Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDì

Pagina1  Pagina2  Pagina3  Pagina4  Pagina5  Web Prodotti e Novità 
Notiziario Marketpress di Martedì 03 Maggio 2005
Pagina1
COMMISSIONE EUROPEA : IL SETTIMO PROGRAMMA QUADRO (7PQ) DELLA CREERÀ CIRCA UN MILIONE DI POSTI DI LAVORO IN PIÙ RISPETTO A UNO SCENARIO DI "ORDINARIA AMMINISTRAZIONE"  
 
Bruxelles, 3 maggio 2005 - Secondo una valutazione d'impatto realizzata dalla Commissione europea, l'attuazione delle proposte del Settimo programma quadro (7Pq) nella loro forma attuale porterà alla creazione di circa un milione di nuovi posti di lavoro in Europa entro il 2030, mentre in uno scenario di "ordinaria amministrazione" si assisterebbe a una crescita modesta dei finanziamenti dell'Unione europea a favore della ricerca. Inoltre, dalla valutazione d'impatto emerge anche che, a seconda del tasso di crescita dei finanziamenti del programma quadro a titolo del 7Pq, se si raddoppiasse il bilancio per la ricerca dell'Unione europea in questa fase, il Pil dell'Europa potrebbe aumentare fino all'1 per cento in più nello stesso periodo. Come evidenzia la relazione, poiché il programma quadro rappresenta solo una minima parte della spesa pubblica complessiva dell'Unione europea nella ricerca, i suoi effetti sono davvero notevoli. La valutazione d'impatto è stata realizzata con il contributo delle parti interessate, l'elaborazione di studi interni ed esterni e la partecipazione di noti esperti nell'ambito della valutazione. La relazione ha esaminato tre opzioni politiche in particolare: la prospettiva di "non fare nulla", che consisterebbe nel porre fine al sostegno dell'Unione europea a favore della ricerca e sviluppo (R&s), l'approccio di "ordinaria amministrazione", secondo cui il 6Pq continuerebbe a essere attuato nella sua forma attuale, e infine l'opzione di applicare le proposte del 7Pq. I rispettivi meriti di ciascuna opzione sono stati analizzati nel contesto delle sfide cui deve far fronte l'Europa, ossia la globalizzazione, la necessità di una crescita maggiore, la competitività e l'occupazione, i problemi sociali e ambientali, e la debolezza del sistema di ricerca europeo. Tuttavia, la relazione avverte subito che valutare l'impatto della politica di ricerca è un compito particolarmente difficile, soprattutto a causa del divario in termini di tempo tra lo svolgimento della ricerca, la realizzazione di innovazioni e il momento in cui se ne mieteranno i benefici commerciali. In definitiva, la relazione scarta immediatamente la prima proposta avanzata, ovvero l'ipotesi di "non fare nulla". La prospettiva dell'inerzia (ossia l'opzione di ridimensionare l'intervento dell'Unione europea) non viene evidentemente presa in considerazione, poiché essa interromperebbe di colpo il processo di costruzione di uno spazio europeo di ricerca integrato, provocando una maggiore frammentazione e inefficienza degli sforzi di ricerca in Europa", conclude il documento. Da una valutazione d'impatto economico contenuta nella relazione emerge che, come diretta conseguenza di un atteggiamento di questo tipo, rispetto ad un approccio di "ordinaria amministrazione", l'Europa subirebbe un calo del Pil dello 0,84 per cento e perderebbe 800 000 posti di lavoro (di cui 87 000 nell'ambito della ricerca). Inoltre, tutte le parti interessate che sono state consultate durante il processo di valutazione hanno espresso lo stesso parere: il programma quadro deve essere considerato "uno strumento fondamentale della politica dell'Unione europea per l'economia fondata sulla conoscenza", come afferma la Commissione. Se si adottasse un approccio di "ordinaria amministrazione", invece, il problema dell'attuale debolezza dello spazio europeo di ricerca verrebbe affrontato solo parzialmente e questo comprometterebbe la realizzazione dei principali obiettivi politici dell'Unione europea, ossia l'agenda di Lisbona e l'obiettivo di Barcellona. In questo modo si invierebbe un messaggio di sfiducia agli Stati membri in merito ai loro livelli di investimento nella ricerca, accentuando così l'effetto negativo. Da un lato, se si proseguisse ad attuare il programma quadro nella forma attuale del 6Pq, la continuità sarebbe garantita, ma dall'altro, senza modificarne il bilancio e la struttura del contenuto tematico, non si fornirebbe una risposta adeguata alle nuove sfide cui deve far fronte l'Europa né al rinnovato accento posto sull'agenda di Lisbona, sostiene la relazione. Inoltre, ora l'Unione europea è composta da 25 Stati membri e, se si mantenesse lo stesso bilancio previsto per il 6Pq, la dispersione dello sforzo di ricerca dell'Unione europea sarebbe maggiore. Secondo la valutazione d'impatto, quindi, continuando ad attuare il 6Pq si perderebbe l'opportunità di ristrutturare ulteriormente il sistema di ricerca dell'Unione europea. "La conclusione è che, per potere far fronte alle gravi lacune del sistema di ricerca europeo, occorre un programma quadro sostanzialmente più ampio del 6Pq", afferma la relazione. Nello specifico, si prevede che le proposte del 7Pq nella loro forma attuale avranno un notevole impatto in aree quali la semplificazione delle procedure, la promozione di partenariati pubblico-privato sotto forma di iniziative tecnologiche comuni, il sostegno alla ricerca di base, la promozione della mobilità e delle carriere dei ricercatori, e il rafforzamento delle capacità all'interno delle regioni e tra le piccole e medie imprese. In conclusione, la relazione rileva che il delinearsi di nuove sfide economiche, sociali e ambientali (e l'intensificarsi di quelle esistenti) richiede una risposta europea: "Il prossimo programma quadro dovrà rispondere a queste sfide; l'ordinaria amministrazione non sarà sufficiente". Per scaricare una copia della relazione e per ulteriori informazioni consultare: http://dbs.Cordis.lu/fep-cgi/srchidadb?action=d&session=&doc=1&tbl=en_docs&rcn=en_rcn:6837005&caller=fp7_lib  
   
   
IL SATELLITE INDIVIDUA FRODI E ILLEGALITÀ LA COMPETENZA DEL CCR AL SERVIZIO DEL BILANCIO COMUNITARIO E DISTRIBUZIONE IN MODO PIÙ ADEGUATO GLI AIUTI COMUNITARI AI PAESI DEL TERZO MONDO.  
 
Bruxelles, 3 maggio 2005 - Le missioni del Centro comune di ricerca (Ccr) dell'Unione europea comprendono la salvaguardia del bilancio comunitario dall'uso fraudolento o da richieste indebite di fondi comunitari e il controllo del rispetto delle politiche comunitarie. A tal fine, l'Istituto per la protezione e la sicurezza dei cittadini (Ipsc) del Ccr, con sede a Ispra, Italia, ha sviluppato un sistema basato sul rilevamento di immagini via satellite che individua frodi e illegalità e consente all'Ue di risparmiare ogni anno milioni di euro. In un'intervista rilasciata al Notiziario Cordis, Jean-marie Cadiou, direttore dell'Istituto, ha spiegato che la tecnologia in questione è stata impiegata per controllare la politica agricola comune (Pac), combattere l'inquinamento marino, scoprire casi di pesca illegale e, più di recente, distribuire in modo più adeguato gli aiuti comunitari ai paesi del terzo mondo. "La nostra tecnologia è utilizzata principalmente in tre settori", ha spiegato il dottor Cadiou. "Il primo è la Pac, settore in cui cerchiamo di prevenire irregolarità fornendo nel contempo assistenza agli agricoltori per quanto riguarda la presentazione delle domande di sovvenzione. Nel 2004, il nostro "controllo con telerilevamento" ha consentito agli Stati membri di monitorare circa 160.000 agricoltori e di risparmiare costose verifiche sul campo destinate ad accertare che il tipo di coltura realizzata fosse effettivamente quella dichiarata dagli agricoltori. Il secondo settore è il rilevamento di fuoriuscite di petrolio dalle navi, non solo in caso di incidenti, ma anche in termini di scarichi abituali nel mare. "Gli scarichi operativi di petrolio dalle navi, sebbene illegali, si verificano con estrema frequenza nel Mediterraneo, specialmente intorno a Genova e alla Sicilia meridionale", ha dichiarato il dottor Cadiou al Notiziario Cordis. "Con l'impiego di strumenti di telerilevamento, l'Ipsc contribuisce al controllo e alla prevenzione di tali scarichi illegali che provocano gravi danni all'ambiente marino", ha aggiunto. "Purtroppo", ha continuato il dottor Cadiou, "quando il Ccr riprende la foto di una nave che sparge petrolio, questa informazione non ha valore nei tribunali perché l'equipaggio di una nave può sempre dire "eravamo appena passati per caso", sostenendo che il petrolio era stato versato da una nave precedente. Pertanto, in quel momento l'informazione deve essere trasmessa alla guardia costiera che può quindi procedere all'arresto. Stiamo lavorando sulla nostra tecnologia per far sì che un giorno possa essere impiegata - speriamo - a fini giudiziari. Il terzo settore è il controllo delle navi da pesca per proteggere le riserve ittiche. Sebbene tutte le navi che pescano nelle acque comunitarie abbiano a bordo un dispositivo di localizzazione che trasmette ogni ora la loro posizione alle autorità sia dello Stato di cui battono bandiera sia degli Stati costieri, queste "scatole blu" possono essere spente o manomesse. Le immagini satellitari sono quindi utili per comparare le informazioni ricevute dalle navi e verificare che la nave si trovi nella località indicata. Il dottor Cadiou ha illustrato un caso reale che mette in evidenza l'utilità di questa tecnologia. Nell'aprile 2004 è stata scoperta una nave russa che pescava illegalmente nelle acque scozzesi. Grazie alla tecnologia del Ccr è stato possibile accertare la presenza dell'imbarcazione nell'area interdetta. Le immagini satellitari sono state quindi trasmesse alle autorità scozzesi che hanno inviato un aeromobile ed arrestato l'equipaggio della nave. "Adesso, il prossimo passo è lo sviluppo della nostra tecnologia per poterla utilizzare con sempre maggiore intensità nel terzo mondo", ha dichiarato il dottor Cadiou. "Vogliamo fornire previsioni regolari sui raccolti. L'ue finanzia il 25 per cento degli aiuti mondiali e, considerando gli importi di denaro in gioco, è della massima importanza calibrare e indirizzare questi aiuti al meglio ". "Attraverso dati meteorologici e geostatistici siamo in grado di elaborare una panoramica e una stima delle produzioni agricole. Grazie alle immagini registrate a maggio, possiamo dire cosa accadrà in agosto. Questo ci consente di prevedere un'eventuale penuria alimentare. Le informazioni vengono quindi inoltrate alla Dg Echo, responsabile degli aiuti umanitari, la quale, grazie a quanto trasmessole, può strutturare in modo più mirato il proprio intervento", ha concluso il dottor Cadiou. Http://ipsc.jrc.cec.eu.int    
   
   
STRUMENTO ONLINE DI AUTOVALUTAZIONE DEI PIANI DI IMPRESA PER GLI IMPRENDITORI  
 
Bruxelles, 3 maggio 2005 - Un nuovo strumento per assistere gli imprenditori nella ricerca di capitale di rischio è stato sviluppato da Investornet, la rete degli investitori di rischio, come parte dell'iniziativa Gate2growth sostenuta dalla Dg Imprese della Commissione. L'obiettivo di Sat-light è assistere gli imprenditori e i responsabili della gestione nell'elaborazione di piani di impresa chiari e convincenti. Con l'ausilio di un questionario, lo strumento confronta i piani di impresa con le aspettative degli investitori e valuta la possibilità di apportare eventuali miglioramenti. È possibile accedere allo strumento cliccando su "pilot version business plan test" nel seguente sito web: http://www.Gate2growth.com  
   
   
BCE: PARITÀ CENTRALI RISPETTO ALL’EURO E TASSI DI INTERVENTO OBBLIGATORIO NELL’AMBITO DEGLI AEC II  
 
Francoforte, 3 maggio 2005 - In seguito alle decisioni sulle parità centrali rispetto all’euro nell’ambito dei nuovi accordi europei di cambio (Aec Ii) assunte per la lira sterlina cipriota, il lat lettone e la lira maltese il 29 aprile 2005 (cfr. Comunicati diffusi dall’Unione europea nella stessa data), sono stati fissati i tassi di intervento obbligatorio per queste valute (cfr. Tabella seguente) con effetto il 2 maggio 2005. I tassi di intervento obbligatorio sono stati definiti dalla Banca centrale europea di comune accordo con la Banca centrale di Cipro, la Latvijas Banka e la Bank Ċentrali ta’ Malta – Central Bank of Malta conformemente all’articolo 1, paragrafo 2, dell’Accordo del 1° settembre 1998 tra la Banca centrale europea e le banche centrali nazionali degli Stati membri non appartenenti all’area dell’euro che stabilisce le procedure operative di un meccanismo di cambio per la Terza fase dell’Unione economica e monetaria (Gu C 345 del 13.11.1998, pag. 6), da ultimo modificato dall’accordo del 16 settembre 2004 (Gu C 281 del 18.11.2004, pag. 3). Restano invariati le parità centrali nei confronti dell’euro e i tassi di intervento obbligatorio per la corona danese, la corona estone, il litas lituano e il tallero sloveno.
Parità centrali nei confronti dell’euro e tassi di intervento obbligatorio per le valute degli Stati membri partecipanti agli Aec Ii, in vigore dal 2 maggio 2005
Paese e valuta Eur 1 =
Danimarca corona danese (Dkk) Limite superiore
Parità centrale
Limite inferiore
7,62824
7,46038
7,29252
Estonia corona estone (Eek) Limite superiore
Parità centrale
Limite inferiore
17,9936
15,6466
13,2996
Cipro lira sterlina cipriota (Cyp) Limite superiore
Parità centrale
Limite inferiore
0,673065
0,585274
0,497483
Lettonia lat lettone (Lvl) Limite superiore
Parità centrale
Limite inferiore
0,808225
0,702804
0,597383
Lituania litas lituano (Ltl) Limite superiore
Parità centrale
Limite inferiore
3,97072
3,45280
2,93488
Malta lira maltese (Mtl) Limite superiore
Parità centrale
Limite inferiore
0,493695
0,429300
0,364905
Slovenia tallero sloveno (Sit) Limite superiore
Parità centrale
Limite inferiore
275,586
239,640
203,694
Banca centrale europea
 
   
   
FRANCIA, CONFERENZA ANNUALE IANIS+(LA RETE DI AZIONI INNOVATIVE PER LA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE - PLUS)  
 
Bruxelles, 3 maggio 2005 - L'edizione di quest'anno della conferenza Ianis+, che si svolgerà il 13 e 14 giugno a Lille (Francia), affronterà il tema "Costruire regioni competitive: il ruolo dell'innovazione e delle Tic per la trasformazione, la competitività, l'occupazione e la coesione". La manifestazione sarà articolata su una sessione plenaria e alcune parallele. La sessione plenaria affronterà due argomenti: "i2010 - la prospettiva regionale" e "Impatto delle Tic sulla trasformazione e sulla competitività regionali". I workshop paralleli tratteranno i temi seguenti: eGovernment; comunicazioni mobili; innovazione regionale; infrastrutture delle Tic. Alcuni oratori di alto profilo sono stati invitati a prendere parte alla conferenza, inclusi Jeremy Rifkin, autore de "Il sogno europeo" e "La fine del lavoro", e Wim Kok, ex primo ministro olandese. Http://www.ianis.net/lille2005  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE – APRILE 2005: DATI E COMMENTO  
 
Roma, 3 maggio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che nel mese di aprile 2005 si è registrato un disavanzo del settore statale di circa 12.000 milioni di euro a fronte di un disavanzo di 10.556 milioni di aprile 2004. Nel primo quadrimestre del 2005 il disavanzo è stato complessivamente pari a circa 39.400 milioni, contro i 37.995 milioni dell’analogo periodo 2004. Commento Nel mese di aprile 2004 era stata incassata una rata del condono fiscale pari a circa 2.500 milioni. Al netto di tale partita, e dunque su base omogenea, il fabbisogno di aprile 2005 registra un miglioramento per circa 1.000 milioni rispetto a quello dello scorso anno. Il risultato è attribuibile al buon andamento delle entrate fiscali e all’attenta azione di monitoraggio e di programmazione della spesa.  
   
