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Notiziario Marketpress di
Giovedì 07 Ottobre 2004 |
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VIA LIBERA CONDIZIONATO ALL’AVVIO DEI NEGOZIATI DI ADESIONE CON LA TURCHIA |
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Bruxelles, 7 ottobre 2004 - È un “sì qualificato”, come l’ha definito Romano Prodi, quello che la Commissione europea ha espresso ieri in merito all’avvio dei negoziati di adesione con la Turchia. Un consenso, cioè, “accompagnato da una serie di raccomandazioni per quanto riguarda il controllo e la verifica della situazione nel paese e sul modo di condurre i negoziati”. Nella raccomandazione presentata a Bruxelles, la Commissione propone di seguire, nell’avvio e nella gestione delle trattative, una strategia basata su tre pilastri fondamentali. Il primo riguarda il completo rispetto dei criteri politici di Copenaghen. In Turchia è già in atto un processo di riforme di immensa portata che ha mobilitato tutta la società turca. “Sul piano dei testi fondamentali relativi all’organizzazione della democrazia, sul piano dell’adesione alle diverse convenzioni internazionali e sul piano del diritto interno – ha ricordato Prodi –, la Turchia ha raggiunto, o meglio raggiungerà, con l’entrata in vigore del nuovo Codice penale appena adottato dal Parlamento, il livello richiesto dalle norme europee in materia”. Tuttavia, molto resta ancora da fare per avvicinare la realtà concreta a quella dei paesi Ue. Passi avanti vanno fatti su temi cruciali come la tortura, i diritti della donna, i diritti sindacali, la libertà religiosa e la libertà di espressione. Una verifica annuale degli sforzi di Ankara sarà necessaria a partire dal 2005. Se l’iter di adeguamento ai criteri di Copenaghen dovesse subire una frenata, soprattutto in relazione ai principi della libertà, della democrazia e del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e dello stato di diritto, la Commissione potrà in qualsiasi momento raccomandare la sospensione dei negoziati e rimettere la questione al Consiglio, che deciderà a maggioranza qualificata. Il secondo pilastro riguarda in modo specifico la gestione dei negoziati, che avranno luogo nell’ambito di una Conferenza intergovernativa in cui sarà richiesta l’unanimità e la piena partecipazione di tutti gli Stati membri. Il Consiglio dovrà fissare dei criteri minimi che la Turchia dovrà soddisfare per la chiusura di ogni negoziato e, in alcuni casi, anche per la loro apertura. Il recepimento delle varie parti dell’acquis comunitario, ad esempio, dovrà essere completo prima dell’avvio dei negoziati relativi a quelle parti stesse. Potranno inoltre essere fissati lunghi periodi di transizione, soprattutto in materia di politiche strutturali, agricoltura e libera circolazione dei lavoratori. Il terzo pilastro, infine, riguarda la necessità di rafforzare il dialogo politico e culturale fra i cittadini degli attuali Stati membri e quelli della Turchia. Il ruolo più importante dovrà essere svolto dalla società civile, aiutata in questo dalle istituzioni comunitarie. La Commissione ha annunciato che presenterà a breve delle proposte su come supportare questo dialogo. Il documento presentato a Bruxelles contiene anche una valutazione dell’impatto dell’adesione di Ankara sugli attuali assetti dell’Unione europea. “Il bilancio globale è positivo – ha dichiarato Prodi –. Tenuto conto di tutti i fattori, riteniamo che l’ingresso della Turchia possa costituire un apporto positivo all’Unione. Tuttavia le dimensioni del paese, la sua situazione geografica e le tradizioni di potere regionale, le capacità di difesa, la crescita demografica, il livello attuale di sviluppo, le disparità regionali, le infrastrutture e la consistenza della componente agricola e rurale della sua popolazione sono tutti elementi che impongono riflessioni approfondite e ovvie precauzioni nella conduzione delle trattative per evitare che l’integrazione della Turchia possa compromettere la costruzione che abbiamo intrapreso da oltre cinquant’anni”. Anche l’impatto finanziario di questa adesione è stato oggetto di valutazione. “La principale conclusione politica che si ricava da tale stima - ha concluso il Presidente Prodi - è che è inconcepibile inserire l’integrazione della Turchia nelle prospettive finanziarie 2007-2013 su cui sono già iniziati i negoziati sulla base delle proposte che la Commissione ha formulato qualche mese fa. Ciò significa che le trattative sui capitoli con incidenza finanziaria del trattato di adesione con la Turchia potranno essere avviate soltanto sulla base delle prospettive per il periodo successivo”. Questo orientamento è coerente con il ritmo prudente che la Commissione propone di dare ai negoziati. |
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GLI EUROPARLAMENTARI ELOGIANO L'AUDIZIONE DI POTOCNIK |
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Bruxelles, 7 ottobre 2004 - Dopo l'audizione del 1° ottobre, due tra i principali gruppi politici del Parlamento europeo hanno espresso il loro appoggio alla nomina del commissario designato per la Scienza e la ricerca, Janez Potocnik. Potocnik aveva descritto la sua idea della ricerca comunitaria agli europarlamentari del comitato Itre (Industry, Research and Energy), prima di rispondere alle domande dei singoli membri su un'ampia gamma di settori politici specifici. 'Il commissario designato Potocnik, sicuro ed estremamente ben informato, ha parlato con un'energia e un impegno che lasciano intravedere una vera leadership politica e una genuina capacità d'innovazione in questa fondamentale area politica europea. Ha dato vita a quella che per il momento è una delle migliori audizioni', ha dichiarato Graham Watson, capo del gruppo Alde (Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa). Watson ha proseguito: 'Ha prospettato una chiara strategia per rilanciare l'agenda di Lisbona, di cui considera la politica di ricerca e sviluppo una componente centrale. [...] Ho accolto con piacere il chiaro impegno di Potocnik sull'obiettivo [di Barcellona] di destinare il 3% del Pil comunitario alla ricerca. Ed ha anche perfettamente ragione nel chiedere che il bilancio europeo per la scienza e la ricerca venga raddoppiato'. In una dichiarazione comune, Hannes Swoboda e Reino Paasilinna, rispettivamente vicepresidente e coordinatore per la ricerca del Pse (il gruppo socialista al parlamento europeo), hanno intanto affermato: 'Potocnik ha dimostrato di essere un valido candidato al massimo posto della Commissione per la ricerca, si è impegnato a portare avanti il processo di Lisbona, la sostenibilità e l'inclusione sociale; tutti punti di grande importanza per il gruppo socialista e il suo ruolo futuro'. Aggiungendo qualcosa che può suonare come una riserva, gli europarlamentari hanno aggiunto: 'Potocnik può non avere una sufficiente conoscenza del lavoro che dovrà affrontare e potrebbe essere necessaria una più ampia e globale visione del suo ruolo'. La dichiarazione conclude però: '[S]embra evidente che ha svolto i suoi compiti e raccomanderemo al gruppo socialista la sua nomina'. Una volta completate tutte le audizioni, una conferenza dei presidenti dei comitati parlamentari procederà a una valutazione globale dei commissari designati. Successivamente il Parlamento, in seduta plenaria a Strasburgo a fine ottobre, deciderà se approvare la nuova Commissione. |
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GLI SVIZZERI INSEGNERANNO ALL'UE COME 'INCORAGGIARE' IL FINANZIAMENTO PRIVATO PER LA R&S? |
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Bruxelles, 7 otobre 2004 - Secondo Achilleas Mitsos, direttore generale della direzione generale Ricerca della Commissione, se gl'industriali esistono per far soldi, allora 'dobbiamo concludere che il fatto che non stiano investendo nella ricerca e sviluppo è la scelta più logica'. Mitsos, con due altri oratori invitati, stava partecipando a un dibattito informale dal titolo 'come incoraggiare il finanziamento privato per la R&s [ricerca e sviluppo]?', organizzato dal gruppo di riflessione Friends of Europe. Nel contesto dell'obiettivo di Barcellona, l'Ue vuole che entro il 2010 il finanziamento alla R&s arrivi fino al 3% del Pil, e che i due terzi del totale provengano dal settore privato. Attualmente, però, l'Ue investe nella ricerca appena l'1,9% del Pil, e solo il 56% circa del totale proviene dal settore industriale. 'È un problema veramente grave: significa che nei prossimi cinque anni dobbiamo raddoppiare il finanziamento privato alla R&s', ha spiegato Mitsos. In Svizzera, al contrario, il 69% dei fondi per la ricerca sono di fonte privata; la presenza al dibattito della missione svizzera presso l'Ue e dell'agenzia svizzera per la scienza lasciava sperare di poter imparare qualcosa da quello che Dante Martinelli, ambasciatore svizzero presso l'Ue, ha definito 'un partenariato estremamente proficuo' tra i settori pubblico e privato nel suo paese. Per Jane Royston, professore d'imprenditorialità e innovazione all'istituto federale svizzero di tecnologia, la Svizzera è il paese più innovativo al mondo, secondo indicatori quali i premi Nobel o i brevetti pro capite. Per spiegare le ragioni di una tale situazione, Royston ha sottolineato la capacità svizzera di trasformare aziende moribonde in aziende moderne (per esempio quando l'industria dell'orologeria meccanica si è riciclata nella produzione di tecnologie spaziali miniaturizzate) e ha ricordato la vicinanza dell'élite politica ed economica svizzera alla tecnologia, a suo avviso una delle caratteristiche salienti di una società innovativa. Secondo Mitsos, tuttavia, anche se è giusto e corretto parlare di mancanza di una cultura innovativa, 'non dovremmo cercare di sviluppare una tale cultura rinunciando ai risvolti pubblici in Europa'. A suo avviso, la ragione principale che spiega perché gli uomini d'affari europei non investono nella R&s è la mancanza d'intervento pubblico, aiuti di stato e incentivi fiscali: 'Perché noi europei non riusciamo a capire che la ricerca dovrebbe essere meno tassata?' ha chiesto. Mitsos ha ricordato che anche se la mancanza d'investimenti privati nella ricerca è spesso considerata 'un problema europeo', ciò non significa necessariamente che l'Unione europea possa cambiare la situazione. 'Molte cose sono nelle mani dei governi nazionali, e se i governi non agiscono immediatamente non penso che il settore privato possa sentirsi incoraggiato a investire nella ricerca'. Il direttore generale ha aggiunto: 'Chiedere alla Commissione di proporre norme fiscali comuni per la ricerca è impossibile: alcuni Stati membri si rifiuterebbero semplicemente di prenderle in considerazione'. Ma vi sono altre strade che permettono all'Ue di dare un contributo, ha detto Mitsos, per esempio l'approccio comunitario agli aiuti di stato, la creazione di piattaforme tecnologiche pilotate dall'industria, un metodo di coordinamento aperto. Miloslav Ransdorf, vicepresidente del comitato parlamentare Itre (Industry, Research and Energy), ha ammesso che esistono strade praticabili per incoraggiare le aziende private a investire nella ricerca: 'È importante offrire vantaggi fiscali alle aziende che stanno migliorando le tecnologie e creando posti di lavoro'. Secondo Ransdorf sarà inoltre necessario che varie università uniscano i propri sforzi e adottino un approccio multisettoriale alla ricerca, se vogliono soddisfare le esigenze del mondo industriale. 'Non esiste una soluzione miracolosa', ha concluso Royston. Mitsos ha tuttavia concluso sottolineando che grandi aziende europee, ad esempio la Siemens, stanno investendo nella ricerca; solo, hanno scelto di farlo al di fuori dell'Ue. 'Non dobbiamo fornire alibi al settore pubblico: la causa è la mancanza d'incentivi'. |
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AUDIZIONE DI ROCCO BUTTIGLIONE (GIUSTIZIA, LIBERTÀ E SICUREZZA) |
