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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Ottobre 2004
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UNA MIGLIORE SALUTE PUBBLICA PER UN MONDO PIÙ STABILE, DICE DAVID BYRNE  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2004 - Sul lungo termine, risolvere i problemi della povertà, delle malattie e della salute pubblica avrà un grande impatto sulla sicurezza mondiale, ha detto David Byrne, commissario per la Sanità e la tutela dei consumatori, intervenendo l'8 ottobre in un forum europeo sulla salute. Secondo il commissario, la salute pubblica potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nel migliorare le relazioni tra l'Europa e i suoi partner mondiali, e l'Ue dovrebbe cercare di essere in prima linea nella lotta per la salute. 'Dobbiamo ora avanzare verso l'obiettivo e assumere la nostra responsabilità di lavorare per la pace, la prosperità e la sicurezza globale seguendo strade nuove ed efficaci', ha aggiunto Byrne. 'Al posto della vecchia ideologia della forza, l'Europa deve trovare nuove strade per cercare con i suoi partner di evitare i conflitti, approfondire l'interdipendenza e ottenere miglioramenti economici e sociali. Se mettiamo il miglioramento della salute pubblica globale al centro della nostra nuova agenda politica, potremo trasformare i nostri partenariati internazionali, risolvere una delle cause profonde d'instabilità e fare una convincente operazione a tutto vantaggio delle politiche progressiste', ha sostenuto. Byrne ha chiesto all'Ue di sforzarsi di risolvere il divario sanitario mondiale, di migliorare le speranze di vita, di ridurre la mortalità infantile e di migliorare le cure prenatali. Ha anche ricordato agl'intervenuti che l'Europa sta già svolgendo un ruolo di primo piano nell'affrontare le malattie trasmissibili, perfezionare le cure sanitarie per la riduzione della povertà, sviluppare nuove vitali piattaforme di ricerca clinica. 'Abbiamo lavorato duro con i nostri partner sulla dichiarazione Doha su Trip (Trade related aspect on intellectual property rights) e salute pubblica, per rendere più facile l'accesso ai farmaci essenziali nei paesi meno sviluppati', ha aggiunto Byrne. 'E in tutto questo possiamo cominciare a vedere i contorni di un disegno coerente di strategia sanitaria mondiale dell'Ue'. Byrne ha spiegato che la Commissione europea sta lavorando a fianco dell'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) per creare un moderno quadro di riferimento globale che permetta di tenere sotto controllo la diffusione delle malattie trasmissibili. Le due organizzazioni sono inoltre sul punto di presentare la Convenzione quadro sul controllo del tabacco, il primo trattato mondiale di salute pubblica. Nello spiegare il proprio punto di vista sulla salute pubblica nei prossimi venti anni, Byrne ha detto che si tratta di una concezione 'in cui politiche, soldi e tecnologie mirano tutte a un elevato livello sanitario, e in cui i cittadini sono più longevi, più felici e più produttivi'. Per portare avanti quest'ambiziosa agenda sulla sanità mondiale, ha concluso Byrne, tutti gli operatori del settore devono lavorare a fianco dei governi, della società civile, degli organismi professionali e di chi opera nel settore delle cure sanitarie.  
   
   
POSSIBILI DISAGI PER UTENTI NUMERO VERDE SEGNALAZIONI SSN  
 
Roma, 13 ottobre 2004 - A seguito del gran numero di telefonate che sopraggiungono al Numero verde 800.571661 da parte di cittadini per segnalazioni sul funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale e della durata del colloquio con medici ed operatori, le linee telefoniche del Ministero della Salute possono subire un sovraccarico determinando delle situazioni di congestione a scapito degli utenti. Al fine di soddisfare tutte le richieste dei cittadini il Ministero sta ponendo in essere ogni iniziativa di carattere tecnico al fine di ampliare il servizio. Nel frattempo si confida nella pazienza e nella disponibilità dei cittadini per le difficoltà che potrebbero incontrare nel corso delle telefonate.  
   
   
FRANCIA E REGNO UNITO FINANZIANO LA RICERCA SUL CANCRO  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2004 - Il Segretario alla Sanità inglese John Reid e il ministro francese della Ricerca François d'Aubert hanno lanciato un'iniziativa per incrementare la ricerca di nuove terapie antitumorali. I due paesi hanno annunciato la loro decisione di fornire 1,6 milioni di euro all'anno per finanziare 15 borse di ricerca internazionali durante il vertice Entente Cordial Cancer Research, tenutosi a Londra il 9 ottobre. I fondi promuoveranno la cooperazione tra i ricercatori francesi, inglesi, statunitensi e canadesi, permettendo loro di lavorare in laboratori all'estero per far progredire la ricerca di nuovi e migliori trattamenti per i pazienti colpiti da cancro. 'Il cancro resta la massima priorità per il governo, e stiamo compiendo progressi reali nel combattere una delle maggiori cause di decesso in Inghilterra. Dal 1997, i tassi di mortalità per le fasce di popolazione sotto i 75 anni sono diminuiti di oltre il 10%', ha commentato Reid in una dichiarazione. 'Questo nuovo finanziamento significherà che i nostri massimi scienziati potranno dividere la loro perizia e le conoscenze con cancerologi in Francia, negli Usa e in Canada per mettere a punto nuove e migliori cure e contribuire a salvare un numero di vite ancora maggiore'. Il ministero inglese della Sanità e l'Inca, l'istituto nazionale francese di cancerologia, forniranno ciascuno ogni anno 325.000 euro per finanziare ricercatori inglesi/americani. Il Regno Unito impegnerà inoltre 492.000 euro per finanziare sei ricercatori inglesi/americani e tre inglesi/canadesi in cooperazione con il National Cancer Institute americano e gli Institutes of Health Research canadesi. 'Il lancio di queste borse di ricerca congiunta per la ricerca internazionale sul cancro mostra che i nostri paesi sono uniti nella loro determinazione di combattere questa malattia che uccide oltre 6,2 milioni di persone in tutto il mondo ogni anno', ha dichiarato il professor David Kerr, direttore della rete inglese Ntrac (National Translational Cancer Research Network). 'Non posso pensare ad un modo migliore di celebrare l'Entente Cordiale che con questa iniziativa per incrementare al massimo la ricerca transnazionale sul cancro. Uno degli scopi della rete Ntrac è fornire un forum per l'apprendimento globale e migliorare le collaborazioni con altri paesi come il resto dell'Europa, gli Stati Uniti e il Canada. Il programma di borse di ricerca congiunta è un modo eccellente per raggiungere questo scopo', ha aggiunto. 'Questo è il primo programma comune firmato dall'Inca - una nuova istituzione nazionale creata dal presidente Jacques Chirac per coordinare, valutare, accreditare e finanziare tutti gli aspetti di un ambizioso programma di controllo del cancro orientato al paziente', ha detto il Professor David Khayat, direttore dell'Inca. 'Esso sottolinea la nostra volontà di vedere la formazione di partenariati in Europa e ovunque nella lotta contro il cancro. Le borse di ricerca sono destinate a giovani ricercatori, e questo è particolarmente importante perché tante speranze si fondano sulla capacità delle future generazioni di sviluppare nuovi concetti e idee per combattere il cancro con maggiore efficacia'. Le borse di ricerca triennali prenderanno inizio dall'autunno 2005.  
   
