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MARTEDì
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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Novembre 2004 |
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CONSIGLIO EUROPEO DI BRUXELLES, 4/5 NOVEMBRE 2004 CONCLUSIONI DELLA PRESIDENZA |
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Bruxelles, 9 novembre 2004 - 1. Il Consiglio europeo ha dibattuto in particolare quanto segue: la preparazione della revisione intermedia della strategia di Lisbona; uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia: il programma dell'Aia; comunicare l'Europa. Ha inoltre avuto colloqui con il Primo Ministro dell'Iraq, sig. Allawi. 2. La riunione del Consiglio europeo è stata preceduta da un'esposizione del presidente del Parlamento europeo, sig. Josep Borrell, cui ha fatto seguito uno scambio di opinioni. 3. Il Consiglio europeo ha preso nota dell'esito del dibattito del Parlamento europeo sull'investitura della Commissione designata. Ha accolto con favore il nuovo elenco dei membri designati della Commissione presentato dal presidente designato, sig. José Manuel Barroso. Di concerto con il presidente designato, il Consiglio ha adottato l'elenco. Il Consiglio europeo ha espresso l'auspicio che questa Commissione possa essere approvata e possa entrare in carica quanto prima possibile. 4. Il Consiglio europeo ha preso atto con profonda soddisfazione che il trattato che adotta una Costituzione per l'Europa è stato solennemente firmato a Roma il 29 ottobre 2004 a nome di tutti gli Stati membri. I. Strategia Di Lisbona: Prepararsi Alla Revisione Intermedia 5. Il Consiglio europeo ha confermato la validità e la rilevanza del processo che ha avviato a Lisbona nel marzo 2000, inteso ad accrescere sostanzialmente la competitività delle economie europee mediante una strategia equilibrata con una dimensione economica, sociale e ambientale. Ha incoraggiato il Consiglio a sfruttare i progressi ottenuti successivamente alla riunione di primavera ed a mantenere lo slancio impresso ai suoi lavori. Ha ribadito l'importanza dell'attuazione delle misure convenute dagli Stati membri. 6. Il Consiglio europeo ha sottolineato l'importanza della revisione intermedia in occasione del Consiglio europeo di primavera del 2005 per imprimere un nuovo impulso alla strategia di Lisbona. Al riguardo ha accolto favorevolmente la presentazione da parte del sig. Wim Kok, presidente del Gruppo ad alto livello che consiglia la Commissione nella preparazione della revisione intermedia. La presentazione è stata seguita da uno scambio di opinioni. 7. Il Consiglio europeo ha accolto con soddisfazione l'intenzione della Commissione europea di continuare a fare dell'attuazione della strategia di Lisbona una componente fondamentale della sua politica. A questo proposito, ha invitato la Commissione a presentare entro gennaio 2005 le proposte necessarie per la revisione intermedia alla luce delle nuove sfide. Tali proposte globali dovrebbero tenere presenti la relazione del Gruppo ad alto livello presieduto dal sig. Kok e le opinioni degli Stati membri. Esse terranno inoltre conto dell'imminente riesame della strategia per lo sviluppo sostenibile. Il Consiglio europeo ha invitato il Consiglio ad esaminare in tempo dette proposte e resta in attesa di ulteriori contributi concreti per attuare con successo la strategia di Lisbona in ogni sua dimensione. 8. Il Consiglio europeo ha preso nota dello scambio di pareri in sede di Vertice sociale trilaterale e, riconoscendo il ruolo essenziale svolto dalle parti sociali a tutti i livelli, in particolare sotto l'aspetto della modernizzazione del mercato del lavoro e dell'anticipazione del cambiamento, le ha invitate a impegnarsi nella revisione intermedia per una più efficace attuazione della strategia di Lisbona. 9. Il Consiglio europeo ha notato con soddisfazione che è stato avviato un programma di azioni per portare avanti l'iniziativa comune sul miglioramento della regolamentazione. Le istituzioni dell'Ue hanno registrato buoni progressi nello sviluppo di un metodo comune per le valutazioni di impatto e nell'adattamento dei metodi di lavoro per il programma di semplificazione, come disposto nell'accordo interistituzionale "Legiferare meglio". 10. Il Consiglio europeo si è congratulato delle conclusioni del Consiglio Ecofin del 21 ottobre. Al riguardo, ha notato in particolare il sostegno dato all'elaborazione di un metodo comune per quantificare gli oneri amministrativi; l'intenzione della Commissione di presentare prossimamente una comunicazione al riguardo; la cooperazione tra la Commissione e gli Stati membri nell'ambito di progetti pilota per l'ulteriore determinazione di tale metodo, da completare quanto prima nel 2005. Il Consiglio europeo ha invitato la Commissione ad attuare il metodo nei suoi orientamenti per le valutazioni di impatto e i metodi di lavoro per la semplificazione dopo la messa a punto dei progetti pilota. 11. Il Consiglio europeo, riconoscendo l'importante ruolo svolto dal Parlamento europeo in questo settore, si è congratulato per i progressi compiuti dalla Commissione e dal Consiglio nella fissazione delle priorità di quest'ultimo per la semplificazione della vigente legislazione comunitaria nel rispetto dell'acquis comunitario. Ha invitato la Commissione a inserire queste priorità nel suo programma staffetta in materia di semplificazione. Ha rilevato che le priorità vanno probabilmente individuate nei settori dell'ambiente, dei trasporti e della statistica. Ha invitato il Consiglio a portare avanti i lavori in primo luogo in questi settori selezionati e a individuare nella sessione di novembre le priorità convenute, in un elenco di 10-15 atti giuridici. 12. Il Consiglio di primavera del 2005 discuterà sul miglioramento della regolamentazione nel contesto della revisione intermedia di Lisbona. 13. Infine, nel contesto della preparazione della revisione intermedia, il Consiglio europeo ha preso atto della lettera dei capi di Stato e di governo di Francia, Germania, Spagna e Svezia in cui si sottolinea l'importanza dei fattori demografici nella concezione del futuro sviluppo economico e sociale dell'Europa e si chiede l'elaborazione di un "Patto europeo per la gioventù". Ii. Spazio Di Libertà, Sicurezza E Giustizia: Programma Dell'aia 14. La sicurezza dell'Unione europea e dei suoi Stati membri ha assunto un nuovo carattere di urgenza, soprattutto alla luce degli attentati terroristici dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti e dell'11 marzo 2004 a Madrid. I cittadini dell'Europa si aspettano legittimamente che l'Unione europea, pur garantendo il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, adotti una strategia comune più efficace per far fronte a problemi transfrontalieri come l'immigrazione clandestina e il traffico e la tratta degli esseri umani, nonché il terrorismo e la criminalità organizzata. 15. Cinque anni dopo la riunione del Consiglio europeo di Tampere, allorché fu concordato un programma che ha gettato le basi per conseguire importanti risultati nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, è giunta l'ora che un nuovo programma consenta all'Unione di trarre vantaggio da questi risultati e di affrontare in maniera efficace le nuove sfide. A tal fine, esso ha adottato un nuovo programma pluriennale per i prossimi cinque anni, il cosiddetto programma dell'Aia, allegato alle presenti conclusioni. Detto programma riflette le ambizioni espresse nel trattato che adotta una Costituzione per l'Europa. Esso tiene conto della valutazione della Commissione accolta favorevolmente dal Consiglio europeo di giugno 2004 nonché della raccomandazione sul ricorso al voto a maggioranza qualificata e alla procedura di codecisione approvata dal Parlamento europeo il 14 ottobre 2004. 16. Il programma dell'Aia contempla tutti gli aspetti delle politiche connesse allo spazio di libertà, sicurezza e giustizia, compresa la loro dimensione esterna segnatamente: diritti fondamentali e cittadinanza, asilo e migrazione, gestione delle frontiere, integrazione, lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, cooperazione in materia giudiziaria e di polizia e diritto civile, mentre la strategia in materia di droga sarà aggiunta nel dicembre 2004. Al tempo stesso, il Consiglio europeo ritiene che sia di importanza vitale creare appropriati strumenti giuridici europei, rafforzare la cooperazione pratica e operativa fra le pertinenti agenzie nazionali nonché attuare tempestivamente le misure convenute. 17. Alla luce di tale programma, il Consiglio europeo invita la Commissione a presentare un piano d'azione nel 2005, contenente proposte di azioni concrete e un calendario per la relativa adozione e attuazione. Esso invita inoltre la Commissione a presentare al Consiglio una relazione annua sull'attuazione delle misure dell'Unione ("quadro di valutazione"). Gli Stati membri forniranno a tal fine le relative informazioni. In tale contesto, il Consiglio europeo ha sottolineato l'importanza della trasparenza e del coinvolgimento del Parlamento europeo. 18. Il Consiglio europeo ha esortato il Consiglio a garantire che sia rispettato il calendario di ciascuna delle varie misure. 19. Il Consiglio europeo ha preso atto che, fatto salvo il quadro finanziario 2007-2013, si dovrebbero tenere in debita considerazione le implicazioni finanziarie dell'agenda pluriennale per lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia. 20. Il Consiglio europeo esaminerà i progressi compiuti in relazione al programma dell'Aia nel secondo semestre del 2006. Iii. Comunicare L'europa 21. Il Consiglio europeo ha ribadito la necessità di rafforzare la consapevolezza tra i cittadini dell'importanza dell'operato dell'Unione e si compiace dei risultati della riunione dei Ministri degli affari europei dedicata a tale argomento. Esso incoraggia inoltre le presidenze future a proseguire la discussione in materia, prendendo anche in esame l'eventualità di dibattiti pubblici televisivi su questioni europee prima delle riunioni del Consiglio europeo. I cittadini dell'Europa condividono valori essenziali e i politici, sia a livello nazionale che a livello europeo, hanno il compito di comunicare l'importanza del progetto europeo nonché di coinvolgere gli europei nel processo decisionale, tramite i dibattiti pubblici e la cittadinanza attiva. 22. Il Consiglio europeo ha accolto favorevolmente la speciale enfasi che la Commissione continua a porre sulla comunicazione, nonché sull'intenzione della Commissione di presentare la sua strategia della comunicazione prima del Consiglio europeo del giugno 2005. 23. Il Consiglio europeo ha ribadito che il processo di ratifica del Trattato costituzionale rappresenta un'importante opportunità di informare il pubblico sulle questioni europee. Gli Stati membri possono condividere le informazioni e le esperienze relative a tale processo, nonostante il fatto che le campagne relative alla ratifica restino di competenza dei singoli Stati membri. Iv. Allargamento 24. Il Consiglio europeo ha ascoltato una presentazione da parte del Presidente della Commissione europea circa le relazioni sui progressi compiuti, il documento sulla strategia relativa all'allargamento e le raccomandazioni riguardanti i quattro Stati candidati, nonché lo studio sulle questioni inerenti alla prospettiva di adesione della Turchia pubblicato dalla Commissione il 6 ottobre 2004. 25. Il Consiglio europeo ha confermato che, in linea con le precedenti conclusioni, affronterà le questioni ancora in sospeso relative all'allargamento nella riunione del dicembre 2004. V. Affari Esterni Elezioni presidenziali negli Stati Uniti 26. Il Consiglio europeo ha espresso al presidente rieletto degli Stati Uniti d'America, George W. Bush, le sue vive congratulazioni. Il nostro stretto partenariato transatlantico, basato su valori condivisi, è di fondamentale importanza per l'approccio europeo all'edificazione della pace, della sicurezza e della prosperità internazionali. I profondi comuni legami politici, economici e culturali ci rendono reciprocamente partner naturali e indispensabili. 27. L'unione europea e gli Stati Uniti d'America condividono la responsabilità di affrontare minacce e sfide vitali, quali i conflitti regionali, in particolare il Medio Oriente, il terrorismo, la proliferazione delle armi di distruzione di massa, l'Aids e la lotta contro la povertà. L'unione europea e gli Stati Uniti dovrebbero inoltre continuare a cooperare strettamente per contribuire al successo del ciclo di negoziati commerciali di Doha. 28. L'unione europea e gli Stati membri aspettano di lavorare a stretto contatto con il presidente Bush e la sua nuova amministrazione per unire gli sforzi, anche nelle istituzioni multilaterali, allo scopo di promuovere lo stato di diritto e creare un mondo giusto, democratico e sicuro. Sudan 29. Il Consiglio europeo ha espresso grave preoccupazione per la situazione in Sudan/darfur e ha messo in risalto l'importanza del rispetto dei diritti umani e del miglioramento delle condizioni di sicurezza. Ha invitato il governo sudanese e le altre parti a soddisfare le richieste presentate dalla comunità internazionale. Il Consiglio europeo ha ribadito il proprio costante sostegno all'Unione africana, dicendosi pronto a fornire assistenza e a mettere a disposizione la sua esperienza per estendere la missione dell'Unione africana in Darfur. In tale contesto, il Consiglio europeo ha approvato le conclusioni del Consiglio del 2 novembre ed ha incoraggiato il Consiglio e la Commissione a intraprendere le iniziative necessarie per tradurle in atto con urgenza, senza escludere il ricorso a sanzioni. Iraq 30. Il Consiglio europeo ha incontrato il Primo Ministro dell'Iraq sig. Allawi per discutere la situazione in Iraq e ha confermato il proprio fermo sostegno al processo politico in Iraq e al governo provvisorio iracheno. Si è compiaciuto della determinazione dell'Iraq a portare avanti il processo politico ed ha assicurato il Primo Ministro che l'Unione europea continuerà a appoggiare l'arduo e coraggioso cammino del popolo iracheno verso il ripristino della sicurezza, della democrazia e dello stato di diritto. A tale proposito, il Consiglio europeo ha adottato la dichiarazione allegata e incoraggiato il Consiglio e la Commissione a intraprendere quanto necessario per attuarla come questione con carattere d'urgenza. Medio Oriente 31. Il Consiglio europeo esprime la sua solidarietà al popolo palestinese in questo difficile momento. Incoraggia la dirigenza palestinese a dimostrare un forte senso di responsabilità nel garantire il regolare funzionamento delle istituzioni palestinesi. Il Consiglio europeo ritiene essenziale che una dirigenza legittima prosegua risolutamente il cammino verso la pace in Medio Oriente. 32. Il Consiglio europeo, rammentando le posizioni consolidate dell'Ue, rinnova il suo impegno a favore della soluzione dei due Stati definita nella tabella di marcia e concordata tra le parti, che si tradurrebbe nella coesistenza pacifica, fianco a fianco, di uno Stato palestinese vitale, contiguo, sovrano e indipendente, con uno Stato di Israele esistente entro confini riconosciuti e sicuri. 33. Il Consiglio europeo accoglie con favore il fatto che il 26 ottobre la Knesset abbia espresso un voto favorevole al ritiro di Israele dalla striscia di Gaza e parte della Cisgiordania settentrionale. Il Consiglio europeo esprime la volontà di sostenere questo ritiro quale primo passo nel processo globale, in conformità di quanto stabilito dal Consiglio europeo del marzo 2004, tra cui la condizione che ciò avvenga nel contesto della tabella di marcia. Il Consiglio europeo ricorda inoltre la dichiarazione del Quartetto del 22 settembre. 34. Il Consiglio europeo approva il programma d'azione a breve termine nei settori della sicurezza, delle riforme, delle elezioni e dell'economia, proposto dall'Alto Rappresentante. Sottolinea in particolare la sua disponibilità a sostenere il processo elettorale nei territori palestinesi. Il Consiglio europeo invita l'Autorità palestinese ad organizzare elezioni in conformità delle norme internazionali, sotto l'autorità di una commissione elettorale indipendente ed invita Israele a facilitare queste elezioni. 35. Il Consiglio europeo sottolinea che tali iniziative richiederanno la piena cooperazione fra le parti nonché il coordinamento con altri partner interessati, segnatamente nella regione –in particolare con l'Egitto – e nell'ambito del Quartetto. Il Consiglio europeo ribadisce la sua disponibilità a sostenere l'Autorità palestinese nell'assumere la responsabilità dell'ordine pubblico. Il Consiglio europeo invita l'Alto Rappresentante e la Commissione a presentare relazioni periodiche sull'attuazione di dette iniziative. 36. Nel contempo, ai fini del rilancio di un significativo processo politico di negoziazione, il Consiglio europeo ritiene che tali proposte a breve termine possano beneficiare di maggiore sostegno se collocate in una prospettiva politica più ampia. Invita l'Alto Rappresentante a procedere a tal fine a consultazioni con le parti, la comunità internazionale e, in particolare, i membri del Quartetto. 37. Il Consiglio europeo ribadisce la sua condanna della violenza e del terrorismo e esorta a ripristinare il cessate il fuoco fra tutte le parti e tutti i gruppi. Iran: questioni nucleari 38. Il Consiglio europeo ha discusso degli attuali scambi con l'Iran sul suo programma nucleare. Ha ribadito che si adopererà per aprire la strada ad una relazione a lungo termine con l'Iran duratura e imperniata su uno spirito di collaborazione, che contempli anche le dimensioni politica, commerciale e tecnologica. 39. Ha sottolineato l'importanza che annette allo sviluppo della fiducia nella natura pacifica del programma nucleare iraniano e la necessità che vi sia trasparenza e che si ottemperi alle risoluzioni del Consiglio dei governatori dell'Aiea. Una sospensione totale e duratura, su base volontaria, di tutte le attività di arricchimento e di ritrattamento aprirebbe la strada a colloqui su una cooperazione a lungo termine reciprocamente vantaggiosa. 40. Ha confermato che l'Unione europea ed i suoi Stati membri continueranno ad adoperarsi attivamente, segnatamente mediante l'impegno di Francia, Germania, Regno Unito e dell'Alto Rappresentante, per progredire sulla questione nucleare iraniana prima della riunione del Consiglio dei governatori dell'Aiea che avrà inizio il 25 novembre 2004. 41. Il Consiglio europeo ha convenuto che, qualora gli scambi attualmente in corso dovessero avere un esito positivo, i negoziati relativi ad un accordo commerciale e di cooperazione riprenderanno non appena si sia verificato che le suddette attività sono state sospese. Ucraina 42. Il Consiglio europeo apprezza l'Ucraina, che considera un vicino e partner essenziale. Deplora pertanto che il primo turno delle elezioni presidenziali svoltesi in Ucraina il 31 ottobre non abbia ottemperato alle norme internazionali in materia di elezioni democratiche. 43. L'ue considera un fattore positivo l'alto tasso di partecipazione al voto e se ne compiace. 44. Il Consiglio europeo esorta le autorità ucraine ad ovviare prima del secondo turno elettorale alle carenze riscontrate ed a creare le condizioni atte a permettere lo svolgimento di elezioni libere e corrette, in particolare assicurando ad entrambi i contendenti pari accesso ai mezzi di comunicazione governativi. Strategia comune sul Mediterraneo 45. Il Consiglio europeo ha preso atto della relazione sull'attuazione della strategia comune sulla regione mediterranea e ha convenuto di prorogarne di 18 mesi il periodo di applicazione, fino al 23 gennaio 2006. Per il testo integrale: http://ue.Eu.int/uedocs/cms_data/docs/pressdata/it/ec/82551.pdf |
