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LUNEDì
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 28 Giugno 2004 |
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UE: PRESENTATO IL RAPPORTO “FINANZE PUBBLICHE NEL 2004” |
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Bruxelles, 28 giugno 2004 - In una Comunicazione sullo stato delle finanze pubbliche nell'Uem adottato il 24 giugno , la Commissione europea chiede di rafforzare la qualità e la sostenibilità delle finanze pubbliche come strumenti per raggiungere il potenziale di crescita previsto dalla strategia di Lisbona. Nel presentare il rapporto, il Commissario responsabile per gli Affari economici e finanziari Joaquín Almunia ha indicato quattro punti fondamentali: maggiore attenzione al debito pubblico e alla sostenibilità delle finanze, maggiore ricorso a incentivi per il consolidamento fiscale durante i periodi di crescita economica, una diversa e più specifica considerazione delle circostanze relative a singoli paesi nella definizione degli obiettivi di bilancio a medio termine, maggiore considerazione delle prospettive economiche al momento della formulazione di raccomandazioni volte a correggere situazioni di deficit eccessivo. Il testo integrale del rapporto è disponibile al seguente indirizzo: http://europa.Eu.int/comm/economy_finance/publications/publicfinance_en.htm |
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ICT: MIGLIORANO LE PROSPETTIVE DEL SETTORE STANCA: “LA RIPRESA È INIZIATA E HA BISOGNO DI INNOVAZIONE” TRIPI: “IL 2004 È L’ANNO DELLA SVOLTA” |
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Roma, 28 giugno 2004 - Un mercato di oltre 60 miliardi di euro, con una crescita del 3% che vede un incremento delle telecomunicazioni di oltre il 5% e 25 milioni di utenti Internet. Sono questi alcuni dati contenuti nel secondo numero dell’Osservatorio della Società dell’Informazione, costituito tra Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie e Federcomin, l’Associazione che rappresenta il settore Ict. L’osservatorio contiene una sintesi dei dati di mercato Ict 2003 e i dati previsionali. L’iniziativa intende fornire un confronto ragionato tra dati e previsioni provenienti da differenti istituti di ricerca (Assinform, Capitalia, Eito, Idc , Mate It Research, Nielsen Media Research, Sirmi), che consenta di avere una visione più ampia possibile sull’andamento del settore Ict. Ecco una sintesi dei dati dell’Osservatorio. Il settore Ict 2003: un mercato di oltre 60 miliardi di euro Il mercato Italiano dell’Information and Communication Technology continua a percorrere una strada in salita, ancora lontana da segnali di ripresa strutturale, ma caratterizzata comunque da importanti motivi di cauto ottimismo per gli anni a venire. Il mercato Ict ha chiuso il 2003 con un valore stimato tra i 60 e i 64 miliardi di euro. La variazione percentuale rispetto al 2002 oscilla dalla sostanziale stabilità stimata da Sirmi e Assinform ad un incremento positivo previsto da Idc (0,4%) ed Eito (1,3%). L’ict nel 2004: crescita del 3% L’andamento non incoraggiante del settore Ict per il 2003 è dovuto ad un mix di motivi: dalla stasi economica generalizzata al consolidamento delle spese di investimento fatte, a un parallelo downpricing di prodotti e servizi soprattutto nel comparto It. Tuttavia, le iniziative relative all’innovazione tecnologica attuate dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie (rivolte alle Imprese, alle Famiglie e alla Pubblica Amministrazione), l’ingresso nel mercato della telefonia mobile di terza generazione, l’esponenziale aumento di collegamenti a banda larga e di utilizzo di Internet, l’avvio della Televisione Digitale Terrestre, il mercato dei contenuti digitali in forte crescita, le applicazioni Wi-fi sono tutti segnali del desiderio non tanto di inseguire una crescita “casuale” del settore, ma di credere in un coordinato e sostenibile piano di sviluppo digitale, legato non solo all’”isola felice” della telefonia mobile, ma a un aumento degli investimenti in tutti i settori, che dovrebbe mostrare i suoi frutti nei prossimi anni. In conseguenza di tali effetti, nel 2004 si prevede per il mercato Ict una crescita media del 3% ed un mercato che oscilla da quasi 63 miliardi di euro (Sirmi) a 66 miliardi di euro (Eito). Il mercato It: ancora incerto Il mercato It nel suo complesso ha subìto nel 2003 un forte rallentamento rispetto all’anno passato. In valore assoluto il mercato It ha chiuso l’anno con un valore che oscilla tra i 19,5 miliardi di euro stimati da Assinform e i 22 miliardi di euro di Eito, con un trend negativo rispetto al 2002 valutato fra il 2,7% (Eito) e il 4% (Sirmi). Le previsioni per il 2004 del mercato It appaiono discordanti: da –1,6% (Sirmi, che stima un valore di mercato di quasi 20 miliardi di euro) a +2,7% (Idc, con 22,5 miliardi stimati). Il mercato Tlc: nel 2004 oltre il 5% Il mercato delle telecomunicazioni in Italia (servizi, apparati, reti e sistemi) si è assestato, alla fine del 2003, su un valore compreso tra i 40,9 miliardi di euro stimati da Assinform (+1,8%) ed i 42,1 di Eito (+3,5%). Il quadro che si delinea per il prossimo futuro appare favorevole: nel 2004 l'intero mercato italiano delle Telecomunicazioni crescerà, secondo le previsioni, più del 5%. Le principali aree innovative con un ruolo di driver del mercato Tlc sono principalmente quelle dei servizi connessi con i nuovi sistemi di telefonia mobile (Gprs, Umts), dei servizi su rete fissa legati alle soluzioni a banda larga come Adsl e reti in fibra ottica, le soluzioni per la convergenza voce/dati/video sulla rete Internet (ad esempio la soluzione Voip), i servizi di trasmissione dati basati su Ip Vpn. Si stima che il mercato delle Telecomunicazioni di rete fissa abbia chiuso il 2003 con un valore di circa 20 miliardi di euro ed una variazione negativa rispetto al 2002 stimata tra lo 0,5% (Sirmi) e il 3,0% (Assinform). Solo Eito ha stimato un valore in leggero aumento (+0,6%). Il mercato delle Telecomunicazioni di rete mobile del 2003 - circa 21 miliardi di euro - è il settore che ha dimostrato maggiore dinamismo. La sua variazione positiva rispetto al 2002 viene valutata nel 4,7% da Sirmi e nel 6,7% da Assinform. Il numero di linee attive di telefonia mobile ha raggiunto una quota complessiva di 51,1 milioni (+6,7% rispetto al 2002). Questo risultato è dovuto sia alla forte crescita delle utenze Gprs, sia all'avvio dei servizi commerciali su rete Umts (453.000 utenti al 31 dicembre 2003). Utenti Internet: verso i 25 milioni Il numero di utenti Internet in Italia nel 2003 è cresciuto nel complesso del 14,2% rispetto al 2002, raggiungendo quota 22,61 milioni. Per il 2004 Idc prevede che il numero totale supererà 25,5 milioni di utenti, crescendo di un ulteriore 13,4%. Il segmento consumer è quello che ha fatto registrare la crescita più sostenuta nel 2003 (+18,5%), superando quota 17 milioni di utenti. Per il 2004 questo segmento è previsto aumentare ad un tasso del 17%. Sempre nel 2003 sono stati 34 milioni gli utenti di sms e quasi 200 i miliardi i minuti di traffico su rete fissa. E-commerce: in forte crescita Lo sviluppo del commercio elettronico sembra avere risentito in maniera inferiore del clima di incertezza rispetto agli altri settori del mondo Ict. Nel 2003 tanto il segmento B2b quanto il segmento B2c, pur con tassi dimezzati rispetto a quelli degli anni precedenti, hanno fatto registrare una crescita decisamente positiva con percentuali superiori al 40% per il segmento B2b (38 miliardi di euro) e di poco inferiore al 50% per il B2c (5 miliardi di euro). I Media: 6,3 milioni di utenti del satellite Per quanto riguarda le tecnologie di diffusione televisiva, notevole è il livello raggiunto dalla piattaforma satellitare che con 6,3 milioni di utenze, pari al 29,2% sul totale degli utenti, pone l’Italia in linea con il resto dell’Unione europea. Gli abbonati alla televisione digitale a pagamento via satellite sono 2,5 milioni. Alla luce di questi dati dell’Osservatorio, il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, ha detto: «Sono ormai molti i segnali che ci indicano che il peggio è alle nostre spalle e che siamo in presenza di una ripresa economica, pur con ancora qualche squilibrio, anche in Italia. E la ripresa richiede il rilancio della competitività e dello sviluppo che passa, come è già avvenuto e come sta accadendo in altri Paesi, per l’innovazione e per nuovi investimenti in Tecnologie della Informazione e della Comunicazione (Ict). Esse sono indispensabili affinché la Pubblica amministrazione, le imprese, i cittadini mediante la loro alfabetizzazione informatica, insomma tutto il Sistema Paese sia davvero più competitivo. L’innovazione ed in particolare quella digitale, intesa non tanto come ammodernamento ma come riscrittura degli stessi processi non solo produttivi ma anche gestionali, organizzativi e logistici, si pone pertanto come strumento essenziale non solo per cogliere l’opportunità della ripresa ma per consolidare la crescita e lo sviluppo». Commentando i dati dell’Osservatorio, il presidente di Federcomin, Alberto Tripi, ha dichiarato: «Ci sono almeno tre ragioni per credere che il 2004 possa rappresentare un anno di svolta per le imprese dell’Ict. La diffusione delle nuove tecnologie, lo slancio della Pubblica Amministrazione e il rilancio dell’innovazione come motore della ripresa, sono tre fattori che consentono di operare dentro uno scenario positivo. La crescente diffusione della banda larga e l’introduzione del digitale terrestre, possono dare ulteriore impulso al mercato». |
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VALUTAZIONE DEI BISOGNI DI R&S DELLE SOCIETÀ DI SERVIZI CONNESSI ALLE IMPRESE |
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Bruxelles, 28 giugno 2004 - La Dg Imprese della Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare offerte per una valutazione dei bisogni di ricerca e sviluppo (R&s) delle società di servizi connessi alle imprese. Il Consiglio europeo di Lisbona del marzo 2000 aveva sottolineato il ruolo dei servizi nell'economia e il loro potenziale per la crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro. La comunicazione 'La concorrenzialità dei servizi connessi alle imprese e il loro contributo al rendimento delle imprese europee' (Com (2003) 747) - strettamente legata e complementare alle misure, legislative o meno, del progetto di direttiva sui servizi nel mercato interno - indica altre misure per migliorare la competitività delle aziende europee (ad esempio, migliori statistiche, rapporti su attività immateriali, formazione, informazione e specializzazione nelle Tic, innovazione e R&s). Tra i compiti principali del prestatore del servizio: condurre un'analisi quantitativa e qualitativa delle attività di R&s dei fornitori di servizi europei; valutare il lavoro da loro svolto nei programmi nazionali e comunitari di ricerca e innovazione, identificare aree promettenti per le future attività di ricerca. Per ulteriori dettagli: Commissione europea, Direzione generale Imprese, Direzione D: Services tourism new technologies and design industries , Roland Mackay, rue de la Science 27, Office 2/38, B-1049 Bruxelles , Tel +32-2-296 8128 , Fax +32-2-296 8867 Per leggere l'invito in forma completa: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=en&docid=101634-2004 |
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BARROT RESPINGE UNA POLITICA REGIONALE EUROPEA FATTA DI "ELARGIZIONI E BENEFICENZA” |