   
SANPAOLO IMI: INAUGURATO UFFICIO DI RAPPRESENTANZA A DUBAI ALLA CERIMONIA È INTERVENUTO IL VICE MINISTRO ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE, ADOLFO URSO  
 
 Torino/Dubai, 3 maggio 2005 – E’ stato inaugurato ier l’ufficio di rappresentanza del Gruppo Sanpaolo Imi a Dubai, punto di riferimento per le imprese italiane in tutta la regione del Golfo. Alla cerimonia, nel cuore del distretto finanziario della capitale degli Emirati, è intervenuto il Vice Ministro alle Attività Produttive, Adolfo Urso, accompagnato da un nutrito numero di collaboratori. Una presenza molto apprezzata dal Presidente del Gruppo Sanpaolo Imi, Enrico Salza, che ha sottolineato come “la piena sintonia con le istituzioni sia importante per poter operare efficacemente sui mercati internazionali”. Il sostegno allo sviluppo internazionale delle aziende italiane è un obiettivo che il Gruppo Sanpaolo Imi persegue con crescente impegno, come dimostra la sua costante politica di apertura di filiali ed uffici di rappresentanza direttamente nei mercati dove si trovano ad operare. “Vogliamo che nostri clienti possano interloquire con la Banca ovunque decidano di lavorare e di crescere, sentendosi a proprio agio come a casa”, ha ribadito stamani Salza durante la cerimonia di inaugurazione. L’ufficio di Dubai è in grado di supportare sia le attività di investimento diretto delle aziende italiane sia l’interscambio con controparti locali e la relativa promozione di investimenti in Italia. Un ulteriore obiettivo è lo sviluppo di rapporti con le istituzioni bancarie presenti nella regione: già oggi un accordo con la National Bank of Abu Dhabi consente di operare in valuta locale e di offrire una mediazione culturale ancora più efficace. Per Enrico Salza “è una collaborazione che sta funzionando così bene da rappresentare un modello da adottare anche in altri Paesi”. Sanpaolo Imi è il Gruppo bancario italiano con la più estesa presenza all’estero: attualmente opera in 33 paesi attraverso una rete di 13 filiali, 19 uffici di rappresentanza, 2 desk, 1 sussidiaria e 3 banche controllate nell’Europa centro orientale.  
   
   
BPU BILANCIO 2004: UTILE NETTO D’ESERCIZIO DI OLTRE 290 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 45% RISPETTO AI 200 MILIONI DEL 2003  
 
Bergamo, 3 maggio 2005 - L'assemblea dei Soci di Bpu Banca S.c.r.l., riunitasi 30 aprile in sede ordinaria e straordinaria sotto la presidenza del Cav. Lav. Dott. Emilio Zanetti, ha approvato il bilancio di Bpu al 31 dicembre 2004 e ha preso visione del bilancio consolidato di Gruppo, nei termini proposti dal Consiglio di Amministrazione e comunicati al mercato in data 24 marzo 2005. Il bilancio consolidato del primo anno di piena attività del Gruppo ha evidenziato un utile netto d’esercizio di oltre 290 milioni di euro, in crescita del 45% rispetto ai 200 milioni del 2003. Grazie al positivo andamento delle maggiori componenti di reddito (interessi netti +2,1% a 1.517 milioni di euro e commissioni nette +5,4% a 788,5 milioni di euro) e al contenimento delle spese, scese dell’1,7% a 1.420 milioni di euro, il risultato lordo di gestione si è attestato a 1.086 milioni di euro, con un incremento del 6,2% rispetto al 2003. Anche in considerazione della migliorata qualità del credito, che ha comportato rettifiche nette di valore pari allo 0,46% del portafoglio (1,07% nel 2003), l’utile delle attività ordinarie è risultato pari a oltre 583 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto all’esercizio precedente. L’assemblea ha approvato il bilancio individuale di Bpu Banca, che si è chiuso con un utile di 286,9 milioni di euro e la proposta di distribuzione di un dividendo unitario di 0,67 euro alle 337.189.127 azioni godimento 1° gennaio 2004 e di 0,335 euro alle 1.122 azioni godimento 1° luglio 2004 in circolazione al 31 dicembre 2004, che verrà messo in pagamento a partire dal 23 maggio 2005 (valuta 26 maggio 2005), contro stacco rispettivamente delle cedole n. 2 e n. 3 per un importo complessivo di 225,9 milioni di euro. Anche con riferimento a quanto dettagliato nella Relazione sulla gestione e alla comunicazione ai mercati effettuata in data 24 marzo 2005, il Presidente ha fornito all’Assemblea l’informativa richiesta ai sensi della Comunicazione Consob n. 5015175 del 10 marzo 2005, sullo stato di attuazione dei sistemi e delle procedure contabili per l’applicazione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs. Il progetto si trova attualmente nella fase più strettamente applicativa, volta a garantire la compatibilità dei sistemi informatici con le indicazioni fornite dai principi contabili internazionali per l’intero Gruppo Bpu sia a livello consolidato che individuale. Un aspetto particolarmente rilevante di tale fase è la realizzazione di quanto connesso alla prima applicazione degli Ias/ifrs (First Time Adoption), attività che il Gruppo Bpu sta attualmente completando. Sulla base delle prime indicazioni che emergono dal processo di transizione, non risultano impatti negativi di patrimonio. Il Gruppo Bpu è intenzionato a redigere, quale prima informativa periodica in applicazione dei principi Ias/ifrs, la situazione semestrale al 30 giugno 2005, così come consentito dalla Delibera Consob n. 14990 del 14 aprile 2005, affidando altresì un incarico di revisione completa per la verifica dei saldi relativi alla riconciliazione prevista dall’Ifrs1. Sempre in sede ordinaria, l’Assemblea ha provveduto a nominare otto Consiglieri di Amministrazione il cui mandato scadeva in occasione dell’Assemblea di approvazione del bilancio 2004. Sono stati confermati i Sigg: Mario Boselli, Giuseppe Calvi, Enzo Berlanda, Alessandro Pedersoli, Giorgio Perolari e Carlo Pesenti. In sostituzione dei Sigg. Roberto Drago e Loris Fontana, che non hanno ritenuto di ripresentare la propria candidatura dati i crescenti e molteplici impegni professionali, sono stati nominati i Sigg. Gregorio Magnetti e Enio Fontana. Il Presidente ha espresso un caloroso ringraziamento ai Sigg. Roberto Drago e Loris Fontana per la proficua collaborazione prestata e per l’elevata professionalità e il costante impegno profusi nell’esercizio della carica ricoperta. In tema di azioni proprie, l’Assemblea, conformemente alla precedente delibera assunta lo scorso 24 aprile 2004, ha rinnovato il mandato al Consiglio di Amministrazione per l’acquisto e la vendita di azioni proprie da effettuarsi, in una o più operazioni, nei limiti della esistente Riserva di euro 64.203.000, sino all’Assemblea chiamata ad approvare il bilancio dell’esercizio 2005. In sede straordinaria, l'Assemblea dei Soci ha approvato la modifica degli articoli statutari n.1,3, 4, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 13 14, 15, 22, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 32, 33, 35, 37, 38, 39, 41, 42, 44, 45, 47, 49, 51, 52, e l’introduzione di due nuovi articoli 47 bis e 53, anche per adeguamento ai D.lgs. 17.01.2003 n.5 e n.6 e successive modifiche ed integrazioni. In sede assembleare, il Presidente ha inoltre fornito le seguenti anticipazioni sull’andamento del primo trimestre 2005: I dati di preconsuntivo del Gruppo relativi al primo trimestre 2005 mostrano risultati economici migliorativi rispetto a quelli del primo trimestre 2004 normalizzati per tener conto degli elementi non ricorrenti relativi ai proventi da smobilizzo titoli. Il primo trimestre 2005 evidenzia risultati superiori agli obiettivi di piano industriale e al budget. In relazione agli aggregati patrimoniali, si evidenziano una modesta flessione della raccolta diretta, un leggero incremento degli impieghi e la prosecuzione della forte crescita segnata dalla raccolta indiretta e al suo interno, dal risparmio gestito.  
   
   
BANCA POPOLARE DI INTRA BILANCIO 2004: DIVIDENDO UNITARIO DI € 0,20  
 
Verbania Intra, 3 maggio 2005 - L'assemblea dei Soci della Banca Popolare di Intra, tenutasi il 1° maggio 2005 sotto la presidenza del dott. Sandro Saini, ha approvato in seduta ordinaria il Bilancio civilistico al 31 dicembre 2004, prendendo atto del Bilancio consolidato di gruppo 2004, sottoposti a revisione contabile da parte della Società Reconta Ernst & Young S.p.a.. L’assemblea ordinaria ha approvato inoltre la proposta di riparto dell’utile d’esercizio di € 24.384.044, che prevede in particolare la distribuzione di un dividendo unitario di € 0,20 alle azioni in circolazione al 31.12.2004 aventi godimento 1.1.2004, per un ammontare complessivo di € 9.502.685,80, che corrisponde ad un pay out di circa il 40%. A seguito dell’approvazione della proposta di riparto dell’utile 2004 e dell’accantonamento alle riserve di complessivi € 13.617.532,62 (oltre all’eventuale quota di dividendi su azioni proprie in carico il giorno lavorativo antecedente allo stacco del dividendo), il patrimonio netto della Capogruppo Banca Popolare di Intra (capitale, riserve e passività subordinate) ammonta a € 540.458.681,47, con un ulteriore rafforzamento dei ratios patrimoniali di Vigilanza. L’assemblea dei Soci inoltre, in sede ordinaria, ha confermato nella carica di Amministratori per il triennio 2005/2007 i Signori Dott. Ing. Michele Alessi Anghini, Prof.ssa Paola Balzarini e Dott. Cesare Ponti in scadenza di mandato e il Sig. Lanfranco Vivarelli, cooptato in corso d’anno; l’Assemblea ha provveduto alla nomina alla carica di Proboviro Effettivo dell’Avv. Antonio Pinolini e a Proboviro Supplente del Dott. Paolo Bortoloso. In sede straordinaria l’Assemblea ha approvato le modifiche allo Statuto Sociale e al Regolamento Assembleare proposte dal Consiglio di Amministrazione. Si informa che il dividendo unitario di € 0,20 per azione verrà messo in pagamento a decorrere dal 12 maggio 2005, con data di stacco della relativa cedola (n.16) fissata per il 9 maggio 2005; gli azionisti potranno incassare il dividendo presso i rispettivi intermediari. Per quanto concerne infine l’applicazione dei nuovi principi contabili Ias/ifrs si comunica, come richiesto dalla Comunicazione Consob Dme/5015175 del 10 marzo 2005, che l’Assemblea è stata aggiornata sullo stato di avanzamento del progetto per l’applicazione dei nuovi principi contabili, la cui conclusione è prevista entro la fine del semestre in corso.  
   
   
ALLEANZA ASSICURAZIONI: PRESENTATI IERI ALLA COMUNITA' FINANZIARIA I RISULTATI 2004 ED IL PIANO 2005 . I PREMI CRESCIUTI DEL 28,4%  
 
