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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Novembre 2004
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POSSIAMO RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI LISBONA, AFFERMA ZAPATERO  
 
Bruxelles, 10 novembre 2004 - Se investe di più nell'istruzione e nelle carriere mantenendosi al passo della crescita economica, l'Unione europea può diventare una potenza mondiale in meno di 20 anni, afferma il primo ministro spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero. Prima delle consultazioni bilaterali dell'8 novembre col cancelliere tedesco Gerhard Schröder, il primo ministro spagnolo ha parlato in un'intervista a Der Spiegel dell'importanza di mantenere la crescita economica e la coesione sociale. 'Se (l'Europa) riuscirà ad essere dinamica e produttiva, e questo significa maggiori investimenti nella ricerca e nell'istruzione, allora l'Unione europea diventerà senza alcun dubbio una forza trainante', ha detto Zapatero a Der Spiegel. Alla richiesta di commentare la dichiarazione di Prodi sul fallimento degli obiettivi di Lisbona, Zapatero ha ribadito che la risposta poggia su una maggiore spesa per la R&s (Ricerca e sviluppo) e l'istruzione. 'L'europa deve convincersi che in 20 anni può trasformarsi nella maggiore potenza mondiale'. 'Quel che conta è sostenere la crescita economica e la coesione sociale', ha aggiunto Zapatero, che ha invitato la Germania ad avere nuovamente fiducia e a ritornare ad essere la 'grande locomotiva' dell'Europa. 'La Spagna vuole costruire il futuro dell'Europa assieme alla Germania e alla Francia', ha dichiarato a Der Spiegel il primo ministro. 'In passato non abbiamo mai avuto relazioni così buone con i due paesi'.  
   
   
LA RISPOSTA DELL'EUA ALLE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE SUL FUTURO DELLA RICERCA EUROPEA  
 
Bruxelles, 10 novembre 2004 - L'eua (European University Association) ha reagito alle proposte della Commissione sul futuro della ricerca europea chiedendo ulteriori misure a sostegno della partecipazione delle università nelle attività europee di ricerca. Il documento dell'Eua si concentra su cinque aree: ricerca fondamentale; formazione alla ricerca e sviluppo professionale; infrastrutture universitarie; cooperazione interuniversitaria a livello europeo; ruolo delle università nello sviluppo regionale. Le università 'occupano una posizione strategica tra Rst (Ricerca e sviluppo tecnologico), politiche dell'istruzione e politiche di sviluppo regionale, a livello nazionale ed europeo', sostiene l'Eua. 'La futura politica di ricerca e l'attività pratica dovrebbero [quindi] tener conto di questo ruolo unico e del potenziale valore aggiunto offerto dalle università allo sforzo di ricerca europeo, in una prospettiva a medio e a lungo termine', si legge nel documento. Le università già partecipano al Sesto programma quadro (6Pq) di ricerca, ma solo a livello dei singoli ricercatori o dei team di ricercatori. Nei futuri programmi di ricerca, l'Eua vorrebbe vedere la partecipazione delle università in quanto istituzioni e crede che si possa arrivare a questo risultato indicando le aree in cui hanno più da offrire in termini di soddisfacimento degli obiettivi dei programmi quadro e ricorrendo a strumenti di finanziamento che ne rendano più facile la partecipazione. L'eua plaude all'obiettivo della Commissione di aumentare l'appoggio ai migliori ricercatori e team di ricerca europei, ma sottolinea al tempo stesso l'importanza di aiutare tutte le università a migliorare i propri risultati di ricerca. La posizione vale per tutte le attività europee di ricerca, ma l'Eua la cita soprattutto nel caso del previsto Ser (Spazio europeo della ricerca), destinato a finanziare la ricerca fondamentale su basi competitive. L'eua approva la creazione del Ser, ma attira l'attenzione sul 'possibile rischio di privilegiare le università più forti di alcuni paesi e regioni a detrimento di quelle le cui capacità dovrebbero essere ulteriormente sviluppate'. L'associazione suggerisce che un equilibrio potrebbe essere ottenuto anche usando i fondi strutturali dell'Ue per dare impulso, ove necessario, alle capacità di ricerca delle infrastrutture dei ricerca. L'eua ribadisce anche l'importanza di salvaguardare l'indipendenza del Ser, e di finanziare la ricerca fondamentale in tutti i settori, inclusi quelli delle scienze sociali e letterarie. Soffermandosi sull'idea di una maggiore partecipazione delle università, come tali, nella ricerca europea, il documento propone che alla gestione del Ser partecipino le istituzioni più che i singoli scienziati. L'associazione caldeggia le azioni Marie Curie, che finanziano la mobilità transnazionale per fini formativi. Considerato che il livello delle domande supera di molto le disponibilità, sollecita ulteriori fondi per il programma, e offre il proprio aiuto per la nuova enfasi che, afferma, viene data alla creazione di un legame politico strategico tra azioni di mobilità e sviluppo delle carriere scientifiche europee. Il documento dell'Eua approva le proposte della Commissione per una 'Carta europea dei ricercatori' e un 'codice di condotta per il reclutamento dei ricercatori'. Secondo l'Eua, ulteriore spazio alla partecipazione delle università può essere offerto anche dal programma Era-net, che si propone d'incrementare la cooperazione e il coordinamento delle attività di ricerca condotte a livello nazionale o regionale negli Stati membri e negli stati associati, grazie al networking e alla reciproca apertura dei programmi nazionali e regionali di ricerca. ''Era-univ-nets' dovrebbe affrontare i temi di governance che rientrano nella missione di ricerca delle università (ad esempio collaborazioni tra università e industria, finanziamento universitario e costi di ricerca, sviluppo della carriera di ricerca e reclutamento, sostegno e manutenzione delle infrastrutture di ricerca, gestione finanziaria e contabilità', sostiene l'Eua. Conservando per ultima quella che considera la raccomandazione più importante, l'Eua conclude chiedendo che il maggior bilancio proposto per il Settimo programma quadro (7Pq) venga usato per migliorare le basi finanziarie e la fattibilità della partecipazione delle università alle attività di ricerca dell'Ue. Infolink: http://www.Eua.be/eua/jsp/en/upload/fp7_response_final_031104.1099500942476.pdf  
   
   
CRÉAWAL 2004: FORUM SULLA CREAZIONE E IL FINANZIAMENTO DELLE IMPRESE  
 
Bruxelles, 10 novembre 2004 - Il 16 e 17 novembre si svolgerà a Louvain-la-neuve Créawal 2004, showroom dell'attività economica in Vallonia organizzato su iniziativa del ministero vallone per l'Economia e l'occupazione. L'evento riunirà creatori di attività, imprenditori, investitori e rappresentanti del mondo accademico, che discuteranno su come stimolare, incoraggiare e generare attività e occupazione in Vallonia. Oltre alle sessioni plenarie e ai workshop dedicati alla creazione e al finanziamento delle attività imprenditoriali, l'evento permetterà a oltre 100 imprenditori di presentare i propri progetti. Infolink: http://www.Creawal.org/index.html?current=0&page=0&page2=0&lang=en  
   
   
PRECISAZIONE SUL DDL RISPARMIO  
 
Roma, 10 novembre 2004 -Con riferimento alle anticipazioni sul testo del Ddl risparmio, il Ministero dell’Economia e delle Finanze rende noto che la posizione del Ministro in materia è quella resa nota in audizione parlamentare.  
   
   
PER FARSI CONOSCERE AL VASTO PUBBLICO, LA TOPHOST PROPONE UN'INIZIATIVA STRAORDINARIA. HOSTING PROFESSIONALE GRATIS  
 
Roma, 10 novembre 2004 - E' possibile attivare a Costo Zero un  prodotto di hosting professionale comprensivo di supporto Php e Mysql, protezione avanzata dello spazio, antivirus e antispam per citare alcune caratteristiche salienti. Infolink: http://www.Tophost.it/sc/hostingfree/  
   
   
COME CONTRASTARE L’EURO FORTE, BANCHIERI DIVISI  
 
Bologna, 10 novembre 2004 -  I banchieri fanno il punto sulla forza dell'euro. A margine della convention delle Camere di Commercio Italiane all'Estero, a Bologna, il presidente del San Paolo Imi, Enrico Salza, ha detto: "Dobbiamo smettere di piangere quando l'euro è debole e quando l'euro è forte. Quando l'euro è forte bisognerebbe che le nostre imprese facessero acquisizioni all'estero. Una moneta unica forte ci dà delle opportunità di fare i 'cacciatori' e così immaginare combinazioni con società estere. Certo, una quotazione elevata crea problemi sul fronte delle esportazioni, ma ci sono anche altri vantaggi. E' possibile acquisire partner a minori costi". Per l'amministratore delegato di Unicredit, Roberto Nicastro, invece, "questa elevata quotazione dell'euro sicuramente porta ad essere preoccupati. Mi sembra che questo imponga, a breve, il mondo produttivo italiano ad accelerare gli sforzi per riqualificare e ristrutturare".  
   
   
CON IL DOLLARO A 1,30 SULL’EURO L’ITALIA RISCHIA GROSSO  
 
Bologna, 10 novembre 2004 - “Il dollaro a 1,30 sull’euro? Di questo passo l’Europa e l’Italia rischiano di essere emarginati dai commerci internazionali. Occorre quanto prima riportare l’euro alla quota di 1 a 1 dell’origine”. Bernardo Paradiso, presidente della Camera di Commercio Italiana di New York è tassativo e alla Convention Mondiale delle 71 Ccie (Camere di Commercio Italiane all’Estero) in corso fino a domani a Bologna spiega perché aveva da tempo previsto tutto e quali sono i rischi per l’Italia. “Lo sapevamo dall’inizio del 2004”, dice, “Ci sono in effetti vari fattori che influenzano il rapporto euro-dollaro: 1) la politica del governo Bush che vuole il dollaro debole per favorire l’export; 2) la percezione che nel mondo si ha del deficit americano, 3) la spesa pubblica Usa ingigantita dalla guerra in Iraq; 4) i bassi tassi praticati dalla Federal Reserve che tengono lontani i grandi investitori. Se l’Europa non corre ai ripari rischia dunque grosso, perché gli Stati Uniti si stanno orientando sull’Asia dove c’è un’economia competitiva di 1,5 miliardi di persone e un paese come la Cina che investe sul dollaro”. Edoardo Pollastri, presidente vicario di Ccie e presidente della Camera di Commercio Italiana del Brasile, si dichiara convinto che il dollaro basso sia frutto di una “vera manovra speculativa” per favorire l’export americano. “E’ una situazione del tutto squilibrata che impedisce all’Italia e all’Europa di essere competitive. Non vorremmo che alla fine il costo della guerra in Iraq fossimo noi europei a pagarlo”. Romano Mazzucco, presidente della Camera di Commercio Italiana di Tokio, spiega che per sull’export italiano in Giappone il dollaro alto ha un doppio effetto negativo. “Ci aiuta a pagare meno il petrolio”, dice, “ma lo yen segue parallelamente e fedelmente il corso del dollaro. Ormai ne occorrono ben 136 per comprare un euro e per i giapponesi è diventato molto meno conveniente acquistare prodotti europei. E’ vero che continuano a essere innamorati dell’Italia e di tutto ciò che è italiano, ma oggi, sommano a un potere d’acquisto ridotto una maggiore diffidenza: se una volta compravano tutto il made in Italy senza badarci troppo, ora sono molto più attenti. Un atteggiamento che per noi significa minor export”. Giovanni Orgera, vicepresidente della Banca di Roma di Shanghai e responsabile della locale Camera di Commercio Italiana, invita a riflettere su quanto sta accadendo in Cina dal momento che molti dei guai europei e italiani vengono imputati alla spinta impetuosa dell’economia cinese favorita dai bassi costi di produzione e da una valuta che, come lo yen giapponese, segue il corso al ribasso del dollaro. “Grazie a questi due fattori la Cina sta affettivamente guadagnando quote di mercato su tutto lo scacchiere mondiale”, ricorda, “Gli stati Uniti vorrebbero che Pechino rivalutasse lo yuan che con il dollaro a un cambio quasi fisso. Ma ciò avrebbe ripercussioni negative sul mercato interno che oggi è il vero motore dell’economia mondiale. La Cina ha una classe media di 180 milioni di persone che stanno facendo ciò che abbiamo fatto noi europei nel dopoguerra: comprano casa, la macchina, il frigorifero. In altre parole consumano ed è un processo irreversibile che sta cambiando la stessa società cinese. Un fenomeno che per l’Europa e l’Italia può avere effetti negativi, ma che contemporaneamente offre alle nostre economie un nuovo ed enorme mercato”.  
   
   
POSITIVI I MERCATI AZIONARI ED IN RIBASSO GLI OBLIGAZIONARI. TASSI USA IN CRESCITA E STABILI NELL’ UNIONE EUROPEA. CAMBIO EURO DOLLARO INCERTO E VOLATILE  
 
 Milano, 10 novembre 2004 - Il sondaggio viene effettuato attraverso un questionario proposto ai più di 1.400 Soci di Assiom che rappresentano uno spaccato molto significativo di chi opera quotidianamente sui mercati finanziari. Ad Assiom aderiscono infatti operatori italiani ed esteri appartenenti a Banche, Sim, Società Finanziarie, Società di Assicurazione ed aziende che svolgono attività sui mercati dei capitali. Mercati Azionari Positivi Tra gli operatori prevalgono gli orientamenti positivi. Il mercato azionario europeo (indice Eurostoxx 50) è visto in moderata crescita dal 76% degli operatori, stabile dal 11% ed in moderato ribasso solo dal 11%. Sulla stessa linea le percentuali Usa, sia per l’ indice Dow Jones che per il Nasdaq dove il moderato rialzo è previsto rispettivamente dal 61% e dal 52% degli operatori. E’ importante sottolineare come però quasi il 17% degli stessi si esprime per un forte rialzo. Per il Dow Jones il 18% si esprime per la stabilità. Il mercato italiano (indice Mib30) è visto con le stessa prospettive dell’ Europa anche se con diversa distribuzione dei pareri: la moderata crescita è attesa dal 64% degli intervistati e la forte crescita dal 6%, la stabilità dal 19%. Il mercato giapponese continua a ripiegare moderatamente sulle forti attese di crescita espresse negli scorsi mesi: solo il 7% degli operatori lo vede infatti in forte crescita, il 50% in crescita moderata, mentre la stabilità è prevista dal 29% degli intervistati. Gli operatori vedono quindi i mercati azionari caratterizzati, alla fine di dicembre, da un ottimismo moderato ma generalizzato su tutte le piazza mondiali. Per gli indici europei più del 78% e per gli Usa più del 67% degli operatori esprimono pareri che vanno dal moderato al forte rialzo. Se a questo si aggiungono l’ 11% per l’ Europa ed il 18% per gli Usa che prevedono stabilità, possiamo affermare che il sentiment degli operatori è decisamente positivo. L’ allentamento delle pressioni sul prezzo del petrolio, il risultato delle elezioni Usa che hanno visto prevalere la preferenza per la stabilità di governo, le notizie positive sul fronte dei principali indicatori di mercato statunitensi, fanno prevalere tra gli operatori l’ ottimismo nei confronti di una fine anno all’ insegna di un trend positivo sui mercati azionari. Obbligazionari In Moderato Ribasso Per il bund il 60% degli operatori vede un moderato ribasso ed il 25% prevede stabilità. Per i Treasury Usa le percentuali sono più sbilanciate (8% degli intervistati) verso previsioni anche di un forte ribasso, mentre il moderato ribasso è atteso dal 52% degli operatori e solo il 25% ne prevede la stabilità. Euro Incerto Nei Confronti Del Dollaro La percentuale più alta degli operatori (39%) prevede un moderato rialzo del cambio Euro/dollaro (valore di riferimento 1,2745), il 39% lo vede in moderato rialzo ed il 28% in moderato ribasso. Cambio incerto e volatile quindi per i prossimi due mesi.  
   
   
GRUPPO VENTAGLIO: PUBBLICAZIONE DEL PROSPETTO INFORMATIVO RELATIVO ALL’OPERAZIONE DI AUMENTO DI CAPITALE DA 50 MILIONI DI EURO FISSATO PER IL 15 NOVEMBRE L’INIZIO DEL PERIODO DI OFFERTA E DEL PERIODO DI NEGOZIAZIONE DEI DIRITTI DI OPZIONE  
 
 Milano, 10 novembre 2004 - Viene depositato oggi, presso Consob, e contestualmente reso disponibile presso Borsa Italiana S.p.a., il Prospetto Informativo relativo all’operazione di aumento del Capitale Sociale de I Viaggi del Ventaglio S.p.a., deliberata dall’Assemblea straordinaria dei soci il 29 giugno 2004. L’operazione prevede l’aumento del capitale sociale per un ammontare di nominali 50 milioni di Euro mediante l’emissione di n. 50.000.000 azioni ordinarie dal valore nominale di 1 Euro ciascuna. Le nuove azioni I Viaggi del Ventaglio S.p.a., con godimento regolare, saranno offerte in opzione agli azionisti nel rapporto di n.20 azioni di nuova emissione ogni n.13 azioni possedute, al prezzo di 1 Euro per azione, pari al valore nominale. L’inizio del periodo di Offerta e del periodo di negoziazione dei diritti di opzione è stato fissato dal Consiglio di Amministrazione, sentita la Borsa Italiana, per il prossimo 15 novembre. I diritti di opzione saranno negoziabili in Borsa Italiana dal 15 novembre 2004 al 22 novembre 2004, mentre i diritti di opzione non esercitati entro il 29 novembre 2004 saranno offerti in Borsa Italiana dalla Società per 5 sedute di Borsa aperta. Le nuove Azioni saranno messe a disposizione degli aventi diritto entro il 10° giorno di Borsa aperta successivo al 29 novembre 2004 e, per quanto riguarda i diritti inoptati, entro il 10° giorno di Borsa aperta dalla data che sarà fissata per la loro sottoscrizione, per il tramite degli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli. Il Presidente del Gruppo Ventaglio Bruno Colombo, attraverso Ivv Holding, società controllante de I Viaggi del Ventaglio S.p.a., ha già provveduto, nei mesi scorsi, al versamento di un importo pari a 24 milioni di Euro in conto futuro aumento di capitale.  
   
   
PIONEER INVESTMENTS: ANCHE IN OTTOBRE RACCOLTA NETTA POSITIVA  
 
 Milano, 10 novembre 2004 - Nel corso del mese di ottobre Pioneer Investments ha ottenuto risultati positivi in tutte le divisioni ad eccezione della componente italiana. La raccolta netta è positiva per 79 milioni di euro con un progressivo dall'inizio anno di 2,5 miliardi. Il patrimonio gestito, pari a 125,2 miliardi di euro, ha risentito, in particolare, del deprezzamento del dollaro (2,6%) ed è in diminuzione dell'0,2% rispetto al mese precedente (+4,8% dall'inizio dell'anno). L'italia riporta nel mese flussi netti negativi per 141 milioni di euro; il dato dall'inizio dell'anno è pari a +28 milioni. Per i fondi comuni (perimetro Assogestioni) flussi netti per –209 milioni, a fronte di un andamento del sistema di -2.244 milioni di euro. Continua, in controtendenza, il buon andamento del segmento terze parti, dei fondi hedge e delle gestioni patrimoniali. Patrimonio gestito in Italia a fine mese: 91.641 milioni di euro (+2,9% dall'inizio anno). Crescita positiva per la divisione International (ex Italia): flussi netti per 108 milioni nel corso del mese e, dall'inizio dell'anno per 1.800 milioni di euro. Le vendite si sono concentrate nei paesi dell'America Latina, in Germania, nei rimanenti paesi dell'area europea e nei fondi hedge in particolare della famiglia dei fondi di fondi Momentum. Patrimonio a fine mese: 7.767 milioni di euro (+32,1% dall'inizio dell'anno). Raccolta positiva della divisione americana per 87 milioni di euro (372 milioni dall'inizio dell'anno). Il fondo più collocato rimane Pioneer Tax Advantage Balanced. Particolarmente positiva è anche la dinamica dei fondi assicurativi (Variable Annuity). In dollari il patrimonio è aumentato dell'1,1% rispetto al mese precedente ed ha raggiunto i 28.858 milioni; in euro, per l'effetto cambio, si registra invece una diminuzione del 1,5% con un patrimonio pari a 22.657 milioni di euro. Vendite nette per 25 milioni di euro per la divisione New Europe, prevalentemente concentrate in Polonia, grazie al collocamento di Pioneer High Yield Bond Investment e di Pioneer Capital Protection. Positivo nel corso del mese il contributo della Repubblica Ceca (+3 milioni) e di Croazia e Bulgaria (+ 6 milioni di euro). Il patrimonio complessivo cresce dell'1,4% rispetto al valore di fine settembre (+21% dall'inizio dell'anno) e risulta pari a 3.119 milioni di euro. Flussi positivi per 13 milioni di euro per Pioneer Alternative Investments (i cui dati di raccolta, nonché gli Aum sono già compresi in quelli delle diverse aree di business); il dato dall'inizio dell'anno supera i 1.400 milioni di euro. Il patrimonio complessivo della divisione, invariato rispetto al mese precedente, ammonta a 3.800 milioni di euro (+55% dall'inizio dell'anno).  
   
