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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Marzo 2005
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EUROBAROMETRO: SECONDO GLI EUROPEI L’UE DEVE ESERCITARE UN RUOLO TRAINANTE PER LO SVILUPPO  
 
Bruxelles, 1 marzo 2005 - I cittadini europei si attendono dall’Ue un ruolo centrale nella cooperazione allo sviluppo, soprattutto in Africa. Tuttavia, secondo l’Eurobarometro, l’azione della Commissione europea in questo settore e gli obiettivi di sviluppo del millennio sono poco conosciuti. Per la prima volta il sondaggio sulla politica di sviluppo – che è realizzato ogni due anni - riguarda tutti e 25 gli Stati membri dell’Unione europea. Sempre per la prima volta l’Eurobarometro contiene alcune domande sugli obiettivi di sviluppo del millennio, fra i quali figurano la riduzione della povertà estrema (con il dimezzamento della percentuale di persone – attualmente circa un miliardo - che vivono con meno di un dollaro al giorno) e l’accesso universale all’istruzione elementare entro il 2015. Il Commissario europeo per lo sviluppo e gli aiuti umanitari Louis Michel si è impegnato a "far conoscere meglio ai cittadini dell’Unione europea la nostra azione, e gli obiettivi del millennio, che costituiscono i nostri obiettivi. I contribuenti europei hanno il diritto di sapere come viene speso il loro denaro, come aiutiamo i paesi in via di sviluppo, come lottiamo contro la povertà e le malattie infettive e sosteniamo il buon governo, la democrazia e i diritti fondamentali”. I principali risultati del sondaggio: i cittadini europei nutrono una vera e propria aspettativa nei confronti dell’Unione europea in materia di politica europea di sviluppo. In particolare, il 51% degli intervistati ritiene che l’Europa sia il soggetto più adatto per aiutare l’Africa; i settori nei quali gli aiuti allo sviluppo erogati dall’Unione europea sono considerati più efficaci sono la lotta contro l’Aids e altre malattie (36%), l'istruzione (35%), la lotta contro la povertà (25%), i diritti umani (24%) e l'immigrazione legale e illegale (18%); viceversa, ben l’88% dei cittadini non ha mai sentito parlare degli obiettivi del millennio, a quattro anni dalla loro adozione; per quanto riguarda il primo obiettivo, ossia la riduzione della povertà estrema entro il 2015, il 68% degli intervistati ritiene che non sarà raggiunto, mentre il 29% è ottimista; con riferimento all’accesso universale all’istruzione elementare, il 42% dei cittadini ritiene che sia realizzabile, mentre il 54% è piuttosto pessimista; l’azione dell’Europa è poco conosciuta malgrado l’Unione europea sia il primo donatore di aiuti al mondo. La percentuale di persone che ritengono che la Commissione europea aiuti i poveri in Africa, in Asia e nell’America latina è scesa dal 67% nel 1996 al 59% nel dicembre 2004; il 54% dei cittadini dell’Unione europea ritiene che gli aiuti allo sviluppo erogati dall’Unione europea contribuiscano alla democratizzazione dei paesi beneficiari; il 74% ritiene che il livello degli aiuti debba essere collegato agli sforzi compiuti dai paesi beneficiari per promuovere e sostenere la democrazia; il 78% ritiene che gli aiuti allo sviluppo possano assumere qualsiasi forma, ad eccezione della fornitura di armi. Louis Michel ha rinnovato il suo appello a favore di “una vera strategia europea di sviluppo. Nel rispetto delle competenze degli Stati membri la nostra cooperazione allo sviluppo deve puntare ad un maggiore coordinamento e ad obiettivi comuni. Questa è la mia scommessa: più coerenza, più coordinamento e più visibilità; e queste sono anche, alla luce del sondaggio, le aspettative dei nostri concittadini". Il sondaggio è stato preparato in collaborazione con l’Ocse e realizzato tra il 22 novembre e il 19 dicembre 2004. Complessivamente nei 25 Stati membri dell’Unione europea sono state intervistate 24999 persone di età superiore ai 15 anni.  
   
   
PRATICHE COMMERCIALI SLEALI: LA COMMISSIONE ESPRIME SODDISFAZIONE PER L’APPROVAZIONE DELLA NUOVA NORMATIVA DA PARTE DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles-Strasburgo, 1 marzo 2005 - Markos Kyprianou, Commissario europeo per la salute e la tutela dei consumatori, ha espresso soddisfazione per l’approvazione da parte del Parlamento europeo di nuove disposizioni che vietano le pratiche commerciali aggressive e ingannevoli. La nuova normativa, destinata ad armonizzare le regole vigenti negli Stati membri in materia di pratiche commerciali sleali, era stata proposta dalla Commissione nel giugno 2003 (cfr. Ip/03/857). Essa precisa i diritti dei consumatori e facilita gli scambi transfrontalieri stabilendo regole comuni applicabili in tutta l’Unione europea contro le pratiche commerciali aggressive o ingannevoli operate dalle imprese nei confronti dei consumatori. I consumatori beneficeranno in tal modo della stessa protezione contro le pratiche commerciali sleali e i commercianti disonesti sia che effettuino i loro acquisti nel negozio sotto casa, sia che comprino su un sito Internet di un altro Stato membro. Le imprese che rispettano le regole potranno esercitare la loro attività in tutti i paesi dell’Unione europea. Secondo studi economici indipendenti, la nuova normativa amplierà la scelta dei consumatori, favorirà la concorrenza e allargherà gli orizzonti delle piccole e medie imprese in Europa. La nuova normativa dovrebbe essere adottata ufficialmente dal Consiglio nelle prossime settimane e dovrebbe essere applicata in tutta l’Unione europea entro il 2007. "Questa normativa rappresenta un importante passo in avanti per i consumatori e per la competitività dell’Unione europea, in quanto rafforza la protezione accordata ai consumatori in tutta l’Unione e nel contempo semplifica il quadro normativo per le imprese" ha dichiarato il Commissario responsabile per la salute e la tutela dei consumatori Markos Kyprianou. Se si vuole che i consumatori sfruttino i benefici potenziali derivanti dal mercato interno, occorre convincerli del fatto che i loro diritti saranno tutelati. Varie indagini condotte in tutta Europa confermano che, senza una tutela efficace dei consumatori, le pratiche commerciali sleali possono compromettere la loro fiducia (cfr. Ad es. Eurobarometro 57.2 e Flash Eurobarometro 128). La normativa definisce un ristretto numero di pratiche disoneste vietate in tutta l’Unione europea. Si tratta in particolare di: pratiche commerciali aggressive, che consistono nel: dare al consumatore l’impressione che non possa andarsene senza aver firmato il contratto; effettuare visite al domicilio del consumatore, ignorando la sua richiesta di andarsene o di non tornare; pratiche commerciali ingannevoli, quali ad esempio: per un professionista, sostenere di essere firmatario di un codice di condotta quando ciò non corrisponde al vero; descrivere un prodotto come gratuito, senza oneri o simili quando il consumatore deve sostenere altre spese rispetto agli inevitabili costi relativi al ritiro o al recapito dell’articolo. La nuova normativa stabilisce i principi generali applicabili per valutare se occorre vietare – in quanto sleali - altre tipologie di pratiche. Nella maggior parte dei casi il criterio fondamentale è la capacità di una pratica di determinare una distorsione sostanziale del comportamento di un consumatore “medio”; sono tuttavia previste anche alcune disposizioni dirette ad evitare lo sfruttamento di consumatori particolarmente vulnerabili. Definendo unicamente le pratiche da vietare, anziché indicare alle imprese come esercitare la loro attività, la direttiva lascia a queste ultime un certo margine di azione per la messa a punto di nuove pratiche commerciali leali. Http://europa.eu.int/comm/consumers/cons_int/safe_shop/fair_bus_pract/index_en.htm  
   
   
L'UE DEVE IMPRIMERE UN CARATTERE D'URGENZA ALLE SUE POLITICHE PER LE TIC, AFFERMA IL COMMISSARIO REDING  
 
Bruxelles, 1 marzo 2005 - Le Tic (Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni) sono la dinamo essenziale del cambiamento e della modernizzazione, e se pensa seriamente alla crescita e all'occupazione l'Europa deve dare un senso di urgenza e opportunità ai suoi discorsi e alle sue azioni, afferma Viviane Reding, commissario dell'Ue per la Società dell'informazione e i media. Parlando il 22 febbraio su come rendere competitiva la società dell'informazione europea, Reding ha lamentato il fatto che l'Europa stia spendendo per le Tic il 20% del bilancio della ricerca, in confronto al 30% delle altre grandi aree economiche, e ha sollecitato un'azione immediata e coordinata di tutti gli operatori per invertire la tendenza. 'Quando vedo che sottoinvestiamo sistematicamente nello sviluppo di un settore da tutti riconosciuto come quello che meglio potrebbe spalleggiare il nostro successo economico, mi domando se in Europa ci preoccupiamo veramente della crescita e dell'occupazione', si è chiesta Reding. 'In particolare, mi viene il dubbio che si stia dando la priorità alla ricerca per il sistema economico degli ultimi vent'anni piuttosto che per quello dei prossimi venti anni; la vecchia economia invece della nuova!', ha aggiunto. Il commissario ritiene che i prossimi anni saranno cruciali in termini di lancio di servizi digitali globali, e ha avvertito che se verranno ritardati in Europa, questi servizi digitali saranno sviluppati e provati altrove. 'Perderemo l'opportunità di strutturare i servizi in modo che rispondano ai nostri standard, e ci lasceremo sfuggire la nuova crescita e i posti di lavoro legati al loro sviluppo', ha sottolineato Reding. Inoltre, ha aggiunto Reding, bisognerà sviluppare un nuovo concetto di 'cultura digitale'. L'analfabetismo di domani non dipenderà più dall'incapacità di usare un computer in quanto tale, ma dalla capacità o meno degl'individui di vivere e lavorare in una società della conoscenza, e questo, ritiene Reding, significherà poter soddisfare i due parametri che la caratterizzano: cambiamento continuo e conversione dell'informazione in conoscenza. In entrambi i casi, le Tic forniranno gli strumenti di base per la gestione della conoscenza e per l'apprendimento durante l'intero arco della vita, ha dichiarato il commissario. Consapevole del fatto che, nonostante la sua ricerca di punta in alcuni settori, l'Europa è vulnerabile alla maggiore concorrenza internazionale, Reding intende presentare un piano d'azione. 'Stiamo già fallendo nel recuperare il tempo perso e fissare un chiaro e coerente approccio alle nuove applicazioni (ad esempio l'Internet vocale, le politiche di spettro radio, o i tag radio intelligenti). L'incertezza allontana gl'investitori e blocca l'innovazione', ha deplorato Reding. Inoltre, ha aggiunto, 'anche il quadro generale per l'economia dei servizi digitali (il contenuto e i servizi che fanno della banda larga uno dei motori della nuova economia) resta poco chiaro e frammentario. Dobbiamo adottare un approccio congiunto verso quei mercati nascenti che rendono facile districarsi nel guazzabuglio di norme sui diritti di proprietà intellettuale, di sistemi di sicurezza e convalida, di pagamenti elettronici, di responsabilità nell'e-commerce, e via di seguito'. 'Intendo riesaminare il settore e preparare un piano d'azione. In linea con la filosofia di migliori norme, non sto cercando di crearne di nuove, anzi, se sarà possibile cercheremo di eliminarne qualcuna. Sto pensando piuttosto in termini di linee orientative e buone prassi', ha chiarito Reding. A proposito del Settimo programma quadro (7Pq), Reding ha lamentato che, per mancanza di fondi, la sua direzione generale debba respingere la metà delle eccellenti richieste che riceve, e ha affermato che cercherà di ottenere che il 7Pq raddoppi il bilancio per le tecnologie della società dell'informazione. 'Sono anche interessata a un programma di ricerca più affinato ed efficiente. Chiederò cambi nel programma di ricerca dell'Ue, minore burocrazia e maggiore incoraggiamento per le Pmi (Piccole e medie imprese), l'implicazione delle aziende', ha aggiunto Reding. 'La ricerca dev'essere più mirata, più strategica, e più allettante per l'industria'. Per concludere, Reding ha chiesto agli Stati membri e al settore privato di sostenere l'iniziativa i2010 della Commissione europea che intende creare uno spazio europeo dell'informazione senza frontiere, aumentando gl'investimenti e definendo standard d'interoperabilità e sicurezza.  
   