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Bruxelles, 5 ottobre 2004. Rocco Buttiglione ha ricevuto il portafoglio della giustizia, libertà e sicurezza nella futura Commissione Barroso, di cui verrebbe ad essere Vicepresidente. Sottoposto oggi ad un'audizione di tre ore dalla commissione per le libertà pubbliche, la giustizia e gli affari interni, egli affronterà domani un'ulteriore audizione di un'ora e mezza, davanti alla commissione giuridica. Tra gli argomenti emersi nel corso del dibattito odierno figurano l'immigrazione, il rapporto tra la tutela della privacy e le esigenze in materia di sicurezza, la protezione delle minoranze e delle donne, il principio della non discriminazione applicato agli omosessuali. I rapporti interistituzionali Buttiglione si è rivolto ai deputati della commissione chiamandoli "colleghi", in quanto anch'egli è stato membro di questo organo parlamentare. "Ho avuto l'onore di rappresentare il popolo europeo assieme a voi", ha detto. Il primo tema affrontato dal Vicepresidente designato è stato quello del rapporto tra il Parlamento e la Commissione; quest'ultima deve essere un soggetto politico che definisce "un interesse generale europeo, un bene comune europeo" in "dialettica con gli Stati membri". Per svolgere questa funzione, essa "ha bisogno del sostegno forte e convinto del Parlamento europeo", che fornisce legittimità democratica e "impedisce che la Commissione divenga un organo burocratico". Gli attacchi odierni al progetto europeo sono infatti incentrati sulla "burocratizzazione", vale a dire la preoccupazione per un potere sottratto al controllo popolare del Parlamento. Questo controllo rappresenta "la forza della Commissione come noi la vogliamo", ha detto l'oratore, che ha ricordato il richiamo di Durão Barroso ad una forte partnership tra le due istituzioni. In merito all'anticipazione dell'applicazione di alcune parti della Costituzione per l'Europa, Buttiglione ha ricordato il motto latino "nemo plus iuri tribuere potest quam ipse habet", nessuno può dare più diritti ad un altro di quanti egli stesso ne possegga, riferendosi ai diritti del Consiglio, garantiti dai trattati esistenti, i quali peraltro consentono un "grande spazio di azione", specialmente nell'area di libertà, sicurezza e giustizia. Nella prospettiva del Consiglio europeo di novembre dedicato proprio a questo tema, il Vicepresidente designato ha ricordato la possibilità di comunitarizzare, tramite un voto unanime del Consiglio, buona parte del titolo Iv dedicato a visti, asilo e immigrazione, estendendo così il potere di codecisione del Parlamento su questioni come l'immigrazione. E infatti, rispondendo a Stefano Zappalà (Ppe/de, It), il Vicepresidente designato si è detto d'accordo sulla necessità che l'insieme del Titolo Iv del Trattato sia comunitarizzato e che si facciano tutti gli sforzi possibili per riuscirci. Egli ha poi affermato che si dovrà anticipare "lo spirito della Costituzione" nell'ambito di sua competenza. Non si tratta di "andare contro, ma di andare oltre la base giuridica esistente", ha detto. Terrorismo: sicurezza, ma anche libertà Buttiglione ha sottolineato come sia in crescita la richiesta di sicurezza da parte di una "società spaventata": "siamo in guerra con il terrorismo e noi vinceremo questa guerra". Egli ha poi aggiunto: "ma non possiamo ridurre gli spazi di libertà della nostra società". La sfida consiste quindi nel "dare contemporaneamente più sicurezza e più libertà", ha detto l'oratore, che ha ricordato l'esempio italiano della lotta al terrorismo negli anni '70 e '80. Egli ha aggiunto: "noi siamo fratelli degli americani, non siamo fratelli gemelli. Molte cose dobbiamo copiare dagli Stati Uniti, Guantanamo invece no". Rispondendo a Carlos Coelho (Ppe/de, Pt), Edith Mastenbroek (Pse, Nl), Sarah Ludford (Alde/adle, Uk) e Athanasios Pafilis (Gue/ngl, El) su come intende conciliare i diritti umani e il diritto alla privacy con le esigenze in materia di sicurezza, il Vicepresidente designato ha voluto sottolineare come la lotta al terrorismo non possa andare a scapito delle libertà fondamentali che sono sancite dalla Costituzione e dalla Charta europea. Bisogna quindi trovare una risposta equilibrata che, al contempo, tenga conto della richiesta dei cittadini di vedersi garantita una maggiore sicurezza. Riguardo al trasferimento dei dati personali per i passeggeri in viaggio verso gli Usa, Rocco Buttiglione ha auspicato che venga presto trovato un "accordo pragmatico" che consenta alle compagnie aeree europee di partecipare al mercato americano. Se la Corte di Giustizia, ha aggiunto, emanerà una sentenza che ritiene la posizione della Commissione non equilibrata, si dovrà fare il possibile per migliorarla. Andranno inoltre valutati quali dati personali trattenere, chi avrà accesso a queste informazioni e quali salvaguardie garantire ai cittadini. Romano Maria La Russa (Uen, It), citando il caso di Battisti, condannato a tre ergastoli, ha chiesto se la Commissione non dovrebbe approntare una strategia che eviti il ripetersi di "casi tanto riprovevoli che offendono la dignità dei popoli" e che favorisca l'adozione di misure "che evitino ad un criminale riconosciuto di circolare liberamente all'interno di uno Stato membro". Buttiglione ha risposto che la Commissione sta facendo del suo meglio, con il mandato d'arresto europeo che eviterà in futuro "casi così evidenti di non cooperazione giudiziaria all'interno dell'Unione" che esprimono una diffidenza che va superata: "in quel caso, l'Italia è stata considerata un Paese non sicuro". Giusto Catania (Gue/ngl, It) si è chiesto se una politica antiproibizionista non possa ridurre gli utili delle mafie e delle organizzazioni terroriste. "È una soluzione che è stata proposta da alcuni e che è vista male da altri", ha risposto Buttiglione, che ha aggiunto: "non sono convinto che abbiano ragione gli uni, non sono neanche convinto che abbiano ragione gli altri". Secondo l'oratore il problema va affrontato con grande delicatezza: "noi non dobbiamo considerare chi consuma droga come perduto", bensì occorre creare condizioni di recupero e "non dobbiamo cercare un modo che gli consenta di morire senza darci fastidio". Immigrazione Buttiglione ha precisato di non aver mai proposto la costituzione di campi di concentramento in Nordafrica dove deportare gli immigrati illegali residenti nell'Unione: si tratta di "un'idea ripugnante" che, tra l'altro, non terrebbe conto del fatto che i Paesi della sponda sud del Mediterraneo sono degli Stati sovrani, ha detto. L'oratore ha affermato che il problema consiste nell'emergenza umanitaria cui i Paesi rivieraschi non sono in grado di far fronte, cui si aggiunge l'esigenza di guidare le correnti migratorie, sostituendo l'immigrazione legale a quella illegale. Dei 1127 morti registrati nel fondo del Mediterraneo, molti avrebbero potuto venire in Europa per canali legali, ha detto, aggiungendo: la Germania ha fatto lo stesso in Italia sino a 30-40 anni fa, lo stesso ha fatto l'Italia in Albania. Egli ha auspicato che la Libia e l'Algeria sottoscrivano la Convenzione di Ginevra. Secondo l'oratore, che ha rivolto un tributo all'attuale commissario Antonio Vitorino, il diritto di asilo è un problema diverso. "La pratica dell'impacchettamento rapido e istantaneo di aspiranti immigrati per essere rispediti a casa loro sta diventando una pratica abituale del Governo di cui Lei è Ministro dimissionario", ha detto Monica Frassoni (Verdi/ale, It) che ha chiesto al Vicepresidente designato se la considera una pratica illegale oppure in linea con le convenzioni internazionali. Buttiglione ha premesso che un commissario non ha un rapporto di dipendenza con il Governo del suo Paese di origine e che sarà "giudice imparziale di ogni trasgressione da parte del Governo italiano dei principi umanitari se questa dovesse avere luogo". Egli ha poi citato alcuni dati riferitigli dal Ministro dell'Interno Pisanu e ha affermato che occorre facilitare l'accesso dell'Alto commissario delle Nazioni unite per i rifugiati. Giusto Catania (Gue/ngl, It) ha ricordato che in questo momento c'è "un ponte aereo con persone che vengono stipate in aerei, vengono ammanettate, identificate in modo sommario". Secondo l'oratore, che ha parlato di "deportazione di massa" e che sostiene che a molti di loro non verrebbe garantita la possibilità di chiedere asilo, "l'Italia sta violando la Convenzione europea sui diritti umani e la Convenzione di Ginevra sull'obbligo di non respingimento". Egli ha dapprima chiesto di bloccare questa "deportazione", tenendo conto che la Libia non ha firmato la Convenzione di Ginevra; ha poi domandato al Vicepresidente designato eviterà l'istituzione dei centri di permanenza in Libia, qualora non firmi la Convenzione. Buttiglione ha risposto che le informazioni in suo possesso non corrispondono a quanto affermato dal deputato: il diritto a presentare domanda d'asilo è rispettato e il comportamento delle forze dell'ordine coinvolte è esemplare. "Se queste informazioni risultassero sbagliate, certamente io sarò il primo a condannare l'azione del Governo italiano". Sul secondo punto, egli ha detto che occorre fare forti pressioni affinché la Libia accetti di sottoscrivere la Convenzione di Ginevra. Mario Borghezio (Ind/dem, It) ha proposto di istituire in Africa un "Ufficio Europa" per informare sulle modalità di immigrazione. Il Vicepresidente designato ha fatto notare come i consolati europei avrebbero già oggi il dovere di svolgere queste attività. "Non si tratta di nulla di nuovo: si tratta di fare in modo efficiente e organizzato quello che adesso si fa in modo inefficiente e disorganizzato", ha detto, aggiungendo che le leggi attuali sono buone ma l'applicazione è insufficiente e impedisce che il datore di lavoro e il prestatore d'opera entrino in contatto. Al contrario, applicando uno strumento del genere, "questo ci darebbe l'immigrazione legale che è il migliore antidoto all'immigrazione illegale". Secondo l'oratore, l'operazione non è possibile se non sarà inserita dentro un programma di cooperazione che consenta la creazione di posti di lavoro anche sull'altra sponda del Mediterraneo, nell'ambito di una forte spinta per la democratizzazione, garantita da "un accordo generale mediterraneo che garantisca diritti umani, regole precise sull'immigrazione e sviluppo economico". Roberta Angelilli (Uen, It) ha chiesto chiarimenti sui poteri attribuiti all'Agenzia per il controllo delle frontiere, nonché sul finanziamento delle spese di rimpatrio. Il Vicepresidente designato ha fatto notare come il problema interessi tutti gli Stati membri a prescindere dai loro confini esterni: da qui nasce un'esigenza di coordinamento del controllo delle frontiere e di un'adeguata divisione dei costi. I due strumenti proposti dalla Commissione sono: l'Agenzia, che ha funzioni di coordinamento e di controllo della qualità del difesa confine; un sostegno reciproco, sia finanziario, sia sotto forma di task force capace di intervenire nelle situazioni di emergenza. Lapo Pistelli (Alde/adle, It) ha rivolto una domanda in merito alla direttiva sulle procedure d'asilo, bloccata in Consiglio, nonché sulla posizione della Commissione che ha respinto le richieste di sette Paesi africani, considerati sicuri da alcuni Stati membri. Il Vicepresidente designato ha fatto notare come l'Esecutivo non sia contrario alla possibilità di considerare domande d'asilo al di fuori del territorio dell'Unione, se esistono sufficienti garanzie. Egli ha aggiunto di non vedere alternative, in una situazione di emergenza umanitaria che richiede di agire: "non possiamo chiudere gli occhi". Giustizia Nel rispondere a Martine Roure (Pse, Fr), Buttiglione ha assicurato la sua indipendenza dal governo italiano ed ha affermato che è sua intenzione agire secondo coscienza, "nell'interesse dei cittadini europei". Egli ha poi precisato che l'Italia non è il solo Stato membro che sconta del ritardo nel recepimento del mandato d'arresto d'europeo e che, comunque, ha già operato le necessarie sollecitazioni affinché tale questione sia presto inserita all'ordine del giorno dei lavori parlamentari. Antonio Tajani (Ppe/de, It) ha chiesto quali iniziative avesse in mente sul problema della lunghezza dei processi. Il Vicepresidente designato ha osservato: "una giustizia ritardata è una giustizia denegata". Egli ha identificato alcune aree sulle quali lavorare: la possibilità dell'arbitrato, su cui già si è mosso l'Esecutivo attuale; standard comuni di giustizia; il rafforzamento dei diritti della difesa; l'armonizzazione parziale dei sistemi giudiziari come base del riconoscimento reciproco. Tratta delle donne, diritti delle minoranze, diritti degli omosessuali, libertà d'informazione La tratta delle donne e il loro reinserimento nella società sono state oggetto degli interventi di Genowefa Grabowska (Pse, Pl) e di Maria Carlshamre (Alde/adle, Se). Quest'ultima in particolare ha citato l'esempio della legislazione italiana in materia, che fornisce alle vittime il diritto al permesso di soggiorno, prima temporaneo, poi permanente. "Lei è pronto, come commissario, a lavorare per rendere questo una realtà europea?" Il Vicepresidente designato ha ricordato che Antonio Vitorino ha già introdotto una linea d'azione ispirata allo stesso principio e ha affermato che occorre una compagna che le informi sulla protezione cui hanno diritto se testimoniano contro gli sfruttatori e sulla possibilità di reinserimento nella società (ma su quest'ultimo punto non c'è identità di vedute tra gli Stati membri) In risposta a Kinga Gal (Ppe/de, Hu), Tatjana ŽDanoka (Verdi/ale, Lv), Lívia Járóka (Ppe/de, Hu) che lo hanno interrogato circa le sue intenzioni in merito alla tutela della minoranze, il Vicepresidente ha affermato che questa tematica rappresenta "una pietra miliare" dell'Unione europea. Riconoscendo il persistere di problemi in taluni Stati membri, egli ha quindi portato ad esempio quanto fatto in Italia a tutela delle minoranze tedesche, francofone e slave. Nell'assicurare poi il suo «impegno totale» sulla questione, Rocco Buttiglione ha affermato che userà tutti gli strumenti politici disponibili per fare opera di convincimento sugli Stati membri più restii, ipotizzando anche il ricorso alla Corte di Giustizia se ciò si avverasse necessario. Lilli Gruber (Pse, It) ha chiesto al Vicepresidente designato come giudica la situazione della libertà d'informazione in Italia e se intende dare seguito alla richiesta formulata dal Parlamento alla Commissione di proporre delle misure volte a garantire il pluralismo dei media. Rocco Buttiglione ha riconosciuto che vi sono reali problemi dal punto di visto del pluralismo in Italia, ma "non solo di una parte" in quanto esistono altri "cartelli dell'informazione". Una liberalizzazione farebbe bene alla democrazia italiana, ha aggiunto, "se fosse una liberalizzazione generale, aperta a tutti". Inoltre ha citato i due provvedimenti legislativi sul conflitto d'interessi e sulle Telecomunicazioni che saranno valutati dalla Commissione. L'italia, ha quindi affermato, "non merita di essere trascinata sul banco degli imputati" perché anche diversi altri Stati membri hanno questo stesso tipo di problemi. Riguardo alla seconda domanda, ha risposto che la Commissione dovrà monitorare la situazione esistente e, se del caso, "proporre delle misure che favoriscano un vero pluralismo in tutti gli Stati membri". Interrogato da alcuni deputati sulle posizioni espresse in passato in merito agli omosessuali, Rocco Buttiglione ha voluto distinguere tra il giudizio morale e la legge, ed ha garantito che le sue opinioni personali non avranno ripercussioni sulle politiche. Il principio della non discriminazione, ha precisato, si applica a tutti i cittadini nello stesso modo. Si tratta di un principio sancito dalla Costituzione e dalla Carta dei diritti fondamentali che "tutti abbiamo scritto e a cui tutti siamo vincolati". Nell'esercizio delle sue funzioni, ha quindi affermato, sarà suo compito difendere tale principio. Nel rispondere a Bogdan PĘk (Ind/dem, Pl), poi, il Vicepresidente designato ha sostenuto che per "matrimonio" intende l'unione tra un uomo e una donna e, precisando che si tratta comunque di un tema di competenza nazionale, ha osservato come la sua posizione sia condivisa da 22 dei 25 Stati membri. Affermando, infine, che uno dei problemi che sconta l'Europa è la denatalità perché non si fornisce abbastanza aiuto alle donne, egli ha quindi affermato che in futuro tale questione dovrà essere trattata in modo adeguato. |