Milano, 3 maggio 2005 - L'amministratore Delegato Ugo Ruffolo ha presentato ieri alla comunità finanziaria i risultati 2004, il Piano 2005 ed i relativi obiettivi di performance ed azioni che il management intende adottare per realizzare il Piano stesso. Alleanza sarà fortemente impegnata in un programma di crescita organica per espandere la propria quota di mercato e la creazione di valore attraverso una più aggressiva strategia commerciale, facendo leva sui punti di forza tradizionali del proprio canale agenti nel segmento delle famiglie e dei piccoli operatori economici. Gli elementi portanti di questa strategia di crescita sono: la focalizzazione sul valore piuttosto che sui soli volumi di produzione, la concentrazione delle attività di vendita sui prodotti di risparmio di lunga durata a premi annui, lo sviluppo quali-quantitativo della Rete, soprattutto nelle aree geografiche ( Nord Italia e aree metropolitane) dove è oggi relativamente meno presente, ed una diversa modulazione del sistema di incentivazione della Rete agenziale per conseguire risultati più ambiziosi. La nuova strategia considera quale mercato di riferimento non solo il mercato assicurativo vita, ma quello dei prodotti previdenziali e di risparmio a basso rischio, che include i depositi bancari e postali e i titoli di Stato. Il mercato del "risparmio a basso rischio" così definito è 5 volte più ampio del mercato delle sole polizze vita e le potenzialità di crescita in esso per Alleanza, attraverso una strategia di crescita mirata, sono molto ampie. Per quanto riguarda Intesa Vita (la Joint Venture al 50% con Banca Intesa nella bancassurance vita), essa rappresenta un'importante fonte di crescita premi aggiuntiva rispetto al canale tradizionale. Con il partner - Banca Intesa - Alleanza metterà a fuoco tutte le opportunità per il raggiungimento di soddisfacenti obiettivi economico-finanziari. Nel continuo intento di ottimizzare la gestione del capitale, Alleanza ha concordato con Generali di porre termine al trattato di riassicurazione per quanto concerne la produzione futura. Tale decisione sarà attuata entro il 1.1.2006 e porterà ad Alleanza benefici in termini di Valore della Nuova Produzione nell'ordine del 10% del valore della nuova produzione del canale agenziale, a fronte di un limitato aumento del Risk Capita/ a sostegno della crescita del business. Nel 2004 I'excess Capita/ della Compagnia si è ridotto da €1,4 a €1,1 miliardi per effetto della realizzazione di alcune plusvalenze immobiliari, della maggiore distribuzione di dividendi e dell'aumento del Risk Capita/ a fronte della forte crescita del business primario. La consistenza dell'Excess Capita/ indica che, non essendo previste acquisizioni, le risorse patrimoniali disponibili sono più che sufficienti per finanziare la crescita organica (oltre al maggior assorbimento di capitale legato alla fine del trattato di riassicurazione con Generali dal 2006) e nel contempo una politica di distribuzione dei dividendi che porterà il Dividend Pay-out, già innalzato nel 2004 all'80%, ad attestarsi indicativamente intorno al 100% dell'utile consolidato sia per il 2005 che per gli anni successivi. Ii 2004 è stato caratterizzato da una forte crescita dei volumi della produzione. I premi complessivi sono cresciuti del 28,4% fino a raggiungere €8.705 Milioni, mentre la nuova produzione (misurata in Ape, Annual Premium Equivalent) è aumentata del 21,1%, attestandosi a €603 Milioni. Sia come premi complessivi, sia come nuova produzione, la crescita di Alleanza è stata ben superiore al mercato. In termini di valore creato, il Valore della Nuova Produzione è aumentato del 2,3% fino a raggiungere €186 Milioni, mantenendo, anche in periodi di bassi rendimenti finanziari, margini di redditività sul canale agenziale tra i più alti del mercato (44,7% di New Business Margin). Per quanto attiene I'embedded Value, questo si è attestato a €5.359 milioni, in lieve riduzione rispetto al 2003 nonostante la crescita del business, in conseguenza di una riduzione del Net Asset Value (Nav) per la realizzazione di plusvalenze immobiliari latenti e per l'accresciuta distribuzione di dividendi. L'utile d'esercizio a livello consolidato è pari a €390 Milioni (+ 9,2% rispetto al 2003); tuttavia, al netto di componenti straordinarie di costo manifestatesi nel 2003, l'utile è rimasto costante. Per quanto riguarda il 2005, il Management ha avviato un intenso programma di azioni volte ad aumentare la crescita e la produttività della Rete agenziale che rappresenta il principale canale distributivo della Compagnia. In parallelo, Alleanza si impegnerà come azionista per valorizzare la partecipazione in Intesa Vita in termini di ulteriore crescita sia di volumi che di valore. Le proiezioni del Management puntano a raggiungere nel 2005 un Valore della Nuova Produzione (Nbv) di €205-215 Milioni (pari a +10/15% rispetto al 2004), nonostante il perdurare di un regime di bassi ritorni finanziari. L'utile netto 2005 è stimato attestarsi in un intervallo compreso tra €350 e €400 Milioni, in relazione soprattutto alle politiche di gestione del portafoglio investimenti che saranno adottate nei prossimi mesi in relazione all'andamento dei tassi d'interesse di mercato. Per quanto riguarda gli anni successivi al 2005, Alleanza provvederà, in linea con quanto previsto per la Capogruppo Generali, a redigere un piano d'Impresa 2006-2008, con l'indicazione di precisi obiettivi gestionali ed economico-finanziari. Il Piano triennale sarà reso noto al mercato all'inizio del 2006.  
   
   
DIRECTA CHIUDE IN UTILE IL BILANCIO DEL 2004  
 
 Torino, 3 maggio 2005 - L'assemblea degli Azionisti di Directa Sim ha approvato il bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2004 con un utile netto di 93.921 euro contro i 70.781 del 2003. Le commissioni sono state pari a 8.694.000 euro contro i 8.958.000 del 2003. L'intermediato Directa nel 2004 sui mercati cash (azioni italiane, Usa e covered warrant) è stato di circa 29,4 miliardi di euro. Il numero dei contratti eseguiti sui mercati derivati, pari a 430.776, è aumentato del 52% rispetto all'anno precedente. In aggiunta ai mercati Idem e Eurex, dal luglio 2004 è stata resa disponibile l'operatività sul Cmeglobex.  
   
   
IMPREGILO BILANCIO 2004: RISULTATO OPERATIVO 127 MILIONI DI EURO, CONTRO I 181 MILIONI DI EURO DEL 2003 E NOMINA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E IL COLLEGIO SINDACALE  
 
