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MERCOLEDì
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 13 Ottobre 2004 |
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UNA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE PER LA COSTITUZIONE EUROPEA |
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Bruxelles, 13 ottobre 2004 - Il Parlamento europeo invita il Consiglio a «ricercare un approccio coordinato» per la definizione del calendario delle procedure nazionali di ratifica e invita il Consiglio e la Commissione ad elaborare «un'adeguata strategia in materia di campagna referendaria e di comunicazione». I deputati suggeriscono di mettere in comune le migliori pratiche per quanto riguarda il controllo parlamentare e le campagne referendarie e si dichiarano pronti a contribuire alla strategia di cui sopra. È il messaggio lanciato dalla commissione per gli affari costituzionali, attraverso una risoluzione presentata dal suo Presidente, Jo Leinen (Pse, De), a pochi giorni dalla firma del Trattato costituzionale a Roma, il prossimo 29 ottobre. L'organo parlamentare suggerisce che il processo di ratifica in tutti gli Stati membri sia ultimato entro il giugno 2006. Tenendo presente che l'8 maggio 2005 sarà il 60° anniversario della fine della seconda guerra mondiale in Europa, i deputati suggeriscono di scegliere i giorni dal 5 all'8 maggio 2005 come periodo adatto per lo svolgimento dei referendum sulla Costituzione eventualmente previsti negli Stati membri, per il suo valore simbolico. L'organo parlamentare si impegna a esprimere il suo parere sul progetto di trattato costituzionale «quanto prima possibile dopo la firma dello stesso». In effetti, la relazione di Íñigo Méndez De Vigo (Ppe/de, Es) e di Richard Corbett (Pse, Uk) sulla Costituzione dovrebbe essere approvata dalla commissione per gli affari costituzionali il prossimo 30 novembre, per poi essere definitivamente adottata dalla Plenaria il 15 dicembre a Strasburgo. Il Parlamento europeo sarà così la prima assemblea a pronunciarsi in merito al Trattato costituzionale. |
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UE E USA PROLUNGANO L'ACCORDO DI COOPERAZIONE SCIENTIFICA E PENSANO ALL'INTEGRAZIONE ECONOMICA |
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Bruxelles, 13 ottobre 2004 - Ue e Usa hanno prolungato di cinque anni l'accordo di cooperazione scientifica e tecnica che permette di sviluppare progetti di ricerca coordinati e comuni e di dar vita a task force congiunte. I settori coperti dall'accordo riguardano ambiente, biomedicina e ricerche sanitarie, energia non nucleare, telematica, politiche scientifiche e tecnologiche, gestione, formazione e mobilità degli scienziati. Per controllare la cooperazione sviluppata dall'accordo è stato creato un Joint Consultative Group, e la Commissione europea afferma che nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq) sono già stati proposti oltre 700 progetti comuni di ricerca. Si pensa di migliorare la visibilità dell'accordo, come raccomandato da un gruppo di esperti indipendenti che nel 2003 aveva condotto una valutazione d'impatto del precedente accordo. La Commissione europea sta inoltre adottando misure concrete per migliorare l'integrazione economica Ue-usa: nell'ultimo vertice Ue-usa del giugno 2004, i responsabili delle due parti hanno invitato gli operatori a 'avviare vigorose discussioni con idee concrete su come far avanzare il più possibile l'integrazione economica transatlantica, dare vigore all'innovazione e a alla creazione di nuovi posti di lavoro e realizzare il potenziale competitivo delle nostre economie e aziende'. Da parte sua, la Commissione ha reagito a questo invito lanciando una consultazione pubblica su come dare una nuova spinta a questa relazione. Nel quadro di questo processo, il 22 ottobre la Commissione terrà un incontro in cui tutti i diretti interessati saranno invitati a studiare le opzioni per porre fine agli ostacoli commerciali, normativi e di finanziamento che si frappongono alla cooperazione economica tra Ue e Usa. Per ulteriori informazioni sull'incontro, contattare la Commissione europea: E-mail: relex-stakeholders@cec.Eu.int |
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WORKSHOP SULLA GESTIONE FINANZIARIA NEL 6PQ, REGNO UNITO |
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Bruxelles, 13 ottobre 2004 - Il 10 novembre si svolgerà a Cambridge (Regno Unito) un workshop per comprendere i principi di gestione finanziaria del Sesto programma quadro (6Pq). L'evento prevede sessioni d'informazione sulle norme finanziarie del 6Pq, sul loro funzionamento con i differenti strumenti del 6Pq, sui costi ammissibili e il subappalto, su come preparare un bilancio di progetto e su come affrontare i tagli di bilancio. Si parlerà inoltre di responsabilità collettiva, gestione delle responsabilità, reporting e audit. Per informazioni: Walker Associates E-mail: walkerassociates@ntlworld.Com Tel: +44 7720717965 |
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CORSO INTERNAZIONALE PER I NUOVI GESTORI DI PROGETTI |
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Bruxelles, 13 ottobre 2004 - Dal 29 novembre al 2 dicembre si svolgerà a Budapest un corso internazionale sullo sviluppo dei progetti comunitari destinato ai nuovi gestori di progetti. Il corso intende fornire una visione globale dei programmi dell'Ue e delle relative opportunità di finanziamento. Per informazioni: Krisztian Lohr E-mail: krisztian.Lohr@geonardo.hu Tel: +36-1-250-6703 |
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SUMMIT A PRAGA. UE, LE REGIONI VOGLIONO CONTARE DI PIÙ FORMIGONI: "COSTITUZIONE PIÙ VICINA AI CITTADINI". TERRORISMO, UN FONDO EUROPEO PER LE VITTIME |
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Milano, 13 ottobre 2004 - Con una dichiarazione unitaria che chiede più spazio e poteri per le Regioni nell'Europa a 25, un impegno comune contro il terrorismo e l'annuncio, da parte della Regione Lombardia, della imminente firma della prima Convenzione Tripartita della storia comunitaria, si è concluso al Palazzo della Municipalità di Praga il terzo summit del Club delle Regioni d'Europa, il primo dopo l'allargamento da 15 a 25 Paesi, organizzato dalla Boemia centrale. "L'europa dell'Allargamento rappresenta una realtà nuova, che ha bisogno di strade nuove - ha detto il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni -. Non ci si può limitare a inserire 10 nuove realtà nazionali nello schema confezionato su misura dei 15 precedenti dell'Ovest". Il motivo di fondo è la necessità di una "governance" che affermi la "centralità dei cittadini" e quindi osservi il metodo della "sussidiarietà". La "Dichiarazione di Praga", sottoscritta da tutti i partecipanti, tranne da Rhones-alpes (Francia) che ha scelto una pausa di riflessione, astenendosi, afferma appunto "la necessità di un processo decisionale comunitario nel quale le decisioni siano prese il più possibile vicino ai cittadini e con il massimo rispetto per il principio di trasparenza, sussidiarietà e buon governo". Una prima richiesta concreta, condivisa dal Club delle Regioni, è la trasformazione del Comitato delle Regioni (organo istituzionale con scarso potere) in un Consiglio delle Regioni dotato di più ampie facoltà di intervento e di decisione. Un altro percorso concreto per dar voce alle Regioni in un'Europa che si vorrebbe meno centralistica è rappresentato dalle Convenzioni Tripartite (tra Commissione europea, Governo nazionale e Regione). "Apripista - ha annunciato Formigoni - sarà proprio la Lombardia, che ha lavorato per concretizzare l'idea nata già nel primo summit di Bellagio nel 2002, e che ora è pronta a sottoscrivere la prima Convenzione Tripartita, dedicata alla mobilità sostenibile". A porre la firma, oltre al presidente Formigoni, saranno Romano Prodi presidente della Commissione europea, e - per il governo italiano - Roberto Antonione, sottosegretario agli Esteri. La Dichiarazione di Praga comprende anche un Documento unitario che impegna i firmatari a dare "un supporto incondizionato alla lotta contro il terrorismo, in qualsiasi forma e con qualsiasi giustificazione esso si manifesti". Insieme "ribadiscono la volontà di perseguire una politica di amicizia e di concreto aiuto verso tutti i popoli, mediante il rafforzamento di specifiche iniziative di cooperazione con i paesi impegnati nell'eliminazione della povertà e del sottosviluppo". Prima iniziativa concreta, lanciata da Boemia centrale e Lombardia, è la costituzione di un Fondo interregionale a favore delle vittime del terrorismo internazionale. "Non deve diffondersi la convinzione - ha sottolineato il presidente della Lombardia - che siamo in presenza di un conflitto tra civiltà. La lotta al terrorismo è invece difesa delle civiltà, lotta per la civiltà, quindi per l'affermazione del valore della persona, della libertà dei soggetti sociali, della democrazia, dell'incontro e della collaborazione tra culture diverse". Forme e modalità operative del Fondo di solidarietà interregionale saranno messe a punto dalla stessa Boemia centrale e dalla Lombardia entro la fine di quest'anno. |
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ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO
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LA IOSCO PUBBLICA IL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE SULLE REGOLE DI BASE DEL CODICE DI CONDOTTA PER LE AGENZIE DI RATING |
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Milano, 13 ottobre 2004 La Iosco - (International Organization of Securities Commissions), l'organizzazione mondiale delle autorità di vigilanza, di cui la Consob fa parte ha pubblicato il 7 ottobre il documento di consultazione sulle regole di base da adottare nel codice di condotta per le agenzie di rating. Il documento - che è stato redatto tenendo conto anche delle indicazioni fornite dall'industria del rating, dal Comitato di Basilea e dell'Associazione internazionale delle autorità di vigilanza sulle assicurazioni - è disponibile sul sito della Iosco www.Iosco.org Il documento fa seguito alla"Dichiarazione di principi riguardanti le attività delle agenzie di rating", adottata dal Comitato Tecnico della Iosco nel settembre 2003. La Dichiarazione ha messo a punto gli obiettivi prioritari per consolidare l'integrità dei processi di attribuzione del rating e assistere le agenzie nel fornire agli investitori opinioni ed analisi informate e indipendenti. Per informazioni mail@oicv.Iosco.org il fax +34.91.5559368 |
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BTP€I: A BREVE IL LANCIO DELLA SCADENZA TRENTENNALE |
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Roma, 13 ottobre 2004 - Il Mef ha affidato a Barclays, Jpmorgan, Mcc-capitalia e Morgan Stanley un mandato per il collocamento di un nuovo Btp€i con scadenza a 30 anni, indicizzato all’inflazione dell’area euro - con esclusione dei prodotti a base di tabacco. Il collocamento sarà effettuato nel prossimo futuro in relazione alle condizioni di mercato. Il Mef si impegna a mantenere la liquidità del nuovo titolo. |
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TERNA: PIENO SUCCESSO PER L’EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA DA 1,4 MILIARDI DI EURO LA DOMANDA È STATA PARI A OLTRE DUE VOLTE E MEZZA L’OFFERTA PER I 2/3 ESPRESSA DA INVESTITORI INTERNAZIONALI
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Roma, 13 ottobre 2004 – Terna Spa (rating Aa- da S&p, Aa3 da Moody’s) ha lanciato oggi sul mercato un’emissione obbligazionaria in euro a tasso fisso per l’ammontare complessivo di 1,4 miliardi, in attuazione di quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione tenutosi il 6 settembre 2004. L’operazione è strutturata in due tranches di importo pari a 600 e 800 milioni di euro, rispettivamente con scadenze 10 e 20 anni. L’obbligazione decennale, emessa a 99,968, offre una cedola annuale del 4,25%, corrispondente ad uno spread di 22 punti base sul tasso swap a 10 anni. L’obbligazione ventennale, emessa a 99,624, offre una cedola annuale del 4,90%, corrispondente ad uno spread di 38 punti base sul tasso swap a 20 anni. Il collocamento, rivolto ad investitori istituzionali ed organizzato e diretto da Credit Suisse First Boston, Jp Morgan e Ubs, ha fatto registrare una domanda pari ad oltre 2 volte e mezza l'offerta, con una partecipazione degli investitori esteri di circa i 2/3. “Sono soddisfatto per il pieno successo del collocamento, che conferma l’eccellente profilo di rischio che caratterizza la società, – ha commentato il presidente di Terna Fulvio Conti - e per i livelli di spread raggiunti”. |
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BANCA INTESA PRESENTA "INTESANOVA", RISORSE PER LE IMPRESE CHE INNOVANO PIÙ CREDITO E A MIGLIORI CONDIZIONI PER LE PMI CHE VOGLIONO INVESTIRE IN INNOVAZIONE |
