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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Aprile 2005
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L'UE FINANZIA IL PIÙ IMPONENTE PROGRAMMA SULL'IMMUNOTERAPIA  
 
Bruxelles, 21 aprile 2005 - Uno dei progetti del Sesto programma quadro (6Pq) è alla guida della ricerca avanzata sulle cellule staminali, il cui obiettivo è aumentare le possibilità di sopravvivenza in pazienti che hanno subito un trapianto di midollo osseo. Durante lo scorso anno, il progetto Allostem ha riunito più di 50 gruppi di ricerca scientifica e clinica provenienti da 19 diversi paesi, nell'intento di modificare il trattamento della leucemia e aumentare in maniera significativa le possibilità di sopravvivenza di molti pazienti. "Il progetto ha dato risultati sbalorditivi", afferma Alejandro Madrigal, direttore scientifico presso l'Anthony Nolan Trust, e coordinatore del progetto. "Siamo più avanti di quanto sperassimo. Uno dei maggiori aspetti positivi è l'attiva collaborazione presente in Europa. Rispetto agli Usa, l'Europa è molto più produttiva, ha un livello più alto di cooperazione ed è più aperta di mentalità". Il progetto Allostem ha beneficiato di un finanziamento della Commissione europea di otto milioni di euro, la sovvenzione più elevata che l'Ue abbia mai concesso a un programma sull'immunoterapia. Nonostante negli ultimi 30 anni siano stati compiuti importanti progressi nel trattamento della leucemia, il trapianto di midollo osseo, o trapianto ematopoietico di cellule staminali, è ancora l'unica terapia completamente efficace nella cura di questa malattia. Tuttavia, alcuni pazienti e determinate condizioni non sono ritenuti idonei al trapianto, a causa del rischio di complicazioni postintervento. Allostem si avvarrà delle recenti scoperte che mostrano come tali rischi possano essere ridotti in misura significativa, in modo da effettuare trapianti di midollo più sicuri ed efficaci. "Riducendo il rischio di malattie post-trapianto, il programma Allostem avrà un enorme impatto sul piano sociale e consentirà di curare in futuro un numero maggiore di adulti e bambini. Questo comporterà un miglioramento dell'assistenza sanitaria e lo sviluppo di nuovi farmaci, il che inciderà in misura straordinaria sulla terapia in tutto il mondo", affermano i partner del progetto. Allostem sarà incentrato sullo sviluppo di nuove tecnologie nel campo del trapianto di cellule staminali e nel passaggio di queste nuove tecnologie ad applicazioni cliniche. Date le ampie implicazioni di queste nuove terapie, Allostem non solo riunisce scienziati nel settore della biologia delle cellule staminali, dell'immunogenetica, dei trapianti, della trasformazione delle cellule e dell'immunoterapia, ma comprende anche comitati consultivi di esperti in legge, etica, scienze sociali e rappresentanti di organizzazioni di pazienti e donatori. Http://www.ebmt.org/5workingparties/ibwp/documents/allostem.pdf  Oppure rivolgersi a: Alejandro Madrigal: E-mail: madrigal@rfc.Ucl.ac.uk    
   
   
COMMISSIONE DOPING VERIFICA STANDARD CONTROLLI SU MATERIALI BIOLOGICI  
 
Roma, 21 aprile 2005 - La Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la salute nelle attività sportive si riunita oggi presso il Ministero della Salute ed ha preso atto di quanto comunicato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino in merito alle modalità di conservazione e di trasporto di materiali biologici per la ricerca di rhu-Epo. Sentiti i rappresentanti della Federazione Medico Sportiva Italiana, il presidente Maurizio Casasco e il direttore del Laboratorio antidoping di Roma Francesco Botrè è stata verificata la rispondenza agli standard internazionali dell’Agenzia mondiale antidoping (Wada) delle procedure seguite nelle fasi di prelievo, trasporto ed analisi dei campioni di urina prelevati per conto della Federazione Italiana Gioco Calcio. Per quel che concerne specificamente le fasi di trasporto la Commissione ha acquisito utili informazioni relativamente alla degradabilità dell’Epo eventualmente presente nei campioni di urina e alla sensibilità, selettività ed attendibilità del metodo di analisi riconosciuto dalla Wada ed adottato dal Laboratorio Fmsi di Roma. La Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping si è riservata di valutare la scientificità delle affermazioni riportate nella nota della Procura della Repubblica di Torino sia attraverso ricerche bibliografiche su riviste di assoluto valore scientifico, sia eventualmente attraverso studi sperimentali condotti in accordo con i metodi riconosciuti dalla Wada. Tale Commissione collaborerà con la Commissione di indagine nominata dal Ministro della Salute e composta da Luciano Caprino, ordinario di Farmacologia all’Università degli studi “La Sapienza” di Roma, Piergiorgio Zuccaro, direttore del reparto di Farmacodipendenze, Tossicodipendenze, e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità e dal Tenente Colonnello Antonio Maiella, in forza al Comando Carabinieri per la Sanità di Roma.  
   
   
NEUROSCIENZE: INAUGURATO A ROMA, IL POLO DELLA RICERCA INTEGRATA CENTRO EUROPEO PER LA RICERCA SUL CERVELLO IL PREMIO NOBEL LEVI MONTALCINI DEFINISCE UN “MIRACOLO” DELLA INTESA TRA PUBBLICO E PRIVATO  
 
Roma, 21 aprile 2005 - Il Consiglio Nazionale delle Ricerche, la Fondazione Ebri (European Brain Research Institute), la Fondazione Santa Lucia, hanno inaugurato ieri il Centro Europeo per la Ricerca sul cervello, “polo integrato della ricerca” che ha sede a Roma, con l’obiettivo di operare su programmi ed iniziative comuni, finalizzate alla conoscenza, aggiornamento e stimolo dei processi innovativi, nel campo delle Neuroscienze. Alla cerimonia, svoltasi stamane nel complesso di Prato Smeraldo, in via del Fosso di Fiorano, hanno partecipato i ministri dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Letizia Moratti, e della Salute, Girolamo Sirchia, il neo-Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, il sindaco di Roma, Walter Veltroni, il vice-sindaco, Maria Pia Garavaglia, l’Assessore regionale uscente alla Sanità, Marco Verzaschi, insieme al Presidente del Cnr, Fabio Pistella, al Presidente della Fondazione Ebri, Rita Levi-montalcini, al direttore generale della Fondazione Santa Lucia, Luigi Amadio. La cerimonia è stata benedetta dal vescovo Armando Brambilla, presidente della Pastorale sanitaria di Roma. ''Pubblico e privato associazionismo e volontariato devono contribuire a diffondere, attraverso la creazione di una rete sempre più capillare di centri di ricerca e di terapia, una più forte condivisione sociale del sapere scientifico per garantire una migliore qualità della vita” ha affermato il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, nel messaggio augurale inviato a Rita Levi Montalcini, presidente della Fondazione Ebri, in occasione della presentazione ufficiale della fondazione oggi a Roma. Il Premio Nobel oggi all’Ebri ha festeggiato il suo novantaseiesimo compleanno, salutato con un “tanti auguri a te” cantato in coro anche dai due ministri presenti, e commentando ironicamente: “Sono felice di essere tra i viventi a poco meno di un secolo di vita”. La Levi Montalcini ha poi ricostruito le fasi dell'ideazione dell' istituto da lei ipotizzato nel 2001 e ringraziato tutti coloro che hanno contribuito a realizzare quello che lei ha definito un “miracolo”. Di “ricerca d'avanguardia per sconfiggere le malattie invalidanti ed un eccellente esempio di cooperazione pubblico-privato” ha parlato il Ministro Moratti, presentando l'European Brain Research, che – ha aggiunto - racchiude ''la presenza di risorse umane di altissima qualità, la confluenza di ricercatori su tematiche di grande interesse e attualità, con il contributo attivo di scienziati di livello internazionale e la disponibilità di risorse e competenze sia pubbliche che private. Sono questi - ha detto ancora Moratti - i quattro 'ingredienti' essenziali che potranno assicurare il successo di un'iniziativa ambiziosa come il nuovo polo di ricerca integrato sulle Neuroscienze, che si deve innanzitutto all'impegno e alla leadership della professoressa Rita Levi Montalcini”. “L’incontro felice fra ricerca pubblica, ricerca privata e imprese – ha concordato il presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Fabio Pistella - trova in questa iniziativa uno sbocco strategico per quanti credono nella collaborazione e nella ricerca finalizzata su obiettivi condivisi, abbattendo steccati e frammentazioni, con l’obiettivo di limitare dannose dispersioni. Un disegno strategico voluto fortemente dallo stesso Ministro Moratti che, in linea con il riordino degli enti di ricerca avviato dallo stesso ministro, ha sostenuto ampiamente l’alleanza siglata fra Cnr, Ebri, Fondazione Santa Lucia, Regione Lazio e Filas spa, volta a creare una massa critica in grado di competere a livello internazionale, nella ricerca sulle neuroscienze”. Il polo della ricerca sulle neuroscienze nasce su una struttura complessivamente di circa 25 mila metri quadrati, di cui parte già utilizzati dai laboratori dell’Ebri e dalla Fondazione Santa Lucia. In particolare, l’accordo prevede che per le spese connesse alla progettazione, realizzazione ed attività dell’accordo, sia costituito un fondo speciale regionale, la cui dotazione è pari a 4 milioni 500 mila euro, nel triennio 2005-2007, ripartiti equamente sui tre anni. Il Cnr, la Fondazione Santa Lucia e la Fondazione Ebri mettono a disposizione dell’accordo i risultati dei propri progetti. In particolare, il Cnr sta trasferendo circa 90 fra ricercatori e tecnici, di alto livello scientifico. La Regione Lazio, attraverso la Filas spa, ha messo a disposizione le competenze nella valutazione economica di progetti imprenditoriali innovativi, per promuovere e favorire la collaborazione e il trasferimento alle pmi, anche tramite la promozione di “spin-off” da attività di ricerca. Inoltre, l’iniziativa punta a sviluppare collaborazioni con centri internazionali, allo scopo di promuovere il rientro di cervelli in Italia ed attrarre ricercatori stranieri.  
   
   
CARDIOLOGIA NUCLEARE: ESAMI DEI PAZIENTI IN VIDEOCOMUNICAZIONE AL CORSO DI FORMAZIONE ORGANIZZATO DALL’ANMCO, È STATA SCELTA LA TECNOLOGIA DI VIDEOCOMUNICAZIONE DI AETHRA PER LA TRASMISSIONE REAL TIME DEGLI ESAMI DEI PAZIENTI  
 
Firenze, 21 aprile 2005 - Per la prima volta la tecnologia di videocomunicazione è utilizzata in un corso di formazione di cardiologia nucleare e rivolto ai cardiologi clinici, per trasmettere esami sul paziente in tempo reale. A promuovere l’iniziativa è l’Anmco (Associazione Italiana Medici Cardiologi Ospedalieri) che ha organizzato ieri, presso l’Hotel San Gallo Palace a Firenze, il corso “La cardiologia nucleare oggi. Il cardiologo in campo”, durante il quale sono effettuati dei collegamenti in videocomunicazione tra l’Hotel San Gallo Palace e gli Ospedali Riuniti di Ancona-presidio Lancisi. Le immagini trasmesse (scintigrafie miocardiche di perfusione funzione, denominate ”Gated–spect” e ventricolocoronarografie) richiedono la massima qualità video e soprattutto dei software specifici in grado di riprendere questo tipo di esami e di trasmetterle con la più alta precisione: per questo motivo è stata scelta la tecnologia di videoconferenza di Aethra, prima azienda dell’Unione Europea e leader nazionale con il 70% del mercato italiano di videocomunicazione. I collegamenti tra le due sedi sono realizzati su rete Isdn (presso l’Hotel San Gallo) e Ip (presso gli Ospedali Riuniti di Ancona-presidio Lancisi) grazie alla flessibilità della tecnologia Aethra che consente di gestire collegamenti multipli su reti miste. “L’impiego della videocomunicazione in ambito sanità è un fenomeno in costante ascesa in molti settori, soprattutto nei congressi medici nazionali e internazionali” sottolinea il Dott. Marco Mazzanti degli Ospedali Riuniti di Ancona-presidio Lancisi, coordinatore del corso di cardiologia nucleare che si tiene oggi. “Ciò che è assolutamente originale in questa iniziativa che abbiamo promosso con l’Anmco, è l’impiego delle moderne tecnologie di comunicazione nella formazione. Il nostro obiettivo è mettere in evidenza l’importanza della videocomunicazione come strumento di lavoro per noi medici, dimostrandone concretamente utilizzo ed efficacia. Inoltre, diversi sono gli scenari di applicazione proprio nell’ambito della diagnostica per immagini che in questo caso si traduce in comportamento clinico: dall’aggiornamento alla formazione, al consulto a distanza, ossia il cosiddetto second opinion, che in campo medico rappresenta uno strumento strategico di confronto tempestivo con ! altri professionisti del settore”.  
   
