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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Luglio 2004
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COSTITUZIONE EUROPEA: IL TESTO IN LINGUA ITALIANA  
 
Roma, 14 luglio 2004 - La Costituzione europea recentemente approvata a Bruxelles è stata pubblicata anche in lingua italiana. La traduzione del testo, inizialmente solo in inglese e francese, è stata curata dal Segretariato della Conferenza intergovernativa per venire incontro alle esigenze informative di quanti, in vista della firma solenne che si terrà a Roma nell'autunno prossimo, vogliono "cimentarsi" nella lettura del voluminoso trattato. Nel testo sono state inserite le modifiche concordate a Bruxelles il 18 giugno scorso dai Capi di Stato e di Governo, inerenti la definizione della maggioranza qualificata nei casi in cui solo alcuni membri del Consiglio hanno il diritto al voto. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/costituzione_eu/index.html  
   
   
MERCATO INTERNO: LA COMMISSIONE CHIEDE A 9 STATI MEMBRI DI DARE ATTUAZIONE A DIVERSE NORMATIVE DELL’UE  
 
Bruxelles, 14 luglio 2004 - La Commissione europea ha deciso di chiedere formalmente a 9 Stati membri, per un totale di 15 casi d’infrazione, di far fronte agli impegni presi di dare corretta attuazione a diversi strumenti del mercato interno concordati dal Parlamento europeo e dal Consiglio. La Spagna, la Francia, l’Irlanda, l’Italia, il Lussemburgo e il Portogallo non hanno attuato appieno la direttiva del 1992 concernente il diritto di noleggio e di prestito in materia di proprietà intellettuale. La Commissione ha chiuso una procedura separata in materia di copyright contro il Lussemburgo il quale ha ora attuato la direttiva del 2001 relativa all’armonizzazione di taluni aspetti del diritto d’autore e dei diritti connessi nella società dell’informazione. La Grecia non ha recepito nel diritto nazionale le direttive del 2002 sui margini di solvibilità per le società di assicurazione del ramo vita e non vita. Il Belgio, la Grecia, la Francia, l’Italia, il Lussemburgo e la Svezia non hanno attuato la direttiva del 2002 sui contratti di garanzia finanziaria. Le richieste della Commissione si configurano quali pareri motivati che costituiscono la seconda fase della procedura d’infrazione in forza dell’articolo 226 del trattato Ce. Se entro due mesi non perverrà una risposta soddisfacente la Commissione ha facoltà di decidere di citare gli Stati membri interessati innanzi alla Corte di giustizia europea. Il commissario Frits Bolkestein responsabile del mercato interno ha affermato : « Non ha senso che gli Stati membri concordino normative a livello di Ue se poi non le pongono in atto. Basta e un unico Stato membro esiti nel recepire nel diritto nazionale le misure concordate che i cittadini e le aziende di tutta Europa si trovano privati dei pieni benefici delle nuove opportunità e delle piene potenzialità di creazione di ricchezza che tali misure intendono aprire sul mercato interno. La Commissione ha il compito di aiutare in tal senso e incontra regolarmente tutti gli Stati membri per chiarire le questioni tecniche e rendere il recepimento quanto più agevole possibile. Ma continueremo anche ad agire con decisione facendo leva sulle procedure d’infrazione laddove sia necessario.» Diritto di locazione, diritto di prestito e alcuni diritti connessi con il diritto d’autore in materia di proprietà intellettuale – Spagna, Francia, Italia, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo La Commissione ha deciso di inviare pareri motivati alla Spagna, alla Francia, all’Italia, all’Irlanda, al Lussemburgo e al Portogallo per quanto concerne la loro attuazione a livello nazionale del diritto di prestito – e, nel caso del Portogallo, anche del diritto di noleggio – quali sono stati armonizzati dalla direttiva 92/100/Cee concernente il diritto di noleggio, il diritto di prestito e taluni diritti connessi al diritto d’autore in materia di proprietà intellettuale. Ai termini della direttiva 92/100/Cee (articoli 1 e 5); gli autori e gli altri titolari del diritto beneficiano di un diritto di prestito esclusivo e hanno il potere di autorizzare o di interdire il prestito pubblico delle loro opere o di altri oggetti protetti. Gli Stati membri possono tuttavia derogare a tali disposizioni e trasformare il diritto di prestito esclusivo in semplice diritto contro remunerazione, che deve essere versata almeno agli autori. Essi possono anche esonerare alcune categorie di istituzioni dal pagamento di detta remunerazione. Inoltre, come ha ribadito il commissario Bolkestein in occasione della pubblicazione della relazione della Commissione sull’applicazione del diritto di prestito (Ip/02/1303); bisogna nel contempo « rispettare le tradizioni culturali e vigilare affinché il pubblico abbia sempre accesso ai prodotti culturali assicurando nel contempo che coloro che li creano ricevano in cambio una remunerazione che consenta loro di continuare a lavorare e a darci piacere». A tal fine la direttiva offre per l’appunto agli Stati membri un ampio grado di flessibilità consentendo loro di trovare un equilibrio tra le loro tradizioni in materia di prestito e la giusta remunerazione dei creatori. Considerato che la direttiva 92/100/Cee doveva essere applicata a partire dal 1994, la Commissione constata che la Spagna, l’Italia, l’Irlanda e il Portogallo applicano incorrettamente tale testo esonerando tutte le istituzioni di prestito dall’obbligo di remunerare gli aventi diritto. Il Lussemburgo non ha ancora recepito il diritto di prestito come anche la Francia, che pertanto si era impegnata a farlo entro la fine del 2003. Inoltre, il Portogallo aggiunge i produttori di video all’elenco esaustivo degli aventi diritto interessati dalla direttiva nell’ambito del diritto di noleggio, vale a dire tra coloro che hanno il titolo di accettare, contro remunerazione, o di rifiutare il loro consenso alla commercializzazione dell’opera. La Commissione ritiene che introducendo un nuovo avente diritto diverso dal « produttore della prima fissazione » dei film (che è il responsabile finale conformemente all’articolo 2 della direttiva); la legge portoghese introduce un elemento di possibile turbativa del mercato interno, nella misura in cui ciò rende più difficile, da un lato, agli operatori economici interessati all’opera di sapere a chi rivolgersi per ottenere la licenza di sfruttamento e, dall’altro, agli artisti e interpreti di sapere presso chi hanno diritto di ottenere la remunerazione per ciascuna commercializzazione dell’opera. Diritto d’autore e diritti connessi nella società dell’informazione – chiusura di una procedura contro il Lussemburgo La Commissione europea ha anche deciso di chiudere la procedura d’infrazione contro il Lussemburgo per la mancata attuazione nella normativa nazionale della direttiva del 2001 sull’armonizzazione di taluni aspetti del diritto d’autore e dei diritti connessi nella società dell’informazione (cfr. Ip/01/528). Il Lussemburgo ha recepito la direttiva nell’aprile 2004 dopo aver ricevuto nel luglio 2003 un parere motivato dalla Commissione (Ip/03/1005) e dopo che la Commissione ha deciso di deferirlo alla Corte nel dicembre 2003. Il deferimento alla Corte di giustizia di otto (vecchi) Stati membri (Belgio, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Portogallo, Finlandia, Svezia e Regno Unito, per il territorio di Gibilterra) rimane valido (Ip/03/1752). Otto « nuovi » Stati membri (vale a dire tutti tranne Cipro e l’Estonia) hanno notificato alla Commissione le misure nazionali volte a recepire la direttiva. La Commissione sta esaminando attualmente tutte queste misure. La direttiva armonizza i principali diritti d’autore e i diritti di altri titolari e prevede certe eccezioni e limitazioni. Margine di solvibilità delle imprese di assicurazione del ramo vita e non vita - Grecia La Commissione ha deciso di inviare due pareri motivati alla Grecia per il mancato recepimento delle direttive 2002/12/Ce e 2002/13/Ce (cfr. Ip/01/216) concernenti rispettivamente il margine di solvibilità delle imprese di assicurazione sulla vita e di quelle nei rami diversi dall’assicurazione sulla vita. Tali direttive avrebbero dovuto essere recepite entro il 20 settembre 2003. Il mercato unico dell’assicurazione si basa per l’essenziale sull’equivalenza della sorveglianza finanziaria delle compagnie di assicurazione quale praticata nei diversi Stati membri. Il riconoscimento reciproco di tale equivalenza da parte degli Stati membri è infatti la condizione del « passaporto europeo » che consente agli assicuratori di esercitare la loro attività sull’intero territorio dell’Ue, pur rimanendo soggetti al controllo delle sole autorità dello Stato membro in cui ha sede la società. La sorveglianza finanziaria delle imprese di assicurazione è giustificata dalla sollecitudine di tutelare gli assicurati e di favorire la stabilità dei mercati finanziari. Il margine di solvibilità è una delle disposizioni armonizzate a tal fine dalle direttive sulle assicurazioni. Si tratta dell’insieme dei fondi propri e di altri elementi assimilati, di cui una compagnia di assicurazione deve disporre per far fronte all’eventualità di dover sostenere costi imprevisti legati essenzialmente ai sinistri, agli investimenti o alla gestione generale dell’impresa. Il margine di solvibilità non deve essere inferiore all’importo minimo richiesto alle compagnie in funzione del volume dei rischi che esse sottoscrivono, anche se è fissata una base assoluta. Il dispositivo comunitario di margine di solvibilità risale agli anni settanta. Queste due direttive rappresentano un insieme di misure («Solvibilità I») che migliorano notevolmente i regimi esistenti e che, combinate, rafforzano sensibilmente la protezione di cui beneficia l’assicurato. Contratti di garanzia finanziaria – Belgio, Grecia, Francia, Italia, Lussemburgo e Svezia La Commissione europea ha inviato pareri motivati a sei Stati membri – Belgio, Grecia, Francia, Italia, Lussemburgo, Svezia – per il mancato recepimento, entro il dicembre 2003, della direttiva 2002/47/Ce relativa ai contratti di garanzia finanziaria. Tale direttiva crea un quadro legale uniforme a livello dell’Ue per limitare il rischio di credito nelle transazioni finanziarie fornendo in garanzia titoli e contante. La garanzia è la proprietà (come ad esempio i titoli) fornita da un mutuatario a un mutuante per minimizzare il rischio di perdita finanziaria da parte del mutuante qualora il mutuatario non tenga pienamente fede ai suoi obblighi finanziari. La direttiva, una volta attuata adeguatamente da tutti gli Stati membri, contribuirà in modo significativo alla maggiore integrazione e efficacia dei costi dei mercati finanziari europei incoraggiando transazioni transfrontaliere e creando un mercato finanziario europeo maggiormente competitivo. La direttiva era una misura prioritaria nell’ambito del piano d’azione sui servizi finanziari. Per informazioni aggiornate sulle procedure riguardanti tutti gli Stati membri Infolink: http://europa.Eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/index_en.htm  
   
   
LA RICERCA COMUNITARIA OFFRE NUOVE OPPORTUNITÀ ALLE PMI NELL’EUROPA ALLARGATA  
 
Bruxelles, 14 luglio 2004 - Le piccole e medie imprese (Pmi) costituiscono la maggioranza delle imprese europee e possono contribuire in maniera determinante a rafforzare la competitività dell’Europa allargata se si orienteranno maggiormente verso le attività di R&s (ricerca e sviluppo) e l’innovazione. Nel corso di una manifestazione che si è svolta oggi in Estonia, la Commissione europea ha sottolineato le opportunità offerte alle Pmi dal Sesto programma quadro dell’Ue nel settore della ricerca (6º Pq, 2002-2006); che può aiutare le Pmi dell’Europa orientale a sviluppare appieno le proprie potenzialità. Nell’ambito del bilancio quadriennale di 20 miliardi di euro del 6º Pq, 2,3 miliardi di euro sono destinati alle Pmi per consentire loro di usufruire di finanziamenti, assistenza pratica e consulenza sull’accesso ai programmi comunitari e di far confluire le attività di ricerca in innovazioni coronate da successo e in applicazioni commerciali. Alla manifestazione sono intervenuti rappresentanti dell’Unione europea e del governo estone nonché dirigenti di Pmi ceche, estoni, ungheresi e romene. “Le Pmi sono fondamentali per la competitività economica europea e hanno un ruolo centrale nella creazione di un’economia della conoscenza di rilevanza mondiale entro il 2010”, ha dichiarato il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin. “Il Sesto programma quadro riserva 2,3 miliardi di euro ai progetti di ricerca guidati dalle Pmi, onde contribuire a promuovere l’innovazione e trasformare le idee brillanti in imprese redditizie. Grazie all’allargamento, le Pmi delle “tigri baltiche” potranno non solo usufruire di frontiere più aperte e di una collaborazione nelle attività di ricerca, ma anche contribuire allo sviluppo dell’intero Spazio europeo della ricerca.” Le Pmi sono essenziali per la competitività europea In Europa, le Pmi forniscono il 66% degli impieghi nel settore privato e il 50% dei nuovi posti di lavoro; quasi la metà dei due milioni di Pmi europee operanti nell’industria ha introdotto innovazioni nei propri mercati. Grazie a un migliore accesso alla R&s e ai contatti con partner ed esperti, attraverso il 6º Pq queste imprese possono crescere più velocemente e incoraggiare la formazione di nuove start-up. Il 6º Pq è il più grande strumento mondiale a sostegno della ricerca delle Pmi. I nuovi Stati membri devono ancora approfittare appieno dei vantaggi L’allargamento dell’Ue sta cambiando il modo di operare delle Pmi in Europa. L’eliminazione degli ostacoli alla circolazione di beni, servizi, capitali e forza lavoro crea nuovi sbocchi di mercato e sta accrescendo la concorrenza e le possibilità di accesso, ma le Pmi dei nuovi Stati membri dell’Ue non stanno ancora approfittando appieno di questa situazione: soltanto il 12,7% delle domande di partecipazione ai primi bandi di gara del 6º Pq proviene dai nuovi Stati membri. Lo scorso anno la Commissione europea ha investito 13 milioni di euro per accrescere tale partecipazione. Il 6º Pq accresce la competitività delle Pmi La Comunità ha promosso progetti integrati, progetti specifici mirati nel campo della ricerca e programmi di ricerca collettiva e cooperativa che si rivolgono specificamente alle Pmi: si tratta di strumenti che offrono ottime opportunità a tali imprese. Il programma di ricerca cooperativa (ex Craft) consente alle Pmi di paesi diversi che si trovano ad affrontare problemi comuni di affidare a terzi le attività di ricerca; la ricerca collettiva consente di accrescere la competitività e il patrimonio di conoscenze scientifiche delle Pmi attraverso associazioni e raggruppamenti. I programmi di ricerca collettiva e cooperativa beneficiano di una dotazione di 473 milioni di euro. La società estone ad alta tecnologia Pioneer, che esporta il 70% dei propri prodotti di attrezzaggio rapido, è solo uno tra gli esempi di come i finanziamenti comunitari stiano aiutando le Pmi baltiche a raggiungere il successo su scala internazionale. Le azioni del 6º Pq per le Pmi in cifre Dopo l’integrazione dovuta all’adesione dei nuovi Stati membri, il bilancio totale del 6º Pq è passato da 17,6 a 20 miliardi di euro; il 15% del bilancio complessivo delle aree tematiche prioritarie (dedicato alle Pmi) è attualmente di 1,865 miliardi di euro (prima dell’adesione ammontava a 1,692 miliardi di euro); alle attività specifiche per le Pmi sono attualmente destinati 473 milioni di euro (in precedenza: 430 milioni di euro); il 6º Pq destina complessivamente 2,338 miliardi di euro alla partecipazione delle Pmi (in precedenza: 2,122 miliardi di euro). Infolink: http://sme.Cordis.lu/home/index.cfm  
   
   
CONFERENZA SUI SERVIZI DI ALTO LIVELLO DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE  
 
Bruxelles, 14 luglio 2004 - Il 1° ottobre, la Commissione europea (Direzione generale Imprese) e il ministero francese per l'Economia, la finanza e l'industria organizzano a Bruxelles una conferenza su 'top class business support services: a key to success for small enterprises in Europe'. L'evento è organizzato nell'ambito del progetto Aqcen, un'iniziativa per favorire una migliore qualità dei servizi di assistenza all'industria, principalmente identificando le buone prassi e favorendone lo scambio. La conferenza verterà soprattutto su due temi: qualità dei servizi di assistenza alle piccole imprese: come rispondere ai loro bisogni; servizi di alto livello di sostegno al commercio per le piccole imprese: argomento di riflessione per le politiche pubbliche nazionali ed europee di sostegno alle piccole imprese. Infolink: http://www.English.ffcgea.fr/conference_bss/home.htm  
   
   
CORSO DI FORMAZIONE SUL 6PQ, ITALIA  
 
Roma, 14 luglio 2004 - Il 21 e 22 ottobre, l'Apre, (Agenzia per la promozione della ricerca europea) organizza a Roma un corso di formazione di due giorni sugli aspetti amministrativi e giuridici del Sesto programma quadro (6Pq). Infolink: http://www.Apre.it/serviziapre/forma/corsi.asp  
   