   
LE ULTIME STATISTICHE SULLA R&S MOSTRANO LA SCARSA CRESCITA DEGL'INVESTIMENTI  
 
Bruxlles, 1 marzo 2005 - Gli ultimi dati sulle spese per la R&s (Ricerca e sviluppo) pubblicati da Eurostat mostrano che gl'investimenti globali sfiorano adesso il 2%. Nel 2002, le spese di R&s rappresentavamo l'1,93% del Pil dell'Ue a 25 (un aumento dello 0,11% rispetto al 1998). La crescita globale degl'investimenti non è stata dunque grande, ma in alcuni paesi è stata significativa. Con un investimento rispettivamente del 3,51% e del 4,27%, Svezia e Finlandia continuano ad essere i due Stati che più spendono per la R&s, e anche i due soli che già soddisfino l'obiettivo di Barcellona di destinare alla ricerca il 3% del Pil. La maggior parte degli Stati membri ha registrato una crescita sostenuta delle spese di ricerca nei cinque anni fino al 2002, con un tasso particolarmente elevato in Estonia, Cipro e Ungheria (ciascuno di questi tre paesi ha segnato un aumento superiore all'11% annuo in termini reali). La crescita globale per l'Ue è stata pari al 6,47%, superiore dunque a quella del Giappone (6,16%) e degli Usa (5,83%), ma trascurabile rispetto a quella della Cina (18,51%). L'obiettivo di Barcellona prevede che i due terzi degl'investimenti per la R&s siano di fonte privata, e il criterio è rispettato da tre paesi: Svezia (71,9%), Finlandia (69,5%), e Irlanda (67,2%). Il Lussemburgo occupa il primo posto della scala (con il 90,7%), mentre altri paesi (Lituania, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria) fanno registrare una diminuzione degl'investimenti nella ricerca del settore privato. A livello globale, nel 2001 il 55% della spesa di R&s dell'Ue a 25 era finanziato dal settore privato (rispetto al 73,9% del Giappone, al 64,4% degli Usa, e al 57,6% della Cina). Le cifre di Eurostat indicano, nei cinque anni fino al 2002, un aumento in termini reali nella R&s dell'Ue pari all'1,48%, percentuale che sale all'1,7% per l'Europa a 15. Http://epp.eurostat.cec.eu.int/cache/ity_offpub/ks-ns-05-002/en/ks-ns-05-002-en.pdf  
   
   
AVVISO INDICATIVO DI INVITO A PRESENTARE OFFERTE PER VARI STUDI NEL SETTORE DELLE TECNOLOGIE DELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE  
 
Bruxelles, 1 marzo 2005 - La Commissione europea ha pubblicato un avviso indicativo di invito a presentare offerte per vari studi nel settore delle Tsi (tecnologie della società dell'informazione). I 41 studi identificati nell'avviso indicativo coprono un'ampia gamma di temi, tra cui: valutazione del quadro normativo comunitario in materia di comunicazioni elettroniche; misure per aumentare la fiducia nella società dell'informazione; diffusione della banda larga nell'Ue a 25; eGovernment: servizi pubblici di base online; valutazione finale di eEurope 2005; impatto delle Tic e della ricerca nel settore delle Tic sulla realizzazione delle priorità politiche dell'Unione. Il bilancio globale stimato per l'assieme dei differenti studi ammonta a 18,8 milioni di euro. Per il testo completo dell'avviso indicativo: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=en&docid=037972-2005  
   
   
ANNUAL HARD COPY PUBLICATION OF THE "LIST OF MONETARY FINANCIAL INSTITUTIONS AND INSTITUTIONS SUBJECT TO MINIMUM RESERVES" AND THE "LIST OF MONETARY FINANCIAL INSTITUTIONS IN THE ACCESSION COUNTRIES" AS AT END-DECEMBER 2004  
 
Frankfurt am Main, 1 March 2005 - The European Central Bank (Ecb) is publishing hard copies of the updated “List of monetary financial institutions and institutions subject to minimum reserves” (“List of Mfis”) and of the updated “List of monetary financial institutions in the accession countries” (“List of Ac Mfis”). Both lists concern the monetary financial institutions sectors as at the end of December 2004. The List of Mfis enables the compilation of a comprehensive and consistent balance sheet for the money-creating sector in the euro area and ensures that the information on the statistical reporting population is as complete, accurate and homogeneous as possible. The list of institutions subject to minimum reserves is based on Article 19.1 of the Statute of the European System of Central Banks and of the European Central Bank, which empowers the Ecb to require credit institutions established in the euro area to hold minimum reserves in pursuance of monetary policy objectives. Monthly updates and the full up-to-date list are made available on the Ecb’s website on the last business day of each calendar month. The List of Ac Mfis encompasses the Mfis in the two accession countries that are preparing for membership of the European Union (Bulgaria and Romania). The accurate recording of the Mfi population in these countries is an important step in the process of compiling monetary aggregates according to the euro area definitions. Both publications can be downloaded from the "Statistics" section of the Ecb’s website, under "Money, banking and financial statistics"/"Monetary Financial Institutions". A hard copy of the latest versions can be obtained by writing to the Ecb’s Press and Information Division or to any of the Eu or accession country central banks.  
   
   
BLUE BOOK ENTITLED “PAYMENT AND SECURITIES SETTLEMENT SYSTEMS IN THE ACCESSION COUNTRIES” - ADDENDUM INCORPORATING 2003 FIGURES  
 
Frankfurt am Main, 1 march 2005 - The European Central Bank (Ecb) is publishing the latest addendum to the report entitled “Payment and securities settlement systems in the accession countries” (second edition). This publication, also known as the “Blue Book”, provides a comprehensive description of the main payment and securities clearing and settlement systems both in the Member States which joined the European Union in 2004 and in Bulgaria and Romania, and covers both the domestic and cross-border aspects of these systems. While the descriptive parts are updated once every few years, the statistical data are updated annually. The addendum being published today incorporates the figures for 2003. It has been prepared in association with the central banks of the countries concerned. The report and the addendum can be downloaded from the Ecb’s website. Printed versions will be available from the central banks of the countries featured, as well as from the Ecb (at the address indicated below).  
   
   
PREZZI: ABI, SI SCAMBIANO LUCCIOLE PER LANTERNE RINCARI EFFETTO AUMENTO IMPOSTA DI BOLLO + 34% DECISO DALL’ULTIMA FINANZIARIA  
 
Roma, 1 marzo 2005 - L’incremento dei prezzi dei servizi bancari in febbraio è effetto dell’aumento del 34% dell’imposta di bollo. Così Abi, dopo i dati diffusi ieri dall’Istat che confonde dunque l’incremento dei prezzi dei servizi bancari con l’aumento di un’imposta che le banche si limitano a riscuotere per conto dello Stato. L’aumento dell’imposta di bollo, che è pari a circa 10 euro su ogni conto corrente, è stato deciso dall’ultima Finanziaria e applicato, come prevede la legge, dal primo febbraio scorso.  
   
   
BANCA INTESA LANCERA' UN'OFFERTA PUBBLICA PER L'ACQUISIZIONE DI ABS BANKA IN BOSNIA-ERZEGOVINA  
 
Milano, 1 marzo 2005 - Banca Intesa e Abs Banka, Sarajevo, hanno raggiunto ieri un accordo sui termini dell’offerta pubblica d’acquisto delle azioni di Abs Banka che verrà lanciata da Banca Intesa. Il Supervisory Board di Abs Banka, su proposta del Management Board, ha concordato di consigliare agli azionisti di aderire all’offerta. Banca Intesa e Abs Banka hanno fissato un valore complessivo di Km 140 per azione (pari a circa € 72 per azione). Questo prezzo rappresenta l’offerta finale da parte di Banca Intesa e non verrà pertanto aumentato. L’offerta riguarderà il 100% del capitale sociale di Abs Banka per un importo totale di circa Km 23 milioni in contanti (pari a circa € 11,9 milioni). Il perfezionamento dell’offerta è condizionato, tra l’altro, all’accettazione da parte di un numero di azionisti che rappresentino almeno il 50%, più un’azione, del capitale sociale. Banca Intesa potrà tuttavia decidere, a sua discrezione, di accettare una percentuale inferiore. Il lancio dell’offerta pubblica di acquisto è previsto a giugno, dopo l’ottenimento delle relative approvazioni da parte della competenti autorità della Bosnia-erzegovina e dell’Italia. A dicembre 2003 Abs Banka aveva un totale attivo di € 56 milioni, raccolta con clientela di € 39 milioni, impieghi di € 34 milioni e un patrimonio netto di € 9 milioni. L’utile netto del 2003 è stato di € 791.000. La banca ha 41 filiali su tutto il territorio nazionale e 100.000 clienti. Con questa operazione Banca Intesa compie un altro passo verso la realizzazione della sua strategia di crescita nell’Europa centro-orientale dove il Gruppo già opera con la quarta maggiore banca ungherese, Central-european International Bank (Cib), la seconda maggiore banca croata, Privredna Banka Zagreb (Pbz) e la seconda maggiore banca slovacca, Vseobecna Uverova Banka (Vub), mentre è in fase di completamento l’acquisizione di Delta Banka in Serbia e Montenegro. Il Gruppo è presente anche in Russia con Zao Banca Intesa e con un ufficio di rappresentanza, in Austria con l’ufficio di rappresentanza della sua controllata italiana Banca di Trento e Bolzano, nella Repubblica Ceca tramite una filiale della Vub, in Slovenia con l’attività della controllata italiana Banca Popolare Friuladria, in Polonia con un ufficio di rappresentanza.  
   
   
STUDIO UBS «PREZZI E SALARI» UN RAFFRONTO TRA SALARI E POTERE DI ACQUISTO SU SCALA MONDIALE, AGGIORNAMENTO 2005 PIÙ CONVENIENTI LE CITTÀ USA, CARE SCANDINAVIA E SVIZZERA  
 
Zurigo/Basilea 1 marzo 2005 – Oslo, Copenaghen, Tokio e Zurigo sono tra le città più care del mondo. Includendo nel confronto tra i costi della vita anche gli affitti, Londra figura al primo posto. Il deprezzamento del dollaro statunitense ha reso dal 2003 più convenienti le città statunitensi. L’aggiornamento dell’analisi ´Prezzi e salari» condotta da Ubs stima il potere di acquisto in 71 citta del globo sulla base delle tendenze espresse dalle valute, dall’inflazione e dalla crescita. Dall’ultimo rilevamento di Ubs su prezzi e salari nella primavera del 2003 i rapporti tra i mercati dei cambi sono decisamente cambiati, implicando variazioni anche a livello relativo dei prezzi dei rispettivi Paesi. Nell’ottica dei prezzi globali, la debolezza del dollaro statunitense ha reso più convenienti le città Usa facendo degli Stati Uniti una meta estremamente allettante per gli europei interessati a fare shopping. Anche Hong Kong non figura più nella rosa delle città più care, mentre il rafforzamento della corona ha spinto Copenaghen al secondo posto della classifica mondiale. L’update del raffronto internazionale dei prezzi aggiorna i dettagli sui costi della vita rilevati nella primavera 2003 con i corsi di cambio e i tassi inflazionistici a fine 2004. Aumenti salariali grazie alla crescita congiunturale Oltre al corso di cambio e alla compensazione del rincaro, i nuovi calcoli dellíindice salariale tengono conto del ritorno parziale della crescita congiunturale ai dipendenti sotto forma di aumenti dei salari reali. Stando a questo aggiornamento, i salari lordi più alti vengono corrisposti in Scandinavia e in Svizzera. Copenaghen è la nuova città ai vertici della classifica dei salari, seguita da Zurigo, Basilea e Oslo, sebbene, in termini netti, gli elevati oneri fiscali e sociali facciano retrocedere di alcuni posti tutte le citt‡ scandinave. Marcate differenze di potere di acquisto tra i membri vecchi e nuovi dell’Ue Su scala mondiale, oggi si lavora uno-due minuti meno rispetto al 2003 per un Big Mac, un chilo di riso o di pane. L’aumento dei salari reali ha aumentato il potere di acquisto nella maggior parte dei Paesi dell’Europa orientale divenuti membri dellíUe, così che oggi lituani, polacchi e cechi devono lavorare di meno per acquistare un Big Mac. Tuttavia, l’ingresso nell’Ue, nella primavera del 2004, dei dieci Paesi dell’Europa orientale ha ridotto del 20% il livello medio del potere di acquisto della stessa Unione. I Paesi della ´vecchia» Ue e quelli della ´nuova» Ue presentano ancora marcate differenze a livello di potere di acquisto, soprattutto a causa del divario retributivo. Il maggior potere di acquisto su scala mondiale si riscontra in Svizzera, nel Lussemburgo, a Los Angeles e a Miami.  
   
   
TECHSTAR: MILANO 2/3 MARZO 2005  
 
Milano, 1 marzo 2005 - Nelle tabelle gli incontri che avranno luogo nel corso di Techstar che si svolgerà al Palazzo delle Stelline in Corso Magenta, 61
2marzo 2005 2nd March 2005 8.30-9.00 Registrazione / Registration
9.00-9.45 Sala Leonardo Juventus F.c. Sala Bramante A.m.g.a. Sala Solari Cremonini Sala Pirelli I.m.a.
9.50-10.35 Socotherm Brembo La Doria Emak
10.40-11.25 Reply Erg Centrale Del Dada
11.30-12.15 Trevisan Astaldi Latte Di Torino Poligrafica Buongiorno
Cometal San Faustino Vitaminic
12.20-13.05 Ducati Cairo Navigazione Dmail
13.00-14.00 M.h. Pranzo/lunch Communication Montanari
14.15-15.00 Sogefi Isagro Engineering Digital Bros
15.05-15.50 Euphon Saes Getters Datamat Tas
15.55-16.40 It Way Esprinet Cad It
Nel corso della giornata, oltre alle Società sopra elencate saranno disponibili per incontri one to one con investitori istituzionali le seguenti Società / Troughout the day the presenting companies and the folowing additional companies wil be available to meet with investors: Cembre, Fiera Milano, Irce. Per ascoltare le presentazioni delle Società via telefono chiamare Chorus Call al numero +39 02 8020911 dall'Italia, oppure +44 208 7929750 dall'Inghilterra, oppure +33 170 700532 dalla Francia, alcuni minuti prima della presentazione di interesse.
3marzo 2005 3rd March 2005
830-900 Registrazione / Registration
Sala Leonardo Sala Bramante Sala Solari Sala Pirelli
9.00-9.45 I.net Sabaf Meliorbanca Mariella
Burani F.g.
9.50-10.35 Biesse Panaria Group Banca Ifis Csp International
10.40-11.25 Cdb Web Tech Interpump Group Banca Finnat Stefanel
11.30-12.15 El.en. Bb Biotech Banca Etruria Targetti Sankey
12.20-13.05 Datalogic Recordati Banca Pop. Intra Mirato
13.00-14.00 Pranzo/lunch
14.15-15.00 Cdc Mondo Tv Fidia
15.05-15.50 Txt Gefran Dmt
15.55-16.40 Dataservice Prima Industrie
Nel corso della giornata, oltre alle Società sopra elencate saranno disponibili per incontri one to one con investitori istituzionali.
 
