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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Maggio 2005
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EUCOMED PUBBLICA DIECI RACCOMANDAZIONI SUL SETTIMO PROGRAMMA QUADRO (7PQ)  
 
Bruxelles, 11 maggio 2005 - In risposta alla proposta della Commissione sul Settimo programma quadro (7Pq) resa nota il 6 aprile scorso, Eucomed, la European Medical Technology Industry Association (Associazione europea di industrie di tecnologia medica) ha pubblicato dieci raccomandazioni chiave "per imprimere nuovo slancio all'innovazione della tecnologia medica all'interno dell'Unione europea". Le raccomandazioni vogliono essere un aiuto alla Commissione per raggiungere l'obiettivo di migliorare la salute dei cittadini europei. Come spiegato da Eucomed, la sanità in un'Europa che invecchia costituisce attualmente una delle più importanti sfide sociali. L'ue deve dunque innovarsi per poter soddisfare i bisogni dei pazienti e utilizzare in modo più efficiente le risorse disponibili. Cure più efficaci comportano la riduzione del periodo di ricovero, una prognosi migliore per il paziente e un più rapido ritorno a una normale partecipazione attiva alla società. "L'innovazione è fondamentale per la salute dei cittadini, l'economia, l'occupazione e, ovviamente, per il benessere generale della società. Tuttavia, l'Unione europea resta tuttora indietro rispetto a Usa e Giappone in termini di investimenti in ricerca e sviluppo nel campo della tecnologia medica, oltre che in termini di nuove cure e tecnologie disponibili per i pazienti", afferma Maurice Wagner, direttore generale di Eucomed. Le raccomandazioni, che secondo Eucomed vanno considerate come un "pacchetto", comprendono la creazione negli Stati membri di una rete autonoma di "Medical Technology Innovation Centres" (Centri per l'innovazione della tecnologia medica), coordinata a livello centrale. Tali centri promuoverebbero la diffusione di "conoscenze dell'innovazione" agevolando il collegamento a livello europeo delle industrie della tecnologia medica, dei centri di ricerca, delle università e di altri importanti attori. Rendere disponibili ai pazienti le nuove tecnologie mediche nel più breve tempo possibile costituirebbe l'essenza della filosofia di questi centri. La seconda raccomandazione concerne lo sviluppo di norme favorevoli all'innovazione (e al paziente). "Dato il rapido avanzamento dell'innovazione medica e la crescente tendenza a far convergere tecnologie come la scienza avanzata dei materiali, la biologia cellulare e dei tessuti, le Ti [tecnologie dell'informazione] e le nanotecnologie, Eucomed pone l'accento sull'importanza di garantire che qualsiasi futura direttiva o normativa sia quanto mai flessibile in relazione all'innovazione e alla promozione di diverse soluzioni tecniche, mantenendo al contempo la capacità di garantire la sicurezza dei pazienti e una prestazione efficace dei prodotti di tecnologia medica", sostiene l'associazione. Considerato che le metodologie di Valutazione della tecnologia sanitaria (Healthcare Technology Assessment - Hta) non sono attualmente uniformi né riflettono adeguatamente le nuove tecnologie, la terza raccomandazione sostiene programmi di Hta ben definiti. Tale obiettivo riveste particolare rilevanza dal momento che nei vari Stati membri le metodologie di Hta variano considerevolmente sia nel concetto che nell'applicazione. Quarta raccomandazione: occorre rendere l'Europa più attraente agli occhi dei migliori ricercatori e innovatori. La quinta raccomandazione auspica una governance europea che tenga conto delle esigenze specifiche delle tecnologie mediche. Questo comprende: la necessità di mettere a disposizione dei pazienti europei nuove tecnologie mediche e una migliore qualità di vita; la necessità di tener conto dei benefici dell'innovazione medica, spesso sottovalutati o trascurati, come la diagnosi precoce di malattie, cure e prognosi migliori e procedure sanitarie più efficienti, la riduzione del periodo di ricovero, una ripresa più rapida e il conseguente ritorno dei pazienti alla partecipazione attiva nella società; la necessità di equilibrare rischi, benefici e costi; la responsabilità sociale dell'Ue riguardo al benessere dei pazienti, e la necessità di tener conto delle conseguenze mediche dei cambiamenti demografici nella società. La sesta raccomandazione riguarda la struttura dei programmi quadro dell'Ue al fine di offrire un migliore sostegno alle Pmi. Le Pmi sono responsabili di alcuni degli ambiti più attivi nell'innovazione della tecnologia medica e di diverse nuove cure che sono fra le più promettenti per i pazienti, ma non dispongono sempre delle risorse o delle competenze per accedere ai programmi di ricerca e sviluppo dell'Ue. Eucomed raccomanda quindi di semplificare notevolmente l'amministrazione e l'accesso ai programmi di ricerca e sviluppo dell'Ue nell'ambito del 7Pq. Inoltre, "Eucomed sottolinea enfaticamente come nell'ambito dei Fondi strutturali si accordi una priorità minima all'innovazione medica rispetto ad alcuni altri campi, come ad esempio l'agricoltura, e suggerisce, in vista del significativo impatto a livello demografico e del miglioramento delle misure sanitarie nei prossimi anni, di trovare una migliore complementarità fra Fondi strutturali e ricerca europea per sostenere in futuro innovazione medica e nuove tecnologie," si afferma nel documento di sintesi. La settima raccomandazione, strettamente connessa alla precedente, propone il miglioramento dell'accesso ai progetti del programma quadro. Secondo Eucomed, il 7Pq dovrebbe riflettere una maggiore attenzione all'innovazione delle tecnologie mediche, dal momento che la salute è una delle preoccupazioni primarie dei cittadini, nonché una pietra angolare delle politiche europee. "Oltre all'eccellenza scientifica, Eucomed raccomanda che la valutazione dei progetti di innovazione e tecnologia medica avvenga in base al contributo offerto sul piano medico al miglioramento della società e della qualità di vita di numerosi singoli pazienti", prosegue il documento. L'ottava raccomandazione riguarda il miglioramento della protezione del diritto di proprietà intellettuale. Secondo Eucomed, si tratta di un prerequisito assoluto al progresso tecnologico, per cui la Commissione dovrebbe attribuire particolare attenzione al raggiungimento dell'obiettivo di creare un brevetto comunitario, possibilmente in aggiunta ai brevetti nazionali, e approfondire i contatti con l'Ufficio europeo dei brevetti (Ueb), sviluppando e attuando procedure semplificate, nonché stabilire e mantenere contatti con l'Ocse e le altre parti interessate. Per quanto riguarda i brevetti comunitari, Eucomed deplora il fatto che in Europa sia obbligatorio pagare una tassa in ciascun paese, in confronto, per esempio, a una sola tassa negli Usa. "Eucomed è perciò decisamente a favore di una semplificazione delle attuali procedure di brevetto e invita la Commissione europea a muoversi in tal senso, congiuntamente all'Ueb, per semplificare i sistemi di brevetto." Nel sottolineare l'importanza di brevetti seri a vantaggio di una ricerca e innovazione senza impedimenti, Eucomed richiama l'attenzione sulla contraffazione di tecnologia medica di valore in Estremo Oriente. "La Commissione europea dovrebbe adottare misure volte a prevenire l'ingresso sul mercato europeo di prodotti tecnologici innovativi contraffatti e, al contempo, lavorare con le controparti legislative a livello internazionale per cercare una soluzione globale a questo crescente problema," raccomanda Eucomed. Nella nona raccomandazione si auspica una migliore definizione dei bisogni formativi, mentre la decima riguarda i finanziamenti e il miglioramento delle condizioni del capitale per l'innovazione, in particolare per le Pmi. Secondo Eucomed, l'Ue dovrebbe fornire cospicui finanziamenti all'innovazione nel settore medico, non solo nell'interesse dei pazienti e della società, ma anche per salvaguardare la competitività dell'industria e la creazione di posti di lavoro in Europa. "Eucomed ritiene che siano necessari migliori meccanismi di sostegno finanziario per promuovere gli interessi di innovatori e imprenditori nel processo di innovazione, e l'Ue dovrebbe incoraggiare tale sostegno fra gli Stati membri," si legge nel documento. "Si osservano diverse sfaccettature riguardanti le condizioni del capitale per l'innovazione nel settore della tecnologia medica, fra cui elementi che sfuggono alla sfera di influenza diretta della Commissione europea, come il livello di investimento delle società d'investimento in capitale di rischio e differenze culturali nell'approccio al rischio imprenditoriale fra Usa, Giappone ed Europa. Si avverte pertanto l'urgenza di uno studio di tali differenze fra Stati Uniti, Giappone ed Europa, onde poter prendere le necessarie misure a livello comunitario per stabilire un equilibrio fra le economie dell'innovazione di Usa, Giappone e Unione europea," conclude il documento di sintesi di Eucomed. Per leggere interamente il documento di sintesi consultare: http://www.Eucomed.org/?x=13&y=29&z=58&id=614  
   
   
A NEW WEBSITE AND € 6 MILLION FOR MATCH-MAKING TO FIND RIGHT BUSINESS PARTNER IN THE ENLARGED EU  
 
Brussels, 11 May 2005 - A new website  http://eic.Cec.eu.int/pes  will facilitate the work of the Pan-european Business Co-operation Schemes (Pes). 4,000 Small and Medium-sized Enterprises (Smes) from over 20 different economic sectors are being brought together in 32 matchmaking events at major international trade fairs over the next two years. This will help generate new business opportunities for Smes from new and old Member States, candidate and neighbouring countries and strengthen both economic and social ties. Small and medium-sized enterprises not only make up much of Europe’s economy, they have a crucial role to play in building bridges across borders within Europe and beyond. The Commission allocated a total of € 6 million to the projects for the period September 2004 to September 2006. Commission Vice-president Günter Verheugen, responsible for enterprise and industry policy said “Smes need to be able to find ways of building their business internationally and grasp the opportunities offered by an enlarged Europe. These schemes will help unlock the potential of Smes to drive growth and jobs.” Enlargement Commissioner Olli Rehn added: “This initiative will enable enterprises in the candidate countries to improve their competitive performance and at the same time enterprises from the Eu will be able to extend their activities. I warmly welcome this initiative and I wish all participants stimulating contacts and discussions which will hopefully mark the beginning of new and mutually advantageous business relations.” The supported actions consist of business co-operation and matchmaking events and accompanying activities, such as workshops and coaching activities for Smes in a number of key economic sectors. Most of the matchmaking events are scheduled in accordance with the calendar of major international specialist or economic trade fairs, providing added value to Smes and entrepreneurs by increasing the number of contacts, company meetings and business opportunities at the same time and at the same place. The Pan European Business Co-operation Schemes (Pes) have been initiated by the European Parliament two years ago. Supported by the European Commission they are implemented by the Euro Info Centre Network and Eurada (European Association of Regional Development Agencies) and encompass six projects involving more than 100 partners from 30 European countries. More information http://eic.Cec.eu.int/pes  and http://europa.Eu.int/comm/enlargement/borderregions/  
   
   
LUBIANA OSPITERÀ LA CONFERENZA DELLE REGIONI INNOVATIVE IN EUROPA  
 
Bruxelles, 11 maggio 2005 - La conferenza plenaria delle Regioni innovative in Europa (Ire) avrà luogo a Lubiana (Slovenia) il 7 e l'8 giugno. Tra gli argomenti affrontati nel corso della conferenza figurano: il futuro della politica di innovazione regionale nell'Unione europea; i nuovi progetti innovativi; le strategie regionali per la promozione degli start-up; i programmi regionali; il finanziamento dell'innovazione regionale; le regioni della conoscenza. Esponenti della Commissione e personalità nazionali parteciperanno alla conferenza. Http://www.innovating-regions.org/network/events/eventdetails.cfm?eve_id=284  
   
   
ISRAELE OSPITERÀ UNA GIORNATA DI INFORMAZIONE SUL QUINTO INVITO TSI  
 
Bruxelles, 11 maggio 2005 - Il 7 giugno si svolgerà a Petach Tiqva (Israele) una giornata di informazione sul prossimo quinto invito a presentare proposte nell'ambito dell'area tematica "Tecnologie della società dell'informazione" (Tsi) del Sesto programma quadro (6Pq). Interverrà Kostas Glinos, capo dell'unità "Sistemi integrati" in seno alla Commissione europea, il quale fornirà informazioni sull'invito e sui relativi obiettivi strategici. Sarà inoltre discussa l'agenda strategica della ricerca, come definita dalla piattaforma tecnologica Artemis. Un rappresentante israeliano parlerà della partecipazione ai programmi di ricerca della Commissione, mentre l'Iserd presenterà i propri servizi partner di ricerca. Http://www.iserd.org.il/registration07june2005.htm  
   
   
BANDO DI GARA: RICERCA IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO  
 
Bruxelles, 11 maggio 2005 - L'agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha pubblicato un bando di gara per la fornitura di servizi di ricerca e servizi connessi nel quadro di un progetto relativo alle prestazioni economiche ed alla sicurezza e alla salute sul lavoro (Ssl). Gli obiettivi del contratto sono i seguenti: esaminare le informazioni dell'Agenzia e consolidare i risultati al fine di migliorarne la comunicazione e l'utilizzo (per quanto riguarda le piccole e medie imprese - Pmi); condurre un esame della documentazione per analizzare e comunicare "lo stato delle cose"; sviluppare un quadro concettuale e individuare attività future per l'Agenzia; discutere i suddetti punti in un workshop per elevare il profilo delle attività dell'Agenzia e orientare le attività future. Il rapporto tra la Ssl e le prestazioni economiche dovrà essere preso in considerazione, sia a livello macro sia a livello micro. Si dovrà tenere conto dei suddetti fattori nel contesto generale dell'agenda economica europea, la cosiddetta "Agenda di Lisbona". A livello micro si ha l'esigenza di esaminare l'impatto delle Ssl e delle prestazioni economiche nelle imprese. Lo scopo dell'esame è fornire informazioni pratiche, e in particolare strumenti per le Pmi, al fine di motivare le imprese a gestire in modo efficace la Ssl, onde migliorare le prestazioni economiche. Un altro settore da tenere in considerazione è l'integrazione della gestione della Ssl nella gestione aziendale, ad esempio nel monitoraggio della prestazione aziendale globale, nei sistemi di gestione nonché nella formazione e nello sviluppo dei lavoratori. Esaminando i legami tra Ssl e prestazioni economiche il contraente dovrà individuare il ruolo e l'impatto delle strategie efficaci di gestione del rischio. Hanno importanza, inoltre, le conseguenze delle carenti condizioni di sicurezza e di salute, come vengono descritte nei rapporti sugli infortuni e le malattie. Ma la priorità assoluta deve rimanere il sistema di gestione del rischio occupazionale nel suo insieme e il suo rapporto con le prestazioni economiche. Gli obiettivi principali del progetto includono, oltre alla panoramica e all'analisi della conoscenza attuale in materia di impatto socioeconomico della sicurezza e della salute sul lavoro, in particolare nel caso della Ssl aziendale, lo sviluppo di un quadro concettuale e l'individuazione delle attività future dell'Agenzia per quanto riguarda le prestazioni economiche e la sicurezza e la salute sul lavoro. Una proposta per un quadro concettuale di questo tipo e per le possibili attività future sia a livello macro sia a livello micro sarà discussa e sviluppata ulteriormente nel corso di un workshop, alla presenza di delegati selezionati congiuntamente dal contraente e dall'Agenzia. Per informazioni rivolgersi a: Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, All'attenzione di Greg Haywood, Gran via 33, E-48099 Bilbao, Tel.: +34 94 479 4360, Fax: +34 94 479 4383, E-mail: information@osha.Eu.int  Per informazioni relative alla gara consultare il seguente indirizzo web: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=085799-2005  
   
   
PRIVACY: ABI, CON IL GARANTE PER UN CODICE SU INTERNET  
 
Roma, 11 maggio 2005 - "La protezione dei dati personali è un impegno di civiltà che vede le banche costantemente impegnate giorno per giorno. In questo quadro, va dato atto all’Autorità garante per la privacy dell’opera di razionalizzazione e semplificazione realizzata con il Codice in materia di protezione dei dati personali, entrato in vigore il 1° gennaio 2004”. Lo ha detto Giuseppe Zadra, Direttore generale dell’Abi, nel corso della tavola rotonda “il Codice in materia di protezione dei dati personali nel rapporto di lavoro”, organizzata dall’Università Roma Tre e dall’Associazione bancaria italiana. “Parlare di privacy – ha aggiunto Zadra – mi permette di inviare i miei migliori auguri di buon lavoro al nuovo Presidente Francesco Pizzetti, per il prestigioso incarico, ed a tutti i componenti dell’Autorità, Giuseppe Chiaravallotti, Mauro Paissan e Giuseppe Fortunato”. “Siamo pronti a lavorare insieme all’Autorità garante - ha sottolineato Zadra - per il Codice sul trattamento dei dati personali nel rapporto di lavoro. Stesso impegno siamo pronti a mettere per il Codice deontologico per internet e per gli altri temi che possono essere affrontati più efficacemente con un’azione comune”. L’incontro è stata anche l’occasione per la presentazione del volume “Guida alla privacy nel rapporto di lavoro”, che fa il punto della situazione in materia dopo un’esperienza concreta di ormai otto anni.  
   
   
BANCA ANTONVENETA S.P.A: OFFERTA PUBBLICA DI SCAMBIO PROMOSSA DA BANCA POPOLARE DI LODI S.C.A R.L.  
 
Padova, 11 maggio 2005 - Ieri Banca Antonveneta S.p.a. Ha ricevuto la comunicazione effettuata da Banca Popolare di Lodi S.c.a r.L., ai sensi dell’art. 37 del Regolamento adottato con delibera Consob n 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche, riguardante l’Offerta Pubblica di Scambio preventiva, totalitaria, concorrente e volontaria promossa da Banca Popolare di Lodi S.c.a r.L. Ai sensi degli artt 102, 103, comma 4, lett. C) e 106, comma 4 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, e avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie Banca Antonveneta S.p.a. Non detenute da Banca Popolare di Lodi S.c.a r.L. E le n. 181.032 obbligazioni convertibili - attualmente in circolazione - di cui al “Prestito Banca Antoniana Popolare Veneta convertibile subordinato ibrido a tasso fisso 1999/2009”. E’ in corso la nomina degli Advisors che assisteranno Banca Antonveneta.  
   
   
BIPIELLE BANK SUISSE - PRECISAZIONE SU NOTIZIA D'AGENZIA  
 
Lodi, 11 maggio 2005 - In relazione alla notizia apparsa su un’agenzia di stampa, Banca Popolare di Lodi precisa che la sua controllata Bipielle Bank Suisse è esclusivamente custode e nominee per conto dei clienti che hanno sottoscritto quote del fondo Victoria & Eagle. La correttezza dell’operato di Bipielle Bank Suisse e della Banca Popolare di Lodi sono stati verificati, sia dagli auditors interni sia dalle competenti autorità di vigilanza.  
   
   
UBS AMPLIA L’OFFERTA PER I GIOVANI GRAZIE AD UN'ESCLUSIVA COLLABORAZIONE CON ITUNES REGALANO UNA CANZONE A TUTTE LE PERSONE IN SVIZZERA  
 
Zurigo/Basilea, 11 maggio 2005 - Con l’ampliamento dell’offerta Ubs per giovani clienti bancari e grazie all’esclusiva collaborazione con il nuovo iTunes Music Store Switzerland di Apple, Ubs sottolinea la grande importanza che i giovani clienti bancari rivestono per l’istituto. L’offerta per i giovani comprende servizi bancari gratuiti, consulenza personale in questioni finanziarie e offerte supplementari quali l’accesso esclusivo a iTunes Music Store o la carta per giovani Euro<­26. Con la nuova apertura dell’iTunes Music Store in Svizzera, Ubs presenta la nuova offerta incentrata sulle esigenze dei giovani clienti bancari: «Ubs Generation», composto da conto privato, conto di risparmio Gioventù, carta Maestro e Ubs e-banking, si rivolge ai giovani, mentre «Ubs Campus» è destinato agli studenti e contiene anche una carta di credito. Ubs offre ai giovani clienti una consulenza personale in ambito finanziario per eventi importanti quali l’inizio dell’apprendistato o la conclusione degli studi. Per questioni finanziarie generali i giovani e gli studenti possono rivolgersi a ai responsabili del segmento Gioventù presenti in tutte le filiali. L’utilizzo dei servizi e i prelievi di contanti presso tutti i Bancomat sono sempre gratuiti e ai conti si applica un tasso preferenziale. I clienti Ubs Generation e Ubs Campus ricevono automaticamente la carta per giovani Euro<­26 che offre numerose agevolazioni, come ad esempio l’ingresso gratuito in oltre 400 musei della Svizzera. Collaborazione esclusiva con iTunes Nell’ambito della collaborazione esclusiva con iTunes, Ubs offre delle song card per scaricare musica che si usano come le carte telefoniche prepagate e che consentono ai giovani di scaricare le canzoni dall'iTunes Music Store anche senza carta di credito. Le song card sono offerte esclusivamente ai clienti Ubs. Adulti e giovani possono acquisirle con i punti Keyclub o tramite addebito diretto del conto. «L’itunes Music Store è una storia di successo senza precedenti», dichiara Hans-ulrich Meister, responsabile Clientela privata e aziendale di Ubs. «Grazie alla nuova ed interessante offerta e alla collaborazione con il portale musicale di maggior successo al mondo, Ubs è in grado di offrire ai suoi giovani clienti qualcosa di veramente speciale». «Siamo felicissimi di poter offrire l’iTunes Music Store anche in Svizzera e, così facendo, di essere un partner importante dell’iniziativa per i giovani promossa da Ubs», afferma Eddy Cue, Vice President of Applications di Apple. «Finora iTunes ha venduto oltre 400 milioni di download e detiene una quota di mercato mondiale di oltre il 70 percento. Itunes Music Store è leader mondiale delle piattaforme musicali online».  
   