   
TERZA CONFERENZA ANNUALE EPOLINE, SALISBURGO  
 
Salisburgo, 14 luglio 2004 - L'ufficio europeo dei brevetti (Epo) ha annunciato che la terza conferenza annuale Epoline si svolgerà a Salisburgo il 23 e 24 novembre. Nel corso dell'evento si parlerà di formazione al sistema di gestione dei brevetti Epoline, di seminari sulle procedure di brevetto, e di una serie di altri temi legati alla proprietà intellettuale. Alle sessioni parteciperanno rappresentanti dell'industria e del mondo accademico specializzati in proprietà intellettuale, e l'evento sarà particolarmente interessante per gli avvocati del ramo, il loro staff amministrativo, e tutti coloro che partecipano alla protezione della proprietà intellettuale. Infolink: http://www.Epoline.org  
   
   
NUOVI APPELLI PER UNA VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE NANOTECNOLOGIE  
 
Bruxelles, 14 luglio 2004 - Dopo la pubblicazione di un articolo del Principe di Galles che sollecita un uso 'saggio e appropriato' della tecnologia, le nanotecnologie e i loro possibili rischi sono ancora una volta al centro dell'attenzione. I commenti sulle nanotecnologie dell'erede al trono d'Inghilterra avevano spinto i giornali a sottolineare il suo timore che il mondo potesse essere sopraffatto dal cosiddetto 'viscidume grigio'. Nella sua ultima intervista, pubblicata domenica 11 luglio sull'Independent, il principe Charles ha tuttavia negato di aver mai nutrito tale timore. 'Per la cronaca, non ho mai usato questa espressione e non credo che i robot autoreplicanti, più piccoli dei virus, possano un giorno moltiplicarsi in modo incontrollabile e distruggere il nostro pianeta. Idee di questo tipo dovrebbero restare nel mondo cui appartengono, quello della fantascienza', ha affermato il principe. In effetti il principe Charles considera l'abilità di lavorare a nanoscala come un 'trionfo dell'ingegnosità umana' e ammette che questa tecnologia sia di grande interesse scientifico e potenzialità commerciale. Il principe si chiede 'come assicurarsi che si presti la dovuta attenzione ai possibili rischi associati. Scoprire i segreti dell'universo è una cosa; assicurarsi che vengano usati in modo saggio e appropriato è un'altra, del tutto differente'. Il principe Charles ha detto che è importante, anche in queste prime fasi, che la valutazione dei rischi vada di pari passo con lo sviluppo commerciale, e ha aggiunto che per arrivare a questo risultato è necessario fare di più a livello dell'Ue. 'Si tratta chiaramente di un settore scientifico in rapida evoluzione, che coinvolge molte discipline; ma se analizziamo il programma di ricerche comunitario per le nanotecnologie possiamo osservare che solo il 5% circa del finanziamento globale è destinato allo studio delle dimensioni ambientale, sociale ed etica di queste tecnologie. Non sono cifre tali da far stare tranquilli', ha detto. I commenti del principe sono stati accolti con favore dalla Royal Society, l'accademia inglese delle scienze, il cui segretario generale, Stephen Cox, ha detto: 'L'articolo del principe è destinato a stimolare il dibattito pubblico sulle nanotecnologie, che accogliamo con piacere'. 'Siamo pienamente d'accordo con il principe che noi tutti - ricercatori, industriali, decisori politici, lobbisti e responsabili pubblici - abbiamo la responsabilità di non ingigantire i possibili impatti, positivi o negativi, delle nanotecnologie e di stimolare un dibattito pubblico consapevole', ha aggiunto Cox. Nel frattempo, il 9 luglio, l'organizzazione transatlantica Etc Group (action group on erosion, technology and concentration) ha sollecitato una moratoria sull'uso delle nanoparticelle sintetiche nei laboratori e in tutti i prodotti commerciali fino a quando il governo non avrà adottato le buone prassi per la ricerca. Jim Thomas, un funzionario dell'Etc Group, ha detto: 'Sulle nanoparticelle ingegnerizzate esistono solo pochissimi studi tossicologici, ma dappertutto provengono segnali d'allarme certo non trascurabili'. Il gruppo respinge il concetto di 'viscidume grigio' come 'specchietto per le allodole', ma sostiene che nel nascente settore delle biotecnologie 'lo spettro del 'viscidume grigio' fa nascere un bisogno urgente di lungimiranza e prudenza'. Di conseguenza chiede alla comunità internazionale di creare un nuovo organismo - opportunamente spalleggiato da una convenzione internazionale sulla valutazione delle nuove tecnologie - per monitorarle, valutarle e accettarle oppure rifiutarle.  
   
   
IN LOMBARDIA LA RICERCA PROGETTA IL DOMANI 12 LUGLIO 2004 CONVEGNO "STATI GENERALI DELLA RICERCA 2004"  
 
Milano, 14 luglio 2004 - Il 19 e 20 luglio 2004 presso il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano si svolgerà il convegno "Stati Generali della Ricerca 2004" Il Convegno vedrà la partecipazione di personalità del mondo della ricerca, della finanza,della politica e del mondo imprenditoriale allo scopo di individuare le prospettive di sviluppo della ricerca in campo tecnologico. Si farà inoltre il punto sulla situazione attuale dell'utilizzo delle nuove conoscenze alla luce delle strategie elaborate in tal senso dall'Unione Europea. Sono previste tre sessioni parallele dedicate a Biotecnologie, Ict e Nuovi materiali  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 13 LUGLIO 2004  
 
btp 3,00%btp 4,25%
Scadenza15.04.200901.02.2020
Cod./trancheit0003652077/7it0003644769/2
Imp.offerto25002500
Regolamento15.07.200415.07.2004
Imp.domandato43753533
Imp.assegnato25002500
Prezzo aggiudicazione97,9897,66
Prezzo esclusione96,03595,833
Rendimento lordo3,494,76
Variazione Rend.asta prec.(*)-0,26
Rendimento netto3,074,17
Riparto29,31551,242
Importo in circolazione (mln)1175010500
Riapertura (mln)250250
Prezzo nettisti97,97140397,658832
(*) raffronto con titolo di pari durata
Elaborazione Assiom
 
   
   
ABI: SELLA PRESIDENTE, AL VIA QUARTO MANDATO II CONSIGLIO NOMINA ANCHE I 4 VICEPRESIDENTI: ABETE, BENEDETTI, FARALLI E VENESIO  
 
Roma, 14 luglio 2004 - Maurizio Sella è stato confermato Presidente dell’Abi per la quarta volta. È quanto ha deciso l’8 luglio il Consiglio dell’Associazione bancaria italiana che ha nominato anche i quattro vicepresidenti: Luigi Abete (Presidente della Banca nazionale del lavoro); Aureliano Benedetti (Presidente della Banca Cr Firenze); Elio Faralli (Presidente della Banca popolare dell’Etruria e del Lazio) e Camillo Venesio (Amministratore delegato della Banca del Piemonte). Due anni la durata delle cariche. I nuovi vicepresidenti succedono ai quattro predecessori, che, secondo lo Statuto dell’Associazione, non possono essere immediatamente rieletti al termine di un biennio. Rinnovata la composizione del Comitato esecutivo dell’Associazione, di cui fanno parte pure il Presidente e i quattro vicepresidenti: Matteo Arpe (Amministratore delegato di Capitalia); Giorgio Avanzi (Vice Direttore generale di Cartasì); Alessandro Azzi (Presidente di Ferdercasse); Giovanni Bazoli (Presidente di Banca Intesa); Franco Caleffi (Direttore generale di Federcasse); Tommaso Cartone (Presidente Banca Antonveneta); Mauro Cicchinè (Presidente di Dexia Crediop); Giovanni De Censi (Presidente del Credito Valtellinese); Corrado Faissola (Consigliere delegato della Banca Lombarda e Piemontese) Gianpiero Fiorani (Amministratore delegato della Banca popolare di Lodi); Salvatore Gaglione (Vicepresidente della Banca Cr popolare di Torre del Greco); Gabriele Galateri di Genola (Presidente della Mediobanca); Giuseppe Ghinolfi (Presidente della Cassa di risparmio di Fossano); Fabio Innocenzi (Amministratore delegato del Banco popolare di Verona e Novara); Carmine Lamanda (Direttore generale di Capitalia); Guido Leoni (Amministratore delegato della Banca popolare dell’Emilia Romagna); Roberto Mazzotta (Presidente della Banca popolare di Milano); Agostino Passadore (Presidente della Banca Passadore); Corrado Passera (Ceo e Amministratore delegato di Banca Intesa); Antonio Patuelli (Presidente della Cassa di risparmio di Ravenna); Bruno Picca (Amministratore delegato del Sanpaolo Banco di Napoli); Alessandro Profumo (Amministratore delegato di Unicredito Italiano); Guido Rosa (Presidente dell’Aibe – Associazione banche estere); Orazio Rossi (Vicepresidente Sanpaolo Imi); Carlo Salvatori (Presidente di Unicredito Italiano); Alfredo Santini (Presidente della Cassa di risparmio di Ferrara); Emilio Tonini (Direttore generale della Banca Monte dei Paschi di Siena); Emilio Zanetti (Presidente delle Banche popolari unite); Giovanni Zonin (Presidente della Banca popolare di Vicenza).  
   
   
BANCA INTESA: STANDARD & POOR'S ALZA IL RATING A LUNGO E A BREVE TERMINE  
 
Milano, 14 luglio 2004 - Banca Intesa informa che ieri l’agenzia internazionale Standard & Poor’s ha alzato il rating assegnato a Banca Intesa a A (da A-) per i debiti a lungo termine e a A-1 (da A-2) per quelli a breve termine, con outlook stabile.  
   
   
“FORTIS BUSINESS BAROMETER” CRESCE L’OTTIMISMO TRA LE AZIENDE EUROPEE IL 61% DELLE IMPRESE ITALIANE SI ATTENDE UN MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI ECONOMICHE LA RECESSIONE ECONOMICA CAUSA TIMORI RIGUARDO ALL’ALLARGAMENTO DELLA UE  
 
Milano, 14 luglio 2004 - Per i prossimi dodici mesi, le aziende europee prevedono un miglioramento del clima economico. Le più ottimiste sono le imprese polacche, l’87% delle quali si aspetta che in questo periodo il clima economico ‘migliori’ o ‘migliori notevolmente’. Anche in Italia il trend si mantiene positivo (61%); a fronte di una media europea del 51%. È il risultato di Fortis Bank Business Barometer, inchiesta sul clima economico condotta annualmente in Europa tra le aziende clienti di dimensioni medio-grandi. Il numero di intervistati nella seconda indagine annuale è passato da 250 a circa 1.500 – tra cui 82 imprese italiane – e il numero di paesi da cinque a dieci: Olanda, Belgio, Lussemburgo, Germania, Francia, Regno Unito, Polonia, Italia, Spagna e Portogallo. In linea generale, l’attuale clima economico si presenta stabile rispetto a tre mesi fa (60%); ma è nettamente migliorato rispetto alla metà del 2003 (51%). Le aziende polacche sono quelle che dimostrano maggior ottimismo: ritengono, nell’87% dei casi, che l’attuale clima economico sia migliore o notevolmente migliore rispetto a dodici mesi fa e la stessa percentuale prevede un ulteriore miglioramento nei prossimi dodici mesi. Anche se più caute rispetto alle polacche, il 57% delle imprese italiane si aspetta un comunque miglioramento delle condizioni economiche nel nostro paese, percentuale che sale a 61% se si aggiunge il 4% di quelle convinte che il miglioramento sarà molto forte. Il 19%, invece, ritiene che nei prossimi 12 mesi la situazione rimarrà stabile, percentuale che arriva a 56% in un orizzonte a tre mesi. Le aziende che fanno previsioni pessimistiche sull’andamento dell’economia nel prossimo anno sono il 21%delle intervistate, anche se nessuna è convinta che il peggioramento sarà consistente. Le aziende portoghesi sono meno positive: il 50% pensa che l’attuale andamento economico si sia deteriorato rispetto a un anno fa e il 26% prevede che continui a indebolirsi nei prossimi tre mesi. Il Portogallo è tradizionalmente il paese della Ue più dipendente dai sussidi. Il timore di perdere questo sostegno in futuro potrebbe essere la causa dello scoraggiamento dei Portoghesi. “Nel complesso la tendenza è positiva - commenta Freddy Van den Spiegel, chief economist a di Fortis Bank -L’europa sta emergendo da un periodo di instabilità economica caratterizzato da scarsa fiducia da parte delle aziende, ma l’ottimismo sembra essere tornato. Le imprese dei paesi meno colpiti dalla crisi economica hanno chiaramente grandi speranze per l’allargamento della Ue, mentre quelle dei paesi maggiormente penalizzati sono piuttosto pessimiste. I Ceo si trovano a far fronte alla progressiva globalizzazione dell’economia e alle conseguenze di questo fenomeno sulla legislazione e sui regolamenti, nonché sulle loro società. Assumono quindi un’importanza crescente soluzioni finanziarie oltre frontiera.” L’allargamento della Ue I nuovi stati membri guardano all’allargamento dell’Unione Europea con grande ottimismo. La Polonia, per esempio, si aspetta un risultato positivo o molto positivo nell’arco di cinque anni (93%). D’altro canto gli stati membri più vecchi, come la Germania, vedono nella Grande Europa una causa di preoccupazione. Essendo stati colpiti pesantemente dalla precedente recessione economica, i Ceo tedeschi temono molto lo spostamento della produzione nei nuovi stati membri: il 26% di loro prevede che l’allargamento della Ue abbia un effetto negativo o molto negativo sulle loro società, rispetto alla media dell’11%. Le aziende lussemburghesi nutrono grandi speranze per l’allargamento della Ue: l’82% prevede un effetto positivo nell’arco di cinque anni. Questo entusiasmo potrebbe essere dovuto al fatto che il Lussemburgo, paese di banche e assicurazioni, prevede un boom del suo mercato di vendita in seguito grazie all’ingresso dei nuovi paesi. La maggior parte delle aziende europee (60%) si aspetta di poter sfruttare i benefici della Grande Europa soltanto a medio termine, ossia tra cinque anni. Nel lungo periodo, grazie all’innalzamento del tenore di vita, i nuovi stati membri diventeranno un mercato attraente per le ‘vecchie’ economie. Euro Il rafforzamento del tasso di cambio dell’euro è fonte di preoccupazione per i Ceo italiani (44%) e portoghesi (47%). Le maggiori ansie si rilevano tra le aziende polacche: il 53% prevede che l’aumento abbia un effetto molto negativo sulle loro attività, a fronte di una media del 31%. Il quaranta percento delle aziende europee non prevede invece che l’euro forte si ripercuota sulla loro attività. Le più ottimiste sono le società spagnole che si aspettano, nel 42% dei casi, un effetto positivo o molto positivo, rispetto alla media del 30%. Nei prossimi tre mesi, la maggioranza delle imprese europee (53%) manterrà l’attuale livello di spese in conto capitale, ma il 49% le aumenterà nei prossimi dodici mesi. Anche in questo caso, sono le aziende polacche a dar segno di maggior ottimismo: l’85% prevede che, nel giro di un anno, la spesa aumenti notevolmente. E le più pessimiste sono sempre le aziende portoghesi: il 35% di queste prevede di assistere a un calo della spesa nei prossimi tre mesi, rispetto alla media del 20%. Sulla base della situazione economica favorevole e della fiducia in una ripresa dell’economia internazionale, il 44% delle aziende europee prevede che gli utili per l’attuale esercizio finanziario registrino un aumento del 10% (o superiore) rispetto all’esercizio precedente. Le aziende portoghesi e lussemburghesi vedono un futuro meno roseo: il 47 e 26%, rispettivamente, prevede un calo degli utili uguale o superiore al 10%, rispetto alla media dell’8%. Il Fortis Business Barometer ha rilevato il clima economico tra le società medio-grandi nello scorso giugno, durante la giornata annuale dedicata ai clienti di Fortis Bank che si è svolta presso 100 Business Centre in tutta Europa.
Fortis Business Barometer 2004 Italy (82 responses)
1. Current economic climate How do you view the current economic climate in your country?
Much worse Worse The same Better Much better
Compared to 3 months ago 1 (1%) 12 (15%) 52 (63%) 16 (20%) 1 (1%)
Compared to 12 months ago 4 (5%) 22 (27%) 17 (21%) 36 (44%) 3 (4%)
2. Future economic climate How do you expect the economic climate to develop in your country?
Very adversely Adversely The same Better Much better
Over the next 3 months 3 (4%) 10 (12%) 45 (56%) 23 (28%) 0 (0%)
Over the next 12 months 0 (0%) 17 (21%) 15 (19%) 46 (57%) 3 (4%)
3. Capital Investment What do you think your company’s capital investments will be, compared to the last 12 months?
Much less Less The same More Much more
Over the next 3 months 0 (0%) 10 (12%) 51 (62%) 20 (24%) 1 (1%)
Over the next 12 months 1 (1%) 9 (11%) 24 (30%) 41 (51%) 6 (7%)
4. The Euro How do you estimate the effect the stronger Euro is having on your activities?
very negative Negative None positive very positive
2 (2%) 35 (42%) 23 (28%) 22 (27%) 1 (1%)
5. Europe What will be the effect of the expansion of the European Community in 2004 on your company?
Very Negative Negative none positive very positive
Short term (2 years) 0 (0%) 4 5%) 30 ((37%) 45 (56%) 2 (2%)
Long term (5 years) 0 (0%) 3 (4%) 15 (19%) 47 (59%) 15 (19%)
6. Profits What are your expected profits for the next 12 months, compared to the last 12 months?
> 25% decrease 25% - 10% decrease –/+ 10% 10 - 25% increase > 25% increase
1 (1%) 6 (8%) 37 (47%) 32 (41%) 3 (4%)
7. International business environment How do you estimate the importance of a single cross-border corporate banker for your business in an international environment ?
Not important Less important Important Very important Vital
1 (1%) 1 (1%) 46 (58%) 31 (39%) 1 (1%)
 