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Bruxelles, 28 giugno 2004 - Il Comitato delle regioni ha unito le sue forze a quelle della Commissione europea per inviare un deciso messaggio agli Stati membri che reclamano tagli indiscriminati al bilancio della Ue, avvertendo che così si rischierebbe di compromettere totalmente il futuro della politica regionale in Europa. Rivolgendosi al Comitato riunito in sessione plenaria il 16 e 17 giugno, alla vigilia del vertice di Bruxelles, il commissario europeo per la politica regionale Jacques Barrot ha annunciato che l'Europa si trova a un crocevia e deve ora scegliere se mantenere una politica di coesione forte o ridurla a una politica di “elargizioni e beneficenza”. Poiché l'ex presidente del Comitato Jos Chabert (Be-ppe) aveva esortato la Commissione a “non fare marcia indietro” rispetto alle proprie proposte finanziarie per il periodo di programmazione 2007-2013, Barrot ha garantito che la Commissione avrebbe resistito alle pressioni di chi vuole porre un tetto al bilancio dell'Unione. “La Commissione manterrà le sue promesse” , ha dichiarato, pur ammettendo che dovrà presentare “argomenti di peso” a sostegno della sua posizione. Chabert, ministro per i lavori pubblici, i trasporti e la sanità presso il governo regionale di Bruxelles, ha anche sottolineato come la politica di coesione avesse ottenuto “strepitosi successi” negli ultimi venti anni e raccomandato alla Commissione di respingere qualsiasi “compromesso inaccettabile”. Il suo punto di vista ha riscosso l'approvazione dell'intero arco politico del Comitato. Secondo Michel Delebarre (Fr-pse) la dotazione di bilancio proposta dalla Commissione, corrispondente a una quota media dell'1,14% del reddito nazionale lordo (Rnl) dell'Unione, andrebbe considerata “il minimo indispensabile” . Un'eventuale riduzione rappresenterebbe “una catastrofe e l'inizio della fine per le nostre politiche” , ha aggiunto il sindaco di Dunkerque nonché ex ministro del governo francese. Secondo Flo Clucas (Uk-eldr) imporre al bilancio un tetto pari all'1% dell'Rnl, come richiedono la Germania, la Francia, il Regno Unito, i Paesi Bassi, la Svezia e l'Austria, significherebbe destinare al fallimento la futura politica di coesione. “Sarebbe uno sviluppo inevitabile” , ha aggiunto il consigliere comunale di Liverpool. Secondo José Maria Muñoa Ganuza (Es-ae), delegato alle relazioni esterne del presidente della comunità autonoma del Paese Basco, il mantenimento di una politica regionale efficace è “una questione di giustizia”. Poco prima, a margine della sessione plenaria, anche il membro del Parlamento europeo Poul Nyrup Rasmussen, presidente del Pse ed ex primo ministro danese, si era dichiarato contrario a questa proposta di limitazione del bilancio: “Non siamo così poveri da non poterci permettere di spendere più dell'1% dell'Rnl europeo per dare una vita migliore al comune cittadino” , ha segnalato ai membri del Comitato affiliati al gruppo socialista. Questa coincidenza di vedute è risultata ancora più evidente quando il Comitato ha adottato un parere favorevole al terzo rapporto della Commissione sulla coesione economica e sociale, che propone di assegnare a questa politica una dotazione complessiva di 336,3 miliardi di Eur nel prossimo periodo di programmazione finanziaria. Questo parere, redatto da Michael Schneider (De/ppe), rappresentante plenipotenziario del Land Sassonia-anhalt presso il governo federale tedesco, e da Vito D'ambrosio (It/pse), presidente della regione Marche, valuta in modo globalmente positivo l'intento della Commissione di introdurre un procedimento più lineare e trasparente per l'erogazione degli aiuti alle regioni che ne hanno più bisogno. Formula però anche una serie di raccomandazioni chiave. Raccomanda tra l'altro di: essere più flessibili nel determinare quali regioni possano usufruire di aiuti di Stato, trasferire alle regioni e agli enti locali competenze più estese che permettano loro di individuare e realizzare interventi di politica di coesione, definire più chiaramente i criteri che dovranno soddisfare le aree urbane per poter presentare una domanda di sostegno, erogare aiuti finanziari più consistenti agli abitanti delle zone rurali. Nel parere il Comitato invita a permettere l'erogazione di aiuti di Stato alle regioni interessate dal cosiddetto “effetto statistico”, cioè quelle che non rientreranno più nella categoria prioritaria “Convergenza” per via della diminuzione del Pil medio pro capite della Ue determinata dall'allargamento. Se l'Unione non cambierà posizione su questo punto, rischiano di rimetterci 17 regioni con una popolazione complessiva di circa 19 milioni di abitanti. Il Comitato, inoltre, invita a permettere l'erogazione di aiuti di Stato, per un periodo transitorio, anche alle regioni interessate dall'”effetto naturale”, cioè quelle che avrebbero superato il tetto massimo della categoria “Convergenza” (75% del Pil pro capite) anche senza l'allargamento. Barrot ha riconosciuto che “i membri del Comitato hanno espresso timori fondati in merito al difficile coordinamento tra la politica regionale e gli aiuti di Stato” . Ha aggiunto di avere affrontato la questione insieme al commissario europeo per la concorrenza Mario Monti, per il quale la rimozione degli ostacoli a questo processo è una priorità. Poiché il pacchetto legislativo della Commissione sulla politica di coesione dovrebbe essere adottato il 14 luglio, Barrot ha ringraziato i relatori del Comitato per il loro parere, che ha definito un “prezioso sostegno” all'argomentazione della Commissione in favore di un bilancio europeo realistico. Il 16 giugno il presidente Peter Straub ha inaugurato la nuova sede del Comitato delle regioni, situata in rue Belliard 101. |
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STRATEGIA POLITICA PER L’AMBIENTE |
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Bruxelles, 28 giugno 2004 - La Commissione ha preparato un piano d’azione valido per il periodo 2004-2010, per attuare una strategia che salvaguardi la salute dei cittadini dai danni causati dall’ambiente inquinato. Si punterà soprattutto sul miglioramento dell’informazione, il rafforzamento della ricerca e la revisione delle politiche di comunicazione, attraverso azioni che saranno condivise tra Stati membri, gruppi d’interesse (dell’industria e della società civile), organizzazioni internazionali e la stessa Commissione, con il supporto delle Agenzie europee per l’ambiente e la sicurezza alimentare. Per saperne di più: http://www.Europarl.eu.int/comparl/envi/default_en.htm |
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PRECISAZIONE DI TREMONTI SU UN ARTICOLO DEL CORSERA |
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Roma, 28 giugno 2004 - Leggo sul Corriere della Sera del 25 giugno, a firma di Marco Galluzzo, un mio presunto giudizio – riportato per di più tra virgolette – sul ministro Alemanno. Non ho parlato con il Corriere. Non ho mai pronunciato quella frase. Quel tipo di linguaggio, quel tipo giudizio non mi appartengono. |
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CONFINDUSTRIA: TRONCHETTI, CLIMA DI FIDUCIA PER AIUTARE LA RIPRESA |
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Roma 28 giugno 2004 - "Il Centro Studi di Confindustria, come ogni anno, ha messo in luce i dati relativi alla situazione economica generale. In base a tali dati Confindustria ha indicato al Governo la necessità di inserire nelle linee di politica economica elementi che agevolino il recupero di competitività del sistema delle imprese in un'ottica di sviluppo". Lo ha dichiarato il vicepresidente di Confindustria, Marco Tronchetti Provera. Confindustria, a tal fine, ha indicato, tra l'altro, la necessità di ridurre l'impatto dell'Irap. Il Direttore Generale del Ministero dell'Economia ha manifestato disponibilità a discutere costruttivamente le proposte dell'Associazione. Confindustria ritiene fondamentale – ha concluso Tronchetti Provera- costruire un clima di fiducia, indispensabile per sostenere la ripresa economica di cui si vedono i primi segnali". |
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MEDIOBANCA: ASSEMBLEA STRAORDINARIA E CDA |
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Milano, 28 giugno 2004 - L’ Assemblea dei Soci di Mediobanca del 25 giugno ha approvato: la modifica dello statuto sociale volta principalmente a recepire le novità della recente riforma del diritto societario (variazione degli artt. 3, 4, 7, 8, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 19, 20, 21, 22, 23, 25, 27 e 30 dello statuto sociale, soppressione dell’art. 5 e conseguente rinumerazione degli articoli da 6 a 27 e introduzione di un nuovo articolo 27); l’aumento di capitale sociale riservato, ex art. 2441, ultimo comma, del codice civile, a dipendenti del Gruppo bancario per un importo di massimi nominali 7,5 milioni di Euro mediante emissione di n. 15 milioni di azioni da € 0,50 cadauna e conseguente modifica dell’art. 4 dello statuto sociale. Il Consiglio di Amministrazione della Banca, riunitosi dopo l’Assemblea, ha deliberato di cooptare Consigliere di Amministrazione il Signor Gianluigi Gabetti e di rilevare la quota di propria spettanza delle n. 62.990.881 azioni Rcs Mediagroup poste in vendita da Gemina. |
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BANCA INTESA: MOODY'S MIGLIORA L'OUTLOOK A POSITIVO DA STABILE |
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Milano, 24 giugno 2004 - Banca Intesa informa che il 23 giugno l’agenzia internazionale Moody’s ha migliorato da stabile a positivo l’outlook per i rating assegnati a Banca Intesa sui depositi e debiti a lungo termine (“A1”) e sulla solidità finanziaria (“B-”). |
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RIMBORSO PRESTITO OBBLIGAZIONARIO FIAT FINANCE LUXEMBOURG |
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Torino, 25 giugno 2004 - Come già indicato nel bilancio 2003, il prestito obbligazionario Fiat Finance Luxembourg convertibile in azioni Gm (“Exchangeable Gm”) verrà rimborsato pressoché interamente. Dopo il riacquisto e l’annullamento di obbligazioni per complessivi 540 milioni di dollari Usa, comunicato il 23 aprile scorso, residuano in circolazione obbligazioni per complessivi 1,69 miliardi di dollari Usa. A termini di regolamento i titolari delle obbligazioni hanno richiesto il rimborso anticipato per cassa, che sarà effettuato alla data prevista del 9 luglio 2004 utilizzando risorse disponibili. |
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IPO TERNA: ESERCITATA INTEGRALMENTE LA GREENSHOE |
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Roma, 28 giugno 2004 - Con riferimento all’Offerta Globale di azioni della controllata Terna e in conformità a quanto previsto nel relativo prospetto informativo, Terna rende noto che il 25 giugno i Global Coordinators, Mediobanca e Goldman Sachs, hanno comunicato ad Enel l’esercizio integrale dell’opzione di greenshoe relativamente a 130 milioni di azioni Terna. Il prezzo di acquisto delle azioni oggetto della greenshoe è pari a 1,70 euro per azione – corrispondente al prezzo stabilito nell’ambito dell’Offerta Globale – per un controvalore complessivo pari a 221 milioni di euro. Il trasferimento e il pagamento delle azioni oggetto della greenshoe avverrà entro il 30 giugno 2004. Tenuto conto dell’integrale esercizio della greenshoe, l’Offerta Globale ha riguardato pertanto 1 miliardo di azioni Terna, pari al 50% del capitale sociale, per un controvalore di 1,7 miliardi di euro. |
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ASTA DI FINE MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO
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| | | | | | | | Asta di fine mese dei Buoni Ordinari del Tesoro | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Regolamento | 30/06/2004 | | | durata gg. | | 184 | | | | | | | | | Prezzo medio ponderato | | | | | 98,948 | Ritenuta fiscale 12,5% | | | | | 0,13150 | Arrotondamento | | | | | | 0,00050 | Prezzo netto d'aggiudicazione | | | | | 99,08 | Rendimento semplice netto | | | | | 1,82 | Rendimento composto netto | | | | | 1,82 | | | | | | | | | Nell'ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano | | così modificati: | | | | | | | | | | | | | | | Commissioni massime | | | | | 0,20 | | | | | | | | | Prezzo netto d'aggiudicazione+commissioni (massime) | | | 99,28 | | | | | | | | | Rendimento semplice (minimo) | | | | | 1,42 | Rendimento composto netto (minimo) | | | | | 1,42 | |