   
INTERNET: HEP-LINKS.COM NASCE UN NUOVO SITO MONDIALE PER I PAZIENTI AFFETTI DA EPATITE C CHE PERMETTE DI ENTRARE IN CONTATTO CON LE ASSOCIAZIONI PAZIENTI DI 15 PAESI, TRA CUI L’ITALIA.  
 
Monza, 13 ottobre 2004 – Ogni anno nel mondo circa 4 milioni di persone vengono infettate per la prima volta dal virus dell’epatite C (Hcv), aggiungendosi ai 170 milioni di pazienti già affetti, di cui 2 milioni solo in Italia. Per tutti quelli a cui viene diagnosticata per la prima volta questa infezione virale o per tutti coloro che sono interessati a trovare informazioni sull’epatite C, c’è oggi un nuovo sito internet, www.Hep-links.com  Il portale web è il risultato di un’iniziativa che vede la collaborazione di varie associazioni di pazienti affetti da epatite C di vari Paesi d’Europa e Medio Oriente. Grazie al supporto di Roche, Hep.links.com fornisce un accesso ai siti web delle associazioni pazienti presenti nel mondo. Ad oggi il mezzo internet è stato identificato da circa i due terzi dei pazienti come fonte di informazione fondamentale sull’epatite C. Comunque, i pazienti hanno anche detto di ritenere che non tutte le informazioni su internet siano credibili. Ed è per questo che nasce Hep.links.com, come occasione di lavoro congiunto con le associazioni pazienti che permetta di creare una fonte di informazione affidabile. “Per un malato di epatite C è fondamentale avere un punto di riferimento per acquisire informazioni, trovare conforto e stabilire un dialogo con altri pazienti” dice Ivan Gardini, Presidente del comitato Epac ( www.Epac.it ) , onluns italiana il cui link è presente all’interno del sito appena lanciato. “Il grande valore di Hep-links.com consiste nell’aver finalmente creato un unico punto di confluenza delle varie associazioni pazienti presenti a livello mondiale: questo permette al malato di orientarsi e sapere a chi rivolgersi in ogni istante e in qualsiasi Paese del mondo si trovi.” Attualmente Hep-links.com contiene informazioni sulle associazioni pazienti in 15 Paesi e sono previsti progetti di espansione in altri Paesi per il 2005. Il portale web è stato sviluppato con l’aiuto di un comitato direttivo formato dalle seguenti associazioni pazienti: +Ve Magazine (Uk); Sos Hépatites (Francia); The German Liver Help Association (Germania); The Dutch National Hepatitis Centre (Olanda) and The Egyptian Hepatitis Patient Care Society (Egitto). Le informazioni che si possono trovare in www.Hep.links.com includono: Documentazione sull’epatite C; Domande e risposte più frequenti; Links alle associazioni pazienti e alle organizzazioni legate al fegato; Informazione sui meeting e sui congressi medico/scientifici più importanti; Links ai più importanti giornali e pubblicazioni di settore. L’epatite C è un’infezione virale del fegato che è stata identificata per la prima volta nel 1989. Poche persone si rendono conto di essere infette poiché i sintomi sono aspecifici (ad esempio la stanchezza) e tendono a diventare consapevoli quando la loro malattia è ormai in fase avanzata. La trasmissione da derivati del sangue è stata ridotta quasi a zero grazie allo screening del virus, al punto che oggi la via di trasmissione più comune è l’utilizzo di aghi non sterilizzati (così come quelli usati per fare tatuaggi e quelli degli utilizzatori di droghe per via endovenosa) e siringhe.  
   
   
L'EMICRANIA DEGLI ADOLESCENTI, UNA PATOLOGIA ANCORA NASCOSTA  
 
 Milano, 13 ottobre 2004 - Uno dei problemi cui i medici e i pediatri devono rivolgere attenzione è l'emicrania degli adolescenti, una patologia che coinvolge i soggetti dai 12 ai 17 anni, con un "trend" crescente: dal 3-5% dell'età infantile al 5-10% dell'età pubero-adolescenziale. In Europa circa 8 milioni di bambini soffrono di emicrania. Del problema dell'emicrania in età evolutiva si è recentemente parlato a Milano in un Incontro in cui si è riferito anche di una farmaco, sumatriptan spray, autorizzato nel nostro Paese, per il quale è stata da poco autorizzata in Italia la specifica autorizzazione per l'emicrania degli adolescenti. Relatori all'Incontro: Prof. Pier Antonio Battistella, Professore Associato di Neuropschiatria Infantile dell'Università di Padova - Responsabile del Centro Cefalee Giovanili - Dipartimento Pediatria dell'Università di Padova; Prof. Vincenzo Guidetti, Direttore del Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche dell'Età Evolutiva - Università "La Sapienza" di Roma. Come ricordato dal Professor Pier Antonio Battistella, nell'insorgenza dell'emicrania adolescenziale giocano un ruolo fondamentale fattori di tipo ereditario: circa il 70% dei giovani emicranici ha almeno uno dei due genitori affetto dalla stessa patologia. Non meno rilevante è, tuttavia, il ruolo dell'ambiente e dei vari eventi stressanti che agiscono spesso in associazione tra loro: ad esempio, andare a scuola, tornare dalle vacanze, l'attesa di una interrogazione, sono eventi che nell'80% dei casi scatenano il mal di testa. Il periodo dell'ingresso a scuola è foriero di attacchi di emicrania: nei piccoli ne soffrono circa il 4%; dopo i 6 anni il 10-11%; in pubertà il 13-14%, percentuale che si mantiene in età adulta. Per quanto riguarda le differenze nei due sessi, va detto che prima dell'età puberale vi è maggior incidenza nei maschi, mentre nelle bambine gli attacchi sono prevalenti dopo l'età postpubere. L'emicrania nell'età evolutiva ha un rilevante impatto sulla qualità di vita dell'adolescente, nonché sulla sua vita sociale: può infatti influire sui suoi comportamenti verso lo sport, la scuola, il lavoro, la ricreazione e la vita famigliare. L'emicrania appartiene al più vasto capitolo delle cefalee primarie: in esse il sintomo coincide con la malattia, e non sono quindi evidenziabili cause organiche. Nella diagnosi differenziale da queste ultime è necessario un'accurata anamnesi familiare e personale, l'analisi del quadro cefalalgico e uno scrupoloso esame obbiettivo e neurologico. Molte caratteristiche dell'emicrania dei bambini e degli adolescenti sono analoghe a quelle degli adulti (ad esempio: fonofobia, fotofobia, nausea e vomito). Per alcune caratteristiche invece le due forme si differenziano. Nei bambini ed adolescenti il dolore è spesso bilaterale anziché unilaterale; il dolore è pulsante negli adulti e raramente pulsante nell'età evolutiva. Differenze anche nella durata: in media nell'emicrania degli adolescenti gli attacchi durano meno che negli adulti (da 2 a 48 ore anziché da 4 a 72 ore). Sono, infine peculiari della emicrania dei bambini i sintomi addominali (che si accompagnano a dolore) e la tendenza alla "sonnolenza": tali sintomi possono "oscurare" (cioè "nascondere") la presenza dell'emicrania, e se ne deve tener conto ai fini diagnostici. Dell'approccio terapeutico ne ha parlato il professor Vincenzo Guidetti. Nell'approccio all'emicrania degli adolescenti sono determinanti una diagnosi corretta e tempestiva, onde consentire una terapia mirata, risolutiva, che consenta di contrastare gli attacchi, limitando cosi sia l'interferenza sul benessere dei pazienti, sia il disagio familiare e scolastico correlati alla malattia. Gli approcci terapeutici seguiti per gli adulti non sempre sono estensibili ai bambini ed agli adolescenti. Negli ultimi cinque anni gli studi hanno portato a progressi nei riguardi dei farmaci per l'emicrania dell'età evolutiva. Risultati terapeutici positivi si sono avuti con l'impiego del "sumatriptan spray" che ha permesso di estendere i benefici di una terapia specifica per l'emicrania anche a soggetti in età evolutiva. Il sumatriptan è un farmaco appartenente alla classe dei triptani. L'efficacia e la buona tollerabilità del sumatriptan spray ha trovato conferme in studi a breve e lungo termine. Il sumatriptan spray porta ad un rapido sollievo del dolore: l'effetto terapeutico inizia già dopo 15 minuti e in media l'attacco emicranico viene dominato dopo 2 ore. Il farmaco oltre a risolvere il dolore migliora in modo significativo l'intensità dei sintomi di accompagnamento (ad esempio, fonofobia, fotofobia). Il sumatriptan spray può essere oggi impiegato anche nel nostro Paese, essendo stata da pochissimo autorizzata l'indicazione specifica per l'emicrania degli adolescenti.  
   
