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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Novembre 2004 |
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PHILIPS HA AVVIATO UN TEST PER L’UTILIZZO DEL TELEVISORE DI CASA NELLA CURA DEI PAZIENTI CRONICI UNA NUOVA PIATTAFORMA A BANDA LARGA CHE CONSENTE LA GESTIONE DEL PAZIENTE IN REMOTO E PERMETTE AI MALATI CRONICI DI ESSERE SEMPRE IN CONTATTO CON LA PROPRIA COMUNITÀ DI TUTELA DELLA SALUTE |
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Andover , 17 novembre 2004 - Royal Philips Electronics ha annunciato di avere intrapreso una sperimentazione per testare una piattaforma di comunicazione sicura e personalizzata per la cura dei malati, in grado mettere in comunicazione direttamente da casa i pazienti con malattie croniche con chi si prende cura della loro salute, tramite il televisore di casa. Philips testerà questa nuova piattaforma, chiamata Motiva, insieme alla Cardiovascular Associates di Delaware Valley (Cadv), un'associazione di medici statunitensi che si occupa della cura completa di pazienti cardiovascolari. La Comcast Corporation supporterà lo studio pilota fornendo una connessione dati Ip che consenta ai pazienti di partecipare comunicando con il Cadv in modo interattivo e ricevendo informazioni personalizzate. Lo studio testerà come i malati utilizzano la piattaforma basata sull'uso del Tv per la tutela della propria salute e il grado di adattamento a questo nuovo dispositivo per la trasmissione dei dati in maniera interattiva attraverso la banda larga. Grazie ai nuovi strumenti tecnologici avanzati, ma di semplice utilizzo che permettono di curare il paziente in remoto, come nel caso di Motiva, Philips vuole rendere maggiormente produttive le aziende sanitarie e più autonomi i pazienti mettendoli in grado di avere un ruolo attivo nella gestione della propria salute. Tutto ciò consentirà alle organizzazioni che si occupano della salute di fornire cure più efficaci ad un costo minore. "Negli Stati Uniti circa il 78%delle spese sanitarie riguarda le malattie croniche. Infatti, i problemi di natura cardiovascolare, che rappresentano la prima causa di morte nel paese, comportano una spesa annua superiore a 225 miliardi di dollari", ha affermato Jay Mazelsky, di Philips Medical Systems. "Tra queste il collasso cardiaco, che affligge circa 5 milioni di persone, è la prima causa di ricovero in ospedale per i pazienti con più di 65 anni. Le soluzioni per la gestione dei pazienti direttamente dall'abitazione permettono di migliorare la qualità della vita in caso di malattie croniche e sono semplici da utilizzare sia per i malati sia per i medici, per questo motivo rappresentano un valido aiuto nella sfida per migliorare continuamente la salute della persona." Aprire la strada ad un nuovo modello di cure cardiache La Cardiovascular Associates di Delaware Valley, in collaborazione con Philips e Comcast, sta monitorando 60 malati cardiaci cronici a Cherry Hill, nel New Jersey, installando un prototipo della piattaforma di comunicazione personalizzata direttamente nelle loro abitazioni. Lo staff medico del Cadv utilizzerà una connessione dati a banda larga Ip a due vie e un modem forniti da Comcast per condividere in modo sicuro, intuitivo ed interattivo i promemoria non urgenti e le informazioni sull'educazione alla salute con i malati e i loro familiari, attraverso video informativi da visionare con il proprio apparecchio Tv. I pazienti non devono sottoscrivere nessun abbonamento né acquistare altri prodotti per poter accedere alla connessione Internet veloce di Comcast. Philips installerà il set top box e i dispositivi domestici che i pazienti possono utilizzare per monitorare i segni vitali, come il peso e la pressione sanguinea. I pazienti riceveranno inoltre un telecomando Philips pensato e creato appositamente per venire incontro alle esigenze dei pazienti. L'obiettivo della nuova piattaforma di comunicazione Motiva è permettere ai pazienti cronici di vivere un'esperienza soddisfacente e interattiva fornendo loro: informazioni mediche personalizzate, schede sulle cure e video educativi a richiesta; un incentivo positivo grazie al monitoraggio dei propri segni vitali e al feedback sul proprio stato di salute tramite verifica interattiva e messaggi che incoraggino il paziente a mantenere uno stile di vita sano con un'alimentazione corretta e l'esercizio fisico adeguato; uno studio "virtuale" per le visite mediche, grazie alla connessione medico-paziente; una connessione anche per gli altri membri della famiglia, in modo che possano garantire un supporto in più al malato. "Abbiamo pensato a questa tecnologia come ad un 'luogo di incontro virtuale' a casa del paziente per promuovere il contatto quotidiano con chi ha malattie croniche e sicuramente può trarre beneficio dal monitoraggio e dalle cure costanti", ha affermato Jeffrey H. Kramer, Md, membro dell'American College of Cardiology, principale partner della Cardiovascular Associates. "Questa tecnologia aiuterà ad ottimizzare le cure mediche promuovendo l'interazione medico-paziente e migliorando anche il grado di accettazione delle cure, grazie alla partecipazione attiva dei malati alla gestione del proprio stato di salute. Crediamo che questo approccio migliorerà la qualità della vita dei pazienti riducendo allo stesso tempo il costo delle visite mediche urgenti e dell'ospedalizzazione di emergenza." Commentando il ruolo svolto da Comcast nella ricerca, Mark Coblitz, Senior Vice President della pianificazione strategica di Comcast ha concluso: "I nostri investimenti nel network hanno permesso di sviluppare grandi competenze nel fornire video, dati e servizi vocali interattivi, personalizzati, sicuri e di semplice utilizzo. Partecipiamo a questo esperimento per esplorare le opportunità di utilizzare la nostra piattaforma a banda larga a due vie in modo nuovo, per supportare e fornire una vasta gamma di servizi al pubblico". |
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PHILIPS PUNTA SULLA “CONSUMERIZATION DELL’HEALTHCARE” VERSO UNA CURA DELLA SALUTE SEMPRE PIÙ A DOMICILIO |
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Milano, 17 novembre 2004 - Philips ha rifocalizzato nel corso dell'ultimo anno la propria strategia di business selezionando tre aree strategiche in cui operare da leader : Healthcare ( prodotti per la salute e la cura della persona), Lifestyle ( prodotti consumer ) e Technology ( tecnologie di supporto ). Tale selezione presenta al primo posto l'Healthcare che, oltre ad essere uno dei settori in cui Philips è già leader di mercato, rappresenta un'area a maggior potenzialità di crescita e diventa quindi la priorità numero uno per Philips, con una crescita attesa dagli attuali 6 miliardi di euro ai 10 miliardi di euro in tre anni. La domanda di soluzioni per la cura e la salute dell'individuo crescerà enormemente nei prossimi anni : uno dei trend più evidenti nel mercato globale, che impatterà in modo eclatante sui consumi e sugli stili di vita, è infatti quello del progressivo invecchiamento della popolazione mondiale. Questo invecchiamento si accompagna però alla volontà di spendere il proprio tempo negli anni finali della vita nelle migliori condizioni possibili, permettendosi ancora molte delle attività sino ad oggi praticamente escluse alla categoria genericamente definita degli "anziani" ( come viaggi, hobbies e anche consumi tecnologici - vedi la penetrazione e l'uso di internet nella fascia di età superiore ai 60 anni ). C'è inoltre una fortissima propensione per assumere un ruolo più attivo nel mantenersi in salute e forma psicofisica, che si esplicita in una volontà di maggior interesse personale nella cura della propria persona, proprio tra le mura domestiche, assai più rassicuranti e con influenze positive sugli aspetti psicologici della cura, ormai attestati come elementi fondamentali nell'accelerare la guarigione ed il benessere del paziente. Tra le applicazioni che Philips ha già presentato al mercato e che sta ottenendo ampi consensi negli Usa c'è il defibrillatore portatile Heartstart, che viene già venduto senza la necessità di autorizzazione medica e può salvare la vita in caso di arresto cardiaco. Se si considera che quasi l'80% degli arresti cardiaci avviene tra le mura domestiche, è semplice capire come un prodotto come questo possa davvero intervenire in modo sostanziale al salvataggio di vite umane attraverso l'uso domestico. Heart Start dà la possibilità di effettuare una defribrillazione in quei pochi minuti vitali subito dopo l'arresto cardiaco che sono determinanti per la vita e può essere utilizzato in modo estremamente semplice da chiunque. Un secondo progetto nell'area della " consumerization dell' healthcare" è il test lanciato negli Usa per la sperimentazione di un sistema di comunicazione interattiva e personalizzata, denominata "Motiva", per la cura dei malati cronici realizzato in collaborazione con la Cardiovascular Associates of Delaware Valley ( Cavd ) e la Comcast Corporation. Questo progetto si propone l'uso del televisore di casa come portale di comunicazione tra i pazienti e il sistema sanitario di supporto e vuole rendere da un lato più produttive le aziende sanitarie e dall'altro contribuire a rendere più autonomi i pazienti stessi aiutandoli ad assumere un ruolo più attivo nella gestione della propria salute. Un'ulteriore esperienza realizzata da Philips per cominciare a lavorare su questo nuovo trend, è l'applicazione presentata a Singapore proprio in questi giorni col progetto "Connecting the Community", dove è prevista la fornitura di servizi healthcare via broadband nelle case delle famiglie che hanno scelto di partecipare alla sperimentazione. Tale sperimentazione parte dal presupposto che i pazienti anziani possano scordare l'assunzione di farmaci necessari alla cura di malattie croniche come il diabete o l'ipertensione. Philips si propone di realizzare una applicazione e-health che prende la forma di una finestra pop up che appare sullo schermo televisivo del paziente : un segnale di allerta lo avverte dell'ora della medicina e gli offre informazioni utili sulla sua assunzione ( ad esempio controindicazioni, posologie e tempi di assunzione ). Al momento l'applicazione è garantita grazie ad un service provider attraverso telefono cellulare via Sms. Philips è fermamente convinta che questa serie di esperienze siano solo le prime avvisaglie di una progressiva responsabilizzazione dell'individuo verso la cura di sè stesso, che si andrà affermando sempre più in aggiunta al consiglio medico e all'efficienza del sistema sanitario, che resteranno ovviamente centrali nella gestione complessiva e nella cura del paziente. |
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AL VIA, CON L'APERTURA DEL X CONGRESSO NAZIONALE A.GI.CO. (15-17 NOVEMBRE), LA CAMPAGNA CHILLY E A.GI.CO. PER UNA SESSUALITÀ SANA E CONSAPEVOLE |
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Milano, 17 novembre 2004 - Parte la campagna A.gi.co (Associazione Ginecologi Consultoriali) che, insieme a Chilly, parlerà ai giovani di educazione sessuale attraverso la rete dei 2.000 consultori familiari distribuiti sul territorio italiano. La campagna di sensibilizzazione toccherà alcuni dei temi riguardo ai quali appare più alta la richiesta di informazioni da parte dei giovani stessi: innanzitutto igiene, malattie a trasmissione sessuale e metodi anticoncezionali, come emerge da un'indagine nazionale documentata dall'Istituto Superiore della Sanità ("Salute riproduttiva tra gli adolescenti: conoscenze, attitudini e comportamenti" - Rapporti Istisan 00/7). La partnership tra A.gi.co e Chilly, marchio di Manetti & Roberts dedicato all'igiene intima, verrà presentata nel corso del X Congresso Nazionale A.gi.co (Roma, 15-17 novembre 2004) e avrà come principale obiettivo, per questo primo anno di collaborazione, la diffusione di materiale informativo su temi legati all'igiene intima, al corretto utilizzo dei principali metodi anticoncezionali e, di conseguenza, alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Dal sopracitato rapporto Istisan, condotto su un campione di 6.532 liceali adolescenti tra i 14 e i 16 anni, emerge infatti come i giovani siano generalmente bene informati circa l'Aids (riconosciuta come malattia a trasmissione sessuale dal 98% del campione) ma come sia invece decisamente scarsa la loro conoscenza di altre malattie sessuali come la sifilide e la gonorrea (citate soltanto rispettivamente dal 17% e 19% del campione), estremamente semplici da contrarre, soprattutto per le giovani inesperte. Lo studio mette in luce altri dati, ancora più sconcertanti: il 18% degli intervistati dichiara di aver avuto rapporti sessuali completi e, di questi, l'11,4% (con una netta prevalenza del campione femminile) afferma di non utilizzare mai alcun metodo contraccettivo; nonostante il preservativo sia il metodo anticoncezionale più conosciuto (98%), ad averlo davvero usato è soltanto il 52% delle ragazze del campione (contro il 70% dei ragazzi); infine, il 28,4 % degli intervistati dichiara di conoscere una coetanea che ha avuto una gravidanza indesiderata. L'atteggiamento dei giovani tratteggiato da questa indagine riflette quindi una generale inconsapevolezza nell'affrontare la propria vita sessuale: i metodi anticoncezionali, ad esempio, sono un argomento che non viene approfondito e, tra coloro che dichiarano di utilizzare un metodo anticoncezionale, il secondo più citato dopo il preservativo è il coito interrotto. "Un atteggiamento confermato dalla nostra esperienza sul campo" dichiara la Dott.ssa Giulia Zinno Consigliere del Direttivo Nazionale e segretario A.gi.co della Regione Campania "la maggior parte delle giovani che vediamo in Consultorio hanno conoscenze scarse ed errate sui metodi contraccettivi e molto spesso si rivolgono a noi solo per la prescrizione della 'pillola del giorno dopo'. Ritengo che trasmettere un atteggiamento più consapevole e correttamente informato circa la prevenzione della gravidanza non desiderata e delle malattie a trasmissione sessuale sia doveroso da parte nostra ed è una missione cui la nostra Associazione continuerà a dedicare particolare impegno." Da queste considerazioni e dall'attività trentennale dei consultori italiani nasce così oggi il progetto, coordinato da A.gi.co, " A.gi.co e Chilly per una intimità sana e consapevole" che, grazie alla creazione e diffusione di materiale informativo e ad una vasta opera di sensibilizzazione svolta dai ginecologi operanti in nel Consultori Familiari, presidi socio-sanitari ampiamente radicati sul territorio, mira ad indirizzare sempre di più i giovani verso i Consultori Familiari perché diventino sempre di più luoghi di informazione, prevenzione, accoglienza e cure primarie nel campo della salute sessuale e riproduttiva degli adolescenti di oggi, gli adulti di domani. |
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ALITALIA: SOLIDARIETA’; UN CD AIUTERÀ I BAMBINI DELLA GALILEA |
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Roma, 17 novembre 2004 - Una raccolta di poesie scritte da un assistente di volo Alitalia, contenuta nel Cd dal titolo “Chello ca tengo a’ into” contribuirà alla costruzione di un piano rialzato di un asilo multietnico nel paese di Tarshiha in Galilea. Le 4000 copie del Cd verranno proposte ai dipendenti della compagnia e a tutti coloro che vorranno contribuire al successo di questa iniziativa con un’offerta libera. Tra le poesie, una è dedicata agli “angeli di San Giuliano”, i bambini vittime della scuola crollata a San Giuliano di Puglia nel terremoto del 31 ottobre 2002. Questo è l’ultimo progetto dell’Area Solidarietà Alitalia Onlus, associazione nata dall’impegno di alcuni dipendenti Alitalia, che con una detrazione mensile dalla busta paga provvedono a sostenere le molteplici iniziative benefiche, mirate in particolare ad aiutare l’infanzia abbandonata nel mondo. |
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LIFT 2004: RECORD DI ADESIONI A MILANO DAL 17 AL 20 NOVEMBRE LA BIENNALE DEL TRASPORTO VERTICALE, ACCESSORI E COMPONENTI GIOVEDÌ 18 UN IMPORTANTE CONVEGNO INTERNAZIONALE SUI TEMI DELLA SICUREZZA |