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SUL SITO GLI INTERVENTI DEL MINISTRO AL QUESTION TIME SU FINANZIAMENTO INFRASTRUTTURE E SU TUTELA DEL POTERE D’ACQUISTO |
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Roma, 7 ottobre 2004 - Il Mef comunica che al termine del Question Time di ier alla Camera, gli interventi del Ministro Domenico Siniscalco sul "Finanziamento delle Infrastrutture" e sulla "Tutela del potere d’acquisto" saranno disponibili sul sito www.Mef.gov.it tra gli Ultimi documenti pubblicati. |
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TITOLI DI STATO OGGETTO DELL’ASTA COMPETITIVA DI RIACQUISTO |
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Roma, 7 ottobre 2004Il Mef comunica che i titoli oggetto dell’asta competitiva di riacquisto, riservata agli operatori specialisti in titoli di Stato e prevista per oggi sono i seguenti: Codice Isin | Tipo Titolo | Data Emissione | Data Scadenza | It0003522254 | Btp | 01/09/2003 | 01/09/2006 | It0003413892 | Btp | 15/01/2003 | 15/01/2008 | It0003532097 | Btp | 15/09/2003 | 15/09/2008 | It0001321774 | Cct | 01/03/1999 | 01/03/2006 | It0003384903 | Cct | 01/10/2002 | 01/10/2009 | |
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REMEDY SPONSORIZZA LA XV TAVOLA ROTONDA CON IL GOVERNO ITALIANO AL CENTRO DEGLI INTERVENTI LE STRATEGIE PER AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA ITALIA E LE ESPERIENZE DI E-GOVERNMENT |
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Roma, 7 ottobre 2004 - L’innovazione tecnologica a servizio dell’e-government è il tema dell’intervento di Remedy alla Xv Tavola rotonda con il Governo Italiano che si svolge a Roma il 6 e 7 ottobre. Remedy illustra le sue esperienze operative riguardo alla sfida della qualità dei servizi ai cittadini a costi contenuti. L’evento sponsorizzato da Remedy (per il programma dettagliato visitare www.Businessinternational.it ) vede la partecipazione dei principali esponenti di governo che si raffrontano con esponenti dell’opposizione, rappresentanze sindacali e con i leader delle principali imprese italiane sulle strategie per incrementare la competitività del Sistema Italia. In particolare Remedy, business unit della società Usa Bmc Software, ha sviluppato applicazioni che consentono alle Pa di aumentare la presenza dell’Ict nella macchina amministrativa offrendo ai cittadini servizi secondo tempi e modalità determinati, in maniera rapida ed efficace e dando, inoltre, all’utente la possibilità di monitorare autonomamente e in tempo reale lo stato di avanzamento delle proprie richieste. Le applicazioni di Remedy permettono, poi, di visualizzare differenti parametri sulla qualità del servizio sulla base del tipo di utenza, del canale di comunicazione usato, dell’ esigenza evidenziata o della priorità indicata. Al loro attivo Remedy e Bmc Software possono vantare, infatti, casi di successo internazionali per le pubbliche amministrazioni degli Usa, del Regno Unito e della Spagna. |
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CORPORATE GOVERNANCE: COMMISSION URGES MEMBER STATES TO ENSURE A STRONG ROLE FOR INDEPENDENT DIRECTORS |
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Brussels, 7 October 2004 - The European Commission has formally invited Member States, through a Commission Recommendation, to reinforce the presence and role of independent non-executive directors on listed companies’ boards. Protecting shareholders, employees and the public against potential conflicts of interest, by an independent check on management decisions, is particularly important to restore confidence in financial markets after recent scandals. The Commission has also adopted a Recommendation on directors’ remuneration (see Ip/04/1183). Internal Market Commissioner Frits Bolkestein said: “There are groups within listed companies which sometimes have different interests – management, major shareholders, minority shareholders. There need to be ‘referees’. So boards should have a sufficient number of independent non-executive or supervisory directors who can nip potential conflicts of interest in the bud. Independent directors have a role to play both in companies with dispersed ownership, where managers need to be made accountable to weak shareholders, and in companies with controlling shareholders, where independent directors can help protect minority shareholders.” The non-binding Recommendation concentrates on the role of non-executive or supervisory directors in key areas where executive or managing directors may have conflicts of interest. It includes minimum standards for the qualifications, commitment and independence of non-executive or supervisory directors. The main principles in the Recommendation are: The administrative, managerial and supervisory bodies should include overall an appropriate balance of executive/managing and non-executive/supervisory directors so that no individual or small group can dominate decision-making. Boards should be organised so that a sufficient number of independent non-executive or supervisory directors play an effective role in defining and dealing with potential conflicts of interest. To this end, nomination, remuneration and audit committees should normally be created within the (supervisory) board. The Recommendation defines minimum standards for the creation, composition and role of those committees. A director is considered independent when free from any business, family or other relationship - with the company, its controlling shareholder or the management - which might jeopardise his or her judgement. The (supervisory) board should be composed of members who, taken together, have the diversity of knowledge, judgement and experience to properly complete their tasks. All directors should devote to their duties the necessary time and attention. When the appointment of a director is proposed, his or her other significant professional commitments should be disclosed. The Recommendation is addressed to Member States. Since differing approaches to corporate governance are deeply rooted in national traditions, particular care has been taken to provide for maximum flexibility in the ways Member States can apply the principles in the Recommendation. The Recommendation takes account of efforts already made in Member States and aims by identifying best practices to foster convergence on these issues in the Eu. The Commission will closely monitor the application of this Recommendation to identify whether additional measures may be desirable in the medium term. The full Recommendation is at: http://www.Europa.eu.int/comm/internal_market/company/independence/index_en.htm |
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BANCA INTESA, ACCORDO TRANSATTIVO CON PARMALAT: PRECISAZIONE |
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Milano, 7 ottobre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa riunitosi ieri ha approvato l’ipotesi di accordo transattivo della controllata Nextra con il gruppo Parmalat in merito alle obbligazioni di 300 milioni di euro nominali acquistate nel giugno-luglio 2003. Banca Intesa ribadisce l’assoluta correttezza dei comportamenti del Gruppo e precisa di essere addivenuta all’ipotesi di accordo al fine di evitare qualsiasi turbamento che sarebbe potuto sorgere nella clientela a seguito del coinvolgimento del Gruppo in lunghe controversie giudiziarie. L’onere dell’accordo non graverà in alcun modo sulla clientela né sulla patrimonializzazione di Nextra, che verrà supportata finanziariamente nella transazione dagli azionisti di controllo Banca Intesa e Intesa Holding Asset Management. L’onere dell’accordo - 160 milioni di euro, che si commisurano a circa l’1,5% del margine d’intermediazione atteso per il Gruppo Intesa nell’intero esercizio 2004 - è ampiamente fronteggiato dai proventi straordinari previsti per il Gruppo nel secondo semestre. In particolare, il Consiglio odierno ha autorizzato operazioni riguardanti società immobiliari del Gruppo originanti plusvalenze per circa 80 milioni di euro a livello consolidato, che si aggiungono a circa 120 milioni di euro di plusvalenze derivanti dalla cessione di cespiti immobiliari. |
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B. POP. INTRA ACCORDO DI DISTRIBUZIONE CON ANIMA SGR |
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Milano, 7 ottobre 2004 - Intra Private Bank, la struttura di Private Banking del Gruppo Banca Popolare di Intra, e Anima Sgr annunciano l’accordo per la distribuzione dei fondi Anima. Intra Private Bank distribuirà, tramite la sua rete di 115 Private Bankers, i 10 fondi comuni di investimento di Anima Sgr, ampliando così il servizio e l’offerta ai propri clienti. “L’accordo con Intra Private Bank si colloca nell’ambito di una consolidata strategia di distribuzione multimanager che contraddistingue Anima Sgr ormai da anni – ha commentato Maurizio Vanzella, direttore commerciale di Anima Sgr – crediamo infatti che, nel risparmio gestito, la separazione tra attività di produzione e distribuzione sia la formula che produce i risultati migliori per gli investitori.” “La collaborazione con Anima Sgr, secondo Antonio Marangi, Responsabile Commerciale di Intra Private Bank, conferma la strategia della Banca, di offrire ai suoi Private Bankers i migliori strumenti per l’attività di consulenza: orientare i prodotti alle esigenze della clientela anziché adeguare i bisogni ai prodotti. L’alta professionalità della gestione dei Fondi Anima, confermata dalle performance, consente una più efficace proposta di asset allocation, creando concretamente "valore aggiunto" ai nostri clienti.” |
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DELIBERA DEL CDA DI BANCA LOMBARDA IN MERITO ALLA PARTECIPAZIONE AL PATTO DI SINDACATO DI BANCA INTESA AUTORIZZATA L’APERTURA DI UN UFFICIO DI RAPPRESENTANZA IN CINA |
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Brescia, 7 ottobre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Lombarda, riunitosi in data odierna, ha deliberato di non procedere alla disdetta del patto di sindacato di Banca Intesa, che avrebbe dovuto essere comunicata entro il 15 ottobre prossimo. Banca Lombarda partecipa al patto di sindacato di Banca Intesa con 139.963.274 azioni, pari al 2,37% del capitale sociale ordinario. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre preso atto del rilascio, da parte della Banca Centrale Cinese (Cbrc), dell’autorizzazione per l’apertura di un Ufficio di Rappresentanza in Cina nella città di Shanghai. L’iniziativa si inserisce nella strategia di avviare la presenza del Gruppo sul mercato cinese che mostra elevate potenzialità di sviluppo, offrendo in tal modo alle imprese italiane che intendono sviluppare la loro attività nel paese asiatico la possibilità di disporre di una struttura di riferimento e di un osservatorio privilegiato. |
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L'INDAGINE "BLOOMBERG RETAIL PMI" RILEVA UN CALO NELLE VENDITE AL DETTAGLIO IN EUROPA L'INDICE SCENDE AL 48,8; DIMINUISCE DELLA SPESA DEI CONSUMATORI |
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Milano, 6 Ottobre 2004 - Il "Bloomberg Retail Purchasing Managers' Index" (Pmi), indagine mensile che rileva la situazione del settore delle vendite al dettaglio in zona euro con un mese di anticipo rispetto alle proiezioni dei singoli governi, ha evidenziato un'ulteriore flessione. L'indice è infatti passato da 49,7 registrato in agosto a 48,8 di settembre. I dati al di sopra di 50,0 segnalano un aumento delle vendite nel mese, mentre sotto a 50,0 segnalano una diminuzione. In Germania, un aumento marginale delle vendite su base mensile è corrisposto a una riduzione delle vendite in Francia e Italia. I commercianti attribuiscono il calo delle vendite alla forte concorrenza, ad una scarsa fiducia dei consumatori e al fatto che i consumatori mostrano riluttanza, mentre imputano il calo delle valore delle vendite a promozioni e sconti. Le vendite effettive nel mese di settembre sono diminuite in maniera sostanziale e, in media, sono state inferiori agli obiettivi di vendita. Il settore automobilistico ha evidenziato la diminuzione più accentuata, ma anche gli altri quattro settori monitorati hanno registrato vendite inferiori alle aspettative. Viene espresso pessimismo anche per quanto riguarda il probabile andamento delle vendite in ottobre. I risultati dell'indagine "Bloomberg Retail Pmi" hanno evidenziato un netto declino delle vendite in zona euro rispetto all'anno precedente. L'indice di settembre, infatti, è 43,7, rispetto al 49,0 del mese precedente. Le tre principali economie della zona euro hanno registrato una diminuzione delle vendite al dettaglio su base annua; l'Italia è il Paese in cui si è registrato il declino più marcato, seguita da Francia e Germania. Il "Bloomberg Retail Pmi" fornisce ad aziende, amministrazioni pubbliche, banche centrali, economisti e analisti i dati accurati e aggiornati e indagini approfondite del settore delle vendite al dettaglio nella zona euro. Il Bloomberg Retail Pmi, compilato da Ntc Research Limited, si basa su interviste ad oltre 1.000 responsabili vendita al dettaglio in Germania, Francia e Italia, paesi che rappresentano