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IL RAPPORTO KOK RISCUOTE PLAUSI E CRITICHE DAGLI ATTORI DI LISBONA |
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Bruxelles, 9 novembre 2004 - Le prime reazioni al rapporto sulla strategia di Lisbona, preparato dall'ex primo ministro olandese Wim Kok e dal suo gruppo ad alto livello, sono state contrastanti, e molti attori hanno sottolineato i punti di forza e le debolezze del documento. La posizione emergente tra le organizzazioni industriali sembra indicare un ampio accordo generale con l'analisi del rapporto sui risibili progressi fatti fino ad oggi dal processo di Lisbona, che non è però accompagnato da proposte concrete per migliorare i risultati europei. Eurochambres, l'associazione delle camere di Commercio europee, ha accolto favorevolmente il rapporto e si è dichiarata d'accordo sulla conclusione che sono stati gli stessi Stati membri a lasciare stagnare il processo di Lisbona con la propria inazione. L'organizzazione ha però anche individuato un certo numero di 'elementi assenti' nell'analisi finale del gruppo ad alto livello. Secondo Eurochambres, il mondo industriale si attendeva una chiara dichiarazione di Kok sul reciproco equilibrio tra i pilastri economico, sociale e ambientale della strategia di Lisbona. 'Attualmente, la strategia pende verso il sociale e l'ambientale. Dobbiamo riequilibrare la situazione e fare dell'economia la priorità assoluta dei prossimi anni', ha commentato il suo presidente Christoph Leitl. 'Inoltre il Consiglio Competitività dovrebbe essere riformato, limitandone i membri al numero minimo di ministri indispensabili che gestiscono le responsabilità dell'agenda a livello nazionale', ha aggiunto. La dichiarazione di Eurochambres continua indicando alcune proposte supplementari per dare 'più mordente' al rapporto del gruppo ad alto livello, ad esempio obbligando gli Stati membri a formulare su base annuale i piani d'azione per la strategia di Lisbona. Non dissimile è stato il messaggio dell'Unice, l'unione delle confederazioni europee di industriali e datori di lavoro, che ha lamentato la mancanza di 'suggerimenti concreti e focalizzati su come infondere nuova vita alla strategia di Lisbona'. L'organizzazione ha deplorato inoltre il fatto che il gruppo di Kok non abbia menzionato il Consiglio Competitività, e ha sottolineato che coesione sociale e ambizioni ambientali sono possibili solo in un'economia in crescita. Jürgen Strube, presidente dell'Unice, ha detto: 'Il successo dell'esame intermedio della strategia di Lisbona poggia in buona misura su un'accurata preparazione del vertice di primavera, di cui il rapporto Kok rappresenta il primo passo, e sulla volontà politica dei paesi dell'Ue di mettere l'Europa in grado di affrontare le nuove sfide'. La reazione dei partiti politici si è preoccupata meno dei constatati difetti nel contenuto del rapporto, e si è concentrata soprattutto sul messaggio fondamentale che gli Stati membri debbono prendere più nelle proprie mani l'agenda di Lisbona. Jan Peter Balkenende, attuale presidente del Consiglio europeo, ha detto: 'Si tratta di un rapporto solido, che afferma con cristallina trasparenza che resta ancora molto da fare'. E ha aggiunto: 'Il gruppo ha sottolineato che Stati membri e istituzioni debbono portare avanti le loro riforme economiche con più decisione. [...] È un severo messaggio'. Secondo Balkenende, la ricetta del successo del processo di Lisbona è l'istruzione, la conoscenza, l'innovazione e un serio aumento degli occupati. 'La cosa richiederà riforme drastiche', ha avvertito. Nel frattempo il portavoce per gli affari economici del Ppe (Partito Popolare Europeo) al Parlamento europeo non ha risparmiato i colpi quando si è trattato di distribuire i rimproveri per gli scadenti risultati fino ad oggi ottenuti dall'Europa. Alexander Radwan ha detto che i 'troppo ottimistici obiettivi' dell'agenda di Lisbona non hanno alcun valore se i Capi di governo europei non riescono ad adottare misure significative in casa loro. 'Non c'è da meravigliarsi che l'Ue non sia capace di migliorare la sua competitività', ha concluso. Infolink: http://europa.Eu.int/comm/lisbon_strategy/index_en.html |
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INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER RICERCHE ORIENTATE ALLE POLITICHE |
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Bruxelles, 9 novembre 2004 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per ricerche orientate alle politiche nell'ambito della sezione 'Sostegno alle politiche e anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche' del Sesto programma quadro (6Pq). L'invito copre le seguenti aree: gestione sostenibile delle risorse naturali in Europa; modernizzazione e sostenibilità dell'agricoltura e della silvicoltura; strumenti e metodi di valutazione per una gestione sostenibile dell'agricoltura e della silvicoltura; modernizzazione e sostenibilità delle politiche ittiche; metodi di produzione nuovi e più rispettosi dell'ambiente per migliorare la salute e il benessere degli animali; valutazione ambientale; valutazione delle tecnologie ambientali a sostegno delle decisioni politiche; alternative per garantire salute, sicurezza e opportunità ai cittadini europei; impatto dei problemi ambientali sulla salute; ricerca comparativa sui fattori alla base delle migrazioni e dei flussi di profughi, incluse immigrazione clandestina e traffico di esseri umani; mezzi perfezionati per anticipare l'evoluzione e le cause della criminalità e per valutare l'efficacia delle politiche di prevenzione del crimine; valutazione delle nuove sfide legate all'uso di sostanze illecite; problemi legati alla protezione civile (compresa la sicurezza biologica e la protezione da attacchi terroristici) e alla gestione delle crisi; metodi per sviluppare il potenziale economico e la coesione di un'Unione europea più ampia e integrata; perfezionamento di strumenti, indicatori e parametri operativi per valutare i risultati (economici, ambientali e sociali) dei sistemi di trasporto ed energetici sostenibili; analisi della sicurezza globale e metodi di validazione per il trasporto e la ricerca, correlati ai rischi d'incidenti e alla sicurezza dei sistemi di mobilità: previsione e perfezionamento di politiche innovative per lo sviluppo sostenibile a medio e lungo termine; problemi della società dell'informazione (ad esempio, gestione e tutela dei patrimoni digitali e accesso per tutti alla società dell'informazione); tutela del patrimonio culturale e relative strategie di conservazione. Per ulteriori dettagli sugli strumenti da usare in ciascuna area, le parti interessate sono invitate a consultare il testo completo dell'invito. Per leggere l'invito in forma completa: http://fp6.Cordis.lu/fp6/call_details.cfm?call_id=173 |
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INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER L'ACCESSO TRANSNAZIONALE, LE ATTIVITÀ D'INTEGRAZIONE E LE MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO |
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Bruxelles, 9 novembre 2004 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per l'accesso transnazionale, le attività d'integrazione e le misure di accompagnamento, nell'ambito dell'area di attività 'infrastrutture di ricerca' del Sesto programma quadro (6Pq). Le aree coperte dall'invito sono: accesso transnazionale alle più importanti infrastrutture di ricerca per i team di ricerca e i singoli ricercatori; attività d'integrazione che uniscono reti di cooperazione, accesso transnazionale e progetti di ricerca; attività d'integrazione per le sole attività di rete; misure di accompagnamento per favorire un approccio più coordinato alle infrastrutture di ricerca in Europa. Il bilancio globale indicativo dell'invito ammonta a 145 milioni di euro. Per leggere l'invito in forma completa: http://fp6.Cordis.lu/fp6/call_details.cfm?call_id=169 |
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IMPARARE A FAR CONOSCERE PROGETTI E RISULTATI A IST2004 |
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Bruxelles, 9 novembre 2004 - Far conoscere il lavoro in corso e i risultati interessanti dei progetti di ricerca finanziati dall'Ue può risultare un lavoro difficile e che richiede molto tempo, e i consorzi di progetto non sempre dispongono delle risorse per farlo in modo soddisfacentemente efficace. Il 16 novembre si svolgerà all'Aia una sessione di rete per fornire un aiuto pratico ai partner dei progetti e ai responsabili della diffusione. La sessione 'Comunicating Ist Projects & Results to the Marketplace, Media & Society: Expert advice & insights' (Far conoscere i progetti e i risultati delle Tsi al mercato, ai media e alla società: consigli e trucchi degli esperti), organizzata in collaborazione da Cordis e dal servizio Ist Results, offrirà ai partecipanti consigli sui modi più efficaci per comunicare con i media, gli utilizzatori di tecnologia e gl'investitori, e permetterà di mettere in comune utili contatti e risorse di mercato. Nel corso di una tavola rotonda, i partecipanti potranno porre le loro domande a esperti della rivista Tornado Insider, rivista leader per imprenditori e investitori, di Alphagalileo, risorsa imprescindibile per le informazioni sulla ricerca europea, e a esperti in comunicazioni di Ist Results, Cordis, Euractiv e Teseo, tutti con una notevole esperienza alle spalle nel sostenere le attività di disseminazione dei progetti Tsi. Coloro che desiderano partecipare all'evento possono iscriversi gratuitamente, e ricevere ulteriori dettagli sul programma previsto, nell'area del Networking Programme di Ist2004: http://europa.Eu.int/information_society/istevent/2004/cf/vieweventdetail.cfm?ses_id=381&eventtype=networking&vi=1 |
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GRUPPO IT HOLDING: IT HOLDING FINANCE S.A. LANCIA UN’OPA SULL’80% DEL BOND FERRÉ |
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Milano, 9 novembre 2004 - It Holding S.p.a. Rende noto che ieri il consiglio di amministrazione della propria controllata It Holding Finance S.a. (già Ferré Finance S.a.) ha deliberato di promuovere, su base volontaria, un'offerta pubblica di acquisto parziale, ai sensi e per gli effetti dell’art. 102, comma 1, del T.u.f. Nonché delle applicabili disposizioni regolamentari, avente ad oggetto un quantitativo massimo di obbligazioni, di ammontare nominale complessivo pari a Euro 140.000.000, corrispondenti all'80% delle obbligazioni in circolazione (di ammontare nominale pari a Euro 175.000.000) oggetto del prestito denominato "Euro 200,000,000 7 per cent. Guaranteed Notes due 2005", emesso dalla stessa It Holding Finance S.a.. È previsto che It Holding Finance S.a., in conformità con le vigenti disposizioni di legge e regolamentari, provveda già nel corso della giornata di domani a trasmettere alla Consob il documento di offerta. Dell'avvenuto deposito del documento di offerta a Consob It Holding Finance S.a. Darà senza indugio notizia ai sensi dell'art. 37, comma 2, del Regolamento Consob 11971/1999. Qualora le adesioni all'offerta superino la soglia delle obbligazioni oggetto dell'offerta, corrispondenti all'80% delle obbligazioni in circolazione, It Holding Finance S.a. Si riserva la facoltà di acquistare anche l'eventuale eccedenza, in tutto o in parte. Le obbligazioni sono quotate presso la Borsa del Lussemburgo. Il corrispettivo in contanti offerto da It Holding Finance S.a. Agli obbligazionisti aderenti all'offerta sarà pari a: (i) il 100,75% del valore nominale delle obbligazioni conferite in adesione all'offerta e accettate dall'offerente e, pertanto, Euro 1.007,5, Euro 10.075 o Euro 100.750, a seconda che il valore nominale dei tagli delle obbligazioni sia pari, rispettivamente, a Euro 1.000, Euro 10.000 o Euro 100.000; più (ii) il rateo dell'interesse relativo alla cedola in corso di maturazione sulle obbligazioni – pari al 7% annuo, maturato dal 10 maggio 2004 (incluso) alla data di pagamento (esclusa) dell'offerta. L'offerta ha come finalità quella di ottimizzare la struttura finanziaria del Gruppo It Holding, di cui fa parte It Holding Finance S.a., al fine di migliorare il profilo di costo e di scadenza del debito della stessa e, più in generale, del Gruppo It Holding. It Holding Finance S.a. Farà fronte al pagamento del Corrispettivo utilizzando parte delle risorse raccolte nel mese di ottobre 2004 con l'emissione del prestito obbligazionario denominato "Euro 150,000,000 97/8% Senior Notes due 2012" nonché, per la parte eccedente, utilizzando disponibilità liquide dell’Offerente. La durata dell'offerta sarà concordata da It Holding Finance S.a. Con Consob tra un minimo di quindici e un massimo di venticinque giorni di borsa aperta. Peraltro sin d'ora si prevede che l'offerta possa avere inizio nel mese di dicembre 2004 per terminare nello stesso mese di dicembre o nel successivo mese di gennaio 2005. L'offerta sarà rivolta, a parità di condizioni, a tutti gli obbligazionisti, in Italia nonché all’estero, in Lussemburgo e in quei paesi nei quali la promozione dell’offerta sia consentita in assenza di autorizzazioni da parte delle competenti autorità. Poiché l'offerta sarà parziale, nell'ipotesi in cui le obbligazioni portate in adesione all'offerta superino l'ammontare nominale complessivo di Euro 140.000.000 e It Holding Finance S.a. Non eserciti il diritto di acquistare anche l'eccedenza per intero, si procederà al riparto proporzionale al fine di assicurare parità di trattamento a tutti gli obbligazionisti che abbiano aderito all'offerta (tenuto conto a tal fine delle adesioni raccolte in Italia e all'estero). |
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PANARIAGROUP INDUSTRIE CERAMICHE S.P.A.: AL VIA IL 10 NOVEMBRE 2004 L’OFFERTA PUBBLICA DI SOTTOSCRIZIONE (OPS) DELLE AZIONI ORDINARIE |
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Milano, 9 novembre 2004 - Consob ha concesso il 4 novembre il Nulla Osta alla pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all’Offerta Pubblica di sottoscrizione (Ops) delle azioni ordinarie di Panariagroup; il Nulla Osta della Consob segue il provvedimento con il quale, in data 22 ottobre 2004, Borsa Italiana S.p.a. Ha deliberato l’ammissione alla quotazione sul Segmento Star del Mercato Telematico Azionario delle azioni di Panariagroup. Periodo di Offerta L’ops prenderà il via il 10 novembre alle ore 9.00 per terminare il 16 novembre 2004 alle ore 16.30. L’inizio delle negoziazioni delle azioni di Panariagroup sarà stabilito con successivo provvedimento ai sensi delle norme in vigore in materia. Offerta Globale L’offerta Globale riguarda complessivamente 14.400.000 azioni ordinarie di Panariagroup del valore nominale di Euro 0,50 – pari al 32% del capitale sociale al termine dell’operazione, di cui: un’Ops destinata al pubblico indistinto in Italia per un minimo di 3.600.000 azioni, pari al 25% dell’Offerta Globale; un collocamento istituzionale di 10.800.000 azioni, pari al 75% dell’Offerta Globale, riservato ad investitori professionali italiani ed istituzionali esteri (con l’esclusione di Stati Uniti d’America, Canada, Giappone ed Australia). L’offerta Globale ha ad oggetto n. 11.000.000 azioni ordinarie di nuova emissione, rivenienti da un aumento del capitale sociale della Società, deliberato dall’Assemblea Straordinaria del 9 luglio 2004 e n. 3.400.000 azioni offerte in vendita da Finpanaria S.p.a., Interbanca S.p.a. E Interbanca Gestione Investimenti Sgr S.p.a., per conto del fondo comune di investimento mobiliare chiuso Interbanca Investimenti, esclusivamente nell’ambito del Collocamento Istituzionale. Offerta Pubblica di Sottoscrizione Nell’ambito dell’Offerta Pubblica un massimo di 420.000 azioni sono riservate ai dipendenti e agli agenti della Società. Delle azioni effettivamente assegnate al pubblico indistinto, una quota non superiore al 50% sarà destinata al soddisfacimento delle adesioni pervenute dal pubblico indistinto per quantitativi pari al Lotto Minimo di Adesione Maggiorato o suoi multipli. Greenshoe E’ inoltre prevista la concessione a favore del Global Coordinator di un’opzione per l’acquisto fino ad un massimo di 1.440.000 azioni ordinarie da allocare presso i destinatari del collocamento istituzionale, da utilizzare ai fini di un’eventuale sovrallocazione nell’ambito del Collocamento Istituzionale o della stabilizzazione che, se esercitata integralmente, porterà il flottante al 35,2% del capitale. Intervallo di Valorizzazione Indicativa I proponenti, d’intesa con il Global Coordinator, il quale agirà d’intesa con i Co-global Coordinator e Commerzbank, al fine esclusivo di consentire la raccolta di manifestazioni di interesse da parte degli investitori professionali e istituzionali esteri, individueranno un intervallo di valorizzazione indicativa del capitale economico della società (l’”intervallo di Valorizzazione indicativa”). Tale intervallo sarà comunicato mediante avviso nella giornata di domani 5 novembre 2004. Prezzo Massimo Il Prezzo Massimo di Offerta, che potrà essere anche al di fuori di tale intervallo, sarà determinato tenendo conto, tra l’altro, della quantità e qualità delle manifestazioni di interesse ottenute nell’ambito del Collocamento Istituzionale e dell’andamento dei mercati finanziari nazionali ed esteri, e sarà comunicato al pubblico, insieme ai rispettivi valori di capitalizzazione, ai moltiplicatori di prezzo ed al controvalore del Lotto Minimo e del Lotto Minimo di Adesione Maggiorato e al controvalore dell’Offerta Globale (per la parte in sottoscrizione), calcolati sulla base del Prezzo Massimo, entro il giorno antecedente l’inizio dell’Ops. Prezzo di Offerta Il Prezzo di Offerta sarà determinato dai Proponenti, d’intesa con il Global Coordinator, il quale agirà a sua volta d’intesa con i Co-global Coordinator e Commerzbank, attraverso l’applicazione del meccanismo dell’open price tenendo conto, tra l’altro, (i) dei criteri utilizzati ai fini della determinazione dell’Intervallo di Valorizzazione Indicativa; (ii) della quantità e qualità delle manifestazioni di interesse ottenute nell’ambito del Collocamento Istituzionale, (iii) della quantità di adesioni ricevute nell’ambito dell’Offerta Pubblica, (iv) dell’andamento dei mercati finanziari nazionali ed esteri in prossimità del collocamento, e sarà comunicato entro i due giorni successivi alla chiusura dell’Ops. Il Prezzo delle azioni oggetto della tranche dell’Offerta Pubblica riservata ai Dipendenti ed Agenti sarà pari al Prezzo di Offerta scontato del 10%. Incentivi alla sottoscrizione Sono previsti incentivi alla sottoscrizione nell’ambito dell’Offerta Pubblica, in particolare: agli aderenti all’Offerta Pubblica che manterranno ininterrottamente la piena proprietà delle azioni per almeno 12 mesi dalla data di pagamento integrale del prezzo di offerta e che ne facciano richiesta(*), spetterà il diritto all’assegnazione, senza ulteriori esborsi, di un’azione aggiuntiva ogni 10 azioni richieste ed assegnate nell'ambito dell'offerta pubblica(**); i Dipendenti ed Agenti beneficeranno, oltre che delle sopra citate azioni aggiuntive, di uno sconto del 10% sul Prezzo di Offerta, esclusivamente per le azioni oggetto della tranche dell’Offerta Pubblica ad essi riservata; tali azioni sono però soggette ad un vincolo di indisponibilità per un periodo di 6 mesi a partire dalla data di pagamento. Advisor L’operazione di quotazione sarà coordinata da Abaxbank, in qualità di Global Coordinator, Lead Manager e Bookrunner del Collocamento Istituzionale, Lead Manager e Responsabile del Collocamento per l’Offerta Pubblica, Sponsor e Specialista, da Banca Akros e Banca Aletti in qualità di Co-global Coordinator e Co-sponsor, Joint Lead Manager e Joint Bookrunner del Collocamento Istituzionale, e da Commerzbank in qualità di Joint Lead Manager del Collocamento Istituzionale. Interbanca sarà Advisor dell’Emittente e Manager del Collocamento Istituzionale. (*) Sempre che, per il medesimo periodo di tempo, tali Azioni siano rimaste depositate presso un Collocatore ovvero presso altra istituzione aderente a Monte Titoli S.p.a. (**) L’assegnazione delle Azioni Aggiuntive non troverà esecuzione e verrà definitivamente meno, qualora il fondo costituito per dare esecuzione all’aumento di capitale a servizio delle Azioni Aggiuntive fosse eroso anche solo parzialmente, per effetto di perdite sopravvenute. Tuttavia, l’assemblea della Società ha deliberato che, in caso di perdite, queste ridurranno il fondo vincolato all’aumento di capitale a servizio delle Azioni Aggiuntive, solo dopo la riduzione di tutte le altre riserve dotate del medesimo grado di disponibilità. |