   
GRUPPO BIPIEMME RISULTATI AL 31 MARZO 2005: UTILE NETTO € 66,2 MILIONI (+102,0%) RACCOLTA DA CLIENTELA € 21.634 MILIONI (+8,2%)  
 
Milano, 11 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano nella riunione di ieri ha esaminato ed approvato i risultati del primo trimestre 2005 che evidenziano un utile netto di 66,2 milioni di euro a livello consolidato (+102,0%). Oltre al risultato netto si segnala la crescita del margine di intermediazione (+15,9%), del risultato di gestione (+65,4%), degli impieghi a clientela (+13,7%), della raccolta da clientela (+8,2%) e del risparmio gestito (+6,7%). Tali risultati confermano le linee di tendenza già evidenziate nel corso dell’ultimo trimestre 2004, che risultano coerenti con gli obiettivi del Piano Strategico 2004-2006, focalizzati sul recupero di efficienza e di redditività. Gruppo Bipiemme - Raccolta da clientela La raccolta diretta complessiva segna una crescita dell’8,2% rispetto al 31 marzo 2004 e si attesta a 21.634 milioni di euro. Tale risultato al netto del calo delle filiali estere (-27,0%), di cui è prevista la chiusura entro la fine del 2005, sale al 9,6%. La quota di mercato nazionale complessiva è salita dall’1,82% di dicembre 2003 all’1,87% di dicembre 2004. Raccolta indiretta Buono l’andamento dell’aggregato complessivo che ha raggiunto i 35.602 milioni di euro (+3,4% rispetto a fine 2004). In particolare il risparmio gestito è salito del 2,7% nel trimestre, attestandosi a 19.060 milioni di euro, con una raccolta netta positiva di 322 milioni di euro; rispetto ai dodici mesi precedenti l’incremento del risparmio gestito è decisamente più significativo (+6,7%). Particolarmente positivo l’andamento dei fondi comuni d’investimento che segnano una crescita del 10,8% su marzo 2004 e raggiungono 9.447 milioni di euro; ciò ha permesso alla quota di mercato di salire al 2,31% a marzo 2005 dal 2,26% a marzo 2004. Impieghi a clientela Proseguendo il positivo trend dello scorso anno gli impieghi a clientela segnano una crescita del 4,2% nel trimestre e del 13,7% rispetto ai primi tre mesi del 2004. Il totale dei crediti si attesta a 20.859 milioni di euro: in particolare, il comparto mutui e prestiti è salito del 34,4% grazie soprattutto a nuove erogazioni di mutui ipotecari nel trimestre per oltre 700 milioni di euro. La forte crescita degli impieghi ha portato ad un netto miglioramento della quota di mercato che è passata dall’1,62% di dicembre 2003 all’1,74% di dicembre 2004. Margine di intermediazione A livello economico, il margine di intermediazione ha riportato un aumento del 15,9% rispetto al primo trimestre 2004, raggiungendo 406,7 milioni di euro. Al buon andamento dell’aggregato ha contribuito sia il miglioramento del margine di interesse (+16,4% a 188,5 milioni di euro) che la crescita del comparto servizi (+15,5% a 218,3 milioni di euro). All’interno del margine da servizi è da evidenziare la buona performance delle commissioni nette (+16,5%). Costi non finanziari Il totale dei costi non finanziari è pari a 277,7 milioni di euro (+1,8% rispetto al primo trimestre 2004). L’incremento è in larga parte attribuibile a fattori specifici che hanno pesato sul costo del personale (+3,7% a 151,4 milioni di euro), sostanzialmente per effetto dell’incremento della parte variabile delle retribuzioni correlato al positivo andamento dell’attività di investment banking. In flessione le altre spese amministrative (-0,5%) che si attestano a 80,9 milioni di euro. Al netto della crescita registrata dalla componente imposte indirette e tasse, la diminuzione complessiva delle altre spese amministrative è del 5,9%. La continua crescita del Gruppo (con l’apertura di 20 punti vendita nel corso degli ultimi dodici mesi, che sono passati in totale da 707 a marzo 2004 a 727 a marzo 2005) è stata effettuata in presenza di un calo dell’organico di 138 unità. Accantonamenti Il saldo degli accantonamenti e delle rettifiche/riprese di valore su crediti ed immobilizzazioni finanziarie ammonta complessivamente a 29,8 milioni di euro, con un incremento di 7,4 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2004. Nel dettaglio si segnala la crescita degli accantonamenti per rischi ed oneri per 12,5 milioni di euro, quasi interamente dovuta ad accantonamenti per revocatorie e cause passive. Le rettifiche nette su crediti si attestano a 8,6 milioni di euro, in flessione di 5,9 milioni di euro rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Utile netto Dopo componenti straordinarie positive per 6,6 milioni di euro (tra cui 3,0 milioni di euro relativi a plusvalenze derivanti da vendita di immobili) ed al netto di 38,0 milioni di imposte sul reddito (con un tax rate pari al 36,0%), l’utile netto raggiunge 66,2 milioni di euro, in crescita del 102,0% su marzo 2004. Con riferimento allo stato di attuazione dei sistemi e delle procedure contabili per l’applicazione dei principi contabili Ias/ifrs si segnala che sta proseguendo l’attività di implementazione del sistema informatico ed i relativi test per la realizzazione della conversione agli Ias/ifrs dei saldi al 1° gennaio 2005 e la predisposizione dei nuovi schemi e tabelle di nota integrativa, necessari per l’elaborazione dei dati Ias ai fini di bilancio. In occasione della Relazione Semestrale al 30 giugno 2005, verrà fornita l’informativa quantitativa relativa all’impatto Ias/ifrs secondo le modalità previste dalla Consob. Inoltre, che è in corso il conferimento – da parte dei Consigli di Amministrazione delle società del Gruppo – dell’incarico alla società di revisione per la verifica dei dati risultanti dal processo di transizione e che l’esito di tali verifiche verrà reso pubblico contestualmente all’approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2005.  
   
   
BANCA FIDEURAM TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2005: UTILE NETTO A € 56 MILIONI, IN AUMENTO DEL 31% RISPETTO AL 1° TRIMESTRE 2004 PRO-FORMA1 R.O.E. AL 33,9%, IN NETTA CRESCITA RISPETTO AL 28,4% DEL PRIMO TRIMESTRE 2004  
 
Roma, 11 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Fideuram (Gruppo Sanpaolo Imi) ha approvato ieri la relazione sui dati economico-patrimoniali del primo trimestre 2005. L’utile netto consolidato del primo trimestre 2005 è risultato pari ad € 56,0 milioni (+ 30,8% rispetto a € 42,8 milioni del primo trimestre 2004 pro-forma). Il R.o.e. Ha raggiunto il 33,9%, in consistente aumento rispetto al 28,4% registrato nell’analogo periodo dello scorso esercizio su base omogenea. A tale performance economica hanno in particolare contribuito i seguenti risultati: Il margine finanziario, pari a € 29,1 milioni, è aumentato di € 16,8 milioni rispetto al primo trimestre del 2004. Il miglioramento è riconducibile principalmente ai seguenti fattori, non facilmente ripetibili nei prossimi trimestri: - l’impatto della valutazione di circa 15 milioni di azioni proprie in portafoglio, che hanno evidenziato una plusvalenza di € 2,4 milioni a fronte di una minusvalenza di € 4,1 milioni registrata nel primo trimestre del 2004; - utili da valutazione (€ 0,5 milioni) e da cessione (€ 0,7 milioni) relativi ad azioni Sanpaolo Imi ricevute in concambio a seguito dell’operazione di scissione delle compagnie assicurative; - proventi derivanti dall’attività di intermediazione in titoli di Fideuram Wargny; tale attività ha prodotto nel primo trimestre del 2005 ricavi netti particolarmente elevati (€ 11,2 milioni a fronte di € 2,3 milioni del corrispondente periodo del 2004). Il margine commissionale si è attestato a € 139,0 milioni, in crescita del 3,2% rispetto al primo trimestre del 2004. Le commissioni nette ricorrenti, principale fonte di ricavi di Banca Fideuram, sono aumentate del 10,6% rispetto al primo trimestre del 2004, passando da € 132,2 a € 146,2 milioni. L’incremento è da attribuire ad una crescita del 6,3% delle masse medie gestite con commissioni ricorrenti, passate da € 39,8 a € 42,3 miliardi, e ad un miglior product mix. Le commissioni nette di front end, pari a € 12,9 milioni, sono diminuite di € 8,1 milioni rispetto all’analogo trimestre dell’esercizio precedente, essenzialmente a causa della minore raccolta di prodotti assicurativi e della flessione nell’attività relativa al comparto titoli. Le commissioni nette di incentivazione e altre, pari € 20,1 milioni, hanno registrato un incremento del 9% circa rispetto al primo trimestre 2004, essenzialmente dovuto ad una prudente politica di accantonamento delle incentivazioni. Le spese amministrative sono ammontate complessivamente a € 84,7 milioni, a fronte di € 81,0 milioni dell’analogo periodo dell’esercizio 2004 (+ 4,6%). Tale andamento riflette un incremento di € 5,8 milioni delle spese per il personale, in larga parte collegato ad incentivi non ricorrenti e parzialmente compensato da una riduzione di € 2,1 milioni delle altre spese. Il primo trimestre del 2005 ha segnato il ritorno ad una raccolta complessiva positiva dopo i quattro trimestri negativi del 2004. La raccolta netta totale è risultata infatti pari a € 338 milioni e si confronta con la raccolta lievemente negativa (- € 30 milioni) realizzata nell’analogo periodo dell’esercizio precedente e con il deflusso netto dell’intero esercizio 2004, pari a € 798 milioni. All’interno di essa, per quanto riguarda il risparmio gestito, a fronte di una raccolta positiva di assicurazioni vita, fondi comuni e fondi pensione per complessivi € 178 milioni, si è registrata una raccolta negativa di importo pressoché analogo per le gestioni patrimoniali. La raccolta netta del risparmio non gestito, essenzialmente titoli e conti correnti, è risultata positiva per € 343 milioni. Nel primo trimestre 2005 le masse amministrate (Asset under Management) da Banca Fideuram hanno per la prima volta superato gli € 60 miliardi, attestandosi il 31.3.2005 ad € 60,2 miliardi, in aumento, rispettivamente, dell’1,3% e dell’1,2% rispetto a marzo e dicembre 2004. La componente di risparmio gestito, pari a € 46,5 miliardi (€ 46,1 miliardi al 31.3.2004 e € 46,3 miliardi al 31.12.2004), costituisce oltre il 77% delle masse totali. Al 31.3.2005 il numero dei Private Banker delle Reti Fideuram e Sanpaolo Invest era pari a 4.238 (4.313 al 31.12.2004), comprensivo di 31 produttori assicurativi. Il numero dei clienti risultava pari a circa 710.000, di cui circa 147.000 aderenti ai servizi online. Transizione agli Ias/ifrs Il Gruppo Banca Fideuram porterà a completamento nei prossimi mesi il progetto avviato nel 2003 con l’obiettivo di pianificare e realizzare gli interventi necessari per la transizione ai principi contabili internazionali Ias/ifrs. A questo proposito, il Consiglio di Amministrazione di Banca Fideuram ha espresso l’indicazione di avvalersi della facoltà concessa dal legislatore di adottare i nuovi principi internazionali anche per la redazione del bilancio d’impresa 2005, indicando, per motivi di uniformità rendicontativa nel Gruppo e di coerenza con i conti consolidati, analogo indirizzo anche alle società controllate. Relativamente alle rendicontazioni infrannuali la transizione agli Ias/ifrs è prevista in occasione della Relazione Semestrale al 30 giugno 2005. In tale occasione verranno anche resi noti gli esiti delle verifiche contabili condotte dalle Società di revisione sui dati risultanti dal processo di transizione. Le analisi finora condotte fanno ritenere che la transizione agli Ias/ifrs non comporterà, nel complesso, impatti particolarmente rilevanti sulla struttura economica e patrimoniale consolidata del Gruppo Banca Fideuram.  
   
   
CREDEM RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2005: UTILE NETTO CONSOLIDATO +51,1% A 52,9 MILIONI DI EURO RISPETTO AI 35 MILIONI DI EURO DEL PRIMO TRIMESTRE 2004  
 
Reggio Emilia, 11 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Credem presieduto da Giorgio Ferrari ha approvato ieri i risultati trimestrali individuali e consolidati del primo trimestre 2005. Risultati economici consolidati al 31 marzo 2005. Nel corso del primo trimestre 2005 il conto economico di Credem presenta un utile netto consolidato in crescita del +51,1% a quota 52,9 milioni di euro (35 milioni di euro nel primo trimestre del 2004). L’utile netto comprende la plusvalenza di 14,5 milioni di euro derivante dalla cessione di Banca del Garda avvenuta il 31 gennaio 2005. Il margine di intermediazione è pari a 224,5 milioni di euro, +6,8% rispetto a 210,3 milioni di euro nello stesso periodo del 2004. In crescita il margine d’interesse pari a 86,5 milioni di euro (+5% rispetto ai 82,4 milioni di euro del marzo 2004) nonostante il contesto di mercato caratterizzato da tassi molto contenuti e spread in ulteriore ribasso. Il riposizionamento in atto del portafoglio crediti non ha penalizzato la componente reddituale. Il margine servizi si attesta a 138 milioni di euro e registra un incremento del 7,9% rispetto ai 127,9 milioni di euro del primo trimestre del 2004. Buona contribuzione della finanza a cui si affianca l’ottimo contributo del banking tradizionale (+9,4%); stabili le commissioni relative al risparmio gestito. I costi operativi ammontano a 139,8 milioni di euro (+1,7%) rispetto ai 137,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2004 di cui le spese del personale si attestano a 81 milioni di euro (+1,6%), mentre le spese amministrative sono di 58,8 milioni di euro (+1,9%). L’andamento dei costi è in linea con quanto previsto dalla pianificazione aziendale per questo primo scorcio del 2005. Il cost/income si attesta a 62,3% rispetto a 65,3 % del 31 marzo 2004. Il risultato lordo di gestione ha raggiunto 84,7 milioni di euro (+16,2%) rispetto ai 72,9 milioni di euro del primo trimestre 2004. Gli ammortamenti (-25,2%) sono pari a 11,3 milioni di euro. Il risultato operativo è di 73,4 milioni di euro con un incremento del +27% rispetto ai 57,8 milioni di euro del primo trimestre del 2004. Il saldo della gestione straordinaria ammonta a 13,5 milioni di euro nel primo trimestre 2005 (rispetto ai -0,3 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente); in particolare tale aggregato tiene conto della plusvalenza di 14,5 milioni di euro derivante dalla cessione di Banca del Garda avvenuta il 31 gennaio 2005. Le rettifiche nette di valore su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni sono pari a -1,9 milioni di euro, rispetto ad un saldo positivo di 0,3 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. L’utile ante imposte è pari a 83,8 milioni di euro (+45,2%) rispetto ai 57,7 milioni di euro del primo trimestre del 2004. Le imposte sul reddito sono pari a 28,7 milioni di euro (21,8 milioni di euro al 31 marzo 2004). Risultati patrimoniali al 31 marzo 2005 La raccolta da clientela* del Gruppo Credem è aumentata nel primo trimestre del 2005 del +6,7% raggiungendo 51.878 milioni di euro contro 48.625 milioni di euro dello stesso periodo del 2004. La raccolta diretta al netto dei pronti contro termine è in crescita del +3,6% a quota 12.093 milioni di euro rispetto ai 11.671 milioni di euro del primo trimestre del 2004 (la raccolta diretta compresi i pronti contro termine ha raggiunto 12.796 milioni di euro contro i 14.536 milioni di euro al 31 marzo 2004, -12%). In particolare sono aumentati dell’11,2% i depositi per un valore di 8.070 milioni di euro (7.254 milioni di euro nello stesso periodo del 2004), il comparto obbligazionario è diminuito dell’8,9% a 4.023 milioni di euro (4.417 milioni di euro al 31 marzo 2004). I pronti contro termine sono scesi del 75,5% e registrano un valore pari a 703 milioni di euro (2.865 milioni di euro al 31 marzo 2004); la riduzione è esclusivamente riconducibile alla ridotta operatività di Abaxbank. La raccolta indiretta** ha registrato un aumento del +7,7%, attestandosi a 39.785 milioni di euro (36.954 milioni di euro nel primo trimestre del 2004) di cui 16.140 milioni di euro (+6,7% rispetto ai 15.130 milioni di euro al 31 marzo 2004) di raccolta gestita e 23.645 milioni di euro di raccolta amministrata** con una crescita del +8,3% rispetto ai 21.824 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. Gli impieghi per cassa netti verso la clientela ordinaria sono cresciuti del +2,7% raggiungendo 11.469 milioni di euro (11.170 milioni di euro al 31 marzo 2004), mentre al netto dei pronti contro termine la crescita è del +4,4% (11.398 milioni di euro al 31 marzo 2005 contro 10.922 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno). L’erogazione del credito si è focalizzata sulla clientela privata e sulle piccole e medie imprese. Apprezzabile si presenta la comparazione a capitali medi in particolare relativamente alle categorie di clientela rappresentative del più tradizionale bacino strategico del gruppo (clientela privata +20%, small business +24%). In aumento i mutui ipotecari alle famiglie (Presticasa) con oltre 2,8 miliardi di consistenze (+25% rispetto allo stesso periodo del 2004) e flussi erogati per oltre 200 milioni di euro (+29%). Le sofferenze nette si attestano a 0,21% (0,35% al 31 marzo 2004). La percentuale di previsione di perdita sulle sofferenze è del 79% (65,9% al 31 marzo 2004). I crediti problematici totali netti sono pari a 44,3 milioni di euro (61,4 milioni di euro nel primo trimestre 2004). Il Tier 1 capital ratio è pari a 7,5% (6,8% a fine marzo 2004). Il Total capital ratio è pari a 10,1% (9,1% a fine marzo 2004). Al 31 marzo 2005 la struttura distributiva del Gruppo si articola in 453 filiali, 38 centri imprese, 45 negozi finanziari. I dipendenti sono 4.952 e i promotori finanziari con mandato 865. Il Consiglio di amministrazione di Credem ha inoltre nominato Vice Presidente Luigi Maramotti, conseguentemente alla precedente cooptazione, avvenuta il 20 gennaio 2005, dopo la scomparsa di Achille Maramotti. La transizione ai principi contabili Ias/ifrs I principi contabili impiegati nella stesura della situazione contabile del primo trimestre 2005 sono gli stessi adottati nel bilancio al 31 dicembre 2004. Il gruppo ha avviato da circa due anni un progetto dedicato all’analisi degli impatti ed alla realizzazione delle modifiche organizzative e procedurali connesse all’introduzione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs. Si stima pertanto che la produzione dell’informativa periodica, secondo i nuovi principi contabili, sia possibile a partire dalla relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2005.  
   
   
CREDEMHOLDING RISULTATI DI BILANCIO 2004: DIVIDENDO PROPOSTO DI 2,5 EURO  
 
 Reggio Emilia, 11 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Credemholding ha approvato ieri il progetto di bilancio individuale e consolidato dell’esercizio 2004 che sarà sottoposto all’assemblea dei soci prevista per il 28 giugno 2005 in prima convocazione e per il 29 giugno 2005 in seconda. Il dividendo proposto dal consiglio di amministrazione è di 2,5 euro per azione in crescita rispetto a 2,3 euro del precedente esercizio, che sarà messo in pagamento a partire dal 1 luglio 2005 con stacco cedola il 1 luglio 2005. Il monte dividendi complessivo ammonta a 36,6 milioni di euro (33,7 milioni di euro nel precedente esercizio). Credemholding ha chiuso il bilancio consolidato con un utile netto pari a 90 milioni di euro, +31,4% rispetto al risultato di 68,5 milioni di euro dello scorso esercizio, mentre l’utile netto individuale nel 2004 è stato di 40,6 milioni di euro (41,6 milioni di euro nel 2003). Rispetto all’anno scorso, a parità di dividendi percepiti dalla controllata Credembanca (40,5 milioni di euro in entrambi gli esercizi), l’utile netto individuale del 2004 risente principalmente del venire meno di benefici fiscali straordinari. Il risultato economico ottenuto da Credemholding è ascrivibile interamente ai dividendi incassati dalla controllata di cui detiene il 73,5% e che ha chiuso il bilancio relativo all’esercizio 2004 il 29 aprile scorso. Credemholding controlla anche Ariosto Srl, società veicolo per la cartolarizzazione dei crediti, costituita ai sensi della legge 130 del 30 aprile 1999. Credemholding ha avviato da tempo un progetto finalizzato all’analisi degli impatti ed alla realizzazione delle modifiche organizzative e procedurali connesse all’introduzione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs. L’adeguamento ai nuovi principi contabili sarà effettivo nel bilancio 2005.  
   
