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Finecogroup (Gruppo Capitalia), riunitosi il 23 aprile a Roma sotto la presidenza di Francesco Carbonetti, ha deliberato l’attuazione del decreto legislativo n. 231/01 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, approvando il manuale organizzativo e di gestione, la carta dei principi e il codice di comportamento. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre preso atto delle dimissioni dei Consiglieri: - Avv.vittorio Ripa di Meana, il quale , in relazione alla sua carica di Presidente del Patto di sindacato di Capitalia, ha ritenuto opportuno non continuare a ricoprire il ruolo di membro dei Consigli di Amministrazione delle banche controllate dalla stessa Capitalia ; - Steven Spiegel, il quale ha rassegnato le dimissioni a seguito della recente uscita di Putnam Investments dal capitale di Fineco Gestioni. Il Consiglio ha ringraziato i consiglieri dimissionari per l’importante contributo offerto. |
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ERGO PREVIDENZA BILANCIO 2003: UTILE D’ESERCIZIO PARI A € 19,3 MILIONI (€ 3,7 MILIONI NEL 2002), RETURN ON EQUITY (ROE) PARI ALL’8,2% (1,6% NEL 2002) E RACCOLTA PREMI PARI A € 665,9 MILIONI (+2,7%) |
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Milano, 26 aprile 2004 - L’assemblea degli azionisti di Ergo Previdenza S.p.a., società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe Ag di Düsseldorf, holding a sua volta controllata da Munich Re, primario riassicuratore internazionale, ha approvato, in sede ordinaria, il bilancio dell’esercizio 2003. Sono stati confermati i dati preliminari già comunicati e il raggiungimento dei target previsti dal piano strategico triennale 2003-2005. Il bilancio di Ergo Previdenza S.p.a al 31 dicembre 2003 evidenzia un utile netto di € 19,3 milioni, rispetto all’utile di € 3,7 milioni dell’esercizio 2002, con un incremento pari al 422,8%. L’utile dell’esercizio risulta ampiamente superiore al target prefissato. Più che positivo il risultato del Roe (Return on Equity), che è stato pari all’8,2%, contro l’1,6% del 2002. Ergo Previdenza chiude con una raccolta complessiva di € 665,9 milioni, con un incremento del 2,7% rispetto al 2002. L’assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo di € 0,086 per azione ordinaria, al lordo delle ritenute di legge, che verrà messo in pagamento a partire dal 6 maggio p.V., previo stacco della cedola n. 7 in data 3 maggio p.V.. Al dividendo spetta il credito d’imposta pieno, ex art.14 del Dpr 917/86, nella misura del 51,51%, solo per i soggetti per i quali non risulta ancora applicabile la nuova disciplina fiscale prevista dal D.lgs. 12 dicembre 2003 n. 344. Nel corso dell’Assemblea, l’Amministratore Delegato ha comunicato che, come certificato da Tillinghast–towers Perrin, società di consulenza attuariale, l’Embedded Value (valore intrinseco della Società) al 31 dicembre 2003 è pari a € 648,3 milioni, con un incremento quindi del 2,9% (€ 630 milioni al 31 dicembre 2002L’assemblea, nell’ambito della previsione statutaria che ne fissa il numero complessivo tra 5 e 15, ha nominato sette componenti il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2004/2006. Sono stati pertanto eletti i Signori: dott. Klaus Flemming; dott. Gianfranco Bennati; dott. Klaus Allerdissen; dott. Hans Ufer; dott. Josef Kreiterling (nuovo membro del C.d.a.); prof. Avv. Giorgio Sacerdoti; dott. Carlo Acutis (nuovo membro del C.d.a.). Si è quindi deliberato il compenso dovuto agli Amministratori per il triennio. L’assemblea ha confermato il dott. Klaus Flemming nella carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società. L’assemblea ha altresì deliberato la nomina del Collegio Sindacale per il triennio 2004/2006 nelle persone dei Signori: dott. Claudio Maugeri – Presidente; rag. Dario Landoni - Sindaco effettivo; dott. Diego Vichi - Sindaco effettivo; dott. Florindo Landoni - Sindaco supplente; dott. Massimo De Stefano - Sindaco supplente. Si è quindi determinato il compenso dovuto ai Sindaci per la durata del mandato. L’assemblea ha, infine, conferito l’incarico di Revisione Contabile per il triennio 2004/2006 alla Società Kpmg S.p.a. Il Consiglio di Amministrazione della Società ha confermato il dott. Gianfranco Bennati nella carica di Amministratore Delegato Il Consiglio di Amministrazione della Società, in osservanza delle disposizioni previste dal codice di Autodisciplina delle società quotate, ha verificato la sussistenza del requisito di indipendenza in capo agli amministratori non esecutivi ed indipendenti prof. Avv. Giorgio Sacerdoti e dott. Carlo Acutis. La Società ricorda che il Consiglio di Amministrazione si riunirà il 14 maggio 2004 per l’approvazione della relazione trimestrale al 31 marzo 2004. |
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SMI – SOCIETÀ METALLURGICA ITALIANA S.P.A: VENDE A CAMFIN SPA AZIONI ORDINARIE PIRELLI & C. SPA E WARRANT PIRELLI & C |
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Firenze, 26 aprile 2004 - Smi - Società Metallurgica Italiana Spa informa di aver venduto il 23 aprile a Camfin Spa sul mercato dei blocchi n. 48.915.256 azioni ordinarie Pirelli & C. Spa e n. 36.686.442 warrant Pirelli & C. 2003-2006 ad un prezzo unitario di € 0,81 per azione e di € 0,098 per warrant, per un controvalore complessivo di € 43,2 milioni. La cessione della partecipazione rientra nell’ambito delle decisioni assunte dal Consiglio di Amministrazione del marzo u.S.. |
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EDIZIONE HOLDING S.P.A : RESO PUBBLICO DALL'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO, L'AVVIO DI UN PROCEDIMENTO, NEI CONFRONTI DI EDIZIONE HOLDING S.P.A. |
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Treviso 26 aprile 2004 – Il 23 aprile è stato reso pubblico dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, l'avvio di un procedimento, ai sensi dell'art. 19 L. 287/90, nei confronti di Edizione Holding S.p.a.. Il provvedimento prende le mosse da una presunta inottemperanza da parte di Edizione a prescrizioni dell'Agcm contenute nei provvedimenti n. 8090/2000 e n. 9928/2001, relativi alla privatizzazione della società Autostrade S.p.a. Edizione contesta in toto le tesi svolte nell'atto di avvio del procedimento dell'Agcm, e tutelerà i propri legittimi interessi nelle sedi competenti. Infatti: 1. L'agcm censura la pretesa mancata vigilanza da parte di Edizione sull'operato di Roland Berger Strategy Consultants S.r.l., il fiduciario nominato da Autostrade in ottemperanza ad una richiesta della Agcm, nei confronti del quale Edizione non dispone di alcun potere di indirizzo, posto che, per ordine dell'Autorità , esso è stato chiamato ad agire in piena autonomia. 