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GIOVEDì

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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Luglio 2005
Web alimentazione e benessere
INVITO TEMATICO NELL'AREA "QUALITÀ E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI" - PROGETTI INTEGRATI E RETI DI ECCELLENZA  
 
La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte nell'area "Qualità e sicurezza dei prodotti alimentari", nell'ambito dell'omonima priorità tematica del sesto programma quadro. Si tratta di una delle aree comprese nel programma specifico "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca". L'invito riguarda quei progetti che utilizzano i nuovi strumenti del 6Pq: progetti integrati (Ip) e reti di eccellenza (Noe). I settori oggetto dell'invito sono: intera catena alimentare; epidemiologia delle malattie e delle allergie legate allalimentazione; impatto dell'alimentazione sulla salute; procedure di tracciabilità lungo l'intera catena di produzione; metodi di analisi, individuazione e controllo; metodi di produzione e tecnologie più sicuri e rispettosi dell'ambiente e alimenti più sani; rischi per la salute dovuti a fattori ambientali. Bilancio totale indicativo del presente invito: 83 milioni di euro. Il testo dell'invito è disponibile al seguente indirizzo web: http://fp6.Cordis.lu/fp6/call_details.cfm?call_id=215  
   
   
LE CITTÀ DEL VINO PER UNA FINANZIARIA CHE NON TAGLI LE RISORSE - AGLI ENTI LOCALI - LETTERA AL MINISTRO ALEMANNO SUL DPEF 2006  
 
Nei 550 Comuni associati sarà votato un ordine del giorno per chiedere al governo di riconsiderare la manovra annunciata. Lettera al Ministro delle Politiche Agricole, Gianni Alemanno. On. Ministro Alemanno, il Governo sta per varare il Dpef 2006, il documento di programmazione economica e finanziaria che prevede nuovi tagli nei confronti degli Enti Locali. Saranno i Comuni a soffrirne maggiormente. Ancora una volta i problemi finanziari dello Stato vengono fatti pagare alle comunità locali; il Dpef 2006, se attuato, comporterà inevitabili tagli alle spese sociali e ai servizi per i cittadini, nonché minor sostegno alle attività delle imprese, con un ulteriore abbassamento del livello della qualità della vita per noi tutti. L’associazione nazionale Città del Vino, che riunisce circa 550 Comuni italiani, rappresentanti l’eccellenza vitivinicola del nostro Paese, esprime una forte preoccupazione per il provvedimento governativo, perché penalizzante delle realtà locali, ed in particolare di quei Comuni a forte vocazione rurale che hanno, invece, nella qualità del loro territorio e dei prodotti il valore aggiunto da tutelare e promuovere; un valore che, se il Dpef sarà attuato così come previsto, sarà ulteriormente mortificato. Per questo motivo abbiamo approntato un Ordine del Giorno che sarà messo in approvazione presso tutti i Comuni associati, con il quale richiediamo al Governo di riconsiderare la manovra annunciata e di individuare, pur nella necessità di operare con rigore, nuovi settori di intervento e di risparmio che non siano, come sempre, i bilanci degli Enti Locali e, di conseguenza, la qualità dei servizi indispensabili per i cittadini.  
   
   
COLLI ORIENTALI: MENO BUROCRAZIA E PIÙ TUTELA PER I VITICOLTORI  
 
Per il Consorzio Colli Orientali del Friuli è tempo di pianificazione delle attività future, dopo l’elezione del nuovo direttivo e del neo-presidente, Pierluigi Comelli. La nuova gestione, infatti, pur inserendosi nella linea di continuità operativa instaurata negli anni scorsi, pone tra i suoi obiettivi in questo momento non solo la tutela della denominazione, ma soprattutto la dignità del lavoro dei viticoltori associati. Le prime indicazioni vengono dalla costituzione di una commissione composta dal vice presidente Germano Zorzettig, da Paolo Durì e Giampaolo Cudicio che si occuperà della divulgazione dei problemi di carattere burocratico, fiscale e legislativo, nell’ottica di rendere meno pesanti gli adempimenti per i vignaioli associati. Il gruppo, volutamente ristretto, potrà essere allargato in futuro ad altri consiglieri per usufruire del loro contributo in una migliore gestione delle pratiche. Tra le prime tematiche da affrontare, emerge un problema antico, ma che si ripresenta puntuale ogni anno: la difficoltà di reperimento e remunerazione della manodopera occasionale per il periodo della vendemmia manuale. Tra poco più di 60 giorni – precisa l’ente consortile – partiranno le vendemmie e si ripresenteranno gli ostacoli burocratici di sempre e le insufficienze di organico tra i filari. Da anni si cerca di ottenere una sburocratizzazione per quanto riguarda la partecipazione di manodopera occasionale alle vendemmie, soprattutto per agevolare l’uso di categorie particolari quali gli studenti o i pensionati. Per questo il Consorzio vorrebbe organizzare un incontro con gli organismi sindacali e le associazioni preposte, per concertare insieme come attivarsi e disciplinare questa attività in maniera più rispettosa del lavoro sia della manodopera sia dei viticoltori. Maggior rispetto nei confronti dei viticoltori viene richiesto anche per un altro tema legato alle prestazioni viniche: l’obbligatorietà della consegna delle vinacce. Attualmente la bassa remunerazione di questo prodotto penalizza i viticoltori, in particolare quelli che fanno viticoltura di qualità, come le aziende dei Colli Orientali, che consegnano alla distillazione vinacce ricche di succhi e quindi più pregiate, ottenute con un metodo di spremitura soffice. Un surplus di qualità, ribadisce il Consorzio, che non viene adeguatamente riconosciuto. Altro nodo da risolvere, secondo l’ente consortile, è quello inerente le pratiche burocratiche regolate da una legge risalente agli anni ’30 (quella che istituiva il Marchio Nazionale Esportazione Vini) che rende decisamente gravoso l’iter per l’export nel Nord America. «Queste procedure si rifanno a leggi pensate per un contesto di molti anni fa e vanno riviste – spiega il direttore Mariano Paladin -. Il gruppo di lavoro si attiverà per instaurare una più stretta collaborazione con la Camera di Commercio e per trovare una strada che porti possibilmente a uno snellimento delle procedure». Da alcuni mesi il Consorzio Colli Orientali ha inoltre rafforzato e sviluppato l’assistenza tecnica agli associati, creando un’équipe che conta, oltre al direttore Paladin, gli enologi Anna Maria Visintin, Giovanni Bigot e Ramon Persello.  
   
   
CONSORZIO DI SOAVE IL PRIMO CONSORZIO DI TUTELA ITALIANO CON CERTIFICAZIONE AMBIENTALE  
 
Promosso a pieni voti il Sistema di Gestione Ambientale (Sga) del Consorzio Tutela Vini di Soave e Recioto di Soave. La certificazione del Sga di Casa del Vino segue quella del Sistema di Gestione per la Qualità (secondo la norma Uni En Iso 9001) ottenuta nel 2002 e riconfermata lo scorso anno. Csqa, l’ente di certificazione accreditato da Sincert, ha riconosciuto conforme il Sga del Consorzio alla norma Uni En Iso 14001:2004, norma “che specifica i requisiti da rispettare per attuare una politica e stabilire dei programmi ambientali, tenendo conto delle prescrizioni legislative e gestendo gli aspetti ambientali connessi alle proprie attività, al fine di ridurne gli impatti”. Al centro dell’attenzione dei valutatori sono finiti la sede consortile, la Casa del Vino, e le attività di servizio svolte dagli operatori nei confronti dei soci. Due quindi gli ambiti operativi della gestione attuata dal Consorzio, quello, più contenuto, legato agli aspetti ambientali “diretti” della struttura Casa del Vino e quello, ad impatto più significativo, connesso all’influenza positiva che il Consorzio può esercitare sull’ambiente “indirettamente”, vale a dire attraverso: la formazione e l’aggiornamento dei tecnici e dei soci, la raccolta dei dati meteo e la valutazione degli stessi per la pianificazione dei trattamenti antiparassitari con la stesura e diffusione del bollettino agro-meteo, l’invio di informative, l’assistenza tecnica alle aziende viticole. L’elenco degli aspetti ambientali, secondo questo punto di vista, è vastissimo, si riportano di seguito solo alcuni dei fattori ambientali sui quali il Consorzio può esercitare una forma di influenza attraverso l’erogazione del servizio agro-tecnico: contaminazioni del suolo e del sottosuolo ed emissioni in atmosfera, che possono essere contenute e sorvegliate agendo su attività quali: la gestione dei residui organici, il deposito di prodotti chimici e la gestione di eventuali sversamenti, le modalità di utilizzo di fertilizzanti e prodotti antiparassitari, la gestione scorretta, il deposito e lo smaltimento dei rifiuti prodotti; e ancora: dilavamento di sostanze chimiche come conseguenza di non corrette lavorazioni colturali del terreno, consumo idrico per ricorso eccessivo all’irrigazione. Le aziende test, per la valutazione dell’azione del Sistema di Gestione implementato dal Consorzio sulle aziende viticole della Denominazione, hanno proposto volontariamente la propria adesione al progetto. “L’obiettivo dal quale ha preso le mosse il progetto del Consorzio è stato il miglioramento dell’economia complessiva del territorio attraverso la definizione di requisiti ambientali condivisi dalle aziende aderenti. Il nostro progetto”, spiega Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio del Soave, “vuole essere lo strumento attraverso il quale garantire il presidio di parametri igienico-sanitari, della qualità, della produzione, della salvaguardia dell’ambiente e delle tradizioni alimentari che possa diventare un forte e condiviso elemento di difendibilità. Il progetto è e dovrà continuare ad essere, il protagonista anche della comunicazione dell’azione del consorzio”.  
   