   
GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 31.3.2005: UTILE NETTO DI PERIODO8.3915.893+42,39%  
 
Sondrio, 11 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese, capogruppo dell'omonimo gruppo bancario, ha esaminato ed approvato nella di ieri la relazione consolidata al 31 marzo 2005, che registra la positiva dinamica dei principali aggregati economico-patrimoniali, in linea con gli obiettivi di budget definiti. L'andamento Economico Della Gestione Analizzando i dati di conto economico emerge che il margine d'interesse del primo trimestre 2005 ammonta a 71,1 milioni di euro, in crescita del 9,2% rispetto ai 65 milioni di euro realizzati nell'analogo periodo del precedente esercizio. Il margine da servizi, composto da commissioni nette e altri proventi netti, si posiziona nei primi tre mesi dell'anno a 47,9 milioni di euro, con un incremento dell'8,3% rispetto ai 44,2 milioni di euro del corrispondente periodo del 2004. In particolare, l'ammontare delle commissioni nette risulta di 45,1 milioni di euro (+9,8%) mentre gli altri proventi netti ammontano a 2,8 milioni di euro. Il margine d'intermediazione, sommatoria del margine di interesse con il margine da servizi, gli utili delle società valutate al patrimonio netto e i dividendi (pari a 2,4 milioni di euro nei primi tre mesi del corrente esercizio) e i profitti netti da operazioni finanziarie, si è attestato a 126,6 milioni di euro, facendo registrare un incremento del 9,7% rispetto al primo trimestre 2004. I costi di gestione, costituiti dalle spese amministrative nette e dalle rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali, passano da 86,1 milioni di euro a 91,6 milioni di euro (+ 6% rispetto ai primi tre mesi dell'esercizio precedente). Il risultato lordo di gestione raggiunge i 35 milioni di euro, con una crescita del 19,6% rispetto al medesimo periodo del 2004. L'utile ordinario, ottenuto deducendo dal risultato lordo le rettifiche nette di valore su crediti e su immobilizzazioni finanziarie e gli accantonamenti per rischi ed oneri (9,3 milioni di euro) si rappresenta in 25,7 milioni di euro, con un aumento del 21,1% rispetto al dato rilevato nel primo trimestre del 2004. Il risultato della gestione straordinaria (0,3 milioni di euro) concorre a determinare nei primi tre mesi dell'esercizio un utile lordo di 26 milioni di euro (+26,3% rispetto all'analogo periodo del 2004). L'utile di periodo, detratte le imposte di competenza, la variazione del fondo rischi bancari generali e l'utile di pertinenza di terzi, si attesta nel trimestre a 8,4 milioni di euro, a fronte dei 5,9 milioni del primo trimestre 2004 (+ 42,4%). Gli Aggregati Patrimoniali Venendo a considerare i dati patrimoniali, la raccolta diretta assomma a 9.923,1 milioni di euro, con una crescita del 2,8% rispetto ai 9.656 milioni di euro del 31 dicembre 2004. La raccolta indiretta da clientela a fine marzo 2005 evidenzia un incremento del 3,1% rispetto al 31 dicembre 2004, attestandosi a 10.776,1 milioni di euro. Nell'ambito dell'aggregato in esame, il risparmio amministrato - rappresentato dai valori mobiliari affidati in deposito alle Banche del Gruppo - ammonta a 5.356,6 milioni di euro (+2,1% rispetto a fine dicembre 2004), il risparmio gestito, composto dai fondi comuni d'investimento e dalle gestioni patrimoniali della clientela, si posiziona a 4.389,4 milioni di euro (+ 4,3% rispetto al 31 dicembre 2004), mentre il risparmio assicurativo raggiunge quota 1.030,1 milioni di euro, in aumento del 3,1% rispetto al dato di fine 2004. La massa amministrata per conto della clientela, risultante dalla sommatoria della raccolta diretta e di quella indiretta, ha raggiunto i 20.699,3 milioni di euro, in aumento di 587,6 milioni di euro (+2,9%) rispetto ai 20.111,7 milioni di euro di fine dicembre 2004. Tale incremento è riconducibile per 267,1 milioni di euro allo sviluppo della raccolta diretta e per 320,5 milioni di euro a quello della raccolta indiretta. Sotto il profilo degli impieghi, i crediti per cassa erogati alla clientela raggiungono a fine marzo 2005 gli 8.702,1 milioni di euro, con un aumento del 5,6% rispetto agli 8.240,2 milioni di euro del 31 dicembre 2004. Le sofferenze nette al 31 marzo 2005 si mantengono sostanzialmente in linea (-0,1%) rispetto al dato di fine dicembre 2004, attestandosi a 248,8 milioni di euro. Il rapporto tra crediti in sofferenza netti e totale crediti verso la clientela si posiziona al 2,9% rispetto al 3% del 31 dicembre 2004. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo al 31 marzo 2005 risulta pari a 527,2 milioni di euro, a fronte dei 532,2 milioni di euro del 31 dicembre 2004. La Transizione Ai Principi Contabili Internazionali In conformità a quanto disposto dalla vigente normativa, il Credito Valtellinese redigerà il bilancio consolidato al 31/12/05 sulla base dei principi contabili internazionali Ias/ifrs. L'applicazione dei nuovi principi nelle rendicontazioni infrannuali avverrà a partire dalla terza relazione trimestrale. Nella relazione semestrale verranno presentati appositi prospetti di riconciliazione fra i valori determinati sulla base dei criteri utilizzati per la redazione del bilancio dell'esercizio precedente e i valori degli stessi determinati in applicazione dei principi contabili internazionali. Si comunica che è stato conferito l'incarico alle Società di revisione per la verifica dei dati risultanti dal processo di transizione. L'architettura generale dei sistemi contabili attualmente in uso è risultata sostanzialmente adeguata alle nuove logiche; ai fini del pieno recepimento dei nuovi principi è stata disposta peraltro la revisione e implementazione di taluni processi operativi e l'adozione di nuove procedure nelle aree crediti, finanza e amministrazione, come in dettaglio evidenziato nel testo della relazione trimestrale. Fatti Di Rilievo Successivi Al 31 Marzo 2005 E Prevedibile Evoluzione Della Gestione Pur in un contesto economico ancora contrassegnato da aspetti problematici, il Consiglio di Amministrazione ritiene che nella restante parte dell'anno il percorso di crescita del gruppo possa proseguire in modo armonico ed equilibrato, con l'ulteriore espansione dei volumi operativi e il miglioramento di tutti i principali indicatori economici. Tra i fatti di rilievo che hanno interessato la vita del Gruppo nel periodo successivo alla chiusura del trimestre di riferimento si segnala: la conclusione della fase di rimborso della prima rata del Prestito Obbligazionario "Credito Valtellinese 2,8% 2004-2007 convertibile", pari a 300 euro di valore nominale per ogni obbligazione di valore nominale originario di 1000 euro. L'operazione ha registrato la quasi integrale (98,75%) conversione della quota in scadenza; in conseguenza di ciò, il capitale nominale del Credito Valtellinese è passato da euro 198.031.953 a euro 235.405.446, suddiviso in 78.468.482 azioni del valore nominale unitario di 3 euro; la determinazione ad opera del Consiglio di Amministrazione della controllata Banca dell'Artigianato e dell'Industria, in forza della delega conferitagli, delle modalità di esecuzione della prima tranche dell'aumento di capitale di 80,9 milioni di euro deliberato dall'Assemblea straordinaria del 30 marzo scorso. L' importo massimo di detta tranche è stato fissato in 40,4 milioni di euro, con un rapporto di sottoscrizione di 3 nuove azioni ogni 4 vecchie; il periodo di offerta è stato indicativamente definito per il mese di luglio 2005, successivamente alla chiusura del periodo di esercizio dei warrant del "Prestito Bai Tv 2000-2005 convertibile subordinato cum warrant"; l'ulteriore sviluppo della rete territoriale del gruppo, con l'apertura di 5 nuovi sportelli, facenti capo al Credito Artigiano (Abbiategrasso, Vigevano, Melzo e Pistoia) e al Credito Valtellinese (agenzia n. 6 di Como). Si allegano prospetti di Stato Patrimoniale e Conto Economico riclassificati.  
   
   
RETI BANCARIE HOLDING S.P.A. TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2005 : UTILE DA ATTIVITÀ ORDINARIE: 44,0 MILIONI DI EURO (+15,69%) UTILE NETTO CONSOLIDATO: 11,2 MILIONI DI EURO (-25,75%)  
 
 Lucca, 11 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Reti Bancarie Holding S.p.a. Ha approvato la Relazione Trimestrale al 31 marzo 2005, che registra un utile netto consolidato pari a 11,2 milioni di euro; il dato registra una flessione del 25,75% rispetto a quello dello scorso anno, determinata dall'incidenza delle componenti straordinarie; mentre nel primo trimestre 2004 esse contribuivano alla formazione dell'utile netto con circa 6,9 milioni di euro, al 31-03-05 sono negative per oltre 1,4 milioni di euro. D'altra parte il buon andamento della gestione è testimoniato, a livello consolidato, sia dal dato relativo al risultato di gestione, che ammonta al 31-03-05 a 72,7 milioni di euro (+10,76%), sia dall'utile delle attività ordinarie che è pari a 44,0 milioni di euro (+15,69%). Le grandezze patrimoniali riflettono l'andamento positivo dell'attività bancaria caratteristica svolta dalle banche - rete controllate. A cominciare dalle masse che si confermano stabili o in crescita: il totale raccolta diretta da clientela si attesta a 8.295 milioni di euro (-0,96%); significativa la performance della raccolta indiretta che si porta a 11.567 milioni di euro (+12,77%) e in cui si segnala la crescita del 2,44% del risparmio gestito. Il totale della massa amministrata da clientela raggiunge i 19.862 milioni di euro (+6,60%). Gli impieghi verso clientela al 31-03-05 registrano una crescita del 6,13%, e si portano a 9.884 milioni di euro, sostenuti in particolare dai mutui (+10,49%) e dagli affidamenti su conto corrente (+21,41%). Il totale attivo è pari a circa 14.450 milioni di euro (+2,79%); il patrimonio netto, comprensivo dell’utile, ammonta a 1.920 milioni di euro (+46,10%). Con riferimento ai principali aggregati economici consolidati, il margine di interesse raggiunge i 97,4 milioni di euro (+7,55%); il margine da servizi si porta a 58,8 milioni di euro (+4,03%); il margine di intermediazione a 156,2 milioni di euro (+6,20%). Il risultato di gestione dei primi tre mesi del 2005, come ricordato, è pari a 72,7 milioni di euro (+10,76%); il cost/income si attesta al 53,48% diminuendo di 1,92 punti percentuali rispetto al dato del primo trimestre 2004. L’utile consolidato da attività ordinarie è pari a 44,0 milioni di euro (+15,69%). L’utile netto consolidato di periodo è di 11,2 milioni di euro (-25,75%). Complessivamente la rete controllata da Reti Bancarie Holding al 31 marzo 2005, formata da Cassa di Risparmio Lucca, Cassa di Risparmio di Pisa, Cassa di Risparmi di Livorno, Banca Caripe, Popolare di Mantova, Banca Valori, Popolare di Cremona, Popolare di Crema e Bipielle Bank Suisse, conta 381 filiali; mentre a fine periodo il numero di dipendenti si attesta a 2.807 unità. Transizione Ai Principi Contabili Internazionali. All'interno del Gruppo Bipielle, di cui Reti Bancarie Holding fa parte, è in corso di completamento il progetto di conversione ai principi contabili internazionali Ias/ifrs attraverso i test delle nuove procedure che porteranno anche alla conversione dei saldi contabili al 1° gennaio 2005. A questo proposito il Consiglio di Amministrazione ha conferito alla Società di Revisione l'incarico della revisione dai dati risultanti dalla suddetta conversione. Coerentemente con quanto comunicato, Reti Bancarie Holding S.p.a. Intende applicare i nuovi principi contabili a partire dalla Relazione Semestrale al 30 giugno 2005.  
   
   
SODALITAS SOCIAL AWARD 2005: FEDERCASSE CON IL FONDO DI GARANZIA DEGLI OBBLIGAZIONISTISI DEL CREDITO COOPERATIVO SI AGGIUDICA IL PREMIO NELLA SEZIONE “FINANZA SOCIALMENTE RESPONSABILE"  
 
Roma, 10 maggio 2005 - Federcasse, l'associazione di rappresentanza e tutela delle 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane ha vinto la terza edizione del “Sodalitas Social Award” nella sezione “Finanza Socialmente responsabile” grazie alla iniziativa “Garanzia del piccolo risparmiatore. Istituzione del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo”. Il Riconoscimento è stato consegnato oggi pomeriggio a Milano dal Presidente di Federcasse Alessandro Azzi nel corso del Convegno “Csr: competitività e innovazione” organizzato da Sodalitas (l'associazione per lo sviluppo dell'imprenditoria nel sociale promossa da Assolombarda ideatrice del Premio). Il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti (Fgo) (operativo dal gennaio 2005) - novità assoluta per il sistema bancario italiano – è costituito su base consortile tra le Bcc aderenti a Federcasse (ad oggi il 94% delle Banche del sistema vi ha aderito) ed ha l'obiettivo di tutelare il diritto di credito degli obbligazionisti delle stesse aziende. Grazie ad esso, l'acquisto di “Obbligazioni Garantite” (contrassegnate da un apposito marchio) consente ai risparmiatori clienti delle Bcc – senza alcun aggravio di costo – di ottenere, entro il limite di 103.000 Euro, garanzia del loro rimborso in caso di insolvenza della Banca emittente. Tale somma, aggiunta a quella di pari importo garantita ai Depositanti, consente ai risparmiatori clienti di una Bcc di avere una protezione di 206 mila Euro. A regime il Fondo garantirà titoli obbligazionari per 30 miliardi di euro. “Dopo i crack finanziari di grande aziende industriali – ha detto il Presidente di Federcasse Alessandro Azzi – il Credito Cooperativo ha sentito l'esigenza, attraverso la costituzione del Fgo, di dare una risposta a quella crisi di fiducia verso le istituzioni finanziarie che ha segnato soprattutto i piccoli risparmiatori”. “Questa iniziativa – sottolinea invece il Direttore Generale di Federcasse Franco Caleffi - vuole dare una risposta molto concreta a tutti coloro che affidano i loro risparmi ad istituti nei quali ripongono piena fiducia”. “Ricordo infatti, dice ancora Caleffi, che nel corso degli anni nessun cliente di Bcc ha mai perso una lira, e ciò conferma la solidità, il dinamismo e la modernità delle Banche di Credito Cooperativo italiane”. E' questa la seconda volta (su tre edizioni del premio) che il sistema delle Bcc si aggiudica il Riconoscimento nella stessa sezione. In ciascuna delle diverse edizioni, è stato comunque sempre inserito nella short list dei diversi finalisti (lo scorso anno, in particolare, con il prodotto Leasingetico di Banca Agrileasing). Lanciato nel 2003, il Sodalitas Social Award intende premiare le aziende che, nel nostro Paese, si sono distinte nella realizzazione di programmi di alto valore e contenuto sociale. La Giuria del premio - composta da esponenti della società civile, università, sindacati, associazioni imprenditoriali, professionisti della qualità ed operatori della comunicazione - è presieduta dal professor Lorenzo Ornaghi, rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Alla terza edizione del Premio hanno concorso 125 aziende, che hanno presentato complessivamente 143 progetti.  
   
   
SEMINARIO ASSOSIM : "LA DIRETTIVA SUL MARKET ABUSE: ALCUNI RIFLESSI SULLA NORMATIVA ITALIANA”  
 

Milano, 11 Maggio 2005 – Questa mattina alle ore 9.00 presso la Banca Popolare di Milano via San Paolo 12, si terrà un seminario sul tema: "La Direttiva sul market abuse: alcuni riflessi sulla normativa italiana”.

Il Programma prevede i seguenti interventi: 9.30 Chairman Michele Calzolari – Presidente, Assosim Apertura dei lavori. 9.45 Salvatore Bragantini “L’evoluzione della regolamentazione nei mercati finanziari”. 10.30 Alberto Alessandri – Ordinario di Diritto Penale Commerciale, Università Bocconi “L’impatto delle disposizioni relative al market abuse con il D. Lgs. 231/2001”. 11.30 Alessandro De Nicola – Partner, Orrick, Herrington & Sutcliffe “Market abuse tra diritto italiano e raccomandazioni Cesr”. 12.00 Roberta Scotti – Responsabile Affari Legali, Assosim “Raccomandazioni di investimento e comunicazione al pubblico dei conflitti d’interesse: impatto della Direttiva 2003/125 sul regime vigente”. 12.30 Alessandro De Nicola - Partner, Orrick, Herrington & Sutcliffe Conclusioni e chiusura dei lavori.

 

 
   
   
CIT: GANDOLFI, SOCIO DE LA COMPAGNIA DELLE VACANZE S.P.A ACQUISISCE UNA QUOTA DEL 49% DELLA STESSA  
 
Roma, 10 maggio 2005 - Si è svolto ieri il Consiglio di Amministrazione della Cit S.p.a., nel corso del quale il Presidente del Consiglio di Amministrazione Giuseppe Vimercati ha ricevuto comunicazione da parte del Presidente del Consiglio di Amministrazione de La Compagnia delle Vacanze S.p.a., con la quale si informava la Cit S.p.a. Che il dott. Gandolfi, socio de La Compagnia delle Vacanze S.p.a., ha sottoscritto, in data 18 aprile 2005, una lettera d’intenti avente ad oggetto l’acquisizione di una quota pari al 49% delle azioni de La Compagnia delle Vacanze S.p.a. Da parte di soggetti terzi. La lettera di intenti prevede, inoltre, al verificarsi di precise condizioni, l’uscita della totalità dell’attuale compagine societaria dal capitale de La Compagnia delle Vacanze S.p.a., che verrà ceduto ad ulteriori soggetti terzi diversi dai sottoscrittori della lettera di intenti. In relazione alla situazione aziendale, il Consiglio di Amministrazione, nella perdurante assenza dei dati definitivi relativi a molte delle società controllate, è stato in grado di stimare dai dati raccolti al 31/10/2004 che la Cit S.p.a. Verserebbe nelle condizioni di cui all’articolo 2446 c.C. E che, in assenza di eventi particolari intervenuti nelle società controllate, è ragionevole ritenere che la Cit S.p.a. Versi al 31/12/2004 nella situazione di cui all’articolo 2447 c.C.. Il Consiglio, preso atto di tali informazioni, ha invitato il Presidente a formulare una ulteriore, decisa e urgente sollecitazione alle controllate a che approvino il bilancio, a riconvocare il Consiglio stesso con tempestività non appena in possesso di tali informazioni, al fine di effettuare l’analisi della situazione patrimoniale al 31/12/04 e quindi a convocare l’Assemblea affinché quest’ultima prenda ogni necessario provvedimento.  
   