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ASTA TITOLI DI STATO - CTZ - FINE MESE
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Asta Titoli Di Stato - Ctz - Fine Mese | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | ctz | | | | | | | | | | | | Scadenza | | 28/04/2006 | | | | | Cod./tranche | | it0003646764/7 | | | | | Imp.offerto | | 3000 | | | | | Regolamento | | 30.06.2004 | | | | | Imp.domandato | | 5473 | | | | | Imp.assegnato | | 3000 | | | | | Prezzo aggiudicazione | | 95,46 | | | | | Prezzo esclusione | | 93,494 | | | | | Rendimento lordo | | 2,58 | | | | | Variazione Rend.asta prec. (*) | 0,02 | | | | | Rendimento netto | | 2,31 | | | | | Riparto | | 6,533 | | | | | Importo in circolazione (mln) | 12200 | | | | | Riapertura (mln) | | 300 | | | | | Prezzo nettisti | | 95,397578 | | | | | | | | | | | | (*) raffronto con titolo di pari durata | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Elaborazione Assiom - Associazione Italiana Operatori Mercati dei Capitali | |
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ACCORDO RCS MEDIAGROUP – HUBERT BURDA MEDIA |
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Milano, 28 giugno 2004 - Rcs Mediagroup e Hubert Burda Media comunicano di aver raggiunto l’accordo che riorganizza i rapporti tra i due grandi gruppi editoriali. Rcs Mediagroup acquista il 40% di Rcs Periodici attualmente di proprietà dell’editore tedesco. Burda riacquisisce il 20% di Burda Verlag Osteuropa e il 50% della joint venture Burda Rizzoli International Holding attualmente di proprietà di Rcs Mediagroup. Resta immutata la partnership nella Burda Rizzoli Verlagsbeteiligungen a cui fa capo il gruppo Milchstrasse di Amburgo. L’operazione prevede per Rcs Mediagroup un investimento netto pari a 75,9 milioni di euro, con una plusvalenza sulle cessioni di 15,5 milioni e assicura al Gruppo un significativo rafforzamento sul mercato italiano dei periodici. Hubert Burda Media rafforza la sua posizione nel mercato dell’Europa dell’Est, della Francia, della Turchia e dell’Asia e guadagna flessibilità nell’espansione internazionale. La società sottolinea che per Burda l’espansione internazionale è, e rimane, un fondamento della strategia del Gruppo. |
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TIM INCONTRA LA COMUNITA' FINANZIARIA IN BRASILE |
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Rio de Janeiro, 28 giugno 2004 - Il Gruppo Tim ha incontrato il 24 giugno la comunita' finanziaria internazionale in Sud America. Obiettivo dell'incontro, che ha avuto una durata di due giorni con l'intervento di piu' di cento tra analisti finanziari e investitori istituzionali, e' di garantire una maggiore conoscenza delle strategie e delle attivita' del Gruppo in tale area. Nell'ambito del proprio intervento, l'Amministratore Delegato del Gruppo Tim Marco De Benedetti, ha sottolineato il crescente contributo ai risultati del Gruppo derivante dallo sviluppo delle attivita' internazionali e, in particolare, del Sud America. A livello dei Ricavi consolidati, il peso del Sud America ha infatti superato nel primo trimestre del 2004 il 15% del totale, rispetto al 13% dell'intero esercizio 2003. In base ai target economico-finanziari del triennio 2004-2006, comunicati al mercato nell'ambito del Telecom Day dello scorso marzo, tale incidenza e' prevista raggiungere, al 2006, il 20% dei Ricavi consolidati, mentre a livello di Margine Operativo Lordo, il contributo delle attivita' sudamericane del Gruppo si prevede in crescita da circa il 6% del primo trimestre 2004 a circa il 17% del 2006. Con riferimento al Brasile, sono stati confermati gli importanti obiettivi di crescita per il triennio 2004-2006: una crescita media dei Ricavi pari a circa il 25% (superiore al 30% se depurata dall'effetto dei cambi), una crescita media del Margine Operativo Lordo pari a circa il 90% (superiore al 100% se depurata dall'effetto dei cambi), raggiungendo al 2006, una redditivita' (Margine Operativo Lordo/ricavi) superiore al 40%. L'impegno del Gruppo nell'area e' infine testimoniato dagli investimenti industriali: dei circa 7 miliardi di euro che il Gruppo Tim prevede di investire nel triennio 2004-2006, circa il 30% sara' destinato all'area sudamericana. Con riferimento allo scenario brasiliano, caratterizzato dall'accelerazione nello sviluppo del mercato e dall' incremento nella penetrazione delle linee mobili, l'Amministratore Delegato di Tim Brasil, Mario Cesar Pereira de Araujo, ha confermato la propria strategia di crescita focalizzata sul valore dei clienti acquisiti. I positivi risultati di tale strategia sono gia' oggi rappresentati da un valore medio dei ricavi per cliente (Arpu) superiore rispetto ai competitor su scala nazionale. Tale risultato e' stato conseguito grazie al rapido avvio del servizio Gsm, al forte riconoscimento ottenuto dal brand Tim e ad un'offerta completa di servizi innovativi. Nell'ambito del proprio posizionamento di leadership nell'innovazione sui diversi mercati nei quali il Gruppo Tim opera in Sud America, il Direttore Generale del Gruppo Tim, Mauro Sentinelli, ha mostrato le opportunita' di sviluppo collegate sia alla tecnologia Gsm, adottata dal Gruppo in tutte le societa' partecipate, sia all'applicazione della strategia Plug&play con l'Italia. I principali driver di tale strategia sono rappresentati dalla possibilita' di offrire un portafoglio avanzato di servizi a valore aggiunto (Vas) con una sensibile riduzione del time to market ed una maggiore efficienza operativa in termini di riduzione dei costi e degli investimenti. In relazione al processo di semplificazione societaria delle partecipate del Gruppo Tim in Brasile, Marco De Benedetti ha confermato l'obiettivo di creare valore per tutti gli azionisti delle societa' coinvolte, in un contesto di trasparenza e di tutela degli interessi del mercato. Tim, che ha gia' realizzato alcune operazioni finalizzate alla semplificazione della struttura societaria in Brasile nel corso del 2003 e del primo trimestre 2004, ha recentemente annunciato l'avvio del processo di fusione delle due holding Tele Celular Sul e Tele Nordeste Celular, entrambe controllanti di societa' operative con licenza di banda A e quotate sia al Bovespa che al Nyse. Il processo di semplificazione proseguira' con il conferimento, da parte di Tim Brasil, dell'intera partecipazione in Maxitel, societa' di banda B operante nelle aree di Minas Gerais, Bahia e Sergipe interamente controllata dal Gruppo Tim, in favore di Tim Celular, societa' che opera esclusivamente con tecnologia Gsm nel nord e nel centro ovest del Brasile oltre che negli stati di Sao Paulo, Rio de Janeiro, Rio Grande do Sul, Espirito Santo e nel Distretto Federale. |
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GRUPPO PAGNOSSIN: APPROVAZIONE BILANCIO 2003 E DESTINAZIONE DEL RISULTATO D’ESERCIZIO
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Treviso, 25 giugno 2004 – Il 25 giugno è stata approvato all’unanimità dall’Assemblea degli Azionisti il bilancio d’esercizio e bilancio consolidato al 31 dicembre 2003. La Società chiude l’esercizio 2003 con una perdita netta d’esercizio di Euro 6.754 migliaia ed Euro 12.907 migliaia milioni rispettivamente nel bilancio civilistico e in quello consolidato dopo aver contabilizzato oneri straordinari come segue: - Euro 500 mila per la svalutazione effettuata dalla Capogruppo sull’immobile di Gattinara, originariamente affittato alla Vaserie Trevigiane Int. S.p.a., al fine di ricondurne il valore a quello di presumibile realizzo; - Euro 2.606 migliaia per la svalutazione effettuata al fine di adeguare il valore delle partecipazioni nelle società collegate e controllate alle rispettive frazioni di patrimonio netto ridottosi al 31.12.2003 a seguito delle perdite maturate nell’esercizio, di cui Euro 1.164 mila effettuate dalla Capogruppo ed Euro 1.489 migliaia effettuate dalla R.g.; - Euro 1.800 mila per la svalutazione del credito verso la V.t. In considerazione della prevista futura capacità di rimborso della società (di cui Euro 700 mila effettuate dalla Capogruppo ed Euro 1.100 mila effettuate dalla R.g.); - Euro 3.354 migliaia per la svalutazione del credito vantato nei confronti della Pragma Financial Limited. Tale credito, sorto nel 2001 a seguito della cessione del 65% della partecipazione nella V.t. Per l’importo di Euro 6.854 migliaia, pari al valore di libro, era dilazionato in sei rate annuali a decorrere da gennaio 2004, maggiorate da interessi a decorrere da gennaio 2003. Tale credito era già stato oggetto di svalutazione al 31.12.2002 per Euro 2.900 migliaia per adeguarlo al valore del patrimonio netto della partecipazione V.t., costituente la primaria garanzia al rimborso del credito. Al 31.12.2003 si è ritenuto di procedere alla predetta ulteriore svalutazione stante il mancato pagamento da parte della Pragma della prima rata contrattualmente prevista e dall’incertezza generatasi a seguito del decesso, ad ottobre 2003, del dott. Chierici, socio di riferimento della società debitrice. - Euro 2.937 migliaia per adeguare il valore delle rimanenze al presumibile valore di realizzo in quanto le giacenze al 31.12.2003 presentavano, per un rilevante ammontare di semilavorati e di prodotti finiti, indici di rotazione bassi, che evidenziavano livelli di giacenza eccedenti rispetto al fabbisogno del normale ciclo operativo; la svalutazione è stata effettuata per Euro 850 mila dalla Capogruppo e per Euro 2.087 migliaia dalla R.g.; Euro 4.335 migliaia per l’accantonamento effettuato per adeguare i crediti commerciali al presunto valore di realizzo, di cui Euro 286 mila da parte della Capogruppo ed Euro 3.365 migliaia dalla R.g.; Euro 4.135 migliaia stanziati per imposte differite attive, iscrizione dovuta alla ragionevole certezza della loro ricuperabilità, in quanto si ritiene probabile il realizzarsi in futuro di redditi imponibili sufficienti per assorbirle, di cui Euro 2.426 migliaia da parte della Capogruppo ed Euro 1.725 migliaia da parte della R.g.; L’assemblea ha deliberato di rinviare a nuovo la perdita dell’esercizio. Giudizio positivo dei Revisori sul bilancio 2003 Il 23 giugno 2004 è pervenuta alla Richard-ginori 1735 S.p.a. La relazione sul bilancio civilistico e consolidato del 2003 della Società di Revisione con la quale è stato espresso un giudizio positivo sulla correttezza, chiarezza e veridicità dei bilanci approvati il 24-06-04. Questa relazione dei revisori ha sostituito la precedente emessa in data 18 giugno 2004. La Pagnossin è in attesa della medesima nuova relazione. Rinnovo del Consiglio di Amministrazione e altre delibere assembleari L’assemblea ha deliberato di nominare per il triennio 2004, 2005 e 2006 e, comunque, sino all’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2006 quali membri del Consiglio di Amministrazione i Signori: Dott. Mauro Zanguio, Presidente, Dott. Roberto Villa, Ing. Franco Lanaro, Dott. Giuseppe Civardi, Dott. Lino De Luca. A breve il Consiglio di Amministrazione si riunirà per assegnare le deleghe. L’assemblea ha altresì rinnovato l’autorizzazione all’acquisto e alla vendita di azioni proprie e di azioni della controllante per un periodo di diciotto mesi. Nella stessa seduta si è provveduto all’integrazione del Collegio Sindacale che risulta oggi così composto: Dott. Roberto Carta, – Presidente -, Dott. Gianluigi Bettiol – Sindaco effettivo, Dott. Ferruccio Lino Bellini – Sindaco effettivo, Pierantonio Dal Lago – Sindaco Supplente, Dott. Enrico Sessa – Sindaco Supplente. Infine la Società ha conferito alla società Kpmg S.p.a. L’attività di revisione per gli esercizi 2004, 2005 e 2006. Si rende noto che la documentazione prevista in