circa il 75% delle vendite al dettaglio in zona euro. I dati nazionali vengono poi ponderati sulla base del contributo dei singoli paesi al totale delle vendite in zona euro. Questi dati formano il Bloomberg Eurozone Retail Pmi. L' indice tiene sotto osservazione i cambiamenti che interessano le vendite al dettaglio, i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati, le scorte, i prezzi, i dati relativi all'occupazione e altri indicatori chiave. I dati sono pubblicati circa un mese prima rispetto ai dati ufficiali emessi dalla pubblica amministrazione. Altri risultati Tra gli altri risultati del mese di settembre la zona euro mostra, per il quinto mese consecutivo, una diminuzione dell'acquisto di prodotti da rivendere al dettaglio. Le scorte sono aumentate in maniera marginale, dopo che nei tre mesi precedenti si sono registrate lievi riduzioni. In settembre, i prezzi di acquisto medi pagati dai commercianti sono aumentati per il nono mese consecutivo. Secondo i commercianti stessi, l'aumento dei prezzi di acquisto è dovuto soprattutto all'aumento per i fornitori dei prezzi delle materie prime (in particolare all'aumento del prezzo del petrolio e dei metalli), cosa che, insieme alla necessità di offrire sconti per favorire le vendite, ha contribuito a ridurre ulteriormente i margini. In settembre, il livello occupazionale nel settore delle vendite al dettaglio nei paesi dell'euro ha continuato a ridursi. Tuttavia, l'indice è cresciuto passando da 46,8 di agosto a 47,4: questo indica un lieve miglioramento del tasso di perdita di posti di lavoro. Tutti e tre i paesi hanno dichiarato una diminuzione dell'occupazione, sebbene in Germania e in Italia il tasso di perdita di posti di lavoro abbia registrato un lieve miglioramento. L'indice Bloomberg Retail Pmi viene pubblicato sul servizio Bloomberg alle 09:00 Gmt ed è seguito da un comunicato stampa generale e dall'analisi su Bloomberg Television a partire dalle 10.00 Gmt nei giorni: Dati di ottobre: 8 novembre 2004; Dati di novembre: 6 dicembre 2004; Dati di dicembre: 6 gennaio 2005. Infolink: www.Bloomberg.com |
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EXPORT-IMPORT BANK OF THE UNITED STATES: EX-IM BANK E IRAQ FIRMANO ACCORDO COMMERCIALE DI FINANZIAMENTO |
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Washington, Stati Uniti, 7 ottobre 2005 - La Export-import Bank degli Stati Uniti (Ex-im Bank), il Ministero delle finanze iracheno e la Trade Bank dell’ Iraq hanno sottoscritto, un accordo quadro che continua a garantire il sostegno alle esportazioni statunitensi a favore del processo di ricostruzione dell’ Iraq. Il presente accordo va a sostituire un precedente accordo sottoscritto lo scorso dicembre tra Ex-im Bank, la Trade Bank e l’ Autorità provvisoria della coalizione (Cpa) e riflette i presupposti di sovranità espressi lo scorso giugno dal governo provvisorio dell’ Iraq. “La Ex-im Bank è davvero orgogliosa di avviare una serie di rapporti commerciali formali con il governo dell’ Iraq e siamo desiderosi di finanziare le esportazioni statunitensi per sostenere il processo di ricostruzione iracheno”, ha dichiarato Philip Merrill, presidente di Ex-im Bank. “Si tratta di un importante passo avanti per l’ Iraq che consente al paese di ripristinare i suoi rapporti commerciali e finanziari in tutto il mondo e, al contempo, favorisce il processo di ricostruzione dell’ economia. Proprio come diverse agenzie di credito (Eca) di altri 15 paesi si sono unite a noi nella sottoscrizione di accordi quadro lo scorso dicembre, ci aspettiamo che altre Eca possano realizzare accordi simili, dal momento che si tratta di un impegno multilaterale”. Il ministro delle Finanze iracheno, Adil Abdel-mahdi, il presidente e amministratore di Trade Bank, Hussein Al-uzri e il sig. Merrill hanno sottoscritto l’ accordo nella sede principale di Ex-im Bank a Washington D.c., negli Stati Uniti. La Trade Bank è stata fondata nel luglio del 2003 per fornire servizi di finanziamento e per favorire il processo di ricostruzione dell’ Iraq oltre a sostenere l’ economia del paese. Nel novembre 2003, la Ex-im Bank ha approvato un’ assicurazione a breve termine per un valore di 500 milioni di dollari al fine di favorire le esportazioni di beni e servizi americani destinati alla ricostruzione dell’ Iraq, finanziata dalla Trade Bank. Il rinnovo dell’ accordo quadro permetterà alla Trade Bank di continuare ad avere accesso a questa assicurazione da 500 milioni di dollari. In base ai termini dell’ accordo odierno, la Ex-im Bank può favorire le esportazioni americane verso l’ Iraq attraverso due prodotti assicurativi a breve termine: - Polizze assicurative con lettera di credito bancario: la Ex-im Bank assicurerà lettere di credito emesse dalla Trade Bank e avallate da una banca commerciale. Questo prodotto offre una copertura esaustiva di pagamento alla banca ratificatrice contro il fallimento della Trade Bank in base a una lettera di credito irrevocabile. - Polizze assicurative di credito di acquisto per istituzioni finanziarie: La Ex-im Bank garantirà una copertura totale sui crediti a breve termine concessi alla Trade Bank da una banca assicurata. Gli esportatori americani saranno liquidati in base a lettere di credito emesse da una banca assicurata. Talune disposizioni della polizza (periodi di reporting e di presentazione reclami) saranno in linea con quelli delle polizze di lettere di credito bancario. La Ex-im Bank è un’ agenzia di credito del Governo degli Stati Uniti; quest’ anno compie 71 anni di attività durante i quali ha finanziato la vendita di esportazioni americane, principalmente dirette ai mercati emergenti in tutto il mondo, attraverso garanzie di prestito, assicurazioni su crediti per l’ esportazione e prestiti diretti. Nel corso dell’ esercizio fiscale 2003, la Ex-im Bank ha autorizzato i finanziamenti necessari per un ammontare di 14,3 miliardi di dollari a sostegno delle esportazioni americane in tutto il mondo. È possibile reperire ulteriori informazioni visitando il sito Internet all’ indirizzo http://www.Exim.gov |
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TELECOM ITALIA MEDIA: IL CDA STABILISCE I TERMINI DELL'AUMENTO DI CAPITALE SOCIALE PREZZO DI EMISSIONE: 0,21 EURO PER CIASCUNA NUOVA AZIONE ORDINARIA E 0,17 EURO PER CIASCUNA NUOVA AZIONE DI RISPARMIO PERIODO DI ADESIONE ALL’OFFERTA: 11 OTTOBRE – 29 OTTOBRE 2004 |
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Roma, 7 ottobre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia Media (Gruppo Telecom Italia), riunito sotto la presidenza di Riccardo Perissich, ha stabilito i termini dell’aumento del capitale sociale, per complessivi circa 120 milioni di euro, deliberato dall’Assemblea Straordinaria del 10 settembre 2004. Tenuto conto dell’andamento recente del titolo in Borsa, il Consiglio di Amministrazione ha fissato il prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione, rispettivamente, in: 0,21 euro per ciascuna nuova azione ordinaria (di cui 0,18 euro a titolo di sovrapprezzo); 0,17 euro per ciascuna nuova azione di risparmio (di cui 0,14 euro a titolo di sovrapprezzo). Il Consiglio di Amministrazione ha quindi stabilito l’emissione di n. 564.333.957 azioni ordinarie e di n. 9.462.662 azioni di risparmio, da offrire in opzione, rispettivamente, agli azionisti ordinari e di risparmio sulla base di un rapporto di sottoscrizione, identico per le due categorie di azioni, pari a 11 nuove azioni ordinarie e/o di risparmio ogni 60 azioni della stessa categoria possedute. L’aumento di capitale equivale, pertanto, al 15,49% del capitale sociale quale risulterà all’esito dell’operazione. Le azioni ordinarie e di risparmio di nuova emissione avranno godimento regolare e attribuiranno ai loro possessori pari diritti rispetto alle azioni già emesse dalla Società. I diritti di opzione potranno essere esercitati, a pena di decadenza, dall’11 ottobre 2004 al 29 ottobre 2004 compresi. I diritti saranno negoziabili in Borsa dall’11 al 22 ottobre 2004 compresi. I diritti di opzione non esercitati entro il 29 ottobre saranno offerti in Borsa dalla Società ai sensi dell’art. 2441, terzo comma, del codice civile. La controllante Telecom Italia ha assicurato l’integrale sottoscrizione della parte di aumento di capitale di propria spettanza, nonché delle azioni che dovessero risultare inoptate all’esito dell’offerta dei diritti in borsa. L'aumento del capitale sociale, come già comunicato, rientra nelle operazioni connesse con la positiva risoluzione del contenzioso con il Gruppo De Agostini. |
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LUXOTTICA GROUP RITIENE CHE L’ACQUISIZIONE DI COLE NATIONAL RAPPRESENTI UN PASSO FONDAMENTALE NELLA STRATEGIA DI CRESCITA FUTURA DEL GRUPPO |
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Milano, 7 ottobre, 2004 – Luxottica Group ha annunciato ieri i primi passi del processo di integrazione di Cole National Corporation. “L’integrazione di Cole National rappresenta un passo molto importante nella strategia di crescita futura del nostro Gruppo.” ha dichiarato Leonardo Del Vecchio, Presidente di Luxottica Group. “Infatti, questa acquisizione rafforza ulteriormente la nostra leadership in Nord America, il più importante mercato mondiale per il settore ottico. Tale rafforzamento è stato il principale obiettivo strategico che ci eravamo prefissati sin dai tempi dall’acquisizione di Lenscrafters nel 1995”. Luxottica Group ritiene che il formato dei negozi e più in generale il modello distributivo di Cole National siano complementari al proprio business retail in Nord America. Insieme, i due sono più forti, più efficienti e costituiscono una nuova struttura attraverso la quale si potranno realizzare ulteriori sinergie nel retail, nell’attività che gestisce i programmi di convenzione nel campo dell’ottica (managed vision care) e nell’attività di produzione. Questa acquisizione rappresenta anche un’importante opportunità: le attività in franchising e in licenza di Cole National consentiranno a Luxottica Group di penetrare nuovi canali di distribuzione. Luxottica Group intende integrare il proprio business retail in Nord America con quello appena acquisito in un’unica struttura. I negozi e il management che si occupa della gestione del territorio di Cole National non sono oggetto di cambiamenti per continuare a servire i clienti senza interruzioni. Le funzioni centrali e amministrative di Cole National, che attualmente sono gestite nella città di Twinsburg, saranno unificate a Cincinnati, dove ha sede Luxottica Retail Nord America. La catena Things Remembered verrà gestita separatamente dal business ottico. Nei prossimi mesi il Gruppo esaminerà le attività acquisite, con particolare riferimento alle funzioni centrali, ai sistemi di distribuzione, all’assortimento dei prodotti nei negozi, ai laboratori, alla tecnologia e quant’altro. L’obiettivo è di identificare quante più sinergie possibili, le aree di possibile miglioramento e le opportunità per sviluppare ulteriormente i marchi. Luxottica Group prevede che ci saranno svariate opportunità per migliorare gli attuali modelli di business. Per esempio, le rispettive divisioni managed vision care Eyemed e Cole Managed Vision attualmente offrono prodotti innovativi e diversi. Unificandole, Luxottica Retail beneficierà di un’offerta di prodotto molto più interessante, diventando più competitiva in questo importante settore del mercato ottico negli Stati Uniti. Luxottica Group ritiene che nell’ultimo trimestre del 2004 l’acquisizione di Cole National avrà sostanzialmente un impatto neutro sulla redditività del Gruppo, al massimo un effetto diluitivo di € 0,01 dell’utile per azione, che quindi per il 2004 si attesterebbe a € 0,64 (Us$ 0,80), ipotizzando un cambio Euro/dollaro a 1,25. “Cole National contribuirà positivamente alla crescita delle nostre attività retail in Nord America e in generale del Gruppo.” ha concluso Leonardo Del Vecchio. “Il 2004 sarà comunque un anno caratterizzato da risultati particolarmente positivi per il Gruppo, creando allo stesso tempo le condizioni per un’ulteriore crescita futura.” Luxottica Group, |
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IL GRUPPO MARCOLIN SIGLA ACCORDO DI LICENZA CON KENNETH COLE PRODUCTIONS |
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Milano, 7 ottobre 2004 - Il gruppo Marcolin, fra i leaders mondiali nel settore dell’occhialeria, ha siglato un accordo di licenza con Kenneth Cole Productions, Inc., il designer con sede a New York, per la produzione e distribuzione negli Stati Uniti nel canale ottico di occhiali da vista e sole con le griffes Kenneth Cole New York e Reaction Kenneth Cole. L’accordo di licenza ha inizio il primo gennaio 2005 e durata triennale, con possibilità di rinnovo, con un fatturato stimato per il periodo di circa 50 milioni di dollari. La Licenza si aggiunge all’esistente accordo per la produzione e distribuzione di occhiali da sole Kenneth Cole, limitatamente ai Department Stores, ai negozi specializzati e ai punti vendita Kenneth Cole New York negli Stati Uniti. Kenneth Cole e Marcolin collaboreranno insieme per proseguire l’eccellente lavoro svolto da Clearvision Optical, il precedente licenziatario e partner di lunga data di Kenneth Cole. “Siamo molto soddisfatti degli sforzi di Clearvision che hanno permesso alla collezione Kenneth Cole Eyewear di raggiungere gli ottimi risultati odierni, e li ringraziamo per il diligente lavoro svolto in questi ultimi 11 anni” ha commentato Michael De Virgilio, Vice Presidente Licensing di Kenneth Cole Productions Inc.. “Siamo felici di ampliare la già consolidata collaborazione con Marcolin, e crediamo che la loro provata capacità nell’interpretare il nostro brand contribuirà a rafforzare la crescita delle nuove collezioni di occhiali”. Maurizio Marcolin, Amministratore Delegato Style & Licensing del Gruppo, ha dichiarato, “A seguito dello straordinario lavoro da noi svolto nello sviluppo e distribuzione degli occhiali da sole Kenneth Cole nelle boutiques e Department Stores americani piu’ prestigiosi, guardiamo con entusiasmo all’estensione del nostro rapporto con Kenneth Cole, che ci permetterà di offrire una collezione da vista di altissimo livello a tutti i nostri fedeli ottici statunitensi. Siamo riconoscenti a Clearvision per il supporto che sta dando a noi, ai nostri ottici, ed ai consumatori finali”. “Siamo orgogliosi dell’ottima reputazione che il marchio Kenneth Cole vanta nel nostro settore”, ha affermato David Friedfeld, Presidente di Clearvision. “Lavoreremo a stretto contatto con i gruppi Marcolin e Kenneth Cole per garantire una facile transizione nell’interesse di tutti i nostri comuni clienti”. |