   
   
BANCA IFIS S.P.A.: IL 9 LUGLIO 2004 SI È CHIUSO IL PERIODO DI ADESIONE ALL'OFFERTA GLOBALE DEL PRESTITO "BANCA IFIS 2004-2009 CONVERTIBILE" (LE “OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI”)  
 
Mestre 14 luglio 2004 – Banca Ifis S.p.a., impresa bancaria specializzata nel factoring, presieduta da Sebastien Egon von Fürstenberg e quotata al Mta di Borsa Italiana S.p.a., comunica che in data 9 Luglio 2004 si è chiuso il periodo di adesione all'Offerta Globale di n. 4.000.000 di obbligazioni del Prestito "Banca Ifis 2004-2009 Convertibile" (le “Obbligazioni Convertibili”) emesse alla pari (del valore nominale di Euro 12,5 cadauna); suddivisa in una offerta pubblica di sottoscrizione di un minimo di n. 1.600.000 Obbligazioni Convertibili rivolta al pubblico in Italia (l’“Offerta Pubblica”); ed un contestuale collocamento istituzionale di un massimo di n. 2.400.000 Obbligazioni Convertibili rivolto in Italia ad investitori professionali italiani ed istituzionali esteri (il “Collocamento Istituzionale”). Nell'ambito dell'Offerta Globale sono state complessivamente sottoscritte n. 4.000.000 Obbligazioni Convertibili per un controvalore pari a Euro 50.000.000. In particolare, A. Nell’ambito dell’Offerta Globale sono pervenute richieste per n. 4.000.000 Obbligazioni Convertibili da parte di n. 644 richiedenti così ripartite: A.1 Nell’ambito dell’Offerta Pubblica sono pervenute richieste per n. 644.600 Obbligazioni Convertibili da parte di n. 609 richiedenti così ripartite: - n. 326.000 Obbligazioni Convertibili da parte di n. 65 richiedenti appartenenti al pubblico indistinto aderenti per la Quota del Lotto Maggiorato; - n. 318.600 Obbligazioni Convertibili da parte di n. 544 appartenenti al pubblico indistinto aderenti per la Quota del Lotto Minimo. A.2 Nell’ambito del Collocamento Istituzionale sono pervenute richieste per n. 3.355.400 Obbligazioni Convertibili da parte di n. 35 richiedenti così ripartite: - n. 3.045.400 Obbligazioni Convertibili da parte di n. 27 Investitori Professionali; - n. 310.000 Obbligazioni Convertibili da parte di n. 8 investitori istituzionali esteri; B. In base alle richieste pervenute nell’ambito dell’Offerta Globale sono state assegnate n. 4.000.000 Obbligazioni Convertibili a n. 644 richiedenti, così ripartite: B.1 n. 644.600 Obbligazioni sono state assegnate a n. 609 richiedenti nell’ambito dell’Offerta Pubblica, tutti con una percentuale potenziale inferiore al 2%, nelle seguenti proporzioni: n. 326.000 Obbligazioni Convertibili a n. 65 appartenenti al pubblico indistinto aderenti per la Quota del Lotto Maggiorato; n. 318.600 Obbligazioni Convertibili a n. 544 appartenenti al pubblico indistinto aderenti per la Quota del Lotto Minimo B.2 n. 3.355.400 Obbligazioni Convertibili sono state assegnate a n. 35 richiedenti nell’ambito del Collocamento Istituzionale nelle seguenti proporzioni: n. 3.045.400 Obbligazioni Convertibili a n. 27 Investitori Professionali; n. 310.000 Obbligazioni Convertibili a n. 8 investitori istituzionali esteri; C. Banca Akros Spa e Centrosim Spa, in qualità di membri del Consorzio per il Collocamento Istituzionale, hanno sottoscritto rispettivamente n. 306.320 e n. 140.000 Obbligazioni Convertibili. Il ricavato dell'Offerta Globale sulla base del Prezzo d'Offerta ed al netto delle commissioni, spese e oneri dell'Offerta Globale è stato pari a circa Euro 48.400.000.  
   
   
ARTIGIANI E BCC UNISCONO LE FORZE PER CREARE 10 MILA IMPRENDITORI  
 
Busto Garolfo, 14 luglio 2004 - Formare 10 mila nuovi imprenditori artigiani tra l'Altomilanese e il Varesotto. E' questa la nuova sfida lanciata dalla Confartigianato Altomilanese, dall’Associazione Artigiani Provincia di Varese e dalla Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, che hanno dato alle stampe un volume dal titolo “Come diventare imprenditori”, interamente dedicato ai “primi passi” da fare e ai sostegni che si possono trovare nel nostro territorio per mettere in piedi un'impresa di successo. Un volume di facile consultazione, che verrà distribuito nelle sedi di Confartigianato e Bcc, destinato a quanti desiderano immergersi nel mondo dell’imprenditoria senza dilemmi e con risposte concrete, attraverso un dettagliato resoconto delle "cose da fare" per scommettere su se stessi. “Come diventare imprenditori”, realizzato dai professionisti di Confartigianato e Bcc, è un volume composto da trentadue pagine, di facile consultazione e lettura, che accompagnano il lettore attraverso il panorama dell’imprenditoria, dalle prime domande che ci si pone (cosa devo fare? come posso fare? che tipo di attività posso intraprendere?) fino alla pratica più schietta (uffici di riferimento, modulistica necessaria, la terminologia specifica). L'iniziativa si inserisce nel progetto "Uniti per rilanciare il valore di un territorio", ovvero il percorso lanciato nel gennaio scorso dalle due Confartigianato e dalla Bcc e finalizzato a dare forza all'area del Nord Ovest, cioè la piattaforma territoriale che dal nuovo polo fieristico di Rho sale fino a Varese, con l'obiettivo di portarla a giocare un ruolo strategico a livello locale, regionale e nazionale. E, così, dopo i corsi di formazione di pianificazione finanziaria rivolti alle imprese già esistenti (che si sono tenuti con successo a Legnano e a Varese); e la definizione di una politica agevolata di accesso al credito, è ora la volta di sostenere la nascita di nuovi soggetti imprenditoriali. "Nella nostra guida -dice Silvano Caglio, presidente della Bcc- si trovano anche utili indicazioni per la realizzazione del business plan, sulle decisioni da prendere nella fase di start up, sulle leggi di riferimento e sulle valutazioni da fare per consentire alle nuove attività di camminare a lungo e senza imprevisti". "Ci rivolgiamo a chi è pronto a scommettere su se stesso e sulle proprie capacità -fanno eco Edmiro Toniolo e Giorgio Merletti, presidenti, rispettivamente, delle Confartigianato Altomilanese e di Varese-. E per chi ha scelto di aprire un nuova attività, l’impresa artigiana è la risposta migliore, perché soddisfa la voglia di rinnovamento professionale e valorizza il patrimonio di esperienza che il singolo ha costruito negli anni. Ma la strada dell’imprenditore artigiano è fatta di scelte delicate e noi siamo in grado di aiutare i nuovi imprenditori a imboccare la strada migliore". Un piccolo volume dalle grandi potenzialità, quindi, realizzato per rispondere a quelle domande che, sempre più spesso, capita di sentire, ma alle quali non sempre è riservata una risposta adeguata. Un “libretto” che mette sul tavolo potenzialità utili, ma soprattutto necessarie, per lo sviluppo dell’imprenditoria locale; un mezzo studiato ad hoc per suscitare i giusti stimoli e per aiutare chi intraprende a non smarrirsi nei meandri di un mondo troppo spesso considerato inavvicinabile, ma che, al contrario, è alla portata di tutti.  
   
   
LE GAZZELLE LOMBARDE: DA PICCOLI A MEDI IMPRENDITORI. COSÌ GLI AMANTI DEL RISCHIO: 35ENNI, MASCHI SONO IN 30.000 OGNI ANNO. ORA ARRIVA UN AIUTO: 8 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 14 luglio 2004 - Imprese che nascono piccole, ma pronte per crescere e spiccare il balzo verso la media dimensione per diventare più forti sui mercati. Sono queste le “gazzelle” nel mondo delle imprese neonate in Lombardia, poco più di 30.000 in media ogni anno tra il 1998 e il 2000, con Milano in testa (poco più di 13.000). A guidarle sono soprattutto 35enni maschi. L’elaborazione è stata fatta dalla Camera di Commercio di Milano su dati Unioncamere nazionale sulla demografia delle imprese, sulle “vere nuove imprese” (al netto, cioè, delle imprese che nascono per trasformazione della forma giuridica, subentri, scissioni). E nel 2003 la crescita imprenditoriale continua in Lombardia: prima Brescia (+2,29%); seguita da Lodi (+2,08%); Varese (+1,95%); Lecco (+1,75%); Mantova (+1,69%); Como (+1,68%); Cremona (+1,58%); Milano (+1,56%); Pavia (+1,34%); Sondrio (+1,19%); Bergamo (+0,55%). E per aiutarle arrivano i contributi: 8 milioni di euro. Li mette a disposizione il Progetto Saturno per le nuove imprese ed i lavoratori autonomi. L’obiettivo è quello di promuovere e sviluppare l’imprenditorialità milanese e lombarda attraverso un sistema di rete che prevede contributi in conto capitale a fondo perduto per sostenere le nuove imprese, l’aiuto ai lavoratori autonomi e per i progetti innovativi quali programmi d’investimento per l’innovazione di prodotto, di mercato, di processo, anche per l’ampliamento e l’ammodernamento dell’attività esercitata. Per la domanda di richiesta dei contributi dovrà essere utilizzata esclusivamente la modulistica disponibile sul sito www.Saturno.lombardia.it o presso la rete degli Sportelli Punto Nuova Impresa. Le domande devono pervenire entro le ore 16.00 del 30 settembre 2004, presso l’Ufficio Protocollo della Camera di commercio di Milano, in via San Vittore al Teatro 14, a Milano. Questa è una delle iniziative del Progetto di Sovvenzione globale Saturno che stanzia in totale 17 milioni di euro per orientamento, informazione, assistenza e contributi. Un progetto, promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Fondo Sociale Europeo, realizzato dalle Camere di Commercio lombarde - con capofila la Camera di Commercio di Milano - e Unioncamere Lombardia. E per spiegare come fare per accedere ai finanziamenti, la Regione Lombardia e la Camera di Commercio di Milano hanno organizzato questa mattina una presentazione pubblica del bando in Camera di Commercio di Milano. “Il Progetto di Sovvenzione globale Saturno - ha dichiarato Renato Borghi, presidente di Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano - ha l'obiettivo di diffondere imprenditorialità, supportare lo start up e favorire il ricambio generazionale nelle piccole imprese lombarde, e pone una particolare attenzione alle specifiche esigenze territoriali attraverso la rete delle Camere di Commercio locali e delle associazioni delle imprese”. Alcune indicazioni sul bando. Destinatari - I contributi possono richiederli le nuove imprese e i lavoratori autonomi con sede operativa in Lombardia. Spese ammissibili - Acquisto di beni strumentali ed arredi necessari all’attività; acquisto di software; ristrutturazione di immobili; avvio di attività in franchising; spese notarili; spese per il piano di comunicazione; acquisto di attività preesistenti. Nel programma di investimento possono rientrare le spese fatturate a partire dal 01/01/2004. Contributi - L'entità del contributo, in conto capitale, a fondo perduto è pari al 50% degli investimenti ammessi, al netto di Iva, fino ad un massimo di 25.000,00 euro. Per progetti che prevedano investimenti ammessi superiori a € 50.000,00, il contributo a fondo perduto non potrà superare, comunque, il tetto massimo di € 25.000,00. L’investimento complessivo ammesso dovrà risultare non inferiore a € 10.000,00 al netto dell’Iva, pertanto il contributo minimo erogabile è di € 5.000,00. L’erogazione del contributo avverrà in un’unica soluzione, dietro presentazione, da parte del beneficiario, della “Richiesta di erogazione saldo” e della documentazione finale di spesa. Il contributo sarà erogato entro 30 giorni dalla presentazione della richiesta di erogazione completa di tutti i suoi elementi. Le “vere nuove imprese” in Lombardia. Nel 1999 in Lombardia si registra un boom delle nascite di vere nuove imprese (33.832). In tre anni (dal 1998 al 2000); Milano è la provincia in cui si conta il maggior numero di vere nuove imprese (poco più di 13.000 unità in media); raggiungendo il picco di quasi 15.000 attività nel 1999. Al secondo posto Brescia (poco più di 4.000 nuove vere imprese in media); con picco massimo di 4.320 unità nel 1998. Terza Bergamo (poco più di 3.000 in media); con picco nel 2000 (3.461 vere nuove imprese). Quarta Varese (in media più di 2.000); con picco nel 1999 (2.659). Cresce il numero delle vere nuove imprese in Lombardia dal ‘98 al ’99 (+11,6%) e dal ’99 al 2000 (+8,6%). Dal ’98 al ’99 il maggior incremento si registra a Lodi (+31,6%); seguita da Milano (+23,2%); Como (+16,5%); Varese (+16%) e Cremona (+13,5%). Dal ’98 al 2000 sempre Lodi al primo posto con un incremento del 31,2%. Seguono Milano (+17,9%); Como (+17,4); Cremona (+10,9%) e Varese (+10,3%).
Totale Vere Nuove Imprese (1998) Totale Vere Nuove Imprese (1999) Totale Vere Nuove Imprese (2000) var % 98/99 var% 98/2000
Varese 2292 2659 2529 16,0% 10,3%
Como 1640 1911 1925 16,5% 17,4%
Sondrio 590 609 558 3,2% -5,4%
Milano 12074 14876 14239 23,2% 17,9%
Bergamo 3169 3386 3461 6,8% 9,2%
Brescia 4320 4137 4222 -4,2% -2,3%
Pavia 2131 2033 1747 -4,6% -18,0%
Cremona 956 1085 1060 13,5% 10,9%
Mantova 1750 1500 1537 -14,3% -12,2%
Lecco 836 911 909 9,0% 8,7%
Lodi 551 725 723 31,6% 31,2%
Lombardia 30309 33832 32910 11,6% 8,6%
Per quanto riguarda il rapporto percentuale tra le vere nuove imprese e le imprese iscritte attive e inattive in Lombardia, il picco massimo si registra nel 1999: il 57,3% delle imprese attive e inattive sono vere nuove imprese. Nel 1998 le province con il tasso percentuale più alto sono Pavia (61,1%); Sondrio (58%) e Bergamo (55%). Anche nel 1999 ai primi due posti Pavia (62,3%) e Sondrio (62,2%). Seguono Lodi (60,9%) e Como (60,3%). Nel 2000 cambia la tendenza. Prima è Lodi (58,8%); seguita da Como (55,7%); Mantova (55,6%); Pavia (55,5%).
Vere Nuove Imprese (% su imprese iscritte attive e inattive) nel 1998 Vere Nuove Imprese (% su imprese iscritte attive e inattive) nel 1999 Vere Nuove Imprese (% su imprese iscritte attive e inattive) nel 2000
Varese 51,0 58,4 52,3
Como 54,4 60,3 55,7
Sondrio 58,0 62,2 53,8
Milano 49,4 56,3 49,8
Bergamo 55,0 57,3 53,2
Brescia 51,8 54,6 50,7
Pavia 61,1 62,3 55,5
Cremona 51,8 58,0 53,1
Mantova 37,9 57,5 55,6
Lecco 53,2 60,1 53,6
Lodi 47,7 60,9 58,8
Lombardia 50,7 57,3 51,8
I nuovi imprenditori di nuove imprese. Nel 1999 si registra in Lombardia il boom di nuovi imprenditori di nuove imprese (36.685). Nei tre anni considerati, Milano è la città che conta in media il maggior numero di nuovi imprenditori (poco più di 15.000); con un picco di quasi 16.000 nel 1999. Al secondo posto Brescia che tra il 1998 e il 2000 conta in media circa 5.000 nuovi imprenditori, con un massimo di 5.337 nel 1998. Terzo posto per Bergamo con un media di circa 3.600 nuovi imprenditori in tre anni, con un picco di 3.722 nel 2000. Quarta Varese con una media in tre anni di circa 2.700 nuovi imprenditori e con picco nel 1999 (2.920). Cresce in Lombardia il numero di nuovi imprenditori di nuove imprese. Dal 1998 al 1999 si registra un incremento del 6%, dal 1998 al 2000 l’incremento è del 2,1%. Lodi è la provincia in cui cresce di più il numero di nuovi imprenditori: +29,1% dal 1998 al 1999, +27,7% dal 1998 al 2000. Bene anche Milano che fa registrare un +16,5% dal 1998 al 1999 e un +10,9% dal 1998 al 2000. Seguono Varese (+15% e +8,9%) e Como (+14,4% e +14,6%).
Nuovi imprenditori di nuove imprese nel 1998 Nuovi imprenditori di nuove imprese nel 1999 Nuovi imprenditori di nuove imprese nel 2000 var % 98/99 var% 98/2000
Varese 2540 2920 2765 15,0% 8,9%
Como 1821 2084 2087 14,4% 14,6%
Sondrio 653 657 584 0,6% -10,6%
Milano 13692 15957 15183 16,5% 10,9%
Bergamo 3525 3620 3722 2,7% 5,6%
Brescia 5337 4568 4603 -14,4% -13,8%
Pavia 2407 2180 1875 -9,4% -22,1%
Cremona 1116 1213 1149 8,7% 3,0%
Mantova 1994 1711 1647 -14,2% -17,4%
Lecco 922 1007 968 9,2% 5,0%
Lodi 595 768 760 29,1% 27,7%
Lombardia 34602 36685 35343 6,0% 2,1%
I nuovi imprenditori lombardi sono uomini (73,6% nel 1998 e 74,4% sia nel 1999 che nel 2000). Le donne si mettono in evidenza a Sondrio nel 1998: le nuove imprenditrici sono il 35,5%. Nel 1999 raggiungono il picco massimo a Pavia (28,1%). Nel 2000 a Varese (27,7%).
% su totale (1998) % su totale (1999) % su totale (2000)
maschi femmine maschi femmine maschi femmine
Varese 73,5 26,5 74,1 25,9 72,3 27,7
Como 72,7 27,3 74,1 25,9 75,6 24,4
Sondrio 64,5 35,5 72,1 27,9 73,5 26,5
Milano 74,3 25,7 75,1 24,9 74,5 25,5
Bergamo 73,5 26,5 75,1 24,9 75,9 24,1
Brescia 75,4 24,6 73,5 26,5 73,5 26,5
Pavia 70,6 29,4 71,9 28,1 73,9 26,1
Cremona 72,3 27,7 73,1 26,9 75,2 24,8
Mantova 72,4 27,6 74,9 25,1 76,9 23,1
Lecco 73,4 26,6 74,5 25,5 72,6 27,4
Lodi 75,6 24,4 73,6 26,4 73,0 27,0
Lombardia 73,6 26,4 74,4 25,6 74,4 25,6
Il nuovo imprenditore lombardo ha un’età media di circa 35 anni. Nel 2000 il 41% dei nuovi imprenditori ha un’età compresa tra i 35 e i 49 anni. Per quanto riguarda i nuovi imprenditori che hanno fino a 25 anni il picco si registra a Bergamo nel 1999 (23,6%). Per l’età compresa tra i 25 e i 35 anni il picco si registra a Lodi nel 1998 (45,5%). Per l’età compresa tra i 35 e i 49 anni il picco massimo si registra a Milano nel 2000 (32,2%). Per gli over 50 il picco si registra a Mantova nel 1998 (24%).
classi di età (%) (1998) classi di età (%) (1999) classi di età (%) (2000)
fino a 25 25-35 35-49 oltre 50 fino a 25 25-35 35-49 oltre 50 fino a 25 25-35 35-49 oltre 50
Varese 19,4 41,4 27,0 12,1 21,6 39,6 27,2 11,6 17,0 41,8 30,6 10,6
Como 20,6 42,4 26,1 10,9 20,7 41,4 27,8 10,1 18,9 40,7 28,6 11,8
Sondrio 17,2 38,1 26,2 18,5 21,9 41,2 27,9 9,0 18,7 42,8 26,0 12,5
Milano 16,4 39,8 28,9 14,9 18,1 38,6 29,6 13,7 13,9 40,4 32,2 13,5
Bergamo 21,3 40,4 27,0 11,2 23,6 41,6 26,1 8,7 18,4 43,1 28,8 9,6
Brescia 18,0 37,1 25,5 19,4 22,6 41,0 26,7 9,7 18,4 41,0 30,8 9,8
Pavia 17,2 35,3 26,4 21,1 21,8 37,2 27,8 13,3 17,7 39,6 30,5 12,2
Cremona 19,4 39,0 27,2 14,5 21,6 38,2 27,9 12,3 18,6 42,7 29,4 9,2
Mantova 15,8 33,2 26,9 24,0 20,0 37,3 25,5 17,2 18,6 39,7 29,3 12,3
Lecco 22,0 41,0 26,1 10,8 23,0 39,3 25,6 12,0 18,2 44,3 25,6 11,9
Lodi 18,7 45,5 26,7 9,1 21,7 35,4 31,0 11,8 18,8 40,5 30,7 10,0
Lombardia 17,9 39,1 27,4 15,6 20,4 39,3 28,1 12,3 16,4 41,0 30,7 11,9
 