   
CELL THERAPEUTICS, INC. ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI DEL PRIMO TRIMESTRE E LA PARTECIPAZIONE ALLA INVEST NORTHWEST 2005 CONFERENCE  
 
 Seattle e Presso, 21 aprile, 2005 - Lunedì 2 maggio 2005, alle ore 8:30 (ora di New York) / 5:30 (ora di Seattle) / 14.30 (ora italiana), i vertici di Cell Therapeutics, Inc. Illustreranno nel corso della conferenza i risultati ottenuti dalla Società nel primo trimestre e i dati finanziari per lo stesso periodo. Martedì 26 aprile 2005, alle ore 11:40 (ora di New York) / 17:40 (ora italiana), i vertici di Cell Therapeutics, Inc. Parteciperanno all’Invest Northwest Ceo and Investor Forum. La conferenza si terrà dal 26 al 27 aprile 2005 presso il Bell Harbor International Conference Center a Seattle, Washington. La conferenza e le diapositive verranno trasmesse in diretta via internet all’indirizzo www.Cticseattle.com  e saranno archiviate e rese disponibili per la consultazione allo stesso indirizzo fino a 90 giorni dopo la conferenza.  
   
   
CANCRO COLO-RETTALE: LA PREVENZIONE PUO' SALVARE LA VITA A ROMA UN CONVEGNO PER METTERE A CONFRONTO MEDICI DI FAMIGLIA, SPECIALISTI E ISTITUZIONI  
 
Roma, 21 aprile 2005 - Di cancro si può morire, ma di cancro del colon-retto si può anche guarire, se si interviene tempestivamente. E' il tumore più facilmente prevenibile. Il 75% dei soggetti colpiti da questa patologia ha, infatti, buone possibilità di guarire, se questa è stata diagnosticata precocemente. Con l'obiettivo di informare la popolazione a rischio sui pericoli legati al Cancro Colo-rettale e sulle reali possibilità di prevenire la malattia e ridurre il rischio di decessi per tumore grazie ad una prevenzione tempestiva, la Federazione Italiana delle Malattie Digestive (composta da Aigo, Sied e Sige), insieme alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, con il supporto della Fondazione Johnson & Johnson, ha promosso una campagna di sensibilizzazione nazionale sul Ccr. Nell'ambito di tale campagna, organizza il convegno "ll Cancro Colo-rettale: ruolo dello specialista e del medico di medicina generale", che si tiene sabato 30 aprile 2005 presso l'Aula dell'ospedale Idi - Istituto Dermopatico dell'Immacolata Irccs di Roma. Il Convegno, il quinto di una serie di workshop che coinvolgono varie regioni italiane, e che è stato inserito nel Programma Nazionale di Educazione Continua in Medicina, nel Lazio è coordinato dal professor Ercole De Masi, Primario dell'U.o. Di Gastroenterologia dell'ospedale San Carlo - Idi di Roma. Quando la prevenzione può salvare la vita - Lo scopo del convegno è quello di svolgere un'azione capillare di formazione/informazione verso i medici di medicina generale circa le modalità di prevenzione del cancro colo-rettale. La riduzione dell'incidenza e della mortalità che costituisce il principale obiettivo della campagna nazionale, è possibile solo se i medici di medicina generale saranno ben consapevoli delle reali potenzialità delle metodologie di screening e diventeranno protagonisti della prevenzione, indirizzando i loro pazienti verso gli esami più idonei. Si discute di... - Il workshop, articolato in due sessioni, verrà moderato nella prima sessione da Livio Cipolletta, Presidente Sied e da Francesco Paolo Rossini, Primario Emerito di Gastroenterologia Ospedale S. Giovanni Battista - Molinette di Torino e nella seconda sessione da Lucio Capurso, Primario del Servizio Gastroenterologia & Endoscopia Digestiva dell'Ospedale "San Filippo Neri e da Giovanni Gasbarrini, direttore dell'Istituto di Medicina Interna e Geriatria dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. La serie di relazioni prevede, nella prima sessione l'intervento del professor Mercello Anti, direttore dell'U.o. Di Gastroenterologia dell'ospedale Belcolle di Viterbo, che introdurrà il profilo epidemiologico e la storia naturale della patologia, seguito dal professor Massimo Crespi, Primario Emerito dell'Istituto "Regina Elena" per lo Studio e la Cura dei Tumori di Roma che parlerà dell'importanza del test di screening nei soggetti a rischio. Il tema verrà infine approfondito, con focus sulla colonscopia nello screening, da Sergio Crotta, dell'Ospedale Beau Regard di Aosta. La seconda parte del convegno, prevede la partecipazione del dottor Christopher Williams del St. Mark's Hospital di Londra che svilupperà gli aspetti della polipectomia endoscopica, al quale seguirà la presentazione, da parte del professor Franco Pacini, Direttore dell'Unità di Gastroenterologia dell'Ospedale di Careggi - dei risultati ottenuti fino ad oggi da questa grande iniziativa a livello nazionale. La professoressa Paola Muti, proveniente dall'Università di Buffalo (Usa) e Capo del Dipartimento di Epidemiologia dell'Istituto "Regina Elena" per lo Studio e la Cura dei Tumori di Roma, affronta il tema della qualità alimentare nella prevenzione di questa patologia. A seguire, interverrà Elda Melaragno, Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria della Regione Lazio che esporrà il Piano Sanitario Regionale e le Politiche di Prevenzione. L'incontro si concluderà con l'analisi di due esperienze di screening svolte nel Lazio e in Veneto e con l'intervento di Gianni Cirilli, della Simg Lazio, che illustrerà l'importanza del ruolo del medico di medicina generale nello screening e nella gestione del paziente affetto da cancro del colon-retto. I numeri di un nemico silenzioso - Il cancro colo-rettale si manifesta con frequenza pressoché uguale in entrambi i sessi. Il 90% dei casi diagnosticati su base clinica riguarda individui sopra i 55 anni. La sopravvivenza a 5 anni dipende dallo stadio della diagnosi: è del 90% quando la malattia è identificata nella sua fase iniziale mentre scende a circa il 15-20% se la diagnosi è tardiva. La popolazione a rischio per familiarità e le persone che hanno superato i cinquant'anni dovrebbero sottoporsi ad un programma preventivo specifico: il test del sangue occulto nelle feci da effettuare ogni anno e periodicamente la colonscopia, eseguita in sedazione. Questi esami, se prescritti dal medico, sono esenti dal ticket e possono essere eseguiti presso i Centri di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva. L'elenco dei centri è disponibile sul sito www.Cancrocolon.it  
   
   
LE CURE PALLIATIVE IN PEDIATRIA, L’ESEMPIO DELL’ESPERIENZA INGLESE CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI CURE PALLIATIVE (FIRENZE, 19-22 APRILE)  
 
Firenze, 21 aprile 2005 - Gli sviluppi e progressi nelle cure palliative per bambini e familiari non sono stati privi di problemi o sfide ed è essenziale riconoscere che i bisogni dei bambini sono unici. In questi ultimi anni, vi sono stati molti cambiamenti nelle cure palliative per bambini affetti da malattie invalidanti e per le loro famiglie, che vedono nel Regno Unito un esempio pionieristico. Definizione: “Le cure palliative per bambini e ragazzi con condizioni invalidanti consistono in un approccio attivo e totale all’assistenza, che comprende la sfera fisica, emotiva, sociale, e spirituale. Sono focalizzate sul miglioramento della qualità di vita del bambino e il sostegno per la famiglia infatti includono non solo il controllo dei sintomi, ma pure l’assistenza durante la morte e il lutto (Act e Rcoch, 2003) L’aspetto fondamentale della loro filosofia è la qualità di vita, per questo si focalizzano sulla vita piuttosto che sulla morte. Il Regno Unito viene considerato come leader nello sviluppo delle cure palliative pediatriche in hospice come specialità a sé stante. Comunque gli hospice pediatrici sono presenti anche nel resto del mondo, inclusi gli Stati Uniti, Canada, Australia e Germania dove si sono sviluppate delle reti internazionali. Oggi le cure palliative pediatriche possono essere fornite in ospedale, a casa o in hospice, ma sono organizzate e fornite in maniera diversa rispetto a quelle per adulti: L’assistenza deve coinvolgere l’intera famiglia. L’assistenza totale deve occuparsi inoltre dei bisogni educativi del bambino. Le malattie pediatriche rendono il bisogno di cure palliative per bambini specifico e molto vario. I tempi di assistenza di cure palliative possono nei bambini essere più lunghi. Lo sviluppo emozionale fisico e cognitivo è continuo nella comunicazione affettiva infantile. Le malattie infantili rare possono essere ereditarie e possono colpire più di un bambino in famiglia. Il numero di bambini che richiedono cure palliative è minore A causa della grande varietà di malattie che possono arrivare a richiedere nei bambini l’assistenza di cure palliative, e con decorso incerto, la distinzione tra trattamenti attivi e cure palliative non sono a volte ben definiti. A tal fine sono stati identificati 4 ampi gruppi : 1. Condizioni a rischio di vita per le quali i trattamenti curativi possono essere possibili ma potrebbero fallire. Le cure palliative possono essere necessarie durante i periodi di prognosi incerta e quando i trattamenti falliscono: es. Neoplasia, insufficienze costituzionali/biologiche irreversibili. 2. Condizioni in cui possono persistere lunghi periodi di trattamento intensivo mirato a prolungare la sopravvivenza e permettere la partecipazione nelle attività infantili, ma la morte prematura è ancora possibile: es. Fibrosi cistica, distrofia muscolare. 3. Condizioni progressive senza possibilità di trattamenti curativi, quando il trattamento è comunque esclusivamente palliativo, ma può prolungare la vita anche per molti anni: es. Mucopolisaccaridosi, malattia di Batten. 4. Condizioni con grave disabilità neurologia che possono causare debolezza, e suscettibilità a complicazioni cliniche, e possono peggiorare improvvisamente ma non possono essere considerate progressive: es. Disabilità multipla come lesioni cerebrali o spinali. I familiari vengono messi al corrente affinchè possano prendere decisioni con i loro figli, o spesso al loro posto. Impartire informazioni a bambini di vari gruppi di età può essere una sfida per l’èquipe. Il gioco è un importante strumento comunicativo centrato sul bambino. Il bisogno di assistenza può essere implacabile e può causare rilevanti complicazioni sociali per la famiglia. Gli obiettivi di un Hospice pediatrico (secondo l’esperienza anglosassone) sono: Creare un ambiente familiare ed accogliente dove i bambini e i ragazzi in condizioni invalidanti e le loro famiglie si sentano seguiti e a loro agio. Fornire assistenza fisica, emozionale e ricreativa al bambino e alla famiglia. Fornire sia assistenza pianificata e d’emergenza, assistenza di fine vita, supporto alla famiglia e supporto al lutto. Disporre di elevatori, giocattoli, presidi che aiutano la comunicazione e le capacità sensorialii. Prevedere la sistemazione di fratelli e altri familiari. Fornire assistenza in collaborazione con il bambino e la famiglia, rispettando i desideri del bambino per il piano assistenziale. Un hospice pediatrico dovrà riconoscere i bisogni del bambino di rispettare la sua routine familiare e seguirla il più possibile. Coinvolgere bambino e famiglia in ogni decisione riguardante l’assistenza e ottenere il consenso per ogni procedura invasiva. Considerare tutto lo staff come una preziosa risorsa. (Sintesi della relazione congressuale di Annette Welshman, Presidente Comitato Scientifico del Congresso; Responsabile Fondazione Sue Rdyer Onlus, Roma).  
   