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SECONCAR S.R.L.: OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO VOLONTARIA DI AZIONI ORDINARIE PERLIER S.P.A. |
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Torino, 9 novembre 2004 - Seconcar S.r.l. con riguardo alla Offerta Pubblica di Acquisto Opa volontaria su 15.539.128 azioni Perlier S.p.a. Comunica : al termine del periodo di offerta (dal 5.10.2004 all’8.11.2004) risultano conferite all’Opa n° 4.474.074 Azioni Perlier, pari al 9,23% del Capitale Sociale e al 28,79% delle azioni oggetto dell’Offerta per un corrispettivo complessivo pari a € 1.118.519 ; con riguardo alle condizioni di cui al Paragrafo C7 del Documento di Offerta, la condizione di cui al punto (I) si è avverata, mentre Seconcar dichiara di rinunciare alla condizione di cui punto (II); il pagamento del corrispettivo avverrà, conformemente a quanto previsto nel Paragrafo F del Documento di Offerta, in data 11 novembre 2004; ad esito dell’Opa, Seconcar deterrà 4.712.941 azioni Perlier, pari al 9,73% del Capitale Sociale e Giancarlo Giraudi deterrà, direttamente ed indirettamente 37.384.946 azioni Perlier, pari al 77,16% del Capitale Sociale; non essendosi verificati i presupposti per l’applicazione degli articoli 108 e 109 del Tuif, Seconcar non procederà a promuovere sulle restanti azioni Perlier Opa Residuale, né usufruirà del Diritto di Acquisto previsto dall’art. 111 Tuif. |
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BIPIELLE INVESTIMENTI S.P.A. RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2004 RISULTATO CONSOLIDATO DI GESTIONE: 201,7 MILIONI DI EURO (+33,99%) UTILE NETTO CONSOLIDATO: 75,1 MILIONI DI EURO (+105,31%) |
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Lodi, 9 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Bipielle Investimenti S.p.a., presieduto dal professor Dino Piero Giarda, ha approvato la Relazione Trimestrale al 30 settembre 2004 che registra un utile netto consolidato di 75,1 milioni di euro (+105,31% rispetto al 30-09-03) contro i 63,9 milioni di euro conseguiti nell’intero esercizio 2003. L’andamento positivo della società è confermato dal risultato consolidato di gestione che si fissa a 201,7 milioni di euro (+33,99%), dal margine d’interesse pari a 144,8 milioni di euro (+8,69%), dal margine da servizi pari a 181,4 milioni di euro (+19,18%). Il margine d’intermediazione oltrepassa i 326 milioni di euro aumentando del 14,28% rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno. Particolarmente indicativa è la costante diminuzione delle spese amministrative e degli oneri di gestione che si riducono del 7,72%, e del cost/income che nei primi nove mesi dell’anno si è fissato al 38,15% in diminuzione di 9 punti percentuali rispetto allo scorso anno. I risultati di Bipielle Investimenti scaturiscono dall’andamento positivo del portafoglio delle società controllate che mantengono un costante trend reddituale unito al recupero di efficienza. Nel comparto dell’Investment Banking, Efibanca, contabilizza i benefici derivanti dalla focalizzazione della propria attività nel settore di banca d’affari, registrando alla fine del terzo trimestre un risultato di gestione pari a 61,3 milioni di euro e un utile netto di periodo di circa 11 milioni di euro. Bipielle Ducato, attiva nel Consumer Banking, spicca per la continuità dei risultati conseguiti ben rappresentati dal risultato di gestione, che alla fine del terzo trimestre è pari a 67,4 milioni di euro, mentre l’utile netto risulta pari a 14,3 milioni di euro. Bipielle Fondicri Sgr, operante nell’Asset Management, vede un incremento della massa amministrata, che si porta a 11.936 milioni di euro (+8,72%); l’utile da attività ordinarie è di 9,2 milioni di euro, contro i 5,0 dello scorso anno (+84,92%). Il cost/income scende al 31,76%, diminuendo di quasi 12 punti rispetto al dato del terzo trimestre 2003, mentre l’utile netto di periodo è pari a 5,6 milioni di euro. Bipielle Real Estate, polo immobiliare coordinato da Bipielle Investimenti e player importante nel mercato del Real Estate Service, registra nel terzo trimestre dell’anno un utile netto pari a 12,2 milioni di euro, in aumento del 181,42% rispetto ai 4,3 milioni di euro del 30/09/03. |
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RISULTATI CARIGE A SETTEMBRE 2004: UTILE NETTO A 81,1 MILIONI DI EURO CRESCITA DEGLI AGGREGATI REDDITUALI E FINANZIARI NONOSTANTE LO SCARSO DINAMISMO DELLA SITUAZIONE ECONOMICA GENERALE. |
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Genova, 9 novembre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Carige Spa, presieduto dal Dott. Giovanni Berneschi, ha approvato la relazione dei nove mesi, illustrata dal Direttore Generale Alfredo Sanguinetto. Anche nel terzo trimestre 2004 la debole ripresa economica ed un diffuso clima di incertezza hanno reso estremamente complesse le condizioni di operatività del sistema bancario; in questo contesto la Carige ha comunque evidenziato un significativo sviluppo dell’attività conseguendo una redditività complessivamente positiva: il conto economico dei nove mesi chiude con un utile netto di 81,1 milioni, in crescita del 2,1% sull’analogo periodo del 2003 (+8,1% se si esclude l’effetto di 4,8 milioni di minor utile che deriva dall’indeducibilità ai fini Irap delle rettifiche nette di valore introdotta dal D.l. 168 del luglio 2004). I principali indicatori gestionali della Banca Carige possono essere così sintetizzati: Risultati al 30/9/2004 Milioni di euro Valori assoluti Var. % sul 30/9/2003; Raccolta totale da clientela 24.117,7 +6,8%; Impieghi a clientela 9.074,8 +2,8%; Risultato di gestione 212,9 +23,8%; Utile netto 81,1 +2,1%. A livello di Gruppo si registra un incremento dell’utile netto consolidato del 6,9% a 61,7 milioni; le singole controllate bancarie − Cassa di Risparmio di Savona, Banca del Monte di Lucca e Cassa di Risparmio di Carrara − hanno generato, nei nove mesi, risultati positivi, pari rispettivamente a 8 milioni, 2,7 milioni e 13,3 milioni; le compagnie assicurative − Carige Vita Nuova e Carige Assicurazioni − hanno conseguito utili rispettivamente pari a 2,8 e 2,7 milioni. Dal gennaio 2004 è stata autorizzata alla prestazione dei servizi di gestione del risparmio Carige Asset Management Sgr Spa che, a fine settembre, ha raggiunto un patrimonio gestito superiore ai 3 miliardi di euro. In questo contesto si segnala che il 5 novembre u.S. Sono stati sottoscritti i testi contrattuali per l’acquisizione della Banca Cesare Ponti di Milano, operativa con quattro sportelli (3 a Milano e 1 a Como) e attiva nel settore del private banking: l’operazione, subordinata all’autorizzazione delle Autorità competenti, è articolata in più fasi e si basa su una valutazione della banca di circa 60 milioni, oltre ad un premio di controllo di circa 5 milioni e prevede altresì un aumento del capitale sociale della banca milanese per un controvalore di circa 5 milioni. La Carige acquisisce immediatamente il diritto di voto sul 51% del capitale sociale e la proprietà del 41,09% delle azioni; è previsto che la quota possa salire al 48,75% dopo il primo anno e successivamente, dopo 3 anni, al 78,75%; dopo 7 anni dal perfezionamento dell’operazione potranno infine essere cedute le restanti quote così che la quota detenuta dalla Carige potrà salire al 100%. 2 I risultati Nel corso del 2004 i mercati borsistici internazionali hanno proseguito la fase di crescita avviata dalla seconda metà dello scorso anno anche se su ritmi più rallentati ed in presenza di un generale clima di incertezza. In Italia si è registrata una ripresa del mercato azionario che si è tradotta in una crescita dell’indice generale Mibtel del 5,33%; per contro il Mib bancario ha registrato una contrazione dell’1,24%; nello stesso periodo l’azione ordinaria Carige ha registrato una crescita del 4,91%. A livello dei singoli aggregati il conto economico della Banca evidenzia in particolare: il margine d’interesse (242,3 milioni, + 0,6%) ha beneficiato dell’incremento delle quantità intermediate, il cui effetto positivo ha compensato la riduzione degli spread; i ricavi netti da servizi salgono a 336,4 milioni, in crescita del 13,4% sull’analogo periodo del 2003; lo sviluppo maggiore ha riguardato gli altri proventi netti di gestione (179,4 milioni, +60,9%), che accolgono l’excess sperad (61,1 milioni) contabilizzato a seguito dell’operazione di cartolarizzazione; le commissioni nette (122,8 milioni) sono cresciute del 4,5%. I dividendi, come detto, hanno registrato un consistente calo (-47,3%) a 33,9 milioni, in parte dovuto alla contabilizzazione nel 2003 dei crediti d’imposta; il margine d’intermediazione risulta pari, quindi, a 578,8 milioni (+7,7% su base annua); gli accantonamenti e le rettifiche ammontano a 110,4 milioni (47 milioni nei primi nove mesi del 2003), includendo le perdite relative al fallimento del Gruppo Festival Crociere (81,1 milioni); l’utile delle attività ordinarie si attesta quindi a 102,5 milioni, in diminuzione del 18% su base annua; la contribuzione straordinaria è positiva per 3 milioni, a fronte di un valore positivo per 12,8 milioni nel 2003. Il risultato risente di incentivi all’esodo per 2,4 milioni; scontata un’imposizione fiscale di 24,5 milioni, l’utile netto raggiunge gli 81,1 milioni (+2,1% sul settembre 2003). Le Attività Finanziarie Intermediate per conto della clientela (Afi) a fine settembre si attestano a 24.117,7 milioni, in crescita del 5,8% rispetto a fine 2003 e del 6,8% nei dodici mesi. Le due componenti − raccolta diretta e raccolta indiretta − si dimensionano rispettivamente in 10.734,5 milioni (+10,3% annuo) e 13.383,2 milioni (+4,2% annuo). Nell’ambito della raccolta indiretta, il risparmio gestito ha registrato un incremento pari al 3,4% su base annua, mentre il risparmio amministrato è aumentato del 5%. I crediti verso la clientela ammontano a 9.074,8 milioni in contrazione, da inizio anno, dell’1,9% ma in aumento del 2,8% nei dodici mesi; al netto degli effetti dell'operazione di cartolarizzazione, l’aggregato al lordo delle rettifiche di valore si dimensiona in 9.843,8 milioni, in crescita dell'11,5% sullo stesso mese dell’anno precedente. La rete delle filiali di Banca Carige risulta stabile a 393 unità, mentre il personale scende, da inizio anno, di 39 unità, a 3.720 persone. I mezzi patrimoniali sono saliti a 1.620 milioni (1.606 milioni a dicembre 2003). Il totale dell’attivo del Gruppo Carige ammonta a 17.919 milioni (+12,6% dall’inizio dell’anno); le Afi aumentano nei nove mesi dell’11,6% a 28.670,5 milioni, mentre gli impieghi a clientela, pari a 10.949,9 milioni, registrano una crescita del 6,8% nel periodo. L’utile netto consolidato raggiunge 61,7 milioni, evidenziando una crescita del 6,9% sull’utile netto del 2003. Le previsioni per l'utile di fine anno della Banca Carige confermano quelle evidenziate nel Budget, con valori in linea a quelli dello scorso esercizio. |
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GRUPPO ANTONVENETA: TERZO TRIMESTRE IN ULTERIORE CRESCITA UTILE NETTO DI PERIODO A 206,2 MILIONI DI EURO RISULTATO LORDO DI GESTIONE A 816,7 MILIONI DI EURO (+7,5%) |
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Padova, 9 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Antonveneta si è riunito l' 8 novembre 2004, per esaminare i risultati al 30 settembre, a livello individuale e consolidato. Tali risultati confermano e rafforzano il trend di crescita del Gruppo, già ampiamente evidenziato nella semestrale, ed offrono ampie garanzie per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi indicati per la chiusura dell’Esercizio 2004. L’intera struttura ha saputo confermare il positivo andamento della prima parte dell’anno, pur in un contesto caratterizzato da una difficile fase congiunturale, mirando al conseguimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi previsti dal Piano Industriale 2004-2006. La riorganizzazione della rete territoriale, basata sulla segmentazione della Clientela, ha già fornito importanti e positivi riscontri sull’operatività, con il consolidamento delle quote di mercato. Il costante monitoraggio dei costi, d’altra parte, ha consentito di mantenere sotto stretto controllo le spese amministrative (+0,3% sull’analogo periodo del 2003) e di abbassare il cost-income al 61,7%, dal 64,7% del periodo gennaio-settembre 2003. In crescita significativa il risultato lordo di gestione, a 816,7 milioni di euro (+7,5%), con l’utile netto di periodo che si attesta a 206,2 milioni di euro contro la perdita di 215,8 milioni di euro registrata nei primi nove mesi del 2003. Margine gestione denaro: 1.051,8 milioni di euro, con un aumento annuo dell’1,5%. Nel solo terzo trimestre il margine è aumentato del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2003. In particolare, il margine di interesse al 30 settembre 2004 ha raggiunto i 1.035,0 milioni di euro, con una crescita annua dell’1,9%. Margine da servizi: 609,5 milioni di euro, con un aumento annuo dell’8%. In particolare, il complesso delle commissioni e degli altri proventi netti su servizi, pari a 584,0 milioni, è aumentato del 10,8%, grazie ai positivi ritorni indotti dalla valorizzazione dell’attività svolta nel settore dei servizi offerti alla clientela e, specificatamente, nelle aree dell’”incasso e pagamento” e della “gestione, intermediazione e consulenza”. Per tali servizi, le commissioni nette sono aumentate, rispettivamente, del 18,0% e del 14,2%. I profitti da operazioni finanziarie sono ammontati a 25,5 milioni rispetto ai 37,6 milioni del corrispondente periodo del 2003, per effetto della riduzione dei volumi negoziati nell’ambito del portafoglio di negoziazione. Margine d’intermediazione: 1.661,3 milioni, con un aumento del 3,7% rispetto ai 1.601,4 milioni dei primi nove mesi del 2003. Il confronto fra il terzo trimestre 2004 e il terzo trimestre 2003 evidenzia un aumento del 5,1%. Spese amministrative: sono ammontate a 844,7 milioni, importo in linea con gli 841,9 milioni dei primi nove mesi del 2003. In dettaglio, le spese del personale, pari a 534,3 milioni, hanno presentato un aumento del 3,7%, in particolare per gli effetti del rinnovo del Ccnl. Le altre spese amministrative, pari a 310,3 milioni, hanno mostrato una diminuzione del 5,0%, anche grazie ai positivi effetti rivenienti dalla recente riorganizzazione della rete commerciale. Cost/income: 61,7% dal 64,7% del periodo gennaio-settembre 2003; al netto dell’ammortamento degli avviamenti, l’indicatore è diminuito al 56,5% dal 59,2%. Risultato lordo di gestione: 816,7 milioni di euro, in aumento del 7,5% rispetto ai 759,4 milioni del corrispondente periodo dello scorso anno. Il risultato lordo del solo terzo trimestre evidenzia un aumento del 10,3% rispetto al terzo trimestre 2003. Rettifiche nette e accantonamenti: 440,6 milioni di euro, contro i 1.066,2 milioni dei primi nove mesi del 2003. In particolare, gli stanziamenti hanno riguardato rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali per 179,7 milioni (194,8 milioni del periodo gennaio-settembre 2003); rettifiche di valore su crediti nette per complessivi 238,0 milioni di euro contro i 732,2 milioni dei primi nove mesi del 2003. La diminuzione discende dalla migliorata qualità dell’attivo a rischio, quale risulta dopo la rigorosa valutazione dei rischi aziendali e dall’anticipato completamento del processo di ricostituzione delle riserve, realizzati dalla Capogruppo nel precedente esercizio. Utile delle attività ordinarie: 376,1 milioni, rispetto al valore negativo di 306,8 milioni dei primi nove mesi del 2003. Nel solo terzo trimestre il risultato in parola è ammontato a 112,4 milioni contro la perdita di 86,3 milioni del periodo luglio-settembre 2003. Risultato straordinario: 38,1 milioni (-13,8 milioni al 30 settembre 2003). Tale risultato, in particolare, beneficia dei proventi, pari a circa 14,6 milioni di euro, rivenienti dalla cessione a Unipol Banca S.p.a. Di due sportelli della Capogruppo e sconta, per 7 milioni, gli oneri sostenuti per incentivare l’esodo volontario di dipendenti che hanno maturato i requisiti pensionistici. Utile netto: 206,2 milioni di euro, rispetto al valore negativo di 215,8 milioni dei primi nove mesi del 2003. Nel terzo trimestre il risultato netto è ammontato a 64,1 milioni (-49,8 milioni nello stesso periodo del 2003). Il risultato netto al 30 settembre 2004 ha risentito dei maggiori oneri per 17,5 milioni di euro rivenienti dalle modifiche introdotte nel luglio 2004 al regime impositivo dell’Irap. L'attività