2. L'agcm imputa ad Edizione le scelte effettuate dal fiduciario in ordine alle modalità di definizione dei bandi di gara e di selezione dei partecipanti, modalità che sono state definite autonomamente dal fiduciario e che rientrano nel merito delle scelte strategiche ad esso delegate. 3. In particolare, le contestazioni sollevate riguardano il presunto “carattere discriminatorio' a vantaggio di Autogrill del vincolo di presentazione di offerta congiunta per i servizi oil e ristoro, previsto in diversi bandi di affidamento di aree che, per caratteristiche tecniche (unicità del fabbricato) o economiche (entità del fatturato), rendono opportuna una gestione integrata dei servizi oil e ristoro. In merito, Edizione rileva che “la gestione integrata dei servizi oil e ristoro costituisce modello di gestione dei servizi in aree autostradali ampiamente utilizzato in molti Paesi della Comunità Europea e quindi largamente sperimentato da molti operatori stranieri del settore; la previsione di offerte congiunte produce dunque, se mai, effetti pro-competitivi, favorevoli alle imprese straniere che intendano entrare nel mercato italiano. A ciಠsi aggiunga che tale criterio di affidamento era stato utilizzato anche in precedenza, senza alcuna censura da parte della Agcm'. 4. L'agcm contesta altresଠl'ammissione ad alcune gare di Associazioni Temporanee di Impresa con la partecipazione di un operatore titolare di un diritto di prelazione per l'esercizio dell'attività di ristoro concluse, a dire dell'Agcm, tra soggetti in grado di partecipare da soli alla gara per l'affidamento di servizi sia oil sia ristoro. Al riguardo, Edizione afferma che “le prelazioni risalgono ad epoca anteriore all'operazione di concentrazione con Autostrade e la loro legittimità non è mai stata messa in discussione; inoltre l'ammissione di Ati alle procedure competitive è legittima fintantochà non produca effetti anticompetitivi e costituisce un principio generale nella disciplina delle procedure di gara; la partecipazione di Ati alle gare in esame produce invero effetti pro-competitivi: gli operatori che hanno utilizzato tale forma contrattuale svolgono infatti attività complementari e sinergiche, e non avrebbero potuto presentare offerte autonome con gli stessi contenuti qualitativi che sono stati consentiti dall'offerta in Ati; per di più, la partecipazione di Ati alle gare era stata discussa nei particolari, con piena trasparenza, a seguito di quesiti posti all'advisor e delle relative risposte'. La pubblicità data ora all'atto di avvio del procedimento e ai contenuti che attengono alla ricostruzione analitica dell'attività dell'advisor, peraltro, rischia di vanificare la struttura di blind trust che la stessa Agcm ha imposto nella vicenda, proprio per proteggere la concorrenza. Edizione intende tutelare i propri interessi e quelli del mercato, in un momento particolarmente delicato per la controllata Autogrill, nella convinzione di poter provare la correttezza del proprio comportamento, e con piena fiducia nell'indipendenza di valutazione e nella trasparenza dell'operato di Roland Berger, che, per quanto le consta, ha sempre agito nel rispetto dei vincoli derivanti dal mandato conferitole, esempio unico in Europa di blind trust a garanzia del mercato. |
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LUXOTTICA GROUP DA MANDATO A UN GRUPPO DI BANCHE DI SOTTOSCRIVERE UNA LINEA DI CREDITO DI € 1 MILIARDO |
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Milano, 26 aprile 2004 - Luxottica Group S.p.a. Ha annunciato di aver dato mandato a un gruppo di banche di organizzare, sottoscrivere ed erogare una linea di credito a cinque anni per un importo di circa € 1 miliardo. Enrico Cavatorta, Chief Financial Officer di Luxottica Group ha commentato: ”Intendiamo utilizzare questa linea di credito per far fronte al fabbisogno finanziario di medio termine del Gruppo, incluso il rifinanziamento delle linee di credito attualmente in essere man mano che giungeranno a scadenza. Inoltre, essa completa le risorse finanziarie necessarie al perfezionamento della proposta acquisizione di Cole National Corporation.” “Abbiamo ottenuto condizioni vantaggiose che si sintetizzano in un tasso di interesse pari al Libor maggiorato di uno spread di 0,40-0,60% (variabile sulla base del rapporto debito/Ebitda). Ovviamente, siamo anche molto soddisfatti del riconoscimento implicito della nostra solidità finanziaria da parte di questo gruppo di primarie banche internazionali.” Le banche a capo del finanziamento (“Mandated Lead Arranger” e “Bookrunner”) sono Abn Amro, Banca Intesa, Bank of America, Citigroup, Hsbc, Mediobanca, The Royal Bank of Scotland (“Documentation Agent”) e Unicredit Banca Mobiliare. Unicredito Italiano ha il ruolo di banca agente (“Facility Agent”). La linea di credito a cinque anni è composta da tre tranche: Tranche A: € 405 milioni ammortizzabili per far fronte al rifinanziamento delle linee di credito attualmente in essere quando giungeranno a scadenza. Tranche B: Us$ 325 milioni a favore di Luxottica Us Holdings Corp., una controllata statunitense di Luxottica Group, subordinata al perfezionamento della proposta acquisizione di Cole National Corporation (Nyse: Cnj). Tranche C: Linea di credito revolving di € 335 milioni multi-valuta (€/Us$) a disposizione del Gruppo. |
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E’ POSITIVO IL BILANCIO 2003 DEL CONSORZIO DEL PARMIGIANO-REGGIANO IL VALORE DEI SERVIZI È DI QUASI 20 MILIONI DI EURO, CON UN BOOM DELLE ATTIVITÀ PROMOZIONALI, CHE HANNO ASSORBITO POCO MENO DI 13,5 MILIONI DI EURO |
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Reggio Emilia, 26 Aprile 2004 - Con quasi 20 milioni di euro (+19% rispetto all’anno precedente), ottenuti dalla produzione dei servizi offerti ai soci, e un utile in attivo, è decisamente positivo il bilancio 2003 del Consorzio del Parmigiano-reggiano, che attualmente associa 524 caseifici (erano 547 nel 2002) a cui fanno riferimento 5.400 allevatori per una produzione di oltre 2.990.500 forme, quasi 53.000 in più rispetto al 2002, pari ad un aumento dell’1,8%, nonostante le difficoltà produttive che si sono avute nel periodo estivo a causa del grande caldo e della periodo di siccità. Questi dati sono stati presentati nel corso dell’Assemblea dei delegati, eletti nelle Assemblee dei caseifici delle Sezioni provinciali, svoltasi oggi a Reggio Emilia presso la sede del Consorzio. “La contrazione delle strutture produttive, diminuite di circa il 4% rispetto al 2002, – ha dichiarato il presidente, Andrea Bonati – si spiega con il processo di razionalizzazione e concentrazione dei caseifici cooperativi ed artigianali realizzato negli ultimi anni, a cui si contrappone, però, l’apertura di diversi caseifici annessi alle singole aziende agricole. Nell’ambito del comprensorio di produzione del Parmigiano-reggiano, la provincia che conta il maggior numero di caseifici è Parma (nel 2003 erano 210), seguita da Reggio Emilia (148), Modena (118), Mantova (37) e Bologna (11)”. “Per ciò che riguarda il bilancio – ha proseguito Bonati – si è registrato un sostanziale pareggio tra i ricavi e i costi sostenuti per le attività di valorizzazione e di tutela del prodotto. Tra le voci di costo più significative, spiccano le iniziative promozionali, che hanno assorbito quasi 13,5 milioni di euro, in gran parte destinati agli investimenti pubblicitari televisivi”. Nell’ambito di queste attività, che vanno viste come un servizio svolto per conto dei produttori per la promozione del marchio collettivo, nel 2003 il Consorzio e le Sezioni provinciali hanno realizzato numerose iniziative, in Italia ed all’estero, tra le quali la partecipazione a fiere, eventi speciali e manifestazioni di diversa natura. “Oltre agli investimenti destinati alla pubblicità radio-televisiva ed alle principali rassegne nazionali ed internazionali – ha ricordato Bonati – l’attività promozionale del nostro Consorzio ha riguardato anche la realizzazione di progetti comuni con gli enti di tutela di altri pregiati e rinomati prodotti alimentari, come il Prosciutto di Parma e il Chianti Classico. Particolarmente importante, poi, l’impegno con cui il Consorzio del Parmigiano-reggiano ha promosso Origin, la rete mondiale tra le Indicazioni Geografiche, con l’obiettivo di portare il riconoscimento delle Ig fra i temi oggetto di dibattito all’interno dell’Organizzazione Mondiale del Commercio”. L'attività del Laboratorio di Tecnologia Applicata, arricchito di importanti strumenti analitici, si è accentrata su importanti ricerche, finalizzate a migliorare le conoscenze dei processi microbiologici e della trasformazione al fine di salvaguardare la tipicità del Parmigiano-reggiano, seguite da incontri formativi per la divulgazione dei risultati. Fortemente qualificante per il Consorzio è stata anche l'attività dei Servizi istituzionali, tra i quali la Vigilanza sulla produzione, sul commercio e presso le società confezionatrici, in particolare per verificare la corretta applicazione, a tutti i livelli della filiera, del Regolamento di marchiatura operativo dal 2002. “Anche sul fronte interno – ha sottolineato il presidente Bonati – il 2003 è stato un anno positivo per il Consorzio, che con le elezioni di aprile ha visto rinnovarsi di quasi il 50% il proprio Comitato Esecutivo e a dicembre ha approvato importanti modifiche al Disciplinare di produzione, riguardanti in particolare lo Standard di produzione ed il Regolamento di alimentazione delle bovine. Con le variazioni apportate a quest’ultimo, relative tra l’altro all’esclusione dei foraggi fermentati dalle aziende produttrici di latte ed all’estensione del divieto dell’uso degli insilati a tutti i capi bovini della filiera, si è voluto sottolineare e ribadire le caratteristiche artigianali del Parmigiano-reggiano. Inoltre si è voluto portare all'interno della zona d'origine il confezionamento di tutto il prodotto”. “Complessivamente – ha concluso Bonati – nel 2003 abbiamo affrontato sfide molto importanti in Italia e all’estero, forti della coesione dei consorziati e con il supporto delle Istituzioni, continuando a proteggere il marchio, a migliorare la qualità, la riconoscibilità ed il valore del prodotto sul mercato”. “Per quanto concerne l’andamento commerciale – ha dichiarato il direttore del Consorzio, Leo Bertozzi – i prezzi del Parmigiano-reggiano alla produzione del 2003 (produzione 2002) sono stati soddisfacenti e in particolare dopo l’estate hanno fatto registrare un deciso aumento, superando i 10 euro al chilo, con un incremento del 25% rispetto allo stesso periodo del 2002, quando le quotazioni del ‘re’ dei formaggi si sono attestate sugli 8,37 euro al chilo. Se si fa una lettura su un periodo più lungo, si nota che l’attuale livello del prezzo è già stato raggiunto nel 1995 (circa 9,50 €/kg), e che successivamente è diminuito, arrivando nel 1998 a circa 7,10 €/kg (-25%). Quindi il momento positivo del 2003 ha seguito un periodo in cui i produttori hanno subito una crisi che ha contribuito alla chiusura di numerosi allevamenti - passati da 8.600 nel 1995 a 5.400 nel 2003. Inoltre va considerato che l’estate 2003 ha comportato un notevole incremento dei costi di produzione a causa delle sfavorevoli condizioni climatiche. Valga su tutti l’andamento del prezzo del mais e del fieno, cresciuto quest’ultimo a causa della siccità in pochi mesi da 10 Euro fino a oltre i 20 Euro. In quest'ultimo periodo – ha concluso Bertozzi – i prezzi alla produzione stanno registrando un momento di flessione, dovuto al momento economico generale, anche se tale situazione è controbilanciata da una notevole dinamicità dell'export". |
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GRUPPO STEFANEL: L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA IL BILANCIO 2003 DI 10 MESI E DELIBERA LA DISTRIBUZIONE DEL DIVIDENDO DI 0,03 EURO PER AZIONE |
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Ponte di Piave, 26 aprile 2004 – Si è svolta il 23 aprile, sotto la Presidenza di Giuseppe Stefanel, l’Assemblea degli Azionisti di Stefanel S.p.a. Che ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 1/03/2003 – 31/12/2003 della Società ed ha esaminato il bilancio del Gruppo. L’esercizio in esame, che conta solo dieci mesi, fatto questo che rende poco significativo un raffronto diretto con i risultati dell’anno precedente, evidenzia, comunque, un incremento del 8,8% dei ricavi netti consolidati che si sono attestati a euro 649 milioni mentre il risultato netto consolidato risulta negativo per euro 10,9 milioni e quello civilistico per euro 8,3 milioni. L’esposizione finanziaria netta del Gruppo registra un importante miglioramento pari ad euro 34,4 milioni e si attesta a euro 181,5 milioni con un rapporto tra Pfn/pn a livello consolidato che scende a 1,76 contro il valore di 1,87 registrato ad inizio periodo. L’assemblea ordinaria degli Azionisti ha, inoltre, approvato la distribuzione di un dividendo pari a 0,03 euro per ciascuna azione ordinaria (ced. 3) e di risparmio (ced. 3), al lordo delle ritenute di legge. Il dividendo verrà posto in pagamento a decorrere dal 13 maggio 2004 (con data di “stacco” in Borsa 10 maggio 2004). L’importo del dividendo è costituito da prelievo dalla riserva “utili a nuovo”. L’assemblea ha nominato il dott. Giuliano Saccardi Presidente del Collegio Sindacale, il dott. Stefano De Mattia ed l’avv. Michael Eifler Sindaci Effettivi. Alla società Deloitte & Touche S.p.a. È stato conferito l’incarico per la revisione contabile dei bilanci di esercizio, dei bilanci consolidati e delle relazioni semestrali, nonché per l’attività di revisione prevista dalla normativa vigente per il triennio 2004-2006. E’ stata, infine, confermata la nomina a consigliere dell’avv. Mauro Princivalli precedentemente cooptato dal Consiglio di Amministrazione. L’assemblea speciale degli azionisti di risparmio, tenutasi sempre in data odierna, ha rinominato il rappresentante comune degli azionisti di risparmio nella persona del dott. Massimo Da Re. |
