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Notiziario Marketpress di
Venerdì 15 Aprile 2005 |
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USA / LE SETTE REGIONI DELL’OREGON (2): M.HOOD/COLUMBIA RIVER GORGE E WILLAMETTE VALLEY
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M.Hood/Columbia River Gorge è una regione di alti e bassi, dai 3.425 metri di altezza del Monte Hood alla pianura del Columbia River Gorge. Alcuni dei più bei paesaggi dell’Oregon si trovano proprio qui; non a caso l’area fu nominata National Scenic Area (l’unica dello Stato) nel 1986. Il Monte Hood, la cima più alta delle Cascade Peaks, domina sul suggestivo fiume Columbia e l’intera vallata sottostante. Il suo ghiacciaio è ideale per sciare e fare snowboard tutto l’anno; scendendo lungo i pendii vulcanici si trovano invece le ricche vallate coltivate a pere, pesche, ciliegie, albicocche, mele. Nella zona, definita appunto National Scenic Area, sono concentrate alcune delle più importanti cascate d’alta quota dell’Oregon che si riversano sul fiume Columbia regalando paesaggi da cartolina. La Columbia River Gorge si snoda per 136 chilometri lungo l’impetuoso fiume Columbia tra dense foreste, vegetazione lussureggiante e viste spettacolari. Sentieri e percorsi conducono a un punto dove sono concentrate diverse cascate fra cui Horsetail, Bridal Veil e Multnomah che rendono la zona una delle più visitate dello Stato. La gola costituisce inoltre un ambiente ideale per gli amanti del windsurf che si divertono a sfidare l’impetuoso fiume Hood. Uno dei modi migliori per esplorare la gola è percorrere l’Historic Columbia River Highway, considerata una prodezza architettonica quando fu costruita all’inizio del XX secolo (fu la prima strada moderna del Pacific Northwest). Si passa per Vista House at Crown Point, costruita nel 1917 per celebrare il completamento della costruzione della strada e oggi dotata di un visitors center affacciato sulle gole. Dopo dieci anni di lavori, sono stati completati diversi tratti della strada precedentemente abbandonati per la costruzione della Interstate 84 e che oggi sono diventati percorsi ideali per passeggiate a piedi o in bicicletta e per esplorare flora e fauna locali. Chi desidera percorrere la Pacific Crest Trail, a Cascade Locks, trova uno degli accessi più facili di tutto il percorso. Il percorso, lungo 4.185 chilometri che tra Messico e Canada attraversa Sierra Nevada e Cascade Range, si sviluppa per oltre 700 chilometri in Oregon: da Ashland attraversa la Interstate 5, poi le Siskiyou Mountains, Cascades, Crater Lake, altre cime e cascate e infine il fiume Columbia a the Locks. Questa regione, a un’ora e mezza d’auto da Portland, ospita il Timberline Lodge dedicato al Presidente Franklin Rooswelt nel 1937 ed è un paradiso per gli sportivi in tutte le stagioni; ci sono piste per lo sci alpino e lo sci di fondo, per lo snowboard, sentieri per passeggiare o andare in bicicletta, zone per pescare e per campeggiare. WILLAMETTE VALLEY - Per le migliaia di pionieri giunti qui attraverso l’Oregon Trail, questa ricca e verde valle fu come raggiungere la terra promessa. La valle prende il nome dal fiume che la attraversa ed è circondata dalle catene montuose Coast Range e Cascades. Città storiche e cittadine fondate più di 100 anni fa da emigranti di tutto il mondo, si trovano un po’ in tutta la regione anche se quest’area è più nota per la sua agricoltura, con coltivazioni che vanno dalle verdure ai fiori, dalle noci al luppolo. I visitatori, oggi, vengono qui per approfittare della quantità pressoché inesauribile di svaghi e divertimenti offerti dalle città in continuo sviluppo o per visitare la “country wine”, che sta guadagnando sempre più consensi a livello internazionale per la produzione di vini pregiati come il Pinot Nero, il Pinot Grigio e il Riesling. Nel cuore della Willamette Valley scorrono i fiumi Santiam, McKenzie e Willamette che nell’Oregon occidentale costituiscono le zone più interessanti per il kayaking, le passeggiate, i giri in barca o in bicicletta, la pesca a mosca, i campeggi. Un tratto della valle lungo le fiancate occidentali della Cascade Range è stata nominata “wild and scenic” per la panoramicità, la bellezza della natura e la trasparenza delle sue acque. Chi visita il lago Waldo, situato alla sorgente North Fork del fiume Willamette, resterà stupito per l’alone di mistico che lo circonda. Il lago offre ottime opportunità per andare in barca e canoa. Il Silver Falls State Park si estende per oltre 8000 acri tra sentieri, aree da pic-nic e una decina di casate fra le quali si distingue South Falls con una caduta di 54 metri. Nel parco ci sono percorsi per andare a cavallo, per fare jogging e per andare in bicicletta. Lungo il Diamond Creek Falls Trail, che parte dall’area pic-nic di Salt Creek, a ovest del passo di Willamette, si possono vedere altre cinque cascate. Nella regione di Corvallis si trova William Finley National Wildlife Refuge, un’area protetta formata da zone agricole, colline boschive e wetlands, habitat di