   
   
I MERCATI AZIONARI TRA IL 2004 E IL 2005 – USA E EUROLANDIA ANALISI DEI GESTORI DI UNION INVESTMENT  
 
Milano, 1 marzo 2005 - Il 2004 é stato un anno difficile ma, al tempo stesso, buono per i mercati azionari. Alla fine dell’anno i mercati hanno potuto recuperare le perdite registrate sino ad agosto. I mercati azionari europei e americani hanno vissuto un anno turbolento. A dettarne l´andamento sono stati soprattutto gli sviluppi economici negli Stati Uniti e l´elevato livello del costo del greggio che, in alcune fasi, ha raggiunto livelli record (55 euro al barile). Tale rincaro del petrolio ha compromesso l´ottimismo iniziale circa la possibile ripresa dell´economia, mettendo a repentaglio la dinamica di crescita dei mercati internazionali. Così il Dow-jones-industrial-average a metá agosto si trovava al di sotto dei 10.000 punti mentre il Dax é arrivato a toccare i 3.650 punti. Ma col trascorrere delle settimane il quadro congiunturale é andato migliorando e ha mostrato segnali di crescita. Un fattore importante per i mercati é stato il calo del greggio e i buoni dati fondamentali quali, ad esempio, il mercato del lavoro o la vittoria elettorale di George W. Bush. L’indice Dow Jones-industrial-average, nel corso del 2004, ha conseguito una crescita superiore al 3% se calcolata in Euro (-4% se calcolata in dollari), mentre il Nasdaq ha beneficiato in modo considerevole dei buoni dati congiunturali Usa crescendo del 9% (se in Euro solo +1%). L’indice Dax al fine anno si trovava a quota 4.256 punti con una crescita di oltre il 7%, invece l’indice Tecdax non ha potuto recuperare completamente le perdite registrate nel corso del 2004. Per i mercati azionari Usa ed europei il 2005 potrebbe essere, secondo Union, un altro anno positivo e ciò grazie alle attese di dati macroeconomici che dovrebbero confermare una fase di crescita e dunque in grado di sostenere i mercati. Tuttavia il maggior potenziale di crescita é riscontrabile più che nell’area Euro (per la quale si prevede un aumento del Pil inferiore al 2%) che negli Stati Uniti. Qui, infatti, nonostante un rallentamento rispetto al 2004, è prevista una crescita del Pil intorno al 3% tanto da far apparire ancora una volta gli Usa come il motore economico mondiale. Inoltre, Union gli analisti di Union sono convinti che il prezzo del petrolio possa assestarsi al di sotto dei 40 dollari, escludendo ripercussioni negative sulla crescita come é invece avvenuto nel 2004. C’è quindi fiducia anche per quanto riguarda l’andamento generale degli utili aziendali e, in particolare, le societá europee offrono valutazioni veramente interessanti. Anche per questa ragione la strategia d´investimento di Union Investment sovrappesa i titoli europei mentre sottopesa quelli statunitensi.  
   
   
FONDO POLIS, APPROVATO IL RENDICONTO AL 31.12.2004 L’UTILE È IL 13% DEL PATRIMONIO INIZIALE DEL FONDO IL TITOLO IN BORSA SUPERA IL VALORE DI COLLOCAMENTO  
 
Milano, 1 marzo 2005 – Il Consiglio di Amministrazione di Polis Fondi Immobiliari Sgr.p.a, ha approvato il rendiconto al 31.12.04 del Fondo Polis che ha evidenziato un utile dell’esercizio di 33,8 milioni di euro, corrispondente a circa il 13% del patrimonio iniziale del Fondo. Il valore complessivo netto del Fondo a fine esercizio è, pertanto, pari a 323,94 milioni di euro, rispetto a 300,49 di inizio d’anno e il valore contabile unitario della quota si è attestato quindi a 2.511,202 euro rispetto a 2.329,419. Tale risultato ha determinato una performance da inizio anno del 11,5% tenuto conto del provento distribuito nel marzo 2004 e un rendimento medio annuo composto del 6,51% calcolato dalla data di inizio dell’attività di gestione. L’incremento dell’utile è dovuto principalmente alla consistente crescita del “Risultato gestione beni immobili” che è passato da 21,7 milioni di euro dell’esercizio 2003 agli attuali 38,0 milioni di euro, grazie sopratutto a 14,5 milioni di “utili da realizzi” derivanti dall’alienazione di due immobili. Il positivo andamento dell’esercizio ha consentito di raddoppiare il provento in distribuzione dagli 80 euro per quota dello scorso anno agli attuali 160 euro che saranno posti in pagamento a partire dal 17 Marzo 2005 con stacco in data 14 Marzo 2005. Tale dividendo, sommato ai precedenti (60 euro del 2002 e 80 euro del 2003), dà origine ad un provento complessivo distribuito di 300 euro, pari al 15% del valore di collocamento (2.000,00 euro). “La combinazione di un’attenta attività di gestione dei redditi provenienti da locazione con una mirata commercializzazione di immobili portatori di significative plusvalenze, ha permesso il raggiungimento di tale risultato economico, che appare ancora più interessante se si considera il basso profilo di rischio degli investimenti selezionati per i quali, tra l’altro, non è stato fatto ricorso all’indebitamento finanziario” ha commentato Gianni Colombo, direttore generale di Polis. “In linea con le strategie illustrate nel rendiconto al 31.12.2003, nel corso dell’esercizio è stato dato ulteriore impulso all’attività di rotazione del portafoglio con la dismissione di due complessi immobiliari e l’acquisizione di tre nuovi fabbricati (non sono state effettuate operazioni in conflitto di interesse). È importante sottolineare” ha proseguito Colombo “che i due immobili alienati nel 2004 hanno prodotto, in tre anni di permanenza nel Fondo, un risultato della gestione immobiliare di circa 31 milioni di euro, corrispondente al 60% del prezzo di acquisto. “ Il buon andamento della gestione ha avuto un riscontro positivo anche in borsa: agli inizi del 2005 il valore di mercato della quota ha superato il prezzo di collocamento, proseguendo il trend di crescita iniziato nel quarto trimestre del 2002. “L’aumento del valore della quota in borsa era un impegno preso con gli investitori. Fino a questo momento siamo riusciti ad onorarlo principalmente grazie alla validità delle strategie ed alla qualità della gestione” ha concluso Colombo. Al 31.12.04 il Fondo Polis dispone di liquidità per circa 3,5 milioni di euro e di liquidità impiegata a breve termine in operazioni di pronti contro termine per circa 22 milioni di euro. La stessa verrà impiegata per la quasi totalità in sede di distribuzione del dividendo deliberato. Il Fondo Polis non ha in essere prestiti. Non ci sono fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo di riferimento.  
   
   
GRUPPO SOGEFI: FATTURATO E UTILI RECORD IN UN ANNO DIFFICILE PER GLI AUMENTI DEL PREZZO DEGLI ACCIAI RICAVI A € 966,1 MILIONI (+ 7%) EBITDA DI € 138 MILIONI (+ 6%) UTILE NETTO DI € 37,9 MILIONI (+ 33,1%)  
 
Milano, 1 marzo 2005 - Si è riunito ieri a sotto la Presidenza dell’Ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione della Sogefi Spa per esaminare la proposta di bilancio civilistico e il bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio 2004. Nel 2004 il Gruppo Sogefi ha realizzato i migliori risultati registrati nei suoi 25 anni di attività, pur in presenza di forti tensioni sui prezzi delle materie prime. Tali elementi negativi sono stati contrastati con successo attraverso un incremento dei volumi di vendita nelle principali linee di prodotto, il parziale ribaltamento sui prezzi dei maggiori costi e un’ulteriore contrazione dei costi di struttura dopo le riorganizzazioni industriali e societarie già realizzate. In un mercato veicolistico internazionale in ripresa, il Gruppo Sogefi ha confermato la propria capacità di crescita - in particolare nel settore primo equipaggiamento - realizzando un fatturato consolidato di 966,1 milioni di euro, in aumento del 7,1% rispetto a 902,4 milioni del 2003. Particolarmente positivo è stato l’andamento dei ricavi nell’area sudamericana, con un miglioramento delle vendite del 34%. Il margine operativo lordo consolidato (Ebitda) è stato di 138 milioni di euro (14,3% delle vendite), con un incremento del 6,1% rispetto a 130,1 milioni (14,4% delle vendite) dell’esercizio precedente. Questo risultato è particolarmente significativo perché realizzato in un esercizio in cui i già citati aumenti dei prezzi degli acciai hanno superato il 30% su base annua. L’ utile operativo consolidato (Ebit) ha registrato un progresso del 9%, attestandosi a 85,7 milioni di euro (8,9% delle vendite), rispetto a 78,6 milioni (8,7% delle vendite) nell’esercizio 2003. L’utile consolidato prima delle imposte è stato nel 2004 pari a 70,3 milioni di euro, in significativo incremento (+29,1%) rispetto a 54,4 milioni del precedente esercizio. Il risultato tiene conto di una plusvalenza di 7,6 milioni di euro per cessioni di immobili industriali, di una plusvalenza di 1,4 milioni per la cessione della partecipazione nella Immobiliare Regis Srl, nonché di oneri e accantonamenti per 12,9 milioni di euro a fronte di costi di riorganizzazione industriale da realizzarsi nel biennio 2005–2006. L’utile netto consolidato dell’esercizio 2004 è stato di 37,9 milioni di euro, rispetto a 28,5 milioni del 2003, in progresso del 33,1% (l’incidenza sulle vendite è salita dal 3,2% al 3,9%). Tale risultato ha beneficiato dell’ottimizzazione fiscale a seguito di processi di riorganizzazione societaria e dell’adesione al consolidato fiscale Cir delle società italiane del Gruppo Sogefi. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo è sceso a 190,5 milioni di euro, rispetto a 213,4 milioni al termine dell’esercizio 2003 (- 10,8%). Nel dicembre 2005 scadrà il prestito obbligazionario di 80 milioni di euro emesso dalla Capogruppo nel dicembre del 2000. Nel 2004 il patrimonio netto consolidato è migliorato rispetto al 2003, attestandosi a fine esercizio a 222,1 milioni di euro (dopo la distribuzione di dividendi per 15,8 milioni) contro 198,2 milioni al 31 dicembre 2003. Il rendimento sul capitale investito (Roi) è salito al 20,2% (18,3% nel 2003). Anche la redditività del patrimonio netto (Roe) è migliorata, passando dal 15,1% nel 2003 al 18,4% nel 2004. Divisione Filtrazione - Grazie alla buona crescita registrata dal ‘primo equipaggiamento’, nel 2004 la divisione filtrazione ha registrato un fatturato di 514,6 milioni di euro, in aumento del 3,8% rispetto a 496 milioni del 2003. Il margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato a 77,4 milioni di euro (15% sulle vendite), mentre l’utile operativo consolidato (Ebit) è stato di 56 milioni (10,9% delle vendite). Nell’esercizio 2003 erano risultati rispettivamente 71,6 milioni di euro (14,4% sulle vendite) e 49,4 milioni (10% sulle vendite). Il significativo miglioramento della redditività è stato determinato dalla relativa incidenza degli acciai piani sul costo totale del prodotto e dall’ottima performance delle società sudamericane. Divisione Componenti per Sospensioni - Nel 2004 la divisione ha registrato un forte incremento delle vendite (+11,6%), ma ha solo marginalmente migliorato i risultati economici per il negativo impatto degli incrementi dei prezzi dell’acciaio. Il fatturato è stato di 451,5 milioni di euro, rispetto a 404,8 milioni del 2003, a seguito del miglioramento delle quote di mercato sia nell’auto che nei veicoli industriali su tutti i mercati, a esclusione di quello cinese che è risultato in forte rallentamento nella seconda parte dell’esercizio. Il parziale adeguamento dei prezzi di vendita all’evoluzione dei costi ha permesso un moderato aumento dei risultati operativi. Il margine operativo lordo consolidato (Ebitda) è stato di 63,7 milioni di euro (14,1% delle vendite), contro 61,5 milioni (15,2% delle vendite) nel 2003. L’utile operativo consolidato (Ebit) è ammontato a 37,6 milioni di euro (8,3% delle vendite), rispetto a 37,2 milioni (9,2% delle vendite) nel precedente esercizio. La Capogruppo - Anche la Capogruppo Sogefi Spa ha considerevolmente incrementato il proprio utile netto, passato da 17,1 milioni di euro nel 2003 a 22,1 milioni (+29,4%) nel 2004. Conseguentemente, il patrimonio netto è passato da 161,3 milioni di euro al 31 dicembre 2003 a 170,2 milioni a fine 2004, dopo la distribuzione di dividendi per 15,8 milioni. Il miglioramento del risultato è stato determinato dal maggior incasso di dividendi dalle controllate. Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi Spa proporrà all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il 19 aprile 2005 in prima convocazione e per il giorno successivo in seconda convocazione, la distribuzione di un dividendo unitario di 0,160 euro (0,145 euro nel 2004) che sarà messo in pagamento a partire dal 28 aprile 2005 con stacco della cedola n° 25 in data 25 aprile 2005. Il Consiglio di Amministrazione sottoporrà inoltre all’approvazione della prossima Assemblea degli Azionisti: in sede ordinaria la proposta di revoca e rinnovo della delega al Consiglio stesso, per un periodo di diciotto mesi, per l’acquisto di massime n.10 milioni di azioni proprie, a un prezzo unitario minimo di 0,52 euro e massimo di 5,5 euro, con un potenziale esborso massimo di 55 milioni di euro. Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono, da un lato, la possibilità di investire in azioni della società a prezzi inferiori al loro effettivo “valore”, basato sulla reale consistenza economica del patrimonio netto e sulle prospettive reddituali dell’azienda; e dall’altro lato la possibilità di ridurre il costo medio del capitale della Società. La Società ha attualmente in portafoglio n. 1.695.000 azioni ordinarie, corrispondenti all’1,52% del Capitale Sociale. In sede straordinaria la proposta di rinnovo della delega al Consiglio stesso per aumenti di capitale fino ad un importo massimo di 250 milioni di euro, per aumenti di capitale sociale a favore di dipendenti per un importo massimo di 6,2 milioni di euro, e per emettere prestiti obbligazionari convertibili nei limiti di legge.  
   