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CELL THERAPEUTICS, INC. PARTECIPERÀ ALLA CONFERENZA DEGLI INVESTITORI |
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Seattle e Bresso, 23 aprile 2004 - I vertici di Cell Therapeutics, Inc. Parteciperanno la prossima settimana al Cibc World Markets’ Annual Biotechnology and Specialty Pharmaceuticals Conference. La conferenza si terrà nei giorni 27–28 aprile 2004 presso il Millennium Broadway Hotel a New York City. Cti farà il suo intervento martedì 27 aprile alle ore 11:00 (Et). La conferenza sarà trasmessa su web e archiviata per consultazione a richiesta. Per accedere alla conferenza via web visitare il sito www.Cticseattle.com |
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RECORDATI CONFERMA L'INTENZIONE DI ACQUISTARE UNA PARTECIPAZIONE IN POLFA KUTNO |
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Milano, 26 aprile, 2004 - L'offerta pubblica di acquisto per il 49,9 % delle azioni di Polfa Kutno annunciata da Recordati si chiuderà martedì 27 aprile 2004. Ieri, Recordati ha aumentato il prezzo offerto agli azionisti di Polfa Kutno ("la Società") a Pln 310 per azione, confermando il suo forte interesse strategico ad entrare sul mercato polacco. "Abbiamo deciso di diventare un investitore strategico di Polfa Kutno e ci riusciremo" - ha affermato Giovanni Recordati, Presidente e Amministratore Delegato - "Siamo soddisfatti dell'andamento dell'offerta e delle sottoscrizioni finora raccolte. Compreremo tutte le azioni che sono già state offerte e quelle che verranno offerte, fino ad un massimo di 938,500 azioni. Se il numero massimo di 938,500 azioni verrà raggiunto prima del 27 aprile, l'offerta verrà chiusa in anticipo. Il prezzo di Pln 310 per azione è la nostra ultima offerta". L'offerta pubblica di Recordati è al momento l'unica offerta legalmente valida. Oggi, Ivax ha aumentato il rapporto di concambio indicato nella sua intenzione di acquistare, in futuro, le azioni della Società, ma nello stesso tempo ha affermato che la sua dichiarazione "non costituisce una garanzia che un'offerta pubblica di acquisto sarà annunciata". Il management di Polfa Kutno ha ribadito il suo sostegno ad Ivax, nonostante le migliorate condizioni dell'offerta di Recordati. "Siamo molto sorpresi delle decisioni del management che ha nuovamente espresso un'opinione, a nostro avviso ingiustificata sulla nostra offerta e sulle prospettive di sviluppo di Polfa Kutno insieme a Recordati. Inoltre, il management non ha informato gli azionisti in merito ai possibili rischi dell'offerta di Ivax, come per esempio, la volatilità del prezzo delle azioni Ivax e l'incertezza riguardo al tempo necessario per quotarle alla Borsa di Varsavia" - ha aggiunto Giovanni Recordati. Recordati manterrà l'indipendenza di Polfa Kutno e la sua quotazione alla Borsa di Varsavia e metterà a disposizione della Società il suo ampio portafoglio di prodotti, di proprietà e in licenza. Recordati coopererà con gli altri azionisti per far crescere la Società a beneficio degli azionisti, dei dipendenti e della comunità. |
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CTO: NESSUN ISCRITTO E NESSUN FASCICOLO PER FALSO IN BILANCIO E DELIBERA LA MESSA IN LIQUIDAZIONE VOLONTARIA DELLA SOCIETÀ A DECORRERE DAL 1° MAGGIO 2004 |
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Zola Predosa, 23 aprile 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Società, a seguito delle notizie stampa apparse nei giorni scorsi, ha potuto verificare, presso la Procura della Repubblica di Bologna, tramite i propri legali, che gli Amministratori non sono stati iscritti nel registro degli indagati e non è stato aperto nessun fascicolo per falso in bilancio. La Società, inoltre, è venuta a conoscenza che il Tribunale di Bologna Quarta Sezione Civile ha già rigettato la procedura n 1458/2004 R.g. Vol., presentata dal Presidente del Collegio Sindacale per la richiesta ex art. 2485 2° comma c.C. Di un liquidatore giudiziale, dichiarandola inammissibile. In merito ai dati della semestrale approvati dal Consiglio di Amministrazione in ipotesi di continuità aziendale si comunica che si è provveduto ad inviare il 23 aprile a Consob e a Borsa Italiana S.p.a. Copia della semestrale 2003/2004 e che è ha disposizione presso la sede sociale a chiunque ne faccia richiesta. Per comodità del pubblico la stessa è disponibile in formato elettronico sul sito della Società. Alla data del 23 aprile non è ancora giunta nessuna osservazione del Collegio Sindacale sulla semestrale approvata che gli è stata inviata in data 15 marzo 2004. Si informa anche che la Società di revisione Deloitte & Touche S.p.a. Ha trasmesso la propria relazione sulla semestrale al 30 settembre 2003 come da allegato. Il Gruppo Cto nel primo semestre 2003/2004 (Aprile - Settembre 2003) ha registrato un fatturato consolidato pari a 5.910 mila Euro contro i 27.993 mila Euro registrati nell’omogeneo periodo dell’esercizio 2002-2003. A livello consolidato, il margine operativo lordo del Gruppo Cto è risultato negativo per 2.522 mila Euro contro un risultato positivo di 105 mila Euro registrato nel primo semestre dell’esercizio 2002/2003. Il risultato operativo del Gruppo è risultato negativo per 9.886 mila Euro rispetto ad un risultato operativo parimenti negativo di 3.258 mila Euro registrato nel primo semestre dell’esercizio 2002/2003. Il risultato ante imposte del periodo Aprile-settembre 2003 è risultato negativo per 12.204 mila Euro rispetto ad un risultato ante imposte dell’omogeneo periodo dell’anno 2002-2003 negativo per 4.689 mila Euro. La società capogruppo Cto S.p.a. Ha registrato una perdita nel primo semestre dell’esercizio 2003- 2004 pari a 10.933 mila Euro pertanto il patrimonio netto al 30 settembre 2003 risulta negativo per 9.833 mila Euro rispetto ad un patrimonio netto negativo di Gruppo alla stessa data di 10.968 mila Euro. Il Consiglio di Amministrazione ha convocato l’Assemblea che in data 02 aprile 2004 ha preso atto della perdita del patrimonio sociale e ha deliberato la messa in liquidazione volontaria della Società a decorrere dal 1° maggio 2004. |
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CONFCOMMERCIO SU VENDITE AL DETTAGLIO: A QUANDO GLI STIMOLI PER FAR RIPARTIRE LA DOMANDA? CALZATURE E ABBIGLIAMENTO I SETTORI PIÙ PENALIZZATI |