oche canadesi, anatre, fagiani, quaglie, cervi. A ovest di Corvallis si trova Mary’ Peak, il punto più alto della Coast Range. Le praterie sommitali punteggiate da fiori selvatici si raggiungono percorrendo sentieri battuti. Belle panoramiche sulla Casade Range a est e sull’oceano a ovest. Un gigantesco abete Douglas di 500 anni e un cedro rosso dell’ovest danno il benvenuto ai visitatori lungo il Delta Old Growth Trail. Abeti e abeti canadesi di 1000 anni e con un diametro di 3 metri, si trovano nella Opal Creek Wilderness Area presso la sorgente del Little North Fork del fiume Santiam. A circa 88 chilometri a est di Eugene si estende Clear Lake, ossia la sorgente del fiume McKenzie. Qui gli escursionisti possono percorrere un facile sentiero di 8 chilometri intorno al lago mentre i subacquei possono esplorarne i suoi fondali. Clear Lake costituisce il punto di partenza del McKenzie River National Recreation Trail che si sviluppa lungo il fiume e attraversa suggestive cascate fra cui Sahalie Falls (43 metri di altezza), Koosah Falls (24 metri) e Tamolitch Falls (18 metri). www.traveloregon.com - www.lcbo.net |
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USA / LE SETTE REGIONI DELL’OREGON (4): L’OREGON ORIENTALE
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L’Oregon Orientale rappresenta più del 50% del territorio dell’Oregon. Scarsamente popolato, costituisce uno dei più vasti spazi aperti di tutto lo Stato. Qui ci sono chilometri e chilometri di strade punteggiate da caratteristiche cittadine,i solchi lasciati sul terreno da migliaia di carri dei pionieri diretti a ovest lungo l’Oregon Trail, i moderni cowboys impegnati nei round up e il centro John Day per conoscere davvero tutta la storia dell’Oregon attraverso gli occhi dei nativi. E’ una regione per gli amanti dell’avventura e delle esplorazioni, tra paesaggi dalle tinte acquarello e i toni del deserto. Oregon nord-orientale: chi visita il John Day Fossil Beds, uno dei più ricchi siti fossili del mondo, potrà tornare indietro nel tempo di 44 milioni di anni e scoprire gli antichi rifugi dei primi abitanti dell’Oregon, ossia cavalli a tre dita, tigri dai denti a sciabola, cani preistorici. Chi ama l’archeologia può curiosare negli scavi della scuola superiore locale oppure apprendere osservando l’incredibile quantità di reperti estratti dagli archeologi nelle formazioni incluse nell’area di 14.000 acri che è monumento nazionale e che include tre zone: Clarino, Shee Rock e le Painted Hills, note per le mille sfumature e i cui strati colorati sono vivaci più che mai. Nelle vicinanze scorre il John Day River, uno dei fiumi più lunghi degli Stati Uniti privo di opere di arginamento il che lo rende un paradiso per praticare il rafting con lunghissimi percorsi senza interruzioni. Questa via d’acqua offre viste suggestive ed è adatta per escursioni rilassanti, per chi desidera campeggiare, pescare o dedicarsi al birdwatching. E poi c’è Hells Canyon, un posto ancora completamente incontaminato. Si tratta della gola più profonda tagliata da un fiume in Nord America con un salto di oltre 2 chilometri e mezzo dal suo punto più alto, He Devil Peak, che si trova in Idhao. Tagliato dall’impetuoso Snake River, il canyon è lungo 241 chilometri. Altre aree lambite dal fiume per un totale di 652.000 acri, costituiscono la Hells Canyon National Recreational Area. Questa riserva offre 1.450 chilometri di sentieri per escursioni, una ricchissima flora selvatica che sboccia in primavera e percorsi per il rafting. Sopra Hells Canyon e ai confini con l’Idhao, si trovano le Wallowa Mountains, note anche come la “Svizzera del Nord America”. Qui si estendono la Wallowa-Whitman National Forest e la Eagle Cap Wilderness Area con i loro alti laghi alpini e le valli di origine glaciale. Si possono fare escursioni e raggiungere i 2.500 metri del monte Howard per dare un’occhiata alle vette che toccano i 3.000 metri e per godere di belle viste del lago Wallowa. Tra Pendleton e La Grande, si stagliano le frastagliate Blue Mountains con le vette Rock Creek e Straberry Mountain, quest’ultima così chiamata per le fragole selvatiche che crescono lungo Straberry Creek, zona un tempo setacciata alla ricerca d’oro. Nelle Walloma e Blue Mountains si possono fare escursioni e lama trekking, dedicarsi al birdwatching, pescare, fare campeggio, sci di fondo e camminate sulla neve oppure andare in barca; chi vuole andare in canoa o kayak, potrà farlo nel Grande Ronde River, molto apprezzato anche dai rafter professionisti. Inoltre, i pescatori che cercano la trota arcobaleno, qui troveranno un ottimo posto in quanto il fiume è protetto per garantire la presenza di questa e altre varietà ittiche. Chi desidera osservare gli animali può visitare la Umatilla National Wildlife Refuge lungo il fiume Columbia in quanto offre tra le vaste concentrazioni di uccelli acquatici che svernano o migrano come anatre, scriccioli, gufi e oche canadesi. Oregon sud-orientale: non ci sono ne’ voli, ne’ treni, ne’ autobus per arrivare qui. Siamo nel bel mezzo di un