   
IL REGNO UNITO ANNUNCIA UN NUOVO FINANZIAMENTO PER INFRASTRUTTURE DI FISICA DELLE PARTICELLE  
 
Londra, 13 ottobre 2004 - Il ministro della Scienza inglese Lord Sainsbury ha annunciato un'iniezione di fondi di 147,5 milioni di sterline (213,6 milioni di euro) per due acceleratori di particelle. Il governo spera che le infrastrutture porteranno a scoperte in settori come la ricerca medica, i super calcolatori e le tecnologie energetiche pulite. Oltre l'80% del finanziamento sarà speso per la costruzione del Diamond Light Source. Si tratta della maggiore struttura scientifica costruita nel Regno Unito negli ultimi trent'anni circa e, quando sarà ultimata, avrà le dimensioni di cinque campi di calcio. L'acceleratore dovrebbe essere aperto nel 2007, e fornirà fasci di raggi infrarossi, ultravioletti e X di brillantezza eccezionale. I fasci consentiranno agli scienziati di migliorare la loro comprensione della struttura basilare della materia e dei materiali, e potrebbero portare a nuove scoperte nei campi della biotecnologia, medicina, ambiente e scienza dei materiali. La maggior parte del finanziamento proverrà dal governo inglese, mentre un quinto circa sarà fornito dalla Wellcome Trust. Circa 27,5 milioni di sterline (39,8 milioni di euro) sono destinati ad incrementare le capacità di nuovi strumenti high tech nell'Isis, una struttura di spallazione aperta nel 1985. L'acceleratore spara protoni su un bersaglio, liberando fasci di neutroni che sono poi usati per sondare la struttura interna del materiale. 'La possibilità di guardare più in profondità nella materia è fondamentale per giungere a nuove scoperte in molti settori, dalle terapie mediche e i medicinali alla comprensione delle origini del nostro pianeta', ha detto Lord Sainsbury. 'Non si tratta di pura ricerca accademica, Diamond Light Source e Isis offrono opportunità di ricerca industriale come l'industria aerospaziale, gli strumenti chirurgici, i farmaci e i cosmetici'. 'Grazie alla decodifica del genoma umano e dei genomi di molti importanti batteri e virus, ora conosciamo la sequenza di migliaia di nuove proteine che sono importanti per la salute e la malattia', ha aggiunto il Dr Mark Walport, direttore della Wellcome Trust. 'Ma per comprenderne la funzione, dobbiamo conoscere la loro struttura. Diamond Light Source è un'infrastruttura di primissima qualità che ci aiuterà a farlo. Alla fin fine, questa è la chiave per il futuro sviluppo di nuovi medicinali e terapie'.  
   
   
DIRETTORI DELLA RICERCA FRANCESI CONDANNANO LA DISTRUZIONE DI TEST DI RACCOLTI GM  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2004 - I direttori di quattro principali organizzazioni di ricerca francesi hanno condannato la distruzione di test sul terreno di raccolti geneticamente modificati (Gm), sostenendo che tale ricerca è indispensabile per dare una risposta alle questioni irrisolte su questa tecnologia. La dichiarazione comune difende i test sul terreno di Gm, affermando che ne viene fatto un uso limitato e che sono condotti in modo trasparente, rispettando una normativa rigorosa. I test servono per ottenere o valutare conoscenze fondamentali sulla biologia delle piante, garantire la qualità delle varietà vendute in Francia, o valutare i rischi per l'ambiente, recita la dichiarazione. 'Tali test sul terreno sono mezzi finali, che fanno seguito alla sperimentazione in serra ed alla modellizzazione matematica, per verificare i risultati ottenuti in condizioni artificiali', affermano i direttori della ricerca. 'Questo passo è indispensabile, a beneficio di tutti quelli che si sentono interessati dagli Ogm e per rispondere alle domande riguardanti sia le speranze suscitate dagli Ogm che le preoccupazioni che potrebbero giustamente essere indotte da questa tecnologia'. La dichiarazione prosegue: 'Nell'interesse nazionale di tutti a breve, medio e lungo termine, noi condanniamo fortemente la distruzione dei raccolti Gm di test e invitiamo al dialogo: senza violenza e in un clima di rispetto per le posizioni delle diverse parti'. Ad agosto, varie centinaia di manifestanti che si autodefinivano 'mietitori volontari' avevano distrutto due test sul terreno di granoturco geneticamente modificato, un ultimo esempio a riprova della regolare distruzione dei test di raccolti sperimentali in Francia. In risposta, il ministro dell'Agricoltura francese Hervé Gaymard ne aveva attaccato le azioni, dichiarando che avevano distrutto anni di ricerca di centinaia di ricercatori. Quest'ultima dichiarazione in difesa dei test sul terreno di Gm è firmata dai direttori generali dell'Ird (Institut de Recherche pour le Développement), del Cnrs (Centre National de la Recherche Scientifique), e del Cirad (Centre de Coopération Internationale en Recherche Agronomique pour le Développement), oltre che dal presidente dell'Inra (Institut National de la Recherche Agronomique).  
   