Sesto San Giovanni, 3 maggio 2005 - L’assemblea degli Azionisti di Impregilo S.p.a., riunitasi il 2 maggio 2005 sotto la presidenza del Prof. Paolo Savona, ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2004. I principali dati consolidati dell’esercizio 2004, già comunicati in occasione del Consiglio di Amministrazione del 30 marzo 2005, sono i seguenti: il valore della produzione si attesta a 2.961 milioni di euro contro i 2.932 del precedente esercizio; il risultato operativo risulta essere di 127 milioni di euro, contro i 181 milioni di euro del 2003; l’incidenza sul valore della produzione è del 4,3% rispetto al 6,2% del 2003; la contrazione rispetto all’esercizio precedente, oltre che a svalutazioni ed accantonamenti, è essenzialmente ascrivibile ai fattori critici dei progetti di smaltimento rifiuti in Campania; il risultato ante imposte risulta negativo per 31 milioni di euro, contro i 116 positivi del 2003. In aggiunta a quanto sopra segnalato relativamente al risultato operativo, esso sconta la svalutazione di 68 milioni di euro del credito verso Imprepar, principalmente riconducibile alla svalutazione cautelativa del credito verso l’Iraq a seguito della decisione del Club di Parigi, intervenuta nel novembre 2004, di rimettere l’80% dei debiti di tale paese nei confronti di Autorità pubbliche. Il risultato ante imposte registra inoltre un incremento degli oneri finanziari da 71 a 131 milioni di euro soprattutto a causa di maggiori interessi dovuti all’ampliamento del perimetro di consolidamento, di un aumento di commissioni su fideiussioni e di minusvalenze da cessione titoli; il risultato netto risulta negativo per 101 milioni di euro (contro un utile di 50 milioni di euro registrato a consuntivo 2003) tenuto conto in particolare di un carico fiscale di complessivi 75 milioni di euro, di cui circa 24 milioni di euro riferibili all’imponibile dell’esercizio 2004 (Irap ed Ires), mentre la rimanente quota è riconducibile essenzialmente all’effetto netto di imposte anticipate e differite; gli investimenti effettuati nel corso dell’esercizio, pari a circa 205 milioni di euro, hanno riguardato opere oggetto di concessione per circa 153 milioni di euro e macchinari e mezzi di produzione per circa 52 milioni di euro; la posizione finanziaria netta al netto del project financing è di 499 milioni di euro, 528 milioni di euro nel 2003; il project financing è di 349 milioni di euro, 239 milioni di euro nel 2003, essenzialmente per l’avanzamento dei lavori relativi alla concessione autostradale in Cile; il patrimonio netto contabile ammonta a 211 milioni di euro, 326 milioni di euro nel 2003; il portafoglio lavori per l’area infrastrutture è di 5,6 miliardi di euro, in crescita del 19% circa rispetto ai 4,7 miliardi di euro nel dicembre 2003; rimane stabile il portafoglio delle concessioni che si attesta a 8,9 miliardi di euro (8,7 miliardi di euro nel dicembre 2003). Le prospettive del mercato si confermano favorevoli. Per quanto riguarda la Capogruppo si rileva: il valore della produzione ha raggiunto i 2.054 milioni di euro contro i 1.772 milioni di euro del precedente esercizio; il risultato operativo è stato pari a 88 milioni di euro, contro i 123 milioni di euro del 2003; il risultato ante imposte risulta negativo per 104 milioni di euro, contro i 63 milioni di euro positivi del 2003. Esso sconta la svalutazione di 68 milioni di euro del credito verso Imprepar sopra descritta oltre ad altre svalutazioni di partecipazioni per 132 milioni di euro. Queste ultime si riferiscono principalmente alla Impregilo Edilizia e Servizi S.p.a., dove la crisi del settore ha indotto ad effettuare appostazioni cautelative per circa 105 milioni di euro che hanno riguardato la svalutazione di avviamenti e l’accertamento di minusvalenze; il risultato netto risulta negativo per 143 milioni di euro (contro un utile di 32 milioni di euro registrato a consuntivo 2003) tenuto conto in particolare di un carico fiscale di complessivi 38 milioni di euro; la posizione finanziaria netta si attesta a 101 milioni di euro in miglioramento di 90 milioni di euro rispetto ai 191 milioni di euro a fine 2003; il patrimonio netto è passato da 511 milioni di euro a 346 milioni di euro, per effetto essenzialmente del risultato netto dell’esercizio. In occasione dell’odierna Assemblea sono state fornite le informazioni nel seguito riportate, rilasciate in ottemperanza alla richiesta formulata da Consob alla Società in data 27 aprile 2005 ai sensi dell’art. 114, comma 3, del D. Lgs. N° 58/1998: a) Come già comunicato al mercato lo scorso 16 aprile, l’intera manovra finanziaria oggetto degli accordi intercorsi il precedente 14 aprile, comporterà un apporto di nuove risorse di cassa negli ammontari di seguito riportati: Aumento di capitale 650 milioni di euro (di cui quota Gemina Spa già versata a titolo di finanziamento, che sarà convertito in aumento di capitale) (58) milioni di euro; Efetto disponibilità cassa da aumento di capitale 592 milioni di euro; Finanziamenti a medio e lungo termine 500 milioni di euro; Sub-totale disponibilità di cassa 1.092 milioni di euro; Finanziamento a medio e lungo termine per Fibe e Fibe Campania 591 milioni di euro Totale disponibilità di cassa 1.683 milioni di euro. Considerando separatamente la parte che riguarda i progetti Campani (dettagliata nel prosieguo), dei rimanenti 1.092 milioni di euro i principali impieghi previsti sono così sintetizzabili (valori arrotondati): Rimborso prestiti obbligazionari (inclusi relativi interessi) 570 milioni di euro; Investimenti 120 milioni di euro; Interessi ed imposte 80 milioni di euro; Altri rimborsi finanziari 60 milioni di euro; Altri fabbisogni (in particolare capitale circolante) 160 milioni di euro. Totale impieghi previsti nel 2005 990 milioni di euro. Disponibilità per attività oltre 2005 100 milioni di euro. B) Le condizioni sospensive relative alle intese riguardanti la complessiva operazione di riassetto finanziario di Impregilo, ed, in particolare, la definizione dell’aumento di capitale e gli accordi tra Gemina e Igli del 14 aprile 2005 (“La Scrittura Privata”), consistono in: I. Relativamente alla scrittura privata sottoscritta tra Gemina S.p.a. Ed Igli S.p.a. In data 14 Aprile 2005: approvazione, entro il 2 maggio 2005, da parte dell’Assemblea di Impregilo, del bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2004 e alla nomina di un nuovo Consiglio di Amministrazione; sottoscrizione, entro il 4 maggio 2005, di contratti definitivi aventi ad oggetto un finanziamento ponte, parzialmente convertibile (fino a 500 milioni di euro) in finanziamento a medio termine su richiesta di Impregilo, per un importo complessivo di 680 milioni di euro; assunzione entro il 20 maggio 2005, da parte dell’assemblea straordinaria di Impregilo delle delibere relative all’aumento di capitale e alla modifica dell’art. 20 dello statuto e, da parte dell’assemblea ordinaria, delle delibere relative alla nomina di quattro nuovi Consiglieri; trasformazione, entro il 26 maggio 2005, di parte del debito bancario a breve del gruppo Impregilo in debito a medio-lungo termine, nonché rimodulazione del debito a medio termine di Fisia S.p.a.; messa a disposizione di Impregilo, in orizzonti temporali diversi a partire dal 10 maggio 2005, di tutte le tranche del finanziamento ponte di cui sopra; sottoscrizione, entro la data di deposito in Consob del prospetto relativo all’aumento di capitale, del contratto definitivo di costituzione del consorzio di garanzia per lo stesso aumento di capitale; la data di inizio dell’offerta in opzione non deve essere successiva al 31 luglio 2005, fermo restando il diritto di Igli di prorogarlo; all’ottenimento, entro il 26 maggio 2005, delle autorizzazioni Antitrust, ove necessarie. Ii. Relativamente all’accordo preliminare di garanzia del 14 aprile 2005, con le banche partecipanti alla sottoscrizione di quota parte dell’aumento di capitale: gli impegni da parte di Gemina e Igli di cui alla Scrittura Privata concernenti a) l’impegno di Gemina a cedere a Igli parte dei diritti di opzione, nonchè b) l’impegno delle parti alla sottoscrizione dell’aumento di capitale anche nel rispetto delle soglie ivi indicate, rimangano validi, vincolanti e inalterati in tutti i loro aspetti; raggiungimento e formalizzazione di un accordo tra le Società ed il sistema bancario che preveda l’erogazione di un bridge financing fino a massimo complessivi € 680 milioni, convertibile al termine dell’aumento di capitale in un finanziamento a medio termine per un ammontare massimo di € 500 milioni; presentazione alla comunità finanziaria, entro il 27 maggio 2005, delle linee strategiche e operative del Gruppo, condivise da parte del Consiglio di Amministrazione di Impregilo; la relazione trimestrale della Società e del gruppo al 31 marzo 2005 non faccia registrare peggioramenti significativi in termini di risultato economico di periodo, posizione finanziaria netta e patrimonio netto rispetto, per quanto riguarda il risultato economico di periodo, al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, e per gli altri due indicatori, ai dati al 31 dicembre 2004; il Decreto Legge 17 febbraio 2005, n. 14, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania sia convertito in una legge di contenuto sostanzialmente analogo; altre condizioni ritualmente previste per operazioni con caratteristiche analoghe (quali, tra le principali, esiti della Due Diligence, qualora richiesta, che le relazioni della società di revisione riguardo il bilancio 2004 consolidato e civilistico di Impregilo esprimano un giudizio senza rilievi, il non verificarsi di “Material Adverse Changes”, emissione di confort letters da parte della società di revisione, e dei consulenti legali e fiscali di Impregilo, non insorgenza dell’obbligo in capo ai Joint Lead Manager(s), sulla base degli accordi sottoscritti tra i soggetti interessati all’operazione, di promuovere un’offerta pubblica d’acquisto ex art 105 e ss D. Lgs 58/98). C) Al momento la società sta negoziando con Banca Intesa, Capitalia, Sampaoloimi ed Unicredito una linea di credito a medio lungo termine, in sostituzione di linee di credito a breve termine in essere con le stesse banche. Sono state identificate e concordate posizioni per circa 150 milioni di euro. Per quanto riguarda altre banche sono in corso contatti per la definizione delle posizioni e degli importi. Ad oggi si prevede di raggiungere un accordo entro il 26 maggio 2005. D) Nell’ambito degli accordi del 14 aprile è stato concordato un term-sheet che prevede la concessione di un prestito per un ammontare complessivo di 680 milioni di euro, per consentire a Impregilo di fare fronte ai propri fabbisogni di cassa fino all’avvenuta esecuzione dell’aumento di capitale (c.D. Finanziamento ponte). E’ attualmente in corso la negoziazione del contratto definitivo di finanziamento, che sarà articolato in due tranche: - una prima tranche di massimi € 313 milioni destinata in parte al rimborso del prestito obbligazionario in scadenza il 31 maggio 2005 (per complessivi € 204 milioni, comprensivi della quota di interessi) e in parte al finanziamento degli altri fabbisogni derivanti dall’attività del gruppo (per complessivi € 109 milioni); una seconda tranche di massimi € 367 milioni destinata interamente al rimborso del prestito obbligazionario (comprensiva della quota interessi) in scadenza il 24 giugno 2005. Successivamente all’avvenuta esecuzione dell’aumento di capitale, il finanziamento-ponte sarà trattato come segue: - una porzione fino a un massimo di € 500 milioni potrà essere convertita, su richiesta di Impregilo, in un finanziamento a medio termine con scadenza a 7 anni, rimborsabile in rate semestrali con 18 mesi di preammortamento. La porzione rimanente sarà rimborsata utilizzando quota dell’aumento di capitale. E) E’ in corso la definizione, con le banche partecipanti al pool di finanziamento di Fisia, della rimodulazione del prestito a medio lungo termine di residui 76 milioni di euro. Si prevede di concludere la trattativa entro il 26 maggio 2005. F) In base a quanto concordato nella scrittura privata sottoscritta tra Igli e Gemina in data 14 aprile 2005, Igli si è impegnata a far emettere, a favore di Impregilo, una garanzia bancaria, a prima richiesta, rimossa ogni eccezione (Garanzia Autonoma Bancaria a prima richiesta), per un importo massimo di € 100 milioni, a garanzia dell’impegno da Igli assunto nella suddetta scrittura in ordine alla sottoscrizione di parte dell’aumento di capitale. La garanzia manterrà la validità a tutto il 31 ottobre 2005. G) Nelle more dell’istruttoria per la concessione del prestito a medio lungo termine di 591 milioni di euro, destinato alla copertura dei fabbisogni di Fibe e Fibe Campania, le banche finanziatrici hanno manifestato la disponibilità a considerare la concessione di un prestito ponte di 170 milioni di euro, per far fronte alle necessità finanziarie di breve dei due progetti. Al momento, le banche stanno analizzando la documentazione fornita da Impregilo in merito ai progetti campani ai fini dell’istruttoria. H) Per il periodo compreso tra il 1 giugno 2004 e il 30 maggio 2007, Equinox ha il diritto di vendere a Impregilo tutta la partecipazione (attualmente pari al 49%) posseduta in Fisia Italimpianti al prezzo di 39.200.000 euro, maggiorato di un 15 % su base annua, calcolato dalla data di efficacia (17 marzo 2003) fino al momento di effettivo trasferimento della partecipazione. Il diritto di Equinox non è soggetto a condizioni. Al 31 dicembre 2004 l’impegno al riacquisto è stato indicato nei conti d’ordine per l’ammontare di 50.452.045 euro. Il valore al 2 maggio 2005 risulta di 52.981.558 euro In vigenza degli attuali principi contabili, in caso di esercizio da parte di Equinox del predetto diritto, non si prevedono variazioni significative dal punto di vista economico, se non legate alla maggior partecipazione acquisita. Si precisa altresì che, dal punto di vista finanziario, gli elementi di flessibilità a fronte di eventuali rischi o imprevisti, assunti nell’ambito della previsione dei fabbisogni Impregilo, appaiono compatibili con l’eventuale esercizio dell’opzione da parte di Equinox. Nel bilancio consolidato del Gruppo Impregilo, l’interessenza di Equinox in Fisia è rappresentata nel Patrimonio netto di terzi. Situazione Fibe S.p.a. – Fibe Campania S.p.a. I) L’impiego del fabbisogno finanziario relativo ai progetti su indicati nel triennio 2005-2007 è il seguente: (valori arrotondati) Fabbisogno da attività operative (40) milioni di euro; Oneri finanziari (90) milioni di euro; Investimenti (460) milioni di euro; Cassa vincolata al servizio del debito (70) milioni di euro Sub-totale (660) milioni di euro; Versamenti di capitale 70 milioni di euro; Totale Impieghi Netti (590) milioni di euro. Di tale fabbisogno è previsto che circa il 50% sarà relativo al 2005, circa il 30% al 2006 e circa il 20% al 2007. J) Aggiornamento su taluni aspetti del Progetto Campania Incassi crediti pregressi da parte dei Comuni Campani e regolarizzazione dei flussi di incasso da tali Comuni. A seguito dell’entrata in vigore del D.l. N. 14 del 17 febbraio 2005, convertito in Legge in data 15 aprile 2005, il Commissario di Governo ha richiesto ai Comuni la documentazione attestante il debito al 31 dicembre 2004 verso Fibe S.p.a. E Fibe Campania S.p.a. Per tariffa di conferimento dei rifiuti a tali società e per diritti di pertinenza del Commissario di Governo. Una prima tranche di detta documentazione attestante crediti per circa 80 milioni di euro (di cui per tariffa circa 50 milioni di euro) è stata trasmessa alla Cassa Depositi e Prestiti il 29 aprile 2005. La Cassa, a termini di legge, ha 15 giorni di tempo per provvedere al pagamento. La seconda tranche di documentazione attestante crediti per circa 77 milioni di euro (di cui per tariffa circa 44 milioni di euro) è in corso di istruttoria presso il Commissario e dovrebbe essere trasmessa alla Cassa Depositi e Prestiti nei prossimi giorni. Dall’inizio dell’esercizio 2005, gli incassi dei crediti relativi al pregresso al 31 dicembre 2004 sono ammontati complessivamente a circa 33 milioni di euro (di cui circa 25 per tariffa). In merito ai crediti correnti 2005, si riscontra un miglioramento dei flussi d’incasso e in ogni caso è stata già richiesta al Commissario l’attivazione dei poteri previsti dall’art.1 dell’Opcm 3397 del 28 gennaio 2005 (nomina di commissari “ad acta” per i Comuni inadempienti). L’inversione di tendenza è certamente anche l’effetto indotto dei provvedimenti governativi che testimoniano l’attenzione del governo nell’evitare che la paralisi dei pagamenti da parte dei comuni conferitari dei rifiuti, fenomeno di per sé inaccettabile anche per un breve periodo, si protraesse ulteriormente. Messa a punto e dissequestro degli impianti. Nell’ambito di quanto disposto dal provvedimento di restituzione con prescrizioni, precedentemente emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, ex art. 85 norme di attuazione del c.P.p., in data 5 Aprile il Commissario di Governo ha depositato presso la suddetta Autorità Giudiziaria un articolato Programma di Interventi strutturali e gestionali sugli impianti di produzione di Cdr, sottoscritto per accettazione da Fibe S.p.a. E Fibe Campania S.p.a. Tale programma prevede la conclusione degli interventi alla data del 2 ottobre p.V. Per quanto riguarda l’attuazione del programma si rinvia al successivo punto l). Stato di definizione degli accordi con le banche eroganti il finanziamento di progetto. Sono stati recentemente attivati contatti con le banche sottoscrittrici del project financing di Fibe S.p.a. Per definire le possibili modalità di compatibilizzazione della struttura esistente con lo stato del progetto e la complessiva manovra finanziaria di Impregilo. K) Fibe ha proceduto ad investimenti pari a circa il 55% del totale previsto. Fibe Campania ha proceduto ad investimenti pari a circa il 40 % del totale previsto. L’entrata in esercizio dell’impianto di termovalorizzazione di Acerra della Fibe S.p.a. È, allo stato attuale, programmata per la fine del 2006, mentre quella dell’analogo impianto di S. Maria la Fossa di Fibe Campania S.p.a. Per la fine 2007. L) Per effetto dell’Atto di Sottomissione recentemente sottoscritto da Fibe S.p.a. E Fibe Campania S.p.a., queste ultime dovranno versare al Commissario il 21% della tariffa di conferimento dei rifiuti per un periodo di 120 giorni a partire dal 26 febbraio 2005, con un onere di circa 8 milioni di euro. I maggiori investimenti previsti sempre per effetto all’Atto di Sottomissione ammontano a circa 20 milioni di euro, coerentemente con le previsioni del D.l. 14 del 17 febbraio 2005 (oggi convertito in legge). Tale somma, a norma del citato decreto, verrà integralmente erogata dal Commissario, salvo eventuale rivalsa successiva (relativamente alla quale, peraltro, la società ritiene non sussistano i presupposti). Si segnala altresì che in conseguenza della situazione descritta e della mancata messa a disposizione di adeguati siti di discarica in ambito campano le società si trovano allo stato costrette a trasportare in discariche fuori regione o all’estero ingenti quantitativi di rifiuti, attività questa mai prevista a carico delle società medesime, con un onere improprio attualmente stimabile nell’ordine di 30 milioni di euro. Si segnala infine che si è in attesa dell’autorizzazione del Commissario di Governo, sulla base di quanto indicato dalla Procura, per eseguire le prove propedeutiche all’inizio dei lavori relativi al Programma di Interventi, autorizzazione che dovrebbe pervenire a giorni. Tutte le attività non condizionate dalle suddette prove sono in corso: la progettazione è stata completata, alcuni macchinari sono stati ordinati con prossima consegna, altri sono già in magazzino pronti per il montaggio. Il personale aggiuntivo di gestione è in fase di addestramento. Gli ordini per i macchinari condizionati dalle prove sono pronti per l’emissione. Il termine previsto del 2 ottobre p.V. Potrebbe slittare in caso di prolungato ritardo dell’avvio del Programma, fatto non dipendente da Fibe S.p.a. E Fibe Campania S.p.a., per cui non dovrebbero esserci conseguenze in termini di responsabilità delle società; tuttavia, in tal caso, si prolungherebbe una situazione di significativa criticità e indeterminatezza, dannosa sotto vari profili ivi incluso quello del rapporto con gli istituti di credito chiamati a finanziare il progetto. Alcune considerazioni di sintesi circa l’evoluzione della situazione sopra descritta Le società del gruppo Impregilo coinvolte nel progetto ritengono di aver costantemente operato nel rispetto delle prescrizioni contrattuali e degli obblighi di legge e di essersi trovate costrette a gestire, per un già sin troppo lungo periodo di tempo, una situazione di elevata criticità non da esse dipendente. Ovviamente tale situazione ha ingenerato gravi problemi di ordine gestionale e di sostenibilità economico-finanziaria; peraltro, grazie anche all’attenzione che il Governo ha negli ultimi mesi riservato al progetto, la situazione sembra evidenziare, oltre ai citati elementi di criticità, anche profili di miglioramento. Tuttavia, soltanto qualora i nodi strutturali descritti vengano definitivamente e integralmente risolti in un arco di tempo che ormai deve considerarsi di breve termine sarà possibile ricondurre il progetto ad una condizione di normalità industriale e di sostenibilità economica-finanziaria. Sebbene allo stato il management ritenga di poter confidare che i segnali positivi si traducano in una effettiva normalizzazione entro tempi ragionevoli, qualora ciò non avvenisse le società si vedrebbero ovviamente costrette a rivedere radicalmente il proprio approccio al progetto e ai rapporti con la committenza. In tal senso saranno particolarmente significativi i riscontri attesi dal Commissario di Governo in merito a fatti rilevanti come l’autorizzazione a dare tempestivo avvio al programma di interventi e la presa in carico da parte della committenza dei vari oneri impropri (quali, tra l’altro, gli investimenti sopra descritti e i costi del trasporto fuori regione dei rifiuti). Situazione della liquidazione di Imprepar S.p.a. In liquidazione m) Nell’esercizio 2004 si sono esaurite le attività operative dirette di Imprepar. Si è realizzata, altresì, una consistente riduzione delle partecipazioni in Italia e all’estero, scese da 280 a 235 unità, con la chiusura e/o cessione di 45 società e la messa in liquidazione di altre 9. L’elemento principale che caratterizza il risultato economico del periodo è rappresentato dalla valutazione del credito nei confronti dell’Iraq a seguito delle decisioni prese dal Club di Parigi nel mese di novembre 2004. In breve, in relazione alla costruzione – in joint venture con altre imprese – dell’impianto idroelettrico di Mosul in Iraq, Imprepar vanta crediti per i lavori, valutati alla fine dell’esercizio precedente in 54,1 milioni di euro, e crediti per finanziamenti, valutati alla fine dell’esercizio precedente in 65,6 milioni di euro. I crediti finanziari rientrano tra quelli per i quali il Club di Parigi prevederebbe la cancellazione dell’80% degli stessi ed il riscadenziamento del residuo 20% in 23 annualità con un periodo di grazia di 6 anni. In ragione di ciò si è ritenuto di appostare un fondo 58,5 milioni di euro in relazione ai crediti per finanziamenti, per tenere conto sia del possibile abbattimento dell’80%, sia del riscadenziamento. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari della gestione liquidatoria va menzionato che la stessa segna al suo attivo la registrazione di realizzi per 98 milioni di euro, tra incassi e compensazioni con debiti di pari importo e la riduzione dell’esposizione verso le banche di ulteriori 20 milioni di euro. Si segnala uno slittamento di incassi rispetto alle previsioni di circa 40 milioni di euro, riposizionati nell’arco del successivo triennio, che ha comportato uno slittamento nel pagamento di debiti correlati per circa 20 milioni di euro, con conseguente slittamento nella generazione dei flussi finanziari netti di circa 20 milioni di euro. Il rimborso del residuo debito verso le banche è quindi stato previsto che avvenga entro il 2005. N) La Società di Revisione il 25 marzo 2005 ha emesso la seguente attestazione: “A nostro giudizio il bilancio interinale di liquidazione della Imprepar – Impregilo Partecipazioni S.p.a. In liquidazione al 31 dicembre 2004 è conforme ai criteri di redazione analiticamente descritti nella nota integrativa e nella relazione del liquidatore sulla gestione, necessari per riflettere lo stato di liquidazione della società; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società.” Aggiungendo inoltre la seguente osservazione: “ Nella relazione del liquidatore sulla gestione sono illustrati i termini dell’accordo del 21 novembre 2004 con il quale i Paesi membri del Club di Parigi si sono impegnati a condonare l’80% dei debiti che l’Iraq ha verso gli stessi ed a riscadenziare il residuo attraverso un piano di rimborso in 23 annualità. La società, in attesa che l’accordo quadro del Club di Parigi trovi applicazione nei previsti accordi bilaterali che ogni Paese dovrà sottoscrivere ed in attesa del successivo accordo con Sace, che per clausole contrattuali si è surrogata ad Imprepar per la quota di credito non coperto dalla polizza assicurativa, ha prudenzialmente apportato una svalutazione di Euro 58,5 milioni alla porzione di credito finanziario verso l’Iraq precedentemente iscritto per 65,6 milioni di Euro.” o) Come comunicato al mercato lo scorso 16 aprile, la previsione dei fabbisogni finanziari di Impregilo posta alla base degli accordi del 14 aprile è stata, tra l’altro, effettuata assumendo un rinvio del programma di dismissioni. Al riguardo si precisa che ciò ricomprendeva anche gli incassi derivanti dalle dismissioni di Imprepar. Conseguentemente, eventuali ritardi in tali dismissioni non modificherebbero i predetti fabbisogni. L’assemblea ha nominato, su proposta dell’azionista Gemina, il nuovo Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2005, 2006 e 2007, così composto: Enrico Bonatti; Vito Gamberale - Ezio Gandini; Gian Luigi Garrino - Carlo Gatto; Beniamino Gavio - Alberto Lina; Carlo Lotti; Giorgio Robba; Cesare Romiti; Pier Giorgio Romiti. L’assemblea ha altresì nominato il nuovo Collegio Sindcale, composto da: Roberto Ascoli Presidente; Vittorio Amadio Sindaco effettivo - Giuseppe Angiolini Sindaco effettivo. Il curriculum vitae dei Consiglieri e dei Sindaci sono a disposizione sul sito: www.Impregilo.it Il Consiglio di Amministrazione di Impregilo S.p.a., riunitosi dopo l’Assemblea, ha nominato Cesare Romiti Presidente e Alberto Lina Amministratore Delegato. Il Consiglio, sulla base delle informazioni fornite dai singoli componenti ha valutato lo “status” di amministratore indipendente, a norma del Codice di Autodisciplina delle Società quotate, per tutti gli amministratori ad eccezione dell’ Amministratore Delegato. Il Consiglio ha inoltre chiamato a comporre il Comitato per Controllo Interno gli amministratori Pier Giorgio Romiti, Enrico Bonatti e Gian Luigi Garrino, e .Il Comitato per la remunerazione gli amministratori Cesare Romiti, Vito Gamberale e Ezio Gandini.  
   