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PROSEGUE IL TREND DI RALLENTAMENTO DEL SISTEMA DEL MADE IN ITALY COSMETICO SORRETTO SOLAMENTE DALLA RIPRESA DELLE ESPORTAZIONI |
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Milano, 7 ottobre 2004 - Il Centro Studi e Cultura d'Impresa di Unipro, l'Associazione che riunisce le industrie cosmetiche italiane, delinea per il secondo semestre di quest'anno una situazione disomogenea, ma con una sensibile ripresa della voce export grazie alla quale si prevede che i 7.155 milioni di euro del 2003 cresceranno intorno a un punto percentuale. Alberto Donati, Presidente dell'Associazione di Confindustria, commenta i dati sottolineando come: "Nonostante uno scenario non incoraggiante, la rilevazione congiunturale registra un dato comunque in controtendenza rispetto agli altri comparti del sistema industriale italiano". Si prevede che le esportazioni chiudano l'anno in corso con un aumento di quasi 5 punti percentuali rispetto all'anno precedente che era stato invece segnato da una flessione della domanda dovuta soprattutto all'apprezzamento dell'euro sul dollaro. Il mercato interno si caratterizza, tuttavia, con situazioni disomogenee. Diversi sono gli elementi che concorrono a creare una simile condizione di instabilità: lo shock petrolifero tocca i suoi vertici proprio nel corso del 2004 e va a sommarsi a fattori endogeni del comparto cosmetico, come la spesso insufficiente dimensione aziendale, il maggior ricorso al credito e l'allungamento dei termini di pagamento. Inoltre, aggiunge Alberto Donati, "I consumatori, dal canto loro, vedono sempre meno opportunità di risparmio e assistono impotenti al continuo indebolimento del loro potere d'acquisto". In questo panorama si registrano da un lato la tenuta, seppur debole, dei canali tradizionali (+1,2%) e, dall'altro, la continua flessione dei canali professionali (-1,3%). In riferimento ai singoli canali, le previsioni di chiusura dell'anno in corso confermano i rallentamenti per i saloni di acconciatura, anche se i canali professionali sono condizionati più da una netta contrazione delle vendite nei saloni di estetica (la flessione è prossima ai 2 punti percentuali). Confermano le scelte di nicchia di numerosi consumatori gli andamenti dei canali farmacia (+4,8%) ed erboristeria (+5,9%), sotto il forte traino delle vendite registrato dalla grande distribuzione organizzata (+3,5%), che tuttavia risente di un primo rallentamento. Prosegue l'andamento decrescente del canale profumeria che perderà, in valore, più dell'1%. Particolari indicatori industriali analizzati dal Centro Studi e Cultura d'Impresa di Unipro confermano tendenzialmente le rilevazioni effettuate nel primo semestre del 2004. La situazione del livello occupazionale risulta positiva, rispetto agli andamenti dell'intero settore manifatturiero italiano: si registra infatti un andamento costante per il 76% del panel di rilevazione, al quale però si affianca un positivo 15,4% di risposte che prevedono un incremento della forza-lavoro. Gli andamenti decrescenti della domanda interna influenzano sia le strategie di ampliamento della capacità produttiva, che si riduce (28,7%) rispetto alla precedente rilevazione (32%), sia gli investimenti in manutenzione: solo il 13,4% prevede una crescita di questi investimenti. Le stesse previsioni di utilizzo degli impianti registrano solo un 19% in aumento, a fronte del 23,5% rilevato nel I° semestre. Tuttavia è ormai chiaro quanto un'adeguata qualificazione del processo produttivo e lo sviluppo delle attività di comunicazione a supporto della produzione siano fondamentali e abbiano permesso alle imprese italiane di creare l'immagine del "Beauty made in Italy": è in questi ambiti infatti che si registrano i maggiori aumenti di investimento, rispettivamente del 40% e del 30,3%. |
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SEAT: GROS PIETRO NOMINATO PRESIDENTE DEL COMITATO PER I COMPENSI |
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Milano, 7 ottobre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Seat Pagine Gialle, riunitosi ier sotto la presidenza di Enrico Giliberti, ha nuovamente nominato Gian Maria Gros Pietro, confermato amministratore nel corso dell’ultima assemblea, Presidente del Comitato per i Compensi. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì preso atto della sussistenza dei requisiti di indipendenza – ai sensi dell’art. 3 del Codice Preda – dei Consiglieri Lino Benassi, Gian Maria Gros Pietro e Marco Reboa. |
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AKSIA GROUP ACQUISTA BAUER ITALIA DA NIKE INC. L’AZIENDA DI MONTEBELLUNA È NOTA IN TUTTO IL MONDO PER LA PROGETTAZIONE E LA PRODUZIONE DI ATTREZZATURE SPORTIVE HI-TECH |
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Milano, 7 Ottobre 2004. Aksia Group, società italiana di investimenti e gestione di aziende industriali, ha acquisito dal colosso statunitense Nike Inc. L’80% di Bauer Italia, società di Montebelluna (Treviso). A fianco di Aksia Group, partecipa all’iniziativa State Street Global Investment, con una quota di circa il 20% del capitale. Bauer Italia, che nel 2004 fattura oltre 41 milioni di Euro, è un’azienda nota internazionalmente nel campo degli articoli per lo sport, ed ha contribuito alla storia dell’hockey, dello sci, dello snowboarding e di altre discipline che richiedono l’uso di attrezzature qualitativamente superiori, attraverso lo sviluppo di componenti costruiti con tecnologie produttive di avanguardia e materiali innovativi (tecnopolimeri, compositi, fibre di carbonio, fibre arammidiche, acciai speciali, leghe leggere, ecc.). La Società è anche leader nel campo del top di gamma delle scarpe da calcio, dei caschi speciali per motoslitta e degli occhiali per lo sport. Bauer Italia continuerà nella sua attività di innovazione e sviluppo per prodotti e componenti hi-tech ad uso sportivo e professionale, sotto la guida dell’Amministratore Delegato Leo Sartor, riconfermato insieme con tutto lo staff dirigenziale. L’accordo prevede che prosegua la collaborazione con Nike, cui attualmente è destinato il 25% del fatturato di Bauer Italia. Con l’acquisizione di Bauer Italia, sono cinque le aziende entrate a far parte di Aksia Group, in Italia e Germania. Aksia Group è nata nel 2002 ed è presieduto dall’ing. Giorgio Garuzzo. Nel complesso le aziende in portafoglio hanno un fatturato di circa 240 milioni di Euro. Dal 2002 sono stati investiti complessivamente 155 milioni di Euro, finanziati con il capitale fornito dai propri azionisti, da coinvestitori di minoranza e da finanziamenti bancari. |
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ARQUATI S.P.A.: PROSEGUE ANCHE AD AGOSTO 2004 IL MIGLIORAMENTO DELLA POSIZIONE FINANZIARIA CORRENTE RISULTATA POSITIVA PER 1,8 MILIONI DI EURO (1,5 MILIONI A LUGLIO 2004) |
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Sala Baganza, ( Pr) 7 ottobre 2004 - E’ proseguito anche nel mese di agosto 2004 il miglioramento della liquidità di Arquati - leader nell’arredo per finestra e delle cornici per l’arte - con la Posizione Finanziaria corrente della capogruppo positiva per 1,8 milioni di Euro (rispetto ai 1,5 milioni di Euro al termine di luglio). Come già ricordato nei mesi precedenti, la Posizione Finanziaria corrente (diversa dalla Posizione Finanziaria Netta che veniva comunicata in precedenza in quanto non era ancora stato emesso il decreto di ammissione alla “Prodi bis”) rappresenta di fatto l’ammontare delle disponibilità liquide e consente di verificare la capacità dell’azienda di produrre “cash flow”. Il dato sopra indicato, positivo ed in miglioramento, testimonia ancora una volta l’efficacia della politica di risanamento intrapresa dal Commissario Straordinario Avv. Daniele G. Discepolo e dal Direttore Generale Ing. Vincenzo Orlando. |
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QUALITÀ E TRASPARENZA NEI SERVIZI GARANTITI DA CNA AI 400 MILA SOCI COOP DI MILANO E PROVINCIA |
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Milano, 7 ottobre 2004 - Facilitare i soci Coop nell’accesso ad alcuni servizi “domestici” proposti da artigiani e piccole imprese, capaci di garantire qualità nel lavoro e trasparenza nei prezzi: è questo l’obiettivo dell’accordo stipulato tra Coop Lombardia e Cna Milano. Si è sottoscritta, infatti, oggi a Milano, presso la sede di Coop Lombardia, con la firma di Silvano Ambrosetti e Maurizio Calzolari, presidenti rispettivamente di Coop Lombardia e di Cna Milano, la Convenzione per la fornitura ai soci Coop di prestazioni d’opera e servizi da parte di imprese associate alla Confederazione Nazionale per l’Artigianato e Piccole e Medie Imprese Cna Milano. Tale convenzione, operativa a partire dalla fine di ottobre per i 400 mila soci Coop Lombardia del territorio di Milano e Provincia, garantirà la disponibilità, da parte dei soci Cna, di prestazioni di servizi di manutenzione tecnica d’impianti (idraulici, elettrici, termici, sistemi allarme, condizionatori), autoriparazione (meccanica motoristica, carrozzeria, elettrauto-elettronica, gommista), edilizia (riparazioni, manutenzioni, ristrutturazioni), oltre che servizi di tecnici serramentisti, fabbri e autisti (autonoleggio con conducente). Le prestazioni d’opera vanno ad implementare la rete dei servizi Per Te, già a disposizione dei soci Coop Lombardia, che offre servizi per la persona, la famiglia, il risparmio, il tempo libero, la cultura. Le prestazioni dei soci Cna saranno all’insegna della qualità come vantaggio economico: la qualità dei servizi è la condizione attraverso la quale si manifesta concretamente il vantaggio per il socio Coop; della procedura certa e trasparente: la chiarezza professionale e tariffaria, ispirata al miglior riscontro dell’esigenza del consumatore. I soci Coop, attraverso il numero verde 800 990 000 potranno richiedere l’intervento delle imprese Cna sottoscrittrici della Convenzione e, utilizzando il medesimo canale, potranno trovare l’artigiano idoneo a risolvere le loro problematiche, manifestare il livello di gradimento della prestazione e segnalare eventuali disservizi. Cna e i suoi soci condividono un progetto cooperativo importante, per il quale, aderendo alla Convenzione, si impegnano a sottoscrivere un vero e proprio Codice Etico, volto a garantire un servizio di qualità, rispettoso di tutte le normative in vigore. Completa il patto in modo decisamente significativo l’adesione di Cna all’iniziativa “Carta Equa”, la prima carta di credito solidale ideata e proposta da Coop Lombardia in collaborazione con Caritas Ambrosiana e Banca Etica. I soci di Cna Milano si impegnano a devolvere l’1% del fatturato relativo alle prestazioni svolte a favore dei Soci Coop al Fondo Conviva, istituito per dare un aiuto concreto a famiglie lombarde in serie difficoltà economiche, mediante la creazione della carta della solidarietà (carta Equa), una vera e propria carta di credito da utilizzare nei punti vendita Coop. |
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SICUREZZA NEI CANTIERI: IN QUATTRO ANNI FORMATI QUASI 4MILA LAVORATORI |
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Mestre Ve 7 ottobre 2004 - Quasi 4mila lavoratori formati sulla sicurezza dal 2004 al 2004, per un totale di 132 corsi realizzati dal Cpt di Venezia e da Agfol (Agenzia Formazione Lavoro). Sono questi i risultati da cui partirà la riflessione nel convegno su "La sicurezza nei luoghi di lavoro: la formazione edilizia". È il tema del convegno di venerdì 8 ottobre 2004 (ore 9.00, Centro Congressi Holiday Inn, Rotonda Marghera 1, Marghera - Ve) organizzato da Cpt di Venezia in collaborazione con Agfol. L'appuntamento sarà l'occasione per tracciare un bilancio dei dati raccolti dopo quattro anni di attività. "L'occasione degli incontri di formazione - sottolinea Ugo Cavallin, presidente di Cpt - ci ha permesso di registrare "in diretta" alcuni dati relativi alla percezione del fenomeno infortunistico da parte dei lavoratori e sulla possibile evoluzione dei loro comportamenti. Questo ha permesso poi uno studio approfondito da parte della facoltà di Statistica dell'Università di Padova, con una tesi di laurea dedicata all'esperienza formativa da noi condotta. Il convegno è utile per sottoporre all'attenzione degli ospiti l'efficacia delle azioni intraprese e valutare assieme le possibili vie di sviluppo e miglioramento". Interverranno al convegno: Carlo Bolpin presidente Agfol, Ugo Cavallin presidente Cpt Venezia, Giorgio Tremel progettista Agfol, Massimiliano De Martin coordinatore Cpt Venezia, Luigi Fabbris professore di Scienze Statistiche |
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DALLA REGIONE LOMBARDIA 25 MILIONI PER INSERIRE DISABILI NEL LAVORO |