del Gruppo al 30 settembre 2004 Per quanto concerne l’attività bancaria tradizionale, nel periodo in esame hanno trovato conferma gli indirizzi che, già nello scorso anno, hanno guidato le banche del Gruppo. Al 30 settembre 2004, la raccolta complessiva, è risultata di 65.286 milioni di euro, in aumento del 2,4% rispetto ai 63.784 milioni del 30 settembre 2003, e rispettivamente dell’1,5% e dello 0,9% rispetto alla consistenza del 30 giugno scorso e di fine 2003. In particolare, la raccolta diretta, pari a 34.398 milioni, ha presentato una diminuzione del 4,4% in ragione d’anno e del 4,7% rispetto al 31 dicembre 2003, in relazione alla politica attuata dalla Capogruppo volta a favorire la riallocazione di disponibilità della clientela verso i prodotti del risparmio gestito offerti dal Gruppo. Rispetto al 30 giugno scorso, la consistenza della raccolta diretta è aumentata del 2,5%, anche per effetto dei collocamenti obbligazionari sull’euromercato, per un totale di 1,3 miliardi di euro, rientranti nel programma “Euro Medium Term Notes”. La riduzione della raccolta diretta è stata più che compensata dall’aumento della raccolta indiretta, pari a 30.888 (+11,1% su base annua e +8,0% rispetto al 31 dicembre 2003). L’incremento registrato da quest’ultima è stato favorito dalla crescita del risparmio gestito, che al 30 settembre 2004 ammontava a 11.725 milioni, in crescita del 16,9% su base annua, del 12,7% rispetto al dato di fine 2003 e dell’1,6% nel trimestre. Al 30 settembre 2004 i crediti verso la clientela ammontavano a 35.687 milioni, con una variazione annua del -3,4% rispetto ai 36.946 milioni del 30 settembre 2003 (-2,1% rispetto a fine anno e -0,8 rispetto al 30 giugno 2003). Nel terzo trimestre il Gruppo ha proseguito la politica volta a privilegiare l’aspetto qualitativo dei rischi e la redditività del portafoglio crediti rispetto al fattore dimensionale. Le iniziative commerciali della Capogruppo verso la clientela retail hanno portato ad un ulteriore aumento dei mutui (+16,5%, +11% e +2% nei confronti, rispettivamente, del 30 settembre 2003, del 31 dicembre 2003 e del 30 giugno scorso); per contro l’incerto quadro congiunturale ha influito sia sulla domanda sia sull’offerta di credito alle imprese. Nel segmento dei fondi comuni di investimento e delle gestioni patrimoniali, nel trimestre in esame la Antonveneta Abn Amro Bank e le sue controllate hanno riservato una particolare attenzione allo sviluppo commerciale. In particolare, dallo scorso 1° luglio, la gamma dei prodotti del servizio “Multilinea” è stata arricchita con altre sei linee di investimento caratterizzate da una maggiore specializzazione. Al 30 settembre 2004, il totale delle attività di asset management gestite dalle società del Gruppo ammontava a 7.133 milioni di euro, con un aumento annuo del 18,0% e trimestrale dello 0,3% (+3,7% nel comparto dei fondi comuni nel solo terzo trimestre). La raccolta netta dei primi nove mesi si è attestata a 701 milioni di euro. Nel segmento della bancassicurazione, è favorevolmente proseguito il collocamento dei prodotti di Antonveneta Vita. Nei primi nove mesi del 2004 la rete commerciale di Banca Antonveneta ha stipulato oltre 28.600 nuovi contratti, con una raccolta premi di circa 719 milioni di euro. L’ammontare delle “riserve tecniche” ha raggiunto i 3.370 milioni, con un aumento del 30,0% su base annua. Nel comparto banca d’affari l’ammontare delle partecipazioni relativamente ad Interbanca, al 30 settembre 2004 era pari a 272 milioni di euro, importo allineato a quello della fine del primo semestre, in quanto nel corso del trimestre in esame non sono state effettuate operazioni. Con riferimento alla qualità dell’attivo creditizio, al 30 settembre scorso, il grado di copertura dei crediti dubbi era pari al 47,3% (44,1% e 48,6%, rispettivamente al 30 settembre 2003 e a fine 2003) e quello dei crediti in bonis risultava pari allo 0,60% (0,49% al 30 settembre 2003 e 0,57% al 31 dicembre 2003). In particolare, il grado di copertura delle sofferenze era del 60,5%, con un rapporto sofferenze nette/impieghi netti pari al 3,42%. Al 30 settembre 2004 il patrimonio netto consolidato era di 2.862 milioni di euro, rispetto ai 2.696 milioni di fine 2003 (+166 milioni di euro). Per quanto concerne i coefficienti patrimoniali, il Tier Total si è attestato al 9,3% (8,3% al 31 dicembre 2003 e 9,0% al 30 giugno 2004); con riguardo al solo patrimonio di base, il coefficiente in parola si è attestato al 5,5% (4,9% a fine 2003 e 5,3% alla fine del primo semestre 2004). Alla 30 settembre 2004 il Gruppo contava 1.050 filiali italiane e 4 dipendenze estere, con un numero totale dei dipendenti pari a 10.800 unità, in riduzione di 238 addetti rispetto agli 11.038 dipendenti del 31 dicembre 2003 e di 254 unità nei confronti degli 11.054 del 30 settembre 2003. Bilancio individuale Questi i principali risultati economici della Banca Antonveneta: Margine gestione denaro: 955,9 milioni di euro, con un aumento annuo dell’1,2%. Margine da servizi: 541,9 milioni di euro, importo superiore del 12,8% rispetto a quello dei primi nove mesi del 2003. In particolare, le commissioni e gli altri proventi netti sono ammontati a 518,1 milioni di euro, in crescita del 14,5% su base annua. Margine di intermediazione: 1.497,7 milioni di euro, in aumento del 5,1% nei confronti del 30 settembre 2003. Spese amministrative: 813,4 milioni di euro, con un aumento annuo dell’1,7%. L’aggregato presenta una sostanziale stazionarietà (+0,2%) rispetto al 30 settembre 2003 se si escludono i fitti pagati dalla Banca sugli immobili strumentali oggetto di spin-off. Cost/income: 63,6% contro 67,1% del 30 settembre 2003. Risultato lordo di gestione: 684,4 milioni di euro dai 625,0 milioni dei primi nove mesi 2003, con una variazione del +9,5% (+11,6% a valori omogenei dei costi). Rettifiche nette e accantonamenti: 363,5 milioni di euro, rispetto ai 1.015,4 milioni dello steso periodo dello scorso anno. Questo valore include rettifiche su immobilizzazioni materiali e immateriali per 139,4 milioni e rettifiche di valore su crediti nette per 219,7 milioni. Utile delle attività ordinarie: 320,9 milioni di euro, contro la perdita di 390,4 milioni del corrispondente periodo del 2003. Utile netto: 177,5 milioni di euro, che si raffronta con la perdita di 171,0 milioni registrata nei primi nove mesi del 2003. Tale risultato risente di 16,8 milioni di euro imputabili al nuovo regime dell’Irap. Nell’ambito del progetto di riorganizzazione ed ottimizzazione della rete territoriale previsto dal Piano Industriale 2004-2006, ed attuato con l’obiettivo di eliminare talune sovrapposizioni e di effettuare, contestualmente, aperture di nuovi sportelli in aree ritenute di maggiore interesse, si segnala che, a fronte della cessione a Unipol Banca degli sportelli di Milano piazza Missori e Cagliari (di cui sopra si è fatto cenno), in data 1 novembre 2004 sono state aperte l’Agenzia n. 37 di Milano, in via Medeghino n. 34, e l’Agenzia n. 2 di Udine, in viale Palmanova n. 211. Il Consiglio di Amministrazione di Banca Antonveneta ha inoltre provveduto ad integrare la Direzione Generale nominando Vice Direttori Generali Giambattista Duso e Gian Luca Santi, già responsabili rispettivamente dell’Area Crediti e dell’Area Pianificazione, Controllo di Gestione e Investor Relations. Il comunicato sarà reso disponibile anche sul sito www.Antonveneta.it > press > comunicati stampa |
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FINECOGROUP: APPROVATA LA TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE EFFETTI POSITIVI DEL PROCESSO DI RIORGANIZZAZIONE SUI RISULTATI DEI NOVE MESI UTILE NETTO: € 40,5 MLN (€ 5,8 MLN NEI 9 MESI 2003 PRO-FORMA) SALE LA RACCOLTA ONLINE DI FINECOBANK (+19%) |
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Roma, 9 novembre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Finecogroup, riunito ieri a Roma sotto la presidenza del Prof. Francesco Carbonetti, ha esaminato e approvato la Relazione trimestrale al 30 settembre 2004[1]. Il Cda è stato successivamente sospeso e riconvocato per la serata di martedì 9 novembre, allo scopo di esaminare le ipotesi di cessione parziale della controllata Finecovita. Il terzo trimestre 2004 conferma il trend positivo già evidenziato nei primi due trimestri dell’anno e continua a registrare la crescita di tutte le componenti di reddito e il contenimento e il controllo dei costi operativi. I risultati consolidati dei primi nove mesi 2004 beneficiano degli effetti positivi del processo di ristrutturazione intrapreso, mostrando, rispetto ai risultati pro-forma dei primi nove mesi 2003, un miglioramento di tutti i margini gestionali. Nei nove mesi è stato registrato un utile netto di euro 40,5 milioni, contro un utile netto pro-forma di euro 5,8 milioni al 30 settembre 2003. La gestione operativa evidenzia un incremento del 24,4% del margine di intermediazione, che passa da euro 287,8 milioni al 30 settembre 2003 pro-forma a euro 358,0 milioni al 30 settembre 2004; e un aumento ancora più consistente del risultato lordo di gestione, che, raggiungendo euro 116,2 milioni, risulta più che triplicato rispetto al dato di euro 38,3 milioni al 30 settembre 2003 pro-forma. §In particolare, le singole componenti del risultato mostrano, ai nove mesi, il seguente andamento:il margine di interesse, pari a euro 67,4 milioni, registra una crescita del 5% rispetto al 30 settembre 2003 pro-forma, pari a euro 64,2 milioni. Tale voce non tiene conto del margine d’interesse, pari a euro 28,7 milioni, relativo alle operazioni di cartolarizzazione effettuate tra settembre 2003 e settembre 2004, contabilizzato tra gli altri proventi di gestione; §le commissioni nette si attestano a euro 165,4 milioni, contro euro 140,2 milioni al 30 settembre 2003 pro-forma, con un aumento del 18%, dovuto in particolare sia alle maggiori commissioni derivanti dall’attività di gestione del risparmio (migliore asset mix del portafoglio in gestione e più efficiente struttura commissionale), sia alle minori commissioni derivanti dalla rinegoziazione degli accordi di joint venture con Putnam; §gli altri proventi e oneri presentano un saldo positivo pari a euro 116,2 milioni, rispetto a euro 71,8 milioni al 30 settembre 2003 pro-forma, con un incremento principalmente riconducibile agli effetti delle già citate cartolarizzazioni e al compenso ricevuto da Diba a seguito dell’operazione di cessione di Entrium per il patto di non concorrenza; i costi operativi, pari a euro 241,8 milioni, mostrano una diminuzione del 3% rispetto al 30 settembre 2003 pro-forma (euro 249,4 milioni) grazie all’efficacia della politica di generale contenimento e controllo dei costi, pur in presenza di oneri non ricorrenti relativi al complesso processo di ristrutturazione. Il cost/income ratio al 30 settembre 2004 si attesta pertanto al 67,5%, contro 89% alla stessa data del 2003. Le rettifiche nette su crediti al 30 settembre 2004 si attestano a euro 32,4 milioni, in crescita rispetto al 30 settembre 2003 pro-forma (euro 12,3 milioni), principalmente per i maggiori accantonamenti effettuati sui crediti di Fineco Leasing a causa della difficile congiuntura economica e finanziaria verificatasi soprattutto in aree di forte presenza della società. Gli accantonamenti al fondo rischi e oneri sono in netta diminuzione, attestandosi a euro 27,5 milioni (di cui euro 18 milioni circa per possibili perdite su partecipazioni, effettuate in gran parte nel terzo trimestre dell’anno), contro euro 71,2 milioni al 30 settembre 2003 pro-forma. La gestione straordinaria segna un risultato positivo per euro 14,7 milioni rispetto al risultato positivo di euro 113,8 milioni al 30 settembre 2003 pro-forma, che peraltro includeva la plusvalenza realizzata in seguito alla cessione della tedesca Entrium a Diba. Nel risultato dei primi 9 mesi del 2004 sono, tra l’altro, compresi incassi straordinari, pari a euro 8,7 milioni, derivanti dalla chiusura del contenzioso riguardante l’acquisto della partecipazione del 20% in Safei. Le imposte sul reddito ammontano complessivamente a euro 30,3 milioni e sono calcolate considerando che dal 2004 Finecogroup intende optare per il consolidato fiscale nazionale introdotto dal D.lgs. 344/2003. Al 30 settembre 2003 pro-forma le imposte sul reddito ammontavano a euro 64,3 milioni. A livello patrimoniale, i crediti verso la clientela al 30 settembre 2004, includendo i crediti cartolarizzati da Fineco Leasing nel maggio 2004 per euro 1.450 milioni, risultano in crescita del 26% rispetto al 31 dicembre 2003. Al netto di tale operazione, gli impieghi ammontano a euro 5.634 milioni, contro euro 5.623 milioni al 31 dicembre 2003, con un incremento di euro 11 milioni. Tale voce è da attribuire principalmente ai crediti per contratti di leasing (euro 2.580 milioni), a mutui ipotecari e a crediti per cessioni del quinto erogati da Finecobank (euro 2.026 milioni). In particolare, segna una crescita significativa la nuova produzione di mutui, +35% rispetto al 3° trimestre 2003, mentre più contenuta è la crescita della cessione del quinto dello stipendio (Icq), in aumento del 2% rispetto al 3° trimestre dello scorso anno. Lo spending delle carte di credito cresce, trimestre su trimestre, del 33%. In totale, il numero di carte di credito emesse da Finecobank ha raggiunto, al 30 settembre 2004, quota 495.000 (+57% rispetto al 30 settembre 2003). La raccolta diretta da clientela al 30 settembre 2004 presenta un saldo pari a euro 4.617 milioni, contro euro 4.646 milioni al 31 dicembre 2003. Il saldo a fine settembre 2004 è da attribuire in larga misura alla raccolta on-line di Finecobank, pari a euro 2.999 milioni, confermando il trend di crescita con un aumento di circa il 19% rispetto a fine 2003. Il patrimonio gestito al 30 settembre 2004 si attesta a euro 49,4 milioni, sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2003 pro-forma. Al suo interno, il patrimonio gestito in prodotti assicurativi Fineco Vita al 30 settembre 2004 ammonta a euro 11,6 milioni, in crescita di circa il 3% sul dato di fine 2003. L’operatività Nel corso del 3° trimestre è proseguita l’opera di razionalizzazione e riassetto della struttura operativa e societaria, allo scopo di concentrare energie e risorse nelle aree di attività strategiche per il Gruppo: tra le decisioni più significative al riguardo, figurano la fusione per incorporazione di Fineco Gestioni Sgr in Fineco Asset Management Sgr nel quadro della riorganizzazione delle attività di gestione di risparmio nel Gruppo e l’acquisizione del pieno controllo del Gruppo Safei, grazie all’acquisto della rimanente quota del 20% del capitale della controllata spagnola, ad un prezzo di euro 52 milioni. Successivamente alla chiusura del trimestre, il 5 ottobre, è stato annunciato il nuovo modello organizzativo della rete di promotori finanziari, tappa fondamentale nel programma di rilancio e sviluppo della rete di promotori già avviato da tempo. Contestualmente, la rete ha cambiato nome, sostituendo al marchio Finecocity quello di Finecobank che, facendo leva su un marchio forte e affermato, rafforzerà il collegamento fra la banca e la sua rete e consentirà di sfruttare più ampie opportunità di marketing integrato. Il nuovo modello organizzativo, basato sulla costituzione di tre Direzioni Rete territoriali facenti capo direttamente a Finecobank, ha l’obiettivo di semplificare la struttura e i processi decisionali. Evoluzione prevedibile della gestione Nell’ultima parte dell’esercizio 2004 si prevede di proseguire la complessa opera di ristrutturazione e riorganizzazione intrapresa, finalizzata al rafforzamento delle aree di attività strategiche ed alla chiusura di quelle non ritenute tali. Dal punto di vista gestionale, pur in un contesto di mercato difficile, si prevede negli ultimi tre mesi dell’anno un andamento coerente con i miglioramenti sino ad oggi registrati. Il risultato di fine anno potrebbe beneficiare degli effetti economici derivanti dall’eventuale cessione di una quota di partecipazione in Fineco Vita. |
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L'INDICE BLOOMBERG RETAIL PMI SCENDE A 48,3 IN OTTOBRE, IN CALO PER IL TERZO MESE CONSECUTIVO |
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Milano, 9 novembre 2004 - L'indice Bloomberg Retail Pmi (Purchasing Managers Index), indagine mensile mirata a rilevare le condizioni economiche del settore delle vendite al dettaglio nella zona dell'Euro con un mese di anticipo rispetto alle proiezioni dei singoli governi, nel mese di ottobre per la teza volta consecutiva ha evidenziato un calo nelle cifre relative alle vendite. Con un tasso del 48,3, in leggera diminuzione rispetto al 48,8 di settembre, il calo si è mantenuto modesto, ma è stato il più rapido dal mese di maggio. La Francia ha visto il calo più marcato nel valore delle vendite rispetto al mese di settembre (48,5 in settembre contro il 47,2 in ottobre), il più accelerato da quando è cominciata quest'indagine, all'inizio dell'anno in corso. Anche in Italia le vendite sono calate, sebbene con un tasso leggermente inferiore (46,6 di settembre contro il 47,7 di ottobre). In Germania le vendite sono diminuite per la prima volta negli ultimi quattro mesi (49,7 in ottobre), anche se il calo è stato solo marginale e il più limitato dei tre Paesi oggetto dell'indagine. Oltre ad un ulteriore diminuzione delle vendite mese su mese, l'indice Bloomberg Retail Pmi in ottobre mostra per il sesto mese consecutivo un calo nelle vendite al dettaglio calcolate su base omogenea (like-for-like) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (40,4 rispetto al 43,7 del mese precedente). Il tasso annuo di contrazione delle vendite è stato il più rapido dal mese di maggio e rispecchia la discesa di Germania e Francia. La diminuzione del tasso annuo si è leggermente attenuata in Italia. I commercianti la attribuiscono alla situazione economica depressa, alla riduzione del potere d'acquisto dei consumatori e a condizioni climatiche eccezionalmente miti che hanno fatto posticipare gli acquisti di alcuni prodotti tipicamente invernali. I dettaglianti hanno inoltre indicato che le vendite di ottobre sono state ancora una volta molto inferiori alle previsioni. Il volume effettivo netto delle vendite è stato inferiore alle previsioni in tutte e cinque le categorie di prodotti monitorati, con le maggiori differenze nel settore alimentari e bevande. Complessivamente, i commercianti della zona dell'Euro prevedono che anche le vendite di novembre saranno inferiori alle previsioni. Solo in Italia si sono dichiarati più ottimisti e ritengono che le vendite di novembre dovrebbero rispettare le aspettative. Altri risultati comprendono: Ulteriore diminuzione nel valore degli ordini di merci per rivendita da parte dei commercianti appartenenti ai mercati dell'Euro: questo rispecchia le previsioni di minori vendite in novembre. Tuttavia, il calo degli acquisti è rallentato per il secondo mese consecutivo, attestandosi al valore più basso dal mese di giugno. I prezzi medi d'acquisto pagati in ottobre dai commercianti della zona dell'Euro hanno continuato a salire ad un tasso sostenuto, a causa dell'aumento dei costi di produzione passati alla supply chain e dovuti ad aumenti del prezzo del petrolio e da offerte limitate a livello internazionale nel settore dei metalli. Il tasso d'inflazione dei prezzi d'acquisto è rallentato marginalmente per il quarto mese consecutivo fino ad attestarsi sul valore più basso dal mese di gennaio. Prezzi d'acquisto più alti hanno ulteriormente compresso i margini di profitto, che in ottobre sono calati decisamente per il decimo mese consecutivo. I margini sono stati indeboliti anche dagli sconti concessi per fronteggiare il ristagno delle vendite e una concorrenza agguerrita. I numeri di ottobre mostrano che i livelli di occupazione del settore delle vendite al dettaglio in zona Euro continuano ad essere in diminuzione, come evidenziato un mese fa. In generale, i dettaglianti confermano di aver ridotto il numero di dipendenti in linea con la diminuzione del giro d'affari (soprattutto non sostituendo il personale che lascia il lavoro). |