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Milano, 13 ottobre 2004 - Banca Intesa ha presentato ieri a Milano un progetto organico di collaborazione con alcune tra le più prestigiose università e istituzioni italiane di ricerca (Fondazione Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Politecnico di Milano e Università di Trento) per erogare credito finalizzato alle piccole e medie imprese che innovano. Già finanziati i primi progetti. Il progetto è stato illustrato dall'Amministratore Delegato di Banca Intesa, Corrado Passera, alla presenza di Carlo Rubbia Presidente di Enea, Innocenzo Cipolletta Presidente dell'Università di Trento, Giulio Ballio Rettore del Politecnico di Milano, Giovanni Del Tin Rettore del Politecnico di Torino, Massimo Egidi Rettore dell'Università di Trento e Giampio Bracchi Presidente della Fondazione Politecnico di Milano. 2.474 docenti e ricercatori, 745 laboratori, 48 dipartimenti attivi in tutti i settori di attività industriale daranno il contributo della loro esperienza nell'innovazione alle oltre 200.000 piccole e medie imprese clienti di Banca Intesa, raggiunte da una rete di 2.500 gestori specialisti. E' il primo accordo del genere mai firmato in Italia. L'accordo di Lisbona, che fissa al 3% sul Pil l'obiettivo di ricerca e sviluppo, pone al centro dell'interesse l'urgenza di aumentare l'investimento pubblico e privato in tutta Europa. Il sistema italiano è fermo ad un insoddisfacente 1,1% del Pil, per il 51% pubblico e per il 49% privato. Tutti diversi i dati dei Paesi Ocse: dal 4,27 della Svezia (70% privato) al 2,23 della Francia (69% privato) al 2,52 della Germania (70% privato). Gli Usa sono al 2,67%, (73% privato). In termini assoluti, il distacco in investimenti per Ricerca e Sviluppo tra Italia e Germania, ad esempio, può essere stimato in 40 mld di Euro l'anno. Intesallova offre all'imprenditore l'opportunità di far valutare ed eventualmente migliorare un progetto di sviluppo in innovazione per la propria azienda nei laboratori delle Università partner nel progetto. Se la valutazione sarà positiva, Banca Intesa concederà credito a migliori condizioni e in maggiore quantità. La collaborazione con queste Università, inoltre, consentirà a Banca Intesa di portare avanti nel tempo il progetto Intesallova in tutti i settori industriali. I primi servizi disponibili sono dedicati all'Information and Communication Technology per tutti i settori industriali. Il primo settore al quale verrà applicato il modello è quello delle macchine utensili, punto di forza del made in Italy. E proprio in questo settore è stato erogato all'imprenditore Maurizio Tacchella il primo credito Intesallova. L'applicazione dell'accordo di Basilea2 stimola le banche ad acquisire nuove competenze anche in ambito tecnologico, così da definire modelli di analisi in grado di catturare le specificità e le dinamicità delle piccole e medie imprese italiane. La scelta di Banca Intesa è quella di dotarsi, tra gli altri strumenti di valutazione, anche dell'esperienza delle università italiane più forti nello scouting e nel trasferimento tecnologico. Giulio Ballio, Rettore del Politecnico di Milano: "Il Politecnico di Milano ha da sempre contribuito a formare il management delle imprese italiane e a sviluppare competenze scientifiche e tecnologiche a servizio del sistema produttivo e dei servizi. La dimensione internazionale della nostra economia rende questo ruolo ancora più impegnativo. Siamo convinti che la collaborazione con Banca Intesa moltiplicherà i momenti di contatto con le imprese permettendo una ulteriore diffusione della conoscenza." Fabio Bolognini, Responsabile Marketing Imprese di Banca Intesa: " Il progetto Intesallova è uno dei passaggi fondamentali nel percorso che abbiamo imboccato per offrire ai piccoli e medi \imprenditori soluzioni che rispondano ai reali bisogni di chi compete attraverso la crescita della propria azienda." Giampio Bracchi, Presidente della Fondazione Politecnico dì Milano: "In coerenza con la propria missione di essere un ponte tra il mondo della ricerca e il sistema delle imprese, la Fondazione, con Intesallova, rende disponibile un metodo di valutazione su base tecnologica della capacità innovativa delle imprese offrendo alla banca uno strumento di qualità e valorizzando le competenze presenti nelle università a beneficio di un numero sempre maggiore di aziende." Giovanni del Tin, Rettore del Politecnico di Torino: "Il Progetto Intesallova è di grande interesse per il Politecnico di Torino, in quanto si inserisce nella strategia dell'Ateneo volta ad accrescere i rapporti con il sistema socio economico e a creare sinergie che abbiano efficaci ricadute sia sull'attività formativa e sulla ricerca che sulla capacità di innovazione del sistema delle imprese." Massimo Egidi, Rettore dell'Università degli Studi di Trento: "Come sottolineava nel 98 il Libro Bianco sull'innovazione della Commissione Europea, le università europee, pur vantando una produzione scientifica analoga in termini qualitativi e quantitativi a quella delle università americane, non sono in grado di trasferirla nella tecnologia e nell'economia con gli stessi ritmi e la stessa efficacia, soprattutto nelle aree scientifiche emergenti. Gli sforzi in questa direzione si riveleranno particolarmente utili non solo per le Università, in direzione di una maggiore integrazione con l'economia, ma anche per le politiche pubbliche. Il progetto potrà infatti offrire un quadro preciso e statisticamente aggiornato sulle caratteristiche e sull'impatto dell'innovazione, suggerendo politiche pubbliche meglio mirate per il futuro. Corrado Passera, Amministratore Delegato di Banca Intesa: "Con Intesallova aggiungiamo un nuovo tratto alla nostra idea di Banca per il Paese, contribuendo a ridurre la distanza che esiste fra impresa e grandi centri di ricerca. Dopo il progetto Intesabridge, il prestito agli studenti, torniamo a collaborare con l'università, questa volta per il suo fondamentale apporto all'innovazione e alla competitività del sistema Italia." Carlo Rubbia, Presidente dell'Enea: "Il principale anello mancante nel nostro Paese è oggi quello tra la ricerca come "conoscenza" e quello della susseguente "capacità innovativa", intesa come trasferimento tecnologico dai grandi centri universitari italiani alle imprese. A tale fine, il rinnovato rapporto organico di collaborazione con il sistema bancario, inteso alla promozione e al finanziamento di idee innovative, si configura come della più grande importanza nel quadro congiunto Università-banca-impresa, grazie alle rispettive, diverse complementarità. Il rapporto oggi istituito da Banca Intesa permetterà quindi di valutare meglio e in base a parametri oggettivi sia le potenzialità innovative dei progetti che le capacità delle imprese di svilupparlo, contribuendo alla competitività del sistema Italia." Maurizio Tacchella, Imprenditore industriale: "Ho apprezzato molto il progetto di banca Intesa perché attraverso un unico interlocutore consente di reperire risorse finanziarie dedicate all'innovazione, sottoporre il mio progetto alla valutazione di un terzo indipendente e soprattutto avere accesso a conoscenze specialistiche avanzate." |
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INTESANOVA, BELLOTTI: SCOMMETTE SULLA CAPACITÀ DI CRESCITA DELLE AZIENDE |
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Roma, 13 ottobre 2004 - "E' un accordo che punta sull'innovazione, e che scommette sulla capacit di crescita delle aziende". Francesco Bellotti, presidente Confindustria del Comitato per il credito alle Pmi, commenta cos il progetto presentato oggi da Banca Intesa ("Intesanova") che, in accordo con alcune delle pi prestigiose Universit e istituzioni di ricerca, offre pi credito e a migliori condizioni alle aziende che investono in innovazione. "Oggi solo un numero ristretto di piccole e medie imprese (circa 3000) presentano progetti di ricerca formalizzati, e solo il 16% degli investimenti in ricerca e sviluppo viene dalle Pmi. Per raggiungere gli obiettivi di Lisbona quindi necessario puntare sul raddoppio dei soggetti e su strumenti finanziari alla portata delle piccole e medie imprese, con procedure e tempi certi. E quella messa a punto da Intesa indica certamente ai soggetti economici una strada da percorrere. Questa iniziativa – spiega infatti Bellotti – premia la qualit dei progetti e cerca di superare alcuni dei principali ostacoli evidenziati dalla piccole e medie imprese innovative nei rapporti con le banche. Mi riferisco non solo alla valutazione dei progetti stessi, ma anche alla tipologia delle garanzie richieste, alla durata del credito che diventa di medio lungo termine (3-5 anni) assicurando pi stabilit economica all'azienda, alla semplicit della documentazione e alla velocit, infine, dell'erogazione.La collaborazione con le Universit permette alle banche di erogare il credito integrando le proprie capacit di lettura dei fatti aziendali, legate alla conoscenza della impresa, con quelle delle Universit, che sono invece pi competenti nella valutazione delle soluzioni tecnologiche prospettate.E questo – fa notare Bellotti - si traduce in una diminuzione del rischio: le banche sono messe nella condizione di finanziare il progetto senza necessit di garanzie reali. Mi sembra quindi di poter parlare di un meccanismo che genera una gestione finanziaria pi corretta dell'investimento, senza contare che, in vista di Basilea 2, consente anche di migliorare i rating dell'impresa.Ci auguriamo – conclude Bellotti – che il progetto "Intesanova", dopo aver dedicato i primi servizi all'Information and Communication Technology e alle macchine utensili, coinvolga al pi presto anche altri settori industriali, come ad esempio l'agroalimentare." |
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SIGLATO PRESTITO DELLA BEI AL GRUPPO SANPAOLO IMI PER FINANZIARE LE IMPRESE CHE INVESTONO IN RICERCA E SVILUPPO |
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Torino, 13 ottobre 2004 - Sanpaolo Imi e Banca Europea per gli Investimenti (Bei) hanno firmato il 7 ottobre un Contratto di Prestito per 100 milioni di euro. L'operazione si inserisce nell'ambito dei consolidati rapporti tra le due istituzioni che riguardano sia il settore delle opere pubbliche, sia i finanziamenti alle imprese. Alla firma del contratto ha presenziato una delegazione della Bei guidata dal Vice Presidente Dott. Genuardi e dal Responsabile del Dipartimento Italia/malta Dott. Pugliese, che è stata ricevuta a Torino dal Dott. Iozzo, Amministratore Delegato di Sanpaolo Imi. La provvista di 100 milioni di Euro verrà impiegata nell'ambito del plafond creditizio di 250 milioni di euro già stanziati da Sanpaolo Imi (Plafond creditizio per la Ricerca Applicata) e destinati alle Imprese che intendano investire in Ricerca e Sviluppo. I vantaggi di costo derivanti dall'utilizzo della provvista Bei verranno trasferiti alle imprese. L'obiettivo è quello di sostenere le aziende di qualsiasi dimensione e settore - escluse le imprese operanti nel campo degli armamenti e con priorità verso le Pmi - finanziandone a medio termine i programmi di ricerca, in misura compresa tra il 75% e il 100% dei costi del progetto. La durata originaria dei prestiti sarà compresa tra 3 e 5 anni. Le imprese che avranno completato positivamente i progetti potranno beneficiare di una riduzione dello spread applicato e richiedere l'eventuale prolungamento del mutuo di ulteriori due anni. I progetti finanziabili – il cui costo dovrà essere non inferiore a 250 mila euro e non superiore a 2 milioni di euro – potranno riguardare la realizzazione, lo sviluppo ed il miglioramento tecnologico di prodotti, processi produttivi e servizi tecnologicamente innovativi. La durata dei progetti dovrà essere compresa tra 12 e 24 mesi dalla data di richiesta del finanziamento, che potrà riguardare anche le spese sostenute nei sei mesi precedenti la domanda. I finanziamenti saranno erogati su tutto il territorio nazionale attraverso le filiali delle Banche del Gruppo: Sanpaolo, Sanpaolo Banco di Napoli, Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Cassa di Risparmio in Bologna, Cassa di Risparmio di Venezia, Friulcassa e Banca Popolare Adriatico. La Banca Europea per gli Investimenti e il Gruppo Sanpaolo Imi intendono confermare con questa operazione l'attenzione rivolta al potenziamento della ricerca e sviluppo effettuata dalle Imprese, aiutandole concretamente – in linea con le priorità espresse dall'Unione Europea e dal Governo Italiano - nella realizzazione di progetti fondamentali per favorirne la crescita e lo sviluppo, allo scopo di vincere le sfide e di cogliere le opportunità offerte dal mercato globale. |
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SIGLATO ACCORDO FRA SANPAOLO IMI E CNCE PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DELLA BANCA IN CDC IXIS |