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Milano, 7 ottobre 2004 - Sono stati quasi 3.500 i disabili assunti l'anno scorso in Lombardia con lo strumento della convenzione (circa 800 in più rispetto al 2002) previste dalla legge nazionale che regola questa materia e in base alla quale è stato istituito - con la legge regionale n°13 approvata nell'agosto del 2003 - il Fondo regionale per l'occupazione dei disabili, finalizzato a potenziare i servizi necessari ad accompagnare, inserire e mantenere nel mondo del lavoro questa fascia di persone particolarmente deboli. Per ottimizzare l'utilizzo di questo 'Fondo' - che mette a disposizione per quest'anno risorse finanziarie per circa 25 milioni di euro - e garantire interventi in questo settore sempre più di qualità, la giunta lombarda ha approvato, su proposta dell'assessore alla formazione, istruzione e lavoro Alberto Guglielmo, le: 'Linee di indirizzo per l'individuazione a sostegno dell'inserimento lavorativo delle persone disabili e dei relativi servizi di sostegno e collocamento mirato'. In base a queste linee di indirizzo saranno le Province a gestire, su delega della Regione, gran parte delle iniziative finanziabili con tale Fondo. L'ottanta per cento delle risorse disponibili verrà infatti utilizzato secondo quanto previsto dai Piani provinciali approvati da ciascuna Provincia; tali Piani, di durata biennale, provvederanno ad individuare le azioni che si intende sostenere, le tempistiche, le risorse destinate a ciascun intervento, i risultati attesi. Le Province destineranno una parte pari a circa il venticinque per cento al sostegno delle 'cooperative sociali per il lavoro' che operano nel campo della formazione, dell'integrazione e dell'nserimento lavorativo delle disabilità più gravi psichiche, fisiche e sensoriali. E' il riconoscimento precisa l'assessore Guglielmo - del ruolo assai importante che questo tipo di cooperative ricopre nel settore. La cooperazione sociale infatti potrebbe divenire la forma organizzativa più adatta per progettare e realizzare soluzioni di lavoro per le persone disabili assicurando loro un percorso protetto verso il mercato del lavoro 'ordinario'; Il rimanente venti per cento del 'Fondo regionale' sarà gestito dalla Regione che, d'intesa con le Province, lo destinerà al finanziamento di progetti sperimentali a valenza sovraprovinciale, presentati da cooperative sociali e datori di lavoro e finalizzati all'inserimento lavorativo o al mantenimento del posto di lavoro. |
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CONFERENZA SUI RISCHI EMERGENTI E LA GESTIONE DEI RISCHI IN EUROPA |
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Bruxelles, 7 ottobre 2004 - Dal 15 al 17 novembre si svolgerà a Parigi una conferenza internazionale sui rischi emergenti e la gestione dei rischi in Europa. La conferenza riunirà scienziati, responsabili politici e rappresentanti del mondo industriale di tutti i settori interessati alla valutazione e gestione del rischio, e illustrerà vari progetti finanziati dall'Ue nell'ambito del Quinto e del Sesto programma quadro: ad esempio Atlantis (Atlantic sea level rise, adattamento al peggior cambiamento climatico immaginabile), Shape-risk (simposio di scambio delle varie esperienze di gestione integrata del rischio per progettare i futuri sistemi industriali) e Miriad 21 (gestione del rischio nei comuni). Tra i temi trattati: cambiamento climatico; gestione integrata del rischio; gestione del rischio nei comuni; percezione del rischio; comunicazioni del rischio; campi elettromagnetici; rischio e norme; Ogm e rischio in situazioni d'incertezza; terrorismo; settore nucleare; governance del rischio; sicurezza dei trasporti. Per informazioni: Olivier Salvi: E-mail: olivier.Salvi@ineris.fr Tel: +33.3.44.55.61.01 |
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AUTORIZZATI PER LA PRIMA VOLTA GLI AIUTI PUBBLICI DI PICCOLA ENTITÀ ALL’AGRICOLTURA E ALLA PESCA |
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Bruxelles, 7 ottobre 2004 - La Commissione europea ha adottato ieri un regolamento riguardante i cosiddetti aiuti “de minimis” per i settori dell’agricoltura e della pesca. Il regolamento esenta dall’obbligo di notifica preventiva gli aiuti pubblici di importo non superiore a 3 000 euro per agricoltore e pescatore erogati nell’arco di tre anni. Si tratta di un’iniziativa che potrà rivelarsi utile per aiutare gli agricoltori in situazioni di crisi. Per evitare distorsioni della concorrenza, questi aiuti di piccola entità erogati da uno Stato membro non dovranno complessivamente superare lo 0,3% del valore della sua produzione agricola o alieutica. Gli Stati membri potranno concedere aiuti che soddisfino tutte le condizioni stabilite dal regolamento senza la preventiva autorizzazione della Commissione, ma dovranno documentare il rispetto di entrambi i massimali in appositi registri. Il regolamento è stato adottato all’esito di una vasta consultazione tra gli Stati membri e i terzi interessati. Franz Fischler, commissario europeo per l’agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca, ha dichiarato “Quella odierna è una tappa importante nel processo di aggiornamento della normativa sugli aiuti di Stato ai settori dell’agricoltura e della pesca. Con questo regolamento la Commissione offre agli Stati membri la flessibilità necessaria per interventi a sostegno degli agricoltori nelle situazioni di crisi in cui occorre agire rapidamente. È una misura che rientra nella logica della Dichiarazione della Commissione sulla gestione delle crisi, fatta a Lussemburgo nel 2003 nell'ambito della riforma della Pac. Beninteso, il nuovo regolamento garantisce che non vi siano distorsioni di concorrenza.” Il regolamento sarà applicabile anche alle imprese che trasformano e commercializzano i prodotti agricoli e della pesca. Se tutti gli Stati membri faranno pieno ricorso a questa possibilità, in un anno la media degli aiuti “de minimis” erogati si aggirerà intorno a 317 milioni di euro per l’agricoltura e a 27 milioni di euro per la pesca in tutta l’Ue. Per lasciare maggiore flessibilità agli Stati membri, il regolamento fissa gli importi da non superare nell’arco di tre anni (e non in un solo anno). Gli importi che ogni Stato membro può erogare in un triennio sono stabiliti dalla Commissione in un allegato. Il periodo di tre anni non è fisso, per cui ad ogni nuova erogazione di aiuti “de minimis” deve calcolarsi l’importo complessivamente erogato al beneficiario nei tre anni precedenti. L’erogazione di questi aiuti non è soggetta al rispetto di particolari modalità. Le uniche limitazioni dettate dal regolamento mirano ad evitare distorsioni: per esempio, non possono essere concessi aiuti alle esportazioni. La riforma è stata resa possibile da un regolamento del Consiglio del 1998 che abilita la Commissione ad emanare le norme relative a determinate categorie di aiuti di Stato. La commissione può quindi adottare regolamenti che esentano dall’obbligo di notifica gli aiuti che non superino un importo prestabilito (aiuti "de minimis"). Il regolamento per i settori dell’agricoltura e della pesca costituisce un’integrazione del regolamento n. 69/2001 relativo agli aiuti "de minimis", il quale non contemplava gli aiuti a questi due settori. Il nuovo regolamento porta a compimento di una profonda revisione delle regole sugli aiuti di Stato nel settore agricolo, avviata già nel 1995. La normativa è stata aggiornata, semplificata, consolidata e resa più trasparente. Allegato 1: Importi cumulativi triennali per Stato membro nel settore agricolo Allegato 2: Importi cumulativi triennali per Stato membro nel settore della pesca Allegato 1 Importi cumulativi triennali per Stato membro nel settore agricolo Be | € 22.077.000 | Dk | € 27.294.000 | De | €133.470.000 | El | € 34.965.000 | Es | € 106.755.000 | Fr | € 195.216.000 | Ie | € 17.637.000 | It | € 130.164.000 | Lu | € 789.000 | Nl | € 62.232.000 | At | € 17.253.000 | Pt | € 17.832.000 | Fi | € 11.928.000 | Se | € 13.689.000 | Uk | € 72.357.000 | Cz | € 9.696.000 | Ee | € 1.266.000 | Cy | € 1.871.100 | Lv | € 1.686.000 | Lt | € 3.543.000 | Hu | € 16.980.000 | Mt | € 474.000 | Pl | € 44.895.000 | Si | €3.018.000 | Sk | € 4.566.000 | allegato 2 Importi cumulativi triennali per Stato membro nel settore della pesca Be | € 1.368.900 | Dk | € 6.341.400 | De | € 7.287.000 | El | € 2.036.370 | Es | € 15.272.100 | Fr | € 11.073.300 | Ie | € 1.944.000 | It | € 9.413.400 | Lu | € 0 | Nl | € 3.548.100 | At | € 114.000 | Pt | € 2.703.300 | Fi | € 460.200 | Se | € 1.557.900 | Uk | € 12.651.900 | Cz | € 169.200 | Ee | € 407.400 | Cy | € 123.000 | Lv | € 510.300 | Lt | € 906.000 | Hu | € 144.180 | Mt | € 21.000 | Pl | € 1.652.100 | Si | € 21.900 | Sk | € 86.100 | |
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PLANCTON, BOLLICINE E SPRAY MARINO POTREBBERO REGOLARE IL CLIMA A SOSTENERE QUESTA IPOTESI SONO I RICERCATORI DELL’ISTITUTO DI SCIENZE DELL’ATMOSFERA E DEL CLIMA DEL CNR (ISAC-CNR) DI BOLOGNA, DELL’UNIVERSITÀ DI GALWAY E DEL CENTRO COMUNE DI RICERCA DI ISPRA DELLA COMMISSIONE EUROPEA, IN UNO STUDIO PUBBLICATO SULLA RIVISTA NATURE |
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Roma, 7 ottobre 2004 - Una sorgente naturale di particelle di aerosol prodotta dagli oceani potrebbe contribuire, attraverso la formazione di foschie e nubi stratiformi, a ridurre il riscaldamento globale provocato dai gas serra. Un team di ricercatori coordinati da Maria Cristina Facchini dell’Isac-cnr di Bologna e da Colin O’dowd dell’Università Irlandese di Galway ha scoperto un nuovo meccanismo di regolazione naturale del clima legato al ciclo stagionale del fitoplancton marino. Secondo la ricerca pubblicata sulla Rivista Nature del 7 ottobre, durante la fioritura del plancton marino le particelle di aerosol, immesse nell’atmosfera dall’esplosione delle bollicine di aria prodotte dal moto ondoso degli oceani (spray marino) sono composte soprattutto di materiale organico e non di sale marino (cioè materiale inorganico), come fino ad ora si pensava. “Questa nuova ricerca dimostra che l’aumento di materiale organico, con proprietà tensioattive, scoperto nelle particelle atmosferiche, ha lo stesso ciclo stagionale della fioritura di fitoplancton marino osservabile da immagini satellitari” – spiega Maria Cristina Facchini. La nuova sorgente di materiale organico, aumentando la disponibilità di particelle di aerosol e quindi di nuclei di condensazione di nubi, influenza il clima del pianeta. “L’inclusione di questa sorgente di aerosol nei modelli climatici – conclude la ricercatrice - può avere un impatto importante nelle future predizioni della risposta del nostro pianeta al riscaldamento globale indotto dall’uomo”. Per informazioni: Maria Cristina Facchini, Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Cnr, Bologna Tel. 051.6399559 - |
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AIR LIQUIDE AMERICA INAUGURA UN NUOVO IMPIANTO DI IDROGENO PER FORNIRE SHELL OIL PRODUCTS NEGLI STATI UNITI |
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Milano, 7 ottobre 2004 - Air Liquide America ha appena inaugurato un impianto di idrogeno ad Anacortes (Washington) con una cerimonia cui hanno partecipato i funzionari degli enti pubblici territoriali, il personale ed il management di Shell, di Cb&i Howe-baker e di Air Liquide. L’impianto di Steam-reforming sviluppato da Cb&i Howe-baker produce idrogeno e vapore, utilizzati dalla raffineria Shell Puget. Questo riflette il continuo sviluppo delle aree di attività di Air Liquide in tutto il mondo e negli Stati Uniti in particolare. “Air Liquide continua a soddisfare i bisogni dei suoi clienti in tutto il mondo e a contribuire alla protezione dell'ambiente, " ha affermato Pierre Dufour, il vice presidente esecutivo Nord & Sud America e membro del comitato esecutivo di Air Liquide. " Questo accordo rappresenta un ulteriore passo nel rapporto di fiducia e di partnership che Air Liquide ha costruito con il gruppo Shell in Europa, in Asia e nell’ America del Nord " . Air Liquide ha più di 30 grandi impianti di idrogeno nella maggior parte dei continenti ed una capacità totale di produzione di circa un milione di metri cubi all'ora. Il suo network di tubazioni per l’idrogeno si estende per 1200 chilometri e permette ad Air Liquide di fornire grandi clienti presenti nei bacini industriali strategici di tutto il mondo. |
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RACCOMANDAZIONE AI DISTRIBUTORI DI ELETTRICITÀ PER PROPOSTE TARIFFARIE ORARIE PIÙ AMPIE, COMPRENSIBILI E CONVENIENTI |
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Milano, 7 ottobre 2004 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha inviato una raccomandazione a tutte le società di distribuzione dell'elettricità invitandole ad ampliare ed estendere le proposte tariffarie differenziate per fasce orarie (ad es. Biorarie) che intendono offrire ai propri clienti per l'anno 2005. Come noto, le società di distribuzione, entro il 15 ottobre di ogni anno, devono sottoporre le proposte all'Autorità che ne controlla la correttezza e il rispetto dei tetti ai ricavi. Le proposte, approvate dall'Autorità, entrano in vigore il primo gennaio successivo. Il sistema delle proposte elaborate dai distributori permette ai consumatori di scegliere le soluzioni tariffarie più vicine alle proprie esigenze nel rispetto del principio della tariffa unica nazionale per il mercato vincolato domestico. L'autorità ha ritenuto opportuno inviare la raccomandazione, per stimolare un maggior impegno da parte delle società per soluzioni ampie, di semplice comprensibilità e più convenienti, avendo giudicato parziali e insufficienti le proposte per l'anno 2004, formulate a carattere sperimentale. La differenziazione su fasce orarie del prezzo dell'energia elettrica consente una gestione più economica ed efficiente della fornitura di energia elettrica che va anche a vantaggio delle stesse società. In particolare è raccomandato di: - ampliare l'offerta di proposte tariffarie domestiche che prevedano una differenziazione su fasce orarie e su base settimanale del prezzo dell'energia elettrica, finalizzate, tra l'altro, ad incentivare lo spostamento dei consumi elettrici nelle giornate di sabato e domenica, fermo restando l'obiettivo di garantire la semplicità e la comprensibilità delle tariffe proposte; - evidenziare opportunamente e ampliare il risparmio che il cliente potrà ottenere dallo spostamento dei propri consumi di energia elettrica verso ore in cui i costi di produzione sono inferiori, ovvero, le ore serali e i week-end; - estendere la convenienza per i clienti domestici a scegliere proposte che prevedono una differenziazione su fasce orarie e su base settimanale del prezzo dell'energia elettrica, rendendo l'offerta conveniente anche per i clienti con consumi annui non particolarmente elevati. Il testo della raccomandazione inviata ai distributori è disponibile sul sito www.Autorita.energia.it |