   
LA FEDERAZIONE CURE PALLIATIVE E L’IMPORTANZA DELLE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT  
 
Firenze, 21 aprile 2005 - La Federazione Cure Palliative è una Onlus di secondo livello, che coordina sul territorio nazionale 52 Organizzazioni Non Profit impegnate nell’assistenza ai malati inguaribili e alle loro famiglie, a cui fanno capo oltre 170mila soci, con lo scopo unanime di avere più voce e più peso nelle Istituzioni e nella società civile, per la tutela dei diritti della persona morente e la qualità delle cure prestate. In questo momento di particolare attenzione verso le Cure Palliative, le richieste di adesione alla Fcp sono in continuo aumento e vengono accuratamente vagliate dal Consiglio Direttivo. Negli ultimi 20 anni le Onp hanno partorito, concepito e cresciuto i primi modelli di assistenza domiciliare e di hospice, riuscendo sempre a coniugare cura ed assistenza, domicilio e degenza e impegnandosi parallelamente per conquistarne la gratuità e per delineare ed affermare norme, delibere e regolamenti di riferimento. Possiamo perciò con orgoglio dire che senza il supporto del non profit decine di migliaia di malati e di famiglie sarebbero stati completamente abbandonati a loro stessi. Oggi nel nostro paese la rete delle cure palliative è costituita da 222 Unità collocate in ambito sanitario e 78 hospice. Al loro fianco ci sono 184 Onp di cui 112 erogano direttamente i servizi, alcune sostengono economicamente le Unità di Cure Palliative del loro territorio, altre esercitano attività di formazione del personale sanitario e dei volontari, e, per finire, altre ancora sono impegnate nella comunicazione e nell’informazione alla cittadinanza. Il loro sviluppo è certamente in grande crescita, insieme al processo legislativo che le riguarda e che ha visto licenziare dal 1999 nuove sostanziali normative, accompagnato dalla volontà politica dichiarata di portare gli hospice a 250 entro i prossimi tre/quattro anni. Emerge però forte il rischio che le strutture operanti si sviluppino a macchia di leopardo, con grandi differenze tra nord e sud e addirittura tra una Asl e l’altra, insieme all’inevitabile moltiplicarsi degli operatori del settore. Sarà così ancora più necessaria una formazione adeguata e la regolamentazione degli standard assistenziali. Per questo la Fcp si è sempre impegnata, con tutti i suoi mezzi, facendone anche espressa richiesta al Ministro Sirchia nel corso di una campagna di sensibilizzazione, per ottenere di: migliorare e potenziare le cure domiciliari attraverso una formazione specifica degli operatori da estendere anche ai medici di medicina generale. Garantire la gratuità dei farmaci antidolorifici (obiettivo già in parte raggiunto) e il monitoraggio sul loro utilizzo. Definire finanziamenti integrativi annuali destinati a programmi di sostegno ai sofferenti e alle loro famiglie. Portare a compimento l’iniziativa “ospedale senza dolore” in tutta Italia, diffondendone i principi anche alle strutture sociosanitarie.  
   
   
LA NUOVA PROFESSIONE DEL MEDICO ANTI-AGING INVESTIRE NELLA PROPRIA SALUTE PER ESSERE PROTAGONISTI DEL PROPRIO BENESSERE  
 
Milano, 21 aprile 2005 - “Cresce la cultura del benessere”dice l’ing Paolo Scarlata, amministratore delegato di Generbios ”Dalla mia fiducia verso la scienza , nasce la mia idea imprenditoriale. Dalla mia filosofia di vita , nasce Generbios, la mia società. Credo nella priorità di una buona qualità di vita, che passa anche ed oggi soprattutto attraverso una buona forma fisica ed una buona cura dell'aspetto estetico. Il trend di crescita del settore dell’anti-aging è molto alto: 6-7 per cento di crescita annua. E’ ipotizzabile che entro un decennio, la medicina preventiva anti-aging sia non più solo una moda che si possono permettere in pochi, ma un discorso che apparterrà alla cultura globale, per cui non più integratori, con il sistema fai da te, ma equilibrati, perchè ce lo dice il medico”. La vita attiva dell’uomo è regolata da equilibri di fondamentale importanza , di cui il più importante è quello esistente tra sistema nervoso, endocrino e immunitario. L’invecchiamento dell’uomo è quel processo che non vede più dialogare efficacemente tra loro questi tre grandi sistemi che ne regolano l’esistenza. L’equilibro è rotto per un terzo da fattori genetici e per due terzi da fattori esterni (alimentazione, etc.) La medicina anti-aging integra le quote deficitarie , sviluppa strategie terapeutiche per prevenire e rallentare il processo di invecchiamento. Alcuni dati: in Usa per il settore antiaging nel 1993 sono stati costituiti i primi organi scientifici per lo studio dell’invecchiamento, solo nel 2004 in Usa il settore antiaging ha avuto un fatturato di 17 miliardi di dollari per i prodotti e di 45 miliardi di dollari per servizi connessi, coinvolge 20mila medici e milioni di pazienti. In Europa l’anti-aging si sta strutturando ora. L’anti-aging card è utilizzabile presso cliniche, centri , ambulatori convenzionati con l’obiettivo di prevenire e invertire per quanto possibile , il processo di invecchiamento. I primi centri anti-aging in Italia sono nove e i primi tre si aprono a Milano , a seguire Abbiategrasso, Arona, Porgomanero, Catanzaro, Novara e Trento. I primi corsi di formazione per i medici anti-aging già previsti si svolgeranno a Milano e a Pejo Terme (Tn). La scienza ci permette di pensare che avremo una diversa qualità di vita. Da qui i programmi Generbios e i corsi di formazione e aggiornamento e le prossime attività dell’European Council of antiaging science in Italia e all’estero per una nuova professione del medico. “Il medico anti-aging è un medico che si preoccupa del suo paziente, che lo guida verso una cultura della salute utilizzando strumenti nuovi. Da sempre l'uomo pensa a vivere di più e meglio,” dice Paolo Scarlata,”l’anti -aging card e i servizi annessi , che abbiamo attivato , offrono questo: cultura e servizi per invecchiare meglio, prevenire, trovare armonia tra il corpo e il tempo della nostra esistenza”. A Milano di recente si è svolto un seminario nel quale sono stati illustrati : dati europei sulle novità scientifiche relative all’anti-aging; contenuti e programmi dei nuovi corsi di formazione e di aggiornamento per i medici (la nuova professione di medico specialista nel settore anti-aging in Italia e in Europa); Generbios e il programma medico anti-aging sviluppato con specialisti di tutta Europa;contenuti e servizi della anti-aging card, i centri anti-aging attivi e quelli in apertura in Italia e in Europa; i più recenti risultati delle ultime ricerche di mercato sulla prevenzione e sull’anti-aging . Generbios si propone di portare le novità e i risultati concreti della ricerca medico-scientifica alla portata di ogni singolo cittadino. In Spagna, Generbios sbarca prima dell'estate 2005, in collaborazione con il Prof. Dott. Lazaro Vidal, membro della Società Spagnola di Medicina Antinvecchiamento e Longevità (Semal) e, a seguire, è prevista l’apertura di centrri anti-aging con altri partner europei. La medicina anti-aging è una realtà. Il problema è che non è alla portata di tutti e spesso viene banalizzata con prodotti e creme ad effetto placebo o addirittura inutili. “Non puntiamo su prodotti e interventi di assistenza medico-scientifica di impostazione commerciale , come uomo e imprenditore, voglio dare spazio e rilievo alla medicina anti-aging scientifica e convalidata dai più importanti ricercatori e studiosi, per questo collaboro con esperti non solo europei, ma anche di altri Paesi, come gli Usa”. La medicina anti aging, quella scientifica e convalidata dai più importanti ricercatori e studiosi, è quella che consentirà l’apertura di centri in tutta Europa al servizio del cittadino, e di corsi di formazione e aggiornamento, già iniziati in Italia (20 maggio a Milano e 15-16-17 luglio a Pejo Terme -Tn ) . Nel corso dell’incontro svoltosi a Milano e intitolato “L’inizio di una nuova era:Generbios e i servizi anti-aging europei al servizio del cittadino per la prevenzione e una nuova cultura della gestione personale della propria salute” hanno parlato Ing Paolo Scarlata, amministratore delegato Generbios; Prof. Marco Trabucchi, Presidente Società Italiana di Gerontologia e Geriatria;prof. Vittorio Calabrese, Professore Associato di Biochimica Clinica - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università di Catania; Prof. Dott. Lazaro Vidal, Membro della Società Spagnola di Medicina Antinvecchiamento e Longevità (Semal).ciò che Generbios mette in campo attualmente necessita di passaggi i cui costi ancora, non riescono ad essere contenuti, soprattutto per l’alta tecnologia scientifica.Le ricerche specifiche di laboratorio per gli esami ematologici, che tendono ad offrire un’ampia verifica dello stato di salute e di benessere, sono costosi. “Abbiamo stipulato ,” spiega l’ing Paolo Scarlata,”una convenzione con aziende partner, assolutamente affidabili, per far scendere i prezzi, perciò la card anti-aging ha diverse tipologie di costi e servizi annessi, prevede in primis una vista ad alta specializzazione anti aging, un esame ematochimico, una diagnosi, una vista di controllo ed il monitoraggio che il Tutor del benessere Generbios fa al cliente per tutta la durata della validità della carta, ovvero un intero anno. I nostri referenti sono i medici di base e gli specialisti che possono conoscerci meglio e interloquire con il nostro Board Scientifico, visitando il sito Generbios.org e collegandosi al Forum on line con gli scienziati del Board”. L’anti-aging in Europa è una disciplina medica giovane, perciò in Europa, ci sono medici, che operano nel campo, avendo ognuno un loro protocollo. Ci sono attualmente poche cliniche che praticano l’anti aging, e sono solo alla portata di una clientela con reddito molto alto. Gli obiettivi formativi dei corsi Generbios e del suo board scientifico puntano ad approfondire le basi tecniche e metodologiche della medicina anti-aging sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico e prevedono l’accreditamento nell’ambito del programma di educazione continua in medicina (Ecm).in Italia i centri di medicina anti-aging puntano su una cultura dell’anti invecchiamento e della prevenzione , del benessere in senso stretto e sono capillari e distribuiti sul territorio da Trapani ad Aosta. Il metodo è innovativo ed inedito. “Non ci sono aziende in Europa né al mondo come la nostra,” dice Paolo Scarlata,”noi abbiamo messo insieme la scienza( ricercatori, professori universitari, clinici, da ogni parte del mondo), il marketing, la ricerca di mercato, la comunicazione: tutti gli ingredienti ben dosati per fare di una medicina esclusiva, una medicina che possa parlare a tutti. Siamo in contatto con i laboratori di ricerca israeliani ed americani oltre che asiatici ed europei, per realizzare in base alle nuove ricerche scientifiche, integratori e nutriceutici, di nuova concezione.Diversi imprenditori, risparmiatori ed investitori, si chiedono come investire i loro soldi. Sicuramente l’anti aging rappresenta oltre che un mercato inesplorato e molto ricettivo, quello a cui rivolgere la propria attenzione per il futuro.Il mercato è i suoi aspetti finanziari parlano di un possibile fatturato entro i prossimi tre anni, con una penetrazione in Italia, Francia e Spagna di 300 milioni di fatturato”. Nuove opportunità dunque da una parte nel settore medico-scientifico con corsi di formazione e aggiornamento per la nuova professione del medico anti-aging e l‘attivazione di nuovi servizi al cittadino , dall’altra novità per il mondo del lavoro: con i nuovi centri anti-aging c’è la possibilità infatti anche di investire nel settore e di aprire centri anti-aging in franchising. Per saperne di più, usufruire di servizi anti-aging, iscriversi ai corsi è possibile consultare l’elenco dei nuovi centri anti-aging nel sito Internet www.Generbios.org  e contattare il numero verde 800 101818 .  
   