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Torino, 13 ottobre 2004 - Sanpaolo Imi e Cnce (Caisse Nazionale des Caisses d'Epargne) hanno siglato ieri un protocollo d'intesa che prevede lo scambio della partecipazione del 3,5% attualmente detenuta dalla Banca in Cdc Ixis, in partecipazioni nelle due principali subholding operative del Gruppo francese: Ixis Asset Management Group (Iamg) per il 12% e Ixis Corporate & Investment Bank (Icib) per il 2,45%. Sanpaolo Imi aveva acquisito la partecipazione in Cdc Ixis nel 2001, contemporaneamente all'ingresso della società francese (all'epoca parte del Gruppo Caisse des Dépôts et Consignations) fra i suoi Azionisti, a conferma di un progetto di partnership strategica. L'accordo deriva dalla complessa ristrutturazione in corso negli assetti partecipativi dei Gruppi Cdc e Caisse d'Epargne. Dopo la fusione di Eulia in Cnce ed il trasferimento a quest'ultima del controllo di Cdc Ixis, il progetto prevede entro fine anno l'incorporazione di Cdc Ixis in Cnce con la riorganizzazione delle attività finanziarie di mercato in tre "poli mestieri": asset management, investment banking e custody. L'apporto di queste attività trasforma il Gruppo Caisse d'Epargne (31 Casse di Risparmio, Credit Foncier, 4700 filiali su tutto il territorio nazionale) in un importante Gruppo bancario universale, con struttura e posizionamento simile a Sanpaolo Imi, ed apre ulteriori interessanti prospettive di evoluzione della partnership. Il nuovo posizionamento dell'investimento partecipativo di Sanpaolo Imi privilegia i settori dove si ritiene esistano le maggiori opportunità di collaborazione e, in particolar modo, l'asset management, attività in cui entrambi i Gruppi detengono posizioni di leadership. Gli accordi prevedono che Sanpaolo Imi, a fronte del conferimento della partecipazione detenuta in Cdc Ixis, acquisisca azioni delle due Subholding Iamg ed Icib. L'operazione, che è subordinata all'ottenimento delle autorizzazioni da parte delle Autorità di Vigilanza competenti, si dovrebbe concludere entro il 31 dicembre 2004 e non avrà impatto sul valore di bilancio della partecipazione attribuita dalla Banca a Cdc Ixis. Contemporaneamente all'acquisizione delle partecipazioni nelle due Società, verranno definiti tra Sanpaolo Imi e Cnce accordi volti a regolare, relativamente alle società partecipate, gli aspetti di governance, la circolazione delle azioni e i diritti di conversione e di liquidità delle quote azionarie. Nella transazione Sanpaolo Imi è stato assistito da Jp Morgan e dallo studio legale di Parigi Cleary Gottlieb, mentre Cnce si è avvalso della collaborazione di Rothshild e dei legali dello studio Darrois, Villey, Maillot, Brochier. |
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ACCENTRAMENTO IN BANCA ALETTI DEI RAMI D’AZIENDA RELATIVI ALLE GESTIONI PATRIMONIALI DELLE BANCHE COMMERCIALI DEL GRUPPO |
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Verona, 12 ottobre 2004 – Le banche appartenenti al Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara – Banco Popolare di Verona e Novara (di seguito anche "Banco"), Credito Bergamasco (di seguito anche "Creberg"), Banca Popolare di Novara (di seguito anche "Bpn") e Aletti & C. Banca di investimento mobiliare S.p.a. (di seguito anche "Banca Aletti") – hanno elaborato un progetto di riorganizzazione del servizio delle gestioni patrimoniali mobiliari (Gpm) e delle gestioni patrimoniali in fondi (Gpf) del Gruppo che comporta il trasferimento a Banca Aletti dei rami d’azienda relativi alle gestioni patrimoniali del Banco Popolare di Verona e Novara, del Credito Bergamasco e della Banca Popolare di Novara. L’operazione comporterà un aumento del capitale sociale di Banca Aletti per effetto: del conferimento al proprio interno dei rami d’azienda relativi alle gestioni patrimoniali del Banco e del Creberg; della scissione a proprio favore del ramo d’azienda relativo alle gestioni patrimoniali della Bpn. I principali obiettivi strategici che stanno a fondamento dell'intero processo sono i seguenti: l’aumento della qualità del servizio alla clientela tramite il coinvolgimento diretto ed immediato, nelle scelte operative/gestionali, del Consiglio di amministrazione di Banca Aletti, nel quale trovano massima espressione le competenze specialistiche del Gruppo; l'opportuna valorizzazione delle competenze decisionali nell’unico organo a ciò preposto (Consiglio di amministrazione di Banca Aletti); l’utilità di perseguire economie di scala attraverso il nuovo modello che favorirà una significativa semplificazione sia dal punto di vista organizzativo che informatico, trasferendo su Banca Aletti tutti i rapporti di gestione patrimoniale. Il nuovo modello organizzativo non comporterà cambiamenti nel rapporto commerciale con il cliente e conseguentemente nel modo di operare degli sportelli in quanto Banca Aletti, in qualità di unica società del Gruppo incaricata dell’erogazione dei servizi di gestione dei patrimoni, si avvarrà dei servizi di collocamento e dei servizi di relazione con il cliente attualmente svolti dalle filiali delle banche commerciali che verranno regolamentati tramite appositi contratti, che disciplineranno i servizi medesimi ed i rapporti economici. La data di efficacia delle operazioni di conferimento e di scissione è fissata al 1° gennaio 2005. In relazione alle predette operazioni si segnala che: il Banco e il Credito Bergamasco hanno presentato istanza al Tribunale di Milano per la nomina di un esperto comune, ai sensi dell'art. 2343 cod.Civ. E che conseguentemente è stato nominato il prof. Marco Reboa di Milano per la valutazione dei rami d'azienda oggetto di conferimento; tutte le banche del Gruppo hanno ritenuto di conferire al prof. Giovanni Frattini di Milano l'incarico volontario di fornire assistenza tecnico-professionale nell'analisi delle predette operazioni straordinarie per la realizzazione del progetto complessivo; in relazione all'aumento di capitale sociale al servizio dei conferimenti di rami d'azienda da parte del Banco e del Credito Bergamasco a favore di Banca Aletti, con esclusione del diritto di opzione, la società di revisione di quest'ultima - Deloitte & Touche S.p.a. - provvederà alla redazione del parere di congruità ai sensi degli artt. 165 e 158 della Legge Draghi; con riferimento alla scissione del ramo d'azienda dalla Banca Popolare di Novara a favore di Banca Aletti la società Kpmg S.p.a. Di Milano, in qualità di esperto comune, ai sensi dell'art. 2501 sexies cod.Civ., così come richiamato dall'art. 2506 ter cod.Civ., provvederà alla redazione della prescritta relazione sulla congruità dei criteri di distribuzione delle azioni di Banca Aletti da assegnare a fronte della scissione in parola. Le banche coinvolte nel progetto rientrano nel concetto di "parti correlate" in quanto il Banco controlla direttamente la Banca Popolare di Novara per la totalità del capitale, il Credito Bergamasco per l'87,768% e Banca Aletti direttamente per il 74,225% e indirettamente per il 25,775%. Pertanto tutte le delibere degli organi amministrativi delle società sono state assunte nel rispetto delle procedure stabilite dalla Delibera Consob n. 2064231 del 30.9.2002 e dall'art. 10 del Codice di Autodisciplina del Banco in materia di operazioni tra parti correlate. Nell'ambito delle suddette operazioni non sono previste modifiche nell'esistente ammontare dei compensi degli amministratori in conseguenza dell'attuazione della riorganizzazione delle Gestioni Patrimoniali del Gruppo. Si riporta di seguito il dettaglio delle singole operazioni: a) Conferimento di ramo d'azienda dal Banco Popolare di Verona e Novara a favore di Banca Aletti In data odierna il Consiglio di amministrazione del Banco Popolare di Verona e Novara, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, ha deliberato, tenuto conto del parere indipendente rilasciato dal prof. Giovanni Frattini e della Relazione di Stima predisposta dal prof. Marco Reboa, ai sensi dell’art. 2343 del cod.Civ,. Il conferimento del ramo d'azienda costituito: − dai contratti di gestione in essere con la clientela; − dalle convenzioni per delega di gestione in essere con le società del Gruppo; − dalla struttura organizzativa, con le relative risorse, connesse al servizio gestioni patrimoniali; − dalle disponibilità monetarie, dai crediti, dai debiti ed ogni altra attività e passività concernenti le gestioni patrimoniali in parola, a favore di Banca Aletti. Il valore del Patrimonio netto contabile del ramo oggetto di conferimento, al 30 giugno 2004 risulta pari ad euro 1.000.000,00, a fronte di un valore economico dello stesso stimato in euro 4.954.000,00. Per quanto attiene ai criteri di valutazione adottati si è fatto ricorso a metodologie valutative ampiamente diffuse e condivise dalla dottrina aziendale ed in linea con la prassi professionale. In particolare sono stati privilegiati i metodi valutativi che meglio assicurano la determinazione di valori comparabili per i rami d’azienda oggetto di conferimento e per la società conferitaria nel presupposto che lo specifico obiettivo delle valutazioni era rappresentato dalla necessità di addivenire a valori omogenei e raffrontabili ai fini della determinazione del numero di azioni Banca Aletti S.p.a. Da emettere a fronte di ciascuno dei rami d’azienda ad essa trasferiti. In maggior dettaglio, ai fini della determinazione del valore generale del capitale economico della società conferitaria si è fatto riferimento come criterio principale alla metodologia finanziaria espressa dal “dividend discounted model” mentre per i rami d’azienda è stato adottato il metodo reddituale. In relazione all'operazione in parola, si precisa che, a partire dalla data di efficacia del conferimento del ramo d'azienda, si determinerà il trasferimento a Banca Aletti, senza soluzione di continuità, dei rapporti di lavoro facenti capo al personale della Funzione Servizio Gestioni Patrimoniali del Banco, attualmente composta da 7 risorse, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2112 cod.Civ. Nonché il trasferimento del trattamento di fine rapporto e di ogni altra competenza per l'importo maturato sino alla data di efficacia dell'atto di conferimento. L’operazione non comporterà la rilevazione di nessuna plusvalenza da parte del Banco Popolare di Verona e Novara in quanto il conferimento verrà effettuato sulla base dei valori contabili delle attività e passività facenti parte del ramo d’azienda conferito. Per quanto concerne l’impatto dell’operazione sui requisiti patrimoniali, si precisa quanto segue: − requisiti patrimoniali consolidati: l’operazione, a parità di ogni altra condizione, non comporterà alcun significativo cambiamento rispetto ai requisiti patrimoniali consolidati attuali; − requisiti patrimoniali individuali del Banco e di Banca Aletti: l’operazione comporterà variazioni di entità limitata e comunque tali da garantire il mantenimento dei coefficienti ampiamente al di sopra dei livelli minimi richiesti. B) Conferimento di ramo d'azienda dal Credito Bergamasco a favore di Banca Aletti Nell'ambito del progetto di organizzazione ottimale di tutte le gestioni patrimoniali del Gruppo, il Consiglio di amministrazione del Credito Bergamasco, sulla base della delibera preliminare di indirizzo assunta dal Banco il 22 giugno scorso, nella seduta dell'11 ottobre 2004 ha deliberato, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, di conferire in Banca Aletti il ramo d'azienda relativo alle gestioni patrimoniali. Il ramo d'azienda oggetto di trasferimento, analogamente a quello che verrà trasferito dal Banco a Banca Aletti, risulta costituito: − dai contratti di gestione in essere con la clientela; − dalle convenzioni per delega di gestione in essere con le società del Gruppo; − dalla struttura organizzativa, con le relative risorse, connesse al servizio gestioni patrimoniali; − dalle disponibilità monetarie, dai crediti, dai debiti ed ogni altra attività e passività concernenti le gestioni patrimoniali in parola. Tenuto conto delle risultanze della perizia, il valore del Patrimonio netto contabile del ramo d'azienda oggetto di trasferimento dal Creberg a Banca Aletti risulta pari ad euro 350.000,00, a fronte di un valore economico dello stesso stimato in euro 1.738.000,00. Per quanto attiene ai criteri di valutazione adottati si rimanda a quanto già illustrato a proposito del conferimento effettuato dal Banco Popolare di Verona e Novara. In relazione all'operazione in parola, si precisa che, a partire dalla data di efficacia del conferimento del ramo d'azienda, si determinerà il trasferimento a Banca Aletti, senza soluzione di continuità, dei rapporti di lavoro facenti capo al personale della Funzione Servizio Gestioni Patrimoniali del Creberg, attualmente composta da 5 risorse, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2112 cod.Civ. Nonché il trasferimento del trattamento di fine rapporto e di ogni altra competenza per l'importo maturato sino alla data di efficacia dell'atto di conferimento. L’operazione non comporterà la rilevazione di nessuna plusvalenza da parte del Credito Bergamasco in quanto il conferimento verrà