   
GEOX: FATTURATO 2004 A €340,1 MILIONI, + 34% EBITDA: €87,4 MILIONI, +75% (MARGINE 25,7%) · UTILE NETTO: €52,6 MILIONI, +71% (MARGINE 15,5%)  
 
Milano, 1 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Geox S.p.a., società quotata alla Borsa di Milano, leader in Italia nel settore delle calzature classic e casual, ha approvato il 28 febbraio i risultati civilistici e consolidati per l'esercizio 2004. Ii fatturato del Gruppo è stato pari a €340,1 milioni, con un incremento del 34% rispetto a €254,1 milioni dell'esercizio 2003. Le calzature hanno rappresentato oltre il 95% dei ricavi consolidati, con una crescita del 33% rispetto al 2003. L'italia, che rimane il mercato principale con una quota pari al 55% dei ricavi calzature, ha registrato una crescita del 17%. Ii fatturato generato nei mercati internazionali è cresciuto invece del 60%.
(Milioni di Euro) 2004 % 2003 % Var. %
Calzature: Italia 179,1 55% 153,6 63% 17%
Germania 38,0 12% 24,3 Io% 56%
Penisola Iberica 27,1 8% 14,1 6% 92%
Francia 23,0 7% 16,0 7% 44%
Benelux 17,5 5% 9,0 4% 95%
Usa 12,2 4% 11,0 4% 11%
Austria 7,2 2% 5,0 2% 44%
Svizzera 5,3 2% 2,6 1% 102%
Altri Paesi 15,5 s% 9,4 4% 65%
Totale calzature 324,9 I00% 96% 244,9 ,00% 96% 33%
Abbigliamento 12,2 3% 6,6 3% 84%
Altri ricavi 3,0 1% 2,6 1% 19%
Totale 340,1 Io" 254,1 Z00% 34%
I ricavi per canale distributivo vedono una crescita particolarmente significativa del canale "Geox shop" (franchising e Dos), che nel 2004 hanno rappresentato il 23% dei ricavi calzature.
(Milioni di Euro) 2004 % 2003 % Var. %
Multimarca 248,7 77% 198,3 81% 25%
Franchising 46,7 14% 31,7 13% 47%
Dos 29,5 9% 14,9 6% 98%
Totale calzature 324,9 100% 244,9 100% 33%
Il fatturato 2004 realizzato dai Dos aperti dia almeno 12 mesi (comparable store sales) ha registrato una crescita del 22%. Al 31 dicembre 2004 il numero totale dei "Geox shops" era pari a 278, di cui 166 in Italia e 112 all'estero. Rispetto ai 198 negozi di fine 2003, nel 2004 sono stati aperti 80 "Geox shops di cui 37 in Italia e 43 all'estero. Dei 278 aperti al 31 dicembre 2004, 219 sono in franchising e 59 Dos. Per quanto riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo, al 31 dicembre 2004 il patrimonio netto era pari a €150,4 milioni, mentre la posizione finanziaria netta era positiva per €24,4 milioni. Entrambi questi valori includono l'effetto pari a €39,1 milioni dell'aumento di capitale conseguente all'operazione di quotazione in Borsa di Geox S.p.a.. Il netto miglioramento della posizione finanziaria netta, che al 31 dicembre 2003 era negativa per €40,4 milioni, è da attribuirsi anche alla significativa generazione di cassa. Nel 2004 il free cash flow è stato infatti pari a €26,7 milioni. Mario Moretti Polegato, Presidente e fondatore di Geox, ha così commentato i risultati dell'esercizio: "Ii 2004 è stato l'anno della quotazione in Borsa di Geox e ciò ha rappresentato una tappa storica per la società. "Il successo dell'operazione di quotazione va attribuito ai risultati che il Gruppo ha saputo esprimere nel corso degli anni e che, anche nel 2004, hanno confermato la forte crescita dei ricavi e l'ulteriore miglioramento di tutti i più importanti indicatori reddituali. "Il portafoglio ordini per la stagione Primavera/estate 2005 indica una crescita di circa il 30% rispetto allo stesso periodo del 2004 e questo ci rende fiduciosi sulla capacità del Gruppo di realizzare nell'esercizio 2005 dei risultati in significativo miglioramento rispetto al 2004". Bilancio d'esercizo di Geox Spa. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato i risultati 2004 della capogruppo Geox Spa. Il fatturato di Geox Spa è stato pari a € 325,8 milioni contro € 247,3 milioni dell'esercizio precedente (+31,7%); l'utile netto è stato pari a € 31,5 milioni contro una perdita di € 0,3 milioni dell'esercizio precedente. Per quanto riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria di Geox Spa, al 31 dicembre 2004 il patrimonio netto era pari a € 307,4 milioni mentre la posizione finanziaria netta era positiva per € 21,4 milioni. Entrambi questi valori includono l'effetto pari a € 39,1 milioni dell'aumento di capitale conseguente all'operazione di quotazione. Il bilancio al 31 dicembre 2004 verrà sottoposto all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti prevista per il giorno 27 aprile 2005 in prima convocazione e il giorno 28 aprile in seconda convocazione. E' intenzione del Consiglio proporre all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a €0,06 per azione. La cedola sarà staccata il 2 maggio e sarà in pagamento il 5 maggio 2005.
 
   
   
IL C.D.A. ART’E’ APPROVA IL BILANCIO 2004 IL PRIMO BIMESTRE DEL 2005 SI APRE CON UN OTTIMO RISULTATO: LA RACCOLTA ORDINI HA INFATTI RAGGIUNTO I 6,1 MILIONI DI EURO CONTRO I 3,4 MILIONI DI EURO DELLO STESSO PERIODO DEL 2003, CON UN INCREMENTO PARI AL 79%  
 
Bologna, 1 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Art’è – leader in Italia nel mercato dei beni e servizi culturali di alta gamma – si è riunito ieri sotto la presidenza di Marilena Ferrari per approvare il progetto di bilancio ed il bilancio consolidato al 31 dicembre 2004 oltre che per analizzare il primo bimestre di attività del 2005. Il C.d.a. Ha preso atto dell’ottimo andamento della raccolta ordini di Gennaio e Febbraio 2005, che ha raggiunto i 6,1 milioni di Euro, contro i 3,4 milioni dello stesso periodo del 2003, con un incremento del 79%. Si tratta di una prima positiva conferma delle attività sviluppate dal management della Società nel corso del 2004, che avevano come obiettivo la riorganizzazione aziendale con focus sul core business. In tal senso il Presidente della Società, Marilena Ferrari, ha messo l’accento sull’importanza delle strategie poste in essere, prima fra tutte quella di un’incisiva politica di ristrutturazione della rete di Artpromoter, oggi più capillare nella sua presenza territoriale, più snella e più funzionale alle esigenze del mercato. Questo ha comportato fra l’altro la capacità di generare fatturato da parte degli Artpromoter di quasi il 20% superiore rispetto al 2003. Oggi la rete di vendita in Italia si compone di 170 Artpromoter. A questo va aggiunto l’altro ottimo risultato fatto registrare in Spagna, dove la struttura originaria operativa nell’area di Madrid, ha esteso la propria attività anche a Barcellona e Bilbao. I ricavi 2004 in terra iberica sono cresciuti del 39%, passando da 1,8 a 2,5 milioni di Euro. L’altra importante area di attività sviluppata nel corso dell’anno è stata quella di un deciso contenimento della struttura dei costi fissi. Anche in questo settore il risultato raggiunto è molto importante: al 31 dicembre 2004 tale struttura è stata ridotta a 24 milioni di Euro, rispetto ai 32,9 registrati nel 2003, con un risparmio pari a 8,9 milioni di Euro. L’anno appena trascorso infine, in assenza di investimenti ha già portato ad una prima riduzione degli ammortamenti, passati da 4,4 a 4,2 milioni di euro per effetto della cessazione del periodo di ammortamento relativo ad alcune poste delle immobilizzazioni. Tale effetto sarà maggiormente significativo nel 2005, anno in cui non vi saranno più gli ammortamenti relativi agli oneri di quotazione e agli asset dimessi nel 2004. Per quanto attiene i dati che compongono il bilancio, il valore della produzione consolidato che nel 2004 ha raggiunto 45,9 milioni (rispetto ai 59,7 del 2003) è stato caratterizzato da una riduzione delle vendite verificatasi in particolare durante i primi mesi dell’anno (primo trimestre 38%). Tale ritardo è stato recuperato progressivamente nel corso dell’anno, fino a portare il divario su base annua al 23%, con un recupero del 15%. Il coordinato di tutte le attività di riorganizzazione aziendale ha invece consentito di mantenere invariata l’incidenza del Mol sul fatturato (15%), pari a 6,9 milioni rispetto agli 8,9 milioni del 2003. Il risultato operativo – come già anticipato alla comunità finanziaria nel mese di ottobre 2004 – chiude con un dato positivo pari a 0,3 milioni di Euro, verso i 2,7 del 2003. Gli oneri straordinari e alcune rettifiche finanziarie, derivanti dall’intensa azione di riorganizzazione aziendale e interamente portati a bilancio nel 2004, sono pari rispettivamente a 8,9 milioni di Euro, che sostanzialmente non hanno generato uscite di cassa e a 2,8 milioni. Tra le più importanti voci su questo fronte, si ricordano la svalutazione del magazzino Fmr, la chiusura Art’è Ragazzi e Gallerie, la svalutazione delle azioni proprie e la liquidazione della gioielleria Petochi di Roma. Il risultato ante imposte del 2004 si presenta negativo per 11,3 milioni di Euro, rispetto ai 2 milioni del 2003. Gli oneri straordinari che hanno portato a questo risultato, vanno considerati come voci non ricorrenti e sono coerenti ai nuovi principi Ias, che entreranno in vigore nel 2005, e di cui hanno anticipato l’effetto. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2004 è pari a 4,7 milioni di Euro, in miglioramento rispetto al risultato dei primi nove mesi dell’anno, che era di 4,9 milioni. Tale dato non tiene ancora conto delle vendite realizzate nell’ultima parte dell’anno, periodo in cui storicamente avviene un’importante concentrazione di fatturato, i cui crediti non risultavano ancora liquidati. Il Consiglio d’Amministrazione ha inoltre convocato l’Assemblea degli Azionisti per l’approvazione del progetto di bilancio ed il bilancio consolidato per il prossimo 21 aprile 2005. “L’anno che si è chiuso ha posto le basi per un Gruppo più dinamico ed efficiente, organizzato per tornare già dal 2005 a importanti livelli di marginalità, caratteristica del modello di business Art’e’ – ha affermato il Presidente Marilena Ferrari – e l’andamento dei primi due mesi dell’anno testimonia la validità delle scelte e delle azioni intraprese nel corso del 2004”. “Sapevamo che il 2004 avrebbe rappresentato un anno di transizione per il Gruppo Art’è” – conclude l’Amministratore Delegato Fabio Menghini – “ed è per questo che abbiamo deciso di concentrare in tale esercizio le rettifiche e le svalutazioni prudenziali che avremmo potuto rimandare al 2005, ma che ci pongono in una situazione decisamente positiva per l’esercizio appena iniziato”.  
   
   
GRUPPO VENTAGLIO: PERDITA PARI A 36,3 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 1 marzo 2005 - L’assemblea degli Azionisti de I Viaggi del Ventaglio S.p.a., riunitasi ieri, ha approvato il bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 ottobre 2004 che ha registrato una perdita pari a 36,3 milioni di Euro ponendo la Società nella situazione di cui all’art. 2446 del Codice Civile. L’assemblea ha deliberato di riportare a nuovo la perdita sopra indicata come proposto dal Consiglio di Amministrazione e così come consentito ai sensi dell’art. 2446 del Codice Civile.  
   
   
MAROCCO: APRE IL NUOVO UFFICIO A CASABLANCA PONTE PER LE IMPRESE ITALIANE VERSO L’AREA MEDITERRANEA ITALIA TERZO PARTNER EUROPEO DEL MAROCCO: PER UN INTERSCAMBIO DI OLTRE 1 MILIARDO DI EURO, IN AUMENTO DI QUASI IL 2% RISPETTO AL 2003  
 
