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MARTEDì

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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Settembre 2004
Pagina1
IN RISPOSTA ALLE PREOCCUPAZIONI PER LA SALUTE UMANA, FIGEL' DIFENDE L'APPOGGIO DELLA COMMISSIONE ALLA TECNOLOGIA DI TELEFONIA MOBILE  
 
Bruxelles, 28 settembre 2004 - La diffidenza di certi strati della società verso la tecnologia delle comunicazioni mobili è spiacevole, ma le scelte della Commissione sono giustificate dalle ricerche scientifiche sui suoi possibili effetti, ha affermato il 23 settembre Ján Figel', commissario per le Imprese e la Società dell'informazione. Nell'ultimo decennio l'uso della telefonia mobile è esploso, accompagnato dalla rapida nascita delle reti e dall'installazione di oltre 100.000 stazioni di base in tutta Europa. I benefici di questa tecnologia sono innegabili e ben visibili, ma alcuni si preoccupano invece di ciò che non si vede: le possibili conseguenze per la salute e l'ambiente. '[L']introduzione di una nuova tecnologia è spesso accompagnata da tutta una serie di preoccupazioni del pubblico', ha detto Figel'. 'Prima di accettare una nuova tecnologia, la società ha bisogno di tempo per soppesarne costi e benefici'. Ha tuttavia ammesso che su questa tecnologia e sui suoi effetti sono state fornite insufficienti informazioni, e che non si è fatto abbastanza per incoraggiare un dialogo sul tema tra tutte le parti interessate, inclusi i cittadini. Riferendosi alle continue ricerche nel settore finanziate dall'Ue, e alla definizione di limiti di sicurezza conformi ai risultati delle investigazioni sui campi elettromagnetici, il commissario si è detto 'convinto' che 'Commissione e Stati membri hanno fatto tutto il necessario'. La Commissione sta inoltre continuando ad analizzare i nuovi studi scientifici, non appena pubblicati. 'Le analisi non hanno dimostrato la necessità di cambiare la nostra linea politica, ma la Commissione terrà conto dei nuovi dati che dovessero eventualmente rendersi disponibili, in modo da garantire il massimo livello di protezione dei cittadini', ha promesso Figel'. Il commissario ha inoltre ricordato i progetti finanziati nel contesto dei programmi quadro dell'Ue che stanno occupandosi del problema. Un nuovo progetto quadriennale, con un finanziamento comunitario di 1,5 milioni di euro, sta coordinando tutti gli studi in corso e i risultati degli studi sui campi elettrici e magnetici. Anche se la Commissione è convinta che i possibili rischi siano stati adeguatamente esaminati, Figel' è conscio che una parte della società non condivide questo punto di vista, e sostiene perciò la necessità di uno sforzo comune con il settore delle comunicazioni mobili per rafforzare le attività di comunicazione. L'idea è stata ben accolta dalla Gsm Europe, la lobby europea della Gsm Association (un organismo mondiale del commercio senza fili), che ha sollecitato un maggior dialogo tra industria della telefonia mobile, settori governativi a tutti i livelli e pubblico in generale. Si può inoltre fare di più e meglio per coordinare la diffusione dei risultati delle ricerche, afferma il commissario, che ha quindi invitato le autorità locali, nazionali ed europee a lavorare insieme in questo campo e nelle comunicazioni sui rischi.  
   
   
IN RISPOSTA ALLE PREOCCUPAZIONI PER LA SALUTE UMANA, FIGEL' DIFENDE L'APPOGGIO DELLA COMMISSIONE ALLA TECNOLOGIA DI TELEFONIA MOBILE  
 
Bruxelles, 28 settembre 2004 - La diffidenza di certi strati della società verso la tecnologia delle comunicazioni mobili è spiacevole, ma le scelte della Commissione sono giustificate dalle ricerche scientifiche sui suoi possibili effetti, ha affermato il 23 settembre Ján Figel', commissario per le Imprese e la Società dell'informazione. Nell'ultimo decennio l'uso della telefonia mobile è esploso, accompagnato dalla rapida nascita delle reti e dall'installazione di oltre 100.000 stazioni di base in tutta Europa. I benefici di questa tecnologia sono innegabili e ben visibili, ma alcuni si preoccupano invece di ciò che non si vede: le possibili conseguenze per la salute e l'ambiente. '[L']introduzione di una nuova tecnologia è spesso accompagnata da tutta una serie di preoccupazioni del pubblico', ha detto Figel'. 'Prima di accettare una nuova tecnologia, la società ha bisogno di tempo per soppesarne costi e benefici'. Ha tuttavia ammesso che su questa tecnologia e sui suoi effetti sono state fornite insufficienti informazioni, e che non si è fatto abbastanza per incoraggiare un dialogo sul tema tra tutte le parti interessate, inclusi i cittadini. Riferendosi alle continue ricerche nel settore finanziate dall'Ue, e alla definizione di limiti di sicurezza conformi ai risultati delle investigazioni sui campi elettromagnetici, il commissario si è detto 'convinto' che 'Commissione e Stati membri hanno fatto tutto il necessario'. La Commissione sta inoltre continuando ad analizzare i nuovi studi scientifici, non appena pubblicati. 'Le analisi non hanno dimostrato la necessità di cambiare la nostra linea politica, ma la Commissione terrà conto dei nuovi dati che dovessero eventualmente rendersi disponibili, in modo da garantire il massimo livello di protezione dei cittadini', ha promesso Figel'. Il commissario ha inoltre ricordato i progetti finanziati nel contesto dei programmi quadro dell'Ue che stanno occupandosi del problema. Un nuovo progetto quadriennale, con un finanziamento comunitario di 1,5 milioni di euro, sta coordinando tutti gli studi in corso e i risultati degli studi sui campi elettrici e magnetici. Anche se la Commissione è convinta che i possibili rischi siano stati adeguatamente esaminati, Figel' è conscio che una parte della società non condivide questo punto di vista, e sostiene perciò la necessità di uno sforzo comune con il settore delle comunicazioni mobili per rafforzare le attività di comunicazione. L'idea è stata ben accolta dalla Gsm Europe, la lobby europea della Gsm Association (un organismo mondiale del commercio senza fili), che ha sollecitato un maggior dialogo tra industria della telefonia mobile, settori governativi a tutti i livelli e pubblico in generale. Si può inoltre fare di più e meglio per coordinare la diffusione dei risultati delle ricerche, afferma il commissario, che ha quindi invitato le autorità locali, nazionali ed europee a lavorare insieme in questo campo e nelle comunicazioni sui rischi.  
   
   
CORSI DI FORMAZIONE PER I PROGRAMMI QUADRO, BRUXELLES  
 
Bruxelles, 28 settembre 2004 - Dal 16 al 18 novembre si svolgeranno a Bruxelles tre corsi di un giorno su come partecipare ai programmi quadro di ricerca dell'Ue. I corsi affronteranno i seguenti temi: 16 novembre: come preparare una proposta competitiva per il 6Pq; 17 novembre: come negoziare, gestire e amministrare un contratto del 5Pq o del 6Pq; 17 novembre: come preparare un eTip (technology implementation plan). Infolink: http://www.Hyperion.ie  
   
   
CORSI DI FORMAZIONE PER I PROGRAMMI QUADRO, BRUXELLES  
 
Bruxelles, 28 settembre 2004 - Dal 16 al 18 novembre si svolgeranno a Bruxelles tre corsi di un giorno su come partecipare ai programmi quadro di ricerca dell'Ue. I corsi affronteranno i seguenti temi: 16 novembre: come preparare una proposta competitiva per il 6Pq; 17 novembre: come negoziare, gestire e amministrare un contratto del 5Pq o del 6Pq; 17 novembre: come preparare un eTip (technology implementation plan). Infolink: http://www.Hyperion.ie  
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP – RETTIFICA COMUNICATO DEL 22 SETTEMBRE 2004  
 
Roma, 28 settembre 2004 - L’emissione dei Cct e dei Btp triennali e decennali è disposta per il giorno 29 settembre 2004 e non per il giorno 22 settembre 2004, come invece riportato dal precedente comunicato (n. 208, pubblicato in data 22 settembre 2004)  
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP – RETTIFICA COMUNICATO DEL 22 SETTEMBRE 2004  
 
Roma, 28 settembre 2004 - L’emissione dei Cct e dei Btp triennali e decennali è disposta per il giorno 29 settembre 2004 e non per il giorno 22 settembre 2004, come invece riportato dal precedente comunicato (n. 208, pubblicato in data 22 settembre 2004)  
   
   
ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO  
 
Regolamento 30/09/2004durata gg.182
Prezzo medio ponderato98,947
Ritenuta fiscale 12,5%0,13163
Arrotondamento0,00137
Prezzo netto d'aggiudicazione99,08
Rendimento semplice netto1,84
Rendimento composto netto1,85
Nell'ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime0,20
Prezzo netto d'aggiudicazione+commissioni (massime)99,28
Rendimento semplice (minimo)1,43
Rendimento composto netto (minimo)1,44
 
   
   
ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO  
 
Regolamento 30/09/2004durata gg.182
Prezzo medio ponderato98,947
Ritenuta fiscale 12,5%0,13163
Arrotondamento0,00137
Prezzo netto d'aggiudicazione99,08
Rendimento semplice netto1,84
Rendimento composto netto1,85
Nell'ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime0,20
Prezzo netto d'aggiudicazione+commissioni (massime)99,28
Rendimento semplice (minimo)1,43
Rendimento composto netto (minimo)1,44
 
   
   
UNICREDIT LOCAT SPA LANCIA CARTOLARIZZAZIONE DI CREDITI DA CONTRATTI DI LEASING PER € [2.5] MILIARDI  
 
Milano, 28 settembre 2004: Locat Securitisation Vehicle 2 Srl lancerà nei prossimi giorni un’operazione di cartolarizzazione di crediti derivanti da contratti di leasing in bonis originati da Locat Spa. L’operazione, di importo complessivo atteso pari a € [2.5] miliardi, ad oggi la più grande cartolarizzazione per un originator non pubblico in Italia e la più grande cartolarizzazione di crediti derivanti da contratti di leasing in Europa, è stata strutturata da Euro Capital Structures, società controllata da Unicredit Banca Mobiliare e dedicata alla strutturazione di operazioni di cartolarizzazione. I titoli saranno collocati da Hsbc, Societè Generale Cib e Unicredit Banca Mobiliare, che agiscono in qualità di Joint Lead Managers e Joint Book Runners. L’operazione rientra nell’ambito della politica di diversificazione delle fonti di finanziamento del Gruppo Unicredit e punta a sfruttare la domanda degli investitori per questa classe di asset. Il portafoglio cartolarizzato è costituito per il [68%] circa da contratti di leasing immobiliare, per [12%] circa da contratti di leasing su beni strumentali e per il [20%] circa da leasing su auto. I titoli saranno emessi da Locat Securitisation Vehicle 2, società veicolo creata appositamente per l’operazione ex legge 130/99, ed avranno le seguenti principali caratteristiche: Classe A: rating atteso [Aaa/aaa] (Moody’s/s&p), amortising; Classe B: rating atteso [A2/a] (Moody’s/s&p), amortising. Il coupon per tutte le classi di titoli, variabile e parametrato all’Euribor 3 mesi, sarà determinato al momento del lancio in base alle condizioni di mercato. I titoli saranno quotati presso la borsa di Dublino. L’operazione prevede un periodo revolving della durata di [18] mesi al termine del quale inizierà il periodo di ammortamento.Locat Spa, società di leasing del gruppo Unicredit, è operatore leader sul mercato italiano, con una quota di mercato al giugno 2004 pari al 13.1%. La transazione in questione è la terza operazione di cartolarizzazione originata da Locat Spa e la seconda collocata sul mercato pubblico.  
   
   
UNICREDIT LOCAT SPA LANCIA CARTOLARIZZAZIONE DI CREDITI DA CONTRATTI DI LEASING PER € [2.5] MILIARDI  
 
Milano, 28 settembre 2004: Locat Securitisation Vehicle 2 Srl lancerà nei prossimi giorni un’operazione di cartolarizzazione di crediti derivanti da contratti di leasing in bonis originati da Locat Spa. L’operazione, di importo complessivo atteso pari a € [2.5] miliardi, ad oggi la più grande cartolarizzazione per un originator non pubblico in Italia e la più grande cartolarizzazione di crediti derivanti da contratti di leasing in Europa, è stata strutturata da Euro Capital Structures, società controllata da Unicredit Banca Mobiliare e dedicata alla strutturazione di operazioni di cartolarizzazione. I titoli saranno collocati da Hsbc, Societè Generale Cib e Unicredit Banca Mobiliare, che agiscono in qualità di Joint Lead Managers e Joint Book Runners. L’operazione rientra nell’ambito della politica di diversificazione delle fonti di finanziamento del Gruppo Unicredit e punta a sfruttare la domanda degli investitori per questa classe di asset. Il portafoglio cartolarizzato è costituito per il [68%] circa da contratti di leasing immobiliare, per [12%] circa da contratti di leasing su beni strumentali e per il [20%] circa da leasing su auto. I titoli saranno emessi da Locat Securitisation Vehicle 2, società veicolo creata appositamente per l’operazione ex legge 130/99, ed avranno le seguenti principali caratteristiche: Classe A: rating atteso [Aaa/aaa] (Moody’s/s&p), amortising; Classe B: rating atteso [A2/a] (Moody’s/s&p), amortising. Il coupon per tutte le classi di titoli, variabile e parametrato all’Euribor 3 mesi, sarà determinato al momento del lancio in base alle condizioni di mercato. I titoli saranno quotati presso la borsa di Dublino. L’operazione prevede un periodo revolving della durata di [18] mesi al termine del quale inizierà il periodo di ammortamento.Locat Spa, società di leasing del gruppo Unicredit, è operatore leader sul mercato italiano, con una quota di mercato al giugno 2004 pari al 13.1%. La transazione in questione è la terza operazione di cartolarizzazione originata da Locat Spa e la seconda collocata sul mercato pubblico.  
   
   
FONDIARIA SAI: CHIUSO IL COLLOCAMENTO DEL PRESTITO EMESSO DA SAINTERNATIONAL  
 
Milano, 28 settembre 2004 - Fondiaria-sai S.p.a. Rende noto che ieri è stato chiuso il collocamento del prestito emesso da Sainternational S.a. Nei seguenti termini: prezzo di scambio di Euro 4,10 per azione, che rappresenta un premio del 35,13% rispetto al prezzo delle azioni ordinarie Banca Intesa al momento della definizione del prezzo di offerta pari a 3,034 Euro, pari ad un controvalore di Euro 180.400.000; cedola annua e rendimento a scadenza pari a 6,10%. Il collocamento, coordinato da Mediobanca in qualità di Sole Bookrunner, è stato effettuato esclusivamente presso investitori istituzionali al di fuori degli Stati Uniti, in accordo con la Regulation S (secondo la definizione del Regolamento S nella Legge Us sui Valori Mobiliari del 1933 e successive modifiche ("Regolamento S")).  
   
   
FONDIARIA SAI: CHIUSO IL COLLOCAMENTO DEL PRESTITO EMESSO DA SAINTERNATIONAL  
 
Milano, 28 settembre 2004 - Fondiaria-sai S.p.a. Rende noto che ieri è stato chiuso il collocamento del prestito emesso da Sainternational S.a. Nei seguenti termini: prezzo di scambio di Euro 4,10 per azione, che rappresenta un premio del 35,13% rispetto al prezzo delle azioni ordinarie Banca Intesa al momento della definizione del prezzo di offerta pari a 3,034 Euro, pari ad un controvalore di Euro 180.400.000; cedola annua e rendimento a scadenza pari a 6,10%. Il collocamento, coordinato da Mediobanca in qualità di Sole Bookrunner, è stato effettuato esclusivamente presso investitori istituzionali al di fuori degli Stati Uniti, in accordo con la Regulation S (secondo la definizione del Regolamento S nella Legge Us sui Valori Mobiliari del 1933 e successive modifiche ("Regolamento S")).  
   
   
GRUPPO BANCARIO BANCA POPOLARE DI SONDRIO: UTILE NETTO DI PERIODO € 38,8 MILIONI, PIÙ 24,19%. BENE ANCHE GLI AGGREGATI PATRIMONIALI: RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTI € 8.679 MILIONI, PIÙ 7,78%  
 
Sondrio , 28 Settembre 2004 - Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio ha esaminato e approvato la situazione patrimoniale ed economica consolidata del primo semestre 2004, oggetto di revisione contabile limitata da parte di Deloitte & Touche spa. Il Gruppo bancario è composto dalla capogruppo Banca Popolare di Sondrio e dalla controllata (100%) Banca Popolare di Sondrio (Suisse) Sa. Le risultanze semestrali della capogruppo erano state approvate e diffuse il 29 luglio ultimo scorso. L'utile netto consolidato di periodo si afferma a € 38,8 milioni, con un aumento del 24,19% sul primo semestre del passato esercizio. La raccolta complessiva da clientela segna € 24.474 milioni, in crescita dell'11,35% rispetto allo stesso periodo del 2003, di cui € 8.679 milioni attengono alla componente diretta, più 7,78%, € 15.423 milioni a quella indiretta, più 13,53%, ed € 372 milioni all'assicurativa, più 8,57%. Gli impieghi economici per cassa si attestano a € 8.086 milioni, più 16,39%. I crediti di firma salgono a € 1.751 milioni, più 14,45%. Il livello delle sofferenze nette, pari allo 0,80% dei crediti, si mantiene largamente al di sotto delle medie di sistema. Quanto al conto economico, il margine di interesse si accresce del 2,27% a € 120 milioni, mentre quello d'intermediazione si incrementa del 5,67% a € 199 milioni, di cui il 39,68% - 37,67% nel 2003 -, pari a € 79 milioni, riferito a proventi netti da servizi. L'attenzione costantemente dedicata alla dinamica delle spese amministrative consente, in presenza del concreto sviluppo dell'articolazione territoriale e dell'operatività, di contenerne l'aumento nel 3,24%, a € 117 milioni. Il risultato lordo di gestione si afferma a € 95 milioni, con una crescita del 9,53%. Dopo gli ammortamenti, le rettifiche e le riprese di valore, tenuto conto del provento straordinario di oltre € 11 milioni, riferito alla capogruppo, derivante dagli adeguamenti alla nuova normativa societaria, che è stato riallocato per € 7 milioni - al netto quindi dell'effetto fiscale - al fondo rischi bancari generali, e dedotte le imposte, si perviene al predetto utile netto di € 38,8 milioni. L'articolazione territoriale del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio si è accresciuta, nel corrente anno, di 8 dipendenze, di cui 2 istituite nel semestre in rassegna, per un totale, a oggi, di 212. In dettaglio, la capogruppo ha avviato 7 nuove filiali, per un totale di 198: in ordine cronologico, Milano - agenzia n. 24, Desio (Mi), Varenna (Lc), Desenzano del Garda (Bs), Bonate Sotto (Bg), Lomagna (Lc) e, in data odierna, Pero (Mi). La Bps (Suisse) ha istituito a Zurigo, piazza di rilevanza mondiale, la quattordicesima dipendenza. Nell'ultima parte dell'esercizio la capogruppo amplierà ulteriormente la rete distributiva; tra le altre, è prevista l'apertura della filiale di Bolzano, capoluogo dell'Alto Adige, dove già opera l'agenzia di Merano. Tra gli incarichi acquisiti nel semestre dalla casa madre a favore di controparti istituzionali spicca il servizio di cassa della Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti. Dopo il pieno successo dell'operazione di aumento del capitale sociale in forma mista, proposta dalla capogruppo, che ha consentito il rafforzamento dei mezzi propri di circa € 220 milioni, il patrimonio netto consolidato ammonta a oltre € 1.057 milioni. L'amministrazione ha infine preso atto con soddisfazione del costante e concreto sviluppo della compagine sociale. A oggi i Soci della Banca Popolare di Sondrio sono 125.372, ben 8.203 in più nei primi nove mesi dell'anno. Dal 1° gennaio 2004 il titolo Banca Popolare di Sondrio segna un apprezzamento che, a venerdì 24 corrente mese, era del 9,43% e fa seguito al 13,99% del 2003, all'1,43% del 2002, al 5,11% del 2001 e al 14,87% del 2000.  
   
   
GRUPPO BANCARIO BANCA POPOLARE DI SONDRIO: UTILE NETTO DI PERIODO € 38,8 MILIONI, PIÙ 24,19%. BENE ANCHE GLI AGGREGATI PATRIMONIALI: RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTI € 8.679 MILIONI, PIÙ 7,78%  
 
Sondrio , 28 Settembre 2004 - Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio ha esaminato e approvato la situazione patrimoniale ed economica consolidata del primo semestre 2004, oggetto di revisione contabile limitata da parte di Deloitte & Touche spa. Il Gruppo bancario è composto dalla capogruppo Banca Popolare di Sondrio e dalla controllata (100%) Banca Popolare di Sondrio (Suisse) Sa. Le risultanze semestrali della capogruppo erano state approvate e diffuse il 29 luglio ultimo scorso. L'utile netto consolidato di periodo si afferma a € 38,8 milioni, con un aumento del 24,19% sul primo semestre del passato esercizio. La raccolta complessiva da clientela segna € 24.474 milioni, in crescita dell'11,35% rispetto allo stesso periodo del 2003, di cui € 8.679 milioni attengono alla componente diretta, più 7,78%, € 15.423 milioni a quella indiretta, più 13,53%, ed € 372 milioni all'assicurativa, più 8,57%. Gli impieghi economici per cassa si attestano a € 8.086 milioni, più 16,39%. I crediti di firma salgono a € 1.751 milioni, più 14,45%. Il livello delle sofferenze nette, pari allo 0,80% dei crediti, si mantiene largamente al di sotto delle medie di sistema. Quanto al conto economico, il margine di interesse si accresce del 2,27% a € 120 milioni, mentre quello d'intermediazione si incrementa del 5,67% a € 199 milioni, di cui il 39,68% - 37,67% nel 2003 -, pari a € 79 milioni, riferito a proventi netti da servizi. L'attenzione costantemente dedicata alla dinamica delle spese amministrative consente, in presenza del concreto sviluppo dell'articolazione territoriale e dell'operatività, di contenerne l'aumento nel 3,24%, a € 117 milioni. Il risultato lordo di gestione si afferma a € 95 milioni, con una crescita del 9,53%. Dopo gli ammortamenti, le rettifiche e le riprese di valore, tenuto conto del provento straordinario di oltre € 11 milioni, riferito alla capogruppo, derivante dagli adeguamenti alla nuova normativa societaria, che è stato riallocato per € 7 milioni - al netto quindi dell'effetto fiscale - al fondo rischi bancari generali, e dedotte le imposte, si perviene al predetto utile netto di € 38,8 milioni. L'articolazione territoriale del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio si è accresciuta, nel corrente anno, di 8 dipendenze, di cui 2 istituite nel semestre in rassegna, per un totale, a oggi, di 212. In dettaglio, la capogruppo ha avviato 7 nuove filiali, per un totale di 198: in ordine cronologico, Milano - agenzia n. 24, Desio (Mi), Varenna (Lc), Desenzano del Garda (Bs), Bonate Sotto (Bg), Lomagna (Lc) e, in data odierna, Pero (Mi). La Bps (Suisse) ha istituito a Zurigo, piazza di rilevanza mondiale, la quattordicesima dipendenza. Nell'ultima parte dell'esercizio la capogruppo amplierà ulteriormente la rete distributiva; tra le altre, è prevista l'apertura della filiale di Bolzano, capoluogo dell'Alto Adige, dove già opera l'agenzia di Merano. Tra gli incarichi acquisiti nel semestre dalla casa madre a favore di controparti istituzionali spicca il servizio di cassa della Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti. Dopo il pieno successo dell'operazione di aumento del capitale sociale in forma mista, proposta dalla capogruppo, che ha consentito il rafforzamento dei mezzi propri di circa € 220 milioni, il patrimonio netto consolidato ammonta a oltre € 1.057 milioni. L'amministrazione ha infine preso atto con soddisfazione del costante e concreto sviluppo della compagine sociale. A oggi i Soci della Banca Popolare di Sondrio sono 125.372, ben 8.203 in più nei primi nove mesi dell'anno. Dal 1° gennaio 2004 il titolo Banca Popolare di Sondrio segna un apprezzamento che, a venerdì 24 corrente mese, era del 9,43% e fa seguito al 13,99% del 2003, all'1,43% del 2002, al 5,11% del 2001 e al 14,87% del 2000.  
   
   
NASCE IL “LABORATORIO DELLE IMPRESE” DELLA BANCA POPOLARE DI VERONA UN CENTRO DI ANALISI, RICERCA E LAVORO COMUNE TRA LA BANCA E LE MEDIE IMPRESE. UN LUOGO DI INCONTRO SULLE PROBLEMATICHE INDUSTRIALI E LE TEMATICHE FINANZIARIE ALL’INSEGNA DEL FARE  
 
Verona, 28 settembre 2004 - "“Il Laboratorio delle Imprese” sarà un Centro di analisi, ricerca e lavoro comune tra le imprese, in special modo quelle medio-piccole, e la Banca, relativamente a materie strategiche industriali e finanziarie” spiega Massimo Minolfi, Direttore Generale della Banca Popolare di Verona. Il “Laboratorio” intende diventare un punto di incontro e riferimento stabile in cui operatori ed esponenti del mondo industriale dei comparti economici di maggior rilevanza per ora della provincia Veronese, avranno modo di confrontarsi liberamente, in modo del tutto informale ma molto concreto, sulle tematiche più importanti del loro settore in un terreno neutrale quale quello offerto dalla Banca Popolare di Verona all’interno delle sue strutture aziendali. Il Laboratorio ha infatti la sua “base” in via S. Cosimo, 10 a fianco della sede storica di Piazza Nogara dove sono stati disposti uffici dedicati a questa nuova importante iniziativa. Gli incontri serviranno non solo ad utili momenti di riflessione sulle tendenze economiche e le problematiche settoriali ma potranno produrre conseguenti concreti interventi sugli aspetti più critici dei comparti analizzati. In tal modo, al confronto delle diverse opinioni, si darà seguito con misure realizzative di volta in volta definite. L’attività del “Laboratorio delle Imprese” verrà inaugurata con una tavola rotonda prevista per mercoledì 29 settembre su un argomento di grande attualità: “Che cosa sta cambiando nel mondo del vino? Crisi di crescita o difficoltà strutturale?” Allo svolgimento di questo tema interverranno una significativa rappresentanza di qualificati esponenti del settore che coprono tutta la filiera del settore vitivinicolo: dagli esponenti del mondo agricolo all’attività di trasformazione-produzione, dal mondo delle cooperative sino alla distribuzione ad ogni livello e alle tematiche sull’export. Verranno quindi passate in rassegna le diverse sfaccettature di un comparto complesso che si vuole interrogare sul suo stato di salute. Non è d’altra parte un caso che il primo degli argomenti trattati dal “Laboratorio delle Imprese” sia quello del vino: si tratta infatti di una delle più caratteristiche ed antiche attività produttive veronesi con un grande valore economico per il nostro territorio e che da sempre vede uno stretto rapporto di collaborazione con la Banca Popolare di Verona. Verso questo settore una delle ultime iniziative disposte dal Banco è stata quella di finanziare il Corso di Laurea in Scienze delle Tecnologie Viticole ed Enologiche dell’Università di Verona. La tavola rotonda sarà moderata da Dante Basile, uno dei maggiori esperti del comparto e autorevole giornalista de Il Sole-24 Ore mentre la Banca assicura la presenza ai massimi livelli con il Direttore Generale Massimo Minolfi. “Quello del vino è il primo settore che il Laboratorio affronta, spiega Minolfi, al quale faranno seguito altri importanti comparti dell’economia veronese, quali, ad esempio, il settore del marmo e quello delle calzature. La Banca vuole confermare anche in questo modo il suo ruolo di interlocutore privilegiato nei confronti degli operatori economici proponendosi come parte attiva nel facilitare l’incontro con le varie realtà di ciascun settore al fine di poterne esaminare compiutamente le problematiche ed individuare le soluzioni più opportune”.  
   