effettuato sulla base dei valori contabili delle attività e passività facenti parte del ramo d’azienda conferito. Con riferimento all'impatto determinato dall'operazione sui requisiti patrimoniali si rimanda a quanto già illustrato a proposito del conferimento effettuato dal Banco Popolare di Verona e Novara. C) Scissione di ramo d'azienda dalla Banca Popolare di Novara a favore di Banca Aletti I Consigli di amministrazione della Banca Popolare di Novara e di Banca Aletti, sulla base della delibera preliminare di indirizzo assunta dal Banco il 22 giugno scorso, nelle sedute del 4 ottobre scorso, hanno deliberato, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, di sottoporre alle rispettive Assemblee dei Soci il Progetto di scissione di ramo d'azienda, relativo alle gestioni patrimoniali, dalla Banca Popolare di Novara a favore di Banca Aletti. Al riguardo si precisa che la società Kpmg S.p.a. Provvederà, in qualità di esperto comune - nominato ai sensi dell’art. 2501-sexies cod.Civ., così come richiamato dall’art. 2506- ter cod.Civ. - alla redazione di una relazione sulla congruità dei criteri di distribuzione delle azioni di Banca Aletti da assegnare a fronte della scissione. E' previsto che la scissione avvenga a valori contabili sulla base delle situazioni patrimoniali al 30 giugno 2004. Il patrimonio netto contabile del ramo d’azienda oggetto di scissione determinato sulla base dei valori delle attività e passività che risultano in esso comprese riferiti alla data del 30 giugno 2004 ammonta ad euro 400.000. L’operazione non comporterà alcuna riduzione del capitale sociale della Bpn. Il trasferimento del patrimonio netto contabile del ramo d’azienda scisso a Banca Aletti troverà compensazione in una riduzione di pari importo dell’ammontare della riserva sovrapprezzi di emissione. Poiché il capitale sociale della Banca Popolare di Novara è interamente posseduto dal Banco che è anche il socio di maggioranza di Banca Aletti, beneficiaria dell’operazione di scissione, quest’ultima ha provveduto a deliberare un aumento del capitale sociale al servizio della scissione mediante emissione di n. 68.536 nuove azioni per un controvalore complessivo di 353.645,76 euro che verranno assegnate al Banco. Il sovrapprezzo di emissione sarà conseguentemente pari a 46.354,24 euro. L'operazione in parola determinerà a partire dalla data di efficacia della scissione il trasferimento a Banca Aletti, senza soluzione di continuità, dei rapporti di lavoro facenti capo al personale della Funzione Gestioni Patrimoniali della Bpn (attualmente composta da 4 risorse Bpn e 2 dipendenti del Banco in distacco presso la Bpn stessa), ai sensi e per gli effetti dell'art. 2112 cod.Civ. Nonché il trasferimento del trattamento di fine rapporto e di ogni altra competenza per l'importo maturato sino alla data di efficacia dell'atto di scissione. L'operazione di scissione in parola è soggetta ad autorizzazione da parte della Banca d'Italia, alla quale è già stata trasmessa la necessaria istanza. D) Aumento del capitale sociale di Banca Aletti Il Consiglio di Banca Aletti, sulla base della delibera preliminare di indirizzo assunta dal Banco il 22 giugno scorso, nella seduta del 4 ottobre 2004, ha deliberato di sottoporre all'Assemblea dei soci, l’aumento di capitale al servizio sia dei conferimenti, con esclusione del diritto di opzione, che della scissione, aumento che comporterà l’emissione di n. 300.173 azioni del valore nominale di euro 5,16 ciascuna, che avranno godimento 1° gennaio 2005, per un ammontare complessivo di euro 1.548.892,68 da ripartire come segue: n. 171.478 azioni, pari a 884.826,48 euro, a fronte del conferimento del ramo d'azienda del Banco; n. 60.159 azioni, pari a 310.420,44 euro, a fronte del conferimento del ramo d'azienda del Creberg; n. 68.536 azioni, pari a 353.645,76 euro, a fronte della scissione del ramo della Banca Popolare di Novara, da assegnare al Banco in qualità di socio unico della Bpn medesima. Il sovrapprezzo di emissione ammonterà complessivamente ad euro 201.107,32. A conclusione dell’intero progetto, il capitale sociale di Banca Aletti passerà dagli attuali euro 72.000.003,24 ad euro 73.548.895,92 ed il nuovo assetto societario risulterà così composto: al Banco Popolare di Verona e Novara risulteranno intestate n. 10.597.039 azioni, pari al 74,35%; al Credito Bergamasco risulteranno intestate n. 3.656.623 azioni, pari al 25,65%. Con riferimento all'aumento di capitale in parola, Banca Aletti, sempre nella seduta consiliare del 4 ottobre scorso e con il parere favorevole del Collegio Sindacale ha approvato la proposta, da sottoporre nella stessa Assemblea, di modifica dell’art. 5 dello Statuto sociale relativamente al capitale sociale. |
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INDAGINE R&S-IL SOLE 24 ORE SUI BILANCI DELLE SOCIETÀ |
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Milano, 12 ottobre 2004 - Indagine R&s-il Sole 24 Ore sui bilanci delle società quotate a giugno 200412 ottobre 2004Si tratta di un'indagine che ha per oggetto le società italiane costituenti l'indice di Borsa dei principali titoli. Www.mbres.it |
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ACHILLE MUCCI NOMINATO DIRETTORE GENERALE DI BANCA ANTONVENETA
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Padova, 13 ottobre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Antonveneta, riunitosi ieri, ha preso atto della volontà del Direttore Generale Enrico Pernice di lasciare – a far tempo dal 1 novembre 2004 – l’incarico, e gli ha espresso, unitamente al Collegio Sindacale, i più sentiti ringraziamenti per aver saputo guidare la struttura operativa della Banca, in stretta collaborazione con l’Amministratore Delegato Piero Montani, in una impegnativa fase della vita aziendale, sottolineandone la correttezza, la professionalità e lo spirito di servizio. Nella stessa seduta il Consiglio di Amministrazione ha quindi provveduto a nominare Achille Mucci Direttore Generale di Banca Antonveneta, a decorrere dal prossimo 1 novembre, ed ha formulato allo stesso i più sentiti voti augurali per il miglior successo personale ed aziendale. Achille Mucci, nato a Montepulciano (Siena) il 7 dicembre 1963, si è laureato in Economia e Commercio all’Università La Sapienza di Roma, con il massimo dei voti e la lode, con una tesi in Economia Monetaria e Creditizia. Ha iniziato il suo curriculum professionale nel 1987 nell’ambito del Servizio Studi dell’allora Banco di Roma, coordinato dal prof. Mario Arcelli. Dopo un’esperienza nel comparto Finanza e Controllo di alcune aziende industriali multinazionali, in Italia e all’estero, dal 1995 è passato in Abn Amro, diventando Direttore Generale di “Abn Amro Corporate Finance Italia” e successivamente, nel 1998, Credit Officer e responsabile Risk Management per l’Italia. Nel maggio del 2000 è entrato in Banca Antonveneta con la qualifica di Direttore Centrale e la responsabilità dell’Area Risk Management. |
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IMPREGILO: ASSEMBLEA ELIMINA VALORE NOMINALE DELLE AZIONI E CONFERISCE DELEGA AL CDA PER L’OPERAZIONE SUL CAPITALE |
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Sesto San Giovanni, 13 ottobre 2004 - L’assemblea degli azionisti di Impregilo, presieduta dal Prof. Paolo Savona, si è riunita oggi in sede straordinaria ed ha approvato le modifiche statutarie finalizzate all’attuazione dell’operazione sul capitale della Società, annunciata nello scorso mese di luglio, comportanti: l’eliminazione del valore nominale delle azioni ordinarie e di risparmio, con le conseguenti modifiche necessarie al fine di conservare inalterate le caratteristiche e la misura dei privilegi che assistono le azioni di risparmio; l’attribuzione al Consiglio di Amministrazione della facoltà di aumentare il capitale sociale, mediante emissione di azioni ordinarie, e/o di emettere obbligazioni convertibili in azioni ordinarie, con conseguente aumento del capitale sociale al servizio della conversione, per un ammontare massimo di complessivi 400 milioni di euro, da esercitarsi entro il 31 dicembre 2005. Alle emittende azioni o obbligazioni convertibili potranno essere abbinati warrant per la sottoscrizione di azioni ordinarie per un ammontare massimo di ulteriori 100 milioni di euro. Tali strumenti finanziari saranno offerti in opzione agli attuali azionisti della Società. La soppressione del valore nominale consentirà al Consiglio di Amministrazione, in sede di esercizio della delega, di lanciare un’operazione di aumento di capitale a valori che tengano conto dei corsi di borsa delle azioni ordinarie Impregilo, anche qualora questi risultassero ancora inferiori al preesistente valore nominale di € 0,52. Il piano già annunciato che Impregilo sta attuando, per la definizione del quale ha conferito mandato congiunto a Citigroup e Ubm, è teso a stabilizzare e rafforzare la struttura di capitale della Società e a consentire la realizzazione delle sue prospettive di sviluppo; tale piano si articola nell’operazione sul capitale delegata al Consiglio e nella sindacazione di un prestito bancario a medio termine per un ammontare stimato in almeno 500 milioni di euro. |
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SINDACATO DI BLOCCO E CONSULTAZIONE DI RCS MEDIAGROUP |
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Milano, 13 ottobre 2004 – Si è riunita ieri, sotto la Presidenza di Giampiero Pesenti, la Direzione del Sindacato di blocco e consultazione di Rcs Mediagroup. I Partecipanti hanno preso atto che: con efficacia a decorrere dal 4 ottobre 2004, Dorint Holding S.a. Ha incorporato per fusione Paflux S.a., entrambe facenti capo al dr. Diego Della Valle, assumendo la prima i diritti e gli obblighi della seconda in relazione alla partecipazione al Patto; in data 11 ottobre 2004, a seguito dell’esercizio del diritto di accrescimento della propria partecipazione al Patto spettante ad Italmobiliare S.p.a. (anche tramite controllate) e a Dorint Holding S.a., sono intervenuti i seguenti apporti di azioni ordinarie Rcs Mediagroup Spa: Italmobiliare S.p.a. Per nr. 123.864 azioni; Société de Participation Financière Italmobiliare S.a. (in forma abbreviata Soparfi Italmobiliare S.a.), controllata da Italmobiliare S.p.a., per nr. 5.514.645 azioni; Dorint Holding S.a. Per nr. 7.076.500 azioni, esercitando così il proprio suddetto diritto di accrescimento per l’intero, Italmobiliare S.p.a., e parzialmente, Dorint Holding S.a. Alla data dell’11 ottobre 2004, a seguito di quanto sopra, gli apporti al Patto risultano i seguenti: Partecipanti | N. Azioni ordinarie | % su az. Ord. Emesse | % su az. Vin‑ colate (*) | | | (*) | | Mediobanca | 96.166.677 | 13,126% | 22,836% | Fiat Partecipazioni | 74.653.104 | 10,189% | 17,728% | Gruppo Italmobiliare | 51.286.862 | 7,000% | 12,179% | - Italmobiliare | 29.188.312 | 3,984% | 6,931% | - Italcementi | 16.583.905 | 2,263% | 3,938% | - Soparfi Italmobiliare | 5.514.645 | 0,753% | 1,310% | Fondiaria Sai (**) | 36.633.473 | 5,000% | 8,699% | Generali Ass. Vie | 26.063.804 | 3,557% | 6,189% | Dorint Holding (Della Valle) | 22.000.000 | 3,003% | 5,224% | Pirelli & C. | 21.328.099 | 2,911% | 5,065% | Banca Intesa | 21.301.727 | 2,907% | 5,058% | Capitalia | 14.653.389 | 2,000% | 3,480% | Sinpar (Lucchini) | 13.744.887 | 1,876% | 3,264% | Merloni Invest | 11.000.000 | 1,501% | 2,612% | Mittel | 8.999.068 | 1,228% | 2,137% | Er.fin. (Bertazzoni) | 8.620.924 | 1,177% | 2,047% | Edison | 7.333.092 | 1,001% | 1,741% | Gemina | 7.326.695 | 1,000% | 1,740% | Totale | 421.111.801 | 57,476% | 100,000% | |
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DATI DEFINITIVI RELATIVI ALLA CONCLUSIONE DELLA PRIMA FASE DELL’AUMENTO DI CAPITALE DI SCHIAPPARELLI 1824 S.P.A. |
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Milano, 13 ottobre 2004 - Si è conclusa l’8 Ottobre scorso, la prima fase dell’aumento di capitale sociale di Schiapparelli 1824 S.p.a. Deliberato dal consiglio di amministrazione del 2 Luglio 2004, con la sottoscrizione di n. 380.707.200 nuove azioni per un controvalore pari a Euro 19.035.360 pari al 44,37% del totale delle azioni offerte. I diritti inoptati verranno offerti sul Mercato Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.a. Per conto di Schiapparelli 1824 S.p.a., a cura di Euromobiliare S.i.m. S.p.a. Nelle riunioni del 15, 18, 19, 20 e 21 Ottobre 2004. L’azionista di riferimento, Clovis S.a., ha già sottoscritto n. 134.083.548 nuove azioni per un controvalore di Euro 6.704.177,40 e si è impegnato a sottoscrivere in sede d’asta ulteriori azioni in misura massima tale per cui la propria partecipazione complessiva nel capitale sociale di Schiapparelli 1824 S.p.a. Non ecceda il 29,9%. |
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ZIGNAGO CRESCE NEL BUSINESS DEI VETRI SPECIALI: SIGLATO UN ACCORDO PER L’INTEGRAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI ATTIVITÀ INDUSTRIALI FRIULI, DI NORD VETRI E DI VETRERIE VENETE.