   
   
LUXOTTICA GROUP COMMENTA L’ANNUNCIO DI COLE NATIONAL CORPORATION  
 
Milano, 14 luglio 2004 - Luxottica Group S.p.a. Ha annunciato di essere stata informata della nuova proposta non vincolante ricevuta da Cole National Corporation da parte di Moulin International Holding Ltd. (Hong Kong Stock Exchange: 389) per l'acquisizione tramite fusione della stessa Cole National Corporation. Luxottica Group ha sottolineato che l’annuncio di Cole National Corporation ha precisato che il Consiglio di Amministrazione della stessa Cole National Corporation ha semplicemente deciso di valutare la nuova proposta prima di prendere qualsiasi decisione. Inoltre, Luxottica Group ha sottolineato che la raccomandazione del Consiglio di Amministrazione di Cole National Corporation di votare in favore dell'accordo di fusione raggiunto con Luxottica Group nel mese di gennaio 2004 rimane valida e non è stata modificata. Luxottica Group ha precisato che il proprio Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario prendere alcun provvedimento con riferimento alla nuova proposta di Moulin International e che si riserva di valutare tale situazione se e quando necessario. Inoltre, Luxottica Group ha precisato che, in base all'accordo sottoscritto nel gennaio 2004, il Consiglio di Amministrazione di Cole National Corporation non può ritirare la propria raccomandazione in favore della proposta di Luxottica Group senza prima dare alla stessa tre giorni lavorativi durante i quali Luxottica Group ha la facoltà di valutare eventuali modifiche dell’accordo di fusione. Infine, Luxottica Group ha sottolineato di aver cooperato con la Federal Trade Commission (Ftc); con riferimento al processo di verifica che i principi di concorrenza siano rispettati relativamente all’accordo che prevede l’acquisto da parte di una controllata di Luxottica Group di Cole National Corporation tramite fusione e che prevede di completare la consegna della documentazione richiesta entro la fine di questa settimana. Inoltre, Luxottica Group ha precisato di essersi impegnata con l’Ftc a non perfezionare la transazione prima del 30 settembre 2004 in assenza del consenso della stessa.  
   
   
PARMALAT FINANZIARIA SPA: COMPLETATA L’OPERAZIONE DI RIFINANZIAMENTO DI CDN$ 610 MILIONI DA PARTE DELLE PROPRIE CONTROLLATE CANADESI, PARMALAT DAIRY & BAKERY INC. (“PARMALAT DAIRY”) E PARMALAT FOOD INC  
 
Collecchio (Pr); 14 luglio 2004 - Parmalat Finanziaria Spa in amministrazione straordinaria ha annunciato il 12 luglio il completamento di un’operazione di rifinanziamento di cdn$ 610 milioni da parte delle proprie controllate canadesi, Parmalat Dairy & Bakery Inc. (“Parmalat Dairy”) e Parmalat Food Inc., quale garante di quest’ultima (collettivamente le società “Parmalat Canada”); con il fondo d’investimento Ontario Teachers’ Pension Plan Board (“Otppb”). Il finanziamento erogato da Otppb sarà utilizzato dalle società Parmalat Canada per rifinanziare il debito esistente per complessivi cdn$ 550 milioni, di cui una parte rilevante è costituita dall’indebitamento nei confronti di portatori di obbligazioni (“Senior Notes”) emesse da Parmalat Dairy negli Stati Uniti ed in Canada per importi, rispettivamente, di Us$285 milioni e cdn$ 23 milioni. La parte residua del prestito verrà utilizzata per finanziare lo svolgimento delle attività operative delle società Parmalat Canada. Otppb fornirà linee di finanziamento per un totale di cdn$ 530 milioni (“Terms Facility”) della durata di tre anni, accompagnate da garanzie su tutti i beni e le proprietà delle società Parmalat Canada nonché su taluni beni della holding locale, tra cui un pegno sulle azioni Parmalat Dairy detenute da quest’ultima. L’operazione prevede inoltre una linea di credito Revolving per un ammontare sino a cdn$ 80 milioni, sottoscritta da Otppb ed erogata da primaria banca canadese. Il finanziamento Revolvig avrà durata di due anni, estensibile per un ulteriore anno a discrezione del finanziatore, con una serie di garanzie costituite sui crediti e sui beni delle società Parmalat Canada. Parmalat Dairy avrà la facoltà di rimborsare anticipatamente le linee di finanziamento ricevute, a fronte della liquidazione di un premio a beneficio dei finanziatori. Essa sarà inoltre tenuta, con alcune eccezioni, al ripagamento anticipato del finanziamento con i proventi derivanti da eventuali vendite di beni aziendali, emissioni di azioni ed obbligazioni ovvero nel caso si renda disponibile liquidità eccedente determinate percentuali. Parmalat Dairy sarà inoltre obbligata a liquidare ulteriori spettanze a Otppb qualora dismetta una parte sostanziale delle proprie attività ovvero sia soggetta ad un cambio di controllo azionario o, infine, si verifichino altre circostanze previste contrattualmente. Le condizioni di pagamento anticipato delle Senior Notes prevedono un corrispettivo liquido di circa cdn$ 420 milioni e l’emissione di nuove obbligazioni a beneficio dei detentori di Senior Notes per un importo di circa cdn$ 71 milioni. Le obbligazioni di nuova emissione avranno una scadenza al giugno 2010 e giugno 2012. Qualora si verifichi un cambiamento di controllo azionario ovvero la cessione dei beni aziendali nonchè altre circostanze dedotte contrattualmente, Parmalat Dairy dovrà offrire di riscattare le Notes al loro valore nominale. Gli interessi sulle nuove obbligazioni saranno pagabili, a scelta di Parmalat Dairy, secondo diverse modalità, ad un interesse del 7% annuo ovvero al tasso del 5% annuo con pagamento in contanti. Gli accordi contrattuali conclusi in data odierna non consentono alcun tipo di pagamento liquido ai detentori delle nuove Notes durante la vigenza dei finanziamenti concessi da Otppb.  
   
   
TELECOM ITALIA MEDIA: PERFEZIONATA CESSIONE 40% WEBFIN A VERTICO  
 
Milano, 14 luglio 2004 - L'operazione era già stata annunciata il 28 giugno scorso Telecom Italia Media comunica che è stata perfezionata ieri la cessione della partecipazione del 40% di Webfin Spa, società che possiede il 66% di Matrix, titolare del portale Virgilio, a Vertico Spa, società posseduta integralmente da Telecom Italia e già azionista di Matrix al 33,3%. Il prezzo della cessione, già annunciata il 28 giugno scorso, è pari a 42,6 milioni di euro.  
   
   
TISCALI RIMBORSA OBBLIGAZIONE SCADUTI IL 12 LUGLIO  
 
 Cagliari, 14 luglio 2004 - Tiscali annuncia di avere rimborsato il 12 luglio la parte residua dell’obbligazione emessa dalla controllata lussemburghese Tiscali Finance Sa per nominali Euro 72,867 milioni e interessi per Euro 4,645 milioni circa. L’emissione obbligazionaria, originariamente di ammontare pari a Euro 150 milioni di nominale, era stata oggetto di un’offerta pubblica di acquisto volontaria per la sua totalità lo scorso dicembre 2003.  
   
   
KPMG S.P.A. AFFERMA DI NON POTERSI CONSIDERARE INDIPENDENTE NEI CONFRONTI DI NOVUSPHARMA S.P.A., AI SENSI DELLA NORMATIVA STATUNITENSE  
 
Seattle, Washington, 14 Luglio 2004 - Cell Therapeutics, Inc. (Cti) annuncia di essere stata informata da Kpmg S.p.a. Che quest’ultima ritiene di non potersi considerare come “indipendente” ai sensi della normativa statunitense applicabile in relazione alla sua attività di revisione ed alle relazioni emesse con riguardo ai bilanci di Novuspharma S.p.a. (Novuspharma) per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2001, 2002 e 2003 e per il periodo dall’inizio dell’attività di Novuspharma (1 gennaio 1999) al 31 dicembre 2003. Cti aveva annunciato il completamento della fusione per incorporazione di Novuspharma in Cti in data 2 gennaio 2004. Con riferimento alla fusione ed all’ammissione delle azioni ordinarie di Cti alle negoziazioni sul Nuovo Mercato, Kpmg S.p.a. Aveva ricevuto nel giugno 2003 (e conseguentemente svolto) l’incarico di sottoporre a revisione contabile, secondo gli Us Gaas (“U.s. Generally accepted auditing standards”); i bilanci di Novuspharma redatti dalla società in conformità agli U.s. Gaap (“U.s. Generally accepted accounting principles”); emettendo relazioni di revisione senza rilievi; tale attività si è aggiunta alla attività di revisione contabile già svolta per Novuspharma da Kmpg S.p.a. Ai sensi della normativa italiana applicabile ed in accordo ai principi di revisione ed ai principi contabili applicabili in Italia. Durante gli esercizi sopra indicati , Kpmg S.p.a. Ha svolto la revisione contabile di Novuspharma, ma non di Cti, e Novuspharma era una società quotata italiana autonoma rispetto a Cti. La Securities and Exchange Commission (Sec) stabilisce limiti alla possibilità per le società di revisione di fornire servizi diversi dalla revisione contabile, quali, ad esempio, servizi di elaborazione di paghe e stipendi. Un’altra società italiana aderente al network Kpmg, Kpmg Fides Fiduciaria S.p.a., ha fornito servizi di elaborazione di paghe e stipendi a Novuspharma negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2001, 2002 e 2003. Kpmg S.p.a. Ha informato Cti di ritenere che la fornitura di questi servizi di elaborazione paghe e stipendi rende la stessa Kpmg S.p.a. “non indipendente” con riguardo alle relazioni emesse in accordo agli U.s. Gaas. Kpmg S.p.a. Non ha peraltro comunicato a Cti alcun rilievo con riferimento all’applicazione degli Us Gaap rispetto ai bilanci esaminati e non intraprenderà alcuna azione con riferimento alle relazioni di revisione emesse in base alla normativa italiana applicabile in quanto la problematica sopra evidenziata è esclusivamente riferibile alla normativa statunitense. Kpmg S.p.a. Ha richiesto a Cti di comunicare agli investitori ed agli altri soggetti interessati che gli stessi non dovrebbero più fare affidamento su tali bilanci o corrispondenti relazioni di revisione nei limiti in cui queste ultime indichino od implichino che Kpmg S.p.a. Era indipendente durante i relativi esercizi. Di conseguenza, gli investitori e gli altri soggetti interessati non dovrebbero più fare affidamento sulle relazioni di revisione riguardanti Novuspharma emesse da Kpmg S.p.a. In accordo alla normativa statunitense e contenute nei documenti messi a disposizione del pubblico da parte di Cti (ivi incluso il prospetto di quotazione pubblicato nel dicembre 2003 in relazione all’ammissione delle azioni ordinarie di Cti alle negoziazioni sul Nuovo Mercato) nei limiti in cui tali relazioni di revisione implichino che Kpmg S.p.a. Era indipendente da Novuspharma ai sensi della normativa statunitense applicabile durante gli esercizi sopraindicati. Tali relazioni di revisione erano, per quanto noto a Cti, datate 12 marzo 2004, 6 agosto 2003 e 23 giugno 2003. Cti, non appena venuta a conoscenza delle potenziali problematiche di indipendenza relative a Kpmg S.p.a., ha conferito incarico ai suoi revisori indipendenti, Reconta Ernst & Young S.p.a. (Ernst & Young); di sottoporre nuovamente a revisione contabile i bilanci di Novuspharma per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2001, 2002 e 2003 e per il periodo dall’inizio dell’attività di Novuspharma (1 gennaio 1999) fino al 31 dicembre 2003. Ernst & Young ha completato tale revisione contabile in data 9 luglio 2004 e Cti ha depositato in data odierna la corrispondente relazione di revisione ed i bilanci di Novuspharma su Modulo 8-K (copia del suddetto Modulo 8-K sarà messa a disposizione del pubblico presso Borsa Italiana e presso la sede italiana di Cell Therapeutics, Inc., nonché sul sito della Sec (http://www.Sec.gov)). Dalla revisione contabile svolta da Ernst & Young, non sono emerse modifiche nei bilanci di Novuspharma. Gli investitori dovrebbero focalizzare la loro attenzione su quanto segue: in primo luogo, Kpmg S.p.a. Non è attualmente e non è mai stata revisore di Cti ; e in secondo luogo, Kpmg S.p.a. Non ha comunicato a Cti alcun rilievo con riferimento all’applicazione degli Us Gaap rispetto ai bilanci esaminati e non intraprenderà alcuna azione con riferimento alle relazioni di revisione emesse in base alla normativa italiana. Ernst & Young ha assoggettato nuovamente a revisione contabile tali bilanci ed ha anch’essa emesso una relazione di revisione senza rilievi relativamente agli stessi. Cti si trova ora nella situazione di avere due relazioni di revisione senza rilievi emesse da parte di ciascuna delle suddette società di revisione. I bilanci di Novuspharma nuovamente depositati non differiscono da quelli precedentemente depositati, salva la correzione di errori tipografici e grammaticali e di note per l’aggiornamento relativo a cambiamenti di situazioni di fatto. I bilanci sottostanti di Novuspharma per i periodi di riferimento non sono cambiati.  
   