   
PANIERE EURISPES: DUE PESI E DUE MISURE LAVORARE NON BASTA…  
 
Roma, 10 novembre 2004 - Con i soli redditi da lavoro, la famiglia media italiana non riesce ad arrivare alla fine del mese. I prezzi sono una delle due lame della forbice fra le quali si trova stretta la famiglia italiana, l’altra lama è rappresentata dal reddito che la famiglia riesce a conseguire. Il Paniere costruito dall’ Eurispes, infatti, ha come obiettivo quello di mettere a confronto il reddito di una famiglia giovane con le spese che essa deve sostenere per provvedere a tutte le necessità e mantenere un tenore di vita decoroso. Per fare questo l’Eurispes ha innanzitutto identificato una famiglia di riferimento in una coppia relativamente giovane (38 anni lui, 30 lei) con due figli (un maschio di 8 anni ed una femmina di 6). Si tratta quindi di una famiglia ideale se confrontata con la media statistica dell’universo demografico italiano, ma molto rappresentativa in termini dinamici, nel senso che moltissime famiglie del nostro Paese (forse la maggioranza) si sono trovate o si troveranno in futuro in questa tipologia di composizione numerica e anagrafica. Del resto, le famiglie che presentano la composizione scelta dall’Istituto sono comunque molto numerose: infatti, attualmente i nuclei familiari di quattro persone sono il 22% delle famiglie e rappresentano il 33% della popolazione; mentre le famiglie con il maggior percettore di reddito di età compresa fra i 31 ed i 40 anni sono un quinto di tutte le famiglie italiane. Identificata così la famiglia di riferimento, l’Eurispes ha poi provveduto a stilare un bilancio delle sue necessità materiali e di spesa. Questo bilancio è stato compilato individuando, innanzitutto, nove aggregati di spesa nei quali si sono suddivise le necessità della famiglia: abbigliamento maschile; abbigliamento femminile; abbigliamento infantile; scuola ed altre attività infantili; affitto e consumi domestici correnti; beni durevoli e semidurevoli per la casa; sanità ed igiene; svaghi e vacanze; alimentari, bevande e tabacco. La spesa mensile è stata quindi confrontata con il reddito di quattro famiglie tipo, rappresentative delle diverse situazioni lavorative. Paniere Eurispes: ma dove va a fare la spesa l’Istat? La validità di questo paniere risiede innanzitutto nel fatto che è rappresentativo di una famiglia che dispone di soli redditi da lavoro. Si tratta, a nostro avviso, del Paniere più corretto a rappresentare l’andamento dei prezzi per il calcolo delle variazioni salariali automatiche e per la definizione del tasso di inflazione programmata da applicare ai contratti collettivi. La famiglia Eurispes differisce da quella Istat perché pur occupando valori mediani nella distribuzione delle famiglie giovani e delle famiglie con quattro componenti, essa ha un reddito molto inferiore al reddito medio italiano pro capite, sul quale si basa il paniere Istat, che tiene conto del reddito complessivo disponibile di tutte le famiglie italiane. La prima grande differenza è che nel paniere Eurispes non compaiono, ad esempio, sigarette estere, servizi domestici, garage, noleggio di automobili, taxi, trasporti aerei, imbarcazioni, alimenti e servizi per animali, manifestazioni sportive, luna park, stabilimenti balneari, discoteche, lotterie e scommesse, libri non scolastici, alberghi, oreficeria, orologi, valigeria, servizi bancari. La seconda differenza è che alcuni consumi, elencati nel Paniere Istat, come bar e ristoranti, cinema, teatri sono poco o nulla presenti in quello Eurispes, perché la nostra famiglia può permetterseli molto di rado. In definitiva non vi sono prodotti di lusso. La terza grande differenza risiede, infine, nell’ipotesi da noi elaborata che la nostra famiglia paghi l’affitto (o, che è lo stesso, un mutuo per la casa). Ovviamente questo non riflette il dato medio della famiglia italiana, ma è molto vicino alla realtà di un gran numero di coppie giovani, che ancora non dispongono delle piena proprietà della casa. Il paniere Istat è invece costruito, per questa voce, sulla media fra coloro che abitano una casa in proprietà e coloro che vivono in affitto. Inoltre i dati dell’affitto sono riferiti ad un universo di famiglie che comprende anche famiglie molto vecchie, che quindi pagano mediamente affitti più bassi delle giovani coppie, le quali hanno affrontato più di recente il mercato immobiliare. L’eurispes ha ordinato e raggruppato le voci secondo quelle che sono le esigenze della famiglia e la logica con la quale si costruisce il bilancio familiare: l’Istat, viceversa, riunisce le voci secondo un criterio merceologico e quindi raggruppandole secondo le fonti di produzione ed i canali di distribuzione. Secondo l’Eurispes, le voci che hanno maggiore peso sul bilancio familiare sono quelle relative alla casa-affitto e spese correnti (27,17%) e agli alimentari (27,14%), seguite dall’abbigliamento (10,56%) e dai trasporti (8,70%). Le maggiori differenze si riscontrano nel diverso peso dato alle spese per l’abitazione (differenza della quale è responsabile l’ipotesi fatta dall’Eurispes di una famiglia che paga l’affitto o il mutuo), ma anche nelle spese per i prodotti alimentari: in entrambi i casi l’importanza relativa di queste spese è di gran lunga più elevata per l’Eurispes che per l’Istat. In particolare, per quanto riguarda gli alimentari, le diete Eurispes sono state calcolate per un’alimentazione equilibrata, sana ma spartana, rilevando i prezzi in rivendite della grande distribuzione note per avere prezzi contenuti, scegliendo sempre il prodotto meno caro fra quelli esposti e utilizzando tutte le offerte a prezzi scontati che rientrassero nel piano alimentare. Ci si domanda, quindi, come già è stato chiesto dai mass media: dove fa la spesa l’Istat e perché non lo dice agli italiani, in modo da farci risparmiare 5 milioni e mezzo l’anno sulla spesa? Paniere Eurispes
Alimentari 27,14%
Abbigliamento 10,56%
Guardaroba 0,41%
Casa: affitto e spese correnti 27,17%
Beni durevoli e semidurevoli casa 3,91%
Igiene personale e pulizia per la casa 3,22%
Spese per la salute e sanitari 3,94%
Trasporti 8,70%
Scuola 0,86%
Attività bambini e giocattoli 4,29%
Vacanze 3,31%
Svaghi e diporto 6,49%
Totale 100,00%
Fonte: Eurispes. Paniere Istat
Alimentari 16,29%
Bevande alcoliche e tabacchi 2,63%
Abbigliamento 9,97%
Abitazione (acqua, elettricità, combustibili) 9,32%
Mobili, articoli e servizi casa 10,60%
Servizi sanitari e spese salute 7,10%
Trasporti 13,42%
Comunicazioni 3,27%
Ricreazione, spettacoli, cultura 8,7%
Istruzione 1,05%
Ristorante 10,38%
Altri beni e servizi 7,27%
Totale 100,00
Fonte: Eurispes. Da Sanpierdarena a Noci passando per il Prenestino L’eurispes ha collocato la famiglia tipo in dieci diversi contesti territoriali: Roma, Torino, Genova, Treviso, Bologna, San Benedetto del Tronto, Capodimonte (in provincia di Viterbo), Caserta, Cosenza e Noci (in provincia di Bari). Le località sono state scelte in maniera tale da coprire il Nord, il Centro ed il Sud, le grandi città, le città di provincia di medie dimensioni, le cittadine ed i paesi, e per fornire un quadro il più completo possibile. Le forti differenze fra le località riscontrate per gli alimentari si ritrovano anche per le spese della casa che vanno da un massimo di 1.516 euro a Bologna ad un minimo di 813 euro a Capodimonte. Naturalmente la causa delle maggiori differenze è da ricercarsi nell’affitto che è massimo a Bologna e minimo a Capodimonte, paese di 1.700 abitanti. Differenze anche abbastanza consistenti si riscontrano per le spese di trasporto. Le variazioni sono dovute soprattutto a due voci: l’assicurazione auto e i trasporti pubblici per i quali si va da un minimo di 249 per Noci ad un massimo di 334 per la città di Caserta. Per ognuna delle città o paesi considerati, si è scelto di localizzare la famiglia tipo in un quartiere semiperiferico dal quale fosse comunque possibile raggiungere rapidamente il centro. Nell’ambito dei quartieri prescelti, è stato individuato un ipermercato dove i nostri ricercatori hanno rilevato i prezzi dei prodotti del nostro paniere, scegliendo i prodotti più economici e quelli in offerta, compatibilmente con gli stili di consumo della nostra famiglia tipo e con le ipotesi della ricerca. Questo perché nessuno ha consumi medi o acquista a prezzi medi come vuole la statistica ufficiale. Si comprano determinati prodotti e si usufruisce di determinati servizi in una realtà ambientale data. Il criterio della localizzazione puntuale della “nostra famiglia” ha anche permesso di identificare con ragionevole certezza il prezzo dell’affitto, delle spese condominiali, delle riparazioni dell’auto, e di tutto ciò il cui costo è legato a circostanze ambientali. Iniziando dai prodotti alimentari si nota che la spesa complessiva della famiglia va da un massimo di 227 euro a settimana a Treviso ad un minimo di 166 euro a settimana a Noci (in provincia di Bari) per la dieta standard. Se ad essa si aggiungono le spese per cibi e bevande più costosi acquistati in occasione delle festività (quattro compleanni, Natale, Capodanno e Pasqua), si ottengono valori annui compresi tra 12.129 e 8.972,64 euro. Italiani spartani L’eurispes ha calcolato i redditi della famiglia tipo nell’ipotesi rara, ma non irreale, che essa debba vivere con i soli redditi da lavoro, non disponendo di proprietà di nessun tipo e non ricevendo nessun aiuto dall’esterno. Ha poi ipotizzato che non abbia sostenuto, nell’anno preso in considerazione, spese eccezionali per incidenti, malattie gravi, debiti precedentemente contratti, assistenza a persone esterne al nucleo familiare ristretto, come potrebbero essere i nonni vecchi e malati. I valori relativi al reddito netto mensile delle famiglie considerate sono stati calcolati sottraendo al reddito lordo le imposte (Irpef e addizionali regionali e provinciali) nonché i contributi obbligatori. Emerge quindi l’identikit di 4 coppie diversamente assortite da un punto di vista professionale e con otto profili di reddito mensile: Muratore e Cassiera (lordo 3.329 - netto 2.482); Professore e Maestra (lordo 3.550 - netto 2.545); Bancario e Commerciante (lordo 4.079 - netto 2.765); Dirigente e Universitaria (lordo 3.667 - netto 2.610). Ragionando in termini di reddito disponibile, la famiglia dove i genitori realizzano i redditi più elevati supera di poco i 2.750 euro mensili (2.765 per la precisione), mentre la famiglia più povera non arriva ai 2.500 euro (2.482, per l’esattezza). I valori del reddito da noi calcolati per la nostra famiglia sono superiori ai valori delle mediane calcolate dalla Banca d’Italia, sia di quella per le famiglie di quattro persone (il valore mediano delle quali si situa a 29.690 euro all’anno, pari a 2.474 euro al mese) che per quelle con il capofamiglia fra i 31 e i 40 anni (mediana a 25.262 euro annui, pari a 2.137 euro mensili). Il dato della Banca d’Italia, che fa riferimento a rilevazioni del 2002 e che, come tutte le mediane, divide in due perfette metà l’universo di riferimento, ci dice che metà delle famiglie italiane di quattro persone, come quella da noi ipotizzata, si trova al di sotto del reddito di 29.690 euro e l’altra metà al di sopra. Del pari una metà delle famiglie il cui maggior percettore di reddito ha un’età compresa fra i 31 ed i 40 anni, come nel nostro caso, dispone di un reddito inferiore ai 25.262 euro e l’altra metà se ne colloca al disopra. Le rilevazioni della Banca d’Italia ci confermano così che le tipologie di impiego scelte per i nostri due genitori e i redditi corrispondenti sono ampiamente significativi della realtà italiana. Sono sufficienti queste entrate a garantire una vita dignitosa ad una famiglia di quattro persone in Italia oggi? Per saperlo basta confrontare i redditi da lavoro calcolati con le spese mensili ritenute indispensabili per una famiglia che consumi lo stretto necessario. Infatti, i dati della spesa complessiva della famiglia tipo, per le dieci località prescelte, evidenziano come il costo della vita per una famiglia di quattro persone è di 36.529,39 euro all’anno, cioè di 3.044 euro al mese. Come è facile constatare la famiglia tipo, in nessuno dei casi considerati, arriva a quella cifra. In definitiva, quella considerata dal Paniere Eurispes è una famiglia che ha uno stile di vita spartano dove tutti e due i genitori lavorano a tempo pieno e che, pur mantenendo un tenore di vita dignitoso e senza far mancare nulla ai bambini, fa economia su tutte le voci del bilancio, in particolare sacrificando o riducendo al minimo le spese per svaghi e divertimenti. Se si considera ad esempio la tipologia familiare muratore-cassiera, troviamo la situazione più difficile. A questa famiglia, infatti, mancano 406 euro per arrivare alla fine del mese, se abitano a Capodimonte e devono pagare l’affitto. Se invece abitassero a Caserta o a Cosenza, dovrebbero arrivare a rinunciare anche all’automobile per rientrare nel bilancio imposto dai due redditi da lavoro. Ma abitando a Roma o a Treviso o a Bologna, che sono risultate le città più care fra quelle da noi monitorate, non riuscirebbero comunque a vivere, a meno di non avere una casa in proprietà. L’unica soluzione, se non fossero proprietari, sarebbe quella di fuggire dalla città e di rifugiarsi in un paese non troppo vicino e delle dimensioni appunto di Capodimonte, dove i valori degli affitti siano decisamente più contenuti di quelli di Bologna, dove, come abbiamo constatato, sono elevatissimi. Se questa è la situazione per la coppia più povera, non molto migliore si presenta la situazione per i due insegnanti: infatti il loro reddito netto, detratte le tasse, non è molto più elevato di quello del muratore e della cassiera di supermercato. Anche a loro mancano parecchi euro per arrivare alla fine del mese: più del 12% del loro reddito nel paesino di 1.700 abitanti, a Torino e Noci; il 17%, a Genova; a San Benedetto del Tronto il 19%, il 20% a Cosenza ed il 23% a Roma, il 25% a Treviso e addirittura il 30% a Bologna. Anche la famiglia in cui i genitori guadagnano di più, ossia “bancario-commerciante”, non riesce in nessuna delle località monitorate ad arrivare alla fine del mese. Eppur si vive Come spiegare, allora, la circostanza che le famiglie che si trovano nelle condizioni ipotizzate dall’Eurispes e che non sono certamente poche nel nostro Paese, possano sopravvivere? La risposta arriva dalle rilevazioni della Banca d’Italia che ci dimostrano come in moltissime famiglie al reddito da lavoro si aggiungano altri redditi: innanzitutto i trasferimenti, che possono provenire dallo Stato e dagli Enti locali e/o da altre famiglie. Se i trasferimenti dallo Stato o da altri Enti pubblici per coppie giovani sono molto modesti, i trasferimenti da altre famiglie sono diffusissimi, come l’esperienza ci insegna: fra questi primeggiano quelli che provengono dai nonni, che forniscono in tantissime famiglie aiuti in regali, in denaro ed in prestazioni. Una seconda fonte di entrate è data naturalmente dai redditi da capitale mobiliare e immobiliare, che per la Banca d’Italia rappresentano una quota non trascurabile dei redditi complessivi delle famiglie italiane. Infatti la stessa Banca d’Italia stima al 18% dell’intero reddito delle famiglie italiane il reddito nascosto imputabile alla casa in proprietà. Infine, un’ulteriore fonte di reddito è rappresentata dal secondo lavoro, spesso esercitato in nero. Negli esempi da noi scelti: il muratore, il professore di liceo, il bancario e la borsista universitaria hanno il tempo, poco, e le opportunità, molte, per ricavare un reddito da un secondo lavoro, che sarà per tutti sicuramente molto meglio pagato, in termini orari, di quello a tempo pieno. In conclusione la situazione della nostra coppia è tale che solo con aiuti esterni, proprietà immobiliari, rendite da capitali e/o un secondo lavoro, essa riesce a garantire un una vita dignitosa ai propri figli. L’eurispes denuncia da anni il grave fenomeno nel nostro Paese rappresentato dal gran numero di famiglie a rischio di povertà. Si provi ad immaginare, infatti, un evento straordinario, la perdita del lavoro di uno dei due genitori, una malattia grave e improvvisa di uno qualsiasi dei componenti della famiglia e si vedrà che con redditi tracciati dal Paniere, anche ipotizzando proprietà della casa e aiuti dall’esterno, la famiglia precipita nella povertà assoluta.
 
   
   
MESSAGE FROM THE PRESIDENT ON BEHALF OF THE EUROPEAN CENTRAL BANK  
 
 Francoforte 10 November 2004 - It was with immense sadness that we learnt of the passing away of Eugenio Domingo Solans this morning, after a long illness that he had fought with great courage and fortitude. The whole staff and the Executive Board of the European Central Bank (Ecb), as well as the members of the Governing Council and of the General Council of the Ecb, are all mourning a very dear colleague and friend. We have sent our deepest condolences to his wife, Almudena, and the other members of his family. Eugenio Domingo Solans was a member of the Executive Board from June 1998 to May 2004. We all appreciated his strong dedication, his high professionalism and his outstanding contribution to the establishment and consolidation of the Ecb and of the European System of Central Banks (Escb). The name of Eugenio Domingo Solans will always be associated with the smooth and successful introduction of the euro banknotes and coins on 1 January 2002, from which more than 300 million European citizens have benefited. He also contributed actively and very efficiently to the development of a Europe-wide framework of monetary, banking and financial statistics, the quality of which is key in defining and implementing the single monetary policy. Furthermore, Eugenio Domingo Solans was responsible for setting up, maintaining and further developing the information systems architecture of the Ecb and the Escb. Besides his professional qualities, Eugenio Domingo Solans was unanimously appreciated for his enthusiasm, his warmth and his bright and open personality. Moreover, we witnessed his immense courage in facing and fighting his illness. We will all remember Eugenio with great admiration and deep affection. We shall miss him profoundly.  
   
   
BANCA INTESA: RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 SETTEMBRE 2004 RISULTATO DI GESTIONE DEL TERZO TRIMESTRE 2004 OLTRE UN MILIARDO DI EURO UTILE NETTO CONSOLIDATO DEI PRIMI NOVE MESI 2004 A 1.341 MLN. DI EURO, +29% RISPETTO AI 1.038 MLN. DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2003  
 
Milano, 10 novembre 2004 - Si è riunito l’8 novembre sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa che ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2004. I risultati dei primi nove mesi del 2004 Il conto economico consolidato dei primi nove mesi del 2004 registra un margine d’intermediazione di 7.258 milioni, in crescita dell’ 1,6% rispetto ai 7.142 milioni dei primi nove mesi del 2003, trainato dalla sostenuta dinamica dei ricavi derivanti dall’attività retail (Divisione Rete e banche controllate in Italia e nei Paesi del Centro-est Europa), in aumento dell’8% da 5 a 5,4 miliardi di euro. In quest’ambito, il margine di interesse ammonta a 3.871 milioni di euro, valore uguale a quello dei primi nove mesi del 2003. La leggera flessione degli interessi netti, -0,5% da 3.726 a 3.709 milioni, è stata infatti totalmente compensata dall’aumento dei dividendi e degli utili da partecipazioni valutate al patrimonio netto, complessivamente cresciuti dell’ 11,7% da 145 a 162 milioni. La flessione degli interessi netti è dovuta al calo dei tassi d’interesse di mercato e alla decisione di ridurre strutturalmente il portafoglio crediti con i grandissimi gruppi soprattutto internazionali (diminuito di circa 7 miliardi di euro nel periodo), a fronte della crescita dei prestiti alle altre imprese e alle famiglie (aumentati nel complesso di circa 5 miliardi). Le commissioni nette registrano un incremento del 3,7%, salendo a 2.524 milioni di euro da 2.434 milioni, dovuto principalmente alla crescita della componente relativa alla bancassicurazione (+47,1%), all’attività di intermediazione e collocamento titoli (+36,2%), alle carte di pagamento (+8,5%) e ai conti correnti (+4,3%). I proventi da operazioni finanziarie segnano un aumento dell’ 1,4%, raggiungendo i 589 milioni rispetto ai 581 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. I costi operativi ammontano a 4.291 milioni di euro, in calo del 4,5% rispetto ai 4.492 milioni del corrispondente periodo del 2003. In quest’ambito, i costi del personale diminuiscono del 4,5%, le altre spese amministrative flettono dello 0,7% (pur essendo quasi raddoppiate le spese pubblicitarie e cresciute di oltre il 50% quelle per la formazione del personale) e gli ammortamenti calano del 16,2%, nonostante il forte impegno negli investimenti in corso, per effetto della razionalizzazione del patrimonio immobiliare e del completamento del periodo di ammortamento di investimenti passati. Conseguentemente, il risultato di gestione sale a 2.967 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto ai 2.650 milioni dei primi nove mesi del 2003, con un rilevante miglioramento del cost/income ratio, sceso al 59,1% dal 62,9% del corrispondente periodo del precedente esercizio. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 735 milioni, in calo del 19,3% rispetto ai 911 milioni dei primi nove mesi del 2003, con un indice di copertura delle sofferenze che ha raggiunto il 68%, superando l’obiettivo del 67% indicato dal Piano d’Impresa per il 2005. L’utile delle attività ordinarie quindi sale a 2.135 milioni, in crescita del 29,8% rispetto ai 1.645 milioni dei primi nove mesi del 2003. Le componenti straordinarie evidenziano un saldo negativo pari a 70 milioni, rispetto al saldo positivo di 78 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. L’utile netto consolidato cresce a 1.341 milioni di euro rispetto ai 1.038 milioni dei primi nove mesi del 2003 (+29,2%), con un utile netto della Capogruppo di 1.203 milioni di euro rispetto ai 988 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. I risultati del terzo trimestre 2004 Il conto economico consolidato del terzo trimestre 2004 registra un margine d’intermediazione di 2.392 milioni, in flessione del 2,5% rispetto al precedente trimestre - dovuta al calo stagionale di dividendi e commissioni da attività esattoriale e al venir meno di proventi connessi all’offerta di obbligazioni strutturate - e in crescita dello 0,6% rispetto al terzo trimestre 2003. In quest’ambito, il margine d’interesse è pari a 1.301 milioni di euro, in aumento dell’ 1,1% rispetto al precedente trimestre e del 4,6% rispetto al terzo trimestre del 2003. Gli interessi netti ammontano a 1.259 milioni, in crescita del 4,5% rispetto al precedente trimestre e dell’ 1,9% rispetto al terzo trimestre del 2003. I dividendi e gli utili da partecipazioni valutate al patrimonio netto sono complessivamente pari a 42 milioni, rispetto agli 82 milioni del precedente trimestre - per il minor apporto dei dividendi, che usualmente si concentrano nel secondo trimestre dell’anno - e ai 9 milioni del terzo trimestre 2003. Le commissioni nette sono pari a 848 milioni di euro, con una flessione dello 0,9% rispetto al precedente trimestre, dovuta al calo stagionale delle commissioni derivanti dall’attività esattoriale (-15%) in larga misura compensato dalla crescita di quelle originate dalla bancassicurazione (+34%) e dai conti correnti (+8%), e con un aumento del 2% rispetto al terzo trimestre 2003, determinato dalla sostenuta dinamica dell’attività di bancassicurazione (+75%). I proventi da operazioni finanziarie ammontano a 160 milioni, in calo rispetto ai 209 milioni del precedente trimestre e ai 186 milioni del terzo trimestre 2003, dovuto al venir meno dei proventi up-front connessi all’offerta di obbligazioni strutturate di propria emissione. I costi operativi ammontano a 1.391 milioni di euro, con un calo del 5,2% rispetto al precedente trimestre e del 6,6% rispetto al terzo trimestre 2003, determinato dalla riduzione dei costi del personale, delle altre spese amministrative e degli ammortamenti. Conseguentemente, il risultato di gestione ammonta a 1.001 milioni di euro, in crescita dell’ 1,5% rispetto al precedente trimestre e del 12,9% rispetto al terzo trimestre del 2003. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 174 milioni, a fronte dei 301 milioni del precedente trimestre e dei 242 milioni del terzo trimestre 2003. L’utile delle attività ordinarie ammonta a 794 milioni, in crescita del 21,6% rispetto ai 653 milioni del precedente trimestre e del 29,1% rispetto ai 615 milioni del terzo trimestre 2003. Le componenti straordinarie evidenziano un saldo negativo di 61 milioni, rispetto ai 13 milioni del precedente trimestre e ai 19 milioni del terzo trimestre 2003, e includono 160 milioni di oneri relativi all’accordo transattivo con Parmalat relativo al “bond Nextra” e circa 110 milioni di proventi derivanti da operazioni immobiliari. L’utile netto consolidato è di 465 milioni di euro, rispetto ai 458 milioni del precedente trimestre (+1,5%) e ai 328 milioni del terzo trimestre 2003 (+41,8%), con un utile netto della Capogruppo di 334 milioni di euro rispetto ai 558 milioni del precedente trimestre (che ha beneficiato dell’apporto dei dividendi, usualmente concentrati nel secondo trimestre dell’anno) e ai 314 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 30 settembre 2004 i crediti verso la clientela ammontano a 154 miliardi di euro, attestandosi sui livelli del 31 dicembre 2003 e in linea con il 30 settembre 2003, nonostante la riduzione operata nell’esposizione verso la clientela Large Corporate (soprattutto internazionale senza rapporti con l’Italia) - per circa 5 miliardi rispetto a dicembre e 7 miliardi rispetto a settembre 2003 - e la securitisation di circa 1,5 miliardi di euro di crediti originati da contratti di leasing perfezionata all’inizio del 2004. I crediti in sofferenza al netto delle rettifiche di valore sono scesi a 4,3 miliardi di euro, in flessione del 6,6% rispetto al 31 dicembre 2003 e dell’ 11,6% rispetto al 30 settembre 2003, con un’incidenza sui crediti complessivi pari al 2,8% e un grado di copertura del 68%, superiore all’obiettivo del 67% indicato nel Piano d’Impresa per il 2005. La massa amministrata per conto della clientela risulta pari a 466 miliardi, in crescita dell’ 1,7% rispetto al 31 dicembre 2003 e in linea con il 30 settembre 2003. In quest’ambito, la raccolta diretta ammonta a 178 miliardi, in aumento del 3,6% rispetto al 31 dicembre 2003 e dell’ 1,5% rispetto al 30 settembre 2003, e il risparmio gestito a 116 miliardi, in flessione del 4,3% rispetto al 31 dicembre 2003 e del 6,5% rispetto al 30 settembre 2003. Al deflusso registrato dai fondi comuni (circa 8 miliardi di euro nei primi nove mesi dell’anno), concentrato nel comparto monetario e obbligazionario a breve termine, si contrappone l’afflusso di entità largamente superiore segnato complessivamente dalle obbligazioni strutturate (circa 6 miliardi di euro nei nove mesi) e dalle polizze vita (circa 5 miliardi di euro nei nove mesi). I coefficienti patrimoniali al 30 settembre 2004 risultano pari al 7,6% per il Core Tier 1 ratio (rispetto al 6,9% del 31 dicembre 2003), all’ 8,6% per il Tier 1 ratio (rispetto al 7,8%), valore indicato nel Piano d’Impresa come obiettivo per il 2005, e all’ 11,9% per il coefficiente patrimoniale totale (rispetto all’ 11,7%). Al 30 settembre 2004, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola in 3.709 sportelli bancari - di cui 3.086 in Italia e 623 all’estero - con 57.352 dipendenti, 2.047 persone in meno rispetto al 31 dicembre 2003. Nell’ambito dei progetti finalizzati alla crescita, nei primi nove mesi dell’anno sono stati progressivamente proposti numerosi nuovi prodotti, in particolare: Conto Intesa, il conto corrente per le famiglie, con oltre 250.000 conti correnti aperti nel periodo; Carta Intesa, la carta di debito con possibilità di controllo on line delle spese, con quasi 600.000 carte vendute nel periodo; Prestintesa, il prestito personale fino a 30.000 euro erogabile in 48 ore, che con oltre un miliardo erogato nel periodo ha più che raddoppiato l’ammontare di prestiti personali erogati nei primi nove mesi del 2003; Sonni Tranquilli, il mutuo a tasso variabile a rata costante, che ha portato a un aumento del 17% dell’ammontare di mutui erogato nel periodo rispetto ai primi nove mesi del 2003; le polizze vita, con Intesa Vita (la nuova compagnia pienamente operativa dal 1° gennaio di quest’anno, costituita in joint venture dal Gruppo Intesa e dal Gruppo Generali) che ha registrato nuovi premi per 4,2 miliardi nel periodo, in crescita del 55% rispetto ai primi nove mesi del 2003; Conto Intesa Personal, il conto corrente rivolto a chi desidera soluzioni personalizzate lanciato a giugno, con oltre 30.000 conti aperti in quattro mesi; Conto Intesa Business, il conto corrente dedicato a liberi professionisti, commercianti e artigiani, che - con la campagna pubblicitaria lanciata a metà settembre - ha superato le 16.000 aperture. Nel terzo trimestre è stata lanciata Intesanova, l’iniziativa dedicata alle imprese che investono in innovazione e sviluppata in collaborazione con alcune tra le più prestigiose università e istituzioni di ricerca italiane. Banca Intesa - ferma restando la valutazione del merito creditizio - finanzia con crediti a medio termine (3-5 anni), senza garanzie reali e a condizioni più favorevoli, i progetti innovativi predisposti dalle imprese entro due settimane dalla validazione da parte dei partner universitari dell’iniziativa. I progetti considerati riguardano soluzioni nel campo dell’ Information & Communication Technology e tecnologie specifiche di vari settori industriali. Per quanto riguarda queste ultime, Intesanova ha inizialmente riguardato il comparto delle macchine utensili e verrà via via estesa ad altri comparti: prossimamente al resto del settore delle macchine strumentali (nel corso del mese di novembre), all’elettronica e ai nuovi materiali (gennaio 2005), all’alimentare (marzo 2005). Nel terzo trimestre è stata inoltre perfezionata l’acquisizione della banca Crédit Agricole Indosuez Private Banking Italia, le cui attività e competenze si sono aggiunte a quelle già presenti in Banca Intesa creando Intesa Private Banking, banca specializzata nel servizio alla clientela private e integrata nella Divisione Rete, che ad oggi gestisce circa 30 miliardi di euro di patrimonio di 23.000 clienti. Questo modello organizzativo, unico in Italia, si distingue per le caratteristiche di flessibilità nei rapporti con la clientela, che può avvalersi della banca specializzata (con 65 centri private e 375 private bankers), delle 2.000 filiali della Divisione Rete e dei canali on-line del Gruppo Intesa. Intesa Private Banking offre, oltre a una gamma completa di prodotti e servizi finanziari del Gruppo e di società esterne di elevato standing, strumenti di pianificazione finanziaria all’avanguardia in Italia e servizi di consulenza legale, fiscale, fiduciaria, societaria, immobiliare e di art advisory. In merito alle prospettive per l’esercizio in corso, anche alla luce dei risultati finora conseguiti si confermano gli obiettivi del Piano d’Impresa, volti a un apprezzabile aumento dell’utile netto dell’intero anno rispetto al 2003.  
   