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Fossalta di Portogruaro, 13 ottobre 2004 - Industrie Zignago Santa Margherita ha siglato l’11 ottobre un accordo con tutti i soci di Nord Vetri S.p.a., Vetrerie Venete S.p.a. Ed Attività Industriali Friuli S.r.l. Finalizzato alla realizzazione di un’operazione, che, attraverso la combinazione delle attività di tali società, tutte operanti nel settore della produzione di vetri speciali, mira a creare valore attraverso l’integrazione delle rispettive gamme di prodotto. Nel 2003 il fatturato delle società comprese nel perimetro dell’integrazione è stato pari a circa 82 milioni di Euro, con un margine operativo lordo di circa 27 milioni di Euro. L’integrazione, complessivamente intesa, segnerà un forte ridimensionamento della partecipazione dei soggetti cui fa capo l’attuale socio di maggioranza di Vetrerie Venete S.p.a. E di taluni soci di minoranza di Nord Vetri S.p.a., a fronte di un rafforzamento della partecipazione di Industrie Zignago Santa Margherita. A ciò si aggiungerà una complessiva ottimizzazione della struttura finanziaria delle imprese che ricadono nel perimetro dell’integrazione. In particolare, l’operazione verrà realizzata utilizzando come veicolo Vetri Speciali, società fino ad oggi partecipata, con quote paritetiche pari al 33,3% del capitale, da attività Industriali Friuli S.r.l., Nord Vetri S.p.a. E Vetrerie Venete S.p.a. Nord Vetri S.p.a. È attualmente controllata da Aziende Vetrarie Ricciardi – Avir S.p.a. Con una percentuale circa del 57% e partecipata da molteplici soci di minoranza (tra cui la società Astinvest Vetro S.p.a. Con una partecipazione del 20% circa, e la società Nuova Holding S.p.a. Con una partecipazione del 13% circa). Attività Industriali Friuli S.r.l. È attualmente controllata da Industrie Zignago Santa Margherita con una quota del 51% del capitale e partecipata con una quota del 49% da Aziende Vetrarie Ricciardi – Avir S.p.a. Vetrerie Venete S.p.a. È attualmente controllata da Finglass S.p.a. Con il 70% del capitale ed è partecipata da Industrie Zignago Santa Margherita ed Aziende Vetrarie Ricciardi – Avir S.p.a. Con quote, rispettivamente, del 14,7% e del 15,3%. In una prima fase dell’operazione, attuata in data odierna, Industrie Zignago Santa Margherita, Avir e Calfe S.r.l., socio di minoranza di Nord Vetri S.p.a., hanno acquistato, rispettivamente, da Attività Industriali Friuli, Nord Vetri e Vetrerie Venete le quote da queste detenute nel capitale di Vetri Speciali. Si precisa, anche con riferimento alla vigente disciplina sulle operazioni con parti correlate, che gli acquisti di cui sopra, ivi incluso quello perfezionato tra Industrie Zignago Santa Margherita e la propria controllata Attività Industriali Friuli, sono stati tutti realizzati per un corrispettivo pari al valore nominale della partecipazione, comunque inferiore alla corrispondente porzione del patrimonio netto della società. In relazione all’operazione non sono previsti particolari vantaggi a favore di amministratori, sindaci e dirigenti di Industrie Zignago Santa Margherita. In una seconda fase, si prevede la deliberazione da parte di Vetri Speciali di un aumento di capitale dell’ammontare di 30 milioni di Euro, comprensivo di sovrapprezzo di emissione pari a circa 20 milioni di Euro, che sarà sottoscritto in proporzioni tali da far sì che, ad esito della sua esecuzione, Industrie Zignago Santa Margherita ed Avir deterranno ciascuna una quota del 43,5% del capitale di Vetri Speciali, e Calfe S.r.l., Nuova Holding S.p.a. (ambedue soci di minoranza di Nord Vetri) e Falea S.p.a. Deterranno complessivamente il restante 13% del capitale della medesima. I soci non saranno vincolati da pattuizioni relative alla gestione di Vetri Speciali né vi saranno maggioranze statutarie qualificate, fatta eccezione per le deliberazioni dell’assemblea straordinaria. Vetri Speciali procederà poi ad acquisire dai rispettivi soci le partecipazioni rappresentative dell’intero capitale di Nord Vetri, di Vetrerie Venete e di Attività Industriali Friuli a fronte del pagamento di un corrispettivo a valori di mercato pari a complessivi Euro 127,7 milioni. L’acquisizione sarà finanziata, quanto ad Euro 30 milioni, con mezzi propri derivanti dal predetto aumento di capitale di Vetri Speciali, e, quanto a circa Euro 97,7, milioni mediante ricorso ad indebitamento bancario e fonti di finanziamento a breve termine. L’accordo stipulato in data odierna ha natura vincolante; peraltro l’esecuzione delle operazioni sopra descritte è condizionata all’effettiva erogazione dei predetti finanziamenti. Si prevede, in una fase successiva, di procedere alla fusione per incorporazione, ai sensi dell’Art. 2501 bis del Codice Civile, di Nord Vetri, Vetrerie Venete e Attività Industriali Friuli in Vetri Speciali. Ferma restando la pariteticità dell’investimento di Industrie Zignago e Avir in Vetri Speciali, è previsto che, dopo la fusione, gli altri soci di minoranza possano esercitare una opzione di vendita o subire una opzione di acquisto della loro complessiva partecipazione in Vetri Speciali, i cui destinatari, in parti uguali, sono Industrie Zignago e Avir. Ove, per effetto dell’esercizio delle predette opzioni, venisse a costituirsi una situazione tale da poter determinare uno stallo decisionale in Vetri Speciali, tale stallo troverà soluzione secondo meccanismi d’asta conformi a prassi consolidate nelle operazioni di finanza straordinaria. L’operazione segna un significativo rafforzamento del Gruppo Zignago in un settore ad alto valore aggiunto quale quello dei vetri speciali, dove è oggi presente, come sopra indicato, con una partecipazione del 51% in Attività Industriali Friuli e del 14,7% in Vetrerie Venete. Industrie Zignago Santa Margherita valuterà, congiuntamente con le competenti autorità, la necessità di predisporre un documento informativo circa l’operazione ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari. |
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PRESENTAZIONE PROPOSTA DI LEGGE DEL CNEL DISPOSIZIONI IN MATERIA DI STATISTICHE DI GENERE |
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Roma, 13 ottobre 2004 - Realizzare un “circolo virtuoso” tra statistiche sociali e di genere per migliorare l’informazione statistica e favorire la conoscenza dei dati disarticolati uomo/donna. Assumendo il genere come variabile essenziale alla comprensione dei fenomeni sociali, infatti, si può contribuire a impostare in modo corretto le politiche generali e di settore. Questo l’obiettivo della proposta di legge “Disposizioni in materia di statistiche di genere”, elaborata dal Cnel nell’esercizio della sua iniziativa legislativa. Il testo sarà presentato mercoledì 13 ottobre, alle 11,30, in un incontro al quale sono state invitate a partecipare, oltre ai rappresentanti di Istat e Inps, le responsabili per le pari opportunità dei partiti e delle forze sociali e le donne parlamentari, tra le quali hanno dato la loro disponibilità Daniela Santanchè (An), Barbara Pollastrini (Ds) e Albertina Soliani (Margherita). I lavori saranno introdotti dalla vicepresidente del Cnel, Francesca Santoro. E’ prevista la partecipazione del ministro per le Pari Opportunità, Stefania Prestigiacomo. Sala Gialla del Cnel 13 ottobre 2004 aore 11:30 |
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VENDITE FLASH IV BIMESTRE 2004 ANCORA IN CALO I PREZZI DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE LE OFFERTE PROMOZIONALI NON BASTANO A RILANCIARE VOLUMI (E CONSUMI) DELLE VENDITE ALIMENTARI
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Roma, 13 ottobre 2004 – Prezzi alimentari ancora in calo nel Iv bimestre 2004, grazie al ricorso sempre più frequente alle vendite promozionali da parte della Grande Distribuzione Organizzata (Gdo). Ma questo non basta a rilanciare i consumi e contiene il trend di crescita del fatturato registrato negli ultimi anni dai supermercati e ipermercati. Infatti, nel Iv bimestre 2004, i prezzi dei generi alimentari sono scesi del –0,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e l’incremento dei volumi, che pure si è registrato (+3,2%), è dovuto unicamente ai risultati conseguiti dall’apertura di nuovi punti vendita, che chiudono il periodo con un +5,0% di venduto. Ben diversa, invece, la situazione se si considera l’andamento della rete distributiva già esistente lo scorso anno. In questo caso, infatti, le vendite hanno subito una riduzione del –1,8% e ciò malgrado l’attivazione di strategie promozionali sempre più insistite. In pratica, questo mette in evidenza due diverse tendenze: da una parte, le famiglie italiane non incrementano sostanzialmente la propensione all’acquisto; dall’altra, il rallentamento della crescita della rete della Gdo. E’ quanto emerge da “Vendite flash”, il bollettino del Centro Studi Unioncamere dedicato al monitoraggio bimestrale del fatturato realizzato nei supermercati ed ipermercati di tutta Italia[1] (la newsletter è disponibile sul sito www.Unioncamere.it). Il comparto alimentare, inoltre, realizza una crescita tendenziale dei volumi di vendita superiore a quella del I semestre dell’anno (2,4%), ma comunque decisamente inferiore alla media del 2003 (5,2%). Vendite alimentari nella Gdo - Complesso Italia(1)(2)
Var. % sul corrispondente periodo dell'anno precedente(3) | | | | | | I semestre 2004 | Iv bimestre 2004 | | Fatturato | | 2,8 | | | 2,6 | | | | di cui: | Prezzi | | | 0,4 | | | -0,6 | | | | Volumi | | | 2,4 | | | 3,2 | | | | | | | | | | | | | | di cui: | a rete omogenea | | -2.1(4) | | -1.8(4) | | | da espansione rete | | 4.5(4) | | 5.0(4) | | | | | | | | | | | (1) | Ipermercati e Supermercati | | | | | | (2) | Include i reparti: drogheria alimentare, bevande, freddo, fresco, cura degli animali | (3) | Aumentando il numero delle osservazioni disponibili, la procedura di destagionalizzazione | | può produrre, nel corso del tempo, lievi modifiche nei valori storici già pubblicati | (4) | Dati stimati | | | | | | | | Fonte: Elaborazioni Centro Studi Unioncamere-ref su dati Indagini di Mercato e Unioncamere | Le dinamiche della Gdo nel suo complesso Considerando sia il segmento alimentare che quello non alimentare, Vendite Flash mostra un sostanziale assestamento dei tassi di crescita del fatturato a rete corrente (ovvero comprensivo delle nuove aperture), nei primi quattro bimestri del 2004, su livelli più che dimezzati rispetto a quelli medi dello scorso anno. Rispetto a quanto registrato nel primo semestre dell’anno (+3,7% tra gennaio e giugno 2004), si assiste ad una ulteriore lieve flessione (+3,5%), da imputare esclusivamente al segmento alimentare. Infatti, quest’ultimo, rispetto a dodici mesi prima, vede il fatturato crescere del 2,6% a fronte di un dato medio del 2,8% per il I semestre 2004, mentre il 5,1% del non alimentare uguaglia la performance dei primi sei mesi dell’anno. Il processo di assestamento del fatturato accomuna tutte le aree geografiche. Si osserva inoltre che, nonostante il Mezzogiorno sperimenti ancora tassi di espansione superiori alle altre aree, è in atto una progressiva convergenza verso i tassi di crescita delle altre ripartizioni. La dinamica regionale A livello regionale la performance di fatturato più soddisfacente appare quella della Campania (10,2% rispetto a dodici mesi prima). Decisamente più contenute risultano le variazioni tendenziali delle altre regioni del Mezzogiorno, con Sardegna e Sicilia che crescono circa al 5% e la Puglia che, con una variazione prossima al 2%, chiude la graduatoria della macro-ripartizione. Nel Centro spicca la performance della Toscana, che realizza una crescita tendenziale del 5,2%. Lazio e Umbria si collocano invece su tassi più contenuti. La dinamica del Nord-ovest è sostenuta dal Piemonte (5,5%). Mentre la Lombardia mantiene una dinamica ancora particolarmente deludente nel confronto con le altre regioni. Nel Nord-est, infine, Veneto ed Emilia Romagna mostrano tassi di crescita tendenziali inferiori al 3%. Vendite per regioni della Gdo(1) Fatturato di vendita a rete corrente, dati destagionalizzati(2)