   
NASCE IL “LABORATORIO DELLE IMPRESE” DELLA BANCA POPOLARE DI VERONA UN CENTRO DI ANALISI, RICERCA E LAVORO COMUNE TRA LA BANCA E LE MEDIE IMPRESE. UN LUOGO DI INCONTRO SULLE PROBLEMATICHE INDUSTRIALI E LE TEMATICHE FINANZIARIE ALL’INSEGNA DEL FARE  
 
Verona, 28 settembre 2004 - "“Il Laboratorio delle Imprese” sarà un Centro di analisi, ricerca e lavoro comune tra le imprese, in special modo quelle medio-piccole, e la Banca, relativamente a materie strategiche industriali e finanziarie” spiega Massimo Minolfi, Direttore Generale della Banca Popolare di Verona. Il “Laboratorio” intende diventare un punto di incontro e riferimento stabile in cui operatori ed esponenti del mondo industriale dei comparti economici di maggior rilevanza per ora della provincia Veronese, avranno modo di confrontarsi liberamente, in modo del tutto informale ma molto concreto, sulle tematiche più importanti del loro settore in un terreno neutrale quale quello offerto dalla Banca Popolare di Verona all’interno delle sue strutture aziendali. Il Laboratorio ha infatti la sua “base” in via S. Cosimo, 10 a fianco della sede storica di Piazza Nogara dove sono stati disposti uffici dedicati a questa nuova importante iniziativa. Gli incontri serviranno non solo ad utili momenti di riflessione sulle tendenze economiche e le problematiche settoriali ma potranno produrre conseguenti concreti interventi sugli aspetti più critici dei comparti analizzati. In tal modo, al confronto delle diverse opinioni, si darà seguito con misure realizzative di volta in volta definite. L’attività del “Laboratorio delle Imprese” verrà inaugurata con una tavola rotonda prevista per mercoledì 29 settembre su un argomento di grande attualità: “Che cosa sta cambiando nel mondo del vino? Crisi di crescita o difficoltà strutturale?” Allo svolgimento di questo tema interverranno una significativa rappresentanza di qualificati esponenti del settore che coprono tutta la filiera del settore vitivinicolo: dagli esponenti del mondo agricolo all’attività di trasformazione-produzione, dal mondo delle cooperative sino alla distribuzione ad ogni livello e alle tematiche sull’export. Verranno quindi passate in rassegna le diverse sfaccettature di un comparto complesso che si vuole interrogare sul suo stato di salute. Non è d’altra parte un caso che il primo degli argomenti trattati dal “Laboratorio delle Imprese” sia quello del vino: si tratta infatti di una delle più caratteristiche ed antiche attività produttive veronesi con un grande valore economico per il nostro territorio e che da sempre vede uno stretto rapporto di collaborazione con la Banca Popolare di Verona. Verso questo settore una delle ultime iniziative disposte dal Banco è stata quella di finanziare il Corso di Laurea in Scienze delle Tecnologie Viticole ed Enologiche dell’Università di Verona. La tavola rotonda sarà moderata da Dante Basile, uno dei maggiori esperti del comparto e autorevole giornalista de Il Sole-24 Ore mentre la Banca assicura la presenza ai massimi livelli con il Direttore Generale Massimo Minolfi. “Quello del vino è il primo settore che il Laboratorio affronta, spiega Minolfi, al quale faranno seguito altri importanti comparti dell’economia veronese, quali, ad esempio, il settore del marmo e quello delle calzature. La Banca vuole confermare anche in questo modo il suo ruolo di interlocutore privilegiato nei confronti degli operatori economici proponendosi come parte attiva nel facilitare l’incontro con le varie realtà di ciascun settore al fine di poterne esaminare compiutamente le problematiche ed individuare le soluzioni più opportune”.  
   
   
DOPO IL CASO PARMALAT COME TUTELARE I CONSUMATORI? ARRIVA IL RISARCIMENTO COLLETTIVO CAUSE CIVILI, IN MEDIA UN ITALIANO SU VENTI È IN CAUSA. E GLI UOMINI SONO PIÙ LITIGIOSI DELLE DONNE: QUASI 7 SU 100  
 
Milano, 28 settembre 2004 -. Si parte da Parmalt, Cirio, bond argentini. Ma dai crack finanziari che colpiscono molti si arriva a danni a interi gruppi legati a prodotti o servizi come per le assicurazioni a partire dalle Rc auto, ai disagi per i turisti nei viaggi organizzati, ai prodotti che escono sul mercato difettosi. Ora arrivano strumenti tipo le Class Action, una svolta normativa per la tutela collettiva dei consumatori, che prevede anche il risarcimento per tutti i danneggiati con un’unica decisione del Giudice: dopo l’approvazione alla Camera il provvedimento è ora in Senato. Con un ruolo nella richiesta di Class Action attribuito alle Camere di Commercio, Associazioni dei Consumatori e di categoria, a difesa dei consumatori. Uno strumento in più in un Paese come l’Italia dove più di 5 persone su 100 hanno una causa civile in corso, Sardegna in testa con 8 persone su 100. Sono 3.036.649 a giugno 2003 le cause pendenti in Italia (con una diminuzione appena accennata rispetto all’anno precedente: 3.134.210 nel 2002). Nell’anno si erano aperti 1.795.876 nuovi procedimenti (erano 1.653.004 nel 2002). La popolazione maschile coinvolta in causa civili a livello nazionale (6,5) è di un terzo maggiore rispetto a quella femminile (4,1). Ma c'è chi dice che il sistema giudiziario italiano non risolve con tempi e costi accettabili le cause civili: lo affermano 58 persone su 100 in Italia. Ma tra chi ha una causa civile in corso la quota sale a 80,2% di insoddisfatti. Lazio in testa con 64 su 100. Ma quanti conoscono e a volte utilizzano altre forme di risoluzione delle cause civili? Il più noto è il difensore civico (53,3%), ma anche le commissioni di conciliazione (27,5%). Emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat 2001 e Ministero di Giustizia al 30 giugno 2003. Delle novità che potrebbero essere introdotte dalla proposta di legge n. 3838/2003 sulla disciplina dei diritti dei consumatori e introduzione dei diritti dell’azione di gruppo, presentata il 27 marzo 2003, si è parlato al seminario “Class Action e tutela dei consumatori”, promosso dal Servizio Regolazione del Mercato della Camera di Commercio di Milano, con la partecipazione tra gli altri di Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano, Bruno Tabacci, presidente Commissione attività produttive della Camera dei Deputati e Mario Lettieri firmatario proposta di legge in materia di Class Action. “Garantire la trasparenza del mercato e tutelare i soggetti in esso coinvolti - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - sono compiti che la Camera di commercio di Milano affronta in modo concreto attraverso l’azienda speciale Camera Arbitrale che offre servizi di conciliazione e arbitrato per la risoluzione delle controversie alternative al tribunale, con costi e tempi vantaggiosi. E poi col nostro servizio di regolazione del mercato grazie alla predisposizione di contratti tipo e la verifica delle clausole vessatorie nei contratti, ma anche coi codici di autodisciplina nei diversi settori, a partire da quello immobiliare, edile, fitness, servizi linguistici, turismo. In questo contesto trova giusto spazio la nostra attenzione e il confronto di oggi sulla class action, un nuovo e importante strumento che potrà essere a disposizione dei consumatori per la tutela degli interessi collettivi”. Class Action: come funzionerà. Con il disegno di legge n. 3838, approvato dalla Camera dei Deputati, che presto passerà al vaglio del Senato, i consumatori, anche in Italia, potranno fruire, di un ulteriore strumento di tutela dei propri diritti: si tratta della Class Action, ovvero azione collettiva o di gruppo. Tale proposta all’art. 3 della L. N. 281/1998, aggiunge il comma 6 bis, sui diritti dei consumatori e prevede la possibilità di ricorrere al Giudice per accertare la lesione di diritti ed interessi individuali, nonchè di quelli di una pluralità di consumatori, danneggiati in conseguenza di uno stesso fatto o di più fatti aventi un’origine comune e sentir pronunciare una sentenza per il risarcimento dei danni subiti. Il Giudice potrà stabilire l’importo dovuto a ciascun consumatore, ossia i criteri in base ai quali dovrà essere determinato l’importo da liquidare. Il caso degli Usa. Questo strumento di tutela è già da tempo presente nell’ordinamento degli Usa, ove vige con delle caratteristiche differenti rispetto all’attuale disciplina italiana. In particolare negli Stati Uniti, l’azione di classe prevede la necessaria autorizzazione della Corte Federale, la quale si occupa di verificare la sussistenza di tutte le condizioni necessarie per l’espletamento dell’azione medesima. L’azione definisce la controversia sia sull’an debeatur che sul quantum, pur rimanendo il risarcimento materiale legato e rinviato ad un autonomo e successivo giudizio da parte del singolo. Una volta passata in giudicato la sentenza emanata al termine del giudizio, i suoi effetti possono dispiegarsi nei confronti di tutti i soggetti appartenenti alla classe giudicata meritevole di tutela, anche se non hanno esplicitamente aderito al procedimento. La richiesta di Class Action: dalle Camere di Commercio, Associazioni dei Consumatori e di categoria. Il disegno di legge attribuisce alle Camere di Commercio, alle Associazioni di consumatori e alle Associazioni di categoria, la possibilità di esercitare l’azione in argomento in tutti i casi in cui venga leso l’interesse collettivo; e ciò in aggiunta all’azione inibitoria attribuita dall’art. 1469 sexies c.C., in materia di clausole vessatorie, e all’azione di repressione della concorrenza sleale. Queste azioni hanno lo scopo di far cessare i comportamenti illeciti e/o pregiudiziali per gli interessi dei consumatori, ma non possono ottenere il risarcimento dei danni individuali. Del resto tali importanti funzioni si collocano in un quadro complessivo di compiti conferiti alle Camere di Commercio dall’art. 2, comma Iv, della L. N, 580/1993, per la composizione degli interessi giuridici del mercato quale organo super partes, attraverso l’incontro tra gli operatori del settore e tra questi e i consumatori, per la realizzazione di maggiore trasparenza e certezza dei rapporti giuridici e contrattuali, mediante l’inibizione di clausole vessatorie e la previsione di forme alternative di risoluzione delle controversie. La Camera di Commercio di Milano per la trasparenza del mercato: tra le altre iniziative la realizzazione di contratti in materia di vendita di beni mobili business to consumer, di pareri in tema di clausole vessatorie relativi ai contratti R.c.a., alla mediazione immobiliare, alla multiproprietà, alle agenzie di viaggio, alla somministrazione di gas ed energia, alla telefonia mobile e fissa. Sono, inoltre, in fase di preparazione i pareri in materia di credito al consumo e di turismo on line. Cause civili in corso in Italia nel 2001. In Italia 5,2 persone su 100 hanno dichiarato di avere una causa civile in corso. Per ripartizione geografica, il Centro conta 6,1 persone su 100 con causa civile in corso. Seguono: Isole (5,7), Sud (5,5), Nord-est (4,9) e Nord-ovest (4,4). La popolazione maschile coinvolta in causa civili a livello nazionale (6,5) è di un terzo maggiore rispetto a quella femminile (4,1). Regione per regione. Sardegna in testa per popolazione con cause civili in corso (8,1 su 100). Seguono: Campania (7,1), Lazio (6,9), Toscana e Liguria (6,2), Molise (5,6), Valle d'Aosta e Friuli (5,3), Emilia Romagna (5,1), Veneto (5), Sicilia (4,9), Abruzzo (4,7), Marche (4,6), Puglia (4,5), Piemonte (4,4), Lombardia (4,1),Umbria e Calabria (3,9), Basilicata (3,8) e Trentino (2,8). …fra uomini e donne. Se si guarda il dato diviso per sesso, 39 uomini su 100 hanno una causa civile in corso con durata compresa fra uno e tre anni mentre le donne sono 36,9. Per cause civili aperte da meno di un anno sono 27,9 le donne contro 21,7 uomini. Per le cause che vanno oltre il quinquennio ci sono 26,6 uomini su 100 contro 23 femmine. Le cause con durata da quattro a cinque anni vedono 12 uomini su cento e 11,4 donne. E i primi classificati nelle regioni, per durata di causa. Per cause in corso da meno di un anno la Liguria conta 35,5 persone su 100; seconda la Valle d'Aosta (32,4) e terze le Marche (31,3). Per cause da uno tre anni, la Calabria conduce la classifica con 47,4 persone su 100. Seconda la Campania (44,5),e terzo il Piemonte (42,7). Per cause con durata da quattro a cinque anni la Valle d'Aosta è prima (20,7 persone su 100), Molise secondo (19,8) e terzo il Piemonte (16,8). Oltre il quinquiennio è il Lazio che conta più persone coinvolte (38,5 su 100). Segue l'Umbria (37,8) e la Basilicata (34). Cosa pensano gli italiani sulle capacità del sistema giudiziario di risolvere la cause civili con tempi e costi accettabili? 58 persone su 100 ritengono che il sistema giudiziario italiano non risolve con tempi e costi accettabili le cause civili. 31,4 non sanno rispondere e 6,2 persone su 100 esprimono un giudizio positivo. Abbastanza d'accordo uomini e donne sia sul giudizio negativo, (62 su 100 gli uomini e 54 le donne), sia su quello positivo (6,6 su 100 gli uomini e 5,9 le donne). Non sanno 27,4 uomini su 100 e 35,2 donne. …per fasce d'età. Giudizio negativo espresso soprattutto da persone con età compresa fra i 25 e i 34 anni, in media 62 persone su 100 e 35-44 con 63,5. Giudizio positivo nella fascia d'età tra i 60 e 64, in media 7,1 su 100. ….E cosa ne pensano gli italiani in considerazione della durata della causa. Globalmente tra chi ha una causa civile in corso 80, 2 persone su 100 si esprimono negativamente sulle capacità del sistema giudiziario di risolvere cause con tempi e costi accettabili e solo 7,4 positivamente. 12,4 non sanno. Ma se la causa è in corso da meno di un anno, sono 65,4 su 100 le persone che esprimono giudizio negativo, 12,3 sono fiduciosi e 22,3 non sanno. Per le cause da uno a tre anni, 81,7 su 100 danno giudizio negativo, 8,4 positivo e 9,9 non sanno. Per cause da quattro a cinque anni 87,5 su 100 danno giudizio negativo, 4,8 positivo e 7,6 non sanno. Per cause oltre i cinque anni, 89 su 100 danno giudizio negativo, 2,6 positivo e 8,4 non sanno. Nelle regioni. Fra le regioni più "agguerrite" è il Lazio che 64 persone su 100 esprimono giudizio negativo sulle capacità del sistema giudiziario di risolvere cause con tempi e costi accettabili. Seguono Sardegna (63,3 persone su 100) e Toscana (62,1). Si esprimono più positivamente degli altri Calabria (9,8 su 100), in Campania (8,2) e in Umbria (7,5). Non sanno che giudizio dare soprattutto in Sicilia e Molise (36, 1 persone su 100), in Calabria (35,9) e in Trentino (35,2).  
   
   
DOPO IL CASO PARMALAT COME TUTELARE I CONSUMATORI? ARRIVA IL RISARCIMENTO COLLETTIVO CAUSE CIVILI, IN MEDIA UN ITALIANO SU VENTI È IN CAUSA. E GLI UOMINI SONO PIÙ LITIGIOSI DELLE DONNE: QUASI 7 SU 100  
 
Milano, 28 settembre 2004 -. Si parte da Parmalt, Cirio, bond argentini. Ma dai crack finanziari che colpiscono molti si arriva a danni a interi gruppi legati a prodotti o servizi come per le assicurazioni a partire dalle Rc auto, ai disagi per i turisti nei viaggi organizzati, ai prodotti che escono sul mercato difettosi. Ora arrivano strumenti tipo le Class Action, una svolta normativa per la tutela collettiva dei consumatori, che prevede anche il risarcimento per tutti i danneggiati con un’unica decisione del Giudice: dopo l’approvazione alla Camera il provvedimento è ora in Senato. Con un ruolo nella richiesta di Class Action attribuito alle Camere di Commercio, Associazioni dei Consumatori e di categoria, a difesa dei consumatori. Uno strumento in più in un Paese come l’Italia dove più di 5 persone su 100 hanno una causa civile in corso, Sardegna in testa con 8 persone su 100. Sono 3.036.649 a giugno 2003 le cause pendenti in Italia (con una diminuzione appena accennata rispetto all’anno precedente: 3.134.210 nel 2002). Nell’anno si erano aperti 1.795.876 nuovi procedimenti (erano 1.653.004 nel 2002). La popolazione maschile coinvolta in causa civili a livello nazionale (6,5) è di un terzo maggiore rispetto a quella femminile (4,1). Ma c'è chi dice che il sistema giudiziario italiano non risolve con tempi e costi accettabili le cause civili: lo affermano 58 persone su 100 in Italia. Ma tra chi ha una causa civile in corso la quota sale a 80,2% di insoddisfatti. Lazio in testa con 64 su 100. Ma quanti conoscono e a volte utilizzano altre forme di risoluzione delle cause civili? Il più noto è il difensore civico (53,3%), ma anche le commissioni di conciliazione (27,5%). Emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat 2001 e Ministero di Giustizia al 30 giugno 2003. Delle novità che potrebbero essere introdotte dalla proposta di legge n. 3838/2003 sulla disciplina dei diritti dei consumatori e introduzione dei diritti dell’azione di gruppo, presentata il 27 marzo 2003, si è parlato al seminario “Class Action e tutela dei consumatori”, promosso dal Servizio Regolazione del Mercato della Camera di Commercio di Milano, con la partecipazione tra gli altri di Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano, Bruno Tabacci, presidente Commissione attività produttive della Camera dei Deputati e Mario Lettieri firmatario proposta di legge in materia di Class Action. “Garantire la trasparenza del mercato e tutelare i soggetti in esso coinvolti - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - sono compiti che la Camera di commercio di Milano affronta in modo concreto attraverso l’azienda speciale Camera Arbitrale che offre servizi di conciliazione e arbitrato per la risoluzione delle controversie alternative al tribunale, con costi e tempi vantaggiosi. E poi col nostro servizio di regolazione del mercato grazie alla predisposizione di contratti tipo e la verifica delle clausole vessatorie nei contratti, ma anche coi codici di autodisciplina nei diversi settori, a partire da quello immobiliare, edile, fitness, servizi linguistici, turismo. In questo contesto trova giusto spazio la nostra attenzione e il confronto di oggi sulla class action, un nuovo e importante strumento che potrà essere a disposizione dei consumatori per la tutela degli interessi collettivi”. Class Action: come funzionerà. Con il disegno di legge n. 3838, approvato dalla Camera dei Deputati, che presto passerà al vaglio del Senato, i consumatori, anche in Italia, potranno fruire, di un ulteriore strumento di tutela dei propri diritti: si tratta della Class Action, ovvero azione collettiva o di gruppo. Tale proposta all’art. 3 della L. N. 281/1998, aggiunge il comma 6 bis, sui diritti dei consumatori e prevede la possibilità di ricorrere al Giudice per accertare la lesione di diritti ed interessi individuali, nonchè di quelli di una pluralità di consumatori, danneggiati in conseguenza di uno stesso fatto o di più fatti aventi un’origine comune e sentir pronunciare una sentenza per il risarcimento dei danni subiti. Il Giudice potrà stabilire l’importo dovuto a ciascun consumatore, ossia i criteri in base ai quali dovrà essere determinato l’importo da liquidare. Il caso degli Usa. Questo strumento di tutela è già da tempo presente nell’ordinamento degli Usa, ove vige con delle caratteristiche differenti rispetto all’attuale disciplina italiana. In particolare negli Stati Uniti, l’azione di classe prevede la necessaria autorizzazione della Corte Federale, la quale si occupa di verificare la sussistenza di tutte le condizioni necessarie per l’espletamento dell’azione medesima. L’azione definisce la controversia sia sull’an debeatur che sul quantum, pur rimanendo il risarcimento materiale legato e rinviato ad un autonomo e successivo giudizio da parte del singolo. Una volta passata in giudicato la sentenza emanata al termine del giudizio, i suoi effetti possono dispiegarsi nei confronti di tutti i soggetti appartenenti alla classe giudicata meritevole di tutela, anche se non hanno esplicitamente aderito al procedimento. La richiesta di Class Action: dalle Camere di Commercio, Associazioni dei Consumatori e di categoria. Il disegno di legge attribuisce alle Camere di Commercio, alle Associazioni di consumatori e alle Associazioni di categoria, la possibilità di esercitare l’azione in argomento in tutti i casi in cui venga leso l’interesse collettivo; e ciò in aggiunta all’azione inibitoria attribuita dall’art. 1469 sexies c.C., in materia di clausole vessatorie, e all’azione di repressione della concorrenza sleale. Queste azioni hanno lo scopo di far cessare i comportamenti illeciti e/o pregiudiziali per gli interessi dei consumatori, ma non possono ottenere il risarcimento dei danni individuali. Del resto tali importanti funzioni si collocano in un quadro complessivo di compiti conferiti alle Camere di Commercio dall’art. 2, comma Iv, della L. N, 580/1993, per la composizione degli interessi giuridici del mercato quale organo super partes, attraverso l’incontro tra gli operatori del settore e tra questi e i consumatori, per la realizzazione di maggiore trasparenza e certezza dei rapporti giuridici e contrattuali, mediante l’inibizione di clausole vessatorie e la previsione di forme alternative di risoluzione delle controversie. La Camera di Commercio di Milano per la trasparenza del mercato: tra le altre iniziative la realizzazione di contratti in materia di vendita di beni mobili business to consumer, di pareri in tema di clausole vessatorie relativi ai contratti R.c.a., alla mediazione immobiliare, alla multiproprietà, alle agenzie di viaggio, alla somministrazione di gas ed energia, alla telefonia mobile e fissa. Sono, inoltre, in fase di preparazione i pareri in materia di credito al consumo e di turismo on line. Cause civili in corso in Italia nel 2001. In Italia 5,2 persone su 100 hanno dichiarato di avere una causa civile in corso. Per ripartizione geografica, il Centro conta 6,1 persone su 100 con causa civile in corso. Seguono: Isole (5,7), Sud (5,5), Nord-est (4,9) e Nord-ovest (4,4). La popolazione maschile coinvolta in causa civili a livello nazionale (6,5) è di un terzo maggiore rispetto a quella femminile (4,1). Regione per regione. Sardegna in testa per popolazione con cause civili in corso (8,1 su 100). Seguono: Campania (7,1), Lazio (6,9), Toscana e Liguria (6,2), Molise (5,6), Valle d'Aosta e Friuli (5,3), Emilia Romagna (5,1), Veneto (5), Sicilia (4,9), Abruzzo (4,7), Marche (4,6), Puglia (4,5), Piemonte (4,4), Lombardia (4,1),Umbria e Calabria (3,9), Basilicata (3,8) e Trentino (2,8). …fra uomini e donne. Se si guarda il dato diviso per sesso, 39 uomini su 100 hanno una causa civile in corso con durata compresa fra uno e tre anni mentre le donne sono 36,9. Per cause civili aperte da meno di un anno sono 27,9 le donne contro 21,7 uomini. Per le cause che vanno oltre il quinquennio ci sono 26,6 uomini su 100 contro 23 femmine. Le cause con durata da quattro a cinque anni vedono 12 uomini su cento e 11,4 donne. E i primi classificati nelle regioni, per durata di causa. Per cause in corso da meno di un anno la Liguria conta 35,5 persone su 100; seconda la Valle d'Aosta (32,4) e terze le Marche (31,3). Per cause da uno tre anni, la Calabria conduce la classifica con 47,4 persone su 100. Seconda la Campania (44,5),e terzo il Piemonte (42,7). Per cause con durata da quattro a cinque anni la Valle d'Aosta è prima (20,7 persone su 100), Molise secondo (19,8) e terzo il Piemonte (16,8). Oltre il quinquiennio è il Lazio che conta più persone coinvolte (38,5 su 100). Segue l'Umbria (37,8) e la Basilicata (34). Cosa pensano gli italiani sulle capacità del sistema giudiziario di risolvere la cause civili con tempi e costi accettabili? 58 persone su 100 ritengono che il sistema giudiziario italiano non risolve con tempi e costi accettabili le cause civili. 31,4 non sanno rispondere e 6,2 persone su 100 esprimono un giudizio positivo. Abbastanza d'accordo uomini e donne sia sul giudizio negativo, (62 su 100 gli uomini e 54 le donne), sia su quello positivo (6,6 su 100 gli uomini e 5,9 le donne). Non sanno 27,4 uomini su 100 e 35,2 donne. …per fasce d'età. Giudizio negativo espresso soprattutto da persone con età compresa fra i 25 e i 34 anni, in media 62 persone su 100 e 35-44 con 63,5. Giudizio positivo nella fascia d'età tra i 60 e 64, in media 7,1 su 100. ….E cosa ne pensano gli italiani in considerazione della durata della causa. Globalmente tra chi ha una causa civile in corso 80, 2 persone su 100 si esprimono negativamente sulle capacità del sistema giudiziario di risolvere cause con tempi e costi accettabili e solo 7,4 positivamente. 12,4 non sanno. Ma se la causa è in corso da meno di un anno, sono 65,4 su 100 le persone che esprimono giudizio negativo, 12,3 sono fiduciosi e 22,3 non sanno. Per le cause da uno a tre anni, 81,7 su 100 danno giudizio negativo, 8,4 positivo e 9,9 non sanno. Per cause da quattro a cinque anni 87,5 su 100 danno giudizio negativo, 4,8 positivo e 7,6 non sanno. Per cause oltre i cinque anni, 89 su 100 danno giudizio negativo, 2,6 positivo e 8,4 non sanno. Nelle regioni. Fra le regioni più "agguerrite" è il Lazio che 64 persone su 100 esprimono giudizio negativo sulle capacità del sistema giudiziario di risolvere cause con tempi e costi accettabili. Seguono Sardegna (63,3 persone su 100) e Toscana (62,1). Si esprimono più positivamente degli altri Calabria (9,8 su 100), in Campania (8,2) e in Umbria (7,5). Non sanno che giudizio dare soprattutto in Sicilia e Molise (36, 1 persone su 100), in Calabria (35,9) e in Trentino (35,2).  
   
   
BANCA FIDEURAM : IL DIRETTORE GENERALE MARIO CUCCIA RASSEGNA LE DIMISSIONI  
 
Roma, 28 settembre 2004 – Banca Fideuram S.p.a. (Gruppo Sanpaolo Imi) comunica che ieri il Dr. Mario Cuccia, Direttore Generale, ha rassegnato le proprie dimissioni. Le sue funzioni ed i suoi poteri, ai sensi dello Statuto Sociale, sono assunti dal Vice Direttore Generale Dr. Claudio Sozzini.  
   