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EU – US AGREEMENT ON LARGE CIVIL AIRCRAFT 1992: KEY FACTS AND FIGURES |
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Brussels, 7 October 2004 - Until the late 70s the Us enjoyed almost a de facto monopoly in the Large Civil Aircraft (Lca) sector. The Airbus consortium (created in 1969) started competing effectively in the 80s. At that stage the Us became concerned about the European competition and the alleged subsidies paid by the European governments for the developments of the early models of the Airbus family. This became a major issue of contention, as the European side was equally concerned by subsidies accruing to Us Lca manufacturers through Nasa and Defence programmes. The Eu and the Us started bilateral negotiations for the limitation of government subsidies to the Lca sector in the late 1980s. Negotiations were concluded in 1992 with the signature of the Ec-us Agreement on Trade in Large Civil Aircraft which imposes disciplines on government support on both sides of the Atlantic which are significantly stricter than the relevant Wto rules: Notably,. The Agreement regulates in detail the forms and limits of government support, prescribes transparency obligations and commits the parties to avoiding trade disputes. Disciplines on Eu and Us support - On the one hand, the agreement puts a ceiling on the amount of direct government support (33% of the total development costs) for new aircraft programmes. It establishes that such support (granted in the form of launch investments, which are repayable royalty-based loans) will be repaid at an interest rate no less than the government cost of borrowing and within no more than 17 years. Basically, this discipline applies to the form of government support mainly in use in Europe. On the other hand, the agreement establishes that indirect support (e.G. Benefits provided for aeronautical applications of Nasa or military programmes) should be limited to a 3% of the nation's Lca industry turnover. This discipline is primarily targeted at the support system in use in the Us. In contrast to the European system of repayable launch investment there is no requirement for indirect support to be reimbursed and the generous ceiling of 3% is calculated on the larger basis of the turnover of the Lca industry and applies per individual year. European Government Support - European governments provide repayable launch investment – not grants - to Airbus at the time of program launch. European government investments support the European technology research & development sector, just as Us government R&d schemes have sought to do, through Nasa, Faa, Department of Defence (Dod) and export tax relief programs. However, Eu governments spend three times less on aerospace R&d than the Us government. All European government loans for Airbus programs have been made entirely within the letter and the spirit of the 1992 Us-eu Agreement on Trade in Large Civil Aircraft since its entry into force and this will continue to be the case for all future Airbus programs. The Us have not disputed this fact. Of the eight Airbus aircraft launched since 1990, only three programs have been launched with government investment. Airbus pays royalties to governments over the entire life of the aircraft programs. Interest and principal is repaid on deliveries, even before the programs break-even and irrespective of the sale price. U.s. Government Subsidies - U.s. Government subsidies, mostly in the form of military and Nasa contracts, research and development expenditure and tax subsidies have enabled the U.s. Aerospace industry to maintain its global dominance for more than 50 years. Unlike European launch investment, none of this support has to be repaid - and in fact is not repaid. Since 1992, Boeing has received around $ 23 billon in subsidies from the U.s. Government. The total U.s. Government indirect support of the U.s. Lca industry in Fy 2003 alone was up to $2.74 billion. This represents around 11.9% of the Fy 2003 commercial turnover of the U.s. Lca industry. Since 1990, Boeing has outsourced increasingly large shares of its civil aircraft programmes to other countries, e.G. Japan (more than 60% of the 7E7). The governments of these countries subsidize these shares, such that Boeing’s programs also receive substantial foreign subsidies. Since 1990 Boeing has avoided paying around more than $1.2 billion in federal taxes through the use of off-shore Foreign Sales Corporations (Fsc). This is a direct (and illegal) government subsidy prohibited by international rules. The real issue is one of competitiveness: From 2001 to 2003, Boeing has invested only $2.8 billion of its own funds in commercial aircraft R&d and capital expenditure compared to $9.4 billion by Airbus. Lack of R&d and capital investment, has meant that Boeing has not launched any new programs since 1990. Us subsidies in the form of Defence Procurement There are massive benefits accruing to Boeing’s large civil aircraft business from military R&d programmes and overpriced Dod contracts, e.G. Sales of subsequently converted civil airplanes to the Us Department of Defence at inflated prices. Recent examples include: Regarding the possible sale of B-767 refuelling “tanker” aircraft, a 2003 Morgan Stanley report establishes a subsidy margin of 9% or $1.6 to $2.3 billion in profits for Boeing. The report argues that the lease deal is the equivalent “at least 700 firm deliveries of Boeing 737s”, that the normal profit margin for the 767 is 6% and that the Pentagon plans to give Boeing up to 15%. On 14 June 2004, the Us Navy awarded Boeing a contract worth potentially about $44 billion until 2030 for the production and maintenance of 108 civil B-737 and their conversion into long-range submarine hunter Multi-mission Aircraft. It appears that airplanes will be built at Boeing’s civil plants in Wichita, Kansas, and Renton, Washington. Us subsidies in the form of R&d expenditure Boeing’s large civil aircraft business benefits significantly from Nasa and Dod R&d programmes. In 2003 alone, Boeing received Us$ 2.74 bn in subsidies, including around Us$ 2 bn from the Us Department of Defence and more than Us$ 600 million from Nasa. The largest part of funds spent by the Government in R&d for a specifically aeronautical product constitutes a reduction in R&d expenses for the main potential user of the technology, i.E. Boeing. This is the case even if the R&d is eventually not successful. Subsidies to the planned Boeing 7E7: over $ 5 billion Planned subsidies for Boeing’s 7E7 programme from Washington State ($3.2bn), Kansas ($0.5bn), Oklahoma ($0.35bn). Washington State 7E7 subsidies alone are about as high as European launch investment for A380. The only difference is that A380 launch investment is paid back and is compatible with the 1992, while Washington support is not. In addition, Washington 7E7 production subsidies are illegal under the 1992 Agreement. To this must be added the planned 7E7 subsidies of around Us$1.6 billion from Japan. Eu-us links in the aeronautics sector Numerous European companies participate in Us programmes and vice versa, e.G. Airbus A380 – U.s. Suppliers | Eaton | Hydraulic systems | General Electric | Engines | Goodrich | Main landing gear; evacuation systems; interior lighting | Honeywell | Avionics | Northrop Grumman | Navigation equipment | Parker Hannifin | Fuel; flight control; hydraulic & pneumatic systems |
Boeing 7E7 – European suppliers | Cobham (U.k.) | Pumps & valves | Dassault Systemes (France) | Software & tools | Finmeccanica (Italy) | Airplane elements | Gkn (Uk) | Materials technology development | Groupe Latecoere (France) | Structural development work | Rolls-royce (Uk) | Engines | Airbus spent in Us ca. Us$ 50 billion since 1990, 15 million per day, procures Usd 5.6 billion -per year. Airbus supports 120 000 jobs in Us aerospace industry. Boeing continues to move jobs abroad via outsourcing to foreign subcontractors. Boeing is indirectly benefiting from European launch investment through its European partners. Key Facts and Figures : Us $ 23 billion in subsidies from the Us Government to Boeing since 1992. Us $ 1 billion in illegal Fsc/eti subsidies to Boeing between 2000-2003 and continues to receive around Us$200 million per year Us $ 2.7 billion subsidies to Boeing in 2002 alone: this represented 8.6% of Boeing’s turnover in 2002, i.E. Almost three times the 3% limit of the 1992 Agreement. The situation in 2003 is |
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ALITALIA: CONCLUSO IL TAVOLO DI CONFRONTO GOVERNO – AZIENDA - SINDACATI CON LA DEFINIZIONE DI UN ACCORDO SUL PIANO INDUSTRIALE 2005-2008 |
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Roma, 7 ottobre 2004 - Alitalia informa che il Consiglio di Amministrazione amministrazione riunitosi ieri sotto la presidenza dell’ing. Giancarlo Cimoli, ha preso positivamente atto della conclusione del Tavolo di confronto Governo – Azienda - Sindacati con la definizione di un accordo in ordine al Piano Industriale 2005-2008 della Compagnia così da assicurare piena efficacia alle intese sindacali di categoria sottoscritte lo scorso mese di settembre. In questo quadro, il Consiglio di Amministrazione - al fine di tenere conto di eventuali riflessi che da tale accordo scaturiranno e di ulteriori, necessari elementi che si prevede di definire nei prossimi giorni allo scopo di completare l’avvio del citato Piano Industriale 2005-2008 - ha convenuto di proseguire i propri lavori nella seduta che si terrà il 13 ottobre p.V., nel corso della quale verrà esaminata, tra l'altro, la relazione semestrale al 30 giugno 2004. |
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LO SPACESHIPONE OTTIENE IL PREMIO X-PRIZE E IL PRIMATO DI ALTEZZA RUTAN HA DICHIARATO CHE IL SUO OBIETTIVO È DI PORTARE IL COSTO DI UN VOLO SPAZIALE PER CIVILI AL DI SOTTO DEL PREZZO DI UN'AUTOVETTURA ECONOMICA |
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Bruxelles, 7 ottobre 2004 - Il 4 ottobre, lo Spaceshipone è diventato il primo veicolo spaziale pilotato costruito da un'azienda privata che abbia volato per due volte in una settimana nello spazio; si è così meritato i 10 milioni di dollari del premio X-prize e ha stabilito il nuovo record mondiale di altitudine per aerei ad ala fissa. 'Siamo fieri di annunciare che lo Spaceshipone ha volato per due volte al di sopra dei 100 chilometri ed ha quindi vinto il premio Ansari X-prize,' ha detto Peter Diamandis, organizzatore della gara. Lo storico volo ha coinciso con l'anniversario del lancio dello Sputnik, il primo oggetto costruito dall'uomo ad uscire dall'atmosfera terrestre nel 1957. Burt Rutan, il presidente della Scaled Composites, l'azienda che ha progettato lo Spaceshipone, ha dichiarato che il volo è risultato impeccabile, dopo i cambi nella traiettoria di lancio e altre modifiche apportate per evitare una ripetizione dei 29 avvitamenti che avevano impensierito il team durante il primo lancio. Ai comandi del secondo vittorioso volo c'era un nuovo pilota, Brian Binnie, che è così diventato il secondo pilota civile (dopo il suo collega Mike Melville, che aveva pilotato il primo volo) a guadagnarsi le stellette di astronauta. Ad attendere sulla pista di atterraggio, per festeggiare il ritorno a terra dello Spaceshipone, c'era l'imprenditore britannico Richard Branson, che ha già comprato il progetto del veicolo spaziale per la sua Virgin Galactic, creata per offrire a passeggeri paganti l'occasione di visitare lo spazio. L'esperienza di Binnie lo ha convinto della fattibilità del piano commerciale di Branson: 'Si prova un senso di libertà e di meraviglia che, ve lo assicuro, dovreste proprio provare'. Infolink: http://www.Xprize.org |
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OPENSKY SERVICE POTENZIA LA SUA RETE COMMERCIALE CON I NUOVI UFFICI DI MILANO UN PROCESSO DI AMPLIAMENTO DEL GSA, A VANTAGGIO DEI SUOI PARTNERS, TRA CUI SUNCARS, AIR BOURBON E VOLARE/AIR EUROPE |
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Milano, 7 ottobre 2004 - Opensky Service, società di rappresentanza nel settore dei trasporti, ha da poco inaugurato i nuovi uffici di Milano, in Corso Vercelli 53. “Una scelta - ha commentato il Presidente Rossano De Luca - che si accompagna alla crescita dell'azienda, ed in particolare al potenziamento della rete commerciale. La nostra presenza sull’area milanese costituisce un primo step nel processo di ristrutturazione che proseguirà con la nomina di nuovi agenti commerciali nell’area del Piemonte, Triveneto, Emilia Romagna e Toscana.” Fondato il 28 Febbraio 2003, oggi Opensky Service focalizza il suo core business su 3 principali partners: Air Bourbon: la compagnia aerea reunionese che lo scorso 3 aprile 2004 ha inaugurato il volo diretto Milano Malpensa/reunion e all’inizio dell’estate i collegamenti da Parigi per l’Arcipelago delle Comore, Mayotte e Moroni. Suncars: affermato broker di autonoleggio inglese che offre speciali e competitivi pacchetti all inclusive coperture assicurative, chilometraggio illimitato, tasse e oneri inclusi. Volare/air Europe: compagnia aerea di livello internazionale per cui Opensky Service offre tariffe agevolate sulle tratte per l’Havana, Punta Cana, Cancun, Montego Bay e Mauritius. Inoltre, Opensky Service rappresenta sul mercato italiano: Viaggio Air, Csa Czech Airlines, e Ocean Airlines, queste ultime due gestite dalla divisione Opensky Cargo. |