   
MODALITA' PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI SPERIMENTALI DI VOLONTARIATO  
 
Roma, 13 ottobre 2004 - Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato la Direttiva 2004 che indica le modalità di presentazione dei progetti sperimentali di volontariato finanziati con il Fondo per il volontariato. In particolare la direttiva (pubblicata sulla G.u. Del 30 settembre 2004) definisce i requisiti, le modalità di partecipazione e le priorità per il finanziamento di progetti sperimentali elaborati per l'anno 2004 da organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali di volontariato. Tali progetti dovranno intervenire nei settori del disagio sociale, secondo le priorità indicate nella direttiva con il coinvolgimento degli enti locali per favorire l'introduzione e la diffusione di metodologie di intervento particolarmente avanzate. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/volontariato_direttiva04/index.html  
   
   
CONVEGNO NAZIONALE : LE VERITÀ DELLA MEMORIA PERCORSI DI GIUSTIZIA E RICONCILIAZIONE  
 
Milano, 13 ottobre 2004 - Sabato 23 ottobre 2004, dalle ore 9.00 alle ore 17.30, presso il Collegio San Carlo a Milano (c.So Magenta 71) si terrà il Convegno Nazionale “Le Verità Della Memoria. Percorsi Di Giustizia E Riconciliazione”. L’evento è promosso dal Amnesty International – Italia, Caritas Ambrosiana, Centro Documentazione Mondialità, Centro Sociale Ambrosiano (Csa), Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Il convegno si propone di analizzare percorsi sociali e politici, in Italia e nel mondo, nei quali giustizia e riconciliazione siano strettamente connesse e siano occasione pedagogica per gestire conflitti e ingiustizie sociali. Il programma della giornata prevede due moduli distinti: durante la mattina si terranno quattro conferenze con relatori qualificati, quali Rita Borsellino (Libera), Ines Ceruti (The Grail – Sudafrica), Paolo Jedlowski (Università della Calabria), Carmel A. Agius (Tribunale Penale Internazionale per la ex-Jugoslavia). Nel pomeriggio si svolgeranno i laboratori: la partecipazione sarà a numero chiuso. Tra i moderatori dei gruppi ci saranno: Daniele Scaglione (Amnesty International), Carla Bellini e Italina Serato (Campagna Italiana per la pace e il rispetto dei diritti umani in Sudan), Guido Acquaviva, Alberto Minoia, Paolo Brivio e Stefano Verdecchia (Caritas Ambrosiana), Elena Bolognesi (Ceep), Marco Muzzana (coop. Interculturando), Josè D. Lopez Garcia e Maria Elena Tinoco Zavala (Edupaz), Francesco Pisa e Maria Volpi (Excursus), Victoria Sosa (Fundaciòn Anahì), Lorenzo Frigerio, Davide Pati e Monica Massari (Libera), Francesco Grandi e Jacopo Tondelli (Nevè Shalom/wahat al Salam), Nicoletta Curti e Anna Sironi (Casa dei conflitti – Gruppo Abele), Fulvia Candeloro e Monica Romano (Casa per la pace di Milano), Giorgio Del Zanna (Comunità di S. Egidio), Elena Morabito e Jacopo Dalai (Archè), Carlo Giorgi (Terre di mezzo). La giornata si chiuderà con un’assemblea in cui verranno presentate le conclusioni dei lavori. Gli enti che hanno aderito all’iniziativa sono: Altreconomia, Animazione Sociale, Archè, Campagna Italiana per la pace e il rispetto dei diritti umani in Sudan, Casa per la Pace di Milano, Centro Ecumenico Europeo per la Pace, Città dell’uomo, Comunità di Sant’egidio, Coop. Chico Mendes, Coop. Interculturando, Edupaz, Excursus – Esplorare per educare, Fundaciòn Clara Anahì, Gruppo Abele, Nevè Shalom/wahat al Salam, Pax Christi, Terre di Mezzo.  
   
   
BIENNALE DELL’IMMAGINE – IL MONDO IN CAMERA. 16 OTTOBRE - 21 NOVEMBRE 2004  
 
Chiasso, 13 ottobre 2004 - Dieci mostre disseminate in un percorso tra Chiasso e alcuni comuni limitrofi, con sette esposizioni monografiche e tre a tema. Cui si aggiungono un festival di video arte, una rassegna di cinque documentari dedicati ai fotografi svizzeri che fanno parte del progetto, un workshop e tre tavole rotonde: Il mondo in camera titolo della nuova edizione della Biennale dell’immagine 2004 è un variegato viaggio attraverso i molteplici volti della globalizzazione, così come si offre allo sguardo (e all’obiettivo) di una quindicina di fotografi di risonanza nazionale e internazionale e di una nutrita schiera di videoartisti, che hanno percorso il pianeta per cogliere in immagini la rapida quanto inesorabile metamorfosi delle varie realtà sociali nel mondo. Il progetto non vuole considerare l’aspetto politico-ideologico che il termine inevitabilmente evoca. Si vuole piuttosto proporre una lettura che abbia un taglio narrativo, sociale, poetico e persino storico - antica essendo la genesi della mondializzazione -, coniugandola con quella della identità (o, meglio, delle identità), che in ogni angolo del pianeta viene inevitabilmente messa in causa, producendo irrimediabili quanto inimmaginabili frammentazioni. Sotto la spinta di potenti accelerazioni economiche, quel fenomeno centrale del nostro tempo che convenzionalmente chiamiamo globalizzazione produce infatti devastanti effetti di sradicamento di secolari tradizioni, linguaggi, riti, mitologie e religioni: elementi costitutivi di antiche e peculiari identità in ogni angolo del pianeta, oggi drasticamente frantumate dall’onda lunga dell’omologazione. Molti i fotografi coinvolti nella rassegna: da Lewis Hine a Reto Albertalli, da Georg Aerni a Luigi Gariglio, da Stefania Beretta, a Marco Beltrametti a Sandro Grandinetti e vari altri. Tra le tre esposizioni a tema, e a proposito di identità, sono da segnalare la mostra collettiva realizzata da dieci fotografi, diretti da Daniel Schwartz, Storie della globalizzazione, che insieme, da angolature diverse, tracciano un panorama delle nuove realtà emergenti. Un poetico ricordo di episodi dell’immigrazione italiana in Svizzera ne Il lungo addio. Tutto sotto controllo – indizi d’umanità, raccoglie alcuni lavori articolati in vari momenti espositivi che investigano il tema dell’identificazione attraverso una riflessione sulle procedure e tecniche (tra le quali la fotografia occupa oggi un posto preminente) per incasellare, controllare, misurare gli individui. Si propone un percorso che vuole ribaltare il segno dell’ottica indiziaria, di sfiducia e controllo reciproco, per alimentare il desiderio di scoperta della soggettività, avvicinandoci empaticamente all’altro. L’indizio non come traccia di colpevolezza, ma come segno di possibile incontro e condivisione. Con la quarta edizione della Biennale dell’immagine – Il mondo in camera il Dicastero Cultura del Comune di Chiasso (dopo le edizioni del 1996, dal titolo La Frontiera, del 1998, Sud-nord e del 2000, Sconfini e dopo aver mancato, per ragioni organizzative, quella del 2002) in collaborazione con la Galleria Cons Arc e altre associazioni e istituzioni del territorio, si propone dunque di rilanciare la nuova edizione 2004 con un grande progetto espositivo dedicato alla fotografia, quest’arte che caratterizza così fortemente la Modernità (non solo Occidentale) e il nostro tormentato tempo presente. Per Informazioni Ufficio Della Cultura Comune di Chiasso Paolo Belli Tiziana Conte tel ++ 091 6950914 fax ++091 6950918 e-mail cultura@chiasso.Ch  
   