   
AUTOSTRADE MERIDIONALI: APPROVATA LA SITUAZIONE TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2005 UTILE NETTO DI EURO MIGLIAIA 2.861 CONTRO EURO MIGLIAIA 3.561 AL 31/03/2004  
 
Napoli, 3 maggio 2005 – Il Consiglio d'Amministrazione della Società ha approvato la situazione Patrimoniale ed Economica al 31 marzo 2005. Da tale situazione si evidenzia: Ricavi da pedaggio pari ad euro migliaia 15.380 contro euro migliaia 15.882 del 31/03/2004 (-502 euro migliaia ) per effetto della riduzione dei transiti. Totale Ricavi pari a euro migliaia 15.920, in diminuzione del 2,55% rispetto ad euro migliaia 16.337 realizzati al 31/03/2004. Utile netto di euro migliaia 2.861 contro euro migliaia 3.561 al 31/03/2004. Capitale proprio pari ad euro migliaia 78.573 contro euro migliaia 75.712 al 31/12/2004. Indebitamento finanziario netto pari ad euro migliaia 39.831 contro euro migliaia 39.738 al 31/12/2004. L’andamento del traffico nei primi tre mesi del 2005 ha fatto registrare un decremento del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2004, che ha riguardato sia i transiti di veicoli leggeri (-4,4%), sia il traffico commerciale (-6,2%). Circa 1 punto percentuale di tale decremento è dovuto all’effetto dell’anno bisestile; la restante parte del decremento è stata per buona parte determinata dalle avverse condizioni atmosferiche dei primi mesi del 2005. Nel periodo gennaio-marzo 2005 è proseguita la realizzazione del piano di ammodernamento e potenziamento dell’asse autostradale che prevede la costruzione di nuove stazioni e barriere, la ristrutturazione di alcuni svincoli e la realizzazione della terza corsia e della corsia di emergenza nella tratta da Barra a Scafati. In particolare, sono proseguiti i lavori relativi ai seguenti lotti: ampliamento a tre corsie tra il km 5+690 ed il km 10+525 e realizzazione del nuovo svincolo Portici Ercolano, ampliamento a tre corsie tra il km 17+658 ed il km 19+269, ampliamento a tre corsie tra il km 19+269 ed il km 22+400 e rifacimento svincoli di Torre Annunziata Sud e Pompei. Per quanto riguarda quest’ ultimo lotto , in data 23 marzo, è stato inaugurato il nuovo svincolo di Torre Annunziata Sud. Sono state avviate le procedure di gara per l’affidamento dei lavori relativi alla realizzazione del nuovo svincolo di Angri e sono state avviate le procedure espropriative per l’ampliamento a tre corsie dal km 13+010 al km 17+658. Per quanto riguarda la gestione ordinaria, nei primi tre mesi dell’anno sono stati effettuati lavori di manutenzione che hanno riguardato interventi di natura ricorrenti, volti a preservare l’efficienza dell’asse viario, delle relative opere d’arte e delle stazioni di esazione. Sono stati, inoltre, realizzati interventi finalizzati ad adeguare i livelli di sicurezza dell'autostrada alle normative vigenti. I principali interventi di manutenzione straordinaria effettuati nel periodo hanno riguardato la sistemazione delle pendici incombenti sulle sede autostradale ed il potenziamento delle infrastrutture di controllo del traffico e di informazione all’utente. L’organico medio nel periodo è stato pari a circa 347 unità, contro 355 unità rispetto all’omologo dato dell’anno precedente.  
   
   
RAPPORTO TECNOCASA - GRANDI CITTA’ FOCUS MILANO IN CRESCITA DEL 4.1% LE QUOTAZIONI DEGLI IMMOBILI A MILANO NEL SECONDO SEMESTRE DEL 2004.  
 
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 I sem 2004 Ii sem 2004
+0.1% +3.7% +5% +15.2% 10.9% +13.5% +10.8% +2.8% +4.1%
Andamento dei prezzi nel tempo
Milano, 3 maggio 2005 - Si sono distinti in particolare alcuni quartieri: salgono infatti del 17.7% nel secondo semestre del 2004 le quotazioni medie degli immobili in zona Città Studi. Dalla parte di Pacini si cercano soprattutto trilocali ad uso abitazione e bilocali acquistati ad uso investimento oppure da giovani coppie. La maggior parte degli immobili sono palazzi degli anni ’30 che costano 3000 € al mq se da ristrutturare e 4000 € al mq se già ristrutturati. Presenti anche stabili civili degli anni ’50 che in buone condizioni variano da 3200 a 3300 € al mq. Condomini degli anni ’70, prestigiosi e con portineria, sono valutati 3500 € al mq da ristrutturare e 4000-4100 € al mq se ristrutturati. Numerose le nuove abitazioni terminate nell’ultimo anno nella zona Città Studi-loreto; in costruzione degli appartamenti e dei box in via Falloppio. Le richieste di acquisto si orientano ultimamente verso i trilocali in seguito alla riduzione del gap dei prezzi richiesti per questa tipologia e quella con una camera in meno. I tempi medi di vendita sono di 4 mesi circa. Prevalgono le tipologie degli anni ’40 che da ristrutturare sono valutate 3000 € al mq, con punte di 3500-3600 € al mq in via Falloppio. Presenti anche immobili civili degli anni ’50 scambiati da 2900 a 3000 € al mq. In crescita del 12.2% le quotazioni degli immobili a Baggio nel secondo semestre del 2004. Molto ricercati i bilocali. A Baggio si costruiscono palazzine di dieci appartamenti, compravenduti a 3100 € al mq, a Muggiano invece partirà un cantiere di 80 appartamenti in edilizia privata. Prezzi medi di compravendita di 2500 € al mq. Eterogeneo il mercato degli immobili usati nelle due zone. In particolare a Baggio ci sono condomini costruiti dagli anni ’40 agli anni ’80 ed un buon usato costa 2500 € al mq. A Muggiano invece ci sono condomini in edilizia agevolata costruiti nel 1998–1999, valutati mediamente intorno a 2700 € al mq. Cresciuti del 20% i prezzi degli immobili a Corvetto. Molto ricercati i bilocali ed i trilocali. La maggior parte delle abitazioni della zona sono condomini degli anni ’60 ed un medio usato costa circa 2400 € al mq. La zona è fortemente interessata dal Progetto Milano Santa Giulia. In salita del 17.9% le quotazioni della zona di Porta Romana–buozzi sebbene l’aumento delle quotazioni abbia riguardato soprattutto i piccoli tagli, per i quali gli operatori hanno registrato un incremento delle richieste. La vicinanza della Bocconi determina un’alta componente di domanda di immobili per investimento. Un bilocale si affitta intorno a 700 € al mese. Prevalgono i condomini costruiti prima del 1967 ed un medio usato costa 3300 € al mq.
Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘05 12.8% 47% 30.5% 8.1% 1.6%
Luglio ‘04 15.1% 46.6% 29.5% 7.5% 1.3%
in salita le richieste di bilocali (+0.4%), trilocali (+1%), quattro locali (+0.6%) e cinque locali (0.3%).
Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘05 10.5% 40.3 % 33.1% 10.5% 5.6%
Luglio ‘04 12.1% 38.8% 32.6% 11.2% 5.3%
aumenta l’offerta di bilocali sul mercato (+1.5%), di trilocali (+0.5%) e di cinque locali (+0.3%). Diminuisce invece l’offerta su tutte le atre tipologie di immobili.
 
   
   
JOLLY HOTELS S.P.A VENDE L’IMMOBILE DI BOLOGNA  
 
Bologna, 2 maggio 2005 - Italjolly – Compagnia Italiana dei Jolly Hotels S.p.a. Di Valdagno (Vi), comunica che in data odierna, è stato venduto l’immobile alberghiero sito a Bologna, Piazza Xx Settembre n. 2 alla società Comest Italiana S.p.a. Con sede in Fiorenzuola d’Arda (Pc), primario gruppo operante nel settore degli investimenti immobiliari sul piano nazionale. La Comest, tra l’altro, è già presente sul territorio bolognese quale proprietaria di svariati beni tra cui l’immobile progettato da Kenzo Tange in Piazza Aldo Moro, sede della Regione Emilia Romagna.. Il prezzo di vendita del complesso immobiliare è di euro 24, 5 milioni e genera una plusvalenza di circa euro 18,3 milioni al lordo dell’effetto fiscale, per l’esercizio in corso. Il ricavato dell’operazione servirà ad aumentare la liquidità aziendale. Contestualmente alla vendita che ha avuto per oggetto il solo complesso immobiliare, è stato stipulato un contratto di locazione per l’immobile, regolato dalle norme di cui alla Legge 392/78, a condizioni già determinate e concordate, per mantenere la disponibilità dell’immobile e permettere a Italjolly – Compagnia Italiana dei Jolly Hotels S.p.a. Di continuare a gestire l’attività alberghiera. Il contratto di locazione della durata di 27 anni prevede un corrispettivo stabilito da una componente fissa pari ad euro 1,4 milioni [e, dal 1° gennaio 2007, aggiornamenti Istat (indice prezzi al consumo famiglie di operai ed impiegati o altro indice eventualmente all’epoca in uso per sopravvenute disposizioni normative)], più una componente variabile legata al superamento di una soglia di fatturato.  
   
   
GRANDI NAVI VELOCI (GRUPPO GRIMALDI): IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA APPROVATO I RISULTATI DEL 1° TRIMESTRE 2005.OPA RESIDUALE PROMOSSA DA VENTO S.P.A. SULLE RESTANTI AZIONI GRANDI NAVI VELOCI  
 
Milano, 3 maggio 2005 - Ricavi caratteristici al 31 marzo 2005 pari a 36,7 milioni di Euro (+7,5%) rispetto ai 34,2 milioni di Euro al 31.3.2004, valore aggiunto a 12,7 milioni di Euro (+42,6%) rispetto a 8,9 milioni di Euro del 31.3.2004, margine operativo lordo pari a 2,9 milioni di Euro (-2,2 milioni di Euro nel 1° trimestre 2004), risultato ante imposte negativo per 11,2 milioni di Euro contro i -15,9 milioni di Euro del 1° trimestre 2004. Questi in sintesi i principali dati riferiti al 1° trimestre 2005 di Grandi Navi Veloci S.p.a. - compagnia di navigazione attiva nel trasporto di merci e passeggeri con auto al seguito nel Mediterraneo e quotata al Mercato Telematico della Borsa Italiana - approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione riunitosi sotto la Presidenza di Aldo Grimaldi. Per quanto riguarda la voce “ricavi caratteristici” l’incremento registrato rispetto al 1° trimestre 2004 è da attribuirsi essenzialmente al maggior afflusso turistico legato alle festività pasquali anticipate nel primo trimestre 2005. La posizione finanziaria netta alla fine del trimestre presenta un indebitamento di 331,8 milioni di Euro (al lordo delle immobilizzazioni finanziarie) rispetto ai 369,4 milioni di Euro al 31 marzo 2004 e ai 320,6 milioni di Euro del 31 dicembre 2004. Tale risultato è stato anche positivamente influenzato dal miglioramento degli incassi dei crediti commerciali. Sotto l’aspetto commerciale i passeggeri trasportati nel 1° trimestre 2005 si sono attestati a 141.000 unità rispetto alle 122.600 del 1° trimestre 2004 (+15%), le auto al seguito sono aumentate a 46.000 rispetto alle 39.600 del 2004 (+16,2%), le auto nuove sono aumentate a 24.800 da 24.400 (+1,6%) mentre i veicoli commerciali hanno avuto un decremento nel 1° trimestre 2005 a 533.800 rispetto ai 599.700 del 1° trimestre 2004. Per contro, si precisa che continua il trend negativo sulle tratte verso la Sardegna già evidenziato nel 2004, con una sensibile ulteriore riduzione delle prenotazioni acquisite per la prossima estate rispetto a quelle acquisite nel 1° trimestre dello scorso anno. Per quanto riguarda il restante periodo dell’esercizio 2005, non sono ad oggi previste iniziative di investimento di rilievo oltre alle attività necessarie per il mantenimento della flotta ai più elevati standard di sicurezza e comfort, mentre occorre considerare che l’andamento del costo del carburante potrebbe rappresentare un elemento di rischio incidendo in modo significativo sui costi aziendali. Precedentemente l’Assemblea dei Soci ha approvato i risultati relativi all’esercizio 2004. Ricavi della gestione caratteristica per 228,3 milioni di Euro (+6,2%), margine operativo lordo a 68,7 milioni di Euro (+21%), utile netto a 15 milioni di Euro rispetto ai 7,1 milioni del 31.12.2003, risultati entrambi derivanti dai nuovi benefici del settore marittimo introdotti nel 2004. Il patrimonio netto a fine esercizio ammonta a 165,1 milioni di Euro, e l’indebitamento finanziario netto risulta in calo, a 320 milioni di Euro (al lordo delle immobilizzazioni finanziarie) rispetto ai 354 milioni di Euro del 2003. Per quanto riguarda l’aspetto commerciale, i passeggeri trasportati nel corso del 2004 sono saliti a 1.322.800 unità rispetto alle 1.193.800 del 2003 (+10,8%), il numero delle auto al seguito è salito a 437.600 rispetto alle 398.200 del 2003 (+9,9%) ed i veicoli commerciali sono passati a 2.280.100 metri lineari dai 2.073.000 dell’esercizio precedente (+10%). Questo risultato è stato possibile grazie al fatto che la rotta Civitavecchia/palermo - iniziata a ottobre 2003 - è stata esercita per l’intero anno e che la Motonave “La Suprema” ha operato anch’essa per tutti i 12 mesi del 2004. Infine, per ciò che riguarda l’Opa Residuale promossa da Vento S.p.a. Sulle restanti azioni Grandi Navi Veloci, il Consiglio di Amministrazione ha manifestato parere positivo sul documento d’offerta e sul prezzo fissato da Consob a 3,022 Euro per ciascuna azione ordinaria.  
   