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Milano, 17 novembre 2004 - Lift 2004 prende il via in Fiera Milano sotto i migliori auspici: il numero degli espositori (164 tra diretti e indiretti) fa segnare un record davvero significativo (+30% sulla edizione 2002), come record è la superficie occupata (5.819,5 mq, +9,4%). La fiducia degli espositori quindi non manca, così come non mancano i segnali per una stabile ripresa del mercato. “Che Lift dovesse trovare fertile terreno a Milano non c’erano dubbi – commenta Paolo Taverna, direttore generale di Fiera Milano International – dal momento che Milano è il motore economico di un paese, l’Italia, che è leader assoluto in campo ascensoristico. Leader di mercato – con quasi 800mila impianti è il paese al mondo con più ascensori installati – e leader “produttivo”, se è vero che 2.800 delle 3.000 aziende operanti in Europa sono italiane”. A Lift viene riconosciuta inoltre una espressa patente di internazionalità, se non altro attraverso il numero delle aziende estere (31, il 19,1% delle presenze) che partecipano all’esposizione. Molto elevata, per tradizione, anche la componente estera sul fronte dei visitatori. “Molte sono state le azioni svolte da fiera Milano International per portare in Fiera un gran numero di visitatori – commenta Simona Greco, responsabile della Segreteria di Lift -; abbiamo collocato l’annuncio pubblicitario su tutte le riviste specializzate in Italia e all’estero, spedito direttamente un invito a oltre 50.000 potenziali visitatori, identificato e contattato nuove categorie di visitatori (amministratori di condominio, tecnici-manutentori…). Eccellente, soprattutto, è stato il rapporto con tutte le associazioni di categoria, che hanno lavorato in accordo e in sinergia con Lift per promuovere la manifestazione e per far convergere su Milano un gran numero di operatori qualificati”. Le associazioni che hanno fatto parte del Comitato strategico di Lift sono: Anica, Conpiai, Confartigianato, Anacam, Assoascensori, Elca ed Epsa. Quanto questo lavoro congiunto abbia dato frutti lo si vede anche dall’attenzione che gli utenti hanno riservato al sito internet di mostra (www.Fmi.it/lift), con 25.000 accessi di cui il 10% - circa 2.500 si sono preregistrati. Con queste premesse è lecito dire che Lift è business, quindi. E in più è anche formazione, informazione e cultura. Questi, infatti, sono gli obiettivi dell’importante Convegno internazionale che si svolgerà giovedì 18 sul tema Gli ascensori invecchiano, come le norme. Ampio e qualificato il panel dei relatori: Francesco Milone, presidente di fiera Milano International; On.le Mario Valducci, sottosegretario alle Attività produttive; Ian Fraser, responsabile della Direttiva ascensori della Commissione europea; Patrick Levasseur, responsabile della divisione Affari e normative europee della direzione generale del ministero francese dell’Urbanistica; Carlo Parodi, direttore del Centro studi Anaci (amministratori di condominio); Mara Colla, presidente della Federconsumatori. Farà da moderatore il giornalista del sole 24 Ore Saverio Fossati. Perché un convegno sulla sicurezza? Non è forse l’ascensore uno dei mezzi di trasporto più sicuri, in Italia soprattutto? “E’ vero che l’ascensore è il mezzo di trasporto più sicuro – commenta Francesco Milone -, considerando che ogni giorno solo in Italia vengono trasportate oltre 40 milioni di persone e che gli incidenti mortali sono pochissimi, meno di dieci l’anno. Tuttavia sono da considerare – e magari da porre in relazione fra loro - dati oggettivi (il numero degli incidenti tende ad aumentare) e dati di mercato, come il fatto che quasi il 30% degli ascensori installati ha più di 30 anni e il 15% più di 40 anni; percentuali, queste, molto superiori a quelle delle automobili circolanti con età maggiore di 30 anni”. Inoltre; se è vero che gli incidenti mortali sono davvero pochi, è tuttavia da considerare il fatto che gli ascensori molto vecchi si guastano spesso, con disagi anche consistenti (si pensi alle persone anziane, ai disabili). Manutenzione (e quindi prevenzione) a parte, esistono oggettivi problemi di fatica dei materiali, che divengono evidenti soprattutto a partire dai quaranta anni in su nella vita di qualunque pezzo o prodotto meccanico. Che fare? In Italia la manutenzione è obbligatoria per legge, e il manutentore ha l’obbligo di fermare un ascensore se esso presenta un pericolo in atto, proponendo al proprietario le riparazioni necessarie. Il proprietario, dal canto suo, ha l’obbligo di eseguire le riparazioni promosse dal manutentore. Fino a qualche mese fa, la determinazione del cosiddetto pericolo in atto derivava da una valutazione soggettiva che non era suffragata da elementi razionali. Da qualche mese, invece, esiste una norma europea di buona tecnica (En 81-80 – Snel – Safety Norms for Existing Lifts) che classifica i rischi che possono verificarsi su un ascensore in alti, medi e bassi. La determinazione del cosiddetto pericolo in atto diventa quindi un compito oggettivo che può essere svolto anche da un manutentore con la necessaria esperienza e capacità. E a questo punto la mancata messa in evidenza del pericolo in atto può creare, in caso di incidente malauguratamente grave, potenziali elementi di responsabilità per i soggetti che hanno responsabilità di vario genere nei confronti della sicurezza dell’ascensore. Partendo da questo scenario il convegno di Lift prevede la trattazione dei seguenti argomenti: La norma di buona tecnica, Le prescrizioni di legge attuali; Le implicazioni di responsabilità penale e civile; Gli scenari presenti e futuri; Le soluzioni ai problemi prospettati. Lift 2004, inoltre, si svolge ancora una volta in sinergia con Sicurezza; le due mostre presentano tratti comuni capaci di attirare visitatori comuni e quindi si avvantaggiano reciprocamente di questa contemporaneità. Nel corso della manifestazione, infine, è stato comunicato che a partire dal 2006 cambierà la data di Lift, con la mostra che si svolgerà nel mese di marzo, nel nuovo avveniristico quartiere fieristico di Rho-pero, alle porte di Milano (e sempre di proprietà di Fiera Milano). Numerose, infatti, sono le opzioni che spingono in favore di questo spostamento, che collocherà Lift in un panorama di straordinaria visibilità internazionale. |
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LIFT 2004 MOTIVAZIONI DEL CONVEGNO SULLA SICUREZZA |
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Milano, 17 novembre 2004 - Argomento del convegno è il miglioramento della sicurezza degli ascensori esistenti in Italia (ascensori installati anteriormente al 1° luglio 1999) e quindi aventi condizioni di sicurezza inferiori a quelle degli ascensori di ultima generazione (installati dopo il 1° luglio 1999 e quindi conformi alla direttiva europea 95/16/Ce). L’argomento del Convegno si pone come continuazione di due manifestazioni precedentemente svoltesi negli ultimi mesi che hanno avuto grande partecipazione e suscitato notevole interesse: a) Convegno Anie – Assoascensori sulla Sicurezza (Roma, 9 dicembre 2003); b) Seminario Ela - European Lift Association – (Bruxelles, 4 giugno 2004). In Italia la manutenzione è obbligatoria per legge, e il manutentore ha l’obbligo di fermare un ascensore se esso presenta un pericolo in atto, proponendo al proprietario le riparazioni necessarie. Il proprietario ha l’obbligo di eseguire le riparazioni promosse dal manutentore. Fino a qualche mese fa, la determinazione del cosiddetto “pericolo in atto” derivava da una valutazione soggettiva che non era suffragata da elementi razionali. Da qualche mese, esiste una norma europea di buona tecnica (En 81-80 – Snel – Safety Norms for Existing Lifts) che classifica i rischi che possono verificarsi su un ascensore “esistente” in “alti”, “medi” e “bassi”. La determinazione del cosiddetto “pericolo in atto” diventa quindi un compito oggettivo che può essere svolto anche da un manutentore con la necessaria esperienza e capacità. La mancata messa in evidenza del cosiddetto “pericolo in atto” può creare, in caso di incidente malauguratamente grave,potenziali elementi di responsabilità per i soggetti che hanno responsabilità di vario genere nei confronti della sicurezza dell’ascensore e che sono: il proprietario (o il suo legale rappresentante – amministratore del condominio); la Ditta di manutenzione; il soggetto incaricato delle verifiche periodiche biennali. L’esistenza di una norma europea di buona tecnica (approvata all’unanimità dagli organismi nazionali europei di standardizzazione) può anche portare le imprese assicurative alla revisione del meccanismo tariffario delle polizze Rct che le imprese di manutenzione degli ascensori stipulano per cautelarsi contro i rischi relativi a funzionamenti impropri degli ascensori. Il meccanismo potrebbe essere una sorta di sistema bonus - malus commisurato non alla quantità di incidenti verificatisi bensì all’esistenza o meno dei rischi elencati dalla norma di buona tecnica. In parole semplici, il proprietario potrebbe dovere scegliere tra: un aumento del canone di manutenzione (a causa dell’aumento del premio assicurativo), oppure; una spesa (una tantum) per modernizzare l’ascensore, aumentarne la sicurezza e ridurre contestualmente i costi dell’assicurazione. Soggetti istituzionali coinvolti in argomento: Ministero delle Attività Produttive; Ministero del Welfare; Ministero della Salute; Ditte manutentrici (1500 in Italia); Organismi notificati (80 in Italia); Associazioni di categoria (Anacam, Anica, Conpiai, Confartigianato, Cna, Elca, Assoascensori, Ela); Associazioni di Amministratori di condominio; Amministratori di condominio; Associazione delle Imprese di Assicurazione; Imprese di Assicurazione; Ispesl; Asl; Vigili del Fuoco. |
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40^ SETTIMANA DELLA VITA COLLETTIVA , SEVICOL - SPAZIO PROFESSIONISTI. FIERA DI ROMA, 19 – 22 NOVEMBRE 2004 |