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LE NUOVE RIPRESE AEREE DI VIS.T.A. PRESENTATE OGGI AI MUNICIPI ROMANI |
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Roma, 6 ottobre 2004 – Gemma Spa, la società pubblico/privata partecipata dal Comune di Roma, ha presentato oggi ai Presidenti dei Municipi del Comune di Roma il progetto Vis.t.a. (Visione Territoriale Aerea), illustrando le possibilità di accesso al sistema per ogni singolo Municipio. Nel corso dell’evento, che ha avuto luogo alla presenza dell’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Roma, Giancarlo D’alessandro, sono state inoltre mostrate le immagini ad altissima definizione realizzate durante il Nuovo Volo su Roma, terminato nelle scorse settimane. Nell’ambito di un costante monitoraggio del territorio di competenza del Comune di Roma, Gemma ha infatti portato a termine una seconda campagna di riprese fotografiche aeree per aggiornare il sistema informativo territoriale che il Campidoglio ha già adottato, dopo una prima rilevazione effettuata nel 2003, per contrastare il fenomeno dell’abusivismo edilizio. Il volo, realizzato a una quota di 2700 metri (scala 1:9000) da C.g.r., partner tecnologico di Gemma, ha “immortalato” l’intera area capitolina, realizzando 2000 scatti che permetteranno di individuare immagini e oggetti fino a una dimensione di 10 cm e che saranno elaborati e integrati con cartografie di varia natura (mappe catastali, cartografia tecnica, piani regolatori, cartografia tematica, ecc.). Questa seconda rilevazione aerea rappresenta un importante contributo per ampliare ulteriormente l’archivio di Vis.t.a., già composto da oltre 8000 scatti, e fornisce un notevole apporto nell’implementazione del sistema che, grazie all’aggiornamento continuo delle fotografie aeree, consente di controllare in modo più immediato ed efficace la congruenza fra l’evoluzione nel tempo del tessuto urbano reale e la cosiddetta “situazione di diritto” rappresentata dalle cartografie catastali e urbanistiche. Ciò consente di accertare e “datare”, in maniera incontestabile, ogni forma di abuso legato al territorio e ogni forma di difformità rispetto alla situazione risultante a catasto. Nel corso della presentazione è stato messo in luce l’ampio spettro delle applicazioni del sistema il cui utilizzo si estende a tutte le attività tecniche di competenza delle Amministrazioni Locali che necessitano di uno strumento di controllo del territorio sempre aggiornato: dall’accertamento dei tributi locali al calcolo delle volumetrie dei fabbricati; dal rilievo completo della viabilità fino alle applicazioni per la tutela ambientale (monitoraggio discariche, perimetrazione e controllo dello stato di salute delle aree verdi, zonizzazione dei campi di irradiamento di antenne emittenti, ecc.). |
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COMMISSION APPROVES ITALIAN REGIONAL AID TO RESTRUCTURE THE FREIGHT MARKET AND TO DEVELOP ROAD-SEA COMBINED TRANSPORT |
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Brussels, 7 October 2004 - The Commission authorised a package of aid measures that was notified by the Italian Region of Sicily for the restructuring of road haulage and the development of combined transport. The innovative scheme will be in force for three years with a budget of approximately € 35,000,000. The objective of the scheme is to promote road–sea combined transport services on long-distance routes between ports in Sicily and other Italian and Community ports. The scheme is conceived as a pilot project with an experimental character: it aims at achieving a structural modification of the current freight system in Sicily, encouraging road hauliers, in particular smaller companies, to form organisational groups to make better use of combined road-sea transport. It consists in granting an ‘environmental bonus’ for the shipping of individual heavy goods vehicles of more than 12 tonnes or semi-trailers. The aid will be granted to loaded and empty trucks travelling both into and out of Sicilian ports, with the exception of lorries shipped on maritime services crossing the Strait of Messina. Beneficiaries will be small and medium sized transport enterprises established within the territory of the European Union that engage in road haulage activities on their own account or on behalf of third parties from between the ports of Sicily and those of the continental Italian area. However, undertakings already engaged in combined road-sea transport operations and those currently operating combined road-rail transport will be excluded from the measure. In the light of the specific geographical and economic situation of Sicily, the difficulties in organising the intermodal transport market and the experimental character of the measure, the Commission has considered this scheme to be compatible with the Treaty as it will contribute to the development of the sector of combined transport and will not distort competition in a manner contrary to the common interest. It is moreover in line with the objectives of the Commission’s White Paper on Transport Policy. |
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L' ASSESSORE MANCA LANCIA IL PROGETTO "STRADE SICURE" |
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Milano, 7 ottobre 2004 - Intervenendo questo pomeriggio alla cerimonia di inaugurazione dei corsi di formazione per amministratori immobiliari dell’Anaci, l’Assessore alla Sicurezza e Periferie Guido Manca ha dichiarato:” Al fine di fornire un ulteriore contributo alla sicurezza dei cittadini stiamo predisponendo, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, il progetto ‘strade sicure’ . Il modello sicurezza a Milano, elaborato dalla Giunta Albertini, prevede una attiva presenza della nostra Polizia Locale sul territorio, in ausilio a Polizia e Carabinieri. Ma non basta, per questo stiamo puntando sull’uso sempre più diffuso delle nuove tecnologie: videosorveglianza, interconnessione delle centrali operative del comando di Palazzo Beccaria con la Questura, contributi alla installazione degli impianti di protezione passiva nei negozi. Non si è però ancora raggiunto l’obiettivo di coordinare tutti gli esercenti e le imprese di una via per creare un ‘asse protetto’ con mutuo appoggio presso un unico centro di vigilanza. Per raggiungere questo obiettivo sono state identificate cinque strade pilota: corso San Gottardo, via Paolo Sarpi, corso Xxii Marzo, via Pellegrino Rossi e via Padova. La nostra attenzione va anche al fenomeno dei furti nelle case. Pensiamo di agevolare l’installazione degli impianti d’allarme nelle abitazioni(oggi l’82% degli appartamenti ne è sprovvisto!) con un contributo alle spese di installazione da parte del Comune, analogamente a quanto già fatto per i commercianti. Cominceremo in via sperimentale dalle cinque vie ricordate. Per quanto riguarda il tema del ‘Fascicolo di Fabbricato,cioè una specie di carta d’identità per la corretta gestione e manutenzione degli edifici di civile abitazione, soprattutto sotto il profilo impiantistico, l’assessore Manca ha ribadito che non ci sarà alcun ‘balzello’ per le proprietà immobiliari e che intenderebbe promuovere questa iniziativa dando priorità agli edifici comunali. “Tutto ciò- ha concluso Manca- allo scopo di incrementare il modello di ‘sicurezza partecipata’ iniziato proprio a Milano nel 1999 con l’introduzione dei nostri Vigili di Quartiere”. |
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OLIMPIADI DELL’INFORMATICA 2005: PER LE SCUOLE DI TUTTA ITALIA C’E’ TEMPO FINO AL 31 OTTOBRE PER ISCRIVERSI ALLE SELEZIONI |
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Milano, 6 ottobre 2004 – C’è tempo fino al 31 ottobre per iscriversi alle selezioni nazionali a formare la rappresentativa italiana alle Olimpiadi Internazionali dell’Informatica 2005 (Ioi) con finale in Polonia. Sono questi i termini del bando che è stato esteso alle scuole medie secondarie di tutta Italia all’apertura dell’anno scolastico, per un’iniziativa promossa nel nostro Paese dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (Miur) in collaborazione con Aica (Associazione Italiana per l'Informatica e il Calcolo Automatico). La partecipazione dell’Italia alle Olimpiadi Internazionali dell'Informatica, che risale al 2000, è infatti il frutto di accordi di collaborazione tra Miur e Aica volti a promuovere le conoscenze di informatica presso i giovani. Una squadra da formare per il 2005: guardare in bacheca Le selezioni per formare il Team 2005 coinvolgeranno le scuole per l’intero arco dell’anno scolastico con un fitto calendario di gare, dapprima a livello di singolo istituto, poi ai livelli regionale e nazionale. Agli studenti interessati basta informarsi presso l’Istituto di appartenenza. A partire dal successo dell’edizione 2004 Si conta così su un ancora maggiore coinvolgimento rispetto alla edizione appena conclusa ad Atene, e che è stato un vero e proprio trionfo per i nostri studenti. Il team Italiano si è infatti aggiudicato una medaglia d’oro (la prima per il nostro paese) e ben tre medaglie di bronzo, a coronamento di un evento che incontra un successo crescente anche “in casa” presso la scuola (circa 500 istituti e 10 mila studenti coinvolti per l’edizione 2004). Ma è di tutto rispetto anche il risultato dell’Italia nello scenario internazionale: in sole cinque partecipazioni dal 2000 il medagliere italiano alle Ioi conta già 1 oro, 2 argenti e 7 bronzi. |
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ANNO SCOLASTICO 2004-2005; STANZIATI QUASI 6 MILIONI DI EURO A FAVORE DELLE FAMIGLIE NELL'AMBITO DEL TRASPORTO DEGLI ALUNNI, DELL'ASSISTENZA AI DISABILI E DELLE BORSE DI STUDIO |
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Milano, 7 ottobre 2004 - Per l'anno scolastico 2004-2005 la Regione Lombardia ha stanziato 5,8 milioni di Euro finalizzati a sostenere le famiglie nell'ambito del trasporto degli alunni, dell'assistenza ai disabili e delle borse di studio. Per il trasporto alunni e per il sostegno ai disabili il contributo complessivo è di 4.480.487 Euro, mentre sono previste ben 2000 assegni per borse di studio e contributi attività musicali di 500 Euro l'uno, rivolti agli studenti meritevoli provenienti da famiglie disagiate. Possono presentare richiesta per l'accesso al beneficio ai sensi della legge 62/2000 gli alunni residenti in Lombardia iscritti e frequentanti scuole statali e paritarie primarie (ex elementari), secondarie di primo grado (ex medie) e secondarie di secondo grado (scuola superiore) aventi sede in Lombardia o nelle regioni confinanti e frequentate da studenti lombardi in riferimento al pendolarismo scolastico. Per l'anno scolastico 2004-2005 le condizioni di reddito devono corrispondere ad un Isee non superiore a 15.000 euro. Le spese ammissibili sono quelle determinate dalla frequenza, rientrano quindi tra queste: le rette di frequenza e i contributi obbligatori richiesti dalle scuole per la partecipazione ai corsi ordinari di studio ed in generale alle attività curricolari didattiche e formative previste dal Piano dell'Offerta Formativa del singolo istituto, ivi comprese le gite di istruzione, con esclusione delle attività complementari, del doposcuola, dei corsi di recupero. Non rientrano le tasse di iscrizione a destinazione statale. Le spese per i trasporti prevedono gli eventuali contributi richiesti dal Comune, anche attraverso l'impresa concessionaria, per il trasporto degli alunni, nonché gli abbonamenti a tariffa agevolata sulle linee pubbliche di trasporto urbano od extraurbano limitatamente al periodo di attività scolastica. Sono invece da escludere costi sostenuti individualmente dalla famiglia e/o dallo studente per l'uso di mezzi privati di trasporto. Sono ammissibili anche le spese per la mensa scolastica gestite direttamente o tramite convenzione dall'ente locale o dalla scuola. Le spese previste per sussidi scolastici si riferiscono ai materiali per la facilitazione dell'apprendimento e ad esclusivo uso scolastico ed il cui costo è posto integralmente o parzialmente a carico degli alunni. Sono pertanto ammesse spese per dispense, fotocopie, materiale didattico di uso collettivo a disposizione del docente nell'espletamento della propria funzione e la cui attestazione di pagamento è rilasciata dalla scuola. Sono altresì ammesse spese per sussidi scolastici quali dizionari, vocabolari, atlanti storici e geografici, manuali ecc., materiale di cancelleria, come quaderni, gomme matite, strumenti di uso individuale per lo svolgimento delle esercitazioni presso la scuola quali righe, squadre, compassi ecc. Purché avvenute nel corso dell'anno scolastico di riferimento e ne sia detenuta idonea documentazione d'acquisto. Sono esclusi i libri di testo, per i quali si interviene con altro provvedimento, l'abbigliamento, gli zaini, le borse ecc., in quanto non di esclusivo uso scolastico, i personal computer, gli strumenti musicali, salvo quelli previsti per le normali attività di orientamento musicale. A causa della varietà di sussidi che possono essere richiesti dalle scuole e dei loro costi il tetto massimo di costi ammissibili e documentabili non può superare Euro 80,00 per la scuola primaria, Euro 160,00 per la scuola secondaria di primo grado e Euro 320,00 per la scuola secondaria di secondo grado. L'importo delle borse di studio sarà commisurato al 30% delle spese ammissibili sostenute e documentabili con un tetto massimo di Euro 500 per le materne, Euro 800 per le scuole medie e di Euro 1.000 per le per le scuole superiori. |
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