   
PARTE IL LEASING BANCOPOSTA  
 
Roma, 11 maggio 2005 - Da oggi è possibile richiedere il Leasing Bancoposta, realizzato da Poste Italiane in collaborazione con Banca Italease, società leader nel settore della locazione finanziaria.Leasing Bancoposta consente a piccole-medie imprese, operatori economici, liberi professionisti di ricevere un finanziamento fino a 150.000 euro per dotarsi di beni immobiliari strumentali o targati.Leasingbancoposta può essere chiesto dai titolari di Conto Bancopostaimpresa, rivolgendosi ai circa 400 uffici Pt Business abilitati e ai referenti commerciali Business, presenti sul territorio. Può essere utilizzato per acquisire attrezzature e strumenti di produzione come autovetture, veicoli commerciali e industriali (camion, motrici, autobus), apparecchiature elettroniche (server e personal computer), attrezzature per uffici e studi professionali (mobili, stampanti, apparecchi elettromedicali), macchine e utensili per l'edilizia (scavatrici, gru elettriche, eccetera).Per avere maggiori informazioni su Leasing Bancoposta, conoscere l'ufficio Ptbusiness più vicino ovvero il Responsabile commerciale Business della propria regione, ci si può rivolgere al numero Verde di Poste Italiane dedicato al leasing 800 893 893, o consultare il sito Internet www.Poste.it.condizioni Economiche Vantaggiose E Trasparentiil tasso di interesse previsto per "leasingBancoposta" è particolarmente competitivo: con una rata mensile di 672 euro è possibile finanziare l'acquisto di un bene strumentale del valore di 40mila euro, con durata di 60 mesi, anticipo 10% e riscatto 5%. Per finanziare l'acquisto di un autoveicolo del valore di 15mila euro, con durata di 48 mesi, anticipo del 10% e riscatto del 5%, si spendono 309 euro al mese. I clienti possono scegliere fra un leasing a tasso fisso, collegato al parametro Irs (tasso di interesse per i prestiti interbancari a lungo termine) di pari durata e un leasing a tasso variabile, collegato al parametro Euribor 3 mesi lettera 365, di cui segue le variazioni con cadenza mensile. Il leasing a tasso fisso consente di pagare una rata di importo predeterminato per tutta la durata del finanziamento; il leasing a tasso variabile permette di approfittare delle possibili riduzioni dei tassi di interesse.In entrambi i casi lo spread applicato sui parametri di riferimento è uguale in tutta Italia. Lo spread può arrivare a un massimo del 4% ed è legato all'importo finanziato: ad un importo più elevato corrisponde uno spread più basso.Leasingbancoposta, inoltre, ha condizioni economiche molto vantaggiose: non ci sono spese né per l'invio dell'estratto conto mensile né per il pagamento delle rate che avviene in modo automatico con addebito su conto Bancopostaimpresa del cliente. Il costo fisso "una tantum" per l'istruttoria della pratica è decisamente contenuto: solo 150 euro.Uno Strumento Versatile E Rapidonegli uffici postali Pt Business abilitati e nelle strutture Commerciali Business, un consulente di Poste Italiane assisterà il cliente nella scelta del piano finanziario più adatto, aiutandolo a scegliere fra un finanziamento a tasso fisso o variabile, a determinare l'importo dell'anticipo (che può arrivare fino al 40%) e la quota del riscatto (compresa fra l'1% e il 10%). Con leasingBancoposta è possibile disporre rapidamente di quanto serve per la propria attività, senza dover avere la liquidità che invece è necessaria per l'acquisto. I canoni periodici di rimborso sono deducibili dalla dichiarazione dei redditi ed è possibile restituire il bene se non fosse più adatto alle proprie esigenze.  
   
   
CONFERENZA EURO-MEDITERRANEO: ARRIVANO GLI ARBITRI DEL MEDITERRANEO SONO OLTRE 22.400, IN PARTICOLARE LOMBARDE, VENETE ED EMILIANE, LE IMPRESE CHE GIÀ COMMERCIANO CON I PAESI DEL MEDITERRANEO  
 
Milano, 11 maggio 2005. Non si tratta di una partita di calcio, ma di uno strumento flessibile ed efficace per la risoluzione delle controversie commerciali internazionali, più rapido ed economico dei sistemi di giustizia ordinaria: è il ricorso all’arbitro. Secondo la procedura dell’arbitrato internazionale, basta inserire nel proprio contratto l’apposita clausola e le imprese italiane ma anche degli altri Paesi del Mediterraneo possono accedere a questa forma di tutela. L’arbitrato è quindi a disposizione anche delle oltre 22.400 imprese italiane, specialmente lombarde (33%), venete (14%) ed emiliane (12%) che già commerciano con i Paesi del Mediterraneo. Di queste il 21,6% fa affari con l’Egitto. Ma quali sono le difficoltà maggiori che le imprese europee incontrano nel commercio con questi Paesi? Soprattutto le procedure doganali (14%), seguono le barriere tecniche al commercio e l’investimento ad alto rischio (13%). Sentite meno come ostacoli le differenze culturali e la concorrenza sleale (12%) o la paura per la sicurezza personale (11%). In generale, secondo i dati della Camera arbitrale di Milano, sono 69 gli arbitrati che hanno trovato una soluzione nel 2004, 105 le nuove domande, triplicate in otto anni. Di queste il 10,5% è internazionale. Per un valore totale di 200 milioni di euro, poco meno di 2 milioni di euro a lite. Le parti sono italiane (93,58%), europee (5,28%), monegasche (0,75%), russe (0,38%). Per il 75% sono società, il 72% di capitali. Nel 62,6% dei casi gli arbitri sono nominati dalle parti. E la lite si conclude in poco meno di 12 mesi. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese relativi a 13 Paesi del Mediterraneo ad aprile 2005 e da un’indagine Eurchambres tra 26 Camere di commercio europee del 2002. E delle prospettive dell’arbitrato internazionale si è parlato oggi al convegno che si è tenuto al Cairo sulle “Nuove strategie nell’arbitrato internazionale: il progetto mediterraneo della Camera arbitrale di Milano”, promosso dalla Camera arbitrale, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, Camera di commercio italiana in Egitto e Cairo Regional Centre for International Commercial Arbitration Crcica. Hanno partecipato tra gli altri: Samiha Fawzy, Vice-ministro egiziano del Commercio estero e dell’Industria, Antonio Badini, Ambasciatore italiano in Egitto, Francesco Cordano, Presidente della Camera di commercio italiana in Egitto, Stefano Azzali, Segretario generale della Camera arbitrale, azienda speciale della Camera di commercio di Milano. “La Camera di commercio di Milano conferma anche per quest’anno il suo impegno nel favorire il dialogo e il confronto tra i Paesi del Mediterraneo – ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali –. Tra le tante iniziative, la più significativa è senz’altro l’organizzazione della terza edizione della Conferenza internazionale del Laboratorio Euro Mediterraneo che si terrà a Milano l’11 e 12 luglio prossimi e vedrà riuniti allo stesso tavolo ministri e rappresentanti istituzionali ed economici provenienti dai vari Paesi dell’area. Un momento importante per analizzare la situazione presente, ma soprattutto per confrontarsi, formulare proposte e trovare un terreno sempre più ampio di collaborazione con il comune obiettivo di favorire una crescita e uno sviluppo armonico nel Mediterraneo”. “La Camera arbitrale di Milano si pone al servizio di imprese, professionisti e consumatori delle due sponde del Mediterraneo che mirano alla creazione di uno spazio comune condiviso di stabilità e sicurezza negli scambi commerciali – ha dichiarato Stefano Azzali, segretario generale della Camera arbitrale, azienda speciale della Camera di commercio di Milano -. Infatti, l’incontro di oggi è la prima tappa di un progetto più ampio che coinvolgerà diversi Paesi dell’area mediterranea con cui intendiamo promuovere l’offerta dei nostri servizi di risoluzione alternativa delle controversie commerciali e, principalmente, l’arbitrato amministrato. Il cuore del progetto è costituito dalla diffusione dell’arbitrato quale strumento flessibile, trasparente ed economico per risolvere le controversie commerciali. Sono previste varie fasi di sviluppo che si articolano attraverso l'organizzazione di missioni mirate e "road show" nell'area, sotto gli auspici delle nostre Ambasciate e con l'appoggio dei Ministeri degli Esteri e delle Attività Produttive. Stiamo, inoltre, strutturando un corso di formazione in materia di arbitrato commerciale internazionale, che si terrà sempre al Cairo in autunno. L'intero progetto verrà poi analizzato ed approfondito attraverso un workshop specifico previsto nell’ambito della terza edizione della Conferenza internazionale del Laboratorio Euro-mediterraneo, organizzata dalla Camera di Commercio di Milano per il prossimo luglio”. L’accordo di cooperazione tra Milano e Il Cairo in materia di arbitrato per la risoluzione delle controversie tra imprese. In data 15.12.2003 è stato siglato un accordo di cooperazione nel campo dell’arbitrato commerciale internazionale tra la Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale di Milano e il Centro Regionale del Cairo per l’Arbitrato Commerciale Internazionale (Crcica). Alla luce di tale accordo, le procedure da condurre al Cairo in base alle "Regole del Crcica" possono essere iniziate con il deposito dell’atto introduttivo a Milano presso la Camera Arbitrale, con gli stessi effetti che avrebbero se il deposito fosse avvenuto al Cairo. Analogamente, le procedure da condurre a Milano in base alle "Regole della Camera Arbitrale di Milano" potranno essere iniziate con il deposito dell’atto introduttivo al Cairo presso il Crcica. L’accordo prevede inoltre che qualora una delle due parti lo richieda, l’altra parte fornisca servizi amministrativi e ogni altro genere di servizi necessari per condurre arbitrati, conciliazioni, mediazioni e negoziati. Le due istituzioni, in generale, garantiscono poi reciproco supporto e cooperazione nella risoluzione di controversie commerciali e hanno preparato una clausola da raccomandare agli imprenditori italiani ed egiziani per gli accordi bilaterali. La Camera arbitrale di Milano. La Camera arbitrale, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, è un'istituzione specializzata nella gestione dei conflitti commerciali ed opera attivamente sul mercato offrendo alle imprese, ai professionisti e ai consumatori uno strumento di risoluzione delle controversie rapido, economico e riservato. Attraverso i servizi di Arbitrato, Conciliazione e risoluzione telematica delle controversie (Risolvionline) la Camera arbitrale, azienda speciale della Camera di commercio di Milano si qualifica come, istituzione di riferimento nel campo dell'Adr (Alternative Dispute Resolution). La prassi del commercio nazionale e internazionale dimostra infatti che questi strumenti di giustizia alternativa sono sempre più conosciuti e utilizzati dagli operatori. La Camera arbitrale svolge altresì un ruolo nella diffusione della cultura della giustizia alternativa avvalendosi del proprio Centro di Documentazione e Formazione che organizza eventi informativi e corsi e presso il quale è possibile consultare una vasta biblioteca sulle tematiche Adr. Problemi incontrati dalle imprese europee nel commercio con i Paesi del Mediterraneo (Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Palestina, Libano, Siria, Turchia, Cipro e Malta)
Ostacoli %
Procedure doganali 14%
Barriere tecniche al commercio 13%
Investimento ad alto rischio 13%
Concorrenza sleale 12%
Differenze culturali 12%
Paura per la sicurezza personale 11%
Alte tariffe 11%
Bassa protezione per i diritti di proprietà intellettuale 8%
Altro 6%
Totale 100%
Da un’indagine Euchambres del 2002 tra 26 Camere di commercio europee, rappresentanti 13 Paesi N. Imprese italiane che dichiarano un’attività di import-export con il Mediterraneo (Marocco, Tunisia, Algeria, Libia, Egitto, Israele, Giordania, Palestina, Libano, Siria, Turchia, Cipro e Malta)
regione N. Imprese verso il Mediterraneo % su tot. Italia Mediterraneo peso Mediterraneo su tot verso mondo per regione Peso Egitto su tot. Verso Mediterraneo
Lombardia 7.477 33,3% 24,4% 24,3%
Veneto 3.090 13,7% 22,0% 22,5%
Emilia Romagna 2.771 12,3% 27,3% 24,1%
Toscana 2.017 9,0% 23,1% 16,1%
Piemonte 1.946 8,7% 21,6% 22,9%
Campania 830 3,7% 23,0% 19,8%
Marche 755 3,4% 25,0% 13,6%
Sicilia 660 2,9% 25,6% 15,0%
Puglia 636 2,8% 20,4% 16,2%
Friuli-venezia Giulia 615 2,7% 17,6% 18,5%
Liguria 464 2,1% 21,5% 22,2%
Lazio 413 1,8% 17,8% 22,5%
Abruzzo 261 1,2% 17,6% 16,1%
Umbria 187 0,8% 16,3% 12,8%
Trentino-alto Adige 144 0,6% 7,7% 15,3%
Sardegna 71 0,3% 14,5% 12,7%
Calabria 69 0,3% 11,9% 18,8%
Basilicata 43 0,2% 11,6% 27,9%
Molise 19 0,1% 9,4% 10,5%
Valle d'Aosta 7 0,0% 6,0% 14,3%
Totale Italia 22.475 100,0% 22,7% 21,6%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese ad aprile 2005
 
   
   
EDISON: RISULTATO NETTO DEL PRIMO TRIMESTRE A 86 MILIONI RICAVI NETTI IN CRESCITA A 1.888 MILIONI MOL A 300 MILIONI  
 
Milano, 11 maggio 2005 – Si è svolto ieri, presso la sede di Foro Buonaparte, il consiglio di amministrazione di Edison che ha esaminato i risultati relativi al primo trimestre 2005. In questo periodo il Gruppo ha registrato un risultato netto pro-forma calcolato secondo i nuovi principi contabili internazionali Ias/ifrs di 86 milioni di euro (rispetto ai 39 milioni nello stesso periodo del 2004 che non adottava tali principi). Anche se la prima trimestrale è stata redatta in costanza di principi contabili, considerando la progressiva adozione dei principi contabili internazionali, di seguito saranno riportati i dati pro-forma del primo trimestre 2005 calcolati secondo i nuovi principi contabili. Nel confrontare i risultati derivanti dall’applicazione dei nuovi Ias/ifrs con quelli della prima trimestrale dell’esercizio precedente occorre tenere presente che l’adeguamento ai nuovi principi ha comportato, tra l’altro, il consolidamento proporzionale della joint venture Edipower per una quota del 50% (con il conseguente miglioramento dei risultati operativi, l’aumento delle immobilizzazioni materiali e l’incremento dell’indebitamento del gruppo) ed il mancato ammortamento dell’avviamento. Per completezza è allegato al comunicato un prospetto che riporta i dati del primo trimestre 2005 secondo i nuovi principi Ias/ifrs e secondo i principi omogenei al 2004. Il risultato netto in questo caso è pari a 25 milioni di euro. Volumi venduti Nel primo trimestre 2005, i volumi del gas sono cresciuti del 26,1% passando da 3.461 milioni di mc a 4.366. Al rialzo contribuiscono in particolare gli usi residenziali e quelli termoelettrici. Nel settore energia elettrica si rileva invece una flessione del 4,3% dei volumi, dai 13.477 Gwh del primo trimestre 2004 ai 12.901 dei primi tre mesi del 2005: la flessione è riconducibile a fattori di carattere non ricorrente come le fermate di alcune centrali per manutenzioni ordinarie e straordinarie, compensata solo in parte dal buon andamento dei volumi destinati ai mercati non regolamentati (+5,6%), grazie soprattutto al comparto dei clienti liberi (+39%). Ricavi netti Sono aumentati del 10,7% rispetto allo stesso periodo 2004 (+4,5% nel settore elettrico; +45% negli idrocarburi) passando da 1.706 milioni di euro a 1.888 milioni grazie all’incremento dei volumi del gas e all’andamento favorevole dei prezzi medi del gas e dell’energia elettrica. A determinare l’aumento hanno contribuito anche i ricavi nel settore elettrico realizzati sul mercato di dispacciamento, ricavi non presenti nel primo trimestre 2004. Margine operativo lordo Passa da 358 milioni di euro del primo trimestre 2004 ai 300 milioni del primo trimestre 2005 (-16,2%): la flessione, in linea con le previsioni, è riconducibile in gran parte a fattori esogeni quali la scadenza di incentivi Cip 6 di alcune centrali, nonché la disposizione dell’Autorità dell’energia elettrica e del gas che ha modificato la stagionalità delle fasce orarie spostando il maggior numero delle ore “pregiate” (ossia, quelle meglio remunerate) dai mesi invernali a quelli estivi. Un ulteriore effetto negativo deriva, nella filiera del gas, dall’onere economico dell’utilizzo dello stoccaggio strategico in occasione delle punte eccezionali di freddo rilevate nel trimestre. A questo si aggiunga la già accennata fermata di alcune centrali per manutenzioni ordinarie e straordinarie per un numero di ore superiore all’anno precedente che ha ridotto la disponibilità di energia. Tali effetti negativi sono stati in parte compensati dall’impatto positivo del consolidamento del 50% del margine operativo lordo di Edipower per l’applicazione dei nuovi principi contabili. Al di là dei fenomeni sopra riportati i risultati delle gestione industriale sono sostanzialmente in linea con quelli del 2004. Risultato operativo Passa dai 197 milioni di euro del primo trimestre 2004 ai 160 del primo trimestre di quest’anno (-18,8%) per i motivi sopra indicati. Oltre agli aspetti esaminati a proposito del margine operativo lordo, per il risultato operativo si registra una minore incidenza relativa agli ammortamenti, in seguito all’adozione dei nuovi principi. Risultato netto Il risultato prima delle imposte e dei componenti straordinari è in linea con quello del primo trimestre 2004 (139 milioni rispetto a 140 milioni del primo trimestre 2004). Il risultato beneficia della diminuzione degli oneri finanziari (da 65 milioni a 26 nel primo trimestre 2005) dovuta in parte ad elementi strutturali, quale il minor costo del debito, e in parte a fattori congiunturali legati ai proventi delle operazioni di copertura dei prezzi delle commodities, a fronte di oneri registrati nel 2004. La riduzione delle imposte e la minor quota di risultato di terzi a seguito delle operazioni societarie effettuate nello scorso esercizio portano il risultato netto del gruppo del 2005 secondo i principi Ias/ifrs a 86 milioni di euro rispetto ai 39 milioni del primo trimestre del 2004. Indebitamento L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2005 è pari a 5.005 milioni ed evidenzia un aumento di 1.150 milioni, rispetto ai 3.855 milioni rilevati a fine dicembre 2004, sostanzialmente riconducibile all’entrata nell’area di consolidamento di Edipower il cui debito finanziario netto pro-quota ammonta a 1.091 milioni di euro. Previsioni L’entrata in produzione delle nuove centrali nella seconda parte dell’anno, la favorevole stagionalità estiva, l’ormai concluso periodo di manutenzione di alcune centrali Cip 6 e il consolidamento proporzionale di Edipower consentono di prevedere per il 2005 risultati della gestione ordinaria superiori a quelli del 2004. Raccordo principi contabili Per una migliore comprensione delle variazioni legate all’applicazione dei nuovi principi contabili Ias/ifrs, si riporta la riconciliazione tra questi ultimi e quelli predisposti in continuità di principi contabili rispetto al 31 dicembre 2004. Si precisa che i risultati espressi secondo i nuovi principi contabili non sono assoggettati a revisione e non riflettono gli effetti dell’applicazione dello Ias 39 per i quali sono tuttora in corso approfondimenti. E’ in fase di completamento l’attività di revisione dello stato patrimoniale di apertura al 1° gennaio 2004 e del bilancio pro-forma al 31 dicembre 2004.  
   