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Roma, 17 novembre 2004 - Spazio Professionisti è una rassegna culturale e tecnica nata dalla collaborazione della Sevicol e dell’Ala Assoarchitetti per informare, aggiornare e fornire utili servizi e strumenti di lavoro ad ingegneri, architetti, tecnici, progettisti, consulenti e aziende. In quattro giornate di intensa attività con un importante convegno nazionale e sei workshop tecnici saranno analizzate problematiche di rilievo in tema di professioni, sicurezza, ambiente ed energia, benessere. “Qualità, Sicurezza, Energia, Biocompatibilità: Temi Chiave Di Riflessione Per Architetti E Ingegneri” Nel contesto di una rassegna convegnistico-espositiva quale la “Settimana della vita collettiva”, da tempo impegnata nel conferire speciale risalto ai temi del territorio e del paesaggio urbano, viene privilegiato come naturale l’apporto e il confronto fra architetti e ingegneri. Sono questi, infatti, i primi attori ad essere chiamati in causa con la loro sensibilità e la loro competenza nel processo di studio, riflessione, approfondimento che ha come obiettivo centrale la qualità: qualità nella progettazione, qualità nella costruzione, qualità nella ricerca di soluzioni pienamente rispondenti da un lato alle esigenze della committenza e dall’altro alle attese della comunità in generale in quanto fruitrice dei valori sia estetici che funzionali delle realizzazioni urbanistiche e architettoniche. Il convegno degli architetti e ingegneri liberi professionisti, quinto della serie nel quadro della “Settimana” per iniziativa della Ala Assoarchitetti e con il contributo non meno importante degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Roma, propone una nutrita quanto qualificata serie di relazioni e interventi centrati proprio sul tema della qualità nel processo di produzione edilizia. Un tema di estrema importanza che fa da riferimento centrale anche agli “sportelli”, ai seminari e ai workshop di contorno e supporto al convegno. Il processo di produzione edilizia è da valutare alla luce di tre importanti risvolti, quello culturale, quello normativo e quello organizzativo, avendo come riferimenti lo scenario operativo e le relative problematiche, il quadro tecnico e normativo, i problemi nascenti dai rapporti con la pubblica amministrazione, gli aspetti economici e gestionali. Seguiranno un tavolo di confronto e dibattito da cui si attende una ricca formulazione a livello propositivo e un concreto richiamo, basato sulle indicazioni del premio Dedalo Minosse, al tema della qualità nei rapporti fra professionisti e committenti. Sicuramente preziosi sono gli “sportelli” di servizio affidati ad esperti su sicurezza, ambiente ed energia, benessere affiancati ai relativi seminari e workshop su temi fra cui la sicurezza nelle strutture collettive, il risparmio energetico, la biocompatibilità ambientale. I convegnisti avranno quindi l’opportunità di un ampio aggiornamento sui prodotti e sulle tecnologie di cui avvalersi nel loro impegno professionale, sia attraverso la mostra generale della “Settimana” sia attraverso le sezioni speciali tra cui “Hospitality Contract” dedicata ai prodotti e servizi per interventi di costruzione, progettazione, ristrutturazione, restauro, messa a norma relativi a particolari tipologie costruttive quali le residenze per anziani e per il settore alberghiero. |
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INTEL AL FUTURSHOW 2004 PER PREMIARE LA TECNOLOGIA “MADE IN ITALY” |
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Assago (Milano), 17 Novembre 2004 – Intel, il maggiore costruttore al mondo di chip, e uno dei maggiori fornitori di prodotti per il mercato del personal computing, networking e communication, sarà presente alla prima edizione milanese del Futurshow, presso lo stand di Microsoft. Il Futurshow è l’occasione per promuovere e diffondere il concetto di casa digitale che, nella visione di Intel è quell’ambiente in cui il computer e i dispositivi dell’elettronica di consumo (ovvero Dvd, Videocamera, Hi-fi, Tv digitale…) convergono per creare un ambiente ideale per la condivisione di contenuti digitali multimediali. Intel e Microsoft hanno offerto un significativo contributo per rendere la casa digitale una realtà. Ecco perché, in occasione del Futurshow, le due società hanno deciso di premiare le aziende che hanno dimostrato di rispondere ad almeno due delle tre T che fanno da sfondo alla manifestazione, Tecnologia e Talento, e hanno proposto soluzioni innovative per la cosiddetta casa digitale. I prodotti saranno selezionati da una giuria di esperti appartenenti al mondo della tecnologia, del design e dell’informazione e la premiazione avrà luogo il 18 novembre. Nel corso del 2004 Intel ha avviato diverse collaborazioni per favorire la creazione dei cosiddetti Entertainment Pc, sistemi digitali ‘tutto in uno’ che permettono di accedere a contenuti multimediali quali film, raccolte musicali, fotografie e videogame, per mezzo di un semplice telecomando. Gli Entertainment Pc combinano le funzionalità dei dispositivi audio e video con la potenza di un Pc di fascia alta, e oggi Intel propone per queste soluzioni il processore Intel Pentium 4 con tecnologia Hyper-threading e la famiglia di chipset Intel 915 Express. “Condividiamo con Microsoft la volontà di favorire la diffusione della casa digitale e quindi di una tecnologia facile da usare e alla portata di tutti” – commenta Dario Bucci, Amministratore Delegato, di Intel Corporation Italia. “Per questo abbiamo accolto con piacere l’idea di premiare le aziende italiane che si sono distinte per la capacità di proporre soluzioni creative per la casa digitale”. |
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I.NET AL FUTURSHOW |
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Milano, 17 novembre 2004 – I.net è presente al Futurshow, Pad. 17-3 della Fiera di Milano dal 18 al 22 novembre, con un “punto presenza” di 50 mq. Di forte impatto visuale in cui proietterà il proprio nuovo video di presentazione aziendale. Il Futurshow si presenta come un evento “mediatico” di grande rilevanza, basti pensare alla presenza di Bill Gates alla giornata di apertura, che intende accendere un riflettore sulle aziende più innovative del mondo della tecnologia. I.net ha deciso di scommettere sul Futurshow per una molteplicità di motivi: La manifestazione punta sull’ottimismo; lo slogan “Chi c’è ci sarà” è in sintonia con la nostra missione di garantire il futuro dei sistemi vitali dei nostri clienti. Come Futurshow I.net trae la sua ragione di vita dalla diffusione del mondo digitale e di Internet come luogo di interattività tra persone. Il lavoro di I.net è orientato a garantire che i propri clienti siano protagonisti del futuro, e possano lavorare sicuri Futurshow sbarca a Milano dopo essere stato per sette edizioni a Bologna. In questo modo sottolinea il ruolo del capoluogo lombardo come centro dell’innovazione e dell’industria Ict italiana. La disponiblità del Comune di Milano e di Assolombarda sono un segnale importante di attenzione alle tecnologie dell’informazione che va colto e sostenuto Futurshow non si rinchiude in un perimetro delimitato, ma coinvolge la città e le sue istituzioni: scuole, università, la Triennale, riaffermando la pervasività delle tecnologie dell’informazione. I.net come Futurshow crede nella cultura come fattore abilitante alla relazione tra gli uomini e alla solidarietà come dovere sociale di un attore economico nel mondo globale Nel corso della manifestazione I.net darà il suo contributo in termini di contenuti. Sabato 20 novembre, Gigi Tagliapietra, presidente di Siosistemi, sarà il chairman del seminario “La pirateria nell’era digitale” che toccherà i temi della sicurezza dei dati, dei sistemi e della persona. Siosistemi è l’azienda del Gruppo che presidia questi temi, e Gigi Tagliapietra è membro del direttivo del Clusit, l’ente che presidia i temi della sicurezza informatica e telematica. |
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ICE: QUATTROCENTO AZIENDE ITALIANE ALLA MEBEL 2004 MADE IN ITALY UN TERZO DELLO SPAZIO ESPOSITIVO; ALL'INAUGURAZIONE IL MINISTRO MARZANO |