   
PROFITTI IN SENSIBILE CRESCITA PER IL GRUPPO BIPIELLE UTILE NETTO EURO 115 MLN (+80,36%) RISULTATO NETTO COMPLESSIVO EURO 183,1 MLN (COMPRESA QUOTA TERZI)  
 
Lodi, 10 novembre 2004 - I dati dei primi 9 mesi del 2004 confermano l’eccellente trend di sviluppo già evidenziato nell’arco del primo semestre 2004, grazie al significativo contenimento dei costi e al sensibile incremento dei profitti provenienti dall’attività bancaria tradizionale. Il Gruppo Bipielle registra infatti a livello consolidato un utile netto pari a 115,5 milioni di euro che, in assenza di componenti straordinarie, risulta quasi raddoppiato rispetto al dato pro-formato di 64,0 milioni di euro ottenuto nei primi nove mesi del 2003. Il ragguardevole incremento della redditività è sostenuto dagli eccellenti risultati conseguiti dalle banche retail, ai quali si aggiungono gli effetti prodotti dal riassetto societario che ha permesso di accrescere l’efficienza e la redditività anche di Reti Bancarie e Bipielle Investimenti, grazie allo sviluppo di importanti sinergie nel settore del credito al consumo e del risparmio gestito. L’ottimo andamento del Gruppo Bipielle è riscontrabile dall’analisi di tutte le principali voci del conto economico, raffrontate su base omogenea rispetto al 30 settembre 2003, con particolare riferimento all’attività ordinaria che ancora una volta si conferma una componente fondamentale per la creazione di profitto. Il margine d’interesse si attesta a 743,8 milioni di euro, contro i 690,1 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno (+7,78%). Il margine da servizi sale a 536,5 milioni di euro, rispetto ai 522,8 milioni di euro del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (+2,60%), grazie al positivo apporto degli altri proventi di gestione che salgono a 216,6 milioni di euro (+30,38%) e delle commissioni nette che raggiungono i 310,6 milioni di euro facendo segnare un incremento del 6,37%. Il margine d’intermediazione ammonta a 1.280 milioni di euro, in crescita del 5,55% rispetto al dato del 30 settembre 2003. Il risultato di gestione mostra un andamento particolarmente positivo attestandosi a 622,6 milioni di euro (+16,71%), grazie al contenimento della voce spese amministrative ed altri oneri di gestione, che segna una flessione del 3,21%. In questo ambito il raffronto con i dati dei primi nove mesi del 2003 evidenzia la contrazione delle spese per il personale (-2,19%), mentre le spese amministrative si riducono del 4,14%. Il Cost/income conferma la crescita dell’efficienza del Gruppo, attestandosi al 51,37%, scendendo di quasi 5 punti percentuali rispetto al 56,02% del 30 settembre 2003. La politica prudenziale dei crediti ha portato gli accantonamenti allo 0,82% degli impieghi netti, mentre il rapporto tra sofferenze nette e impieghi si posiziona all’1,65%, mantenendosi al di sotto della media di sistema. L’utile da attività ordinarie raggiunge i 242,6 milioni di euro, contro i 220,7 milioni di euro del 30 settembre 2003 (+9,90%). Il risultato complessivo netto dopo le imposte (pari a 62,1 milioni di euro) è di 183,1 milioni di euro, di cui 67,5 milioni di euro di pertinenza di terzi. L’utile netto di competenza della Bipielle sale pertanto a 115,5 milioni di euro, contro i 64,0 milioni di euro dei primi nove mesi del 2003 (+80,36%) che beneficiavano tra l’altro di 35,1 milioni di euro di componenti straordinarie, pressoché assenti nel 2004. Dati patrimoniali consolidati al 30 settembre 2004 A livello patrimoniale la raccolta diretta si attesta a 28.136 milioni di euro, mantenendosi in linea con i 28.634 milioni di euro dello stesso periodo del precedente esercizio. La raccolta indiretta da clientela sale a 32.716 milioni di euro, facendo segnare una crescita del 2,09%, grazie alla positiva dinamica del risparmio gestito che raggiunge i 18.423 milioni di euro (+3,32%). In questo comparto si segnala il positivo andamento delle gestioni patrimoniali (+8,64%) e dei fondi pensione (+67,46%), mentre si mantengono stabili sia i fondi comuni d’investimento, sia i prodotti assicurativi. La massa amministrata da clientela si attesta a 61.645 milioni di euro (+0,60%). Gli impieghi si confermano in crescita raggiungendo i 25.151 milioni di euro (+2,29%). Il dato assume particolare significato in quanto nel corso dei primi nove mesi del 2004 sono state realizzate due operazioni di cartolarizzazione: una da 1 miliardo di euro legata ai mutui residenziali in bonis delle banche retail del Gruppo, l’altra da 500 milioni di euro relativa ai prestiti personali di Bipielle Ducato, effettuate per ottimizzare il costo del funding. Tra i crediti netti verso la clientela, i conti correnti registrano un incremento del 14,29%, mentre i mutui e il credito al consumo, al lordo delle operazioni di cartolarizzazione, salgono rispettivamente del 15,0% e del 41,91%. Il totale dell’attivo si attesta a 42.190 milioni di euro, contro i 41.456 milioni di euro del 30 settembre 2003 (+1,77%). Il patrimonio netto ammonta a 2.673 milioni di euro, rispetto i 2.599 milioni di euro dell’analogo periodo del precedente esercizio (+2,86%). Struttura operativa La struttura operativa del Gruppo ha registrato un ulteriore rafforzamento e a settembre 2004 risulta composta da 958 sportelli, rispetto ai 927 dei primi nove mesi del 2003, ai quali si aggiungono 650 promotori finanziari e 60 negozi finanziari. Il progetto di rafforzamento della rete procede secondo i programmi prefissati e consentirà di superare a breve i 1.000 sportelli, grazie all’apertura di nuove filiali che permetteranno da un lato di estendere la presenza del Gruppo in nuove zone geografiche con una forte valenza strategica e dall’altro di consolidare il radicamento territoriale in aree in parte già presidiate. Il numero dei dipendenti si attesta a 8.472 unità, contro gli 8.893 del 30 settembre 2003, per effetto dei piani esuberi, che apporteranno ulteriori benefici in termini economici già a partire dall’ultimo trimestre del 2004. Situazione individuale al 30 settembre 2004 Banca Popolare Di Lodi: Utile netto pari 121,6 mln. Euro (+28,75%); margine d’interesse - Euro 424,1 mln. (+16,61%); margine d’intermediazione - Euro 664,9 mln. (+8,52%); risultato di gestione - Euro 304,1 mln. (+16,69%); Cost/income Ratio 54,26%. La Banca Popolare di Lodi conferma nel terzo trimestre del 2004 un eccellente andamento operativo e reddituale, contribuendo in modo determinante alla formazione del risultato consolidato. I dati riferiti ai primi nove mesi del 2004 registrano un utile netto di 121,6 milioni di euro, contro i 94,5 milioni di euro del 30 settembre 2003 (+28,75%). A trainare i risultati della Capogruppo è come sempre l’attività bancaria caratteristica ordinaria, come emerge con evidenza dall’analisi delle principali voci del conto economico. Il margine d’interesse si attesta a 424,1 milioni di euro, contro i 363,7 milioni di euro del 30 settembre 2003 (+16,61%). Le commissioni nette raggiungono 150,8 milioni di euro (+23,59%). Il margine di intermediazione sale a 664,9 milioni di euro (+8,52%). Il risultato di gestione si attesta a 304,1 milioni di euro facendo segnare una crescita del 16,69%. L’efficienza della Capogruppo è testimoniata dal Cost/income Ratio che scende di quasi tre punti percentuali attestandosi al 54,26% contro il 57,46% del 30 settembre 2003. L’utile da attività ordinaria raggiunge 139,1 milioni di euro, rispetto ai 102,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2003 (+35,77%). In totale assenza di proventi straordinari, l’utile netto sale a 121,6 milioni di euro, contro i 94,5 milioni di euro del 30 settembre 2003 (+28,75%). A livello patrimoniale, il totale attivo raggiunge 28,2 miliardi di euro (+2,94%). Il patrimonio netto si attesta a 3,1 miliardi di euro facendo segnare un incremento del 2,48%. Il totale generale della massa amministrata sale a 62,1 miliardi di euro, contro i 51,8 miliardi di euro (+19,88%). Gli impieghi verso clientela raggiungono quota 11,6 miliardi di euro (+5,13%) grazie all’andamento positivo dei conti correnti che registrano un incremento del 33,07% e dei mutui che sfiorano i 3 miliardi di euro mantenendosi sullo stesso livello del 30 settembre 2003 nonostante i 576 milioni di euro di mutui in bonis cartolarizzati nel corso del primo semestre 2004.  
   
   
GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE: TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2004 UTILE NETTO DI PERIODO: 14,3 MILIONI DI EURO (+ 46,3%) RISULTATO LORDO DI GESTIONE: 89 MILIONI DI EURO (+ 27,5%) MARGINE DI INTERMEDIAZIONE: 354,1 MILIONI DI EURO (+ 9,5%)  
 
Sondrio, 10 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della capogruppo Credito Valtellinese ha approvato nella riunione di ieri i risultati consolidati relativi al terzo trimestre 2004, che pongono in luce la positiva dinamica dei principali aggregati patrimoniali ed economici, in linea con gli obiettivi di budget definiti. Per quanto concerne la massa amministrata, al 30 settembre 2004 la raccolta diretta si è attestata a 9.210,7 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al 30 giugno 2004 e in crescita di 510,9 milioni rispetto al 31.12.2003 (+5,9%). La raccolta indiretta da Clientela risulta pari a 9.986,7 milioni di euro, segnando un incremento del 2,8% nei confronti del dato di fine giugno 2004 e del 5,9% nei confronti di quello al 31.12.2003. All'interno di tale aggregato, il risparmio gestito, composto dai fondi comuni d'investimento e dalle gestioni patrimoniali della Clientela, si è accresciuto da inizio anno del 6,5%, posizionandosi a 4.164,6 milioni di euro; il risparmio assicurativo, in aumento da inizio anno del 9,5%, assomma a 948,5 milioni di euro, mentre il risparmio amministrato si attesta a 4.873,6 milioni (+ 4,9% da inizio anno). La raccolta globale, sommatoria della componente diretta e indiretta, ammonta a 19.197,4 milioni di euro, evidenziando un progresso del 5,9% riguardo ai 18.126,1 milioni di euro di fine 2003 e dell'1,2% riguardo ai 18.973,6 milioni di fine giugno 2004. Con riferimento al comparto creditizio, gli impieghi erogati alla clientela al 30 settembre 2004 hanno raggiunto gli 8.174,1 milioni di euro, in sensibile aumento (+ 10%) rispetto ai 7.432,6 milioni di euro del 31 dicembre 2003; la crescita su base trimestrale è dell'1,8%. Le sofferenze nette al 30 settembre 2004 risultano pari a 260,2 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato di fine giugno 2004 e con quello al 31 dicembre 2003. A conferma della costante attenzione dedicata alla qualità degli impieghi, il rapporto tra crediti in sofferenza netti e il totale crediti verso clientela (al netto delle rettifiche di valore) si posiziona al 3,2%, stabile rispetto al 30 giugno 2004, a fronte del 3,5% rilevato al 31 dicembre 2003. Passando all'esame dell'andamento economico della gestione, il margine d'interesse del terzo trimestre 2004 vede un incremento dell'8,4% rispetto ai 62,8 milioni di euro realizzati nel terzo trimestre 2003, posizionandosi a 68 milioni di euro; considerando i primi nove mesi dell'esercizio, il margine in questione si attesta a 198,6 milioni di euro, in aumento del 7,5% nei confronti del corrispondente periodo del 2003. Anche il margine da servizi, costituito da commissioni nette e altri proventi netti, mostra un marcato sviluppo, raggiungendo nei primi nove mesi dell'esercizio 2004 i 137,5 milioni di euro (+12,9% rispetto al corrispondente periodo del 2003). I profitti da operazioni finanziarie da inizio anno ammontano a 9,3 milioni di euro, in diminuzione del 13,3% in confronto ai 10,7 milioni di euro del medesimo periodo del 2003. Il margine d'intermediazione riferito al terzo trimestre 2004, sommatoria del margine di interesse con il margine da servizi, gli utili delle società valutate al patrimonio netto e i dividendi e i profitti da operazioni finanziarie, ammonta a 120,9 milioni di euro, in progresso del 9,1% rispetto all'analogo periodo del 2003; tale margine nel periodo gennaio-settembre 2004 si attesta a 354,1 milioni di euro (+ 9,5% su base annua). A fronte dell'ulteriore espansione della rete territoriale (che a fine settembre risulta composta da 320 filiali) le spese amministrative nette del trimestre assommano a 75,8 milioni di euro, in aumento del 4,3% rispetto al terzo trimestre 2003; la consistenza della voce, riferita ai primi nove mesi dell'anno, è di 226,9 milioni di euro (+ 3,7%). Tenuto conto di rettifiche di valore sulle immobilizzazioni materiali ed immateriali per 13,1 milioni di euro (+7,6%), il risultato lordo di gestione riferito al trimestre si attesta a 32 milioni di euro, mostrando un progresso del 23,1% rispetto ai 26 milioni di euro del terzo trimestre 2003; considerati i primi nove mesi dell'esercizio in corso, l'aggregato risulta pari a 89 milioni di euro (+27,5% su base annua). L'utile ordinario raggiunge i 22,7 milioni di euro nel trimestre e i 55,2 milioni nei primi nove mesi dell'anno, in crescita rispettivamente del 26,4% e del 22,8% rispetto ai corrispondenti periodi del 2003. L'attività straordinaria (- 1,3 milioni di euro rispetto a - 0,4 milioni di euro del terzo trimestre 2003) concorre a determinare un utile lordo di 21,4 milioni di euro (+21,7% nei confronti del terzo trimestre 2003); l'incremento avuto riguardo ai primi nove mesi dell'esercizio è del 19,4%. L'utile netto consolidato, detratte le imposte di competenza, la variazione del fondo rischi bancari generali e l'utile di pertinenza di terzi, assomma nel trimestre a 5 milioni di euro, con un incremento del 42,8% rispetto al terzo trimestre 2003; nei primi nove mesi dell'esercizio il risultato netto assomma a 14,3 milioni di euro, in crescita del 46,3% rispetto ai 9,8 milioni di euro del medesimo periodo del 2003. Al 30 settembre 2004, gli utenti della Banca on line del Gruppo Credito Valtellinese (linea Banc@perta) sono oltre 176.000, con una crescita su base trimestrale di quasi 8.000 unità, a riprova dell'apprezzamento manifestato dalla clientela per le innovative soluzioni di e-banking proposte dal Gruppo. Si segnala che nel corso del trimestre, in attuazione delle direttrici tracciate nel nuovo piano strategico, ha avuto avvio il progetto di costituzione di una società di gestione del risparmio denominata Aperta Sgr, finalizzato a dotare il Gruppo Credito Valtellinese di una struttura in possesso di specifiche competenze focalizzate sulla gestione sia individuale che collettiva del risparmio e dei patrimoni istituzionali. Nel trascorso mese di ottobre sono stati inoltre definiti i lineamenti generali di un progetto di revisione e razionalizzazione delle società di produzione del Gruppo, che porterà in particolare all'inserimento nel perimetro del conglomerato della società Crypto S.p.a. - già partecipata a livello di gruppo per il 40% - e all'attribuzione alla stessa delle funzioni di centro specializzato preposto al presidio e sviluppo del software applicativo di gruppo.  
   
   
DALLA COLLABORAZIONE TRA CESIM E CESNTRO STUDI BANCARI NASCERÀ SIMPRIVATE, IL SIMULATORE SPECIFICO PER IL MONDO BANCARIO E FINANZIARIO  
 
Milano, 10 Novembre 2004 – Cesim Italia e Il Centro di Studi Bancari (Csb) di Vezia (Lugano) annunciano un accordo di collaborazione per lo sviluppo di progetti formativi basati sulle simulazioni indirizzati ai settori bancario e finanziario. Secondo i termini dell’accordo, Cesim e Csb si impegneranno, in particolare, nello sviluppo di Simprivate, la nuova simulazione che consentirà alle banche di mettere in pratica le logiche di gestione del settore Private Banking e sviluppare le relative competenze in un settore in continua evoluzione. Nato agli inizi degli anni novanta su iniziativa dell'Associazione Bancaria Ticinese per rispondere alle esigenze di formazione del sistema bancario svizzero, il Centro di Studi Bancari durante l'ultimo decennio ha considerevolmente ampliato le sue attività a livello internazionale, rivolgendosi oggi anche al sistema bancario italiano, con un’offerta ampia che spazia dall'insegnamento di base a quello specialistico; dalle problematiche finanziarie a quelle giuridiche; dall'informazione "spot" alla formazione a lungo respiro. “Il rapido sviluppo di un private banking più ‘globale’, dove ingegneria fiscale, consulenza giuridica, patrimoniale e immobiliare, diventano un tutt’uno nell’offerta di consulenza, sollecita nuovi livelli di competenza. Vedo nel futuro una frontiera sempre più aperta. L’arcipelago delle banche operanti in Ticino è in movimento. Se guardiamo alla realtà del mercato finanziario italiano, le potenzialità di collaborazione si stanno moltiplicando. Da qui il nostro compito di una formazione sempre più ampia e internazionale”, ha dichiarato René Chopard, direttore del Centro di Studi Bancari. “La formazione, per sua stessa natura, ha tempi lunghi e rischia spesso di inseguire i fenomeni quando questi sono già maturi o addirittura in via di esaurimento. Il nostro Centro ha di fronte questa sfida: anticipare sempre di più e meglio l’evoluzione delle esigenze del sistema bancario, garantendo quei contenuti di eccellenza che l’hanno reso competitivo nel corso dell’ultimo mezzo secolo. In Cesim abbiamo trovato un ottimo partner con cui collaborare nello sviluppo di strumenti formativi innovativi che ci consentiranno di rispondere a queste nuove esigenze di formazione, e di stimolarne lo sviluppo”, ha commentato Chopard. Nata in Finlandia nel 1996, Cesim è leader nello sviluppo di progetti formativi basati sulle simulazioni aziendali e nella realizzazione di strumenti di supporto alla presa di decisioni. I progetti formativi di Cesim si propongono di sviluppare le capacità manageriali di successo agendo sull’apprendimento derivante dall’azione, secondo il principio del learning by doing. Da qui lo slogan di Cesim “Practice makes profit”, la pratica genera il profitto Le simulazioni sono strumenti ormai da anni utilizzati dalle aziende all’interno dei propri progetti formativi e che permettono di apprendere dall’agire direttamente in un contesto simulato. I partecipanti infatti si cimentano nella conduzione di un business virtuale in competizione con il simulatore stesso o con altri partecipanti creando un vero e proprio mercato competitivo mentre i docenti si trasformano sempre più in facilitatori di momenti di riflessione, generalizzazione e applicazione alla pratica lavorativa dell’azienda di appartenenza. “In un contesto d’internazionalizzazione delle strutture bancarie e di globalizzazione dei mercati finanziari, la necessità di sviluppare competenze di successo specifiche per il settore richiedevano, peraltro, la definizione di un modello di simulazione ad hoc, che riproducesse le regole e le best practice del settore”, ha dichiarato Gianfranco Di Maira, Amministratore e fondatore di Cesim Italia. “Per queste ragioni abbiamo scelto di collaborare con una struttura specifica operante nella formazione per il sistema bancario e nel Centro di Studi Bancari abbiamo trovato un partner di eccezione. L’unione delle risorse e potenzialità di Cesim con l’esperienza, le competenze e i contenuti concernenti casi di studio forniti dal Centro di Studi Bancari ci consentiranno di sviluppare un nuovo simulatore in grado di supportare efficacemente le esigenze di formazione e di sviluppo delle competenze, in un settore in continua evoluzione come quello bancario e finanziario”, ha proseguito Di Maira.  
   
   
BANCHE: PRIMA SENTENZA DEL TRIBUNALE OBBLIGA LA BANCA POPOLARE DI MILANO A RESTITUIRE I SOLDI. SUL SITO CODACONS.IT IL MODELLO DI RACCOMANDATA DA INVIARE ALLA BANCA PER AVERE INDIETRO I SOLDI DEGLI INTERESSI PERCEPITI ILLEGALMENTE DALLE BANCHE  
 
Roma, 10 novembre 2004 - Dopo la sentenza della Corte di Cassazione continua la guerra delle associazioni dei consumatori sul fronte dell’anatocismo bancario. Clamorosa la sentenza del Tribunale di Milano, che oggi il Codacons rende nota, chiamato a pronunciarsi sul ricorso presentato dall’associazione contro la Banca Popolare di Milano, colpevole di non voler restituire ai propri clienti gli interessi anoticistici indebitamente percepiti. Per la prima volta in Italia il giudice – fa sapere il Codacons - non si limita a dire che il comportamento denunciato è illegittimo, come già sostenuto dal Tribunale di Torino in una precedente sentenza, ma inibisce alla banca di continuare a negare il diritto ai clienti. Il giudice della Vi Sez. Civile, Dott.ssa Amina Simonetti così si pronuncia: la “Banca Popolare di Milano non potrà più opporre rifiuto, sostenendo l’infondatezza del diritto al rimborso per la legittimità delle clausole anatocistiche dei suoi contratti.” E più avanti il giudice sentenzia: “Inibisce alla Banca Popolare di Milano di opporre alle richieste, provenienti dai suoi clienti consumatori, di restituzione delle somme indebitamente versatele, in applicazione di clausole contrattuali, illegittime per violazione dell’art. 1283 c.C., a titolo di interessi debitori capitalizzati trimestralmente, dall’inizio di ogni rapporto bancario fino alla data del 22-04-2000, il rifiuto sostenendo la legittimità di dette clausole”. In pratica se ora la Banca dice di no al cliente, non solo il consumatore potrà fargli causa per riavere il maltolto, ma subirà anche una sanzione per ogni singolo rifiuto. Anche sulla base di questa sentenza il Codacons ha inserito sul proprio sito internet (www.Codacons.it) un modello che i consumatori possono scaricare e inviare alla propria banca per riavere indietro gli interessi illegalmente percepiti dall’istituto di credito. Se l’Abi proseguirà nel dare istruzioni alle banche di non pagare, il Codacons, oltre a denunciare l’Abi per associazione a delinquere come già annunciato ieri, chiederà addirittura lo scioglimento dell’istituto.
Cliccka qui! per scaricare il modello per recuperare i soldi degli interessi percepiti illegalmente dalle banche. http://www.codacons.it/documenti/Modelloanatocismo11_2004.rtf 
 
   
   
ALTROCONSUMO, ANATOCISMO DELLE BANCHE: PER I RIMBORSI INTERVENGA SUBITO BANKITALIA  
 
Milano, 10 novembre 2004 - La Banca d’Italia deve intervenire immediatamente, imponendo alla banche di procedere con i rimborsi ai correntisti sul diverso calcolo degli interessi. Questa la prima delle richieste di Altroconsumo dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha definitivamente confermato l’illegalità dell’anatocismo praticato dagli istituti di credito ai correntisti bancari. Per Altroconsumo occorre ora tradurre in pratica l’indicazione, importantissima, che arriva dalla Cassazione. “Per ottenere un rimborso automatico e immediato non occorrono nè provvedimenti del governo nè trattative con Abi, è sufficiente un provvedimento di Bankitalia, che ha il potere ma soprattutto il dovere di intervenire in questa vicenda” ha commentato Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo. L’associazione indipendente di consumatori fornisce ai correntisti una lettera-tipo disponibile a tutti sul sito dell’associazione www.Altroconsumo.it  da inviare alla propria banca: una richiesta di rimborso degli importi indebitamente pagati. E’ chiaramente scritto nel Testo Unico delle leggi bancarie: la Banca d’Italia può "adottare, ove la situazione lo richieda, provvedimenti specifici nei confronti di singole banche" finalizzati, tra l'altro, al "contenimento del rischi nelle sue diverse configurazioni" (art.53 decreto legislativo 385/1993 Testo Unico delle leggi bancarie). Subire centinaia di migliaia di procedimenti giudiziari di condanna comporta un rischio finanziario per le banche doppio o triplo rispetto agli importi in gioco. Questo il pacchetto di indicazioni e richieste di Altroconsumo alle istituzioni, alle banche e a Bankitalia: rimborsi immediati e automatici ai consumatori: giuridicamente questi soggetti sono doppiamente tutelati, la clausola anatocistica oltre che nulla è anche vessatoria (come stabilito da Tribunale di Roma nel 2000 e Corte d'Appello di Roma nel 2002 a seguito del ricorso di Altroconsumo contro Abi e alcune Banche); attenzione: i consumatori interessati vantano crediti generalmente contenuti (nell'ordine di alcune centinaia di euro) il che di regola non giustifica un'azione giudiziaria individuale, neppure davanti al giudice di pace (che oltretutto, a seguito del ben noto "decreto salva compagnie" dello scorso anno, dovrà decidere secondo diritto e non secondo equità); Il Senato deve immediatamente approvare in via definitiva la legge sulle class action già passata alla Camera con voto unanime dei deputati; In caso di azione giudiziaria da parte dei singoli consumatori, è competente il giudice del luogo di residenza del consumatore (giudice di pace fino a 2500 euro, Tribunale sopra tale limite), dunque le singole banche dovranno difendersi in migliaia di procedimenti in luoghi diversi.  
   