altipiano deserto, in un vasto insieme di paludi e specchi d’acqua chiamati Malheur National Wildlife Refuge, dove ogni anno, nello stesso periodo, si radunano migliaia di uccelli durante il loro volo migratorio verso nord: oche delle nevi, gru, cigni della tundra, uccelli canterini, pivieri ed aironi. Poco importa se non si è appassionati etologi: quando migliaia di uccelli si levano in volo insieme con un solo grande frastuono, la voce di un uomo appare insignificante. E occasioni per provare emozioni come questa ce ne sono poche al mondo… A Steens Mountain, che si leva oltre i 2.700 metri di altitudine nel deserto del sud est dell’Oregon, si trova la più ampia faglia del Nord America che ospita oltre 75 specie rare di piante, pecore delle Montagne Rocciose, aquile reali e i mustang selvatici Kiger, un armento che si ritiene discendere dai mustang che gli Spagnoli importarono nel continente nel XVII secolo. Dalla montagna si può osservare Alvord Desert, il letto di un antico lago prosciugato che offre un insolito paesaggio frastagliato con dune di sabbia, sorgenti di vapore, e vegetazione che cresce nonostante il sale. Al Malheur National Wildlife Refuge, creato dal presidente Roosevelt dopo la scomparsa degli ultimi esemplari di airone bianco, vengono ad abbeverarsi migliaia di uccelli provenienti da tutti gli Stati Uniti per le sue acque fresche. L’area di ben 185.000 acri ospita anche 225 specie di uccelli ed altri animali ed è uno dei posti migliori della regione per osservare gli uccelli. Nella zona è possibile visitare anche Diamond Craters, una delle conformazioni vulcaniche basaltiche più articolate degli Stati Uniti e nota per la scuderia di Peter French, costruita fra il 1870 e 1880, una testimonianza della radicata tradizione di allevatori di quest’area. Ma uno dei segreti meglio custoditi in Oregon per quanto concerne le meraviglie della geologia, la vita selvatica e le gemme semipreziose, si trova nella Owyhee River Recreational Area. Molti dicono che con il suo spettacolare canyon e i magnifici colori, lo scenario del fiume Owyhee sembra quello dello Utah meridionale ma con molti meno turisti. Il fiume Owyhee, con le sue rapide impegnative, è la meta ideale per chi cerca emozioni in kayak o per il rafting. Agli escursionisti piacerà sicuramente Leslie Gulch, un canyon di 8 chilometri nel tratto più basso del fiume Owyhee, un’area protetta e habitat ideale per la pecora delle Montagne Rocciose e rare specie di piante. Lungo le pareti del canyon si trovano formazioni vulcaniche, scritture e artefatti dei Nativi americani mentre lungo il sentiero si possono raccogliere le pietre nazionali dell’Oregon (Thundereggs). Nelle vicinanze si trova anche la Jordan Valley dove si alternano diverse conformazioni geologiche quali i Jordan Craters e i promontori a picco color gesso chiamati Pillars of Rome. Chi ama la geologia, inoltre, può dare un’occhiata a Abert Rim, la più ampia faglia a cielo aperto del Nord America; si estende per 762 metri e si possono notare delle incisioni in pietra che confermano la presenza di insediamenti umani già 11.000 anni fa. Sotto Abert Rim si trova l’omonimo lago, il terzo lago di acqua salata del Nord America nonché luogo di ritrovo per molti uccelli. Chi preferisce andare a cavallo, fare un’escursione, fotografare o semplicemente godersi la natura, può visitare Christam Valley. Oltre ai suoi 15.000 acri di dune sabbiose, ospita la Lost Forest, 9.000 acri di maestosi pini che riescono a crescere nel bel mezzo del deserto, ad est della valle. Si possono ammirare antiche iscrizioni al Picture Rock Pass e visitare Fort Rock, un promontorio di tufo che si innalza un centinaio di metri sopra il deserto e definito come pietra miliare. Da scavi effettuati nei pressi di Fort Rock nel 1938, sono emersi un centinaio di frammenti e sandali legati da corteccia di artemisia celati sotto un mucchio di ceneri originatesi in tempi remoti dal Monte Mazama. Si è così stabilito che anche qui i primi insediamenti umani risalgono a 7.000 anni fa. Le migliori opportunità per osservare la flora e la fauna dell’Oregon centro-meridionale, tuttavia, si possono trovare visitando l’Hart Mountain Antilope Refuge che con i suoi 275.000 acri offre l’habitat ideale per antilopi, pecore delle Montagne Rocciose, cervi, coyote, aquile ed altre specie. Proprio per garantire che l’habitat non venga compromesso, fin dal 1936 non è consentito il pascolo del bestiame in questa riserva. www.traveloregon.com - www.lcbo.net |
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SLOVENIA / NEL SEGNO DEL MEDIOEVO