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Roma, 26 aprile 2004 - La flessione dell’1,7% del fatturato commerciale in termini reali registrata a febbraio rispetto allo stesso mese del 2003 è un segnale preoccupante che attenua le aspettative di miglioramento della domanda interna emerse a gennaio: questo il commento del Centro Studi Confcommercio al dato di febbraio sulle vendite al dettaglio. Il decremento tendenziale – prosegue il Centro Studi - è sensibile sia nel comparto food (-2,6%), all’interno del quale sono le imprese operanti su piccole superfici a soffrire la perdita più sostenuta (-6,2%), sia nel comparto non alimentare (-1,9%), ormai contrassegnato da una perdurante situazione di difficoltà per insufficienza della domanda. Nel complesso, comunque, sono le piccole e medie imprese (fino a 5 addetti) ad evidenziare i maggiori decrementi delle vendite in quantità, sia nell’alimentare che nel non alimentare, dell’ordine del 3,7% rispetto a febbraio 2003. Per le grandi imprese (6 addetti ed oltre), invece, si registra una battuta d’arresto con una sostanziale stagnazione rispetto allo stesso mese del 2003 (-0,1%). Per i singoli comparti – conclude la nota - il mese di febbraio evidenzia forti cali delle vendite in quantità soprattutto per abbigliamento e calzature, nonostante la tradizionale stagione dei saldi, con pesanti flessioni pari al 3,8% per l’abbigliamento e al 4,6% per le calzature rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Si rendono quindi necessari ed urgenti quei provvedimenti annunciati dal Governo per far ripartire dal lato della domanda interna i consumi di famiglie e imprese. |
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QUINTIERI: CONFERMATI I PRIMI SEGNALI DI RIPRESA IL PRESIDENTE DELL'ICE COMMENTA I DATI DIRAMATI DALL'ISTAT |
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Roma, 26 aprile 2004 - Il presidente dell'Ice, Beniamino Quintieri, ha così commentato i dati di bilancia commerciale diramati oggi dall'Istat: "Nel mese di marzo 2004 entrambi i flussi di interscambio tra l'Italia e i paesi extra Ue hanno mostrato un incremento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente: le esportazioni sono cresciute del 13,5% e le importazioni del 3%. Buoni i risultati anche rispetto al mese di febbraio 2004: le esportazioni sono aumentate del 5,7% e le importazioni diminuite dell'1%. Significativi aumenti hanno riguardato tutti i settori di attività economica, in particolare i mezzi di trasporto, i metalli e i prodotti in metallo e gli apparecchi elettrici di precisione. Questi risultati, sommati a quanto si è verificato in febbraio per le esportazioni verso il mercato europeo, sembrano consolidare il fatto che siamo in presenza di una ripresa del nostro export. Nel primo trimestre 2004, comunque, la variazione rispetto allo stesso periodo del 2003 è stata lievemente negativa tanto per le esportazioni (-0,9%) quanto per le importazioni (-1,6%). L'incremento delle esportazioni ha interessato tutti i partner commerciali. In particolare, i paesi candidati all'ingresso nell'Unione europea (+15,3%), la Cina (+13,5%), la Turchia (+22,1%), la Russia (+12,9%) e gli Stati Uniti (+3,5%). |
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LA LINGUA DELL’OSPITALITA’ LUNEDI’ 10 MAGGIO, SESTO APPUNTAMENTO CONIL CICLO DI INCONTRI SUI POETI EUROPEI DEL ‘900 A CURA DI GIOVANNI RABONI |
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Milano, 26 aprile 2004 - E’giunto all’ Xi edizione il ciclo di incontri dedicati ai Poeti europei del ‘900 a cura di Giovanni Raboni, che quest’anno esplora la poesia come specchio di una geografia linguistica “meticcia” che l’imponente emigrazione dal sud al nord del mondo, dalle zone del sottosviluppo a quelle del benessere va disegnando in questi anni in maniera sempre più sensibile. L’iniziativa prende il titolo di “La lingua dell’ospitalità. Sette incontri per l’altrove e il futuro” e si snoda da febbraio a maggio 2004, in sette incontri realizzati con la collaborazione dell’Aicem (Associazione Istituti di Cultura Europei Milano). Spiega Raboni: “Abbiamo pensato di dedicare il nostro nuovo ciclo di letture poetiche ad alcuni autori che, arrivati più o meno di recente in Europa da altre parti del mondo, hanno ‘scelto’ di esprimersi in una delle nostre lingue. A ciascuno di essi abbiamo inoltre chiesto di indicare quale poeta della lingua ospite (nella doppia accezione, attiva e passiva, di questa parola meravigliosamente ambigua) li abbia più aiutati o influenzati o ispirati nel corso del loro viaggio al tempo stesso reale e metaforico dall’estraneità all’integrazione,da un’identità originaria a un’identità multipla, dall’altrove al futuro. Voci note e meno note della poesia europea del ‘900 si intrecceranno sul palcoscenico del Teatro Studio, dove leggeranno le proprie poesie Vénus Khoury-ghata, Doron Rabinovici, Gëzim Hajdari, Dubravko Pušek, Fabio Morábito, Moniza Alvi, Renan Demirkan, introducendo i versi dei loro “poeti guida” come Yves Bonnefoy, Robert Schindel, Dino Campana, Tommaso Landolfi, Ocatovio Paz, Stenie Smith, Erich Fried. Le letture di questi ultimi poeti sono affidate a cinque grandi attori italiani: Warner Bentivegna, Massimo Popolizio, Antonio Zanoletti, Serra Yilmaz, Fausto Russo Alesi. Il sesto appuntamento è in programma per lunedì 10 maggio al Teatro Studio, alle 17.30, con Moniza Alvi, pakistana di Lahore, cresciuta in Gran Bretagna, che leggerà i propri versi e introdurrà l’opera di Stevie Smith, letto da Serra Yilmaz. |
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AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS: LE CAUSE INTERNAZIONALI DEL BLACK-OUT DI SETTEMBRE PUBBLICATE LE CONCLUSIONI DELL'INDAGINE TECNICA CONDOTTA CONGIUNTAMENTE CON L'AUTORITÀ FRANCESE SULLA PRIMA FASE DEGLI EVENTI DEL 28 SETTEMBRE 2003 |
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Milano, 26 aprile 2004 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas e la Commission de régulation e l'energie (Cre) hanno concluso l'indagine tecnica comune avviata il 6 ottobre 2003 sulla fase iniziale degli eventi occorsi nella notte del 28 settembre 2003, durante la quale il sistema elettrico interconnesso europeo ha subito una serie di disfunzioni culminate nel distacco del sistema elettrico italiano dalle altre reti europee, cui è seguito il black out sul territorio nazionale. Le conclusioni sono sintetizzate nel comunicato stampa congiunto, in lingua inglese, di seguito allegato. Il rapporto finale, sempre in lingua inglese, è pubblicato sui rispettivi siti internet: www.Autorita.energia.it e www.Cre.fr. L'indagine è stata condotta con il supporto tecnico di esperti del Politecnico di Milano (Dipartimento di elettrotecnica) e dell'École supérieure d'électricité de Paris (Supélec), in autonomia rispetto ai gestori di rete e alle imprese elettriche. L'esito dell'indagine congiunta condotta con l'Autorità francese sulla dinamica degli eventi a livello internazionale costituisce il primo supporto tecnico ai fini della conclusione dell'indagine conoscitiva sul black-out del 28 settembre 2003 avviata dall'Autorità italiana il 29 settembre 2003. Per il completamento dell'indagine l'Autorità è tuttora impegnata negli ulteriori accertamenti relativi all'insorgenza del black out sull'intero territorio