   
OOES: IL PROGRAMMA DI PROMOZIONE DELL’OLIO DI OLIVA – UN SEMINARIO PRESSO L’ACADEMIA BARILLA DI PARMA  
 
La prima edizione - si svolgerà dal 14 al 16 settembre 2005- presso i locali del Barilla Center a Parma. Un Workshop internazionale per favorire il confronto e lo scambio di idee tra gli Operatori europei della filiera dell’olio di oliva - tre giorni per confrontarsi, informarsi e formarsi Olive Oil European Style (Ooes) è un programma di promozione dell’olio di oliva rivolto al mercato europeo e, in particolare, a quei Paesi di nuova adesione Ue tradizionalmente non consumatori di questo importante ingrediente della cucina mediterranea. La strategia di comunicazione di Ooes si basa sulla realtà unitaria e irriproducibile della produzione europea dell’olio di oliva: per conoscenza, tradizione, qualità, territorio, paesaggio, storia e cultura. Promosso dall’Istituto per la valorizzazione dell’olio di oliva (Ivoli), con il patrocinio della Federazione Nazionale del Commercio Oleario, il programma Ooes ha come obiettivo l’approfondimento della conoscenza dei consumatori europei sulle caratteristiche peculiari dell’olio di oliva, al fine di incrementarne i consumi. “Il presente e il futuro dell’olio di oliva europeo” è il titolo di un programma di tre giorni nella capitale della Food Valley – Parma – in cui gli Operatori europei della filiera dell’olio di oliva potranno: confrontarsi - attraverso due Forum incentrati su temi di grande attualità e dibattuti al più alto livello istituzionale e scientifico, informarsi - mediante quattro tavole rotonde di approfondimento a cui parteciperanno leader delle differenti discipline e campi di attività, formarsi - attraverso otto Seminari tematici rivolti ai titolari e ai tecnici delle imprese: tecnica e tecnologia, ricerca e innovazione, finanza, normativa, networking – aree opportunamente attrezzate e personalizzate - per esporre prodotti, incontrare clienti, fornitori, sia che operino a valle o a monte della filiera. Le tavole rotonde verteranno sui temi più dibattuti del momento alla presenza dei massimi esperti del settore: “Nuovi Paesi e nuovi canali di distribuzione” a cui parteciperanno il dr Gianluigi Zenti, Direttore Generale Academia Barilla e Gomez Moya presidente delle imprese esportatrici spagnole; “Il sistema cooperativo europeo”, moderata da Eduardo Baamonte, Presidente Confederazione Generale Cooperazione Europea della Ue; ”Futures & Options nel mercato dell’olio di oliva”, moderata da Elio Pagnotta esperto de Il Sole 24 ore; “Percepire l’olio di oliva, oltre il prodotto: comunicare un insieme complesso”, moderata da Stefano Girotti, Raisat Gambero Rosso. I seminari prenderanno in esame gli aspetti più tecnici, ad esempio “Il ruolo della tecnologia nella trasformazione per la qualità dell’olio di oliva”, relatore prof. Paolo Fantozzi, Ordinario presso l’ateneo di Perugia, o “L’evoluzione del packaging; verso un nuovo ruolo nei rapporti tra industria, Gdo e consumatori”, relatore Mario Mancini, uno dei massimi esperti del settore o analizzeranno tematiche nuove, quali “L’olio di oliva prodotto globale”, relatore Anadela Serra Visconti che illustrerà l’utilizzo nutrizionale e cosmetico dell’olio, praticato già nell’antichità. I due Forum saranno incentrati su: “L’olio di oliva come stile di vita”, che sarà condotto da K. Dun Gifford dell’Oldway preservation di Boston, mentre “L’olio di oliva è una tipicità e una diversità europea. Gli scenari moderni del consumo” vedrà confrontarsi rappresentanti di diverse Istituzioni nazionali e internazionali con importanti imprenditori tra cui Paolo Barilla e Piero Antinori.  
   
   
DRINKTEC 2005: DI PRIMATO IN PRIMATO. PIÙ ESPOSITORI, PIÙ SUPERFICIE FIERISTICA, ANCORA PIÙ INTERNAZIONALE  
 
Drinktec 2005 si sta muovendo, in tutti i sensi, sulla strada dei primati. Al principale salone mondiale dedicato alle tecnologie delle bevande e del liquid food parteciperanno oltre 1.400 espositori, vale a dire circa il 10% in più rispetto a quattro anni fa. Con una superficie espositiva lorda di 136.000 m² drinktec 2005 sarà la più grande edizione del Salone mai realizzata a Monaco di Baviera. Anche per quanto riguarda il grado di internazionalizzazione l’evento principe del settore stabilisce nuovi standard. Quest’anno, infatti, si prevede che la quota di case espositrici straniere passerà dal 45 al 50%. Gli espositori vengono da ben 52 Paesi, anche questo è un nuovo primato. Per la prima volta, inoltre, i visitatori possono ordinare rapidamente e velocemente online i loro biglietti d’ingresso. Il 30% di nuovi espositori. Quasi un espositore su tre parteciperà per la prima volta a drinktec. Aziende di Egitto, Bahrein, Iran, Lettonia, Lussemburgo, Nigeria ed Emirati Arabi Uniti festeggeranno la loro prima presenza in assoluto a drinktec. L’elevata quota di nuovi espositori si spiega con l’ampliamento dell’offerta del Salone. Oltre alle più recenti tecnologie per la produzione, il riempimento, il confezionamento e la distribuzione di bevande di tutti i tipi, il forum mondiale del settore contempla fra le sue proposte anche il segmento dei generi alimentari liquidi. Tecniche di processo che coinvolgono tutti i settori, come sarà illustrato a drinktec 2005, coprono non solo l’intera gamma delle bevande, ma offrono anche soluzioni per prodotti latticini liquidi fino ad aceto, olio, senape, ketchup e salse. Anche per i produttori industriali di vino, spumanti e superalcolici drinktec 2005 ha in serbo collaudate tecnologie all’altezza dei tempi. Effetto calamita per i visitatori da tutto il mondo. Drinktec 2005 esercita una grande forza di attrazione su visitatori e espositori di tutto il mondo. Al Salone sono attesi oltre 80.000 visitatori da più di 130 Paesi, tra cui presidenti, direttori e manager di primo livello di tutte le principali aziende produttrici di bevande, nonché numerose delegazioni ufficiali. Tra gli espositori stranieri sono particolarmente rappresentati gli operatori di Austria, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna e Svizzera, nonché da Oltreoceano Cina, Giappone e Usa. Aziende espositrici di India, Francia e Svizzera presenteranno la loro offerta per la prima volta in grandi stand dedicati ai loro rispettivi Paesi. Il programma collaterale si presenta particolarmente ricco e attraente. Anche il programma collaterale di drinktec 2005 vanta quest’anno un record di appuntamento e attrazioni. Eventi chiave sono gli interventi gratuiti nei forum dei padiglioni A2 e B2. 35 noti esperti di istituti di ricerca internazionali affronteranno in queste cornici attuali questioni riguardanti tutti i settori dell’industria delle bevande e discuteranno con il pubblico. Un altro appuntamento importante in cartellone è il congresso mondiale dedicato al Pet che accompagna la mostra speciale del Petpoint nel padiglione A6. Sia gli interventi nei forum che il Congresso saranno tradotti simultaneamente in tedesco e inglese. Informazioni più dettagliate sul programma collaterale sono disponibili sul sito Internet www.Drinktec.de/forums. Per la prima volta registrazione online. Chi desidera risparmiare tempo e denaro, potrà ordinare per la prima volta online il suo biglietto d’ingresso per drinktec 2005. Sul sito www.Drinktec.de/registration è possibile acquistare rapidamente e comodamente biglietti d’ingresso o registrare biglietti invito. I biglietti ordinati per Internet godono di una riduzione del 10% e vengono inviati per posta. A questo si aggiunge un altro piacevole vantaggio: chi arriva a Monaco già in possesso di un biglietto d’ingresso per il Salone, può viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici fino al Centro Fieristico. Infine, tutti i partecipanti al Salone che si saranno registrati online, parteciperanno automaticamente ad un gioco a premi. I fortunati vincitori potranno pernottare gratuitamente, durante il Salone, in un hotel a 5 o 4 stelle. Drinktec è il salone mondiale della tecnologia delle bevande e del liquid food e quindi la principale manifestazione fieristica di tutto il settore. Ogni quattro anni tutti i noti fornitori incontrano in questa cornice tutti i grandi produttori ed operatori commerciali di bevande e liquid food. Nel settore drinktec è considerato il trampolino di lancio delle novità mondiali. Il ruolo di leadership internazionale fra le manifestazioni fieristiche del settore viene attribuito a drinktec anche per la riuscita rappresentazione dell’intera catena di processo nei suoi padiglioni. I produttori presentano le ultime tecnologie per la produzione, riempimento e confezione di bevande di ogni genere, nonché di liquid food. Una caratteristica distintiva di drinktec è che per il Salone vengono montati con grande impegno impianti, sistemi e macchinari che poi vengono mostrati in funzione. Una tale realizzazione è possibile unicamente a drinktec. La cadenza quadriennale dell’evento fieristico riflette da un lato l’esigenza innovativa dell’industria delle bevande e, dall’altro, il ciclo delle innovazioni dell’industria dell’attrezzatura e della fornitura. All’appuntamento con drinktec 2005, che avrà luogo da lunedì 12 a sabato 17 settembre 2005 presso l’area del nuovo Centro Fieristico di Monaco di Baviera, parteciperanno circa 1.400 espositori di 50 Paesi e quasi 80.000 visitatori di oltre 130 nazioni.  
   
   
CONVEGNO IL PROSECCO DOC DI CONEGLIANO E VALDOBBIADENE: IDENTIKIT DI UNO SPUMANTE…INIMITABILE.  
 