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La Slovenia è una nazione decisamente moderna e progredita, proiettata al futuro (possiede ad esempio una delle maggiori diffusioni di internet d’Europa), ma è anche al tempo stesso assai legata al proprio passato ed alle tradizioni antiche. Ogni occasione è quindi buona per rievocare qualcosa e la partecipazione del pubblico risulta sempre assicurata. In qualche località le rievocazioni storiche hanno preso talmente piede da diventare dei veri e propri avvenimenti, in grado di richiamare pubblico anche dall’estero. E’ il caso della Giostra cavalleresca di Erasmo, che si svolge da una decina d’anni nel singolare castello di Predjama vicino a Postumia la penultima domenica di agosto, ma anche delle giornate medievali che hanno luogo con il nome de “Il sentiero di Venere” in diverse cittadine storiche slovene come Kamnik, Skofja Loka, Celje e Lubiana. Tutto deriva dal famoso poema epico semiautobiografico “Il percorso di Venere”, scritto nel 1227 dal nobile cavaliere stiriano Ulrich von Lichtenstein, molto conosciuto e apprezzato anche in Slovenia. Ulrich era un personaggio assai noto e importante: possedeva tre castelli, fu giudice e governatore della Stiria, uomo d’arme ed erudito di corte, uno dei massimi cantori dell’amor cortese in lingua tedesca e grande viaggiatore. Nel libro narra, tra realtà e fantasia, per mezzo di 1850 strofe di ottave di un viaggio compiuto da Venezia a Vienna attraverso Friuli, Carniola, Pannonia, Boemia, Carinzia, Stiria e Austria, per partecipare a tornei cavallereschi ove ricoprirsi di gloria e di premi, per provare il proprio valore alla sua amata. Ma, per bizzarra scelta, Ulrich partecipava alle giostre vestito da donna e con il nome di Venus e aveva per insegne la fiaccola dell’amore e la freccia di Cupido. Superfluo ricordare che i tornei erano una delle maggiori occasioni di divertimento e di socializzazione dell’epoca, come pure un importante momento di scambio di merci e di idee. Ulrich-Venus partecipò a diversi tornei anche in cittadine e castelli della Slovenia, e oggi queste località si riallacciano idealmente a quei giorni e a quegli avvenimenti con apposite rievocazioni storiche, in programma il 10 e 11 giugno a Kamnik, il 25 giugno a Skofja Loka, il 21 agosto a Predjama, il 27 agosto a Celje e il 10 e 11 settembre nel castello di Lubiana. A Skofja Loka, ad esempio, assieme alla sfilata storica dei personaggi in costumi dell’epoca, preceduta da araldi, banditori, sbandieratori, tamburini e musici, ai combattimenti cavallereschi alla spada, ai giochi d’arme con ascia e mazza, ai tornei di tiro con l’arco e la balestra, si svolgono anche un mercatino medioevale con dimostrazioni di antiche arti e mestieri, concerti di musica del tempo, esibizioni di balli, danze e cori e pranzi con cucina secondo i canoni e gli ingredienti dell’epoca, con ampio corollario di giocolieri, mangiafuoco, trampoli, teatranti, indovini e spettacoli di marionette. E chi non si comporta bene viene messo alla gogna dalle guardie ed esposto al pubblico ludibrio. A Celje invece, oltre a sfilate e tornei, è particolarmente attivo il mercatino medievale allestito sotto le mura del castello che domina la città, dove vedere all’opera fabbricanti di maioliche, liutai, sarti, vetrai, erboristi, stampatori, tessitori, armaioli, venditori di idromele e coniatori di monete con cui pagarsi il pranzo a base di bue, maiale e oche cotti allo spiedo come un tempo e annaffiati da buon vino. Oltre ai soliti mercatini e alle rievocazioni degli antichi mestieri, nel prato antistante lo scenografico castello medievale di Predjama si svolge il Torneo cavalleresco di Erasmo, giochi e competizioni a piedi e a cavallo in onore del nobile cavaliere Erasmo Lueger che nel XV secolo, novello Robin Hood carniolano, osò sfidare l’autorità imperiale asburgica depredando i ricchi per dare ai poveri, forte dell’imprendibilità assicuratogli dal suo arroccato maniero in grado di resistere a ogni attacco o assedio. Maggiori informazioni sulle singole manifestazioni possono richieste all’Ufficio del Turismo Sloveno in Italia, info@slovenia-tourism.it www.slovenia.info |
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LA GERMANIA CON ‘EMOZIONI SICURE’ NEL CUORE DI MILANO
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La Camera di Commercio Italo-Germanica promuove un’attività di valorizzazione dell’immagine della Germania, organizzando, dal 25 aprile all’8 maggio 2005, presso laRinascente Duomo (a Milano) uno “spazio” dedicato a prestigiosi partner tedeschi. ‘Germania –emozioni sicure’ è lo slogan dell’iniziativa. Insieme alla Camera, partecipano alla manifestazione BMW, BOSCH, Deutsche Bank, Berval, Ente Nazionale Germanico per il Turismo. Sono partner di settori diversi, ma tutti ugualmente emblematici di una Germania sorprendentemente ricca, in termini di qualità e di valori. Saranno riuniti in un unico contesto, per comunicare non solo i propri contenuti, ma anche un concetto condiviso: accanto alla Germania “classica” (quella associata ai valori di sicurezza, affidabilità, tecnologia…), esiste una Germania “inconsueta”, che è sinonimo di bellezze naturali e artistiche, stile e raffinatezza, piacere ed emozione. Ogni partner sarà presente con un proprio stand e con personale qualificato a disposizione del pubblico per l’intera durata dell’evento, che si svolgerà al 2° piano del grande magazzino di corso Vittorio Emanuele. Alcune anticipazioni: nell’ambito della manifestazione, Deutsche Bank