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TIM: APPROVATI I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2004 CRESCITA DEL 10% DEI RICAVI E DEL MARGINE OPERATIVO LORDO CONSOLIDATO DEL GRUPPO RAGGIUNTO NEL TERZO TRIMESTRE IL BREAK EVEN DELLA START UP GSM IN BRASILE UTILE NETTO DI TIM ITALIA OLTRE 2,1 MILIARDI DI EURO,+16% RISPETTO AL 2003 |
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Roma, 9 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Tim (Gruppo Telecom Italia), presieduto da Carlo Buora, ieri ha esaminato ed approvato, su proposta dell'Amministratore Delegato Marco De Benedetti, la Relazione trimestrale al 30 settembre 2004. I risultati del Gruppo Tim I ricavi consolidati, pari a 9.499 milioni di euro, registrano una crescita del 10% rispetto ai primi nove mesi del 2003 e confermano gli obiettivi di sviluppo sul business domestico e nell'area internazionale; tale crescita si attesta all' 11,4% eliminando gli effetti della variazione dei tassi di cambio. I ricavi dell'area internazionale sono pari a 2.145 milioni di euro, in crescita del 27,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2003 (+35,8% a parita' di cambio); in particolare il Brasile raggiunge 1.262 milioni di euro (+43,4% rispetto allo stesso periodo del 2003, +50,1% a parita' di cambio). Nel terzo trimestre si conferma il positivo trend di sviluppo con ricavi pari a 3.347 milioni di euro, in crescita rispetto allo stesso periodo 2003 del 7,9% (Brasile +37,5%, +50,7% a parita' di cambio). Il margine operativo lordo (Mol) e' pari a 4.574 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto ai primi nove mesi del 2003 (+10,6% a parita' di cambio). L'incidenza del Mol sui ricavi, pari al 48,2% (48,1% nei primi nove mesi del 2003), conferma la positiva performance del Gruppo anche in termini di efficienza e produttivita', grazie ad un attento governo delle dinamiche sui costi. Nel terzo trimestre il Mol e' pari a 1.656 milioni di euro con una crescita sul medesimo periodo 2003 dell' 8%. Depurando il terzo trimestre 2003 dagli effetti positivi dell'annullamento degli oneri per il contributo Tlc (59 milioni di euro) la crescita del Mol nel trimestre e' pari al 12,3%. Il risultato operativo, pari a 3.129 milioni di euro, presenta una crescita del 6,3% rispetto ai primi nove mesi del 2003 (+6,1% a parita' di cambio) ed un'incidenza sui ricavi che raggiunge il 32,9% (34,1% nei primi nove mesi del 2003). Il risultato risente dell'avvio dell'ammortamento della licenza Umts di Tim S.p.a. A livello consolidato (101 milioni di euro, ovvero pari a 1,1 punti percentuali di incidenza sui ricavi). Nel terzo trimestre il risultato operativo raggiunge 1.162 milioni di euro, in crescita del 3,9% rispetto allo stesso periodo 2003. Al netto del citato effetto relativo all'annullamento del contributo Tlc la crescita del risultato operativo nel trimestre si attesta al 9,7%. L'utile netto del Gruppo (al netto delle quote di azionisti terzi) e' pari a 1.664 milioni di euro, inferiore di 306 milioni di euro rispetto allo stesso periodo 2003. Tale risultato, rispetto a quello del 2003, non beneficia degli elementi "non ricorrenti" per 380 milioni di euro al netto degli effetti fiscali (334 milioni di euro per la sopravvenienza attiva relativa all'annullamento del debito maturato al 31.12.2002 per il Contributo Tlc e 46 milioni di euro per svalutazioni del portafoglio partecipate). Il Free Cash Flow operativo (risultato operativo+ammortamenti-investimenti tecnici, al netto della variazione del capitale circolante operativo) e' pari a 2.829 milioni di euro, inferiore di 294 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente. Tale dinamica e' correlata alla crescita degli investimenti industriali (1.279 milioni di euro rispetto a 829 milioni di euro nei primi nove mesi del 2003) oltre a beneficiare, nel 2003, dell'utilizzo di crediti Iva acquisiti con l'incorporazione di Blu per circa 180 milioni di euro. Dopo la distribuzione di dividendi per 2.222 milioni di euro, la posizione finanziaria netta e' positiva e pari a 60 milioni di euro, inferiore di 874 milioni di euro rispetto al 31.12.2003 (934 milioni di euro), Il numero delle linee mobili del Gruppo Tim ha raggiunto i 52 milioni, con un incremento del 16,7% rispetto alle consistenze di fine 2003. Le linee in Brasile raggiungono 11,7 milioni (di cui 6,5 milioni Gsm) con un incremento di 3,4 milioni rispetto al 31.12.2003. I risultati di Tim S.p.a. I risultati dei primi nove mesi 2004 confermano gli obiettivi di crescita sul business ed un miglioramento della redditivita' operativa, in particolare: i ricavi sono pari a 7.381 milioni di euro, con un incremento del 5,7% rispetto ai primi nove mesi del 2003. Sempre piu' significativo l'apporto dei Servizi a Valore Aggiunto (Vas) pari a 927 milioni di euro in crescita del 24,8% e con un'incidenza sui ricavi da servizi pari al 13,2% (11,1% nei primi nove mesi del 2003). I ricavi del terzo trimestre si attestano a 2.578 milioni di euro (+3,9% rispetto allo stesso periodo del 2003), di cui 333 milioni di euro relativi ai Vas (+22,4%). L'arpu dei primi nove mesi del 2004 (ricavo medio mese per linea al netto dei visitor) e' pari a 29 euro, con una crescita del 3,2% rispetto ai primi nove mesi del 2003. L'arpu Vas raggiunge i 3,9 euro (+21,4% rispetto ai primi nove mesi del 2003). L'arpu del terzo trimestre e' pari a 29,9 euro (+2,8%), di cui 4,1 euro da Vas (+17,8%). Tale performance e' trainata dallo sviluppo dei consumi di traffico voce (minuti di traffico relativi ai soli clienti Tim +6,4% rispetto allo stesso periodo 2003) e dalla crescita dei servizi Vas, grazie all'efficacia dell'azione commerciale e alla continua innovazione dei servizi e dei contenuti offerti. Il margine operativo lordo (Mol) si attesta a 4.076 milioni di euro, con una crescita del 7,1% rispetto ai primi nove mesi del 2003. L'incidenza sui ricavi e' pari al 55,2%, in crescita di circa un punto percentuale rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (54,5%), grazie ad un attenta gestione e controllo delle dinamiche sui costi che ha garantito un'efficiente allocazione delle risorse investite. Nel terzo trimestre il Mol e' pari a 1.444 milioni di euro (+1,9% rispetto allo stesso periodo 2003), con un'incidenza sui ricavi pari al 56,0%. La crescita "organica" (ovvero depurando il terzo trimestre 2003 dagli effetti positivi dell'annullamento degli oneri del contributo Tlc, pari a 59 milioni di euro) e' pari al 6,3%. Il risultato operativo e' pari a 3.201 milioni di euro, in miglioramento del 7,8% rispetto ai primi nove mesi del 2003, con un'incidenza sui ricavi del 43,4%, circa un punto percentuale superiore allo stesso periodo dell'esercizio precedente 2003 (42,5%). Il risultato operativo nel terzo trimestre e' in linea con quello dello stesso periodo del 2003 (-0,1%). Escludendo gli effetti del contributo Tlc l'incremento del risultato operativo del terzo trimestre e' del 5,3%. L'utile netto dei primi nove mesi raggiunge i 2.143 milioni di euro (+16,1%) ed e' superiore di 297 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2003. Il risultato beneficia di un provento straordinario netto di 150 milioni di euro realizzato per effetto dello storno delle quote di ammortamento della licenza Umts contabilizzate negli esercizi 2002 e 2003 ai soli fini di deducibilita' fiscale, in virtu' dell'applicazione delle nuove normative civilistiche che impongono la neutralizzazione dai bilanci d'esercizio di tutte le interferenze fiscali. Tale provento e' stato stornato dal risultato consolidato del Gruppo Tim, gia' neutralizzato da tale interferenza (le quote di ammortamento 2002-2003 erano state infatti stornate dal bilancio consolidato dei due esercizi). La posizione finanziaria netta e' positiva e pari a 505 milioni di euro, in flessione di 913 milioni di euro rispetto al 31.12.2003 (positiva per 1.418 milioni di euro), dopo la distribuzione dei dividendi sull'utile del 2003 per 2.200 milioni di euro e pagamento imposte per 1.239 milioni di euro. Con 26,2 milioni di linee, Tim conferma la sua posizione di leader nel mercato domestico. Tale valore non include 533 mila linee "silenti" al fine di garantire maggiore coerenza tra il numero delle linee gestite e lo sviluppo delle attivita'. Il personale (numero di dipendenti) della Tim S.p.a. Al 30 settembre 2004 e' pari a 10.372 unita', in crescita di 349 unita' rispetto al 31 dicembre 2003. Tale incremento e' attribuibile all'insourcing di attivita' di progettazione e realizzazione software, funzionale allo sviluppo del business. Risultati delle principali controllate e collegate estere del Gruppo Tim Brasile (cambio medio real/euro 0,274421451) Nel corso del terzo trimestre e' proseguita l'attivita' di sviluppo delle reti Gsm, tecnologia attraverso la quale il Gruppo Tim Brasil si posiziona come unico operatore a copertura nazionale ed il solo gestore che dispone di una rete nazionale basata su un'unica tecnologia di trasmissione, con conseguenti benefici per il cliente. Tale vantaggio competitivo e' stato riconosciuto dal mercato che colloca oggi il Gruppo Tim Brasil quale leader nazionale in tecnologia Gsm con 6,5 milioni di linee al 30 settembre 2004. Nel terzo trimestre e' proseguita la forte azione commerciale finalizzata allo sviluppo della base clienti associata ad un progressivo e costante miglioramento della performance economica. Quest'ultima e' confermata dal raggiungimento del break even a livello di Mol registrato nel corso del trimestre da parte della start up Tim Celular, a meno di due anni dal lancio del servizio Gsm. Le linee al 30 settembre 2004 sono pari a 11,7 milioni (di cui circa il 55,6% in tecnologia Gsm), in crescita rispetto al 31 dicembre 2003 di 3,4 milioni, con una quota di mercato superiore al 20%. I ricavi del Gruppo Tim Brasil raggiungono 4.598 milioni di reais, con una crescita del 50,1% rispetto ai primi nove mesi del 2003. Il margine operativo lordo (Mol) consolidato e' pari a 875 milioni di reais, superiore del 125,5% rispetto allo stesso periodo 2003. Tale risultato conferma l'attenzione del Gruppo verso una crescita non disgiunta dalle dinamiche di redditivita'. Il risultato operativo e' pari a -318 milioni di reais (- 427 milioni di reais nello stesso periodo 2003). Il miglioramento del risultato e' stato conseguito nonostante il maggior livello di ammortamento relativo al progressivo sviluppo delle infrastrutture di rete e delle piattaforme informatiche di supporto al business. Nel terzo trimestre il risultato operativo e' pari a -39 milioni di reais, in miglioramento di 194 milioni di reais rispetto allo stesso periodo 2003. Gli investimenti industriali realizzati nel periodo sono pari a 1.674 milioni di reais con un incremento del 77,1% rispetto allo stesso periodo 2003. In dettaglio i principali risultati delle societa' operative del Gruppo Tim Brasil. Tim Celular I ricavi sono pari a 1.926 milioni di reais, in crescita rispetto ai primi nove mesi del 2003 (+156,1%). Il margine operativo lordo (Mol), negativo per 127 milioni di reais e' risultato in netto miglioramento rispetto al livello conseguito nei primi nove mesi del 2003 (Mol negativo per 591 milioni di reais); il margine del terzo trimestre 2004 e' positivo per 14 milioni di reais, confermando attraverso il raggiungimento del break even la positiva dinamica della redditivita'. Il risultato operativo si attesta a -689 milioni di reais e risulta in miglioramento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (-876 milioni di reais nei primi nove mesi 2003), pur considerando il maggior livello di ammortamento relativo al sostenuto sviluppo delle infrastrutture industriali. Il numero delle linee al 30 settembre 2004 ammonta a 4,5 milioni, +80,5 % rispetto al 31.12.2003. Gruppo Tim Participaçoes Nel corso del terzo trimestre 2004 si e' perfezionata l'operazione di fusione per incorporazione della Tele Nordeste Celular Participaçoes nella Tele Celular Sul Participaçoes, con contestuale modifica della denominazione sociale di quest'ultima in Tim Participaçoes. A seguito di detta operazione Tim Participaçoes, gia' controllante della Tim Sul, e' divenuta azionista di controllo anche della Tim Nordeste Telecomunicaçoes. Le due societa' operano in tecnologia Tdma e Gsm, rispettivamente nel sud e nel nord-est del Paese. I ricavi conseguiti nei primi nove mesi sono pari a 1.929 milioni di reais, in crescita del 16,3% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio 2003. Il margine operativo lordo (Mol) e' pari a 812 milioni di reais, in crescita del 14,9% rispetto allo stesso periodo 2003, con un'incidenza sui ricavi pari al 42,1% (42,6% nei primi nove mesi del 2003). Il risultato operativo ammonta a 395 milioni di reais (358 milioni di reais nei primi nove mesi del 2003). Il numero delle linee al 30 settembre 2004 ammonta a 5,2 milioni, +22% rispetto al 31.12.2003. I periodi di confronto sono stati definiti con l'aggregazione dei valori riferiti ai due Gruppi preesistenti. Maxitel I ricavi sono pari a 761 milioni di reais, superiori del 15,1% rispetto ai primi nove mesi 2003 grazie alla crescita della base clienti gestita (+39,1% rispetto al 30 settembre 2003). Il margine operativo lordo (Mol) si attesta a 184 milioni di reais (243 milioni di reais nei primi nove mesi 2003), con un'incidenza sui ricavi del 24,2%. Il risultato e' attribuibile sostanzialmente alla dinamica delle spese commerciali tese a contrastare la crescente pressione competitiva oltre che a sostenere la dinamica evolutiva del mercato Gsm. Il risultato operativo e' negativo per 9 milioni di reais, anche per la crescita del livello degli ammortamenti legati allo sviluppo delle infrastrutture tecniche per l'introduzione della tecnologia Gsm; il risultato operativo del terzo trimestre 2004 e' positivo per 7 milioni di reais confermando il trend migliorativo della redditivita'. Il numero delle linee al 30 settembre 2004 e' pari a 2,1 milioni, +31,2% rispetto al 31.12.2003. Nel corso del trimestre, nell'ambito del processo di semplificazione societaria del Gruppo, Tim International ha conferito a Tim Brasil la propria quota di partecipazione detenuta in Maxitel. Per effetto di tale conferimento Tim Brasil e' divenuta, in via totalitaria, azionista di controllo di Maxitel. Successivamente al periodo in esame, Tim Brasil ha conferito a Tim Celular l'intera quota di partecipazione detenuta in Maxitel. Peru' (cambio medio nuevo sol/euro 0,236645503) Tim Peru' Al 30 settembre la societa' ha raggiunto una base clienti pari a 939 migliaia di linee, in crescita rispetto al 31 dicembre 2003 di 316 mila (+50,7%), con una quota di mercato di circa il 25%. I ricavi ammontano a 491 milioni di nuevo soles, in crescita del 39,9% rispetto ai primi nove mesi 2003 correlandosi allo sviluppo della base clienti (+74,9% rispetto al 30 settembre 2003) Il positivo andamento dei ricavi, associato ad un efficace controllo dei costi, ha consentito il raggiungimento di un margine operativo lordo (Mol) positivo pari a 77 milioni di nuevo soles (incidenza sui ricavi del 15,7%) rispetto ad un Mol negativo di 6 milioni di nuevo soles raggiunto nei primi nove mesi del 2003. Il risultato operativo pari a -51 milioni di nuevo soles, evidenzia un netto miglioramento rispetto al periodo di confronto 2003 che presentava un risultato negativo per -117 milioni di nuevo soles. Venezuela (cambio puntuale* bolivar/euro 0,000419722) *in quanto la societa' applica i principi della contabilita' per i Paesi ad alta inflazione Corporación Digitel Il numero delle linee al 30 settembre 2004 ammonta a 1,3 milioni con una crescita di 233 mila clienti rispetto al 30 settembre 2003 (+22%) e di 138 mila clienti rispetto al 31 dicembre 2003 (+12%). I ricavi ammontano a 293.912 milioni di bolivares, in crescita del 45,1% rispetto ai primi nove mesi del 2003, sostenuti dalla crescita della base clienti e da un maggior utilizzo dei servizi Voce e Vas. Il margine operativo lordo (Mol) si attesta a 91.256 milioni di bolivares, in crescita del 41,4% rispetto ai primi nove mesi del 2003, con un'incidenza sui ricavi pari al 31%. Il risultato operativo ammonta a 11.255 milioni di bolivares (-6.699 milioni di bolivares nei primi nove mesi 2003). Successivamente al periodo in esame e' stato sottoscritto, in ragione della natura regionale dell'operatore, un accordo con Cantv Compañia Anónima Nacional Teléfonos de Venezuela per la cessione del 100% del capitale sociale di Digitel, detenuto interamente da Tim International (100% Tim). Il perfezionamento dell'operazione, previsto presumibilmente entro il primo semestre 2005, e' subordinato alla firma degli accordi definitivi ed all'ottenimento delle autorizzazioni necessarie da parte delle competenti autorita' venezuelane. Grecia Stet Hellas Nel terzo trimestre dell'anno la societa' ha proseguito l'impegno sul fronte delle iniziative commerciali e di comunicazione per affermare e rafforzare il proprio posizionamento nell'innovazione tecnologica e nell'offerta, a seguito del lancio dell'Umts e del cambiamento di brand. Tali azioni, finalizzate a contrastare la crescente pressione competitiva del mercato greco, hanno influito sui risultati economici del periodo e sui margini, che si presentano in flessione rispetto allo stesso periodo del 2003 (incidenza del Mol sui ricavi pari al 32,9% rispetto al 36,0% dello stesso periodo del 2003). I ricavi risultano pari a 644 milioni di euro, in crescita del 6,4% rispetto ai primi nove mesi del 2003. Tale crescita e' stata realizzata principalmente grazie al contributo delle offerte commerciali bundled, nonostante la riduzione delle tariffe fisso mobile la cui variazione negativa e' stata superiore al 30% rispetto allo stesso periodo 2003 (circa -27% nel terzo trimestre 2004 verso lo stesso periodo dell'anno precedente). Il margine operativo lordo (Mol) e' pari a 212 milioni di euro (218 milioni di euro nei primi nove mesi 2003), con un'incidenza sui ricavi che si attesta al 32,9%. Il risultato operativo ammonta a 107 milioni di euro (129 milioni di euro nei primi nove mesi 2003) e risente dell'avvio del processo di ammortamento della licenza Umts (circa 6 milioni di euro) e dell'ulteriore accantonamento effettuato nel terzo trimestre 2004 per la risoluzione dell'arbitrato Mobitel (5,4 milioni di euro). Al 30 settembre 2004 la societa' raggiunge una base clienti pari a 2,4 milioni di linee, in crescita rispetto al 31 dicembre 2003 di 11 mila linee (+0,5%), con una quota di mercato del 22%. In data 12 ottobre 2004 l'Assemblea degli azionisti di Stet Hellas Telecommunications S.a. Ha deliberato la modifica della denominazione sociale in Tim Hellas Telecommunications S.a. Turchia (societa' collegata) Tt&tim Continua il processo di integrazione industriale delle attivita' operative degli ex operatori Aria/is Tim e Aycell. La societa' opera con il nuovo brand "avea", lanciato al termine del primo semestre 2004. Il numero delle linee al 30 settembre 2004 e' pari a 5,3 milioni, con una quota di mercato di circa il 16%. In data 5 ottobre 2004 l'Assemblea degli azionisti di Tt&tim ha deliberato il cambiamento della denominazione sociale da Tt&tim I.h.a.s. Ad Avea I.h.a.s, pervenendo pertanto alla piena identificazione con il nuovo brand. Approvato il calendario eventi societari 2005 Il Consiglio di Amministrazione, infine, ha approvato le date previste per i principali eventi societari e per la diffusione dei dati economici e finanziari nell'anno 2005, come riportato nel seguente calendario: Date previste ed Eventi societari e di diffusione dei dati economici e finanziari per l'anno 2005 10 febbraio 2005 Consiglio di Amministrazione per l'esame dei risultati preliminari al 31 dicembre 2004; 15 marzo 2005 Consiglio di Amministrazione per l'esame del progetto di bilancio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2004. I suddetti documenti saranno resi disponibili al pubblico entro 90 giorni dalla chiusura dell'esercizio e, pertanto, ai sensi dell'art. 82 della deliberazione Consob n. 11971/99 (e successive modifiche e integrazioni) la relazione trimestrale relativa al quarto trimestre 2004 non verra' predisposta; 21 aprile 2005 Assemblea degli Azionisti per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2004 e presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2004. Di conseguenza si prevede che l'eventuale dividendo relativo all'esercizio 2004 verra' messo in pagamento nel mese di maggio 2005; 5 maggio 2005 Consiglio di Amministrazione per l'esame della relazione del primo trimestre 2005; 25 luglio 2005 Consiglio di Amministrazione per l'esame dei risultati preliminari del primo semestre 2005; 6 settembre 2005 Consiglio di Amministrazione per l'esame della relazione del primo semestre 2005. Il suddetto documento sara' reso disponibile al pubblico entro il 13 settembre 2005 e, pertanto, ai sensi dell'art. 82 della deliberazione Consob n. 11971/99 (e successive modifiche e integrazioni) la relazione trimestrale relativa al secondo trimestre 2005 non verra' predisposta; 3 novembre 2005 Consiglio di Amministrazione per l'esame della relazione del terzo trimestre 2005. Le conference call per la presentazione dei dati contabili alla Comunita' Finanziaria saranno tenute, di norma, nello stesso giorno di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione. Nel caso in cui dovessero verificarsi eventuali variazioni delle date suindicate, le stesse saranno tempestivamente comunicate. |
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TERNA: RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2004 PRIMI NOVE MESI 2004 IN FORTE CRESCITA RISPETTO AL 2003 RICAVI A 786,8 MILIONI DI EURO, + 23,3% EBITDA A 538,2 MILIONI DI EURO, + 26,2% EBIT A 398 MILIONI DI EURO, + 70,8% UTILE NETTO A 181,5 MILIONI DI EURO, +139,1% |
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Roma, 9 Novembre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Terna Spa, riunitosi ieri sotto la presidenza di Fulvio Conti, ha esaminato e approvato i risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2004. Il presidente Fulvio Conti ha commentato: ”Con l’eccellente performance dei primi nove mesi, in netta crescita rispetto a quella realizzata nel 2003, Terna dimostra di saper conseguire risultati di assoluto rilievo. Possiamo quindi confermare le nostre previsioni sul buon andamento dell’intero esercizio e le nostre prospettive di stabile e sicura generazione di valore”. I ricavi dei primi nove mesi del 2004 aumentano di 148,6 milioni di euro (102,9 milioni di euro per la Capogruppo e 45,7 milioni di euro per le controllate) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente pro-forma (in crescita del 23,3%); per i nove mesi come per il trimestre l’incremento è essenzialmente riconducibile al corrispettivo di utilizzo delle reti per effetto dei maggiori ricavi per il trasporto di energia nella rete di trasmissione italiana e brasiliana (in totale 147,6 milioni di euro). Per quanto riguarda il canone di locazione relativo alla rete italiana, questo risente del fattore di stagionalità dovuto alla delibera 05/04 dell’Aeeg che ha introdotto le nuove fasce tariffarie a partire dal mese di aprile; tale fattore sarà parzialmente riequilibrato nell’ultimo trimestre dell’anno. I costi d’esercizio, pari a 248,6 milioni di euro (223,2 milioni di euro per la Capogruppo e 25,4 milioni di euro per le controllate), risultano in crescita del 17,4% rispetto al dato dello stesso periodo dell’anno precedente pro-forma (+ 36,8 milioni di euro) e riflettono lo sviluppo delle attività registrato nel periodo. In particolare si evidenziano i maggiori costi legati all’Ipo (per ca. 10 milioni di euro) e alla piena operatività delle controllate brasiliane (ca. 12 milioni di euro), a cui si aggiungono sopravvenienze passive a carico della Capogruppo per conguagli sul canone di locazione della rete riferiti agli esercizi 2002 e 2003 (per complessivi 15 milioni di euro). L’ebitda (margine operativo lordo) cresce del 26,2% a 538,2 milioni di euro, rispetto a 426,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2003 pro-forma. Le controllate brasiliane contribuiscono per 58,7 milioni di euro, rispetto ai 24,9 milioni di euro del corrispondente periodo del 2003 pro-forma. L’ebitda rappresenta il 68,4% dei ricavi, con un’incidenza lievemente superiore al corrispondente periodo del 2003 pro-forma (66,8%). L’ebit (Risultato operativo) cresce del 70,8%, raggiungendo 398 milioni di euro rispetto a 233 milioni di euro dello stesso periodo del 2003 pro-forma; esso beneficia della riduzione di circa 72 milioni di euro degli ammortamenti, principalmente legata alla ridefinizione, a fine 2003, della vita economica utile degli impianti (nei primi nove mesi del 2003 i cespiti erano ancora ammortizzati in base alle precedenti aliquote). L’utile netto si attesta a 181,5 milioni di euro (in crescita del 139,1% rispetto al medesimo periodo del 2003) dopo aver scontato oneri finanziari netti per 63 milioni di euro e imposte sul reddito per 139 milioni di euro, di cui 39,2 milioni per imposte differite nette. Gli investimenti nei primi nove mesi del 2004 sono pari a circa 213 milioni di euro, di cui 183,1 milioni relativi alla Capogruppo; nei primi nove mesi del 2003 gli investimenti relativi alla sola Capogruppo ammontavano a circa 160 milioni di euro. Il capitale investito netto al 30 settembre 2004 è di 3.519,2 milioni di euro, in lieve flessione rispetto a quello di fine dicembre 2003 (3.571,8 milioni di euro). Il patrimonio netto inclusivo delle quote di terzi alla fine del periodo in esame è pari a 1.769,3 milioni di euro (2.966,4 milioni di euro al 31 dicembre 2003), mentre l’indebitamento finanziario netto ammonta a 1.749,9 milioni di euro (605,4 milioni di euro al 31 dicembre 2003). Il rapporto debt/equity a fine settembre 2004 è quindi pari a 0,99 (0,20 al 31 dicembre 2003). I dipendenti del Gruppo a fine settembre 2004 sono 2.958, in crescita di 121 unità rispetto a fine 2003 (+4,2%); il dato riflette sia l’adeguamento della struttura organizzativa conseguente alla quotazione in borsa della società sia l’ingresso di nuove risorse nelle società brasiliane a seguito della loro completa operatività. I ricavi del terzo trimestre 2004 sono in crescita del 43,8%, passando da 186,3 milioni di euro del terzo trimestre 2003 pro-forma a 267,9 milioni di euro del periodo in esame. Tale aumento è essenzialmente identificabile nel corrispettivo di utilizzo della rete (81,1 milioni di euro) dovuto ai maggiori ricavi per il trasporto di energia sia sulla rete di trasmissione nazionale (66,6 milioni di euro) che sulla rete brasiliana per l’entrata in esercizio nella primavera del 2004 dell’ intera linea Novatrans (14,5 milioni di euro). I costi d’esercizio, pari nel trimestre a 77,2 milioni di euro (66,7 milioni di euro per la Capogruppo e 10,5 milioni di euro per le controllate), subiscono un incremento di 9,2 milioni di euro (pari al 13,5%) verso il dato pro-forma dello stesso periodo dell’anno precedente, essenzialmente attribuibile alla completa operatività delle linee brasiliane (+6,3 milioni di euro). L’ebitda (margine operativo lordo) cresce del 61,2%, passando da 118,3 milioni di euro del terzo trimestre 2003 proforma a 190,7 milioni di euro nel periodo in esame, con un incremento di circa 72 milioni di euro. In particolare, l’Ebitda delle controllate brasiliane si attesta a 21,7 milioni di euro, rispetto ai 13,6 milioni di euro del corrispondente periodo del 2003 pro-forma. L’ebit (risultato operativo) si attesta a 144,8 milioni di euro con un incremento del 160% (pari a circa 89,1 milioni di euro) rispetto ai 55,7 milioni di euro del terzo trimestre 2003 proforma, e beneficia della riduzione di circa 22 milioni di euro degli ammortamenti, principalmente legata alla ridefinizione, a fine 2003, della vita economica utile degli impianti. L’utile netto balza a 79,3 milioni di euro, a fronte dei 16,6 milioni di euro registrati nel terzo trimestre del 2003 pro-forma, dopo aver scontato oneri finanziari netti per 14,1 milioni di euro e imposte sul reddito per 50,6 milioni di euro, di cui 13,4 milioni per imposte differite nette. Gli investimenti del trimestre sono pari a circa 76 milioni di euro, di cui circa 74 milioni relativi alla Capogruppo. |
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GRANDI NAVI VELOCI S.P.A.: L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI HA NOMINATO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PER IL BIENNIO 2004 – 2005. ALDO GRIMALDI CONFERMATO PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ |
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Genova, 9 novembre 2004 - L’assemblea degli Azionisti di Grandi Navi Veloci S.p.a. - compagnia di navigazione attiva nel trasporto di merci e passeggeri con auto al seguito nel Mediterraneo e quotata al Mercato Telematico della Borsa Italiana S.p.a.- riunitasi ieri a Genova, ha provveduto all’aumento del numero dei Membri del Consiglio di Amministrazione da 7 a 9 e alla conseguente nomina dello stesso per il biennio 2004-2005. Aldo Grimaldi, è stato confermato nella carica di Presidente, mentre Paolo Colonna, Gianluca Andena, Ferruccio Rossi, Alessandra Grimaldi, Guido Alpa, Stefano Zara, Umberto Nicodano e Marco Arato sono stati nominati Consiglieri. Nella stessa sede, l’Assemblea ha inoltre provveduto a nominare i componenti del Collegio Sindacale in carica per il medesimo periodo, che risulta composto da Nicola Coccia, Presidente, Barbara Tadolini e Massimo Bellavigna, Sindaci Effettivi, e da Maurizio Bregante e Pietro Villa, Sindaci Supplenti. |
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IL GRUPPO HENKEL NEL TERZO TRIMESTRE 2004 HA AUMENTATO LE VENDITE DEL 20,8%, AL NETTO DELLE RETTIFICHE DI CAMBIO, GRAZIE SOPRATTUTTO ALL’ACQUISIZIONE DI DIAL |
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Milano, 9 novembre 2004 - “I tassi di crescita a due cifre per quanto riguarda le vendite nel Nord America, in America Latina e nell’area Asia-pacifico confermano la nostra strategia regionale” ha dichiarato Ulrich Lehner, presidente del Consiglio d'Amministrazione di Henkel Kgaa. “Gli sviluppi nelle divisioni Detersivi e Cosmetica indicano inoltre che le nostre iniziative del mercato cominciano a sortire i primi effetti ” Performance positive anche per Henkel Italia che registra nei primi nove mesi del 2004 un fatturato pari a 540 milioni di euro con un incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno dell’1,3%. Nel terzo trimestre 2004, il Gruppo Henkel ha realizzato vendite per 2,8 miliardi di euro. Al netto delle rettifiche di cambio, questo corrisponde ad un aumento del 20,8%. Al netto delle rettifiche di cambio e delle acquisizioni/dismissioni, la crescita organica del fatturato è stata del 4,2%. Le vendite in Germania hanno mostrato una piccola ripresa, crescendo dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2003. Le divisioni Henkel Technologies e Adesivi al consumo e per uso professionale hanno dato un contributo notevole alla crescita del Gruppo, sostenuto dalla sviluppo positivo sperimentato dai settori Detersivi e Cosmetica. Il profitto operativo (Ebit) per il Gruppo è aumentato del 20,4% al netto delle rettifiche di cambio. Al lordo degli aggiustamenti, l’Ebit è stato del 16,7% superiore rispetto al 2003, a 202 milioni di euro. L’utile sulle vendite è rimasto invariato allo stesso livello dello scorso anno (7,3%). Il reddito sul capitale investito (Roce) nel terzo trimestre è diminuito passando dal 2,7% al 13,1%, una riduzione causata dall’aumento del capitale investito determinato dalle acquisizioni. I costi supplementari di finanziamento per l’acquisizione di Dial e l'assenza di interessi attivi derivanti dal prestito concesso a Cognis hanno provocato un aumento degli interessi passivi. Di conseguenza, i risultati finanziari sono scesi di 13 milioni di euro a –2 milioni di euro nel trimestre. Con un’aliquota d’imposta più bassa, pari a 32,5%, l’utile trimestrale al netto delle partecipazioni di minoranza è aumentato dell’11% portandosi a 131 milioni di euro. L’utile per azione privilegiata è cresciuto, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, da 0,82 a 0,92 euro (pari a +12,2%). Al lordo dell'ammortamento dell'avviamento, l’utile per azione privilegiata ammonta a 1,27 euro, con un aumento del 21% rispetto al terzo trimestre 2003. Prospettive Henkel conferma l’andamento attuale delle vendite e del fatturato. Le misure adattate per assicurare gli obiettivi di guadagno e le posizioni di mercato per il 2004 sono state introdotte e migliorate. Il Gruppo Henkel prevede quindi una crescita organica delle vendite (al netto delle rettifiche di cambio e delle acquisizioni/dismissioni) al di sopra del 2%. Oltre allo sviluppo positivo realizzato nelle divisioni Detersivi e Cosmetica, i principali contributi si attendono dal segmento Adesivi per il consumo e per uso professionale e dalla divisione Henkel Technologies. Le attività di Dial, che ora sono state integrate all'interno del business Henkel, mostreranno questo anno una crescita organica delle vendite del 3 – 4%. Compreso Dial, Henkel continua a prevedere una crescita degli utili al lordo di interessi, imposte e ammortamento dell’avviamento (Ebita) di circa il 20%, al netto delle rettifiche di cambio. Henkel prevede un crescita del profitto operativo (Ebit), al netto delle rettifiche di cambio, intorno al 15%. Anche per gli utili per azione privilegiata (Eps) è prevista una crescita di circa il 15% al lordo dell’ammortamento dell’avviamento. In queste previsioni non rientrano voci straordinarie derivate dalla transazione prevista con Clorox. |
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"IL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI: SCENARI FUTURI PER LA POLITICA ESTERA" |
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Milano, 9 novembre 2004 – Questa sera alle ore 18.00, si terrà presso l'Ispi un incontro sul tema: "Il nuovo Presidente degli Stati Uniti: scenari futuri per la politica estera" Interverranno: Boris Biancheri, Presidente dell'Ispi, già ambasciatore italiano a Washington, Moisés Naím, Direttore di Foreign Policy e Raymond Tanter, Docente di Scienze Politiche all'Università del Michigan. L'evento concluderà il ciclo "Elezioni Usa 2004 - Analisi di una campagna cruciale", promosso dalla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano in collaborazione con l'Ispi e il Consolato Generale Usa di Milano. Infolink: www.Ispionline.it |
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REGNO UNITO: GIORNATA D'INFORMAZIONE SULLA PRIORITÀ DEL 6PQ NANOTECNOLOGIE, MATERIALI MULTIFUNZIONALI E NUOVI PROCESSI (NMP) |
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Bruxelles, 9 novembre 2004 - In novembre, un Ncp (Punto di contatto nazionale) britannico organizza due giornate d'informazione sulla priorità Nanotecnologie, materiali multifunzionali e nuovi processi (Nmp) del Sesto programma quadro (6Pq). Le date e le località sono: 16 novembre, Londra; 22 novembre, Birmingham. Gli eventi sono stati organizzati in vista del terzo pacchetto d'inviti a presentare proposte nell'ambito della priorità Nmp. Le presentazioni illustreranno le modalità di partecipazione, i temi coperti, le esperienze di un leader di progetti 6Pq, i suggerimenti di un ex valutatore di proposte, le regole di partecipazione delle Pmi (Piccole e medie imprese), e il modo migliore di prepararsi al Settimo programma quadro (7Pq). Sarà lasciato spazio alle discussioni, ai contatti di rete e agl'interventi di rappresentanti della Commissione europea. Infolink: http://fp6uk.Ost.gov.uk/default.aspx o: Dr Catherine Halliwell E-mail: nmp@fp6uk.Co.uk Tel: +44 870 1910113 |
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CONVEGNO: “LA MODA A UNA SVOLTA” RIPENSAMENTO DEL MODELLO FAMILIARE PER COMPETERE IN UN MERCATO SEMPRE PIÙ COMPLESSO |
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Milano, 9 novembre 2004 - Banca Intesa e Pambianco rinnovano il prossimo 9 novembre il loro sodalizio nel Fashion System. Organizzeranno infatti a Milano un Convegno sulle strategie future delle Imprese della Moda alla luce dei cambiamenti che il mercato prospetta. Il Convegno, strettamente su invito, si svolgerà presso la sede di Borsa Italiana, Palazzo Mezzanotte, dalle ore 9.00 alle ore 17.30. Corrado Passera, Amministratore Delegato e Ceo di Banca Intesa, e Giovanni Bozzetti, Assessore alla Moda, Turismo e Grandi Eventi del Comune di Milano, apriranno i lavori della giornata. L’incontro, tradizionale appuntamento tra gli operatori del settore, proseguirà con gli interventi di Paolo Zegna, Presidente di Sistema Moda Italia, di Gregorio De Felice, Chief Economist di Banca Intesa, che presenterà lo studio dal titolo “La moda italiana nello scenario economico internazionale”, di Mario Boselli, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, di Carlo Pambianco, Presidente della Pambianco, che presenterà una Ricerca dal titolo “Ripensamento del modello familiare nella Aziende della Moda” e, infine, di Massimo Capuano, Amministratore Delegato della Borsa Italiana. La mattinata sarà chiusa dall’intervento dell’On. Adolfo Urso, Vice Ministro alle Attività Produttive con delega per il Commercio Estero. All’apertura dei lavori, nel pomeriggio, ci sarà un’intervista video a Giorgio Armani da parte di Mariella Milani, critico di moda del Tg2. A seguire, la stessa coordinerà anche la Tavola Rotonda a cui quest’anno parteciperanno Giovanni Burani (Mariella Burani), Claudio Del Vecchio (Brooks Brothers), Matteo Marzotto (Marzotto), Gaetano Miccichè (Banca Intesa), Mario Moretti Polegato (Geox), Francesco Trapani (Bulgari) e Santo Versace (Gianni Versace). Seguirà un dibattito con i partecipanti e la stampa. |