   
TELECOM: RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2004 CRESCITA ORGANICA DEL GRUPPO: RICAVI + 5,3%, MOL + 4,5%, RISULTATO OPERATIVO +8,2%, RISPETTO AI PRIMI NOVE MESI DEL 2003  
 
Milano, 10 novembre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi ieri sotto la presidenza di Marco Tronchetti Provera, ha esaminato e approvato la relazione del Gruppo e della Capogruppo al 30 settembre 2004. Risultati del Gruppo Telecom Italia nei primi nove mesi del 2004 I ricavi ammontano a 22.912 milioni di euro, con un incremento dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2003 (22.682 milioni di euro). Se si escludono gli effetti negativi delle variazioni dei cambi (113 milioni di euro, di cui 87 milioni relativi alle società sudamericane) e del perimetro di consolidamento (807 milioni di euro, di cui 703 milioni relativi alla cessione, nel mese di agosto 2003, della Nuova Seat Pagine Gialle), la crescita organica è stata pari al 5,3% (+1.150 milioni di euro). Su tale crescita hanno influito, in particolare, il significativo apporto della Business Unit Mobile e l’incremento dei ricavi della Business Unit Wireline. Il margine operativo lordo, pari a 10.788 milioni di euro, presenta una crescita dell’1,3% rispetto ai primi nove mesi del 2003 (+140 milioni di euro). L’incidenza sui ricavi è stata del 47,1% (46,9% nei primi nove mesi del 2003). Se si escludono gli effetti negativi delle variazioni dei cambi (27 milioni di euro) e del perimetro di consolidamento (300 milioni di euro), la crescita organica è stata pari al 4,5% (+467 milioni di euro). Il risultato operativo, pari a 5.442 milioni di euro, registra un aumento del 4,4% rispetto ai primi nove mesi del 2003 (+228 milioni di euro); l’incidenza sui ricavi raggiunge il 23,8% rispetto al 23,0% dei primi nove mesi del 2003. Escludendo l’effetto dei cambi e della variazione del perimetro di consolidamento, la crescita organica è stata pari all’8,2% (+ 411 milioni di euro). Il risultato netto consolidato nei primi nove mesi del 2004 è positivo per 745 milioni di euro (1.518 milioni di euro prima della quota di spettanza dei Terzi). Nei primi nove mesi del 2003 il risultato netto consolidato era stato positivo per 1.881 milioni di euro (2.889 milioni di euro prima della quota di spettanza dei Terzi). La riduzione del risultato netto consolidato (-1.136 milioni di euro) è dovuta principalmente a due fattori: il peggioramento del saldo proventi ed oneri straordinari (-846 milioni di euro) che nei primi nove mesi del 2003 beneficiava della sopravvenuta insussistenza di debiti e fondi per il contributo per l’esercizio di attività di telecomunicazioni per gli anni 2000, 2001 e 2002 (1.465 milioni di euro, 903 milioni di euro al netto delle relative imposte) dopo la sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee del 18 settembre 2003 che ha stabilito la contrarietà al diritto comunitario del suddetto contributo; maggiori imposte, dovute principalmente alla non ripetibilità dell’iscrizione di imposte differite attive (1.286 milioni di euro nel 2003). Grazie, infatti, all’iscrizione di imposte differite attive divenute recuperabili con la fusione, le imposte erano negative per 969 milioni di euro. Nel terzo trimestre 2004 i ricavi ammontano a 7.690 milioni di euro con un incremento del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2003 (7.533 milioni di euro); a parità di perimetro e cambio la crescita organica è stata pari al 5,3%. Il margine operativo lordo ammonta a 3.699 milioni di euro (3.727 milioni di euro nel terzo trimestre 2003). Escludendo dal terzo trimestre 2003 gli effetti delle variazioni dei cambi e della variazione del perimetro di consolidamento e dell’annullamento del contributo per l’esercizio di attività di telecomunicazioni (119 milioni di euro) la crescita organica è stata del 4,9% (+172 milioni di euro). L’incidenza sui ricavi ha raggiunto il 48,1% (47,9% nello stesso periodo del 2003 escludendo l’effetto dell’annullamento del contributo per l’esercizio di attività di telecomunicazioni). Il risultato operativo ammonta a 1.846 milioni di euro (1.933 milioni di euro nel terzo trimestre del 2003). Escludendo dal terzo trimestre 2003 gli effetti delle variazioni dei cambi e della variazione del perimetro di consolidamento e dell’annullamento del contributo per l’esercizio di attività di telecomunicazioni (143 milioni di euro), la crescita organica è stata del 5,8% (+101 milioni di euro). L’incidenza sui ricavi è pari al 24% (23,8% nello stesso periodo del 2003 escludendo l’effetto dell’annullamento del contributo per l’esercizio di attività di telecomunicazioni). Nel terzo trimestre 2004 il risultato netto consolidato è stato positivo per 340 milioni di euro, inferiore di 485 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2003 (positivo per 825 milioni di euro), che beneficiava del recupero del contributo per attività di telecomunicazioni. Gli investimenti industriali nei primi nove mesi del 2004, sono stati pari a 3.194 milioni di euro, in crescita di 323 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente principalmente per i maggiori investimenti riconducibili alla Business unit Mobile. Il free cash flow operativo nei primi nove mesi del 2004 è pari a 6.585 milioni di euro con un’incidenza sui ricavi del 28,7%; si riduce di 775 milioni di euro rispetto ai primi 9 mesi 2003, oltre che per i maggiori investimenti, principalmente per il deconsolidamento di Seat Pg e l'utilizzo nel 2003 dei crediti Iva di Blu. L’indebitamento finanziario netto, pari a 31.421 milioni di euro, registra una diminuzione di 1.796 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2004. La riduzione rispetto al 31 dicembre 2003 è pari a 1.925 milioni di euro dopo aver distribuito dividendi per 2.780 milioni di euro. Il personale al 30 settembre 2004 è pari a 92.812 unità e non presenta significative variazioni rispetto al 31 dicembre 2003. Risultati di Telecom Italia S.p.a. Nei primi nove mesi del 2004 5 I ricavi ammontano a 11.793 milioni di euro, con una flessione di 79 milioni di euro (- 0,7%) rispetto ai primi nove mesi del 2003. Tale riduzione è attribuibile principalmente al subentro diretto della società Telespazio nei rapporti con i consorzi satellitari e quindi al venir meno dei ricavi a margine nullo per rivendita di capacità satellitare (77 milioni di euro). Il margine operativo lordo, pari a 5.526 milioni di euro, registra un aumento dello 0,3% (+16 milioni di euro) rispetto ai primi nove mesi del 2003. L’incidenza sui ricavi è pari al 46,9% (46,4% nello stesso periodo del 2003). Il risultato operativo, pari a 3.256 milioni di euro, registra un aumento del 2,7% rispetto ai primi nove mesi del 2003 (+87 milioni di euro). L’incidenza sui ricavi è pari al 27,6% (26,7% nello stesso periodo del 2003). Il risultato netto è positivo per 894 milioni di euro, inferiore di 1.118 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2003. Anche per la Capogruppo, la riduzione del risultato netto è dovuta principalmente al fatto che nei primi nove mesi del 2003 il risultato scontava benefici fiscali derivanti dalla fusione Olivetti-telecom Italia per 1.286 milioni di euro, oltre al recupero del contributo per l’esercizio di attività di telecomunicazioni per gli anni 2000-02 (569 milioni di euro) . Nei primi nove mesi del 2003, pertanto, grazie all’iscrizione di imposte differite attive divenute recuperabili con la fusione, le imposte erano positive per 634 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto, pari a 32.241 milioni di euro, si riduce di 2.311 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2004. La riduzione rispetto al 31 dicembre 2003 è di 3.086 milioni di euro dopo aver distribuito dividendi per 1.740 milioni di euro. Risultati delle Business Unit nei primi nove mesi del 2004 Wireline I principali dati di Wireline, la Business Unit di Telecom Italia per i servizi di rete fissa, confermano nei primi nove mesi del 2004 un significativo miglioramento della gestione industriale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ricavi in aumento I ricavi, pari a 12.892 milioni di euro, presentano un incremento dell’1,6% (+1,1% a parità di cambio e perimetro) rispetto ai primi nove mesi del 2003 confermando il trend positivo registrato sin dall’inizio del 2003. Tale incremento è stato ottenuto grazie ad un efficace presidio nel mercato core della fonia ed allo sviluppo del mercato broadband e dei servizi innovativi a valore aggiunto. Gli accessi Broadband sono 3.655.000 a fine settembre 2004, di cui 355.000 all’estero. La crescita del portafoglio complessivo è pari al 66% rispetto a fine 2003 (+1.455.000 unità), la crescita dei clienti broadband sul mercato domestico nei primi 9 mesi del 2004 è stata superiore a quella registrata in tutto il 2003. E’ inoltre proseguita la crescita dei ricavi nei servizi dati per clienti business, guidata dallo sviluppo dei servizi dati innovativi, con un incremento del 23% rispetto ai primi nove mesi del 2003 che compensa ampiamente la flessione riscontrata nei servizi dati tradizionali e linee affittate, soggetti ad un regime di prezzi regolamentato e all’effetto derivante dalla migrazione verso soluzioni innovative. Infine, la componente innovativa dei servizi a valore aggiunto cresce del + 22% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Margini in miglioramento Il margine operativo lordo, pari a 6.178 milioni di euro, presenta un incremento del 2,2% (+2,0% a parità di cambio e perimetro) rispetto ai primi nove mesi del 2003, raggiungendo un’incidenza sui ricavi del 47,9% contro il 47,7% dello stesso periodo dello scorso anno. Il risultato operativo è pari a 3.869 milioni di euro, con un incremento del 3,9% (+4,4% a parità di cambio e perimetro) rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno. L’incidenza del risultato operativo sui ricavi raggiunge il 30%, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (29,4%). Investimenti Nel corso dei primi nove mesi dell’anno Wireline conferma il suo impegno sul fronte degli investimenti industriali, in parte considerevole a sostegno dello sviluppo dei servizi innovativi, con 1.548 milioni di euro. Mobile E Internet & Media I dati relativi ai primi nove mesi del 2004 delle Business Unit Mobile e Internet & Media sono riportati nei comunicati stampa diramati l’8 novembre 2004, dopo i Consigli di Amministrazione di Tim e Telecom Italia Media che li hanno esaminati. Sud America (Cile E Bolivia) I ricavi ammontano a 798 milioni di euro e registrano una flessione del 4,3% rispetto ai primi nove mesi del 2003, da attribuirsi principalmente ad una contrazione dei ricavi del gruppo Entel Chile nel business fisso di lunga distanza in Nord America. Escludendo gli effetti delle variazioni dei cambi, i ricavi consolidati registrano un decremento del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2003. Il margine operativo lordo, pari a 288 milioni di euro, si riduce di 13 milioni di euro (- 4,3%) rispetto ai primi nove mesi del 2003 a causa delle dinamiche evidenziate, con un effetto cambio positivo di circa 4 milioni di euro. Escludendo tale effetto, il margine operativo lordo presenta una diminuzione del 5,6%. L’incidenza sui ricavi è del 36,1%, in linea con lo stesso periodo del 2003. Il risultato operativo, pari a 83 milioni di euro, si riduce di 26 milioni di euro (-23,9%) rispetto ai primi nove mesi del 2003. L’incidenza sui ricavi è del 10,4% (13,1% nello stesso periodo dell’anno precedente). Gli investimenti industriali, pari a 95 milioni di euro, presentano un incremento di 10 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2003. Il personale al 30 settembre 2004, pari a 5.096 unità, ha registrato un incremento di 143 unità (+2,9%) rispetto al 31 dicembre 2003, per effetto dell’incremento dell’organico del gruppo Entel Chile. Information Technology Mercato Pur in presenza di un mercato in calo e di una generale pressione sui prezzi di vendita, l’attività della Bu It Mercato è stata caratterizzata, nel 3° trimestre 2004, dal consolidamento della posizione sui tre mercati chiave (Government, Finance, Trasporti), dall’innovazione e dall’ampliamento dell’offerta e dalla razionalizzazione ulteriore del perimetro di riferimento. La struttura della Bu è variata dal 1° luglio 2004 per l’uscita dall’area di consolidamento del gruppo Webegg a seguito della cessione a Value Partners della quota di maggioranza. I ricavi delle vendite e prestazioni dei primi nove mesi del 2004 pari a 511 milioni di euro, evidenziano un aumento di euro 31 milioni (+6,5%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ricostruito in termini omogenei. La variazione è principalmente riconducibile a Tele Sistemi Ferroviari, ad Agrisian e a Finsiel. Tali effetti positivi sono in parte compensati dalla riduzione del fatturato di Banksiel e di Webegg. Il margine operativo lordo e il risultato operativo dei primi nove mesi del 2004 subiscono un decremento rispettivamente di 6 e 5 milioni di euro. La minore redditività è dovuta alle forti pressioni sui prezzi di vendita, solo parzialmente bilanciate dalle azioni di contenimento dei costi. Gli investimenti industriali ammontano a 18 milioni di euro e sono sostanzialmente allineati al 30 settembre 2003 ricostruito in termini omogenei. Il personale, al 30 settembre 2004 è costituito da 4.123 risorse, con una riduzione di 704 unità rispetto alla consistenza al 31 dicembre 2003. Information Technology Gruppo Nell’ambito della riorganizzazione dell’It di Gruppo, il 9 settembre, è stato approvato il progetto di fusione per incorporazione in Telecom Italia di It Telecom ed Epiclink. La fusione, il cui completamento è previsto entro fine anno, è stata poi deliberata in data 11 ottobre 2004 dai Consigli di Amministrazione delle tre società. I ricavi delle vendite e prestazioni, pari a 692 milioni di euro, registrano una crescita di 31 milioni di euro (+4,7%) rispetto ai primi nove mesi del 2003, ricostruito in termini omogenei. Il margine operativo lordo, pari a 52 milioni di euro, presenta un incremento di 20 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2003, per effetto del citato aumento dei ricavi e per la riduzione dei lavori in corso. Il risultato operativo, negativo per euro 49 milioni, migliora di euro 15 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2003. Gli investimenti industriali ammontano a 89 milioni di euro e si riducono di 38 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2003 ricostruito, per effetto della conclusione dei progetti investitori avviati a seguito della riorganizzazione del comparto It. Il personale al 30 settembre 2004 è costituito da 3.425 risorse, in diminuzione di 682 unità rispetto al 31 dicembre 2003. Olivetti Tecnost Nei primi nove mesi del 2004 i ricavi della Bu ammontano a 436 milioni di euro con una flessione, rispetto ai primi nove mesi del 2003, di 24 milioni di euro (-5,2%); se si esclude l’effetto del cambio e del perimetro (riferito in particolare alla cessazione delle attività in America Latina) per 52 milioni di euro, la crescita organica è pari a 28 milioni di euro (+6,9%). Il margine operativo lordo (25 milioni di euro) e il risultato operativo (8 milioni di euro) migliorano significativamente rispetto al 30 settembre 2003 (rispettivamente di 6 e 13 milioni di euro) per effetto delle operazioni di ristrutturazione poste in essere nel passato esercizio, che hanno comportato una riduzione dei costi fissi, e grazie ad un mix più favorevole di prodotti venduti. Gli investimenti industriali ammontano a 10 milioni di euro (12 milioni di euro nello stesso periodo del 2003). Il personale ammonta a 2.121 unità, in riduzione rispetto al 31 dicembre 2003 di 274 unità. Fissato plafond per emissioni obbligazionarie sull’Euromercato per un massimo di 4,9 miliardi di Euro. Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia ha autorizzato l’emissione di prestiti obbligazionari non convertibili per un importo massimo di 4,9 miliardi di euro, da effettuarsi entro il 31 dicembre 2006, in funzione del verificarsi di idonee condizioni di mercato. Le emissioni, che rientrano nell’ambito del ”Euro Medium Term Note Programme” approvato il 10 ottobre 2003, che prevede emissioni obbligazionarie di Telecom Italia e Telecom Italia Finance, quotate presso la Borsa del Lussemburgo, per complessivi massimi 10 miliardi di euro, e potranno essere articolate in più operazioni e in più tranches di durata compresa fra due e cinquanta anni, anche in più divise. Telecom Italia ha sinora utilizzato tale Programma per complessivi 4,519 miliardi di euro (in base al tasso di cambio di copertura Sterlina/euro del 24 giugno 2004). Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia ha altresì approvato di concedere garanzia piena a Telecom Italia Capital per eventuali emissioni obbligazionarie, da collocare principalmente negli Stati Uniti d’America, fino ad un massimo di 5 miliardi di dollari Usa. Contestualmente il Consiglio di Amministrazione ha revocato, nella parte finora non utilizzata e pari a 1.500 milioni di dollari Usa, una analoga garanzia concessa in data 18 dicembre 2003. Le delibere adottate in data odierna - che intendono fornire al Gruppo la più ampia flessibilità nelle future scelte di rifinanziamento - replicano lo schema autorizzativo già utilizzato dal Consiglio di Amministrazione lo scorso anno. Ad oggi Telecom Italia già dispone delle risorse necessarie a gestire tutte le scadenze previste nell’esercizio 2005 e parte di quelle destinate a maturazione nel 2006. Nell’ambito degli ammontari massimi sopraindicati e dei rispettivi mercati di riferimento verranno realizzate le operazioni che meglio consentiranno il raggiungimento degli ulteriori obiettivi di rifinanziamento del Gruppo.  
   
   
RAS PRIMI NOVE MESI 2004: UTILE NETTO IN FORTE CRESCITA A € 570 MIL. +23% ACCELERA LA REDDITIVITÀ IN ITALIA E IN TUTTI I PAESI ESTERI  
 
Milano, 10 novembre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Ras, presieduto da Giuseppe Vita, ha approvato ieri la relazione di bilancio consolidato al 30 settembre 2004. L’andamento dei primi nove mesi conferma l’impatto positivo sulla redditività complessiva di alcuni trend già evidenziati nel primo semestre 2004: nel business Vita, aumenta la raccolta di prodotti assicurativi e finanziari a maggior valore aggiunto effettuata attraverso i canali proprietari (606 milioni di euro al 30 settembre 2004, +84% rispetto al corrispondente periodo 2003); nel business Danni, continua la progressione del risultato tecnico positivo per 71 milioni di euro e un combined ratio al di sotto del 100% (98,3% al 30 settembre 2004); cresce ulteriormente l’utile netto dei servizi finanziari (30 milioni di euro al 30 settembre 2004, includendo anche i costi derivanti dall’integrazione di Bnl Investimenti). A livello di Gruppo, il risultato tecnico della gestione ha raggiunto 239 milioni di euro rispetto al risultato negativo per 15 milioni dei primi nove mesi 2003. Il risultato ordinario è cresciuto del 15% a 881 milioni di euro rispetto ai 768 milioni di euro dello stesso periodo 2003. L’utile netto consolidato è salito del 23% attestandosi a 570 milioni di euro al 30 settembre 2004, rispetto ai 464 milioni di euro dei primi nove mesi 2003. A questo risultato ha contribuito positivamente anche l’estero, dove tutti i paesi (Spagna, Portogallo, Austria, Svizzera) hanno registrato una redditività positiva e in crescita. In termini di volumi, è proseguito il rallentamento delle vendite Vita attraverso il canale bancario, che ha raccolto premi di nuova produzione per 3.097 milioni di euro rispetto ai 4.153 milioni di euro dello stesso periodo 2003 (-25%). L’impatto di questo fenomeno sui volumi complessivi è stato limitato dall’ottima performance di agenti e promotori: i premi contabilizzati totali sono stati pari a 11.617 milioni di euro, con una flessione del 5,6% rispetto a fine settembre 2003 (12.309 milioni di euro). “I primi nove mesi del 2004 mostrano una costante crescita dell’utile rispetto allo stesso periodo 2003” ha spiegato Mario Greco, amministratore delegato Ras “ con un’accelerazione nel corso dell’ultimo trimestre. I risultati ottenuti ci hanno già permesso di superare, a fine settembre, l’utile netto realizzato in tutto il 2003. Se non interverranno eventi straordinari, ad oggi non prevedibili, ci attendiamo quindi di chiudere il 2004 con una crescita sostanziale della redditività netta rispetto all’esercizio precedente.”. Andamento per aree di business Servizi finanziari – Rasbank Grazie all’acquisizione di Bnl Investimenti e alla crescita interna, al 30 settembre 2004 le masse amministrate da Rasbank sono cresciute del 37% rispetto allo stesso periodo del 2003, raggiungendo 19.935 milioni di euro. Il patrimonio gestito è ammontato a 13.185 milioni di euro (+38% rispetto a 9.523 milioni di euro dei primi nove mesi 2003) e l’amministrato a 2.459 milioni (+18% rispetto a 2.073 milioni di fine settembre 2003). Al 30 settembre 2004 , la raccolta netta complessiva è stata positiva per 710 milioni di euro, rispetto ai 769 milioni di euro raggiunti nel settembre 2003 (-8%). Dopo gli ottimi risultati del primo semestre 2004, è continuato il trend di crescita della nuova produzione Vita realizzata dai promotori Rasbank che, al 30 settembre 2004, ha raggiunto quota 252 milioni di euro, in forte aumento rispetto ai 63 milioni dei primi nove mesi del 2003 (+304%). La buona performance nel risparmio gestito e nel business Vita, in termini di margini, si è tradotta in un aumento della redditività che, includendo anche i costi di integrazione di Bnl Investimenti, si è attestata a 30 milioni di euro a fine settembre 2004. A parità di perimetro, esclusa la fusione con Bnl Investimenti, l’utile netto è stato di 45 milioni di euro, rispetto ai 28 milioni di euro raggiunti nei primi 9 mesi 2003 (+64%). A fine settembre 2004 il numero di promotori finanziari era di 3.034 unità. Vita I premi consolidati Vita raccolti dal Gruppo Ras al 30 settembre 2004 si sono attestati a 6.173 milioni di euro (-12% rispetto ai 7.024 milioni dei primi nove mesi 2003). I premi raccolti in Italia sono passati da 5.538 milioni di euro a fine settembre 2003 a 4.738 milioni del corrispondente periodo 2004 (-14%). In Italia, prosegue il trend evidenziato nel primo semestre dell’anno con una crescita molto importante della nuova produzione Vita effettuata attraverso i canali proprietari (agenti e promotori finanziari), che, al 30 settembre scorso, hanno raccolto premi di nuova produzione per 606 milioni di euro (+84% rispetto a 330 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente). La quota di premi ricorrenti raccolta attraverso i canali proprietari è stata di 112 milioni di euro (+45%), mentre i premi singoli sono ammontati a 493 milioni di euro con un aumento del 95% rispetto ai primi nove mesi 2003. Il trend di crescita dei volumi relativi a prodotti a maggior valore aggiunto venduti attraverso i canali proprietari si è riflesso nel costante miglioramento del risultato tecnico della gestione Vita, passato da 75 milioni di euro nei primi nove mesi 2003 a 168 milioni di euro1 al 30 settembre 2004 (+124%). Si conferma la minore incidenza del canale bancario che, al 30 settembre 2004, ha raccolto premi di nuova produzione per 3.097 milioni di euro (-25% rispetto ai 4.153 milioni di euro del corrispondente periodo 2003). Peraltro nel solo mese di settembre la raccolta di bancassurance è salita del 15% rispetto allo stesso mese 2003, una crescita che è proseguita anche nel mese di ottobre (+11% su ottobre 2003). 1Il risultato tecnico Vita beneficia dei nuovi principi contabili Dac (Deferred acquisition costs) per 67 milioni di euro Danni Al 30 settembre 2004 la raccolta Danni del Gruppo Ras ha raggiunto 5.444 milioni di euro, in crescita del 3% rispetto ai 5.285 milioni dei primi nove mesi 2003. In Italia i premi contabilizzati sono passati da 2.560 milioni di euro nei primi nove mesi 2003 a 2.635 milioni di euro nel corrispondente periodo 2004 (+2,9%). Alla crescita hanno contribuito tutti i paesi esteri. In particolare la Spagna ha messo a segno un aumento del 5% a quota 662 milioni di euro. Il combined ratio2 di Gruppo è ancora migliorato in tutti i paesi, scendendo al 98,3% a fine settembre 2004 rispetto al 101,5% del corrispondente periodo 2003. In Italia, il combined ratio ha raggiunto 97,9% al 30 settembre 2004 (era 99,8 nei primi 9 mesi 2003). Il buon andamento reddituale della gestione Danni è confermato dalla continua crescita del risultato tecnico, che è entrato in area positiva già nel primo trimestre dell’anno, registrando 71 milioni di euro a fine settembre 2004 (con un progresso di 161 milioni di euro dai –90 milioni di euro nei primi nove mesi 2003). Redditività di Gruppo L’utile ordinario della gestione dei primi nove mesi del 2004 è stato di 881 milioni di euro, con una crescita del 15% rispetto a 768 milioni di euro dello stesso periodo 2003. I redditi ordinari da investimenti (al netto della quota attribuita agli assicurati Vita) sono passati da 530 milioni di euro a fine settembre 2003 a 469 milioni del terzo trimestre 2004, prevalentemente per il venir meno del credito d’imposta per 97 milioni di euro. L’effetto di questo fenomeno è stato peraltro compensato, a livello di utile netto, da una diminuzione del tax rate (28% rispetto al 36% del 30 settembre 2003). Sostenuta la crescita dell’utile netto, passato da 464 milioni di euro nei primi nove mesi 2003 a 570 milioni al 30 settembre 2004 (+23%). Al 30 settembre 2004 le plusvalenze realizzate ammontavano a 190 milioni di euro (228 milioni a fine settembre 2003 e 153 milioni di euro a fine giugno 2004), mentre le plusvalenze latenti sono state pari a 1.987 milioni di euro (2.096 a fine 2003 e 1.954 milioni al 30 giugno 2004). Le rettifiche di valore portate a conto economico sono state pari a –9 milioni di euro (-6 milioni al 30 settembre 2003).  
   