   
BANCA FIDEURAM : IL DIRETTORE GENERALE MARIO CUCCIA RASSEGNA LE DIMISSIONI  
 
Roma, 28 settembre 2004 – Banca Fideuram S.p.a. (Gruppo Sanpaolo Imi) comunica che ieri il Dr. Mario Cuccia, Direttore Generale, ha rassegnato le proprie dimissioni. Le sue funzioni ed i suoi poteri, ai sensi dello Statuto Sociale, sono assunti dal Vice Direttore Generale Dr. Claudio Sozzini.  
   
   
BANCA IFIS S.P.A.: NOMINA LEONARDO DI BRINA RAPPRESENTANTE COMUNE DEGLI OBBLIGAZIONISTI.  
 
Mestre, 28 settembre 2004 – L’assemblea degli obbligazionisti Banca Ifis, validamente costituitasi ieri in seconda convocazione presso la sede di Venezia Mestre, via Terraglio n. 65, ha nominato il sig. Leonardo Di Brina rappresentante comune dei portatori delle obbligazioni “Banca Ifis 2004-2009 Convertibile” per un periodo triennale.  
   
   
BANCA IFIS S.P.A.: NOMINA LEONARDO DI BRINA RAPPRESENTANTE COMUNE DEGLI OBBLIGAZIONISTI.  
 
Mestre, 28 settembre 2004 – L’assemblea degli obbligazionisti Banca Ifis, validamente costituitasi ieri in seconda convocazione presso la sede di Venezia Mestre, via Terraglio n. 65, ha nominato il sig. Leonardo Di Brina rappresentante comune dei portatori delle obbligazioni “Banca Ifis 2004-2009 Convertibile” per un periodo triennale.  
   
   
RCS MEDIAGROUP: GIANNI VALLARDI TERMINA LA COLLABORAZIONE CON IL GRUPPO  
 
 Milano, 28 Settembre 2004 - Il dottor Gianni Vallardi e Rcs Quotidiani hanno assunto ieri la comune decisione di porre termine alla collaborazione tra il dottor Vallardi ed il Gruppo Editoriale, alla luce dei cambiamenti organizzativi e di management in atto nel Gruppo Rcs. Rcs desidera ringraziare con particolare calore il dottor Vallardi per l’opera, caratterizzata da risultati di grande rilievo, svolta nei vari settori di attività durante tutto l’arco della sua permanenza nel gruppo Rcs e nello stesso tempo formulargli i più sinceri auguri per i nuovi impegni professionali cui si accinge. Vittorio Colao, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rcs Mediagroup, assicurerà la continuità gestionale di Rcs Quotidiani.  
   
   
RCS MEDIAGROUP: GIANNI VALLARDI TERMINA LA COLLABORAZIONE CON IL GRUPPO  
 
 Milano, 28 Settembre 2004 - Il dottor Gianni Vallardi e Rcs Quotidiani hanno assunto ieri la comune decisione di porre termine alla collaborazione tra il dottor Vallardi ed il Gruppo Editoriale, alla luce dei cambiamenti organizzativi e di management in atto nel Gruppo Rcs. Rcs desidera ringraziare con particolare calore il dottor Vallardi per l’opera, caratterizzata da risultati di grande rilievo, svolta nei vari settori di attività durante tutto l’arco della sua permanenza nel gruppo Rcs e nello stesso tempo formulargli i più sinceri auguri per i nuovi impegni professionali cui si accinge. Vittorio Colao, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rcs Mediagroup, assicurerà la continuità gestionale di Rcs Quotidiani.  
   
   
APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO 2003-2004 DI FIERA MILANO - PROPOSTO UN DIVIDENDO DI 0,35 EURO PER AZIONE, IN CRESCITA DEL 23% - FISSATI GLI OBIETTIVI 2004/2005: ALMENO 281 MILIONI DI RICAVI E 41 MILIONI DI MOL  
 
Milano, 28 settembre 2004 - Dichiara l'Amministratore Delegato di Fiera Milano spa, Piergiacomo Ferrari: " Siamo un gruppo sano e redditizio, ma anche una realtà più efficiente, diversificata e solida di quanto fossimo solo un paio di anni fa. Nel triennio 2002-2004 i nostri Ricavi consolidati sono più che raddoppiati e l'Ebitda è quasi triplicato. Oggi presentiamo con orgoglio un ottimo bilancio, che ci consente di proporre all'assemblea un dividendo unitario di 0,35 euro per azione, in crescita del 22,8.% rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda il nuovo esercizio, avviato in luglio rileviamo con soddisfazione che la nuova stagione ha avuto un avvio positivo. Dobbiamo ora concentrarci sullo sviluppo della nostra attività di organizzazione di mostre, sull'accelerazione dei processi di internazionalizzazione di Fiera Milano e naturalmente sullo storico compito che ci attende: la presa in carico ed il lancio del nostro nuovo centro espositivo". Milano, 27 settembre 2004. Michele Perini, in qualità di Presidente di Fiera Milano Spa, ha presieduto il Consiglio di Amministrazione della società, riunitosi ieri. Il Cda ha: approvato il progetto di bilancio per l'esercizio 1° luglio 2003 – 30 giugno 2004, che ha registrato risultati in netta crescita ed un'accelerazione della redditività; deliberato di proporre all'Assemblea degli azionisti, convocata per il 27 ottobre prossimo in prima convocazione e per il 29 ottobre in seconda, la distribuzione di un dividendo di 0,35 euro per ciascuna delle n. 33.350.128 azioni ordinarie in circolazione. Il dividendo, se approvato, sarà messo in pagamento il 4 novembre 2004, con data stacco cedola il 1° novembre. Il pagamento sarà effettuato per il tramite degli intermediari autorizzati presso i quali sono registrate le azioni nel Sistema Monte Titoli; deciso di chiedere all'Assemblea degli azionisti la revoca dell'autorizzazione all'acquisto e disposizione di azioni proprie (delibera assembleare del 27 ottobre 2003), per quanto non utilizzato, e l'approvazione di una nuova delibera di contenuti analoghi alla precedente. Ciò per evitare la convocazione di un'apposita assemblea in prossimità della scadenza, il 26 aprile 2005, della prima autorizzazione; proposto all'Assemblea di subordinare la parte variabile dell'emolumento degli amministratori al raggiungimento di obiettivi di gestione stabiliti per l'esercizio 2004-2005 in ricavi consolidati da vendite e prestazioni di almeno 281 milioni di euro e in un margine operativo lordo consolidato di almeno 41 milioni di euro. L'esercizio terminato il 30 giugno 2004 segna per il gruppo Fiera Milano un ulteriore balzo in avanti in termini di crescita e redditività e conferma Fiera Milano centro espositivo leader in Italia e tra i maggiori in Europa. Fiera Milano ha ospitato nel periodo 78 manifestazioni espositive, per un totale di 1,7 milioni di metri quadrati netti venduti e 30.580 aziende espositrici. Le manifestazioni organizzate direttamente dal gruppo sono state 14, pari al 18% del totale, ma hanno rappresentato complessivamente il 30% della superficie totale venduta nell'anno, a fronte del 21% dell'esercizio 2002-2003. Fiera Milano si è così ulteriormente avvicinata all'obiettivo di occupare con proprie mostre la metà degli spazi disponibili. Nel corso dell'esercizio Fiera Milano ha proseguito l'attuazione della sua strategia di sviluppo, concentrando la propria attenzione nell'area organizzazione di manifestazioni, alla quale vanno ricondotte la maggior parte delle acquisizioni societarie effettuate, e rafforzandosi nell'editoria specializzata, ritenuta un importante supporto per lo sviluppo delle mostre. Il bilancio consolidato. Per quanto riguarda il gruppo Fiera Milano, i principali indicatori della gestione 2003-2004 sono i seguenti:
Gruppo Fiera Milano 30/06/2004 30/06/2003 30/06/2002
Sintesi dei principali dati
(dati in migliaia di euro)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 291.641 219.087 141.362
Margine operativo lordo (Ebitda) 56.767 35.788 19.442
incidenza del Mol sui ricavi 19,50% 16,30% 13,80%
Risultato netto di Gruppo 12.054 9.088 8.335
Capitale investito netto (a) 123.567 107.517 28.783
coperto con: 120.271 115.817 47.149
Patrimonio netto di Gruppo
Patrimonio netto di Terzi 18.480 13.948 -
Posizione finanziaria netta (disponibilità) (15.184) (22.248) (18.366)
Investimenti 22.425 97.341 53.134
Dipendenti (n° addetti a fine esercizio) 606 423 289
a) inclusi impieghi finanziari a breve, classificati nel capitale
di esercizio ( in linea capitale) 44.000 35.000 20.000
Ricavi per 291,6 milioni di euro, in crescita anno su anno del 33% (266,8 milioni, pari ad un progresso del 21,8%, a parità di perimetro di consolidamento). Il forte incremento, che ha consentito di superare ampiamente l'obiettivo a suo tempo indicato di 280 milioni, va ricondotto in particolare alla performance dell'area di business "organizzazione di manifestazioni e congressi". Quest'ultima ha a sua volta beneficiato da un lato della presenza nel periodo dell'importante biennale Mostra Convegno Expocomfort, direttamente organizzata dal gruppo, e dall'altro del significativo sviluppo dell'attività congressuale di livello internazionale svolta dalla controllata Fiera Milano Congressi. Il 3,7% dei ricavi è stato realizzato all'estero grazie all'ingresso nel gruppo della società di allestimenti Eurostands. Margine operativo lordo (Ebitda) di 56,8 milioni di euro, in crescita del 59% (55,9 milioni, con un incremento del 56,2%, a parità di perimetro di consolidamento), grazie anche al maggior peso relativo acquisito nel fatturato dall'area "organizzazione di manifestazioni e congressi" che presenta una redditività più elevata dell'area "gestione spazi e servizi". Anche in questo caso è stato superato l'obiettivo, che era stato fissato in 54 milioni. L'ebitda conseguito corrisponde ad una significativa accelerazione della profittabilità, dal 16,3% al 19,5% del fatturato e rispecchia il miglioramento dell'efficienza operativa del gruppo. Ciò risulta con evidenza dall'incremento del 9% dell'Ebitda per addetto (salito a 98.700 euro), pur in presenza di un aumento del numero di dipendenti a fine periodo di 183 unità, riconducibile per la maggior parte all'ingresso nel perimetro di consolidamento di nuove società controllate. Risultato operativo (Ebit) di 35,3 milioni di euro (12,1% dei ricavi) in netto miglioramento rispetto ai 19,2 milioni precedenti, pur con ammortamenti e altri accantonamenti passati da 16,6 a 21,4 milioni. Risultato prima delle imposte di 36,8 milioni di euro (12,6% dei ricavi) a fronte dei precedenti 21,1 milioni. Utile netto di competenza del Gruppo di 12 milioni di euro (dopo un utile di competenza di terzi per 6,9 milioni) in crescita del 33%. Posizione finanziaria netta e investimenti. Al 30 giugno scorso la posizione finanziaria netta del Gruppo presentava un saldo positivo di 15,2 milioni di euro, rispetto ai 22,2 milioni del 30 giugno 2003. Tale posizione finanziaria non tiene conto peraltro di impieghi a breve per 44 milioni di euro (9 in più dell'esercizio precedente) classificati a credito nel capitale di esercizio in quanto investimenti a breve di tesoreria, ma equivalenti sotto il profilo sostanziale a liquidità aggiuntiva. Gli investimenti in immobilizzazioni materiali sono stati nel periodo di 11,3 milioni di euro e quelli in immobilizzazioni immateriali di 21,8 (sostanzialmente riconducibili all'avviamento delle società Eurostands e Fiera Milano Tech e agli interventi migliorativi apportati da Fiera Milano Congressi al Fiera Milano Congressi Center). Evoluzione prevedibile della gestione. L'esercizio 2004/2005 ha preso avvio il 1° di luglio. L'edizione autunnale di Macef 2004, che, come di consueto, ha inaugurato a inizio settembre la nuova annata fieristica, ha registrato un significativo incremento della superficie occupata (fatto ancor più significativo considerata la negativa fase congiunturale) e buoni risultati di business da parte delle aziende espositrici. Analogamente le altre mostre svoltesi in settembre (Moda In, Bias, Eicma Bici, Mipel, Micam) hanno dato nel complesso risultati in termini di metri quadrati netti espositivi superiori alle attese. Nonostante ciò la superficie venduta nel primo trimestre 2004/2005 risulterà, come previsto, inferiore a quella del corrispondente periodo dell'esercizio precedente a causa dell'assenza negli anni dispari della componente moto nel salone del "Ciclo e Motociclo". Inoltre l'esercizio in corso sarà positivamente influenzato dalla rimodulazione del canone di locazione dell'attuale quartiere, concordata con la controllante Fondazione Fiera Milano a fine luglio. In considerazione dell'accentuata stagionalità dell'attività espositiva e dei riflessi sul conto economico, è stato infatti concordato di differenziare il canone nei due esercizi 2004-2005, periodo caratterizzato dall'assenza di alcune importanti biennali, e 2005-2006. Il canone dell'attuale esercizio viene quindi ridotto di circa 2,7 milioni di euro, mentre sarà aumentato di pari importo quello dell'esercizio prossimo. Nel complesso, è prevedibile che Ricavi ed Ebitda del 2004-2005 siano inferiori a quelli dell'esercizio appena chiuso, poiché l'anno in corso non potrà contare sul significativo contributo, in termini di fatturato e margini, della manifestazione Mostra Convegno Expocomfort, che ha luogo nella primavera degli anni pari. La capogruppo Fiera Milano Spa. Fiera Milano Spa registra un utile netto in crescita sia in valore assoluto sia in percentuale dei ricavi, grazie alla dinamica dei margini operativi e delle componenti finanziarie. Sostanzialmente invariato rispetto all'esercizio precedente il tax rate. I principali dati della gestione 2003-2004 di Fiera Milano spa sono i seguenti: . Ricavi di 165,2 milioni di euro, in aumento del 12%, riconducibili per il 68% alla vendita di spazi e servizi base e per il 32% rimanente (a fronte del 29% dell'esercizio precedente) alla vendita di servizi a valore aggiunto . Margine operativo lordo (Ebitda) di 26,2 milioni di euro, in crescita dell'8,1% . Risultato operativo (Ebit) di 17,1 milioni (+11,6%) . Risultato prima delle imposte di 23,5 milioni, in progressione del 32% . Utile netto di 13,2 milioni, a fronte dei 10,0 del 2002-2003. La gestione finanziaria presenta un saldo positivo di 8,6 milioni, in significativa crescita rispetto ai 4,3 del precedente esercizio, quale effetto principalmente dei dividendi per 5,8 milioni distribuiti da Fiera Milano Exhibitions (che controlla Fiera Milano International) e da Fiera Milano Congressi. Per quanto riguarda infine la richiesta di autorizzazione all'acquisto e disposizione di azioni proprie, previa revoca dell'autorizzazione precedente, che il Cda sottoporrà all'Assemblea dei soci, si ricorda che essa prevede condizioni identiche a quelle deliberate dall'assemblea nell'ottobre 2003. L'autorizzazione all'acquisto, infatti è richiesta per 18 mesi a far tempo dalla delibera assembleare ed il prezzo a cui gli acquisti verranno effettuati non potrà essere né inferiore né superiore al 20% del prezzo di riferimento fatto registrare dal titolo in Borsa nella seduta precedente ad ogni singola operazione. Le azioni potranno essere cedute, anche prima di aver esaurito gli acquisti, in una o più volte, in Borsa e/o fuori Borsa, sul mercato dei blocchi, anche mediante offerta al pubblico e/o agli azionisti, collocamento istituzionale, collocamento di buoni d'acquisto e/o warrant, ovvero come corrispettivo di acquisizioni o di offerte pubbliche di scambio, ad un prezzo non inferiore al minore fra i prezzi d'acquisto. L'autorizzazione all'acquisto è richiesta per svolgere un'azione stabilizzatrice dei corsi in relazione a situazioni contingenti di mercato e per eventuali altre finalità, quale quella di disporre di azioni proprie da utilizzare nell'ambito di piani di stock options per amministratori e dipendenti, oppure nell'ambito di acquisizioni. Il numero massimo delle azioni acquistate non potrà avere valore nominale complessivo, incluse le azioni eventualmente possedute dalle società controllate, superiore al 10% dell'intero capitale sociale.
 
   
   
APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO 2003-2004 DI FIERA MILANO - PROPOSTO UN DIVIDENDO DI 0,35 EURO PER AZIONE, IN CRESCITA DEL 23% - FISSATI GLI OBIETTIVI 2004/2005: ALMENO 281 MILIONI DI RICAVI E 41 MILIONI DI MOL  
 
Milano, 28 settembre 2004 - Dichiara l'Amministratore Delegato di Fiera Milano spa, Piergiacomo Ferrari: " Siamo un gruppo sano e redditizio, ma anche una realtà più efficiente, diversificata e solida di quanto fossimo solo un paio di anni fa. Nel triennio 2002-2004 i nostri Ricavi consolidati sono più che raddoppiati e l'Ebitda è quasi triplicato. Oggi presentiamo con orgoglio un ottimo bilancio, che ci consente di proporre all'assemblea un dividendo unitario di 0,35 euro per azione, in crescita del 22,8.% rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda il nuovo esercizio, avviato in luglio rileviamo con soddisfazione che la nuova stagione ha avuto un avvio positivo. Dobbiamo ora concentrarci sullo sviluppo della nostra attività di organizzazione di mostre, sull'accelerazione dei processi di internazionalizzazione di Fiera Milano e naturalmente sullo storico compito che ci attende: la presa in carico ed il lancio del nostro nuovo centro espositivo". Milano, 27 settembre 2004. Michele Perini, in qualità di Presidente di Fiera Milano Spa, ha presieduto il Consiglio di Amministrazione della società, riunitosi ieri. Il Cda ha: approvato il progetto di bilancio per l'esercizio 1° luglio 2003 – 30 giugno 2004, che ha registrato risultati in netta crescita ed un'accelerazione della redditività; deliberato di proporre all'Assemblea degli azionisti, convocata per il 27 ottobre prossimo in prima convocazione e per il 29 ottobre in seconda, la distribuzione di un dividendo di 0,35 euro per ciascuna delle n. 33.350.128 azioni ordinarie in circolazione. Il dividendo, se approvato, sarà messo in pagamento il 4 novembre 2004, con data stacco cedola il 1° novembre. Il pagamento sarà effettuato per il tramite degli intermediari autorizzati presso i quali sono registrate le azioni nel Sistema Monte Titoli; deciso di chiedere all'Assemblea degli azionisti la revoca dell'autorizzazione all'acquisto e disposizione di azioni proprie (delibera assembleare del 27 ottobre 2003), per quanto non utilizzato, e l'approvazione di una nuova delibera di contenuti analoghi alla precedente. Ciò per evitare la convocazione di un'apposita assemblea in prossimità della scadenza, il 26 aprile 2005, della prima autorizzazione; proposto all'Assemblea di subordinare la parte variabile dell'emolumento degli amministratori al raggiungimento di obiettivi di gestione stabiliti per l'esercizio 2004-2005 in ricavi consolidati da vendite e prestazioni di almeno 281 milioni di euro e in un margine operativo lordo consolidato di almeno 41 milioni di euro. L'esercizio terminato il 30 giugno 2004 segna per il gruppo Fiera Milano un ulteriore balzo in avanti in termini di crescita e redditività e conferma Fiera Milano centro espositivo leader in Italia e tra i maggiori in Europa. Fiera Milano ha ospitato nel periodo 78 manifestazioni espositive, per un totale di 1,7 milioni di metri quadrati netti venduti e 30.580 aziende espositrici. Le manifestazioni organizzate direttamente dal gruppo sono state 14, pari al 18% del totale, ma hanno rappresentato complessivamente il 30% della superficie totale venduta nell'anno, a fronte del 21% dell'esercizio 2002-2003. Fiera Milano si è così ulteriormente avvicinata all'obiettivo di occupare con proprie mostre la metà degli spazi disponibili. Nel corso dell'esercizio Fiera Milano ha proseguito l'attuazione della sua strategia di sviluppo, concentrando la propria attenzione nell'area organizzazione di manifestazioni, alla quale vanno ricondotte la maggior parte delle acquisizioni societarie effettuate, e rafforzandosi nell'editoria specializzata, ritenuta un importante supporto per lo sviluppo delle mostre. Il bilancio consolidato. Per quanto riguarda il gruppo Fiera Milano, i principali indicatori della gestione 2003-2004 sono i seguenti:
Gruppo Fiera Milano 30/06/2004 30/06/2003 30/06/2002
Sintesi dei principali dati
(dati in migliaia di euro)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 291.641 219.087 141.362
Margine operativo lordo (Ebitda) 56.767 35.788 19.442
incidenza del Mol sui ricavi 19,50% 16,30% 13,80%
Risultato netto di Gruppo 12.054 9.088 8.335
Capitale investito netto (a) 123.567 107.517 28.783
coperto con: 120.271 115.817 47.149
Patrimonio netto di Gruppo
Patrimonio netto di Terzi 18.480 13.948 -
Posizione finanziaria netta (disponibilità) (15.184) (22.248) (18.366)
Investimenti 22.425 97.341 53.134
Dipendenti (n° addetti a fine esercizio) 606 423 289
a) inclusi impieghi finanziari a breve, classificati nel capitale
di esercizio ( in linea capitale) 44.000 35.000 20.000
Ricavi per 291,6 milioni di euro, in crescita anno su anno del 33% (266,8 milioni, pari ad un progresso del 21,8%, a parità di perimetro di consolidamento). Il forte incremento, che ha consentito di superare ampiamente l'obiettivo a suo tempo indicato di 280 milioni, va ricondotto in particolare alla performance dell'area di business "organizzazione di manifestazioni e congressi". Quest'ultima ha a sua volta beneficiato da un lato della presenza nel periodo dell'importante biennale Mostra Convegno Expocomfort, direttamente organizzata dal gruppo, e dall'altro del significativo sviluppo dell'attività congressuale di livello internazionale svolta dalla controllata Fiera Milano Congressi. Il 3,7% dei ricavi è stato realizzato all'estero grazie all'ingresso nel gruppo della società di allestimenti Eurostands. Margine operativo lordo (Ebitda) di 56,8 milioni di euro, in crescita del 59% (55,9 milioni, con un incremento del 56,2%, a parità di perimetro di consolidamento), grazie anche al maggior peso relativo acquisito nel fatturato dall'area "organizzazione di manifestazioni e congressi" che presenta una redditività più elevata dell'area "gestione spazi e servizi". Anche in questo caso è stato superato l'obiettivo, che era stato fissato in 54 milioni. L'ebitda conseguito corrisponde ad una significativa accelerazione della profittabilità, dal 16,3% al 19,5% del fatturato e rispecchia il miglioramento dell'efficienza operativa del gruppo. Ciò risulta con evidenza dall'incremento del 9% dell'Ebitda per addetto (salito a 98.700 euro), pur in presenza di un aumento del numero di dipendenti a fine periodo di 183 unità, riconducibile per la maggior parte all'ingresso nel perimetro di consolidamento di nuove società controllate. Risultato operativo (Ebit) di 35,3 milioni di euro (12,1% dei ricavi) in netto miglioramento rispetto ai 19,2 milioni precedenti, pur con ammortamenti e altri accantonamenti passati da 16,6 a 21,4 milioni. Risultato prima delle imposte di 36,8 milioni di euro (12,6% dei ricavi) a fronte dei precedenti 21,1 milioni. Utile netto di competenza del Gruppo di 12 milioni di euro (dopo un utile di competenza di terzi per 6,9 milioni) in crescita del 33%. Posizione finanziaria netta e investimenti. Al 30 giugno scorso la posizione finanziaria netta del Gruppo presentava un saldo positivo di 15,2 milioni di euro, rispetto ai 22,2 milioni del 30 giugno 2003. Tale posizione finanziaria non tiene conto peraltro di impieghi a breve per 44 milioni di euro (9 in più dell'esercizio precedente) classificati a credito nel capitale di esercizio in quanto investimenti a breve di tesoreria, ma equivalenti sotto il profilo sostanziale a liquidità aggiuntiva. Gli investimenti in immobilizzazioni materiali sono stati nel periodo di 11,3 milioni di euro e quelli in immobilizzazioni immateriali di 21,8 (sostanzialmente riconducibili all'avviamento delle società Eurostands e Fiera Milano Tech e agli interventi migliorativi apportati da Fiera Milano Congressi al Fiera Milano Congressi Center). Evoluzione prevedibile della gestione. L'esercizio 2004/2005 ha preso avvio il 1° di luglio. L'edizione autunnale di Macef 2004, che, come di consueto, ha inaugurato a inizio settembre la nuova annata fieristica, ha registrato un significativo incremento della superficie occupata (fatto ancor più significativo considerata la negativa fase congiunturale) e buoni risultati di business da parte delle aziende espositrici. Analogamente le altre mostre svoltesi in settembre (Moda In, Bias, Eicma Bici, Mipel, Micam) hanno dato nel complesso risultati in termini di metri quadrati netti espositivi superiori alle attese. Nonostante ciò la superficie venduta nel primo trimestre 2004/2005 risulterà, come previsto, inferiore a quella del corrispondente periodo dell'esercizio precedente a causa dell'assenza negli anni dispari della componente moto nel salone del "Ciclo e Motociclo". Inoltre l'esercizio in corso sarà positivamente influenzato dalla rimodulazione del canone di locazione dell'attuale quartiere, concordata con la controllante Fondazione Fiera Milano a fine luglio. In considerazione dell'accentuata stagionalità dell'attività espositiva e dei riflessi sul conto economico, è stato infatti concordato di differenziare il canone nei due esercizi 2004-2005, periodo caratterizzato dall'assenza di alcune importanti biennali, e 2005-2006. Il canone dell'attuale esercizio viene quindi ridotto di circa 2,7 milioni di euro, mentre sarà aumentato di pari importo quello dell'esercizio prossimo. Nel complesso, è prevedibile che Ricavi ed Ebitda del 2004-2005 siano inferiori a quelli dell'esercizio appena chiuso, poiché l'anno in corso non potrà contare sul significativo contributo, in termini di fatturato e margini, della manifestazione Mostra Convegno Expocomfort, che ha luogo nella primavera degli anni pari. La capogruppo Fiera Milano Spa. Fiera Milano Spa registra un utile netto in crescita sia in valore assoluto sia in percentuale dei ricavi, grazie alla dinamica dei margini operativi e delle componenti finanziarie. Sostanzialmente invariato rispetto all'esercizio precedente il tax rate. I principali dati della gestione 2003-2004 di Fiera Milano spa sono i seguenti: . Ricavi di 165,2 milioni di euro, in aumento del 12%, riconducibili per il 68% alla vendita di spazi e servizi base e per il 32% rimanente (a fronte del 29% dell'esercizio precedente) alla vendita di servizi a valore aggiunto . Margine operativo lordo (Ebitda) di 26,2 milioni di euro, in crescita dell'8,1% . Risultato operativo (Ebit) di 17,1 milioni (+11,6%) . Risultato prima delle imposte di 23,5 milioni, in progressione del 32% . Utile netto di 13,2 milioni, a fronte dei 10,0 del 2002-2003. La gestione finanziaria presenta un saldo positivo di 8,6 milioni, in significativa crescita rispetto ai 4,3 del precedente esercizio, quale effetto principalmente dei dividendi per 5,8 milioni distribuiti da Fiera Milano Exhibitions (che controlla Fiera Milano International) e da Fiera Milano Congressi. Per quanto riguarda infine la richiesta di autorizzazione all'acquisto e disposizione di azioni proprie, previa revoca dell'autorizzazione precedente, che il Cda sottoporrà all'Assemblea dei soci, si ricorda che essa prevede condizioni identiche a quelle deliberate dall'assemblea nell'ottobre 2003. L'autorizzazione all'acquisto, infatti è richiesta per 18 mesi a far tempo dalla delibera assembleare ed il prezzo a cui gli acquisti verranno effettuati non potrà essere né inferiore né superiore al 20% del prezzo di riferimento fatto registrare dal titolo in Borsa nella seduta precedente ad ogni singola operazione. Le azioni potranno essere cedute, anche prima di aver esaurito gli acquisti, in una o più volte, in Borsa e/o fuori Borsa, sul mercato dei blocchi, anche mediante offerta al pubblico e/o agli azionisti, collocamento istituzionale, collocamento di buoni d'acquisto e/o warrant, ovvero come corrispettivo di acquisizioni o di offerte pubbliche di scambio, ad un prezzo non inferiore al minore fra i prezzi d'acquisto. L'autorizzazione all'acquisto è richiesta per svolgere un'azione stabilizzatrice dei corsi in relazione a situazioni contingenti di mercato e per eventuali altre finalità, quale quella di disporre di azioni proprie da utilizzare nell'ambito di piani di stock options per amministratori e dipendenti, oppure nell'ambito di acquisizioni. Il numero massimo delle azioni acquistate non potrà avere valore nominale complessivo, incluse le azioni eventualmente possedute dalle società controllate, superiore al 10% dell'intero capitale sociale.
 