ottemperanza al disposto dell’art. 77 del Regolamento Consob approvato con delibera n. 11971, è stata depositata presso la sede sociale e presso la Borsa Italiana S.p.a., per la consegna a chiunque ne inoltri richiesta. Il verbale dell’assemblea verrà depositato entro il 02 luglio 2004 presso la Borsa Italiana. Sintesi dati di bilancio Di seguito si evidenziano i principali dati economico–finanziari: Capogruppo: I ricavi per cessioni di beni ammontano a Euro 15.022 migliaia contro Euro 16.049 migliaia dell’esercizio precedente; il valore della produzione ammonta ad Euro 15.485 migliaia contro Euro 18.141 migliaia dell’esercizio precedente. Il Valore aggiunto si decrementa, a seguito del già citato calo delle vendite, a circa il 43% in rapporto al fatturato. Relativamente ai costi si osserva quanto segue. I costi (per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi ed oneri diversi) ammontano ad Euro 9.035 migliaia; Il costo del personale ammonta ad Euro 6.450 migliaia. Gli ammortamenti sono stati stanziati in totali Euro 1.355 migliaia contro Euro 1.437 migliaia del precedente esercizio. Gli accantonamenti per rischi passano da Euro 417 mila a Euro 303 mila al 31.12.2003. Il risultato operativo è negativo per Euro 1.658 migliaia contro positivi Euro 470 mila del 2002. Il saldo dei proventi e degli oneri finanziari passa da negativi Euro 2.420 migliaia a negativi Euro 2.195 migliaia; conseguentemente il risultato al lordo della gestione straordinaria e delle imposte risulta di negativi Euro 3.853 migliaia contro un saldo negativo di Euro 1.950 migliaia relativo al 2002. Il risultato al lordo delle imposte ammonta a negativi Euro 8.969 migliaia contro un saldo di negativi Euro 4.963 migliaia del 2002. Il risultato netto è di negativi Euro 6.754 migliaia contro un saldo di negativi Euro 5.337 migliaia dell’esercizio precedente. A tal proposito si segnala che, nel rispetto di quanto previsto dal Principio Contabile n. 25, si evidenzia che vengono iscritte le imposte anticipate sulla base della ragionevole certezza del loro futuro recupero, ossia dell’esistenza di redditi futuri imponibili non inferiori all’ammontare delle differenze che si andranno ad annullare. A fine esercizio la Pagnossin presentava un indebitamento netto di Euro 35 milioni, di cui Euro 30 milioni a medio/lungo termine, contro un indebitamento netto a fine 2002 di Euro 33 milioni, di cui Euro 30 milioni a medio/lungo termine; al 31.12.2003 la società presenta una disponibilità monetaria netta negativa di Euro 4.629 migliaia. Gruppo: Le vendite consolidate sono riferite per il 25% (Euro 13.985 migliaia) al settore della ceramica e per il 75% (Euro 42.587 migliaia) al settore della porcellana: Il valore aggiunto risulta pari ad Euro 25.239 migliaia, contro Euro 33.534 migliaia dello stesso periodo del 2002. I costi per le materie prime, sussidiarie e di consumo ammontano ad Euro 13.316 migliaia, con un’incidenza del 23,5% sui ricavi netti di vendita, rispetto ad Euro 16.470 migliaia dello stesso periodo dell’anno precedente, con un’incidenza del 25,5%. I costi per godimento beni di terzi (Euro 696 mila) si riferiscono a canoni di locazione, a canoni di leasing ed a noleggi. Gli oneri diversi di gestione (Euro 1.012 migliaia) comprendono essenzialmente spese postali, telefoniche e le imposte e tasse non sul reddito ( Ici e tributi diversi). Il Margine operativo lordo è positivo per Euro 3.922 migliaia, contro positivi Euro 10.970 dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Gli ammortamenti (Euro 5.901 migliaia) sono stati calcolati ed imputati pro quota in base alle stesse aliquote utilizzate nella redazione del bilancio d‘esercizio, tenendo anche conto delle movimentazioni delle immobilizzazioni avvenute nel corso del trimestre. Il Risultato operativo passa da positivi Euro 3.280 migliaia dello stesso periodo del 2002 a negativi Euro 6.614 migliaia; l’appesantimento è principalmente dovuto alle prudenziali svalutazioni sui crediti già commentate nella parte relativa alle liquidità differite. Relativamente alla situazione finanziaria, al 31.12.2003 il Gruppo presentava un indebitamento netto di Euro 77 milioni, di cui Euro 41 milioni a medio/lungo termine, contro un indebitamento netto a fine 2002 di Euro 78 milioni, di cui Euro 52 milioni a medio/lungo termine. 31/12/03 31/12/02 debiti correnti finanziari 36.987 29.524 debiti finanziari a m/l termine 40.970 52.001 cassa e banche attive (360) (3.668) posizione finanziaria netta 77.597 77.857 |
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FIERA MILANO SPA : CONCLUSA L’ACQUISIZIONE DI EXPOCTS PRIMARIO ORGANIZZATORE DI MOSTRE MODIFICATO LO STATUTO PER ADEGUARLO, TRA L’ALTRO, ALLA RIFORMA DEL DIRITTO SOCIETARIO CARLO SANGALLI CONFERMATO AMMINISTRATORE |
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Milano, 28 giugno 2004 - L’assemblea degli azionisti di Fiera Milano spa si è riunita il 25 giugno in sede ordinaria e straordinaria, presieduta dal presidente del Consiglio di amministrazione Michele Perini. A margine dell’Assemblea la Società ha annunciato il perfezionamento dell’acquisizione del 51% di Expocts, braccio fieristico dell’Unione del Commercio di Milano nonché uno dei maggiori organizzatori italiani di manifestazioni espositive. Assemblea ordinaria. In sede ordinaria l’Assemblea ha confermato la nomina ad amministratore di Carlo Sangalli, già cooptato dal Consiglio di amministrazione il 13 dicembre 2003. L’assemblea ha inoltre approvato, nell’ambito delle previsioni dell’articolo 2389 del Codice civile, l’attribuzione ai membri del Consiglio di amministrazione di un gettone di presenza, in funzione dell’intervento alle riunioni del Consiglio stesso. Assemblea straordinaria. In sede straordinaria l’Assemblea dei soci ha deliberato modifiche dello Statuto sociale necessarie, tra l’altro, per adeguarlo alle disposizioni contenute nella riforma del diritto societario (c.D. Riforma Vietti). “La revisione dello Statuto - osserva in proposito il presidente Perini - fa proprie diverse novità che incidono in particolare sul piano della semplificazione delle formalità e della maggiore efficienza dei processi di governance. Ma introduce anche modifiche non richieste dalla legge e decise autonomamente dalla Società. Tra queste ricordo la riduzione dal 7% al 5% del quorum richiesto per la presentazione delle liste dei candidati al Consiglio di amministrazione. E’ un provvedimento che il Consiglio ha proposto all’Assemblea per dare maggiore spazio e rappresentatività alle minoranze, tenendo conto anche della richiesta in tal senso giunta dall’Assemblea dei soci dello scorso ottobre”. Acquisizione di Expocts. A margine dell’assemblea Fiera Milano Spa ha annunciato, a conclusione delle previste attività di due diligence, la firma del contratto definitivo per l’acquisizione dall’Unione del Commercio di Milano del 51% di Expocts Spa, da oltre trent’anni primario organizzatore di manifestazioni fieristiche. Expocts realizza nella media degli anni solari 2003-2004 circa 145.000 metri quadrati netti espositivi, 28,5 milioni di euro di ricavi e 1,5 milioni di euro di Ebitda. La sua posizione finanziaria netta al 31-12-2003 era positiva per 2,9 milioni di euro. Expocts ha una solida vocazione multisettoriale internazionale ed una posizione di leadership in Italia e in Europa, con prestigiosi marchi noti anche al grande pubblico. Tra questi si possono ricordare Bit - Borsa internazionale del turismo, Host - Salone Internazionale dell’ospitalità professionale, Expo Trade - Salone internazionale del Sistema commercio, Milano Vende Moda. I termini della transazione sono quelli contenuti nella lettera di intenti resa nota il 13 maggio scorso. Il prezzo, che tiene conto del significativo sviluppo atteso dalle due parti per le mostre di Expocts grazie anche all’avvio del nuovo quartiere espositivo di Fiera Milano, è suddiviso in una parte a pronti di 7,5 milioni di euro, e in una parte a termine di 2 milioni di euro. Quest’ultima verrà riconosciuta entro trenta giorni dall’approvazione del bilancio 2007-2008 di Expocts, a condizione che la sommatoria dell’Ebitda del triennio che si chiuderà a tale data non risulti inferiore a 13,4 milioni di euro, obiettivo indicato dal piano triennale elaborato dal venditore secondo un approccio di sviluppo fortemente aggressivo. Il prezzo a pronti è stato, invece, definito in base ad una previsione di crescita più moderata, con un Ebitda cumulato relativo al medesimo triennio per circa 10,3 milioni di euro. Inoltre, la quota di prezzo a pronti include circa 1 milione di euro relativo alle azioni Fiera Milano spa sottoscritte da Expocts all’atto del collocamento in Borsa del titolo. Il trasferimento delle azioni è previsto all’avvio dell’esercizio 2004-2005. Advisor dell’operazione è stata la Divisione Corporate Finance di Banca Akros. “Siamo molto lieti di aver concluso in tempi davvero brevi questa importante operazione, che è interamente autofinanziata” ha dichiarato in proposito l’amministratore delegato di Fiera Milano spa, Piergiacomo Ferrari. “Crescere come organizzatori, oltre che come erogatori di servizi fieristici, era una nostra priorità strategica. L’abbiamo perseguita con una serie di operazioni che trovano oggi nel controllo di Expocts il loro coronamento. Ma ci preme anche sottolineare che ancora una volta ci siamo mossi in accordo con un’associazione di categoria: l’Unione del commercio resterà infatti socio di minoranza di Expocts. Con le associazioni vogliamo mantenere un rapporto privilegiato perché sono loro l’humus ideale per far crescere le mostre professionali”. |
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CONVEGNO DI INAUGURAZIONE LOMBARDIAPOINT MILANO PUNTO OPERATIVO PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE |
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Milano, 28 giugno 2004 - L’inaugurazione del Lombardiapoint presso la Camera di Commercio di Milano è l’occasione per presentare gli obiettivi e il carattere innovativo della Rete dei punti operativi regionali per l’internazionalizzazione delle imprese: un progetto nato dall’intesa tra Regione Lombardia, Ministero delle Attività Produttive, Unioncamere Lombardia e concretizzato con la preziosa collaborazione del sistema camerale lombardo, Ice, Sace e Simest. La Rete, composta da 11 Lombardiapoint operativi presso ciascuna Camera di Commercio delle province lombarde, ha la funzione di sostenere le imprese locali nelle loro attività con l’estero, facilitando l’incontro tra domanda e offerta di servizi per l’internazionalizzazione. Offre, infatti, servizi informativi di primo livello, servizi specialistici (ricerca partner, analisi di mercato, predisposizione piani di marketing); servizi di consulenza (pareri e risposte in materia di contrattualistica, fiscalità, pagamenti, dogane); servizi per la promozione (organizzazione di fiere e missioni); servizi finanziari (finanziamenti agevolati e bandi di gara internazionali); servizi assicurativi e servizi di certificazione (documenti per l’export). La Rete dei Lombardiapoint promossa dalla Regione non è soltanto un network nuovo, ma un nuovo modo di operare insieme e di fare sistema tra i principali attori pubblici che sostengono le aziende sui mercati esteri, valorizzando le competenze presenti sul nostro territorio e assicurando il maggiore livello possibile di vicinanza alle imprese che, per la prima volta possono trovare tutto il supporto necessario per la loro internazionalizzazione presso un unico ufficio. 28 Giugno 2004 ore 14.00 Sala Consiglio - Palazzo Turati Via Meravigli 9/b Milano |
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UNINDUSTRIA PADOVA: IL 30 GIUGNO ASSEMBLEA GENERALE CON MONTEZEMOLO, URSO, PEZZOTTA TRA GLI OSPITI LUIGI ROSSI LUCIANI, GIORGIO BRUNETTI, ANTONIO CALABRÒ. QUALE VIA PER IL CAPITALISMO ITALIANO E PER IL NORD EST? |