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Mosca, 17 novembre 2004 - E' stata inaugurata ieri a Mosca la Xvi edizione della fiera Internazionale del mobile "Mebel" che si svolge presso il comprensorio fieristico Krasnaya Presnya. L'iniziativa, organizzata dall'Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice) in collaborazione con Federlegno/arredo, rappresenta la più importante rassegna del mobile e dei complementi d'arredo nella Federazione Russa. La fiera rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 20 novembre. Alla manifestazione internazionale partecipano 52 Paesi per un totale di circa 2.200 aziende su una superficie di circa 44mila metri quadrati. Con i suoi 16mila metri quadrati le sue circa quattrocento aziende, lo spazio espositivo "Made in Italy" è il più esteso. All'interno dei tre padiglioni e della struttura esterna coperta che ospita anche le aziende del settore arredo-bagno e tessile per la casa, vi sono due centri servizi presso i quali saranno distribuite le riviste italiane del settore e che anche il compito di assistere le ditte italiane ed i visitatori russi. Il taglio del nastro tricolore, momento che ha segnato l'apertura ufficiale della fiera, è avvenuto questa mattina alla presenza del ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano, dell'ambasciatore d'Italia a Mosca, Gianfranco Facco Bonetti, del presidente di Federlegno/arredo, Roberto Snaidero e del direttore generale dell'Ice, Ugo Calzoni. La presenza italiana alla Mebel di Mosca è in costante crescita sia per numero di aziende partecipanti sia in termini di spazio espositivo, a dimostrazione di come le imprese italiane considerino sempre più quello russo un mercato dalle grandi potenzialità: non a caso l'Italia detiene oramai da anni anche il primato di paese partecipante con la collettiva più grande. Tra gli altri Paesi presenti al Mebel anche Germania, Francia, Polonia, Finlandia, Svezia, Regno Unito e Spagna. Vasta ed articolata la proposta degli espositori italiani: dai divani e sofà alle cucine, fino agli articoli da illuminazione, ai complementi d'arredo, alle camere da letto e all'arredamento per l'ufficio. I dati relativi al 2003, confermano che l'Italia detiene una posizione di primato sulle importazioni di mobili nella Federazione Russa, coprendo da sola il 39% del mercato settoriale con uno scarto di circa 26 punti percentuali sulla principale concorrente, la Germania. Inoltre grazie all'aumento dei redditi russi, vi è una crescente domanda di mobili di fascia medio-alta dove il "Made in Italy", sinonimo di qualità, eleganza e buon gusto, è da sempre leader assoluto. |
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PHILIPS E LUMILEDS LIGHTING ANNUNCIANO UNA NUOVA PARTNERSHIP PER LA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI NUOVE SOLUZIONI DI ILLUMINAZIONE PER L’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA |
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San Jose- Amsterdam, 17 novembre 2004 - Royal Philips Electronics e Lumileds Lighting hanno annunciato di aver siglato una nuova partnership volta a sviluppare e distribuire sul mercato nuove soluzioni modulari di illuminazione a base Led dedicate all'industria automobilistica. Questo nuovo accordo rappresenta un allargamento della partnership già esistente tra le due aziende. Le nuove soluzioni di illuminazione utilizzeranno la tecnologia Luxeon/-e sviluppata da Lumileds, il principale provider al mondo di tecnologie solid-state, unendole alle competenze nel campo della progettazione, dello sviluppo e dell'integrazione di Philips Automotive Lighting, che rappresenta il principale fornitore al mondo di soluzioni di illuminazione per il settore automobilistico. Gli innovativi moduli di illuminazione semplificheranno notevolmente la progettazione dei Led e accelereranno l'adozione di soluzioni di illuminazione solid-state da parte di tutta l'industria automobilistica. "I nostri clienti trarranno evidenti benefici dalla nuova partnership tra Philips e Lumileds", ha affermato Hans de Jong, Ceo di Philips Automotive Lighting. "La competenza di Philips Automotive Lighting nella progettazione e nello sviluppo di sistemi di illuminazione innovativi ci ha permesso di utilizzare la tecnologia Luxeon di Lumileds sfruttando pienamente tutte le sue potenzialità e fornendo in questo modo all'industria soluzioni a base Led con caratteristiche notevolmente superiori. L'illuminazione solid-state rappresenterà in futuro un'opportunità di business importante nel settore automobilistico e Philips Automotive Lighting insieme a Lumileds saranno certamente all'avanguardia in questo mercato". "La tecnologia Luxeon di Lumileds è già una realtà e alla fine sarà in grado di guidare lo sviluppo di molte nuove applicazioni nel settore automobilistico", ha aggiunto Mike Holt, Ceo di Lumileds. "Insieme a Philips Automotive Lighting potremo fornire soluzioni di illuminazione mai viste prima, che diverranno lo standard per valutare le prestazioni e la sicurezza di ogni tipo di veicolo." Philips Automotive Lighting e Lumileds ritengono che i primi prodotti basati sulla nuova tecnologia Luxeon saranno distribuiti in tutto il mondo a partire dal 2005. |
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NUOVA GAMMA DI CANDELE DI ACCENSIONE BOSCH |
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Milano, 17 novembre 2004 - Bosch ha notevolmente ampliato ed aggiornato tecnicamente la sua gamma di candele di accensione per l’Aftermarket, offrendo una copertura di mercato del 98%, ed una serie di vantaggi per i rivenditori, le autofficine e gli utilizzatori. Ecco in breve alcune caratteristiche e vantaggi offerti dalla nuova gamma: · Riduce il volume del magazzino ed il capitale impegnato – i 24 modelli più venduti della serie “Super Plus” coprono già, da soli, il 95% del mercato. · Permette di selezionare e di ordinare in modo veloce e sicuro la candela giusta all’interno della gamma stessa. Il singolo motore è abbinato a un’unica candela. · La nuova gamma comprende esclusivamente candele resistive, per la soppressione dei disturbi. Un numero sempre maggiore di autoveicoli è equipaggiato di serie proprio con questo tipo di candele, che contribuiscono ad assicurare il funzionamento affidabile di tutti i sistemi elettronici. I modelli ”best-seller” della serie “Super Plus”, con elettrodo centrale composto da una lega all’ittrio altamente resistente alla corrosione, presentano una novità: l’elettrodo di massa appuntito è ora anche “profilato”, vale a dire, scanalato. Ciò significa sicurezza di accensione, affidabilità e protezione del catalizzatore ancora maggiori. · Le nuove confezioni semplificano sia l’utilizzo delle candele di accensione sia la vendita. Come già avviene per le Bosch “Super”, ora anche le candele Bosch “Super Plus” vengono fornite agli operatori in confezioni standard da dieci pezzi, agli utenti finali in una pratica confezione da quattro pezzi. La nuova gamma di candele è stata introdotta sul mercato a partire dall’autunno 2004 ed è disponibile, con il nuovo catalogo applicativo, presso i Bosch Concessionari, Bosch Partner, Bosh Distributori e rivenditori di ricambi. |
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TEATRO IN MATEMATICA PARALLELISMI: GEOMETRIE EUCLIDEE E NON |
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Milano, 17 novembre 2004 - Riprendono gli appuntamenti del Teatro in Matematica, iniziativa unica nel suo genere che ha riscosso molto successo nelle ultime stagioni. Alle date di ottobre faranno seguito altri appuntamenti riguardanti i numeri primi e le probabilità. In scena, accanto alla curatrice Maria Eugenia D’aquino, anche Annig Raimondi e il Prof. Renato Betti, diretti dalla giovane regista Valentina Colorni. Il drammaturgo Riccardo Mini, questa volta affiancato all’esperto Prof. Renato Betti, che ha partecipato attivamente alla stesura drammaturgica dell’incontro, ha creato una struttura scenica divisa in tre momenti teatrali che seguono il filo dei parallelismi. Alla base c’è l’idea di indagare in varie forme le analogie, tra il concetto di geometria non euclidea e il teatro come spazio vuoto che assume forme diverse a seconda delle regole che di volta in volta gli attori stabiliscono. L’incontro prevede tre momenti propriamente “drammatici”, come tre microatti unici, alternati a due momenti più esplicativi affidati al Prof. Betti, in cui vengono forniti i concetti geometrici fondamentali . I tre momenti drammatici La prima scena introduce in modo leggero alcuni elementi base di geometria euclidea, con l’intenzione di catturare il pubblico su qualcosa di concreto e fisicamente evidente, come il discorso sulle geodetiche. Qual’ è la strada più breve per volare da Los Angeles a Francoforte? E’ questa la domanda che si pongono due curiosi personaggi che devono compiere una missione speciale. La seconda scena ci trasporta indietro nel tempo. La scena si svolge diversi secoli fa: un giovane matematico chiede udienza ad un vecchio matematico consacrato e celeberrimo (l’ombra di Gauss), per dirgli che ha fatto una scoperta sensazionale: dopo molti studi, ha potuto dimostrare che il quinto postulato di Euclide non è valido sempre, ma in determinati modelli può anche non esserlo (l’ombra di