proporrà la sua completa offerta di prodotti destinata sia alla clientela privata, dai giovani alle famiglie, sia al target business, dai commercianti alle piccole e medie imprese. Particolare enfasi verrà riservata al servizio Private Banking, che assicura alla clientela un rapporto esclusivo e dedicato. BMW presenterà l’emozione del viaggio attraverso le nuove R1200ST e R1200RT; BOSCH presenterà la tecnologia ESP (Programma Elettronico di Stabilità) tramite un simulatore (uno dei tre esemplari esistenti in tutto il mondo!) che, avvalendosi di due sedili, uno schermo e occhiali speciali, farà provare le sensazioni di un vero e proprio test drive! L’Ente Nazionale Germanico per il Turismo proporrà vacanze di grande prestigio. E, dulcis in fundo, Berval offrirà ai visitatori, gratuitamente, assaggi di vini e di specialità tedesche… www.ahk-italien.it |
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IO VADO IN SRI LANKA… IL TOUR
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I 250 fortunati che sono riusciti ad aggiudicarsi un posto in prima fila in occasione di ‘Io vado in Sri Lanka’, potranno scoprire - tra il 28 aprile e il 3 maggio - alcuni dei punti più suggestivi dell’isola. Dopo l’arrivo a Colombo il viaggio proseguirà alla volta di Habarana e Sigiriya, dove, la famosa rocca, chiamata anche la “Roccia del Leone” o il “Castello Celeste”, svetta per 350 metri al di sopra della fitta vegetazione per offrire ai visitatori uno spettacolo unico con le sue pareti a strapiombo su cui si possono ancora ammirare gli affreschi delle fanciulle di Sigiriya. L’ascesa alla fortezza richiede una certa fatica, fatica che però è indubbiamente ripagata dal panorama di cui si gode dalla sommità. E per rimanere in un’atmosfera quasi irreale il percorso procede per Gal Vihara, il tempio di roccia dove si stagliano 4 imponenti statue del Buddha, una delle quali, lunga ben 14 metri, rappresenta il famoso Buddha sdraiato. L’atmosfera mistica dei templi perdura anche nel corso di un evento speciale, una cerimonia appositamente organizzata con il contributo della popolazione locale: un momento di grande comunione spirituale che unirà tutti, al di là delle differenze di razza, di cultura, di religione. Il viaggio di scoperta continua poi alla volta della zona collinare per ammirare i templi di Dambulla, templi scavati nella roccia dove calma e pace si respirano a pieni polmoni, per arrampicarsi sulla parete rocciosa fino alle grotte interamente dipinte con le immagini del Buddha, e dove sono custodite ben 48 statue del dio e diversi reliquari. Prima di tornare a Colombo il viaggio farà tappa a Kandy, meta di grande importanza storica e religiosa, meta di numerosi pellegrinaggi per ammirare il tempio del Dente di Buddha; e a Pinnawella per visitare l’Orfanotrofio degli elefanti. |
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DANIMARCA / VENERDI 15 APRILE 2005 APRE TIVOLI, OMAGGIO AD ANDERSEN
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Oggi venerdì 15 aprile 2005 il famoso e storico parco divertimenti nel cuore di Copenaghen, TIVOLI, apre i suoi cancelli per la 162a stagione. I cancelli rimarranno aperti fino al 25 settembre, quando chiuderà la stagione estiva. Giardino, parco divertimenti, posto dove cenare e centro culturale: il Tivoli è un simbolo nazionale, oltre a essere uno dei luoghi d'incontro preferito dai copenaghesi e dagli avventori della città. NOVITÀ DELL'ANNO - Come molti ormai sanno, il 2005 è l'anno dei festeggiamenti per il bicentenario della nascita del poeta danese Hans Christian Andersen. Andersen visitò Tivoli numerose volte e così il parco divertimenti gli dedica uno degli spettacoli più incredibili e magici di quest'anno: il 14 maggio verrà inaugurato uno spettacolo dedicato al poeta danese: ‘A Tivoli Fairytale’, uno spettacolo ricco di luci, musica, acrobati e molta magia (tutti i giorni tranne il venerdì). Forse non tutti però sanno che Hans Christian Andersen aveva 38 anni quando Tivoli aprì nel 1843, e che frequentava George Carstensen, il fondatore del parco di divertimenti, con il quale fece anche dei viaggi. Il 15 agosto 1843 prese parte all’inaugurazione di Tivoli. Intervenne anche a un grande festeggiamento per Carstensen al Tivoli l’11 ottobre 1843. Prendendo grande ispirazione dai padiglioni e dai giardini cinesi, scrisse in soli due giorni la fiaba “Nattargalen” (‘L’Usignolo’). ANDERSEN OGGI AL TIVOLI – “Il Baule Volante”: Tivoli ha dedicato ad Andersen una passeggiata a cavallo. Il Baule Volante raffigura 32 scene tratte dalle fiabe di Hans Christian Andersen. Bisogna indovinare quali fiabe sono mentre si gusta la cavalcata e ci si lascia coinvolgere da questo affascinante mondo. “Amore nel bidone della spazzatura”: nel luglio del 2001 si celebrò la prima rappresentazione di un nuovo balletto pantomima intitolato Kærlighed i Skarnkassen (‘Amore in un bidone della spazzatura’) ispirato alle fiabe di Hans Christian Andersen ‘Il colletto' (Flipperne), ‘L’ago da rammendo’ (Stoppenålen) e ‘I fidanzati’ (Kjærestefolkene). Il balletto