Il convegno che si terrà il 2 agosto all’Hotel Ancora di Cortina, inserito nella due giorni di incontri e degustazioni dedicate da Cortina al Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, intende tracciare un identikit completo di uno spumante che ha conosciuto negli ultimi anni una crescente affermazione nel mercato italiano e in quelli stranieri. Un successo che deve fare i conti però con l’imperativo di sottolineare e marcare, in modo netto ed inequivocabile, le peculiarità e le caratteristiche uniche che lo distinguono dai molteplici “Prosecco” generici che affollano il panorama enologico italiano ed estero. Il compito di spiegare perché il Prosecco Doc di Conegliano e Valdobbiadene è un vino unico e quindi inimitabile, se non nel nome del vitigno “Prosecco”, sarà affidato, a Franco Adami, Presidente del Consorzio di Tutela del Prosecco Doc Conegliano Valdobbbiadene, Floriano Curto, Presidente della Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, Diego Tomasi, Ricercatore dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano, Vanni Cornero, giornalista de “La Stampa”, con funzione di coordinatore. I temi trattati porranno l’accento sulle avvertenze e conoscenze che il consumatore dovrà avere per scegliere con consapevolezza, attraverso un’indagine a 360 gradi sugli aspetti viticoli, tecnici, produttivi, storici, culturali, paesaggistici, climatici che rendono il Prosecco coltivato sulle colline tra Valdobbiadene e Conegliano, un prodotto fortemente radicato nel territorio, dai decisi tratti distintivi e quindi non riproducibile ed imitabili altrove. Altamarca@altamarca.it  
   
   
OLTREVINI 2005 È …. CROATINA&CO. A CASTEGGIO DAL 30 AGOSTO AL 4 SETTEMBRE  
 
Si chiamerà “Croatina&co.” e racconterà la Croatina nelle sue varie declinazioni con un “viaggio – proposta” attraverso 20 aziende dell’Oltrepo. Fra le novità dell’edizione 2005 di Oltrevini (30 agosto – 4 settembre), un posto di rilievo sarà infatti occupato nel Padiglione Vini dal Consorzio Tutela Vini Oltrepo. Il maxi stand del Consorzio (250 mq) ospiterà infatti un’area di promozione con 20 stand aziendali, una carrellata interamente dedicata alla Croatina di cui Bonarda Style è protagonista. La scelta della Croatina dà il via a una programmazione pluriennale: ogni anno, il Consorzio porrà sotto i riflettori di Oltrevini un’uva del territorio, iniziando con l’autoctona per eccellenza, la Croatina. L’edizione 2005 è da ritenersi, in quanto a numero delle aziende presenti nello stand consortile, un test – pilota: dal successo dell’iniziativa dipenderà l’ampliamento della formula e potrebbe aumentare il numero degli stand dedicati alle aziende. Stand di non grandi dimensioni ma arredati con tutto quanto serve a supportare l’immagine e la proposta del vino, dall’allestimento elegante e funzionale alla disponibilità di bicchieri. Tra le novità di Oltrevini 2005, infatti, è stata anche prevista dagli organizzatori la distribuzione di bicchieri nello spazio consortile, il loro lavaggio e il ricambio ad opera di apposito personale. Le 20 aziende di “Croatina&co.” avranno quindi il vantaggio di un servizio in linea con le più funzionali fiere del vino. Nell’area di promozione si svolgerà l’accoglienza degli ospiti e saranno illustrate ai visitatori le attività Bonarda Style, sia quelle già realizzate sia quelle in progetto. Il Consorzio sarà presente a Oltrevini anche con uno spazio dedicato al progetto Caveau d’Oltrepo. I vini che meglio rappresentano il territorio e destinati ad entrare nello “scrigno” della migliore produzione proposti in degustazione.  
   
   
L’AZIENDA AGRICOLA RICCI CURBASTRO PARTECIPA ALLA SESTA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL FRANCIACORTA, UN APPUNTAMENTO ORGANIZZATO DAL CONSORZIO PER LA TUTELA DEL FRANCIACORTA  
 
L’intenso fine settimana dal 17 al 19 settembre vedrà riuniti i singoli produttori all’interno della maestosa Abbazia Olivetana di Rodengo Saiano, splendido esempio architettonico religioso, nonché interessanti eventi ambientati nelle singole realtà vitivinicole. A Capriolo (Bs), presso l’Azienda Agricola Ricci Curbastro, sabato 17 i cancelli saranno aperti per le visite guidate alle quattro sale del Museo Agricolo e del Vino che custodiscono migliaia di attrezzi agricoli testimoni del passato, nonché alle Cantine per conoscere i processi di produzione dei Franciacorta Docg ed infine degustare un calice di bollicine con i suoi produttori. Domenica 18 il programma si farà più intenso con diversi eventi studiati per coinvolgere i grandi ed al tempo stesso i più piccini. In questa giornata infatti i cortili di Villa Evelina si animeranno a festa. Ai visitatori basterà varcare il cancello per girare poi alla scoperta delle migliaia di curiosi oggetti legati alla cultura contadina, accompagnati nelle spiegazioni da coloro che, con grande passione e dedizione li hanno scovati e qui esposti, scendendo poi quindici metri sotto terra per andare a vedere dove matura al fresco il Franciacorta. E poi ancora ai grandi sarà dedicata in mattinata una degustazione guidata da un enologo dei Franciacorta Docg qui abbinati alle ostriche francesi, presentate dal loro produttore. Ai più giovani Acinello proporrà nel pomeriggio la partecipazione ad un Laboratorio di degustazione studiato soltanto per loro. Il tutto in un clima di grande tranquillità, come quando al tramonto ci si riuniva nelle aie in campagna per scambiare due chiacchiere e condividere con gli altri le esperienze della giornata. Aperitivo in Franciacorta: alle ore 11 degustazione guidata di 6 Franciacorta Docg: l’Extra Brut millesimato annate 2000 e 2001, il Brut annate 2000 Magnum e 2002 ed il Satèn, annate 2000 millesimato e 2002, qui presentati in abbinamento alle ostriche di Jean-francois Taris, piccolo produttore francese nelle regioni dell’Aquitania e della Normandia. Esse sono allevate direttamente in mare aperto. Il tutto si terrà alla presenza dei produttori così da poter meglio capire le caratteristiche organolettiche di questi prodotti d’eccellenza ed i loro possibili abbinamenti. Chi parteciperà all’Aperitivo usufruirà altresì della visita guidata alle Cantine ed al Museo Agricolo e del Vino. Acinello: alle ore 15,00 laboratorio di degustazione a cui sono invitati ad intervenire bambini e ragazzi dai 5 ai 15 anni. Qui impareranno ad assaporare e distinguere il latte fresco ed intero da quello scremato ed a lunga conservazione, una spremuta d’arancia da un’aranciata, iniziando ad imitare ed apprendere ciò che i loro genitori potranno provare contemporaneamente nel Banco d’Assaggio dei Franciacorta che si terrà in Abbazia Olivetana. Agrit@riccicurbastro.it  www.Riccicurbastro.it  consorzio@franciacorta.Net  www.Franciacorta.net  
   
   
AL SALONE DEL VINO ARRIVANO I TRE BICCHIERI - I VITIGNI AUTOCTONI PROTAGONISTI A TORINO  
 
Il Gambero Rosso ha scelto la quinta edizione del Salone del Vino (Torino, 27-30 ottobre) per premiare con i Tre bicchieri le migliori bottiglie d¹Italia. I vitigni autoctoni protagonisti della rassegna. Torna il Wine Show per gli enoappassionati e il workshop internazionale per la conquista di nuovi mercati. Sarà l¹appuntamento clou della ³stagione del vino², la notte dei Tre Bicchieri, e quest¹anno sarà ospitato dalla quinta edizione del Salone del Vino di Torino (27 - 30 ottobre) che diventa così l¹evento degli eventi: il Gambero Rosso ha scelto la rassegna del Lingotto per premiare i vini ai quali la Guida Gambero Rosso-slow Food attribuisce i ³mitici² tre bicchieri, il massimo riconoscimento di qualità assegnato dalla critica enologica. Questa scelta conferma che il Salone del Vino di Torino, in programma dal 27 al 30 ottobre al Lingotto e giunto alla sua quinta edizione, è diventato ormai l¹osservatorio privilegiato per valutare gli andamenti di mercato, il momento più alto di comunicazione per le bottiglie di qualità, il meeting point irrinunciabile per l¹enobusiness. Al centro della rassegna il cui programma completo è in via di definizione quest¹anno ci saranno tre momenti che possono essere così riassunti: il wine-life che riguarda lo stile di vita che si crea attorno al vino e che coinvolge direttamente gli enoappassionati da sempre ospiti privilegiati del Salone del Vino; il wine-business con la conferma del workshop internazionale che porterà a Torino i buyers più qualificati dei mercati esteri sia consolidati che emergenti; il wine-government che si tradurrà nel secondo Forum dedicato ai vitigni autoctoni e in un incontro di tutte le regioni per discutere dei vari aspetti della politica vitivinicola. Il Salone del Vino di Torino che quest¹anno è organizzato da Promotor International in partnership con la Regione Piemonte si connota come la rassegna più importante dedicata ai vitigni autoctoni e ai territori del vino. Ma è anche un decisivo punto d¹incontro dei produttori con il mercato a cominciare dagli enoppassionati per i quali viene riproposto il Wine Show, un evento progettato e creato proprio per consentire al pubblico di degustare la migliore produzione nazionale e per avere un rapporto diretto con i produttori. Dal Salone del Vino, come ha rilevato l¹indagine congiunturale svolta dall¹Osservatorio permanente del Salone del Vino il Centro Studi no profit di Promotor International sul settore enoico partirà anche una doppia offensiva: una commerciale e una di comunicazione. Il consumo del vino è infatti radicalmente mutato e il fattore prezzo è diventato, insieme alla riconoscibilità, il fattore decisivo per la vendita del vino. Per questo motivo puntare sugli autoctoni e organizzare il workshop internazionale sono i due elementi cardine della strategia commerciale del settore. Ma vi è anche l¹esigenza di rilanciare la comunicazione del vino e di lanciare una nuova strategia promozionale soprattutto sui mercati esteri per legare di più l¹immagine delle nostre bottiglie con quella dell¹Italian Style e del Made in Italy. Si parte dalla notte dei ³Tre Bicchieri² per arrivare al rapporto diretto produttore-consumatore passando attraverso una strategia promozionale che tende a interpretare la nuova piramide di consumo del vino e i nuovi gusti dei consumatori. E tutto questo accadrà dal 27 al 30 ottobre al Salone del Vino di Torino. Salone del vino 2005 - Lingotto Fiere 27 30 ottobre 2005. Organizzazione: Promotor International S.p.a. In collaborazione con Lingotto Fiere S.p.a.  
   