   
   
GRANDI NAVI VELOCI S.P.A. (GRUPPO GRIMALDI): L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DELLA SOCIETÀ APPROVA L’ADOZIONE DEL NUOVO TESTO DI STATUTO SOCIALE AI FINI DELL’ADEGUAMENTO AL D. LGS 17 GENNAIO 2003.  
 
Genova, 28 settembre 2004 - L’assemblea Straordinaria degli azionisti di Grandi Navi Veloci - compagnia di navigazione attiva nel trasporto di merci e passeggeri con auto al seguito nel Mediterraneo e quotata al Mercato Telematico della Borsa Italiana S.p.a.- riunitasi ieri in prima convocazione a Genova, ha approvato l’adozione del nuovo testo di statuto sociale adeguandosi al D. Lgs. 17 gennaio 2003 n. 6 e successive modificazioni.  
   
   
GRANDI NAVI VELOCI S.P.A. (GRUPPO GRIMALDI): L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DELLA SOCIETÀ APPROVA L’ADOZIONE DEL NUOVO TESTO DI STATUTO SOCIALE AI FINI DELL’ADEGUAMENTO AL D. LGS 17 GENNAIO 2003.  
 
Genova, 28 settembre 2004 - L’assemblea Straordinaria degli azionisti di Grandi Navi Veloci - compagnia di navigazione attiva nel trasporto di merci e passeggeri con auto al seguito nel Mediterraneo e quotata al Mercato Telematico della Borsa Italiana S.p.a.- riunitasi ieri in prima convocazione a Genova, ha approvato l’adozione del nuovo testo di statuto sociale adeguandosi al D. Lgs. 17 gennaio 2003 n. 6 e successive modificazioni.  
   
   
SEAT: ADEGUATO LO STATUTO SOCIALE ALLA " RIFORMA VIETTI"  
 
Torino, 28 Settembre 2004 - L'assemblea degli Azionisti di Seat Pagine Gialle S.p.a. Riunitasi ieri a Torino sotto la presidenza di Enrico Giliberti, ha nominato Consigliere di Amministrazione il Prof. Gian Maria Gros Pietro (amministratore indipendente ai sensi dell'art. 3 del Codice di Autodisciplina), il quale era stato cooptato dal Consiglio il 10 maggio 2004, in sostituzione del Prof. Claudio Dematte' (deceduto il 19 marzo 2004) e ha quindi approvato l'adeguamento dello Statuto della società alla riforma del diritto delle società di capitali (c.D. "Riforma Vietti"), nonché altre modifiche statutarie. In particolare, in materia di corporate governance, è stata ridotta, al fine di agevolare la partecipazione degli azionisti di minoranza, dal 3% al 2% la soglia minima di possesso azionario necessaria per la presentazione di liste di candidati alla carica di Amministratore e di Sindaco.  
   
   
SEAT: ADEGUATO LO STATUTO SOCIALE ALLA " RIFORMA VIETTI"  
 
Torino, 28 Settembre 2004 - L'assemblea degli Azionisti di Seat Pagine Gialle S.p.a. Riunitasi ieri a Torino sotto la presidenza di Enrico Giliberti, ha nominato Consigliere di Amministrazione il Prof. Gian Maria Gros Pietro (amministratore indipendente ai sensi dell'art. 3 del Codice di Autodisciplina), il quale era stato cooptato dal Consiglio il 10 maggio 2004, in sostituzione del Prof. Claudio Dematte' (deceduto il 19 marzo 2004) e ha quindi approvato l'adeguamento dello Statuto della società alla riforma del diritto delle società di capitali (c.D. "Riforma Vietti"), nonché altre modifiche statutarie. In particolare, in materia di corporate governance, è stata ridotta, al fine di agevolare la partecipazione degli azionisti di minoranza, dal 3% al 2% la soglia minima di possesso azionario necessaria per la presentazione di liste di candidati alla carica di Amministratore e di Sindaco.  
   
   
CIT: CONVOCATA ASSEMBLEA STRAORDINARIA PER AUMENTO DI CAPITALE DA EURO 26.367.000,00 A EURO 64.719.000,00 MEDIANTE EMISSIONE DI N. 75.200.000 NUOVE AZIONI DEL VALORE NOMINALE DI EURO 0,51 CADAUNA, IN RAGIONE DI 16 AZIONI DI NUOVA EMISSIONE OGNI 11 AZIONI POSSEDUTE  
 
Milano 28 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Cit – Compagnia Italiana Turismo Spa riunitosi in data odierna ha discusso e deliberato nel merito dei seguenti punti all’ordine del giorno: 1) Approvazione della situazione patrimoniale al 30 giugno 2004 di Cit –Compagnia Italiana Turismo S.p.a. Convocazione Assemblea Ordinaria e Straordinaria. Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto della situazione patrimoniale al 30 giugno 2004 di Cit S.p.a (Capogruppo), approvandola. Il risultato operativo negativo del semestre (differenza tra valore e costi della produzione) risulta pari ad euro 2.398 mila, notevolmente migliorativo rispetto al risultato al 30 Giugno 2003 negativo per euro 5.019 mila. Il Consiglio, pur in presenza di queste circostanze, ha deciso di adottare nella situazione patrimoniale al 30.06.2004, criteri prudenziali nel valutare perdite durevoli di valore nelle partecipazioni in società controllate e collegate (pur in presenza della stagionalità del business), registrando oneri a copertura perdite e svalutazioni di partecipazioni in società controllate per euro 27.266 mila. Il risultato netto (ante imposte) per il primo semestre 2004 risulta pertanto negativo per euro 24.297 mila. Sussistendo le condizioni di cui all’art. 2446 del Codice Civile, il Consiglio ha quindi deliberato di convocare l’assemblea straordinaria, sia ai fini delle delibere conseguenti che, per la proposta di aumento di capitale sociale per il giorno 28 ottobre 2004, in prima convocazione ed occorrendo per il giorno 29 Ottobre 2004 in seconda convocazione. L’assemblea conseguentemente sarà chiamata a deliberare su: • revoca della delibera assembleare straordinaria del 31 Agosto 2004 con la quale veniva conferita delega al Consiglio di Amministrazione per l’aumento del capitale sociale da nominali euro 51,7 milioni fino a nominali euro 90 milioni, previa copertura parziale delle perdite al 31.12.2003 mediante utilizzo delle riserve; • provvedimenti ai sensi dell’art. 2446 del codice civile e quindi: copertura delle perdite registrate sino al 30/06/2004 pari ad Euro 25.335 mila (perdita di periodo di euro 24.297 mila e residue perdite al 31.12.2003 di euro 1.038 mila, dopo parziale copertura mediante utilizzo delle riserve) mediante riduzione del capitale sociale da Euro 51.700 mila ad Euro 26.367 mila riportando a nuovo una perdita marginale di Euro 2.446 mila; con contestuale riduzione del valore nominale dell’azione che passerà da 1,00 Euro a 0,51 Euro; • aumento del capitale sociale da Euro 26.367 mila ad Euro 64.719 mila, con emissione di n. 75.200.000 nuove azioni del valore nominale di Euro 0,51, per un controvalore complessivo di Euro 38.352 mila, da offrire in opzione ai Soci ai sensi dell’art. 2441 Codice Civile con un rapporto pari a 16 nuove azioni ogni 11 vecchie azioni. Il numero complessivo di azioni in circolazione sarebbe pertanto pari a n. 126.900.000. Le nuove azioni sarebbero emesse con godimento 01/01/2004. 2) Il Consiglio ha inoltre deliberato di procedere al fine di definire un atto transattivo con la correlata Progetto Italiano S.p.a. Finalizzato a risolvere in via definitiva i rispettivi rapporti di debito/credito. 3) Il Consiglio informa che a causa delle problematiche organizzative ed operative incorse da alcune società del gruppo, generate dalla riduzione dimissioni di personale e considerate le concomitanti verifiche in corso di svolgimento da parte di Deloitte e Bain & Co. Su mandato di Sviluppo Italia, l’approvazione da parte del Consiglio e la pubblicazione della Relazione Semestrale Consolidata del gruppo Cit al 30/06/2004 è stata posticipata rispetto alle normali tempistiche, essendo tuttavia comunque previste entro la data di convocazione dell’Assemblea Ordinaria e Straordinaria del 28 ottobre 2004. 4) Il Consiglio informa inoltre che le operazioni in corso presso la società da parte di Bain & Co. E di Deloitte su mandati di Sviluppo Italia stanno procedendo; la previsione è che le stesse trovino conclusione già nel corso della presente settimana.  
   
   
CIT: CONVOCATA ASSEMBLEA STRAORDINARIA PER AUMENTO DI CAPITALE DA EURO 26.367.000,00 A EURO 64.719.000,00 MEDIANTE EMISSIONE DI N. 75.200.000 NUOVE AZIONI DEL VALORE NOMINALE DI EURO 0,51 CADAUNA, IN RAGIONE DI 16 AZIONI DI NUOVA EMISSIONE OGNI 11 AZIONI POSSEDUTE  
 
Milano 28 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Cit – Compagnia Italiana Turismo Spa riunitosi in data odierna ha discusso e deliberato nel merito dei seguenti punti all’ordine del giorno: 1) Approvazione della situazione patrimoniale al 30 giugno 2004 di Cit –Compagnia Italiana Turismo S.p.a. Convocazione Assemblea Ordinaria e Straordinaria. Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto della situazione patrimoniale al 30 giugno 2004 di Cit S.p.a (Capogruppo), approvandola. Il risultato operativo negativo del semestre (differenza tra valore e costi della produzione) risulta pari ad euro 2.398 mila, notevolmente migliorativo rispetto al risultato al 30 Giugno 2003 negativo per euro 5.019 mila. Il Consiglio, pur in presenza di queste circostanze, ha deciso di adottare nella situazione patrimoniale al 30.06.2004, criteri prudenziali nel valutare perdite durevoli di valore nelle partecipazioni in società controllate e collegate (pur in presenza della stagionalità del business), registrando oneri a copertura perdite e svalutazioni di partecipazioni in società controllate per euro 27.266 mila. Il risultato netto (ante imposte) per il primo semestre 2004 risulta pertanto negativo per euro 24.297 mila. Sussistendo le condizioni di cui all’art. 2446 del Codice Civile, il Consiglio ha quindi deliberato di convocare l’assemblea straordinaria, sia ai fini delle delibere conseguenti che, per la proposta di aumento di capitale sociale per il giorno 28 ottobre 2004, in prima convocazione ed occorrendo per il giorno 29 Ottobre 2004 in seconda convocazione. L’assemblea conseguentemente sarà chiamata a deliberare su: • revoca della delibera assembleare straordinaria del 31 Agosto 2004 con la quale veniva conferita delega al Consiglio di Amministrazione per l’aumento del capitale sociale da nominali euro 51,7 milioni fino a nominali euro 90 milioni, previa copertura parziale delle perdite al 31.12.2003 mediante utilizzo delle riserve; • provvedimenti ai sensi dell’art. 2446 del codice civile e quindi: copertura delle perdite registrate sino al 30/06/2004 pari ad Euro 25.335 mila (perdita di periodo di euro 24.297 mila e residue perdite al 31.12.2003 di euro 1.038 mila, dopo parziale copertura mediante utilizzo delle riserve) mediante riduzione del capitale sociale da Euro 51.700 mila ad Euro 26.367 mila riportando a nuovo una perdita marginale di Euro 2.446 mila; con contestuale riduzione del valore nominale dell’azione che passerà da 1,00 Euro a 0,51 Euro; • aumento del capitale sociale da Euro 26.367 mila ad Euro 64.719 mila, con emissione di n. 75.200.000 nuove azioni del valore nominale di Euro 0,51, per un controvalore complessivo di Euro 38.352 mila, da offrire in opzione ai Soci ai sensi dell’art. 2441 Codice Civile con un rapporto pari a 16 nuove azioni ogni 11 vecchie azioni. Il numero complessivo di azioni in circolazione sarebbe pertanto pari a n. 126.900.000. Le nuove azioni sarebbero emesse con godimento 01/01/2004. 2) Il Consiglio ha inoltre deliberato di procedere al fine di definire un atto transattivo con la correlata Progetto Italiano S.p.a. Finalizzato a risolvere in via definitiva i rispettivi rapporti di debito/credito. 3) Il Consiglio informa che a causa delle problematiche organizzative ed operative incorse da alcune società del gruppo, generate dalla riduzione dimissioni di personale e considerate le concomitanti verifiche in corso di svolgimento da parte di Deloitte e Bain & Co. Su mandato di Sviluppo Italia, l’approvazione da parte del Consiglio e la pubblicazione della Relazione Semestrale Consolidata del gruppo Cit al 30/06/2004 è stata posticipata rispetto alle normali tempistiche, essendo tuttavia comunque previste entro la data di convocazione dell’Assemblea Ordinaria e Straordinaria del 28 ottobre 2004. 4) Il Consiglio informa inoltre che le operazioni in corso presso la società da parte di Bain & Co. E di Deloitte su mandati di Sviluppo Italia stanno procedendo; la previsione è che le stesse trovino conclusione già nel corso della presente settimana.  
   
   
DANIELI & C. – OFFICINE MECCANICHE S.P.A.: DIVIDENDO UNITARIO DI EURO 0,0465 PER LE AZIONI ORDINARIE  
 
Buttrio (Ud), 28 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Danieli riunitosi il 27 settembre 2004 ha esaminato ed approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 01.07.2003-30.06.2004 da sottoporre all’Assemblea Ordinaria degli Azionisti convocata per il 28 ottobre 2004 (prima convocazione) e per il 29 ottobre 2004 (seconda convocazione). Al 30 giugno 2004 il portafoglio ordini del Gruppo Danieli è di circa Euro 1.456 Milioni (Euro 1.203 Milioni al 30.06.2003) di cui Euro 1.248 Milioni della società (Euro 1.052 Milioni al 30.06.2003). Il valore della produzione del Gruppo Danieli è di Euro 1.150 Milioni, mentre quello della società di Euro 729 Milioni. Il Gruppo Danieli, che svolge la sua attività nel settore siderurgico ha raggiunto nel periodo un valore della produzione consolidata di Euro 1.150 Milioni con un risultato operativo di Euro 68 Milioni rispetto gli Euro 44 Milioni dello scorso esercizio. Il numero dei dipendenti del Gruppo Danieli Ingegneria e Costruzione Impianti è di 2.735, a cui aggiungere quelli dell’Abs per n. 757 unità, con un totale Gruppo di 3.492 dipendenti. L’evoluzione favorevole della domanda nel mercato dei prodotti siderurgici sta condizionando positivamente quello dell’impiantistica con segnali moderatamente positivi nella domanda di impianti che risulta incrementata soprattutto in quei paesi dove la crescita si è mantenuta più consistente. L’andamento buono nell’acquisizione degli ordini, nonostante una situazione economica ancora poco effervescente, ha inoltre supportato i risultati del periodo grazie anche agli effetti positivi degli investimenti in innovazione che caratterizzano da molti anni la Danieli. Il risultato del Gruppo è stato comunque penalizzato dall’andamento negativo delle consociate Abs, Fróhling, Morgardshammar e Danieli Corporation per le quali è stato completato un piano di ristrutturazione e di cui si prevede il ritorno all’utile per il prossimo esercizio. In conclusione, quindi, la redditività delle attività del Gruppo Danieli è migliorata e permetterà, con la riorganizzazione della gestione di alcune consociate, di raggiungere un risultato consolidato ulteriormente migliorato per l’esercizio attualmente in corso. Anche l’esercizio in esame, per la capogruppo, è stato caratterizzato dal successo nell’avviamento di numerosi impianti tecnologicamente avanzati e dall’acquisizione di importanti ordini per impianti in Cina, Russia, Medio Oriente ed Usa a costante conferma della buona posizione dell’azienda sul mercato internazionale. Il risultato lordo del Gruppo è salito a Euro 26 Milioni (risultato netto Euro 12 Milioni), mentre quello lordo della società Danieli è di Euro 21 Milioni (risultato netto Euro 9 Milioni). Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti: 1. La distribuzione di un dividendo unitario di Euro 0,0465 per le azioni ordinarie e di Euro 0,0672 per le azioni di risparmio per un totale di Euro 4.567 Milioni, contro stacco della cedola n° 26 - per entrambe le categorie di azioni - in data 8 novembre 2004 ed il pagamento in data 11 novembre 2004. 2. Il conferimento alla Pricewaterhousecoopers S.p.a. Dell’incarico di revisione contabile del bilancio della Danieli e del consolidato di Gruppo per il prossimo triennio, nonché della revisione contabile limitata della relazione semestrale. 3. Il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto/alienazione di azioni proprie.  
   
   
DANIELI & C. – OFFICINE MECCANICHE S.P.A.: DIVIDENDO UNITARIO DI EURO 0,0465 PER LE AZIONI ORDINARIE  
 
Buttrio (Ud), 28 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Danieli riunitosi il 27 settembre 2004 ha esaminato ed approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 01.07.2003-30.06.2004 da sottoporre all’Assemblea Ordinaria degli Azionisti convocata per il 28 ottobre 2004 (prima convocazione) e per il 29 ottobre 2004 (seconda convocazione). Al 30 giugno 2004 il portafoglio ordini del Gruppo Danieli è di circa Euro 1.456 Milioni (Euro 1.203 Milioni al 30.06.2003) di cui Euro 1.248 Milioni della società (Euro 1.052 Milioni al 30.06.2003). Il valore della produzione del Gruppo Danieli è di Euro 1.150 Milioni, mentre quello della società di Euro 729 Milioni. Il Gruppo Danieli, che svolge la sua attività nel settore siderurgico ha raggiunto nel periodo un valore della produzione consolidata di Euro 1.150 Milioni con un risultato operativo di Euro 68 Milioni rispetto gli Euro 44 Milioni dello scorso esercizio. Il numero dei dipendenti del Gruppo Danieli Ingegneria e Costruzione Impianti è di 2.735, a cui aggiungere quelli dell’Abs per n. 757 unità, con un totale Gruppo di 3.492 dipendenti. L’evoluzione favorevole della domanda nel mercato dei prodotti siderurgici sta condizionando positivamente quello dell’impiantistica con segnali moderatamente positivi nella domanda di impianti che risulta incrementata soprattutto in quei paesi dove la crescita si è mantenuta più consistente. L’andamento buono nell’acquisizione degli ordini, nonostante una situazione economica ancora poco effervescente, ha inoltre supportato i risultati del periodo grazie anche agli effetti positivi degli investimenti in innovazione che caratterizzano da molti anni la Danieli. Il risultato del Gruppo è stato comunque penalizzato dall’andamento negativo delle consociate Abs, Fróhling, Morgardshammar e Danieli Corporation per le quali è stato completato un piano di ristrutturazione e di cui si prevede il ritorno all’utile per il prossimo esercizio. In conclusione, quindi, la redditività delle attività del Gruppo Danieli è migliorata e permetterà, con la riorganizzazione della gestione di alcune consociate, di raggiungere un risultato consolidato ulteriormente migliorato per l’esercizio attualmente in corso. Anche l’esercizio in esame, per la capogruppo, è stato caratterizzato dal successo nell’avviamento di numerosi impianti tecnologicamente avanzati e dall’acquisizione di importanti ordini per impianti in Cina, Russia, Medio Oriente ed Usa a costante conferma della buona posizione dell’azienda sul mercato internazionale. Il risultato lordo del Gruppo è salito a Euro 26 Milioni (risultato netto Euro 12 Milioni), mentre quello lordo della società Danieli è di Euro 21 Milioni (risultato netto Euro 9 Milioni). Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti: 1. La distribuzione di un dividendo unitario di Euro 0,0465 per le azioni ordinarie e di Euro 0,0672 per le azioni di risparmio per un totale di Euro 4.567 Milioni, contro stacco della cedola n° 26 - per entrambe le categorie di azioni - in data 8 novembre 2004 ed il pagamento in data 11 novembre 2004. 2. Il conferimento alla Pricewaterhousecoopers S.p.a. Dell’incarico di revisione contabile del bilancio della Danieli e del consolidato di Gruppo per il prossimo triennio, nonché della revisione contabile limitata della relazione semestrale. 3. Il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto/alienazione di azioni proprie.  
   
   
INTERCONFIDI NORDEST: IL 30 SETTEMBRE ASSEMBLEA STRAORDINARIA ALL’ORDINE DEL GIORNO LA TRASFORMAZIONE IN SOCIETÀ COOPERATIVA PER AZIONI  
 
Padova – 28 settembre 2004 - Si svolgerà giovedì 30 settembre al Centro Congressi “Papa A. Luciani” di Padova, l’Assemblea straordinaria e ordinaria di Interconfidi Nordest, con inizio della parte privata alle ore 9.30 e della pubblica alle 10.30. L’assemblea dei soci è chiamata a deliberare le strategie di sviluppo del consorzio, alla luce della nuova normativa sui confidi e dei requisiti operativi e patrimoniali richiesti da Basilea 2. In particolare, la trasformazione in società cooperativa per azioni che potrà essere soggetta alla vigilanza di Banca d’Italia. I lavori saranno aperti dal presidente Arturo Romanin Jacur. Alla parte pubblica interverrà Francesco Bellotti, presidente del Comitato tecnico per il credito alle Pmi di Confindustria, l’organismo voluto dal presidente Luca Cordero di Montezemolo per enfatizzare l’attenzione degli imprenditori al rapporto banca-impresa. Con Bellotti interverranno alla tavola rotonda (“Interconfidi Ne: Banca di garanzia e nuovi strumenti di finanza per le Pmi”) Fabio Bolognini responsabile Direzione Marketing Imprese di Banca Intesa, Alessandro Tappi direttore Area Garanzie del Fondo Europeo Investimenti (Fei), Luigi Rossi Luciani presidente Confindustria Veneto, Giampaolo Molon direttore Interconfidi Ne. Moderatrice Valeria De Rosa di Ventiquattrore.tv. “La legge sui Confidi, la riforma del diritto societario e Basilea 2 impongono ai consorzi scelte forti per realizzare la loro missione di garanzia, ottenere le risorse necessarie allo sviluppo delle Pmi e migliorare il loro assetto debitorio”, spiega Romanin Jacur. “Il nostro compito è progettare nuovi strumenti di finanza per gestire con la massima efficienza l’ultimo miglio tra i flussi finanziari e le aziende. Una sfida di cui Interconfidi vuol essere protagonista”. L’assemblea straordinaria coincide con i trent’anni di attività del consorzio (1974-2004), che taglia il traguardo con un bilancio estremamente positivo per numero di soci, operatività a livello nazionale e alleanze di sistema come All.gar., il raggruppamento temporaneo costituito da alcuni dei maggiori consorzi di garanzia in Italia (Interconfidi Nordest, Confidi Milano, Confidi Trento, Federfidi Lombardia, Fidindustria Emilia Romagna, Neafidi, Unionfidi Piemonte), di cui Interconfidi Ne è capofila, che ha intermediato nel 2003 un plafond di 415 milioni.  
   
   
INTERCONFIDI NORDEST: IL 30 SETTEMBRE ASSEMBLEA STRAORDINARIA ALL’ORDINE DEL GIORNO LA TRASFORMAZIONE IN SOCIETÀ COOPERATIVA PER AZIONI  
 
Padova – 28 settembre 2004 - Si svolgerà giovedì 30 settembre al Centro Congressi “Papa A. Luciani” di Padova, l’Assemblea straordinaria e ordinaria di Interconfidi Nordest, con inizio della parte privata alle ore 9.30 e della pubblica alle 10.30. L’assemblea dei soci è chiamata a deliberare le strategie di sviluppo del consorzio, alla luce della nuova normativa sui confidi e dei requisiti operativi e patrimoniali richiesti da Basilea 2. In particolare, la trasformazione in società cooperativa per azioni che potrà essere soggetta alla vigilanza di Banca d’Italia. I lavori saranno aperti dal presidente Arturo Romanin Jacur. Alla parte pubblica interverrà Francesco Bellotti, presidente del Comitato tecnico per il credito alle Pmi di Confindustria, l’organismo voluto dal presidente Luca Cordero di Montezemolo per enfatizzare l’attenzione degli imprenditori al rapporto banca-impresa. Con Bellotti interverranno alla tavola rotonda (“Interconfidi Ne: Banca di garanzia e nuovi strumenti di finanza per le Pmi”) Fabio Bolognini responsabile Direzione Marketing Imprese di Banca Intesa, Alessandro Tappi direttore Area Garanzie del Fondo Europeo Investimenti (Fei), Luigi Rossi Luciani presidente Confindustria Veneto, Giampaolo Molon direttore Interconfidi Ne. Moderatrice Valeria De Rosa di Ventiquattrore.tv. “La legge sui Confidi, la riforma del diritto societario e Basilea 2 impongono ai consorzi scelte forti per realizzare la loro missione di garanzia, ottenere le risorse necessarie allo sviluppo delle Pmi e migliorare il loro assetto debitorio”, spiega Romanin Jacur. “Il nostro compito è progettare nuovi strumenti di finanza per gestire con la massima efficienza l’ultimo miglio tra i flussi finanziari e le aziende. Una sfida di cui Interconfidi vuol essere protagonista”. L’assemblea straordinaria coincide con i trent’anni di attività del consorzio (1974-2004), che taglia il traguardo con un bilancio estremamente positivo per numero di soci, operatività a livello nazionale e alleanze di sistema come All.gar., il raggruppamento temporaneo costituito da alcuni dei maggiori consorzi di garanzia in Italia (Interconfidi Nordest, Confidi Milano, Confidi Trento, Federfidi Lombardia, Fidindustria Emilia Romagna, Neafidi, Unionfidi Piemonte), di cui Interconfidi Ne è capofila, che ha intermediato nel 2003 un plafond di 415 milioni.  
   