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Padova, 28 giugno 2004 - Mercoledì 30 giugno, con inizio della parte pubblica alle ore 17.30 al Centro Congressi “Papa A. Luciani” di Padova, si svolgerà l’Assemblea Generale 2004 dell’Unione Industriali della provincia di Padova, quinta associazione dell’industria in Italia con circa duemila aziende iscritte. La relazione del presidente di Unindustria Padova, Luca Bonàiti, aprirà i lavori dell’assemblea dal titolo emblematico: “Fuori dal tunnel. Come far ripartire un’economia che non gira”. Sulla diagnosi e le terapie, in vista del varo del Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef), si confronteranno esponenti del Governo, del sindacato e dell’impresa: il vice ministro delle Attività produttive Adolfo Urso, il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta, Luigi Rossi Luciani presidente di Confindustria Veneto, Giorgio Brunetti ordinario di strategia e politica aziendale all’Università Bocconi. Moderatore Antonio Calabrò, editorialista economico e direttore di Apcom. Il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo concluderà i lavori dell’assemblea. Fuori Dal Tunnel. Gli ultimi rapporti sul sistema Italia descrivono un’economia “avvizzita”, frenata da carenze infrastrutturali, alti costi energetici, bassi investimenti in ricerca. Da un capitalismo familiare e di piccola dimensione (tranne rare eccezioni), in affanno nella nuova economia globale. Dal 1985 all’87 la produzione industriale è cresciuta quasi 8 punti più della media Ocse, ma il vantaggio si è eroso in un decennio fino a scendere in terreno negativo dal 1999 (-4%). Solo un appannamento o un allarme strutturale che interessa, con identiche modalità, il sistema Paese e il nord est italiano? A luci ed ombre del sistema produttivo e alle ricette per far ripartire un’economia che non gira, Unindustria Padova dedica l’assemblea 2004. Con un invito esplicito alla politica e agli stessi imprenditori ad uno sforzo corale senza precedenti, per scongiurare la marginalizzazione dell’industria italiana nella nuova geografia produttiva mondiale. Sullo sfondo un modello di sviluppo - centrato sulla piccola dimensione d’impresa, i distretti, la creatività e agilità delle imprese - che denota sintomi di logoramento e urgenza di ristrutturarsi. “Queste qualità restano fondamentali - spiega il presidente degli industriali padovani, Luca Bonàiti -. Tuttavia non sono più sufficienti per garantire il successo in un’economia globale dove emergono Paesi che competono grazie a livelli di costo più bassi, ed altri che fondano il loro successo sulla tecnologia”. Anche Padova e il Nord Est vivono una transizione difficile. Modello al capolinea o piuttosto in cantiere? “Sono esauriti alcuni fattori propulsivi, non lo sviluppo”, spiega Bonàiti. “Ciò non toglie l’urgenza di ristrutturarsi saldando la tradizionale creatività all’innovazione continua, alle alte tecnologie, alla qualità del capitale umano, a modelli organizzativi e di internazionalizzatone sofisticati”. Ma anche a una cultura di crescita dimensionale, di aggregazioni e integrazioni fra imprese, di allargamento del capitale di rischio. Su questa strada le imprese non vanno lasciate sole. “Dalla politica ci aspettiamo meno risse e più concretezza”, insiste il presidente degli industriali padovani. “E segnali chiari e inequivocabili di fiducia alle imprese, a cominciare dal prossimo Dpef”. Assemblea Generale 2004 Mercoledì 30 giugno 2004 - Centro Congressi “Papa A. Luciani” Padova Programma: ore 17.30 Relazione introduttiva Luca Bonàiti presidente Unindustria Padova; Tavola rotonda “Fuori Dal Tunnel. Come far ripartire un’economia che non gira” ne discutono Giorgio Brunetti professore ordinario di strategia e politica aziendale Università Bocconi, Antonio Calabrò direttore Apcom, Savino Pezzotta segretario generale Cisl, Luigi Rossi, Luciani presidente Confindustria Veneto, Adolfo Urso vice ministro Attività Produttive. Conclusioni Luca Cordero di Montezemolo presidente Confindustria |
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“COLLABORATIVE INNOVATION” INNOVARE L’INNOVAZIONE. SVILUPPARE L’INNOVAZIONE SISTEMICA ATTRAVERSO LA COOPERAZIONE TRA IMPRESE |
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Milano, 28 giugno 2004 - Nel mondo delle imprese è forte, diffusa e crescente la percezione di una decisa intensificazione della competizione. È altrettanto forte, diffusa e crescente la percezione di un’aumentata complessità e imprevedibilità dei contesti ambientali, di mercato e competitivi. In questo contesto l’innovazione, la capacità di innovare e di anticipare i concorrenti diventano elementi fondamentali. Ma la natura e il profilo dell’innovazione si stanno modificando: accanto a quella tradizionale, incrementale, focalizzata sul prodotto e sui processi produttivi, bisognerà affiancare un’innovazione di sistema e radicale. Innovare diventa un fatto complesso, non basta più la genialità dei singoli. Innovare richiede competenze ampie, diverse. E la capacità di saperle integrare. La cooperazione tra imprese diviene quasi obbligatoria. Anche le forme della cooperazione stanno cambiando e si fanno sempre più complesse. Sono necessarie imprese provenienti da diversi settori e filiere produttive, competenze diverse, reti di collaborazione estese e internazionali. Dichiarate queste tendenze, la gran parte delle imprese italiane non sembrano avere ancora messo a fuoco le implicazioni che ne derivano. Appare evidente un gap tra ciò che si dice sia necessario fare e le azioni che nella realtà vengono avviate. Tre le questioni che sembrano essere più critiche: 1- la scarsa propensione delle imprese a partecipare a forme di collaborazione se non in posizione dominante. 2- la dimensione ancora prevalentemente locale/regionale o tuttalpiù nazionale delle esperienze di collaborazione tra imprese. 3- l’inadeguatezza organizzativa e culturale delle università e dei centri di ricerca nazionali a sostenere i processi di innovazione e a cooperare con le imprese. Sono questi i principali risultati di un progetto di ricerca al quale hanno partecipato 65 top manager di grandi e medie imprese italiane e straniere presenti nel nostro paese. Obiettivo della ricerca: identificare e descrivere le principali tendenze in atto nel mondo delle imprese sul tema dell’innovazione in generale e sulla cooperazione tra le imprese per fare innovazione in particolare. A promuovere la ricerca, prima fase del progetto “Collaborative Innovation”, un pool di quattro università italiane, per la prima volta insieme: Università di Perugia: dipartimento di Discipline giuridiche ed economiche della Facoltà di Economia e dipartimento di Ingegneria Elettronica e dell’Informazione della Facoltà di Ingegneria; Università di Trento: dipartimento di Informatica e Telecomunicazioni della Facoltà di Scienze e dipartimento di Informatica e Studi Aziendali della Facoltà di Economia; Politecnico di Torino: dipartimento di Informatica e Studi Aziendali della Facoltà di Ingegneria Gestionale Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università di Torino. I risultati della ricerca, le tendenze in atto, i temi chiave della cooperazione tra imprese per fare innovazione saranno oggetto del convegno “Collaborative Innovation”, che si terrà a Segrate (Milano), nell’Auditorium di 3M Italia (via Bovio 3), giovedì 1 luglio a partire dalle 9,30. Il convegno è organizzato da Futuremakers, associazione no profit fondata nel maggio 2004 da accademici, consulenti d’azienda e manager, che intende promuovere la cultura dell’innovazione nel nostro paese. Al Convegno saranno presenti amministratori delegati e dirigenti delle imprese che hanno partecipato all’iniziativa più un ristretto numero di top manager di altre imprese di rilevanza nazionale. Sono inoltre invitati rappresentanti dei ministeri dell’Innovazione, della Ricerca Scientifica e delle Attività Produttive, del mondo accademico, nonché di alcune Agenzie di sviluppo e innovazione regionali. Per motivi di sicurezza, è necessario confermare la propria partecipazione al convegno entro e non oltre il 28 giugno. Si prega contattare: Patrizia Grandicelli – Tel. 02/467785061 – e-mail: patrizia.Grandicelli@newtonmi.it |
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UN FASCICOLO SULL’ATTIVITÀ DELL’ OMBUDSMAN EUROPEO |
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Bruxelles, 28 giugno 2004 - L’ombudsman (“mediatore” o difensore civico) europeo ha diffuso un testo, pubblicato in 24 lingue ed intitolato “At a glance” (con un’occhiata), per presentare i casi trattati e chiarire ai cittadini quali siano la sua figura ed il suo ruolo. L’ombudsman europeo ha il compito di indagare su casi di cattiva amministrazione delle istituzioni e degli organi comunitari, oltre a rispondere alle lamentele pervenute, avendo inoltre lui stesso la possibilità di aprire inchieste di propria iniziativa. E’ possibile pervenire alla pubblicazione collegandosi al sito dell’Ombudsman europeo: http://www.Euro-ombudsman.eu.int/glance/en/default.htm |
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PRESSO L'INCUBATORE LABORATORIO INNOVAZIONE BREDA UN GRUPPO DI AZIENDE ITALO-CANADESI SI PRESENTA OGGI A POTENZIALI IMPRESE PARTNER, SELEZIONATE TRA LE REALTÀ LOMBARDE
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Sesto San Giovanni, 28 giugno 2004 – Procede senza sosta l'attività internazionale di Agenzia Sviluppo Nord Milano (Asnm) e Bic La Fucina. Dopo la felice conclusione dell'Eurada Study Tour che ha portato nell'area metropolitana milanese i responsabili delle grandi agenzie di sviluppo regionali europee, dopo il progetto Digital Gate to California che ha accompagnato le start up lombarde più innovative a San Francisco, è arrivata il 25 giugno a Sesto San Giovanni la missione economico - istituzionale della Camera di Commercio Italiana di Toronto (Ccit) e della municipalità di Sault Ste. Marie, una cittadina canadese che è al contempo importante polo industriale (carta, acciaio, legname) e porta d'ingresso al mercato americano. Ccit è un'organizzazione privata, indipendente che opera senza scopo di lucro con l'obiettivo di promuovere gli scambi commerciali italo-canadesi e di collegare il mondo del commercio, degli affari e della cultura dei due paesi. La visita al Nord Milano si inserisce in una più vasta politica di promozione delle relazioni economiche tra il Nord Ontario e l'Italia. La delegazione canadese è composta da rappresentanti della città di Sault Ste. Marie, tra cui il Sindaco John Rowswell che ha incontrato il Sindaco di Sesto Giorgio Oldrini, e manager di aziende che operano nei settori del riciclaggio, degli impianti di riscaldamento e condizionamento, della meccanica, del mondo della consulenza, del diritto commerciale e ambientale. I delegati sono arrivato in Italia con l'obiettivo di incontrare imprenditori che vogliano instaurare con loro vantaggiosi rapporti d'affari e future partnership. Grazie all'impegno di Bic La Fucina, il centro servizi per le imprese del Nord Milano specializzato in attività di internazionalizzazione, è stato possibile associare ad ogni impresa americana alcuni qualificati e potenziali partner lombardi, così da avviare una prima serie di incontri mirati alle esigenze degli imprenditori canadesi. L'incontro de visu tra gli imprenditori è stato il momento chiave in cui approfondire le differenti modalità di business e in cui avviare collaborazioni bilaterali. Obiettivo finale degli imprenditori canadesi è creazione di relazioni stabili e l'individuazione di alleanze transnazionali tra piccole e medie imprese lombarde. |
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L’ACCELERATORE D’IMPRESA DEL POLITECNICO E IL GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI PRESENTANO LA SECONDA “START CUP MILANO” |