pantomima combina le tre fiabe di Andersen in un’unica pantomima con un unico comune denominatore: la vanità. Sua Maestà la Regina Margrethe II ha la responsabilità artistica delle scenografie in stretta collaborazione con il coreografo e produttore del balletto pantomima Dinna Bjørn. James Price è il coordinatore e l’arrangiatore delle musiche, e la rappresentazione è basata su musiche danesi attuali. La Regina Margrethe ha una particolare passione per il Teatro delle Pantomima e quando Sua Maestà visita Tivoli, spesso coglie l’occasione per assistere a una rappresentazione. ‘Amore nel bidone della spazzatura’ è stato in calendario ogni estate dal 2001 – e lo sarà anche nel 2005. Quest'anno si aggiunge anche un nuovo balletto che si basa sulla fiaba di Andersen ‘Pollicina’. Il balletto omonimo sarà rappresentato per la prima volta il 14 luglio e le sue rappresentazioni proseguiranno fino al 1 settembre. Prezzo d’ingresso al Tivoli: DKK 68 (adulti), DKK 35 (bambini 3/13 anni). www.tivoli.dk |
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KENYA / A POCHI CHILOMETRI DA NAIROBI, DAL 1979 ESISTE IL GIRAFFE CENTRE. QUESTO SANTUARIO DEDICATO ALLE GIRAFFE, PROMOSSO DALLA AFRICAN FUND FOR ENDANGERED WILDLIFE KENYA, è APERTO A TUTTI COLORO CHE DESIDERANO AVERE UN INCONTRO RAVVICINATO, UN TêTE-à-TêTE CON L’AFRICA PIù SELVAGGIA
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Si chiamano Iddi, Sandy, Doc, Jock, Laura, Kelly, Betty… non sono discendenti delle tribù maasai dai nomi occidentalizzati, né guide locali per un safari nella natura, ma ugualmente vi aspettano per insegnarvi ad amare il Kenya, per incantarvi con l’intensità dei loro occhi. Sono le giraffe Rothschild, un tempo a rischio di estinzione e ora sane e salve grazie al Centro dell’African Fund for Endangered Wildlife Kenya, poco distante da Nairobi. L’A.F.E.W. Centre, è un’organizzazione non governativa e no-profit, fondata da Betty e Jock Lesile-Melville nel 1979 per preservare una particolare specie di giraffa (Rothshild) tipica della regione Ovest del Paese, divenuta rarissima a causa dell’introduzione dell’agricoltura in territori prima selvaggi. Un progetto ben riuscito in grado di moltiplicare gli esemplari dai 130 degli anni Settanta agli odierni 300 e di attirare turisti e appassionati desiderosi di vedere da vicino uno degli abitanti più insoliti della savana. Una visita al centro è molto più di un semplice safari o di un tour in uno zoo, è un’immersione nella natura, in contatto con la fauna, in un microcosmo protetto e sotto l’attenta guida di un personale specializzato, perché lo scopo dell’organizzazione è, sì, quello di preservare la biodiversità, ma consiste anche nell’educare la popolazione locale e gli stranieri al rispetto delle regole ecologiche e ambientali. E la sensibilizzazione passa attraverso gli occhi di queste splendide creature, ogni ospite nel centro, infatti, ha la possibilità di dare da mangiare alle giraffe, salendo su apposite piattaforme. A dimostrazione che non si tratta di una semplice attrazione turistica, per attirare forestieri in cerca di emozioni nuove, l’A.F.E.W. apre le sue porte soprattutto a scolaresche e a gruppi di bambini keniani per programmi didattici che includono camminate nella foresta e letture. www.giraffecentre.org - www.magicalkenya.com |
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USA / NEW YORK: NUOVI SPETTACOLI E GRANDI SUCCESSI IN SCENA A BROADWAY
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La primavera di quest’anno a Broadway si annuncia particolarmente ricca: in scena, tra i diversi spettacoli, l’esilarante Monty Python’s Spamalot, Julius Caesar con Denzel Washington, The Glass Menagerie con Jessica Lange e Christian Slater, oltre ai successi di sempre come Il fantasma dell’Opera, Chicago, Lion King e Mamma Mia. NUOVI SPETTACOLI A BROADWAY - I fan dei Monty Python si divertiranno assistendo al musical Monty Python’s Spamalot, fra cavalieri senza gamba, topi assassini e noci di cocco, in scena dal 17 marzo a Broadway. Adattamento del film Monty Python and the Holy Grail, un classico inglese, Spamalot racconta la leggenda di Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda e della loro ricerca del Santo Graal. Nel musical, Tim Curry interpreta Re Artù, David Hyde è Sir Robin e Hank Azaria Lancillotto. Un altro classico adattato a musical è Dirty Rotten Scoundrels (in scena dal 3 marzo) basato sul film del 1988 dallo stesso titolo. Lo spettacolo, con Jonh Lithgow e Norbert Leo Butz, racconta di due truffatori che vivono sulla costa francese: uno è un ladruncolo che raggira donne, l’altro un cortese e raffinato mago della truffa che si guadagna da vivere sempre ingannando le signore, ma con stile e notevoli risultati. I successi del re del rock & Roll Elvis Presley sono protagonisti del nuovo musical All Shook Up (in scena dal 24 marzo). L’opera si ispira da lontano alle commedie di Shakespeare A Midsummer Night’s Dream e Twelfth Night, e presenta grandi successi come Heartbreak Hotel, Burning Love, Love Me Tender, Can't