nazionale e alla dinamica di ripristino del servizio. La pubblicazione dei risultati complessivi e conclusivi dell'indagine conoscitiva è prevista entro il mese di maggio. Sulle cause internazionali all'origine del black out dall'attività congiunta di analisi delle informazioni condotta dalle due Autorità sono emersi i seguenti risultati: Gli operatori delle reti di trasmissione svizzere, nella pianificazione del funzionamento del sistema relativo al 28 settembre 2003, effettuata il giorno prima, e nelle attività svolte nella notte fra il 27 e il 28 settembre 2003, non hanno predisposto adeguate misure atte a garantire il funzionamento in sicurezza delle reti stesse e delle forniture fra sistemi elettrici in Europa. Nella notte fra il 27 e il 28 settembre l'operato delle imprese elettriche svizzere integrate non è risultato conforme alle regole Ucte (Union for the Co-ordination of Transmission of Electricity) per la gestione in sicurezza dei sistemi di interconnessione adottate su base volontaria da tutte le imprese che gestiscono le reti di trasmissione nei paesi dell'Europa continentale. Nella notte fra il 27 e 28 settembre, in seguito alla perdita accidentale della linea a 380 kV Mettlen-lavorago (linea del Lucomagno), gli operatori delle reti di trasmissione svizzere hanno adottato misure inadeguate e hanno sottostimato gli interventi correttivi che avrebbero dovuto essere richiesti ad altri gestori di rete. Tali errori hanno condotto alla perdita della linea a 380 kV Sils-soazza (linea del San Bernardino) e quindi ad una situazione di funzionamento dell'interconnessione fuori controllo. Sulla base dei risultati emersi dall'indagine i due regolatori hanno tratto le seguenti conclusioni: In futuro, le regole Ucte, attualmente adottate dai gestori di rete su base volontaria, dovranno tenere in considerazione, come miglioramento delle medesime, i risultati dell'esperienza di questi eventi. Il rispetto delle nuove regole dovrà inoltre essere reso legalmente vincolante e monitorato. La valutazione e il controllo dovranno essere effettuati anche attraverso le funzioni dei regolatori nazionali. Dovrà essere rafforzato il coordinamento fra gestori di rete ai fini della pianificazione della gestione, nonché ai fini della gestione in tempo reale delle reti interconnesse. Al fine di assicurare la sicurezza delle reti e delle forniture in Europa è necessario che anche in Svizzera sia adottato un quadro normativo coerente con la legislazione vigente nell'Unione europea. Sulla base di queste conclusioni, ambedue i regolatori lavoreranno anche in stretta collaborazione con il Ceer (Council of European Energy Regulators) e la Commissione europea, in modo tale da contribuire allo sviluppo della sicurezza delle reti europee e dell'equità ai fini della concorrenza nel mercato elettrico continentale. |
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ITALIA ZUCCHERI SOSTIENE L’AMBIENTE CON IL PROGETTO DEL TRASPORTO INTERMODALE DELLA BARBABIETOLA DA ZUCCHERO |
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Bologna, 26 aprile 2004 - Rendere più etica l’economia e creare valore aggiunto, attraverso la riduzione dell’impatto ambientale. E’ questa la filosofia del progetto promosso da Italia Zuccheri per la costruzione del raccordo ferroviario che consentirà il trasporto su rotaia della barbabietola da zucchero in entrata e in uscita dallo Zuccherificio di Pontelongo, spostando il transito di oltre 80.000 tonnellate di bietole all¹anno dalla strada alla ferrovia. Il progetto finanziato da Italia Zuccheri, Regione Veneto, Provincia di Padova e Comune di Pontelongo, prevede un articolato programma per lo sviluppo dell’intermodalità del trasporto ferroviario della barbabietola da zucchero nella tratta ferroviaria Cervignano Friuli Pontelongo con zone di approvvigionamento delle bietole nelle province di Gorizia e Udine ad una distanza media su ruota dallo Zuccherificio di Pontelongo di 170 Km. "È un¹iniziativa complessa che richiede molte risorse ed energie.² ha dichiarato Daniele Bragaglia Amministratore Delegato di Italia Zuccheri ³E¹ auspicabile che le attuali normative previste in merito al trasporto intermodale delle merci vivano di una maggiore flessibilità ed economicitಠha sottolineato Bragaglia “affinché il trasporto su rotaia diventi più competitivo rispetto al trasporto su gomma. Queste misure di regolamentazione” ha continuato Bragaglia “prevedono attualmente investimenti significativi difficilmente realizzabili senza la sinergia e il finanziamento da parte degli interlocutori Istituzionali: nel contesto la Regione Veneto, la Provincia di Padova, il Comune di Pontelongo, nonché la Provincia di Venezia che ha preso iniziative volte a favorire l’operazione, da subito si sono dimostrati molto sensibili a tali problematiche”. Il progetto relativo al trasporto su ferrovia delle barbabietole da zucchero prevede un puntuale piano strategico di treni programmati : due convogli al giorno per un trasporto giornaliero di 1.600 tonnellate, pari al 20% del totale delle bietole movimentate, ed un quantitativo totale previsto nel corso della campagna di raccolta - circa 50 giorni - di 80.000 tonnellate. L’obiettivo finale è alleggerire il traffico autostradale sulla tangenziale di Mestre e migliorare la viabilità sulla rete stradale secondaria della bassa veneziana e del piovese, durante tutto il periodo della campagna di raccolta che va da agosto a settembre-ottobre, momento nevralgico per il turismo. Tale iniziativa consente, inoltre, di diminuire il disagio causato dal traffico pesante per gli abitanti di Pontelongo e dei comuni limitrofi. Si prevede, infatti, di ottenere una riduzione di 8.000 autotreni nelle strade del Veneto/friuli. ”Estendere la riduzione dell¹impatto ambientale a tutta la filiera, migliorare la cooperazione con gli operatori del mercato di riferimento e lavorare di concerto con il mondo delle Istituzioni, sono questi gli elementi che definiscono la filosofia del percorso che Italia Zuccheri vuole perseguire nella costruzione di un progetto di sostenibilità di ampio respiro.” conclude Bragaglia ³E¹ un lavoro complesso che prevede una elaborazione approfondita su tematiche come responsabilità, tracciabilità, trasparenza, ma vale la pena portarlo avanti: aiuta le aziende a conoscersi meglio e ad uscire dall¹autoreferenzialità. In una parola aiuta a crescere.” |
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BOLLINO BLU: DA MAGGIO CONTROLLI SUI GAS DI SCARICO |