   
ICONMEDIALAB 'RADDOPPIA' QUOTANDOSI ALLA BORSA DI AMSTERDAM  
 
Milano, 14 luglio 2004 - Iconmedialab, leader mondiale nell'ideazione e implementazione di progetti e soluzioni per l'e-business, dallo scorso 9 luglio è presente, nel panorama borsistico internazionale, con una duplice quotazione: alla piazza svedese, il gruppo Lb Icon aggiunge la quotazione all'Euronext di Amsterdam. Dal novembre del 1998 le azioni Lb Icon sono scambiate nella O-list, il listino della "Stockholmsbörsen", la Borsa Svedese; recentemente, inoltre, Lb Icon è stata inclusa nell'Attract 40, in cui spiccano i titoli a maggiore liquidità della O-list. Nel primo giorno di presenza sul mercato borsistico olandese, il titolo Icon, partito con un prezzo di collocamento iniziale pari a 3.85 euro, in chiusura di giornata segnava un valore 4.05 euro, con una crescita superiore al 5% del suo valore iniziale di listino. L'operazione, destinata a produrre effetti positivi sia in termini di visibilità del network, sia in termini di rafforzamento del suo posizionamento, in considerazione della sensibile crescita della domanda di consulenza e servizi per l'e-business osservata negli ultimi mesi, risponde all'obiettivo di recepire e capitalizzare al massimo le opportunità che si stanno delineando all'interno di tale specifico mercato di riferimento. La scelta di una duplice presenza borsistica internazionale, infatti, accresce ulteriormente la posizione già consolidata che Iconmedialab ricopre, in qualità di operatore indipendente, all'interno del mercato dei servizi e-business, e concorre a costituire le basi per un ingresso profittevole in nuovi mercati. "Questa seconda quotazione - dichiara Robert Pickering, Ceo di Lb Icon - rappresenta un'ulteriore spinta verso la finalizzazione della nostra strategia finanziaria. Negli ultimi due anni abbiamo condotto a termine una profonda azione di ristrutturazione societaria, migliorando il livello dei nostri risultati e dando un nuovo inprinting alle attività del network, con il potenziamento delle strategie commerciali e finanziarie all'interno di mercati di riferimento come la Gran Bretagna, la Germania, l'Olanda e la Regione Scandinava. Ad oggi, Lb Icon è uno dei maggiori operatori indipendenti del mercato dei servizi e della consulenza per l'e-business e, superati gli anni più delicati, crediamo che il mercato dei servizi di consulenza per l'e-business e l'e-marketing stia mostrando oggi segni di ripresa strutturale. Siamo convinti che questo mercato, per quanto relativamente giovane, offra ancora notevoli opportunità e prevediamo una crescita sostanziale dell'e-business nei prossimi anni. Per beneficiarne al massimo, puntiamo a raggiungere gli obiettivi finanziari prefissati nel più breve tempo possibile e ad aumentare il nostro tasso di crescita, sia in maniera organica, sia recependo proattivamente tutte le opportunità relative a possibili acquisizioni percorribili all'interno di mercati strategici. Anche a fronte di tali considerazioni, interpretiamo la quotazione del titolo Icon alla borsa di Amsterdam come un'eccellente opportunità di accesso al mercato finanziario dell'Unione Europea, nonché di ampliamento della base degli investitori internazionali."  
   
   
CHIUSA L’OFFERTA DELLE AZIONI DI GREENVISION AMBIENTE SPA: PERVENUTE RICHIESTE PARI A 3,5 VOLTE L’OFFERTA GLOBALE  
 
S. Polo D’enza (Re); 4 luglio 2004 - Si è chiusa positivamente l’Offerta Globale di n. 1.350.000 azioni ordinarie di Greenvision ambiente Spa, la prima matricola a quotarsi il prossimo 14 luglio sul mercato Expandi della Borsa Italiana. I risultati dell’offerta sono stati estremamente positivi: sono pervenute, infatti, richieste per n. 4.797.001 azioni da parte di oltre 500 richiedenti, pari a 3,5 volte l’Offerta Globale di azioni di Greenvision ambiente Spa. In base alle numerose richieste pervenute sono state assegnate anche n. 210.000 azioni oggetto di Over Allotment per un totale di n. 1.560.000 azioni totali collocate. Le n. 1.560.000 azioni di Greenvision ambiente Spa sono state assegnate a n. 420 richiedenti e sono state così ripartite: 1. N. 270.000 Azioni sono state assegnate a n. 396 richiedenti nell’ambito dell’Offerta Pubblica nelle seguenti proporzioni: - n. 190.000 Azioni a n. 380 richiedenti appartenenti al pubblico indistinto; - n. 80.000 Azioni a n. 16 richieste appartenenti al pubblico indistinto aderenti alle quote di Lotto Minimo di Adesione Maggiorato. 2. N. 1.290.000 Azioni sono state assegnate a n. 24 richiedenti nell’ambito del Collocamento Istituzionale nelle seguenti proporzioni: - n. 970.000 Azioni da parte di n. 15 investitori professionali in Italia; - n. 320.000 Azioni da parte di n. 9 investitori istituzionali esteri. Il ricavato dell’Offerta Globale, al netto delle commissioni riconosciute al Consorzio per l’Offerta Pubblica e al Consorzio per il Collocamento Istituzionale, nonché al netto delle spese e degli oneri necessari per l’Offerta Globale, è pari a circa 7,9 milioni di euro. L’offerta Globale è stata coordinata da Rasfin Sim Spa  
   
   
BREMBO SPA ESERCITA IL DIRITTO AL RIACQUISTO DAL FONDO CHIUSO UNICREDITO IMMOBILIARE UNO DEL COMPLESSO IMMOBILIARE DI STEZZANO (BG)  
 
Milano, 13 luglio 2004 - Unicredito Immobiliare Uno e Brembo Spa hanno raggiunto un accordo per il riacquisto da parte di quest’ultima del complesso immobiliare dove avrà sede il proprio Centro di Ricerca e Sviluppo (Viale Europa n. 2, Stezzano - Bergamo). Questa opzione di riacquisto, esercitata da Brembo lo scorso 30 giugno 2004, era prevista nel contratto tramite il quale Pioneer Investments, Società di Gestione del Fondo Unicredito Immobiliare Uno, aveva acquisito il 20 dicembre 2000 l’immobile. Rispetto al prezzo di acquisto, pari a euro 21.571.888, oltre imposte tasse ed oneri connessi all’acquisizione, il complesso immobiliare è stato valutato nell’ultimo Rendiconto Annuale dagli esperti indipendenti incaricati dal Fondo Unicredito Immobiliare Uno, per un valore di 25.480.000 euro. Il prezzo definitivo di vendita verrà stabilito solo alla data di trasferimento della proprietà sulla base di parametri oggettivi definiti dalle parti. Il contratto di vendita dovrà essere siglato entro il 30 giugno 2005, ad un anno esatto dalla data di esercizio del diritto di acquisto.  
   
   
PIAGGIO & C. S.P.A.: PRESENTA UNA PROPOSTA DI INTERVENTO INDUSTRIALE E FINANZIARIO PER IL GRUPPO APRILIA  
 
Milano, 13 luglio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Piaggio & C. S.p.a., riunitosi ieri a Milano, ha dato mandato al Presidente Roberto Colaninno di presentare una proposta di intervento industriale e finanziario per il Gruppo Aprilia. Tale proposta riguarda l’intero perimetro di business del Gruppo ed è volta a tutelare gli asset e il patrimonio di risorse umane e professionali di Aprilia, nonché a garantirne la presenza sul territorio. L’eventuale integrazione tra Piaggio e Aprilia darebbe vita ad uno dei più importanti gruppi mondiali nel settore delle due ruote, con oltre € 1,5 miliardi di ricavi, volumi produttivi superiori alle 600.000 unità, 8 impianti di produzione, oltre 6.000 dipendenti, una gamma di prodotti completa. Nel corso della riunione, l’Amministratore Delegato Rocco Sabelli ha illustrato i risultati del Gruppo Piaggio nei primi cinque mesi dell’anno: il fatturato consolidato risulta in crescita di oltre l’11%, rispetto ai primi cinque mesi del 2003; il risultato netto dopo le tasse dei primi cinque mesi è tornato, per la prima volta dopo alcuni esercizi, positivo per oltre € 6 milioni; la quota del mercato due ruote a livello europeo è pari al 29%, in crescita di un punto percentuale rispetto all’equivalente periodo del 2003. Sulla base dei dati esaminati oggi è stata confermata l’aspettativa di un ritorno all’utile netto già per l’esercizio 2004.  
   
   
OLCESE S.P.A.: LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA AL 31 MAGGIO 2004 EVIDENZIA UN DECREMENTO DI EURO 13,4 MILIONI RISPETTO AI DATI DEL MESE PRECEDENTE  
 
Milano, 14 luglio 2004 - La posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo risulta pari a Euro –80 milioni circa (rispetto a Euro –93 milioni circa del mese precedente); la posizione finanziaria netta di Olcese S.p.a. È di Euro -54 milioni circa (rispetto a Euro –68 milioni circa del mese precedente). La variazione in diminuzione della posizione finanziaria netta è dovuta agli accordi di ristrutturazione dell’indebitamento raggiunti con alcuni istituti di credito (e comunicati in data 14 maggio 2004) secondo i quali, crediti per un ammontare circa di Euro 14 milioni, sono stati destinati, quale impegno di sottoscrizione, in conto futuro aumento di capitale. Si precisa, inoltre, che la posizione finanziaria netta di cui sopra include il valore dell’esposizione per leasing, in essere e transati, pari a circa Euro 33,5 milioni. Con riferimento all’indebitamento scaduto, si informa che ammonta a circa Euro 38,5 milioni di cui, debiti nei confronti dei fornitori per circa Euro 29 milioni, e debiti di natura tributaria e previdenziale per complessivi Euro 9,1 milioni, quest’ultimi così composti: per Iva, Irap, Ici e Imposta Sostitutiva circa Euro 3,2 milioni, per Irpef circa Euro 2,9 milioni, per contributi previdenziali a carico dell’azienda circa Euro 3 milioni (la quota contributi a carico del dipendente è sempre stata regolarmente pagata alla scadenza di legge). L’indebitamento scaduto di carattere finanziario risulta invariato rispetto al mese precedente. Per quanto attiene alle negoziazioni in corso per la ristrutturazione del debito verso fornitori e banche creditrici si fa riferimento a quanto comunicato in data 14 maggio 2004 e piu’ sopra citato, nonché al comunicato del 29 giugno 2004 relativo alle intese con Manifattura di Legnano; proseguono, inoltre, ulteriori trattative. In relazione al programma di dismissione degli immobili, si comunica che proseguono trattative per la cessione di immobili.  
   
   
I GRANDI VIAGGI: NEL I SEMESTRE MIGLIORANO RICAVI E MARGINI  
 
Milano, 14 luglio 2004. Si è riunito ieri, sotto la Presidenza di Luigi Clementi, il Consiglio di Amministrazione de I Grandi Viaggi S.p.a. Che ha approvato i risultati del I° semestre e ha esaminato i risultati consolidati del Gruppo per il periodo 1 Novembre 2003 – 30 aprile 2004. Il Gruppo ha registrato un incremento dei ricavi che si attestano a 24,5 milioni di euro in crescita di 1,2 milioni (+5,20%) rispetto al 2003 (23,3 milioni di euro). Tale risultato, conseguito nonostante il perdurare di una situazione economica stagnante che deprime la propensione all’acquisto del prodotto vacanze, è principalmente riconducibile all’aumento delle vendite sulle destinazioni di medio e lungo raggio che nello scorso esercizio risultavano penalizzate a causa della situazione di instabilità internazionale. In particolare, per quanto attiene ai villaggi, si evidenzia un sensibile aumento delle presenze a Dubai (Igv Club “Al Hamra Fort”) e in Kenya (Igv Club “Blue Bay”); mentre relativamente all’attività di Tour Operator, si è registrato un incremento delle presenze nelle destinazioni europee ed è stata confermata la ripresa delle vendite sugli Stati Uniti. A fronte dell’incremento dei volumi dei ricavi, si evidenzia un aumento pari a 0,8 milioni di euro dei costi operativi, mentre la relativa incidenza sul volume delle vendite è passata dal 92,7% al 91,7%, fattore che ha influenzato positivamente i margini. Migliora, infatti, il Mol che si attesta a -2,53 milioni di euro (-2,99 milioni nel 2003). Nella valutazione di tale risultato si deve tener conto dell’andamento fortemente stagionale del fatturato che viene conseguito prevalentemente nel periodo estivo (secondo semestre) in cui si concentra circa il 70% dei ricavi. Inoltre, i prodotti a più elevato margine operativo, cioè i villaggi di proprietà, sono chiusi nel periodo in esame che recepisce pertanto solo i costi fissi degli stessi. Tali villaggi hanno, infatti, evidenziato nel I semestre 2004 un Mol negativo per 2,47 milioni di Euro. Anche il risultato consolidato, che per la stagionalità del business nel periodo in esame è tradizionalmente negativo, evidenzia un miglioramento pari a 1,37 milioni attestandosi a -4,11 milioni di euro (–5,48 milioni nel 2003). Rispetto alla situazione al 30 aprile 2003 le attività a breve, che ammontavano a 43,68 milioni di Euro, hanno registrato un incremento di 7,83 milioni di Euro, mentre la posizione finanziaria netta si è attestata a euro -16,56 milioni (–14,12 milioni di Euro nel 2003) per effetto dell’incremento dei debiti per leasing (+8,27 milioni di Euro) finalizzato al finanziamento della costruzione dell’Igv Club “Santaclara” inaugurato nell’estate 2004. Infine, il patrimonio netto passa da 46,89 milioni di euro al 30 aprile 2003 a 51,24 milioni di euro al 30 aprile 2004. In miglioramento i risultati relativi alla Capogruppo che ha registrato ricavi pari a 24 milioni di Euro (21,95 milioni nel 2003) e un risultato che torna positivo per 121 migliaia di euro (-1,2 milioni nel 2003). Alla data 8 luglio 2004, il volume complessivo delle vendite era pari a 65,45 milioni di Euro, contro circa 58,6 milioni di Euro relativi al corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Il numero dei clienti era pari a 66.071 contro i 64.318 relativi al corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Nel presupposto che si realizzi il volume di vendite previsto per i villaggi estivi e alla luce dell’incremento delle camere disponibili determinato dall’apertura del nuovo Igv Club “Santaclara” e dell’Hotel Club all’interno del villaggio “Baia Samuele”, si può ragionevolmente prevedere per il Gruppo un risultato economico positivo per l’esercizio che chiuderà al 31 ottobre 2004.  
   
   
GRUPPO VENTAGLIO: CLAUDIO CALABI NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI LIVINGSTON AVIATION GROUP  
 
Milano, 14 luglio 2004 - Claudio Calabi, nuovo Amministratore Delegato del Gruppo Ventaglio, assume anche l'incarico di Amministratore Delegato di Livingston Aviation Group, compagnia area del Gruppo Ventaglio. L'incarico di Claudio Calabi in Livingston Aviation Group, che si formalizzerà entro il 16 luglio 2004, testimonia la volontà del Gruppo di ribadire l'importante ruolo che Livingston Aviation Group riveste all'interno del business del Gruppo Ventaglio. Il Gruppo Ventaglio ringrazia l'Amministratore Delegato uscente di Livingston Aviation Group, Andrea Molinari, per la professionalità e la serietà dimostrata in questi anni di collaborazione reciproca. Livingston Aviation Group, società di trasporto aereo che controlla interamente Lauda Air e Livingston Energy Flight, le due compagnie aeree del Gruppo Ventaglio, ha chiuso il 2003 con un fatturato consolidato pari a 164,8 milioni di Euro registrando un incremento del numero dei clienti trasportati pari al 40%. L'andamento previsto per il 2004 è in forte miglioramento rispetto al 2003.  
   