   
VISITE GUIDATE ALLA MOSTRA LISA FERRO MEMENTO  
 
Padova, 13 ottobre 2004 - In occasione della mostra di Lisa Ferro “Memento”, in corso nella Galleria Sottopasso della Stua, (Largo Europa), fino al prossimo 23 ottobre, il Centro Nazionale di Fotografia organizza una serie di visite guidate, che avranno luogo nei seguenti giorni: Lunedì 27 settembre, 4-11-18 ottobre dalle ore 11.00 alle ore 12.00; dalle ore 16.00 alle ore 17.00. Martedì 28 settembre, 5-12-19 ottobre dalle ore 11.00 alle ore 12.00; dalle ore 16.00 alle ore 17.00. Mercoledì 29 settembre, 6-13-20 ottobre dalle ore 11.00 alle ore 12.00; dalle ore 16.00 alle ore 17.00. Giovedì 30 settembre, 7-14-21 ottobre dalle ore 11.00 alle ore 12.00. Venerdì 1-8-15-22 ottobre dalle ore 11.00 alle ore12.00; dalle ore 16.00 alle ore 17.00. Gli incontri sono finalizzati alla comprensione delle singolari immagini della giovane artista veneziana. “Memento” è, infatti, un’indagine orientata a recuperare i diversi aspetti che caratterizzano i luoghi del ricordo e degli affetti dentro una vetreria di Murano. La rassegna è costituita da quaranta scatti in bianco e nero, quale testimonianza del trascorrere inesorabile del tempo, in cui è viva la volontà dell’artista di eternare la passata realtà di uomini e tradizioni. L’artista cerca di cogliere frammenti di memoria che valorizzino l’opera dei vetrai muranesi. Lisa Ferro genera una produzione fotografica che ha il sapore del quotidiano, in cui ogni dettaglio, ogni oggetto ha una storia. “Memento” vuole dire “ricordarsi” e ricordare vuol dire anche riscoprire le proprie origini.  
   
   
LA MOSTRA CONCLUSIVA DELLA XIV QUADRIENNALE D'ARTE ALLA GALLERIA NAZIONALE D'ARTE MODERNA DI ROMA MARZO - GIUGNO 2005  
 
Roma, 13 ottobre 2004 - Sarà la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma ad ospitare da marzo a giugno 2005 la mostra finale della Xiv Quadriennale di Roma. La decisione è stata presa dopo il rovinoso crollo del 14 settembre scorso dei due solai al Palazzo delle Esposizioni, la sede storica delle Quadriennali, che avrebbe dovuto ospitare anche questa edizione. L'edificio di Via Nazionale non sarà però disponibile a marzo, data fissata per la Xiv Quadriennale, a causa del protrarsi dei lavori di restauro. Non è la prima volta che la manifestazione esce dalla sua sede storica: già nel 1948, sempre a causa della indisponibilità del Palazzo delle Esposizioni, la Quadriennale fu ospitata dalla Gnam. La mostra, in preparazione, conclude la Xiv edizione della Quadriennale dopo le due "Anteprima" che si sono svolte nel 2003 e quest'anno nel Palazzo Reale di Napoli e alla Promotrice di Torino. E' prevista la partecipazione di un centinaio di artisti, di tutte le generazioni e ognuno con un'opera, selezionati da cinque critici: Luciano Caramel, Valerio Dehò, Giacinto Di Pietrantonio, Marco Tonelli e Giorgio Verzotti  
   
   
TEATRO SAN BABILA E “I DUE DELLA CITTA’ DEL SOLE” PRESENTANO DAL 12 OTTOBRE AL 7 NOVEMBRE LUIGI DE FILIPPO IN NON E’ VERO MA CI CREDO COMMEDIA BRILLANTE DI PEPPINO DE FILIPPO  
 
Milano, 13 ottobre 2004 - Nel 2003 ricorre il centenario della nascita di Peppino De Filippo. Con la riproposta di questa commedia Luigi intende rendere omaggio a quel grande artista che è stato suo padre rappresentando una delle più conosciute e divertenti di Peppino De Filippo. Il tema della superstizione è attualissimo tutt'oggi a napoli come nel resto d'italia. Gli oroscopi, alcune manie, "fissazioni", suggestioni, accompagnano e condizionano la vita di tutti noi. E' appunto ciò che accade al commendatore Gervasio Savastano, ricco industriale napoletano, prigioniero del demone della superstizione e che regola la sua giornata a seconda degli incontri o degli avvenimenti fausti o infausti che gli si presentano. A suo dire un suo dipendente è malalugurio? Ed allora cerca di allontanarlo. Un altro gli porta fortuna? Ed allora cerca di farne un suo prezioso collaboratore. Il tutto, naturalmente, è solo frutto delle sue ossessive suggestioni. Un bel giorno gli capita di assumere nella sua azienda un simpatico giovane molto preparato ma gobbo; questo rappresenta il massimo della fortuna. Invece, proprio da quel momento, cominceranno per il povero commendatore una serie di comiche disavventure che termineranno in un finale a sorpresa...Questa bella commedia andò in scena per la prima volta nel 1941 e fu uno dei più grandi successi dei fratelli De Filippo, Eduardo, Peppino e Titina che lo interpretarono insieme. Luigi De Filippo, figlio del grande Peppino e oggi considerato uno dei massimi esponenti del Teatro napoletano di grande tradizione, ripropone con la sua compagnia questa divertente commedia in un momento in cui il Teatro cosiddetto Defilippiano e cioè ricco di una comicità amara e di riflessione, è sempre accolto dal pubblico con grande favore. Un teatro divertentissimo e di qualità attraverso il quale Luigi con la sua grande personalità e comicità è capace di trasmettere agli spettatori emozioni autentiche. Regia Luigi De Filippo e con Patrizia Milone – Salvatore Felaco - Enzo Borrino – Anna Maria Senatore Maria Lauria – Paolo Pieratrantonio Francesco Sisto – Luca Negroni – Stefano Aguzzi – Giovanni Piccirillo Scene Salvatore Michelino, Costumi Mariolina Bono.
“Far piangere è meno difficile che far ridere, per questo, teatralmente parlando, preferisco ed ammiro il genere farsesco da qualsiasi parte derivi, perché abbia stile e insegnamento. Io sono sicuro che il dramma della nostra vita, di solito, si nasconde nel convulso di una risata provocata da un’azione qualsiasi che a noi è sembrata comica. Sono convinto, insomma, che spesso nelle lacrime di una gioia si celino quelle del dolore allora la tragedia nasce e la farsa, la bella farsa, si compie.”
Peppino De Filippo.
 
   
   
UNA FEMMINILITÀ MORBOSA E COMPLICATA IN BABY DOLL DI TENNESSEE WILLIAMS SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO ELFO A MILANO  
 