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L’ASSISTENZA ALLE CATEGORIE SVANTAGGIATE COME GLI ANZIANI E I PORTATORI DI HANDICAP: ASSICURARSI SENZA ESSERE MILIARDARI |
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Milano, 9 novembre 2004 - Una indagine condotta da Cittadinanza Attiva rivela che una larga percentuale di cittadini richiede forme di assistenza per la cura della salute e per la salvaguardia dei beni immobili. Il convegno organizzato da Edipi Conference, raccoglie esperienze e progetti e prende in esame l’intera ramificazione dell’offerta delle compagnie di assistenza assicurativa. L’apertura dei lavori sarà affidata a Marco Fusciani, vice direttore generale dell’Ania, che avrà il compito di tracciare il perimetro di una problematica composita, utilizzando come base i contenuti del “Libro Bianco” di Ania: uno studio effettuato sullo stato dell’arte e sulle prospettive del settore, che evidenzia quanto sia importante far combaciare le linee strategiche e di sviluppo del comparto dell’Assistenza con le indicazioni del Piano nazionale socio sanitario. Seguirà una serie di proposte innovative, che si avvalgono di nuove tecnologie: Siete all’estero in vacanza ed essendo costretti a ricorrere a cure mediche c’è necessità di reperire le vostre cartelle mediche custodite in strutture sanitarie in Italia? Attraverso una piattaforma informatica il medico straniero è messo in condizione di accedere a tali informazioni in tempo reale grazie al collegamento tra le strutture delle località turistiche estere e la rete ospedaliera Italiana. E’ quanto verrà presentato da Francesco Landolfi, amministratore delegato di Filo Diretto World Care, insieme ai sistemi Best Opinion, per un teleconsulto direttamente da casa con rinomati specialisti, e Home Care, per un continuo tele-monitoraggio della salute di persone che non possono muoversi da casa. Sul tema dell’Assistenza sanitaria è impegnata anche Europ Assistance Italia, il cui direttore assicurativo e riassicurativo Piergiuseppe Scoglio, nell’ambito del progetto Dimensione Salute, presenterà le novità dei servizi Second Opinion, per la telemedicina, e Distance Care che permette collegamenti da località remote con una centrale operativa per effettuare una diagnosi a distanza o supportare quella effettuata dal medico del luogo. Decurtare punti dalla patente non sarà così semplice se si è in possesso di una polizza di Tutela Giudiziaria. Un incidente d’auto o infrazioni varie possono costare la perdita di punti dalla patente anche a chi fa dell’auto un mezzo di lavoro e non tutti possono permettersi un buon avvocato in grado di dimostrare l’infondatezza di una contestazione. Una polizza di Tutela Giudiziaria mette in grado qualsiasi comune cittadino di poter usufruire di un’assistenza legale di elevata qualità senza essere miliardario. Sul tema interverrà Ole Neuhaus, amministratore delegato di Arag, compagnia di assicurazione specializzata nel ramo Tutela Giudiziaria, che illustrerà tutti i vantaggi che un’assicurazione di questo tipo offre a famiglie e imprese. Marino Ercolani, direttore generale di Ala Assicurazioni , mostrerà come flessibilità e tecnologia siano strumenti fondamentali per conquistare e allargare il mercato, anche alla luce di dati non troppo confortanti sullo stato anagrafico della popolazione italiana, con la durata media della vita che si attesta sui 77 anni e con il 18% dell’attuale popolazione che supera i sessantacinque anni, (dato destinato a salire nel 2030 quando arriverà al 27%). Stefano Maccioni, responsabile nazionale giustizia per i diritti di Cittadinanza Attiva, porterà il punto di vista del consumatore e presenterà i risultati di una recente ricerca che mette in luce quelle che sono le aspettative degli italiani in tema di assicurazioni e assistenza . Il convegno è realizzato con il contributo di Ala Assicurazioni, Arag, Europ Assistance e Filo Diretto organizzato da Edipi Conference si terrà il 9 novembre a Milano presso l’Hotel Executive, via Don Luigi Sturzo 45, dalle ore 8,30 alle 13,00. Per programma completo, informazioni e iscrizioni: http://www.Edipi.com/conference/rc_auto/ |
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NEL 2004 EXPORT IN SENSIBILE RIPRESA (+7%) DALLA CONVENTION MONDIALE DELLE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO PANORAMA AGGIORNATO DELLE AZIENDE CHE ESPORTANO: OLTRE 450 MILA, MA TROPPO PICCOLE |
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Bologna, 9 novembre 2004 – In rappresentanza di 23 mila imprenditori sparsi nei cinque continenti, le 71 Camere di Commercio Italiane all’Estero (Ccie) affrontano oggi e domani la parte pubblica della loro Convention Mondiale di Bologna (6-10 novembre), prima della chiusura di mercoledì in cui sono previsti oltre 1.000 incontri con imprenditori ed enti decisi a sondare la strada dell’export. Gli organizzatori della Convention, Gian Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Bologna, ed Edoardo Pollastri, Presidente vicario di Assocamerestero, hanno intanto presentato oggi alla stampa un primo bilancio dei lavori e una serie di valutazioni e di analisi economiche inedite che presentano per l’export italiano uno scenario in sensibile ripresa. Se Bologna registra la maggior performance dal 1991 (+12% sul 2003), secondo Assocamerestero, l’associazione delle Ccie, a fine anno l’export italiano dovrebbe essere cresciuto del 7%. Un dato supportato dal quadro macroeconomico del periodo gennaio-agosto 2004: +7,1% rispetto ai primi otto mesi del 2003. Oggi le imprese italiane che esportano sono 180 mila, altre 150 mila ne hanno le potenzialità e in totale (importatori compresi) sono 461 mila quelle più o meno direttamente implicate nel processo di internazionalizzazione. Queste le caratteristiche delle aziende esportatrici (5 milioni di addetti): piccola dimensione (il 61% ha fino a 9 addetti, il 93% meno di 50), elevato dinamismo, scarsa continuità nell’esportare, ridotta capacità di operare su più mercati. L’unione Europea assorbe il 55,4% del nostro export e resta il principale mercato. Seguono Europa centro orientale (11,9%), nord America (7,4%), Asia orientale (6,7%). Tra i competitor emergenti fa paura la Cina. Dal 1999 al 2003 la quota di mercato italiana nell’Ue è rimasta stabile, mentre quella cinese è passata dal 2,3% al 3,6%. Dando un giudizio molto positivo sulla Convention, Pollastri ha ricordato che solo lo scambio e la conoscenza reciproca possono consentire la necessaria tensione per il raggiungimento di obiettivi comuni. “Occorre stimolare lo spirito imprenditoriale”, ha aggiunto, “e offrire alle nostre imprese gli strumenti per essere competitive sui mercati mondiali. Le aziende che esportano possono essere molte di più. Abbiamo offerto informazioni e spunti importanti ed è per questo che i lavori in corso a Bologna hanno riscosso gli interesse di tutti i ministeri e degli apparati istituzionali direttamente coinvolti nell’elaborazione delle politiche per l’internazionalizzazione”. “Grazie a questo evento”, ha commentato Gian Carlo Sangalli, “la Camera di Commercio di Bologna e la rete delle Camere di Commercio italiane e internazionali hanno potuto presentare agli imprenditori italiani di tutto il mondo un modello di economia fatto di eccellenze, non solo imprenditoriali, in grado di unire e di stimolare una competizione caratterizzata esclusivamente dalla capacità. Bologna continua a porsi come modello di sviluppo di piccole e medie imprese che tenacemente si rivolgono verso l’estero. Ma anche come modello di un sistema istituzionale imprenditoriale, associativo e infrastrutturale che lavora insieme per costruire strade percorribili di sviluppo e innovazione”. |
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MILANO PASSA IN RASSEGNA GLI “ARCHIMEDE” DEL TERZO MILLENNIO OGGI LA PRESENTAZIONE DI “BREVETTI EUROPEI IN MOSTRA” |
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Milano, 9 novembre 2004 - L’innovazione chiama? La concorrenza si fa serrata? Milano risponde all’appello raccogliendo la sfida aperta sul campo della competitività. “Brevetti europei in mostra” è la testimonianza più significativa di questa esigenza di modernità. La manifestazione, giunta alla seconda edizione, nasce in stretta connessione con l’attività di supporto alle piccole medie imprese, promossa da Provincia di Milano, Regione Lombardia e Camera di Commercio di Milano attraverso il “Bando per il sostegno ai processi di brevettazione europea ed internazionale” nel 2003. Alla mostra saranno esposti i 39 progetti più significativi emersi tra le 231 proposte pervenute, selezionati seguendo le vocazioni principali del territorio nei settori biotech, Ict e materiali avanzati. Obiettivo principale è quello di illustrare, anche visivamente, la ricchezza che contraddistingue il tessuto produttivo della provincia di Milano, frutto di conoscenze, cognizioni tecniche e competenze. Innovazione, ricerca e creatività le tre parole d’ordine dell’attività intrapresa. La presentazione della mostra sarà: martedì 9 novembre alle ore 11,30, Sala Esposizioni, Palazzo Affari ai Giureconsulti, Piazza Mercanti 2 , Milano. Alla presentazione interverranno: Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano, Giorgio Pozzi, assessore all’Artigianato, New Economy, Ricerca e Innovazione Tecnologica della Regione Lombardia, Massimo Sordi, vicepresidente della Camera di Commercio di Milano, Luigi Vimercati, assessore al lavoro, economia, innovazione della Provincia di Milano. |
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AI FRANCE KLM:TRAFFICO OTTOBRE 2004 ATTIVITÀ TRASPORTO PASSEGGERI SOSTENUTA: TRAFFICO IN AUMENTO DEL 6,4% ATTIVITÀ MERCI DINAMICA: TRAFFICO IN AUMENTO DEL 10,5% |
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Roma, 9 novembre 2004 - Attività trasporto passeggeri L'attività trasporto passeggeri del gruppo Air France-klm rimane sostenuta durante il mese di ottobre con una progressione del 6,4% del traffico per capacità in aumento del 5,9%. Il load factor si stabilisce a 79,5%, in aumento di 0,4 punti. Il gruppo ha trasportato più di 5,7 milioni di passeggeri in ottobre (+ 2,1%). Le rotte transatlantiche continuano a registrare un ritmo sostenuto del traffico (+9,3%) con un miglioramento del load factor (+2,5 punti a 86,0%). L’attività rimane dinamica anche in Asia, anche se la forte crescita del traffico (+13,0%) é inferiore allo sviluppo della capacità (+17,9%). Anche se in regressione di 3,6 punti, il load factor si stabilisce comunque ad un buon livello: 83,4%. La situazione é soddisfacente sulla rete Africa & Medio Oriente, con un traffico in progressione del 4,4% per un’offerta in aumento del 4,8%. Il load factor si stabilisce a 77,7% (-0,3 punti). Sulla rete Caraibi & Oceano Indiano, il load factor guadagna 4,5 punti a 81,1%, con un traffico in progressione dell’1,2% malgrado una diminuzione del 4,5% della capacità. Sulla rete medio raggio europea (ivi compreso il mercato domestico francese), il traffico rimane stabile (+0,3%) mentre l’offerta aumenta del 2,6%. Il load factor si stabilisce a 68,5% (-1,6 punti). Entrambe le compagnie hanno registrato una buona performance durante il mese di ottobre: Il load factor di Air France migliora di 0,5 punti a 77,3%, con una progressione del traffico del 6,2% e dell'offerta del 5,5%. Il traffico di Klm aumenta del 6,7% in linea con l’offerta. Il load factor rimane stabile a 83,3%. Attività cargo Anche l’attività merci del gruppo Air France-klm registra una performance positiva con un miglioramento del load factor di 1,3 punti a 71,5%; il traffico aumenta del 10,5% per un’offerta a +8,4%. - Il traffico merci di Air France aumenta di 11,8% per un’offerta in crescita del 9,3%. Il load factor si stabilisce a 66,6% (+1,5 punti). - Il traffico merci di Klm progredisce dell’8,8% mentre la capacità aumenta del 7,1%. Il load factor si stabilisce a 78,7% (+1,2 punti). |
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SPAGNA: ALSTOM SI AGGIUDICA UN CONTRATTO DA 60 MILIONI DI EURO PER LA FORNITURA DI CONVOGLI METROPOLITANI |
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Milano, 9 novembre 2004 - Ferrocarrils de la Generalitat Valenciana (Fgv), l’azienda pubblica spagnola che controlla e gestisce il trasporto ferroviario, metropolitano tranviario della regione di Valencia, ha ordinato ad Alstom 10 convogli, formati da quattro carrozze ciascuno, per un totale di 60 milioni di euro. I treni sono realizzati nel sito produttivo Alstom di Valencia e circoleranno sulle linee metropolitane 3 e 5. La consegna dei convogli inizierà nel 2006. Nel 2003 la linea metropolitana di Valencia, che si estende per circa 133 km, ha trasportato oltre 51 milioni di passeggeri. L’attuale flotta metropolitana comprende 18 treni da tre carrozze, realizzati da Alstom nel 1995, e 9 metropolitane leggere in servizio sulla linea Denia-alicante, ordinate da Fgv nel 2003. Con più di 35 linee di produzione e la presenza in più di 60 paesi, Alstom Transport offre una gamma di prodotti e servizi per il materiale rotabile, di segnalazione ed infrastrutture elettriche e meccaniche, così come servizi di manutenzione e ripristino per quattro differenti tipologie di clientela: operatori ed autorità competenti nel trasporto urbano; operatori nel trasporto passeggeri di lunga percorrenza e proprietari di materiale rotabile; operatori nel trasporto merci; proprietari delle infrastrutture ferroviarie. Alstom Transport, con un fatturato di 4.9 miliardi di euro nell’esercizio 2003-2004, è tra i maggiori fornitori mondiali per l’industria ferroviaria. |
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PRONUNCIATE IERI LE CONCLUSIONI DELL'AVVOCATO GENERALE CHRISTINE STIX-HACKL NELLE CAUSE: C-128/03 E C-129/03, AEM SPA E A. / AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E PER IL GAS E A. MERCATO INTERNO DELL'ENERGIA ELETTRICA, AIUTI DI STATO, DIVIETO DI DISCRIMINAZIONE NELL'ACCESSO ALLA RETE ELETTRICA NAZIONALE |
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Lussemburgo, 9 novembre 2004 - Il mercato dell'energia elettrica è disciplinato dalla direttiva comunitaria 96/92/Ce che ne stabilisce le norme comuni per la generazione, la trasmissione e la distribuzione. Nell'ordinamento italiano tale direttiva é stata attuata con decreto legislativo 16 marzo 1999, n.79, di liberalizzazione del mercato interno, il quale ha stabilito che per l'accesso e l'uso della rete di trasmissione elettrica nazionale è dovuto al gestore un corrispettivo, determinato indipendentemente dalla localizzazione geografica degli impianti di produzione e dei clienti finali, e comunque, sulla base di criteri non discriminatori. La misura del corrispettivo è fissata dall'Autorità per l'energia elettrica ed il gas (Aeeg). Le società elettriche Aem Spa e Aem Torino Spa si sono rivolte al Tar Lombardia e, in secondo grado, al Consiglio di Stato per lamentare l'incompatibilità di due delibere dell'Aeeg e del decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato del 26 gennaio 2000 con la direttiva e con le disposizioni comunitarie in tema di aiuti di Stato (artt. 87 e seguenti Ce). Gli atti normativi impugnati prevedono una maggiorazione nei corrispettivi (cd. Onere idrogeotermoelettrico) per l'accesso e l'uso della rete di trasmissione nazionale dell'energia elettrica a carico di determinati impianti idroelettrici e geotermoelettrici, lasciando esenti le altre categorie di impianti di produzione. Tali maggiorazioni servirebbero a finanziare gli oneri generali del sistema elettrico. Il 14 gennaio 2003 il Consiglio di Stato ha sottoposto due questioni pregiudiziali alla Corte di Giustizia delle Comunità Europee chiedendo: 1) se il regime di prelievo introdotto dalla normativa italiana implichi un aiuto di Stato in favore delle imprese produttrici non colpite dalla maggiorazione; 2) che venga accertata la compatibilità del suddetto regime con il principio di non discriminazione nell' accesso al mercato dell'energia elettrica, sancito dalla direttiva comunitaria 96/92. Il Consiglio di Stato ritiene che, dall'esame complessivo delle disposizioni controverse, si possa desumere la legittimità dell'onere idrogeotermoelettrico, il quale troverebbe fondamento nella necessità di porre rimedio ai vantaggi indebiti ed agli squilibri della concorrenza innescati nel primo periodo (2000-2006) dalla liberalizzazione del mercato elettrico. Il Consiglio di Stato ritiene: 1) non sussistere gli aiuti di Stato (i proventi della maggiorazione del corrispettivo non verrebbero dirottati in favore di determinate categorie di imprese, sulla base di un sistema di sussidi, ma mirerebbero a fronteggiare gli oneri generali della rete di energia elettrica a beneficio dell'utenza, perseguendo perciò un fine di interesse generale); 2) non discriminatoria la normativa italiana (gli atti emanati dal Ministero e dall'Aegg creerebbero, senza incidere sull'accessibilità alla rete, un sistema transitorio idoneo a riequilibrare un mercato altrimenti distorto dall'insorgenza di posizioni di rendita in favore di alcuni utenti della rete. In altre parole, in assenza del decreto ministeriale e delle delibere dell'Aeeg, le imprese idroelettriche e geotermoelettriche avrebbero beneficiato di un vantaggio indebito dovuto all'attuazione della direttiva comunitaria, e non ad una modifica dei parametri di efficienza e di concorrenzialità). La Commissione ha rilevato che il 25 luglio 2000 le stesse autorità italiane hanno notificato il decreto 26 gennaio 2000 quale misura di aiuto ai sensi dell'art. 88, n.3, Ce. Il procedimento in esame, tuttora pendente, concerne, segnatamente, il sistema di recupero dei cosiddetti costi "incagliati" o "stranded costs" (derivanti da investimenti effettuati dalle società elettriche produttrici-distributrici al 19 febbraio 1997, data di entrata in vigore della direttiva 96/92 Ce), non più recuperabili a causa dell'intervenuta liberalizzazione di settore. Sul punto l'Avvocato Generale nelle sue conclusioni odierne precisa che il D.m. 26 gennaio 2000 ha per oggetto il finanziamento degli oneri generali del sistema, individuabili nei due elementi della compensazione della