Lobacevskij e Boylian) . Alla fine della dimostrazione il vecchio matematico gli dice che anche lui molti anni prima è giunto alle stesse conclusioni, ma non ne ha parlato con nessuno, perché le conseguenze di una tale scoperta sarebbero disastrose per il mondo, lui stesso non ha voluto credere fino in fondo che fossero vere. Mentre ha luogo questo dialogo tra i due matematici, la città è attraversata da una rivolta popolare contro il sovrano, accusato di affamare il popolo e perseguitarlo con leggi ingiuste. I rivoltosi sono riusciti a catturare prigioniero il re, che in questo momento sta subendo un processo. Quindi il dialogo matematico è turbato da questo sottotesto, che lo interrompe continuamente con notizie sull’esito del processo e alla fine…..Chi l’avrà vinta il giovane o il vecchio, il popolo e o il re? La terza scena esplora un ulteriore parallelismo: prendiamo un classico del teatro, e lo “trasliamo” in uno spazio non euclideo. Inseriamoci ad esempio la quarta dimensione, e vediamo cosa succede. L’incursione della quarta dimensione nel mondo di Amleto potrebbe essere il fantasma del padre. Forse il padre vuole solo dire ad Amleto di placarsi l’animo per la sua perdita, perché adesso che è morto, ha capito che il prima e il dopo non esistono, vita e morte sono la stessa cosa, dal momento che morire non è altro che “passare” in una dimensione dove lo scorrere del tempo è percepito come unità . Mercoledì 24 novembre 2004 ore 14.30 . “Teatro In Matematica Parallelismi: geometrie euclidee e non” a cura di Maria Eugenia D’aquino; con Maria Eugenia D’aquino, Annig Raimondi e il Prof. Renato Betti; drammaturgia a cura di Riccardo Mini; consulenza matematica del Prof. Renato Betti, docente di Geometria al Politecnico di Milano; regia di Valentina Colorni. Infolink: www.Teatroarsenale.org |
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CONVEGNO: IO ARTE - NOI CITTÀ NATURA E CULTURA DELLO SPAZIO URBANO |
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Roma, 17 novembre 2004 - Il Convegno Io Arte - Noi Città. Natura E Cultura Dello Spazio Urbano, nell’ambito della Settimana delle Arti istituita dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, intende approfondire il rapporto tra architettura, urbanistica e arti. Il Convegno si articola in tre Sessioni. I Sessione: martedì 23, ore 9.00-19.00: "Dallo spazio sociale all'arte pubblica: sviluppi e trasformazioni. Possibili prospettive operative e interpretative", a cura di Patrizia Ferri; Ii Sessione: mercoledì 24, ore 9.00-19.00: "Arte ambientale e progettazione urbana. Tentativo di un bilancio degli interventi non effimeri", a cura di Daniela Fonti; Iii Sessione: giovedì 25, ore 9.00-19.00 "Complessità urbana e nuove progettualità", a cura di Manuela Crescentini. Apertura del lavori: martedì 23 novembre alle ore 9,00 con gli interventi di: Giorgio Bruno Civello, Direttore Generale Alta Formazione Artistica e Musicale. Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca; Gianfranco Imperatori, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma; Danilo Eccher, Direttore del Macro, Museo d’Arte Contemporanea Roma; Gaetano Castelli, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Roma; Amedeo Schiattarella, Presidente dell'Ordine degli Architetti P.p.c. Di Roma e Provincia. Con una testimonianza di Ludovico Corrao, Presidente Fondazione Orestiadi, Gibellina. Il convegno è promosso dalla Biblioteca dell’Accademia di Belle Arti di Roma, rappresentata dalla sua responsabile Patrizia Ferri; dal Master in Management per Curatore nei musei d’arte e architettura contemporanea della Facoltà di Architettura “Valle Giulia” (Università “La Sapienza”, Roma) diretto da Daniela Fonti; dall’Archivio Arte Contemporanea Crispolti di Roma, presente con Manuela Crescentini. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Macro, Via Reggio Emilia 54, Roma.la Scuola di Specializzazione in Storia dell'Arte dell’Università degli Studi di Siena e l’Ordine degli Architetti P.p.c. Di Roma e Provincia. Per Informazioni: tel. 06-671070400 |
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MOSTRA “IL TEATRO DEI CORPI. LE PITTURE COLORATE D’ANATOMIA DI GIROLAMO FABRICI D’ACQUAPENDENTE” VENEZIA, BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA, 17 DICEMBRE 2004 – 8 MAGGIO 2005 |
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Venezia, 17 novembre 2004 - La Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia organizza, nelle Sale Monumentali della Libreria Sansoviniana, dal 17 dicembre 2004 all’8 maggio 2005, una mostra dal titolo “Il teatro dei corpi. Le pitture colorate d’anatomia di Girolamo Fabrici d’Acquapendente”, a cura di Maurizio Rippa Bonati. Nella mostra saranno esposte per la prima volta le grandi tavole a colori, dipinte a olio, che illustrano l’anatomia umana e animale, ideate e fatte eseguire dal grande medico Girolamo Fabrici (1533 ca – 1619) che tenne la cattedra di anatomia all’Università di Padova per circa cinquant’anni. Il Fabrici donò le sue tavole anatomiche alla Biblioteca Marciana, ove sono tutt’ora conservate. Le oltre duecento Pitture costituiscono il più cospicuo atlante anatomico rinascimentale giunto sino a noi; in occasione della mostra verrà esposta un’ampia selezione delle più significative dal punto di vista scientifico e artistico. Soltanto ora è stato possibile esporle al pubblico, grazie ad un radicale restauro recentemente compiuto sotto la direzione dell’Ufficio Conservazione e Restauro della Biblioteca, guidato da Tiziana Plebani; il materiale, prima di questo intervento, era ormai inconsultabile in quanto su carta, divenuta nei secoli fragilissima e in più punti lacerata. La mostra inserisce le tavole nella storia dell’illustrazione anatomica, accostandole ad altre rare opere di analogo soggetto, sia conservate dalla Biblioteca, sia concesse in prestito da altre istituzioni italiane. Il catalogo, edito da Mediamed e curato da Maurizio Rippa Bonati e da José Pardo-tomás, raccoglie contributi di specialisti internazionali in storia della medicina, della scienza e dell’arte e presenta una vasta selezione delle pitture colorate e numerosi esempi delle illustrazioni anatomiche pre o post-fabriciane. Numero Verde Ministero Per i Beni e le Attività Culturali: 800991199 |
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LA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE RESTAURA L'ANTICA PALA DELL'ASSUNZIONE DELLA CHIESA DI SAN GIORGIO SU LEGNANO |
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S. Giorgio su Legnano (Mi) 17 novembre 2004 - La banca di credito cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate ha risposto all'appello del parroco di San Giorgio per il salvataggio di un bene prezioso, che altrimenti sarebbe andato perso: la pala lignea raffigurante l'Assunzione della Madonna, custodita nella chiesa parrocchiale di San Giorgio su Legnano. Per l'operazione, interamente sponsorizzata dalla Bcc sono stati stanziati 15mila euro. La pala, attribuita dalla Soprintenza alle Belle Arti di Milano alla scuola cremonese vicino a Bernardino Ciampi, non presenta alterazioni strutturali, ma ha numerose cadute della pellicola pittorica su tutta la superficie del dipinto, che seguono l'andamento delle venature del legno. Sono visibili, inoltre, molti attacchi di insetti xilofagi, che hanno causato piccoli buchi, e un notevole deposito di sporco e polvere, accumulata nei secoli, oscura la bellezza e i colori originali del dipinto. L'intervento è urgente. C'è il fondato timore che senza un'azione in tempi rapidi le cariature del colore potrebbero arrivare ad interessare anche i volti dei personaggi, rendendo poi l'operazione di restauro più difficile e dagli esiti incerti. Grazie alla sponsorizzazione della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, la pala è stata trasportata in un laboratorio specializzato nel restauro di affreschi su legno. Qui, dopo avere fatto un trattamento antitarlo, si procederà al restauro vero e proprio: pulitura, reintegro delle parte mancanti e consolidamento strutturale del legno. Il tutto sarà completato da una verniciatura protettiva superficiale. Dopo il restauro la pala dell'Assunzione verrà mostrata al pubblico per la prima volta durante i festeggiamenti per il settantesimo di fondazione della chiesa parrocchiale il prossimo 24 aprile. La chiesa, intitolata alla Beata Vergine Assunta, c ostruita grazie alle fatiche e alle offerte della gente di allora, fu consacrata dal cardinal Idelfonso Schuster nel lontano 24 aprile del 1935. Ha pianta ottagonale, tale da permettere una perfetta visuale dell'altare in tutti i suoi punti. "La festa, commenta don Luciano Premoli, il parroco, sarà l'occasione per tutti noi quello che una comunità meno numerosa di ora, costituita da operai e da contadini, con gli apporti di pochi industriali, ha saputo trasmettere alle generazioni future". Le celebrazioni saranno presiedute dall'Arcivescovo di Milano. La pala dopo i festeggiamenti sarà posta nella prima nicchia a destra, all'interno della Chiesa Parrocchiale. "La nostra banca è da sempre vicina alle esigenze del suo territorio di riferimento -commenta Silvano Caglio, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate-. Quando abbiamo saputo dell'appello del parroco di San Giorgio, abbiamo subito preso in considerazione questo intervento tra i tanti che ci vengono sollecitati continuamente e abbiamo deciso di finanziarlo, sia per l'alto valore artistico e storico dell'opera, sia per dare un ulteriore, concreto segno della nostra presenza nella comunità di San Giorgio". |