   
ERGO: TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2004 SENSIBILE INCREMENTO DELL’UTILE DEL TERZO TRIMESTRE PARI A € 22,78 MILIONI (+ 80,0%) • RISULTATO TECNICO POSITIVO PARI A € 24,27 MILIONI  
 
Milano, 10 novembre 2004 - l Consiglio di Amministrazione di Ergo Previdenza S.p.a., società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe Ag di Düsseldorf, holding a sua volta controllata da Münich Re, primo riassicuratore internazionale, ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2004. Sensibile incremento dell’utile del terzo trimestre pari a € 22,78 milioni (+ 80,0%) Il terzo trimestre 2004 si è chiuso con un risultato netto positivo pari a € 22,78 milioni (+ 80,0%) a fronte di un utile registrato nel terzo trimestre dello scorso anno pari a €12,66 milioni, a conferma dell’elevata stabilità raggiunta negli obiettivi di profitto della Compagnia, previsti in senso migliorativo già alla fine del primo trimestre 2004. Massa gestita (Aum) in stabile incremento + € 539,26 milioni (+ 19,6%) La stabilità prospettica dello sviluppo della compagnia è adeguatamente evidenziata dalla costante positiva crescita della massa gestita (totale investimenti – Asset Under Management) che si attesta a € 3.293,87 milioni con un incremento di € 539,26 milioni (+19,6%). Risultato tecnico positivo pari a € 24,27 milioni Il risultato tecnico positivo del periodo (€ 24,27 milioni) è da ritenersi particolarmente apprezzabile in un contesto di mercato che vede invece una generalizzata riduzione dei margini di profitto. Il risultato finanziario positivo lordo di € 132,81 milioni (+ € 6,26 milioni rispetto al trimestre 2003) rettificato da oneri patrimoniali e finanziari per € 64,38 milioni (+ € 3,22 milioni rispetto al trimestre 2003), manifesta una crescita del 5,00% rispetto al terzo trimestre dello scorso esercizio (€ 126,55 milioni), confermando l’ormai stabile e positivo apporto della componente finanziaria ai risultati della compagnia. Questa situazione è il risultato dell’attenta politica di Asset Liability Management e Strategic Asset Allocation che la Società ha rigorosamente perseguito a partire dall’esercizio 2002. Anche l’andamento delle spese di gestione nette, che includono i costi d’acquisizione e d’incasso del portafoglio nonché i costi amministrativi, risulta in linea con le attese. Si evidenzia positivamente come, a fronte di un incremento dei premi netti (conservati) totali pari al 23,9%, le spese di gestione nette totali si siano ridotte del 8,7% rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio. Risultato ordinario pari a € 33,10 milioni (+53,7%) Ii risultato dell’attività ordinaria pari a € 33,10 milioni che tiene conto dei proventi e degli oneri non tecnici, risulta superiore di € 11,56 milioni (+ 53,7%) rispetto a quello al 30 settembre 2003 (€ 21,55 milioni). Tale risultato è principalmente correlato al miglioramento intervenuto nel risultato finanziario. Per quanto riguarda le partite straordinarie nette, queste derivano da proventi straordinari pari ad € 11,15 milioni (€ 7,52 al 30 settembre 2003) e da oneri straordinari pari ad € 6,94 milioni (€ 6,75 al 30 settembre 2003) e si riferiscono principalmente ai risultati di operazioni sugli investimenti. Raccolta complessiva lorda pari a € 370,80 milioni (+2,8%): realizzato come previsto il raggiungimento ed il superamento dei livelli produttivi dello scorso esercizio già con la chiusura del terzo trimestre. I premi lordi emessi nei primi tre trimestri del 2004 ammontano complessivamente ad € 370,80 milioni (lavoro diretto ed indiretto) a fronte di € 360,71 milioni di premi emessi nello stesso periodo del 2003 (+2,8%). Si conferma quindi la ripresa produttiva che ha già consentito il recupero di oltre 16 punti percentuali rispetto al primo trimestre (-13,6%) e di quasi 6 punti percentuali rispetto al primo semestre (-3,3%) sul confronto con il precedente esercizio, pur in un contesto di mercato vita che non presenta significative previsioni di incremento della raccolta per il 2004. La nuova produzione del lavoro diretto totalizza € 88,78 milioni, in aumento di circa il 65,57% rispetto al terzo trimestre 2003 (€ 53,62 milioni). Il contributo delle polizze di nuova sottoscrizione a premi annui ammonta a € 15,06 milioni (€ 27,06 milioni nel 2003), mentre il contributo delle polizze di nuova sottoscrizione a premi unici ammonta a € 73,72 milioni (€ 26,56 milioni nel 2003), Si conferma comunque, in termini di premi emessi, la positiva peculiarità del portafoglio assicurativo di Ergo Previdenza caratterizzato per l’83,04% da contratti a premi annui e per il 16,96% da contratti a premi unici. La raccolta complessiva netta (premi conservati) si attesta a € 234,08 milioni (+23,9%) Per quanto riguarda la raccolta netta (conservata), l’incremento del livello di conservazione deriva principalmente dal cambiamento della politica riassicurativa intervenuto a partire dall’esercizio 2003, che mira all’integrale conservazione dei cosiddetti premi commerciali sulla nuova produzione. Conseguentemente, la partecipazione dei riassicuratori (premi ceduti nel 3° trimestre 2004, pari a € 136,71 milioni) è diminuita del 20,4% rispetto al 30 settembre 2003 (€ 171,82 milioni). Ciò ha positivamente influenzato il dato relativo alla raccolta netta (conservata) che si è attestata a € 234,08 milioni, con un incremento del 23,9% rispetto al dato del 3° trimestre 2003 (€ 188,89 milioni). Conferma della forte solidità patrimoniale attuale e prospettica A completamento del quadro complessivo attuale e prospettico, va aggiunto che l’intera gestione si svolge in un contesto di elevata solidità patrimoniale, improntata alla crescita di valore per gli azionisti, in un business che per caratteristiche intrinseche richiede una visione di medio-lungo periodo.  
   
   
UBS PROPONE UN NUOVO PRODOTTO PREVIDENZIALE. FISCALIFE UBS OFFRE LA POSSIBILITÀ DI ABBINARE IL RISPARMIO PREVIDENZIALE FISCALMENTE AGEVOLATO NELL’AMBITO DEL PILASTRO 3A A UNA COPERTURA ASSICURATIVA IN CASO DI INVALIDITÀ O DECESSO.  
 
Zurigo/ Basilea, 10 novembre 2004 - Ubs esercita l’attività di assicurazione in Svizzera nell’ambito della costituzione di patrimoni e della previdenza finanziaria. In tale ambito, Ubs lancia Fiscalife, un prodotto che abbina il risparmio previdenziale fiscalmente agevolato nel quadro del pilastro 3a a una copertura assicurativa in caso di invalidità o decesso. I clienti Fiscalife scelgono un obiettivo di risparmio che desiderano raggiungere entro l’età pensionabile Avs. Al momento del pensionamento, il cliente riceve il valore dei suoi investimenti in titoli nell’ambito di Fiscalife Ubs sotto forma di capitale. In caso di invalidità o decesso (conseguenti a infortunio o malattia) prima del raggiungimento dell’età di pensionamento, l’importo stabilito come obiettivo di risparmio sarà versato immediatamente sotto forma di prestazione in capitale. Ciò costituisce un vantaggio sostanziale rispetto alle usuali assicurazioni previdenziali, le quali, in caso di invalidità, accordano normalmente solo l’esonero dal pagamento dei premi per la durata residua. La copertura assicurativa può essere disdetta in qualsiasi momento e senza alcuna spesa, ovvero non vi è alcuna perdita del valore di riscatto. I clienti Fiscalife pagano un contributo annuo prestabilito. Il momento e l’ammontare dei pagamenti da effettuare nel corso dell’anno possono essere scelti liberamente. I contributi per Fiscalife godono di tutti i vantaggi fiscali previsti dal pilastro 3a. Per la quota di risparmio del contributo annuo, i clienti possono scegliere fra i quattro Investimenti titoli Fiscainvest Ubs con una quota azionaria del 12, 25, 40 o 50%, la cui strategia d’investimento può essere adeguata in qualsiasi momento. Per quanto riguarda la componente assicurativa di Fiscalife, Ubs collabora con Zürich Financial Services. Ubs ha messo a disposizione sulla propria homepage un calcolatore per Fiscalife che permette di calcolare i contributi annui (quota di risparmio e premi assicurativi) in modo individuale. È possibile stipulare un contratto a partire dal 15 novembre.  
   
   
ASTALDI, NEI PRIMI NOVE MESI RICAVI E UTILI IN CRESCITA •UTILE NETTO A 22 MILIONI DI EURO (+15,1%) RISULTATO OPERATIVO 55,7 MILIONI DI EURO (+17,3%)  
 
Roma, 10 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Astaldi S.p.a., presieduto dal Prof. Ernesto Monti, riunitosi ieri a Roma, ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2004. Ricavi e utili, sia nel trimestre che nei nove mesi dell’esercizio, risultano in sensibile crescita e consentono di confermare gli obiettivi indicati nel Piano industriale per l’intero anno, a partire dal superamento del miliardo di euro di valore della produzione. Conto economico consolidato Nel terzo trimestre i Ricavi per prestazioni e appalti sono ammontati a circa 244 milioni di euro, con un aumento del +8,6% rispetto al terzo trimestre 2003, una crescita dovuta sia al positivo andamento delle attività di costruzione in Italia che all’estero. In particolare si rileva il contributo derivante dall’avanzamento dei lavori del Nuovo Polo Fieristico di Milano e il notevole aumento dell’attività in Venezuela, Turchia e Romania. Il totale del Valore della produzione nel trimestre è stato superiore a 258 milioni di euro, con un incremento del +6,9% rispetto allo stesso trimestre 2003. Grazie a questi valori del trimestre, nei primi nove mesi dell’esercizio i Ricavi per prestazioni e appalti salgono a circa 740 milioni di euro, con un incremento del +18,6% rispetto allo stesso periodo del 2003, mentre il totale del Valore della produzione sale a oltre 783 milioni di euro con un incremento del +17,1% rispetto ai primi nove mesi del 2003. Dal punto di vista reddituale, nel terzo trimestre si registra un Risultato operativo di circa 15,6 milioni di euro con una incidenza del 6,1% sul valore della produzione, stabile rispetto al terzo trimestre 2003. Nei nove mesi il Risultato operativo si presenta invece in sensibile aumento, a 55,7 milioni di euro con una crescita del +17,3% rispetto ai primi nove mesi dell’esercizio presedente. L’utile netto di gruppo nel terzo trimestre, pari a oltre 4,4 milioni di euro, è in deciso aumento (+28,7%) rispetto all’analogo trimestre 2003, ed è in aumento anche nei nove mesi dell’esercizio con un valore di circa 22,1 milioni di euro e una crescita del +15,1%. La crescita del risultato è particolarmente evidente se si tiene conto dell’incidenza delle imposte, che sono state superiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, tanto che l’Utile ante imposte dei primi nove mesi del 2004 è pari a 33,8 milioni di euro, in aumento di circa il +40% rispetto al 2003. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2004 si attesta a 157,4 milioni di euro, in contrazione rispetto ai 165,1 milioni del 30 settembre 2003 anche in presenza di un incremento del volume d’affari del 17,1%. Il rapporto Debt/equity pari a 0,67 è in netta contrazione rispetto allo 0,73 registrato nello stesso periodo dello scorso esercizio. Portafoglio lavori Nei primi nove mesi del 2004 sono state portate a termine acquisizioni di nuovi lavori per un importo di 885 milioni di euro, che portano il valore complessivo del portafoglio di Gruppo a oltre 4,5 miliardi di euro, in aumento rispetto all’inizio dell’anno. La distribuzione geografica del portafoglio risulta per il 73% in Italia, in prevalenza nel settore delle infrastrutture ferroviarie, e per il 27% all’estero, in prevalenza nel continente americano oltre che in Romania e in Turchia. E’ importante sottolineare che è stato raggiunto l’obiettivo di stabilizzare il portafoglio sui livelli eccezionali del 2003, e ciò consente di confermare la crescita prevista dal Piano industriale, basato su una politica acquisitiva che privilegia l’obiettivo della redditività. Nel periodo in esame, Astaldi come leader di un raggruppamento di imprese, è risultata vincitrice della gara per la realizzazione e successiva gestione del nuovo Ospedale del Mare di Napoli. Il Gruppo è stato nominato anche promotore per la realizzazione in project financing della Linea 5 della metropolitana di Milano e per la realizzazione del Sottopasso del Parco dell’Appia Antica a Roma. Inoltre, la cordata di imprese guidata da Astaldi è stata ammessa, a fine ottobre, alla fase di prequalifica per la gara di appalto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, approvato il calendario delle prossime riunioni del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea di Astaldi S.p.a. Per l’anno 2005 di seguito allegato. Infine, si comunica che l’Assemblea ordinaria di Astaldi S.p.a. , riunitasi ieri, ha rinnovato l’autorizzazione all’acquisto e vendita di azioni proprie della Società. Il Consiglio ha altresì deliberato di aumentare a 13 il numero di Consiglieri di Amministrazione della Astaldi S.p.a., nominando quali nuovi Consiglieri della Società l’Ing. Giuseppe Cafiero (già cooptato dal Cda del 30 luglio, 2004) e l’Ing. Nicola Oliva.  
   
   
CELL THERAPEUTICS: LE VENDITE DI TRISENOX DEL TERZO TRIMESTRE 2004 CRESCONO DEL 42% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2003  
 
Seattle e Presso, 10 novembre 2004 - Cell Therapeutics, Inc. Ha presentato i risultati finanziari del terzo trimestre conclusosi il 30 settembre 2004. I ricavi totali del trimestre ammontano a 8,7 milioni di dollari rispetto ai 6,5 milioni di dollari del terzo trimestre del 2003. I ricavi netti di vendita di Trisenox (triossido di arsenico) sono saliti a 8,4 milioni di dollari rispetto ai 5,9 milioni di dollari dello stesso periodo del 2003. Cti ha riportato una perdita netta per il trimestre di 34,9 milioni di dollari (0,62 dollari per azione) rispetto ad una perdita netta di 32,1 milioni di dollari (0,96 dollari per azione) nello stesso periodo del 2003. La società ha chiuso il trimestre con circa 103 milioni di dollari in disponibilità liquide, investimenti a breve ed interessi da ricevere. “Continuiamo ad essere incoraggiati ed entusiasti della sopravvivenza prolungata e del numero relativamente basso di eventi avversi osservati negli studi registrativi dello Xyotax sul tumore polmonare non microcitoma (Nsclc) e siamo in attesa di presentare i risultati preliminari all’inizio del prossimo anno” ha dichiarato James A. Bianco, M.d., Presidente e Ceo di Cti. “Inoltre, il Gynecologic Oncology Group (Gog) ha avuto un incontro molto positivo con la Fda e sta ora attivando i centri clinici per dare inizio ad uno studio di fase Iii dello Xyotax nel tumore ovarico. Questa milestone, insieme al completamento dei tre studi registrativi Stellar e ai nostri progressi nell’aprire centri clinici per lo studio di fase Iii del pixantrone nel linfoma non-Hodgkin aggressivo recidivante (Nhl) costituiscono la premessa per prevedere un entusiasmante 2005.” Highlight del terzo trimestre - Il Gog ha presentato un Investigational New Drug (Ind) Application ed una richiesta per uno Special Protocol Assessment (Spa) e ha avuto un incontro con la Fda per concordare il disegno di uno studio studio registrativo dello Xyotax nel tumore ovarico. Ricevuta una “Fast Track Designation” per il pixantrone nel trattamento del Nhl aggressivo recidivante. Completato l’arruolamento dei pazienti nello studio clinico Stellar 2, il terzo e ultimo studio completato di fase Iii dello Xyotax nonché il più vasto studio mai condotto nel Nsclc nella terapia di seconda linea. Raccolti circa 49 milioni di dollari (ricavo lordo) attraverso una offerta pubblica. Richard E. Leigh, Jr. È entrato a far parte del senior management team di Cti in qualità di Executive Vice President e General Counsel.  
   
   
GRUPPO MARZOTTO: NEI PRIMI NOVE MESI FORTE CRESCITA DELLA REDDITIVITÀ E DEL CASH FLOW UTILE OPERATIVO: 174 MILIONI DI EURO (+23%) UTILE NETTO: 91 MILIONI DI EURO (+30%)  
 
Valdagno, 10 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Marzotto S.p.a., riunitosi ieri ha approvato la Relazione sull’andamento del terzo trimestre dell’esercizio 2004. Gennaio - settembre 2004 Nei primi nove mesi il Gruppo Marzotto ha realizzato un fatturato di 1.446 milioni di euro, contro i 1.425 milioni del corrispondente periodo del 2003 (+ 1,5%). Il fatturato, a parità di cambi e di perimetro di business, è aumentato del 9% sostenuto dalla crescita dei marchi “fashion” del Gruppo: .. Hugo Boss (+12% a cambi costanti) ha registrato un andamento molto positivo della linea Boss Man e sta sviluppando con successo la linea donna Boss Woman (+42%). Valentino (+15% a cambi costanti) prosegue nella forte crescita del fatturato delle linee di abbigliamento (+26%). Continua il rafforzamento del Gruppo nei mercati con i maggiori tassi di sviluppo: Nord America + 15% (+26% in Us$); Asia +11% ( +16% in valuta locale). Molto positiva anche la crescita registrata nei principali mercati europei (Germania +8%, Uk +21%, Spagna +20%, Benelux +17%). Complessivamente la percentuale di fatturato realizzata fuori dall’Italia ha raggiunto l’84% (80% al 30 settembre 2003). Fatturato Gli utili operativi del Gruppo, pari a 174 milioni di euro (12% sul fatturato) risultano in aumento del 24% rispetto ai 141 milioni di euro (10% sul fatturato) dei primi nove mesi del 2003. A tale risultato hanno contribuito: .. L’aumento del 15% dell’utile di Hugo Boss (15,4% sui ricavi, contro 14,7% del 2003); .. Il deciso progresso dell’utile della Valentino (11,4% sui ricavi, contro il 4,1% del 2003); .. Il netto miglioramento delle Attività Laniere che hanno raggiunto un risultato positivo per 0,4 milioni di euro contro una perdita di 8,2 milioni nel 2003. Utile operativo Gli utili pre-tax del Gruppo risultano pari a 149 milioni di euro, in aumento del 20% rispetto ai primi nove mesi del 2003 (125 milioni). Utile pre-tax Al 30 settembre 2004 il Gruppo ha registrato: a) un utile netto consolidato comprensivo delle minoranze azionarie pari a 91 milioni di euro, contro i 70 milioni dei primi nove mesi del 2003 (+30%); Utile netto b) un utile netto di competenza degli azionisti della Capogruppo pari a 46 milioni di euro, contro 27 milioni nei primi nove mesi del 2003 (+ 70%). L’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 30 settembre 2004 è stato pari a 605 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 648 milioni del 30 settembre 2003 (31 dicembre 2003: 598 milioni). Indebitamento finanziario netto Terzo trimestre 2004 Anche il 3° trimestre 2004 ha confermato il trend positivo delle vendite. Il fatturato netto consolidato è ammontato a 570 milioni di euro, con un aumento dell’1,5% rispetto ai 557 milioni del corrispondente periodo del 2003 (+ 9% a parità di cambi e di perimetro di business). In evidenza il marchio Hugo Boss con una crescita dell’11% e Valentino che ha registrato una crescita del fatturato delle linee abbigliamento pari al 29%. Fatturato L’utile operativo del Gruppo è stato pari a 104 milioni di euro (18,3% sul fatturato) in aumento del 9% rispetto ai 95 milioni del trimestre di raffronto (17,1% sul fatturato). Utile operativo L’utile pre-tax, risulta pari a 92 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 95 milioni del 2003 per il venir meno di proventi straordinari non ricorrenti per circa 9 milioni di euro. Utile pre-tax Il terzo trimestre 2004 ha registrato: a) un utile netto consolidato comprensivo delle minoranze azionarie pari a 62 milioni di euro, pressoché invariato rispetto al 3° trimestre del 2003; b) un utile netto di competenza degli azionisti della Capogruppo pari a 35 milioni di euro (3° trimestre 2003: 36 milioni). Utile netto Previsioni per l’esercizio in corso Il Gruppo, in considerazione del positivo andamento degli ordini per la prossima stagione primavera/estate, ritiene di poter confermare per l’intero esercizio 2004 il tasso di crescita del fatturato registrato nei primi nove mesi con un incremento più che proporzionale dell’utile operativo e dell’utile netto. E’ attesa inoltre una riduzione dell’indebitamento per effetto di un free cash-flow positivo prodotto dalla gestione.  
   