Milano, 1 marzo 2005 - Il Marocco, méta commerciale importante per le imprese italiane che operano nel Mediterraneo. L’interscambio nei primi 9 mesi del 2004 ha superato il miliardo di euro (360 milioni di import e 676 milioni di export), in aumento rispetto al 2003 di circa il 2%. E l’Italia è il terzo partner europeo del Marocco per valore commerciale complessivo (9,2% del totale dell’Unione Europea a 25), dopo Francia e Spagna, ma prima di Germania e Gran Bretagna. E sono quasi 4.000 le imprese nazionali che già dichiarano un’attività di import-export con il paese mediterraneo. Tra le province più attive spiccano Milano (11,8% del totale dell’interscambio italiano) e Torino (10,4%). Seguono Siracusa (5,6%), Vicenza (5%) e Bergamo (3,5%). Si commercia soprattutto in abbigliamento (l’Italia importa dal Marocco per un valore di oltre 80 milioni di euro in vestiti ed esporta per 126 milioni in filati e tessuti), ma vanno bene anche i macchinari elettrici e loro parti (15,2% l’import e 9,8% l’export). E’ poi molto apprezzato in Italia il pesce marocchino che viene importato per più di 52 milioni di euro (14,5% dell’import totale). E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Eurostat, Istat e registro imprese al terzo trimestre 2004. Ed è stato inaugurato oggi a Casablanca il nuovo ufficio a sostegno delle imprese italiane che operano sul mercato marocchino e mediterraneo. Il progetto è stato promosso da: Camera di Commercio di Milano, attraverso Promos, la sua azienda speciale per l’internazionalizzazione, Camera di Commercio di Torino, Camera di Commercio di Trieste, Unioncamere Emilia Romagna, Promofirenze (azienda speciale Camera di commercio di Firenze), Promec Modena (azienda speciale Camera di commercio di Modena), Vicenza Qualità (azienda speciale Camera di commercio di Vicenza), Centro Estero delle Camere di commercio Lombarde, oltre che da Sanpaolo Imi. "Questa iniziativa – ha dichiarato Bruno Ermolli, Presidente di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali - rappresenta un importante risultato che servirà a migliorare e a rendere ancora più solidi i già buoni rapporti commerciali con il Marocco. L’apertura dell’ufficio a Casablanca è infatti il frutto di uno sforzo comune di varie istituzioni italiane che hanno operato in sinergia per realizzare questo progetto e per fornire un valido interlocutore e un supporto concreto alle nostre imprese in Marocco. Ricordando, inoltre, come questo paese possa svolgere una funzione strategica di ponte tra l’Europa che guarda a sud e l’intera regione Mediterranea". Classifica delle prime dieci province italiane per interscambio con il Marocco
province Tot. Interscambio % Su Tot Interscambio It-
2004 Iii. Trim. 2004 Iii. Trim.
1 Milano 121.870.908 11,8%
2 Torino 108.249.789 10,4%
3 Siracusa 58.087.966 5,6%
4 Vicenza 52.303.413 5,0%
5 Bergamo 36.213.949 3,5%
6 Verona 35.875.551 3,5%
7 Varese 29.543.449 2,8%
8 Ravenna 26.608.491 2,6%
9 Treviso 25.214.528 2,4%
10 Cagliari 22.988.139 2,2%1
Italia 1.037.101.870 100%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Iii trim. 2004 Classifica europea dell’interscambio con il Marocco
Periodo Iii trim. 04 Tot. Interscambio % su tot. Ue 25 Iii trim.04 % su tot. Interscambio Ue 25
Paese Ue import export Iii trim. 04 import export Iii trim. 04
France 1.816.829.493 2.130.676.523 3.947.506.016 37,2% 33,0% 34,8%
Spain 1.327.834.788 1.504.494.497 2.832.329.285 27,2% 23,3% 25,0%
Italy 360.612.985 676.488.885 1.037.101.870 7,4% 10,5% 9,2%
Germany 264.499.742 738.588.917 1.003.088.659 5,4% 11,5% 8,9%
United Kingdom 554.946.248 351.160.362 906.106.610 11,4% 5,4% 8,0%
Belgium 220.535.469 235.793.947 456.329.416 4,5% 3,7% 4,0%
Netherlands 164.851.968 276.348.984 441.200.952 3,4% 4,3% 3,9%
Portugal 41.636.932 104.282.704 145.919.636 0,9% 1,6% 1,3%
Ireland 11.888.048 94.458.268 106.346.316 0,2% 1,5% 0,9%
Sweden 5.191.818 96.588.569 101.780.387 0,1% 1,5% 0,9%
Austria 35.688.564 37.134.695 72.823.259 0,7% 0,6% 0,6%
Finland 1.748.990 69.943.668 71.692.658 0,0% 1,1% 0,6%
Poland 13.321.098 43.487.005 56.808.103 0,3% 0,7% 0,5%
Greece 28.096.981 25.100.991 53.197.972 0,6% 0,4% 0,5%
Denmark 3.166.147 25.505.967 28.672.114 0,1% 0,4% 0,3%
Czech Republic 10.118.874 10.905.290 21.024.164 0,2% 0,2% 0,2%
Hungary 6.456.875 9.243.464 15.700.339 0,1% 0,1% 0,1%
Luxembourg 871.511 9.461.724 10.333.235 0,0% 0,1% 0,1%
Slovenia 2.393.356 3.031.462 5.424.818 0,0% 0,0% 0,0%
Lithuania 4.075.924 1.088.502 5.164.426 0,1% 0,0% 0,0%
Slovakia 1.034.171 2.441.488 3.475.659 0,0% 0,0% 0,0%
Cyprus 2.194.997 158.083 2.353.080 0,0% 0,0% 0,0%
Estonia 1.134.940 1.006.972 2.141.912 0,0% 0,0% 0,0%
Malta 937.237 223.906 1.161.143 0,0% 0,0% 0,0%
Latvia 159.061 767.561 926.622 0,0% 0,0% 0,0%
Ue 25 4.880.226.217 6.448.382.434 11.328.608.651 100,0% 100,0% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Eurostat Iii trimestre 2004 Interscambio Marocco con le province italiane: Iii trim. 2004 -
province 2004 Iii trim. Variaz. 03-04% su tot. Italia
import export import export import export
Torino 61.909.516 46.340.273 -7,5% -17,2% 17,2% 6,9%
Vercelli 216.355 5.182.567 -71,2% 29,9% 0,1% 0,8%
Novara 648.811 3.315.258 2,8% -6,1% 0,2% 0,5%
Cuneo 7.693.464 11.371.412 -19,5% 4,3% 2,1% 1,7%
Asti 2.743.408 1.688.775 133,0% -20,7% 0,8% 0,2%
Alessandria 111.837 6.122.569 -95,0% 13,4% 0,0% 0,9%
Biella 195.345 4.873.431 289,4% -17,6% 0,1% 0,7%
Verbania 0 481.961 134,6% 0,0% 0,1%
Aosta 11.890 1.668.689 758,5% 91,4% 0,0% 0,2%
Varese 4.949.441 24.594.008 5,3% 6,2% 1,4% 3,6%
Como 3.385.799 9.670.711 -4,8% 18,5% 0,9% 1,4%
Sondrio 0 56.371 -62,6% 0,0% 0,0%
Milano 29.640.725 92.230.183 99,0% 3,8% 8,2% 13,6%
Bergamo 2.033.055 34.180.894 11,7% 16,6% 0,6% 5,1%
Brescia 6.323.142 14.128.151 -8,5% -8,5% 1,8% 2,1%
Pavia 10.152.072 3.669.301 2164,0% 3,7% 2,8% 0,5%
Cremona 17.917 2.891.837 130,8% -79,6% 0,0% 0,4%
Mantova 939.625 8.573.936 -39,0% 59,5% 0,3% 1,3%
Lecco 58.584 2.971.043 6,3% -51,1% 0,0% 0,4%
Lodi 1.837 919.601 -63,5% -23,5% 0,0% 0,1%
Imperia 31.819 798.290 -66,4% 91,7% 0,0% 0,1%
Savona 352.416 299.519 -73,2% -21,7% 0,1% 0,0%
Genova 7.215.508 5.095.065 13,5% -12,2% 2,0% 0,8%
La Spezia 2.589.693 430.061 -55,1% -76,5% 0,7% 0,1%
Bolzano 14.391 550.870 24,7% 145,0% 0,0% 0,1%
Trento 3.586.246 1.749.684 31,4% -11,4% 1,0% 0,3%
Verona 19.715.975 16.159.576 3,5% -15,3% 5,5% 2,4%
Vicenza 21.538.748 30.764.665 5,3% 27,5% 6,0% 4,5%
Belluno 49.326 1.874.199 39,5% 0,0% 0,3%
Treviso 10.200.129 15.014.399 12,0% 11,8% 2,8% 2,2%
Venezia 4.762.255 7.487.907 -46,4% 60,8% 1,3% 1,1%
Padova 2.788.736 8.882.909 -10,5% -21,9% 0,8% 1,3%
Rovigo 2.352.609 976.884 -6,2% 17,7% 0,7% 0,1%
Udine 845.561 7.599.010 -57,4% 150,2% 0,2% 1,1%
Gorizia 0 4.250.784 -100,0% 8209,9% 0,0% 0,6%
Trieste 46.227 716.875 74,7% 82,1% 0,0% 0,1%
Pordenone 368.468 4.177.690 29,4% -39,6% 0,1% 0,6%
Piacenza 1.305.150 2.519.674 286,0% 47,4% 0,4% 0,4%
Parma 3.271.921 9.896.791 44,8% -31,3% 0,9% 1,5%
Reggio Emilia 1.532.726 12.179.949 -41,3% -17,5% 0,4% 1,8%
Modena 1.561.897 11.811.883 61,9% -21,0% 0,4% 1,7%
Bologna 1.556.184 14.800.080 69,9% 20,6% 0,4% 2,2%
Ferrara 1.545.026 1.850.693 21,6% 30,5% 0,4% 0,3%
Ravenna 21.957.020 4.651.471 28,0% 62,8% 6,1% 0,7%
Forlì Cesena 2.218.857 5.324.468 -69,1% 28,3% 0,6% 0,8%
Rimini 2.558.793 2.408.210 -3,8% 6,4% 0,7% 0,4%
Massa Carrara 1.240.554 2.800.933 21,2% 40,7% 0,3% 0,4%
Lucca 1.312.324 1.983.319 -57,2% -14,8% 0,4% 0,3%
Pistoia 10.544.306 2.263.767 -30,4% -49,1% 2,9% 0,3%
Firenze 6.505.246 11.671.429 13,5% 21,5% 1,8% 1,7%
Livorno 2.650.194 2.999.891 -8,8% 14,8% 0,7% 0,4%
Pisa 511.902 3.001.176 2,1% 17,3% 0,1% 0,4%
Arezzo 3.028.951 2.840.469 122,4% 86,4% 0,8% 0,4%
Siena 131.849 1.757.024 836,8% 46,8% 0,0% 0,3%
Grosseto 371.816 2.793.530 -12,2% 81,2% 0,1% 0,4%
Prato 708.646 15.004.861 -54,8% 14,0% 0,2% 2,2%
Perugia 5.354.665 1.314.472 1108,7% -42,0% 1,5% 0,2%
Terni 0 1.169.512 489,7% 0,0% 0,2%
Pesaro Urbino 229.387 4.776.575 -65,4% -1,6% 0,1% 0,7%
Ancona 585.745 4.008.743 -9,5% 47,7% 0,2% 0,6%
Macerata 2.562.993 2.682.181 -40,3% -25,6% 0,7% 0,4%
Ascoli Piceno 2.740.942 3.325.832 50,9% 30,9% 0,8% 0,5%
Viterbo 831 198.627 -77,7% -51,3% 0,0% 0,0%
Rieti 4.431 41.011 24,2% 0,0% 0,0%
Roma 7.272.425 8.603.743 19,5% 28,3% 2,0% 1,3%
Latina 2.104.305 3.205.645 13,5% -16,4% 0,6% 0,5%
Frosinone 88.234 14.281.224 17,2% -3,1% 0,0% 2,1%
L'aquila 6.814 49.855 0,8% 442,7% 0,0% 0,0%
Teramo 4.915.888 4.623.440 9,7% 22,1% 1,4% 0,7%
Pescara 110.710 1.992.622 -42,7% 200,0% 0,0% 0,3%
Chieti 6.127.890 5.137.465 10,4% 16,8% 1,7% 0,8%
Campobasso 14.617 51.836 -25,4% -96,9% 0,0% 0,0%
Isernia 807.111 110.587 4029,3% 375,9% 0,2% 0,0%
Caserta 330.077 1.622.584 23,1% 5,7% 0,1% 0,2%
Benevento 152.807 60.034 887,3% 0,0% 0,0%
Napoli 12.310.127 6.132.091 78,7% -20,8% 3,4% 0,9%
Avellino 2.564.086 445.319 31,7% 7,3% 0,7% 0,1%
Salerno 883.374 12.175.338 -53,2% 31,8% 0,2% 1,8%
Foggia 2.420.067 155.273 -5,7% 83,6% 0,7% 0,0%
Bari 8.880.191 2.513.503 15,7% 15,1% 2,5% 0,4%
Taranto 1.635.573 761.239 76687,5% -84,8% 0,5% 0,1%
Brindisi 85.436 1.501.176 -52,3% 189,0% 0,0% 0,2%
Lecce 7.187.466 1.517.412 91,3% 29,5% 2,0% 0,2%
Potenza 34.312 634.962 -68,1% -0,5% 0,0% 0,1%
Matera 0 65.271 286,6% 0,0% 0,0%
Cosenza 0 14.432 -100,0% -83,3% 0,0% 0,0%
Catanzaro 14.636 26.838 12,1% -70,1% 0,0% 0,0%
Reggio Calabria 275.124 14.425 -1,1% 17,3% 0,1% 0,0%
Crotone 0 110.799 113,7% 0,0% 0,0%
Vibo Valentia -100,0% 0,0% 0,0%
Trapani 105.679 2.178.073 42,7% -16,5% 0,0% 0,3%
Palermo 5.948.519 1.173.440 -24,4% 120,2% 1,6% 0,2%
Messina 534.507 3.029.523 -25,5% 283,5% 0,1% 0,4%
Agrigento 156.278 175.100 15,4% 1622,9% 0,0% 0,0%
Caltanissetta 344.700 93.219 366,9% -96,5% 0,1% 0,0%
Enna 0 115.261 -100,0% -53,4% 0,0% 0,0%
Catania 816.150 15.603.009 -44,0% -24,5% 0,2% 2,3%
Ragusa 2.186.274 565.896 -35,5% 2097,2% 0,6% 0,1%
Siracusa 515.272 57.572.694 -96,8% 24,3% 0,1% 8,5%
Sassari 1.447.515 60.254 22,6% -58,5% 0,4% 0,0%
Nuoro 0 61.200 -100,0% 102,9% 0,0% 0,0%
Cagliari 6.843.535 16.144.604 56,8% -23,9% 1,9% 2,4%
Oristano 0 110.000 -100,0% 0,0% 0,0%
altro 10.000 1.963.570 399,8% 0,0% 0,3%
Tot. Italia 360.612.985  
   
   
ASNM: AGENZIA SVILUPPO NORD MILANO È DIVENTATA L’AGENZIA DI SVILUPPO DELL’AREA METROPOLITANA DI MILANO  
 
 Sesto S. Giovanni, 1 marzo 2005 - Asnm, l’Agenzia di sviluppo locale che dal 1996 ha promosso e gestito, in collaborazione con le amministrazioni pubbliche del Nord Milano (Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Cinisello Balsamo e Bresso) la reindustrializzazione e il rilancio produttivo del territorio, è diventata la nuova Agenzia per la promozione economica dell’intera area metropolitana. La definizione del nuovo ambito territoriale di intervento, del nome e della missione è stata decisa venerdì pomeriggio dai Soci riuniti in Assemblea Ordinaria e Straordinaria, che hanno anche approvato l’aumento del capitale sociale e l’apertura a nuovi soci. Nella nuova società per azioni denominata Agenzia per la Promozione e lo Sviluppo Sostenibile dell’Area Metropolitana di Milano (in breve Agenzia Sviluppo Milano Metropoli) potranno entrare gli altri Comuni dell’area metropolitana di Milano, altri enti interessati a promuovere lo sviluppo economico e sociale del territorio. Tra gli attuali soci, avranno un peso maggiore la Provincia di Milano e la Camera di Commercio di Milano, mentre rimane invariata la partecipazione degli altri azionisti (Comuni di Cinisello, Cologno e Bresso, Finlombarda, Bcc di Sesto San Giovanni, Falck, Abb, Marcegaglia e Centro Edilmarelli). La nuova missione di Agenzia Sviluppo Milano Metropoli si concentrerà su cinque aree strategiche: Marketing territoriale: promozione del territorio a livello nazionale e internazionale, con particolare riferimento all’attrazione di investimenti esteri e di risorse qualificate, alla creazione di un’offerta turistica integrata, alla progettazione e realizzazione di strumenti e iniziative. Promozione di settori economici strategici: supporto e rilancio delle imprese milanesi di settori particolarmente rilevanti e strategici per l’area milanese, dalla net economy, informatica e telecomunicazioni, alle industrie creative. Realizzazione di progetti speciali: tra i primi progetti speciali che potrebbe avviare la nuova Agenzia ci sono la realizzazione di un Parco Audiovisivo Multimediale nel Nord Milano e la costituzione di un Polo Metropolitano dell’Innovazione, della Formazione e del Lavoro a Milano. Realizzazione di insediamenti produttivi: creazione di strutture destinate all’insediamento di artigiani e piccole imprese, sul modello dei distretti produttivi costruiti da Asnm a Sesto, Cologno e Bresso. Collaborazione alla definizione e alla gestione di strategie di governance e sviluppo dell’area metropolitana milanese. La nascita della nuova Agenzia Sviluppo Milano Metropoli si associa all’unanime riconoscimento del lavoro svolto e alla volontà di procedere alla valorizzazione delle competenze e delle sperienze accumulate da Asnm nel processo di rilancio economico e territoriale del Nord Milano.  
   