   
ANCHE LE CANTINE UMBRE “TERRE DE’ TRINCI” DI FOLIGNO E “COLLI PERUGINI” DI MARSCIANO NELLA GUIDA NAZIONALE “SAPER DIVINO” SUI VINI DELLE CANTINE COOPERATIVE DI FEDAGRI – CONFCOOPERATIVE  
 
Si è svolta nella splendida cornice di Villa Miani a Roma la presentazione della Guida dei Vini Cooperativi di Fedagri-confcooperative “Saper diVino”. La Guida-inserto è il terzo appuntamento annuale che Fedagri ha voluto rinnovare in collaborazione con la rivista del “Gambero Rosso” e succede ai precedenti fortunati inserti realizzati rispettivamente sugli olii e sui formaggi cooperativi. Ha aperto i lavori il Presidente nazionale di Fedagri–confcooperative, Cav. Paolo Bruni, evidenziando i numeri importanti del settore vitivinicolo di Fedagri sul territorio nazionale: 450 Cantine Sociali, 230.000 soci, una produzione pari al 40% della media annua nazionale e un fatturato complessivo che sfiora i 3 miliardi di Euro. “Nel panorama nazionale dei vini di qualità - ha detto Bruni - le Cantine Sociali aderenti a Fedagri producono e commercializzino tutte le 336 tipologie di vini a Denominazione di Origine italiani ad oggi riconosciuti, di cui 306 Doc e 30 Docg”. Sulla crisi che in questi anni si sta affacciando nel settore vitivinicolo italiano, evidenziata nel corso dell’iniziativa dal Presidente di Coop Italia Vincenzo Tassinari, si è invece soffermato il Presidente del settore vitivinicolo di Fedagri-confcooperative Luigi Pasetto mettendo in luce l’eccessiva frammentarietà delle strutture di settore. “La competizione contro primarie e colossali imprese intercontinentali, va affrontata con processi aggregativi sui quali Fedagri-confcooperative sta lavorando in diversi ambiti regionali, per non essere esclusi da un mercato ove si trovano sempre più presenti i nuovi produttori australiani, argentini, californiani”. “In Umbria – afferma il Presidente di Fedagri-umbria Luigi Minelli – in questi anni siamo riusciti ad elevare egregiamente la qualità delle nostre produzioni vitivinicole, ora bisogna saper affrontare e vincere le sfide del mercato. Questo lo possiamo fare prendendo opportunamente coscienza di dover lavorare sempre più in maniera integrata con progetti commerciali di ampio respiro strettamente legati al territorio e possibilmente di taglio regionale”. “La presenza della nostra Cantina nella Guida – ha detto Lodovico Mattoni presidente della Cantina “Terre de Trinci” di Foligno che ha aderito all’iniziativa al pari della Cantina “Colli Perugini” di Marsciano – non è sicuramente velleitaria al cospetto delle altre produzioni cooperative provenienti da Regioni di consumata tradizione. Le nostre eccellenti produzioni cooperative ricevono apprezzamenti nei contesti più prestigiosi, ed a fianco del rinomato Sagrantino di Montefalco, vanno via via affermandosi anche altre due nostre importanti produzioni Igt rosso e bianco: “Cajo” e “Luna”. I risultati della nostra passione li mettiamo molto volentieri sul tavolo di una rivista come il “Gambero Rosso” che da sempre è considerata l’autentico manuale del buon bere e del buon mangiare nazionale”. Estremamente significativa è stata anche la presenza nella guida della “Cantina Colli Perugini” di Marsciano in funzione del processo di restiling ed affinamento qualitativo dei prodotti avviato di recente da quella che è sicuramente una delle cooperative vitivinicole storiche della nostra regione.  
   
   
E' POSSIBILE CONIUGARE GOLA E LINEA ? L’INIZIATIVA DI VILLA MASSA, PRODUTTRICE DEL FAMOSO LIMONCELLO DI SORRENTO  
 
Stefano Massa, patron di Villa Massa, la casa produttrice del famoso limoncello di Sorrento, ha realizzato un incontro dalla splendida terrazza sul Golfo del Grand Hotel Excelsior Vittoria. “In questo luogo caro ad artisti, come Caruso e Lucio Dalla, abbiamo riunito 4 grandi chef maestri pasticceri e 4 barman di alcuni dei più prestigiosi alberghi tra Positano, Ischia, Napoli e Sorrento. Il tema ispiratore è stata una proposta nuova ed "in linea" per quest'estate già torrida.” ha dichiarato Stefano Massa. E alla domanda “E' possibile, dunque, coniugare silhouette e piaceri della vita, come un buon dolce o un rinfrescante cocktail?” è stato risposto con un messaggio di bien vivre all'insegna del bere consapevole e moderato che è stato raccolto dalle telecamere del Tg2 Costume & Società. Da tutt’Italia si potranno ammirare Salvatore De Riso, Giuseppe Manilia, Gennaro Volpe dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, insieme a Vincenzo Galano, chef dell’Excelsior Vittoria, che hanno creato per l’occasione dolci a cucchiaio, crostate a frutta, dessert a bicchiere, rivedute delizie al limone, tutte leccornie con calorie rigorosamente controllate. E, da parte loro barman del calibro di Salvatore Fusco e Maurizio Scott, sempre dell’Excelsior Vittoria, Francesco Buono del Regina Isabella d’Ischia, Francesco Reder dell’Excelsior di Napoli e Pietro Busetta del Sirenuse di Positano hanno proposto nuovi cocktail, utilizzando sovente i prodotti campani di eccellenza. Più proposte e tutte con ingredienti di qualità che senz’altro faranno tendenza in quest’estate infuocata.  
   
   
GRAPPA DAY I VALORI UNIVERSALI DEL DISTILLATO MADE IN ITALY NONA EDIZIONE AL TEATRO BOITO - GREVE IN CHIANTI (FI)  
 
La storia moderna della grappa si fa ogni due anni, con l'appuntamento più importante dedicato esclusivamente al distillato italiano per antonomasia. Il "Grappa Day", nella consueta cornice di Greve in Chianti, si ripete dal 1992, ad ogni biennio per organizzare e rendere pubblici i contributi e gli studi più aggiornati e attendibili sulla grappa, un prodotto che, con sempre maggiore convinzione, si presenta al mondo come ambasciatore della cultura alimentare italiana. Il “Grappa Day” 2005 sarà imperniato sulla divulgazione e sul commento dello studio di Nomisma su "grappa e mercato", la prima analisi ragionata e dettagliata sull'argomento. Un’analisi svolta in un momento particolarmente opportuno per il settore italiano della distillazione: un decisivo processo di metamorfosi che la porta a costituire un'autentica risorsa economica nell'ambito del sistema commerciale del Made in Italy, orientato sui mercati internazionali. Al teatro Boito di Greve in Chianti, il 17 settembre 2005, si svolgerà il “Grappa Day” secondo un programma culturale e di ospitalità consolidato: una parte scientifica/convegnistica, un appuntamento editoriale e un momento di approfondimento dei temi trattati. Un programma rivolto ai protagonisti del mondo della grappa e a chi intende il distillato come un vettore di valori culturali e sociali tipicamente italiani. L'evento sarà anche il podio per onorare quelle personalità che si sono particolarmente impegnate nella valorizzazione "a tutto tondo" della grappa e dei suoi valori. Il “Grappa Day” è stato pensato e realizzato, fin dalla sua prima edizione, dal “Centro Documentazione Grappa Luigi Bonollo” in collaborazione con le Distillerie Bonollo Spa che, in quasi cento anni di attività, hanno potuto attraversare, da protagoniste, tutte le fasi storiche della distillazione delle vinacce, della commercializzazione e della valorizzazione delle grappe e delle acquaviti.  
   
   
MPS TENIMENTI AGGIUNGE NUOVI ETTARI VITATI IN PIEMONTE - È NATO BRICCOTONDO, ARRIVA SUL MERCATO UN NUOVO BARBERA DOC  
 
Dopo quasi cinquant'anni Fontanafredda, azienda del gruppo Mps Tenimenti, ritorna ad investire nei vigneti, aggiungendo una nuova azienda alla propria struttura: si tratta di una Tenuta nel Monferrato alessandrino, una realtà aziendale di circa 22 ettari di superficie. Da questi vigneti impiantati a barbera, nasce "Briccotondo", un ottimo rosso piemontese a denominazione di origine con la vocazione da "best buy", di colore rosso rubino con riflessi granati di buona intensità, di profumo fruttato intenso con note floreali-speziate, di gusto morbido con tannini dolci e una buona acidità. In questo modo si aggiungeranno ai 62 ettari di vigneti di proprietà dell'azienda nei territori di Serralunga d'Alba, Barolo e Diano d'Alba, altri dieci ettari nel comune di Murisengo e che aumenteranno ancora nei prossimi anni. "Abbiamo presentato la prima produzione in vendita al Vinitaly - dice Roberto Vivarelli, Ad di Mps Tenimenti - e le quasi 100 mila bottiglie sono già state vendute, tutte sul mercato internazionale". "Un grande successo che consolida la leadership di Fontanafredda - dice Antonio Sclavi, Presidente del Gruppo - come produttrice di vini piemontesi di qualità, e che mira nei prossimi 4 anni a un’ulteriore espansione della superficie a vigneto". La collocazione geografica, la storia e l'attuale situazione produttiva dell'azienda, oltre che le previsioni di mercato nel medio-lungo periodo, hanno indicato alla dirigenza la necessità di poter disporre di un nuovo vino rosso, un vino proveniente da uve del Piemonte, purché disponibile in quantità sufficiente e tali da consentire la maggior stabilità possibile dei costi di produzione. Ma anche un vino che fosse a Denominazione di Origine Controllata, non avendo il Piemonte la possibilità di produrre vini ad Indicazione Geografica Tipica: con queste premesse, la scelta è caduta sulla denominazione “Piemonte Barbera”. "Si tratta di un vino piemontese di qualità destinato ad occupare il segmento dei "best buy" - commenta il direttore commerciale Roberto Bruno -, cioè a presidiare il segmento del vino maggiormente legato al consumo quotidiano, con un packaging accattivante e un prezzo giusto: un "every-day wine" da collocare in una fascia di mercato oggi ancora poco presidiata dalle aziende di prestigio". La sfida commerciale di Briccotondo mira dunque alla penetrazione del marchio in quella parte di mercato italiano interessato a un rosso piemontese con un ottimo rapporto qualità/prezzo, e ad aumentare la penetrazione nei diversi mercati esteri, nel tentativo di arginare la concorrenza dei paesi emergenti nel mercato del vino. "Dal punto di vista tecnico - spiega Danilo Drocco, wine-maker di Fontanafredda - il nuovo vino si presenta con note varietali ben caratterizzate e distinguibili, con una morbidezza ottimizzata da un sapiente uso della botte di legno".  
   