| | | Iv bim. 2004 Numeri indici(3) | Iv bimestre 2004(4) | I semestre 2004(4) | Italia | | 120,6 | 3,5 | 3,7 | | alimentare | | 118,2 | 2,6 | 2,8 | | non alimentare | | 124,7 | 5,1 | 5,1 | Piemonte | | 120,6 | 5,5 | 5,6 | | alimentare | | 117,1 | 3,2 | 3,5 | | non alimentare | | 126,0 | 9,0 | 8,8 | Lombardia | | 117,1 | 2,1 | 1,9 | | alimentare | | 114,3 | 1,6 | 1,5 | | non alimentare | | 121,2 | 2,8 | 2,4 | Liguria | | 117,4 | 3,4 | 2,9 | | alimentare | | 114,6 | 2,9 | 2,5 | | non alimentare | | 122,8 | 4,2 | 3,6 | Veneto | | 116,0 | 2,3 | 2,2 | | alimentare | | 110,8 | 1,3 | 1,0 | | non alimentare | | 125,4 | 3,9 | 4,2 | Emilia Romagna | | 117,9 | 2,7 | 3,8 | | alimentare | | 117,4 | 1,6 | 3,2 | | non alimentare | | 118,8 | 4,4 | 4,7 | Umbria | | 109,3 | 2,4 | 2,8 | | alimentare | | 105,9 | 2,5 | 3,6 | | non alimentare | | 115,2 | 2,3 | 1,5 | Toscana | | 117,2 | 5,2 | 4,6 | | alimentare | | 110,3 | 2,7 | 2,3 | | non alimentare | | 129,5 | 9,2 | 8,2 | Lazio | | 129,0 | 3,9 | 4,3 | | alimentare | | 128,0 | 3,1 | 3,5 | | non alimentare | | 131,1 | 5,7 | 6,1 | Sardegna | | 134,4 | 5,3 | 8,7 | | alimentare | | 141,4 | 5,1 | 8,7 | | non alimentare | | 125,3 | 5,5 | 8,7 | Puglia | | 126,1 | 1,9 | 2,6 | | alimentare | | 125,9 | 0,2 | 0,9 | | non alimentare | | 126,6 | 4,8 | 5,6 | Sicilia | | 123,4 | 5,1 | 4,1 | | alimentare | | 122,5 | 3,9 | 2,9 | | non alimentare | | 125,1 | 7,6 | 6,7 | Campania | | 153,9 | 10,2 | 11,0 | | alimentare | | 158,6 | 12,0 | 12,6 | | non alimentare | | 144,2 | 6,3 | 7,6 | Adriatica (5) | | 121,5 | 2,8 | 3,1 | | alimentare | | 117,9 | 1,6 | 2,0 | | non alimentare | | 128,0 | 4,8 | 5,1 | (1) | Ipermercati e Supermercati | | | (2) | Aumentando il numero delle osservazioni disponibili, la procedura di destagionalizzazione | | può produrre, nel corso del tempo, lievi modifiche nei valori storici già pubblicati | (3) | Numeri indici, media 2001 = 100 | | | (4) | Var.% sul corrispondente periodo dell'anno precedente | | (5) | Adriatica = Abruzzo, Marche e Molise | | | Fonte: Elaborazioni Centro Studi Unioncamere-ref su dati Indagini di Mercato e Unioncamere | |
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RYANAIR E AIRPLUS PER IL BUSINESS TRAVEL |
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Milano, 13 ottobre 2004 – Ieri Ryanair, ha annunciato un ulteriore facile sistema di pagamento attraverso Airplus, società leader per la fornitura di servizi per il business travel management, il che vuol dire che i voli potranno essere acquistati su www.Ryanair.com usando gli account Airplus come le normali carte di credito o di debito. Tutte le transazioni Airplus saranno processate attraverso il motore Global Universal Payment di Eurocommerce*. Airplus è utilizzato da più di 20.000 aziende, e a partire dal 17 Agosto gli utenti sono stati in grado di prenotare le tariffe più basse d’Europa su www.Ryanair.com per una delle 186 rotte Ryanair in 17 paesi Europei. Caroline Green, Responsabile Customer Service Ryanair, ha detto: “Ryanair cerca costantemente modi per abbassare le tariffe e migliorare il Customer Service per i consumatori Europei. C’è sempre stata una forte domanda per le basse tariffe Ryanair da parte di business travellers, perché solo Ryanair offre le tariffe più basse d’Europa, voli frequenti, imbattibile puntualità, minor percentuale di bagagli persi e di cancellazioni e ora con Airplus, diventerà ancora più facile!”. *Eurocommerce, ha sede a Dublino, è una compagnia di servizi software che fornisce metodi di pagamento globali e relativi servizi ad una serie di clienti multinazionali. |
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AUTORITÀ PORTUALE DI GENOVA: NUOVA STRATEGIA DI TRASPORTO FERROVIARIO |
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Genova, 13 ottobre 2004 - A Palazzo San Giorgio il Presidente Giovanni Novi ha incontrato l’ 11 ottobre il Direttore di Trenitalia Cargo, Giuseppe Smeriglio, con lo scopo di verificare e sviluppare una strategia del trasporto ferroviario merci necessaria per recuperare quote significative di traffico ferroviario al porto di Genova. Per il Dottor Smeriglio il porto di Genova rappresenta infatti uno snodo fondamentale per lo sviluppo del trasporto ferroviario merci e in questo contesto assume un particolare rilievo il servizio di manovra portuale, il cui assetto va quindi adeguato e reso compatibile con gli obiettivi di affidabilità, qualità ed economicità che debbono essere conseguiti dal trasporto ferroviario per favorire lo sviluppo dei traffici portuali. In tale contesto si è precisato che i contenuti del bando di gara per il servizio di manovra devono essere coerenti con l’obiettivo del rilancio del trasporto ferroviario al servizio del porto di Genova, obiettivo sul quale si è verificata la più ampia convergenza fra l’Autorità portuale, Trenitalia e Terminalisti. L’autorità portuale ha ricordato che tra i requisiti della gara è previsto che il vincitore assuma da Ferport il personale occorrente per lo svolgimento del servizio, e, d’intesa con Trenitalia e Terminalisti, ha ribadito la prioritaria esigenza di assicurare l’occupazione dei lavoratori che non dovessero essere assunti dal nuovo gestore. L’autorità portuale, prima dell’assegnazione della gara, provvederà a verificare con tutte le parti interessate il rispetto di tale condizione. L’incontro ha avuto esito positivo ed ha confermato l’esistenza delle condizioni necessarie per porre in atto una più attiva collaborazione fra il porto di Genova e Trenitalia Cargo, nel cui ambito saranno dunque promosse tutte le iniziative necessarie al superamento dei molti problemi collegati con la fase di riorganizzazione del servizio ferroviario portuale. I risultati dell’incontro sono stati positivamente commentati dai rappresentanti dei Terminal Operator presenti(Terminal Messina, Sech e Vte) con i quali si è convenuto di promuovere un tavolo di confronto tecnico per la risoluzione dei problemi operativi, tecnologici ed infrastrutturali connessi al miglioramento qualitativo e quantitativo del servizio. |
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PORTO DI GENOVA TRAFFICO AGOSTO 2004: CONTENITORI 136.743 TEU (+6,2%), RINFUSE SOLIDE 167.851 TONN. (+40,4%), TRAFFICO CONTAINERIZZATO 1.237.609 TONN. (+8,1%), TRAFFICO COMPLESSIVO 4.437.854 TONN. (+3,8%) |
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Genova, 13 ottobre 2004 - Nel mese di agosto tutti i principali settori merceologici del porto di Genova segnano una crescita confermando il trend positivo iniziato a gennaio di quest’anno. Il traffico contenitori movimentati ad agosto è stato di 136.743 teu (+6,2%), così suddivisi nei principali terminal: Vte 82.904, Sech 26.375, Terminal Messina 21.230, Terminal Rebora 2.412, Terminal Grendi 1.597. Negli otto mesi i teu movimentati sono stati 1.119.038 (+2,8%) così suddivisi: Vte 615.620 (+2,5%), Sech 245.985 (+4,5%), Terminal Messina 180.521 (+8,9%), Terminal Rebora 29.041 (+8,2%), Gruppo Grendi 19.635 (+3,5%). Il traffico containerizzato nel mese di agosto è stato di 1.237.609 tonn. (+8,1%) e nel periodo gennaio-agosto 10.784.652 tonn. (+6,8%). La merce varia negli otto mesi è stata di 17.247.195 tonn. (+5,8%). Nel comparto delle rinfuse solide i due terminal dedicati hanno avuto risultati positivi: - il terminal di Ponte San Giorgio ha movimentato in agosto 167.851 tonn. (+40,4%), portando il risultato degli otto mesi a 1.677.009 (+23,6%). - le Acciaierie di Cornigliano ad agosto hanno movimentato 503.398 tonn. (+27,1%) e nel periodo gennaio-agosto il traffico è stato di 4.691.233 tonn. (+1,4%). Nel comparto delle rinfuse liquide nei primi otto mesi il porto petroli ha segnato un aumento dell’1,6% (13.282.351 tonn.), mentre gli olii vegetali sono stati 359.054 tonn. (+28,7%). Il movimento passeggeri nel mese di agosto è stato di 778.336 unità (-10,8%), di cui 743.584 (-7,4%) al terminal traghetti, mentre al terminal crociere sono state 34.752 unità (-50,2%). Nei primi otto mesi il traffico passeggeri è stato di 2.275.197 unità (-9%) di cui 2.099.284 (-0,6%) al terminal traghetti e 175.913 unità (-54,5%) al terminal crociere. I carri ferroviari carichi, arrivati e partiti negli otto mesi, sono stati 83.550 (-5,31%) di cui 47.959 nel Porto Storico (-11,2%) e 35.591 (+4%) al terminal di Voltri. Il traffico complessivo del porto nel mese di agosto è stato di 4.437.854 (+3,8%) e nel periodo gennaio-agosto 38.435.642 tonn. (+4,4%). |
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LE AUTORITÀ DEGLI STATI MEMBRI S'IMPEGNANO SUI PRINCIPI DELLA ESAFETY (SISTEMI DI SICUREZZA INTELLIGENTI PER VEICOLI) |
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Bruxelles, 13 ottobre 2004 - I rappresentanti di 18 Stati membri dell'Ue hanno sottoscritto le conclusioni di un recente forum ad alto livello sull'eSafety, e si sono impegnati ad accelerare l'introduzione di sistemi di sicurezza intelligenti per veicoli. Il forum, svoltosi a Bruxelles il 27 settembre, si è occupato di tre aree prioritarie dell'eSafety: l'eCall (emergency call, un avvisatore di emergenza a bordo del veicolo), l'Rtti (real-time traffic and travel information, sistema d'informazione in tempo reale sul traffico e gli spostamenti) e l'Hmi (human machine interaction). Sulla base delle raccomandazioni formulate da tre gruppi di lavoro, i partecipanti hanno discusso le migliori strade da seguire in queste aree tecnologiche. Nelle conclusioni generali, gli Stati membri hanno manifestato l'opinione comune che l'eSafety sia d'importanza fondamentale per migliorare la sicurezza stradale in Europa, si sono impegnati ad aumentare gli sforzi in tale area, e hanno proposto di migliorare i differenti piani di azione nazionali sull'eSafety aggiungendovi chiari obiettivi e punti cruciali, in modo da facilitarne la realizzazione. Per quanto riguarda l'eCall, gli Stati membri hanno approvato l'architettura generale di realizzazione che è stata proposta, e hanno chiesto alla Commissione di continuare l'analisi dei vantaggi socioeconomici, fornendo al tempo stesso realistiche stime dei costi. I rappresentanti di 10 Stati membri hanno sottoscritto un memorandum sull'eCall, manifestando l'intenzione di seguire l'esempio finlandese e di firmarlo non appena terminate le procedure interne. Affinché l'infrastruttura necessaria ad avviare un servizio paneuropeo sia pronta entro il 2006, gli Stati membri sono stati invitati a creare piattaforme nazionali per realizzare l'eCall e a cercare nuove strade per accelerare il ricorso degli utenti a tali servizi. Per quanto riguarda l'Rtti, tutti gli Stati membri hanno approvato l'obiettivo generale del gruppo di lavoro, fare in modo che l'80% degli spostamenti sia coperto dal sistema, ma hanno sottolineato che si tratta di un obiettivo ambizioso. I rappresentanti nazionali hanno anche approvato l'intenzione del gruppo di lavoro d'individuare per il futuro più servizi avanzati basati sulle nuove tecnologie. Da parte loro i governi europei metteranno a punto strategie nazionali per realizzare i servizi Rtti entro il 2006, e faranno il necessario per garantire roaming e interoperabilità. Le strategie verranno poi usate per arrivare a un accordo tra fornitori di servizi pubblici e privati sulla portata dei servizi gratuiti e le condizioni di quelli commerciali. Gli Stati membri hanno anche chiesto che vengano raccolti dati sufficientemente dettagliati da permettere di valutare e controllare l'impatto sulla sicurezza dei sistemi d'informazione e comunicazione a bordo, e che venga fatto il necessario per evitare che i conducenti usino i dispositivi nomadici e ludici durante la guida. La Commissione ha accettato di preparare una seconda comunicazione sull'eSafety che indichi i progressi ottenuti e proponga nuove azioni. Infolink: http://europa.Eu.int/information_society/programmes/esafety/index_en.htm |
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CORSI GRATUITI PER GUIDARE GLI SCOOTER "SICURI SU DUE RUOTE" 30.000 GIOVANI TRA I 14 E I 18 ANNI. "LEZIONI" IN 13 CITTÀ |