   
DA UNA RELAZIONE EMERGE CHE IL DISAVANZO FINANZIARIO EUROPEO È UNO DEI PRINCIPALI OSTACOLI ALL'INDUSTRIA BIOTECNOLOGICA  
 
Bruxelles, 21 aprile 2005 - Da una recente relazione che opera un confronto tra lo situazione dell'industria biotecnologica europea e quella statunitense è emerso che la mancanza di accesso ai finanziamenti rappresenta l'ostacolo maggiore per le società biotecnologiche su questa sponda dell'Atlantico. La relazione, pubblicata dalla società di consulenza in materia di biotecnologia Critical I, è la prima di questo genere a utilizzare una definizione unica di biotecnologia per consentire un confronto reale fra paesi. Benché vi siano alcune tendenze positive, nel complesso i risultati dimostrano che l'Europa ha ancora molto da fare per mettersi al passo con gli Stati Uniti. Nella relazione si afferma ad esempio che: "[S]e Europa e Stati Uniti hanno lo stesso numero di società [biotecnologiche], l'industria americana impiega il doppio del personale, spende quasi il triplo in ricerca e sviluppo [e] conta capitali di rischio tre o quattro volte maggiori". La relazione offre una definizione di ciò che viene chiamato "società europea di élite" - un'impresa piuttosto grande, in costante crescita e con investimenti continui in ricerca e sviluppo (R&s). "Le società europee di élite possono competere con le imprese americane quanto a finanziamenti, personale impiegato e obiettivi", afferma John Hodgson, direttore di Critical I. "Il problema è semplicemente che non ce ne sono abbastanza". Lo studio conclude che il disavanzo finanziario è probabilmente l'ostacolo maggiore per le industrie biotecnologiche, soprattutto la mancanza di finanziamenti adeguati nelle fasi avanzate del ciclo economico, con il conseguente fallimento di molte società dopo un periodo di attività compreso fra i tre e i cinque anni. Secondo Johan Vanhemelrijk, segretario generale dell'associazione delle industrie biotecnologiche Europabio, un elemento chiave per affrontare tale disavanzo finanziario è la risposta a livello comunitario. "È essenziale che l'Unione europea, ad esempio la [Banca europea per gli investimenti] e il [Fondo europeo per gli investimenti], rifletta sulle modalità con cui attualmente si stimola il mercato a investire nell'innovazione", ha affermato. Ci sono alcuni segnali positivi per quanto riguarda il settore europeo delle biotecnologie. Benché il settore in Europa occupi meno personale e produca meno utili, l'Europa possiede un numero maggiore di società biotecnologiche rispetto agli Stati Uniti, e oggi crea ogni anno molte più nuove società di quanto non avvenga nel territorio del suo principale concorrente. Tuttavia il crescente divario negli investimenti per la ricerca - essenziali per la creazione di nuovi prodotti e nuovi mercati - è motivo di non poca preoccupazione per la Commissione. Intervenendo al forum mondiale sulle scienze naturali Biovision, tenutosi a Lione il 14 aprile scorso, il Commissario responsabile di Imprese e industria Günter Verheugen ha sottolineato che, mentre nel 1990 l'Europa investiva nella ricerca farmaceutica il 50 per cento in più rispetto agli Usa, entro il 2001 la situazione si è invertita, con gli investimenti americani che superano del 40 per cento quelli europei. "Non dobbiamo sottovalutare la portata di questo crescente divario. Tralasciare la ricerca e sviluppo nel campo delle scienze della vita avrà pesanti conseguenze sociali ed economiche per l'Europa", ha dichiarato il Commissario. "Non voglio drammatizzare eccessivamente la situazione, ma è venuto il momento di invertire la tendenza e liberare il potenziale europeo. Sono convinto che il settore delle biotecnologie possa svolgere un ruolo importante nello sviluppo economico europeo, e non voglio che continui a restare indietro in termini di competitività globale". "Per quanto mi concerne, è mia intenzione ricorrere ad ogni strumento a disposizione della Commissione per [ ] garantire che le società europee siano all'avanguardia nello sviluppo e nellapplicazione delle biotecnologie", ha concluso il Commissario. Http://www.europabio.org/events/biovision/criticali%20studybiotech-europ.pdf  
   
   
L'UE PRESENTA UN ELENCO DI PRODOTTI GENETICAMENTE MODIFICATI AUTORIZZATI  
 
Bruxelles, 21 aprile 2005 - In seguito alla recente importazione illegale in Francia e in Spagna di mais Bt10 geneticamente modificato proveniente dagli Stati Uniti, la Commissione europea ha pubblicato un elenco dei 26 prodotti biotecnologici, il cui impiego è stato autorizzato nei 25 Stati membri. I prodotti elencati comprendono dodici varietà di mais, sei varietà di colza, cinque di cotone e una di semi di soia, una biomassa e una crema a base di lievito. L'elenco in questione è stato elaborato nell'intento di chiarire la confusione generatasi a seguito dei recenti eventi. "Questo registro è un importante strumento per definire lo status giuridico degli Ogm [organismi geneticamente modificati] la cui vendita nell'Ue era consentita prima che l'attuale legislazione entrasse in vigore nell'aprile 2004", spiega Markos Kyprianou, Commissario europeo responsabile di Salute e tutela dei consumatori. "Il registro chiarisce quali prodotti possono essere venduti legalmente nell'Ue, anche se in realtà molti al momento non sono presenti sul mercato". I 26 prodotti erano autorizzati nel quadro della precedente normativa comunitaria o non richiedevano autorizzazione nel momento in cui venivano immessi sul mercato. Poiché non erano soggetti alla nuova e rigida legislazione entrata in vigore nell'aprile 2004, che prevede un'approfondita procedura di autorizzazione e una valutazione scientifica della sicurezza da parte della Autorità europea per la sicurezza alimentare (Aesa), la Commissione e il Centro comune di ricerca (Ccr) hanno esaminato i prodotti prima che venissero aggiunti, con tutte le informazioni necessarie, alla sezione specifica del registro comunitario degli alimenti e dei mangimi geneticamente modificati. Una volta inserito ufficialmente nel registro biotecnologico comunitario, le imprese che vendono il prodotto autorizzato possono continuare a farlo per un periodo che varia dai tre ai nove anni, scaduto il quale dovranno presentare alla Commissione europea una nuova domanda di autorizzazione.
Per il registro dei prodotti geneticamente modificati consultare: http://europa.Eu.int/comm/food/food/biotechnology/authorisation/register_notification/index.htm
 
   
   
APERTA A PADOVA BIONOVA, LA RASSEGNA INTERNAZIONALE DELLE BIOTECNOLOGIE PRESENTI 110 ESPOSITORI E 120 RELATORI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO  
 
 Padova, 21 aprile 2005 - E’ stato il presidente di Padovafiere S.p.a. Ferruccio Macola ad aprire la Iv edizione di Bionova, che quest’anno conta 110 espositori, 20 convegni e ben 120 relatori, lasciando poi alle illustri personalità dell’advisory board il piacere di fare gli onori di casa. Assente il rettore dell’ateneo patavino, Vincenzo Milanesi, trattenuto in sede da contestazioni studentesche. Leonardo Santi, Presidente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie, Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha ribadito il forte supporto del Governo alla “3giorni”, fornito in particolar modo per la sezione presentativa grazie all’impegno e interesse del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. Hanno portato i saluti L’assessore alle risorse produttive della provincia di Padova, Flavio Manzolini, l’assessore comunale Ruggiero Pieruz, Nicola Rossi della Camera di Commercio ed il dott. Trevisanato, in rappresentanza della Regione Veneto. Sottolineata da tutti l’importanza fondamentale del comparto biotecnologico nei settori ambientale, agroalimentare, della salute ed industriale, ma maggior risalto è dato al connubio tra mondo della ricerca ed universitario ed imprese, al ruolo che il Veneto, in virtù delle strutture e delle competenze che lo distinguono, deve imporsi per la creazione di un “distretto diffuso” che colleghi le caratteristiche piccole aziende superspecializzate alla rete delle maggiori, nell’ottica di un “local for global” biotecnologico. Lo stesso prof. Francesco Pagano, dell’Istituto Veneziano di Medicina Molecolare, ha ricordato che la kermesse Bionova partì originariamente proprio come propulsore del rapporto tra ricerca ed impresa, senza il quale ogni prospettiva di progresso diventa lontano miraggio. “E’ d’obbligo un cambio di rotta culturale e di mentalità, che infranga quella diffidenza e scetticismo diffusi ancora oggi riguardo le biotecnologie- ha sottolineato il professore . - Il loro impatto sulla società tutta nei prossimi anni sarà di portata storica tale da esser paragonabile a quello che ha avuto l’informatica negli ultimi decenni” Negli Usa la situazione è ben diversa, come ha testimoniato l’ottimismo trasmesso da Charles J. Arntzen, Biodesign Institute, Arizona State University (Usa). Il settore cruciale per l’incontro tra scienza ed industria è la farmaceutica, con i 400 nuovi farmaci a base di proteine in via di preparazione finale, e la rotta verso il “farmaco personalizzato”, la medicina individuale studiata ad hoc per ogni singolo paziente in base al suo Dna. Anche in agricoltura le biotech aprono nuove prospettive: se negli scorsi decenni si era incentrati sulla ricerca di vantaggi per il produttore, ora si sta mirando all’impiego delle conoscenze per il miglioramento qualitativo dei cibi stessi.  
   
   
UN DOCUMENTO PER VALUTARE LA RICERCA BIOTECNOLOGICA  
 
Padova, 21 aprile 2005 - Leonardo Santi, Presidente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dopo aver dato l’avvio a Bionova ha ribadito l’importanza del documento redatto dai 25 paesi membri della Comunità Europea, per valutare lo stato attuale della ricerca biotecnologica, in Italia e nel mondo. Il documento è un testo flessibile, che contiene una serie di linee guida su come utilizzare le idee provenienti dalla ricerca scientifica, su come destinare i finanziamenti e distribuire le risorse disponibili, in campo biotecnologico. Il documento ha come fine anche quello di raccordare i diversi soggetti e settori interessati. Santi ritiene che sia necessario trasferire i risultati della ricerca al comparto industriale, coinvolgere cioè i rappresentanti dell’industria, anche offrendo loro spazi all’interno di manifestazioni internazionali quali Bionova. Il documento, reso possibile grazie al contributo delle Regioni e dei Centri di Ricerca, verrà divulgato via Internet, con l’obbiettivo di valutare le impressioni dell’opinione pubblica in merito a queste tematiche. Per quel che riguarda il Veneto, continua Santi, si tratta di una regione in cui la ricerca delle biotecnologie è avanzata nel polo medico, bionanotecnologico e agroalimentare.  
   
   
BIONOVA: PRESENTATO IL RAPPORTO ANNUALE EUROPEO DELLE BIOTECNOLOGIE  
 
Padova, 21 aprile 2005 - Presentato ieri durante la sessione di apertura di Bionova (mostra convegno sulle biotecnologie e la bioingegneria), il "Rapporto Annuale per le Biotecnologie". Si tratta di un rapporto redatto annualmente dalla Commissione Europea per verificare l'attuazione e rendere conto dell'applicazione delle linee guida del "Piano di azione sulle Scienze della Vita e le biotecnologie". Il Piano d'azione, studiato dall'Unione Europea, si occupa dello sviluppo dell'attività di ricerca nel settore delle biotecnologie nei vari paesi dell'Unione. L' introduzione è stata curata da Line-matthiessen-guyader, rappresentante dell'Unione. Guyarden ha individuato come prioritario il settore delle Scienze della Vita e ha illustrato le due principali strategie di azione. La prima consiste nel creare una stretto rapporto di collaborazione e comunicazione all'interno del settore della ricerca di base, la seconda, conseguenza della prima, consiste nell'organizzare una rete fra gli istituti di ricerca, denominata "Network di eccellenza". Accanto a questi obiettivi di larghissimo respiro, il Piano d'azione si propone anche di incrementare i progetti di ricerca specifici, che sono principalmente volti a coinvolgere la piccola impresa, durante la fase dello sviluppo delle tecnologie. I settori di ricerca interessati sono essenzialmente due. Il primo è quello della genomica avanzata - come lo studio del genoma umano - il secondo, la sua applicazione concreta nella cura di varie malattie cardiovascolari e, naturalmente, del cancro, attraverso lo sviluppo di nuovi farmaci e nuove terapie, come ad esempio gli xeno-trapianti. L'italia partecipa con 223 progetti che coinvolgono in tutto 523 partecipanti, tra cui 43 aziende private. Dal 70 al 90 % dell’insieme dei progetti integrati e delle reti comunitarie ha un laboratorio italiano presente: è quindi un generale riscontro positivo, nonostante la partecipazione delle imprese sia ancora debole e la genetica di base resti il nostro “tallone d’Achille”, anche a causa degli scarsi finanziamenti a livello nazionale.  
   