   
MISSION E SCELTE STRATEGICHE DEL GRUPPO PARMALAT  
 
Milano, 11 maggio 2005 - L'esercizio 2004 è stato caratterizzato dall'azione del Commissario Straordinario dott. Enrico Bondi, volta alla definizione del Programma di Ristrutturazione di cui all'art. 54 del D. Lgs. N 270/1999, redatto secondo l'indirizzo di ristrutturazione economica e finanziaria di cui all'art. 27, comma secondo, lettera b), del D.lgs. N. 270/1999, presentato in data 21 Giugno 2004 al Ministero delle Attività Produttive e successivamente autorizzato, in data 23 Luglio 2004, dal Ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano d'intesa con il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali Gianni Alemanno. Tale Piano Industriale rappresenta un piano di ristrutturazione e di sviluppo dell'attività, predisposto nella prospettiva di continuità e rafforzamento dell'attività operativa e si prefigge di migliorare la redditività del Gruppo in linea con i principali concorrenti di settore attraverso: 1) l'identificazione del perimetro core del business e la conseguente dismissione nel breve delle società e delle attività considerate non strategiche rispetto al futuro sviluppo industriale del Gruppo; 2) la definizione di azioni strutturali sui ricavi e sui costi per migliorare la redditività; 3) l'identificazione ed il perseguimento di azioni di gestione, indirizzo e controllo svolte dalla capogruppo, con l'obiettivo di sviluppare sinergie a livello di Gruppo. Nelle intenzioni del management, ciò porterà alla creazione di un gruppo alimentare italiano a strategia multinazionale, centralmente coordinato, il cui obiettivo primario sarà la creazione di valore per gli azionisti. La strategia del Gruppo Parmalat è quindi sintetizzabile nella sua Mission: "Parmalat sarà un gruppo alimentare italiano a strategia multinazionale al servizio del benessere dei suoi consumatori ne/ mondo, il cui obiettivo finale è /a creazione di valore per tutti i propri azionisti nel rispetto dell'etica degli affari e l'assolvimento di una funzione sociale, contribuendo alla crescita professionale dei dipendenti e collaboratori e trasferendo elementi di progresso economico e civile alle Comunità in cui opera. Vogliamo affermare Parmalat come uno dei principali operatori mondiali nel settore degli "alimenti funzionali ad alto valore aggiunto" per /a corretta, nutrizione ed i/ benessere dei consumatori, raggiungendo un'importante leadership in alcune selezionate categorie di prodotto ed alcuni paesi ad elevato potenziale per il Gruppo. Le categorie chiave per il Gruppo saranno il Latte con i suoi derivati e le Bevande Frutta, alimenti di valore insostituibile nell'alimentazione quotidiana". Coerentemente con la missione identificata e la necessità di gestire in modo più efficiente le attività del Gruppo Parmalat, si è proceduto ad una selezione delle attività e paesi core. Le scelte compiute sono state dettate dai seguenti criteri: requisiti di performance economico-finanziaria delle società/paesi; adeguatezza dei mercati alla strategia di Gruppo; coerenza dei prodotti/linee di business con la missione di Gruppo; razionalizzazione del portafoglio marchi. Il portafoglio prodotti è stato oggetto di una profonda revisione, che dovrebbe permettere di focalizzare la produzione su categorie di prodotto ritenute core per il Gruppo Parmalat, coerenti cioè con la strategia di Gruppo orientata allo sviluppo di prodotti ad alto valore aggiunto per il benessere dei consumatori. Le categorie identificate sono essenzialmente le bevande a base latte e frutta e i derivati del latte con spiccate caratteristiche funzionali: I. Alimenti liquidi per il benessere Latte e Bevande Frutta; Ii. Derivati Latte (Dairv) ad alto valore aggiunto Yogurt, prodotti Probiotici, Dessert e Formaggi light, Condimenti Bianchi base Panna; Il Portafoglio Marchi - Il Gruppo Parmalat ha focalizzato la sua attenzione su circa 30 grandi marchi che posso essere classificati in tre gruppi: Marchi "Globali", caratterizzati da presenza in tutti i paesi core, rappresentano il cuore della strategia di sviluppo redditizio del Gruppo Parmalat: Parmalat e Santàl. Marchi "Internazionali", caratterizzati da presenza regionale forte, future opportunità di sviluppo internazionali in mercati/segmenti ad alto valore aggiunto nel core business: Chef, Kyr, Sensational Soy/soy Life, Ice Break/rush, Jeunesse. "Gioielli Locali", marche molto forti localmente per posizioni di mercato, notorietà e profilo d'immagine, redditività e sostenibilità per il Gruppo; rappresenteranno una fondamentale risorsa in termini di potenziale generazione di cassa per Io sviluppo dei Marchi Globali ed Internazionali. A titolo esemplificativo, sono: Italia: Berna, Centrale Latte Roma, Lactis, Sole; Spagna: Clesa, Cacaolat, Royne; Portogallo: Ucal; Canada: Astro, Lactantia, Black Diamond, Cheestrings; Australia: Pauls, Vaalia, Physical; Africa: Simonsberg, Melrose, Bonnita; Sudamerica: Frica, La Campiva. Il Gruppo Parmalat ha chiuso l'esercizio 2004 con una perdita di 356,7 milioni di Euro. Essa è dovuta in larga misura ad insussistenze di attivo, accantonamenti a fronte di rischi emergenti dalla gestione dei passati esercizi e alle spese della procedura di amministrazione straordinaria. Nel prospetto che segue è riportata una sintesi del conto economico ove sono isolati ricavi e costi afferenti le Attività Core.
Valori in Milioni di Euro Gruppo Attività Core Altro
Ricavi netti 3.961,8 3.764,8 197,0
Margine Operativo lordo % sui ricavi 145,5 3,7% 234,8 6,2% (89,3) -45,3%
Ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni (159,4) (142,2) (17,1)
Risultato Operativo Netto (13,8) 92,6 (106,4)
Oneri e Proventi Finanziari (183,6) (168,8) (14,8)
Rettifiche di Valore di Attività Finanziarie (71,2)
Oneri e Proventi Straordinari (13,1)
Imposte e Risultato di Competenza di Terzi (75,0)
Risultato di Gruppo (356,7)
Al 31 dicembre 2004 l'indebitamento finanziario del Gruppo, comprensivo di quello delle società controllate non consolidate integralmente è di 11.352,2 milioni di euro. Rispetto al 31 dicembre 2003, quando l'indebitamento finanziario netto era di 13.579,8 milioni di euro, si ha una diminuzione di 2.227,6 milioni di euro.
 
   
   
TRIMESTRALE E ASSEMBLEA DI BILANCIO DELLA PININFARINA S.P.A. DIVIDENDO INVARIATO A 0,34 EURO PER AZIONE INFORMAZIONI SULLE ATTIVITA’ IN CORSO PER L’APPLICAZIONE DEI PRINCIPI IAS/IFRS  
 
Torino, 11 maggio 2005 – Il Consiglio di Amministrazione della Pininfarina S.p.a. Riunito sotto la presidenza dell’ing. Sergio Pininfarina, ha approvato la relazione sull’andamento del Gruppo nel primo trimestre del 2005. Il valore della produzione ha fatto registrare una diminuzione del 31,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la contrazione del volume di affari è conseguente alla prevista fase di rinnovo delle commesse di produzione. Il cambiamento del mix produttivo si è avviato con il termine delle commesse Alfa Romeo e Peugeot, avvenuto nel secondo semestre 2004, mentre la commessa Mitsubishi si è conclusa nel mese di aprile 2005 e quella per Ford si esaurirà entro il prossimo mese di luglio. A partire dall’ultimo quadrimestre dell’anno inizierà la produzione di due nuovi modelli: il coupè Brera per Alfa Romeo e, in Svezia, la nuova convertibile per Volvo. Nel 2006 inoltre è previsto l’avvio produttivo dei nuovi modelli Alfa Romeo spider, Ford convertibile e Mitsubishi convertibile. Il contributo delle attività di design ed engineering è in continua crescita, trend già riscontrato durante tutto l’esercizio 2004. Nel primo trimestre 2005 esse hanno rappresentato il 53,7% del valore della produzione consolidato (27,6% un anno prima), anche per effetto del contemporaneo calo delle attività di produzione. In confronto al dato trimestrale 2004 le attività inerenti la fornitura di servizi sono aumentate del 33,7%. Principali dati consolidati (milioni di Euro):
I° Trimestre I° Trimestre
2005 2004
Valore della produzione 108,1 157,1
Risultato Operativo (4,4) 3,3
Utile netto di periodo 23,2 1,7
Posizione finanziaria netta (10,5) 65,9
A fronte della diminuzione del valore della produzione il costo del lavoro è rimasto sostanzialmente immutato. Infatti, se da un lato si è ottenuto il risparmio consentito dal ricorso all’istituto della Cassa Integrazione Straordinaria nelle attività di produzione, dall’altro si è incrementato il livello occupazionale soprattutto nell’area dei servizi (il personale totale è passato dalle 2.500 unità del 31 marzo 2004 alle 2.618 unità del trimestre in esame (+4,7%). L’aumento del personale è infatti da mettere in relazione alle prospettive di sviluppo di tutti i settori di attività del Gruppo nei prossimi anni. Il risultato operativo, che sconta valori simili di ammortamenti e accantonamenti nei trimestri in confronto, è diventato di conseguenza negativo. Sempre rispetto al 31 marzo 2004, si registra invece un forte miglioramento dell’utile lordo e dell’utile netto (rispettivamente circa otto e tredici volte superiori ai dati 2004). La ragione principale è la plusvalenza derivante della cessione della quota del Gruppo nella joint venture paritetica Open Air Systems Gmbh (29,6 milioni di euro) già annunciata in occasione del preconsuntivo 2004. La posizione finanziaria netta è risultata negativa di 10,5 milioni di euro rispetto ad un valore positivo di 16 milioni di euro al 31 dicembre 2004. La diminuzione deriva dall’assorbimento finanziario delle attività di sviluppo delle commesse produttive. Tra i fatti di rilievo del periodo preso in esame si segnala la presentazione al Salone di Ginevra della novità mondiale Birdcage 75th, un tributo alla Maserati del futuro realizzato in collaborazione con Motorola per celebrare i 75 anni dell’Azienda, che ha ricevuto il premio “Best Concept” nell’ambito degli Editors’ Choice Awards assegnati dalla rivista americana Autoweek. La controllata Matra Automobile Engineering S.a.s. Ha inaugurato a Casablanca un centro di ingegneria che al momento conta 40 giovani ingegneri marocchini e che dovrebbe raggiungere gli 80 dipendenti entro il 2006. L’operazione si inserisce nella strategia di crescita del Gruppo nel settore dell’ingegneria automobilistica. In Cina è stato aperto un ufficio con l’obiettivo di supportare il radicamento nel mercato, di coordinare meglio i fornitori locali coinvolti nelle attività e di seguire direttamente i lanci produttivi dei progetti sviluppati. Durante la partecipazione al Shanghai Motor Show di aprile, a testimonianza della posizione di leadership raggiunta nell’offerta dei servizi di design ed engineering ai costruttori cinesi, Pininfarina ha presentato in anteprima mondiale il concept Chery M14, che si è aggiudicato il premio “Best New Car”: esso rappresenta il primo esempio di una più ampia collaborazione con Chery Automobile. Sempre in anteprima sono state lanciate le berline tre volumi Brilliance Splendor e Avichina-hafei Saibao. Il raggiungimento della piena operatività nel settore produttivo è previsto nel 2006. Infatti, dei cinque nuovi modelli attualmente in fase di sviluppo, i primi due (Alfa Romeo Brera e Volvo convertibile) inizieranno la salita produttiva nell’ultimo quadrimestre dell’anno in corso, mentre gli ultimi tre (Alfa Romeo spider, Ford convertibile e Mitsubishi convertibile) verranno prodotti a partire dal primo semestre dell’anno prossimo. La dinamica temporale degli avviamenti produttivi e la struttura di costi ad essa associata fanno prevedere per l’esercizio in corso la diminuzione del valore della produzione di circa il 10% rispetto al 2004 ed un risultato operativo negativo. Per contro, ultimata la fase di transizione del settore produttivo e con la costante crescita delle attività di design ed engineering, si prevede per il Gruppo il raggiungimento di un valore della produzione superiore al miliardo di euro a partire dal 2006. La posizione finanziaria netta è prevista in diminuzione rispetto al dato trimestrale. Con la ripresa dell’attività produttiva , tra il secondo semestre dell’anno in corso ed il primo semestre del 2006, si attuerà il completo assorbimento dei dipendenti attualmente interessati alla Cassa Integrazione Straordinaria. Sempre nel secondo semestre del 2005, con l’inizio della produzione della nuova convertibile per Volvo, le controllate svedesi Pininfarina Sverige A.b. E Rhtu Sverige A.b. Raggiungeranno un organico di circa 700 unità incrementando il numero delle persone impiegate nel Gruppo a circa 3.300. Assemblea ordinaria degli Azionisti Sempre nella giornata di oggi, alle 10,30, si è tenuta l’Assemblea ordinaria degli Azionisti della Pininfarina S.p.a. Che sotto la presidenza dell’Ing. Sergio Pininfarina, ha approvato il bilancio 2004. L’andamento del Gruppo nell’anno 2004 è risultato in linea con le previsioni, i dati di bilancio mostrano un valore della produzione pari a 601,8 milioni di euro (779,2 milioni di euro nell’anno precedente) con una riduzione del 22,8%: il calo del valore della produzione, così come il maggior peso dei settori design ed engineering, sia in termini assoluti che in percentuale sul giro di affari, hanno rappresentato i due principali fattori caratterizzanti l’andamento economico del 2004. Il risultato operativo si attesta a 18,7 milioni di euro (26,5 milioni di euro nel 2003) con un’incidenza sul valore della produzione pari al 3,1% (3,4% nel 2003). La posizione finanziaria netta consolidata è positiva e ammonta a 16 milioni di euro contro i 105,9 milioni di euro del 2003. La sua diminuzione è dovuta principalmente al supporto finanziario necessario per le attività di sviluppo di tutti i nuovi prodotti. Principali dati consolidati:
(milioni di euro) 2004 2003 Variazione %
Valore della Produzione 601,8 779,2 -22,8
Risultato operativo 18,7 26,5 -29,4
Utile netto di esercizio 3,3 10,1 -67,3
Posizione finanziaria netta 16,0 105,9 -84,9
Personale al 31.12.(numero) 2.585 2.486 +99
La produzione sta vivendo il previsto periodo di ricambio delle commesse. La conclusione delle attività per Alfa Romeo e Peugeot ed il calo degli ordinativi in particolare della commessa Ford Streetka (che insieme ai modelli Mitsubishi terminerà nel corso del 2005), hanno determinato la contrazione del volume d’affari sopra esposto. Giova per altro ricordare che il dato 2003 beneficiava del grande successo della vettura Ford Streetka nel suo anno di lancio commerciale. Per quanto riguarda le nuove iniziative, nel corso dell’anno si è completata la definizione contrattuale delle attività di stile, sviluppo e produzione inerenti le future vetture convertibili per Ford e Mitsubishi. Queste ultime, accanto ai modelli Alfa Romeo e Volvo, rappresentano il mix di prodotto dei prossimi anni. Le attività di design ed engineering mostrano un forte incremento, sia in termini assoluti che in percentuale sul valore della produzione consolidata e rappresentano complessivamente il 26% del totale (pari a 155 milioni di euro, 102 milioni di euro nel 2003: +52%) confermando così il trend di crescita, dimensionale e reddituale, evidenziatosi durante tutto lo scorso anno. Il settore design ha vissuto un anno di successi nei mezzi di trasporto con la presentazione delle Ferrari 612 Scaglietti, F430 e della Peugeot 1007. Motivo di particolare soddisfazione è stato il ricevimento del premio “Red Dot Design” come “Design Team of the Year”. Anche il product design è stato protagonista di un anno all’insegna di un forte incremento del giro di affari e della redditività; tra gli accordi più significativi si ricorda quello con Motorola, relativo al design di oltre 20 tipi di telefoni cellulari all’anno per il triennio 2004 – 2006. I commenti espressi in sede di risultati consolidati valgono anche per la capogruppo Pininfarina S.p.a., in sintesi i dati principali dell’esercizio 2004 e la comparazione con il 2003 sono i seguenti:
(milioni di euro) 2004 2003* Variazione %
Valore della Produzione 547,3 757,3 -27,7
Risultato operativo 18,5 27,7 -33,2
Utile netto di esercizio 13,8 16,3 -15,3
Posizione finanziaria netta 104,3 102,0 +2,3
Personale al 31.12 (numero) 2.090 2.089 +1
* In conseguenza dell’avvenuta fusione per incorporazione della Industrie Pininfarina S.p.a. E della Pininfarina Ricerca e Sviluppo S.p.a. Nella capogruppo Pininfarina S.p.a, avvenuta il 1° gennaio 2004, i dati dell’esercizio 2003 sono stati resi comparabili con quelli del 2004. Per quanto riguarda i fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura dell’esercizio, si ricorda che nello scorso mese di gennaio si è conclusa la trattativa con la Webasto A.g. Per la cessione della quota di Pininfarina S.p.a. Nella Joint Venture paritetica Open Air Systems Gmbh. Operazione che ha comportato, nel conto economico 2005 della Capogruppo, una plusvalenza di circa 22 milioni di euro. L’operazione è conseguente alla volontà delle due società di focalizzarsi sui propri core business mantenendo al contempo strette relazioni industriali. Oasys seguiterà ad essere per Pininfarina un fornitore esclusivo di servizi di ingegneria per sistemi tetto, mentre Pininfarina continuerà a produrre sistemi tetto per Oasys. L’assemblea, approvando il bilancio al 31 dicembre 2004 della Pininfarina S.p.a. Ha inoltre deliberato: - la distribuzione di un dividendo, invariato rispetto allo scorso esercizio, pari a Euro 0,34 a ciascuna delle 9.317.000 azioni ordinarie costituenti il capitale sociale, con un rapporto tra utile distribuito e totale utile distribuibile pari al 22,9%. Lo stacco della cedola n. 5 è previsto il 23 maggio 2005, il dividendo sarà pagabile a partire del 26 maggio 2005; - l’acquisto di azioni proprie sino ad un massimo di 400.000 titoli ordinari, al fine di consentire eventuali scambi azionari e di cui massimo 250.000 utilizzabili per la realizzazione dei piani di Stock Option 2002 – 2004 e 2005 – 2007 destinato ai Dirigenti della società e delle sue controllate italiane. L’autorizzazione all’acquisto, in una o più volte, sarà valida per il periodo di diciotto mesi dalla data della deliberazione, ad un corrispettivo non inferiore nel minimo del 15% e non superiore nel massimo del 15% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente l’operazione. E’ stata inoltre richiesta l’autorizzazione ad alienare, in qualsiasi momento e in una o più volte, le azioni proprie già in portafoglio e di quelle acquistate in base alla proposta di cui sopra. Il prezzo di cessione dovrà essere non inferiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente l’operazione o, nel caso di utilizzo per piani di stock option, non inferiore al valore delle azioni al momento dell’offerta delle opzioni, determinato ai sensi della normativa fiscale. Attualmente la Pininfarina S.p.a. Detiene 134.498 azioni proprie, rappresentanti l,44% dell’intero capitale sociale. In merito all’applicazione dei principi contabili Ias/ifrs, si informa che si sono concluse le attività di: analisi delle principali differenze tra i Principi Contabili Italiani ed i nuovi Principi internazionali da utilizzare nella redazione del bilancio consolidato del Gruppo, a questo scopo è stato costituito un team congiunto con la Società di Revisione per lo svolgimento delle attività di transizione. Si è inoltre completata l’identificazione dei principali impatti contabili e delle implicazioni sul sistema informativo aziendale. Sono attualmente in corso di svolgimento le attività per la risoluzione delle problematiche emerse e di verifica della compliance ai nuovi principi internazionali. I principi Ias/ifrs saranno applicati dalla relazione semestrale al 30 giugno 2005. In merito agli interventi di revisione “una tantum” relativi alla fase di transizione agli Ias/ifrs, è stato affidato alla Pricewaterhousecoopers S.p.a. Un incarico che prevede l’attività di revisione contabile dello stato patrimoniale consolidato di apertura al 1° gennaio 2004 e l’attività di revisione contabile limitata dei dati consolidati comparativi al 30 giugno 2004, da presentare nell’ambito della relazione semestrale limitata al 30 giugno 2005.
 
   
   
CONVEGNO IN CAMERA DI COMMERCIO DA MIGRANTI A IMPRENDITORI LA CRESCITA DELLE IMPRESE DI IMMIGRATI A MILANO E IN LOMBARDIA  
 
Milano, 11 maggio 2005 - Quante sono le imprese degli extracomunitari a Milano e in Lombardia? L’identikit di chi le conduce? Da quale area arrivano? Quanti anni hanno? E poi gli ambiti di attività più ricorrenti, il tasso di sviluppo. Se ne parlerà durante la presentazione della ricerca “Da migranti a imprenditori - La crescita delle imprese di immigrati a Milano e in Lombardia” realizzata da Formaper, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, che verrà presentata: giovedì 12 maggio 2005 alle ore 10, a Palazzo Turati Via Meravigli 9/b. Programma Ore 10,00 Apertura: Renato Borghi - Presidente Formaper; Fabio Squeo - Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Regione Lombardia; Ore 10,20 “Gli Imprenditori Immigrati In Lombardia” Antonella Rosso - Area Ricerca Formaper; Ore 10,40 “Servizi A Supporto Dell'imprenditorialità Immigrata: Alcuni Casi Di Eccellenza” Alberto Bordignon - Responsabile Ufficio Stranieri Confartigianato Vicenza; Giovanni Valenti - Responsabile del "Servizio per l'Integrazione e la Cittadinanza" Comune di Brescia; Silvia Valentini - Responsabile Area Piccola Impresa Formaper. Ore 11,10 “Esigenze E Specificità Degli Imprenditori Immigrati” Zhaohui Ji - Socio fondatore di "J. & H. Srl di Hu Xia Yi e Ji Zhaohui"; Rafael Falen Oliden - Amministratore unico di "Falen Inversiones Y Servicios". Ore 11,30 Tavola Rotonda “Sostenere L'imprenditorialità Immigrata: Esperienze A Confronto” Coordina: Elio Silva - Il Sole 24 Ore. Intervengono: Marco Accornero - Segretario Generale Unione Artigiani della Provincia di Milano; Pierangelo Angelini - Direttore Settore Economico Assolombarda; Oreste Baioni - Segretario Provinciale Cna Milano; Federico Montelli - Direttore Formaper; Costante Persiani - Segretario Generale Unione del Commercio Turismo Servizi e Professioni della Provincia di Milano; Enzo Rodeschini - Vice Direttore Unioncamere Lombardia; Marco Zanoni – Coordinatore Settore Manifatturiero Confartigianato Lombardia. Ore 12,45 Conclusioni: Federico Montelli - Direttore Formaper.  
   