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Milano, 28 giugno 2004 - Il professor Giuseppe Serazzi, direttore dell’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano, alle ore 18,45 di martedì 29 giugno, presenta nella sala Uno di Assolombarda, nel corso di un incontro organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori, la seconda edizione del Premio per l’innovazione tecnologica “Start Cup Milano”. Al Premio, che mette in palio finanziamenti complessivi per 15 mila Euro destinati a tre progetti già supportati da business plan imprenditoriali, possono partecipare aspiranti imprenditori che intendono avviare iniziative di sviluppo di prodotti e servizi high-tech ed innovativi e imprese già costituite da non più di due anni o che siano interessate a creare nuovi spin off che rientrino, comunque, nelle aree di competenza del Politecnico di Milano quali, per esempio, disegno industriale, meccanica, informatica, elettronica, aerospaziale ambiente ed energia. Il bando di concorso per partecipare alla “Start Cup Milano”, realizzata con il supporto del Comune di Milano e la sponsorizzazione della Camera di Commercio di Milano, scade il prossimo 23 luglio. La premiazione avverrà ai primi di ottobre e i tre business plan che risulteranno vincitori, a dicembre parteciperanno automaticamente alla seconda edizione del premio Nazionale Per l’Innovazione al quale, quest’anno aderiscono oltre al Politecnico di Milano, altri nove Atenei di tutta Italia. Per avere un’idea del valore dell’iniziativa, basti pensare che lo scorso anno i business plan ammessi alla competizione furono venti e che dopo un periodo di incubazione, sei di questi sono già diventati imprese. Attualmente, i “contatti” avvenuti tramite il sito www.Ai.polimi.it/startcup sono stati circa seimila e già una cinquantina di aspiranti imprenditori si sono dimostrati interessati a presentare i loro progetti. |
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PROTEZIONE INTERNAZIONALE DEI MARCHI EUROPEI |
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Bruxelles, 28 giugno 2004 - Sarà possibile per le imprese europee far riconoscere e proteggere il proprio marchio sul piano internazionale, grazie alla domanda di adesione della Comunità Europea al Protocollo di Madrid. Chiunque richiede o possiede già un marchio comunitario, potrà ottenere la sua protezione fuori e dentro l’Unione Europea. I Paesi ora aderenti al protocollo sono più di sessanta. Per saperne di più: http://europa.Eu.int/comm/competition/index_it.html |
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ASSEMBLEA GENERALE DI CONFCOMMERCIO |
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Roma, 28 giugno 5004 - Giovedì prossimo, 1° luglio, presso l’Aula Magna del Palazzo dei Congressi, in Viale della Pittura a Roma, si svolgerà la 17° Assemblea Generale di Confcommercio. I lavori avranno inizio alle ore 10.00 con la relazione del Presidente Sergio Billè. Parteciperà il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Saranno presenti il Vice Presidente del Consiglio, Fini, e il Presidente del Senato, Pera. Molte le presenze di esponenti del Governo: nel parterre dell'Aula Magna, tra gli altri, ci saranno i Ministri Buttiglione, Castelli, Gasparri, La Loggia, Lunardi, Maroni, Marzano, Mazzella, Sirchia, Stanca e Tremonti. Tra gli altri, presenti anche il Presidente di Confindustria, Montezemolo, i leader di Cisl e Uil, Pezzotta e Angeletti, il Segretario dei Ds, Fassino, il Presidente e Ad di Fs, Catania, il Presidente di Mediaset, Confalonieri, il Presidente di Autostrade, Gros Pietro, il Presidente onorario di Rcs, Romiti. |
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QUINTIERI (ICE): L'EXPORT ITALIANO SFONDA AD EST IL MAGGIO D'ORO (+10,5%) DEL MADE IN ITALY IN CINA, RUSSIA E TURCHIA |
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Roma, 28 giugno 2004 - I dati diffusi dall'Istat, relativi all'interscambio commerciale con i paesi esterni all'Unione Europea sono stati così commentati dal presidente dell'Ice, Beniamino Quintieri: "I dati mostrano un aumento di entrambi i flussi d'interscambio: il valore delle importazioni ha accelerato rispetto all'incremento tendenziale di aprile (8% rispetto al 6,7%) mentre le esportazioni sono aumentate del 10,5%. Il saldo commerciale dell'Italia con le aree esterne alla Ue nel mese di maggio ha pertanto fatto registrare un attivo di 94 milioni di euro. La ripresa delle esportazioni italiane sta beneficiando del migliorato contesto internazionale e del relativo minore deprezzamento del dollaro nei primi mesi di questo anno rispetto allo stesso periodo del 2003. L'incremento delle vendite all'estero di prodotti italiani nel mese di maggio è stato generalizzato, ma si nota un vero e proprio sfondamento dell'export italiano verso Est. I migliori risultati si sono registrati infatti in Turchia (+43%), in Russia (+28,8%), in Cina (+22,2%), nei paesi europei non membri della Ue (+19,4%). Il dato complessivo dell'incremento di questo "maggio d'oro" (+10,5%) è ancora più rilevante se si pensa che comunque si segnalano ancora le difficoltà dell'export italiano verso gli Usa (-4,1%). Dal punto di vista settoriale hanno fatto registrare le maggiori variazioni positive, oltre che i prodotti petroliferi raffinati (72,5%), i metalli e prodotti in metallo (32,2%) le macchine ed apparecchi meccanici (15,6%), i prodotti in gomma e plastica (14,4%), mentre sono ancora diminuiti i prodotti dell'agricoltura e della pesca (-16,4%) e i mobili (-2,5%). Dal lato delle importazioni gli incrementi maggiori nel mese di maggio hanno riguardato i mobili (25%), gli apparecchi elettrici e di precisione (25,1%) e i settori delle materie prime energetiche (23,5%) e non energetiche (19,8%)". |
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CONSEGNATO IL PRIMO P.180 AVANTI DI "EXECUTIVE BLUE" IL NUOVO MODO DI VOLARE EXECUTIVE |
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Genova, 28 giugno 2004 - Cerimonia di consegna negli stabilimenti Piaggio Aereo Industries di Genova del primo P.180 alla divisione "Executive Blue" di Blue Panorama Airlines. Si tratta del primo aeromobile dei due commissionati dal vettore che, al fianco dei suoi operativi charter e di linea, ha strategicamente deciso di puntare anche sul servizio di "aerotaxi" per completare la già ampia offerta rivolta a soddisfare ogni esigenza del trasporto aereo. All'evento hanno preso parte tra gli altri il presidente di Blue Panorama Airlines Franco Pecci e per Piaggio Aero l'Amministratore Delegato, José Di Mase e il Direttore Generale, Giorgio Giorgi. Presenti inoltre per Blue Panorama Airlines, il vicepresidente operativo Arcangelo Cipriani e la responsabile marketing Alessandra Pecci. Tra le autorità intervenute alla cerimonia di consegna il Prefetto di Genova Giuseppe Romano, e per la Regione Liguria il Presidente Sandro Biasotti e l'Assessore allo Sviluppo Economico Giacomo Gatti. Executive Blue opererà come vettore sulle medie distanze indirizzando la propria offerta a un target rappresentato da imprenditori, enti pubblici, istituzioni e personaggi pubblici, le cui esigenze di trasporto richiedono la flessibilità che una compagnia aerea tradizionale non sempre può garantire. La formula principale sarà quella dell'acquisto di pacchetti di ore volo e consentirà, a fronte della disponibilità di un velivolo in tempo reale, risparmi di gestione notevoli in particolare per società che tradizionalmente si avvalevano di costose flotte aziendali. "La nostra proposta - ha sottolineato il presidente di Blue Panorama Airlines, Franco Pecci - vuol ampliare gli spazi di mercato di Blue Panorama Airlines con l'offerta di servizi executive che nascono però su solide basi, cioè dalla ricercatezza in termini di qualità, disponibilità e comfort che Blue Panorama ha sempre avuto come obiettivi fondamentali della propria missione. Per questo abbiamo scelto il Piaggio P.180, che rappresenta una perfetta miscela di performance, qualità e duttilità". A sua volta l'Amministratore Delegato Piaggio Aereo Industries, - società genovese con una grande tradizione nel settore della business aviation -, Josè Di Mase, ha ribadito come" dopo il grande successo di mercato negli Stati Uniti con la commessa di Avantair prosegue anche qui in Italia la fortuna del P 180 che trova un nuovo e prestigioso cliente del settore aerotaxi. Con la consegna del P 180 a Blue Panorama il numero dei velivoli venduti dall'inizio del 2004 sale così a nove unità". "Piaggio Aero rappresenta oggi" - continua José Di Mase - " una delle poche aziende italiane che hanno scelto di investire nella propria attività, in controtendenza rispetto all'attuale processo di deindustrializzazione, che molte aziende italiane stanno attuando, grazie anche al forte sostegno delle istituzioni locali e nazionali. Mi riferisco nello specifico al trasferimento a Villanova, il cui investimento è stimato in circa 100 milioni di Euro, ed è diretto a dotare Piaggio Aero di una struttura moderna, indispensabile per ottimizzare i processi produttivi delle lavorazioni esistenti e creare i presupposti per nuove commesse." Basati a Roma Ciampino, i due P.180 di "Executive Blue" opereranno guardando principalmente alla domanda del centro-sud ma ovviamente saranno disponibili a richiesta su tutto il territorio nazionale e sulle principali destinazioni europee. Con l'arrivo del primo P.180, presto seguito dal secondo, la flotta di Blue Panorama Airlines disporrà di 9 aeromobili: oltre al P 180, 3 Boeing 767-300Er (ai quali in autunno si aggiungerà un quarto) e 5 Boeing 737-400 . |
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AMBROGIO DELACHI È IL NUOVO PRESIDENTE DI ACIMALL E NEL PRIMO TRIMESTRE 2004 CRESCONO LE ESPORTAZIONI |
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Thiene (Vicenza), 28 giugno 2004 - Ambrogio Delachi - presidente del Gruppo Delmac di Thiene (Vicenza) - è il nuovo presidente di Acimall, l'associazione confindustriale che riunisce 211 costruttori di macchine, impianti e tecnologie per la lavorazione del legno e dei suoi derivati. Al suo fianco, in qualità di vicepresidenti, siederanno Grazia Finocchiaro (responsabile comunicazione del Gruppo Scm di Rimini) e Paolo Griggio, contitolare della Griggio di Reschigliano (Padova). L'associazione ha scelto il nuovo consiglio direttivo per il triennio 2004-2007 nel corso della assemblea generale svoltasi venerdì 18 giugno presso il Jolly Hotel di Assago (Milano). Sono stati eletti consiglieri Gianni Volpato, titolare della Volpato di Campodarsego (Padova), che è anche stato riconfermato quale tesoriere della associazione; Giancarlo Anselmi (titolare della Bruno Balducci di Sesto San Giovanni, Milano), Roberto Selci (presidente del Gruppo Biesse di Pesaro), Marco Alberti (contitolare della Alberti Vittorio di Cernusco sul Naviglio, Milano), Claudio Ginnasi (titolare della Simimpianti di Milano) ed Egidio Ilario Sueri (titolare della Sueri Alfredo di Limidi di Soliera, Modena). Delachi succede a Luciano Costa (presidente della Costa levigatrici di Schio, Vicenza) - che resterà nel consiglio in qualità di past-president. Molti i consiglieri che hanno ricevuto dalla assemblea un secondo mandato (Delachi, Finocchiaro, Griggio, Volpato, Anselmi e Selci, oltre al past-president), a conferma della validità del lavoro svolto e nel segno di una continuità preziosa per la vita di Acimall. Un nuovo direttivo a cui spetterà guidare l'associazione in un periodo che pare essere decisamente migliore rispetto al recente passato. Secondo l'elaborazione dell'Ufficio studi Acimall dei più recenti dati forniti dall'Istat, infatti, il primo trimestre 2004 offre la possibilità di essere più ottimisti. Le esportazioni di macchine italiane per la lavorazione del legno sono aumentate del 5,4 per cento rispetto al gennaio-marzo 2003, attestandosi a quota 270,7 milioni di euro. Un segnale decisamente positivo, come dicevamo, soprattutto se si considera che il 2003 si era chiuso con una contrazione complessiva dell'export del 13 per cento. Tra i nostri migliori clienti ci sono il Medio e Estremo Oriente (rispettivamente +82,7 e +24,1 per cento), a cui si accompagna la buona performance dell'Est Europa (+14,5 per cento) e il possibile innesco di una ripresa nell'Unione Europea, dove le vendite di macchine e impianti "made in Italy" è stata del 4,6 per cento. Positive le nostre esportazioni anche in Oceania dove, per quanto su valori assoluti contenuti, le imprese italiane conseguono una crescita del 18,9 per cento. Di contro registriamo un andamento negativo delle esportazioni verso le Americhe (un calo del 20,6 per cento in Nord America e del 29,5 per cento nel Centro e Sud America) e verso l'Africa (-8,8%). Per una migliore valutazione complessiva di questi dati riteniamo utile ricordare che nel 2003 le esportazioni italiane vennero assorbite per il 40,3 per cento dai Paesi dell'Unione Europea, seguiti dalla Europa extra Ue (22,7 per cento), dal Nord America (15,1 per cento), dall'Estremo Oriente (7,7 per cento), dall'Africa (5,1 per cento), dal Medio Oriente (3,6 per cento), dal Sud America (3,0 per cento) e dall'Oceania (2,4 per cento). Veniamo al capitolo delle importazioni. Nei primi tre mesi del 2004 in Italia sono state vendute macchine di provenienza estera per un totale di 29,6 milioni di euro, il 5,1 per cento in meno dello stesso periodo del 2003. Da sottolineare il significativo calo delle importazioni dalla Germania (-20,0 per cento) che, con un valore pari a 11,7 milioni di euro, si conferma comunque il nostro primo fornitore estero. Infolink: www.Acimall.com |