   
DALLA TENUTA COCCI GRIFONI BOLLICINE PICENE AL 100%: LO SPUMANTE OFFIDA PASSERINA DOC  
 
La Tenuta Cocci Grifoni di San Savino di Ripatransone - una delle espressioni più autentiche dell’enologica picena – conosciuta e apprezzata per il lavoro di riqualificazione del vitigno autoctono Offida – Doc dal 2001 con le varianti Passerina, Pecorino e Rosso – produce anche un ottimo Spumante Brut: l’Offida Passerina, ottenuto vinificando in purezza il frutto giallo del vitigno omonimo. L’intuizione enologica che in Italia le zone da spumante sono molte di più di quelle “classiche” sta diventando una felice realtà. La Doc ottenuta dall’Offida ha rappresentato un importante riconoscimento per i produttori che come Cocci Grifoni hanno creduto in un progetto globale di valorizzazione del territorio e della sue espressioni più radicate e rappresentative. Questa denominazione di origine controllata trae il nome da un antico borgo della provincia di Ascoli Piceno, diventato famoso per il suo storico carnevale. Questo progetto, nella cantina di Ripatransone, è passato attraverso differenti fasi di sperimentazione condotte sui cloni del vigneto a frutto giallo e il tempo ha premiato le scelte fatte e le intuizioni lungimiranti. L’ottimizzazione delle uve del vitigno Offida ha permesso, infatti, di ottenere differenti tipologie di vino in relazione alla finalità enologica che si intende perseguire. Una vendemmia anticipata delle uve ha consolidato la produzione di un’ottima base che adeguatamente lavorata – utilizzando il metodo Martinotti o Charmat - permette di ottenere lo Spumante Offida Passerina. Il periodo di raccolta avviene tra la prima e la seconda decade di settembre. Naturalmente per la produzione di questo vino vengono selezionati solo i grappoli migliori che sono raccolti manualmente. L’esame sensoriale, dello spumante Offida Passerina Brut, evidenzia un colore giallo paglierino tenue e brillante. La spuma nel calice sale copiosa e si presenta sottile con un aspetto cremoso. All’olfatto, presenta un profumo delicato e persistente di frutta fresca e fiori bianchi caratteristici della varietà viticola. Il gusto, secco con una delicata percezione amara, è fine, seppur intenso, e ripete le sensazioni olfattive con maggiore intensità e persistenza. Al palato, lo spumante risulta morbido e secco con stimoli freschi. Per la vinificazione, si esegue la diraspatura e pigiatura delle uve, effettuando immediatamente la pressatura soffice del pigiato, caratteristica della vinificazione in bianco. Il mosto ottenuto viene sottoposto a raffreddamento termico (10-12°C) per la defecazione statica a freddo e inviato, successivamente, in vasca per la fermentazione alcolica con l’ausilio di lieviti eco-tipici selezionati. A questo punto il vino viene spumantizzato secondo il metodo Charmat. Dal punto di vista degli abbinamenti, lo spumante Offida Passerina Doc si inserisce nella migliore tradizione dei vini bianchi italiani. È perfetto per aperitivi o antipasti a base di pesce e di prosciutto. Dà il meglio di sé, accompagnato da crudité di pesce e servito a tutto pasto con piatti a base di pesce dell’Adriatico. La temperatura ideale di servizio è di 8-10 °C. Il vigneto autoctono a futto giallo Passerina si caratterizza per una maturazione lenta dell’uva che raggiunge buoni livelli di contenuto zuccherino a cui corrisponde una progressiva diminuzione della componente acidica e l’aumento del pH. La produzione viticola di Cocci Grifoni per lo spumante Offida Passerina Doc avviene nella zona collinare della località di San Basso, sul territorio del comune di Offida, a 200 – 250 m s.L.m.. Il terreno è di medio impasto tendente argilloso ed esposto a Sud – Ovest. La struttura dell’allevamento è verticale a spalliera con cordone speronato orizzontale. Dal 1970, la Tenuta Cocci Grifoni è impegnata in un’opera di valorizzazione dei i vini D.o.c. - Rosso Piceno Superiore e Falerio dei Colli Ascolani - e a riscoprire le varietà autoctone di vitigni a frutto giallo Pecorino e Passerina, ufficializzati con la D.o.c con il nome di Offida. Numero di bottiglie prodotte 22.000. Www.tenutacoccigrifoni.it  www.Vini.marche.it  
   
   
CULTURA DA DEGUSTARE CON L’ARCA DEI SAVORI A BRISIGHELLA (RA) IN AGOSTO UN CICLO DI “INCONTRI-SCONTRI”, PRESENTAZIONI, ASSAGGI: DAI PRODOTTI BIOLOGICI A QUELLI CERTIFICATI CON MARCHIO DOC, DOP, IGP E QC.  
 
Il Borgo medioevale e termale di Brisighella (Ra), uno dei poli di maggior interesse all’interno delle “Terre di Faenza”, è il luogo in cui le parole coltura e cultura hanno lo stesso significato. I prestigiosi riconoscimenti di cui è stata recentemente insignita (Brisighella è entrata a far parte dei Borghi più Belli d’Italia e delle Città Slow rispettivamente nel 2004 e nel 2005) non sono semplicemente “marchi” a carattere promozionale. Sono le modalità operative attraverso le quali si può implementare la filosofia alla base dell’alta qualità che contraddistingue questo territorio romagnolo, dal punto di vista delle produzioni tipiche, dell’ospitalità, della qualità ambientale, dell’offerta enogastronomica. Grazie al prezioso patrimonio colturale-culturale presente nel territorio (in particolare l’Olio Extra Vergine di Oliva D.o.p. Brisighello), si è partiti nel 2001 dal progetto Slow Food dell’Arca del Gusto per approdare poi, già dal 2002, con l’Arca dei Savori, cioè l’Arca dei Sapori, qui intesi con un termine che rimanda ai sapori antichi della cucina popolare. Il termine savori ricorre nei testi di cucina medievali, una cucina recuperata proprio a Brisighella. Savori è anche un’interpretazione “italianeggiante” del termine dialettale romagnolo savur, che ricorda i sapori semplici della cucina domestica e di prodotti preparati e conservati secondo la saggezza popolare. Così come sono i prodotti che si intendono proporre con l’edizione 2005 dell’Arca dei Savori, edizione che nel sottotitolo porta “incanti e memorie”: i prodotti accomunati da genuinità, tradizione e buoni sapori, dai prodotti biologici a quelli certificati con marchio Doc, Dop, Igp e Qc. Appuntamento nei sabati sera del 6-13-20-27 agosto. Le prime tre serate dell’iniziativa saranno ospitate nel Giardino Diletti di Brisighella (ingresso da Via Ugonia), rinominato per l’occasione “Il Giardino dei Savori”, e proporranno degli “incontri-scontri” gastronomici di sicuro interesse. Sabato 6 agosto dalle ore 19 alle 24 prenderà vita la serata dal titolo “della piadina: terra di romagna vs romagnola di rimini”; sabato 13 prenderà vita la singolar tenzone tra romagna e toscana con “della vacca: la razza bovina romagnola vs la chianina”; sabato 20, invece, la disfida sarà “del formaggio: caprini vs pecorini”. Nel corso di tutti e tre gli appuntamenti sono previste animazioni a tema agreste, conversazioni sul dialetto romagnolo ed una mostra mercato con degustazione dei prodotti tipici e certificati. Infine, sabato 27 agosto prenderà vita Un itinerario fra tradizione e savori: un percorso che toccherà cinque aziende della collina faentina aderenti al Gruppo “Il lavoro dei Contadini” - Agrisystem per un viaggio che si snoda tra degustazioni, spettacoli e ricostruzioni della vita e del lavoro dei contadini romagnoli di un tempo. Le Aziende coinvolte sono: “La croce” di brisighella, “campiume” di fognano di brisighella, “scania” di casola valsenio, “nasano” di riolo terme, “persolino” di Faenza. Per informazioni: Iat Pro Loco di Brisighella tel 0546.81166  
   
   
SALONE DEL VINO E DOLC’E’ A TORINO, LINGOTTO FIERE DAL 27 AL 30 OTTOBRE - INGOTTO FIERE OSPITA IL DOPPIO APPUNTAMENTO CON LA QUALITÀ: PER LA PRIMA VOLTA IL SALONE DELL¹ARTE DOLCIARIA E DEL CIOCCOLATO ABBINATO AL SALONE DEL VINO  
 
La 5^ edizione del Salone del Vino, in programma a Lingotto Fiere dal 27 al 30 ottobre, si arricchisce quest¹anno della concomitanza con Dolc¹è, Salone dell¹arte dolciaria e del cioccolato, giunto alla sua quarta edizione. La manifestazione, creata per rispondere alle esigenze di tutti gli Artigiani e Artisti, maestri dell¹arte dolciaria e del cioccolato, è dedicata alla presentazione delle Aziende produttrici e dei loro prodotti, oltre che delle materie prime, dei complementi, delle tecnologie e dei servizi del settore. Dolc¹è rappresenta un appuntamento con la qualità e si conferma un vero e proprio contenitore di proposte espositive, di importanti momenti di aggiornamento professionale, di spazi di approfondimento rivolti non solo agli operatori ma anche ai consumatori da sempre attenti e consapevoli delle proprie scelte. In quest¹ottica le prime 2 giornate di apertura per il settore business il 27 e il 28 ottobre saranno orientate a soddisfare le esigenze degli utenti professionali, prevalentemente interessati al contatto commerciale, ma anche all¹approfondimento delle conoscenze, delle procedure e delle lavorazioni per poter aumentare il proprio bagaglio tecnico-professionale. Un ulteriore aspetto caratterizzante il settore business sarà la realizzazione di corsi di formazione ed aggiornamento rivolti agli operatori professionali, organizzati in collaborazione con le principali associazioni presenti sul mercato. Questi spazi di aggiornamento saranno realizzati all¹interno dell¹area espositiva e daranno vita a particolari lavorazioni specifiche. Una particolare attenzione sarà garantita anche alla formazione dei giovani futuri professionisti grazie a collaborazioni sviluppate con le principali testate tecniche del settore. La concomitanza con il Salone del Vino potrà garantire la presenza nei padiglioni espositivi di Lingotto Fiere di oltre 40.000 operatori e visitatori (40.132 nel 2004) del mondo della ristorazione e del commercio (quindi target privilegiati per Aziende operanti nel settore dolciario) e la possibilità di affiancamento con produzioni enologiche specifiche per proporre abbinamenti con vini dolci, passiti, muffati, liquorosi, secchi, spumanti, porto e champagne. Gli ultimi 2 giorni il 29 e il 30 ottobre saranno infine aperti al pubblico dei consumatori che potranno usufruire, nel settore consumer, di presentazioni e dimostrazioni appositamente organizzate con finalità e contenuti studiati per la più ampia diffusione della cultura dell¹arte dolciaria al grande pubblico.  
   