   
IL CASO FUNAMBOL: DALL’ITALIA ALLA SILICON VALLEY PER SCOPRIRSI LEADER DEL MOBILE OPEN SOURCE INCONTRO CON L’IMPRENDITORE FABRIZIO CAPOBIANCO  
 
Varese,11 maggio 2005. É la dimostrazione che la cultura imprenditoriale italiana può essere linfa vitale per sviluppare imprese che spiccano anche a livello internazionale. E la prova che non esistono settori preclusi, a priori, agli italiani che lavorano con spirito innovativo, grinta, capacità in un mercato globale. “Funambol” è senza dubbio un’impresa che “fa scuola”. Un caso che la Facoltà di Economia dell’Università dell’Insubria via Ravasi 2 e il centro servizi alle imprese Bic La Fucina presentano agli studenti nel corso di un incontro aperto al pubblico e alla stampa, mercoledì 11 maggio Aula 4.01, dalle 14.00 alle 16.00. “Questo appuntamento – spiega il Prof. Alberto Onetti, docente di Economia e Gestione delle Imprese Internazionali nell’università lombarda – è utile anche per gli imprenditori locali che oggi vivono il problema della riconversione di attività in settori ormai maturi. Già da tempo stiamo ospitando a Varese le testimonianze di manager d’eccellenza, da Michele Bauli a Massimo Zanon e Maurizio Clerici de “I Grandi Viaggi”, protagonisti di una recente “lezione” aperta. Il nostro scopo è di illustrare agli studenti la più vasta gamma possibile di esperienze e allo stesso tempo offrire l’opportunità di un confronto costruttivo a tutti gli interessati”. Ospite del pomeriggio sarà Fabrizio Capobianco, fondatore e ora amministratore delegato di Funambol Group, che ha accolto con entusiasmo l’invito del Prof. Onetti. Il manager racconterà la sua avventura imprenditoriale che è di fatto la storia di come un software made in Italy, a sorpresa, diventa uno standard mondiale nel campo della telefonia mobile e della sincronizzazione dei dati. Un percorso di internazionalizzazione, consolidatosi anche grazie al supporto di Bic La Fucina, che ha portato oltreoceano il fresco ingegnere italiano, l’ha aiutato a proporre il suo prodotto innovativo all’insegna del wireless e dell’open source e che oggi lo vede corteggiato dai principali Venture Capital californiani. “In questo momento in cui si discute della crisi del sistema Italia e ci si confronta con le problematiche della delocalizzazione” – commenta il docente Alberto Onetti – “presentare esperienze italiane che affrontano l’internazionalizzazione in termini attivi è utile, non solo per il morale. Funambol è un caso di un’azienda instant international, ossia una start up che fin da subito si è rivolta ai mercati internazionali, senza attendere l’affermazione sul mercato domestico”. “Non dobbiamo stupirci troppo dei risultati di Funambol” – spiega Fabio Terragni, Amministratore Delegato di Bic La Fucina – “Nei progetti di internazionalizzazione in cui li abbiamo supportati, Capobianco ci ha sempre convinto per la sua determinazione. Ha saputo rendersi credibile negli Usa, in un settore non tipicamente italiano, grazie alle sue competenze e alla capacità di sfruttare a fondo tutte le opportunità che ha trovato in Italia e in America”.  
   
   
IL TRENTENNALE DI CONFCOOPERATIVE UMBRIA: IL 13 MAGGIO UN CONVEGNO, UN VIDEO, UN LIBRO E TANTI OSPITI PER RIEVOCARE IL PASSATO GUARDANDO AL FUTURO  
 
Perugia, 11 maggio 2005 - E’ iniziato il conto alla rovescia per le celebrazioni del trentennale di Confcooperative Umbria, l’associazione di imprese che opera sul territorio regionale attraverso le sue 230 coop, che contano 41.200 soci, 3.300 occupati e un fatturato di 341 milioni di euro (a cui vanno aggiunti gli oltre 750.000 euro di raccolta delle banche di credito cooperativo) e sono in grado di coniugare efficienza, solidità imprenditoriale e socialità, sviluppo locale. Sarà nella giornata di venerdì 13 maggio p.V. Che si concentreranno gli appuntamenti del trentennale, che avrà come cornice la città di Terni. Alle ore 12.30 è prevista l’inaugurazione della nuova sede, ubicata in via Donato Bramante 3, alla presenza di Mons. Vincenzo Paglia, Vescovo della Diocesi di Terni, Narni, Amelia. Il programma proseguirà, a partire dalle 15.30, con il Convegno “La sussidiarietà per lo sviluppo del territorio e del mercato: il ruolo della cooperazione”, che si terrà alla Sala convegni dell’Hotel Garden. Nel corso dei lavori interverranno alla discussione Andrea Fora, Presidente di Confcooperative Umbria; Adriano Garofoli, Presidente di Unioncamere Umbria; Tommaso Sediari, Ordinario di Economia agraria all’Università degli Studi di Perugia; Luigi Fiocchi, Presidente della Banca di Credito cooperativo di Terni e della Valnerina; Luigi Marino, Presedente Nazionale di Confcooperative. Le conclusioni saranno affidate alla voce del neorieletto Presidente della giunta regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti. Nell’ambito del convegno è prevista la proiezione del video “Confcooperative Umbria dalla nascita ad oggi: chi siamo”, documentario sull’attività delle cooperative cattoliche in Umbria dal 1975 ai nostri giorni. Momento clou del pomeriggio ternano sarà la presentazione del libro “La storia della cooperazione cattolica umbra dalle origini ad oggi”. Questa pubblicazione, con annessa guida delle cooperative umbre, vuole configurarsi come una carta d’identità di Confcooperative Umbria. In essa, infatti, vengono esposti i principi che ispirano il movimento delle cooperative cattoliche, il sistema imprenditoriale che rappresenta, i servizi che propone, i risultati raggiunti nel corso degli anni, ma anche la sua articolazione interna, territoriale e settoriale. Viene posto l’accento sul ruolo svolto da Confocooperative Umbria come sindacato d’impresa, ruolo con cui ha acquisito la rappresentanza, l’assistenza e la tutela delle cooperative associate nei confronti dei soggetti istituzionali e delle altre forze imprenditoriali. La prospettiva assistenziale di Confcooperative Umbria, nata e sviluppatasi ispirandosi alla scuola sociale cristiana, è diretta verso le categorie più deboli, prevalentemente nelle campagne ma anche nelle città. La pubblicazione vuole essere perciò un segno di dinamismo sindacale, di forza imprenditoriale ed occupazionale, di effettivo concorso allo sviluppo e al benessere della realtà.  
   
   
GIORNATA DI INFORMAZIONE SULL'INVITO RELATIVO AGLI AMBIENTI DI LAVORO COLLABORATIVI  
 
Bruxelles, 11 maggio 2005 - La Commissione europea organizza una giornata di informazione prevista per il 2 giugno a Bruxelles e rivolta ai potenziali partecipanti all'obiettivo strategico "Ambienti di lavoro collaborativi" nell'ambito del programma delle tecnologie della società dell'informazione (Tsi). L'obiettivo in questione rientra nel quinto invito Tsi a presentare proposte nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq), che sarà indetto il 17 maggio. La giornata di informazione contribuirà a presentare il suddetto obiettivo strategico e ad offrire alle parti interessate l'opportunità di presentare idee di proposte in seno ad un "Forum dei proponenti". Lo scopo dell'obiettivo strategico è sviluppare la prossima generazione di ambienti di lavoro collaborativi, in modo tale da aumentare la creatività e sostenere l'innovazione e la produttività. Il bilancio previsto per il presente invito è di 40 milioni di euro. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Isidro Laso Funzionario scientifico - Nuovi ambienti di lavoro, Dg Società dell'informazione, Commissione europea E-mail: isidro.Laso@cec.eu.int  
   
   
CAMPAGNA RECRUITMENT 2005 PER RANDSTAD ITALIA: LA RICERCA DI PERSONALE PASSA ATTRAVERSO UNA COMUNICAZIONE MIRATA E MULTICANALE  
 
Milano, 11 maggio 2005 - Randstad Italia, filiale della multinazionale olandese che opera nel campo della fornitura di personale temporaneo e dei servizi per imprese ed istituzioni, confermando i suoi obiettivi di crescita per il 2005, sta avviando in questi giorni una nuova campagna di recruitment finalizzata alla selezione del personale per le sue filiali territoriali di prossima apertura in 20 province italiane. Ideata dall’agenzia Aida Partners, la campagna di reclutamento di Randstad Italia è stata creata e realizzata da B!marketing Services, l’area di Buongiorno Vitaminic dedicata ai progetti di Relationship Marketing. L’iniziativa prevede l’utilizzo integrato dei canali Sms e Web per raggiungere in modalità geotargettizzata un target profilato, composto da uomini e donne residenti nelle province coinvolte all’apertura di nuove filiali e potenzialmente interessati a conoscere le opportunità professionali offerte da Randstad. Nell’arco dei prossimi mesi, mediante l’invio di Direct e-mail, Direct Sms e della newsletter Job Mail, Randstad Italia arriverà a contattare gli utenti in target presenti nel database appositamente creato da Buongiorno Vitaminic tra i sottoscrittori dei propri servizi interessati a ricevere informazioni orientate alla ricerca/offerta di lavoro. Sia le Direct email che la newsletter Job Mail – che è completamente personalizzata e coprirà un lungo periodo (6 mesi) al fine di creare una relazione di lungo termine con gli utenti interessati all’argomento lavoro - consentiranno anche di collegarsi ad un minisito di appoggio creato ad hoc che offre ulteriori informazioni sul profilo ricercato e sul mondo Randstad. Per gli interessati un ulteriore link permetterà di entrare alla pagina di registrazione sul sito Internet di Randstad Italia. Chi lo desiderasse potrà, inoltre, coinvolgere amici e conoscenti attraverso la funzione “Tell-a-friend”. “La scelta di usare un media così particolare, per la campagna di recruitment, nasce dall’esigenza di trovare un linguaggio rapido, capace di coinvolgere un pubblico mirato - spiega Marco Ceresa, Direttore Generale di Randstad Italia – con il quale poter entrare in contatto e far conoscere le concrete opportunità d’impiego che possiamo offrire.” B! Marketing Services ha seguito Randstad Italia in tutte le fasi dell’iniziativa, occupandosi anche del supporto grafico e redazionale sia per le newsletter che per le comunicazioni via sms. La divisione di Buongiorno Vitaminic ha provveduto, inoltre, alla realizzazione e alla gestione della piattaforma tecnologica sia per il canale web, creando il mini sito dedicato alla promozione, sia per il canale sms, rendendolo aperto a tutti gli operatori di telefonia mobile.  
   
   
UN CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO PER I LAVORATORI DEL GRUPPO MANPOWER  
 
Roma, 11 maggio 2005 - E’ stato siglato ieri tra Manpower, l’Agenzia per il Lavoro che rappresenta da sola quasi il 20% del mercato italiano del lavoro in somministrazione, Filcams (la Federazione Italiana Lavoratori Commercio,turismo e Servizi aderente a Cgil), Fisascat (Federazione di categoria della Cisl che rappresenta i lavoratori e le lavoratrici dei settori del Terziario, Turismo e Servizi) e Uiltucs (Unione Italiana Lavoratori – Turismo, Terziario, Servizi), un contratto collettivo integrativo che riguarda temi importanti per i lavoratori in somministrazione quali i diritti sindacali e di informazione, lo sviluppo e la formazione del personale, le ferie, i permessi, il part-time, i contratti a termine, e altro ancora. “E’ un accordo che testimonia l’attenzione di Manpower alle relazioni sindacali e che concretizza un fruttuoso percorso di dialogo e confronto con le organizzazioni dei lavoratori”, ha dichiarato Jonas Prising, Amministratore Delegato di Manpower in Italia. La firma è avvenuta presso Ailt, l’Associazione di categoria delle Agenzie per il Lavoro aderente a Confindustria, cui Manpower aderisce e che ha contribuito a fondare nel 2000. Per Gennaro delli Santi, Presidente di Ailt, “Grazie alla qualità nella gestione delle relazioni sindacali, Ailt ha saputo costruire in questi anni, al fianco dei sindacati dei lavoratori in somministrazione (Nidil, Alai e Cpo), un sistema bilaterale sui temi della formazione, del sostegno al reddito in caso di infortunio, dell’accesso al credito, ecc., che è unico in Italia”.  
   
   
LAVORO: CALA LA FIDUCIA DEGLI ITALIANI SCENDE IL RIGHT CAREER CONFIDENCE INDEX, INDICE CHE MISURA IL GRADO DI SICUREZZA NEL CONSERVARE IL POSTO DI LAVORO  
 
 Milano, 11 maggio 2005 – Italiani sempre più pessimisti. In controtendenza rispetto alla media rilevata a livello internazionale, nel nostro Paese i lavoratori si sentono sempre meno sicuri sulle proprie prospettive di carriera. E’ quanto rivela il Right Cc Index, l’indice semestrale che, con una scala che va da 0 a 100, misura periodicamente il grado di fiducia dei lavoratori a tempo pieno sulle prospettive di impiego e sul mercato del lavoro. L’indice, messo a punto da Right Management Consultants, è basato su un’indagine che copre 18 Paesi di cui 12 europei, realizzata in Italia in collaborazione con Eurisko. In Italia, rispetto a sei mesi fa, il Right Cc Index (Right Career Confidence Index) è sceso di due punti (da 49,2 a 47,1), ampliando lo scarto con la media europea che rimane stabile a 52,4. L’italia scende così al decimo posto in Europa seguita solo da Svizzera (46) e Germania (43,1). Chi ha un lavoro, se lo tiene stretto. Anche se in Italia la percentuale di lavoratori che ritiene “molto probabile o abbastanza probabile” perdere il proprio posto di lavoro nei prossimi 12 mesi è lievemente diminuita rispetto a novembre 2004 passando da 16% a 13,6%, è cresciuto molto il timore di non avere valide alternative sul mercato in caso di licenziamento. L’87% circa degli intervistati (+7,9% a confronto con il 79,3% di sei mesi fa) ritiene infatti che sia molto o abbastanza difficile per una persona che perde il posto di lavoro trovarne un altro alle stesse condizioni. "Sicurezza e flessibilità sembrano due termini non coniugabili – dichiara Elena Murelli, Direttore Generale di Right Management Consultants - Hanno ragione i lavoratori a tempo indeterminato a sentirsi su una nave prossima ad essere smantellata. Hanno ragione i cosiddetti lavoratori flessibili a sentirsi più "precari" che "flessibili". Hanno ragione le imprese a ricorrere a tutti i mezzi e soluzioni che consentano di navigare in una tempesta caratterizzata da bonaccia e tifoni e richiedere urgentemente supporto per investire in innovazione. Ha ragione il Governo - a prescindere dal colore o leader che ha - a doversi ingegnare per produrre nuove forme contrattuali. I perché e i motivi di tutti sono chiari ma coniugarli in un disegno coerente richiede non solo tempo - perché di fatto è una rivoluzione culturale - ma richiede strumenti, paracaduti, soluzioni coerenti e davvero funzionali all'impresa che si sta compiendo. Questo, oggi, si stenta ancora a vederlo e la sirena dell’emergenza, è evidente, ha cominciato a suonare” conclude Murelli. A livello mondiale l’indice si attesta a 52,7% (+1,5%). I più ottimisti in assoluto sono Norvegesi (63,2), Spagnoli (60,9) e Svedesi (57,4), in fondo alla classifica ultima la Germania, preceduta da Svizzera e Italia. Negli Stati Uniti continua la prudente tendenza al rialzo (+1,7%). Gli incrementi maggiori si sono registrati in Irlanda (+5,6% a quota 58,7, in costante aumento), Corea (+7,2% a quota 56,3), Hong Kong (+7,2% a quota 51,4). Il calo maggiore è stato registrato in Danimarca (-3,3%), seguita dall’Italia (-2,1%). La ricerca sull’indice che misura il grado di sicurezza in tema di lavoro è condotta da Right Management Consultants su base semestrale. Il lavoro sul campo è stato condotto sotto la guida di Icr - International Communications Research of Media, Pennsylvania, Usa, il cui partner in Italia è Eurisko. E’ stato interpellato un totale di 9000 lavoratori in 18 Paesi: Australia, Belgio, Canada, Corea, Danimarca, Francia, Germania, Hong Kong, Irlanda, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito ed Usa. L’indice è rilevato attraverso sondaggi effettuati telefonicamente su un campione di 350-1000 lavoratori impiegati a tempo pieno, a seconda della grandezza del Paese. In Italia, l’indagine è stata condotta nei mesi di marzo e aprile 2005. L’età media del campione è di 39,5 anni, per il 61% uomini, il 39% donne. L’indice si compone di due domande: 1. Qual è la possibilità che lei perda il lavoro nei prossimi 12 mesi? 2. In caso di perdita del lavoro, reputa facile o difficile ritrovarne uno a condizioni economiche simili?
Evoluzione dell'Indice mar-03 nov-03 mag-04 nov-04 mag-05
Mondiale 50,85 48,7 50 51,2 52,7
Europeo 53,4 49,9 50,1 52,4 52,4
Australia 49,7 52,5 51,2 53,6 56,6
Belgio 57,4 52 50,8 51,4 48,9
Canada 50,5 47,6 52,2 45,4 48,6
Danimarca 61,6 52,9 52,4 57,1 53,8
Francia 51,1 48,6 50 49,9 48,8
Germania 44,2 43,1 42,2 44,4 43,1
Hong Kong 41 41,5 42 44,2 51,4
Irlanda 49,5 44,9 49,9 53,1 58,7
Italia 52,2 48 48,8 49,2 47,1
Giappone 50,2 49,7 49 57,3 60,9
Corea - - 55,2 49,1 56,3
Olanda 59,6 44,2 43,6 47,1 47,4
Norvegia 57,6 56,2 60,2 61,3 63,2
Spagna 55,1 59,4 56,6 59,9 60,9
Svezia 59,2 61,1 53,9 56,2 57,4
Svizzera 45,3 44,4 42,8 45,6 46
Gran Bretagna 47,1 45,7 50,2 52,4 52,7
Usa 44,5 44,3 48,3 48 49,7
 
   
   
VITTORIO MERLONI INSIGNITO DEL GEI AWARD 2005IL PRESIDENTE DI INDESIT COMPANY OTTIMISTA SULLE CAPACITÀ DELL’ITALIA DI TROVARE LA STRADA PER UN NUOVO SVILUPPO ECONOMICO  
 
 New York, 11 maggio 2005 – Vittorio Merloni riceve il Gei Award “in segno di riconoscimento ed apprezzamento per l’attività svolta in favore di importanti settori produttivi, sia in campo industriale che commerciale, con notevoli positivi riflessi per l’immagine dell’Italia all’estero”. Il prestigioso premio, consegnato a Vittorio Merloni a New York alla presenza di autorevoli rappresentanti del mondo imprenditoriale, economico e finanziario, è conferito dal Gruppo Esponenti Italiani, l’associazione newyorkese no profit creata nel 1974 e composta dai rappresentanti delle maggiori aziende e istituzioni italiane presenti negli Stati Uniti. “Oggi l’Italia sta attraversando un periodo economico difficile e una fase politica delicata. Ma io sono un imprenditore italiano: in quanto imprenditore non posso essere pessimista e in quanto italiano mi sento molto legato al mio Paese, anche se lavoro in un contesto globale – dichiara Vittorio Merloni –. Ecco perché voglio concludere il mio discorso con ottimismo: sono sicuro che l’Italia, paese ricco di risorse umane e manageriali, saprà trovare una nuova via per lo sviluppo economico.” Il Gei pone la sua attenzione sui rapporti tra Usa e Italia e premia le personalità italiane e americane che contribuiscono a sviluppare questi rapporti e migliorare l’immagine dell’Italia negli Stati Uniti. È Lucio Caputo, Presidente del Gei, a consegnare a Vittorio Merloni il Gei Award, una scultura disegnata da Arnaldo Pomodoro appositamente per il premio.  
   
   
AEM TORINO VINCE IL PREMIO SODALITAS PER LA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA  
 
Torino, 11 maggio 2005 – Presso l’Auditorium di Assolombarda, Aem Torino è stata premiata ieri con il riconoscimento “Sodalitas Social Award” per il miglior processo interno di responsabilità sociale. Aem Torino si è distinta per la propria strategia di crescita realizzata attraverso importanti investimenti nel settore dell’energia rinnovabile e della cogenerazione e attuata nel rispetto dei principi di Corporate Social Responsibility (Csr). Al termine del piano di investimenti, che prevede interventi nei settori della generazione di energia da fonte idroelettrica e da fonte cogenerativa, Aem Torino aumenterà notevolmente il proprio contributo in termini di riduzione dell’impatto ambientale, divenendo nel contempo leader in Italia nel settore del teleriscaldamento e nella produzione combinata di energia elettrica e calore per fini civili.  
   