Milano, 13 ottobre 2004 - Provocatorio, scandaloso, moralmente repellente, esempio di oscenità dilagante e decadenza morale: queste le definizioni di cui fece uso nel 1956 una certa propaganda americana, tradizionalista, reazionaria, antimoderna sino alla fobia, all'uscita nelle sale cinematografiche di Baby Doll, il film la cui sceneggiatura Elia Kazan aveva commissionato a Tennessee Williams, che l'aveva tratta da due suoi precedenti atti unici, Twenty-seven Wagons Full of Cotton e The Unsatisfactory Supper. Erano gli anni in cui l'America puritana veniva messa a dura prova: appena l'anno precedente era stato pubblicato Lolita e il parallelismo viene naturale tra il capolavoro di Nabokov e il dramma teso e smagliante di Williams, tra il professor Humbert, affascinato dalla grazia torbida di una "ninfetta" adolescente, e Archie Lee, il marito frustrato nel sesso e disastrato nel portafoglio di una moglie-bambina che, per una sorta di contratto matrimoniale, non può toccare finché non abbia compiuto vent'anni. A questo persino ingenuo espediente drammatico (la vicenda inizia, infatti, due giorni prima del ventesimo compleanno di Baby Doll) fa da sfondo una Louisiana infuocata dall'odio razziale, dall'esasperazione degli impulsi erotici, dall'idolatria del profitto e della sopraffazione sociale. E certo non potè non provocare l'effetto di un pugno nello stomaco - ben più forte e assestato di uno di quelli vibrati dai tanti "duri" della narrativa e del cinema "hard-boiled" di qualche tempo prima - l'immagine della locandina e la memorabile prima sequenza del film, che ritraggono la protagonista, interpretata da Carroll Baker, mentre si succhia il pollice, rannicchiata voluttuosamente dentro un lettino che non riesce più a contenerne il corpo e la sensualità. In altre parole, il simbolo di una femminilità morbosa, ma pur sempre allo stato nascente, in una casa, quella di Archie Lee, che è il palcoscenico pericolante di quattro formidabili personaggi: oltre a Baby Doll, ambigua e candida, una maliziosa Elena Russo Arman, e Archie Lee (Alessandro Genovesi), libidinoso e impotente, Silva Vacarro (Francesco Rossini), l'italiano razziatore e seduttore, e Zia Rosa Comfort, dalla lirica e preveggente follia, interpretata da Ida Marinelli "davvero deliziosa negli abiti a fiori di zia Rose" (Osvaldo Guerrieri), che dà quindi seguito all'intensa Amanda dello Zoo di Vetro. 15 ottobre/7 novembre Teatro Leonardo Baby Doll di Tennessee Williams. Infolink: www.Elfo.Org  
   
   
KATIA E VALERIA E GIORGIO ZANETTI SUL PALCOSCENICO DELLO ZELIG CABARET GIOVEDI 14, VENERDI 15 E SABATO 16 OTTOBRE  
 
Milano, 13 ottobre 2004 - Katia e Valeria, un duo comico tutto al femminile che colpirà per la sua grande energia, amiche-nemiche sul palco, alle prese con giochi di società stravolti e tanti altri personaggi nati dalla loro creatività. Giovanissime Katia e Valeria ma già cosi brave da essere subito entrate a far parte del cast della nuova edizione di “Zelig off” in onda tutti i martedì su Canale 5. Giorgio Zanetti, anche lui fa parte del cast della nuova edizione di Zelig off (in onda su Canale 5 in seconda serata) al suo attivo anche una apparizione in Zelig Circus, sul palco dello Zelig porterà diversi personaggi, compresa la sua ultima sua creazione: Suor Letizia, una suora molto particolare, dispensatrice di consigli “speciali”…Programma della settimana: Lunedì: prove tv Zelig Off, Martedì: registrazione tv Zelig Off, Mercoledì: Leonardo Manera presenta il laboratorio –gara “8 miles labo-game”, Giovedì-venerdì e sabato: Katia e valeria e Giorgio Zanetti, Domenica: Beppe Braida presenta il laboratorio multietnico “Strangers in the night” Info e prenotazioni: 02.255.01.21 fino alle h 18/02.2551774 dalle h 18  
   
   
AL VIA A MODENA IL DIPLOMA ACCADEMICO DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI MIRELLA FRENI, RAINA KABAIVANSKA, LUCIANO PAVAROTTI E LEONE MAGIERA I DOCENTI DI CANTO  
 
Modena, 13 ottobre 2004 – Una scelta di eccellenza è la logica in base alla quale sono stati individuati sia gli insegnamenti caratterizzanti che le materie formative di base dei Corsi Biennali Sperimentali di Ii Livello in Discipline Musicali che prenderanno il via presso l’Istituto Musicale “Orazio Vecchi” di Modena il prossimo 3 novembre, con l’inizio del nuovo Anno Accademico. L’attivazione dei corsi è stata possible grazie al contributo sostanziale dei due principali enti promotori e finanziatori del progetto, il Comune e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena che, comprendendo l’estrema rilevanza di questa innovazione, hanno riconosciuto e sostenuto l’impegno dell’”Orazio Vecchi”. Il diploma accademico di Ii livello è attualmente il più elevato titolo di studio conseguibile in Italia in ambito musicale. I percorsi biennali attivati si pongono come risposta alle esigenze di una formazione più completa legata al futuro mercato musicale. In questo primo passaggio di carattere sperimentale i bienni ad indirizzo interpretativo-compositivo, hanno la finalità di completare la preparazione del musicista, attraverso un iter di studi legalmente riconosciuto dal Miur, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (comparto Afam, Alta Formazione Artistica e Musicale) che consente il rilascio del Diploma a tutti gli effetti equiparato ad un Laurea di pari livello. L’istituto Musicale Pareggiato “Orazio Vecchi”, in fase di trasformazione in Istituto Superiore di Studi Musicali, recependo il Decreto Ministeriale dell’8 gennaio 2004, ha messo in campo l’esperienza già acquisita in una prima fase sperimentale a suo tempo riconosciuta e finanziata dal Miur, rafforzandola con il patrimonio di competenze del proprio corpo docente ed amministrativo per l’avvio di sei percorsi formativi superiori di livello universitario che hanno ottenuto l’Autorizzazione Ministeriale il 16 luglio scorso. Il coinvolgimento nel progetto dei nomi più illustri del panorama lirico internazionale, ai quali viene offerta l’opportunità di trasmettere la grande esperienza maturata nella propria brillante carriera, è solo una componente del patrimonio artistico-culturale dei Corsi Biennali. Per quanto riguarda le altre proposte di biennio, l’Istituto ha operato al propro interno incontrando la risposta favorevole del corpo docente che, mettendo in campo tutte quelle competenze acquisite e consolidate in ambito artistico-professionale, si è misurato anche con l’introduzione di nuovi insegnamenti. Il ricorso alla docenza esterna anche in questa occasione ha seguito i canoni dell’eccellenza. Ai corsi di Canto, di cui sono docenti Mirella Freni, Raina Kabaivanska, Luciano Pavarotti e Leone Magiera, si affiancano quelli di Chitarra (Vincenzo Saldarelli), Clarinetto (Corrado Giuffredi), Corno (Stefano Giorgini), Flauto (Gabriele Betti, Michele Marasco e Andrea Oliva) e Violoncello (Marianne Chen). La collaborazione, infine, di altri soggetti quali il Comune di Vignola, la Fondazione Cassa di Risparmio di Vignola e la Guzik Foundation, hanno permesso all’Istituto di affrontare con entusiasmo e determinazione l’ingresso nell’Alta Formazione Artistica e Musicale. Un ringraziamento particolare è rivolto al Teatro Comunale di Modena e al suo direttore, Aldo Sisillo.  
   