   
PAGNOSSIN S.P.A. : VENDE UNA PARTECIPAZIONE DI MINORANZA IN RICHARD GINORI 1735 S.P.A.  
 
Milano, 14 luglio 2004 - Pagnossin conferma che sono in corso delle trattative con parti terze che hanno manifestato l’interesse ad acquistare una partecipazione di minoranza nella Richard Ginori 1735 S.p.a. Al momento non è prevedibile la tempistica relativamente alla conclusione dell’operazione.  
   
   
INTERPUMP GROUP S.P.A: FATTURATO SECONDO TRIMESTRE 2004: + 13,3% A 155 MILIONI DI EURO FATTURATO PRIMO SEMESTRE 2004: + 12% A 311 MILIONI DI EURO  
 
 Sant’ilario d’Enza, 14 luglio 2004 – Interpump Group S.p.a. Ha fornito un’anticipazione sui dati preliminari del fatturato consolidato relativo al primo semestre 2004, che supera i 311 milioni di euro, con un incremento del 12% rispetto ai 278 milioni di euro registrati nel primo semestre 2003. A parità di cambio del dollaro, che si è svalutato dell’11,1% nei confronti dell’euro nei primi sei mesi del 2004 rispetto allo stesso periodo del 2003, la crescita sarebbe stata pari al 17,1%, con ricavi netti superiori ai 325 milioni di euro. Da rilevare, inoltre, la crescita del fatturato del secondo trimestre 2004, pari al 13,3% a 155 milioni di euro, con previsioni per l’anno in corso di un fatturato nell’intorno dei 550 milioni di euro, se il dollaro si manterrà ai valori attuali. Interpump Group informa che i risultati del secondo trimestre 2004 saranno resi noti immediatamente dopo l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, convocato per il giorno 12 agosto 2004. L’ing. Giovanni Cavallini, Vice Presidente e Amministratore Delegato di Interpump Group ha dichiarato: “La crescita del fatturato del secondo trimestre, pari al 13,3%, ha superato quella, già elevata, dei primi tre mesi dell’anno, nonostante la debolezza del dollaro e il permanere di una fase congiunturale difficile in molti mercati. Se il dollaro si mantiene ai valori attuali, prevediamo per l’anno in corso un fatturato nell’intorno dei 550 milioni di euro. Tale previsione è in crescita rispetto alla precedente (520-530 milioni di euro)”  
   
   
CDA DI META SPA: RICONFERMATA LA FIDUCIA AL PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ, PROF. GIULIO SAPELLI  
 
Modena, 14 luglio 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Meta riconferma la propria fiducia e la piena sintonia nei confronti del Presidente della società, Prof. Giulio Sapelli e sottolinea l’interesse di Meta a lavorare per costituire il polo di aggregazione Newco con le società multiservizi Agac Reggio Emilia, Amps Parma, Tesa Piacenza e Agsm Verona, ribadendo il proprio impegno nel compiere una valutazione dei concambi in chiave squisitamente economica e non politica. Fra gli elementi di forza dell’aggregazione il Cda cita: l’apprezzamento della Combined Entity da parte del mercato finanziario, le potenziali sinergie industriali derivanti dall’integrazione, il possibile incremento dei flussi finanziari derivanti dai dividendi nel medio termine. Il Cda punta a un’aggregazione che, possedendo una significativa massa critica, possa dare al mercato la certezza del conseguimento di economie di scala e dell’incremento dell’efficienza operativa. A favore del piano di costituzione di Newco ci sarebbero inoltre le buone marginalità e le prospettive di sviluppo nel business energetico e in quello dei servizi ambientali. Il Cda auspica altresì che la costituenda aggregazione si doti di una Corporate Governance all’altezza delle sfide del mercato e in linea con la propria vocazione di servizio al territorio. “Non avendo ancora una precisa fisionomia, le utilities italiane stanno vivendo un momento delicatissimo. L’impatto di ogni accordo dipende da molti fattori, dalle scelte degli azionisti alla strategia finanziaria e industriale. Ma l’attività di crescita, sia tramite aggregazioni sia tramite acquisizioni, non potrà che proseguire. Chi si ferma rischia di stare alla finestra e osservare gli altri che conquistano quote di mercato”, spiega il Presidente di Meta Giulio Sapelli. “E’ interesse di Meta concentrare ogni sforzo per portare a compimento il piano di aggregazione Newco, ma ciò deve essere fatto in tempi coerenti con le prospettive di sviluppo delle singole aziende”.  
   
   
FORTE CRESCITA DELL’ORDINATO PERMASTEELISA NEI PRIMI SEI MESI DEL 2004  
 
Vittorio Veneto, 14 luglio 2004 – La raccolta ordini del Gruppo Permasteelisa relativa ai primi sei mesi del 2004 ammonta a Euro 563,4 milioni con un incremento del 12,3% rispetto ai primi 6 mesi del 2003. A parità di cambi e di perimetro di consolidamento la crescita sarebbe stata del 16,2% Nel mese di giugno la raccolta è stata pari a Euro 96,1 milioni. Il lavoro più significativo aggiudicato, sia per complessità architettonica che per dimensione, è il nuovo quartiere generale di Horizon-serono a Ginevra progettato da Helmut Jahn di circa 21.000 mq di facciate e skylight. L’aggiudicazione di tale contratto è rilevante sia per il prestigio architettonico, sia per l’importanza del cliente (l’azionista di riferimento di Serono ha vinto con Alinghi l’ultima Coppa America); sia perché costituisce il primo importante lavoro aggiudicato a Permasteelisa da un committente svizzero in Svizzera, mercato in cui è particolarmente difficile per le imprese straniere del nostro settore essere presenti. Nei primi 6 mesi dell’anno, a livello di aggiudicazione ordini, il Nord America ha rappresentato il 20% del totale, U.k. Il 13,6%, il Benelux il 10,6%, la Germania il 9,23%, il Giappone il 9%, Singapore il 7,5%, la Francia il 7% confermando la tendenza in atto di una forte diversificazione territoriale. “La raccolta ordini dei primi 6 mesi del 2004 è la più elevata della storia del Gruppo, superiore, nonostante le mutate condizioni economiche e di cambio, a quella del 2002 – ha commentato Enzo Pavan, Presidente del Gruppo. Ciò sta a significare che abbiamo ripreso a crescere espandendoci con nuovi mercati e nuovi settori con nuovi prodotti”  
   
   
JOHNSON&JOHNSON: I RISULTATI TRIMESTRALI AL SECONDO TRIMESTRE DEL 2004 SEGNALANO UN AUMENTO DELLE VENDITE DELL’ 11,1% E UN UTILE PER AZIONE (EPS) PARI A 82 CENTESIMI DI USD RISPETTO AI 40 CENTESIMI DI USD DELLO SCORSO ANNO  
 
New Brunswick,nj 14 luglio 2004 - Johnson &Johnson ha annunciato ieri i risultati d’esercizio relativi al secondo trimestre del 2004, che presentano un fatturato pari a 11,5 miliardi di Usd, con un incremento dell’11,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento si compone di una crescita operativa dell’ 8,5% e di un effetto positivo relativo a tassi di cambio favorevoli pari al 2,6%. Le vendite sul mercato domestico sono aumentate del 9,1%,mentre a livello internazionale la crescita si è attestata sul 14,1%, grazie ad una crescita operativa pari al 7,8% e ad un effetto positivo del cambio pari al 6,3%. L’utile netto nel corso del Ii° trimestre si è attestato sui 2,5 miliardi di Usd. Escludendo l’impatto di oneri relativi alla Ricerca e Sviluppo, l’utile netto è cresciuto del 16,5% in assoluto e del 17,1% per azione se confrontato con lo stesso periodo del 2003. “Nonostante la forte concorrenza su fronti diversi, il nostro gruppo continua a registrare una solida crescita operativa”, ha dichiarato William C.weldon, Presidente e Ceo mondiale della Compagnia. ”Gran parte delle società operative del gruppo sta ottenendo ottimi risultati all’interno dei molteplici segmenti del nostro business” I dati di vendita della Divisione Apparecchiature Mediche e Diagnostiche a livello internazionale sono stati pari a 4,1 miliardi di Usd e presentano un incremento dell’ 11,8% rispetto allo scorso anno, con una crescita operativa dell’8,3% ed un contributo derivante dall’impatto positivo delle valute pari al 3,5%. Le vendite negli Usa sono aumentate del 7,1%, mentre quelle internazionali sono aumentate del 17,0%. La Divisione Farmaceutica, con fatturati pari a 5,4 miliardi di Usd nel secondo semestre, ha generato una crescita dell’11.1% rispetto all’anno precedente (9,1% operativa e 2,0% grazie ai cambi favorevoli). La crescita ha visto tassi uguali sia negli Usa che nel resto del mondo. Le vendite della Divisione Largo Consumo a livello mondiale si sono attestate sui 2,0 miliardi di Usd nel Ii° trimestre 2004, con una crescita del 10% rispetto all’anno passato (7,5% operativa e 2,5% per le valute). In particolare, per quanto riguarda la Divisione Largo Consumo importanti risultati sono stati raggiunti da Mcneil Nutritionals con il dolcificante Splenda, dalle linee di prodotti per la cura della pelle quali Neutrogena ,Roc, Aveeno e Clean & Clear, nonché dai prodotti per la cura delle ferite Bandaid e Compeed. A tal proposito, Gianni Pieraccioni, Amministratore Delegato di Johnson&johnson Italia, Divisione Largo Consumo, ha sottolineato: “Nella primavera di quest’anno abbiamo lanciato sul mercato italiano il Cerotto Liquido Compeed, ottenendo un clamoroso successo immediato di pubblico e di vendite”  
   
   
NOMISMA: UNA SINTESI DEL II° RAPPORTO SUL MERCATO IMMOBILIARE 2004  
 
Bologna, 14 Luglio 2004 - 1. Nell’ultimo anno i prezzi delle case sono saliti del 10,8%. Si tratta dell’incremento per anno più alto dal 2000 (anche su base semestrale l’ultimo periodo, con il +5,4%, risulta il più dinamico dell’intero ciclo espansivo, eguagliato solo dal primo semestre 2002). A partire dal 2000 ogni anno si è battuto l’aumento dell’anno prima: 2000 = +7,2%; 2001 = +8,8%; 2002 = +9,5%; 2003 = +9,8%; 2004 = +10,8%. Tavola 1 Media 13 grandi aree urbane – Evoluzione recente dei prezzi degli immobili
Variazione % semestrale Ii sem. 03/I sem. 04 Variazione % annuale I sem. 2003/I sem. 2004
Abitazioni +5,4 +10,8
Uffici +4,4 +9,3
Negozi +4,8 +9,2
Box o garage - +8,0
Fonte: Nomisma.
2. Anche i prezzi degli immobili a servizio delle attività economiche sono aumentati ma, a causa della debole congiuntura economica, in minor misura rispetto a quelli delle case: uffici = +9,3%; Negozi = +9,2%; Box auto = +8,0%; Capannoni industriali = +6,9%. 3. Oggi i prezzi delle case sono il 6% più alti in valori reali rispetto a quelli di inizio anni ’90. Sono ancora inferiori in media a quelli raggiunti nel 1992 in 5 grandi città su 11 (Bari, Genova, Palermo, Roma e Torino); sono superiori, ma di poco, a Bologna, Cagliari, Catania, Milano, Napoli e Padova. Solo a Firenze e Venezia i prezzi hanno superato il livello del 1992 in modo consistente, dinamica peculiare in virtù della vocazione turistico-artistica delle città. 4. I prezzi degli immobili per le attività economiche sono invece sistematicamente al di sotto del picco precedente dell’inizio anni ’90; gli uffici, -6,1% e i negozi -14,8%. 5. Il numero di compravendite di abitazioni, nonostante i prezzi siano aumentati in modo consistente, sono a livelli record: oltre 762 mila in un anno (+0,1% sul 2002); per gli immobili di impresa si registra invece, con più di 197 mila unità compravendute, un’apparente flessione (-11,2%) che però risulta ridimensionata se si pensa che l’anno precedente ci fu un boom con un +27,9%, in gran parte spiegato dagli incentivi della Legge Tremonti bis, che rendevano conveniente anticipare gli investimenti delle imprese nel 2002. 6. A partire dal 2000 le abitazioni registrano incrementi dei prezzi nominali pari al +45,1% (+31,6%, però, in moneta a parità di potere d’acquisto). Meno forte è l’aumento dei prezzi reali degli immobili d’impresa: uffici +24,8%; negozi + 26,3%; Box auto +18,8%, capannoni industriali +14,6%. Tavola 2 Media 13 grandi aree urbane - Variazioni percentuali cumulate dei prezzi di immobili negli ultimi 4 anni
Correnti Costanti
Abitazioni 45,1 31,6
Uffici 37,5 24,8
Negozi 39,2 26,3
Box/garage 30,9 18,8
Capannoni(*) 26,6 14,6
(*) 2003/1999. Fonte: Nomisma. 7. Il mercato dell’affitto di abitazioni è “dimagrito” a causa dell’aumento del numero dei proprietari (solo il 20% delle famiglie ha in affitto l’abitazione di principale residenza) e delle vendite effettuate da enti pubblici e privati, anche se i suoi numeri restano consistenti (sopra i 600 mila contratti annui) grazie anche all’affitto di residenze temporanee per studio o lavoro. Il mercato è però più flessibile, come indica la fortissima riduzione intercorsa fra la fine degli anni ’80 ed oggi dei provvedimenti di rilascio per finita locazione, ed anche la significativa riduzione della differenza di prezzo fra una abitazione libera ed una occupata, divario che passa da valori prossimi al 30% a metà degli anni ’90 a circa il 23% attuale. 8. Il mercato delle abitazioni è sempre più un mercato di sostituzione e miglioramento della qualità in termini di ubicazione, servizi, impianti. I prezzi top del mercato rivelano quanto la qualità faccia premio se si pensa che in città come Roma o Milano si va da prezzi della fascia minima, associati ad abitazioni usate periferiche, di circa 1.200 (Roma) e 1.800 (Milano) Euro per mq., a prezzi di circa 7 mila (Roma) e oltre 8.500 (Milano) nelle zone di pregio, valori che salgono anche vertiginosamente per immobili di particolare prestigio e, si segnalano, in tali casi, anche prezzi di 20 mila e più Euro al mq.. 9. La popolazione delle grandi aree urbane cala nell’ultimo decennio da 15,8 milioni di abitanti a 15,5 milioni, ovvero di circa -1,9%, ma nello stesso periodo le famiglie crescono da oltre 5,57 milioni a 5,76 milioni, ovvero del +3,5%. Questo spiega la pressione che anche la componente demografica della domanda ha esercitato sul mercato e quindi sui prezzi. Più in dettaglio le famiglie crescono assai di più e sempre nelle prime e seconde cinture delle città, ma anche nel capoluogo (+1,9%) dove fanno eccezione, ma con riduzioni molto contenute, Firenze, Genova e Torino. La diminuzione della dimensione media delle famiglie, dove ormai circa il 30% è unipersonale, spiega come mai pur calando il numero complessivo di abitanti dei centri ( da 9,5 milioni a 8,8 milioni) aumenta il, numero delle famiglie (da 3,48 milioni a 3,54 milioni). Il numero medio di componenti per famiglia passa quindi da 2,73 a 2,49. Tavola 3 Totale delle famiglie. Anni 2001 e 1991
2001 1991
Capoluogo Comuni Ia corona Comuni Iia corona Capoluogo Comuni Ia corona Comuni Iia corona
Bari 111.319 81.313 111.199 108.287 72.585 98.376
Bologna 177.680 70.260 57.067 171.233 60.826 44.719
Catania 113.594 81.455 112.335 109.337 70.257 98.387
Firenze 159.724 70.911 118.334 162.422 64.870 101.487
Genova 274.425 29.621 37.855 276.531 27.512 35.415
Milano 588.197 237.649 222.216 583.913 215.668 199.446
Napoli 337.787 165.087 133.395 312.376 142.464 106.462
Palermo 233.557 36.887 93.094 219.434 29.611 83.049
Roma 1.039.152 206.299 119.926 1.018.520 164.933 91.641
Torino 394.378 159.226 90.812 405.852 143.287 79.998
Venezia 116.226 90.893 95.473 113.293 78.649 80.191
Totale 3.546.039 1.229.601 1.191.706 3.481.198 1.070.662 1.019.171
(+1,9%) (+14,8%) (+16,9%)
Fonte: Istat. 12. Il rendimento degli investimenti in immobili è stato nell’ultimo anno del 5,6% per le abitazioni, 5,9% per gli uffici, 6,5% per i box auto, dell’8,2% per i capannoni industriali e per i negozi. Se si considera anche l’incremento dei prezzi, il rendimento totale sale rispettivamente a 16,4% per le abitazioni, 15,4% per gli uffici, 17,5% per i negozi, 15,2% per i capannoni industriali e 15,4% per i box auto. 13. Buone anche le performance dei rendimenti degli investimenti indiretti in immobili. I fondi immobiliari hanno avuto un forte impulso, oggi sono 24 con un patrimonio di oltre 6 miliardi di Euro. Altri 4 miliardi saranno presumibilmente collocati entro il 2004, senza considerare quello del Ministero dell’Economia che sarà composto da uffici pubblici e che potrebbe valere, da solo, circa 3-5 miliardi. Anche costruzioni e real estate hanno avuto buoni andamenti di borsa: nel 2004, contro un Mibtel che cresce del 6%, i titoli delle costruzioni crescono del 10% e quelli immobiliari del 14,1%. 14. Gli investitori stranieri sono attratti dall’Italia, nel 2003 mentre l’investimento cross border calava in Europa di 8 punti percentuali, in Italia cresceva, dopo i buoni risultati precedenti, ancora del 4%, raggiungendo quasi un ammontare di 4 miliardi di Euro. E’ interessante osservare che il maggiore sviluppo è stato nel Sud precedentemente escluso dall’attenzione degli stranieri. 15. Cresce la finanza immobiliare. I prestiti a medio-lungo termine aumentano nel 2003 del 14,5%, raggiungendo la cifra di oltre 90 miliardi di Euro. Rimane però basso, in rapporto ad altri paesi, l’indebitamento complessivo delle famiglie che, in percentuale del Pil, supera di poco il 10%, contro una media europea nell’ordine del 30% ed oltre. Quasi il 60% delle famiglie acquista casa accendendo un mutuo mentre aumenta anche la durata dei mutui per finanziare l’acquisto dell’abitazione (quasi il 60% dei contratti stipulati nel I semestre dell’anno supera i 15 anni) e la quota media di copertura del mutuo che supera oggi il 60% del valore dell’abitazione. Circa 2 mutui su tre sono stipulati a tasso variabile. 16. La logistica portuale: il nostro focus sulle principali città portuali (Ancona, Bari, Brindisi, Cagliari, Catania, Civitavecchia, Genova, La Spezia, Livorno, Napoli, Palermo, Ravenna, Salerno, Savona, Taranto, Trieste e Venezia) anche in vista della realizzazione delle “Autostrade del Mare” e delle prospettive di recupero e rivitalizzazione di zone spesso degradate come quelle portuali – l’esempio di Genova è eclatante -, mostra che l’affaccio sul waterfront è fattore di valorizzazione anche per gli immobili d’impresa. Secondo dati Gabetti già ora i magazzini per la logistica esprimono valori superiori nelle aree portuali rispetto a quelle industriali delle stesse città nell’ordine del 10%. 17. Le previsioni per il Ii semestre sono improntate ancora alla crescita con un ulteriore incremento dei prezzi delle abitazioni nell’intera penisola in misura del 3-4%. Per quanto riguarda il 2005, si ipotizza una crescita annua più attenuata nell’ordine del 3-5%. Meno dinamico il profilo del segmento degli immobili d’impresa.
 