   
LO SPECIALE SALE DOLCE DI CERVIA PROTAGONISTA A SETTEMBRE DI UNA RICERCA DELLE TRADIZIONI, UN CONVEGNO INTERNAZIONALE, PERCORSI ENOGASTRONOMICI  
 
“Settembre, sapore di sale” giunge alla nona edizione con molte novità. Oltre ai momenti classici, legati alla tradizionale “armesa de sel”, la rimessa del sale, cioè la raccolta del sale, sono molti anche gli appuntamenti con la cultura enogastronomica. Si comincia con la riscoperta della tradizione. Il 10 e 11 settembre si rinnova l'antico rito della rimessa del sale. L’oro bianco viene raccolto, rigorosamente a mano, e viene trasportato, sulla “burchiella”, l’antica imbarcazione usata dai salinari, fino ai Magazzeni del Sale, dove in passato avveniva lo stoccaggio del prezioso minerale. Ad accogliere il sale, sarà, proprio come in passato, la popolazione festante, che nei due giorni della raccolta riceverà in dono proprio un po’ di sale, che, sempre secondo la tradizione, è ben augurale per tutto l’anno. Durante la due giorni della sagra del sale sarà attivo uno stand gastronomico, gestito dal Circolo dei Pescatori, nel quale si potrà assaggiare il pesce nostrano cotto e condito con il sale dolce di Cervia. E sempre il sale sarà il protagonista anche del “Mercatino del sale e della tradizione ”, nel quale si potranno acquistare sale e prodotti creati con il sale cervese fra cui la cioccolata al sale, una vera prelibatezza culinaria, e prodotti per il benessere del corpo, come i sali da bagno. Ci saranno inoltre pubblicazioni sulla storia e tradizioni cervesi, flora e fauna delle saline e prodotti tipici locali quali vino ed il miele. Negli stessi giorni si svolgerà anche un importante momento scientifico. Per il secondo anno consecutivo l'Accademia Italiana della cucina organizza al Mare Pineta il convegno internazionale "Le vie del sale", nel quale i maggiori esperti del settore discuteranno sull’uso culinario del sale dolce di Cervia. Ma durante tutto il mese di settembre sarà possibile visitare le saline, proprio nel periodo più attivo della produzione, seguendo un percorso guidato che mostra e spiega le varie fasi di lavorazione, produzione e raccolta del sale con metodo industriale ed artigianale in un ambiente particolarmente suggestivo caratterizzato dai colori rosati delle vasche di produzione e dal bianco brillante dei cumuli di sale. I ristoratori e tutti gli operatori del settore, hanno pensato ad un itinerario gastronomico alla riscoperta dei piatti della tradizione salinara. Per tutto il mese di settembre sarà possibile degustare i piatti tipici cotti o conditi col sale dolce di Cervia”.  
   
   
FRANCIACORTA IN BIANCO: DIECI ANNI ALLA SCOPERTA DEI FORMAGGI D’ITALIA  
 
E’ giunta alla sua decima edizione Franciacorta in bianco, la rassegna lattiero casearia più importante in Italia, che quest’anno si terrà dal 7 al 9 ottobre nel comune di Castegnato (Bs). Un viaggio alla scoperta dei prodotti unici che rendono tanto interessante e variegato il nostro Paese dal punto di vista delle tradizioni gastronomiche: mille declinazioni di sapori e un tesoro di cultura, curiosità e storia trovano all’interno della manifestazione un importante momento di valorizzazione. Piccole, preziose realtà locali di vera e propria arte casearia, ricchezza e vanto del nostro Paese, sfilano all’interno della rassegna, che ancora una volta si conferma occasione unica di incontro e conoscenza. Un ricco calendario di appuntamenti, degustazioni e convegni caratterizza il decimo anno di Franciacorta in bianco: dalla presentazione dell’Atlante dei formaggi di Corrado Barberis a degustazioni di formaggi accompagnati dai favolosi vini di Franciacorta, attraverso un viaggio ideale compiuto assaggiando i prodotti tipici della fantasia e della cultura casearia italiana. Franciacorta in bianco è l’occasione per entrare nel “paese delle meraviglie” dei formaggi italiani, in un contesto di accogliente bellezza naturale: come lasciarsi sfuggire la possibilità di visitare le affascinanti terre di Franciacorta? Tantissimi sono i motivi per partecipare a Franciacorta in bianco, che attende numerosi i buongustai, intenditori e curiosi. Interessante e goloso è il programma di Franciacorta in bianco: in apertura, venerdì 7 ottobre ci sarà la presentazione dell’Atlante dei Formaggi, un lavoro accurato di scoperta e catalogazione dei prodotti tipici caseari di tutta Italia, curato da Corrado Barberis, presidente dell'Istituto Nazionale di Sociologia Rurale. Con l’inaugurazione si entrerà nel vivo della rassegna: oltre a numerose tipologie di formaggi si potranno scoprire nelle presentazioni organizzate dai vari produttori presenti e attraverso le degustazioni guidate in abbinamento con i Vini di Franciacorta (in collaborazione con i maestri dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi e i Sommelier dell’Ente Vini Bresciani). Sabato 8 ottobre sarà il momento della valorizzazione delle proprietà dei formaggi nel convegno dal titolo “Formaggio e Salute” dedicato principalmente ai benefici del formaggio all’interno di una corretta alimentazione. Un occhio di riguardo sarà prestato al formaggio come amico della salute della donna, grazie ai suoi importanti valori nutrizionali. Per tutta la durata della fiera, nel ristorante gestito dalla scuola alberghiera di Clusane/iseo, sotto la guida di alcuni fra i migliori cuochi di Brescia e provincia, saranno presentate le specialità della cucina bresciana, manzo all’olio e casoncelli primi fra tutte. Formaggi, sapori e folklore protagonisti a Castegnato. Passando ora ai protagonisti di Franciacorta in bianco, ecco un breve cenno ad alcuni particolari formaggi. Nell’infinita varietà di profumi e sapori in esposizione a Castegnato, grande curiosità susciteranno sicuramente i formaggi dell’Antica Roma: ad esempio il Cacio Fiore della campagna romana, realizzato con latte e caglio del cardo selvatico (la caseificazione con l’uso di questo tipo di caglio vegetale era pratica diffusa al tempo dei romani) secondo le istruzioni contenute nel De Re Rustica di Lucio Giunio Columella, scritto del 50 d.C. Ritrovato per caso durante scavi a Roma. Altro formaggio della stessa origine è il Pressato a mano di Columella, un formaggio di pecora che si foggia a mano e poi viene affumicato con legno di melo. Ancora dalla campagna laziale, in esposizione ci sarà la “Marzolina”, un formaggio stagionato a forma cilindrica prodotto con latte di capra. Dalle colline della Liguria, la testimonianza di una realtà a dir poco incredibile: un pastore alleva pecore di razza brigasca, razza autoctona in via d’estinzione, e produce artigianalmente la Toma di pecora brigasca e il Brusso, una ricotta leggermente fermentata. Un formaggio, invece, “in odore di santità” è quello del piccolo comune di Cerzeto, che, secondo la leggenda, i pastori del luogo offrivano a San Francesco di Paola, che ne apprezzava la straordinaria bontà. Altro storico formaggio in mostra sarà il Piacentinu ennese, le cui origini sono datate 859, e che ora è in attesa di certificazione Dop. Dalla provincia di Lodi arriverà lo storico “Panerone”, che deriva il suo nome dall’espressione dialettale lombarda “panera”, cioè panna, crema di latte… e per merito di questo goloso ingrediente si dice che fosse considerato afrodisiaco e che, per questo motivo, anche Napoleone lo mangiasse molto volentieri. Naturalmente non mancheranno i formaggi bresciani, primo fra tutti il Bagoss, il celebre formaggio delle valli del Caffaro, fiore all’occhiello di Bagolino. La storia di questo delizioso prodotto è parte integrante del paese di Bagolino e dei suoi allevatori che, di generazione in generazione, hanno custodito e tramandato l’arte della sua produzione, caratterizzata dall’uso di latte bovino con l’aggiunta di zafferano. Altri esempi che solleticheranno la fantasia degli appassionati: Franciacorta in bianco ospiterà il Montebore, il Pecorino Sardo, il Casieddu, il Moro di Sicilia e specialità di ogni tipo, da quelle tutelate dalla denominazione d’origine ai rari gioielli d’arte casearia, dai prodotti tipici della terra bresciana fino a quelli del sud e delle Isole. Info@franciacortainbianco.it  www.Franciacortainbianco.it  
   