   
LA TESSITURA SERICA ITALIANA NEL 2° TRIMESTRE 2004 SENSIBILE RIPRESA (+7,8%)  
 
Milano, 28 settembre 2004 - Dopo una lunga serie di trimestri negativi (a volte caratterizzati da cali a due cifre), fra aprile e giugno di quest'anno la produzione italiana di tessuti serici ha evidenziato chiari segnali di assestamento, portando quasi in equilibrio il bilancio produttivo dei primi sei mesi del 2004; le stime delle aziende sull’evoluzione a breve termine del settore sono inoltre, per la prima volta dopo circa tre anni, orientate positivamente: l’incremento della raccolta ordini registrato nel secondo trimestre lascia infatti intravedere la possibilità, nei mesi finali dell’anno, di iniziare a recuperare parte del terreno perso nell’ultima lunghissima fase recessiva. Questi in sintesi i principali risultati ottenuti grazie alla consueta indagine congiunturale effettuata da Sistema Moda Italia e dall'Unione Industriali di Como. Nel dettaglio, il secondo trimestre dell’anno è stato archiviato con un mercato nazionale in sensibile ripresa (+7,8%), mentre il mercato estero ha continuato a perdere quota (-5,4%), come già da alcuni trimestri. Se espresse in quantità (metri), invece, le vendite complessive di tessuti serici italiani hanno mostrato una diminuzione di poco inferiore al 5% a causa del perdurante andamento sfavorevole delle produzioni di fibre chimiche continue (quelle più rilevanti in termini quantitativi). I risultati settoriali complessivi hanno fatto sintesi, come di consueto, di situazioni diversificate nei tre comparti produttivi. In particolare, il tessuto per abbigliamento femminile, la componente di gran lunga più significativa, ha chiuso il secondo trimestre 2004 con una riduzione del fatturato del 2,1%, risultato di andamenti dicotomici sul mercato nazionale da una parte (+8,7%), e sui mercati esteri dall’altra (-9,9%). La raccolta ordini è comunque risultata positiva (+1,7%) ponendo basi finalmente più favorevoli per le (determinanti) produzioni del secondo semestre destinate alla stagione estiva. Fra aprile e giugno il fatturato dei tessuti per cravatteria è cresciuto del 2%: si tratta del primo dato positivo dopo 15 trimestri consecutivi caratterizzati dal segno meno. Sia il mercato interno (+2,5%), sia il mercato estero (+1,5%) hanno infatti mostrato i primi tenui segnali di recupero, pur se all'origine del risultato finalmente favorevole si trova anche l’effetto prezzo generato dall’incremento delle quotazioni cinesi della seta greggia del secondo semestre 2003. Al risultato complessivo ha contribuito positivamente anche il sostanziale assestamento della produzione di articoli stampati dopo un lungo periodo recessivo. Anche l'accessorio tessile femminile ha conseguito un risultato positivo, almeno in termini di fatturato (+7,6%), dopo numerosi trimestri negativi. Il recupero sul mercato italiano ha sfiorato il 29%, ma anche dai mercati esteri sono giunti spunti positivi (+2,7%). Un’altra news incoraggiante fa riferimento alla raccolta ordini: nel secondo trimestre, infatti, si è assistito ad un incremento del 19% circa. Un ottimo segnale per la seconda metà dell'anno, quella decisiva per il mercato dell'accessorio tessile. Si segnala infine che, nel secondo trimestre di quest’anno, la produzione di foderame ha anch’essa recuperato terreno (+9,1%), mentre negativo è risultato il bilancio produttivo dei tessuti stampati/mare (-6,4%).  
   
   
LA TESSITURA SERICA ITALIANA NEL 2° TRIMESTRE 2004 SENSIBILE RIPRESA (+7,8%)  
 
Milano, 28 settembre 2004 - Dopo una lunga serie di trimestri negativi (a volte caratterizzati da cali a due cifre), fra aprile e giugno di quest'anno la produzione italiana di tessuti serici ha evidenziato chiari segnali di assestamento, portando quasi in equilibrio il bilancio produttivo dei primi sei mesi del 2004; le stime delle aziende sull’evoluzione a breve termine del settore sono inoltre, per la prima volta dopo circa tre anni, orientate positivamente: l’incremento della raccolta ordini registrato nel secondo trimestre lascia infatti intravedere la possibilità, nei mesi finali dell’anno, di iniziare a recuperare parte del terreno perso nell’ultima lunghissima fase recessiva. Questi in sintesi i principali risultati ottenuti grazie alla consueta indagine congiunturale effettuata da Sistema Moda Italia e dall'Unione Industriali di Como. Nel dettaglio, il secondo trimestre dell’anno è stato archiviato con un mercato nazionale in sensibile ripresa (+7,8%), mentre il mercato estero ha continuato a perdere quota (-5,4%), come già da alcuni trimestri. Se espresse in quantità (metri), invece, le vendite complessive di tessuti serici italiani hanno mostrato una diminuzione di poco inferiore al 5% a causa del perdurante andamento sfavorevole delle produzioni di fibre chimiche continue (quelle più rilevanti in termini quantitativi). I risultati settoriali complessivi hanno fatto sintesi, come di consueto, di situazioni diversificate nei tre comparti produttivi. In particolare, il tessuto per abbigliamento femminile, la componente di gran lunga più significativa, ha chiuso il secondo trimestre 2004 con una riduzione del fatturato del 2,1%, risultato di andamenti dicotomici sul mercato nazionale da una parte (+8,7%), e sui mercati esteri dall’altra (-9,9%). La raccolta ordini è comunque risultata positiva (+1,7%) ponendo basi finalmente più favorevoli per le (determinanti) produzioni del secondo semestre destinate alla stagione estiva. Fra aprile e giugno il fatturato dei tessuti per cravatteria è cresciuto del 2%: si tratta del primo dato positivo dopo 15 trimestri consecutivi caratterizzati dal segno meno. Sia il mercato interno (+2,5%), sia il mercato estero (+1,5%) hanno infatti mostrato i primi tenui segnali di recupero, pur se all'origine del risultato finalmente favorevole si trova anche l’effetto prezzo generato dall’incremento delle quotazioni cinesi della seta greggia del secondo semestre 2003. Al risultato complessivo ha contribuito positivamente anche il sostanziale assestamento della produzione di articoli stampati dopo un lungo periodo recessivo. Anche l'accessorio tessile femminile ha conseguito un risultato positivo, almeno in termini di fatturato (+7,6%), dopo numerosi trimestri negativi. Il recupero sul mercato italiano ha sfiorato il 29%, ma anche dai mercati esteri sono giunti spunti positivi (+2,7%). Un’altra news incoraggiante fa riferimento alla raccolta ordini: nel secondo trimestre, infatti, si è assistito ad un incremento del 19% circa. Un ottimo segnale per la seconda metà dell'anno, quella decisiva per il mercato dell'accessorio tessile. Si segnala infine che, nel secondo trimestre di quest’anno, la produzione di foderame ha anch’essa recuperato terreno (+9,1%), mentre negativo è risultato il bilancio produttivo dei tessuti stampati/mare (-6,4%).  
   
   
ENAC: PROCEDURA PER VOLI AGGIUNTIVI IN CASO DI INTERRUZIONE DEI COLLEGAMENTI MARITTIMI TRA LA SICILIA E LE ISOLE MINORI  
 
Roma, 28 settembre 2004 - Il Presidente dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, On. Prof. Vito Riggio, rende noto che tra qualche giorno si svolgerà un incontro con il Presidente della Regione Siciliana, On. Salvatore Cuffaro, ed il Capo Dipartimento Navigazione Marittima e Trasporto Aereo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Dott. Silvio Di Virgilio, al fine di affrontare la problematica dei collegamenti tra la Sicilia e le isole minori in situazioni meteorologiche avverse, in particolare quando le condizioni del mare non consentano di garantire i collegamenti navali, così come accaduto i giorni scorsi. Oggetto della riunione è l’elaborazione di una procedura standardizzata che permetta di individuare le compagnie disposte ad operare voli aggiuntivi per far fronte alle emergenze, in modo da garantire il diritto alla mobilità dei cittadini. Altro aspetto che verrà trattato dal Presidente Riggio è quello relativo ai costi dei voli speciali ed all’eventuale stanziamento di finanziamenti per la riprotezione dei passeggeri del trasporto marittimo sul trasporto aereo.  
   
   
ENAC: PROCEDURA PER VOLI AGGIUNTIVI IN CASO DI INTERRUZIONE DEI COLLEGAMENTI MARITTIMI TRA LA SICILIA E LE ISOLE MINORI  
 
Roma, 28 settembre 2004 - Il Presidente dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, On. Prof. Vito Riggio, rende noto che tra qualche giorno si svolgerà un incontro con il Presidente della Regione Siciliana, On. Salvatore Cuffaro, ed il Capo Dipartimento Navigazione Marittima e Trasporto Aereo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Dott. Silvio Di Virgilio, al fine di affrontare la problematica dei collegamenti tra la Sicilia e le isole minori in situazioni meteorologiche avverse, in particolare quando le condizioni del mare non consentano di garantire i collegamenti navali, così come accaduto i giorni scorsi. Oggetto della riunione è l’elaborazione di una procedura standardizzata che permetta di individuare le compagnie disposte ad operare voli aggiuntivi per far fronte alle emergenze, in modo da garantire il diritto alla mobilità dei cittadini. Altro aspetto che verrà trattato dal Presidente Riggio è quello relativo ai costi dei voli speciali ed all’eventuale stanziamento di finanziamenti per la riprotezione dei passeggeri del trasporto marittimo sul trasporto aereo.  
   
   
ALSTOM CONTRIBUISCE ALL’AMMODERNAMENTO DELLA RETE FERROVIARIA IN SARDEGNA: ATTIVATA LA II FASE DEL SISTEMA DI COMANDO E CONTROLLO  
 
Milano,28 settembre 2004 - E’ stata attivata ieri la fase 2 del nuovo Sistema di comando e controllo (Scc) della circolazione ferroviaria, Posto Centrale di Cagliari e tratto di linea Cagliari - Oristano (94 km) del progetto commissionato ad Alstom da Rfi, la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato. I lavori, la cui durata è stimata in poco più di 1.000 giorni, sono articolati in 6 fasi funzionali che, interessando i vari tratti di linea ferroviaria in tempi differenti (per non provocare disagi agli utenti), razionalizzano l’intera economia del progetto:
Fase 1 Porto Torres – Chilivani, Posto Centrale a Sassari Dicembre 2003
Fase 2 Cagliari – Oristano, Posto Centrale a Cagliari Settembre 2004
Fase 3 Oristano – Macomer, Posto Centrale a Cagliari Dicembre 2004
Fase 4 Macomer – Chilivani, Posto Centrale a Cagliari Aprile 2005
Fase 5 Chilivani – Golfo Aranci, Posto Centrale a Cagliari Gennaio 2006
Fase 6 Decimomannu-carbonia-iglesias Febbraio 2006
Estensione Totale Rete Sarda Telecontrollata da Cagliari = 426 Km
Il Sistema di comando e controllo (Scc) della Rete sarda, sviluppato sulla base del Prodotto per la Supervisione Ferroviaria denominato Iconis Rel. 3.3 (Integrated Control and Information System), è una delle tecnologie di segnalamento realizzata presso la sede bolognese di Alstom Transport. Ultima applicazione della linea di prodotto Icc (Integrated Control Center), Scc è destinato a diventare uno dei protagonisti del mercato nei prossimi anni. Dal punto di vista logico, questo sistema è suddiviso in quattro sottosistemi distinti (Circolazione, Diagnostica, Informazioni al pubblico, Telecomunicazioni) in grado di interagire perfettamente fra loro, e rappresenta un sistema innovativo, e unico, per la gestione del controllo del traffico ferroviario. Automatizzazione delle attività di controllo e comando della circolazione ferroviaria, integrazione delle attività di gestione della circolazione e diagnostica sulle infrastrutture, generazione automatica ed in tempo reale di annunci visivi e sonori sul traffico destinati ai passeggeri, sono solo alcuni degli obiettivi da raggiungere in ogni fase del progetto. L’obiettivo finale è un miglioramento della qualità complessiva del servizio, e un aumento della capacità di traffico della rete, migliorandone nel contempo l’organizzazione del lavoro e le procedure operative.
 
   
   
ALSTOM CONTRIBUISCE ALL’AMMODERNAMENTO DELLA RETE FERROVIARIA IN SARDEGNA: ATTIVATA LA II FASE DEL SISTEMA DI COMANDO E CONTROLLO  
 
Milano,28 settembre 2004 - E’ stata attivata ieri la fase 2 del nuovo Sistema di comando e controllo (Scc) della circolazione ferroviaria, Posto Centrale di Cagliari e tratto di linea Cagliari - Oristano (94 km) del progetto commissionato ad Alstom da Rfi, la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato. I lavori, la cui durata è stimata in poco più di 1.000 giorni, sono articolati in 6 fasi funzionali che, interessando i vari tratti di linea ferroviaria in tempi differenti (per non provocare disagi agli utenti), razionalizzano l’intera economia del progetto:
Fase 1 Porto Torres – Chilivani, Posto Centrale a Sassari Dicembre 2003
Fase 2 Cagliari – Oristano, Posto Centrale a Cagliari Settembre 2004
Fase 3 Oristano – Macomer, Posto Centrale a Cagliari Dicembre 2004
Fase 4 Macomer – Chilivani, Posto Centrale a Cagliari Aprile 2005
Fase 5 Chilivani – Golfo Aranci, Posto Centrale a Cagliari Gennaio 2006
Fase 6 Decimomannu-carbonia-iglesias Febbraio 2006
Estensione Totale Rete Sarda Telecontrollata da Cagliari = 426 Km
Il Sistema di comando e controllo (Scc) della Rete sarda, sviluppato sulla base del Prodotto per la Supervisione Ferroviaria denominato Iconis Rel. 3.3 (Integrated Control and Information System), è una delle tecnologie di segnalamento realizzata presso la sede bolognese di Alstom Transport. Ultima applicazione della linea di prodotto Icc (Integrated Control Center), Scc è destinato a diventare uno dei protagonisti del mercato nei prossimi anni. Dal punto di vista logico, questo sistema è suddiviso in quattro sottosistemi distinti (Circolazione, Diagnostica, Informazioni al pubblico, Telecomunicazioni) in grado di interagire perfettamente fra loro, e rappresenta un sistema innovativo, e unico, per la gestione del controllo del traffico ferroviario. Automatizzazione delle attività di controllo e comando della circolazione ferroviaria, integrazione delle attività di gestione della circolazione e diagnostica sulle infrastrutture, generazione automatica ed in tempo reale di annunci visivi e sonori sul traffico destinati ai passeggeri, sono solo alcuni degli obiettivi da raggiungere in ogni fase del progetto. L’obiettivo finale è un miglioramento della qualità complessiva del servizio, e un aumento della capacità di traffico della rete, migliorandone nel contempo l’organizzazione del lavoro e le procedure operative.
 
   
   
ASM BRESCIA: CON IBM ITALIA ED ENEL SI INNOVA LA TELEGESTIONE DEI CONTATORI  
 
Milano, 28 settembre 2004 - Asm Brescia, multiutility quotata nel Midex e Ibm Italia, azienda leader nell’industria e nei servizi dell’Information Technology, annunciano la firma di un contratto che darà vita al primo sistema integrato di telegestione dei contatori dell’elettricità e di altri servizi erogati sul territorio bresciano agli oltre 200 mila clienti del Gruppo Asm. Importanti i numeri dell’accordo che segue di soli cinque mesi la firma della partnership strategica Enel-ibm Italia per la diffusione sul mercato dei contatori elettronici e di poco più di un anno l’adozione sperimentale a Brescia di 1000 contatori elettronici forniti da Enel. Il progetto impegna infatti Ibm Italia a fornire oltre 200 mila contatori elettronici e oltre 2 mila concentratori, in gran parte entro il 2005, con i quali Asm Brescia sostituirà i dispositivi oggi in uso. Ma non solo: ulteriore valore aggiunto sarà dato dall’implementazione di due sistemi It, indipendenti, che costituiscono il cuore dei nuovi processi di business legati alla lettura automatica in remoto dei consumi: uno è per la gestione degli apparati che eseguono la lettura del consumo elettrico, l’altro – dedicato a gas e teleriscaldamento – sarà in grado di interfacciarsi con la rete telematica con la quale l’azienda bresciana, tramite la sua società controllata Selene, conta di portare servizi internet veloci a tutti gli utenti elettrici del territorio. Tutto ciò consentirà al Gruppo Asm Brescia di poter fornire servizi più efficienti con un significativo risparmio nei costi operativi. Importanti i vantaggi per i clienti: il contatore elettronico, essendo letto e gestito a distanza, consente infatti di svolgere da remoto, senza l’intervento di un tecnico sul posto, le modifiche contrattuali (apertura, chiusura, variazione di potenza), la fatturazione dei consumi realmente effettuati senza la necessità di conguagli nonché l’offerta di tariffe differenziate in base alle ore della giornata, ai giorni della settimana, alle stagioni. Analoghe funzioni saranno sperimentate anche sui contatori del teleriscaldamento e del gas. Per Renzo Capra, presidente di Asm Brescia, “questa innovazione bresciana prende spunto dalla collaborazione tra Enel ed Asm Brescia, partita intorno alla metà degli anni ’90, per la ricerca di un’apparecchiatura capace di trasmettere i segnali di tutte le forniture a rete. Con il nuovo contatore elettronico è possibile un più preciso monitoraggio della qualità e della continuità dei servizi resi ai nostri clienti e l’adozione di efficaci soluzioni per il risparmio energetico”. “Attraverso la tecnologia informatica - spiega Stefano Caprari, Bcs Utility Industry leader di Ibm Italia – la nostra azienda favorisce lo sviluppo del processo di innovazione dell’industria italiana e del sistema paese, ad ogni livello. Anche le multi-utilities – conclude Caprari – sono destinate a beneficiarne e la partnership con Asm Brescia lo testimonia efficacemente.” “Questo contratto – afferma Vincenzo Cannatelli, Chief Operating Officer Divisioni Mercato e Infrastrutture e Reti di Enel – è un’ulteriore conferma della leadership tecnologica sviluppata da Enel nel settore della telegestione, che vede quasi 20 milioni di clienti già collegati con successo su tutto il territorio nazionale”.  
   
   
ASM BRESCIA: CON IBM ITALIA ED ENEL SI INNOVA LA TELEGESTIONE DEI CONTATORI  
 
Milano, 28 settembre 2004 - Asm Brescia, multiutility quotata nel Midex e Ibm Italia, azienda leader nell’industria e nei servizi dell’Information Technology, annunciano la firma di un contratto che darà vita al primo sistema integrato di telegestione dei contatori dell’elettricità e di altri servizi erogati sul territorio bresciano agli oltre 200 mila clienti del Gruppo Asm. Importanti i numeri dell’accordo che segue di soli cinque mesi la firma della partnership strategica Enel-ibm Italia per la diffusione sul mercato dei contatori elettronici e di poco più di un anno l’adozione sperimentale a Brescia di 1000 contatori elettronici forniti da Enel. Il progetto impegna infatti Ibm Italia a fornire oltre 200 mila contatori elettronici e oltre 2 mila concentratori, in gran parte entro il 2005, con i quali Asm Brescia sostituirà i dispositivi oggi in uso. Ma non solo: ulteriore valore aggiunto sarà dato dall’implementazione di due sistemi It, indipendenti, che costituiscono il cuore dei nuovi processi di business legati alla lettura automatica in remoto dei consumi: uno è per la gestione degli apparati che eseguono la lettura del consumo elettrico, l’altro – dedicato a gas e teleriscaldamento – sarà in grado di interfacciarsi con la rete telematica con la quale l’azienda bresciana, tramite la sua società controllata Selene, conta di portare servizi internet veloci a tutti gli utenti elettrici del territorio. Tutto ciò consentirà al Gruppo Asm Brescia di poter fornire servizi più efficienti con un significativo risparmio nei costi operativi. Importanti i vantaggi per i clienti: il contatore elettronico, essendo letto e gestito a distanza, consente infatti di svolgere da remoto, senza l’intervento di un tecnico sul posto, le modifiche contrattuali (apertura, chiusura, variazione di potenza), la fatturazione dei consumi realmente effettuati senza la necessità di conguagli nonché l’offerta di tariffe differenziate in base alle ore della giornata, ai giorni della settimana, alle stagioni. Analoghe funzioni saranno sperimentate anche sui contatori del teleriscaldamento e del gas. Per Renzo Capra, presidente di Asm Brescia, “questa innovazione bresciana prende spunto dalla collaborazione tra Enel ed Asm Brescia, partita intorno alla metà degli anni ’90, per la ricerca di un’apparecchiatura capace di trasmettere i segnali di tutte le forniture a rete. Con il nuovo contatore elettronico è possibile un più preciso monitoraggio della qualità e della continuità dei servizi resi ai nostri clienti e l’adozione di efficaci soluzioni per il risparmio energetico”. “Attraverso la tecnologia informatica - spiega Stefano Caprari, Bcs Utility Industry leader di Ibm Italia – la nostra azienda favorisce lo sviluppo del processo di innovazione dell’industria italiana e del sistema paese, ad ogni livello. Anche le multi-utilities – conclude Caprari – sono destinate a beneficiarne e la partnership con Asm Brescia lo testimonia efficacemente.” “Questo contratto – afferma Vincenzo Cannatelli, Chief Operating Officer Divisioni Mercato e Infrastrutture e Reti di Enel – è un’ulteriore conferma della leadership tecnologica sviluppata da Enel nel settore della telegestione, che vede quasi 20 milioni di clienti già collegati con successo su tutto il territorio nazionale”.  
   
   
VRB POWER ACQUISTA LA TECNOLOGIA DI STOCCAGGIO DI ENERGIA DI REGENESYS E ANNUNCIA UN FINANZIAMENTO DI 2,8 MILIONI DI DOLLARI IN COLLABORAZIONE CON RWE NPOWER PLC  
 
 Vancouver, Canada, 28 settembre 2004 - Vrb Power Systems Inc. Annuncia il completamento della transazione con Rwe npower Plc, una società integrata leader nel Regno Unito per l’energia e affiliata della società con sede in Germania Rwe Ag, dalla quale Vrb acquisterà il brevetto esclusivo mondiale per la proprietà intellettuale e di tutte le proprietà fisiche relative e le merci che riguardano la tecnologia di stoccaggio dell’elettricità di Regenesys. "L’acquisizione rappresenta un notevole impulso in avanti per Vrb Power su due fronti” afferma Timothy Hennessy, amministratore delegato di Vrb Power. "In primo luogo alcune delle caratteristiche fondamentali della progettazione e la proprietà intellettuale di Regenesys, compresi i metodi più all’avanguardia e poco costosi del mondo per produrre e assemblare gruppi di accumulatori, faranno parte del Sistema di Stoccaggio di Energia di Vrb e del programma per lo sviluppo dei gruppi di accumulatori. Tutto ciò fornirà a Vrb Power nuove capacità per costruire innovativi gruppi di accumulatori, dopo anni di sviluppo, avvalendosi di conoscenze riconosciute dal settore e della proprietà intellettuale. I benefici di questa acquisizione tecnologica si estenderanno inoltre ai rapporti strategici di Vrb Power con Noram Engineering e Magnetek Inc., migliorando la capacità di Vrb Power di offrire sul mercato un Sistema di Stoccaggio di Energia Vrb più affidabile e meno costoso". "In secondo luogo vi sono importanti sinergie fra le tecnologie Vrb e Regenesys, dato che si tratta in entrambi i casi di batterie ricaricabili. La tecnologia Regenesys sarà facilmente integrata nell’attuale piano industriale di Vrb Power e nel suo approccio ai mercati di stoccaggio di energia. Vrb Power potrà pertanto estendere la propria presenza in segmenti di mercato per vasti impianti per lo stoccaggio di energia. La tecnologia Vrb è valida per istallazioni da 5kW fino a 10Mw (100 Mw ora). Con l’aggiunta della tecnologia Regenesys, Vrb Power ha ora una valida gamma di prodotti per immagazzinare energia a partire da decine di Kilowatt ora fino a centinaia di Megawatt ora che forniscono utili soluzioni avvalendosi del concetto “Electricity Warehouse” messo a punto da Regenesys" ha concluso Hennessy. "Siamo lieti di poter mettere i progressi fatti negli ultimi dieci anni a disposizione di un società come Vrb Power che ha le capacità per avere successo”, ha affermato David Threlfall, amministratore delegato di npower Retail ed ex amministratore delegato del progetto Regenesys per Rwe npower. Rwe npower ha reso noto all’inizio dell’anno che il finanziamento in corso del progetto Regenesys non faceva più parte della sua strategia di punta, che la porta a concentrarsi sulla produzione e la fornitura di elettricità e le fonti di energia rinnovabili. "Prodotti di stoccaggio di energia e mercati su vasta scala sono fondamentalmente validi dal punto di vista dei profitti e pertanto speriamo in un prospero futuro per questa tecnologia e per coloro che adotteranno tali prodotti innovativi” ha affermato Threlfall. I dettagli dell’acquisizione comprendono una concessione in esclusiva mondiale per tutti i brevetti tecnologici e il know-how di Regenesys, gli schemi di flusso produttivo tecnologici di Regenesys, l’attuale equipaggiamento e tecniche di assemblaggio e un significativo numero di Proton Exchange Membrane per un ammontare di 1,3 milioni di dollari. La concessione rimarrà in esclusiva per i primi 5 anni con la possibilità di estenderla dietro pagamento di alcune royalty. Infolink: www.Rwenpower.com  www.Vrbpower.com  
   
   
VRB POWER ACQUISTA LA TECNOLOGIA DI STOCCAGGIO DI ENERGIA DI REGENESYS E ANNUNCIA UN FINANZIAMENTO DI 2,8 MILIONI DI DOLLARI IN COLLABORAZIONE CON RWE NPOWER PLC  
 
 Vancouver, Canada, 28 settembre 2004 - Vrb Power Systems Inc. Annuncia il completamento della transazione con Rwe npower Plc, una società integrata leader nel Regno Unito per l’energia e affiliata della società con sede in Germania Rwe Ag, dalla quale Vrb acquisterà il brevetto esclusivo mondiale per la proprietà intellettuale e di tutte le proprietà fisiche relative e le merci che riguardano la tecnologia di stoccaggio dell’elettricità di Regenesys. "L’acquisizione rappresenta un notevole impulso in avanti per Vrb Power su due fronti” afferma Timothy Hennessy, amministratore delegato di Vrb Power. "In primo luogo alcune delle caratteristiche fondamentali della progettazione e la proprietà intellettuale di Regenesys, compresi i metodi più all’avanguardia e poco costosi del mondo per produrre e assemblare gruppi di accumulatori, faranno parte del Sistema di Stoccaggio di Energia di Vrb e del programma per lo sviluppo dei gruppi di accumulatori. Tutto ciò fornirà a Vrb Power nuove capacità per costruire innovativi gruppi di accumulatori, dopo anni di sviluppo, avvalendosi di conoscenze riconosciute dal settore e della proprietà intellettuale. I benefici di questa acquisizione tecnologica si estenderanno inoltre ai rapporti strategici di Vrb Power con Noram Engineering e Magnetek Inc., migliorando la capacità di Vrb Power di offrire sul mercato un Sistema di Stoccaggio di Energia Vrb più affidabile e meno costoso". "In secondo luogo vi sono importanti sinergie fra le tecnologie Vrb e Regenesys, dato che si tratta in entrambi i casi di batterie ricaricabili. La tecnologia Regenesys sarà facilmente integrata nell’attuale piano industriale di Vrb Power e nel suo approccio ai mercati di stoccaggio di energia. Vrb Power potrà pertanto estendere la propria presenza in segmenti di mercato per vasti impianti per lo stoccaggio di energia. La tecnologia Vrb è valida per istallazioni da 5kW fino a 10Mw (100 Mw ora). Con l’aggiunta della tecnologia Regenesys, Vrb Power ha ora una valida gamma di prodotti per immagazzinare energia a partire da decine di Kilowatt ora fino a centinaia di Megawatt ora che forniscono utili soluzioni avvalendosi del concetto “Electricity Warehouse” messo a punto da Regenesys" ha concluso Hennessy. "Siamo lieti di poter mettere i progressi fatti negli ultimi dieci anni a disposizione di un società come Vrb Power che ha le capacità per avere successo”, ha affermato David Threlfall, amministratore delegato di npower Retail ed ex amministratore delegato del progetto Regenesys per Rwe npower. Rwe npower ha reso noto all’inizio dell’anno che il finanziamento in corso del progetto Regenesys non faceva più parte della sua strategia di punta, che la porta a concentrarsi sulla produzione e la fornitura di elettricità e le fonti di energia rinnovabili. "Prodotti di stoccaggio di energia e mercati su vasta scala sono fondamentalmente validi dal punto di vista dei profitti e pertanto speriamo in un prospero futuro per questa tecnologia e per coloro che adotteranno tali prodotti innovativi” ha affermato Threlfall. I dettagli dell’acquisizione comprendono una concessione in esclusiva mondiale per tutti i brevetti tecnologici e il know-how di Regenesys, gli schemi di flusso produttivo tecnologici di Regenesys, l’attuale equipaggiamento e tecniche di assemblaggio e un significativo numero di Proton Exchange Membrane per un ammontare di 1,3 milioni di dollari. La concessione rimarrà in esclusiva per i primi 5 anni con la possibilità di estenderla dietro pagamento di alcune royalty. Infolink: www.Rwenpower.com  www.Vrbpower.com  
   
   
DELIBERA AEEG 40/04 “NUOVE PROCEDURE E MODALITÀ PER GI ACCERTAMENTI PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI DI UTENZA GAS”  
 
Legnano, 27 settembre 2004 - Le nuove procedure e modalità per gli accertamenti per la sicurezza degli impianti di utenza gas saranno oggetto d’analisi nel corso dell’incontro organizzato da Confartigianato Alto Milanese a Parabiago in Via Santa Maria 25 (Villa Corvini – Sala Rossa) per Giovedì 30 settembre p.V. Alle ore 21,00. Sarà relatore all’incontro l’ing. Giovanni Raimondini, Consulente del Centro Italiano Riscaldamento – C.i.r.. Raimondini illustrerà i contenuti della delibera Aeeg 40/04 sul tema “Adozione del regolamento delle attività di accertamento della sicurezza degli impianti di utenza a gas”. Il regolamento, che affida alle società di distribuzione del gas il compito dello svolgimento delle attività di controllo sulla documentazione relativa agli impianti, entrerà in funzione con le seguenti scadenze: dal 1 ottobre prossimo, per l’accertamento sui nuovi allacci; dall’1 ottobre 2005, per l’accertamento sugli impianti di utenza riattivati e modificati; dall’1 ottobre 2006, per l’accertamento sugli impianti in servizio. La partecipazione all’incontro è aperta alle imprese del settore “Installazione e manutenzione degli impianti termici.  
   