   
   
“INCENTIVI PER IL TERZO SETTORE”: PRESENTATI OLTRE 250 PROGETTI SUCCESSO DEL NUOVO BANDO DELLA MISURA IV.4. DEL DOCUP 2000-2006  
 
Roma, 14 luglio 2004 - Grande successo della seconda edizione del Bando relativo alla Misura Iv.4 “Incentivi per il Terzo Settore” che ha superato i risultati del primo bando, chiusosi il 29 settembre 2003. La precedente iniziativa che aveva disposto fondi per circa 7,5 milioni di euro, aveva infatti registrato un’adesione di 180 domande, di cui 144 ammesse. La risposta al nuovo bando, per il quale sono disponibili circa 8 milioni di euro, è stata decisamente superiore, con circa 250 domande: un incremento di quasi il 40%, frutto dell’azione di informazione, animazione e assistenza tecnica alla presentazione dei progetti che la Filas ha svolto in tutte le Province del Lazio. Il successo di entrambi i bandi costituisce una dimostrazione quanto il settore no-profit rappresenti una presenza significativa e tale da giustificare l'attenzione e l'impegno crescenti della Regione Lazio verso gli operatori del sociale. E’ da questa attenzione che è nata la misura Iv.4 del Docup 2000 – 2006 - “Incentivi per il Terzo settore” di cui Filas è soggetto attuatore. Il bando si è chiuso il 9 luglio e inizia ora la fase istruttoria per la quale sono previsti 90 gg. Le graduatorie saranno pubblicate a tempo debito sul Portale   www.Filas.it   
   
   
FISCO: LA TRASPARENZA FISCALE DELLE SOCIETA'  
 
Roma, 14 luglio 2004 - Il regime di trasparenza fiscale, già previsto per le società di persone, è un sistema in base al quale il reddito della società non è tassato in capo alla società stessa, ma gli utili o le perdite si imputano a ciascun socio, in proporzione alla propria quota di possesso, a prescindere dall'effettiva percezione. Il reddito o la perdita sono imputati per trasparenza al socio che riveste tale status alla chiusura del periodo d'imposta della partecipata. Il regime della trasparenza è opzionale, cioè può essere scelto invece di quello ordinario qualora sussistano le condizioni necessarie. Sul sito del Dipartimento delle Politiche fiscali un dossier completo di tutte le informazioni che regolamentano il sistema. Http://www.finanze.it/dossier_tematici/opzione_trasparenza/index.htm  
   
   
FONDO PENSIONE FAMIGLIA, CRESCIUTO DEL 154% IN 15 MESI UNICO FONDO EUROPEO CHE SI INCREMENTA FACENDO LA SPESA  
 
Roma, 14 luglio 2004 - Un aumento del 154% del patrimonio raccolto in poco più di un anno. Il Fondo Pensione Famiglia, il fondo previdenziale promosso da Donneuropee-federcasalinghe, ha registrato una raccolta pari a 1.112.200 euro al 31 marzo di quest’anno, rispetto ai 437.500 euro a fine 2002. Fondo chiuso nato nel 2001 dalla legge 124/93 che ha introdotto in Italia la previdenza complementare, conta oggi circa 8.000 iscritti tra casalinghe (65%); lavoratori atipici (25%) e studenti (10%); tutte categorie che possono iscriversi. E’ uno strumento finanziario innovativo che permette, a chi non può contare su un flusso regolare di contributi, di accantonare la pensione attraverso versamenti volontari, ma anche accumulando gli sconti sulla spesa. “Il Fondo Pensione Famiglia – dichiara Federica Rossi, presidente del Fondo – oltre ad essere il fondo più consistente tra i fondi complementari autonomi, è l’unico in Europa che permette la raccolta di sconti, facendo gli acquisti, per finalizzarli alle posizioni pensionistiche individuali. Agli iscritti viene, infatti, consegnata la Fondo Famiglia Card che permette di usufruire di uno sconto compreso tra il 2% e il 30% sul valore totale della spesa nei negozi convenzionati”. Ulteriore vantaggio è lo sconto fiscale, poiché gli abbuoni accumulati sul fondo sono anche deducibili fiscalmente. Grazie a questo strumento, gli iscritti di tutta Italia possono accumulare i contributi per la pensione facendo la spesa presso i punti vendita convenzionati che si trovano nelle province di Padova, Treviso, Napoli e Roma; nei supermercati ed ipermercati del Gruppo Lombardini, diffuso nel Nord Italia e che conta circa 900 punti vendita e in quelli del Gruppo Mida (A&o-famila); diffusi in Molise, Abruzzo e Puglia. A fine 2003, circa il 35% degli iscritti al fondo hanno usufruito dello sconto Fondo Famiglia Card. Attualmente il costo di adesione al fondo è di € 16,00, ed è una tantum. Gli istituti bancari affiliati al Fondo Pensione Famiglia sono Banca Intesa, Banca Roma, Sgr Sanpaolo Imi. I versamenti sono liberi e possono anche essere saltuari. Le risorse sono investite in conto capitale in un mono comparto composto per il 70% da titoli obbligazionari governativi e il 30% da titoli azionari europei. Il Fondo Pensione Famiglia è un fondo etico, in quanto il patrimonio è investito in aziende che non sfruttano il lavoro minorile, in paesi che rispettano i diritti umani e che non producono armi. Profilo Utente Fondo Pensione Famiglia Donne Dai dati raccolti, emerge che sono soprattutto le donne, in particolare le casalinghe (65%) dai 35 ai 64 anni delle regioni del Centro e del Sud Italia, che hanno deciso di iscriversi al Fondo Pensione Famiglia. Uomini Il sesso maschile è prevalentemente rappresentato dalla fascia di età tra i 24 e i 64 anni, anche in questo caso delle regioni centrali e meridionali. Iscritti per professione (valore %)
Professione %
Casalinghe 65%
Lavoratori atipici 25%
Studenti 10%
Iscritti per classi di età (valore %)
Classi di età Totale Uomini Donne
Inferiore a 24 1,9% 12,6% 1,5%
tra 24 e 34 12,1% 25,6% 11,7%
tra 35 e 49 39% 34% 39,1%
tra 50 e 64 42,5% 25,2% 43,2%
65 e oltre 4,5% 2,6% 4,5%
Iscritti per area geografica (valore %)
Area geografica Totale Uomini Donne
Nord Orientale 4% 7,4% 3,9%
Nord Occidentale 11,9% 16,2% 11,8%
Centrale 37,1% 34% 37,3%
Meridionale 34,6% 34% 34,6%
Insulare 12,4% 8,4% 12,4%
 
   
   
COSTITUITA L’ASSOCIAZIONE ARMATORI DELLA PESCA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Cervignano del Friuli (Go) 12 luglio 2004 - Costituita lo scorso 9 luglio a l’associazione amatoriale della pesca aderente a Federpesca, denominata “Coordinamento degli armatori del Friuli Venezia Giulia. Presidente è stato eletto Aldo Mian, membro della marineria di Marano Lagunare. Consiglieri del direttivo: Andrea Scala, Angelo Milocco, Gino Mara, Bruno Bullo, Mauro Lian, Oliviero Corso, Luca Troian, rappresentanti delle varie marinerie della Regione da Trieste a Monfalcone, Grado, Marano e Lignano Sabbiadoro. La sede operativa sarà a Marano Lagunare. In Friuli si opera la pesca a strascico, con il rapido ovvero pesca con i ramponi, con la volante e la turbosoffiante. Le acque limitate, impossibilità di spaziare in mare aperto visti gli stretti confini con le acque slovene e croate innesta serie di specificità nella pesca friulana che solo un’associazione ad hoc potrà tutelare. Un risultato eccellente, si compiace Luigi Giannini – Direttore Generale di Federpesca – che ci permette di costituire una presenza organizzata in una zona delicata per le relazioni sussistenti tra la marineria locale e quelle slovene e croate, oltre per il delicato equilibrio delle risorse ed ambientale del golfo di Trieste. Questa rappresentanza delle imprese di pesca a livello regionale può esprimere determinate esigenze che tengono in debito conto gli interessi della categoria armatoriale e più in generale quelli della pesca, un settore che negli ultimi tempi sta conoscendo a livello europeo più restrizioni che non programmi e interventi mirati alla costruzione di un comparto dinamico e competitivo.  
   
   
“INVESTIRE NELLA REPUBBLICA DI EL SALVADOR: UN’OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE SEGRATESI”  
 
Segrate, 14 luglio 2004 - Nell’ambito del programma di cooperazione decentrata avviato nel 2001 a favore di Sonsonate, (El Salvador); progetto in cui l'Amministrazione Comunale di Segrate è affiancata da Cesi, Lita, Enel-greenpower, Università degli Studi di Milano, Ospedale San Carlo di Milano, Apremat e decine di prestigiosi soci salvadoregni pubblici e privati -i Ministeri degli Esteri, della Sanità e dell'Educazione, l'Università, la Camera di Commercio, Enti di sviluppo economico e sociale-, è maturata anche la volontà di valutare ed approfondire opportunità di investimento di carattere economico e commerciale nell’area centroamericana interessata. La giornata del 20 luglio prossimo sarà l’occasione per analizzare le opportunità ed i vantaggi di investimento in Salvador, paese che ha puntato sul modello italiano d'impresa per promuovere la formazione e lo sviluppo economico e tecnologico, migliorando le proprie condizioni di vita. Segrate occupa a pieno diritto una posizione di rilievo nel tessuto produttivo lombardo: da qui, la decisione dell'Amministrazione Comunale di porsi come naturale trait d'union tra El Salvador e le imprese del territorio, convinta che l'eccellenza che caratterizza le imprese segratesi possa essere un utile supporto ad un'economia in forte crescita e con una così marcata tendenza allo sviluppo qual è quella del Salvador. Convegno Martedì 20 luglio 2004, ore 10.45 Air Hotel, via F.baracca, 2 - Novegro di Segrate  
   
   
SINGLE EUROPEAN SKY: COMMISSION PROPOSES A COMMUNITY LICENCE FOR AIR TRAFFIC CONTROLLERS  
 
Brussels, 14 July 2004 - The Commission adopted a proposal for introducing a Community licence for air traffic controllers. The decision forms part of the implementing rules of the Single European Sky and will contribute to safety and the cross-border provision of air navigation services. “The proposal for a Community licence for air traffic controllers confirms the Commission’s intention to enhance the regulatory framework for the air traffic management industry, which should be in place before the end of 2004, with an initiative on the working conditions in this sector. It also demonstrates the balanced approach of the Single European Sky package to cover social aspects.” stated Loyola de Palacio, Vice-president in charge of energy and transport. The adoption of the Single European Sky legislation earlier this year triggered off a range of implementing regulations. Furthermore, this legislation paved the way to the development of a specific proposal for a Community licence for air traffic controllers in order to ensure common qualification levels. It will enable the necessary harmonisation of the current patchwork of national licensing schemes that the existing international standards developed in the framework of Icao and Eurocontrol have not adequately addressed up to now. Nonetheless the proposal builds on material developed by Eurocontrol and is fully consistent with it, in order to facilitate its integration into national law. The new Community license aims at harmonising the licensing systems for controllers and promoting the mutual recognition of national licences. This is an important social aspect of the Single European Sky. The proposal will equally reinforce safety levels of air traffic management by introducing common standards for the European training system. Finally a more flexible use of manpower is likely to facilitate the organisation of cross-border service provision and the establishment of functional airspace blocks. Every link of the licensing chain is regulated: the institutional framework; the conditions for access to the profession; the structure of competences to ensure transparency and comparability; training standards appropriate to the complex and dense European air traffic environment, including linguistic and medical requirements.  
   
   
ALITALIA: DICHIARAZIONE DI VELTRONI  
 
Roma, 14 luglio 2004 - Il via libera della Commissione trasporti dell'Ue al prestito ponte per la ristrutturazione di Alitalia rappresenta un passo importante per l'azienda e per il Paese. Rimane però incomprensibile la posizione del Ministro Maroni, che manifesta una posizione diversa rispetto a quella assunta dai suoi colleghi Bottiglione e Lunardi. Ancora una volta, e su una questione cruciale, il Governo parla con più voci e dimostra di non avere una linea condivisa. Ancora una volta le divisioni della maggioranza rischiano di compromettere la credibilità del nostro Paese e di vanificare i segnali positivi che potrebbero far sperare nell'avvio di una soluzione della grave situazione in cui ormai da mesi si trova Alitalia. Per garantire il risanamento e il rilancio della nostra Compagnia di bandiera, per il suo futuro e per quello di migliaia di lavoratori, questo è, invece, il momento della responsabilità e dell'unità di intenti. Mi auguro che tutti ne siano davvero consapevoli.  
   
   
PUNTUALITÀ DEI VOLI AIR FRANCE PER IL MESE DI GIUGNO 2004  
 
Parigi, 14 luglio 2004 - Dal 1° novembre 2000, Air France diffonde regolarmente i dati relativi alla puntualità dei suoi voli. Questa diffusione si effettua mensilmente, in occasione della pubblicazione dei risultati della Compagnia. Il criterio scelto si basa sulla percentuale dei voli partiti in orario o con un ritardo inferiore ai 15 minuti, indipendentemente dalla causa del ritardo, per la totalità degli scali del network Air France. Tale criterio é comunemente utilizzato dai professionisti del trasporto aereo per misurare le performance di puntualità delle compagnie aeree, in particolare in Europa. Puntualità Compagnia : in partenza per il mese di giugno 2004: 85,8 % ; risultato cumulato dall'inizio dell'anno: 83,1 %. Le percentuali delle quattro principali cause di ritardo per il mese di giugno sono: cause esterne alla Compagnia: 37 %, cause interne collegate alle operazioni di handling passeggeri: 21 %, cause interne collegate ad operazioni di handling dell'aeromobile ed imbarco bagagli: 26 %, ripercussioni di ritardi dovuti alle tre cause appena esposte: 16 %.  
   