   
AURORA APRE LA SUA MANIFATTURA A TURISTI E APPASSIONATI  
 
Torino, 3 maggio 2005 - Aurora partecipa al progetto ‘Turismo Industriale’, che permette a turisti e appassionati di visitare alcune fra le più importanti aziende torinesi, tra cui anche la Fiat , Giugiaro e Pininfarina che hanno fatto del design e della produzione un connubio inscindibile. L’iniziativa, organizzata da Turismo Torino (l’Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica dell’Area Metropolitana di Torino www.Turismotorino.org  è volta a realizzare visite tematiche che, di volta in volta, facciano conoscere meglio la città piemontese, anche attraverso le aziende più rappresentative del suo territorio. Aurora è stata scelta, come simbolo dell’eccellenza piemontese, per far conoscere la filiera produttiva degli strumenti di scrittura. I turisti avranno modo di entrare nell’azienda, accompagnati da guide professioniste, e di vivere, in ogni passaggio, la nascita di un oggetto unico e curato nei minimi particolari. L’appuntamento è per il 5 maggio 2005. Nata nella storica sede di via della Basilica 9, nel cuore di Torino, e distrutta dai bombardamenti nel 1943, Aurora ha trasferito nel dopoguerra la sua sede alle porte nord della città, nei pressi dell'Abbadia di Stura, occupando un’area di circa 10.000 metri quadrati, dove lavorano oggi circa 130 persone.  
   
   
ELEZIONI AMMINISTRATIVE IN SARDEGNA: DAL 2 FINO AL 10 MAGGIO CON SARDINIA FERRIES UNO SCONTO DEL 30% PER COLORO CHE SI RECANO A VOTARE  
 
Savona Vado, 3 maggio 2005 –. Sardinia Ferries lancia la tariffa per le amministrative in occasione delle elezioni per il rinnovo delle Amministrazioni provinciali e degli organi elettivi di 186 comuni della Sardegna previste per l’8 e il 9 maggio. A tutti coloro che si recheranno a votare, la Compagnia applicherà uno sconto del 30% su tutte le prestazioni (tasse escluse), con prenotazione andata/ritorno a partire dal 2 maggio fino all’ultimo giorno di rientro previsto per il 10 maggio. Le linee continente Sardegna: Livorno-golfo Aranci Civitavecchia-golfo Aranci  
   
   
AL VIA IL CODICE “PER UN SORRISO” PER LO SVILUPPO DELLA RESPONSABILITA’ SOCIALE NEL SETTORE ANTINCENDIO E A SOSTEGNO DELLA FONDAZIONE DE MARCHI  
 
Milano, 3 maggio 2005 - E’ ormai diventato operativo il Progetto “Per un Sorriso”, ovvero il Codice di Comportamento per la responsabilità sociale del settore antincendio promosso dal Consorzio Ecofire e dal Consorzio Ambiente e Sicurezza nel corso del 2004. A partire dal 1° giugno, quindi, tutte le aziende aderenti al Codice applicheranno un bollino con numerazione progressiva su tutti gli estintori a polvere revisionati. La numerazione progressiva dei bollini e la loro registrazione permetterà agli utenti di identificare eventuali irregolarità e di denunciarle negli ambiti consentiti dalla legge. Un Comitato di Gestione avrà il compito di vigilare, anche mediante ispezioni, sull’operato delle aziende stesse. I proventi derivanti dalla vendita del bollino saranno devoluti alla Fondazione De Marchi, ente no-profit nato all’interno della clinica pediatrica De Marchi di Milano, da anni in prima fila nella ricerca e nel supporto alle famiglie di bambini affetti da malattie del sangue come thalassemia e altre emopatie e da tumori dell'infanzia. In un settore come quello dell’antincendio, dove esistono regole certe e univoche per la manutenzione degli estintori (attualmente la norma Uni9994) e dove si parla di sicurezza di persone e cose, è necessario che gli operatori si attrezzino al meglio per lavorare in maniera professionale: è questa motivazione il principale motore del grande impegno profuso dai due Consorzi nella realizzazione dell’iniziativa. Il Codice “Per un Sorriso” è un progetto articolato che, grazie alla sua serietà e concretezza, ha ricevuto anche il patrocinio di Uman, l’Associazione dei Costruttori di Materiali Antincendio, federata Anima, e di Legambiente, associazione ambientalista italiana tra le più note e accreditate. L’iniziativa ha l’obiettivo di realizzare un reale connubio tra la corretta applicazione delle regole tecniche, che sottendono alla cura dell’intero ciclo di vita degli estintori, con il rispetto dell’ambiente e con la responsabilità sociale. “L’adesione al Codice riguarda attualmente un gruppo di aziende che rappresenta la punta avanzata del settore per il coraggio e la determinazione dimostrati nello promozione e nello sviluppo dell’iniziativa”, ha ricordato Gianmario Malnati, presidente del Consorzio Ecofire. “Infatti, con questo Codice i due Consorzi si pongono l’obiettivo di valorizzare il lavoro delle aziende associate, spostando la competizione nel mercato in un ambito di correttezza tecnica e commerciale”. E’ importante capire che da una corretta manutenzione delle apparecchiature dipende la sicurezza di cose e persone. Nel progetto del Codice si trovano operatori concorrenti tra loro, ma imprenditori determinati, concreti, che riconoscono la necessità di realizzare il proprio successo e quello delle proprie aziende all'interno di regole ben precise: la correttezza professionale, lo sviluppo sostenibile e l'utilità sociale del lavoro e del successo d'impresa.  
   
   
IL NUOVO AIRBUS A380 DA 555 PASSEGGERI SI AFFIDA ALLE INNOVAZIONI HIGH-TECH DI DUPONT  
 
Wilmington, Del e Blagnac, Francia – 3 maggio 2005 - Il piu' grande jet commerciale di linea del mondo, e primo aereo a lunga percorrenza a due piani, ha effettuato il 27 aprile il suo primo viaggio, confidando sui materiali superleggeri ad alte prestazioni di Dupont, per sollevare la sua struttura da 308 tonnellate. Questi prodotti innovativi includono le fibre aramidiche Dupont Kevlar e Dupont Nomex, i componenti ad alte prestazioni Vespel, le resine fluoropolimeriche Teflzel, i compositi isolanti Oasis e le pellicole Pvf Tedlar. L'airbus A380, che ha fatto ieri il suo primo volo di test a Blagnac davanti ad oltre 50.000 spettatori, trasportera' 555 passeggeri e comincera' il servizio di linea con Singapore Airlines, che lo prendera' in consegna nel 2006. Il "superjumbo" e' dotato di 4 motori che gli permettono di volare per oltre 15.000 Km facendo voli nonstop tra Europa e Asia. L'airbus A380, il piu' grande areo mai commercializzato, utilizza svariati materiali ad alte prestazioni sviluppati da Dupont - che forniscono benefici chiave quali minor peso, resistenza e durata. Le fibre ad alte prestazioni di Dupont, i componenti elettronici e i compositi aiutano l'Airbus nel rispondere all'esigenza dei requisiti di resistenza e peso, come per i rigorosi standard di sicurezza. L'a380 e l'industria aeronautica richiedono prodotti con una complessa combinazione di proprieta': resistenza e durata, leggerezza, resistenza agli ambienti critici e facilita' di lavorazione. Altro fattore di estrema importanza per l'Airbus e il settore stesso e' la sicurezza, e in particolare le proprieta' ignifughe. "Dupont mette la scienza al lavoro e ha contributo all'attuazione del concetto innovativo dell'Airbus di evolversi da un'idea su di una tavola da disegno ad una realta' nei nostri cieli", dice Roger Siemionko, direttore della tecnologia della business unit Dupont Safety & Protection. "Fin dalla nascita dell'aviazione, Dupont si e' unita al viaggio con materiali unici essenziali per ottenere maggiore leggerezza, volumi ridotti, durata e resistenza ambientale. Il nostro lavoro con l'Airbus e' un altro esempio di come la scienza e la tecnologia di Dupont forniscano soluzioni uniche all'industria aerospaziale e a mercati piu' vasti." Il nuovo Airbus A380 utilizza un nuovo materiale composito con struttura a nido d'ape in Dupont Kevlar che si trova nella pavimentazione, sulle pareti interne e sui flap delle ali. Kevlar sostituisce i tradizionali materiali piu' pesanti aumentando la resistenza strutturale di ben 37 volte. A parita' di peso, Kevlar e' cinque volte piu' resistente dell'acciaio. Grazie al nucleo a nido d'ape, Kevlar e' in grado di aumentare notevolmente l'integrita' strutturale dell'aereo, riducendone in modo sostanziale il peso. I componenti del motore e gli attuatori dell'A380 sono invece in Vespel, un materiale piu' leggero e resistente delle leghe metalliche utilizzate in precedenza e che consente anche di ridurre notevolmente l'attrito. Attualmente ogni motore dei jet prodotti in Occidente hanno componenti in Vespel. Dupont Nomex fa parte dei materiali che aumentano la sicurezza dell'A380. Nomex, la fibra che protegge i pompieri da oltre 40 anni, offre una resistenza intrinseca alle fiamme. Sotto forma di fibra e carta, viene impiegato negli aerei per pavimentazioni, parti strutturali, canaline di cavi elettrici, moquette e rivestimenti ignifughi per pareti e sedili.  
   
   
CAMBIA IL REGIME COMMISSIONALE ALPIEAGLES: REVISIONE DELLA COMMISSIONE SULLE VENDITE NAZIONALI ED INTERNAZIONALI EFFETTUATE IN ITALIA E ALL’ESTERO ATTRAVERSO IL SISTEMA GDS  
 
 Milano, 3 maggio 2005 - Dal 1 maggio 2005, Alpieagles introduce un nuovo regime commissionale sulle vendite nazionali ed internazionali effettuate attraverso il sistema Gds. La nuova commissione, pari al 2% sia per i voli nazionali che per quelli internazionali, sostituisce in pari data le commissioni ordinarie del 3,64% per i voli nazionali e del 7% per i voli internazionali che saranno valide per le vendite effettuate sino e non oltre al 30 Aprile 2005.  
   
   
VIDEOCONFERENZA DALLA SILICON VALLEY: IDROGENO E CELLE A COMBUSTIBILE RICERCA E APPLICAZIONI PIU' INNOVATIVE IN CALIFORNIA  
 
Sesto S. Giovanni, 3 maggio 2005 - Secondo appuntamento con l'innovazione americana. Per gli imprenditori milanesi che vogliono conoscere le opportunità del mercato californiano e approfondire la conoscenza dei settori in espansione continuano i Webcast organizzati da Bic La Fucina e Provincia di Milano, nell'ambito del progetto Digital Hub in the Great West. Videoconferenze che permettono un'interazione in tempo reale via audio e video tra gli esperti americani e quelli italiani. Dopo il Social Networking è ora la volta delle tecnologie basate sull'idrogeno, una risorsa che può contibuire alla riduzione e al contenimento dell'inquinamento atmosferico, allo sviluppo sostenibile. La California è in questo settore una delle aree più innovative, il primo stato che ha scelto di introdurre l'idrogeno come unico carburante sulle sue strade entro il 2010. Si parlerà del funzionamento della tecnologia delle celle a combustibile e si discuterà delle più recenti innovazioni nella ricerca, delle applicazioni dell'idrogeno nella vita quotidiana, dei nuovi prodotti che si svilupperanno grazie a questa energia. Giovedì 5 Maggio 2005, ore 17.30 Laboratorio Innovazione Breda, via Venezia 23, Sesto San Giovanni (Mi), Mm1 Sesto Marelli o Sesto Rondò Su richiesta, sarà possibile scaricare il video dell’incontro da Internet. Www.milanomet.it  
   
   
PRONTO A PARTIRE IL MERCATO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA (TEE)  
 
 Roma, 3 maggio 2005 - Il Gme e l'Autorità per l'energia elettrica e il gas hanno definito le regole di funzionamento del mercato dei Titoli di Efficienza Energetica (Tee), denominati anche "certificati bianchi". Dopo quello dei certificati verdi, che tratta i titoli relativi all'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, il nuovo mercato dei "certificati bianchi" è destinato ad incentivare l'utilizzo di tecnologie efficienti destinate a favorire l'uso razionale dell'energia, attraverso lo scambio di titoli che certificano i risparmi energetici ottenuti. La nuova sede di scambio, organizzata e gestita dal Gme sulla base delle regole definite d'intesa con l'Autorità, contribuirà al funzionamento dell'innovativo meccanismo disegnato dai Decreti Ministeriali del luglio 2004 che promuove il risparmio energetico e l'impiego delle fonti rinnovabili negli usi finali di energia, concorrendo per tale via anche al conseguimento degli obiettivi di Kyoto. Attraverso il mercato dei Tee i soggetti obbligati al conseguimento di obiettivi specifici di risparmio energetico definiti dall'Autorità (distributori di energia elettrica e gas con non meno di 100.000 clienti finali a fine 2001) avranno la possibilità di soddisfare i loro obblighi acquistando titoli di efficienza energetica dalle società operanti nel settore dei servizi energetici e dalle società controllate dai distributori di energia elettrica e di gas naturale accreditate dall'Autorità, ovvero da altri distributori. I titoli di efficienza energetica saranno emessi dal Gme su specifica richiesta dell'Autorità a valle di un processo di verifica e quantificazione dei risparmi energetici conseguiti attraverso progetti realizzati sui consumatori finali. Ogni titolo certifica il conseguimento di risparmi di energia primaria pari a una tonnellata equivalente di petrolio. In alternativa al ricorso all'acquisto di titoli di efficienza energetica nel mercato organizzato, i distributori soggetti agli obblighi di risparmio energetico definiti dall'Autorità possono sviluppare direttamente - in proprio o con la collaborazione di soggetti terzi - interventi di risparmio energetico a beneficio dei consumatori finali (ottenendo in tal modo l'emissione a proprio favore di titoli di efficienza energetica attestanti i risparmi conseguiti), ovvero acquistare titoli attraverso contratti bilaterali. Rispetto alla contrattazione bilaterale, il mercato organizzato dal Gme garantirà trasparenza nella formazione dei prezzi e sicurezza degli scambi. La possibilità di scegliere tra lo sviluppo diretto di progetti di risparmio energetico, l'acquisto di titoli nel mercato organizzato o attraverso la contrattazione bilaterale favorirà il conseguimento degli obiettivi di risparmio definiti dai decreti ministeriali 2004 al minimo costo possibile. Per questa ragione le regole definite dall'Autorità e dal Gme sono orientate a favorire l'accesso al mercato del più ampio numero di operatori possibile, al fine di sfruttare interamente i vantaggi di efficienza derivanti dall'utilizzo di meccanismi di mercato.  
   