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Milano, 13 ottobre 2004 - Lezioni in piazza per 30.000 giovani scooteristi lombardi. Fino al 30 novembre le principali città della Lombardia ospiteranno "Sicuri su due ruote Lombardia", la prima scuola di guida sicura, teorica ma soprattutto pratica, completamente gratuita per ragazzi, voluta dalla Regione. Dal 1° luglio 2004, per tutti i motociclisti di età compresa tra i 14 e i 18 anni è entrato in vigore l'obbligo del patentino di guida, che si ottiene frequentando un corso di 12 ore tenuto nelle le scuole o nelle autoscuole. Il corso prevede però solo lezioni teoriche, ma che non sono sufficienti a garantire la sicurezza necessaria per destreggiarsi nelle strade e nel traffico. Per questo la Regione Lombardia ha ideato e voluto questo progetto che mira a fornire lezioni di guida soprattutto pratica. I partecipanti apprenderanno infatti tutte quelle nozioni necessarie a muoversi nel traffico urbano in piena sicurezza, imparando ad allacciare correttamente il casco ma anche ad affrontare situazioni potenzialmente critiche come frenate, bruschi e improvvisi cambi di direzione, curve di diverso raggio. L'iniziativa è realizzata dalla Regione (assessorati alle Infrastrutture e Mobilità, Commercio, Fiere e Mercati, Sicurezza, Protezione Civile e Polizia Locale) ed è finanziata dal ministero delle Attività Produttive nell'ambito delle iniziative a tutela dei consumatori e patrocinata del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In ognuna delle 13 città previste dal programma (le 11 città capoluogo di Provincia della Lombardia e le città di Monza e Busto Arsizio) sarà allestito un campo-prova protetto che rimarrà aperto ai ragazzi tutti i giorni, mattina e pomeriggio per un periodo compreso tra 2 e 4 settimane. "La frequenza dei corsi - ha detto l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità Massimo Corsaro - non ha valore ai fini del conseguimento del patentino di guida, ma insegna a conoscere e guidare lo scooter nelle reali situazioni che ogni giorno i ragazzi affrontano nel traffico cittadino". Ogni scuola guida prevede 4 corsi al giorno di 2 ore ciascuno (una di pratica, l'altra di teoria). A garanzia dell'efficacia e della serietà dei corsi, in ogni città le lezioni saranno tenute da insegnanti formati da Fabio Fasola e Renato Zocchi, pluricampioni di motocross e di enduro, che si avvarranno della collaborazione dell'Unasca (Unione Nazionale delle Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica). Questo il calendario delle lezioni: Bergamo (12-20 ottobre); Brescia (15 novembre-5 dicembre); Como (21 ottobre-10 novembre); Cremona (17-30 novembre); Lecco (19-03 novembre); Lodi (05-15 ottobre); Mantova (24 ottobre-05 novembre); Milano (06-24 ottobre); Pavia (07-24 novembre); Sondrio (28 novembre-10 dicembre); Varese (06-17 ottobre); Busto Arsizio (28 ottobre-13 novembre); Monza (09-28 novembre). |
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CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA: +4,3% A SETTEMBRE IN FORTE AUMENTO LA PRODUZIONE NAZIONALE: +7,6% |
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Roma, 13 ottobre 2004 – Più 4,3% è la crescita della domanda di energia elettrica nel mese di settembre 2004 rispetto allo stesso mese del 2003. Il totale dell’energia richiesta in Italia è stato pari a 27,3 miliardi di kWh. Il risultato, ottenuto a parità di giornate lavorative rispetto a settembre 2003, ha parzialmente risentito di fattori climatici (temperatura media mensile superiore di circa un grado). Depurata da questo effetto la variazione è pari a +3,6%. Dall’analisi effettuata dal Gestore della rete emerge che a livello territoriale la crescita dei consumi, registrata a settembre 2004 rispetto a settembre 2003, ha interessato tutto il territorio nazionale: +4% al Nord, +4,5% al Centro, +4,8% al Sud. I 27,3 miliardi di kWh richiesti risultano distribuiti per il 45,6% al Nord, per il 30,2% al Centro e per il 24,2% al Sud. Rispetto a settembre 2003, la dinamica tendenziale della richiesta di energia elettrica sul territorio ha fatto registrare un +6,2% nell’area Toscana – Emilia Romagna. Nel mese di settembre 2004 il fabbisogno nazionale di energia elettrica è stato coperto per l’86,6% con la produzione nazionale e per la quota restante (13,4%) dal saldo con l’estero, in diminuzione (-14,9%) rispetto a settembre 2003. Complessivamente la produzione nazionale netta (24,4 miliardi di kilowattora) è aumentata del 7,6% rispetto a settembre 2003. In particolare, la produzione termoelettrica è cresciuta del 5,2%, la produzione idroelettrica del 23,7%, la geotermoelettrica del 2,3% e quella eolica del 37,6%. Nel mese di settembre 2004 la potenza massima richiesta sulla rete elettrica ha raggiunto 49.780 megawatt; tale valore, registrato venerdì 3 alle ore 11, è superiore del 3,4% rispetto al valore registrato alla punta nel corrispondente mese dello scorso anno. Il profilo congiunturale della domanda elettrica ha fatto registrare una lieve crescita (+0,3%) rispetto al mese precedente. L’analisi dettagliata dell’andamento dei consumi elettrici mensili è disponibile nella pubblicazione “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico”, consultabile alla voce “dati statistici” del sito www.Grtn.it |
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ASSOGASLIQUIDI - AUTO ECOLOGICHE: ESTESI GLI INCENTIVI STATALI EMANATA LA LEGGE DI RIORDINO DEL SETTORE ENERGETICO. A DISPOSIZIONE INCENTIVI ANCHE PER LE PERSONE GIURIDICHE E NUOVE AGEVOLAZIONI PER LE CONVERSIONI A GAS |
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Roma, 13 ottobre 2004 – Entra in vigore la legge sul Riordino del settore energetico (L 23/08/2004 n. 239). La nuova normativa amplia, tra l’altro, i casi in cui è possibile godere degli incentivi stanziati dal Ministero delle Attività Produttive per l’acquisto di un autoveicolo nuovo alimentato a metano o a Gpl o per l’installazione su un’auto a benzina di un sistema di alimentazione a gas. Sono a disposizione dei cittadini 4,5 milioni di euro. Gli incentivi sono pari a 1500 euro per l’acquisto di un’auto nuova e a 650 euro per la conversione di un usato. E’ stata riconosciuta inoltre la possibilità di convertire l’auto a metano e a Gpl entro i tre anni successivi alla data di prima immatricolazione (anziché uno come prevedeva la vecchia normativa). Attualmente, incentivi e benefici sono riservati solo alle persone fisiche mentre è in discussione il regolamento relativo alle persone giuridiche, che risponderebbe ad una fascia molto significativa di domanda non espressa, flotte aziendali, mezzi per trasporto merci in città, flotte delle società di servizio pubblico, ecc. Il settore dei produttori di Gpl accoglie con grande favore queste novità, frutto del lavoro congiunto con il Governo ed il Parlamento che si sono dimostrati particolarmente sensibili ai benefici ambientali offerti da Gpl e metano. Infatti, i veicoli a gas, riducono molto significativamente sia le emissioni di benzene (tipiche dei veicoli a benzina) sia di particolato (tipiche dei veicoli a gasolio), tanto da potersi tranquillamente definire ad emissione zero di Pm e benzene, e da poter essere utilizzati nelle giornate di blocco del traffico. L’economicità del Gpl è inoltre assicurata da un prezzo alla pompa nettamente più favorevole rispetto ai carburanti tradizionali legati alle fluttuazioni internazionali del petrolio (0,541 €/Lit contro 1,165 per la Benzina e 990 per il Gasolio*). "Con i fondi a disposizione sarà possibile effettuare circa 4.500 operazioni di finanziamento. – commenta Rita Caroselli Direttore di Assogasliquidi Federchimica – Questa legge rappresenta, di fatto, una grande occasione di mercato e nello stesso tempo aiuta ad esaurire i fondi residui. E’ pertanto fondamentale che questa azione non rimanga isolata e che il Governo recepisca l’importanza di continuare a dare continuità finanziaria all’incentivo". |
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METANO/GPL: ARRIVA LA CARTA-SCONTO PER L’INCENTIVAZIONE ALL’UTILIZZO DI CARBURANTI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE |
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Milano, 13 ottobre 2004 - A completamento del Piano di azione regionale per la qualità dell'aria, operativo per la stagione autunnale 2004/2005, la Regione sta perfezionando una ulteriore misura finalizzata all'incentivazione dell'uso di carburanti a basso impatto ambientale. A completamento del Piano di azione regionale per la qualità dell'aria, operativo per la stagione autunnale 2004/2005, la Regione sta perfezionando una ulteriore misura finalizzata all'incentivazione dell'uso di carburanti a basso impatto ambientale. La misura intende incentivare la diffusione del metano e del Gpl per autotrazione, considerati i carburanti a più basso impatto ambientale, attraverso la concessione di uno sconto a favore esclusivamente dei privati cittadini residenti in regione Lombardia per consumi personali. Sulla base del sistema già sperimentato con una iniziativa regionale già attivata (sistema di sconti sul carburante), i privati cittadini potranno richiedere il rilascio di una tessera identificativa che darà diritto ad uno sconto per il rifornimento di metano o Gpl per autotrazione direttamente alla pompa di erogazione del carburante. Regione Lombardia provvederà poi a rimborsare i gestori degli impianti di carburante degli importi relativi agli sconti praticati. Attualmente si stanno avviando le procedure per la messa a punto del sistema e per la produzione delle tessere; la fase operativa verrà avviata per l'inizio di dicembre. |
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INCENTIVI PER L'ACQUISTO DI MOTOCICLI E CICLOMOTORI APPROVATI GLI ACCORDI TRA REGIONE LOMBARDIA, ANCMA E CEI-CIVES GLI INCENTIVI NEL SETTORE DEI MOTOCICLI E CICLOMOTORI |
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Milano, 13 ottobre 2004 - Il 30 settembre la Giunta Regionale ha approvato gli accordi tra Regione Lombardia, Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori) e Cei-cives (Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali), che consentono di avviare il piano di incentivi previsto per il settore dei motocicli e dei ciclomotori. Il piano si pone come obiettivo la diffusione, tra le categorie a bassa cilindrata più utilizzate per il trasporto urbano, di motocicli e ciclomotori conformi alle più recenti direttive antiinquinamento e quindi a minori emissioni inquinanti. Specifica attenzione è inoltre riservata ai veicoli elettrici. Gli incentivi si tradurranno direttamente in sconti sul prezzo del veicolo, che verranno praticati agli utenti dalle case costruttrici che aderiscono all'accordo. Questi gli importi degli incentivi: 1) 100 euro per l'acquisto di un nuovo ciclomotore Euro 2; 2) 250 euro per l'acquisto di un nuovo ciclomotore Euro 2 e con tecnologia che permetta consumi di carburante inferiori a 2,3 l/ 100 km ; 3) 150 euro per l'acquisto di un nuovo motociclo Euro 2 con cilindrata compresa tra 51 e 125 cc; 4) 250 euro per l'acquisto di un nuovo motociclo Euro 2 con cilindrata compresa tra 126 e 255 cc; 5) 250 euro per l'acquisto di un nuovo motociclo o ciclomotore a due o tre ruote a trazione elettrica con velocità massima sino a 25 km/h; 6) 400 euro per l'acquisto di un nuovo motociclo o ciclomotore a due o tre ruote a trazione elettrica con velocità massima superiore a 25 km/h. E' prevista anche - con l'esclusione dei veicoli elettrici - una maggiorazione dell'incentivo di 50 euro nel caso che, contestualmente all'acquisto della nuova moto, se ne rottami una vecchia. |
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INCENTIVI PER LA TRASFORMAZIONE: PUBBLICATO IL PRIMO OTTOBRE 2004 IL BANDO CHE PREVEDE CONTRIBUTI PER I PRIVATI CHE TRASFORMANO A METANO O A GPL LA PROPRIA AUTOVETTURA |
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Milano, 13 ottobre 2004 - Nel quadro delle nuove misure per la riduzione dell'inquinamento atmosferico, il primo ottobre 2004 è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia il bando che concede incentivi ai privati che installano un impianto per l'alimentazione a metano o a Gpl sulla propria autovettura. Questi gli importi degli incentivi: 1. Installazione di impianto per l'alimentazione a Gpl su una autovettura non conforme alla direttiva 91/441 e successive (non catalizzata): 300 euro 2. Installazione di impianto per l'alimentazione a Gpl su una autovettura conforme alla direttiva 91/441 e successive (catalizzata): 650 euro 3. Installazione di impianto per l'alimentazione a metano su una autovettura non conforme alla direttiva 91/441 e successive (non catalizzata): 500 euro 4. Installazione di impianto per l'alimentazione a metano su una autovettura conforme alla direttiva 91/441 e successive (catalizzata): 800 euro Per accedere ai contributi, è necessario prenotarsi - anche per tramite dell'officina presso la quale si intende installare l'impianto - presso l'Automobile Club di Milano. La prenotazione può essere fatta tramite internet, accedendo al sito www.Acimi.it, oppure tramite fax, indicando il proprio nominativo, l'impianto che si intende installare ed il numero di targa della propria auto. La procedura internet sarà attiva solo a partire dal 18 ottobre: sino ad allora sarà quindi possibile utilizzare esclusivamente il fax. Entro 10 giorni, Aci confermerà la prenotazione; una volta ricevuta conferma è necessario inoltrare - entro 90 giorni - la documentazione richiesta per il riconoscimento dell'incentivo. La gestione degli incentivi è demandata all'Automobile Club Milano, al quale è possibile rivolgersi per ulteriori informazioni (sportello informativo: dalle h. 9 alle h. 12, tel. 02/7745246 - 7745282 - 7745296 ; sito: www.Acimi.it ). |