   
CENTENARI & ZINELLI APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2004: FATTURATO CONSOLIDATO PARI A 46,3 MILIONI DI EURO  
 
Legnano, 10 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Centenari & Zinelli S.p.a. Ha approvato la relazione trimestrale al 30.9.2004, che riporta un fatturato consolidato pari a 46,3 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto del gruppo è di 29,1 milioni di euro (28,7 milioni di euro al 30.6.2004). Per quanto riguarda le singole aziende operative, i risultati ante imposte, espressi in cifre arrotondate, risultano dal prospetto seguente:
Risultati ante imposte (in K/euro)
3° Trim. 2004 3° Trim. 2003 Al 30.9.2004 Al 30.9.2003
Utile/(perdita) Utile/(perdita) Utile/(perdita) Utile/(perdita)
Tessitura Pontelambro S.p.a. 174 (215) 665 (101)
Pontelambro Industria S.p.a. (425) (116) 111 400
Saiag Industrie S.r.l. (192) (221) (87) (301)
lndustria Centenari e Zinelli S.p.a. (1.046) (523) (3.379) (1.529)
Con riferimento alla holding Centenari & Zinelli S.p.a. Si registra un risultato operativo positivo di 71 migliaia di euro che, unitamente in particolare alla svalutazione della partecipazione in Industria Centenari e Zinelli S.p.a. Per 1.130 migliaia di euro ed all’accantonamento per rischi su partecipazioni di 200 migliaia di euro, ha portato ad una perdita complessiva di 1.298 migliaia di euro. L’organico complessivo si è ridotto a 437 dipendenti dai 460 del 31.12.2003 e 452 del 30.6.2004. Si informa anche – così come accennato nella relazione della società di revisione Mazars & Guérard S.p.a. Che ha accompagnato la relazione semestrale (vedi testo integrale allegato) – che prosegue all’interno del gruppo, in particolare per la partecipata Industria Centenari e Zinelli S.p.a., il programma di rigido controllo e taglio dei costi e di riassetto organizzativo, propedeutico alle azioni di rilancio di cui al piano industriale della partecipata Industria Centenari e Zinelli S.p.a. Ed alle operazioni di finanza straordinaria. Per quanto riguarda il “piano industriale della partecipata Industria Centenari e Zinelli S.p.a.”, questo prevede: una riorganizzazione commerciale ed industriale che passa attraverso l’abbassamento del break-even e l’ottimizzazione dei rapporti commerciali nonché una drastica riduzione dell’incidenza del costo delle materie prime (in un anno l’incidenza sul fatturato è passata dal 51% al 46%); una riduzione del personale (già in gran parte realizzata) ed un utilizzo mirato della cassa integrazione; l’accordo con i fornitori sulle modalità di rientro della posizione debitoria (anche questa azione è già in gran parte impostata) e con le banche per il mantenimento degli attuali livelli di linee di credito nonché una parziale ristrutturazione del debito a medio termine; dal punto di vista dei risultati, si prevede di raggiungere gradualmente il riequilibrio entro fine anno, per poi ottenere una stabile redditività operativa dal secondo semestre del 2005 ed il raggiungimento di un utile stabilizzato dal 2006; in parallelo, sono previste anche azioni di collaborazione/partnership con clienti ed altri soggetti industriali e commerciali. In questo contesto si inserisce la delibera del 29 settembre 2004, del consiglio di amministrazione della società, di dare corso ad azioni per il reperimento di risorse finanziarie straordinarie – da attuarsi entro la fine del presente esercizio – per dare definitiva soluzione al problema industriale del gruppo in generale e della partecipata Industria Centenari e Zinelli S.p.a. In particolare.
 
   
   
SABRE HOLDINGS ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI DEL TERZO TRIMESTRE 2004 0,49 DOLLARI IL GUADAGNO PER AZIONE SU BASE GAAP, CON UN INCREMENTO DEL 178% RICAVI PARI A 544 MILIONI DI DOLLARI  
 
 Milano, 10 Novembre 2004 - Sabre Holdings Corporation ha annunciato i risultati finanziari del terzo trimestre 2004. I ricavi del trimestre si sono attestati a 544 milioni di dollari, mentre l’utile per azione, su base Gaap, è stato di 0,49 dollari, risultato che comprende uno storno di 18 milioni di dollari di tasse. “Abbiamo registrato un altro trimestre estremamente positivo,” ha dichiarato Sam Gilliland, presidente e Ceo di Sabre Holdings. “La crescita dei nostri guadagni, anno su anno, è sostenuta principalmente dai risultati di Travelocity e Sabre Travel Netwoek.” Highlights - Sabre Holdings Terzo Trimestre 2004 Ricavi: i ricavi sono stati pari a 544 milioni di dollari (+3,3%, su base Ggap, rispetto allo stesso trimestre 2003). Utile operativo: l’utile operativo, su base Gaap, è stato di 77 milioni di dollari (+75,9% rispetto allo stesso trimestre 2003). Guadagni netti: su base Gaap, i guadagni netti sono stati di 67 milioni di dollari, (+169,9% rispetto allo stesso trimestre 2003). Edibta: i guadagni prima delle tasse, degli interessi, dei deprezzamenti e ammortamenti sono stati pari a 107 milioni di dollari. Business Review Terzo Trimestre 2004 Travelocity L’utile operativo del terzo trimestre, su base Gaap, è stato pari a 1 milione di dollari. Le prenotazioni per il trimestre sono state di 1,2 miliardi di dollari (+15% anno su anno). Il fatturato di Travelocity per il trimestre è stato pari a 139 milioni di dollari (+23,7%, su base Gaap, anno su anno). Il fatturato da transazioni si è attestato sui 121 milioni di dollari (+50,8% anno su anno), mentre quello “non-transaction”, derivante da advertising e joint ventures internazionali, è pari a 18 milioni di dollari. Sabre Travel Network Nel terzo trimestre 2004 i ricavi di Sabre Travel Network sono stati pari a 388 milioni di dollari (-1,2% rispetto allo stesso periodo del 2003). Le prenotazioni processate in tutto il mondo hanno raggiunto i 97,4 milioni (+1% rispetto allo stesso periodo del 2003). Sabre Airline Solutions I ricavi del terzo trimestre ammontano a 60 milioni di dollari (+2,2% rispetto allo stesso periodo del 2003). Tale crescita va principalmente ascritta all’area di business delle “Passenger Solutions” (hosting dei sistemi di prenotazione). Business Highlights Sabre Holdings - Nel trimestre ha riacquistato dal mercato circa 2,6 milioni di azioni, (pari circa a 64 milioni di dollari), come stabilito nel piano di riacquisto azioni approvato lo scorso Aprile. Ha annunciato un dividendo di 0,075 dollari per azioni. Ha aperto la nuova sede Asia Pacific a Shangai, in Cina, per meglio sostenere la propria attività nel Paese a più alto tasso di crescita nel mondo. Travelocity - Ha acquistato il rimanente 50% di Travelocity Europe da Otto Freitz und Touristik Gmbh. Ha acquistato All State Tour Inc. (“Allstate Ticketing”) e il suo marchio Showtickets.com, distributore leader di biglietti per eventi e manifestazioni. Ha ottenuto da Intercontinental Hotels Group (Ihg) la certificazione come intermediario online per i suoi alberghi. Ha acquisito nuovi clienti nell’area Business, come Aetna (azienda appartenente all’elenco Fortune 100), e ha firmato nuovi accordi con Lufthansa e Spirit Air. Ha annunciato che Carlson Hotel Worldwide è il primo partner alberghiero ad implementare la piattaforma merchant hotel, permettendo a Carlson di “promuovere” le proprie tariffe merchant e disponibilità, direttamente dal suo sistema su Travelocity. Ha potenziato Totaltrip Dynamic Packaging grazie all’inserimento dell’autonoleggio, permettendo ai clienti di effettuare una prenotazione completa di auto, volo, hotel e extra. Sabre Travel Network - Ha immesso sul mercato il primo sistema automatico online per le modifiche ai biglietti, che permette ai clienti di Getthere di calcolarsi autonomamente il costo per il cambio di biglietti aerei e di effettuare le modifiche online. Ha potenziato Getthere inserendo, tra le funzionalità standard del sistema, “meeting planning”, la possibilità di pianificare meeting online. Sabre Airline Solutions - Ha acquistato la Rm Ricade, fornitore di soluzioni software di Stoccolma, che offre una suite di prodotti di facile utilizzo per le operazioni di volo, rivolta ai vettori di piccole e medie dimensioni e alle compagnie low cost. Ha rinnovato un accordo pluriennale per la gestione passeggeri con Hawaiian Airlines, che ha anche acquistato nuove componenti della suite Sabre Sonic, tra le quali Crm e e-ticketing. Sabre Holdings Outlook - Per il quarto trimestre 2004, l’azienda prevede che: i ricavi si attesteranno tra i 490 e i 510 milioni di dollari; gli utili per azione su base Gaap oscilleranno tra 0,13 e 0,17 dollari. Per l’intero anno 2004 le previsioni della Società sono: ricavi totali in crescita del 7% ; ricavi, su base Gaap, in crescita del 5%; utili per azione, su base Gaap, variabili tra 1,34 e 1,44 dollari.  
   
   
MILANO: APPROVATO IL BILANCIO COMUNALE PREVISTA UNA SPESA DI DUE MILIARDI E 300 MILIONI DI EURO  
 
 Milano, 10 novembre 2004 - Approvato ieri in Giunta il bilancio 2005 che contiene un piano di opere pubbliche realtive al 2005 e un piano triennale 2005-2006-2007. Per il 2005 è prevista una spesa di due miliardi e 300 milioni di euro. Mentre per il 2006 la spesa è di 1 miliardo e 626 milioni di euro e per il 2007 di un miliardo e 189 milioni di euro. La spesa contenuta nel bilancio verrà finanziata da mutui, proventi, da cessioni Aem,sea, cartolarizzazioni e altre cessioni immobiliari oltre che da entrate correnti. Con l’approvazione del bilancio - commenta il Vice Sindaco e assessore ai lavori pubblici, arredo urbano e parchi e giardini Riccardo De Corato -abbiamo dimostrato di rispettare i tempi e le scadenze promesse. Infatti il nostro obiettivo prioritario è quello di realizzare in questa ultima fase del mandato un piano di opere importanti e strategiche per la città grazie ai proventi delle cartolarizzazioni e agli introiti delle privatizzazioni della Sea, dell’Aem per le quali siamo fiduciosi sull’esito positivo. Nel 2005 tra le tante opere previste nel piano inizieranno i lavori per la realizzazione dello Scolmatore di Niguarda per 68 milioni di euro, della la Città delle culture per 52 milioni di euro, delle nuove linee 4 per 800 milioni di euro e 5 della metropolitana per 491 milioni di euro, oltre che la costruzione di un nuovo cimitero a Milano sud per 51 milioni di euro, la riqualificazione di intere piazze come Piazza Ohm per oltre 5 milioni di euro, l’ampliamento e la riqualificazione del Parco Forlanini per oltre 16 milioni di euro. De Corato: "Con l’approvazione del bilancio abbiamo dimostrato di rispettare i tempi e le scadenze promesse. Infatti il nostro obiettivo prioritario è quello di realizzare in questa ultima fase del nostro mandato un piano di opere importanti e strategiche per la città grazie ai proventi delle cartolarizzazioni e agli introiti delle privatizzazioni della Sea, dell’Aem per le quali siamo fiduciosi sull’esito positivo."  
   
   
FARA (EURISPES) RISPONDE AL SOTTOSEGRETARIO SESTINI  
 
Roma, 10 novembre 2004 – Il Prof. Gian Maria Fara, Presidente dell'Eurispes risponde al sottosegreteraio Sestini : «La delirante dichiarazione dell’onorevole Sestini, Sottosegretario di Stato al Ministero del Welfare, divulgata dalle Agenzie di Stampa nelle ultime ore, che mi accusa di voler giustificare le spese “proletarie” di questi giorni è il segnale dello stato confusionale nel quale versa l’esponente di Governo. Nel corso della presentazione del Paniere Eurispes, avvenuta stamattina di fronte a più di cinquanta giornalisti italiani e stranieri, ho testualmente definito: “facinorosi” gli autori degli espropri proletari. Resto convinto, tuttavia, che la manifestazione che si è svolta pacificamente segnalasse un disagio sempre più evidente dei settori più fragili della società e degli stessi ceti medi. Ricordo anche all’onorevole Sestini che l’Eurispes non ha, nè ha mai avuto, padroni politici e che io personalmente non devo il mio ruolo di Presidente dell’Eurispes alla benevola concessione di nessun capo partito».  
   
   
MILANO RENDE OMAGGIO AGLI “ARCHIMEDE” DEL TERZO MILLENNIO “BREVETTI EUROPEI IN MOSTRA” FINO AL 13 NOVEMBRE. A MILANO E PROVINCIA PIÙ DI UN BREVETTO SU QUATTRO IN ITALIA  
 
Milano, 10 novembre 2004 - Come Archimede, anche i milanesi hanno il pallino dell’innovazione: da una proteina di fusione per contrastare l’Hiv della Molmed Spa, al brevetto della Congenia Srl per la ricerca sull’inibizione del gene P 66 responsabile dell’invecchiamento, a un processo della Garo Spa che consente di comprimere i gas da raffineria e rimuovere le sostanze inquinanti, fino a una tastiera che riproduce i segni Braille della Appunto R&d Srl. Sono questi alcuni dei progetti innovativi alla ribalta dell’esposizione “Brevetti europei in mostra”, inaugurata oggi in Camera di commercio di Milano nella sede di Palazzo Giureconsulti, Sala Esposizioni in piazza Mercanti 2. La manifestazione, giunta alla seconda edizione, nasce in stretta connessione con l’attività di supporto alle piccole medie imprese promossa da Regione Lombardia, Provincia di Milano e Camera di commercio di Milano attraverso il “Bando per il sostegno ai processi di brevettazione europea e internazionale” nel 2003. Alla mostra sono esposti 29 progetti tra i più significativi tra le 231 proposte finanziate, selezionati seguendo le vocazioni principali del territorio nei settori biotech, Ict e materiali high-tech. Obiettivo principale dell’iniziativa è illustrare, anche visivamente, la ricchezza che contraddistingue il tessuto produttivo della provincia di Milano, frutto di conoscenze, cognizioni tecniche e competenze. Innovazione, ricerca e creatività: sono le tre parole d’ordine dell’imprenditoria di Milano e del suo territorio, i cui frutti il pubblico milanese può apprezzare da lunedì 8 a sabato 13 novembre, ore 9-18. Alcuni dati. Secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui brevetti a tutela nazionale depositati in Italia nel 2003 Milano si conferma la provincia italiana con il maggior numero di domande per invenzioni, marchi, modelli di utilità e disegni industriali. Con 16.641 brevetti, più del 28% dei 58.811 depositati a livello nazionale, Milano guida la graduatoria delle province più creative. E la creatività meneghina brilla nelle invenzioni: quasi una su tre in Italia (28,2%), nei marchi (28,6%) e nei modelli ornamentali (28,2%). E i brevetti internazionali? Su 3578 domande di brevetto internazionale (Pct) pubblicate dall'Ompi di Ginevra, nel 2003, 451 risultano a nome di imprese con sede a Milano.
Ufficio Brevetti e Informazioni Tecnologiche, Camera di commercio di Milano, Via Camperio, 3 - 3° piano, tel. 02 85155368/5673, fax 0285155744/5631, e mail: brevetti.Mi@mi.camcom.it Web: www.Mi.camcom.it/brevetti  Per informazioni: dal lunedì al giovedì 9.00 - 12.00 e 14.45 - 15.45, il venerdì 9.00 - 12.30.
“Se è vero che l’innovazione è il primo motore di sviluppo dell’economia del terzo millennio, - ha dichiarato Giorgio Pozzi, assessore all’Artigianato, New Economy, Ricerca e Innovazione Tecnologica della Regione Lombardia - è altrettanto vero che viene confermato in pieno il ruolo guida della Lombardia anche in questo settore fondamentale per il nostro futuro, visto che la nostra Regione (e in particolare Milano) si dimostra, anche qui, leader incontrastata in Italia nel deposito di brevetti. Se questa posizione di preminenza nazionale ci inorgoglisce, non ci deve comunque far dimenticare che, a livello europeo, comunque, la nostra posizione non è ai vertici. Per questo occorre fare sempre di più e meglio per favorire chi, con la propria intelligenza, “produce” innovazione. E’ un impegno che la Regione Lombardia ha assunto con forza negli ultimi anni, favorendo provvedimenti tesi ad elevare la quota del pil regionale destinata alla ricerca e all’innovazione tecnologica. Un lavoro importante che, come possiamo vedere, comincia a dare i suoi frutti. Per questo intendiamo proseguire sulla medesima strada, con ancora maggiore energia, nei prossimi anni per rendere sempre più competitive le nostre aziende che hanno un bisogno assoluto di un’innovazione che sia “a ciclo continuo”. “Brevetti europei in mostra - ha affermato Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano, - è il primo passo per raggiungere l’obiettivo di fare della regione urbana milanese un territorio laboratorio della società della conoscenza, puntando sui settori emergenti delle biotecnologie, delle tecnologie della comunicazione, dei media e dell’informazione, dei nuovi materiali e dell’intero comparto dell’economia creativa. La Provincia di Milano,insomma, vuole offrire una nuova e ardita visione del futuro territoriale, un sistema imprenditoriale all’altezza delle sfide poste dalla società globale”. “Non ci possono essere – ha osservato a sua volta Luigi Vimercati, assessore al lavoro, economia e innovazione della Provincia di Milano – sviluppo economico e vera occupazione, quindi benessere effettivo e duraturo per i cittadini, senza innovazione. Un passo fondamentale in questa direzione è sostenere la creatività imprenditoriale, sia attraverso valide forme di protezione della proprietà intellettuale, sia attraverso un’opera di incoraggiamento alla partecipazione di università, scuole medie e superiori, istituti professionali del territorio alla formulazione di idee innovative”. “Sinonimo di idea innovativa, il brevetto – ha detto Massimo Sordi, vicepresidente della Camera di commercio di Milano - è insieme incentivo alla diffusione dell’innovazione tecnologica e strumento per la regolazione del mercato e per la tutela della concorrenza. In questo senso brevettare è non solo utile, ma addirittura necessario per le imprese che vogliano essere competitive sul mercato europeo e su quello internazionale. Un’ottica di fronte alla quale la Camera di Commercio promuove la diffusione della cultura del brevetto, come valorizzazione del patrimonio di idee e della creatività delle imprese. Grazie anche a iniziative come questa, in collaborazione con il mondo istituzionale dell’area milanese e lombarda”. I progetti presentati in mostra I progetti presentati in mostra. Sono 29 i progetti esposti alla mostra. Si tratta di alcuni tra i vincitori del “Bando per il sostegno ai processi di brevettazione europea e internazionale” promosso da Regione Lombardia, Provincia di Milano e Camera di Commercio di Milano nel 2003 che ha visto 231 proposte finanziate. Qui di seguito si elencano alcuni tra i progetti finanziati, alcuni dei quali in mostra. Nel settore farmaceutico, l’Adorkem Technology Spa di S.donato Milanese ha brevettato un procedimento utile per la preparazione di citalopram, un farmaco antidepressivo. Il brevetto della Bioxell Spa di Milano, su un nuovo recettore trem e relativo uso, è utile nello sviluppo di prodotti farmaceutici e diagnostici per la cura di patologie diverse, infiammatorie, cardiache, della pelle. Contro l’invecchiamento e le patologie associate tra cui il cancro si muove invece la Congenia Srl di Milano proprietaria del brevetto per la ricerca sull’inibizione del gene P66, una proteina che induce la formazione dei radicali liberi e favorisce l’invecchiamento. La Cosmo Spa di Lainate presenta delle composizioni farmaceutiche orali a rilascio modificato di mesalazina per curare, in maniera dolce, le affezioni infiammatorie intestinali. Lofarma Spa di Milano presenta prodotti che possono aiutare nella terapia di pazienti allergici ai pollini e agli acari della polvere. La lotta all’infezione da Hiv è l’obiettivo della Molmed Spa di Milano: l’invenzione consiste in una proteina di fusione composta da due sequenze che potrebbe trovare applicazione nella terapia. Sicurezza delle merci. La Gi.bi.effe Srl di Milano è specializzata nella realizzazione di scatole in un solo pezzo di cartoncino, utilizzabili per industrie farmaceutiche e cosmetiche: presenta la scatola con tasca per foglietto illustrativo estraibile, adatta per esempio per i farmaci, in quanto non ostacola l’introduzione del prodotto e mantiene inalterato il foglietto illustrativo. C’è poi la scatola espositore con elementi contro la rotazione e lo spostamento del contenitore inserito e la scatola con coperchio antimanomissione nel quale è ricavato un taglio che induce la rottura quando viene aperto per la prima volta. Sempre per la protezione delle merci, in particolare durante i voli aerei la Gps Aerborne di Milano ha presentato un sistema per determinare l’apertura di un contenitore schermato elettromagneticamente che, tramite un ricevitore, è in grado di segnalare se la protezione è stata rimossa o aperta anche di poco. La Site Srl di Milano presenta invece un sistema antirapina televigilato per la sicurezza delle merci trasportate. Si tratta di un sigillo elettronico di alta sicurezza applicato al vano di carico che segnala eventuali anomalie ad un sistema comunicazione e radiolocalizzazione installato a bordo del mezzo. La Interdipack Spa di Mazzo di Rho presenta sistemi di sicurezza per macchine confezionatrici per il confezionamento di tutti i generi di prodotti, cosmetici, alimentari, casalinghi e un sistema coverpack per la ricopertura e protezione di libri, riviste e cataloghi per biblioteche, scuole, librerie. Informatica e trattamento dei dati. Un sistema wireless utile a ogni impresa che voglia rilevare e acquisire in tempo reale informazioni industriali e commerciali, strategiche per il proprio business è quanto propone invece la Lavazzi.it Srl di Milano. Per aiutare il lavoro di analisti e operatori finanziari arriva il metodo di trattamento dei dati relativi alle previsioni soggettive su mercati e/o strumenti finanziari proposto dalla Progetica Srl di Milano. Si tratta di un database elaborato definendo il tempo della previsione, le performance attese, il rischio e le correlazioni. Virtual Tutor, il primo sistema portatile per archiviazione, gestione, visione e protezione di contenuti multimediali su unità di archiviazione dati esterne (computer ospite) è la proposta di Supersonica Srl di Ronco Brigantino. L’invenzione ha avuto immediata applicazione nel settore delle attrezzature audio, come i mixer, e musicali, per esempio tastiere elettroniche e campionatori, in quanto aiuta gli utenti a imparare facilmente l’uso delle attrezzature, grazie all’uso della realtà virtuale. Pagamento on-line sicuro? La Threecodex Srl di Milano presenta un procedimento di transazione di pagamento mediante carta prepagata, usando un innovativo metodo di attivazione della carta. Settore industria e ambiente. Molti i brevetti per l’industria. Per il miglioramento dell’efficienza produttiva di impianti si muove per esempio la Eldes Snc di Burago con Molgora che ha brevettato un nuovo metodo e sistema per controllare un impianto di stampaggio per metallo, formato da una pluralità di stazioni di lavoro, attraverso l’applicazione di sensori di misurazione delle forze. Diverse le proposte innovative della Elesa Spa di Monza: dalla vite in materiale plastico a serraggio limitato, (adatta in particolare per gli indicatori a colonna per liquidi, usati per macchine industriali o macchinari per movimento merci, per esempio gru) al volantino di manovra incorporante mezzi di blocco, adatto per archivi mobili di uffici o magazzini, al sistema di supporto a morsetti per dispositivi e componenti elettrici, utilizzabili come sostegni di fotocellule. Fino ad arrivare alla cerniera perno registrabile, disponibile in due versioni e utili per molte applicazioni, dalle porte di macchine industriali alle porte di armadi. Per finire con il dispositivo di sicurezza, tappo antivandalismo per serbatoi di liquidi destinati a rimanere incustoditi su aree pubbliche. Attenzione per la salvaguardia della natura per la Garo Spa di Monza: l’azienda propone un nuovo processo per il trattamento di gas da raffineria attraverso un processo che consente di comprimere il gas, rimuovendo le sostanze inquinanti. Un metodo per realizzare termoresistenze su supporti non convenzionali e un processo di assemblaggio automatizzato di pannelli fotovoltaici sono le invenzioni presentate dalla Suntech Srl di Melzo, utili rispettivamente per il riscaldamento di beni di consumo come scarpe, guanti, giubbotti, sedili di auto e per la produzione di pannelli solari a prezzi competitivi. La Genius Sas di Gorgonzola sempre per applicazioni industriali ha brevettato un pulsante di bloccaggio e apertura delle sponde di veicoli industriali, al posto della leva che, se non è richiusa bene, può provocare danni. Mentre la Ik Interklimat Spa di Milano propone delle cerniere per impianti di refrigerazione di medie e grandi dimensioni. Lomar Srl di Milano ha progettato una macchina spianatrice per la realizzazione di sottofondo per pavimenti che sostituisce l’operazione manuale dell’operatore con un’operazione meccanica e semplifica il lavoro successivo di posa del pavimento. Un dispositivo d’accumulo d’acqua in pressione, proposto dalla Simm Engineering Srl di Cinisello Balsamo, migliora le performance di idropulitrici professionali e pompe ad alta pressione. Assistenza disabili. Diverse le invenzioni al servizio dei disabili. Si chiama Appunto, la tastiera per non vedenti che l’azienda Appunto R&d Srl di Milano ha brevettato, realizzato e prodotto in materiale atossico, antiurto, resistente al calore e non richiede l’uso di carta o di punteruoli che possono essere pericolosi. Si tratta di una tavola piana, dalla quale emergono tante celle e tramite una pressione delle dita si induce il sollevamento di punti all’interno delle celle e si producono dei segni in Braille. Le possibili applicazioni sono varie: dagli appunti di musica allo svolgimento di operazioni aritmetiche e algebriche. Può essere un supporto didattico per l’insegnamento del Braille per adulti e bambini. La Centoducati Spa di Limbiate propone invece un dispositivo di sicurezza da applicare agli ascensori e piattaforme per disabili. Si tratta di un’apparecchiatura meccanica che provoca l’intervento di un paracadute quando la distanza tra fondo cabina dell’ascensore e fondo fossa scende al di sotto di un valore minimo di sicurezza. Il dispositivo può essere installato a nuovi ascensori e applicato per modernizzare quelli vecchi, permettendo anche in piccoli spazi la massima libertà progettuale. Sempre nel settore sicurezza, la Imin Srl ha presentato un sistema e un metodo per la gestione di situazioni di emergenza attraverso un terminale mobile, utile per dare le informazioni necessarie ai soccorritori nelle situazioni in cui il soggetto in pericolo non è in grado di comunicare compiutamente. Design, casa e tempo libero. Un modello ornamentale per la gioia delle signore è il brevetto presentato dalla Celsius 1063 di Milano. Si tratta di una serie di ciondoli per gioielli destinato al mercato delle bigiotterie e gioiellerie. E per abbellire la casa, la Citterio Giulio Spa di Renate propone una serie composta di 5 maniglie per mobili, sintesi tra design e scultura contemporanea. Si chiama “mosaic collection” e, grazie a una vasta gamma di finiture, si presta ad essere applicata sia su mobili classici che moderni. Sono molti, di nuove forme e creativi, gli accessori di arredamento presentati dalla Umberto Confalonieri Srl di Milano: piedini per mobili, reggipiano, scorrevoli per armadi, braccio per ante. Gli erogatori di sapone e schiuma da bagno sono invece la specialità della Qts Srl di Caponago. Le sue proposte sono: un particolare distributore per detergenti a schiuma che unisce igiene, design e convenienza e previene gocciolamenti e formazione di muffe, un erogatore per detergenti pastosi, in forma di gel con microsfere, e un dispositivo portarotolo di carta asciugamano perfezionato, da mura e da ripiano. La Paola Lenti Srl di Meda propone “Rope”, un filato sintetico che viene ritorto e intrecciato per la produzione di una corda tessuta su speciali telai o a mano. Serve per la produzione di un tessuto di rivestimento particolarmente resistente, anallergico e atossico, per arredamento di interni ed esterni. C’è poi la ditta Oraic.com di Milano che presenta gli occhiali X–hay, gli unici al mondo ricavati in un solo componente, da una sottile lamina metallica, senza cerniere, viti e saldature, facilmente realizzabili con un abbattimento dei costi di produzione. E per chi tiene al proprio benessere psico-fisico, la Infrafit Srl di Milano propone una poltrona per il miglioramento dello stato emotivo e trattamenti di fototerapia basati sulla combinazione di fototerapia, postura antigravitazionale, cromoterapia per attivazione bioenergetica e massaggio pneumatico, utile per esempio in aeroporti per trattamento del jet–leg e rilassamento pre e post viaggio. E c’è anche chi pensa ai nostri amici animali: la Hebla Sas di Renate ha inventato un sistema a calotta basculante per l’asciugatura rapida ed economica del pelo animale, che agisce tramite un flusso di aria calda diffuso e raggiunge contemporaneamente ogni zona del pelo, comprese zampe e ventre, riducendo costi e tempi d’attesa. In ambito veterinario si muove la Lea Biotech Srl di Milano che presenta “milk array”, un vetrino per analisi cliniche che permette a grandi allevatori ed istituti veterinari di verificare lo stato di salute delle bovine da latte. Altri settori e curiosità. Eximia Srl di Milano propone invece due brevetti in settori diversi. Per la sicurezza stradale, un sistema di rilevamento automatico dell’usura di un pneumatico, applicabile a tutti i tipi di gomme e a tutti i modelli di autoveicoli, leggeri e pesanti. Per le sale da gioco, un sistema di contabilizzazione automatica e in tempo reale del flusso delle fiches all’interno di un singolo o di più casinò di una stessa catena o il flusso sulla singola postazione e tavolo da gioco. All’interno delle fiches sono applicati dei particolari componenti e, sotto ogni tavolo da gioco, delle particolari antenne di lettura che rilevano il tipo di fiches appoggiato e trasmettono il dato un Pc collegato in rete che raccoglie ed elabora i dati, utili per la contabilità. Una torcia dotata di dispositivo di generazione di energia con mezzi di accumulo (magnetici ed elettromagnetici) è la proposta della Nur Srl di Milano. Consente di realizzare apparecchiature di illuminazione poco ingombranti e leggere, senza necessità di batterie. Uno stetoscopio evoluto, per uso industriale e non, e un procedimento per la formazione semplice ed economica di immagini adatte ad una visione tridimensionale per editoria, pubblicità, musei sono le proposte di Tecnodi Srl di Cologno Monzese. La Fratelli Bonella Srl di Sesto San Giovanni è invece un editore specializzato in immagini sacre e ha brevettato un procedimento per la produzione di schede con immagine, particolarmente indirizzato al settore degli articoli religiosi e mortuari. A polizia, esercito, forze di sicurezza si rivolge invece l’invenzione presentata dalla Fratelli Citterio Spa di Monza, azienda tessile specializzata in prodotti balistici. Si tratta di un tessuto rinforzato e del procedimento per la sua realizzazione.
 