   
QATAR PETROLEUM, EXXONMOBIL ED EDISON DANNO IL VIA ALLA REALIZZAZIONE DEL TERMINALE GNL “ISOLA DI PORTO LEVANTE”  
 
Milano, 3 maggio, 2005 - Qatar Petroleum, Exxonmobil ed Edison hanno sottoscritto oggi gli accordi per la realizzazione del terminale di ricezione e rigassificazione del gas naturale liquefatto (Gnl) “Isola di Porto Levante” che sarà collocato nell’Alto Adriatico, al largo della costa italiana. Il terminale, la cui entrata in esercizio è prevista per la fine del 2007, avrà una capacità di rigassificazione di 8 miliardi di metri cubi all’anno. L’impianto costituirà una fonte di approvvigionamento di gas naturale strategica e affidabile, in grado di coprire il crescente fabbisogno nazionale di energia. Il terminale “Isola di Porto Levante” ha ottenuto tutte le principali autorizzazioni per la costruzione e l'esercizio sia a livello nazionale sia in ambito comunitario. Il contratto per la realizzazione della piattaforma, dei serbatoi di stoccaggio, del sistema di ricezione del Gnl e degli impianti di rigassificazione è stato assegnato alla società Aker Kvaerner. Inoltre, sarà conferito alla Snamprogetti (gruppo Eni) l’incarico per la costruzione del gasdotto che collegherà il terminale alla rete nazionale. Il terminale sarà collocato a circa 15 chilometri dalla costa veneta e appoggiato su un fondale marino a circa 30 metri di profondità. La piattaforma in cemento armato sarà costruita a terra, rimorchiata per l'installazione e quindi adagiata sul fondale. I serbatoi del Gnl, progettati secondo la "Modular Tank Technology" (brevetto Exxonmobil), saranno posizionati all'interno della piattaforma ed avranno una capacità complessiva di stoccaggio di 250.000 metri cubi. La struttura sarà dotata di un sistema di ormeggio per l'attracco e lo scarico del Gnl da navi, che potranno trasportare fino a 152.000 metri cubi di Gnl. Il traffico marittimo medio previsto è di 2 navi alla settimana. Nell’ambito dello sviluppo del progetto “Isola di Porto Levante”, oltre alle attività necessarie per la realizzazione e l’esercizio del terminale, Qatar Petroleum ed Exxonmobil stanno promuovendo una serie di investimenti in Qatar che riguardano l’"upstream" del progetto e in particolare la costruzione di una piattaforma per la produzione del gas, dei gasdotti, di un "treno" di liquefazione di Gnl da 4,7 milioni di tonnellate all’anno a Ras Laffan City e di 5 navi gasiere per i rifornimenti di Gnl al terminale. Le dichiarazioni di Qatar Petroleum, Exxonmobil e Edison - Sua Eccellenza Abdullah bin Hamad Al-attiyah, Vice Premier del Qatar e Ministro per l'Energia e l'Industria, ha dichiarato: "Lo sviluppo del progetto del terminale Gnl “Isola di Porto Levante” rappresenta un grande risultato che assicurerà all'Italia una nuova via per l’importazione di gas naturale, in grado di rafforzare la competitività economica sia a livello nazionale che regionale e di consentire la differenziazione delle fonti di approvvigionamento energetico. Un progetto di queste dimensioni e complessità è possibile solo grazie all'eccellente collaborazione ed alle ottime relazioni esistenti tra Qatar Petroleum ed Exxonmobil, e con Edison, nostro partner in questa operazione. Vorrei esprimere un sincero apprezzamento al Governo Italiano e alla Commissione Europea che ci hanno sostenuto nel progetto di “Isola di Porto Levante”, un’iniziativa che creerà nuove opportunità di lavoro in Veneto e in Italia e che assicurerà una fonte di energia certa per garantire la crescita economica". Stuart Mcgill, Senior Vice President della Exxon Mobil Corporation, ha commentato: "Il terminale verrà realizzato e gestito utilizzando le più avanzate tecnologie disponibili e secondo i più rigorosi standard internazionali di progettazione, costruzione e sicurezza. Ringraziamo il Governo Italiano e tutte le Istituzioni coinvolte per aver reso possibile l'avvio della realizzazione di questo progetto innovativo". "“Isola di Porto Levante” sarà il primo terminale italiano per il Gnl di queste dimensioni, una infrastruttura che riveste un ruolo importante nella nostra strategia di medio/lungo termine" ha aggiunto Umberto Quadrino, Presidente e Amministratore delegato di Edison. "Edison mantiene una quota del 10% nella proprietà dell’infrastruttura, ma ne rimane il principale utilizzatore avendo a disposizione circa l’80% della capacità di rigassificazione complessiva dell’impianto. A partire dalla fine del 2007 per 25 anni potremo contare su circa 6,4 miliardi di metri cubi di gas all’anno: una quantità di gas che rappresenterà una parte importante del fabbisogno di Edison in base ai suoi obiettivi di crescita. Oltre a rafforzare la competitività di Edison, il terminale consentirà di diversificare le fonti del sistema energetico nazionale, aumentandone la flessibilità e garantendo una maggiore sicurezza, nel rispetto dell'ambiente". Le condizioni dell’accordo L’annuncio di oggi segue quanto già comunicato nel novembre 2003 quando: Qatar Petroleum, Exxonmobil ed Edison siglarono un accordo quadro secondo il quale società controllate da Qatar Petroleum ed Exxonmobil avrebbero acquisito il 90% (45% gruppo Qatar Petroleum; 45% gruppo Exxonmobil) di Edison Lng Srl, la società del gruppo Edison cui fa capo il progetto del terminale; Ras Laffan Liquefied Natural Gas Company (Ii), Rasgas (Ii) (una joint venture tra Qatar Petroleum ed Exxonmobil) e Edison sottoscrissero un accordo commerciale per la fornitura di Gnl. Edison Lng, a seguito degli accordi siglati oggi, cambierà la propria denominazione in Terminale Gnl Adriatico Srl. L’80% della capacità del terminale sarà destinata per 25 anni a Edison per rigassificare il Gnl importato dal Qatar secondo l’accordo commerciale Rasgas (Ii)-edison. Il restante 20% della capacità sarà a disposizione di terzi secondo procedure fissate dalle autorità competenti. Il gas per questo progetto proverrà dal campo “North Field” nel Qatar, uno dei più grandi al mondo con risorse per più di 25.000 miliardi di metri cubi di gas. Secondo gli accordi oggi sottoscritti, per la vendita delle quote, Edison ha incassato 9,95 milioni di euro e ha rinunciato al credito vantato nei confronti di Edison Lng pari a 10,79 milioni di euro. Edison comunica che la cessione non determina effetti economici e finanziari significativi sul suo bilancio. Edison Lng al 31 dicembre 2004 aveva un patrimonio netto pari a 7,9 milioni di euro. Riguardo a Edison Lng, gli accordi prevedono inoltre: per tutti i soci: l’obbligo di non trasferire la propria quota fino al decorrere di 36 mesi dall’inizio dell’esercizio del terminale, ma in ogni caso non oltre il 1° luglio 2011 (clausola di lock up); a favore di Edison: il diritto di acquistare la quota del 90% oppure di vendere la propria quota del 10% al verificarsi di taluni eventi riconducibili a responsabilità dei due soci di maggioranza che possano impedire la realizzazione del terminale (clausola di put & call); a favore dei due soci di maggioranza: il diritto di acquistare la quota del 10% di proprietà di Edison nel caso in cui il contratto di fornitura di gas con Rasgas (Ii) venga risolto per causa imputabile a Edison (clausola di call); un prezzo, per la cessione delle quote in caso di esercizio delle opzioni di put e di call, determinato sulla base del valore del patrimonio netto al momento dell’esercizio; l’impegno, da parte dei soci a dotare -pro quota- la società delle adeguate risorse finanziarie per la costruzione del terminale. Nell’operazione Qatar Petroleum e Exxonmobil sono state assistite da Allen&overy e Edison da Freshfields Bruckhaus Deringer.  
   
   
NEXT ENERGY 2006: UN PROGRAMMA DI CONVEGNI E SEMINARI CON UN PRIMO APPUNTAMENTO INTERNAZIONALE PREVISTO PER GIUGNO 2005 EFFICIENZA ENERGETICA, DOMOTICA, BIOARCHITETTURA E FONTI RINNOVABILI  
 
Milano, 3 maggio 2005 – L’appuntamento biennale con Next Energy - il salone dedicato all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili, che si terrà dal 28 febbraio al 4 marzo 2006 presso il Nuovo Polo fieristico di Fiera Milano, all’interno di Mostra Convegno Expocomfort - viene anticipato da un interessante programma di convegni che hanno l’obiettivo di sviluppare le tematiche della manifestazione. Si tratta di un percorso di avvicinamento a Next Energy, che ha la finalità di creare interesse e promuovere il dibattito tecnico-scientifico sui temi dell’efficienza energetica, della domotica e della sostenibilità ambientale, che prenderà il via a giugno e si svilupperà in fiera, con approfondimenti, convegni e seminari e spazi espositivi dedicati. Il primo appuntamento con Next Energy sarà il convegno “Edilizia a basso consumo di energia. Un contributo alla sfida di Kyoto”, organizzato da Mostra Convegno Expocomfort, con la collaborazione dell’ingegnere Gianni Silvestrini, Direttore Scientifico del Kyoto Club e dell’architetto Giuliano Dall’o’, Dipartimento Best Politecnico di Milano, l’8 giugno 2005, presso il Four Seasons Hotel di Milano. Il convegno, coinvolgerà istituzioni, professionisti e opinion leader e avrà lo scopo di evidenziare le opportunità legate alla riqualificazione energetica degli edifici e alla realizzazione di costruzioni a basso consumo di energia e costituirà l’occasione per presentare le nuove legislazioni mettendo a confronto istituzioni, operatori, progettisti, costruttori, e ricercatori e facendo emergere le più promettenti aree di intervento. Il nuovo quadro normativo disegnato dall’introduzione del Protocollo di Kyoto, dalla Direttiva sul rendimento energetico degli edifici del 16/12/2002, dai Decreti 20 luglio 2004 sull’efficienza energetica, dalla remunerazione del kWh fotovoltaico, dalle Leggi regionali entrate in vigore in Lombardia, Lazio, Toscana, ha spinto Mostra Convegno Expocomfort, da sempre sensibile alle tematiche legate al risparmio energetico, a rivolgere la propria attenzione all’edilizia a basso consumo di energia, assumendo il ruolo di driver e promotore di un momento di incontro, confronto e dibattito. In questo contesto nasce il convegno “Edilizia a basso consumo di energia. Un contributo alla sfida di Kyoto” che avrà come protagonisti il mondo delle istituzioni, dei professionisti, delle università, delle aziende e delle associazioni di settore. Ciascuno dei relatori porterà rispettivamente un contributo normativo e tecnico, presenterà scenari di mercato, esperienze di settore, case history aziendali ed esempi italiani e stranieri, di costruzioni a bassissimo consumo di energia e casi di utilizzo integrato delle tecnologie solari.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA SOSTIENE CHE IL SUOLO HA URGENTE BISOGNO DI PROTEZIONE  
 
Bruxelles, 3 maggio 2005 - Catherine Day, Direttore generale della Dg Ambiente, afferma che tendiamo a dare il suolo per scontato, tuttavia si tratta di una risorsa finita che in futuro potrebbe non essere più disponibile o non avere le stesse qualità. Intervenendo a una conferenza stampa tenutasi presso il Parlamento europeo per il lancio del primo "atlante europeo dei suoli", Catherine Day ha accolto con entusiasmo l'iniziativa quale ottimo strumento di comunicazione per promuovere attività di sensibilizzazione al riguardo e trasmettere il messaggio al grande pubblico e ai responsabili delle decisioni politiche. "Un'immagine vale mille parole", ha detto. Il Commissario per la Scienza e la ricerca, Janez Potocnik, ha ribadito tale messaggio dichiarando che "innegabilmente sottovalutiamo il contributo dei suoli alla biodiversità, ma se non li proteggiamo in maniera più adeguata ci renderemo conto rapidamente e nel peggior modo possibile della loro importanza, ossia vedendo i problemi causati dalla loro perdita. Strumenti come questo atlante sono preziosi per i responsabili politici, quando devono valutare le misure da adottare per proteggere i nostri suoli, e per il pubblico, che potrà acquisire la consapevolezza dell'importanza di questa problematica". L'atlante europeo dei suoli, che contiene dati armonizzati e comparabili relativi a più di 40 paesi europei e limitrofi, è il risultato di un'ampia collaborazione tra esperti scientifici di oltre 40 istituti specializzati in materia. Secondo le spiegazioni fornite da Arwyn Jones, l'eminente scienziato che collabora all'atlante, si calcola che nell'Unione europea 52 milioni di ettari di terreno, che rappresentano più del 16 per cento della superficie totale, siano colpiti da forme di degrado. Nei nuovi Stati membri tale dato è pari al 35 per cento. "Il messaggio che vogliamo trasmettere è che al momento possiamo mantenere la produzione agricola, ma se cambieranno aspetti importanti come il clima o il modo in cui i terreni vengono utilizzati, aumenteranno la desertificazione e la perdita di suolo", ha precisato il dottor Jones, che lavora presso l'Istituto per l'ambiente e la sostenibilità del Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea. "La situazione non è ancora drammatica", ha proseguito il dottor Jones, "ma potrebbe essere migliore e i responsabili politici di aree quali Grecia, Portogallo, Spagna e Italia meridionale devono stare molto attenti in quanto si corrono seri rischi di desertificazione". L'atlante individua i principali fattori che minacciano il suolo, vale a dire urbanizzazione, inquinamento, erosione, salinizzazione, compattamento, inondazioni e smottamenti, e illustra le complesse interconnessioni esistenti tra i processi di degrado del suolo e le minacce che pesano sulla salute umana e la sicurezza, tracciando una mappa delle principali funzioni del suolo. Il suolo deve essere protetto in quanto è un sistema naturale vivente, che riveste un ruolo determinante per le attività umane e per le funzioni ecologiche. La sua formazione richiede periodi di tempo molto lunghi e, una volta distrutto, è irrimediabilmente perso per le generazioni attuali e future. "Se si altera l'equilibrio ecologico si altera tutto", ha spiegato il dottor Jones, che ha aggiunto: "L'atlante è utile per richiamare l'attenzione sul fatto che esiste un problema del suolo. Adesso spetta ai responsabili politici definire misure per contrastare le minacce individuate e aumentare la qualità del suolo". Le informazioni fornite nell'atlante saranno utilizzate per elaborare la strategia tematica per la protezione dei suoli, che comprenderà una direttiva quadro in materia e che dovrebbe essere pubblicata entro la fine del 2005, ha affermato Catherine Day. "L'umanità, [...] nonostante le sue pretese artistiche e i molti successi conseguiti, deve la sua esistenza a un sottile strato superficiale di terreno [...] e al fatto che piove", ha concluso il Commissario Potocnik. Http://www.jrc.cec.eu.int/soil-atlas  
   