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GLI IMPRESSIONISTI E LA NEVE – LA FRANCIA E L’EUROPA TORINO, PALAZZINA DELLA PROMOTRICE DELLE BELLE ARTI, PARCO DEL VALENTINO |
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Torino, 17 novembre 2004 - Dal 27 novembre 2004 al 25 aprile 2005, a Torino, "Gli impressionisti e la neve. La Francia e l’Europa". La grande mostra, promossa in vista delle Olimpiadi del 2006, è curata da Marco Goldin e organizzata, congiuntamente, da Linea d’ombra, la Città di Torino, la Regione Piemonte, il Toroc e la Fondazione Torino Musei. Il principale sostenitore non istituzionale della mostra è la Compagnia di San Paolo. Ad ospitarla sarà la Promotrice di Belle Arti, al Parco del Valentino, a conclusione di un completo restauro dello storico spazio espositivo. La spettacolare esposizione consentirà al pubblico di apprezzare a Torino circa 150 capolavori sul tema della neve. Si potranno ammirare dipinti di Gustave Courbet, Edouard Manet, Claude Monet, Camille Pissarro, Alfred Sisley, Gustave Caillebotte, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh e Armand Guillaumin tra gli impressionisti, unitamente a circa 100 dipinti dei pittori europei contemporanei degli impressionisti stessi, sempre sul tema della neve. Questo confronto serrato sarà la grande novità dell’esposizione. L’affascinante esposizione torinese si presenterà come un suggestivo viaggio, in due sezioni, attraverso uno dei temi più luminosi e fiabeschi con i quali si sia misurata la grande pittura di paesaggio del Xix secolo: l’inverno e la neve. La prima avrà come tema la pittura di neve in Europa, al di fuori della Francia. Circa cento opere, suddivise per aree geografiche (Scandinavia, Russia, Est Europa, Germania, Svizzera, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Italia), delineeranno l’ampia storia tematica della pittura del secondo Ottocento, con autori più o meno noti, fino ai paesaggi di neve dipinti da Edvard Munch a cavallo tra Xix e Xx secolo. Varrà comunque tener presente, nella comprensione di questa prima parte della mostra, che non si vuole offrire al pubblico italiano l’immagine di improbabili scuole “regionali” forti di una loro unità interna, quanto piuttosto, seguendo il tema unificante della neve, portare il visitatore a riflettere su quanto e come l’arte europea, fin dentro la Russia e le terre dell’Est, abbia risentito con accenti diversi del novità impressionista. Riuscendo così a misurarne affinità evidenti e altrettanto forti distanze. Con la seconda sezione, si entrerà invece in territorio francese, per accostare l’altro nucleo della mostra. All’inizio le opere di Gustave Courbet, l’importante figura di riferimento per i giovani pittori che si affacciavano sulla scena di Parigi. Courbet che più di ogni altro, prima degli impressionisti, dipinse la neve, costituendo per loro un modello non prescindibile. Monet sarà poi certamente l’artista più rappresentato, con opere che ne delineano il percorso pittorico nel suo svolgimento più completo: da alcune delle prime negli anni settanta del suo tempo fondamentale di Argenteuil, che è anche quello delle mostre impressioniste a Parigi, fino ai disgeli del 1880-1881; quindi i celeberrimi covoni invernali attorno alla proprietà di Giverny e la seconda serie dei disgeli nel 1893. Infine, la serie con i paesaggi di neve del monte Kolsaas e del villaggio di Sandviken in Norvegia nel 1895, realizzati durante il viaggio di tre mesi ad Oslo, l’antica Cristiania, e dintorni. Accanto a Monet, molte tra le figure più prestigiose che abbiano animato la pittura impressionista nel secondo Ottocento: Camille Pissarro, Alfred Sisley, Gustave Caillebotte, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh. L’eccezionalità di questa rassegna, in grado di poter proporre, grazie al credito dei più importanti musei internazionali, opere segrete, è data anche dal fatto che sarà presente l’unico dipinto del grande Manet sul tema della neve. Autentico padre di tutti gli impressionisti, Manet, con il suo Petit-montrouge, effetto di neve incredibilmente prestato dal museo di Cardiff, chiude questa galleria di opere quasi irrintracciabili. In tutto circa cinquanta dipinti che renderanno preziosissima l’esposizione, in modo particolare nel suo capitolo centrale riservato agli anni settanta, il tempo più vero dell’impressionismo. Perché anche dipingendo l’inverno e la neve gli impressionisti segnano quel passaggio mirabilmente avvenuto, solo in parte anticipato dagli artisti di Barbizon, dalla natura come scenografia alla natura descritta in quanto vera luce del mondo. Certo la neve ben si adatta alla spettacolarizzazione del medium luminoso, alla resa di quella trama del colore che non aveva fino ad allora eguali nell’ambito della pittura. |
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SERATA A MONTE VERITÀ IN OMAGGIO A JOSEPH BEUYS |
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Ascona, 17 novembre 2004 - Prosegue con successo la mostra “Omaggio a Joseph Beuys Xx anniversario della Difesa della Natura (Bolognano 1984 – Ascona 2004)” presso il Museo comunale d’arte moderna di Ascona, a cura di Lucrezia De Domizio Durini e Rolando Bellini. È la prima volta che, insieme a scelte gigantografie e alla proiezione della trilogia Difesa della Natura (1984), Olivestone (1984) e Diary of Seychelles (1980-2004) vengono presentate le fotografie originali scattate e stampate da Buby Durini nel 1980: sono 43 scatti che documentano l’operato del maestro. L’incontro tra i coniugi Durini e Joseph Beuys avvenne nel 1972 e fu immediatamente un sodalizio. Insieme hanno tracciato un percorso esistenziale e artistico esclamativo e per circa 13 anni l’occhio magico di Buby Durini, attraverso l’obiettivo delle sue macchine fotografiche, ha documentato in modo impareggiabile e unico la vita e l’opera del grande maestro tedesco, realizzando, nell’immagine fotografica, la concretizzazione del concetto allargato di arte, teso a dimostrare che la “difesa della natura è la difesa dell’uomo”. La trilogia Difesa della Natura (1984), Olivestone (1984), e Diary of Seychelles (1980-2004) vuole simboleggiare da un lato il pensiero-azione beuysiano, dall’altro lato la trilogia dei luoghi espositivi del giorno dell’inaugurazione: il Museo comunale d’arte moderna di Ascona, Casa Serodine e Piazzetta del Municipio, oltre alla Fondazione Monte Verità. Il 6 ottobre, giorno di inaugurazione della mostra di Ascona, evento che seguiva le giornate del Campo Nomade Primaverile del 29 e 30 maggio 2004 in Valle Maggia, è stata piantumata su Monte Verità, monte delle utopie e sacro monte laico di Ascona, una Quercia Beuysiana, in ricordo delle 7000 Querce di Kassel e delle 7000 Piante della Piantagione Paradise di Bolognano. Attraverso questa piantumazione è stata simbolicamente radicata su Monte Verità la Concreta Utopia di Joseph Beuys. Per questo martedì 23 novembre 2004 sempre presso la Fondazione Monte Verità, si svolgerà una serata Omaggio al Maestro tedesco con proiezioni di video d’artista, presentate a cura di Lucio Cabutti. Le proiezioni saranno precedute dal concerto-performance di Emanuel Dimas de Melo Pimenta Fifteen Stones. La serata sarà presentata presso la Sala Balint da Paola Cerutti, Capo dicastero Cultura del Comune di Ascona, Claudio Rossetti, Direttore del Monte Verità e Rolando Bellini, Direttore del Museo Comunale di Ascona. Dopo un buffet vegetariano (ore 19.00), alle 20.30 il maestro Emanuel Dimas de Melo Pimenta eseguirà in prima mondiale il concerto Fifteen Stones. La performance per pianoforte, composta nel 2004, si avvale anche dell’uso della tecnica virtuale con l’ausilio del computer (che in estemporanea trascrive la partitura musicale). Emanuel Dimas de Melo Pimenta è un artista eclettico: architetto, fotografo e compositore di musica contemporanea riesce a mescolare