   
STORIA DEL GUSTO E DELL’ALIMENTAZIONE, LEZIONI DI STORIA E DEGUSTAZIONI DI ARCHEOLOGIA GASTRONOMICA IN LOMELLINA  
 
Sono aperte le preiscrizioni al corso di Storia del gusto e dell’alimentazione in Lomellina organizzati dal Club di Papillon della Provincia di Pavia in collaborazione con Memorie di Lomellina. E’ un percorso che nell’arco di quattro incontri mira a ricostruire la storia del gusto e dell’alimentazione nella regione. Si parlerà di storia, di tradizioni, di paesaggi agrari e di culture scomparse, degustando pietanze preparate con rigore filologico e con sapienza dallo chef Franco Pisapia. I temi sono ideati da Luca Sormani che condurrà le serate: “Vogliamo raccontare la storia di questa terra attraverso le pietanze e i cibi che si preparavano nelle diverse epoche. Ripercorreremo la storia degli uomini che ci hanno preceduto nella terra lomellina attraverso un aspetto - la ricerca di gusto nel cibo - che da sempre ha distinto il modo di mangiare dell'uomo da quello degli animali: il cibo certo deve sfamare, ma deve anche dare piacere, comunicare un po' di quel gusto della vita che tanto si avvicina al suo significato”. “Ho accettato con entusiasmo questa nuova sfida” aggiunge Franco Pisapia. “Il cibo è anche un fatto di cultura, nelle tradizioni culinarie di una regione c’è anche una parte della sua storia, da scoprire e da valorizzare.” info@memoriedilomellina.It  www.Memoriedilomellina.it  
   
   
LA NUOVA STAGIONE IN CUCINA? CONGUSTO LA GARANTISCE "MADE IN ITALY"  
 
Il "centro di cultura del buon ricevere" Congusto attende i suoi ospiti con un nuovo calendario che dai primi di ottobre, propone una serie di coinvolgenti stage di cucina, di scenografia della tavola e di degustazioni enogastronomiche. Non solo informazioni e nozioni didattiche ma un modo completamente nuovo di vivere la cucina. Una cucina che non è solo cibo. E' anche cultura. Per gli scettici non resta che provare i nuovi corsi in una appassionante rilettura dei nostri docenti, passando dalle nozioni più classiche a quelle di tendenza. Congusto segnala che è in programma la quinta edizione del Master di Banqueting Design: fiore all'occhiello della nostra scuola di cucina Ottobre: - Corso sulla cucina a crudo e sull'olio d'oliva in collaborazione con Onao e Lauretana, - Crepes, pancakes, blinis, - Cucina tradizionale: profumi, ricordi e sapori con Sangiorgio elettrodomestici, - Sound Kitchen per i single, - La cucina moderna di tutti i giorni con Luxury Books. Patate da Amare dall'antipasto al dolce in collaborazione con Sopexa Novembre: - Cucina creativa con la pasta firmata Pasta Latini, - Cucina al forno: le buone ricette al forno e gli arrosti con Luxury Books, - Corso di cucina regionale: la Lombardia, - Patate da Amare dall'antipasto al dolce in collaborazione con Sopexa, - L'abc per il gentleman in collaborazione con Nuncas e Lagostina, - Le gelatine di Dario Hartvig, - Intagli per la tavola di ogni occasione con Gabriele Ferro Gli Eventi , La sensualità del food. Il Club Congusto nella stagione autunno/inverno 2005 diventa palcoscenico privilegiato di una grande artista di fama internazionale: Lynn Bianchi. La fotografa newyorkese esporrà nel salotto milanese la collezione dal titolo "Spaghetti Eaters", una celebrazione della sensualità e dell'umanità femminile. Negli splendidi scatti di Lynn Bianchi, la femminilità è rappresentata in tutta la sua candida naturalità tipica degli anni Cinquanta andando oltre ogni algido concetto di bellezza imposto dalla società attuale. Il caffè in viaggio. Quest'anno Congusto si avvicina per la prima volta al mondo della filatelia per presentare in modo originale la storia di una bevanda che da secoli appassiona le popolazioni di tutto il mondo: il caffè. Ernesto Zucchi, campione italiano di filatelia tematica, con la nuova collezione di francobolli, annulli postali e affrancature meccaniche dal titolo "Caffè", offrirà l'occasione di apprendere il lungo percorso che i chicchi di caffè affrontano per passare dalle piantagioni alla tazzina. Intenditori si diventa: il gusto, la vista, l'olfatto. In collaborazione con l'Onaoo, Org. Nazionale Olio d'Oliva, Congusto dedica, nel salotto di via Manzoni, due appuntamenti all'olio di oliva questo prezioso prodotto, di cui tanto si parla ma che forse non si conosce come meriterebbe. Le degustazioni di olio saranno abbinate ad un corso di cucina a crudo, durante il quale i partecipanti impareranno a realizzare piatti creativi ai quali abbinare particolari qualità di olio. Info@congusto.it  www.Congusto.it  
   
   
COTTURA SANA E DIETETICA SENZA RINUNCIARE AL GUSTO CON IL FORNO A VAPORE EXPERIENCE ARISTON  
 
ideale per gli amanti della linea e dell’alimentazione leggera il primo forno a vapore Ariston Experience é indispensabile nelle cucine di chi cerca un’alimentazione sana ed equilibrata ma al tempo stesso saporita e gustosa. Il forno a vapore Ariston permette la cottura degli alimenti senza immergerli nell’acqua e mantenendo una temperatura bassa (100°), che rispetta la struttura cellulare dei cibi e limita la perdita di vitamina C e di sali minerali, preservandone così al meglio il sapore. Ideale per la preparazione di verdure, carne, pesce e riso, la novità in tema di cottura di Ariston è stata studiata per cuocere ma anche per scongelare e richiede tempi di cottura molto rapidi: per cuocere la verdura e gli ortaggi, ad esempio, bastano dai 2 agli 8 minuti. Grazie al volume di 23 litri del vano cottura, il Forno a Vapore Ariston permette di preparare più pietanze su livelli diversi ed evita che i sapori si mescolino tra i vari alimenti, grazie al continuo afflusso di vapore. Al termine della cottura, il forno rilascia il vapore in modo controllato per garantire che, una volta estratte le pietanze, tutto il vapore sia già fuoriuscito.  
   
   
CONSORZIO GRANCAFFÈ E ETTORE SOTTSASS: DESIGN PER SOTTOLINEARE AROMA E CORPOSITÀ  
 
Il caffè, il suo aroma e la corposità della sua macina valorizzano la propria anima attraverso una veste del tutto nuova. Il prestigio della torrefazione italiana si unisce ancora una volta all’esclusività di un’importante firma italiana di design: Ettore Sottsass. L’esperienza, la passione e la qualità, i punti in comune. L’incontro con la creatività di Ettore Sottsass sigla la nascita dei nuovi barattoli custodi della pregiata miscela Grancaffè. Il caffè conserva la sua dimensione intima e personale nel piacere di sorseggiarlo. Piacere che si ritrova anche grazie agli oggetti che gli vengono dedicati. Dopo aver creato la linea completa di oggettistica a marchio Grancaffè, Ettore Sottsass studia e realizza il restyling delle nuove confezioni della miscela Grancaffè. Oggetti quotidiani che sorprendono per la loro elegante versatilità. Le latte Grancaffè sono state studiate con una doppia anima, che richiama il calore della tostatura e la delicatezza della crema. La robustezza del materiale, abbinata al design firmato Ettore Sottsass, donano concretezza all’anima intensa del caffè che si sposa perfettamente con il calore del marchio color crema. Dettagli caratterizzati da una forte distintività cromatica giocata sul rincorrersi dei chicchi e dove ogni chicco di caffè costituisce l’elemento di partenza per un morbido ed infinito intreccio. La funzionalità e lo studio: questi i punti di forza per l’intera linea del Consorzio Grancaffè. Non solo estetica quindi, ma anche funzionalità e praticità nella scelta delle forme e dei materiali. Per non lasciare niente al caso, per esaltare il piacere del caffè, per esaudire il desiderio, per rinnovare un piacere che in fondo è piccolo, ma quotidiano. La miscela Grancaffè è composta al 100% da pregiati caffè arabica. Tostata in modo lento e graduale e macinata con grande cura per un caffè dal gusto unico, dall’aroma intenso e dalla crema ricca e consistente. Per un ottimo caffè da gustare in ogni momento della giornata, sera compresa grazie al contenuto di caffeina inferiore all’1.5%. La sua particolare macinatura la rende perfetta sia per la moka sia per la macchina da espresso. La nuova miscela Grancaffè sarà protagonista insieme alla nuova linea di oggettistica firmata Ettore Sottsass negli oltre 20.000 locali in tutta Italia, clienti del Consorzio. Il know-how e la maestria conferiti dalla lunga e consolidata tradizione sono il punto di partenza per la creazione di nuove iniziative, volte a promuovere la cultura del caffè di qualità presso il consumatore finale. Un’offerta sempre dedicata a soddisfare le nuove e mutevoli esigenze del cliente e una profonda conoscenza del mercato fanno si che il Consorzio Grancaffè risulti un riferimento fondamentale nel canale Ho.re.ca. E si posizioni al secondo posto per volumi di vendita con circa il 5.9% di quota di mercato  
   
   
“BABY DRINK” SNA BENEDETTO L’UNICA VERA BIBITA NON GASSATA, A BASE DI CAMOMILLA ED AL GUSTO DI FRUTTA  
 
Sempre attenta anche alle esigenze dei consumatori più “piccoli” e all’educazione alimentare delle mamme, San Benedetto presenta Baby Drink, una bibita a base di camomilla e succo di frutta in acqua minerale San Benedetto pensata per gratificare mamme e bambini allo stesso tempo. Un prodotto innovativo, curato nei minimi particolari, che si presenta quasi come una bibita-gioco, naturale, leggera, buona e bella che accompagnerà i ragazzini dalla scuola, al tempo libero, alla festa in compagnia…Un pack colorato, inconfondibile e divertente arricchito dal tappo push & pull per garantire assoluta comodità e praticità, fondamentale per i più piccini. Un gusto fresco, dissetante ed irresistibile nelle quattro varianti Mela Verde, Mandarancio, Ananas e Fragola, con il comune denominatore della camomilla in acqua minerale San Bendetto. E' disponibile nel formato 0,25 L. Perfetta in ogni momento della giornata con l’assoluta garanzia tipica di ogni prodotto San Bendetto: Baby Drink è la bibita per i più piccoli che conquisterà anche le mamme! www.Sanbenedetto.it  
   