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INCENTIVI PER LA TRASFORMAZIONE A METANO DI IMPIANTI TERMICI TERZO BANDO PER LE AREE CRITICHE DELLA QUALITÀ DELL'ARIA |
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Milano, 13 ottobre 2004 - E' stato approvato in data 5 agosto 2004 e pubblicato sul Burl in data 16 agosto 2004 il Terzo bando per la metanizzazione di impianti termici localizzati nelle aree critiche per la qualità dell'aria, che prevede la concessione di contributi finalizzati alla installazione di caldaie ad alta efficienza energetica (quattro stelle) alimentate a gas naturale in sostituzione di caldaie alimentate a gasolio. La potenza termica al focolare della nuova caldaia da installare dovrà essere uguale o superiore a 35 (trentacinque) kW. Possono presentare domanda di contributo enti pubblici e privati, privati cittadini, in forma singola o aggregata e imprese. Le risorse stanziate ammontano inizialmente a 4.000.000 di euro e sono suddivise nelle seguenti categorie: A.: 2.000.000 di euro (corrispondenti al 50% delle risorse totali) da assegnare alla trasformazione di impianti per il riscaldamento di edifici di proprietà di Enti Locali e loro enti strumentali, nonché delle Aziende Lombarde per l'Edilizia Residenziale (A.l.e.r.), nell'ambito di attività connesse ai fini istituzionali dell'Azienda; B.: 2.000.000 di euro (corrispondenti al restante 50%) da assegnare alla trasformazione di impianti per il riscaldamento di edifici di proprietà di privati, imprese e altri enti. Il contributo verrà calcolato sulla potenza termica al focolare della nuova caldaia a gas naturale che verrà installata, fino ad un massimo di 30.000 euro a richiedente, ad eccezione degli Enti Locali, per i quali non è previsto un tetto massimo, secondo le seguenti modalità: Tra 35 kW e 200 kW: 20 euro/kW; Tra 200 kW e 500 kW: 4.000 euro + 10 euro/kW per ogni kW oltre i 200 kW; Oltre i 500 kW: 7.000 euro + 5 euro/kW per ogni kW oltre i 500 kW La domanda dovrà essere presentata entro e non oltre le ore 12.00 del 17 dicembre 2004. I lavori di trasformazione da gasolio a gas naturale degli impianti per i quali viene richiesto il contributo dovranno iniziare dopo la data di pubblicazione del bando e terminare entro e non oltre il 30 settembre 2005. Il bando e i relativi moduli sono allegati di seguito al presente comunicato, e scaricabili anche dal sito internet www.Ors.regione.lombardia.it sezione Energia. Ulteriori informazioni sul bando e i Burl con le pubblicazioni potranno essere richiesti agli sportelli di Spazio Regione (tel. 840.00.00.01, 02/6708.74.74). |
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EMERGENZA AMIANTO: IL PREZIOSO CONTRIBUTO DEL CNR AL DECRETO MINISTERIALE |
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Roma, 13 ottobre 2004 - Deve molto all’attività del Consiglio nazionale delle ricerche il Decreto ministeriale n. 248 del 29 luglio 2004, pubblicato lo scorso 5 ottobre sulla Gazzetta Ufficiale, che disciplina le attività di recupero dei prodotti e beni contenenti amianto o fabbricati con questo materiale. Da ora in poi, infatti, per valutare la pericolosità dei materiali con amianto si ricorrerà proprio alla metodica basata sull’“Indice di rilascio”, ideata nel 1996 da Paolo Plescia dell’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (Ismn) del Cnr. “Il metodo, che è stato sviluppato su incarico del Ministero della Salute, consente di determinare in maniera oggettiva il rischio. Esso, infatti, si fonda sulla determinazione del cosiddetto “indice di rilascio”, ossia di un parametro che considera lo stato di aggregazione del materiale che contiene l’amianto e, conseguentemente, ne rileva la maggiore o minore facilità con cui viene rilasciato”, spiega Anna Marabini, rappresentante del Cnr presso la Commissione Nazionale Amianto, ex art. 4 Legge 257/92. “Un materiale con amianto in buono stato”, prosegue Marabini, “può infatti non essere dannoso, mentre lo è sicuramente quello in cui è disaggregato e libero di disperdersi”. Ma non si limita a questo il contributo del Cnr al Decreto. Nei 10 anni in cui si è occupato del problema della nocività di questo materiale cancerogeno, utilizzato in più di 3.000 prodotti (dalle condutture di acqua potabile alle coperture dei tetti, dalle pasticche dei freni ai tessuti), il team dei ricercatori dell’Ente ha studiato anche i possibili sistemi di recupero della sostanza. “Attualmente, i rifiuti di amianto si ‘incapsulano’ per renderli meno pericolosi, impedendo loro di rilasciare fibre in aria. Questa soluzione però”, spiega Plescia, “non elimina il problema poiché il prodotto così ottenuto richiede comunque uno smaltimento in discarica. I processi da noi brevettati, invece, sono in grado di modificare completamente le fibre di amianto, sia dal punto di vista chimico che morfologico, trasformandole in sostanze inerti, non tossiche e riutilizzabili mediante procedimenti di tipo termico, chimico o meccanochimico”. Un passo avanti non da poco, che arricchisce la normativa italiana di uno strumento di valutazione più moderno di quelli adottati dagli altri paesi e rende finalmente i metodi del Cnr trasferibili a tutti gli effetti nella realtà industriale. Per informazioni: Paolo Plescia, Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati del Cnr, Roma, tel. 06/90672826, e-mail: paolo.Plescia@mlib.cnr.it |
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"LE ELEZIONI IN AFGHANISTAN: UNA FRAGILE DEMOCRAZIA ALLA PROVA" |
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Milano, 13 ottobre 2004 - Il prossimo mercoledì 20 ottobre alle ore 18.00 l'Ispi promuoverà un incontro sul tema: "Le elezioni in Afghanistan: una fragile democrazia alla prova" L'evento, che fa parte del ciclo di incontri "Commenti all'attualità", è dedicato alle elezioni che si sono appena tenute in Afghanistan. Interverranno Elisa Giunchi (Università degli Studi di Milano), Riccardo Redaelli (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) e Sandro Tucci (Ispi), con la testimonianza di Christine Lepoittevin, (Medici del Mondo). Infolink: www.Ispionline.it |
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IL MINISTRO MORATTI ALLA GIORNATA EUROPEA DEI GENITORI E DELLA SCUOLA: "UN CONCORSO NAZIONALE RISERVATO A PROGETTI DI PARTENARIATO PER RAFFORZARE E DIFFONDERE LA CULTURA DI GOVERNO DELLA SCUOLA" IL MINISTERO FINANZIERÀ I PROGETTI MIGLIORI |
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Roma, 13 ottobre 2004 - Un concorso nazionale riservato a progetti di partenariato tra genitori, docenti e studenti, al fine di rafforzare e diffondere la cultura di un governo della scuola che sia condiviso da tutte le sue componenti: lo ha annunciato oggi pomeriggio il Ministro Letizia Moratti nel corso dell'incontro con i rappresentanti dei forum provinciali delle associazioni dei genitori, promosso in occasione della Giornata europea dei genitori e della scuola. I migliori progetti riceveranno un contributo dal Ministero per la loro realizzazione. Il Ministro, nel suo intervento, si è soffermato sul significato della Giornata europea: "E' questo", ha detto, "un appuntamento che si ripete ormai da tre anni ma che ogni volta assume un significato diverso e rinnovato perché cambia il contesto culturale e scolastico e, soprattutto, perché abbiamo fatto passi avanti con iniziative e attività, che rafforzano la collaborazione tra la famiglia e la scuola". Con l'istituzione dei forum provinciali viene a completarsi la rete di coordinamento dei genitori ai vari livelli, da quello nazionale, regionale e provinciale, così da intraprendere un'azione continua e capillare di sensibilizzazione dei genitori, singoli e associati, per un dialogo con le istituzioni, che evidenzi le vostre esigenze e assicuri una cooperazione costruttiva. "Durante il nuovo anno scolastico", ha aggiunto il Ministro Moratti, "si vuole continuare sulla strada intrapresa, tenendo conto che si sta realizzando la riforma scolastica nel primo ciclo, dove ai genitori sono riservati molti spazi di intervento, per costruire percorsi educativi che siano mirati alla domanda dei genitori e commisurati alle personali esigenze dei ragazzi". Il Ministro ha illustrato, nel corso dell'incontro, le altre iniziative di informazione e di formazione dei genitori previste per i prossimi mesi: in analogia a quanto fatto quest'anno a livello nazionale saranno realizzati tre seminari di formazione interregionali in modo da coinvolgere i partecipanti ai "forum provinciali" e innestare un processo di "formazione tra pari" fino ad arrivare al coinvolgimento dei presidenti dei consigli di Circolo e di Istituto. Attraverso le tecnologie informatiche saranno ampliate le possibilità di accesso a informazioni, mirate alle esigenze delle famiglie. In questo contesto si procederà a realizzare un apposito "forum telematico interattivo" per accogliere le domande dei genitori e darvi puntuale risposta. Si intende inoltre incrementare ulteriormente la possibilità di scambio delle "migliori pratiche" incentivando la progettualità delle scuole e facilitando l'accesso a siti Internet, per reperire sollecitazioni e proposte. Il Forum nazionale delle associazioni dei genitori, a sua volta, prevede di intensificare i rapporti tra centro e periferia per farsi interprete delle richieste e per definire iniziative condivise. |
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FERDINANDO PENNAROLA PRIMO PRESIDENTE ITALIANO DELL’INTERNATIONAL SCHOOLS OF BUSINESS MANAGEMENT |
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Milano, 13 ottobre 2004 - Ferdinando Pennarola, professore di organizzazione aziendale della Sda Bocconi, 41 anni, è il primo presidente italiano dell’International Schools of Business Management (Isbm), consorzio di dieci business school europee e americane che gestisce l’International Teachers Programme (Itp). Pennarola, che rappresenta la Sda Bocconi nel consiglio di amministrazione dell’Isbm, entrerà in carica l’1 gennaio 2005. Itp è un programma di sviluppo delle abilità didattiche, gestito da Isbm da trent’anni e grazie al quale hanno imparato a insegnare a un pubblico internazionale centinaia di docenti provenienti da decine di business school di tutto il mondo (da Wharton e Kellogg, le scuole americane che dominano rispettivamente i ranking di Financial Times e di Business Week, alle europee London Business School, Imd e Insead). Sedi dell’Itp sono state, negli anni, la Stern School of Business della New York University, la Manchester Business School e la Stockholm School of Economics, dove attualmente si tiene il programma. Itp è l’unica iniziativa di formazione per formatori di management che miri a sviluppare le abilità didattiche in tutti i segmenti dei quali si compone l’offerta di una business school (corsi di laurea, Mba, formazione per manager) con una forte focalizzazione sull’internazionalità della platea e degli insegnamenti. La scelta del consiglio di amministrazione, che si è riunito all’Imd di Losanna, “è la dimostrazione della riconoscenza delle altre scuole europee al contributo che Sda Bocconi ha fornito allo sviluppo del programma Itp, sia con l’invio di docenti come partecipanti sia come presenza di docenti nella faculty”, hanno dichiarato il presidente della Sda Bocconi, Severino Salvemini, e il direttore, Maurizio Dallocchio. Ferdinando Pennarola è professore di sistemi informativi e organizzazione aziendale all’Università Bocconi di Milano, dove è anche direttore della Laurea specialistica in Organizzazione e sistemi informativi. Nel 1993 ha fondato Tecnologia Didattica (Ted), il centro della Sda Bocconi per lo sviluppo e la sperimentazione di nuove tecnologie per l’apprendimento. Le scuole consorziate nell’Isbm sono Hec Paris, Iae d’Aix en Provence, Imd Lausanne, Insead Fontainebleau, Kellogg School of Management della Northwestern University, London Business School, Manchester Business School, Sda Bocconi, Stern School of Business della New York University, Stockholm School of Economics. |
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