   
ROGER MCGOUGH, UNO DEI PIÙ AMATI POETI INGLESI CONTEMPORANEI, E FRANCO NASI, TRADUTTORE DELLE SUE RACCOLTE, PRESENTANO E LEGGONO POESIE TRATTE DAL SUO LIBRO PIÙ RECENTE, ECLISSI QUOTIDIANE,  
 
Reggio Emilia, 13 ottobre 2004 - Sabato 16 ottobre, alle ore 16.30, nella Sala Riunioni di Palazzo Magnani, Corso Garibaldi 31, Roger Mcgough, poeta "di culto" per generazioni di appassionati, e Franco Nasi, che di Mcgough ha curato le traduzioni di molte delle sue raccolte, presentano il libro più recente che l'editoria italiana gli dedica: Eclissi quotidiane, Poesie scelte 1967-2002, edito da Medusa. L’evento anticipa una mostra, in corso di preparazione, che Palazzo Magnani dedicherà alla nascita e alla formazione della cultura pop inglese - nei suoi multiformi aspetti artistici, letterari e musicali -, che ebbe a Liverpool, negli anni Sessanta, la sua culla. La fortunata carriera poetica di Roger Mcgough inizia nella Liverpool, dov'era nato nel 1937, proprio nei primi anni Sessanta. La città inglese, per una strana alchimia, diventa un vibrante laboratorio di creatività. Musica, arte, poesia, teatro abbandonano i luoghi chiusi delle accademie e scendono in strada, entrano nei pub, nelle scuole, nelle carceri. I reading di poesia, le performance neodadaiste e patafisiche, i concerti di musica rock, le mostre di pop art invadono la città. Mcgough con irridente comicità racconta in presa diretta le inquietudini, la vitalità e le aspirazioni di quella generazione. Negli anni l’esuberanza giovanile, senza mai segnare il passo, lascia spazio a un’ironia asciutta e meditabonda. Ai toni arguti, seducenti, non convenzionali e sempre indimenticabili delle poesie giovanili si aggiungono così note più cupe e grevi, che toccano, con spirito leggero e giocoso, le corde più profonde del sentimento. Molto noti, di Mcgough, sono anche i suoi libri per bambini, che hanno fatto di lui il Gianni Rodari di lingua inglese. Nel 2003 Penguin pubblica i Collected Poems, più di quattrocento pagine che raccolgono per la prima volta tutta la produzione di Mcgough, ordinata in modo da offrire il ritratto di una vita attraverso il prisma della poesia. Eclissi quotidiane - curata da Franco Nasi, docente di letteratura italiana contemporanea all’Università di Modena e Reggio, che di Mcgough ha tradotto vari libri - segue l’impianto dei Collected Poems raccontando, attraverso la scelta di liriche sempre sorprendenti, la vita di una grande prestigiatore di parole e di uno dei poeti più amati dagli inglesi e più noti a livello internazionale.  
   
   
PREMIO “VILLA VENETA 2004” VILLA CONTARINI DI PIAZZOLA SUL BRENTA, 16 OTTOBRE 2004  
 
Piazzola sul Brenta, 13 ottobre 2004 - Sabato 16 ottobre, a partire dalle 15,30, la Sala delle Conchiglie di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta, ospita la cerimonia di conferimento del “Premio Villa Veneta”, il prestigioso riconoscimento istituito nel 1998 dall’Istituto Regionale Ville Venete per segnalare coloro che si sono maggiormente distinti negli interventi di salvaguardia delle Ville Venete di loro proprietà e chi ha contribuito a far conoscere, sia sotto il profilo della ricerca storica e scientifica, sia attraverso i mezzi di comunicazione, l’immenso patrimonio rappresentato dalle oltre cinque mila Ville Venete disseminate nei territori veneto e friulano. Il Premio, assegnato con cadenza biennale e giunto alla sua quarta edizione, ha assunto un valore simbolico particolarmente importante. Il potersene fregiare è diventato, per i proprietari di queste antiche dimore, un segno distintivo della qualità e passione del loro impegno per salvaguardare un bene che se è loro dal punto di vista della proprietà formale (e del relativo, pesante impegno richiesto per la salvaguardia) è, nella sostanza, un bene di tutti, patrimonio dei veneti e dei milioni di turisti che, ogni anno, scelgono Veneto e Friuli anche per la bellezza e l’unicità di questo patrimonio architettonico. L’edizione 2004 del Premio assume un valore assolutamente particolare, sottolineato anche dal cambiamento di sede: non più Villa Pisani a Strà ma Villa Contarini di Piazzola sul Brenta. Sarà infatti questa magnifica dimora a diventare il centro dell’intero sistema ville. L’istituto Regionale Ville Venete ha destinato una parte dei fondi recentemente concessi dallo Stato all’acquisto del “Complesso di Villa Contarini”, per il quale è in atto con la Fondazione Ghirardi, attuale proprietaria, una fase di concertazione sulle strategie che dovranno valorizzare la villa e le attività che troveranno spazio in essa. L’istituto Regionale Ville Venete ha appena concluso il restauro delle “Foresterie Vecchie”, il lungo corpo di fabbrica prospiciente una delle peschiere della villa, già di proprietà della Regione Veneto, corpo di fabbrica che rischiava di franare nell’acqua e che il restauro ha consentito di rendere utilizzabile. In questo grande edificio sarà attivato il punto informativo sulle ville venete, una “porta di accesso” alla visita del sistema ville, facilmente raggiungibile (è a pochi chilometri dall’uscita di Padova Ovest dell’autostrada Venezia – Milano) e centrale rispetto all’intero territorio veneto. Qui e nella Villa è destinato ad essere creato il Museo della Villa Veneta, alla cui realizzazione stanno già lavorando i maggiori esperti del settore. A Villa Contarini sarà ospitato anche un punto di informazione e documentazione delle Ville d’Italia, l’Associazione che comprende i principali sistemi di ville storiche del Paese. Tutte queste importanti novità verranno illustrate dal presidente dell’Istituto Regionale Ville Venete, Luciano Zerbinati, in occasione proprio della cerimonia di conferimento dei Premi. Il numero dei vincitori sarà quest’anno particolarmente nutrito: segno tangibile del gran numero di interventi di rilievo che enti e privati hanno realizzato nell’ultimo biennio sulle loro ville. Di rilievo anche i riconoscimenti alle istituzioni che, per la prima volta, vengono conferiti al Ministro ai Beni Culturali, Giuliano Urbani, e al Presidente della Commissione Cultura del Senato, Franco Asciutti, e della Camera, Ferdinando Adornato, testimonianza del nuovo clima di collaborazione concreta tra Stato e Istituto Regionale Ville Venete che ha consentito, nell’ultimo biennio, per la prima volta dopo decenni, di disporre di importanti contributi statali per la salvaguardia di un patrimonio immenso e fragile com’è quello delle ville. Particolarmente qualificato è anche l’elenco degli uomini di cultura e dei mezzi di comunicazione premiati. Anche questo un segno positivo di come stia crescendo in Italia e all’estero l’attenzione nei confronti della salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali del nostro Paese. La consegna del Premio è un’occasione di festa, ma anche un momento molto atteso, per fare il punto sullo “stato delle cose” in questo settore. Gli interventi previsti dopo il saluto del Presidente dell’Irvv Luciano Zerbinati e del Presidente della Regione del Veneto, Giancarlo Galan, sono quelli del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giuliano Urbani, del senatore Franco Asciutti e dell’on. Ferdinando Adornato. A seguire, l’arch. Stella Casiello, dell’Università Federico Ii di Napoli, interverrà su “Il sistema Ville d’Italia: studi, ricerche e prospettive per la valorizzazione”. Dopo la Cerimonia di Conferimento dei Premi, alle 18.15, Lionello Puppi presenterà la ristampa anastatica de “L’orologio del piacere (loco delle vergini Piazzola, 1685)” edito da Canova, a cura della Fondazione Ghirardi. Il programma prevede, alle 18,30 la presentazione dei lavori di restauro delle Foresterie Vecchie e alle 20 la presentazione del Dvd “A. Vivaldi, The Four Seasons” cooprodotto da Rai Trade, I Solisti Veneti, Irvv, Betty Wrong, Tdk. Il valore venale del Premio è modesto ma significativo: il Premio Villa Veneta consiste, infatti, nella riproduzione di una antica medaglia della Repubblica Veneta recante l’effigie del Leone e il motto “Cautus simulque promptus actioni”, ovvero cauto ma non per questo meno pronto ad intervenire, descrizione del proprietario ideale di queste dimore: cauto nel decidere come intervenire per non compiere errori e deturpare il bene che la storia gli ha consegnato, ma pronto, con passione, ad occuparsene per preservarlo alle future generazioni. Con la medaglia, viene consegnato il gagliardetto dell’Istituto Regionale Ville Venete. “Ancora una volta, i proprietari – afferma il Presidente dell’Istituto Luciano Zerbinati nel presentare questa nuova edizione del Premio – non chiedono oboli ma il rispetto ed il riconoscimento del valore sociale e culturale dei loro sforzi. La legislazione, pur migliorata, sembra invece far riferimento ad una volontà punitiva, quasi che il sobbarcarsi dell’onere di mantenere in vita una Villa Veneta sia cosa che riguarda il solo proprietario”. Proprio per cercare di mutare questo sotterraneo e non espresso “sentire”, l’Irvv, l’Istituto Regionale Ville Tuscolane e l’Ente Ville Vesuviane hanno avviato la creazione dell’Associazione Ville d’Italia, Associazione alla quale hanno ora aderito anche l’Associazione Dimore Storiche d’Italia, l’Associazione delle Ville e Palazzi Lucchesi, i Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. L’organismo ha tra i suoi obiettivi promuovere, in sede nazionale e comunitaria, una serie di azioni finalizzate a far recepire ai governi e all’opinione pubblica la necessità di normative ed interventi che aiutino e non deprimano coloro che si impegnano a preservare e valorizzare patrimoni che sono di tutti.  
   