   
POWER FLOORWORK: FITNESS FIRST LA MULTINAZIONALE DEL BENESSERE PRESENTA IL CONTROLLO NEUROMUSCOLARE  
 
La chiave del successo? Il controllo neuromuscolare. Dal prossimo autunno, la multinazionale del benessere Fitness First punterà sull’allenamento del controllo neuromuscolare lanciando in tutti i Fitness First club d’Italia una nuova disciplina: Power Floorwork. L’ “anello del potere” è questa nuova attività che prende spunto dalla tecnica Pilates al suolo (Mat-work) per sviluppare un training che punta al potenziamento dell’equilibrio, della coordinazione e della precisione. Armonia dei movimenti, dunque, ma anche raggiungimento dell’equilibrio psicofisico come condizione fondamentale per l’efficacia dei gesti e la loro eleganza. Fitness First risponde in questo modo alla sempre più frequente richiesta da parte dei suoi soci di affiancare all’allenamento tradizionale anche discipline che offrano uno “spazio per la mente”. Power Floorwork si basa precisamente sul miglioramento del processo di comunicazione tra neuroni e muscoli, per rendere la risposta agli stimoli del cervello il più possibile precisa ed efficace. In questo modo diventa più facile svolgere tutte le attività del vivere quotidiano, sia quelle più semplici che quelle che richiedono un maggior coordinamento. Power Floorwork si esegue principalmente a corpo libero ma può essere abbinato all’utilizzo di piccoli atrezzi specifici. Nascono così altre tre nuove proposte di allenamento: Elegant Muscles, Ball Power Floorwork, Strong and Flexible. Elegant Muscles sviluppa e rafforza i contenuti del Power Floorwork grazie all’utilizzo di una banda elastica che oppone resistenza rendendo più efficace il lavoro muscolare. Per chi non rinuncia a divertirsi, l’ideale è il Ball Power Floorwork: l’allenamento è condotto dai personal trainer e prevede l’utilizzo di palle gonfiabili che vanno da 26 cm a 65 cm di diametro. Obiettivo miglioramento della mobilità articolare per la versione Strong and Flexible del Power Floorwork. Questa lezione propone una fusione di esercizi tratti dalla disciplina Pilates e dallo Yoga e attribuisce particolare spazio al lavoro sulla respirazione e sul rilassamento.  
   
   
CLINIQUE LA PRAIRIE : RICERCA SCIENTIFICA APPROFONDITA PER TERAPIE ANTINVECCHIAMENTO E RIVITALIZZAZIONE  
 
La Prairie è molto più di una semplice spa o di un centro termale, immersa nella Svizzera verde sulle rive del Lago Lemano, è una Clinica a tutti gli effetti, con tanto di blocco ospedaliero e Wellness Center, di medici competenti e di un ampio e variegato range di trattamenti, che da oltre mezzo secolo si occupa delle terapie antinvecchiamento e della salute dei propri ospiti, con dedizione e serietà. La remise en forme qui non si limita a qualche massaggio e maschera standardizzata, è piuttosto il prezioso frutto di un programma intensivo con un approccio medico scientifico di sei giorni completo di: check-up completo (test clinici, raggi x al torace, ultrasuoni addominali, elettrocardiogramma), consulto medico, personale infermieristico specializzato, incontro con il dietologo, consulto con il personale ospedaliero inerente ai trattamenti estetici, 1 trattamento microdermoabrasivo, 2 sedute di Cellu M6, apparecchio per rimodellare la silhouette in grado di riprodurre la tecnica manuale del 'palper rouler', potenziata da impacchi d'alghe e oli essenziali, che rimuovono i residui tossici del metabolismo, e da un'idroterapia con massaggi per drenare e riossigenare la pelle grazie all'intervento dell'ozono, 1 peeling di tutto il corpo, impacco per gambe pesanti, 2 Ats, un trattamento che sfrutta gli impulsi elettrici per stimolare la pelle e produrre un immediato effetto lifting, rigenerando i tessuti profondi. Migliora il tono epidermico, riduce le rughe di viso e collo. 1 drenaggio linfatico per il viso, 1 seduta di stimolazione muscolare, 1 massaggio anti-età, 1 massaggio anticellulite, 1 terapia specifica per il collo, 1 trattamento per mani e piedi a base di paraffina o una maschera per capelli, 2 Chromotherm (hammam individuale caldo umido in abbinamento a differenti trattamenti benessere alle alghe, agli oli essenziali, fanghi e cromoterapia), 2 sedute di ‘Niagara’ (massaggio indotto da milioni di bolle d’aria e getti d’acqua realizzato in una speciale vasca con acqua con alghe o oli essenziali; la cromoterapia fa parte del trattamento), 3 sedute di talassoterapia o di Niagara o di Vichy Shower (un trattamento i cui getti d’acqua esercitano delle pressioni su punti strategici del corpo agevolando il rilassamento e stimolando sia la mente sia il corpo. Oltre a rilassare, elimina le tossine e idrata), 4 massaggi, 3 lezioni con il proprio personal trainer, 2 lezioni di gruppo di aquagym o stretching o 2 incontri con il personal trainer, accesso al fitness center, alla piscina, al bagno turco e alla sauna. Istituzione di fama internazionale, Clinique La Prairie, vanta oltre settant'anni di esperienza e progressi all'insegna di una migliore qualità della vita. Specializzata in trattamenti di Rivitalizzazione, Benessere, Medicina Specialistica e Chirurgia estetica conta sulla collaborazione di oltre sessanta medici sempre a disposizione dei pazienti. Clinique La Prairie ha la sua sede in Svizzera a Clarens-montreux, sulle sponde del lago di Ginevra. Www.laprairie.ch  info@laprairie.Ch  
   
   
INGHILTERRA E SCOZIA COLLABORANO PER MIGLIORARE LA PRODUZIONE DI BIRRA E WHISKY  
 
L'università di Birmingham deve collaborare con ricercatori del settore pubblico e privato dell'Inghilterra e della Scozia per effettuare uno studio sui geni di orzo nella prospettiva di migliorare la produzione di birra e whisky. Quasi ogni coltivatore di orzo del Regno Unito parteciperà allo studio che mirerà ad aumentare il raccolto incrementando allo stesso tempo la resistenza alle malattie e agli insetti. "Utilizzeremo tecniche sperimentali che sono state sviluppate in studi di genetica relativi agli essere umani e ai vegetali per analizzare una coltura di un'importanza economica enorme", ha affermato Robbie Waugh dello Scottish Crop Research Institute. "Riteniamo di essere in grado di individuare i geni che potrebbero portare a miglioramenti della qualità dell'orzo che interesserebbero coltivatori, produttori e consumatori". L'università ha ricevuto un finanziamento dal Biotechnology and Biological Sciences Research Council (Bbsrc) per partecipare al progetto, mentre altri finanziamenti giungeranno dall'esecutivo scozzese, dal governo del Regno Unito e dai partner industriali. Ci si aspetta che la ricerca apporti un contributo significativo all'economia agricola scozzese. In Scozia metà della terra coltivabile viene utilizzata per la coltivazione dell'orzo, impiegato per la maggior parte per produrre birra e whisky.  
   
   
GAUDIO RITROVA I FORTIFICATI DIMENTICATI  
 
Gaudio, l’esclusivo club bolognese volto alla valorizzazione dei piccoli e grandi piaceri del vivere, ha organizzato di recente un evento singolare - dal suggestivo titolo “I fortificati dimenticati” – incentrato sulla degustazione di Sherry, Madera e Marsala. I tre storici vini, fortificati nel loro processo produttivo dall’aggiunta di alcool, sono oggi in moltissimi casi abbandonati all’oblio (e quindi dimenticati). Essendo vini di una certa gradazione, di beva non semplice e immadiata, sono in un certo senso “passati di moda”, e quindi pochissimo conosciuti e richiesti – almeno in Italia. Se questo è meno vero per il Marsala, fatto oggetto da anni di una benemerita attività di recupero d’immagine e di notorietà, sicuramente per lo Sherry e per il Madera si può parlare di una situazione prossima alla scomparsa dal mercato. Queste le ragioni che hanno indotto Gaudio a organizzare un’insolita, intrigante serata dedicata ai “fortificati dimenticati”. L’incontro è stato organizzato da Arrigo Cuttin, Socio Fondatore di Gaudio e grande conoscitore dei prodotti alcolici, che ha ospitato una suggestiva cena giocata su abbinamenti magnifici, ma ormai desueti: · Gli antipasti (liptauer, patè di fegato e di tonno, affettati) sono stati accostati a uno Sherry Palomino Fino Muy Seco (Tio Pepe). · Un piatto di mezzo (maccheroni al forno con pomodoro e mozzarella) ha preparato il terreno agli abbinamenti finali, ed è stato accostato a un bianco e a un rosso italiani (Verdicchio di Matelica Doc Riserva Cambrugiano 2001 della Cantina Belisario e Barbera d’Alba Doc 2001 della Cantina del Rondò di Neive). · I formaggi (parmigiano-reggiano, gorgonzola croce, pecorino sardo, raschera, caprino giovane) hanno trovato un sontuoso compagno nel Madera Blandy’s 5 year old Verdelho. · Infine i dolci secchi (ciambella e crostate) sono stati uniti a un prezioso Marsala Superiore Riserva 1997 “Targa Florio”. · Caffè e sigari hanno chiuso come di consueto l’inconsueta, bellissima serata Gaudio. Gaudio – acronimo di Gruppo Amici Uniti Di Indole Oraziana – è un club esclusivo, fondato a Bologna nel 1997 con il proposito di promuovere l’apprezzamento delle cose semplicemente ma autenticamente belle del vivere: il buon mangiare e bere, il fumo del sigaro, il turismo enogastronomico, il turismo termale, la cultura materiale, ecc. : tutto quanto, cioè, consente di apprezzare senza falsi timori e senza remore i veri, piccoli o grandi, piaceri del vivere.