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Milano, 26 aprile 2004 - Da lunedì 3 maggio scatta la campagna 2004 del Bollino blu per il controllo obbligatorio dei gas di scarico degli autoveicoli. In base all’ordinanza del Sindaco Albertini “è vietato nel centro abitato di Milano” il transito degli autoveicoli che non siano stati sottoposti, presso le officine autorizzate, alle verifiche previste dal decreto regionale. Questi controlli riguardano gli autoveicoli, pubblici e privati, immatricolati tra il 1° gennaio 1970 e il 31 dicembre 1999 sia in Lombardia sia fuori regione, ma di proprietà o in uso a residenti lombardi e adibiti al trasporto di persone o merci. Sono inoltre assoggettati all’obbligo di esporre il Bollino blu gli autoveicoli immatricolati dopo il 1° gennaio 2001 che abbiano percorso più di 80 mila km. Infine sono ritenute valide per la campagna del Bollino blu le verifiche dei gas di scarico eseguite nel corso del 2004 su autoveicoli soggetti a revisione. In questo caso il contrassegno rilasciato in sede di revisione sostituisce quello previsto dalla campagna del Bollino blu, ma deve essere accompagnato da un certificato con la data del controllo, la targa del veicolo e i valori delle emissioni inquinanti rilevate. Il Bollino blu ha validità di un anno dalla data del rilascio. Presso le officine abilitate (circa 400 a Milano) che sono state individuate e autorizzate dalla Provincia, il controllo dei gas di scarico quest’anno comporta un costo di 12 euro. La mancata verifica, in base al Codice della Strada, comporta invece una multa di 68.25 euro. |
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INQUINAMENTO ATMOSFERICO: A MILANO "PARTITI I TEST SULLA VERNICE MANGIASMOG" |
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Milano, 26 aprile 2004 - Nella serata del 22 aprile l’assessore all’Ambiente Domenico Zampaglione ha visitato il cantiere notturno presso il sottopasso della stazione Lambrate, dov’è in corso la sperimentazione di un materiale speciale che assorbe i gas di scarico delle automobili. Si tratta di una vernice speciale al titanio che, grazie all’effetto fotocatalittico prodotto dalle lampade a forte intensità installate allo scopo nella galleria, contribuirà a migliorarne le condizioni igieniche e ad abbattere l’inquinamento dell’aria. Prove di laboratorio, svolte anche dal Cnr, hanno dimostrato l’efficacia di questo tipo di prodotti sull’abbattimento degli ossidi di azoto. La sperimentazione in corso a Milano, in accordo tra il Comune e la società Global Engineering, è finalizzata alla verifica sul campo degli effetti di questi materiali nella riduzione delle concentrazioni degli ossidi di azoto, alcuni degli elementi nocivi presenti nelle polveri fini. La sperimentazione prevede tre fasi, per ciascuna delle quali verranno effettuate misurazioni per almeno 10 giorni consecutivi: - la misurazione dell’intensità di traffico e delle concentrazioni degli inquinanti nel sottopasso; operazioni già eseguite nelle scorse settimane dai tecnici di Arpa e della Agenzia Milanese per la Mobilità e l’Ambiente; la posa della vernice speciale sulle pareti e il soffitto del sottopasso, dopo la pulitura delle superfici a cura di Amsa in collaborazione con una società specializzata, la Dekos, nel trattamento di pareti esterne aggredite dallo smog cittadino; - la posa dello stesso prodotto sperimentale anche sull’asfalto del sottopasso. “Questa sperimentazione – ha dichiarato l’assessore Zampaglione - si aggiunge ad altre che abbiamo effettuato nei mesi invernali, per ridurre gli inquinanti nell’aria della nostra città e, quindi, a migliorare la qualità del nostro ambiente anche attraverso l’uso di tecnologie innovative”. Scheda tecnica della sperimentazione. Il prodotto. Ecopittura ed Ecorivestimento sono in grado di convertire le sostanze inquinanti in elementi non nocivi. Il processo chimico che sta alla base dei prodotti è la "fotocatalisi", che si avvia grazie all'azione combinata della luce solare o artificiale e dell’aria, favorendo l’ossidazione e la decomposizione dei più pericolosi agenti inquinanti :monossido e biossido di azoto, benzene, anidride solforosa e anidride solforica, monossido di carbonio,polveri sottili secondarie, e quant’altro. L’applicazione di Milano sarà quindi un ulteriore banco di prova, dopo l’esperienza di Segrate in via Morandi, toccherà al sottopasso di Via Porpora impregnato di particellato atmosferico (polveri sottili) e corroso da agenti inquinanti. Le fasi della sperimentazione. Queste le cinque fasi successive previste dall’accordo tra il Comune di Milano e la Global Engineering: Fase 1 Rilevazione della concentrazione di sostanze inquinanti all’interno del sottopasso con apparecchiature a chemiluminescenza certificate dal Cnr a fronte di protocollo scientifico redatto da Arpa Lombardia. I dati verranno quindi trasmessi all’Assessorato all’Ambiente del Comune di Milano. Fase 2 Preparazione dell’area, idropulitura delle superfici, smaltimento dei materiali rimossi, rimozione impianti di illuminazione preesistente, installazione nuovo impianto di illuminazione idoneo, e rivestimento delle pareti e della volta con Ecopittura Antismog. Per la rimozione di tutto lo smog generato dagli automezzi, depositatosi negli anni sulle pareti e la volta del sottopasso, in collaborazione con Amsa è stato scelto il sistema Dekos che assicura una perfetta pulizia senza danneggiare il sottofondo attraverso un lavaggio con bicarbonato di sodio, non tossico, né inquinante. Fase 3 Quindici giorni di monitoraggio – sulla base del protocollo redatto da Arpa Lombardia – al fine di verificare i primi effetti dopo l’applicazione di Ecopittura Antismog. Fase 4 Applicazione di Ecorivestimento Pavimentazioni Fotocatalitiche su sede stradale e marciapiede. Fase 5 Monitoraggio definitivo della qualità dell’aria nel sottopasso, per attestare l’efficacia dei prodotti. Chi partecipa alla sperimentazione. L’applicazione verrà realizzata dalla Global Engineering Srl in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Milano, Aem Elettricità, Amsa, Dekos, Agenzia Milanese per la Mobilità e l’Ambiente, Arpa Lombardia, Ctg Italcementi Spa, Saint Gobain Vetrotex, Grechi Illuminazione. Sponsor ufficiale Banca Mediolanum. |
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ECORIVESTIMENTO DI SEGRATE: PROMOSSA A PIENI VOTI DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE LA MALTA FOTOCATALITICA |