   
   
SEMINARIO "PRESENTAZIONE DELLO STATO DEL MAINE - USA MISSIONE ISTITUZIONALE ED ECONOMICA A MILANO"  
 
Milano, 10 novembre 2004 – L’incontro si svolgerà a Milano il giorno 18 novembre 2004 con inizio alle ore 9:00 presso la sede di Ice Milano - Sala Pirelli - Corso Magenta 59. L’ incontro, organizzato in collaborazione con Assolombarda, illustrerà le opportunità di business e di investimento nello Stato del Maine in occasione della visita di una delegazione del Maine, Usa, guidata dal Governatore John Elias Baldacci. La delegazione sarà a Milano nei giorni 18 e 19 novembre 2004 organizzata dal Maine International Centre (Mitc) e comprenderà aziende interessate a stabilire contatti di affari con aziende italiane. Interverranno al Seminario il Presidente dell’Ice, il Governatore dello stato del Maine e il Console Generale degli Stati Uniti a Milano. Il pomeriggio sarà dedicato agli incontri bilaterali tra aziende italiane e aziende americane , secondo una agenda prefissata. Gli operatori Usa operano nei seguenti settori: Movimentazione e logistica nel Maine Port; Investimenti nel New England (e specialmente nella regione di Bangor); Sistemi di bonifica di terreni inquinati per nuove realizzazioni industriali, valutazioni ambientali; Produzione di materiale immarcescibile simil-legno ottenuto da riciclaggio; Produzione di falciatrici per erba montate su cuscini ad aria (speciali per campi da golf); Produzione di sistemi di trasmissione a micro onde (per sistemi radar, tlc,ricerca...); Produzione di oggettistica e decorazioni in legno tornito (inclusi componenti per mobili); Sistemi per il controllo di gas di scarico (soprattutto per impianti di energia elettrica). La partecipazione al Seminario della mattina e agli incontri bilaterali del pomeriggio è gratuita. Le aziende interessate al Seminario possono inviare un fax allo 02- 48 16 494  
   
   
IL COSTO DELLE MATERIE PRIME FRENA LA CRESCITA DELL'INDUSTRIA MECCANICA VARIA ITALIANA  
 
Milano, 10 novembre 2004 - Secondo la Commissione Europea, l'Italia è il secondo paese europeo dopo la Germania per produzione di meccanica varia. A limitarne la crescita contribuiscono però, secondo il Presidente Anima Savino Rizzio, "le pesanti manovre speculative sui prezzi delle materie prime. L'acciaio è largamente disponibile, ma solo a chi è disposto a pagare prezzi sempre crescenti. Impossibile ripercuotere questi aumenti sulla clientela, e quindi i profitti calano inesorabilmente." I segnali di stagnazione che emergono dall'indagine Anima sul Iii trimestre 2004 non impediscono tuttavia agli imprenditori di guardare con un certo ottimismo al trimestre in corso, in linea con le previsioni positive espresse dai principali istituti di ricerca economica europei. Dopo i segnali di ripresa rilevati nel secondo trimestre 2004, la meccanica varia torna a vivere una fase di stagnazione, nonostante la Commissione Europea nella sua analisi sulla competitività dell'industria meccanica metta in evidenza i progressi compiuti dal nostro paese, che con una quota pari al 19%, si colloca al secondo posto dopo la Germania (40%) per produzione di meccanica varia. E' quanto emerge dai risultati dell'indagine trimestrale sull'andamento del settore resi noti da Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica varia ed Affine). Tra le cause della flessione, nelle parole del Presidente Anima Savino Rizzio "la pesante manovra speculativa sui prezzi delle materie prime, che si vanno a sovrapporre ai consueti problemi strutturali che contribuiscono a limitare le prestazioni delle aziende meccaniche. Mentre per i prodotti a base di rame vi è la consueta volatilità, l'acciaio è largamente disponibile, ma solo a chi è disposto a pagare prezzi sempre crescenti. Impossibile ripercuotere questi aumenti sulla clientela, e quindi, anche se i fatturati tengono, i profitti calano inesorabilmente." Analizzando i dati elaborati dalla Federazione su un campione di 432 imprese associate, emerge che tra luglio e settembre il saldo tra le aziende che denunciano una situazione di fatturato "migliorata" e quelle che invece la giudicano "peggiorata" è sceso dal 39% del Ii trimestre 2004 al -11,1% del Iii trimestre 2004. Aumentano infatti le aziende che dichiarano peggiorato il fatturato complessivo rispetto al periodo aprile/giugno 2004, dal 12,3% del periodo precedente al 34,7%, mentre diminuiscono quelle che segnalano un incremento (il 23,6% delle aziende contro il 51,3% nel Ii trimestre 2004). Fatturati stabili per il 41,7% del campione. Situazioni equivalenti sia sul mercato interno, con un saldo pari a -14,3% (era 31,6% nel trimestre precedente), che sui mercati esteri, che hanno fatto registrare un saldo pari a -3,6% (36,5% del Ii trimestre). Le aziende che dichiarano migliorato il fatturato Italia sono infatti il 19,4% (45,6% nel Ii trimestre 2004), contro il 33,7% che lo indica peggiorato (era il 14% nel trimestre precedente), mentre per quanto riguarda i mercati esteri le imprese che nel periodo luglio/settembre giudicano migliorato il fatturato sono il 24,3% (45,1% nel Ii trimestre 2004) contro il 27,9% che invece registra un peggioramento (8,6% nel periodo precedente). La situazione ordini rimane invariata rispetto al trimestre precedente, con un carnet ordini pari a 2,7 mesi di lavoro assicurato. I segnali di stagnazione segnalati dagli imprenditori non impediscono però loro di guardare con un certo ottimismo al trimestre in corso, in linea con le previsioni positive espresse dai principali istituti di ricerca economica europei. Le previsioni per il Iv trimestre sono tuttavia improntate su un cauta fiducia nella ripresa: se il 55,8% delle imprese si attende infatti il perdurare di una sostanziale stabilità, si prospetta un incremento del fatturato per il 26,3% delle aziende, mentre solo il 17,9% prevede un peggioramento. L'indagine denuncia aspettative di un leggero miglioramento sia per quanto riguarda l'Italia che l'estero. Stabile la previsione relativa all'occupazione (per il 86,7% delle aziende intervistate). Una situazione di stallo caratterizza anche i programmi di investimento. Analisi settoriale Dall'analisi dei vari settori emergono situazioni differenziate. Disattende le previsioni il comparto "Sistemi di sollevamento e movimentazione", che chiude il Iii trimestre con un lieve calo nel fatturato: il saldo tra le imprese del settore che lo dichiarano aumentato e quelle che lo dichiarano diminuito è pari a - 13,5%. Le previsioni per il Iv trimestre sono improntate ad un cauto ottimismo. Crescita seppur non brillante caratterizza il comparto delle "Macchine edili stradali minerarie ed affini": i risultati del Iii trimestre sono stati per il 51, 3% delle aziende superiori a quelli dello scorso anno. Il trend è atteso proseguire nei prossimi mesi. Pesanti cali di attività invece nei settori delle "Macchine per l'industria alimentare" e delle "Attrezzature per il commercio" (nel fatturato i saldi negativi sono stati rispettivamente - 42,9% e -33,3%). Entrambe i settori sono caratterizzati dalla bassa situazione degli ordinativi. Occupazione ed investimenti mostrano trend decrescenti. Il settore "Affettatrici, tritacarne ed affini" denuncia un fatturato sostanzialmente stabile nei periodi considerati, mentre per quello delle "Macchine per la lavorazione delle carni" le prospettive non sono favorevoli. Risultati decisamente più lusinghieri rispetto all'anno passato contraddistinguono il comparto delle "Macchine per il caffé espresso" ed un carnet ordini in leggero aumento (passa da 1 mese di lavoro assicurato a 1,2). Battuta d'arresto nel comparto delle "Apparecchiature aerauliche", dove il saldo delle imprese che dichiarano aumentato il fatturato e quelle che ne denunciano un decremento si attesta a -51,5%. Nonostante un carnet ordini in rialzo (3,1 i mesi di lavoro assicurato), l'inflessione della domanda sui mercati nazionale ed estero fanno presagire un rallentamento dell'attività anche nel Iv trimestre. Desta altresì preoccupazione il settore "Serrature e ferramenta" che chiude il Iii trimestre con un saldo pari a - 40,0%. Malgrado una situazione ordini non soddisfacente, soprattutto per l'estero, le aziende guardano con fiducia al prossimo futuro. Leggera crescita nel comparto "Apparecchi e componenti per impianti termici" dove il saldo tra le aziende che dichiarano un aumento del fatturato e quelle che ne denunciano un peggioramento è pari a +13,1%. Ancora migliori le previsioni per il Iv trimestre. Dopo un trimestre all'insegna della stabilità, il settore "Posateria, coltelleria, vasellame, pentolame ed affine" registra un'inflessione negativa (il 45,5% delle aziende intervistate denuncia un calo nel fatturato rispetto al precedente trimestre) a causa della contrazione degli ordini sia sul mercato interno che estero. Improntate alla cautela le previsioni per il Iv trimestre con un livello occupazionale e di investimenti in calo. Situazioni aziendali differenziate contraddistinguono i settori "Forni industriali" e "Casseforti, porte corazzate e cassette di sicurezza". In crescita il comparto "Impianti di finitura" , che conferma le previsioni dello scorso trimestre: il 41,2% delle imprese intervistate dichiara un incremento del fatturato. La ripresa della domanda sul mercato estero induce buone previsioni anche per il Iv trimestre. Leggeri segnali di ripresa anche per i settori "Rubinetteria sanitaria" e " Valvolame ad uso industriale " che chiudono rispettivamente con un saldo +15,8% e +18,2% tra le aziende che dichiarano un aumento e quelle che dichiarano un decremento del fatturato. Non brillante la situazione del comparto "Valvolame, bronzo e ottone", anche se decisamente migliore di quella dell'anno passato. Buona la performance del comparto dei "Misuratori d'acqua" dove ben il 50,0% delle aziende intervistate dichiara aumentato fatturato. Non si può dire lo stesso per il comparto "Misuratori gas", penalizzato da una bassa situazione ordini. Battuta d'arresto anche per i "Sistemi elettronici di conversione" dove il saldo tra le imprese intervistate che denunciano un incremento del fatturato e quelle che lo dichiarano in diminuzione è pari a -60,0%. E' di conforto una situazione ordini salda sul versante interno. Per quanto riguarda il settore "Dispositivi di protezione individuale sul lavoro", si registra un rallentamento nel trend di crescita che ha caratterizzato gli ultimi trimestri; infine il settore "Caldareria" guarda con fiducia all'ultima parte dell'anno. Infolink: www.Anima-it.com  
   
   
ROBERT JHONSON INCONTRA GLI IMPRENDITORI DEL NORDEST GLI SCENARI ECONOMICI IN RAPIDA EVOLUZIONE PONGONO LA PICCOLA E MEDIA IMPRESA DI FRONTE ALLA NECESSITÀ DI GESTIRE IL CAMBIAMENTO ANZICHÉ SUBIRLO  
 
Vicenza, 10 novembre 2004 - “Le imprese del Nordest, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, in questo momento di crisi dei mercati si trovano di fronte a una sfida nuova, la gestione del cambiamento. Essere piccoli non è un limite, anzi, per un’azienda significa avere un’anima ben distinta e maggiore velocità nel cambiamento anche se più il segmento si stringe più l’azienda deve diversificare. Affrontare il cambiamento, e non subirlo, è la scelta vincente per le aziende, organizzando il futuro e accettando la fatica del cambiare - sostiene Robert Jhonson. Sul tema volutamente provocatorio “Benvenuta crisi: reinventare l’impresa” Robert Jhonson, che è stato consulente dell’ex presidente Usa Bill Clinton, come anche di Michael Jordan, Bill Gates e altri statisti, imprenditori e atleti in tutto il mondo (parla correttamente sei lingue tra cui l’italiano), ha incentrato due incontri con gli imprenditori, i manager e i professionisti del Nordest che si terranno il 15 novembre a Vicenza e il 16 novembre a Udine. “Un’azienda che si estingue non conduce, ma segue - approfondisce Jhonson. Perde quote di mercato e capacità, dispone dell’insieme sbagliato di competenze, è demoralizzata, le sue attività e le sue reazioni hanno una scarsa influenza. È necessario cambiare i paradigmi quando il vecchio insieme di presupposti operativi non è più valido. I vecchi concetti devono essere dimenticati e se ne devono apprendere di nuovi, così come occorre adottare nuove misure di valutazione delle prestazioni che guidino le azioni future, perché devono cambiare in profondità anche i comportamenti per superare la prova del tempo”. La conferenza è organizzata da Tradinvest Management, società di consulenza con sede a Londra formata da un pool di imprenditori orginari del Nordest, che gestisce i seminari di Robert Jhonson in Italia. “I temi che Jhonson affronterà con gli imprenditori del Nordest - anticipa Marco Macorigh, amministratore delegato di Tradinvest Management, potranno spaziare dalla lettura della competitività in molteplici chiavi (scenario macroeconomico, internazionalizzazione della Pmi, l’impresa e il clima aziendale, le risorse umane, la formazione, le relazioni con i pubblici di riferimento, l’organizzazione) alle scelte che il singolo imprenditore si trova ad effettuare di fronte al cambiamento imposto dalla crisi. Benvenuta crisi, allora, se costringe l’imprenditore e l’azienda a prendere consapevolezza dei punti di debolezza, a impostare le nuove strategie per reagire e proporsi cambiamenti e trasformazioni su larga scala”. Robert Jhonson Autore di diverse pubblicazioni, è stato consulente dell’ex presidente degli Usa Bill Clinton, consulente personale di Michael Jordan, Bill Gates ... È considerato il life trainer numero uno al mondo ed è sicuramente il più accreditato, conosce perfettamente sei lingue tra cui l’italiano. Ha tenuto corsi in 65 nazioni composti da uno a 12 mila partecipanti. Ha lavorato per Hero (multinazionale dolciaria spagnola), Kodak, Hp, Microsoft, Ibm, Johnson & Johnson, e molte altre aziende. Tra le sue collaborazioni del Nordest risultano anche Diesel, San Marco Finanziaria, Motia Compagnia di Navigazione, Metallic Alloys, Arredogel e altri nomi locali. Robert Jhonson è comunicatore, motivatore, esperto nella psicologia del cambiamento. Laureato in scienze biologiche presso l’università del Quebec a Montreal, laureato in Marketing e comunicazione presso l’Harvard Business School negli Usa. Due Master in psicologia del cambiamento: Programmazione Neurolinguistica e Analisi Transazionale.  
   
   
L’ITALIA NON PUÒ FARE A MENO DI PREVIDENZA INTEGRATIVA E IMMIGRAZIONE  
 
Milano, 10 novembre 2004 - Flussi demografici, impatti socio-economici e sistema di welfare: se ne è parlato ieri all’Hotel Gallia di Milano, in un incontro organizzato dal Centro di Formazione Management del Terziario, per alcuni dirigenti e top manager. Gli autorevoli esperti presenti (Massimo Livi Bacci - Università degli Studi di Firenze; Renato Manheimer - Università Bicocca di Milano; Livio Mocenigo - Watson Wyatt Italia; Alessandro Vecchietti - Confcommercio) hanno focalizzato l’attenzione su alcune problematiche di rilievo: l’ invecchiamento della popolazione, l’insostenibilità dei vecchi sistemi di welfare pubblico basati su una società più giovane e in forte sviluppo. Tutti hanno convenuto che l’Italia per poter crescere dal punto di vista economico debba puntare, incentivando le nascite e favorendo l’immigrazione (soprattutto quella a più elevata conoscenza), su un aumento della popolazione e soprattutto delle fasce più giovani e a più alta conoscenza. È anche necessario e auspicabile un maggior interscambio culturale e una maggiore flessibilità dei nostri giovani nell’andare all’estero e ad integrarsi i uno scenario che ormai è non solo europeo, ma soprattutto globale. Questi importanti incontri sono organizzati dal Centro di Formazione Management del Terziario, costituito nel 1994 da Manageritalia e Confcommercio, per dare ai 20.000 dirigenti e alle loro 8.000 aziende associati una puntuale e attenta chiave di lettura dello scenario nel quale devono competere.  
   
   
IL 23 NOVEMBRE 2004 CHIUDERANNO LE ISCRIZIONI AL SEMINARIO CINA:MINACCIA O OPPORTUNITA'? COMPETITIVIT` DI PREZZO, COSTO DEL LAVORO, TASSO DI CAMBIO 1 DICEMBRE 2004  
 
Milano, 10 novembre 2004 - Agenda dell'incontro: 1 Il quadro macroeconomico generale; 2 La sostenibilit` della crescita dell'economia cinese; 3 -Il cambio come fattore di competitivit`: quanto h probabile la rivalutazione del Renminbi? 4 - Gli effetti della fine dellAccordo Multifibre; 5 Dazi sulle importazioni dalla Cina? 6 - Luogo di produzione, mercato di sbocco? 7 - Approvvigionamenti di materie prime, semilavorati,prodotti finiti; 8 Andamento futuro atteso dei differenziali di costo del lavoro tra Italia e Cina; 9 La gestione delle risorse umane; 10 Strumenti di sostegno ed informazione alle imprese. Il docente - Fabio Sdogati, Associato di Economia Politica - Politecnico di Milano. Testimoni : Istituto per il commercio estero; Simest; Cuspes Ltd; Merloni Progetti; Perfetti van melle, Vencina, Yageo. La quota di partecipazione € di 850+iva, comprensiva di partecipazione al corso, colazione di lavoro, coffee break , materiale didattico e abbonamento annuale gratuito al settimanale "Panorama - Economy". Sono previste la seguenti facilitazioni di iscrizione (non cumulabili): Per prenotare la propria partecipazione al seminario, h sufficiente richiedere la scheda di iscrizione al numero 02 23992861 o all'indirizzo seminari@mip.Polimi.it Sede del seminario: Mip Politecnico di Milano, Via Garofalo, 39 - Milano. Orario del seminario: 9.30 - 17.30  
   
   
RISANAMENTO E TUTELA AMBIENTALE: CONTRIBUTI AGLI ARTIGIANI CONTRIBUTI ALLE IMPRESE ARTIGIANE  
 
Milano, 10 novembre 2004 - Al fine di promuovere il risanamento e la tutela ambientale, Regione Lombardia, tramite il sistema camerale lombardo, rinnova anche per l'anno 2004 il sostegno alle imprese artigiane affinché queste possano conciliare esigenze di produttività e qualità con il rispetto e la salvaguardia dell'ambiente. A questo proposito, Regione Lombardia, tramite il sistema camerale lombardo, mette a disposizione delle imprese artigiane contributi per incentivare la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento ambientale. Tali contributi sono concessi in conto capitale e a fondo perduto, in armonia con la disciplina comunitaria degli aiuti di Stato alle piccole e medie imprese, secondo i criteri e le modalità del regime "de minimis". Informazioni e modulistica sul sito della Camera di Commercio.  
   
   
L’ENAC ESPRIME SODDISFAZIONE PER LA CONVERSIONE DEL DECRETO LEGGE DI RIASSETO DELL’AVIAZIONE CIVILE  
 
Roma, 10 novembre 2004 - Il Presidente, il Consiglio di Amministrazione ed il Direttore Generale dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile esprimono vivo compiacimento per la conversione del decreto legge contenente interventi urgenti di riassetto del settore dell’aviazione civile che prevede, tra l’altro, il passaggio all’Enac di alcune competenze, in applicazione della recente normativa comunitaria in materia di istituzione del “cielo unico europeo”. L’enac rinnova i ringraziamenti a tutti i rappresentanti istituzionali per questo importante passaggio finalizzato alla razionalizzazione del settore con l’individuazione di responsabilità e competenze tra i vari soggetti, Istituzioni, Enti e società, che operano nell’aviazione civile. Con la conversione in legge del decreto e con i successivi interventi che completeranno la riforma dell’aviazione civile, l’Enac assume la pienezza del ruolo di Autorità unica di regolazione, controllo e certificazione del settore del trasporto aereo, rinnovando l’impegno istituzionale a garanzia della sicurezza del settore e a tutela della qualità dei servizi all’utente.  
   