   
ACEA: APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31/3/05 VALORE DELLA PRODUZIONE: +30,7% UTILE DI PERIODO ANTE IMPOSTE: +174%  
 
Roma, 11 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Acea Spa, presieduto da Fabiano Fabiani, ha approvato la relazione trimestrale al 31 marzo 2005. Nel confronto con i primi tre mesi del 2004, i dati risentono principalmente degli effetti positivi prodotti dal meccanismo obbligatorio di perequazione generale e dal riconoscimento della perequazione specifica aziendale da parte dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas e per contro degli effetti negativi derivanti dall'applicazione del nuovo sistema tariffario in vigore dall'1/2/04.
31/3/04 31/3/05* Var.
(min di Euro)
Valore della produzione 390,8 510,7 +30,7%
Ebitda 67,0 94,0 +40,3%
Ebit 29,1 52,2 +79,4%
Utile di periodo ante imposte 15,0 41,1 +174,0%
Ii Margine Operativo Lordo (Ebitda) consolidato è aumentato del 40,3% a 94,0 milioni di Euro (67,0 milioni di Euro al 31/3/04). Si evidenzia di seguito il contributo al Margine Operativo Lordo (Ebitda) delle principali aree di business: - reti dell'energia: 48%; - mercato dell'energia: 9%; - gestioni idriche:43%. Ii Risultato Operativo (Ebit) consolidato ha raggiunto 52,2 milioni di Euro rispetto a 29,1 milioni di Euro al 31 marzo 2004, registrando una crescita del 79,4%. L'utile di periodo ante imposte è risultato di 41,1 milioni di Euro (15,0 milioni di Euro il dato al 31/3/2004). Gli investimenti del Gruppo, pari a 216,6 milioni di Euro (28,8 milioni di Euro al 31/3/2004), rappresentano circa il 45% dell'importo complessivo pianificato per il 2005 e sono ripartiti nel seguente modo:reti dell'energia: 23,3 milioni di Euro; mercato dell'energia: 176,4 milioni di Euro; gestioni idriche: 16,0 milioni di Euro. Capogruppo: 0,9 milioni di Euro L'indebitamento finanziario netto consolidato al 31/03/05 è pari a 1.248,4 milioni di Euro rispetto a 970,8 milioni di Euro al 31/12/04 (1.045,2 milioni di Euro al 31/3/2004). La variazione è significativamente influenzata dal finanziamento dei progetti relativi alle centrali di produzione di energia elettrica (165 milioni di Euro). Si ricorda che la posizione finanziaria netta include, nella sua componente a medio-lungo termine il prestito obbligazionario di 300 milioni di Euro emesso da Acea Spa nel mese di luglio 2004 (durata 10 anni, cedola annua fissa del 4,875%). Evoluzione Prevedibile Della Gestione Con riferimento alla generazione elettrica, tra i progetti acquisiti all'inizio dell'esercizio, solo l'impianto di Voghera (entrato in esercizio commerciale alla fine del mese di aprile) contribuirà alle performance economiche del Gruppo; gli altri progetti ne influenzeranno l'andamento finanziario. Nell'area idrica, si prevede l'ingresso nella gestione di Firenze entro la fine del 2005. Transizione Al Nuovi Principi Contabili In tema di transizione ai nuovi principi contabili non vi sono aggiornamenti rispetto a quanto già comunicato al mercato il 31 marzo scorso. A tale proposito, si ricorda che Acea, al fine di adempiere alle disposizioni del Regolamento (Ce) n. 1606/2002 del Parlamento e del Consiglio del 19 luglio 2002, relativo all'applicazione - a partire dall'esercizio 2005 - dei principi contabili internazionali, ha avviato e concluso nel corso del 2004 un progetto finalizzato all'individuazione delle principali differenze tra i principi contabili adottati dal Gruppo e quelli internazionali. La seconda fase del progetto - ancora in corso di svolgimento - riguarda la quantificazione degli effetti conseguenti all'adeguamento dei saldi iniziali alla data di transizione (10 gennaio 2004) delle attività e delle passività del Gruppo. Verosimilmente tali attività saranno completate in tempo utile per l'utilizzazione dei principi di valutazione e misurazione stabiliti dagli Ias/ifrs nella redazione della semestrale 2005. Le aree maggiormente influenzate dall'adozione dei nuovi principi contabili sono le seguenti: 1. Area e metodi di consolidamento; 2. Immobilizzazioni; 3. Benefici per i dipendenti; 4. Imposizione differita. Si informa infine che sono in corso di finalizzazione i modelli per lo svolgimento dei test di impairment obbligatori in sede di prima applicazione: allo stato attuale è ragionevole ritenere che non emergeranno rettifiche per perdite durevoli di valore. Risultati Del Primo Trimestre 2005 Ii Valore della produzione, a livello consolidato, è cresciuto del 30,7%, passando da 390,8 milioni di Euro del 10 trimestre 2004 a 510,7 milioni di Euro nel 10 trimestre 2005. La variazione è stata determinata essenzialmente dall'incremento dei ricavi dell'area delle Gestioni Idriche (+9,3 milioni di Euro), del Mercato dell'Energia (+108,0 milioni di Euro) e delle Reti dell'Energia (+2,2 milioni di euro). Ii costo del lavoro, pari a 55,7 milioni di euro, è in linea con quello registrato nel corrispondente periodo dell'anno precedente.
 
   
   
BILANCIO 2004, CASTELLANZA SERVIZI : LA PRODUZIONE A PIÙ 600 MILA EURO IL CONTO ECONOMICO È STATO CHIUSO CON UN UTILE DI 13 MILA EURO  
 
 Castellanza, 11 maggio 2005 - Produzione aumentata di 600 mila euro (+ 18,5% rispetto al 2003), costi fissi invariati, costi per servizi aumentati considerevolmente e chiusura di bilancio con un utile netto pari a 12.876,20 euro. I dati del Bilancio 2004 di Castellanza Servizi parlano chiaro: l’attività della società si è consolidata e ha ottenuto un notevole sviluppo. I ricavi dalla vendite da farmacia sono aumentati andando oltre le previsioni societarie mentre quelli da sport sono stati costanti durante tutto l’arco dell’anno, delineando un trend positivo, consolidato e costante. “Nel 2004 – è il primo commento di Walter Andreazza, presidente di Castellanza Servizi -, abbiamo acquisito differenti servizi che ci hanno permesso di portare nuova redditività compensando altri servizi che notoriamente sono offerti a costi contenuti proprio per il loro elevato valore sociale”. Il 2004 è stato inoltre uno spartiacque importante, segnando l’ingresso di tre nuovi soci a capitale privato (Onama, Sersit e Labass Entertainment) che hanno apportato qualità e know-how in tre servizi fondamentali per l’evoluzione di Castellanza Servizi: le mense e la ristorazione collettiva, la pulizia e la guardiana e il servizio di somministrazione di alimenti e bevande (bar). “L’ingresso dei nuovi soci – precisa Andreazza -, ha favorito l’acquisizione di importanti e nuovi appalti (mense e pulizie) e la gestione migliorativa dei servizi in essere. Per il futuro della società, sarà strategica la decisione di come indirizzare queste nuove risorse economiche”. Castellanza Servizi è riuscita a confermare la gestione pressoché totale dei servizi di refezione e trasporti scolastici in quei Comuni dove si sono svolte le elezioni amministrative (Gorla Minore, Gorla Maggiore, Solbiate Olona e Marnate). Nel 2004, nonostante questo passaggio, le amministrazioni comunali hanno confermato fiducia e appoggio a Castellanza Servizi. “L’obiettivo per il 2005 – conclude il presidente – è quello di capire le politiche territoriali delle nuove amministrazioni comunali. Noi auspichiamo che in questa gestione coesa delle politiche di territorio la Castellanza Servizi possa essere sempre più uno strumento privilegiato”.  
   
   
SERVIZI ASSICURATIVI: AL VIA “ATTENTI ALLA POLIZZA”, CAMPAGNA DI INFORMAZIONE DI CITTADINANZATTIVA SULLA R.C. AUTO. A SALERNO, IL 13 MAGGIO, LA PRIMA TAPPA  
 
Roma, 11 maggio 2005 - Prenderà il via venerdì 13 maggio da Salerno “Attenti alla polizza”, la campagna di informazione in tema di servizi assicurativi e R.c. Auto promossa da Cittadinanzattiva con il sostegno del Consiglio Nazionale Consumatori e degli Utenti - Ministero delle Attività Produttive. La liberalizzazione in tema di responsabilità civile Auto ha portato le compagnie assicurative ad applicare tariffe diversificate in base alle caratteristiche del veicolo e del cliente. Quali elementi deve conoscere il consumatore per poter scegliere una polizza? Come orientarsi? Quali domande fare prima di sottoscrivere un contratto? Quali i diritti del consumatore e come tutelarsi? A questi e ad altri quesiti, esperti di Cittadinanzattiva cercheranno di rispondere in un incontro aperto alla cittadinanza e realizzato avendo un occhio di riguardo per i rappresentanti delle comunità locali e per quelle fasce di popolazione che, per ragioni di età, condizione sociale o economica, sono difficilmente raggiungibili attraverso i sistemi di comunicazione tradizionali. A Salerno l’incontro è in programma per il giorno 13 maggio 2005 alle ore 15.30 presso la “Sala Giunta” della Provincia di Salerno, in Via Roma - Palazzo S. Agostino. L’accesso è gratuito e ai presenti verranno distribuite utili pubblicazioni. Giunta alla seconda annualità, “Attenti alla polizza” è un’iniziativa realizzata per promuovere una corretta informazione su una tematica, quella dell’R.c. Auto, che interessa oltre 30 milioni di cittadini, e si pone l’obiettivo di approfondire la conoscenza dei cittadini sui servizi assicurativi, fornendo loro un quadro generale della materia, mettendo a disposizione una rete territoriale d’informazione e formazione, uno spazio on-line e strumenti informativi di base. Il calendario dei prossimi appuntamenti prevede la realizzazione di seminari di informazione a Campobasso (14 maggio), Vicenza (il 7 giugno) e Torino. Per saperne di più e iscriversi, è sufficiente visitare l’area “progetti” del sito www.Cittadinanzattiva.it  
   
   
PER NON ANDARE IN CORTO… SEI INCONTRI GRATUITI ALLA CAMERA DI COMMERCIO SULLA CONFORMITÀ DEI PRODOTTI ELETTRICI IMPORTAZIONI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRODOMESTICI +28,5% IN UN ANNO, PER QUASI 7 MILIARDI. DALLA CINA IL 7% DELLE IMPORTAZIONI, CHE NELL’ULTIMO ANNO CRESCONO DEL 43%  
 
Milano, 11 maggio 2005 - I prodotti elettrici comportano i maggiori rischi nel normale uso domestico: elemento centrale la qualità e la sicurezza del prodotto. Anche in un settore che registra una crescente importazione (+ 28,5% in un anno). La sola Cina pesa il 7% di tutto l’import milanese del settore, in crescita del 42,5% tra il 2003 e il 2004. Sono 1.847 le imprese milanesi che commerciano nel settore di apparecchiature elettriche ed elettrodomestici tra dettaglianti e grossisti. Di queste, oltre la metà a Milano città (947, 51,3%). Al seguito Monza con 54 imprese e Sesto San Giovanni (33) e Cnisello Balsamo (30). E il settore in un anno (2003-2004) passa da 1.176 imprese 1.847: +57,1%. In linea con la crescita regionale. Importazioni nel milanese per 6 miliardi e ottocento milioni di euro nel 2004, sempre in linea con la regione (7 miliardi e mezzo). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese e Istat – Iv° trimestre 2003 e 2004. Per essere in regola: per applicare in modo puntuale e consapevole le norme che disciplinano l’immissione sul mercato comunitario di prodotti elettrici di bassa tensione, la Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con Imq Istituto Italiano del Marchio di Qualità (Imq), offre assistenza gratuita di tipo tecnico/amministrativo sulla marcatura Ce alle imprese che importano o commercializzano. Parte un ciclo di incontri gratuiti, suddivisi per settori merceologici e per tipologia o categoria di prodotto (illuminazione, piccoli elettrodomestici, utensili elettrici, ecc). Calendario degli incontri. 10 maggio: Luminarie decorative; 30 giugno: Piccoli elettrodomestici estivi; 15 settembre: Elettro utensili; 13 ottobre: Piccoli elettrodomestici; 8 novembre: Apparecchi di illuminazione. I temi: le norme applicabili, la documentazione necessaria, le procedure di valutazione della conformità. Obiettivo: fornire un supporto informativo sul quadro giuridico e tecnico di riferimento. Durante gli incontri si può ricevere assistenza individuale per il singolo prodotto proposto dall'azienda. Il 10 maggio è stata la volta delle luminarie decorative. Dalle 9 alle 13, presso la Camera di commercio di Milano, via Meravigli 9/b. Informazioni e scheda d'adesione: www.Mi.camcom.it  02 8515.4377 – 02 8515.5111, fax 02 8515.5121 “La Camera di Commercio - dice Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano - è attiva nella regolazione del mercato e nella tutela dell’impresa e del consumatore. Per quanto riguarda il materiale elettrico abbiamo istituito un accordo di collaborazione con Imq. Abbiamo poi reso disponibile una nuova sezione del sito internet www.Mi.camcom.it con informazioni e normative. E offriamo assistenza e informazione con un ciclo di incontri dedicato”. “La convenzione firmata con la Camera di Commercio di Milano - afferma l’ing. Giorgio Scanavacca Presidente dell’Imq - è un esempio di come la collaborazione tra enti deputati alla regolazione del mercato e Imq, ente di certificazione, possa favorire la moralizzazione del settore. Ciò attraverso l'eliminazione dei materiali scadenti e la riduzione degli sprechi, la valorizzazione della qualità e della competitività delle aziende, il miglioramento continuo del sistema produttivo e del libero scambio anche attraverso la lotta alla contraffazione”. Imprese nel commercio di prodotti elettrici. Elaborazione Camera di commercio di Milano
2003 2004 var. % 2003/2004
imprese ingrosso +dettaglio 2003 imprese ingrosso+ dettaglio 2004 var % 2003/2004 quota % Mi su Lomb.
Milano 1.176 1.847 57,1% 54,8%
Lombardia 2.143 3.369 57,2%
quota % su tot
Milano Città 606 947 56,3% 51,3%
Monza 34 54 58,8% 2,9%
Sesto San Giovanni 23 33 43,5% 1,8%
Cinisello Balsamo 20 30 50% 1,6%
Legnano 17 27 58,8% 1,5%
Rho 15 26 73,3% 1,4%
totale Milano + prov. 1.176 1.847 57,1%
Commercio al dettaglio e ingrosso di elettrodomestici, materiale elettrico per uso domestico e di articoli per l'illuminazione, apparecchi radiotelevisivi; apparecchi per la registrazione e la riproduzione del suono e dell'immagine. Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese Milano
2003 2004 var. % 2003/2004 quota % su tot
Mi002 - Abbiategrasso 7 11 57,1% 0,6%
Mi003 - Agrate Brianza 4 7 75% 0,4%
Mi004 - Aicurzio 1 1 0% 0,1%
Mi005 - Albairate 1 0 -100% 0%
Mi006 - Albiate 2 1 -50% 0,1%
Mi007 - Arconate 0 0 0% 0%
Mi008 - Arcore 3 6 100% 0,3%
Mi009 - Arese 3 7 133,3% 0,4%
Mi010 - Arluno 1 1 0% 0,1%
Mi011 - Assago 2 9 350% 0,5%
Mi012 - Bareggio 1 4 300% 0,2%
Mi013 - Barlassina 0 0 0% 0%
Mi014 - Basiano 0 0 0% 0%
Mi015 - Basiglio 2 4 100% 0,2%
Mi016 - Bellinzago Lombardo 1 0 -100% 0%
Mi017 - Bellusco 0 2 0% 0,1%
Mi018 - Bernareggio 1 0 -100% 0%
Mi019 - Bernate Ticino 1 1 0% 0,1%
Mi021 - Besana in Brianza 1 3 200% 0,2%
Mi022 - Besate 1 2 100% 0,1%
Mi023 - Biassono 0 2 0% 0,1%
Mi024 - Binasco 3 3 0% 0,2%
Mi026 - Boffalora sopra Ticino 0 1 0% 0,1%
Mi027 - Bollate 8 17 112,5% 0,9%
Mi030 - Bovisio-masciago 1 6 500% 0,3%
Mi032 - Bresso 7 9 28,6% 0,5%
Mi033 - Briosco 1 1 0% 0,1%
Mi034 - Brugherio 2 2 0% 0,1%
Mi036 - Buccinasco 5 11 120% 0,6%
Mi038 - Buscate 0 0 0% 0%
Mi039 - Busnago 2 2 0% 0,1%
Mi040 - Bussero 0 0 0% 0%
Mi041 - Busto Garolfo 5 5 0% 0,3%
Mi042 - Calvignasco 0 3 0% 0,2%
Mi044 - Cambiago 2 3 50% 0,2%
Mi045 - Camparada 0 0 0% 0%
Mi046 - Canegrate 0 3 0% 0,2%
Mi047 - Caponago 0 2 0% 0,1%
Mi048 - Carate Brianza 7 11 57,1% 0,6%
Mi049 - Carnate 0 0 0% 0%
Mi051 - Carugate 2 2 0% 0,1%
Mi055 - Casarile 2 1 -50% 0,1%
Mi058 - Casorezzo 1 1 0% 0,1%
Mi059 - Cassano d'Adda 6 10 66,7% 0,5%
Mi060 - Cassina de' Pecchi 6 9 50% 0,5%
Mi062 - Castano Primo 6 6 0% 0,3%
Mi068 - Cavenago Brianza 0 1 0% 0,1%
Mi069 - Ceriano Laghetto 0 2 0% 0,1%
Mi070 - Cernusco s/Naviglio 10 17 70% 0,9%
Mi071 - Cerro al Lambro 0 2 0% 0,1%
Mi072 - Cerro Maggiore 1 2 100% 0,1%
Mi074 - Cesano Boscone 8 11 37,5% 0,6%
Mi075 - Cesano Maderno 10 13 30% 0,7%
Mi076 - Cesate 1 1 0% 0,1%
Mi077 - Cinisello Balsamo 20 30 50% 1,6%
Mi078 - Cisliano 0 0 0% 0%
Mi080 - Cogliate 1 2 100% 0,1%
Mi081 - Cologno Monzese 9 18 100% 1%
Mi082 - Colturano 0 0 0% 0%
Mi084 - Concorezzo 4 7 75% 0,4%
Mi085 - Corbetta 2 4 100% 0,2%
Mi086 - Cormano 6 8 33,3% 0,4%
Mi087 - Cornaredo 5 6 20% 0,3%
Mi088 - Cornate d'Adda 1 1 0% 0,1%
Mi093 - Corsico 9 16 77,8% 0,9%
Mi096 - Cuggiono 1 1 0% 0,1%
Mi097 - Cusago 2 5 150% 0,3%
Mi098 - Cusano Milanino 4 11 175% 0,6%
Mi099 - Dairago 2 2 0% 0,1%
Mi100 - Desio 3 8 166,7% 0,4%
Mi101 - Dresano 0 0 0% 0%
Mi103 - Gaggiano 1 2 100% 0,1%
Mi105 - Garbagnate M.se 4 7 75% 0,4%
Mi106 - Gessate 1 1 0% 0,1%
Mi107 - Giussano 4 3 -25% 0,2%
Mi108 - Gorgonzola 3 3 0% 0,2%
Mi110 - Grezzago 1 1 0% 0,1%
Mi112 - Gudo Visconti 1 0 -100% 0%
Mi113 - Inveruno 4 5 25% 0,3%
Mi114 - Inzago 3 6 100% 0,3%
Mi115 - Lacchiarella 5 6 20% 0,3%
Mi116 - Lainate 3 2 -33,3% 0,1%
Mi117 - Lazzate 0 0 0% 0%
Mi118 - Legnano 17 27 58,8% 1,5%
Mi119 - Lentate s/Seveso 0 1 0% 0,1%
Mi120 - Lesmo 4 4 0% 0,2%
Mi121 - Limbiate 6 9 50% 0,5%
Mi122 - Liscate 0 1 0% 0,1%
Mi123 - Lissone 16 25 56,3% 1,4%
Mi125 - Locate di Triulzi 1 1 0% 0,1%
Mi129 - Macherio 3 4 33,3% 0,2%
Mi130 - Magenta 10 10 0% 0,5%
Mi131 - Magnago 2 1 -50% 0,1%
Mi134 - Marcallo c/Casone 0 1 0% 0,1%
Mi138 - Meda 7 8 14,3% 0,4%
Mi139 - Mediglia 1 2 100% 0,1%
Mi140 - Melegnano 3 8 166,7% 0,4%
Mi142 - Melzo 3 5 66,7% 0,3%
Mi144 - Mesero 0 0 0% 0%
Mi145 - Mezzago 1 1 0% 0,1%
Mi146 - Milano 606 947 56,3% 51,3%
Mi147 - Misinto 0 0 0% 0%
Mi149 - Monza 34 54 58,8% 2,9%
Mi150 - Morimondo 0 0 0% 0%
Mi151 - Motta Visconti 1 1 0% 0,1%
Mi152 - Muggio' 7 9 28,6% 0,5%
Mi154 - Nerviano 4 7 75% 0,4%
Mi156 - Nova M.se 4 10 150% 0,5%
Mi157 - Novate M.se 4 6 50% 0,3%
Mi158 - Noviglio 0 2 0% 0,1%
Mi159 - Opera 8 8 0% 0,4%
Mi161 - Ornago 0 0 0% 0%
Mi164 - Ossona 2 2 0% 0,1%
Mi165 - Ozzero 0 0 0% 0%
Mi166 - Paderno Dugnano 11 21 90,9% 1,1%
Mi167 - Pantigliate 0 1 0% 0,1%
Mi168 - Parabiago 8 8 0% 0,4%
Mi169 - Paullo 1 6 500% 0,3%
Mi170 - Pero 5 6 20% 0,3%
Mi171 - Peschiera Borromeo 9 7 -22,2% 0,4%
Mi172 - Pessano c/Bornago 3 6 100% 0,3%
Mi173 - Pieve Emanuele 4 5 25% 0,3%
Mi175 - Pioltello 9 10 11,1% 0,5%
Mi176 - Pogliano M.se 3 6 100% 0,3%
Mi177 - Pozzo d'Adda 1 1 0% 0,1%
Mi178 - Pozzuolo Martesana 1 3 200% 0,2%
Mi179 - Pregnana M.se 3 4 33,3% 0,2%
Mi180 - Renate 1 1 0% 0,1%
Mi181 - Rescaldina 1 2 100% 0,1%
Mi182 - Rho 15 26 73,3% 1,4%
Mi183 - Robecchetto Con Induno 0 2 0% 0,1%
Mi184 - Robecco s/Naviglio 0 0 0% 0%
Mi185 - Rodano 3 3 0% 0,2%
Mi187 - Ronco Briantino 0 0 0% 0%
Mi188 - Rosate 0 1 0% 0,1%
Mi189 - Rozzano 10 15 50% 0,8%
Mi191 - San Colombano al Lambro 2 4 100% 0,2%
Mi192 - San Donato M.se 9 9 0% 0,5%
Mi194 - San Giorgio s/Legnano 1 1 0% 0,1%
Mi195 - San Giuliano M.se 8 14 75% 0,8%
Mi200 - Santo Stefano Ticino 1 2 100% 0,1%
Mi201 - San Vittore Olona 1 1 0% 0,1%
Mi202 - San Zenone al Lambro 0 0 0% 0%
Mi204 - Sedriano 4 4 0% 0,2%
Mi205 - Segrate 5 9 80% 0,5%
Mi206 - Senago 3 3 0% 0,2%
Mi208 - Seregno 9 12 33,3% 0,6%
Mi209 - Sesto San Giovanni 23 33 43,5% 1,8%
Mi210 - Settala 0 0 0% 0%
Mi211 - Settimo M.se 4 9 125% 0,5%
Mi212 - Seveso 2 4 100% 0,2%
Mi213 - Solaro 5 6 20% 0,3%
Mi216 - Sovico 2 3 50% 0,2%
Mi217 - Sulbiate 0 0 0% 0%
Mi219 - Trezzano Rosa 0 1 0% 0,1%
Mi220 - Trezzano Sul Naviglio 9 21 133,3% 1,1%
Mi221 - Trezzo Sull'adda 4 7 75% 0,4%
Mi222 - Tribiano 0 0 0% 0%
Mi223 - Triuggio 1 2 100% 0,1%
Mi224 - Truccazzano 0 1 0% 0,1%
Mi226 - Turbigo 3 3 0% 0,2%
Mi227 - Usmate Velate 1 2 100% 0,1%
Mi229 - Vanzago 0  
   