   
DELIBERA AEEG 40/04 “NUOVE PROCEDURE E MODALITÀ PER GI ACCERTAMENTI PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI DI UTENZA GAS”  
 
Legnano, 27 settembre 2004 - Le nuove procedure e modalità per gli accertamenti per la sicurezza degli impianti di utenza gas saranno oggetto d’analisi nel corso dell’incontro organizzato da Confartigianato Alto Milanese a Parabiago in Via Santa Maria 25 (Villa Corvini – Sala Rossa) per Giovedì 30 settembre p.V. Alle ore 21,00. Sarà relatore all’incontro l’ing. Giovanni Raimondini, Consulente del Centro Italiano Riscaldamento – C.i.r.. Raimondini illustrerà i contenuti della delibera Aeeg 40/04 sul tema “Adozione del regolamento delle attività di accertamento della sicurezza degli impianti di utenza a gas”. Il regolamento, che affida alle società di distribuzione del gas il compito dello svolgimento delle attività di controllo sulla documentazione relativa agli impianti, entrerà in funzione con le seguenti scadenze: dal 1 ottobre prossimo, per l’accertamento sui nuovi allacci; dall’1 ottobre 2005, per l’accertamento sugli impianti di utenza riattivati e modificati; dall’1 ottobre 2006, per l’accertamento sugli impianti in servizio. La partecipazione all’incontro è aperta alle imprese del settore “Installazione e manutenzione degli impianti termici.  
   
   
BENZINAI INDIPENDENTI: LA QUALITÀ È LA STESSA  
 
Rozzano, 27 settembre 2004 - Anche le benzine con marchi sconosciuti, vendute a prezzi molto competitivi, hanno caratteristiche analoghe a quelle delle grandi società petrolifere. È il risultato di un'inchiesta pubblicata sul numero di ottobre di Quattroruote. La rivista ha prelevato in incognito alcuni campioni di carburanti in diverse parti d'Italia, facendoli sottoporre ad analisi presso un laboratorio specializzato. I test hanno confermato che le benzine di distributori indipendenti (vendute con i nomi Xc, Dubois ed Ewa) hanno caratteristiche conformi alla normativa europea. Tra tutti i campioni analizzati soltanto quello di una grande società, prelevato in un impianto in provincia di Caserta, è risultato fuori norma. Il successo sempre più evidente delle benzine "no logo", come sono state ribattezzate dalla rivista, è legato ai prezzi molto interessanti praticati sugli impianti: nei giorni dell'inchiesta di "Quattroruote", il risparmio su un litro di benzina verde rispetto ai prezzi delle stazioni di servizio tradizionali più vicine andava da un minimo di 3,8 a un massimo di 7,7 centesimi di euro (da 73,7 a 149 lire).  
   
   
BENZINAI INDIPENDENTI: LA QUALITÀ È LA STESSA  
 
Rozzano, 27 settembre 2004 - Anche le benzine con marchi sconosciuti, vendute a prezzi molto competitivi, hanno caratteristiche analoghe a quelle delle grandi società petrolifere. È il risultato di un'inchiesta pubblicata sul numero di ottobre di Quattroruote. La rivista ha prelevato in incognito alcuni campioni di carburanti in diverse parti d'Italia, facendoli sottoporre ad analisi presso un laboratorio specializzato. I test hanno confermato che le benzine di distributori indipendenti (vendute con i nomi Xc, Dubois ed Ewa) hanno caratteristiche conformi alla normativa europea. Tra tutti i campioni analizzati soltanto quello di una grande società, prelevato in un impianto in provincia di Caserta, è risultato fuori norma. Il successo sempre più evidente delle benzine "no logo", come sono state ribattezzate dalla rivista, è legato ai prezzi molto interessanti praticati sugli impianti: nei giorni dell'inchiesta di "Quattroruote", il risparmio su un litro di benzina verde rispetto ai prezzi delle stazioni di servizio tradizionali più vicine andava da un minimo di 3,8 a un massimo di 7,7 centesimi di euro (da 73,7 a 149 lire).  
   
   
NEL FINE SETTIMANA DIMINUISCONO INCIDENTI (-4.5%) E FERITI (-32%)  
 
Roma, 28 settembre 2004 - Nell'ultimo fine settimana, compreso tra venerdì 24 e domenica 26 settembre, nonostante le condizioni di maltempo che avrebbero potuto condizionare i livelli di sicurezza, sono diminuiti gli incidenti (-4,5%) ed i feriti (-32%). Sulla rete Autostrade per l'Italia (2854 km, pari al 51 % della rete autostradale a pedaggio) gli incidenti sono stati 127 contro 133 nel corrispondente fine settimana dello scorso anno, i feriti 48 (71 nel 2003), nessun deceduto (1 lo scorso anno).  
   
   
NEL FINE SETTIMANA DIMINUISCONO INCIDENTI (-4.5%) E FERITI (-32%)  
 
Roma, 28 settembre 2004 - Nell'ultimo fine settimana, compreso tra venerdì 24 e domenica 26 settembre, nonostante le condizioni di maltempo che avrebbero potuto condizionare i livelli di sicurezza, sono diminuiti gli incidenti (-4,5%) ed i feriti (-32%). Sulla rete Autostrade per l'Italia (2854 km, pari al 51 % della rete autostradale a pedaggio) gli incidenti sono stati 127 contro 133 nel corrispondente fine settimana dello scorso anno, i feriti 48 (71 nel 2003), nessun deceduto (1 lo scorso anno).  
   
   
NOMINA AI VERTICI DEI PRINCIPALI STAMPATORI EUROPEI DI GIOVANNI TOSO DI ILTE  
 
Milano, 27 settembre – Durante il convegno annuale dell’Era (European Rotogravure Association), l’Associazione di categoria che raggruppa i principali stampatori mondiali ed europei - a cui hanno partecipato i più importanti esponenti europei del settore - è stato eletto a nuovo Vice Presidente, l’Ing. Giovanni Toso, Direttore Generale di Ilte S.p.a. Era raggruppa le principali aziende di stampa europee e mondiali, tra le quali: i grandi editori-stampatori tedeschi: Bertelsmann, Springer, Burda, Bauer, Broschek-schlott-sebaldus; i gruppi con presenza globale: Rr Donnelley (Usa), Quebecor World (Canada), Dainippon (Japan); gli altri maggiori Gruppi Europei: Polestar (Uk) e Roto Smeets de Boer (Nl) i maggiori italiani, tra cui Mondadori Printing e, appunto, Ilte. In Era convergono anche i principali gruppi/aziende mondiali fornitori dell’industria della stampa per quanto riguarda: macchinari (es. Officine Cerutti, Kba, Heidelberg, Kodak); materie prime: i colossi cartari (es. Upm, Storaenso, Sca, Norskeskog, Holmen, Burgo, etc.) e le multinazionali della chimica e degli inchiostri (es. Sun Chemical, Basf). Ilte è leader nazionale e tra i principali operatori europei della stampa industriale indipendente, producendo tra l’altro: i principali cataloghi europei (tra cui Ikea), gli elenchi telefonici alfabetici e le Pagine Gialle italiane (nonché per la Gran Bretagna ed altri paesi extraeuropei) ed è, in particolare, leader nel settore dei periodici/magazine. Già proprietà del gruppo Stet-seat, Ilte è dal 1998 posseduta integralmente dal Dr. Vittorio Farina ed ha la propria sede nello stabilimento di Moncalieri (To), che è per dimensioni il più grande del mondo. L’ing. Giovanni Toso è Direttore Generale di Ilte S.p.a. Da inizio 2000 ed ha condotto il piano di sviluppo della società, che ha portato al potenziamento e riprogettazione operativa del settore Commercial Printing ed alla diversificazione nel settore della stampa a dati variabili; ha, inoltre, una consolidata conoscenza del mondo dei media, acquisita prima come Direttore Pianificazione del Gruppo Fininvest e poi come Direttore Generale di Divisione nel Gruppo Rcs.  
   
   
NOMINA AI VERTICI DEI PRINCIPALI STAMPATORI EUROPEI DI GIOVANNI TOSO DI ILTE  
 
Milano, 27 settembre – Durante il convegno annuale dell’Era (European Rotogravure Association), l’Associazione di categoria che raggruppa i principali stampatori mondiali ed europei - a cui hanno partecipato i più importanti esponenti europei del settore - è stato eletto a nuovo Vice Presidente, l’Ing. Giovanni Toso, Direttore Generale di Ilte S.p.a. Era raggruppa le principali aziende di stampa europee e mondiali, tra le quali: i grandi editori-stampatori tedeschi: Bertelsmann, Springer, Burda, Bauer, Broschek-schlott-sebaldus; i gruppi con presenza globale: Rr Donnelley (Usa), Quebecor World (Canada), Dainippon (Japan); gli altri maggiori Gruppi Europei: Polestar (Uk) e Roto Smeets de Boer (Nl) i maggiori italiani, tra cui Mondadori Printing e, appunto, Ilte. In Era convergono anche i principali gruppi/aziende mondiali fornitori dell’industria della stampa per quanto riguarda: macchinari (es. Officine Cerutti, Kba, Heidelberg, Kodak); materie prime: i colossi cartari (es. Upm, Storaenso, Sca, Norskeskog, Holmen, Burgo, etc.) e le multinazionali della chimica e degli inchiostri (es. Sun Chemical, Basf). Ilte è leader nazionale e tra i principali operatori europei della stampa industriale indipendente, producendo tra l’altro: i principali cataloghi europei (tra cui Ikea), gli elenchi telefonici alfabetici e le Pagine Gialle italiane (nonché per la Gran Bretagna ed altri paesi extraeuropei) ed è, in particolare, leader nel settore dei periodici/magazine. Già proprietà del gruppo Stet-seat, Ilte è dal 1998 posseduta integralmente dal Dr. Vittorio Farina ed ha la propria sede nello stabilimento di Moncalieri (To), che è per dimensioni il più grande del mondo. L’ing. Giovanni Toso è Direttore Generale di Ilte S.p.a. Da inizio 2000 ed ha condotto il piano di sviluppo della società, che ha portato al potenziamento e riprogettazione operativa del settore Commercial Printing ed alla diversificazione nel settore della stampa a dati variabili; ha, inoltre, una consolidata conoscenza del mondo dei media, acquisita prima come Direttore Pianificazione del Gruppo Fininvest e poi come Direttore Generale di Divisione nel Gruppo Rcs.  
   
   
ROBERTO SERRENTINO NOMINATO PRESIDENTE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DELLA FINMEK  
 
Milano, 28 settembre 2004 - Dopo gli scandali Cirio e Parmalat, anche il Gruppo Finmek (il primo produttore di schede elettroniche in Italia), con un indebitamento di 1, 1milioni di euro, è attualmente in procedura di amministrazione straordinaria ai sensi della legge Marzano. Il Ministro delle Attività Produttive, che si impegna a perseguire tutti gli sforzi possibili per garantire la continuità del Gruppo, ha nominato il Comitato Di Sorveglianza che ha lo scopo di vigilare sugli atti del Commissario Straordinario ed autorizzare le principali operazioni della procedura, la prima delle quali sarà l’approvazione del piano di ristrutturazione. Il presidente del Comitato di Sorveglianza è Roberto Serrentino, commercialista con studio a Roma e docente presso l’Università di Calabria. In precedenza Roberto Serrentino ha ricoperto la cariche di notevole rilievo nel Gruppo Finmeccanica e Bnl, oltre a essere consulente delle Procura di Roma.  
   
   
ROBERTO SERRENTINO NOMINATO PRESIDENTE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DELLA FINMEK  
 
Milano, 28 settembre 2004 - Dopo gli scandali Cirio e Parmalat, anche il Gruppo Finmek (il primo produttore di schede elettroniche in Italia), con un indebitamento di 1, 1milioni di euro, è attualmente in procedura di amministrazione straordinaria ai sensi della legge Marzano. Il Ministro delle Attività Produttive, che si impegna a perseguire tutti gli sforzi possibili per garantire la continuità del Gruppo, ha nominato il Comitato Di Sorveglianza che ha lo scopo di vigilare sugli atti del Commissario Straordinario ed autorizzare le principali operazioni della procedura, la prima delle quali sarà l’approvazione del piano di ristrutturazione. Il presidente del Comitato di Sorveglianza è Roberto Serrentino, commercialista con studio a Roma e docente presso l’Università di Calabria. In precedenza Roberto Serrentino ha ricoperto la cariche di notevole rilievo nel Gruppo Finmeccanica e Bnl, oltre a essere consulente delle Procura di Roma.  
   
   
UNI CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DELLA NORMAZIONE CON UN CONVEGNO SUL RUOLO DELLE NORME TECNICHE A SUPPORTO DELL'INNOVAZIONE E QUINDI DELLA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE  
 
 Milano, 28 settembre 2004 - Uni organizza il 14 Ottobre a Roma per celebrare la Giornata Mondiale della Normazione: "Innovazione, norme tecniche, competitività". Si tratta di un incontro di mezza giornata organizzato con il patrocinio del Ministero delle Attività Produttive e del Cnel (presso la cui sede si terrà l'evento), al quale prenderanno parte il Ministro On. Antonio Marzano, il Presidente del Cnel Pietro Larizza, il Vicepresidente di Confindustria Sandro Salmoiraghi, Vincenzo Gervasio componente del Comitato di Presidenza Confcommercio, il Sottosegretario di Stato del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca On. Valentina Aprea e il responsabile dell'Osservatorio del Mercato del Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione Alessandro Alessandroni. L'incontro sarà moderato dall'editorialista Enrico Cisnetto. Nel corso dell'incontro saranno presentati i risultati di un'indagine sui fattori di competitività aziendale, sulle aree di innovazione e sul ruolo delle norme tecniche nel favorire l'innovazione stessa. Infolink: http://www.Uni.com  
   
   
UNI CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DELLA NORMAZIONE CON UN CONVEGNO SUL RUOLO DELLE NORME TECNICHE A SUPPORTO DELL'INNOVAZIONE E QUINDI DELLA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE  
 
 Milano, 28 settembre 2004 - Uni organizza il 14 Ottobre a Roma per celebrare la Giornata Mondiale della Normazione: "Innovazione, norme tecniche, competitività". Si tratta di un incontro di mezza giornata organizzato con il patrocinio del Ministero delle Attività Produttive e del Cnel (presso la cui sede si terrà l'evento), al quale prenderanno parte il Ministro On. Antonio Marzano, il Presidente del Cnel Pietro Larizza, il Vicepresidente di Confindustria Sandro Salmoiraghi, Vincenzo Gervasio componente del Comitato di Presidenza Confcommercio, il Sottosegretario di Stato del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca On. Valentina Aprea e il responsabile dell'Osservatorio del Mercato del Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione Alessandro Alessandroni. L'incontro sarà moderato dall'editorialista Enrico Cisnetto. Nel corso dell'incontro saranno presentati i risultati di un'indagine sui fattori di competitività aziendale, sulle aree di innovazione e sul ruolo delle norme tecniche nel favorire l'innovazione stessa. Infolink: http://www.Uni.com  
   
   
UN NUOVO SISTEMA AUTOMATIZZATO D'IMBALLAGGIO AUMENTA DEL 30% IL FATTURATO  
 
 Bruxelles, 28 settembre 2004 - Un progetto Eureka - al quale partecipano partner italiani, spagnoli e turchi - ha sviluppato un sistema d'imballaggio in ambiente automatizzato che, a detta del partner coordinatore, permetterà un aumento del 30% del fatturato. Il sistema, pensato per grandi imballaggi (ad esempio mobili o piastrelle per pavimenti), include un sistema di visualizzazione avanzato e usa un solo tipo di materiale riciclabile. La plastica riciclabile può essere usata per isolare oppure compattata in pannelli, e, come ulteriori vantaggi per l'ambiente, se ne richiede una minore quantità e produce meno scarti. Il sistema di visualizzazione scannerizzata opera in 3D e comprende due telecamere, un laser e un software innovativo. Lo scanner misura lunghezza, larghezza e profondità del materiale da imballare, produce un modello tridimensionale della superficie e trasmette i dati ai controlli della macchina imballatrice. I robot che inseriscono il materiale di protezione nell'imballo ricevono così le istruzioni necessarie per ottimizzare l'operazione. Il sistema di visualizzazione controlla inoltre il prodotto e la procedura d'imballaggio, contribuendo così al controllo di qualità. Http://www.eureka.be/ifs/files/ifs/jsp-bin/eureka/ifs/jsps/publicshowcase.jsp?filetoinclude=projectprofile.jsp&docid=2901419  
   
   
UN NUOVO SISTEMA AUTOMATIZZATO D'IMBALLAGGIO AUMENTA DEL 30% IL FATTURATO  
 
 Bruxelles, 28 settembre 2004 - Un progetto Eureka - al quale partecipano partner italiani, spagnoli e turchi - ha sviluppato un sistema d'imballaggio in ambiente automatizzato che, a detta del partner coordinatore, permetterà un aumento del 30% del fatturato. Il sistema, pensato per grandi imballaggi (ad esempio mobili o piastrelle per pavimenti), include un sistema di visualizzazione avanzato e usa un solo tipo di materiale riciclabile. La plastica riciclabile può essere usata per isolare oppure compattata in pannelli, e, come ulteriori vantaggi per l'ambiente, se ne richiede una minore quantità e produce meno scarti. Il sistema di visualizzazione scannerizzata opera in 3D e comprende due telecamere, un laser e un software innovativo. Lo scanner misura lunghezza, larghezza e profondità del materiale da imballare, produce un modello tridimensionale della superficie e trasmette i dati ai controlli della macchina imballatrice. I robot che inseriscono il materiale di protezione nell'imballo ricevono così le istruzioni necessarie per ottimizzare l'operazione. Il sistema di visualizzazione controlla inoltre il prodotto e la procedura d'imballaggio, contribuendo così al controllo di qualità. Http://www.eureka.be/ifs/files/ifs/jsp-bin/eureka/ifs/jsps/publicshowcase.jsp?filetoinclude=projectprofile.jsp&docid=2901419  
   
   
VALLA SODDISFA NUOVE E COMPLESSE APPLICAZIONI CON I MATERIALI SOMOS PROTOFUNCTIONAL  
 
 Villeurbanne, 28 settembre 2004 - Valla s.A., con sede a Villeurbanne vicino a Lione, in Francia, e' specializzata nel rapid tooling (stampaggio rapido) e nella realizzazione di prototipi, destinati principalmente ai mercati degli elettrodomestici, delle protesi medicali ed automobilistico. Con oltre 40 anni di esperienza, Valla si affida al suo vasto know-how per offrire soluzioni avanzate di sviluppo prodotti e stampaggio, in parte basate sulle tecnologie dei materiali stereolitografici Protofunctional offerti da Dsm Somos. Valla offre un servizio completo - convalida progettuale e modelli per fotografia, collaudo di concetti progettuali con prototipi totalmente funzionali ed stampaggio per produzioni su piccola scala. Nel 1995 l'azienda ha acquistato una macchina Sla250, aggiungendo la stereolitografia (Sl) alla sua offerta di servizi per la prototipazione rapida (Rp). Nel 1998 Valla ha cambiato il materiale Sl originariamente installato nella Sla250 con le resine Somos 8110, passando poco dopo alle resine Somos 9110, che hanno offerto a Valla un margine competitivo nell'esigente mercato Rp. Materiali sofisticati per soddisfare la domanda di un mercato in trasformazione Patrick Valla, Presidente e Direttore Generale di Valla s.A., ha cosi' commentato: "Abbiamo tratto grandi benefici dalla migrazione verso materiali sempre piu' sofisticati per le nostre applicazioni stereolitografiche. La flessibilita' offerta dalle resine Somos 9110 ha notevolmente semplificato il trattamento e la finitura dei pezzi Sl, mettendoci in condizione di offrire ai nostri clienti modelli in tutto e per tutto funzionali." In linea con la politica di offrire ai suoi clienti materiali Protofunctional di alta qualita', nel 2003 Valla ha cominciato a proporre Somos Watershed per la sua trasparenza e le proprieta' fisiche tipo Abs. "Questo materiale e' perfetto per noi, con un aspetto ed un comportamento molto simili all'Abs. La sua trasparenza e' ideale per molti dei nostri prototipi di elettrodomestici", spiega Patrick Valla. Per proseguire in questo progresso, Valla ricercava una resina bianca di qualita' superiore. L'azienda ha lavorato in stretta collaborazione con gli ingegneri Dsm Somos in Europa e negli Usa per specificare le proprieta' richieste dal nuovo materiale, investendo in una macchina Sla 5000 per testare e sviluppare la nuova resina. Questo sforzo collaborativo ha avuto come risultato la creazione di Somos White, e Valla e' stata la prima azienda europea ad utilizzarla. Infolink: www.Valla.fr  
   
   
VALLA SODDISFA NUOVE E COMPLESSE APPLICAZIONI CON I MATERIALI SOMOS PROTOFUNCTIONAL  
 
 Villeurbanne, 28 settembre 2004 - Valla s.A., con sede a Villeurbanne vicino a Lione, in Francia, e' specializzata nel rapid tooling (stampaggio rapido) e nella realizzazione di prototipi, destinati principalmente ai mercati degli elettrodomestici, delle protesi medicali ed automobilistico. Con oltre 40 anni di esperienza, Valla si affida al suo vasto know-how per offrire soluzioni avanzate di sviluppo prodotti e stampaggio, in parte basate sulle tecnologie dei materiali stereolitografici Protofunctional offerti da Dsm Somos. Valla offre un servizio completo - convalida progettuale e modelli per fotografia, collaudo di concetti progettuali con prototipi totalmente funzionali ed stampaggio per produzioni su piccola scala. Nel 1995 l'azienda ha acquistato una macchina Sla250, aggiungendo la stereolitografia (Sl) alla sua offerta di servizi per la prototipazione rapida (Rp). Nel 1998 Valla ha cambiato il materiale Sl originariamente installato nella Sla250 con le resine Somos 8110, passando poco dopo alle resine Somos 9110, che hanno offerto a Valla un margine competitivo nell'esigente mercato Rp. Materiali sofisticati per soddisfare la domanda di un mercato in trasformazione Patrick Valla, Presidente e Direttore Generale di Valla s.A., ha cosi' commentato: "Abbiamo tratto grandi benefici dalla migrazione verso materiali sempre piu' sofisticati per le nostre applicazioni stereolitografiche. La flessibilita' offerta dalle resine Somos 9110 ha notevolmente semplificato il trattamento e la finitura dei pezzi Sl, mettendoci in condizione di offrire ai nostri clienti modelli in tutto e per tutto funzionali." In linea con la politica di offrire ai suoi clienti materiali Protofunctional di alta qualita', nel 2003 Valla ha cominciato a proporre Somos Watershed per la sua trasparenza e le proprieta' fisiche tipo Abs. "Questo materiale e' perfetto per noi, con un aspetto ed un comportamento molto simili all'Abs. La sua trasparenza e' ideale per molti dei nostri prototipi di elettrodomestici", spiega Patrick Valla. Per proseguire in questo progresso, Valla ricercava una resina bianca di qualita' superiore. L'azienda ha lavorato in stretta collaborazione con gli ingegneri Dsm Somos in Europa e negli Usa per specificare le proprieta' richieste dal nuovo materiale, investendo in una macchina Sla 5000 per testare e sviluppare la nuova resina. Questo sforzo collaborativo ha avuto come risultato la creazione di Somos White, e Valla e' stata la prima azienda europea ad utilizzarla. Infolink: www.Valla.fr  
   
   
LA METAMORFOSI DELLA CARTA. PRESENTATO IL CATALOGO "L'ALTRA FACCIA DEL MACERO"  
 