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Segrate, 26 aprile 2004 - L’ “esperimento di Segrate” brucia i tempi della ricerca nazionale, anticipandone i risultati di oltre un anno e mezzo. E’ ufficiale: il Ministero dell’Ambiente, con decreto del 1 aprile 2004, ha inserito la malta cementizia fotocatalica al biossido di titanio, in sperimentazione a Segrate da novembre 2002 su un tratto della via Morandi, tra le tecnologie per l’abbattimento e la mitigazione dell’inquinamento ambientale. Le linee guida del documento, che giunge un anno e mezzo dopo quel che ormai si è imposto all’attenzione nazionale come l’“esperimento di Segrate”, inseriscono l’ecorivestimento –e gli affini prodotti ad azione fotocatalica con biossido di titanio- tra i sistemi innovativi cui dovranno uniformarsi tutti i progetti edili per poter essere presentati alla Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale, al fine di garantire una migliore qualità ambientale dei progetti stessi. “Prendo atto del decreto ministeriale con grande soddisfazione- dichiara l’assessore Giuseppe Coari, promotore della sperimentazione di via Morandi-; la validità e l’efficacia di questa strategia avviata dalla nostra Amministrazione nella lotta per l’abbattimento dell’inquinamento da gas di scarico e polveri sottili ed il miglioramento della qualità dell’aria, hanno avuto un riconoscimento insindacabile. Trovano ufficiale conferma i dati più che positivi da noi raccolti nei passati diciotto mesi e posti all’attenzione degli enti competenti nell’ambito della tutela ambientale ed in primo piano sulla stampa. Sono orgoglioso che Segrate abbia precorso con così largo anticipo i tempi della ricerca nazionale. Forti di questo definitivo riscontro, continueremo in questa direzione, estendendo l’applicazione dell’ecorivestimento sulle aree più critiche in termini di inquinamento atmosferico”. |
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I GIOVANI E LE SCIENZE 2004 L’INVENTIVA PREMIA |
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Milano, 26 aprile 2004 – La città per due giorni sarà la capitale dei giovani geni italiani in Europa : in data 26 e 27 aprile in p.Le Morandi 2 presso la Fast, federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, si svolge la manifestazione relativa alla selezione italiana del Concorso europeo I giovani e le scienze. Si tratta del concorso con cadenza annuale più importante e prestigioso per i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 20 anni, promosso ogni anno dalla Commissione europea, Direzione Generale Ricerca , fortemente sostenuto dal Consiglio dell’Unione Europea e inserito anche nel Programma Quadro Ricerca dell’Unione europea per la sua valenza strategica, con il patrocinio del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il patrocinio dell’ufficio scolastico per la Lombardia. “Saranno due giorni di trionfo della gioventù motivata, intelligente, intraprendente che caratterizza il nostro Paese,” dice Alberto Pieri,” Per due giorni saranno visibili al pubblico presso la Fast gli stand completamente realizzati dai ragazzi, colorati, interessanti e le invenzioni , le ricerche, da loro svolte. Sono 21 i progetti migliori finalisti a livello nazionale , che si potranno vedere, toccare con mano, ammirare gli stand. Sono il risultato dell’impegno , della fantasia, della ricerca di 48 giovani che terranno alta la bandiera italiana anche partecipando poi ad altri concorsi internazionali quali quello di Tokyo per i 100 anni dell’Istituto giapponese dell’invenzione e dell’innovazione (27-20 agosto), o di Stoccolma relativo all’iniziativa comunitaria Science generation (24 agosto), a cui potranno aderire con relativo contributo comunitario, sempre grazie al concorso della Commissione europea che li farà viaggiare per il mondo per aprire loro altre finestre di cooperazione e di confronto con altri giovani inventori”. L’entrata alla manifestazione (orari 9-19 il 26 aprile e 9-13 il 17 aprile) è gratuita e aperta al pubblico e offre uno spaccato veramente notevole di quanto i ragazzi di oggi possano essere attenti alla ricerca, curiosi e pieni di originalità: fonte innovativa preziosa per il futuro dell’Europa, che merita attenzione e riconoscimento. Il concorso è giunto alla Sua sedicesima edizione e di elevato spessore sono anche i fedeli partner sponsorizzatori che di anno in anno sono rimasti legati al sostegno dell’iniziativa per la sua qualità: Intel Italia, Fondazione Lombardia per l’ambiente, Foist, Mtchannel. “Quest’anno”, sottolinea Alberto Pieri, segretario generale della Fast, federazione delle associazioni scientifiche e tecniche,” la partecipazione è stata ancora più incoraggiante dell’anno scorso sia da parte delle scuole e che delle università, ma per l’edizione 2005 vorremmo che più giovani aderissero a questo concorso, che la Fast segue per l’Italia su incarico della Direzione generale Ricerca della Commissione europea dal 1991. Le finalità del concorso sono: coinvolgere i giovani, motivarli alle sfide della scienza e della tecnologia, far emergere i migliori talenti per rafforzare l'immagine dell'Italia nelle competizioni internazionali”. La premiazione della selezione italiana si terrà a Milano il giorno 27 aprile alle 10.30. Durante i due giorni della manifestazione a Milano, aperti al pubblico, i finalisti verranno esaminati da una apposita giuria che selezionerà i migliori progetti che potranno rappresentare l’Italia alla edizione finale europea. Il concorso dell'Unione europea per giovani scienziati (European Union Contest for Young Scientists ) è una manifestazione annuale che coinvolge i migliori talenti delle scuole superiori e delle università, promuove la cooperazione e gli interscambi tra gli studenti, mira a divulgare la dimensione europea della ricerca. I partecipanti hanno la possibilità, tramite questa iniziativa, di conoscere e confrontarsi con coetanei di altre nazioni, su medesimi interessi. In questo senso, la Commissione europea attraverso la Direzione generale Ricerca, incoraggia gli sforzi dei vari paesi per invogliare i ragazzi a cimentarsi nelle tematiche tecnico-scientifiche dei più svariati settori. Solo i vincitori delle competizioni di ogni singolo stato concorrono a livello europeo. La sfida finale avviene grazie ad una qualificata selezione che mobilita decine di migliaia di giovani in gara in più di 35 nazioni. “I progetti, le ricerche , i prototipi presentati a Milano, nascono da semplici domande, curiosità, sono frutto di capacità di osservazione, di riflessione. Alcuni dei vincitori delle edizioni precedenti,” dice Alberto Pieri, “hanno poi brevettato le loro invenzioni o hanno aperto delle attività in proprio o hanno venduto le loro idee ad aziende . Tra i progetti dell’anno scorso alcuni riguardavano la qualità dell’aria, la fisica al microonde, c’era ad esempio lo studio e la realizzazione di un dispositivo regolabile e portatile per trazioni funzionali della colonna vertebrale ad uso personale. Quest’anno, tra i finalisti, solo per citarne alcuni, .. Ci sono progetti che riguardano studi bio-geologici, l’epatite, la febbre da ...Vino, un nuovo sistema di comunicazione crittata per testi, immagini e suoni, l’elettrosmog, le cellule staminali, gli antiossidanti, un progetto di motore acombustione interna denominato Tebe, una ricerca molto particolare sui pesci e tanti altri argomenti e invenzioni, studi, che testimoniano come si debba avere fiducia nei giovani e nella loro volntà di lavorare in team , di scoprire nuovi orizzonti ”. Per informazioni sul bando 2005 e per adesioni alla manifestazione del 26-27 aprile, contattare la Fast, sito Internet www.Fast.mi.it |
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