   
FUORI DALLA CRISI: L’ESPERIENZA DELLO SVILUPPO NEL NORD MILANO  
 
Sesto San Giovanni, 11 maggio 2005 - Un bilancio dei risultati ottenuti nel rilancio del Nord Milano da Asnm in nove anni di attività.. Un esempio di come è stata interpretata, in un’area di crisi, la missione del Fondo per lo Sviluppo (ex Legge 236/93). Una panoramica dei principali strumenti finanziari, pubblici e privati, illustrati e commentati dai protagonisti e dagli amministratori pubblici locali e nazionali. “Fuori dalla crisi: l’esperienza dello sviluppo nel Nord Milano”. Sabato 14 Maggio 2005, Ore 9.30 – 12.30, Comune di Sesto San Giovanni, Piazza della Resistenza, 5. Nell'ambito dell'incontro sarà presentata la pubblicazione ‘Nord Milano: storia di un processo di rilancio economico e territoriale. Il Fondo per lo Sviluppo, lo strumento operativo chiave' Parteciperanno: Giorgio Oldrini, Sindaco di Sesto San Giovanni; Luigi Vimercati, Assessore al Lavoro e alle Attività Economiche, Provincia di Milano; Fabio Terragni, Presidente Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo; Renato Galliano, Direttore Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo; Alessandro di Loreto, Dirigente Generale Ufficio per lo Sviluppo Territoriale e l'Occupazione, Presidenza del Consiglio dei Ministri ; Oscar Rossi, Dirigente Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali e degli Incentivi all'Occupazione, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Giuseppe Manni, Sindaco di Bresso; Mario Soldano, Sindaco di Cologno Monzese; Giuliano Viapiana, Ass.re allo Sviluppo Economico del Comune di Cinisello Balsamo; Giorgio Roilo, Segretario Generale Camera del Lavoro di Milano; Dario Visconti, Presidente Apa-confartigianato Provincia di Milano; Danilo Broggi, Presidente Sviluppo Italia Lombardia; Filippo Penati, Presidente Provincia di Milano.  
   
   
IN COSTANTE CRESCITA L’E-TICKET CON SABRE TRAVEL NETWORK CON EMIRATES E AMERICAN WEST AIRLINES SALGONO A 29 LE COMPAGNIE AEREE ATTIVATE DA SABRE IN ITALIA  
 
 Milano, 11 Maggio 2005 – Crescono ancora i vettori che hanno attivato la biglietteria elettronica in Italia: da oggi infatti le agenzie di viaggio Sabre Connected possono emettere e-ticket anche per Emirates e America West Airlines. Salgono così a 29 le compagnie con cui Sabre Travel Network ha attivato il servizio di eTicketing: Airone, Alitalia, American Airlines, Air Canada, Air France, Aerolineas Argentinas , Finnair, British Airways, British Midland, Continental, Cathay Pacfic, Delta, Iberia, Jal, Klm, Lufthansa, Swiss International, All Nippon Airways, Austrian Airlines, Bangkok Airways, Qantas Airways, Sas, Sn Brussels Airlines, Singapore Airlines, Tap Air Portugal, United Airlines, Us Airways. I biglietti elettronici emessi in Italia nel 2004 dalle agenzie Sabre connected sono stati circa il 13% del totale con un risparmio di oltre 2 milioni e mezzo di euro sulle sole spese di spedizione e consegna dei documenti di viaggio. Ad ulteriore riprova dell’impegno di Sabre nello sviluppo e diffusione di strumenti capaci di apportare importanti benefici a tutti gli attori della filiera dell’industria dei viaggi, la funzionalità di invio della ricevuta del biglietto elettronico all’email passeggero è stata attivata anche dal sito Sabre Virtually There.  
   
   
PIANI DEL TRAFFICO: A CONFRONTO MILANO, ROMA, GENOVA, BRESCIA GOGGI: ISOLE AMBIENTALI E "ZONE 30" TRA LE PRIORITÀ. NO ALLA CHIUSURA DEL CENTRO  
 
 Milano, 11 maggio 2005 - Al Museo di Milano, in via Sant’andrea 6, ieri le amministrazioni comunali di cinque città - Milano, Roma, Genova, Venezia e Brescia - hanno messo a confronto le loro esperienze sul traffico e la pianificazione degli interventi. “Non si può volere tutto e il contrario di tutto, la riduzione del traffico e nel contempo libertà di circolazione senza limiti - ha sottolineato nel suo intervento l’assessore ai Trasporti, Giorgio Goggi - Il primo obiettivo oggi è migliorare con il traffico la qualità dell’ambiente, il che significa dare impulso alle isole ambientali, alle “zone 30”, a interventi di moderazione della viabilità, per tutelare soprattutto le utenze deboli, in particolare pedoni e ciclisti”. Su 10 isole ambientali, da San Siro a via Farini, sono stati avviati i primi lavori previsti dal Piano del Traffico del 2003. Non esiste ancora, per questi provvedimenti, una normativa adeguata e consolidata e soprattutto manca una cultura, una sensibilità collettiva sulla pianificazione del traffico legata all’ambiente per cui a volte i cittadini interpretano come limitazioni della libertà personale gli interventi programmati per rendere più sicura la circolazione e migliore la vita dei quartieri. Mentre Milano e Brescia puntano sulle isole ambientali, Roma si concentra sui piani particolareggiati nei quartieri per rendere il traffico più fluido e sicuro e Genova sui “Centri integrati di via “. Se diversa è la “ricetta” città per città, analoga, sostanzialmente, appare la logica che ispira la programmazione dei vari interventi. In tutte le città, infine, si pone il problema di costruire il consenso sui provvedimenti. “Nella pianificazione del traffico - ha concluso Goggi, ribadendo il no del Comune alla chiusura del centro storico - deve prevalere l’approccio scientifico, non quello ideologico. Con un’attenzione particolare ai bisogni del cittadino”.  
   
   
FRANCIA E GIAPPONE IN DISACCORDO SULL'ESITO DELL'INCONTRO SUL REATTORE ITER  
 
Bruxelles, 11 maggio 2005 - I colloqui sul futuro sito di Iter, il reattore sperimentale termonucleare internazionale, hanno assunto toni accesi a seguito della dichiarazione del ministro francese della Ricerca secondo cui era stato raggiunto un accordo. Il Giappone ha immediatamente smentito l'affermazione e ha fatto sapere che stava prendendo in considerazione una protesta diplomatica in merito. Il 5 maggio, in una dichiarazione, il ministro francese François D'aubert ha descritto l'intesa come un "accordo tecnico", che sarebbe stato raggiunto nel corso di una riunione a Ginevra fra il capo della Dg Ricerca della Commissione Achilleas Mitsos e il suo omologo giapponese Tesuhisa Shirakawa. Il compromesso avrebbe chiarito le "modalità di cooperazione" fra il paese ospitante e il paese non ospitante. Nella dichiarazione francese si legge che l'accordo sarà ratificato durante una conferenza ministeriale prima della fine di giugno. "Questo accordo ponderato potrebbe spingere il Giappone a decidere di non essere il paese ospitante del reattore. Se fosse effettivamente così, la Francia accoglierà il reattore Iter a Cadarache, alla foce del Rodano. Siamo prossimi ad una conclusione!". Il Giappone, tuttavia, ha una visione diversa dell'esito dell'incontro di Ginevra. "Non è stata raggiunta una decisione sul sito di costruzione", ha rivelato il 6 maggio ai cronisti Toichi Sakata, Direttore generale dell'Ufficio per la ricerca e lo sviluppo del ministero dell'Istruzione, della Cultura, degli Sport, della Scienza e della Tecnologia. Il signor Sakata ha aggiunto, secondo quanto riferisce il Japan Times: "Non abbiamo mai presentato proposte che potessero far supporre la nostra intenzione di rinunciare". Ha inoltre affermato che il Giappone rimane vincolato alla propria offerta di ospitare il reattore a Rokkasho. La fase di costruzione del progetto Iter ha attraversato un periodo di stallo a causa di una divisione fra i paesi partecipanti in merito al sito del reattore. Mentre Unione Europea, Russia e Cina vorrebbero che il reattore fosse costruito a Cadarache, in Francia, Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud preferiscono Rokkasho, in Giappone. Http://www.iter.org  
   
   
IL SOLE "INQUINANTE" IL FENOMENO AVVIENE ANCHE IN AREE INQUINATE: I RICERCATORI DELL’ISAC-CNR LO HANNO STUDIATO IN VAL PADANA  
 
 Roma, 11 maggio 2005 - Anche il sole ha la sua parte nell’inquinare l’aria. Le polveri fini, causa di inquinamento atmosferico e dannose per la salute dell’uomo, non sono infatti dovute soltanto alle attività antropiche di immissione diretta, ma sono anche il risultato del processo - attivato dalla radiazione solare - di trasformazione delle sostanze dalla fase gassosa a quella solida. Tale sorgente di formazione di nuove particelle - “nucleazione”- era finora stata ritenuta significativa solo in aree remote del pianeta, non in aree inquinate dove è particolarmente attiva nel periodo primaverile. E’ quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (Isac) del Cnr di Bologna, in collaborazione con i colleghi dell’Università finlandese di Kuopio, del Research Centre Karlsruhe di Garmisch e del Ford Research Centre Aachen (Germania), e pubblicato sulla prestigiosa rivista “Geophysical Research Letters”. Lo studio è stato finanziato dal progetto Europeo Quest del V Programma Quadro. “Abbiamo studiato per oltre due anni – spiega Maria Cristina Facchini, ricercatrice dell’Isac-cnr– il contributo del processo di nucleazione alla formazione di polveri fini in Val Padana, una regione densamente popolata, ad elevato sviluppo industriale e caratterizzata da elevati livelli di inquinamento atmosferico”. Misure al suolo e con un aereo ultraleggero, a diverse quote, hanno permesso di determinare la distribuzione dimensionale e la notevole velocità di crescita, in numero e dimensione, delle nuove particelle. “I risultati ottenuti hanno dimostrato che il processo di formazione di particelle fini da precursori gassosi, attivato dalla radiazione solare, ha un ruolo importante nella produzione in atmosfera di ‘particolato’ fine, soprattutto nella stagione primaverile, ma in generale in tutto il periodo compreso fra la primavera e l’autunno, periodo in cui la radiazione solare è intensa” – spiega la ricercatrice. Secondo lo studio, le forti interconnessioni tra inquinanti gassosi e particolato fine mettono in evidenza come le problematiche dell’inquinamento atmosferico nelle aree urbane vadano trattate come un unicum non facilmente separabile. “Spegnere” le sorgenti di immissione diretta di particelle fini può non essere sufficiente.  
   
   
APPUNTAMENTO A ROMA PER CONOSCERE I RISULTATI DEL NIMBY FORUM 2004/2005 E DARE IL VIA ALLA NUOVA EDIZIONE  
 
Roma, 10 maggio 2005 - Il 6 luglio a Roma i risultati della prima edizione del Nimby Forum: nell’ambito di un convegno, autorità, associazioni e imprese si confronteranno sugli esiti dell’osservatorio e faranno il punto sul tema dei conflitti ambientali, dello sviluppo sostenibile e dei costi della mancata adozione di adeguati strumenti di dialogo con il territorio. “La comunicazione, la negoziazione e il consenso territoriale come fattori strategici nella realizzazione di impianti industriali e grandi opere civili per lo sviluppo del Paese” è il titolo dell’evento. Sul palco dei relatori, che dialogheranno apertamente su questi temi di fronte al pubblico, con la formula del talk show, sono stati invitati i massimi rappresentanti delle organizzazioni che nel corso dell’anno hanno contribuito allo sviluppo della ricerca. Tra cui, Altero Matteoli, Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, Direttore per la ricerca ambientale e lo sviluppo del Ministero dell’Ambiente, Roberto Della Seta, Presidente Legambiente, Fulco Pratesi, Presidente del Wwf Italia, Giordano Serena, Presidente di Assoelettrica, Umberto Quadrino, Presidente di Edison, Luigi Roth, Presidente Fondazione Fiera Milano, Giuliano Zuccoli, Presidente Aem Milano, Carlo Andrea Bollino, Presidente Grtn, Mauro Miccio, Presidente Roma Eur, Leonardo Domenici, Presidente Anci, Alvaro Quiralte Abellò, Amministratore Delegato di Endesa Italia, Piersergio Attisani, Presidente Amsa Milano, Federico Falck, Presidente Actelios Falck, Mario Orfeo, Direttore de Il Mattino, Antonio Savini Nicci, Amministratore Delegato Tav. A moderare il dibattito ci sarà Giovanni Floris, il giornalista Rai conduttore di Ballarò, uno che di contradditori se ne intende. Il convegno presenterà i risultati conclusivi del progetto di ricerca sul tema dei processi decisionali inclusivi e della progettazione partecipata. L’attenzione sarà focalizzata sulla questione della programmazione e dello sviluppo delle grandi infrastrutture, in un’ottica di consenso e sostenibilità, e sull’analisi dei risvolti economici indotti dal fenomeno della contestazione. Ad oggi, l’Osservatorio Media del Nimby Forum ha analizzato più di 2.500 articoli di stampa, usciti tra il giugno 2004 e maggio 2005, rilevando sistematicamente circa 25 indicatori per ogni articolo pubblicato e realizzando un’analisi statistica qualitativa e quantitativa dell’intera rassegna stampa ed ha sviluppato una banca dati per il monitoraggio di 241 impianti (tra impianti per la produzione di energia, per il trattamento dei rifiuti e infrastrutture), Per maggiori informazioni, per partecipare al convegno, per conoscere i dettagli organizzativi: info@nimbyforum.Net  
   
   
NEL WEEK-END GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO “PORTE APERTE” AL CENTRO DI RICERCHE SISMOLOGICHE DALLA SIMULAZIONE ALLA REALTÀ: DOMENICA TERREMOTO IN DIRETTA  
 
Trieste, 11 maggio 2005 - Grande successo per la manifestazione “Porte aperte al Centro di Ricerche Sismologiche” che il Crs dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) ha organizzato a Udine per sabato 7 e domenica 8 maggio u.S. In occasione del 29° anniversario del terremoto del Friuli. Nel corso del week-end infatti sono stati oltre 400 i visitatori che presso la sede del Centro hanno potuto comprendere la dinamica dei terremoti, vedere da vicino le più sofisticate attrezzature usate per la sorveglianza sismica del territorio regionale e a conoscere i temi di ricerca più attuali nel campo della sismologia. Lungo un percorso articolato in tre postazioni, “L’orcolat”, “Reti da… terremoti” e “Front end”, i ricercatori hanno spiegato al pubblico intervenuto la sismogenesi dell'Italia nord-orientale e i numerosi programmi internazionali di monitoraggio sismico cui partecipa il Centro di Ricerche Sismologiche per una continua analisi e comprensione della geodinamica in atto nella regione Fvg e nelle aree contigue. Verso le 14 di domenica, poi, i visitatori hanno potuto assistere dal vivo allo stato di allerta scattato tra gli operatori del Crs in seguito alla registrazione della scossa sismica di magnitudo 2.2 con epicentro nella zona di Arta. L’appuntamento udinese di sabato è stato solo un primo assaggio di quello che i visitatori possono aspettarsi dall’Open Day del 21 maggio prossimo, quando l’Ogs aprirà i suoi laboratori sul Carso triestino. Due i percorsi tematici previsti, con visite guidate dalle 10 alle 19 e un Baby Parking assistito per i bimbi dai 6 anni in su.  
   
   
LA OXFORD UNIVERSITY PRESS ANNUNCIA UN NUOVO PROGRAMMA A LIBERO ACCESSO  
 
Bruxelles, 11 maggio 2005 - Oxford Journals, appartenente al gruppo Oxford University Press, che pubblica di oltre 180 titoli scientifici e non, si appresta a sperimentare un nuovo programma a libero accesso basato sul sistema di pubblicazione "a spese dell'autore". A partire da luglio 2005, il programma "Oxford Open" consentirà, dietro versamento di una quota, agli autori degli studi che verranno accettati di rendere i loro contributi scientifici gratuitamente disponibili online, subito dopo la pubblicazione. Il costo per ciascun articolo varierà da 1.200 a 2.200 euro, ma è previsto uno sconto di quasi il 50 per cento per le istituzioni in possesso di abbonamento online, nonché per gli autori dei paesi in via di sviluppo. Inoltre, Oxford Journals ha fatto sapere che gli autori saranno autorizzati a mettere i loro articoli online su siti istituzionali o centralizzati un anno dopo la prima pubblicazione su carta. "Oxford Open è la logica prosecuzione degli attuali esperimenti di libero accesso, e ci permetterà di raccogliere preziose informazioni di prima mano sulla domanda di libero accesso da parte degli autori, trasversalmente a una vasta gamma di argomenti", ha dichiarato Martin Richardson, direttore di Oxford Journals'. "Il programma offre inoltre ai finanziatori della ricerca la possibilità di scegliere con che tempi rendere gratuitamente disponibili online i risultati della ricerca da loro finanziata, senza peraltro compromettere gli attuali modelli economici rappresentati da riviste di alta qualità, oggetto di valutazione tra pari", ha aggiunto. I titoli pubblicati da Oxford Journals trattano un'ampia gamma di tematiche, e i due terzi sono editi in collaborazione con associazioni di specialisti e altre organizzazioni internazionali. Il gruppo Oxford Journals comprende alcuni dei titoli più prestigiosi del mondo, quali il Nucleic Acids Research, il Journal of the National Cancer Institute (Jnci), e l'European Heart Journal. Http://www3.oup.co.uk/jnls/