Milano, 28 settembre 2004 - Comieco - Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica ha presentato la seconda edizione dell'atlante "L'altra Faccia del Macero", per scoprire oggetti nuovi non solo nel design ma soprattutto nella scelta del materiale impiegato:il macero da riciclo. Alcuni degli oggetti ideati da designer industriali, artisti e artigiani, presenti nel libro, sono stati esposti per tutta la giornata del 23 settembre nello spazio espositivo Manzoni 23 a Milano. Carta e cartone diventano gli insospettabili materiali per costruire ed arredare una camera da letto, per realizzare geometriche sedie, colorate lampade, divertenti orologi, librerie tubolari ed ancora poltrone, paraventi ideati da innovativi e giovani designer. La realizzazione di prodotti a partire dalla raccolta differenziata di carta e imballaggi cellulosici segna un fondamentale passaggio verso la consapevolezza di cosa può essere creato dal quotidiano gesto del riciclo. Il libro vuole essere dunque una sorta di "percorso cartaceo" per comunicare e per scoprire l'altra faccia del macero: una risposta all'esigenza di conoscere più a fondo un materiale dai mille usi e presentare cartone e carta riciclati come inaspettati veicoli dello stile e della creatività italiani perché il riciclo è uno stile di vita. Complementi d'arredo interamente realizzati in cartone riciclato dove il filo conduttore ruota intorno al nuovo concetto di light living; uno stile di vita veloce necessita di oggetti leggeri ma che non sacrifichino estetica e resistenza. Scatole ed imballaggi vari, giornali e libri: l'impiego della carta non finisce qui e questo libro lo dimostra. "L'italia - ha dichiarato Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco - è in Europa uno dei più importanti utilizzatori di macero, una risorsa preziosa che, quando incontra il genio del designer italiano, ben si presta ad essere plasmata e a rinascere in nuove forme e significati. Questo atlante può rivelarsi un valido aiuto per il consumatore nella scelta di oggetti eleganti ed attenti all'ambiente. Accanto al tradizionale campo d'impiego negli imballaggi (che in Italia contengono circa il 90% di cartone riciclata) ci sono applicazioni creative negli ambiti più disparati, dall'arredo, alla gioielleria, all'edilizia". "Con questa iniziativa Comieco amplia consapevolmente il suo abituale campo d'azione - ha illustrato Piero Capodieci, Presidente di Comieco - Dopo avere attirato l'attenzione dei cittadini italiani sull'importanza del recupero e del riciclo di carta e cartone - nel 2003 sono state raccolte ed avviate al riciclo oltre 1.800.000 tonnellate - vogliamo mostrare, con un certo orgoglio, i risultati più innovativi. Non solo prototipi in fase di progettazione ma oggetti già realizzati e disponibili al grande pubblico". Il catalogo si può richiedere direttamente a Comieco (tel. 02 550241). "L'altra faccia del macero" è anche disponibile in forma elettronica sul sito www.Comieco.org  
   
   
LA METAMORFOSI DELLA CARTA. PRESENTATO IL CATALOGO "L'ALTRA FACCIA DEL MACERO"  
 
Milano, 28 settembre 2004 - Comieco - Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica ha presentato la seconda edizione dell'atlante "L'altra Faccia del Macero", per scoprire oggetti nuovi non solo nel design ma soprattutto nella scelta del materiale impiegato:il macero da riciclo. Alcuni degli oggetti ideati da designer industriali, artisti e artigiani, presenti nel libro, sono stati esposti per tutta la giornata del 23 settembre nello spazio espositivo Manzoni 23 a Milano. Carta e cartone diventano gli insospettabili materiali per costruire ed arredare una camera da letto, per realizzare geometriche sedie, colorate lampade, divertenti orologi, librerie tubolari ed ancora poltrone, paraventi ideati da innovativi e giovani designer. La realizzazione di prodotti a partire dalla raccolta differenziata di carta e imballaggi cellulosici segna un fondamentale passaggio verso la consapevolezza di cosa può essere creato dal quotidiano gesto del riciclo. Il libro vuole essere dunque una sorta di "percorso cartaceo" per comunicare e per scoprire l'altra faccia del macero: una risposta all'esigenza di conoscere più a fondo un materiale dai mille usi e presentare cartone e carta riciclati come inaspettati veicoli dello stile e della creatività italiani perché il riciclo è uno stile di vita. Complementi d'arredo interamente realizzati in cartone riciclato dove il filo conduttore ruota intorno al nuovo concetto di light living; uno stile di vita veloce necessita di oggetti leggeri ma che non sacrifichino estetica e resistenza. Scatole ed imballaggi vari, giornali e libri: l'impiego della carta non finisce qui e questo libro lo dimostra. "L'italia - ha dichiarato Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco - è in Europa uno dei più importanti utilizzatori di macero, una risorsa preziosa che, quando incontra il genio del designer italiano, ben si presta ad essere plasmata e a rinascere in nuove forme e significati. Questo atlante può rivelarsi un valido aiuto per il consumatore nella scelta di oggetti eleganti ed attenti all'ambiente. Accanto al tradizionale campo d'impiego negli imballaggi (che in Italia contengono circa il 90% di cartone riciclata) ci sono applicazioni creative negli ambiti più disparati, dall'arredo, alla gioielleria, all'edilizia". "Con questa iniziativa Comieco amplia consapevolmente il suo abituale campo d'azione - ha illustrato Piero Capodieci, Presidente di Comieco - Dopo avere attirato l'attenzione dei cittadini italiani sull'importanza del recupero e del riciclo di carta e cartone - nel 2003 sono state raccolte ed avviate al riciclo oltre 1.800.000 tonnellate - vogliamo mostrare, con un certo orgoglio, i risultati più innovativi. Non solo prototipi in fase di progettazione ma oggetti già realizzati e disponibili al grande pubblico". Il catalogo si può richiedere direttamente a Comieco (tel. 02 550241). "L'altra faccia del macero" è anche disponibile in forma elettronica sul sito www.Comieco.org  
   
   
MODENA CHIAMA BERGAMO PER IMPARARE LA SOSTENIBILITÀ  
 
Dalmine, 28 settembre 2004 - Il territorio bergamasco si sta urbanizzando costantemente: nuovi edifici e nuovi insediamenti industriali vengono costruiti ogni anno, spesso in maniera insostenibile. Recentemente anche l'Emilia Romagna si sta sviluppando in maniera simile alla Lombardia e questo ha spinto la Promo - Società per la Promozione dell'Economia Modenese - a sviluppare, insieme alla Provincia e al comune di Modena, il progetto Bioecolab. Il Bioecolab è il luogo dell'informazione, della formazione, della ricerca e della sperimentazione; interessa e coinvolge sia gli operatori nel settore dell'urbanistica e dell'edilizia (produttori di materiali, progettisti, imprese edili, Enti pubblici e privati) che l'utente finale (il cittadino). E' pensato come un punto di riferimento per tutti gli operatori della filiera del "progettare e costruire sostenibile". Il Bioecolab ha recentemente chiesto l'esperienza e il know how del Centro per l'Architettura Sostenibile Ambientale di Servitec per l'organizzazione di un Corso di edilizia sostenibile per tecnici, dirigenti e funzionari di Pubbliche Amministrazioni, Ausl, Arpa. L'arch. G.carlo Magnoli , responsabile del centro bergamasco terrà due lezioni per spiegare come è possibile rendere sostenibile lo sviluppo urbano Il corso inizia il 28 settembre e terminerà con due workshop il 15 febbraio 2005 e il 1 marzo 2005 Questa l'articolazione dei moduli didattici: Modulo 1: I concetti della sostenibilità; Modulo 2: Il percorso progettuale a scala urbana -insediativa ed edilizia; Modulo 3: La scelta dei materiali, delle tecniche costruttive e delle finiture; Modulo 4: L'uso razionale della risorsa idrica - La lettura critica del progetto bioedile. In concomitanza con la Prima Festa Europea dell'Architettura, il Bioecolab organizza inoltre a Modena la Settimana della Bioarchitettura, con l'obiettivo di proporre una serie di eventi volti a diffondere e approfondire le tematiche relative alla sostenibilità alle varie scale: da quella territoriale a quella dell'ambiente domestico. Le iniziative non sono rivolte solo agli “addetti ai lavori”, quali progettisti, costruttori, applicatori, tecnici delle Pubbliche Amministrazioni, ma anche ai cittadini e studenti che si vogliono informare ed avvicinare ai concetti dell’"abitare sostenibile”. Per maggiori informazioni sulla settimana della Bioarchitettura: tel. E fax 059.8860081 www.Bioecolab.it Per maggiori informazioni sul corso: http://www.Bioecolab.it/eventi_dett.asp?id=5  
   
   
MODENA CHIAMA BERGAMO PER IMPARARE LA SOSTENIBILITÀ  
 
Dalmine, 28 settembre 2004 - Il territorio bergamasco si sta urbanizzando costantemente: nuovi edifici e nuovi insediamenti industriali vengono costruiti ogni anno, spesso in maniera insostenibile. Recentemente anche l'Emilia Romagna si sta sviluppando in maniera simile alla Lombardia e questo ha spinto la Promo - Società per la Promozione dell'Economia Modenese - a sviluppare, insieme alla Provincia e al comune di Modena, il progetto Bioecolab. Il Bioecolab è il luogo dell'informazione, della formazione, della ricerca e della sperimentazione; interessa e coinvolge sia gli operatori nel settore dell'urbanistica e dell'edilizia (produttori di materiali, progettisti, imprese edili, Enti pubblici e privati) che l'utente finale (il cittadino). E' pensato come un punto di riferimento per tutti gli operatori della filiera del "progettare e costruire sostenibile". Il Bioecolab ha recentemente chiesto l'esperienza e il know how del Centro per l'Architettura Sostenibile Ambientale di Servitec per l'organizzazione di un Corso di edilizia sostenibile per tecnici, dirigenti e funzionari di Pubbliche Amministrazioni, Ausl, Arpa. L'arch. G.carlo Magnoli , responsabile del centro bergamasco terrà due lezioni per spiegare come è possibile rendere sostenibile lo sviluppo urbano Il corso inizia il 28 settembre e terminerà con due workshop il 15 febbraio 2005 e il 1 marzo 2005 Questa l'articolazione dei moduli didattici: Modulo 1: I concetti della sostenibilità; Modulo 2: Il percorso progettuale a scala urbana -insediativa ed edilizia; Modulo 3: La scelta dei materiali, delle tecniche costruttive e delle finiture; Modulo 4: L'uso razionale della risorsa idrica - La lettura critica del progetto bioedile. In concomitanza con la Prima Festa Europea dell'Architettura, il Bioecolab organizza inoltre a Modena la Settimana della Bioarchitettura, con l'obiettivo di proporre una serie di eventi volti a diffondere e approfondire le tematiche relative alla sostenibilità alle varie scale: da quella territoriale a quella dell'ambiente domestico. Le iniziative non sono rivolte solo agli “addetti ai lavori”, quali progettisti, costruttori, applicatori, tecnici delle Pubbliche Amministrazioni, ma anche ai cittadini e studenti che si vogliono informare ed avvicinare ai concetti dell’"abitare sostenibile”. Per maggiori informazioni sulla settimana della Bioarchitettura: tel. E fax 059.8860081 www.Bioecolab.it Per maggiori informazioni sul corso: http://www.Bioecolab.it/eventi_dett.asp?id=5  
   
   
ASCOLTARE ED ESSERE ASCOLTATI NEI LUOGHI DI LAVORO: NASCE IL PERSONAL TRAINER DELL’ASCOLTO, PER LIMITARE CONFLITTI E FRUSTRAZIONI  
 
Milano, 28 settembre 2004 - Si svolgerà mercoledì 13 ottobre, presso lo spazio congressi Milano Meeting di via Cosimo del Fante 10, il primo corso personalizzato per imparare ad ascoltare colleghi e collaboratori. Un personal trainer che aiuta a fare quello che nessuno ci ha mai insegnato né a scuola né in famiglia, ma che avrebbe dovuto insieme a leggere, a scrivere e a esprimersi in modo corretto. E’ quello che propone Formazione società esperta in formazione, registrando nell’incapacità di ascoltare uno dei fattori più a rischio nelle aziende. Queste ultime investono ingenti capitali nella formazione dei collaboratori e top manager, senza dare importanza all’ascolto come chiave di svolta per limitare inutili ansie, frustrazioni e conflitti, dovuti alle frequenti incomprensioni. Il rischio è quello di vanificare gli sforzi sia economici che psicologici, che implicano i corsi per migliorarsi a livello professionale. “Del resto per la nostra società – spiega Alvaro Bozzolo responsabile della società Formazione – comunicare, parlare in modo efficace è un fattore di successo sia per i singoli manager che per le aziende, che hanno dedicato all’ascolto un ruolo troppo marginale, oppure addirittura nullo. Il motivo? Perché si percepisce l’ascolto come una non azione, un essere passivi”. “Grave errore – continua Bozzolo – perché al contrario ascoltare è davvero difficile e implica uno sforzo a cui noi non siamo abituati. A dimostrarlo la nostra ricerca evidenzia come sia i capi che i loro collaboratori lamentino lo stesso problema. Ma questa non è una novità, la vera novità è che in passato si è tentato di risolvere questo problema imparando a comunicare meglio. Che è sicuramente corretto, ma non sufficiente. Anzi. Oggi vogliamo puntare di più sull’ascolto”. La nuova figura professionale, il personal trainer dell’ascolto insegna a individuare la naturale propensione all’ascolto per migliorare le capacità e soprattutto a distinguere ciò che dipende dai nostri desideri e vissuti e da quello che viene comunicato da chi abbiamo di fronte. “Il corso – prosegue Alvaro Bozzolo – che può essere seguito anche in gruppo, ha l’obiettivo di aumentare la capacità di negoziazione e mediazione e migliorare l’efficacia del lavoro di gruppo e della gestione dei conflitti”. Apprendere ad essere un buon ascoltatore – conclude Bozzolo - è un percorso che richiede tempo, pazienza ed esercizio, ma con un alto ritorno sull’investimento in azienda ed a casa. Le domande che ci dobbiamo porre rispetto alle nostre capacità di ascolto sono: come sappiamo ascoltare? Sappiamo farci ascoltare? Cosa ascoltare per capire chi abbiamo di fronte? Una cosa è certa: diversi tipi di ascolto portano a raggiungere obiettivi e conseguire risultati diversi. Perché se ascoltiamo il nostro cliente sapremo di cosa ha bisogno, se ascoltiamo i nostri dipendenti sapremo come motivarli, se ascoltiamo il nostro capo sapremo come essere più efficaci” I corsi di “Ascolto Attivo” sono modulabili in relazione alla composizione del gruppo a cui si rivolge l’azione formativa, mirati per gruppi omogenei, per funzioni e con obiettivi specifici. L’obiettivo comune è di aumentare la capacità di negoziazione e mediazione e migliorare l’efficacia del lavoro di gruppo e della gestione dei conflitti. “Ascoltare ed essere ascoltati nei luoghi di lavoro”. Quota: 150 euro.  
   
   
ASCOLTARE ED ESSERE ASCOLTATI NEI LUOGHI DI LAVORO: NASCE IL PERSONAL TRAINER DELL’ASCOLTO, PER LIMITARE CONFLITTI E FRUSTRAZIONI  
 
Milano, 28 settembre 2004 - Si svolgerà mercoledì 13 ottobre, presso lo spazio congressi Milano Meeting di via Cosimo del Fante 10, il primo corso personalizzato per imparare ad ascoltare colleghi e collaboratori. Un personal trainer che aiuta a fare quello che nessuno ci ha mai insegnato né a scuola né in famiglia, ma che avrebbe dovuto insieme a leggere, a scrivere e a esprimersi in modo corretto. E’ quello che propone Formazione società esperta in formazione, registrando nell’incapacità di ascoltare uno dei fattori più a rischio nelle aziende. Queste ultime investono ingenti capitali nella formazione dei collaboratori e top manager, senza dare importanza all’ascolto come chiave di svolta per limitare inutili ansie, frustrazioni e conflitti, dovuti alle frequenti incomprensioni. Il rischio è quello di vanificare gli sforzi sia economici che psicologici, che implicano i corsi per migliorarsi a livello professionale. “Del resto per la nostra società – spiega Alvaro Bozzolo responsabile della società Formazione – comunicare, parlare in modo efficace è un fattore di successo sia per i singoli manager che per le aziende, che hanno dedicato all’ascolto un ruolo troppo marginale, oppure addirittura nullo. Il motivo? Perché si percepisce l’ascolto come una non azione, un essere passivi”. “Grave errore – continua Bozzolo – perché al contrario ascoltare è davvero difficile e implica uno sforzo a cui noi non siamo abituati. A dimostrarlo la nostra ricerca evidenzia come sia i capi che i loro collaboratori lamentino lo stesso problema. Ma questa non è una novità, la vera novità è che in passato si è tentato di risolvere questo problema imparando a comunicare meglio. Che è sicuramente corretto, ma non sufficiente. Anzi. Oggi vogliamo puntare di più sull’ascolto”. La nuova figura professionale, il personal trainer dell’ascolto insegna a individuare la naturale propensione all’ascolto per migliorare le capacità e soprattutto a distinguere ciò che dipende dai nostri desideri e vissuti e da quello che viene comunicato da chi abbiamo di fronte. “Il corso – prosegue Alvaro Bozzolo – che può essere seguito anche in gruppo, ha l’obiettivo di aumentare la capacità di negoziazione e mediazione e migliorare l’efficacia del lavoro di gruppo e della gestione dei conflitti”. Apprendere ad essere un buon ascoltatore – conclude Bozzolo - è un percorso che richiede tempo, pazienza ed esercizio, ma con un alto ritorno sull’investimento in azienda ed a casa. Le domande che ci dobbiamo porre rispetto alle nostre capacità di ascolto sono: come sappiamo ascoltare? Sappiamo farci ascoltare? Cosa ascoltare per capire chi abbiamo di fronte? Una cosa è certa: diversi tipi di ascolto portano a raggiungere obiettivi e conseguire risultati diversi. Perché se ascoltiamo il nostro cliente sapremo di cosa ha bisogno, se ascoltiamo i nostri dipendenti sapremo come motivarli, se ascoltiamo il nostro capo sapremo come essere più efficaci” I corsi di “Ascolto Attivo” sono modulabili in relazione alla composizione del gruppo a cui si rivolge l’azione formativa, mirati per gruppi omogenei, per funzioni e con obiettivi specifici. L’obiettivo comune è di aumentare la capacità di negoziazione e mediazione e migliorare l’efficacia del lavoro di gruppo e della gestione dei conflitti. “Ascoltare ed essere ascoltati nei luoghi di lavoro”. Quota: 150 euro.  
   
   
LA SCIENZA E IL CITTADINO UN CONVEGNO PER DISCUTERE COME LA SCIENZA INFLUENZA LA NOSTRA VITA DI TUTTI I GIORNI, NELLA SOCIETÀ DI OGGI E IN QUELLA DI DOMANI  
 
Vicenza, 28 settembre 2004 - L’associazione per la Diffusione della Cultura Scientifica, in collaborazione con Mathesis (Associazione italiana per le Scienze Matematiche e Fisiche), e con il patrocinio della Provincia di Vicenza e della Camera di Commercio di Vicenza, organizzano il convegno “La Scienza e il Cittadino”, che si terrà Venerdì 1 ottobre dalle ore 15 alle ore 19, e sabato 2 ottobre, dalle ore 9 alle ore 12, presso l’Università di Vicenza, in Strabella S. Nicola 3. Lo spunto della discussione nasce dal fatto che l’attività scientifica, pur essendo uno dei fattori che maggiormente condizionano la società e la vita quotidiana, è poco compresa e partecipata dalle persone comuni. I cittadini restano così estranei e lontani dalle decisioni che invece li investono direttamente. Il convegno intende fare il punto sul rapporto tra Scienza e Cittadini, un dialogo che va costruito per affrontare i problemi etici, sociali e politici che la scienza pone sempre più frequentemente. E proprio dalla centralità delle questioni scientifiche nelle questioni di tutti i giorni nasce l’esigenza di riflettere su temi quali l’informazione, la comprensione degli argomenti scientifici e la possibilità di partecipare alle decisioni da parte dei cittadini. Resta centrale la questione di come avvicinare conoscenze elevate e linguaggi specialistici alla capacità di comprensione delle persone comuni, ma anche dei rappresentanti politici, chiamati a prendere decisioni che riguardano la collettività. L’associazione per la Diffusione della Cultura Scientifica e Mathesis intendono iniziare una discussione che si auspica possa proseguire anche in seguito. Il convegno apre venerdì 1 ottobre con la relazione di Francesco Chiminello, dell’Università di Padova, dal titolo “La Scienza e le credenze popolari”, seguita da “ La Scienza e la cultura occidentale” di Giovanni Munaretto, presidente di Mathesis. Seguiranno Pietro Greco, Istituto Sissa di Trieste, con il tema “La comunicazione scientifica nell’era post–accademica della scienza” e Michele Stanca, presidente della Società di Genetica Agraria che parlerà di “Genetica per il miglioramento delle produzioni vegetali agrarie”. A seguito delle relazioni si terrà lo spettacolo teatrale“Copenaghen” di Michael Frayn, a cura dell’Associazione teatrale “Città di Vicenza”, alle ore 19,15 nel Salone di Contrà del Monte 13 (ingresso gratuito). L’opera di Frayn, in un adattamento di Antonio Baldo, è un dialogo tra due premi Nobel per la scienza, Niels Bohr e Werner Heisenberg, in un misterioso incontro tra i due per discutere sul tema del nucleare. La pièce, ambientata nella Danimarca dominata dai Nazisti nel 1941, indaga i temi dell’etica scientifica, del rapporto tra scienza e politica e della scienza come potere. Alle ore 21, “A cena con Maurizio Scalabrin”, Sindaco di Montecchio Maggiore. La serata a tema verterà sulla questione dell’ambiente e della gestione dei rifiuti e della partecipazione della cittadinanza alla soluzione di questo problema tecnologico. Si terrà al Ristorante Garibaldi, in Piazza dei Signori (prenotazione entro il 28 settembre, presso il ristorante ore 10/12. € 35; €30 per i soci). Nella mattinata di sabato 2 ottobre riprenderanno le relazioni con Massimiliano Bucchi, dell’Università di Trento, sul tema “La Scienza come fenomeno sociale” e con Diego Santi, Enea di Bologna, che parlerà di “Scienza ed economia”. Seguiranno Giuseppe Pellegrini, Università di Padova, con “La Scienza e la partecipazione pubblica” e Paolo Vidali, Università di Padova, che concluderà con il tema “La Scienza e la democrazia”. A partire dalle ore 16, in Saletta Lampertico avrà inizio una rassegna di film, a cura di Daniela Zanolin, sul tema “Il gene e la cittadinanza”. In programma “Gattaca” di A. Niccol, ore 16; “Blade Runner” di R. Scott, alle ore 17,45; “Codice 46” di M. Winterbottom, alle ore 20,30. L’ingresso è gratuito.  
   
   
LA SCIENZA E IL CITTADINO UN CONVEGNO PER DISCUTERE COME LA SCIENZA INFLUENZA LA NOSTRA VITA DI TUTTI I GIORNI, NELLA SOCIETÀ DI OGGI E IN QUELLA DI DOMANI  
 
Vicenza, 28 settembre 2004 - L’associazione per la Diffusione della Cultura Scientifica, in collaborazione con Mathesis (Associazione italiana per le Scienze Matematiche e Fisiche), e con il patrocinio della Provincia di Vicenza e della Camera di Commercio di Vicenza, organizzano il convegno “La Scienza e il Cittadino”, che si terrà Venerdì 1 ottobre dalle ore 15 alle ore 19, e sabato 2 ottobre, dalle ore 9 alle ore 12, presso l’Università di Vicenza, in Strabella S. Nicola 3. Lo spunto della discussione nasce dal fatto che l’attività scientifica, pur essendo uno dei fattori che maggiormente condizionano la società e la vita quotidiana, è poco compresa e partecipata dalle persone comuni. I cittadini restano così estranei e lontani dalle decisioni che invece li investono direttamente. Il convegno intende fare il punto sul rapporto tra Scienza e Cittadini, un dialogo che va costruito per affrontare i problemi etici, sociali e politici che la scienza pone sempre più frequentemente. E proprio dalla centralità delle questioni scientifiche nelle questioni di tutti i giorni nasce l’esigenza di riflettere su temi quali l’informazione, la comprensione degli argomenti scientifici e la possibilità di partecipare alle decisioni da parte dei cittadini. Resta centrale la questione di come avvicinare conoscenze elevate e linguaggi specialistici alla capacità di comprensione delle persone comuni, ma anche dei rappresentanti politici, chiamati a prendere decisioni che riguardano la collettività. L’associazione per la Diffusione della Cultura Scientifica e Mathesis intendono iniziare una discussione che si auspica possa proseguire anche in seguito. Il convegno apre venerdì 1 ottobre con la relazione di Francesco Chiminello, dell’Università di Padova, dal titolo “La Scienza e le credenze popolari”, seguita da “ La Scienza e la cultura occidentale” di Giovanni Munaretto, presidente di Mathesis. Seguiranno Pietro Greco, Istituto Sissa di Trieste, con il tema “La comunicazione scientifica nell’era post–accademica della scienza” e Michele Stanca, presidente della Società di Genetica Agraria che parlerà di “Genetica per il miglioramento delle produzioni vegetali agrarie”. A seguito delle relazioni si terrà lo spettacolo teatrale“Copenaghen” di Michael Frayn, a cura dell’Associazione teatrale “Città di Vicenza”, alle ore 19,15 nel Salone di Contrà del Monte 13 (ingresso gratuito). L’opera di Frayn, in un adattamento di Antonio Baldo, è un dialogo tra due premi Nobel per la scienza, Niels Bohr e Werner Heisenberg, in un misterioso incontro tra i due per discutere sul tema del nucleare. La pièce, ambientata nella Danimarca dominata dai Nazisti nel 1941, indaga i temi dell’etica scientifica, del rapporto tra scienza e politica e della scienza come potere. Alle ore 21, “A cena con Maurizio Scalabrin”, Sindaco di Montecchio Maggiore. La serata a tema verterà sulla questione dell’ambiente e della gestione dei rifiuti e della partecipazione della cittadinanza alla soluzione di questo problema tecnologico. Si terrà al Ristorante Garibaldi, in Piazza dei Signori (prenotazione entro il 28 settembre, presso il ristorante ore 10/12. € 35; €30 per i soci). Nella mattinata di sabato 2 ottobre riprenderanno le relazioni con Massimiliano Bucchi, dell’Università di Trento, sul tema “La Scienza come fenomeno sociale” e con Diego Santi, Enea di Bologna, che parlerà di “Scienza ed economia”. Seguiranno Giuseppe Pellegrini, Università di Padova, con “La Scienza e la partecipazione pubblica” e Paolo Vidali, Università di Padova, che concluderà con il tema “La Scienza e la democrazia”. A partire dalle ore 16, in Saletta Lampertico avrà inizio una rassegna di film, a cura di Daniela Zanolin, sul tema “Il gene e la cittadinanza”. In programma “Gattaca” di A. Niccol, ore 16; “Blade Runner” di R. Scott, alle ore 17,45; “Codice 46” di M. Winterbottom, alle ore 20,30. L’ingresso è gratuito.  
   