   
1° RAPPORTO NAZIONALE SULLE IMPRESE FEMMINILI  
 
Roma, 1 marzo 2005 - Essere donna e scegliere una vita alla guida di un'impresa molto spesso è ancora "un'impresa", ma sempre più donne ci credono e riescono a realizzare il loro sogno. A dispetto di una burocrazia giudicata troppo pesante, di un rapporto problematico con il credito, di pregiudizi e scetticismo ancora diffusi. E' questa, in sintesi, l'immagine che emerge dal Primo Rapporto nazionale sulle imprese femminili realizzato dal Ministero delle Attività Produttive e Unioncamere con il contributo di Asseforcamere. Il Rapporto indica una crescita significativa di donne che scelgono il percorso professionale dell'imprenditoria. Ammontano infatti al 23,5% delle imprese attive in Italia le aziende guidate da imprenditrici. La regione relativamente più "femminile" è il Molise, dove un'impresa su tre (il 32,3%) è gestita da donne. Le imprese femminili attive a fine dicembre 2003 si concentrano prevalentemente nei settori del commercio e dell'agricoltura (oltre 55 imprese su 100). Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/imprese_femminili/index.html  
   
   
FIERA MILANO SPA INCORPORA LA CONTROLLATA FIERA MILANO EXHIBITIONS SPA  
 
Milano, 1 marzo 2005 - Il Consiglio di amministrazione di Fiera Milano spa, riunitosi ieri, ha deliberato per atto pubblico la fusione per incorporazione della controllata al 100% Fiera Milano Exhibitions spa, che a sua volta detiene - come unica partecipazione - il 53% del capitale della società di organizzazione mostre Fiera Milano International spa. "Scopo dell'operazione - precisa in proposito l'amministratore delegato di Fiera Milano spa, Piergiacomo Ferrari - è appunto accorciare la catena di controllo su Fiera Milano International, in precedenza controllata da noi solo indirettamente". Le fasi preliminari della fusione hanno previsto che Fiera Milano spa, già in possesso del 50% più un'azione di Fiera Milano Exhibitions spa, rilevasse dal socio di maggioranza Fondazione Fiera Milano anche la quota rimanente della controllata, tramite l'esercizio di un'opzione call sulla quota in oggetto, ad essa concessa in data 8 novembre 2002. In pari data, Fiera Milano spa aveva esercitato tale opzione call, prevedendone l'esecuzione ed il regolamento del prezzo al 31 marzo 2005. Successivamente, allo scopo di dar corso alla fusione entro l'attuale esercizio, è stato concordato l'anticipo del trasferimento delle relative azioni al 14 gennaio 2005. L'importo riconosciuto a Fondazione Fiera Milano, calcolato in base alla formula contrattualmente concordata in precedenza tra le parti, ammonta a 19.190.000 euro e trova conferma in una stima aggiornata del valore economico della Società richiesta ad un esperto indipendente. Il prezzo sarà regolato - come previsto - il 31 marzo prossimo. Poichà Fiera Milano spa possiede il 100% di Fiera Milano Exhibitions, la fusione è caratterizzata dalle semplificazioni previste dal codice civile e recepite nello Statuto sociale ed avviene con annullamento delle quote della società incorporata, senza aumento di capitale e senza modifiche all'atto costitutivo della società incorporante. Quest'ultima aggrega al proprio tutto il patrimonio attivo e passivo di Fiera Milano Exhibitions spa, subentrandole in tutti i beni, impegni e obbligazioni. E' previsto che l'atto di fusione verrà stipulato entro la metà del prossimo mese di maggio e la fusione produrrà effetti contabili e fiscali dal 1° luglio 2004, data di avvio dell'esercizio in corso.  
   
   
ASTALDI : CDA APPROVA PROPOSTA DI INTERVENTO IN IMPREGILO PER 250 MILIONI DI EURO PATTO PARASOCIALE ASTALDI-GEMINA PER LA GOVERNANCE DI IMPREGILO  
 
Roma, 1 marzo 2005 - Il Cda di Astaldi ha approvato una proposta di intervento in Impregilo finalizzata al risanamento finanziario e all’incremento patrimoniale della società, con conseguente creazione di un’unica realtà imprenditoriale tra le due principali aziende italiane del settore fortemente competitiva sui mercati. La proposta di intervento prevede un impegno complessivo di Astaldi nel capitale ordinario di Impregilo per un importo di 250 milioni di euro, nell’ambito di un complessivo aumento di capitale di Impregilo di 600 milioni di euro articolato in due fasi, la prima delle quali avrà ad oggetto un aumento per euro 100 milioni riservato ad Astaldi, con le approvazioni di cui all’art. 2441 c.C.. Astaldi reperirà tali risorse mediante un aumento di capitale ordinario per 115 milioni di euro e per i residui 135 milioni di euro con finanziamenti. A tale riguardo Mcccapitalia Gruppo Bancario ha espresso la propria disponibilità a promuovere i relativi consorzi di garanzia. La proposta prevede altresì che tra Astaldi e Gemina venga sottoscritto un patto parasociale al fine di disciplinare il governo e l’indirizzo strategico di Impregilo, in linea con il complessivo disegno industriale e per stabilizzarne gli assetti proprietari. Le linee essenziali del patto parasociale proposto contengono anche le regole di governance di Impregilo, con la designazione del presidente della società da parte di Gemina e la designazione di vice presidente e amministratore delegato da parte di Astaldi. All’esito del complessivo aumento di capitale che sarà attuato in Impregilo, Astaldi diverrà azionista di riferimento e deterrà in quest’ultima una partecipazione rilevante, in relazione alla quale sottoporrà alla Consob apposita richiesta in merito all’applicabilità dell’esenzione da Opa previsto dall’art. 49, comma 1, lettera b del Regolamento N° 11971/99 il quale dispone che l’obbligo di offerta non sussiste qualora “l’acquisto è compiuto tramite sottoscrizione di un aumento di capitale in presenza di un piano di ristrutturazione del debito di una società quotata in crisi, comunicato a Consob e al mercato”. Ciò al fine di accertare che tale operazione, in relazione alle peculiari modalità e finalità con cui verrà realizzata, non integri un obbligo di Opa ai sensi degli artt. 102 e seguenti del D. Lgs. 58/98. La proposta è infatti subordinata al verificarsi della citata condizione di esoner nonché alla compatibilità dell’operazione con la normativa Antitrust ai sensi della L. 287/90. La proposta è subordinata, infine, all’esito positivo di una due diligence.  
   
   
SONAE IMOBILIÁRIA DIVENTA SONAE SIERRA: CAMBIO DI NOME E POSIZIONAMENTO PER LA SOCIETÀ SPECIALIZZATA IN CENTRI COMMERCIALI  
 
Milano, 1 marzo 2005 - Sonae Imobiliária, Società internazionale specializzata in centri commerciali, annuncia che sta cambiando il proprio nome a Sonae Sierra. La Società internazionale, con sede principale in Portogallo, che investe, sviluppa e gestisce centri commerciali e ricreativi in sei mercati europei e Brasile, crede che il cambio del proprio nome e il nuovo posizionamento riflettano meglio la sua visione internazionale e business strategy. Il nome Sonae Sierra verrà introdotto in tutti i mercati con effetto immediato. “Ci appassioniamo nel portare innovazione ed entusiasmo nell’industria dei centri commerciali e ricreativi ed il nuovo nome Sonae Sierra comunica meglio lo spirito che ci stimola all’interno della Società”, ha spiegato Alvaro Portela, Ceo. Negli ultimi 15 anni Sonae Sierra si è sviluppata fino a diventare una Società internazionale che possiede (direttamente o in comproprietà) oltre 30 centri commerciali in sei Paesi e gestisce oltre 5.900 contratti retail. Sonae Sierra, leader nello sviluppo e gestione di investimenti, ha ricevuto il maggior numero di premi internazionali di qualsiasi altra Società del proprio settore. Il suo Fondo Sierra è il più grande fondo immobiliare europeo specializzato in centri commerciali; in questo fondo partecipano oltre 20 partner tra cui alcune importanti istituzioni finanziare europee. “Siamo emozionati per il futuro”, ha continuato Alvaro Portela, “e desideriamo rassicurare i nostri partner, clienti e shoppers che intendiamo continuare ad impegnarci e a svilupparci creando valore ed opportunità attraverso un modello di business davvero internazionale.” Da oggi il nuovo nome e posizionamento verranno comunicati internamente ed esternamente attraverso importanti azioni di marketing tra cui meeting, conferenze e materiali informativi. La Società intende inoltre rassicurare tutti i suoi partner sul fatto che il cambiamento di nome e posizionamento sul mercato non comporteranno cambiamenti per quanto riguarda i contratti con i locatari e con gli investitori né per quanto riguarda l’impegno nella comunità. Il re-branding della Società avrà un impatto limitato sul pubblico in quanto i centri commerciali manterranno i loro nomi attuali.
Intervista con Ing. Álvaro Portela – Amministratore Delegato Sonae Sierra 1. Per quale motivo avete deciso di cambiare il vostro nome? In 15 anni di lavoro siamo riusciti a costituire una Società che opera con successo in 5 paesi europei ed in Brasile. Intendiamo creare un business veramente internazionale ed espanderci nei mercati nei quali operiamo dove avevamo bisogno di adottare un nome e un posizionamento più internazionale che meglio riflettano la natura multi-culturale del nostro business e la nostra filosofia come specialisti del settore dei centri commerciali. 2. Quali sono i valori che intendete trasmettere? Prima di tutto desideriamo trasmettere le nostre qualità come Società moderna ed innovativa che guarda al suo business con entusiasmo e desidera essere il miglior specialista internazionale di centri commerciali e ricreativi. Il nostro spirito innovativo, la qualità dei nostri progetti e la nostra posizione come punto di riferimento nell’investimento, sviluppo e gestione di centri commerciali sono stati ampiamente riconosciuti dal settore. Siamo stati, ad esempio, i primi a lanciare i centri a tema, i primi a sviluppare centri commerciali “verdi” che rispettano l’ambiente e siamo stati sicuramente i primi ad aver sviluppato efficacemente l’integrazione di una componente ricreativa all’interno di un centro commerciale. 3. Qual è il valore dell’investimento sul vostro cambio di nome? Considerando tutte le fasi del processo, e in particolare il programma di sviluppo sugli attributi interni della Società che si terrà quest’ anno, investiremo 1 milione di euro in totale. Riteniamo che questo investimento sia marginale rispetto ai benefici che questo processo porterà alla nostra immagine interna ed esterna. 4. Con l’uso della parola “Sierra”, nome tipicamente spagnolo, intendete sottolineare che ci sarà un rapporto più stretto con la Spagna? Il nome Sierra è stato scelto perchè volevamo mantenere un nome di origine latina che fosse facilmente pronunciabile in tutti i Paesi in cui operiamo. Avevamo inoltre già costituito il Fondo Sierra e sappiamo che in questo caso il nome Sierra ha funzionato efficacemente nei mercati internazionali. Abbiamo quindi deciso di chiamarci Sonae Sierra e di mantenere il brand Fondo Sierra per il nostro fondo immobiliare. E’ importante sottolineare che il nome non è l’aspetto principale del nostro cambiamento, ma lo sono gli attributi del nuovo brand e il posizionamento. 5. Come hanno reagito gli azionisti a questo cambio di immagine? Abbiamo presentato il nostro nome e il nostro posizionamento agli azionisti. Gli azionisti, leali alla “vision” e alle ambizioni della Società, hanno accettato con entusiasmo il nuovo approccio e il nuovo brand. 7. Quali sono i vostri mercati strategici? Le operazioni internazionali di Sonae Sierra sono fermamente consolidate. Attualmente Sonae Sierra possiede (direttamente o in comproprietà) oltre 30 centri commerciali in Europa e Brasile. La nostra strategia punta a raggiungere una posizione dominante e a consolidare la nostra presenza nei mercati nei quali siamo già un player rilevante. 8. Avete previsto l’apertura di nuovi centri commerciali quest’ anno? Dove? In Portogallo inaugureremo il Loureshopping. In Spagna, inaugureremo il Plaza Éboli (Madrid) e inizieremo a costruire il Plaza Mayor Shopping (Malaga); in Grecia inaugureremo il Mediterranean Cosmos; in Germania stiamo costruendo Alexa (Berlino) e in Italia inizieremo a costruire Freccia Rossa. Abbiamo attualmente 12 progetti in fase di sviluppo, per un totale di oltre 440.000 mq di Gla.
 