   
CO2 EXPO 2005 1A EDIZIONE - ROMA 29 SETTEMBRE / 1 OTTOBRE 2005  
 
Roma, 21 aprile 2005 - Dal 29 Settembre al Ottobre 2005 si terrà a Roma Co2 Expo 2005, la prima mostra-convegno italiana dedicata al clima e al mercato internazionale delle emissioni dei gas serra. Co2 Expo 2005, organizzata in collaborazione con Kyoto Club e Alleroco2 , vuole esser il punto d'incontro italiano sul tema del mercato dei crediti del carbonio (o "borsa dei gas serra"). Parteciparvi é importante perché costituisce un'opportunità unica per presentare soluzioni, servizi e tecnologie per la riduzione dei gas serra, e incontrare i responsabili delle aziende manifatturiere impegnate nella riduzione obbligatoria delle emissioni inquinanti o nell'acquisto di crediti, esplorando nuove opportunità di mercato. Co2 Expo 2005 si terrà a Fiera dì Roma in contemporanea con altri eventi legati alle energie rinnovabili, al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale:Eolica Expo Mediterranean 2005, Biofuel Expo 2005, Idrogeno Expo Mediterranean 2005 e Geoenergy 2005. A Roma si creerà così un evento globale e multitematico per l'ambiente e l'energia del futuro che coinvolge una vasta pluralità di aziende ed associazioni italiane ed internazionali.  
   
   
NEL SEGNO DEL GIGLIO XII MOSTRA MERCATO NAZIONALE DEL GIARDINAGGIO DI QUALITÀ COLORNO (PR), 22 - 25 ARPILE 2005  
 
 Colorno (Pr), 21 aprile 2005 - Quattro giorni di trionfo per fiori e piante, decine di stand immersi nel verde del Parco della Reggia di Colorno, il meglio del vivaismo nazionale ma anche le proposte del grande vivaismo d’oltralpe scelto e garantito da un marchio che in Europa continentale non teme confronti in termini di qualità: quello di Courson. Esperti e operatori di quella che è la più raffinata tra le mostre di giardinaggio di qualità del Vecchio Continente hanno scelto infatti di affiancare Artù nel suo progetto di dare un preciso “taglio” alla Mostra mercato nazionale del giardinaggio di qualità “Nel segno del Giglio” di Colorno. L’appuntamento primaverile con l’esposizione parmense (Colorno è a pochi chilometri da Parma) è organizzato da Artù e promosso dalla Provincia di Parma. Per differenziarsi dalle molte (forse troppe) proposte analoghe in Italia, da tre anni Colorno ha scelto il “Modello Courson”, mostra-mercato con cui “Nel segno del Giglio”, unica in Italia, ha sottoscritto un gemellaggio ufficiale. Esperti ed espositori de “Les Journèes des plantes de Courson” saranno presenti a Colorno, così come esperti ed espositori di Colorno sono stati ospiti di Courson. Da notare come nell’ambiente degli appassionati, la mostra francese (www.Coursondom.com) che si svolge due volte l’anno nel Parco seicentesco del Castello di Courson disegnato da Le Notre sia considerata come la vetrina di maggior prestigio (e nobiltà) in Europa. Una scelta di qualità e di livello superiore che è stata condivisa da Colorno e che, anno dopo anno, è riuscita a far emergere la mostra parmense nel vastissimo panorama di esposizioni di giardinaggio in Italia. Informazioni: ufficio relazioni col pubblico di Colorno tel. 0521.313751, ufficio turistico di Colorno tel. 0521.313336, I.a.t. Di Parma 0521.218889  
   
   
GRANDESIGN 2005 HA PRESENTATO IL “MANIFESTO OPTICAL” DI MIMMO ROTELLA DURANTE IL FUORI-SALONE  
 
Milano, 21 aprile 2005 - L’associazione culturale Plana ha presentato il progetto Designetico. L’intento è quello di dare ampio spazio allo sviluppo di un progetto che valuti l’oggetto di design non solo sulle modalità con le quali viene concepito e prodotto, ma anche riconoscendo il contributo che l’oggetto in sé può dare ai bisogni fondamentali dell’uomo rispettandone la vera essenza. Protagonista assoluto dell’evento, Mimmo Rotella che testimonia la sua completa adesione al progetto Designetico introducendo in prima persona “il manifesto Optical”, un decollage che esprime la sua personale interpretazione ed adesione ad un concetto di così alta levatura. Il Premio Internazionale Grandesign, un’altra iniziativa di Plana, è un importante premio internazionale di Design patrocinato da Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano ed organizzato da Plana nella persona di Sergio Costa. L’edizione Grandesign 2005 si arricchirà inoltre dell’ingresso di una nuova categoria, il food design. La Giuria, presieduta dal Prof. Francesco Trabucco in qualità di presidente, assegnerà i premi Grandesign tra gli oggetti indicati nelle nominations dal Board e dalla Sezione Ricerca Plana. Sempre in occasione del Salone del Mobile, perseguendo la mission di Plana di rendere il design accessibile a tutti, gli oggetti selezionati e in concorso per il Premio Grandesign 2005, sono stati in mostra in cinque diverse location di Milano che hanno aderito all’iniziativa: Scuola Politecnica di Design, Peck, Out 41, Eurostyling e Biffi Boutiques. Il Designer Paolo Barichella, lo Chef Internazionale Roberto Carcangiu, il Pasticcere dell’anno 2004-2005 Pier Paolo Magni, in occasione della premiazione, si sono occupati dell’ospitalità gastronomica della premiazione basandosi su prodotti di Food Design realizzati con tecniche innovative e prodotti tradizionali. Dato il target delle aziende partecipanti in ambito Design, Grandesign ha ricevuto la partecipazione di Marchi di equiparabile livello nel settore alimentazione quali Lavazza, Grana Padano, Istituto Valorizzazione Salumi Italiani, Cast Alimenti, Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e Rotari.  
   
   
AUTOMOTIVE DEALER DAY VERONA - 20 E 21 APRILE 2005 CONCESSIONARI: PIU' MARKETING E COMUNICAZIONE PER RILANCIARE IL MERCATO DELL'AUTO  
 
 Verona, 21 aprile 2005 - Più marketing per l'assistenza, maggior supporto alle iniziative locali di comunicazione, e una maggiore redditività: sono queste alcune delle principali richieste dei dealer italiani (i concessionari) nei confronti della case automobilistiche per rilanciare il mercato dell'auto. E' questo quanto emerge da un'indagine condotta dal gruppo di ricerca dell'Automotive Dealer Day sul grado di soddisfazione dei concessionari italiani, i cui dati vengono presentati ieri e oggi alla fiera di Verona per la terza edizione dell'Automotive Dealer Day: la due giorni di convegni e confronti sull'andamento del mercato dell'auto in Italia organizzato da Quintegia e Atlantic Consulting. Ieri e oggi, nello spazio del Centro congressi di Veronafiere, sono attese circa 1.500 persone per fare il punto sulla situazione sul mercato dell'auto. Da un lato incontri e tavole rotonde con alcuni docenti dell'Università di Venezia ed esperti del settore per discutere, tra l'altro, di soddisfazione della clientela, servizi finanziari, distribuzione e logistica per i ricambi. Dall'altro un'area espositiva di 2000 metri quadri in cui circa 40 aziende e società presentano i loro prodotti e servizi. Dopo l'introduzione della normativa europea ''Monti'' e in attesa della libertà di localizzazione che da ottobre concederà ad ogni concessionario di aprire sedi in ogni Paese della Comunità europea, anche il settore automobilistico e' ad un punto di svolta: la formazione e il dialogo tra case automobilistiche e concessionarie è la chiave di volta per riprendere la corsa. ''Secondo quanto emerge dal nostro studio - spiega Gabriele Maramieri, ricercatore di Automotive Dealer Day - l'area che rivela il minor grado di soddisfazione e' la capacita' delle case automobilistiche di accettare i suggerimenti delle aziende concessionarie''. Il campione dell'indagine Dealer/stat è di 952 concessionari pari al 27% dell'intera popolazione di riferimento con 32 marchi esaminati. Le aziende concessionarie, su una scala da 1 a 5, hanno espresso giudizio positivo su prodotti (3,5) politiche distributive (3,5) e servizio ricambi (3,3). Tra le aree meno soddisfacenti rientrano le politiche di marketing (2,7), i sistemi di incentivazione (2,9) e la capacità da parte delle case automobilistiche di accettare suggerimenti (2,3). ''L'efficenza della filiera produttiva - aggiunge Maramieri - passa attraverso la qualità delle relazioni tra casa e concessionario''. I due giorni di Verona sono anche l'ideale conclusione dell'Automotive Dealer Tour il viaggio iniziato lo scorso 18 gennaio che ha portato un ricercatore del gruppo Automotive, Gabriele Simionato, a viaggiare lungo tutta la Penisola incontrando direttori e responsabili di quasi 100 concessionari di tutte le regioni d'Italia e di tutti i marchi. ''Ciò che emerge con chiarezza da questo viaggio - spiega Leonardo Buzzavo, docente di Strategie d'impresa a Ca' Foscari, a Venezia e coordinatore tematico dell'Automotive Dealer Day - è che i concessionari sono consci di non poter più operare solo basandosi sulla vendita di vetture nuove ma è necessario aumentare l'attenzione per la gestione di attività e servizi accessori per rendere il business sostenibile''.  
   
   
RITORNANO I “CENTO PITTORI” DI VIA MARGUTTA LA SETTANTADUESIMA EDIZIONE DELLA STORICA KERMESSE, AL VIA IL 28 APRILE PROSSIMO, PRESENTERÀ OLTRE 3000 OPERE  
 
 Roma, 21 aprile 2005 – Riparte a Roma, il 28 aprile prossimo, “Cento Pittori Via Margutta”, la più storica tra la mostre pittoriche della Capitale, che - giunta alla sua settantaduesima edizione – si protrarrà fino al primo maggio. A tenere a battesimo l’esposizione, che sarà inaugurata nel pomeriggio di domani a partire dalle ore 17.00, sarà Giuseppe Lobefaro, Presidente del I Municipio, che da sempre punta sul Centro Storico, convinto com’è che “più la gente ritorna nelle strade ricche di storia e di arte, talvolta dimenticate, più la città torna a vivere”. La rassegna, patrocinata da Comune di Roma, Provincia di Roma e Regione Lazio, presenterà più di 3000 opere tra dipinti a olio, disegni, acquerelli e sculture, trasformando, anche in quest’occasione, Via Margutta in una galleria d’arte all’aperto. A partecipare alla manifestazione, divenuta da tempo irrinunciabile appuntamento per collezionisti e amanti dell’arte, saranno oltre 100 artisti, rigorosamente selezionati, ognuno caratterizzato da un proprio linguaggio espressivo e da una particolare tecnica artistica. All’esposizione sarà anche presente Coriolano Mazzerioli, “marguttiano storico” e figlio d’arte, che, all’età di 92 anni, ha deciso di provare nuovamente il fascino di esporre nella celebre strada, accanto a vecchi colleghi e alle nuove generazioni di artisti. La kermesse, che animerà la celeberrima strada, tradizionale culla di artisti e pittori, oltre a permettere, soprattutto ai talenti meno noti, di uscire allo scoperto per affermarsi, sarà occasione per analizzare e studiare i fermenti artistici contemporanei e per raccogliere i diversi messaggi che gli espositori intendono “consegnare” alla collettività. La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 21.00 (ingresso gratuito).  
   