la competenza delle diverse arti realizzando opere d’avanguardia. Nella sua carriera ha ottenuto numerosi premi tra cui il Marketing Prize nel 1977 a San Paolo del Brasile, il Premio Apca nel 1986 e il Premio Lago Maggiore a Locarno nel 1994. Seguirà, presso la Sala Proiezioni, a cura di Lucio Cabutti, la presentazione della sezione video d’artista The Magic Vision. Omaggio a Joseph Beuys una proiezione no-stop dei video provenienti dagli archivi: Videoteca Archivio Storico De Domizio Durini e Videoteca Archivio Storico Lucio Cabutti. Saranno proiettati video d’artista di: Marco Agostinelli, Mario Bottinelli Montandon, John Cage, Joseph Beuys, Lucio Cabutti, Stefano Cagol, Merce Cunningham, Marco Cardini, Giuliana Cuneaz, Intercity Team, Carla Della Beffa, Davide Grassi e Igor Stromajer, Ingeborg Lüscher, Daniele Pario Perra, Nordine Sajot, Una Szeemann, Pierparide Tedeschi e Marco Ligabue, Vidmak–gruppe, Dino Viani, Barbara Vistarini e Nam June Paik. Saranno presenti oltre a molti artisti, anche Lorenzo Bianda e Riccardo Lisi, Lucrezia De Domizio Durini e Rolando Bellini. Inoltre, secondo il concetto beuysiano dell’Espansione, nell’ambito delle iniziative realizzate in occasione del Xx Anniversario della Difesa della Natura, la Fondazione Novalia unitamente al Centro Ompio e all’Associazione Sportiva Monte Oro ha reso omaggio all’artista tedesco con tre straordinari eventi dal titolo “Una quercia per Joseph Beuys” svoltisi a Cannobio e a Pettenasco, Lago d’Orta il 14 e 15 novembre. Il prossimo 3 dicembre, invece, a Venezia presso l’università Iuva alle ore 11 si concluderà la triade : 20 Anni dopo Beuys- Difesa della Natura: Campo Nomade- Ascona- Venezia, un percorso di straordinari eventi in Omaggio al Maestro tedesco ideato da Lucrezia De Domizio Durini e curato da Pippo Gianone e Rolando Bellini. La mostra “Omaggio a Joseph Beuys” in corso al Museo comunale d’arte moderna di Ascona proseguirà fino al 30 dicembre 2004 nei consueti orari: da martedì a sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Domenica e festivi dalle 16.00 alle 18.00. Chiuso il lunedì. |
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INAUGURA A MILANO LA MOSTRA ULTRAPOP - MM3 UNA MOSTRA METROPOLITANA 26 NOVEMBRE 2004 - 23 GENNAIO 2005 |
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Milano, 17 novembre 2004 - Una grande mostra antologica del gruppo Ultrapop dedicata all’arte metropolitana inaugura per la prima volta a Milano il 25 novembre negli ampi spazi della Galleria Arteutopia/musei di Porta Romana. Oltre cento le opere esposte tra dipinti, graffiti e installazioni con diversi inediti e alcuni lavori creati appositamente per l’occasione. Tra colori ed emozioni forti, un’acida allegria, critica sociale e nuovi linguaggi visivi, qualche spavento e molto sarcasmo, la nostra vita quotidiana viene passata spietatamente al setaccio da un terzetto di intelligenze artistiche vive e provocatorie: i tre artisti del gruppo Ultrapop. In mostra un cospicuo nucleo di oli su tela, fra cui molti di grandi dimensioni, una serie di specchi condizionati -che ritraggono volti senza occhi, riflettendo quelli del visitatore che vi si specchia-, e due pareti ricoperte rispettivamente da manifesti e da un enorme graffito realizzato "a tre mani". Completano l’esposizione opere tridimensionali, sculture, una serie di totem in pvc, le installazioni di alcuni videogame, e una curiosa ricostruzione di ambiente domestico "ultrapop". Uno spazio bianco è completamente dedicato ai visitatori "graffitari" che possono così interagire con la mostra. I curatori Ferruccio Giromini e Luigi Pedrazzi sottolineano: "i fumetti, i cartoni, gli ultracolori, le narratività sbieche delle loro tele, dei loro plexiglass, dei loro totem tridimensionali si rivelano pertanto provocatori quanto sono autentici e veri i sussurri di dolore che sentiamo emergere dai loro bizzarri personaggi: umani forse, mutanti forse, certamente dei sopravvissuti, naufraghi di un futuro che non riusciamo più a immaginare". Formatosi a Milano nel 1995, il gruppo, a ormai dieci anni di distanza, oggi è composto da tre dei quattro fondatori originari: Giordano Curreri (Genova 1967), Antonio Sorrentino (Catania 1969) e Sandra Virlinzi (Catania 1973), tutti milanesi di adozione. I tre giovani artisti continuano, come sempre, a oscillare con grande ironia tra l'avventura e il sacro, tra il manuale di sopravvivenza e il cartone animato. Tra il dire e il fare. Il disagio sociale, il fastidio, la sofferenza vengono trattati con un linguaggio non obsoleto. Palindromi, tra il pop (letto da sinistra a destra) e il pop (letto da destra a sinistra). Oltre il pop, oltre l'ultrapop. Tra il barbecue cannibale e il picnic con le formiche. Tra la dolce ninnananna e il calcione preciso sotto la cintura. Tra l'amore e il sesso, a metà strada. "La gente guardava un po' orripilata i nostri lavori pieni di mostri, di sangue e di budella arrotolate, - raccontano i tre artisti- poi veniva da noi e ci chiedeva: ma che razza di arte è questa? Noi rispondevamo: è arte ultrapopolare". Infolink: www.Arteutopia.it - www.Ultrapop.it |
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LA VAL DI FIEMME SOTTO ESAME IN PALIO LA CANDIDATURA IRIDATA PER IL 2011 |
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Trento, 17 novembre 2004 - Due grandi successi come quelli dei Campionati Mondiali di sci nordico del 1991 e del 2003 evidentemente non hanno saziato la voglia di organizzare del comitato Nordic Ski Fiemme. Quello del 2003 è stato un evento iridato che, come ha detto al congresso Fis di Miami il presidente Kasper, "non ha avuto mai una nuvola, nè in cielo né sull'organizzazione", ma soprattutto ha ottenuto i complimenti di tutto il mondo sportivo. Messi in archivio da poco i "giochi" del 2003, Pietro De Godenz ed il suo comitato hanno avanzato la richiesta alla Fisi per una nuova candidatura, proprio come la località di Pragelato, che nel 2006 ospiterà le gare olimpiche di sci nordico. Così la Fisi si trova ora a dover scegliere fra Pragelato e Val di Fiemme, considerato che una nazione può presentare una singola candidatura. Per questo è stata nominata una commissione mista Fis - Fisi che dovrà vagliare le opportunità offerte dai due siti, un compito arduo davvero, visto che Pragelato offre le strutture tecniche che si stanno approntando per le Olimpiadi, mentre la Val di Fiemme propone i collaudati impianti di Predazzo (stadio del salto) e Lago di Tesero (centro del fondo), ma soprattutto un'intera valle che chiede a gran forza un nuovo evento mondiale. A fianco degli organizzatori fiemmesi ci sono compatte tutte le categorie economiche, le amministrazioni pubbliche locali e provinciali, ma in particolare i 1200 volontari che sono l'ossatura collaudata di un comitato che fino ad ora ha solo ricevuto consensi. Il presidente della commissione, lo svizzero Toni Kaegi, ovviamente non si è sbilanciato. Ha visitato attentamente tutte le strutture, ha voluto verificare in particolare la ricettività della Val di Fiemme e la viabilità, ed ha analizzato nel dettaglio il bilancio dell'ultimo campionato del mondo. Il desiderio della Val di Fiemme di ricandidarsi come sede dei campionati del mondo si proietta al 2011 o al 2013, un tempo dettato dalle scadenze che la Fis ha già fissato e che lascia libera la prima data appunto per l’anno 2011. Il trentino Giuseppe Giovannelli, consigliere federale della Fisi e membro della commissione, ha cercato di nascondere la propria soddisfazione, ma evidentemente il progetto predisposto dal comitato fiemmese è molto concreto e basato su dati certi, oltre che su una volontà popolare e su un’esperienza che viene mantenuta viva con gli eventi del Classical Resort, che metteranno in pista anno dopo anno una serie di gare di Coppa del Mondo. Anche Pietro De Godenz è soddisfatto del sopralluogo: "Non mi sbilancio - dice il presidente del comitato - ma sono certo che le nostre proposte saranno vagliate favorevolmente. Sicuramente Pragelato può vantare piste e trampolini di nuova concezione, ma anche noi possiamo adeguarci da qui al 2011, abbiamo dalla nostra un'esperienza impagabile che nessuno ad oggi può vantare". Quale sarà la località prescelta a candidarsi al prossimo congresso Fis in Portogallo nel 2006 lo si saprà sicuramente entro fine gennaio. Il presidente Coppi ha garantito una risposta in tal senso, ma Giovannelli non esclude che entro l'anno si sappia già il responso. Ora il comitato della Val di Fiemme sta allestendo le sei Coppe del Mondo del Classical Resort dell'11 e 12 dicembre, per intanto i "mondiali" possono aspettare, dietro l'angolo c'è un nuovo successo da cogliere. |
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