   
   
CTI ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI DEL QUARTO TRIMESTRE E DELL’INTERO ANNO 2004 L’ANALISI DEI DATI DELLO STUDIO REGISTRATIVO STELLAR 3 DI XYOTAX ATTESA PER LA PRIMA METÀ DI MARZO: UN POTENZIALE FATTORE DI GRANDE ACCELERAZIONE PER CTI  
 
Seattle e Bresso, 1 marzo 2005—Cell Therapeutics, Inc. Ha presentato i risultati finanziari del quarto trimestre e dell’intero anno 2004. I ricavi totali del quarto trimestre 2004 ammontano a 8,1 milioni di dollari rispetto ai 7,2 milioni di dollari del quarto trimestre 2003. Cti ha riportato una perdita netta per il quarto trimestre 2004 di 43,5 milioni di dollari (0,72 dollari per azione) rispetto ad una perdita netta di 36,7 milioni di dollari (1,09 dollari per azione) nello stesso periodo del 2003. I ricavi totali dell’intero anno 2004 ammontano a 29,6 milioni di dollari rispetto ai 24,8 milioni di dollari del 2003. Nell’anno 2004 Cti ha riportato una perdita complessiva di 252,3 milioni di dollari, compresi 87,4 milioni di dollari di costi non monetari di ricerca e sviluppo derivanti dalla fusione con Novuspharma, rispetto ad una perdita di 130 milioni di dollari nel 2003. La società ha chiuso l’anno 2004 con circa 116 milioni di dollari in disponibilità liquide, investimenti a breve ed interessi da ricevere. I ricavi netti di vendita di Trisenox del quarto trimestre 2004 sono stati di 6,4 milioni di dollari rispetto ai 6,6 milioni di dollari dello stesso periodo del 2003. Cti aveva precedentemente annunciato un’aspettativa di minori ricavi di vendita per l’anno 2004, a seguito dell’introduzione di un farmaco concorrente. La società prevede ricavi netti di vendita di Trisenox di circa 29 milioni di dollari nel 2005 dato che, nello stesso periodo, la struttura commerciale della società sarà impegnata nella preparazione del potenziale lancio di Xyotax. “Abbiamo fatto dei grandi progressi nel 2004, sotto tutti gli aspetti del nostro business. Ci aspettiamo adesso di raccogliere i frutti di questo sforzo visto che ci prepariamo ad analizzare i risultati dei tre studi di fase Iii di Xyotax nel tumore polmonare con l’obiettivo di presentare una nuova domanda di registrazione (New Drug Application, Nda) negli Stati Uniti nella seconda parte dell’anno” ha dichiarato James A. Bianco, M.d., Presidente e Amministratore Delegato di Cti. “Con l’attenzione di tutti puntata su Xyotax è facile che il mondo finanziario si dimentichi che abbiamo anche il pixantrone, il cui studio registrativo nel linfoma aggressivo presenta il potenziale di una analisi intermedia dei dati verso la fine di quest’anno: questo ci potrebbe consentire di presentare un’altra Nda nel 2006. Con un solido portafoglio di nuovi prodotti oncologici e con una nutrita serie di milestone di grande importanza, siamo convinti che questo anno sarà foriero di grandi evoluzioni per Cti”. Highlight del 2004 Cti e Novuspharma S.p.a., società biofarmaceutica italiana, hanno completato la propria fusione; forte presenza di Cti in Europa, solide risorse finanziarie, grande esperienza di sviluppo e ampio portafoglio prodotti in cui è confluito il pixantrone, atttualmente in fase Iii di sviluppo clinico. Cti ha allargato la sua presenza commerciale in Europa grazie all’assunzione di personale altamente specializzato. Questa struttura commerciale ci consente di disporre della massa critica necessaria per incrementare le vendite di Trisenox nei maggiori mercati europei. ·Cti ha siglato un accordo di sviluppo clinico con il Gynecologic Oncology Group (Gog) per uno studio di fase Iii con Xyotax su pazienti affetti da tumore ovarico. Il disegno dello studio registrativo di Xyotax nel tumore ovarico è stato concordato con il Gog, che condurrà lo studio e sarà lo sponsor dello studio stesso. Cti ha collaborato con il Gog nella presentazione dello Ind (Investigational New Drug) nonchè alla richiesta per la procedura Spa (Special Protocol Assessment) presso la Fda. Cti ha iniziato uno studio registrativo di pixantrone nel linfoma non-Hodgkin (Nhl) aggressivo. Il disegno e i parametri fondamentali dello studio sono stati accettati dalla Fda secondo la procedura Spa. Il pixantrone ha ottenuto da Fda la procedura di esame accelerata (fast track designation) per il trattamento del Nhl recidivato e aggressivo. Cti ha iniziato due studi di fase I/ii con il Ct-2106; il primo è uno studio su pazienti affetti da tumore colon-rettale metastatico in combinazione con 5-fluorouracile e/leucovorina mentre il secondo è uno studio in agente singolo nel tumore ovarico. L’ufficio Brevetti Americano ha approvato un brevetto che consente di estendere l’esclusiva di mercato di Trisenox dal 2007 al 2018. Cti ha completato l’arruolamento dei due studi di fase Iii denominati Stellar 2 e 4 per Xyotax. Questi studi sono i più grandi studi mai condotti nel tumore polmonare non microcitoma in seconda linea ed in pazienti con performance status 2 (Ps2) rispettivamente. Cti ha raccolto risorse finanziarie per circa 64 milioni di dollari attraverso un aumento di capitale diretto a investitori istituzionali. Cti ha siglato un accordo finanziario e di servizi con Pharmabio Development, la divisione che si occupa di accordi strategici di Quintiles Transnational, Corp. Che prevede la cessione di royalty e servizi clinici sulla base di una percentuale delle vendite nette di Trisenox.  
   
   
TUTELA VITTIME DI FALLIMENTI IMMOBILIARI  
 
Roma, 1 marzo 2005 - Il 18 febbraio 2005 il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto legislativo per tutelare i diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili per i quali sia stato chiesto il permesso di costruire (e che siano ancora da edificare) o la cui costruzione non sia ancora ultimata ovvero siano in attesa del rilascio del certificato di agibilità. Si tratta di una disciplina di tutela per chi abbia acquistato un immobile ancora da costruire, per chi abbia stipulato un contratto (compreso quello di leasing) che consenta il trasferimento della proprietà o della titolarità di un diritto reale di godimento su un immobile da costruire. La tutela riguarda anche chi, sebbene non socio, abbia assunto obbligazioni con una cooperativa edilizia per ottenere l'assegnazione in proprietà di un immobile da costruire. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/vittime_fallimenti_immobiliari/index.html  
   
   
CONVEGNO PER I PRODUTTORI E I FORNITORI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE SULLA “DIRETTIVA 2002/95/CE” (RESTRICTED HAZARDOUS SUBSTANCES) LIMITAZIONE ALL’USO DI SOSTANZE PERICOLOSE  
 
 Milano, 1 marzo 2005 - Entro luglio 2006 tutti i produttori e i fornitori di apparecchiature elettriche ed elettroniche vendute in Europa dovranno uniformarsi alle disposizioni sancite dalla Direttiva 2002/95/Ce dell’Unione Europea in materia di limitazione all’uso di sostanze pericolose (Rohs), riguardante in particolare 6 sostanze (Piombo - Cromo - Mercurio bifenili polibromurati - Cadmio - Eteri di difenile polibromurati). Ai sensi della Direttiva Rohs, i produttori devono essere in grado di dimostrare la presenza di livelli minimi delle diverse sostanze ritenute pericolose. La mancata conformità a tale normativa comporterà delle ripercussioni immediate, tra cui gravi sanzioni pecuniarie, danni alla reputazione del marchio e persino rischi di natura penale. Ul International Italia con il patrocinio di associazioni rappresentative di importanti settori di mercato coinvolti nella Direttiva organizza una giornata informativa, il 22 marzo 2005 alle ore 13.30 presso l’Hotel Villa Torretta, Via Milanese, 3 di Sesto San Giovanni (Mi), per fornire testimonianze, soluzioni e tutte le informazioni utili a chiarire i requisiti della Direttiva stessa, gli adempimenti in carico alle Aziende coinvolte, e le possibili soluzioni ad oggi disponibili. Al fine di fornire un’ampia ed esaustiva panoramica sull’argomento e sulle problematiche ad esso connesse, il convegno è stato studiato in modo da coinvolgere tutte le figure rappresentative di questo nuovo scenario. Dalle istituzioni che argomenteranno il decreto per il recepimento della direttiva, alle associazioni di categoria che esporranno esigenze e aspettative dei diversi settori di mercato e dei consumatori, allo studio di un caso aziendale meritevole di attenzione fino alla presentazione di un programma che aiuti le aziende a rispettare i severi requisiti previsti dalla Direttiva. Interverranno: Marcello Manca General Manager Ul International Italia; Carlo Guglielmi Presidente Assoluce/federlegno Apertura Lavori e Indirizzo di Saluto; Fabrizio De Poli Commissione Tecnico Scientifica Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Decreto di Recepimento Direttiva 2002/95/Ce tra Italia ed Europa; Roberto Cattaneo Studio Legale Associazione A.n.i.m.a. I Componenti soggetti alla Rohs per l’Industria Meccanica; Maurizio Iorio Presidente Andec Rohs e Rae due Direttive inscindibili; Claudia Chiozzotto Comitato Associazione Altroconsumo La Tutela del Consumatore; Dario Zaninelli Politecnico di Milano I Sistemi Elettrici, la Sicurezza e l’Impatto sulla Direttiva Rohs; Carlo Tomaselli Project Manager Gruppo Electrolux Il Caso Electrolux; Terenzio Facchinetti Rohs Directive Manager Ul International Europe; Rita Chiodini Engineering Ul International Italia Rscs: La Soluzione Ul. Moderatore: Marcello Manca General Manager Ul International Italia Apertura lavori ore 14.00 Chiusura lavori ore 18.30  
   
   
AUSTRIAN IN MIGLIORAMENTO ANCHE IN UN CONTESTO DIFFICILE EBIT IN MIGLIORAMENTO +10,9% DI TRAFFICO GRAZIE ALLA STRATEGIA DI SPECIALIZZAZIONE RIDUZIONE DEL COSTO PER UNITÀ E DEL DEBITO NETTO  
 
Vienna, 1 marzo 2005 – La strategia di specializzazione sull’Europa Centrale e dell’Est (denominata Focus Est) e nella regione Asia/pacifico, supportata da offensive di mercato a livello globale, hanno generato una crescita annuale del traffico passeggeri del 10,9% e un aumento del coefficiente di riempimento medio dei voli di linea che si è attestato al 72,2%. Concentrando l’attenzione sul contenimento dei costi, che ha portato alla riduzione del 6,6% nel costo per unità, l’azienda è riuscita a registrare un Ebit rettificato in linea con le previsioni, che erano state rivisitate a novembre a causa del notevole aumento del costo del carburante e dell’eccesso di capacità offerta al mercato nell’ultimo trimestre dell’anno. Rispetto al 2003, l’Ebit rettificato è salito da 4,2 milioni di Euro a 10,5 milioni. L’ebit è cresciuto di 16,1 milioni attestandosi a 79,4 milioni. L’utile ante imposte è salito nel 2004 a 53,4 milioni di Euro, rispetto ai 25,7 milioni del 2003. “Anche se la sovrattassa sul carburante che abbiamo gradualmente applicato a partire da maggio ha in parte coperto gli alti costi aggiuntivi che ci siamo trovati a sostenere, non è bastata a bilanciare completamente l’impennata di tali costi”, ha dichiarato nella sua relazione annuale Vagn Soerensen, Ceo del Gruppo Austrian Airlines. “Siamo riusciti a portare avanti la nostra espansione sul mercato fino al quarto trimestre dell’anno quando, la nostra crescita ha subito un certo rallentamento a causa dell’eccesso di capacità offerta in Europa. Nello sforzo di contrastare questa tendenza, da novembre abbiamo temporaneamente ridimensionato la nostra offerta. Per il 2005 ci aspettiamo una equilibrata crescita a livello generale del 5% nella disponibilità di posti per km.” “La nostra strategia di specializzazione andrà avanti in futuro senza perdere alcuno slancio, anche se le condizioni per operare rimarranno difficili come negli ultimi mesi. Manterremo il nostro sistema di traffico orientato a Est e a Ovest in modo equilibrato e aggressivo nei confronti del mercato e continueremo ad aumentare i servizi sul lungo raggio, in particolare sull’Asia, cogliendo le opportunità del mercato. Sta per iniziare la terza fase della ristrutturazione del Gruppo, che è la più difficile, ma sono fiducioso su tutte le sfide che verranno, grazie all’impegno e allo spirito dei nostri dipendenti.”  
   
   
PRECISAZIONI COMANDANTI EUROFLY E LE OSL  
 
Milano, 1 marzo 2005 - In relazione a notizie di stampa in merito a possibili azioni di sciopero in Eurofly, i comandanti Eurofly e le Osl degli assistenti di volo Eurofly Anpav e Avia comunicando che, oltre a non essere in previsione le azioni di sciopero preannunciate, al contrario sono in corso incontri con l'azienda volti alla soluzione delle tematiche inerenti.  
   