   
PRE-CONFERENZA DI SERVIZI SUL PIANO DI SVILUPPO DELL’AEROPORTO ROMANO DELL’URBE  
 
Roma, 10 novembre 2004 - L’ente Nazionale per l'Aviazione Civile rende noto che ieri si è svolta una pre-conferenza di servizi finalizzata alla valutazione ed all’approfondimento degli obiettivi del Piano di Sviluppo dell’Aeroporto di Roma Urbe elaborato dall’Enac. Alla riunione, convocata e presieduta dal Dipartimento per il Coordinamento dello Sviluppo del Territorio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, hanno partecipato i rappresentanti di tutte le istituzioni e le società interessate alla realizzazione del progetto, quali il Dipartimento per la Navigazione ed il Trasporto Marittimo ed Aereo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, lo Stato Maggiore dell’Aeronautica del Ministero della Difesa, il Ministero dell’Interno, la Regione Lazio, la Provincia di Roma, il Comune di Roma, l’Enac e l’Enav. Lo studio di fattibilità del Piano di Sviluppo dell’Enac oggi al centro della pre-conferenza, prevede una riconfigurazione complessiva dell’aeroporto dell’Urbe, con la rotazione della pista di volo e con la riorganizzazione delle infrastrutture, in modo che esse siano utilizzabili, oltre che dall’aviazione generale, anche dal traffico executive e dai voli di Stato. La realizzazione di tale ipotesi progettuale dell’Enac prevede investimenti finanziari da parte di soggetti privati che comportano impatti rilevanti sul territorio, tali da richiedere il consenso generale dei soggetti coinvolti, sia sulle modalità di raggiungimento dell’obiettivo, sia sugli aspetti tecnici. Nel corso della riunione non sono emersi motivi ostativi all’approfondimento del lavoro di pianificazione avviato da Enac. Tutti i partecipanti, infatti, hanno espresso parere favorevole al proseguimento del progetto, evidenziando, ciascuno per quanto di propria competenza, gli aspetti che dovranno essere approfonditi per il passaggio dalla fase di fattibilità a quella di realizzazione dei progetti definitivi. A conclusione dell’incontro, il Dipartimento per il Coordinamento dello Sviluppo del Territorio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha espresso la volontà di convocare riunioni periodiche finalizzate ad una valutazione continuativa dello stato del processo di realizzazione del Piano di Sviluppo dell’aeroporto romano dell’Urbe.  
   
   
TRE GIOVANI SU DIECI DIVENTANO PIÙ PRUDENTI AL VOLANTE SE VENGONO SENSIBILIZZATI DAI COETANEI UNA RICERCA ZURICH - FONDAZIONE IARD DEFINISCE UN MODELLO DI INTERVENTO BASATO SULLA “PEER EDUCATION” PER RIDURRE GLI INCIDENTI STRADALI TRA I GIOVANI: BASTA UNO STUDENTE PER INSEGNARE LA SICUREZZA ALLA GUIDA AD ALTRI SEI COETANEI  
 
Milano, 10 novembre 2004. Una ricerca condotta nel primo semestre 2004 dal gruppo assicurativo Zurich Italia e Fondazione Iard (ricerche psicosociali e pedagogiche) ha permesso di sperimentare sul campo un modello formativo basato sulla “peer education” (“formazione orizzontale”), che si è rivelato capace di modificare i comportamenti dei giovani alla guida. In sei scuole medie superiori a Milano, Roma e Napoli, sono stati formati 120 studenti (due per ognuna delle 60 classi partecipanti alla ricerca), che a loro volta hanno coinvolto nella sperimentazione oltre 680 coetanei, con un rapporto di efficacia di 1 a 6 e una copertura del 51% della popolazione scolastica interessata (1.350 studenti tra i 14 e i 19 anni). Tra gli studenti coinvolti, il 98% ha ritenuto importante confrontarsi sul tema con amici, genitori, insegnanti, il 49% ha dichiarato che il percorso li ha indotti a riflettere, il 41% ha affermato che li ha spinti a modificare il proprio comportamento di guida, il 32% che li ha spinti a modificare altri comportamenti, per esempio lo studio. La risposta ai test è stata più efficace nelle seguenti fasce di popolazione: ragazze: 36% contro il 30% dei maschi guidatori di mezzi a motore (scooter, moto, auto): 35% contro 28% (pedoni, ciclisti, utenti dei mezzi pubblici) minorenni, tra i 14 e i 17 anni di età, che non guidano ancora l’auto. Obiettivo della ricerca era di sperimentare una modalità efficace per intervenire sulla strage di giovani sulle strade: oltre 2.300 morti ogni anno (dati 2002), cioè ben 6 al giorno, e 165 mila feriti tra i 18 e i 29 anni, pari rispettivamente al 35% e al 49% di tutte le vittime di incidenti stradali che coinvolgono i giovani. “I giovani pagano un tributo altissimo in termini di morti e feriti al fenomeno degli incidenti stradali, con conseguenze emotive enormi sulle vittime e sulle persone a loro vicine, ma anche con un impatto economico molto rilevante sulla spesa sociale”, ha commentato Francesco La Gioia, amministratore delegato del gruppo Zurich Italia. “Gran parte di questi incidenti dipende da comportamenti di guida errati e oggi disponiamo di una metodologia scientifica che potrebbe davvero aiutarci a correggerli. Per questo, il modello sarà messo gratuitamente a disposizione delle amministrazioni locali, dei provveditorati e dei ministeri, per un’applicazione su vasta scala”. “La ricerca ha mostrato di poter realmente modificare i comportamenti dei giovani”, ha spiegato Renato Pocaterra, coordinatore della ricerca per la Fondazione Iard, “e questo è un risultato di estrema rilevanza, perché il cambiamento avviene soltanto se il nuovo comportamento diventa parte di sé e allora è tendenzialmente irreversibile. Questo significa anche che per la prima volta siamo riusciti a incidere su quella dissonanza apparentemente irrisolvibile per cui i giovani, pur conoscendo le regole della guida sicura, non le applicano, perché le ritengono non loro e confidano ciecamente nelle proprie abilità”. La ricerca voluta da Zurich e realizzata da Fondazione Iard si è focalizzata sulle dinamiche di gruppo giovanili: in ogni classe sono stati individuati due studenti con caratteristiche di leadership riconosciuta, per un totale di 120 giovani. Dapprima sono state raccolte le loro convinzioni sul tema; poi sono stati sottoposti a una serie di test di percezione visiva, messi a punto in collaborazione con il corso di laurea in Ottica e Optometria dell’Università di Milano-bicocca, che hanno rivelato una forte sopravvalutazione delle loro abilità. Quindi i 120 leader sono stati invitati a parlare dell’esperienza e a proporla ai compagni di scuola. Nello spazio di un solo mese, ogni leader ha convinto in media tra i 5 e i 6 ragazzi a effettuare una serie di test e a compilare un questionario via Internet, per una redemption del 570% e un totale di 687 studenti coinvolti, pari al 51% del totale degli alunni delle 60 classi interessate (1.350 studenti). La ricerca, che nasce da un progetto di studio sulla sicurezza stradale avviato da Zurich nel 2000, ha anche evidenziato che il superamento dell’esame di guida ha un effetto demotivante sull’attenzione verso il comportamento al volante e che i giovani rifiutano le indicazioni che provengono dagli adulti, perché sono ritenuti poco credibili: "Parlano bene e poi sono loro i primi a fare diversamente", hanno dichiarato i ragazzi, che invece apprezzano il personaggio dei cartoni animati Homer Simpson, in quanto coerente con se stesso: “Lui fa quello che vuole ed è accettato per quello che è, non per quello che gli altri vorrebbero che fosse”. Zurich e Fondazione Iard hanno in corso contatti con alcune amministrazioni provinciali allo scopo di applicare la sperimentazione a tutte le scuole di provincia, con l’obiettivo di contenere la crescita annuale degli incidenti stradali che coinvolgono i giovani. Le scuole che hanno partecipato alla ricerca Zurich/ Fondazione Iard: Roma: Liceo Ginnasio Virgilio e Istituto Alberghiero 4° Ipssar; Napoli: Liceo Classico Genovesi e Istituto Tecnico Commerciale Ferdinando Galiani; Milano-cinisello Balsamo: Liceo scientifico “Giuseppe Peano” e Istituto Professionale Commerciale/turistico Parco Nord.  
   
   
CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA: +1,4% A OTTOBRE “STATISTICA UFFICIALE. BENE PUBBLICO”: IL GESTORE DELLA RETE AL SALONE DELL’INFORMAZIONE STATISTICA  
 
Roma, 10 novembre 2004 – Più 1,4% è la crescita della domanda di energia elettrica nel mese di ottobre 2004 rispetto allo stesso mese del 2003. Il totale dell’energia richiesta in Italia è stato pari a 27,4 miliardi di kWh. Il risultato ha risentito di fattori calendariali (due giornate lavorative in meno rispetto a ottobre 2003) e di fattori climatici (temperatura media mensile superiore di circa un grado). Depurata da questi effetti la variazione è pari a +3,2%. Dall’analisi effettuata dal Gestore della rete emerge che a livello territoriale la crescita dei consumi, registrata a ottobre 2004 rispetto a ottobre 2003, ha interessato tutto il territorio nazionale: +1% al Nord, +1,3% al Centro, +2,2% al Sud. I 27,4 miliardi di kWh richiesti risultano distribuiti per il 46,5% al Nord, per il 29,8% al Centro e per il 23,7% al Sud. Rispetto a ottobre 2003, la dinamica tendenziale della richiesta di energia elettrica sul territorio ha fatto registrare un +5,6% in Sardegna. Nel mese di ottobre 2004 il fabbisogno nazionale di energia elettrica è stato coperto per l’85,8% con la produzione nazionale e per la quota restante (14,2%) dal saldo con l’estero, in diminuzione (-7,5%) rispetto a ottobre 2003. Complessivamente la produzione nazionale netta (24,3 miliardi di kilowattora) è aumentata del 2,6% rispetto a ottobre 2003. In particolare, si sono registrati incrementi per la produzione termoelettrica (+1,2%) e idroelettrica (+14,6%); in calo, invece, la produzione geotermoelettrica (-2,6%) ed eolica (-23,9%). Il profilo congiunturale della domanda elettrica non ha segnato variazioni di rilievo rispetto al mese precedente. L’analisi dettagliata dell’andamento dei consumi elettrici mensili è disponibile nella pubblicazione “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico”, di prossima pubblicazione sul sito www.Grtn.it  alla voce “dati statistici”. Tra le attività in capo al Gestore della rete, l’elaborazione delle statistiche ufficiali del settore elettrico italiano sottolinea il ruolo di servizio pubblico che la società svolge per il Paese. I dati, mensili e annuali, sul consumo di energia elettrica, sulla distribuzione geografica del fabbisogno, sul contributo della produzione nazionale e del saldo con l’estero, e molto altro ancora, costituiscono infatti un bagaglio di informazioni utili alle imprese ed alle famiglie per avere una fotografia obiettiva, neutrale ed imparziale sullo stato del sistema elettrico nazionale. E proprio nell’ottica del rapporto tra statistica ufficiale e bene pubblico rientra la partecipazione del Grtn al Salone dell’Informazione Statistica, che si volge in concomitanza con la Vii^ Conferenza Nazionale di Statistica. Nello stand del Grtn i visitatori, oltre alla possibilità di reperire gratuitamente le pubblicazioni statistiche del Gestore della rete, possono vedere in tempo reale l’andamento dei consumi di energia elettrica nel Paese, tramite la “curva di carico” che sarà illustrata dal personale della società.  
   
   
COMMISSION HAILS RECONNECTION OF SOUTH-EAST EUROPE ELECTRICITY GRID TO THAT OF EUROPEAN UNION  
 
Brussels, 10 November 2004 - Vice President Loyola de Palacio welcomed the news that the electricity transmission lines between South-east Europe and the Eu that were severed by the war in 1991 were now repaired and the technical interconnection of the systems had been undertaken. A ceremony to celebrate this event was held today at Ernestinovo, Croatia. This re-connection comes at a propitious moment as the Eu moves to re-integrate South-east Europe into the mainstream European energy markets. The aim is to create a single market established under the same regulatory rules from Sweden to Turkey and from Bulgaria to Portugal. The reconnection process now completed started on 10 October 2004 and was led by the Union for the Co-ordination of Transmission of Electricity (Ucte) which co-ordinates the interests of transmission system operators in 22 European countries. The resynchronisation of the two Ucte zones will have a Europe-wide positive impact on the electricity sector and beyond as it will physically integrate regional electricity markets in South-east Europe into the Eu Internal Electricity Markets. It is a first step in the creation of an integrated energy market between the two regions. The Commission will underpin this project with a treaty between the Eu (European Community) and the states (Croatia, Bosnia and Herzegovina, Albania, Romania, Bulgaria, Turkey, Fyro Macedonia, Serbia and Montenegro) and Unmi Kosovo (Unmik).  
   
   
UNIVERSITÀ/NASCE IL PERCORSO A Y. IL MINISTRO MORATTI: "UN SISTEMA PIÙ FLESSIBILE PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DEGLI STUDENTI E DEL MERCATO DEL LAVORO" IL TITOLO DI DOTTORE AI LAUREATI TRIENNALI  
 
Roma, 10 novembre 2004 - Con la registrazione da parte della Corte dei Conti si è chiuso l'iter del Decreto che modificherà l'ordinamento didattico universitario con l'introduzione del percorso a Y per la laurea triennale. Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, prevista per i prossimi giorni, il provvedimento diventerà operativo e permetterà la rivisitazione delle attuali classi di laurea di primo e secondo livello, per le quali sono già in corso i lavori di sei tavoli tecnici. "Abbiamo raggiunto un'altra importante tappa per rendere il sistema universitario più efficiente e rispondente alle esigenze di una società in sempre più rapida trasformazione", ha commentato il Ministro Letizia Moratti. "Con la revisione del Decreto che ha istituito il 3+2 sarà garantita una maggiore flessibilità alla progettazione formativa e saranno, al tempo stesso, riqualificate le lauree in modo da potenziare il raccordo con il mondo del lavoro e consentire più opportunità di sbocchi professionali. L'università italiana", ha concluso il Ministro, "ha ora gli strumenti per assicurare ai nostri giovani sia la qualità dell'offerta formativa sia titoli maggiormente spendibili sul mercato del lavoro". Il Decreto prevede tra l'altro nuove qualifiche accademiche: il titolo di dottore spetta ai possessori della laurea triennale, mentre a chi consegue la laurea magistrale e il dottorato di ricerca spettano, rispettivamente, le qualifiche di dottore magistrale e dottore di ricerca. La qualifica di dottore magistrale compete anche a coloro i quali hanno conseguito la laurea secondo gli ordinamenti didattici previgenti al decreto 509/1999. A completamento della rigida architettura di sistema del cosiddetto "3+2", potrà essere introdotta una struttura di primo livello a "Y" con due percorsi paralleli e distinti, adeguatamente progettati. Dopo un primo anno, dove si frequenteranno attività didattiche comuni, lo studente potrà scegliere tra il percorso professionalizzante che conduce alla laurea triennale (1+2) ed il percorso metodologico per gli studenti che dopo la laurea triennale intendano conseguire anche la laurea magistrale (+2). In particolare, dopo un primo anno comune, pari a 60 crediti, a forte contenuto di base, lo studente, conscio delle proprie capacità e sulla base delle attitudini dimostrate potrà, dunque, proseguire per altri due anni, per un numero complessivo di 180 crediti: in un percorso professionalizzate e, quindi, entrare nel mercato del lavoro con una preparazione adeguata. In sostanza, un percorso triennale "razionalizzato" che porterà ad una laurea più chiaramente orientata all'inserimento nel mondo del lavoro rispetto all'attuale. Il percorso di laurea sarà maggiormente caratterizzato dalla presenza di stages e attività di tirocinio; in un biennio "metodologico-formativo" che non fornisce una preparazione specifica per il lavoro perché è finalizzato al conseguimento di una solida preparazione metodologica di base più consigliabile a coloro che intendano proseguire gli studi in un successivo ed ulteriore biennio (120 crediti), al cui termine si conseguirà la Laurea Magistrale (nuova denominazione della "Specialistica"). Si svolgerà, quindi, complessivamente un ciclo di studi quinquennale, che condurrà ad ottenere un titolo di peso specifico più elevato rispetto all'attuale. Con la revisione del "3+2" gli atenei godranno di maggiore autonomia e flessibilità per quanto riguarda la determinazione dei crediti. Infatti i crediti vincolati a livello nazionale scenderanno per i percorsi triennali dall'attuale 66 per cento al 50 per cento e per il biennio magistrale al 40 per cento e soltanto per le discipline di base e caratterizzanti. Da sottolineare inoltre che si passa da una concezione "verticale" dei percorsi formativi a un modello trasversale: in pratica, adottando un criterio multidisciplinare della formazione si potrà conseguire una laurea triennale umanistica e proseguire in un biennio "magistrale" nel settore scientifico e viceversa, ovviamente dopo una verifica, da parte dell'ateneo, della preparazione e degli eventuali debiti formativi da colmare. Tale possibilità viene garantita allo studente attraverso il ricorso alle cosiddette "passerelle". Molto importante è la modifica dei percorsi finalizzati alle professioni legali di magistrato, avvocato e notaio. Ciò consentirà di costruire un modello a "ciclo unico" - di 5 anni (300 crediti formativi universitari) - che garantirà maggiore organicità, unitarietà, completezza e qualità nella formazione. Verrano definiti comunque percorsi triennali per quanto riguarda le classi di laurea non correlate alla formazione delle professioni legali classiche. Specifiche disposizioni transitorie prevedono che la nuova normativa si applichi dopo la ridefinizione delle classi dei corsi di laurea e di laurea magistrale, con la possibilità di una fase di sperimentazione che consenta agli atenei che lo vorranno di applicare l'ordinamento didattico a "Y" nonché gli attuali ordinamenti delle lauree specialistiche sulla base di 120 crediti fin dall'anno accademico 2004-2005.  
   
   
SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE DELL'ISTRUZIONE  
 
Roma, 10 novembre 2004 - Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 28 ottobre scorso, ha approvato il decreto legislativo attuativo della legge 53/2003 relativo alla istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema di istruzione e di istruzione e formazione professionale nonché al riordino dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell'istruzione (Invalsi). Il nuovo servizio avrà il compito di contribuire al progressivo miglioramento e armonizzazione della qualità del sistema educativo, valutandone l'efficacia e l'efficienza e inquadrandone la valutazione nel contesto internazionale. Il Servizio nazionale è affidato principalmente all'Invalsi, che viene a tal fine riordinato. Il decreto legislativo affida inoltre all'Invalsi la valutazione complessiva di sistema, che diviene obbligatoria per tutte le scuole. La valutazione riguarda sia il sistema dell'istruzione, sia il sistema dell'istruzione e formazione professionale limitatamente, per quest'ultimo, ai livelli essenziali delle prestazioni. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/valutazione_istruzione/index.html  
   
   
APERTURE STRAORDINARIE E LABORATORI-ATELIER AL MUSEO DELLA SCIENZA PROSEGUONO LE INIZIATIVE IN COLLABORAZIONE CON IL MUSEO DEI RAGAZZI PER AVVICINARE I PIÙ GIOVANI ALL’ASTRONOMIA DEL SEICENTO  
 
Firenze, 10 novembre 2004 - Presentata agli inizi di settembre come un evento una tantum, l’apertura domenicale del Museo della Scienza ha ottenuto un successo tale da essere proposta adesso come un appuntamento mensile fisso. E così sino all’8 maggio, ogni seconda domenica del mese, il Museo sarà eccezionalmente aperto la mattina dalle 10 alle 13, tra l’altro con uno speciale programma di visite, guidate niente meno che da Galileo Galilei. Ovviamente si tratta di un attore che farà da cicerone ai visitatori del museo, fingendosi il grande scienziato e astronomo toscano. Temi affrontati questa domenica, 14 novembre, le osservazioni astronomiche: della luna, delle macchie solari, dei satelliti di Giove e delle fasi di Venere, prima conferma sperimentale delle teorie copernicane. Un modo diverso e divertente, ideato in collaborazione con il Museo dei ragazzi, per conoscere da vicino gli strumenti scientifici, ideati da Galileo e ospitati in gran numero dal Museo della Scienza. Colloquiando con lui sulla nascita del pensiero scientifico moderno, i visitatori potranno rivivere l’atmosfera che si respirava nel mondo scientifico all’inizio del Xvii secolo e conoscere aspetti noti e meno noti degli studi galileiani di astronomia e meccanica. Sempre per avvicinare il pubblico alla scienza del passato e per farlo interagire con gli strumenti scientifici dell’epoca, il Museo propone, ancora in collaborazione con il Museo dei Ragazzi, dei laboratori didattici condotti da animatori. Si comincia il 13 novembre con l’atelier di teatralizzazione “Galileo e la caduta dei gravi” (ore 15 e ore 16, sala Corsini) e con il laboratorio interattivo “Arte e scienza: la scienza del disegno”, dedicato all’invenzione della prospettiva nel Quattrocento (ore 15 e ore 16, sala Abetti, con repliche il 14 novembre alle ore 11 e poi il 20 e il 27 di nuovo alle ore 15 e ore 16). Altri due laboratori interattivi, si terranno il 20 e il 27 novembre: il primo (ore 15 e ore 16, sala Corsini) si intitolerà “La misura del cielo e della terra” e presenterà al pubblico tutti gli strumenti presenti nel museo per misurare volta celeste e globo terrestre. Il secondo, “La microspia dal Seicento all’Ottocento”, proporrà invece un viaggio nell’infinitamente piccolo, dall’invenzione dell’occhialino da parte di Galileo sino ai microscopi a riflessione. L'orario è sempre quello invernale, che vedrà il museo aperto anche il sabato pomeriggio fino alle 17. Per prenotazioni e informazioni: Museo dei Ragazzi di Firenze, ore 9 – 19, Tel. 055.2768224, fax 055.2768558 – E-mail info@museoragazzi.It  Infolink: www.Imss.fi.it  
   
   
SI APRONO GLI ARCHIVI DELLA SANTA INQUISIZIONE  
 
Roma, 10 novembre 2004 - Ieri pomeriggio il Dr. Maurizio Fallace, Direttore Generale per gli Archivi del Ministero Italiano per i Beni e le Attività Culturali, Sua Ecc.za Mons. Angelo Amato, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, e il Prof. Andrea Del Col, Direttore del Centro di Ricerca sull'Inquisizione dell'Università degli Studi di Trieste, hanno firmato un accordo di collaborazione per portare avanti un progetto di censimento degli archivi e della documentazione inquisitoriale in Italia. Tale progetto riguarda non solo il materiale documentario concernente l'Inquisizione romana, conservato negli archivi ecclesiastici, statali e privati, nonché nelle biblioteche italiane e straniere, ma anche la documentazione dell'Inquisizione spagnola in territorio italiano e quella delle autorità secolari che istruirono comunque processi per eresia, stregoneria e altri delitti contro la fede. Una così vasta operazione, mai tentata finora, è di grande importanza per rispondere ai nuovi orientamenti della ricerca internazionale sul controllo delle idee religiose nell'Europa medievale e moderna, e si avvale della collaborazione tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede e un gruppo di ricerca dell'Università italiana, per rendere più facilmente disponibile un grande patrimonio documentario oggi ancora poco conosciuto e disperso in una molteplicità di sedi. Il censimento, attuato secondo criteri elaborati di comune accordo e con gli strumenti informatici più avanzati, non solo mirerà alla salvaguardia di questi beni culturali, unici nel loro genere, ma permetterà di approfondire le conoscenze in molti ambiti di ricerca, dalla storia delle dottrine religiose a quella della scienza, delle culture popolari, della santità spontanea, della censura, oltre che dei sistemi di controllo sociale tra medioevo ed età moderna. L'accordo firmato consolida quindi e allarga una collaborazione che viene da tempo realizzandosi al servizio di un migliore sviluppo dell'uomo e della convivenza civile, nell'approfondimento dei valori propri del Cristianesimo e della civiltà occidentale.  
   
   
FURTI D'ARTE, OLTRE CENTO OPERE RECUPERATE A ROMA E LONDRA DAI CARABINIERI NEGLI ULTIMI DUE MESI  
 
Roma, 10 novembre 2004 - Sono piu' di cento le opere recuperate negli ultimi due mesi a Roma e a Londra: e' questo il bilancio dell'attività svolta nella capitale dai carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale e dell' Arma territoriale per contrastare una serie di furti di beni artistici compiuti negli ultimi tempi a danno di istituti pubblici e ecclesiastici. Reati commessi da gruppi di delinquenza comune, che già avevano messo in vendita le opere sul mercato nazionale e internazionale. Tra queste, alcune sono opere archivistiche e librarie, come i ventidue volumi antichi e i novantatre documenti storici sottratti in date diverse dall'archivio di Stato di Roma e ritrovati al mercato romano di Porta Portese fra cui anche lettere autografe di Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi, volumi del '600 contenenti atti giudiziari dell'epoca e un processo dell'arcivescovo di Urbino. Inoltre fra i beni sequestrati due dipinti eseguiti nel Xvii secolo e rubati nel febbraio 1991 da un museo di Lodi, sequestrati a Londra presso una casa d'asta in collaborazione con Scotland Yard. Menzione speciale poi, per il prezioso ostensorio in argento e oro, decorato con sedici pietre preziose e valutato settecentocinquantamila euro, rubato nella chiesa di Santa Maria in via Lata lo scorso ottobre e trovato nel pomeriggio di domenica scorsa a Testaccio nella zona abitata dai Rom. Il manufatto era stato separato in due parti avvolte in involucri e nascoste in una nicchia ricavata a quattro metri di altezza su una parete dei locali adibiti a stalle. Per tutti questi reati è stata denunciata una persona per ricettazione e esportazione clandestina, due invece per detenzione illegale di beni appartenenti allo Stato e ricettazione, un'altra per possesso illecito di armi.