   
TRAFFICO AIR FRANCE - KLM PER IL MESE DI GIUGNO 2004 PASSEGGERI: FORTE PROGRESSIONE DEL TRAFFICO (+12,1%) ELEVATO LIVELLO DEL LOAD FACTOR : 79,1% (+0,8 PUNTI)  
 
Parigi, 13 luglio 2004 - Attività passeggeri: Il traffico consolidato del Gruppo Air France-klm è cresciuto del 12,1% in giugno 2004 per un'offerta in rialzo dell'11,0%. Il load factor si è attestato ad un livello elevato: 79,1% (+0,8 punti). Il gruppo ha trasportato 5,87 milioni di passeggeri (+8,3%). La buona tenuta del traffico su tutti i grandi mercati ha permesso di sostenere l'attività della rete di lungo raggio, nonostante la debolezza del settore Caraibi/oceano Indiano, che continua a patire della concorrenza. Il network di medio raggio europeo (fra cui il mercato domestico francese) ha registrato un load factor soddisfacente (72,6%). Questa performance del gruppo si spiega con l'attività sostenuta registrata dalle due compagnie nel mese di giugno 2004. - Il traffico di Air France è cresciuto del 9,5%, per un aumento della capacità pari al 9,6%. Il load factor è rimasto stabile al 77,6%. La compagnia è tornata ai livelli di attività del 2002. - Dopo un calo della capacità e del traffico pari al 9% in giugno 2003, il traffico di Klm è aumentato del 17,0%, per un'offerta in crescita del 13,8%. Il load factor è aumentato di 2,2 punti, attestandosi all'81,9%. Attività cargo: Il traffico merci del gruppo Air France-klm ha registrato un buon livello nel mese di giugno 2004: in aumento del 13,9% per un calo della capacità pari al 12,8%, ha permesso un aumento di 0,6 punti del load factor (69,0%). - Per Air France, il traffico è cresciuto del 13,9% e la capacità del 13,2%. Il load factor è aumentato di 0,4 punti, attestandosi al 63,0%. - Anche Klm ha registrato un'elevata attività, con un aumento del traffico pari al 13,8% e una progressione della capacità pari al 12,2%. Il load factor progredisce quindi di 1 punto (77,7%). Agenda: Dati di traffico per il mese di luglio: venerdì 6 agosto 2004; Fatturato del primo trimestre 2004-05 : venerdì 13 agosto 2004; Risultato del primo trimestre 2004-05 : giovedì 2 settembre 2004 (riunione prevista a Cdg, alle ore 15); Assemblea generale annua: mercoledì 15 settembre 2004.  
   
   
MILANO: METRÒ 4 E TUNNEL SOTTO I BASTIONI. DAI PRIVATI DUE PROPOSTE AL COMUNE IN PROJECT FINANCING DUE IMPORTANTI PROGETTI PER LA MOBILITÀ  
 
Milano, 14 luglio 2004 - Dopo la linea 5 del metrò gli operatori privati si candidano a Milano anche per la progettazione, la costruzione e la gestione della quarta linea, Lorenteggio-linate, e del tunnel con pedaggio sotto la circonvallazione dei Bastioni. Due proposte sono state presentate, nero su bianco, in questi giorni al Comune. L’annuncio è stato dato oggi dall’assessore ai Trasporti e alla Mobilità, Giorgio Goggi, al convegno promosso da Milano Finanza sulle opportunità offerte dal project financing agli operatori italiani. “Il modello Milano - ha sottolineato Goggi - continua a riscuotere la fiducia degli imprenditori e a catalizzare finanziamenti privati che vanno ad aggiungersi a quelli pubblici”. Per la linea 4 della Metropolitana, in particolare, per la prima tratta che entrerà in funzione da Lorenteggio al Policlinico, il progetto è stato presentato da un raggruppamento di imprese che fa capo alle società Astaldi e Torno Internazionale, già impegnate nella realizzazione e gestione della linea 5, Garibaldi-bignami, i cui lavori dovrebbero partire entro la fine del 2004 o inizio del 2005 Sul percorso lungo via Lorenteggio, via Foppa e la Circolare dei Navigli di 7,5 km sono previste 14 stazioni. Sei anni e mezzo di lavori, a partire dalla primavera del 2005, investimento complessivo di 1080 milioni di euro (duemila miliardi di lire); metà dei quali assorbiti dalle opere civili. Lo Stato dovrebbe dare un finanziamento attraverso la legge Obiettivo mentre i privati garantiscono un contributo di 390 milioni di euro. A parte Linate e il Policlinico, la linea 4 assicurerà il collegamento di altri importanti poli urbani, come l’Università Statale e il Palazzo di Giustizia. Il carico di passeggeri, fino a 14 mila all’ora in direzione centro da ovest, dovrebbe alleggerire notevolmente l’impatto del traffico privato. Anche il tunnel sotto i 10 km della Cerchia dei Bastioni, già oggetto di uno studio nel 1999 commissionato dal Comune alla Mm e lasciato a disposizione dei privati, che volessero fare proposte, dovrebbe ridurre drasticamente la circolazione e l’inquinamento sui viali della circonvallazione, con sensibili benefici per il trasporto pubblico. “Non ci sarà - prevede l’assessore ai Trasporti - un incremento della circolazione per l’effetto attrattivo della galleria, perché nel frattempo il Comune metterà in atto i provvedimenti già progettati di limitazione all’accesso delle auto entro l’anello dei Bastioni, con la canalizzazione del traffico. Queste misure, collegate all’entrata in funzione del tunnel, dovrebbero favorire anche un recupero ambientale del centro”: Dietro l’iniziativa dei privati c’è una società, Progetto Milano Bastioni, con affermati urbanisti, come Alberico Barbiano di Belgioioso, oltre al capogruppo ingegner Giancarlo Parola, il Politecnico di Milano e soprattutto Banca Intesa. Spesa complessiva prevista, 1.550.000.000 di euro (3 mila miliardi di lire) di cui 500 milioni come finanziamento pubblico. Concessione ai privati per 30 anni. E recupero dell’investimento tramite pedaggio (0.40 euro per km). Il progetto prevede una galleria principale, alta 5 metri, su due piani, di cui ognuno con due corsìe di scorrimento e una corsìa di emergenza; inoltre gallerie secondarie di accesso da Porta Romana, piazza Repubblica, piazza Tricolore, Porta Tenaglia e Parco Solari. Infine raccordi sotterranei, per alleggerire gli assi di penetrazione, da viale Forlanini, via Gattamelata e via Cermenate. Lavori nel sottosuolo e non a cielo aperto (esclusi gli ingressi); con le tecnologie più moderne e produzione di energia elettrica autonoma, per evitare rischi di black out e sistema di ventilazione forzata con impianto di abbattimento degli inquinanti. Nelle gallerie sono previsti ogni giorno circa 100 mila veicoli, velocità media sui 40-50 km all’ora, più elevata di quella registrata oggi in superficie. A completare il progetto la possibilità di realizzare parcheggi auto, spazi per magazzini e archivi, collegati al tunnel principale e alle gallerie secondarie. “Entrambi i progetti - ha chiarito l’assessore Goggi - prima di essere accettati dal Comune dovranno essere valutati sia sul piano tecnico che su quello finanziario. In particolare dovrà essere attentamente valutato il progetto del tunnel dei Bastioni, in ragione dell’elevato contributo pubblico richiesto”  
   
   
L’ENAC FIRMA LA CONVENZIONE DI GESTIONE TOTALE CON LA SAB DI BOLOGNA E CONSEGNA IL “CERTIFICATO DI AEROPORTO”  
 
Roma, 14 luglio 2004 - Ieri, in occasione della cerimonia ufficiale per la conclusione dei lavori dello scalo intercontinentale “Gugliemo Marconi” di Bologna, alla presenza del Presidente Commissione Europea, Prof. Romano Prodi, e del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Ing. Pietro Lunardi, il Presidente ed il Direttore Generale delll’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, On. Prof. Vito Riggio e Com.te Silvano Manera, hanno sottoscritto con il Prof. Alberto Clò, Presidente della Sab, la convenzione che affida alla Sab la gestione totale dell’aeroporto di Bologna per la durata di quaranta anni. A perfezionamento della procedura, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti adotterà, di concerto con il Ministro dell’Economia e Finanze, il decreto interministeriale di approvazione della convenzione firmata oggi. L’affidamento ha durata quarantennale ed è stato effettuato a seguito delle valutazioni positive dell’Enac sul programma di sviluppo dell’aeroporto, coerente con la lunga durata di affidamento richiesta, e con la capacità espressa dalla società in termini di organizzazione, infrastrutture, e professionalità del personale che opera in ambito aeroportuale. Inoltre, a riconoscimento di questa capacità, l’Enac ha rilasciato alla Sab anche il “Certificato di Aeroporto” secondo il “Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti”, che, per la prima volta, certifica le società di gestione e prevede un continuo presidio da parte delle stesse società sui processi operativi che impattano sulla sicurezza, a garanzia di un costante circuito di controllo sulla sicurezza stessa, sulla qualità dei servizi agli utenti e su tutti i processi che precedono e seguono il volo. La Sab è tra le prime società certificate. Infatti, ad oggi, il “Certificato di aeroporto” è stato consegnato ad Adr per Roma Fiumicino, alla Sea per Milano Malpensa e Linate, alla Save per Venezia e, nel giro di poche settimane, toccherà alla Gesac per Napoli, alla Gesap per Palermo, alla Sac per Catania. La concessione quarantennale ed il certificato di aeroporto si inquadrano nella concezione di aeroporto come impresa moderna a garanzia sia di un adeguato sviluppo dell’aeroporto, sia delle condizioni di sicurezza e di tutela dei diritti dei passeggeri e della qualità dei servizi all’utenza.  
   
   
PROLOGIS SOTTOSCRIVE UN ACCORDO CON NYK LOGISTICS PER UNA STRUTTURA SPECIFICA IN ITALIA  
 
 Romentino (No) 14 luglio 2004 - Prologis , uno dei maggiori fornitori di strutture e servizi destinati alla distribuzione ha annunciato oggi la firma di un accordo per la realizzazione di una struttura specifica con Nyk Logistics, società di logistica internazionale, per una struttura da 33.055 m2 (355.804 piedi quadrati) nel Parco Prologis di Romentino. Si tratta del primo contratto di locazione che Nyk Logistics ha sottoscritto con Prologis in Italia, sebbene rappresenti la nona struttura che la società di logistica ha messo a disposizione di Prologis a livello mondiale. Tra queste vanno ricordate le strutture presenti in Francia, Germania, Ungheria, Repubblica Ceca, Regno Unito e Stati Uniti. Alexandra Lopes, vice presidente di Prologis ha dichiarato "Siamo molto entusiasti per essere stati scelti da Nyk, che ha selezionato Prologis e il parco Prologis di Romentino per poter soddisfare le proprie necessità distributive. Romentino è un importante centro di collegamento tra Torino, Milano e Genova, e l’intera regione è un hub chiave del Corridoio 5, il principale corridoio per i trasporti intermodali dell’Europa meridionale, che mette in collegamento Lisbona in Portogallo con Kiev in Ucraina." Romentino si trova a circa 36 km (22 miglia) od ovest di Milano e a soli 19 km (12 miglia) dall’aeroporto di Malpensa. Il parco Prologis di Romentino si trova sulla A4 che collega Torino con Milano. La struttura sarà completata entro la fine del 2004. Prologis ha in programma lo sviluppo di altre tre strutture aggiuntive per un totale di 80.000 m2 (861.000 piedi quadrati) nel parco Prologis di Romentino, il cui completamento è previsto nel 2005.  
   
   
ELTAX, LEADER NELLA PRODUZIONE DI KIT DIFFUSORI ACUSTICI E ACCESSORI ELETTRONICI, INAUGURA A TORINO LA NUOVA SEDE  
 
Torino, 14 luglio 2004 – Eltax, azienda danese leader nella produzione di kit diffusori acustici e accessori elettronici, entra nel mercato italiano dell'Hi-fi annunciando l'apertura della propria sede a Torino. Eltax – oltre a essere un fornitore di marchi di Classe A nel settore altoparlanti – vanta 45 anni di esperienza nel campo della produzione, dello sviluppo e distribuzione di altoparlanti stereo di alta fedeltà, subwoofer, elettronica audio domestica, diffusori acustici per auto, sistemi e accessori professionali. A livello mondiale, Eltax, è presente in oltre 40 paesi. Responsabile dell'introduzione dei prodotti Eltax sul mercato italiano è Charlotte Starup-hansen, danese, che ricopre la carica di Area Sales Manager. “L’apertura della nuova sede in Italia rappresenta per Eltax un passo strategico che permette di rafforzare ulteriormente la nostra leadership in questo mercato” – dichiara Charlotte Starup-hansen – “Naturalmente, ci aspettiamo una maggiore diffusione dei nostri prodotti nella Gdo, da sempre contraddistinti da alta qualità, sicurezza, affidabilità e innovazione”.  
   
   
CONVEGNO "LEGGE REGIONALE 8/2004 NORME PER IL TURISMO IN LOMBARDIA" - VENERDÌ 16 LUGLIO A CASTEGGIO  
 
Milano, 14 Luglio 2004 - La Sede Territoriale della Regione Lombardia di Pavia e la Provincia di Pavia organizzano il convegno “Legge Regionale 8/2004 Norme per il Turismo in Lombardia”, presso la Sala Convegni Certosa Cantù in Comune di Casteggio, venerdì 16 luglio dalle ore 9.30 Programma del convegno: Ore 9.30 – Registrazione; Ore 10.00 – Apertura dei lavori Gian Carlo Abelli - Assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale della Regione Lombardia; Elio Berogno - Presidente della Comunità Montana dell’Oltrepo Pavese; Michele Mandra - Sindaco di Casteggio; Ore 10.30 - Relazione introduttiva Romano Gandini - Assessore alle Politiche del Territorio, Turismo e Commercio della Provincia di Pavia; Ore 10.30 - Interventi Eligio Gatti - Presidente del Circuito Città d’Arte della Pianura Padana; Roberto Pedrazzoli - Assessore al Turismo della Provincia di Mantova; Lindoro Sergio Toscani - Dirigente Unità Organizzativa Turismo della Regione Lombardia; Ore 11.15 – Dibattito. Moderatore: Giampaolo Ioriatti Dirigente Sede Territoriale della Regione Lombardia di Pavia Per informazioni: spazioRegione Viale Cesare Battisti,150 – Pavia Tel 0382-594216.  
   
   
CIB: CORSO INTENSIVO DI GESTIONE BANCARIA. L’EXECUTIVE MANAGEMENT PROGRAM DELLA DIVISIONE INTERMEDIARI FINANZIARI, BANCHE E ASSICURAZIONI DI SDA BOCCONI  
 
Milano, 14 luglio 2004 – I manager bancari, in quanto responsabili delle risorse tecniche, umane e finanziarie e dei relativi risultati, devono tradurre gli stimoli esterni e interni all’organizzazione in risposte strategiche e gestionali. Viene quindi richiesto uno sviluppo continuo delle proprie capacità per gestire i processi. Il successo delle banche dipende anche dal rafforzamento del ruolo manageriale del personale medio direttivo e dall’attitudine ad assumere decisioni nell’ambito di una crescita di livello di responsabilità. Il “Cib – Corso Intensivo di Gestione Bancaria” organizzato a Milano dalla Divisione Intermediari Finanziari, Banche e Assicurazioni della Sda Bocconi è progettato in funzione di queste specifiche esigenze. Il calendario e la struttura prevedono 22 giornate a tempo pieno suddivise in cinque moduli nell’arco di circa quattro mesi (dal 13 settembre 2004 al 25 gennaio 2005). Il Cib è un Executive Management Program che consente ai partecipanti di: acquisire una visione unitaria dei complessi problemi di gestione bancaria; di operare coerentemente nell’ambito delle sfere di responsabilità cui saranno chiamati; di ampliare la capacità di gestione delle relazioni con funzioni aziendali diverse dalla propria. Il corso, data la sua funzione interfunzionale e integrata, premia un approccio metodologico “per problemi” anziché “ per funzioni”, che consente di esaltare il contenuto interdisciplinare proprio di ogni processo decisionale. Il problem solving, dunque, è preferito rispetto alle specifiche conoscenze tecnico-operative. Quattro sono le Aree Tematiche trattate: · l’Evoluzione Ambientale (primo modulo: 13-17 settembre ’04); · le Politiche di Produzione, Allocazione del Capitale, il Presidio dei Rischi e gli Obiettivi di Equilibrio Economico-finanziario e Patrimoniale alla luce delle Trasformazioni in Atto (secondo modulo: 4-8 ottobre ‘04); · le Strategie e gli Assetti Organizzativi (terzo e quarto modulo: 8-12 – 22-26 novembre ’04); · il Confronto con Opinion Leader sui temi Strategici per le Banche (quinto modulo: 24-25 gennaio ’05). Viene stimolato il processo di apprendimento attraverso due vie: docente-partecipante e partecipante-partecipante, per rendere patrimonio comune del gruppo la professionalità e le esperienze di tutti gli attori del processo di formazione. Le lezioni di inquadramento e di sintesi completano ogni sessione di lavoro. I destinatari principali sono i dirigenti e i quadri bancari con responsabilità medio direttivo delle sedi, delle aree e delle dipendenze, che intendono acquisire una visione integrata e interfunzionale della propria attività professionale.  Infolink: www.Sdabocconi.it/diba/2048