   
BERLUSCONI: "NIENTE SUPERBOLLI, STUDIAMO INCENTIVI"  
 
Rozzano, 1 marzo 2005 - Silvio Berlusconi boccia definitivamente l'idea di un superbollo per le auto più inquinanti, ipotizzata a suo tempo dal ministro dell'Ambiente Altero Matteoli, e conferma invece che il governo sta lavorando a incentivi per le vetture "rispettose dell'ambiente". In un'intervista al mensile "Quattroruote", il premier affronta tutti i temi legati all'automobile: dai blocchi del traffico ("sono provvedimenti tampone, ma a volte si rendono necessari, così com'è stata necessaria le legge sul fumo") alla Fiat ("sono convinto che ce la farà: sta reagendo bene, con modelli azzeccati come la 'Panda', una vettura splendida"), dalla sicurezza ("la patente a punti è un successo, ma non basta: bisogna lavorare sulle automobili, rendendo obbligatori dispositivi come il controllo di stabilità") al Ponte sullo Stretto di Messina ("soldi spesi bene, daremo ai siciliani la libertà di spostarsi in Italia e in Europa al cento per cento"). Berlusconi risponde anche alle accuse di chi trova inopportuno che il premier si sposti a bordo di berline straniere ("capita di utilizzare le vetture disponibili, ma la presidenza del Consiglio adesso ha in dotazione una Maserati 'Quattroporte', la mia preferita") e racconta quali sono state le auto della sua vita: "Mio padre era un lancista convinto, ma i miei ricordi più belli sono legati a una splendida Fiat '500' che comprai per 495 mila lire con i miei primi risparmi di studente-lavoratore, che vendeva bigini e cornici d'arte".  
   
   
NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO E NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN BORGHI TRASPORTI SPEDIZIONI  
 
Milano, 1 marzo 2005 – Borghi Trasporti Spedizioni, Azienda leader a livello nazionale nel trasporto, nella distribuzione e nella gestione di apparecchiature ad alta tecnologia, ha affidato la carica di Amministratore Delegato ad Alessandro Pimpinella e ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione. La nomina di Alessandro Pimpinella ad Amministratore Delegato è avvenuta conseguentemente alla creazione del nuovo Consiglio di Amministrazione, che avrà il compito di gestire con grande professionalità Borghi Trasporti Spedizioni, soprattutto dopo la fusione, avvenuta a gennaio 2005, con Sioli & Fontana, Società interamente dedicata alle attività di logistica per le aziende. Alessandro Pimpinella da sempre ha collaborato con aziende che si occupano di logistica e di distribuzione. La sua esperienza professionale è maturata negli anni attraverso incarichi sempre più rilevanti in importanti società come Tecnologistica e Ttl Take The Lead, Società quest’ultima nella quale ha ricoperto l’incarico di Amministratore Delegato. Di rilievo anche l’attività di Tempory Manager svolta per Ge.m.a.c., Società specializzata in consulenza di Alta Direzione, per cui ha sviluppato diversi progetti, sempre nell’ambito dei flussi logistici ed organizzativi, a favore di grosse aziende a carattere nazionale. Il nuovo Cda di Borghi, oltre che dall’Amministratore Delegato Alessandro Pimpinella, è composto da: Francesco Zitoli – Presidente di Borghi Trasporti Spedizioni; Giovanni Zitoli – Consigliere; Piergiorgio Zitoli – Consigliere; Carlo Trio – Consigliere. “La mia nomina giunge in un momento chiave - ha dichiarato Alessandro Pimpinella, Amministratore Delegato di Borghi - dopo cioè la fusione avvenuta con Sioli & Fontana. Grazie a questa operazione di aggregazione infatti, Borghi aumenta la propria presenza nel mercato, riconquistando nuovamente un importante ruolo di leader nello scenario della logistica distributiva dei prodotti ad alto contenuto tecnologico. Il mio impegno si concentrerà nell’offrire ai nostri partner e ai nostri clienti un supporto concreto volto, da una parte, a far crescere la domanda degli utenti e, dall’altra, a facilitare la commercializzazione dei nostri servizi, implementandoli in relazione ai nuovi scenari che si stanno delineando nell’intera filiera logistica. La situazione che si è creata, infatti, vedrà sempre più coinvolto l’operatore logistico anche su attività che fino a ieri erano ad appannaggio, o delegate, alla struttura interna delle stesse aziende produttrici. La missione di Borghi, in primo luogo, è e rimane quella dell’operatore specializzato”.  
   
   
UNIFICAZIONE TERNA-GRTN: FIRMATO L’ACCORDO LA VALORIZZAZIONE DEL RAMO D’AZIENDA È PARI A 180 MILIONI DI EURO  
 
Roma, 1 marzo 2005 – Terna e il Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale hanno sottoscritto ieri il contratto per il trasferimento a Terna delle attività di trasmissione e dispacciamento del Grtn così come indicato dal Dpcm dell’11 maggio 2004. Il contratto è finalizzato all’integrazione della proprietà e della gestione della Rete di Trasmissione Nazionale (Rtn) dell’energia elettrica. Il ramo d’azienda oggetto di trasferimento include circa 580 risorse, e comprende le attività: di dispacciamento, ovvero la gestione dei flussi immessi e prelevati sulla Rtn per bilanciare la domanda e l’offerta di energia elettrica; di programmazione e sviluppo, ovvero la definizione dei programmi di investimento per il potenziamento della Rtn. Le parti hanno concordato un prezzo pari a 68,3 milioni di euro per la cessione del ramo d’azienda, al netto di circa 112 milioni di euro di debiti commerciali verso Terna. La valorizzazione complessiva del ramo di azienda trasferito è dunque pari a 180 milioni di euro. Lehman Brothers è stato advisor del Grtn nell’operazione. La data di efficacia dell’unificazione tra proprietà e gestione della Rtn verrà fissata a valle del verificarsi di tre condizioni sospensive : la nuova concessione da parte del Ministero delle attività produttive per lo svolgimento delle attività di trasmissione e dispacciamento dell’energia elettrica; l’approvazione, da parte del Ministero delle Attività produttive e dell’Autorità per l’energia, del codice di trasmissione, dispacciamento, sviluppo e sicurezza della rete (cosiddetto “Codice di Rete”) previsto dal Dpcm; il rilascio da parte dell’Autorità Antitrust del parere favorevole all’operazione. Il Presidente Carlo Andrea Bollino e l’Ad Luca d’Agnese hanno commentato: “Oggi è stato compiuto un passo decisivo verso l’unificazione della proprietà e della gestione della Rete di Trasmissione Nazionale, operazione che assicurerà una maggiore efficienza, sicurezza e affidabilità del sistema elettrico”. I vertici del Grtn hanno espresso soddisfazione anche “per aver realizzato un’altra azione di sviluppo del settore elettrico, nell’ambito della missione affidataci dal Governo”.  
   
   
ACAM SPA: SAFE PLANT SBARCA NEL LEVANTE LIGURE  
 
Milano, 1 marzo 2005 - La Safe Plant s.R.l., specializzata nella manutenzione e gestione delle reti tecnologiche, e controllata dalla spezzina Acam s.P.a. Si è aggiudicata una commessa del valore di Euro 818.500,00 relativa alla manutenzione, biennale, delle reti ed impianti di distribuzione gas nei territori gestiti, nel Levante Ligure, da Italgas. Safe Plant, che conta circa 70 dipendenti, gestirà le manutenzioni delle reti e degli impianti in concessione ad Italgas nei territori comunali di Carrara, Aulla, Pontremoli, Fivizzano, Podenzana, Villafranca, Licciana Nardi, Casola Lunigiana e svolgerà il servizio di reperibilità notturno e festivo. Specializzata nel settore, Safe Plant è già impegnata in analoga attività in 26 comuni del Padovano comprendenti anche la zona termale di Abano, Battaglia Terme e Montegrotto Terme, a Mantova e in altre zone del centro nord Italia.  
   
   
"IL CAUCASO: UNA FRONTIERA EUROPEA?"  
 
Milano, 1 marzo 2005 - Il prossimo 7 marzo alle ore 17.00 l'Ispi, in collaborazione con l'Associazione per lo Studio in Italia dell'Asia centrale e del Caucaso (Asiac), promuoverà una Tavola Rotonda dal titolo: "ll Caucaso: una frontiera europea?" Interverranno: Antonella Deledda, Camera dei Deputati, sezione rapporti con l'Ue; Aldo Ferrari, Ispi e Università Ca' Foscari di Venezia; Luca Zarrilli, Università di Pescara. Www.ispionline.it  
   
   
INTEGRAZIONE INTERCULTURALE: IL MODELLO “BITONTO-INTEGRA” ALL’AVANGUARDIA IN ITALIA  
 
 Bitonto 1 marzo 2005 - Nasce in Puglia un modello all’avanguardia in Italia per l’accoglienza e l’integrazione di rifugiati, richiedenti asilo e persone con protezione umanitaria. Lo Sportello Bitonto Integra, da tempo impegnato in questo settore, ha messo a punto e sperimentato un modello innovativo e integrato di approccio al problema dell’inserimento sociale, lavorativo e alloggiativo di richiedenti asilo. Un modello che parte dall’analisi delle esigenze (etniche, culturali, politiche e religiose) e delle condizioni di provenienza (grado di istruzione e condizioni sociali di partenza) dei profughi che arrivano in Puglia dal sud del mondo. Caso per caso, storia per storia, persona per persona. Martedì 1 Marzo a partire dalle ore 9.30, presso la Sala Stampa Della Provincia Di Bari, questo metodo verrà illustrato nell’ambito di un Workshop Nazionale interamente dedicato a questa esperienza dal titolo “Parliamo Di Integrazione – metodologie, buone prassi e strumenti” e organizzato dal Comune di Bitonto, dall’Arci Puglia e dal Progetto Integra con il Patrocinio della Provincia di Bari. Un modello, organizzato per ambiti d’intervento, che verrà illustrato nei tre momenti in cui è diviso il workshop: Istituzioni e politiche migratorie (il diritto di cittadinanza), Formazione e accompagnamento al lavoro (il diritto all’occupazione), Modelli di integrazione per l’accoglienza e le politiche abitative (il diritto alla casa) Interverranno: gli Assessori Provinciali coinvolti nel progetto, Occhiofino, Sisto e Acquaviva, i responsabili nazionali dei Tavoli lavoro e casa del progetto nazionale Serrano e Reggiani, il Sindaco di Bitonto Pice, i rappresentanti delle associazioni e delle cooperative coinvolte nel progetto Integra (Arci, Acli, Sunia, Cir, Auser, Cna), i rappresentanti dei Centri per l’impiego della provincia di Bari, il dirigente del Comune di Torino Samperi che entrerà nella seconda fase di Integra. Coordinano Prof. Vito Masciale, Comune di Bitonto e Livia Cantore responsabile del progetto. Lo Sportello Integra, realizzato nel giugno 2005 dal Comune di Bitonto all’interno dell’iniziativa comunitaria Equal, è tra i primi (il secondo dopo Catania) sportelli Informativi al Sud specializzati per Rifugiati e Richiedenti Asilo. Il progetto Integra, si propone di creare le condizioni per l’accesso al lavoro di Rifugiati e Richiedenti Asilo, di favorirne l’accoglienza e integrazione nella società italiana e di valorizzare le differenze culturali. Lo scorso 23 febbraio Intergra ha attivato a Bitonto il primo Centro Interculturale Provinciale, dei quindici previsti in provincia di Bari dalla Prefettura, di Bari.  
   
   
RICERCATORI DUPONT TRA I COAUTORI LO STUDIO SUL COMPORTAMENTO DEL VETRO STRATIFICATO INCRINATO RICEVE UN RICONOSCIMENTO DEL SETTORE  
 
Milano, 1 marzo 2005 - Lo studio "Mechanical Response of Cracked Laminated Plates" (Comportamento meccanico del vetro stratificato incrinato), tra i cui coautori figura il Dott. Stephen J. Bennison, della business unit di Dupont Glass Laminating Solutions, ha ricevuto il riconoscimento dell'Asme (American Society for Mechanical Engineers), l'associazione americana degli ingegneri meccanici. Il Dott. Bennison e' stato insignito, insieme agli altri coautori di questo studio risalente al 2002, il Dott. Anand Jagota (all'epoca anch'esso impiegato presso Dupont), il Professor Sunil Saigal e il Dott. Muralidhar Seshadri (allora membri del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale della Carnegie Mellon University di Pittsburgh), dell'Orr Award 2004 per il contributo dato alla letteratura in merito alle ricerche su frattura e cedimento. La ricerca oggetto del documento ha notevolmente contribuito ad accrescere le capacita' di Dupont Glass Laminating Solutions nel campo della modellizzazione per una miglior comprensione e progettazione del vetro stratificato. Le lastre di vetro stratificato vengono utilizzate per applicazioni nel settore architettonico e dei trasporti per aumentare l'integrita' strutturale, la sicurezza e le prestazioni acustiche. Il comportamento meccanico dei laminati a seguito di una frattura del vetro, ad esempio la loro capacita' di assorbimento dell'energia dei proiettili e la rigidita' residua, determina la loro utilita' in numerose applicazioni. Questo studio fornisce un quadro per l'analisi dell'influsso combinato delle proprieta' dell`interstrato e delle proprieta' del vetro, in grado di fornire indicazioni per la progettazione di vetri stratificati. Il modello analitico e la tecnica di simulazione descritti nel documento possono costituire degli utili strumenti per la progettazione delle strutture in vetro stratificato a livello di determinazione della probabilita' di cedimento dello strato di vetro. Questa informazione viene quindi utilizzata per generare i modelli di frammentazione che hanno le maggiori probabilita' di verificarsi a seguito dell'incrinatura del vetro. Lo strato polimerico e le modalita' d'adesione vetro-polimero possono essere dimensionati per soddisfare un criterio di resistenza residua. Questa tecnica e' inoltre utile per valutare la resistenza residua dei laminati danneggiati e deciderne l'eventuale sostituzione. L'orr award, assegnato da Asme, e' stato istituito in memoria di Leighton Orr, i cui approfondimenti sulle caratteristiche del vetro incrinato gli sono valsi la fama nazionale nel settore negli Stati Uniti. Socio a vita di Asme, ne ha fatto parte per oltre 60 anni. E' stato responsabile dei test fisici presso il Ppg Industries Research Laboratory di Pittsburgh per infine ritirarsi dall'attivita' nel 1972. Ha continuato a lavorare in qualita' di consulente fino al febbraio 2004, gestendo in totale oltre 900 incarichi.