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International Herald Tribune,17/1/2005 Cooperazione Regionale di Rajat M.nag Sul Mekong prende quietamente forma una nuova era Lao Bao. Vietnamin un'era di disaccordi, è incoraggiante vedere una parte del mondo, la subregione del Grande Mekong, avviarsi verso una maggior integrazione ed armonizzazione.Tanto più che l'area, della quale fanno parte i sei paesi che hanno in comune il fiume Mekong, fu divisa fino a poco tempo fa da conflitti di lunga data. La cooperazione nella subregione del Grande Mekong, guidata dalla Banca per lo Sviluppo Asiatico, iniziò poco prima di un decennio fa. Oggi, la Cambogia, la Cina, il Laos, Myanmar, la Tailandia e il Vietnam stanno accelerando la costruzione di collegamenti nell'infrastruttura fisica e sociale.Così la regione sta diventando una parte vibrante e competitiva dell'Asia, che acquista potere per la sua posizione come terra-ponte tra Asia del sud e dell'est.I paesi del Mekong sono convinti che ciò che è bene per la regione, è bene anche per i paesi membri e che prosperità nazionale e regionale non sono reciprocamente incompatibili. Una lezione dello scorso decennio insegna che pensare a livello regionale, ma investire a livello nazionale è un'ottima cosa. Da allora il commercio intraregionale del gruppo si è quasi moltiplicato per otto e ci si aspetta che esso si espanda ulteriormente, mano a mano che l'area diventa più competitiva.Un fatto importante, che questa sia andata di pari passo con un significativo declino della povertà. Il più avanzato dei corridoi economici, pianificato per intersecare la regione, sta creando posti di lavoro e fornendo comodità fondamentali alle comunità isolate e povere.A lavori ultimati il corridoio Economico, lungo 1500 km. Da est a ovest, collegherà la costa orientale vietnamita con Laos, Tailandia, e Myanmar.tali corridoi con collegamenti di trasporto, energia e telecomunicazioni, permettono alle aree di crescita strategica di sviluppare la loro produzione, ed il potenziale commerciale. Nell'area che circonda Lao Bao, lungo il confine di Vietnam e Laos, si riscontra ad esempio abbondante testimonianza di prosperità nascente.Anche i singoli governi hanno gradualmente liberalizzato le loro economie. Mano a mano che i progetti infrastrutturali cominciano a materializzarsi, gli investitori arrivano in numero sempre crescente in quella che è chiamata l'ultima frontiera dell'Asia. Gli investitori di un Laos senza sbocchi, ad esempio avranno presto ampliamente migliorato l'accesso ai porti in Tailandia e Vietnam.ci sono anche più turisti, perchè la regione si promuove in qualità di distretto integrato.Il boom turistico del Vietnam in particolare, fornisce a migliaia di ragazzi e ragazze mezzi fattivi e sostenibili di fuga dalla povertà. Consapevoli dei rischi legati alla maggior connettività, i sei paesi stanno anche prendendo provvedimenti per arginare il proliferare di malattie come l' Aids, ma anche di malattie sociali, quali l'abuso di droghe e il traffico di esseri umani e di animali selvaggi. Quando il mese scorso i ministri del gruppo si incontrarono a Ventiane, Laos, si fermarono a riflettere su quanto velocemente questa regione, precedentemente devastata dalla guerra, sia stata capace di realizzare un più forte sentimento di fiducia reciproca e confidenza, con una cooperazione regionale che produce ricchi dividendi di pace. E fecero progetti di ulteriore cooperazione nella regione, in particolare nelle infrastrutture e sviluppo di risorse umane. Avendo adottatopolitiche più liberali e migliori infrastrutture, i paesi del Mekong riconoscono che il settore privato deve assumere un ruolo più importante.Sino ad oggi sono stati investiti 3, 4 bilioni di dollari nel programma della subregione del Grande Mekong, con il supporto della Asian Development Bank ed altre agenzie internazionali, ma necessitano di almeno 10 bilioni di dollari in più per completare progetti prioritari di cooperazione. La subregione del Grande Mekong invia due messaggi al mondo.Uno è che quell'area ha vissuto uno dei maggiori capovolgimenti dei tempi recenti, dal conflitto, alla pace, alla crescita.L'altro è che fiducia e confidenza sono ingredienti essenziali di cooperazione regionale di successo. Se questo paradigma aveva bisogno di prove, i paesi del Mekong ne sono la testimonianza. |
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