   
LO SGUARDO DI HUBBLE NELL'UNIVERSO PRIMORDIALE CREA PIÙ PROBLEMI DI QUANTI NE RISOLVE  
 
Bruxelles, 28 settembre 2004 - Il telescopio spaziale Hubble ha fornito agli astronomi la più profonda e dettagliata visione dei confini dell'universo mai ottenuta fino ad oggi, permettendo loro di gettare uno sguardo ad alcune delle più antiche galassie fucine di stelle. L'hudf (Hubble's Ultra Deep Field) può rimontare del 95% indietro nel tempo verso il Big Bang, raccogliendo la debole luce di galassie che brillavano quando l'universo aveva appena qualche centinaio di milioni di anni e che ha impiegato i successivi 13 miliardi di anni per raggiungere la Terra. Un team guidato da Andrew Bunker, dell'università di Exeter (Regno Unito), ha condotto un'analisi dei dati messi a disposizione dalla Nasa. I risultati verranno pubblicati dalla 'Monthly notices of the Royal Astronomical Society'. A partire dai dati dell'Hudf, Bunker e i suoi colleghi hanno individuato 50 probabili galassie. Un membro del team, Elizabeth Stanway dell'università di Cambridge, ha spiegato: 'Le nubi di gas frapposte hanno assorbito la luce visibile delle galassie molto prima che raggiungesse la Terra, ma è ancora possibile rilevare i raggi infrarossi, e proprio questi raggi ci hanno portato a concludere che le galassie si trovino a una così grande distanza'. Per controllare i dati dell'Hudf, gli astronomi hanno usato due dei più grandi telescopi ottici terrestri, il Keck da dieci metri delle Hawaii e il Gemini da otto metri del Cile. 'Usare il Keck, il più grande telescopio ottico, è stato molto importante perché ci ha fatto capire che la popolazione di oggetti scoperti dal telescopio spaziale Hubble si trova realmente a distanze incredibili', ha detto Bunker. Ma più che fornire risposte ai misteri ancora insoluti, questa visione senza precedenti dell'universo primordiale ha creato nuovi problemi. Nella sua analisi, il team britannico ha trovato un numero di stelle sensibilmente inferiore a quello che ci si sarebbe aspettato in questa fase di sviluppo dell'universo. La cosa fa nascere vari dubbi sull'attuale ricostruzione delle prime fasi di sviluppo dell'universo. Gli scienziati ritengono che quando il collasso gravitazionale delle nubi inerti di atomi di idrogeno ed elio dette origine alle primissime stelle, la radiazione ultravioletta prodotta aiutò a 'bruciare' i restanti gas neutri e a dare così vita al plasma intergalattico che vediamo oggigiorno. Come Bunker ha però detto alla Bbc, i dati dell'Hubble suggeriscono che il tasso di formazione delle stelle in queste galassie primordiali fosse insufficiente a originare i livelli di radiazione necessari per produrre il plasma: 'Non c'è attività sufficiente a spiegare la reionizzazione dell'universo. Forse nelle fasi ancora più antiche della storia dell'universo c'era più attività in termini di formazione di stelle; è una possibilità'. 'Un'altra stimolante possibilità è che nell'universo primordiale le leggi fisiche fossero completamente differenti; la nostra conoscenza del comportamento cui obbediscono le stelle in formazione è piuttosto approssimata', ha sostenuto Bunker. Non tutti gli scienziati del settore sono concordano però con la sua valutazione, e la sola maniera per risolvere il problema sembra essere una missione di servizio della Nasa per ammodernare il telescopio Hubble. Poiché una tale missione è ben lungi dall'essere sicura, gli scienziati dovranno forse attendere che nel prossimo decennio venga messo in orbita il successore dello Hubble, il telescopio James Webb. Infolink: http://hubblesite.Org/  
   
   
LO SGUARDO DI HUBBLE NELL'UNIVERSO PRIMORDIALE CREA PIÙ PROBLEMI DI QUANTI NE RISOLVE  
 
Bruxelles, 28 settembre 2004 - Il telescopio spaziale Hubble ha fornito agli astronomi la più profonda e dettagliata visione dei confini dell'universo mai ottenuta fino ad oggi, permettendo loro di gettare uno sguardo ad alcune delle più antiche galassie fucine di stelle. L'hudf (Hubble's Ultra Deep Field) può rimontare del 95% indietro nel tempo verso il Big Bang, raccogliendo la debole luce di galassie che brillavano quando l'universo aveva appena qualche centinaio di milioni di anni e che ha impiegato i successivi 13 miliardi di anni per raggiungere la Terra. Un team guidato da Andrew Bunker, dell'università di Exeter (Regno Unito), ha condotto un'analisi dei dati messi a disposizione dalla Nasa. I risultati verranno pubblicati dalla 'Monthly notices of the Royal Astronomical Society'. A partire dai dati dell'Hudf, Bunker e i suoi colleghi hanno individuato 50 probabili galassie. Un membro del team, Elizabeth Stanway dell'università di Cambridge, ha spiegato: 'Le nubi di gas frapposte hanno assorbito la luce visibile delle galassie molto prima che raggiungesse la Terra, ma è ancora possibile rilevare i raggi infrarossi, e proprio questi raggi ci hanno portato a concludere che le galassie si trovino a una così grande distanza'. Per controllare i dati dell'Hudf, gli astronomi hanno usato due dei più grandi telescopi ottici terrestri, il Keck da dieci metri delle Hawaii e il Gemini da otto metri del Cile. 'Usare il Keck, il più grande telescopio ottico, è stato molto importante perché ci ha fatto capire che la popolazione di oggetti scoperti dal telescopio spaziale Hubble si trova realmente a distanze incredibili', ha detto Bunker. Ma più che fornire risposte ai misteri ancora insoluti, questa visione senza precedenti dell'universo primordiale ha creato nuovi problemi. Nella sua analisi, il team britannico ha trovato un numero di stelle sensibilmente inferiore a quello che ci si sarebbe aspettato in questa fase di sviluppo dell'universo. La cosa fa nascere vari dubbi sull'attuale ricostruzione delle prime fasi di sviluppo dell'universo. Gli scienziati ritengono che quando il collasso gravitazionale delle nubi inerti di atomi di idrogeno ed elio dette origine alle primissime stelle, la radiazione ultravioletta prodotta aiutò a 'bruciare' i restanti gas neutri e a dare così vita al plasma intergalattico che vediamo oggigiorno. Come Bunker ha però detto alla Bbc, i dati dell'Hubble suggeriscono che il tasso di formazione delle stelle in queste galassie primordiali fosse insufficiente a originare i livelli di radiazione necessari per produrre il plasma: 'Non c'è attività sufficiente a spiegare la reionizzazione dell'universo. Forse nelle fasi ancora più antiche della storia dell'universo c'era più attività in termini di formazione di stelle; è una possibilità'. 'Un'altra stimolante possibilità è che nell'universo primordiale le leggi fisiche fossero completamente differenti; la nostra conoscenza del comportamento cui obbediscono le stelle in formazione è piuttosto approssimata', ha sostenuto Bunker. Non tutti gli scienziati del settore sono concordano però con la sua valutazione, e la sola maniera per risolvere il problema sembra essere una missione di servizio della Nasa per ammodernare il telescopio Hubble. Poiché una tale missione è ben lungi dall'essere sicura, gli scienziati dovranno forse attendere che nel prossimo decennio venga messo in orbita il successore dello Hubble, il telescopio James Webb. Infolink: http://hubblesite.Org/  
   
   
RICERCA: UN DISTRETTO PER LA QUALITÀ DELLA VITA E PER TRASPORTI "INTELLIGENTI" DI PERSONE E COSE. TRECENTO NUOVI POSTI PER GIOVANI RICERCATORI IL MINISTRO MORATTI FIRMA A GENOVA PROTOCOLLO D'INTESA MIUR-REGIONE LIGURIA  
 
Roma, 28 settembre 2004 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, e il Presidente della Regione Liguria, Sandro Biasotti, hanno firmato questa mattina a Genova il protocollo d'intesa sul distretto tecnologico ligure sui "Sistemi intelligenti integrati". Ecco la sintesi dell'intervento del Ministro Letizia Moratti: "La costituzione del distretto tecnologico sui "Sistemi intelligenti integrati", proposta dalla Regione Liguria, si incentra su una linea programmatica e di ricerca che può essere alla base di significativi risultati tecnico-scientifici per applicazioni nei seguenti settori: infomobilità; qualità della vita (ambiente, sicurezza e salute). Le tecnologie specifiche da sviluppare nel Distretto sui sistemi intelligenti integrati si rifanno a discipline e tecnologie di base quali: informatica, elettronica, telecomunicazioni, bioingegneria, meccanica, ricerca operativa, automazione, ambiente, energia e sono in grado di generare un forte impatto di innovazione in molteplici settori produttivi, presidiati dalle grandi imprese nazionali e di accrescere la competitività di un vitale tessuto di piccole e medie imprese quale quello rappresentato dal Dixet della Liguria. I sistemi integrati intelligenti si inseriscono, peraltro, in un territorio che ha sempre operato nell'ottica del sistema e della integrazione, avendo realizzato nella sua storia prodotti e processi di cui si è avvantaggiato l'intero Paese. Basti pensare alle locomotive, ai motori e alle navi a vapore prodotte dall'Ansaldo. Gli studi di fattibilità hanno evidenziato anche che il distretto può contare sui seguenti elementi di forza: una significativa massa critica di attività e competenze collegate alla grande industria ed alle Pmi; una serie di riconosciute competenze di avanguardia in ambito scientifico/accademico. A conferma del primo punto si rileva che, in Liguria, il numero complessivo di risorse dedicate dalle imprese ad attività di ricerca ed innovazione tecnologica è rilevante: in termini assoluti circa 7.000 addetti su 110.000 occupati nel settore industriale. La spesa per R&s dell'industria ligure è stimabile in 200 milioni di euro all'anno (stima dato 2002). Tra i mercati di sbocco delle grandi imprese liguri molti sono riconducibili alle tematiche dei Sistemi intelligenti integrati. Mi riferisco in particolare alla logistica avanzata per merci e persone, ai sistemi di trasporto, alla sicurezza, all'energia, all'automazione, alle telecomunicazioni, all'ambiente, alla sanità. Le attività sulle quali il Distretto intende puntare sono riconducibili a: sviluppare iniziative a sostegno dell'innovazione tramite l'interazione tra mondo accademico e imprenditorialità industriale di tipo tecnologico; mettere a fattore comune risorse e "know-how"; incoraggiare le imprese a sviluppare progetti nel settore dei Sistemi intelligenti integrati, come strumento per perseguire l'innovazione; sviluppare/rafforzare il "technology-transfer" per valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica, finalizzandola alla ricaduta economica; sviluppare iniziative di attrazione di nuove imprese tecnologiche; favorire lo sviluppo di "start-up" tecnologiche (mettendo a disposizione strutture logistiche, risorse manageriali e legali) e sostenere "spin-off" ed "early stage"; incentivare laboratori di ricerca congiunti Università ed Enti di ricerca-imprese, nonché strutture comuni ad alto contenuto tecnologico come laboratori di test e certificazione; creare percorsi formativi di alto livello per sviluppare conoscenza (master, stage all'estero, scambio di personale tra industria e Università, etc.); attrarre l'interesse per Genova e la Liguria di "Venture-capital" a vocazione tecnologica; supportare l'internazionalizzazione del tessuto industriale ligure, con particolare riguardo al comparto delle Pmi. La Regione Liguria di concerto col Miur ha identificato tali obiettivi coinvolgendo in un programma condiviso una larga rappresentanza di soggetti imprenditoriali e della ricerca pubblica e privata operanti sul territorio. In tale quadro, il Miur e la Regione Liguria concordano sulla necessità di adottare una strategia condivisa per svolgere, nei settori scientifici e tecnologici predetti, interventi e azioni mirate al sostegno delle attività di ricerca, all'incremento del grado di innovatività delle imprese, alla valorizzazione del capitale umano e delle iniziative che promuovono il collegamento alle imprese e centri tecnologici connessi con le Università e i Centri di Ricerca, all'incentivazione delle mobilità dei ricercatori, sia a livello internazionale, sia a livello di scambi tra Università e imprese, all'efficace coinvolgimento di tutti i soggetti che sono impegnati nello sviluppo del territorio per il raggiungimento di tali obiettivi: Enti Locali, Università, Centri di Ricerca, Imprese, Associazioni. Gli obiettivi che con tale intervento si intende conseguire possono così schematizzarsi: rafforzare le competenze scientifiche nell'area di interesse, consentendo al Distretto di diventare un centro di assoluta eccellenza internazionale in un settore ad alta intensità di innovazione tecnologica; garantire una efficace contiguità con i distretti industriali costituiti in Liguria e con gli altri distretti tecnologici, italiani ed europei; potenziare una rete di collaborazioni agevole e flessibile basata su risorse proprie e strumenti del distretto; favorire lo sviluppo di imprenditorialità derivante dall'innovazione tecnologica; attrarre aziende innovative nell'area di interesse per investire in Liguria; accrescere l'occupazione nel settore R&s. I finanziamenti pubblici previsti, circa 30 milioni di euro, potranno generare opportunità occupazionali qualificate per oltre 300 nuovi ricercatori. Il distretto di cui oggi avviamo le procedure per l'attivazione, al pari dei sette precedenti, rappresenta un altro nodo della rete sulle eccellenze che il nostro Paese deve ed è in grado di esprimere, dando visibilità internazionale e competitività al nostro sistema produttivo".  
   
   
RICERCA: UN DISTRETTO PER LA QUALITÀ DELLA VITA E PER TRASPORTI "INTELLIGENTI" DI PERSONE E COSE. TRECENTO NUOVI POSTI PER GIOVANI RICERCATORI IL MINISTRO MORATTI FIRMA A GENOVA PROTOCOLLO D'INTESA MIUR-REGIONE LIGURIA  
 
Roma, 28 settembre 2004 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, e il Presidente della Regione Liguria, Sandro Biasotti, hanno firmato questa mattina a Genova il protocollo d'intesa sul distretto tecnologico ligure sui "Sistemi intelligenti integrati". Ecco la sintesi dell'intervento del Ministro Letizia Moratti: "La costituzione del distretto tecnologico sui "Sistemi intelligenti integrati", proposta dalla Regione Liguria, si incentra su una linea programmatica e di ricerca che può essere alla base di significativi risultati tecnico-scientifici per applicazioni nei seguenti settori: infomobilità; qualità della vita (ambiente, sicurezza e salute). Le tecnologie specifiche da sviluppare nel Distretto sui sistemi intelligenti integrati si rifanno a discipline e tecnologie di base quali: informatica, elettronica, telecomunicazioni, bioingegneria, meccanica, ricerca operativa, automazione, ambiente, energia e sono in grado di generare un forte impatto di innovazione in molteplici settori produttivi, presidiati dalle grandi imprese nazionali e di accrescere la competitività di un vitale tessuto di piccole e medie imprese quale quello rappresentato dal Dixet della Liguria. I sistemi integrati intelligenti si inseriscono, peraltro, in un territorio che ha sempre operato nell'ottica del sistema e della integrazione, avendo realizzato nella sua storia prodotti e processi di cui si è avvantaggiato l'intero Paese. Basti pensare alle locomotive, ai motori e alle navi a vapore prodotte dall'Ansaldo. Gli studi di fattibilità hanno evidenziato anche che il distretto può contare sui seguenti elementi di forza: una significativa massa critica di attività e competenze collegate alla grande industria ed alle Pmi; una serie di riconosciute competenze di avanguardia in ambito scientifico/accademico. A conferma del primo punto si rileva che, in Liguria, il numero complessivo di risorse dedicate dalle imprese ad attività di ricerca ed innovazione tecnologica è rilevante: in termini assoluti circa 7.000 addetti su 110.000 occupati nel settore industriale. La spesa per R&s dell'industria ligure è stimabile in 200 milioni di euro all'anno (stima dato 2002). Tra i mercati di sbocco delle grandi imprese liguri molti sono riconducibili alle tematiche dei Sistemi intelligenti integrati. Mi riferisco in particolare alla logistica avanzata per merci e persone, ai sistemi di trasporto, alla sicurezza, all'energia, all'automazione, alle telecomunicazioni, all'ambiente, alla sanità. Le attività sulle quali il Distretto intende puntare sono riconducibili a: sviluppare iniziative a sostegno dell'innovazione tramite l'interazione tra mondo accademico e imprenditorialità industriale di tipo tecnologico; mettere a fattore comune risorse e "know-how"; incoraggiare le imprese a sviluppare progetti nel settore dei Sistemi intelligenti integrati, come strumento per perseguire l'innovazione; sviluppare/rafforzare il "technology-transfer" per valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica, finalizzandola alla ricaduta economica; sviluppare iniziative di attrazione di nuove imprese tecnologiche; favorire lo sviluppo di "start-up" tecnologiche (mettendo a disposizione strutture logistiche, risorse manageriali e legali) e sostenere "spin-off" ed "early stage"; incentivare laboratori di ricerca congiunti Università ed Enti di ricerca-imprese, nonché strutture comuni ad alto contenuto tecnologico come laboratori di test e certificazione; creare percorsi formativi di alto livello per sviluppare conoscenza (master, stage all'estero, scambio di personale tra industria e Università, etc.); attrarre l'interesse per Genova e la Liguria di "Venture-capital" a vocazione tecnologica; supportare l'internazionalizzazione del tessuto industriale ligure, con particolare riguardo al comparto delle Pmi. La Regione Liguria di concerto col Miur ha identificato tali obiettivi coinvolgendo in un programma condiviso una larga rappresentanza di soggetti imprenditoriali e della ricerca pubblica e privata operanti sul territorio. In tale quadro, il Miur e la Regione Liguria concordano sulla necessità di adottare una strategia condivisa per svolgere, nei settori scientifici e tecnologici predetti, interventi e azioni mirate al sostegno delle attività di ricerca, all'incremento del grado di innovatività delle imprese, alla valorizzazione del capitale umano e delle iniziative che promuovono il collegamento alle imprese e centri tecnologici connessi con le Università e i Centri di Ricerca, all'incentivazione delle mobilità dei ricercatori, sia a livello internazionale, sia a livello di scambi tra Università e imprese, all'efficace coinvolgimento di tutti i soggetti che sono impegnati nello sviluppo del territorio per il raggiungimento di tali obiettivi: Enti Locali, Università, Centri di Ricerca, Imprese, Associazioni. Gli obiettivi che con tale intervento si intende conseguire possono così schematizzarsi: rafforzare le competenze scientifiche nell'area di interesse, consentendo al Distretto di diventare un centro di assoluta eccellenza internazionale in un settore ad alta intensità di innovazione tecnologica; garantire una efficace contiguità con i distretti industriali costituiti in Liguria e con gli altri distretti tecnologici, italiani ed europei; potenziare una rete di collaborazioni agevole e flessibile basata su risorse proprie e strumenti del distretto; favorire lo sviluppo di imprenditorialità derivante dall'innovazione tecnologica; attrarre aziende innovative nell'area di interesse per investire in Liguria; accrescere l'occupazione nel settore R&s. I finanziamenti pubblici previsti, circa 30 milioni di euro, potranno generare opportunità occupazionali qualificate per oltre 300 nuovi ricercatori. Il distretto di cui oggi avviamo le procedure per l'attivazione, al pari dei sette precedenti, rappresenta un altro nodo della rete sulle eccellenze che il nostro Paese deve ed è in grado di esprimere, dando visibilità internazionale e competitività al nostro sistema produttivo".  
   
   
PROGETTO D’AMPLIAMENTO DELLA SCUOLA GERMANICA DI MILANO "DEUTSCHE SCHULE MAILAND" IERI ALL’URBAN CENTER LA PREMIAZIONE DEL PROGETTO VINCITORE DEL CONCORSO  
 
Milano, 28 settembre 2004 - L’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga è intervenuto ieri alla premiazione e all’inaugurazione della mostra del progetto vincitore del concorso a inviti per l’ampliamento della Scuola Germanica di Milano – Deutsche Schule Mailand. Sono intervenuti, oltre all’assessore Verga, Bruno Simini Assessore all’Educazione e all’Infanzia, Andreas Kipar Membro del Consiglio d’Amministrazione della Scuola Germanica di Milano, Michael H. Gerdts Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia e gli architetti vincitori del concorso Mario Broggi e Michael Burkhardt dello studio Broggi & Burckhardt Architetti Associati. Il concorso, originatosi dalla necessità di ampliamento delle strutture esistenti della Scuola Germanica di Milano (Dsm), ha visto la sperimentazione di un’innovativa formula di progettazione “partecipata”, che si è articolata in tre workshop aperti al pubblico, durante i quali una discussione tra tutti i concorrenti e i futuri fruitori della struttura ha consentito di sollevare questioni e sollecitazioni utili per lo sviluppo dei progetti finali. Vincitore del concorso è stato lo studio degli architetti Mario Broggi e Michael Burkhardt, scelto tra i prestigiosi studi di architettura che hanno partecipato al concorso come Antonio Citterio & Partners, Studio Rota, Studio Ark Associati, Matteo Thun & Partners. “Questo concorso – ha sottolineato l’assessore Gianni Verga – dimostra ancora una volta come sia importante che anche i soggetti privati vengano coinvolti nell’utilizzo di questo strumento per la progettazione degli interventi”. “E’ proprio il metodo del concorso di progettazione – ha continuato l’assessore Verga - lo strumento che ha consentito all’Amministrazione di tornare ad essere il motore di sviluppo della città attraverso importanti progetti. L’ansaldo di Chipperfield, ad esempio, è un progetto che nasce da un concorso come anche l’Arengario di Italo Rota e la Beic di Wilson. Un metodo che, sulla scia di questo rinnovato impulso, stanno impiegando anche i soggetti privati con risultati eccellenti: l’Università Bocconi, dopo aver realizzato il suo ultimo edificio, l’Ellisse di Ignazio Gardella, ha assegnato il progetto Bocconi 2000 al gruppo Grafton Architects; il progetto per il recupero dell’edificio ex poste in via Bergognone è stato oggetto di concorso vinto dall’arch. Cucinella; la Fiera ha messo a concorso prima il Polo Esterno, che Fuksas si è aggiudicato e poi il Polo Urbano aggiudicatosi dalla cordata Citylife. Ora si unisce a loro la Scuola Germanica, con il progetto di Broggi e Burkhardt, con la quale mi complimento e mi compiaccio”. L’esposizione rimarrà aperta dal 27 settembre al 15 ottobre 2004, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00 orario continuato.  
   
   
PROGETTO D’AMPLIAMENTO DELLA SCUOLA GERMANICA DI MILANO "DEUTSCHE SCHULE MAILAND" IERI ALL’URBAN CENTER LA PREMIAZIONE DEL PROGETTO VINCITORE DEL CONCORSO  
 
Milano, 28 settembre 2004 - L’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga è intervenuto ieri alla premiazione e all’inaugurazione della mostra del progetto vincitore del concorso a inviti per l’ampliamento della Scuola Germanica di Milano – Deutsche Schule Mailand. Sono intervenuti, oltre all’assessore Verga, Bruno Simini Assessore all’Educazione e all’Infanzia, Andreas Kipar Membro del Consiglio d’Amministrazione della Scuola Germanica di Milano, Michael H. Gerdts Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia e gli architetti vincitori del concorso Mario Broggi e Michael Burkhardt dello studio Broggi & Burckhardt Architetti Associati. Il concorso, originatosi dalla necessità di ampliamento delle strutture esistenti della Scuola Germanica di Milano (Dsm), ha visto la sperimentazione di un’innovativa formula di progettazione “partecipata”, che si è articolata in tre workshop aperti al pubblico, durante i quali una discussione tra tutti i concorrenti e i futuri fruitori della struttura ha consentito di sollevare questioni e sollecitazioni utili per lo sviluppo dei progetti finali. Vincitore del concorso è stato lo studio degli architetti Mario Broggi e Michael Burkhardt, scelto tra i prestigiosi studi di architettura che hanno partecipato al concorso come Antonio Citterio & Partners, Studio Rota, Studio Ark Associati, Matteo Thun & Partners. “Questo concorso – ha sottolineato l’assessore Gianni Verga – dimostra ancora una volta come sia importante che anche i soggetti privati vengano coinvolti nell’utilizzo di questo strumento per la progettazione degli interventi”. “E’ proprio il metodo del concorso di progettazione – ha continuato l’assessore Verga - lo strumento che ha consentito all’Amministrazione di tornare ad essere il motore di sviluppo della città attraverso importanti progetti. L’ansaldo di Chipperfield, ad esempio, è un progetto che nasce da un concorso come anche l’Arengario di Italo Rota e la Beic di Wilson. Un metodo che, sulla scia di questo rinnovato impulso, stanno impiegando anche i soggetti privati con risultati eccellenti: l’Università Bocconi, dopo aver realizzato il suo ultimo edificio, l’Ellisse di Ignazio Gardella, ha assegnato il progetto Bocconi 2000 al gruppo Grafton Architects; il progetto per il recupero dell’edificio ex poste in via Bergognone è stato oggetto di concorso vinto dall’arch. Cucinella; la Fiera ha messo a concorso prima il Polo Esterno, che Fuksas si è aggiudicato e poi il Polo Urbano aggiudicatosi dalla cordata Citylife. Ora si unisce a loro la Scuola Germanica, con il progetto di Broggi e Burkhardt, con la quale mi complimento e mi compiaccio”. L’esposizione rimarrà aperta dal 27 settembre al 15 ottobre 2004, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00 orario continuato.  
   
   
ATM: PRECISAZIONI SULL’ATTIVITÀ DELLA PROCURA NEI CONFRONTI DEI DIPENDENTI  
 
Milano, 28 settembre 2004 - In merito all’attività della Procura di Milano nei confronti di un gruppo di dipendenti Atm, precisa quanto segue: Atm Spa ribadisce, ancora una volta, che la Procura di Milano ha proceduto d’ufficio avendo constatato comportamenti illegittimi tenuti da dei lavoratori aziendali, aggravati anche dalla scelta di non rispettare la precettazione prefettizia. Atm non ha presentato denuncia nei confronti dei propri dipendenti, ma ha fornito, per obbligo di legge come richiesto dalla Procura stessa, gli elenchi dei lavoratori che hanno attuato gli scioperi illegittimi che, precisa, rappresentano meno della metà della forza. Per concludere, atm rammenta che i veri danneggiati degli scioperi selvaggi sono tutti i cittadini, nell’interesse dei quali auspica che tali eventi non si ripetano più.  
   
   
ATM: PRECISAZIONI SULL’ATTIVITÀ DELLA PROCURA NEI CONFRONTI DEI DIPENDENTI  
 
Milano, 28 settembre 2004 - In merito all’attività della Procura di Milano nei confronti di un gruppo di dipendenti Atm, precisa quanto segue: Atm Spa ribadisce, ancora una volta, che la Procura di Milano ha proceduto d’ufficio avendo constatato comportamenti illegittimi tenuti da dei lavoratori aziendali, aggravati anche dalla scelta di non rispettare la precettazione prefettizia. Atm non ha presentato denuncia nei confronti dei propri dipendenti, ma ha fornito, per obbligo di legge come richiesto dalla Procura stessa, gli elenchi dei lavoratori che hanno attuato gli scioperi illegittimi che, precisa, rappresentano meno della metà della forza. Per concludere, atm rammenta che i veri danneggiati degli scioperi selvaggi sono tutti i cittadini, nell’interesse dei quali auspica che tali eventi non si ripetano più.