   
PREMIO INTERNAZIONALE VIVAI TORSANLORENZO  
 
Roma, 3 maggio 2005 - Ambiente come contributo allo sviluppo sociale, civile ed economico del Paese. Si ispira a questa filosofia il Premio Internazionale Vivai Torsanlorenzo, uno dei più prestigiosi riconoscimenti mondiali riservati alla progettazione paesaggistica, alla cultura del verde urbano, alla trasformazione del territorio. Arrivato alla sua terza edizione, il Premio verrà assegnato, nel corso di una cerimonia che si terrà sabato 7 maggio 2005 alle ore 10.00 Via Campo di Carne, 51 - Tor San Lorenzo – Ardea. La giuria, presieduta da Justine Miething (Uia) e di cui fanno parte Joris Michael de Bekker ( Efla), Heiner Rodel (Ifla), Eric Guillou ( Feap), Pietro Pettini ( Cnappc), Carlo Bruschi ( Aiapp), Sachimene Masui ( Giappone), Mario Margheriti ( Vivai Torsanlorenzo), ha selezionato i lavori pervenuti da tutte le parti del mondo, dalla Jamaica al Belgio, dal Sud Africa alla Russia. I progetti premiati nelle varie sezioni saranno allestiti in una mostra appositamente realizzata. In occasione della manifestazione verrà assegnato il Premio Prestigio a Maryam Al Noori, manager dell’anno a Dubai. A lei è stata dedicata una nuova rosa che porterà il suo nome e che verrà presentata in prima mondiale nel corso della premiazione. Il Premio Internazionale Vivai Torsanlorenzo, è stato istituito - sottolinea Mario Margheriti, Presidente della manifestazione – per promuovere un’idea del verde non solo estetica, ma quale contributo fondamentale ad uno sviluppo economico e sociale che considera il patrimonio ambientale, il verde urbano e suburbano – argomento di grande attualita’ nel dibattito sui nuovi modi dell’abitare - come elemento non solo di arricchimento culturale, ma anche come concreta opportunità di promozione economica del territorio e, quindi, di nuovo benessere”.  
   
   
GUIDA ALL'ISTRUZIONE SUPERIORE E ALLE PROFESSIONI  
 
Roma, 3 maggio 2005 - Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur) ha realizzato la nuova Guida all'Istruzione superiore e alle professioni. L'iniziativa editoriale si rivolge soprattutto agli studenti che, dopo l'esame di Stato 2005, intendano completare la loro formazione e prepararsi al futuro professionale. La prima parte della pubblicazione fornisce agli studenti, alle famiglie e agli insegnanti, un quadro d'insieme dei settantasette Atenei che compongono il sistema universitario italiano e diverse informazioni utili come le classi dei corsi di studio e i titoli accademici. La seconda parte è dedicata all'Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Accademie e Conservatori) con particolare attenzione alle nuove opportunità occupazionali offerte da questo settore. La terza ed ultima parte è riservata ad una serie di informazioni pratiche sugli interventi per il diritto allo studio e i servizi per gli studenti. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/istruzione_superiore/index.html  
   
   
ISPI ISTITUTO PER GLI STUDI DI POLITICA INTERNAZIONALE WINTER SCHOOL 2004-2005  
 
Milano, 3 maggio 2005 - La Winter School 2004-2005 offre un catalogo di corsi brevi e diplomi destinati a laureandi, giovani laureati e professionisti. I corsi affrontano con didattica attiva e approccio interdisciplinare le principali tematiche internazionali: Sviluppo, European Affairs, Aiuti Umanitari, International Organizations, Human Rights, Atlante Geopolitico. La Faculty dei corsi proviene dall’area ricerca Ispi, da università, centri di ricerca e istituzioni internazionali e nazionali. La Winter School prevede corsi della durata di 15 ore. Il programma permette la partecipazione a uno o più corsi nel periodo novembre 2004 – maggio 2005. I corsi della Winter School si svolgono il venerdì e il sabato dalle 9.30 alle 18.30. Sono riconosciuti da alcune Facoltà universitarie ai fini dell’attribuzione di crediti formativi. I corsi si tengono a Milano, a Palazzo Clerici, in via Clerici 5. Maggio 2005: “Microfinanza: strumento per lo sviluppo” Corso intensivo (6 e 7 maggio) Come si realizza un progetto di microfinanza? Quali sono e come funzionano gli strumenti finanziari a sostegno della microimpresa nel Sud del mondo? Gli attori coinvolti e le principali metodologie di intervento, presentate anche attraverso case studies. In collaborazione con Associazione Microfinanza e Sviluppo. “Migrazioni e azione umanitaria” Corso intensivo (6 e 7 maggio) La risposta umanitaria ai movimenti di masse di persone da un Paese all'altro e le implicazioni sulle relazioni tra gli stati interessati: una panoramica completa, anche alla luce di casi Paese come Sudan, Indonesia e Malesia. In collaborazione con Msf Italia. “Unione Europea e sviluppo” Corso intensivo (13 e 14 maggio) Una presentazione della politica di cooperazione allo sviluppo dell’Ue: dai programmi di aiuto ai Paesi di prossima adesione ai progetti di sviluppo nelle aree d’intervento prioritario. Il rapporto tra istituzioni comunitarie e Ong, le procedure e gli strumenti per la programmazione e la realizzazione dei progetti. “Commercio equo e solidale e sviluppo” Corso intensivo (20 e 21 maggio) Dal comportamento del consumatore etico al ruolo delle “botteghe del mondo”, un’analisi del fenomeno del commercio equo-solidale nel contesto degli interventi di cooperazione allo sviluppo: organizzazione, finanziamento e gestione dei progetti, commercializzazione dei prodotti. In collaborazione con Ctm-altromercato. “Le politiche sociali dell’Unione Europea” Corso intensivo (20 e 21 maggio) Dalla politica del lavoro alla lotta all’esclusione sociale, dalla politica sanitaria a quella pensionistica, un’analisi dei mutamenti e delle innovazioni messe in atto dalla seconda metà degli anni ’90 ad oggi, con particolare attenzione al metodo di coordinamento aperto. “Emergenze e rifugiati: i progetti di assistenza umanitaria” Corso intensivo (20 e 21 maggio) Come si realizzano i progetti rivolti all'assistenza umanitaria ai rifugiati? Quali sono gli strumenti a disposizione della comunità internazionale? Una presentazione degli attori e delle strategie di intervento, anche attraverso testimonianze di esperti provenienti “dal campo”. Per informazioni e iscrizioni: www.Ispionline.it  
   
   
ALLA SCUOLA SUPERIORE DI MANAGEMENT E TECNOLOGIA, A FABRIANO, IL PROFESSOR DAVID STOREY, DELLA WARWICH BUSINESS SCHOOL, TERRÀ UNA LEZIONE SUL TEMA DELLA GESTIONE, LA VITA E LA CRESCITA DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE  
 
Fabriano, 3 maggio 2005 -  Dopo l’interessante e riuscito incontro con Giuseppe Turani, editorialista de “La Repubblica”, che ha presentato il suo nuovo libro intitolato “La nuova razza padrona”, edito da Sperling & Kupfer Editori, la Scuola Superiore di Management e Tecnologia, ha organizzato un altro sostanzioso appuntamento. Martedì 10 maggio, alle ore 15 nella sede di quest’istituto in via Cavour 100 a Fabriano, il professor David Storey, della Warwich Business School, terrà una lezione sul tema della gestione, la vita e la crescita delle piccole e medie imprese. Argomento per il quale, Storey, è direttore del Centro per le piccole e medie imprese della Warwich Business School ed ha scritto numerose pubblicazioni in materia dove sono concentrati i suoi interessi di studioso e di ricercatore. Come si può facilmente comprendere quest’occasione, vista la conformazione strutturale del nostro tessuto socioeconomico, assume particolare attrattiva e da seguito alla linea informativa e d’interscambio con il territorio. Infatti, prima d’avere come ospite Turani, la Scuola Superiore di Management e Tecnologia, ha realizzato ad una tavola rotonda sulla questione delle “Logiche organizzative e gestione delle risorse umane” alla quale hanno preso parte Cesare Ranieri, direttore Hr dell’Indesit Company, Dino Petrone, direttore Hr del Gruppo Elica, Attilio Macelli dell’Università Politecnica delle Marche e Guerrino Cozzi della Gea Consulenti Associati.  
   
   
QUNITA CONFERENZA ANNUALE DELL'EUSCEA  
 
Bruxelles, 4 maggio 2005 - Dal 16 al 19 giugno Barcellona (Spagna) ospiterà la quinta conferenza annuale della European science event asssociation (Euscea). L'obiettivo principale dell'associazione nell'organizzare la conferenza è la condivisione della conoscenza e dell'esperienza dei propri membri e la ricerca di iniziative di collaborazione in materia di comunicazione scientifica. Fra gli argomenti discussi nel corso della manifestazione figurano: la creazione di relazioni con le manifestazioni locali e regionali; la raccolta dei fondi; il coinvolgimento di bambini e giovani nella scienza e nella tecnologia; il rapporto tra manifestazioni scientifiche e scienza. Http://www.euscea.org  
   
   
MASTER CUOA: LE SELEZIONI DI MAGGIO  
 
Altavilla Vicentina, 3 maggio 2005 - Maggio ricco di appuntamenti alla Fondazione Cuoa di Altavilla Vicentina:
18 maggio 2005, selezioni Master of Business Administration part time (20 ottobre 2005 - 20 settembre 2007) e-mail: mbapt@cuoa.It tel. 0444 333860
23 maggio 2005, selezioni Master in Innovazione d'Impresa (24 ottobre 2005 - 28 novembre 2006) e-mail: midi@cuoa.It  tel. 0444 333704
31 maggio 2005, ultime selezioni Master in Gestione Integrata d'Impresa (22 giugno 2005 - 21 luglio 2006) e-mail: magi@cuoa.It  tel. 0444 333704
Per la partecipazione ai master sono disponibili borse di studio e finanziamenti agevolati.
 
   
   
ARCHITETTURA E POLITICA. CONVERSAZIONI A PALAZZO BRICHERASIO A CURA DI CARLO OLMO PALAZZO BRICHERASIO, TORINO  
 
Torino, 3 maggio 2005 - Nel corso della sua storia la Fondazione Palazzo Bricherasio ha sempre mostrato grande sensibilità verso il tema della valorizzazione culturale. Proprio nella speciale occasione del suo decennale, la Fondazione vuole sottolineare il suo ruolo di primo piano nel campo della promozione della cultura attraverso una serie di iniziative realizzate in collaborazione con la casa editrice Electa, da sempre partner editoriale della Fondazione. Il progetto comprende un calendario di eventi e momenti di incontro che spaziano dalle arti visive alla filosofia passando per la storia, la politica, il teatro. Grandi nomi del mondo culturale, artistico e istituzionale saranno invitati a Palazzo per dialogare con il pubblico, confrontarsi e condividere le proprie esperienze e conoscenze, rendendo ancora una volta Torino protagonista del dibattito culturale. Il primo ciclo di conversazioni è focalizzato sul tema Architettura e politica ed è curato da Carlo Olmo, Preside della Ima Facoltà di Architettura di Torino. Storici e architetti si confrontano su diversi temi legati al complesso rapporto tra architettura e politica nella storia: si parlerà di come è cambiato il modo di intendere l’uso degli spazi pubblici; del ruolo, peso e sensibilità delle grandi committenze pubbliche nel corso degli anni in Italia e in altri paesi del mondo; dei modelli di edilizia pubblica che non sono soltanto progettazione e idea dell’abitare ma soprattutto costruzione di una vera e propria comunità di cittadini. Scrive Carlo Olmo, curatore degli incontri: Esiste, dopo tanti anni, un terreno per tornare a ragionare di architettura e politica? Non è solo la povertà delle soluzioni che emergono sul piano del governo delle città, ma soprattutto di territori diffusi o dispersi a risollevare questo tema. E’ la scommessa, davvero al lumicino, di un riscatto della forma urbis attraverso la qualità del singolo manufatto. La scomparsa dal dibattito, non solo dalle azioni di tante amministrazioni italiane o non, dello spazio pubblico, ma persino dell’art pubblique. Stimoli e segnali ancora deboli, che tuttavia vanno di pari passo, con una riflessione che, superata una stagione revisionista, sta provando a ragionare, almeno per il Novecento, su alcuni grandi committenze pubbliche, dal Welfare americano ai totalitarismi degli anni venti e trenta. Anche l’esperienza spagnola, è oggetto, nel lungo passaggio dal tardofranchismo alla democrazia, di riflessioni interessanti. Questi tre incontri vogliono solo provare a prendere in mano questo tema, dai diversi punti sopra appena abbozzati. La crisi dei modelli nazionalisti e d internazionalisti, usciti dalla seconda guerra mondiale e i loro modelli di organizzazione degli spazi. Modelli che avevano nell’edilizia pubblica (con percentuali diverse, ma per alcuni anni confrontabili) uno strumento anche di costruzione di una civitas, non solo di uno spazio abitato. La discussione, tutt’ora percorsa da diverse interpretazioni, sulla seconda guerra mondiale, sugli anni trenta e sulla loro eredità (in termini di continuità e discontinuità), la condizione attuale di chi opera, come architetto, urbanista, amministratore, ma anche di chi cerca di interpretare una condizione del progettista (a qualsiasi scala), come una condizione non isolata ( o isolabile) dai processi decisionali, in un contesto dove si sono indebolite le stesse identità semantiche, ma anche politiche) di committenza, pubblico, previsione. Un primo momento di discussione, a due voci, ogni volta, per provare a rappresentare questi mondi, cercando di far dialogare conoscenze, esperienze, culture che vanno riavvicinate. Questo il calendario degli incontri che si tengono nelle Sale Storiche di Palazzo Bricherasio: Martedì 10 maggio, ore 18 Marco Revelli e Vittorio Gregotti; Martedì 17 maggio, ore 17 Giorgio Ciucci e Vittorio Vidotto; Giovedì 9 giugno, ore 18 Carlo Olmo e Francesco Cellini.