   
A TRIESTE GIOVEDI’ 21 APRILE PRESENTAZIONE DEI CATALOGHI DEI MUSEI D’ARTE MODERNA DI GENOVA  
 
Trieste, 21 aprile 2005 - Giovedì 21 aprile, alle ore 17.30, al Museo Revoltella di Trieste saranno presentati i cataloghi generali della collezioni della Galleria d'Arte Moderna di Genova e del Museo delle Raccolte Frugone, e la Guida della Galleria d'Arte Moderna di Genova, tutti curati da Maria Flora Giubilei, direttore dei Musei di Nervi. L’incontro, che inaugura il ciclo di conferenze dal titolo “Musei tra passato e futuro”, sarà introdotto dal direttore del Museo Revoltella, Maria Masau Dan, e vedrà la partecipazione della curatrice dei volumi. Il Repertorio generale delle opere/General Catalogue of Works della Galleria d'Arte Moderna di Genova, edito da Maschietto Editore, è il risultato di un lungo lavoro di ricerca sulle fonti documentarie e di compilazione e racconta ai lettori l'intrigante storia delle collezioni d'arte moderna della città di Genova e della villa che dal 1928 venne eletta a sede permanente dell'istituzione. La Guida alla Galleria d’Arte Moderna di Genova con opere della Collezione Wolfson edita, in italiano ed in inglese, da Maschietto Editore accompagna i visitatori lungo il percorso del nuovo museo articolato sui tre piani di Villa Saluzzo Serra e illustra, sala per sala, le opere sulla base dell'ordinamento cronologico-tematico proposto: al piano terreno vengono esposte le opere datate dalla fine del Settecento alla fine dell'Ottocento; al primo piano nobile e all'ammezzato, quelle realizzate tra l'inizio del Novecento e gli anni Sessanta dello stesso secolo. Il Catalogo generale delle opere delle Raccolte Frugone, edito da Silvana Editoriale, mette a fuoco la storia delle collezioni dei fratelli G. B. Lazzaro e Luigi Frugone, donate al Comune di Genova nel 1935 e nel 1953 con due legati testamentari, permanentemente esposte nell'edificio di Villa Grimaldi Fassio, dalla primavera del 1993. Il catalogo delle opere – che comprende dipinti, sculture e grafiche rigorosamente schedate – è preceduto da un ampio saggio che fa luce sulla figura di Giovanni Battista Lazzaro e Luigi Frugone, due appassionati e generosi industriali genovesi protagonisti, fra le due guerre, di un fiorente collezionismo praticato fra Europa e Sud America con l’aiuto del mercante Ferruccio Stefani. Il volume, che offre dunque un contributo decisivo alla conoscenza di un capitolo inedito della storia del gusto in Italia nel Novecento, è completato da un saggio dedicato al restauro della sede museale, da un’appendice bibliografica e da un indice. Raccolte Frugone Catalogo generale delle opere a cura di Maria Flora Giubilei, Isbn 88-8215-347-9, Pagine 360, cm: 21x28; illustrazioni 350 a colori, 70 in b/n, Prezzo € 40,00. Museo Revoltella tel. 040 675 4350 / 4158 fax 040 675 4137  
   
   
“PERCORSI” PERSONALE DI MICHELE CHIAPPERINO DAL 14 AL 29 MAGGIO 2005  
 
 Gallarate, 21 aprile 2005 - Artista eclettico Michele Chiapperino espone presso lo Spazio Zero di Gallarate in una mostra dal titolo “Percorsi” con le ricerche degli ultimi due anni. Vengono esposte una decina di tele in cui il colore serve per nobilitare i materiali di cui sono fatte, spesso di riciclo e due sculture in cui il triangolo, elemento spesso presente nei suoi lavori, diventa tridimensionale. La sua ricerca sul triangolo non è basata sul valore simbolico della forma bensì sulla completezza della figura geometrica. Attraverso una continua ricerca sottrae materiale al triangolo, lo rende sempre più semplice, più scarno, sino ad utilizzare di questo solo la punta, che ritorna quasi sempre nelle sue opere. La sua formazione di scenografo ha influenzato in modo incisivo tutti i suoi lavori: i materiali più diversi come carta, legno, ecc. Vengono utilizzati, lavorati trasformati con tagli e incollaggi. Nella scelta dei colori emerge sempre un giallo e un rosso: colori caldi, solari legati alla sua terra d’origine che emergono dalla tela sopra più toni di grigio. L’artista In Mostra Scenografo, pittore, scultore, incisore, stampatore, illustratore, direttore di scena, Michele Chiapperino si forma all'Accademia di Belle Arti di Foggia e nel 1976 incontra il maestro Carlo Savi per il quale diventa assistente scenografo fino al 1982, compartecipando a tre edizioni del Festival della Valle d'Itria ed alla Stagione Lirica del Teatro Regio di Parma. Progetta scenografie di rilievo, alcune delle quali in condivisione con l'architetto e scenografo Sergio De Sandro Salvati e vanta dal 1974 affidamenti significativi di direzione di scena. Da più di 25 anni si dedica all'arte contemporanea nelle sue varie forme d'espressione e meritano di essere menzionate partecipazioni, mostre personali e collettive quali: Appunti sulla Puglia, Milano, Centro Internazionale di Brera (1980); Expo Arte, Bari (1980/1981/1985); Mail-art, Milano, Galleria Apollinaire (1982); Expo Tevere, Roma (1983); Vii Biennale d'arte, Il rumore dell'erba, S. Severo Fg (1984); Piombo, legno, triangolo, tavole, pieghe, riflessi, Foggia (1984); Opere dal 1984 al 1986, Foggia (1987); Il mare.. In un cassetto, Foggia (1989) I misuratori dell'incognito, Foggia (1995). Le sue opere sono presenti presso collezioni pubbliche e private. Vive e lavora a Brescia. Spazio Zero, via Ronchetti n.6 Gallarate Va tel./fax 0331.777472  
   
   
AL CASTELLO DI ARCETO DAL 24 APRILE AL 26 GIUGNO 2005 LA MOSTRA TORTURE DI CONCETTO POZZATI  
 
Scandiano (Reggio Emilia), 21 aprile 2005 - Quando le fotografie diffuse dai mezzi di comunicazione di massa rivelarono, nel 2004, gli orrori e le sevizie nel carcere irakeno di Abu Ghraib, Concetto Pozzati cominciò, quasi subito, a disegnare e dipingere immagini tratte da quei grovigli di corpi, da quelle scene di depravazione e riduzione in schiavitù, nelle quali ogni pietà, ogni senso della dignità umana parevano irrimediabilmente perduti. Il ciclo, Torture, cui l'artista ha lavorato per buona parte del 2004, viene presentato per la prima volta al Castello di Arceto di Scandiano (Reggio Emilia), dal 25 aprile al 26 giugno 2005: disegni e dipinti in cui prevalgono due colori, il nero e il viola, e nei quali compaiono ossessivamente sia le immagini divenute tristemente note che quelle suscitate nell'immaginario di Pozzati: persone bendate; strumenti di tortura, come le forbici; cani aizzati contro prigionieri inermi, dalle mani legate, impossibilitati a difendersi; scimmie urlanti; grovigli di corpi nudi. L'esposizione, promossa dal Comune di Scandiano, in collaborazione con Palazzo Magnani, è accompagnata da un catalogo che riproduce tutte le settanta opere del ciclo nella sua integralità - realizzato nelle diverse tecniche cui ricorre l'artista, dal disegno e alla tecnica mista su carta al dipinto su tela e al collage di frammenti di cuoio pirografato - e contiene una conversazione tra Concetto Pozzati e Sandro Parmiggiani, curatore della mostra e del catalogo, nella quale vengono ricostruite genesi e motivazione profonda di Torture. Inoltre, il catalogo pubblica la "dichiarazione d'intenti" che l'artista, anche in questa occasione, ha redatto all'inizio del lavoro sul nuovo ciclo. La mostra verrà inaugurata domenica 24 aprile, alle ore 17, alla presenza dell'artista. Concetto Pozzati è nato a Vò (Padova) il 1° dicembre 1935. Dal 1949 vive e lavora a Bologna. Pittore noto a livello internazionale, vanta mostre personali in spazi pubblici e privati di particolare rilievo, e partecipazioni a rassegne quali la Biennale di Venezia (1964, 1972, 1982), Documenta di Kassel (1964) e la Biennale di San Paolo nel Brasile (1963, 1994). Titolare, fino all'anno scorso, della cattedra di Pittura all'Accademia di Belle Arti di Bologna, è stato Assessore alla Cultura del Comune di Bologna dal 1993 al 1996. Info: tel. 0522.764258  
   
   
MULTIACTIVE: DAL 23 AL 30 APRILE 2005 “TOUR DE MOT”, SESTO E ULTIMO APPUNTAMENTO DELLA RASSEGNA DI 6 INSTALLAZIONI MULTIMEDIALI INTERATTIVE A CURA DI AGON, IN COLLABORAZIONE CON IL TEATRO FRANCO PARENTI DI MILANO  
 
Milano, 21 aprile 2005 - Evento artistico innovativo, “genere” in ascesa e ormai decisamente autonomo, capace di catturare il pubblico attivando modalità di fruizione non tradizionali, l’installazione multimediale interattiva è protagonista assoluta di Multiactive la nuova iniziativa di Agon, che è al tempo stesso rassegna creativa e progetto di ricerca finalizzato all’analisi di questa forma di rappresentazione e alle sue ripercussioni sul mercato artistico. Artefice di interessanti e ardite applicazioni delle nuove tecnologie alla musica contemporanea e agli strumenti della tradizione classica, Agon il centro di ricerca e produzione musicale nato a Milano nel 1990, si dedica da anni alla progettazione e realizzazione di installazioni multimediali interattive, studiando e sperimentando forme, tempi, spazi, linguaggi secondo parametri di rappresentazione non consueti. Ricordiamo Exit party sintomatico allo Spazio Consolo di Milano nel 2001, una serata/evento multidisciplinare (musica, video, installazioni, percorsi, informatica, tecnologia…) che andava oltre il tradizionale concerto e che attirò un pubblico ampio e variegato, chiamato a partecipare e interagire, non più semplice spettatore, ma attore e creatore dell’evento stesso. La rassegna Multiactive nella sede temporanea e particolarmente suggestiva del Teatro Franco Parenti in via Tertulliano, a partire dal 12 marzo 2005 prosegue e potenzia il graduale percorso di Agon tra ricerca e creazione, riflessioni e sperimentazioni, interattività e multidisciplinarietà, esplorazione di nuovi linguaggi e attenzione alle risposte del pubblico, coinvolto in una dimensione complessa e dinamica, un microcosmo di arte e di idee dove ognuno di noi può navigare seguendo la propria rotta. A conclusione della rassegna dal 23 al 30 aprile la sesta e ultima installazione in programma è Tour de Mot. Ideata nel 2004 da Danio Catanuto per Agon, la divertente installazione farà risuonare i testi poetici di Cristina Bartolomè dai pedali di una cyclette, svelando un mondo di suoni e di significati inimmaginabili. Ricordiamo che la rassegna è stata inaugurata il 12 marzo con una novità assoluta Casfandra (fino al 20 marzo), statua parlante di Stefano Scarani e Julia Chiner, creazione che esplora con gli strumenti del nostro tempo i territori sacri del mito. Dal 22 al 31 marzo poi, è stata presentata Thank you di Danio Catanuto del 2003, installazione che rivisita il teatro di strada, interpretato attraverso un video dove l’attrice e danzatrice Erica Giovannini si muove con la musica. A rappresentare il collegamento con la storia di Agon, dall’1 al 7 aprile 2005 la terza installazione in calendario è stata Soffio su nero di Paolo Solcia, dove il soffio che diventa immagine attraverso il computer, è spunto di riflessione sulla realtà, sulla vita, sulla nostra stessa identità riflessa in uno specchio. Soffio su nero fa parte del ciclo di installazioni Per un soffio, grande successo del 1999 al Palazzo Reale di Milano. Dall’8 al 15 aprile 2005 come quarta installazione è stata presentata Musica in voga navigando in acque sonore, l’altra novità assoluta della rassegna firmata da Pietro Pirelli, dove il movimento del rematore e quello della barca diventano musica, acqua sonora, flusso che vive insieme al movimento. Dal 16 al 22 aprile il quinto appuntamento della rassegna prevedeva Il caos delle sfere anche tu pianista con sole 500 lire! di Carlo De Pirro del 2002. Unica ospitalità di Multiactive proveniente dal Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova, l’installazione ha consentito ai visitatori di suonare giocando con un vecchio flipper. L’installazione multimediale interattiva è un tipo particolare di creazione artistica che ridefinisce i concetti di tempo e spazio, veste di nuove forme lo spettacolo, sensibilizza lo spettatore che interagisce con l’evento, lo modifica, lo recepisce secondo modalità di fruizione soggettive. Si tratta di un fenomeno complesso, denso di implicazioni e significati. E’ importante quindi sottolineare l’impegno di Agon a sviluppare, proprio partendo dalla rassegna Multiactive al Teatro Franco Parenti, un progetto di ricerca sulle installazioni multimediali interattive, un osservatorio pluriennale che, attraverso l’analisi organizzata, possa fare chiarezza su una realtà artistica di grande fascino. Multiactive installazioni multimediali interattive al Teatro Franco Parenti nella sede temporanea di via Tertulliano via Cadolini 19 (angolo via Tertulliano), Milano Ingresso libero  
   