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CON UN INVESTIMENTO DI 16,3 MILIONI DI EURO LA SKF HA MESSO IN FUNZIONE A LÜCHOW IN GERMANIA UNA NUOVA PRESSA PER FUCINATURA |
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Göteborg, 28 giugno 2004 - Per lo stabilimento di Lüchow la Skf ha investito 16,3 milioni di euro in una nuova pressa per fucinatura, tipo Hatebur Amp 70 Xl/hfe, che è ufficialmente diventata operativa il 17 giugno, alla presenza di Joachim Werren, segretario di stato del Ministero dell'Economia, del Lavoro e del Traffico della Bassa Sassonia, di Dieter Aschbrenner, Chief Administrative Officer del distretto di Lüchow-dannenberg, e di Karl-heinz Schulz, sindaco di Lüchow. La nuova pressa consente di lavorare barre cilindriche di acciaio del diametro di 36 - 75 mm. Il materiale arriva direttamente dagli autocarri al caricatore e viene lavorato automaticamente, dopo essere stato preventivamente riscaldato a induzione. La macchina permette di fabbricare sia componenti rotoidali simmetrici sia pezzi flangiati con o senza albero con un diametro massimo di 165 mm e un peso fino a 5 kg. Con l'applicazione dell'Hfe (Hot Forward Extrusion), si possono produrre alberi lunghi fino a 160 mm. Con una forza applicabile pari a 15.000 kN, è possibile fucinare fino a 80 pezzi al minuto, il che corrisponde a un consumo di acciaio pari a circa 15 tonnellate all'ora. Claes Sturegard, direttore della Business Area Forging & Rings, appare molto soddisfatto: "La nuova pressa ci permette di migliorare la redditività e il servizio alla Skf stessa e ai sempre più numerosi clienti esterni". Il reparto di fucinatura di Lüchow produce dal 1961 componenti di forma molto complessa e pezzi rullati a caldo. Mentre agli inizi i clienti erano esclusivamente gli stabilimenti Skf di cuscinetti sia in Germania sia all'estero, dal 1980 le forniture si sono estese all'esterno del Gruppo Skf, con una tendenza in crescendo. Oltre ai tipi di prodotti citati, lo stabilimento di Lüchow produce anche cuscinetti a rulli conici e unità mozzo per le ruote degli autocarri, le cosiddette truck hub unit. |
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ENI E PETROBRAS HANNO RAGGIUNTO L’ACCORDO PER LA VENDITA ALLA SOCIETÀ DI STATO BRASILIANA DELL’INTERO PACCHETTO AZIONARIO DELL’AGIP DO BRASIL |
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San Donato Milanese, 28 giugno 2004 - Eni e Petrobras hanno raggiunto l’accordo per la vendita alla Società di stato brasiliana dell’intero pacchetto azionario dell’Agip do Brasil, società posseduta dall’Eni e proprietaria di un’attività di commercializzazione di Gpl in bombole e di una rete di circa 1500 stazioni di servizio. Il valore della transazione è di circa 500 milioni di dollari.La vendita delle attività in Brasile si inquadra nella strategia di concentrazione della presenza dell’Eni nel downstream in Europa, dove la Compagnia italiana sta rafforzando la propria presenza, facendo leva sulla sua rete logistica e sul successo del marchio Agip. |
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QUATTRORUOTE RIBADISCE: AUMENTI DEI CARBURANTI IN AUTOSTRADA |
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Rozzano, 28 luglio 2004 - In relazione alla nota emessa, giovedì 24 giugno, da Autostrade per l'Italia, la direzione di Quattroruote ribadisce che i prezzi dei carburanti in autostrada sono destinati ad aumentare nel mese di luglio, come pubblicato in questo numero della rivista. L'affermazione è suffragata dalle dichiarazioni dei gestori delle grandi aree di servizio, di cui è stata appena rinnovata la concessione con un significativo aumento della cifra da versare ad Autostrade per ogni litro erogato. Non a caso l'associazione dei gestori Anisa, guidata da Stefano Cantarelli, intende chiedere un incontro al Ministero delle Attività Produttive "per evitare aumenti a danno degli utenti". Quattroruote intende comunque, a ulteriore conferma dell'inchiesta pubblicata, monitorare anche nei mesi di luglio e agosto i prezzi delle stazioni di servizio autostradali, che già oggi superano la media dei prezzi praticati negli impianti della viabilità ordinaria. |
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PATENTINO: IL CODACONS CHIEDE SCUOLE APERTE ANCHE A LUGLIO E AGOSTO PER EFFETTUARE I CORSI CRITICA ALLE AUTOSCUOLE: POCO IMPEGNO E COSTI ECCESSIVI |
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Roma, 28 giugno 2004 - Il Codacons chiede al Ministero della Pubblica Istruzione di emanare un provvedimento che obblighi i provveditorati agli studi a mantenere aperti gli istituti scolastici anche a luglio e ad agosto per consentire ai giovani di seguire i corsi per il conseguimento del patentino. La misura – fa sapere l’associazione – è indispensabile per evitare pesanti disagi a chi vuole ottenere il patentino per la guida dei ciclomotori. L’associazione invita inoltre tutti gli studenti a presentare nelle scuole richiesta di partecipazione ai corsi ed esibire la domanda al vigile o alla polizia protocollata dalla scuola e in caso di contravvenzione invocare l'art. 45 del codice penale che esclude la punibilità per chi è costretto ad un certo comportamento per forza maggiore non evitabile in alcun modo. Il Codacons infine critica l’atteggiamento delle autoscuole, non abbastanza impegnate per favorire i ragazzi e le famiglie, con costi per i corsi giudicati dall’associazione eccessivi e non uniformi sul territorio. |
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INTEGRAZIONE E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO GAS PER COMPETERE NEL MERCATO CIVILE DEL GAS |
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Milano, 28 giugno 2004 - Sono queste i risultati dell'indagine appena conclusa da "Energia & Mercato", l'Osservatorio sulla liberalizzazione dell'energia fondato dalla società di consulenza strategica Npv e diretto da Gianpaolo Chimenti - partner responsabile della practice Energy & Utilities. Oggi le condizioni del mercato upstream (approvvigionamento di gas) presentano ancora una forte concentrazione dei volumi nel primo importatore nazionale, Eni Gas & Power; tale circostanza, alla luce dei contratti take or pay stipultati da Eni nell'imminenza della direttiva Ue del 1998 sulla liberalizzazione, rappresenta e rappresenterà nel medio termine un freno al processo di piena liberalizzazione del mercato gas in Italia. E' infatti dall'ottimizzazione del costo d'acquisto della materia prima che le società di vendita operanti nel mercato civile (tipicamente le ex municipalizzate) potranno generare quel margine di redditività necessario per fidelizzare la propria base clienti (libera di scegliere dal gennaio 2003), e sviluppare nuovo mercato acquisendo quella fascia di mercato neoliberalizzata oggi attratta dal potenziale miglioramento delle condizioni economiche di fornitura (tipicamente le aziende di medie e piccole dimensioni con consumi inferiori ai 200.000 metri cubi). Dall'indagine dell'Osservatorio Energia & Mercato, emerge che le società di vendita, a seguito della liberalizzazione del mercato gestito, hanno adottato politiche commerciali orientate al presidio ed alla fidelizzazione della propria clientela, operando in casi specifici nello sviluppo della base clienti fuori dal proprio territorio/mercato di riferimento (azione extra rete). Si possono infatti identificare tre tipologie di strategie commerciali, diverse in termini di segmenti di mercato gestiti/sviluppati e di tipologia di canali di vendita adottati; le tre strategie commerciali sono l'espressione "a valle" di scelte di politica industriale in termini di approvvigionamento, adottata dagli operatori. Dall'osservatorio "Energia & Mercato" di Npv emergono infatti due driver di sviluppo industriale: l'integrazione verticale e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento. L'integrazione verticale consente alle società di vendita, attraverso l'importazione diretta di gas, di "appropriarsi" del margine dello shipper, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento consente, a fronte di volumi importanti, di rafforzare il potere contrattuale verso uno o più shipper. Entrambi le strategie, per essere efficacemente perseguite, richiedono il conseguimento di una massa critica di volumi gas vendibili; il raggiungimento di tali valori è alla base oggi dei fenomeni di partnership ed alleanze sia nell'upstream (joint venture tra operatori della vendita per importare direttamente la materia prima e divenire quindi shipper) che nel downstream (accordi ed alleanze volte a rafforzare il potere contrattuale d'acquisto verso uno o più shipper). A conferma del successo di tali politiche industriale arriva oggi il risultato dell'indagine appena conclusa dall'Osservatorio "Energia & Mercato"; emerge infatti come le protagoniste del mercato neoliberalizzato del gas siano quelle realtà che hanno perseguito la strada dell'ottimizzazione dell'approvvigionamento e che oggi si distinguono, di conseguenza, per essere maggiormente attive nel presidio della base clienti e soprattutto nella crescita del proprio portafoglio clienti grazie allo sviluppo di adeguati canali di vendita. Le società di vendita impegnate nell'ottimizzazione del costo di approvvigionamento acquisiscono infatti un vantaggio competitivo che utilizzano per azioni di crescita extra rete con gli adeguati canali o nei confronti di tutti i segmenti del microbusiness neoliberalizzato - e cioè aziende con consumi inferiori ai 200.000 mc - (prima tipologia di strategia commerciale) o solo sui segmenti sempre microbusiness dai consumi più elevati - tipicamente aziende con consumi tra i 100.000 ed i 200.000 mc - (seconda tipologia di strategia commerciale); viceversa le società di vendita, le quali si approvvigionano quasi integralmente da Eni, presentano un ridotto sviluppo della struttura commerciale e non sono attive nella crescita extra rete (terza tipologia di strategia commerciale). |
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ENI: PUBBLICATA LA QUARTA EDIZIONE DELLA "WORLD OIL AND GAS REVIEW" |