Help Falling in Love, Jailhouse Rock, Blue Suede Shoes, A Little Less Conversation, Hound Dog, Don't Be Cruel, e naturalmente All Shook Up Freshly Squeezed (in scena dal 23 marzo) è un monologo interpretato da Jackie Mason e ispirato a una vacanza prolungata in Florida. Lo spettacolo si incentra, tra gli altri argomenti, sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, frodi nel mercato azionario, processi di personaggi famosi e politica. La ripresa del musical del 1966 Sweet Charity è uno sguardo divertente, commovente e delicato sulle disavventure della dance-hostess Charity Hope Valentine (in scena dal 21 aprile) con Christina Applegate e grandi canzoni come If My Friends Could See Me Now e Big Spender. Kathleen Turner e Bill Irwin sono i protagonisti del classico di Edward Albee Who’s Afraid of Virginia Woolf? (in scena dal 20 marzo). Riflessione dalle sfumature sarcastiche sul matrimonio e sulle relazioni d’amore, Who's Afraid of Virginia Woolf? ha lasciato il segno nella storia del teatro con il suo pionieristico debutto nel 1962. Un altro classico nuovamente a a Broadway è The Glass Menagerie di Tennessee Williams, un successo del 1945 (in scena dal 22 marzo), con Jessica Lange e Christian Slater. L’opera del 1987 di Robert Harling, Steel Magnolias, con Delta Burke, Christine Ebersole e Rebecca Gayheart, è sui palcoscenici di Broadway dall’inizio di aprile, così come il grande classico On Golden Pond, le cui origini risalgono al 1979. NON SOLO BROADWAY - The Musical of Musicals - The Musical! (in scena dal 10 febbraio) vuole essere una satira del “musical” come genere teatrale: la storia si dirama in cinque musical diversi, di cui ognuno rappresenta uno stile distintivo di vari maestri della forma, da Rodgers e Hammerstein a Stephen Sondheim. Altar Boyz (in scena dal 1 marzo) è un nuovo musical che racconta di una band di ragazzi cristiani e di un ragazzo ebreo in cerca della loro grande occasione nella Grande Mela. Lo spettacolo Woman Before a Glass (in scena dal 10 marzo) segue i grandi successi e le profonde delusioni della leggendaria Peggy Guggenheim, la Grande Dame dell’arte che trascorse la sua vita sostenendo e amando i più grandi artisti del ventesimo secolo. NON SOLO MUSICAL - Nel nuovo dramma di Stephen Belber, For Reele, un afroamericano esce di prigione, assolto da un omicidio avvenuto 18 anni prima, e diventa il favorito nella corsa al senato locale – finché il suo passato non viene a galla (in scena fino al 24 aprile). Il divertentissimo Moonlight and Magnolias immagina David O. Selznick che dirige Gone with the Wind e si trova ad aver bisogno di un nuovo manoscritto, subito (in scena fino al 24 aprile). In Dessa Rose, basato sul celebre romanzo di Sherley A. Williams, due donne risolute, una di colore e l’altra di razza bianca, stringono inaspettatamente amicizia prima della Guerra Civile del Sud (in scena fino al 9 maggio). Il premio Oscar Denzel Washington lascia il grande schermo per il palcoscenico in Julius Caesar di Shakespeare (in scena dal 3 aprile al 12 giugno) e il classico A Streetcar Named Destre di Tennessee Williams (dal 26 aprile al 3 luglio) ritorna a Broadway con Natasha Richardson e John C. Reilly. PROSSIMAMENTE - Tra le prossime rappresentazioni che andranno in scena a Broadway alla fine della primavera e in estate: Chitty Chitty Bang Bang, Lennon, The Light in the Piazza, The Pillowman, After the Night and the Music, Glengarry Glen Ross. Gli spettacoli che invece debutteranno più tardi nel prossimo autunno e inverno includono A Chorus Line, Jerry Springer – The Opera, Lestat, The Odd Couple, The Pajama Game, Princesses, The Mambo Kings, e Zanna! Maggiori informazioni si possono trovare sui siti www.broadway.com o www.theatermania.com I GRANDI SUCCESSI - Mentre ogni nuova stagione presenta produzioni teatrali nuove ed inedite, alcuni spettacoli di grande richiamo non hanno mai lasciato Broadway e riscuotono un continuo successo di pubblico, come Phantom of the Opera, Chicago the Musical, Lion King, Beauty & the Beast e Mamma Mia! Altri successi in città sono titoli come Blue Man Group, Forbidden Broadway, The Donkey Show, I Love You, You’re Perfect, Now Change e Tony ‘N’ Tina’s Wedding. Nuovi e toccanti sono invece Menopause the Musical e The Killing Kompany. Per acquistare i biglietti degli spettacoli più richiesti di Broadway e off-Broadway si può visitare il sito ufficiale del turismo di NYC & Company: www.nycvisit.com/theatertickets Una volta arrivati a New York, al NYC’s Official Visitor Information Center (810 Seventh Ave. at 53rd Street, 212-484-1222) si possono trovare coupon di sconti per diversi spettacoli, oltre a guide della città, mappe, brochure, MetroCard, e consigli per visitare la città. Per dettagli e informazioni sulle trame di musical e spettacoli: www.theatermania.com - www.broadway.com |
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FINLANDIA, IL PICCOLO MONDO DEI MOOMINS. A TAMPERE, LE OPERE ORIGINALI DI TOVE JANSSON DEL PERIODO 1947-1959 NELLA MOSTRA “WHAT’S THIS”. PER GRANDI E PICCINI...