   
TEATRO ARSENALE CON GRANDI STAZIONI PRESENTA “PROGETTO STAZIONI 2005” LE STAZIONI DELLE NUOVA DRAMMATURGIA DAL 26 APRILE AL 5 GIUGNO 2005 A CURA DI SIMONA BETTAZZI, MARIA EUGENIA D’AQUINO E MAGGIE ROSE  
 
Milano, 21 aprile 2005 - Da alcune stagioni il Teatro Arsenale ha allargato con successo il proprio raggio d’azione, oltrepassando le pareti della sede storica di via Cesare Correnti e realizzando veri e propri allestimenti culturali che si dilatano in svariati luoghi della città. Il successo ottenuto la scorsa stagione, così come la disponibilità di un “partner” importante quale Grandi Stazioni nell’evoluzione del Progetto, ha portato quindi la compagnia dell’Arsenale ad ideare ed assegnare - all’interno delle prossime stagioni - un ruolo da protagonista per il Progetto Stazioni. In Italia, a differenza che in altri paesi europei, la drammaturgia contemporanea, nonostante sia popolata di notevoli talenti sembra fatichi a decollare nelle stagioni teatrali. Apparentemente si direbbe non interessi o non coinvolga il pubblico, che preferisce ‘andare sul sicuro’. Rappresentare autori contemporanei non ancora stranoti al grande pubblico è da sempre un’operazione rischiosa per i teatri, e ovviamente lo è ancora di più per i teatri come il nostro, che, se da un lato sono i luoghi più consoni all’esplorazione del nuovo, dall’altro sono i più scoperti dal punto di vista produttivo. Il Teatro Arsenale però, come testimoniano tutte le passate stagioni, ha sempre coraggiosamente accettato questo rischio, impegnandosi non solo a mettere in scena i nuovi autori, ma anche a costruirgli intorno una rete di appuntamenti fuori e dentro il teatro con l’intento di avvicinare il pubblico alla drammaturgia contemporanea. Il passato - Così è nato il Progetto Stazioni, che già nella passata stagione aveva raccolto un notevole interesse in tutte le sue iniziative, sviluppatesi intorno all’allestimento che la Compagnia del Teatro Arsenale ha portato in scena lo scorso aprile, accostando il grande maestro inglese Harold Pinter ed il giovane drammaturgo italiano Riccardo Mini. A partire dall’analisi dei due testi (Victoria Station e Blackout) che si desiderava portare in scena, da quella del pubblico che s’intendeva raggiungere e da quella delle peculiari caratteristiche dei partner che avrebbero dato il loro supporto al Teatro nell’organizzazione (British Council, Fnac, cattedra di Letteratura Inglese Università degli Studi di Milano nella persona della Prof. Maggie Rose, Prometeus ed Exquisite) abbiamo individuato il filo conduttore del Progetto - “Londra - Milano 2004: luoghi di storie e storie di luoghi”; una traccia che bene riassume e mette a fuoco le tematiche che si sono poi declinate su vari mezzi ed hanno caratterizzato le iniziative del progetto: un viaggio nella drammaturgia contemporanea inglese ed italiana; un viaggio nei luoghi e nelle atmosfere di due metropoli - Londra e Milano - ; luoghi da provare a definire nei contorni attraverso le parole, gli smarrimenti e le visioni di scrittori ed attori; luoghi dove la stasi ed il movimento più convulsivo convivono; scali d’una babele in orizzontale; luoghi di scambio, di traffico e smistamento; luoghi di passaggio, passeggeri e passanti. Il presente - Il Progetto Stazioni si rinnoverà ed evolverà quest’anno divenendo un viaggio a tappe nella drammaturgia contemporanea italiana e non. Gli eventi legati al Progetto saranno suddivisi in diverse “stazioni” - luoghi fisici e virtuali della città: il Binario 21 della Stazione Centrale di Milano; il Teatro Arsenale; il web; la Fnac. Prima Stazione - Binario 21 della Stazione Centrale di Milano - Martedì 26 aprile 2005, a partire dalle ore 14,30 “Victoria Station” di Harold Pinter traduzione Alessandra Serra - regia Valentina Colorni - con Fausto Bernardinello, Maria Eugenia D’aquino, Riccardo Magherini - luci Fulvio Michelazzi. Protagonista dell’ atto unico del grande drammaturgo inglese è una stazione di Londra, la Stazione per eccellenza, dove uno dei due personaggi della pièce, il taxista, deve recarsi per raccogliere un passeggero, ma non vi arriverà mai.... Abbiamo deciso di inaugurare il Progetto Stazioni 2005, dedicato alla nuova drammaturgia, con il padre della drammaturgia contemporanea, Harold Pinter, e di ambientare il suo celebre testo proprio sui binari di quella che è la Victoria Station di Milano: la Stazione Centrale, una delle più importanti del nostro paese, immortalata in decine di pellicole e in innumerevoli opere d’arte. La rappresentazione avrà luogo in tre diversi momenti della giornata, alle 14,30, alle 18,00 e alle 21,00. Ingresso Libero. “La scrittura teatrale oggi” con Riccardo Mini, Rocco D’onghia, Maggie Rose, Tommaso Urselli, Achille Jachetti, Susana Lastreto, Paolo Caponi, Francesca Lotti, presentati dall’attrice Maria Eugenia D’aquino. A intervallare le tre rappresentazioni, presso la Sala Reale, attigua al Binario 21, alle 15.00, alle 18.30, alle 21.30, i drammaturghi coinvolti nel progetto incontreranno il pubblico, rivelando cosa significhi e come si scrive per il teatro oggi e confrontandosi con la realtà teatrale inglese e francese. Nel corso dell’incontro scorreranno immagini tratte dalle messe in scena dei testi degli autori. Ingresso A Inviti Fino Ad Esaurimento Posti. Seconda Stazione – il Teatro Arsenale - Mercoledì 27 aprile 2005, alle ore 21,15, prima dello spettacolo “Stazioni: Victoria Station di Harold Pinter – Blackout” di Riccardo Mini, traduzione di ‘Victoria Station’ di Alessandra Serra, regia Valentina Colorni, con Fausto Bernardinello, Maria Eugenia D’aquino, Riccardo Magherini, luci Fulvio Michelazzi - scene Marco Bellomo - dipinto di Daniele Archimede - assistente alla regia Ino Lucia produzione Teatro Arsenale. L’accostamento dei testi di due autori, il grande maestro inglese e un giovane drammaturgo italiano, dà vita ad una singolare commedia: il gioco comune è quello della ricerca di un luogo, metaforico e non, nel quale incontrarsi. Black Out di Riccardo Mini. In un futuro prossimo, in un indefinito scenario di guerra, gli uomini si trovano a lavorare ad una misteriosa “macchina”. Le percezioni fisiche sono alterate, come se ciascuno vivesse sotto una personale campana di vetro che lo isola dal resto del mondo. Però gli esseri umani tentano comunque di comunicare, si comportano in modo apparentemente normale. Ma c’è un problema: nel momento in cui escono da una conversazione fissa in schemi preordinati e cercano di trasmettere pensieri e sensazioni differenti, non si capiscono più. I due testi sono come due partite dello stesso gioco, con gli stessi tre giocatori e le medesime regole. Si parte da due situazioni differenti, ma lo scopo di fondo è lo stesso: trovare un comune terreno di dialogo. L’impresa non è semplice e i tentativi sono anche comici; in entrambi i casi è come se uno dei dialoganti mancasse dei normali presupposti alla comunicazione: chi sono, dove sono, quali sono i miei ricordi, cosa penso adesso. E l’effetto sull’altro è decisamente spiazzante. Ma c’è anche un’urgenza che spinge i personaggi a proseguire il gioco, a tentare di portare avanti la partita e pervenire a qualcosa di condiviso, un solido terreno dove ciò che viene detto abbia per tutti lo stesso significato. Nel momento in cui i protagonisti si accorgono che non si può dare nulla per scontato, che non esiste nessuna cosa, nemmeno la più ovvia, che valga per tutti, tentano in ogni modo di afferrare l’altro e di portarlo nel proprio mondo. Solo che l’altro sembra distante anni luce, come se fosse su un altro pianeta o in un’altra dimensione, e forse lo è davvero. Allora l’abilità nel gioco sta anche nello sbilanciarsi fuori dalle proprie certezze e cercare di incontrare l’altro sul suo terreno, spostandosi nello spazio e nel tempo, passando in una dimensione diversa, un ignoto aldilà. Repliche fino al 1 maggio 2005. Orario Spettacolo: feriali 21,15, domenica h.16,30, lunedì riposo; Prezzo Biglietti: 15 – 13 – 11 (studenti) – 8,5 euro (Cartarsenale). Gli altri appuntamenti - Da Giovedì 12 maggio a Domenica 5 giugno 2005, Teatro Arsenale: “Le Fate Lascive” di Rocco D’onghia, regia Riccardo Magherini, con Fausto Bernardinello, Federica Corradi, Maria Eugenia D’aquino, Riccardo Magherini, Annig Raimondi, Ambra Rinaldo, Yumi Seto, musicisti Nicola Lanni, Gabriele Palimento - vocalist Suso, scene Ambra Rinaldo - luci Fulvio Michelazzi - musiche originali eseguite dal vivo di Samuel Cereghini, assistente alla regia Andrea D’imporzano, produzione Teatro Arsenaledi Rocco D’onghia. - Domenica 22 maggio e lunedì 23 maggio alle ore 21,30, Teatro Arsenale: “Forgot me not” A Patterns Detector Story Item N°3 di e con Mat Mabo Terza Stazione – il web (www.Londra-milano.net) www.Londra-milano.net  ovvero il sito che lo scorso anno ha ospitato un viaggio virtuale realizzato tramite un originale racconto “a staffetta”. Quattro “web short story” che hanno portato una storia partita in treno da Londra ad arrivare – sempre in treno – a Milano, quattro autori molto diversi tra loro: Tommaso Urselli, Susana Lastreto, Riccardo Mini, Achille Jachetti. Quarta Stazione – la Fnac - Lunedì 16 maggio 2005, dalle h. 17,00 presso la Fnac di Via Torino, ha inizio la presentazione del sito www.Londra-milano.net curato da Simona Bettazzi e Riccardo Mini. Echi in movimento – mostra fotografica di Ino Lucia e Valentina Colorni Il foyer del Teatro Arsenale e la Fnac di Via Torino ospiteranno la mostra fotografica Echi in movimento di Ino Lucia e Valentina Colorni. L’idea della mostra nasce da uno studio sul movimento. Www.teatroarsenale.org  
   