maggior valorizzazione dell'energia prodotta da impianti idroelettrici e geotermoelettrici e nella reintegrazione degli "stranded costs". Tali due elementi andrebbero tenuti distinti nel senso che la maggiorazione del corrispettivo è finalizzata alla neutralizzazione di un indebito vantaggio conseguito da determinate categorie di produttori e non a finanziare il recupero dei costi incagliati. Sulla prima questione l'Aem e l'Aem Torino hanno affermato che gli atti controversi sono in realtà finalizzati, a tutela della redditività di talune categorie di imprese, ad una forma di recupero degli "stranded costs" e che il regime di prelievo costituirebbe un vero e proprio aiuto di Stato. Le ricorrenti rilevano che lo stesso D.m. 26 gennaio 2000, peraltro già pienamente efficace, condiziona la sua attuazione alla positiva analisi di conformità alle disposizioni comunitarie in tema di aiuti di Stato: analisi non ancora compiuta dalla Commissione. Inoltre l'Aeeg, con una serie di delibere, avrebbe modulato i parametri di ammissione al beneficio del recupero degli "stranded costs" in guisa tale da ricomprendervi le società elettriche dismesse dall'Enel Spa. Governo italiano e Commissione non considerano aiuto di Stato una misura amministrativa che, in relazione ai minori costi di produzione sopportati, imponga a determinate imprese produttrici e distributrici di energia una maggiorazione dei corrispettivi per l'accesso e l'uso della rete nazionale, al fine di finanziare gli oneri generali del sistema elettrico. Nelle sue conclusioni l'Avvocato Generale ritiene che la suddetta normativa nazionale non andrebbe considerata, alla luce dell'art. 87, n.1, Ce, quale aiuto di Stato a condizione che: la cerchia dei produttori di energia elettrica assoggettati alla maggiorazione del corrispettivo corrisponda alla cerchia dei soggetti che, a seguito di modifiche del contesto normativo nazionale, si siano trovati a godere di vantaggi indebiti in termini di riduzione di costi; la maggiorazione del corrispettivo sia calcolata in modo tale che la sua entità non superi quanto necessario per il recupero dei vantaggi indebiti in termini di riduzione di costi dei produttori interessati. Sulla seconda questione Aem e Aem Torino hanno sostenuto che il regime di prelievo, seppur transitorio, sia contrario al principio di libero accesso alla rete e, pertanto, discriminatorio, specie in un periodo delicato come quello dell'introduzione della concorrenza sul mercato elettrico italiano. Governo e Commissione affermano che i principi stabiliti dalla direttiva 96/92 Ce non ostano a che uno Stato membro possa adottare, in via transitoria, misure che impongano, a determinate imprese, un corrispettivo maggiorato, al fine di compensare la migliore valorizzazione dell'energia idroelettrica e geotermoelettrica derivante dal mutato contesto normativo e volto a finanziare gli oneri generali del sistema elettrico. Secondo l'opinione dell'Avvocato Generale, il principio di non dicriminazione di cui alla direttiva 92/96 non osta ad un provvedimento che assoggetti determinate imprese ad una maggiorazione del corrispettivo per l'accesso e l'uso della rete, qualora: la maggiorazione sia diretta a finanziare gli oneri generali afferenti al sistema dell'energia elettrica; il regime di prelievo differenziato abbia carattere transitorio in quanto finalizzato a compensare la maggiore valorizzazione dell'energia idrogeotermoelettrica, nel periodo di transizione; risulti dimostrato che nel periodo transitorio siano effettivamente sorti indebiti vantaggi in termini di costi. |
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LA COMMISSIONE PROPONE DI FINANZIARE L'ACCESSO DEI PAESI ACP ALLE MODERNE FONTI ENERGETICHE |
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Bruxelles, 9 novembre 2004 - La Commissione europea ha adottato una proposta che le consentirà di fornire 250 milioni di euro ai paesi Acp (Africa, Caraibi e Pacifico) per migliorarne l'accesso ai moderni servizi energetici. Lo scopo della proposta è duplice: da un lato favorire le iniziative energetiche, fornire informazioni e costruire le capacità di ricerca e gestione nei vari paesi, dall'altro colmare il divario di finanziamento per i progetti e le attività a favore di un'energia sostenibile. Romano Prodi, presidente della Commissione, ha chiesto agli Stati membri di adottare la proposta con la massima urgenza, in modo da consentire alla Commissione di portare avanti il suo lavoro nel settore dell'energia e di 'dare un considerevole impulso alla fornitura di servizi energetici ai paesi poveri'. L'iniziativa dovrà servire a finanziare soluzioni innovative per distribuire energia sostenibile ai paesi poveri. I progetti dovranno includere misure per elettrificare le aree rurali, migliorare l'efficienza delle risorse locali e favorire la creazione di energia sostenibile col ricorso alla biomassa, alle piccole centrali idriche e ai generatori eolici. L'ue aveva lanciato la sua iniziativa nel campo dell'energia per l'eradicazione della povertà e lo sviluppo sostenibile nel corso del Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile svoltosi a Johannesburg nel 2002. A partire da quella data, è stata prestata un'attenzione molto maggiore ai servizi energetici nell'ambito delle attività di assistenza esterna dell'Ue. |
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L'AUTORITÀ E LA GUARDIA DI FINANZA A TUTELA DEI CONSUMATORI DI GAS: PARTONO CONTROLLI DI SICUREZZA IN TUTTA ITALIA |
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Milano, 9 novembre 2004 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas, in collaborazione con il Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza, ha avviato la campagna di controlli sulla qualità del gas fornito ai cittadini attraverso le reti di distribuzione locali, prevista dal Codice di condotta commerciale deliberato lo scorso 22 luglio. I controlli, svolti in collaborazione anche con la Stazione Sperimentale Combustibili di San Donato Milanese, hanno lo scopo di verificare il grado di odorizzazione, il potere calorifico e la pressione del gas fornito ai clienti finali. Da questi parametri di qualità dipendono sia la correttezza degli importi pagati dai cittadini sia la sicurezza del servizio. Nel periodo novembre 2004 - settembre 2005 saranno effettuati controlli a campione nei confronti delle imprese di distribuzione sparse su almeno 50 aree di tutto il territorio nazionale. I controlli in campo saranno effettuati da militari della Guardia di Finanza e tecnici, nonché eventuale personale dell'Autorità. Saranno effettuate rilevazioni presso i gruppi di riduzione finale, cioè i punti in cui il gas immesso nella rete di distribuzione deve già avere le caratteristiche di pressione, coefficiente termico e odorizzazione che presenterà poi nel momento del concreto utilizzo da parte dei clienti finali. Saranno anche effettuati prelievi di campioni da esaminare in laboratorio. Determinante nell'operazione è il contributo delle Fiamme Gialle, che, attraverso gli uomini del Nucleo Speciale Tutela Mercati, garantisce la correttezza dei controlli e tutela cittadini e distributori. A seguito dell'esito di tali controlli, l'Autorità potrà disporre ulteriori ispezioni ed eventualmente attivare le procedure previste in caso di infrazioni. I controlli tecnici sulla qualità del gas disposti dal Codice di condotta commerciale sono aggiuntivi ai controlli già avviati in conformità al Regolamento delle attività di accertamento della sicurezza degli impianti di utenza gas, deliberato lo scorso 18 marzo, che prevedono nuovi accertamenti sulla sicurezza degli impianti domestici (tubazioni, canne fumarie, fori di aerazione, etc). Con questa ampia gamma di provvedimenti e di controlli, disposti dall'Autorità, risulta fortemente rafforzata la tutela dei consumatori di gas. |
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PAVIA, UNA NUOVA FORESTA FRA IL TICINO E IL PO 53 ETTARI DI VERDE ALLA CONFLUENZA DEI DUE FIUMI PRONTI A FINE 2007 |
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Milano, 9 novembre 2004 - La Giunta regionale, su proposta della vice presidente e assessore all'Agricoltura, Viviana Beccalossi, e dell'assessore alle Risorse e Bilancio, Romano Colozzi, ha approvato il progetto di una grande foresta tra il Ticino e il Po, che fa parte del più ampio piano delle dieci grandi foreste di pianura. Si tratta di 53 ettari di verde situati in una posizione strategica, nel Comune di Travacò Siccomario (Pavia) alla confluenza dei due fiumi e a breve distanza da Pavia e Milano. L'area, costituita da foresta, viali campestri, macchie di vegetazione ed aree attrezzate, sarà gestita dal Parco del Ticino, dal Comune di Travacò Siccomario e da un imprenditore agricolo che metterà a disposizione il terreno per la libera fruizione per 50 anni. I lavori della foresta tra i due fiumi inizieranno l'1 febbraio 2005 per concludersi entro il 31 dicembre 2007. Per quanto riguarda i costi, la Regione metterà a disposizione 1.344.790.92 euro in due anni (1.206.070.92 euro nel 2005 e 138.720 euro nel 2006), equivalente a circa il 50% dell'importo complessivo. Con i primi finanziamenti nel 2003 e 2004 - riconoscendo per la prima volta in Lombardia l'importanza strategica infrastrutturale anche ad un intervento di forestazione - sono partiti i lavori per la realizzazione delle prime sei grandi foreste nelle Province di Brescia, Cremona, Lodi, Milano, Mantova e Sondrio per una superficie di circa 350 ettari con un costo complessivo stimato, nel periodo 2003-2008, di circa 15,7 milioni di euro (6,7 finanziati dalla Regione, 5,6 dallo Stato, 2,9 dagli enti territoriali e 0,5 dalla Fondazione Cariplo). Finora sono stati realizzati circa 100 ettari dei nuovi boschi per un totale di circa 200.000 alberi e arbusti messi a dimora, oltre 10 chilometri di piste ciclabili e sono già state inaugurate e quindi rese fruibili le grandi foreste di Sondrio, San Gervasio (Brescia), Pioltello (Milano) e Lodi. |
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DUPONT HA SVILUPPATO UNA NUOVA TECNOLOGIA (STRUCTURAL BONDING) CHE CONSENTE DI LEGARE QUASI TUTTE LE PLASTICHE DISSIMILI, UTILIZZANDO QUALUNQUE PROCESSO CHE UNISCA LE DUE SUPERFICI ALLO STATO FUSO. NE SONO UN ESEMPIO LO STAMPAGGIO BICOMPONENTE, L’OVER-MOULDING, O ALCUNI TIPI DI SALDATURA |
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Milano, 9 novembre 2004 - Con questa tecnologia, uno strato microporoso consente uno stabile legame fisico fra i due materiali anche in assenza di compatibilità chimica, operazione in passato problematica. La scelta dei materiali era infatti limitata e la stabilità del legame risultava spesso scadente, con conseguenti problemi di delaminazione o di altra natura. Con la nuova tecnologia di Dupont la resina non richiede più alcun trattamento pre- e post-stampaggio, né occorre utilizzare resine speciali con compatibilizzanti, che ne riducono le proprietà e comportano costi aggiuntivi. Con questa tecnologia si possono utilizzare le apparecchiature impiegate per lo stampaggio standard, la saldatura o l’estrusione, rendendo necessario l’uso di strumentazione supplementare (come i robot) solo per tagliare e posizionare lo strato microporoso nella cavità, a seconda dell’applicazione. È necessario legare plastiche dissimili quando i due materiali da unire devono svolgere funzioni diverse. L’unione di un materiale strutturale rigido con un materiale gommoso, ad esempio, può risultare necessaria per ottenere un effetto di tenuta, una superficie ad alto attrito, lo smorzamento di un suono o di una vibrazione, ovvero una consistenza più morbida (soft touch). Lo strato microporoso aggiunge all’elemento finito dopo la lavorazione uno spessore di 0,1 – 0,3 mm. Per questa innovazione, Dupont ha presentato domanda di brevetto. Fra le prime applicazioni realizzate, componenti soft-touch prodotti mediante over-moulding o stampaggio bicomponente. |
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DUPONT HA LANCIATO UNA GAMMA DI RESINE RINFORZATE SUPERSTRUTTURALI IN GRADO DI SOSTITUIRSI AL METALLO IN APPLICAZIONI CRITICHE E ADATTE AD ALTRI USI SOLITAMENTE AL DI FUORI DELLA PORTATA DELLA MAGGIOR PARTE DELLE MATERIE PLASTICHE |
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Milano, 9 novembre 2004 - Le resine superstrutturali comprendono tre nuove varianti del poliammide 66 Dupont Zytel rinforzate con fibre lunghe, cinque varianti rinforzate con fibre corte e una variante del poliammide Dupont Zytel Htn ad alte prestazioni rinforzata con fibre lunghe, oltre a Dupont Zytel Cdv 805, un nuovo poliammide 66 rinforzato in fibra di carbonio/vetro. Le caratteristiche principali della gamma superstrutturale sono elevata rigidità, eccellente scorrimento plastico e resistenza alla fatica. Le varianti rinforzate con fibre lunghe al 40%, 50% o 60% offrono una resistenza all’urto decisamente superiore e una migliore robustezza e rigidità rispetto alle resine rinforzate con fibre corte. Le cinque varianti di Dupont Zytel Htn derivano da una famiglia di resine poliammidiche ad alte prestazioni con il 35-50% di rinforzo in fibre corte e offrono elevati livelli di rigidità e robustezza, oltre a proprietà costanti nel tempo: dall’ “asciutto appena stampato” al contenuto di umidità equilibrato. Determinate varianti sono inoltre in grado di conferire elevata lucidità alle superfici, mentre altre offrono elevata resistenza alla pressione di scoppio. Le resine superstrutturali sono state pensate per un’ampia gamma di applicazioni (fra cui componenti strutturali per auto, parti di telai di apparecchi elettrici/elettronici), nonché per apparecchi motorizzati, mobili, attrezzature da giardino e articoli sportivi. Le prime applicazioni commerciali comprendono un apparecchio per lo sci di fondo tipo pattinaggio (Dupont Zytel Htn 51Lg50) e il primo ammortizzatore ad aria al mondo (Dupont Zytel Htn 54), utilizzato nelle Range Rover. Le ruote dei fuoristrada da competizione sfruttano l’elevatissimo allungamento a rottura e altre vantaggiose caratteristiche strutturali di Dupont Zytel Cdv 805 rinforzato in fibra di carbonio/vetro. Al fine di soddisfare la domanda di una più ampia gamma di durezze, i nuovi Etpv di Dupont (vulcanizzati a base di termoplastici tecnici) sono ora disponibile anche con durezza Shore A 80, oltre alle varianti Shore A 60 e 90 presentate a inizio anno. Dupont Etpv è la gomma termoplastica resistente all’olio e alle alte temperature che può essere lavorata sui tradizionali macchinari per le termoplastiche. Sono allo studio altre varianti e masterbatch lubrificati. Le caratteristiche principalidella gamma di resine superstrutturali sono elevata rigidità, eccellente scorrimento plastico e resistenza alla fatica. |
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PARTE IL II PREMIO NAZIONALE DELLE ARTI PROMOSSO DAL MIUR. E DAL 19 AL 25 NOVEMBRE CONCERTI, MOSTRE E INCONTRI NELLE ACCADEMIE E NEI CONSERVATORI PER LA SETTIMANA DELLE ARTI |
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Roma, 9 novembre 2004 - Dopo il successo della prima edizione svoltasi lo scorso anno, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca promuove il secondo Premio nazionale delle Arti, al quale partecipano gli studenti delle Accademie di belle arti, di arte drammatica e di danza, dei Conservatori di musica e degli Istituti di design (Isia) di tutta Italia. Molte le discipline in concorso che offrono un panorama della ricca offerta nell'ambito dell'alta formazione artistica e musicale italiana, relativa al settore delle arti visive (pittura, scultura, decorazione, grafica, scenografia, multimedialità), del design, dell'arte drammatica, della danza e al settore della musica (pianoforte, violino, canto lirico, clarinetto, arpa e musica d'insieme). Particolarmente significativa appare quest'anno la collaborazione della rivista internazionale di scenografia e cinema "The Scenographer", per la prima volta sponsor della manifestazione, che intende offrire al vincitore per il settore delle arti scenografiche uno stage di una settimana negli Studios di Los Angeles in occasione della prossima cerimonia di consegna degli Oscar per la scenografia ed il cinema, in programma nel febbraio del 2005. Il concorso si concluderà con la cerimonia di premiazione dei vincitori, alla presenza del Ministro Letizia Moratti, il 6 dicembre 2004, nella prestigiosa cornice del Teatro Argentina a Roma. La seconda edizione del Premio nazionale delle Arti sarà accompagnata quest'anno per la prima volta dalla Settimana delle Arti, in programma da 19 al 25 novembre prossimi, rivolta a chiunque voglia conoscere più da vicino l'affascinante mondo dove si insegna l'arte, la musica ed il design. Nel corso della manifestazione, alla quale hanno già aderito oltre quaranta tra Accademie, Conservatori e Isia, si terranno concerti, mostre, convegni, laboratori, visite alle aule di studio e di lavoro artistico, musicale e progettuale. Il programma della Settimana delle Arti è consultabile sul sito del Ministero, nella sezione dedicata all'Alta Formazione artistica e musicale. |
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DIRITTO ALLO STUDIO, 25,5 MILIONI AGLI ISU CONTRIBUTI PER GARANTIRE I SERVIZI DI ALLOGGIO, TRASPORTI, PRESTITO LIBRI, ECC. |
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Milano, 9 novembre 2004 - E' di 25,5 milioni di euro la somma che la Giunta regionale ha assegnato, su proposta dell'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro Alberto Guglielmo, agli Isu (Istituti per il diritto allo studio universitario) della Lombardia. Questo finanziamento, in linea con quello stanziata lo scorso anno, permetterà agli Isu di gestire tutto quel complesso di servizi a favore degli studenti che sono collaterali al momento didattico vero e proprio: alloggi, prestito libri, trasporti, servizi editoriali, culturali, attività di orientamento, ecc. Questo il riparto dei fondi, che avviene tenendo conto per il 25% delle spese effettivamente sostenute e per il 75% di un costo standard, determinato calcolando la media dei costi sostenuti da ciascun Isu. - Università Statale di Bergamo 609.933 - Università Bocconi di Milano 2.612.039 - Università Statale di Brescia 1.066.131 - Università Cattolica di Milano 6.269.147 - Iulm di Milano 431.9155 - Liuc di Castellanza (Va) 193.507 - Università Statale di Pavia 6.597.494 - Politecnico di Milano 3.194.307 - S. Raffaele (Milano) 35.229 - Università Statale di Milano 4.528.824 - Università Bicocca di Milano: 1.261.455 - Università dell'Insubria: 376.441 - Accademia di Brera: 150.000 - Conservatorio di Milano: 4.051 - Conservatorio di Como: 1.821 Sono stati inoltre assegnati altri 117.000 euro per le nuove iniziative avviate dall'Università di Bergamo (50.000 euro), dallo Iulm (30.000 euro), dalla Liuc (10.000 euro), dall'Accademia di Brera (22.000) e dalla Scuola superiore per mediatori linguistici "Carlo Bo" di Milano (5.000 euro). |
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