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Nel centro di Tampere, vivace cittadina situata nella regione dei Laghi finlandesi, si trova una casa dove tutti i visitatori sono i benvenuti, grandi o piccoli che siano. E’ la Casa dei Moomins, i più popolari personaggi del fumetto in Finlandia. La “Valle dei Moomins”, aperta al pubblico nel 1987, si basa sui libri e sui disegni originali di Tove Jansson che ha “creato” i Moomins e il loro fantastico mondo immaginario negli anni ’50. A quei libri e disegni è dedicata la raccolta “Valle dei Moomins”, una collezione distaccata del Museo d'arte di Tampere, situata nei locali della biblioteca civica, uno dei punti di maggior interesse della città. La perla della raccolta è la Casa dei Moomins, dipinta in azzurro, ha cinque piani ed è alta due metri. Proprio come una vera casa, al suo interno c’è tutto: un piccolo capolavoro in miniatura in cui è nascosto un tesoro, e dove non mancano un passaggio segreto e un faro sempre acceso. Fino al 2007 è in scena la mostra “What’s This” che metterà in primo piano strisce comiche originali della collezione firmata Tove Jansson, copertine e disegni a matita realizzati tra il 1947 e il 1959. Il vivace umorismo e l’acuto senso critico nel cogliere aspetti della vita quotidiana attraggono soprattutto l’interesse degli adulti. L’accattivante grafica dei protagonisti rimane irresistibile per tutti i bambini. A supporto della mostra, il libretto “What’s This?”, scritto e pubblicato da Mirja Kivi, raccoglie le simpatiche creazioni appartenenti alla collezione 1947-1959 della Jansson. Fino al 2007 accanto all’esposizione dedicata alle strisce comiche, prosegue “Islands of Fantasy”, attualmente la principale mostra permanente. www.tampere.fi/muumi |
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FRANCIA / ULTIME DISCESE SULLE NEVI DEL MONGINEVRO. APERTI FINO AL 24 APRILE GLI IMPIANTI DEL COMPRENSORIO SUL CONFINE ITALO/FRANCESE. SKI-PASS AL PREZZO SPECIALE DI 18 EURO AL GIORNO
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Grazie alle abbondanti nevicate degli ultimi giorni e alle favorevoli condizioni climatiche, la stazione sciistica del Montgenèvre, sull’omonimo confine italo/francese a 1.860 metri d’altitudine e a sole tre ore l’auto da Milano, offre condizioni ottimali per dare l’addio alla stagione invernale con gli “sci ai piedi”. Aperti fino al 24 aprile 2005, gli impianti del Monginevro danno accesso ad oltre il 40 per cento delle piste del comprensorio ancora in funzione che, grazie alle provvidenziali nevicate degli ultimi giorni, offrono fino a 60 cm di neve fresca a quota 2.600. Per le ultime due settimane della stagione un’offerta da non perdere: ski-pass giornaliero al prezzo speciale di 18 euro. La particolare posizione geografica della stazione, consente agli sciatori di godersi splendide giornate di sole in indimenticabili paesaggi innevati. Dalle cime fino a 2.700 m si succedono chilometri e chilometri di piste imbiancate dalle quali ammirare incantevoli panorami sulle vallate del massiccio dell’Oisans e del Queyras. E per il dopo sci il mese di aprile è ricco di appuntamenti a Monginevro. Fino al 16 Aprile il primo Festival di Magia con spettacoli di maghi e illusionisti, giochi di prestigio e tanto divertimento ogni pomeriggio e sera. Fino al 18 Aprile, nella sala del Forum serate peruviane con proiezione gratuita del documentario sulla spedizione “Cordillère Blanche” realizzato da quattro alpinisti delle Haute-Alpes che la scorsa estate hanno attraversato a piedi la catena montuosa toccando ben 8 cime. www.montgenevre.com |
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