   
VIST E LE DOLOMITI SCELGONO LA NAZIONALE BRITANNICA DI SCI  
 
Maso Corto (Bz) 13 ottobre 2004 - Nelle giornate dell’8, 9 e 10 ottobre si è svolta, in Val Senales, la presentazione ufficiale del “British Land Alpine Ski Team”, ovvero la Nazionale britannica di sci. L’evento è stato organizzato dall’azienda Vist, fornitore ufficiale della squadra per l’abbigliamento a partire da questa stagione e fino al 2006, col patrocinio della Provincia Autonoma di Bolzano e dall’Associazione Turistica della Val Senales. Alla kermesse erano presenti politici, autorità locali nonché giornalisti della stampa locale, italiana e internazionale. Nell’incomparabile cornice delle Dolomiti i giornalisti hanno avuto la possibilità di seguire gli atleti nei loro allenamenti, intervistarli sulle piste e addirittura di partecipare, nella giornata di domenica, ad una simpatica gara e confrontarsi con loro, grazie alle attrezzature all’avanguardia fornite da Vist. In quest’occasione l’azienda ha presentato Speedlock, il sistema integrato piastra-attacco che non necessita di viti e Ht Wear, la nuova collezione d’abbigliamento per lo sci completamente made in Italy. La squadra. Tra gli atleti britannici sono intervenuti alcuni tra i personaggi più interessanti nel panorama sciistico mondiale. Alain Baxter è lo sciatore che nella storia di questa squadra ha raggiunto i vertici più alti. Forte di un ottimo stato fisico, Alain punta a salire sul podio durante i Campionati Mondiali di Bormio 2005, e successivamente alle prossime Olimpiadi di Torino 2006. Grandi sono le aspettative e l’attenzione dei media anche per la giovane 22enne Chemmy Alcott che, scalando ben 33 posizioni nel 2004, è entrata nella cerchia delle 30 migliori atlete del mondo. Erano inoltre presenti Noel Baxter, fratello di Alain, che ha partecipato alle Olimpiadi del 2002 a Salt Lake City piazzandosi al 20° posto e Finlay Nickel, il miglior discesista della squadra. La collezione d’abbigliamento Vist, Ht Wear, è il risultato vincente di ricerche e test effettuati dall’azienda direttamente sulle piste da sci: capi altamente qualitativi, realizzati con tessuti moderni, tecnici e innovativi e pensati appositamente per lo sci, tanto da vincere subito il Polartec Apex Award, ovvero il premio per il miglior capo fatto in Polartec. Ht Wear Vist, il “made in Italy” sulla neve. Vist è nota ai più come produttore di piastre e attacchi, componenti fondamentali dell’attrezzatura dello sciatore; la gamma di attacchi Vist è in grado soddisfare le esigenze dello sciatore di ogni livello. Tutti gli attacchi Vist sono infatti accomunati da un unico obiettivo: utilizzare tecnologie innovative che garantiscano sicurezza assoluta ed elevate prestazioni, unite alla massima cura per il design. Non a caso, anche in quest’ambito, l’attacco ha ottenuto un premio prestigioso, l’Award of Innovation. Vist è un’azienda che ha saputo intuire l’importanza di un elemento accessorio dello sci, come la piastra, e seguirne lo sviluppo, da una funzione antivibrante fino a quella di organo di trasmissione delle forze impresse dallo sciatore sullo sci. In sette anni Vist ha consolidato la sua posizione e oggi, grazie a scelte vincenti riguardanti qualità, varietà dell’offerta, flessibilità produttiva e investimenti tecnologici, l’azienda è saldamente ai vertici del settore e quasi l’ 80% degli atleti di Coppa del Mondo usa prodotti Vist.  
   
   
LA STRATEGIA DELL'UNIONE EUROPEA PER LA LOTTA AL DOPING NELLO SPORT  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2004 - Rispondendo ad un'interrogazione scritta rivolta da Bart Staes (Verdi/ale, Be) nella parte finale della scorsa legislatura, Viviane Reding, nella sua qualità di commissario per l'istruzione, la cultura, la gioventù, i media e lo sport, ha passato in rassegna le misure di lotta contro il doping adottate dalla Commissione. L’azione dell'Esecutivo si è indirizzata verso la sensibilizzazione, la cooperazione e il coordinamento, tenuto conto che il trattato Ce non consente l’armonizzazione nel campo specifico dello sport. Su richiesta della Commissione, il gruppo europeo di etica ha formulato l’11 novembre 1999 un parere circa il doping nello sport, cui ha fatto seguito l'adozione di un piano di sostegno comunitario, accolto favorevolmente dal Parlamento. Tale piano ha consentito, tra l’altro, il cofinanziamento di 32 progetti pilota nel 2000-2002. L'esecutivo ha inoltre partecipato attivamente alla creazione della nuova agenzia mondiale per l’antidoping (Ama). Peraltro, a motivo di un’incompatibilità tra le norme amministrative e finanziarie della Comunità e quelle di tale agenzia, la Commissione non ha potuto contribuire al suo bilancio di funzionamento. Per contro, 2 milioni di euro di sovvenzioni sono stati versati a progetti concreti di lotta contro il doping. Infine, nel marzo 2002, in cooperazione con la Presidenza spagnola, la Commissione ha organizzato a La Toja (Spagna) il primo seminario con la partecipazione di funzionari dei ministeri dello sport, delle forza di polizia, della finanza e delle dogane. Non è stato possibile tuttavia giungere all’adozione di conclusioni alla fine di tale riunione.