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San Donato Milanese, 28 giugno 2004 - E' stata presentata a Milano dall'Amministratore Delegato Vittorio Mincato la rassegna statistica mondiale dell'Eni World Oil and Gas Review su produzione, riserve, consumo, esportazioni e importazioni di petrolio e gas naturale, giunta quest'anno alla sua quarta edizione. World Oil and Gas Review prospetta. Un quadro tranquillizzante sulla disponibilità di petrolio e gas naturale nel mondo. In particolare, le riserve provate di greggio sono in crescita (+ 5,1% rispetto allo scorso anno) e sopravanzano l'aumento della produzione (+3,6%). La vita utile delle riserve residue provate (ai tassi correnti di produzione) è di 37 anni e si colloca agli stessi livelli di 10 anni fa. La situazione è ancor più positiva per le riserve provate di gas naturale, la cui vita utile è di 68 anni, contro i 64 anni del 1992. La rassegna evidenzia la crescita della domanda mondiale di petrolio che risulta trainata dai consumi asiatici (+3,8%). La Cina, in particolare, è diventata il secondo consumatore al mondo con un consumo di quasi 5,5 milioni di barili al giorno (circa 500 mila barili al giorno in più rispetto al 2002). L' India si colloca al sesto posto con consumi pari a 2,3 milioni di barili al giorno. Un diverso trend caratterizza invece la domanda dei Paesi dell'Europa Occidentale che attraversa una fase di ristagno. Se infatti i consumi occidentali del 2003 superano quelli del 2002 (14,6 contro 14,5 milioni di barili al giorno), essi rimangono inferiori rispetto al picco di 14,7 milioni di barili al giorno del 1998. Si registra un modesto rimbalzo dei consumi di petrolio nei Paesi industrializzati (Ue +0.4%). Il segno positivo non deve ingannare: in termini assoluti, continua la flessione della domanda rispetto ai massimi storici toccati a cavallo del nuovo secolo, segno della maturità dei mercati. A questo andamento decrescente dei consumi nei Paesi industrializzati fanno eccezione gli Stati Uniti, la cui domanda cresce a un tasso dell'1,3% con un consumo di 20,3 milioni di barili al giorno nel 2003. La crescita statunitense si spiega sia con il differente andamento demografico ed economico del Paese, sia sopratutto con la mancanza di politiche ambientali e fiscali che frenino i consumi. Per questa ragione ha trovato spazio nel Paese la rincorsa a sviluppare motori e cilindrate sempre più potenti (caso Suvs), con una costante diminuzione del "chilometraggio per litro", anche se la politica di alcuni Stati è diversa e mira, come nel caso della California, a imporre standard ambientali molto severi. World Oli and Gas Review rileva come Paesi non Opec hanno contribuito in modo significativo alla formazione dell'offerta complessiva di greggio. Tra questi la Russia che è diventata il secondo Paese al mondo per produzione dopo l'Arabia Saudita. L'offerta di gas nel mondo continua a crescere a tassi più sostenuti rispetto a quelli del petrolio (nel periodo 1999-2003 il tasso medio annuo di crescita del gas è stato del 2,5% contro lo 0,9% del petrolio), ma deve fare i conti con tassi più bassi di crescita delle infrastrutture. Fattore questo che potrebbe nel futuro determinare una strozzatura nel rapporto tra domanda e offerta con conseguente penalizzazione dellà prima ed eccesso della seconda. Ancora oggi, solo il 27% del gas prodotto a livello mondiale è esportato (contro il 55% del petrolio). L'edizione 2004 si presenta con due rilevanti novità: la nascita dell'edizione tascabile, che verrà distribuita insieme alla consueta versione integrale e in cui sono selezionate le informazioni più significative del quadro mondiale sul petrolio e il gas naturale; il World Energy and Economic Atlas, la raccolta di dati economici contenuta nel Cd Rom allegato alla rivista, che comprende le serie storiche relative all'ultimo decennio dei più significativi indicatori economici di gran parte dei Paesi del mondo. World Oli and Gas Review rappresenta un prodotto unico nel panorama delle pubblicazioni delle imprese petrolifere internazionali sia per l'estensione geografica sia per quella temporale delle serie di dati raccolte. Altrettanto unica è la classificazione per qualità (contenuto di zolfo e gravità) dell'offerta petrolifera mondiale che la rivista propone. Nel 2003 oltre 100 mila persone ne hanno consultato l'edizione on line sul sito www.Eni.It |
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STOP ALLE “ECONOMIE FOSSILI” PER FRONTEGGIARE I CAMBIAMENTI CLIMATICI
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Milano, 28 giugno 2004 - Gli scienziati ci dicono che l'anidride carbonica (Co2), emessa in atmosfera con il consumo di petrolio, carbone e gas, aggraverà in modo incontrollabile e in tempi ravvicinati il cambiamento del clima sul pianeta, con effetti disastrosi per le comunità umane e per l'ambiente. Il problema è grave perché, oggi, la nostra economia e tutte le attività umane sono fondate su un crescente consumo di combustibili fossili mentre, per combattere il cambiamento climatico, occorrerebbe predisporre un sistema energetico alimentato da fonti rinnovabili e cominciare da subito ad usare l'energia con la maggiore efficienza possibile. Abbandonare "l'economia fossile" è indispensabile anche per ridurre l'inquinamento ambientale, per rendere più sicuri gli approvvigionamenti di energia e più stabili le nostre economie e per consentire ai paesi del terzo mondo di uscire più velocemente dalle condizioni di sottosviluppo e di povertà. Per questo il Tirannosauro Del Carbonio sta girando l'Europa e sarà in Italia per ricordare che occorre agire subito per uscire dall'era dei fossili. La peculiarità del progetto risiede negli strumenti di cui esso si avvale per veicolare il messaggio e nella capacità di coinvolgere, contemporaneamente, realtà diverse e distanti tra loro. Da maggio a settembre, tre rappresentanti di Foee attraverseranno 25 stati a bordo di un furgone e faranno tappa nelle principali città. Porteranno con sé un enorme tirannosauro gonfiabile in plastica. Attraverso il tirannosauro, simbolo di questa campagna, vogliamo dire “Stop alle economie fossili”, ormai obsolete e dannose per l’ambiente. Come si è estinto il tirannosauro, a seguito della sua incapacità di evolversi fronteggiando i cambiamenti intervenuti sul Pianeta, anche le industrie e i Paesi che basano la propria economia essenzialmente sui combustibili fossili sono destinati a fare la stessa fine. L’anidride carbonica generata dalla combustione di questi ultimi e rilasciata in atmosfera è infatti la principale responsabile del surriscaldamento del Pianeta e dei preoccupanti effetti che questo determina. Il Dino-tour toccherà l’Italia il 29 giugno, per ripartire il giorno seguente alla volta della Grecia. All’interno del Parco Sempione a Milano in viale Goethe, alle ore 11.30 si terrà una conferenza stampa che aprirà questa giornata dedicata al tema dei cambiamenti climatici in atto. Inoltre, con l’aiuto di bravissimi animatori che hanno preparato giochi e intrattenimenti, vorremmo coinvolgere i bambini che saranno presenti in un’iniziativa che consenta loro di esprimere liberamente con parole, immagini, suoni, gesti e quant’altro venga in mente, le proprie idee e opinioni sul clima e i cambiamenti in atto. Trattandosi di un’iniziativa a carattere internazionale, siamo convinti che il Dino-tour rappresenti un’occasione imperdibile per la nostra città, che ha già ospitato la Cop9 nel mese di dicembre e che avrà nuovamente modo di confrontarsi con altre realtà e mostrarsi attenta alle problematiche legate ai progressivi cambiamenti climatici. Il tour può essere seguito su http://www.Foeeurope.org/dinosaur |
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ALTA FORMAZIONE PER L’EUROPA |
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Parma, 28 giugno 2004 - Presso il Collegio Europeo di Parma si fa alta formazione per preparare giovani laureati nel campo del diritto, economia e politiche dell’Unione europea. In particolare il corso di Diploma Avanzato in Studi europei (Dase) istituito nell’a.A. 2003/2004, comprende discipline economiche, giuridiche, politologiche e sociali, e annovera fra i suoi docenti funzionari di organismi Ue ed esperti in politiche comunitarie. Il corso è articolato in due semestri, per un totale di 380 ore, con frequenza obbligatoria. Le candidature devono pervenire al Collegio entro e non oltre il 31 agosto 2004. Moduli e informazioni più dettagliate sul sito: www.Collegio.europeo.parma.it |
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SCUOLA: 413 MILIONI DI EURO PER IL CONTRATTO VIA LIBERA AL CONCORSO A 1500 POSTI DI DIRIGENTE SCOLASTICO DUE IMPORTANTI PROVVEDIMENTI APPROVATI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI |
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Roma, 28 giugno 2004 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi il provvedimento di assestamento di bilancio, nel quale è stata iscritta nello stato di previsione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca la somma complessiva di 413,8 milioni di euro, pari a circa 800 miliardi di vecchie lire. "Tali risorse", ha spiegato il Ministro Letizia Moratti, "sono destinate ad incrementare le disponibilità finanziarie da utilizzare per la valorizzazione professionale del personale docente e per il trattamento economico del personale Ata, nell'ambito del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per il biennio economico 2003/2004". Il Consiglio dei Ministri ha altresì dato il via libera all'indizione del concorso ordinario per il reclutamento di 1.500 dirigenti scolastici. Il concorso si svolgerà a livello regionale sulla base di un bando predisposto dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. La procedura concorsuale si articolerà in quattro fasi: selezione per titoli; concorso di ammissione; periodo di formazione ed esame finale. |
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NABA ON SHOW MOLTIPLICAZIONE DI PASSERELLE PER LA CREATIVITÀ DEGLI STUDENTI DELLA NUOVA ACCADEMIA DI BELLE ARTI MILANO |
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Milano, 28 giugno 2004 - La stagione estiva vede in sequenza una serie di performance degli studenti della Scuola di Moda Naba sulle passerelle nazionali. Ha inaugurato la stagione la sfilata inserita nel contesto della manifestazione “Milano Live”, la lunga giornata seguita da una “notte bianca”, organizzata il 19 di giugno dall’Assessorato Moda e Grandi eventi del Comune di Milano. L’evento si è tenuto ai Giardini Pubblici di Corso Venezia a Milano, alla presenza di un pubblico cittadino, generoso di applausi. Il successivo appuntamento: in occasione di “Milano Moda Uomo” Naba mostrerà i propri modelli in una sfilata Uomo e Donna,inserita nel calendario della Camera Nazionale della Moda Italiana, “The bubbling up colours” che si terrà il 1° luglio alle 17.30 a The Old Fashion Café presso il Palazzo Dell’arte di Milano – Viale Alemagna, 6. Uno show della creatività d’avanguardia degli studenti dei quattro corsi, un evento dedicato al colore e ai suoi significati e anche come reazione positiva dei giovani alle problematiche del momento storico. Naba sarà presente anche a “Riccione Moda Italia”, il concorso internazionale di Federmoda C.n.a. - che a metà luglio presenterà studenti selezionati e note griffes nella passerella di Piazza Roma - con la collezione della studentessa Valentina Kratter. La giovane stilista potrà sfilare grazie al premio attribuitole da Anna Molinari – Blumarine durante Concorso “Carpi Fashion Maglieria”. Il prestigio della manifestazione “Alta Roma” è indiscusso e tutto il valore dell’Alta Moda italiana si esprime al meglio in un contesto straordinario, composto da grandi griffe, giornalisti internazionali, vip. Silvio Betterelli, studente Naba, che già ha partecipato alla precedente edizione, è stato chiamato una seconda volta a calcare la magnificenza del palcoscenico romano. Un successo annunciato, promettente di un futuro interessante, la conferma i risultati che la formazione Naba, insieme a un innato talento possono dare. |
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