   
XXII TROFEO ACCADEMIA NAVALE E CITTA’ DI LIVORNO PRESENTATO IL PROGETTO KITESURFING ITALIAN TOUR 2005  
 
Livorno, 21 aprile 2005 - Protagonista immancabile del Trofeo Accademia Navale e Città di Livorno è sicuramente Paul&shark, main-sponsor di questa Xxii^ Edizione che, a bordo della Sea-wonder, sarà presente nella classe I.m.s. Con una Mc46 interamente in fibra di carbonio progettata dall’ing. Giovanni Ceccarelli. Il progettista, che ha dedicato gli ultimi 30anni alla produzione oltre che nel settore della crociera, anche in quello della vela da competizione, ha ottenuto con i suoi scafi otto titoli del mondo Ior e Ims, numerosissimi campionati italiani d’altura e diverse classiche in Europa, titoli questi, in gran parte vinti con timonieri Friulani di grande prestigio, tra cui Vasco Vascotto (trionfatore del Xxi Tan). In occasione del Trofeo Accademia Navale e Città di Livorno, Officine Panerai rinnova la propria passione per la vela presentandosi con il Panerai Watches Sailing Team. Lo storico marchio italiano, alla sua seconda stagione nel panorama velico internazionale, si presenta, anche per questo Xxii Tan, con l’imbarcazione Panerai, magnifico Comet 45 Regata che, condotto Luca Bursic, già Campione del Mondo di Optimist, competerà nel primo gruppo per la classe I.r.c. Alle ore 11:30 presso lo spazio Incontri e Spettacoli del villaggio Tuttovela, alla presenza di un gremito pubblico di giornalisti ed appassionati, il campione di surf Matteo Bof insieme con Andrea Stella, fervido sostenitore dell’iniziativa, ha presentato l’ambizioso progetto Kitesurfing Italian Tour 2005, inedita iniziativa che, proponendo un leale connubio tra uomo e natura, magnifica, con l’aiuto di un aquilone ed il sostegno di una tavola, la forza del vento scivolando sulle onde, lungo le coste della nostra penisola . Attesissima, per venerdì 22 Aprile al Villaggio della Vela, la visita di Marcello Lippi, commissario tecnico della nazionale di calcio nonché grande appassionato di mare e vela, che, a bordo di Nave Capricia, storica imbarcazione a vela donata nel 1993 alla Marina Militare dalla “Fondazione Agnelli”, presenzierà alle avvincenti regate che animeranno le acque antistanti la riviera labronica. In serata, a cura della Sailing channel, proiezione, presso lo Stand Incontri e Spettacolo, di interessanti filmati inediti inerenti il mare e la vela.  
   
   
GOLF - ROCCA E CANONICA IN CINA PER IL JOHNNIE WALKER CLASSIC GIULIA SERGAS E SILVIA CAVALLERI IN MESSICO  
 
Milano, 21 aprile 2005 - Il Johnnie Walker Classic, uno dei più prestigiosi tornei dell’European Tour, si disputa (21-24 aprile) per la prima volta in Cina, sul percorso del Pine Valley Golf Resort di Beijing. Molto qualificata la partecipazione per la presenza di Ernie Els, Retief Goosen, Sergio Garcia e Adam Scott insieme al numero uno asiatico Thongchai Jaidee e all’idolo di casa Lian-wei Zhang. Ritorna in campo Costantino Rocca, assente da qualche tempo nel circuito, alla sesta gara stagionale. Con lui ci sarà Emanuele Canonica, in cerca di riscatto dopo la disavventura della scorsa settimana quando ha iniziato l’ Open di Spagna al primo posto e lo ha concluso al 56°. Il montepremi è di 1.830.325 euro dei quali 305.049 gratificheranno il vincitore. Lpga Tour In Messico Con Sergas E Cavalleri - Seconda tappa stagionale in Messico per il Lpga Tour. A Michoacan si disputa il Corona Morelia Championship, sul tracciato del Tres Marias Residential G.c. Con la partecipazione di Giulia Sergas e Silvia Cavalleri alla ricerca della condizione migliore dopo un avvio di stagione con numerosi alti e bassi. Grande favorita la messicana Lorena Ochoa, che nella precedente occasione (Mastercard Classic) fu probabilmente condizionata dall’attesa del suo pubblico e praticamente perse ogni chance nel primo giro. Con una bella rimonta, però, giunse quinta. Assenti le altre bigs, l’attenzione si focalizza sulle forze nuove del tour: Paula Creamer, che ha iniziato ottimamente la sua avventura tra le proettes, e le gemelle Aree e Naree Song. Il montepremi è di un milione di dollari. Senior Tour In Egitto - Giuseppe Calì e Alberto Croce prendono parte al Jolie Ville Sharm El Sheikh Seniors Open (21-23 aprile), in programma sul tracciato del Jolie Ville Golf Hotel. Favoriti della prima gara del circuito continentale “over 50” in Egitto sono Luis e Horacio Carbonetti, Carl Mason, Eamonn Darcy, Bill Longmuir, Denis O’sullivan. Il montepremi è di 197.245 euro dei quali 29.586 andranno al vincitore. U.s. Pga Tour: Vijay Singh All’houston Open - Vijay Singh difende il titolo nello Shell Houston Open (21-24 aprile), torneo dell’U.s. Pga Tour che si svolge sul percorso del Redstone Gc a Humble, nel Texas. In campo David Toms, Charles Howell Iii, José Maria Olazabal, il giovane Kevin Na e Mark Calcavecchia, che sarà uno dei protagonisti del prossimo Telecom Italia Open (Castello di Tolcinasco G&cc, 5-8 maggio). Azzurri Al Cavalier Classic - Nunzio Lombardi, Andrea Perrino, Lorenzo Scotto, Andrea Signor e Alberto Zani parteciperanno al Cavalier Classic, che si svolgerà il 23 e 24 aprile al Golf Club Birdwood di Charlottesville, in Virginia. I cinque azzurri saranno accompagnati dal team manager Dario Scotto. Lo scorso anno il torneo fu vinto da Andrea Signor, che superò alla prima play off lo statunitense Dustin Bray. Due Azzurri Al Brabazon Trophy - Due azzurri, Niccolò Ravano e Lorenzo Gagli, prenderanno parte al Brabazon Trophy, in programma dal 13 al 15 maggio sul percorso del Golf Club The Oxfordshire a Thame in Inghilterra. Saranno accompagnati da Stefano Sardi.  
   
   
LA PRIMAVERA SPIRITOSA SALUTA LA FRIZZANTE RAMPIBIKE  
 
Trento, 21 aprile 2005 - Le bizze del tempo, prima col sole anticipato e poi con le piogge, non riescono ad intaccare nemmeno un po’ la vitalità e il dinamismo del comitato organizzatore della Rampibike della Val di Non. Con l'arrivo della primavera inizia anche la stagione agonistica di mountain bike ed uno degli appuntamenti più attesi per i bikers, agonisti e semplici amatori, è senza dubbio il Ritter Rampitour d'Italia, il popolare challenge che ogni anno richiama migliaia di partecipanti. Si tratta di un circuito importante, giunto alla nona edizione, che si svolge tutto in Trentino e che propone cinque tappe nei mesi di maggio e giugno, e una "supertappa" finale a settembre. Un successo, quello del Ritter Rampitour d’Italia, che gli organizzatori contano di ripetere anche per la stagione 2005 che aprirà ufficialmente i battenti il 1° maggio a Cavareno (Trento) con la sesta edizione della Rampibike, proposta da Sport Gestion e dal G.s. Rampitour di Trento col supporto tecnico di Tierre Promotion. La gara inaugurale del circuito si sviluppa su un percorso di 43 chilometri, un tracciato non troppo severo collaudato ormai da tre edizioni, e che dopo i primi due anni è stato rivisitato ed ha ricevuto i consensi degli appassionati, visto che ogni anno sono ben oltre mille i concorrenti al nastro di partenza al Tennis Hall di Cavareno. Quindi si tratta di una gara sicuramente alla portata anche del biker medio e dei molti amatori che sono soliti affacciarsi alle tappe del Rampitour. Sono dunque 43 i km, di cui 17,6 in salita, 13 in discesa e 12,4 in pianura o falsopiano, per un dislivello di 1.050 metri, e perciò la Rampibike si può definire una competizione affrontabile anche dai meno allenati. Partenza ed arrivo della Rampibike sono situati a Cavareno e il percorso tocca alcuni dei luoghi più suggestivi della Valle di Non, passando per il Lago Smeraldo, Ronzone, Ruffrè, Molini di Amblar, per salire poi sulle pendici del Roen e immergersi nelle incantevoli zone ideali per la pratica della mountain bike. Il tracciato si rifà a quello originale della prima edizione, con una modifica nel tratto più in quota, quello di Malga Romeno che da qualche anno viene "evitato" e con esso l'ultima parte di ripida salita. Un percorso vario che si snoda nella prima parte tra i prati del fondovalle per poi arrampicarsi tra le fresche abetaie del Roen e che permetterà ai concorrenti migliori di mettersi subito in luce: nel 2004 la vittoria è andata a due atleti trentini, Massimo Debertolis nell’annata in cui ha vestito la maglia iridata marathon, e Elena Giacomuzzi, entrambi al loro tris di vittorie alla Rampibike. Il Ritter Rampitour d'Italia, di cui la Rampibike è la prima tappa, prevede quest’anno una nuova categoria e quindi ammontano ora a sette quelle maschili, una femminile, più quella riservata agli escursionisti. Anche quest'anno la Rampibike sarà preceduta dalla Mini Rampibike, escursione non competitiva per bambini e ragazzi fino a 14 anni. Sabato 30 aprile, alla vigilia della "sorella maggiore" saranno proprio i bikers in erba i protagonisti della prima gara del Minirampitour promosso dalla Uisp: un circuito di mtb dedicato ai giovanissimi che mira a diffondere la pratica della mountain bike e la cultura dello sport: bambini e ragazzi, maschi e femmine insieme, verranno divisi in quattro gruppi distinti in base all’età e percorreranno tragitti diversi e adatti alle loro capacità. Da quest’anno ci sarà attività anche per mamme, mogli e compagne al seguito dei partecipanti al Ritter Rampitour d’Italia, nella giornata della vigilia. La partenza della Rampibike avverrà alle ore 10,30 dal Tennis Hall di Cavareno, domenica 1 maggio. La Rai ha già inserito in palinsesto l’atteso evento con un servizio di 30’ martedì 3 maggio. Un’opportunità importante anche per promuovere la Val di Non ed il Trentino in generale. Www.rampitour.com  
   
   
DOMENICA TEMPO DI SPORT, TEMPO DI FESTA  
 
Milano, 21 aprile 2005 - Il Centro Sportivo Italiano, come cammino di preparazione al Congresso Eucaristico Nazionale che si terrà a Bari dal 21 al 29 Maggio 2005, ha programmato una serie di incontri che si terranno a Brescia, Bologna, Catania, Anagni (Fr) e Torino Domenica Tempo di Sport, Tempo di Festa: così si traduce per il Centro Sportivo Italiano il tema del Congresso Eucaristico Nazionale "Senza la Domenica non possiamo vivere" (Bari 21/29 maggio). La Domenica è giorno del Signore, gelosamente custodito e promosso dalla Chiesa, ma anche giorno dell'uomo, e per questo tempo di festa, vitalità, convivialità e, contemporaneamente, di spiritualità. In preparazione al Congresso Eucaristico Nazionale, il Centro Sportivo Italiano ha programmato una serie di incontri, ricchi di dibattiti, testimonianze e relazioni, che si terranno a Brescia, Bologna, Catania, Anagni (Fr) e Torino. Da sempre il Csi promuove lo sport come momento di educazione, di crescita, di impegno e di aggregazione sociale, ispirandosi alla visione cristiana dell'uomo e della storia nel servizio alle persone e al territorio. In questo contesto il Csi è impegnato a contrastare il tempo della Domenica come tempo ozioso, evasivo e vuoto, e a qualificare la storia degli uomini attraverso attività ludiche, sportive, solidali. La Domenica costituisce per il Csi il cardine per valorizzare i circa 8.000 tornei che ogni anno vengono organizzati. Tra le più antiche associazione di promozione sportiva del nostro Paese, il Csi risponde infatti ad una domanda di sport non solo numerica ma qualificata sul piano culturale, umano e sociale, educando attraverso lo sport.