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SCOMMESSE SPORTIVE: I TOTEM TELEMATICI. PROGRAMMI TV/SNAI

Treviso, 15 dicembre 1998 - SNAI Servizi ha realizzato una nuova soluzione telematica per le scommesse sportive: si tratta di strutture hi-tech, denominate "Totem Telematici", da installare presso gli stadi e i palazzetti dello sport per fornire aggiornamenti in tempo reale sulle scommesse disponibili e sulle quote proposte agli scommettitori. In anteprima, un totem telematico è stato presentato il 5 e 6 dicembre scorsi al PalaVerde di Treviso in occasione degli incontri di basket Benetton Treviso-Pompea e Sisley Treviso-Casa Modena Unibon. I totem telematici sono stati progettati e costruiti con la stessa tecnologia utilizzata da SNAI Servizi all'interno delle Agenzie Ippiche: grazie a queste strutture, un nuovo e più vasto pubblico può ora conoscere la realtà delle scommesse sportive, potendo contare sulla stessa sicurezza e sulla stessa affidabilità che gli scommettitori trovano nelle Agenzie Ippiche. Al PalaVerde di Treviso sarà attivo un totem presso l'ingresso della Curva Nord, punto facilmente raggiungibile dal pubblico che, in questo modo, potrà prendere confidenza con le nuove soluzioni tecnologiche proposte da SNAI per gli scommettitori. Con i totem e la prevista possibilità di effettuare le scommesse tramite telefono, gli scommettitori potranno scommettere direttamente dai campi di gioco sino agli ultimi minuti precedenti l'evento. In collaborazione con la Lega Pallavolo Serie A, SNAI Servizi ha anche realizzato un programma televisivo dedicato ai principali eventi sportivi, alle quote delle scommesse. alle spiegazioni tecniche e ai consigli degli esperti. Il programma, che si avvale del canale televisivo satellitare SNAI Sat consente alle emittenti del pool della Lega Pallavolo di ricevere ogni settimana il programma SNAI comprendente Volley Time e Sport e Scommesse Magazine. Tramite SNAI Sat, la Lega invia alle emittenti del pool anche le immagini delle più importanti partite del campionato, permettendo al volley di acquisire una maggiore visibilità . SNAI Sat è anche inserito nel bouquet offerto da Stream ai propri abbonati, che possono seguire da casa tutti i programmi (comprese le corse ippiche da tutti gli ippodromi, trasmesse in leggera differita) orientando la parabola con i seguenti parametri: Eutelsat 13 gradi est, frequenza 11. 880 Mhz, polarizzazione verticale, symbolrate 27. 500.

DIRITTI UMANI PER GLI INDIANI CREE DEL CANADA VENETO GEMELLANDI
Milano, 15 dicembre 1998 - Nel corso di una conferenza stampa a Milano (in contemporanea con una a Montreal) in coincidenza con il 50mo anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo da parte della Nazioni Unite, il dottor Ted Moses, Ambasciatore presso l'ONU per la Nazione Cree (indiani che vivono nelle riserve del Nord Quebec, ad est della baia di James e nei pressi della Hudson Bay) ha illustrato i problemi del suo popolo, "tuttora sistematicamente espropriato" e con i suoi diritti conculcati ad opera del governo canadese. In particolare, Moses, che rappresenta il Gran Consiglio dei Cree del Quebec ma parla pure a nome degli altri popoli aborigeni che vivono in Canada, ha riferito della " bocciatura" di questo Paese, votata a Ginevra in sede di Comitato per la verifica, l' attuazione e il rispetto del Patto Internazionale per i Diritti Economici, Sociali e Culturali, contenuto, appunto nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell' Uomo, da parte degli Stati membri dell'ONU. Essenzialmente, nel suo rapporto al Comitato ONU, il governo di Ottawa si era difeso dalle accuse rivoltegli dai popoli indigeni semplicemente affermando che , in definitiva "la situazione degli indigeni che vivono nel paese non è poi così peggiore di quella di altri indigeni in altre parti del mondo". "Il governo canadese ha detto Moses non è riuscito a spiegare al Comitato i motivi del sistematico impoverimento, della disoccupazione diffusa e del degrado in cui versano le comunità indigene che vengono progressivamente socialmente ed economicamente emarginate con la continua indisponibilità e alienazione delle terre per lo sfruttamento delle risorse di questi territori". Si stima che gli indiani del Canada siano circa 1. 200. 000 di cui circa 250. 000 Cree. Il nome dei Cree (Crees in inglese e Cris in francese) significa "Cristiani" e fu loro dato dagli anglicani che per primi li contattarono al principio del 1600. Vivono per lo più nelle "riserve" nelle quali erano stati confinati nel secolo scorso ma la maggior parte dei loro territori è stata allagata per la costruzione di grandi opere idroelettriche destinate alla fornitura di energia alle grandi città del resto del paese. Si tratta di un popolo tranquillo e laborioso che, tra l'altro, ha saputo investire con oculatezza gli interessi maturati dai miseri indennizzi accordati dai canadesi per gli espropri terrieri. Il denaro è stato soprattutto investitot per costruire una città capitale modello, Oujè Bougoumou. I Crees lamentano tra l'altro che con la progressiva erosione del territorio degli indigeni le loro forme economiche sono state distrutte: per esempio, l'Indian Act del 1881, tuttora in vigore, vieta agli indiani dell'Ovest la vendita di prodotti agricoli senza particolari permessi governativi. Il provvedimento, introdotto per favorire gli agricoltori non indigeni, fu esteso nel 1941 a tutti gli indiani del Canada per quanto riguarda la vendita di pelli facendo fallire numerosi agricoltori e commercianti indigeni di pellicce. I Crees accusano poi il governo canadese di non avere rispettato gli accordi sottoscritti e denunciano che "solo il 52% degli indiani dispone di una abitazione, il tasso dei suicidi giovanili è 23 volte superiore alla media nazionale, la mortalità infantile fra gli aborigeni è due volte superiore e passa a tre volte per le morti bianche e gli infortuni per i bambini sotto i 10 anni. Lo sfruttamento intensivo di acque e foreste ha determinato livelli di PBC oltre la soglia consentita con gravi ripercussioni sulla catena alimentare e sulla salute". Tra i danni ecologici provocati dalle iniziative canadesi in spregio ai diritti delle popolazioni locali, i Cree citano i voli militari radenti canadesi che hanno provocato numerosi aborti spontanei tra le donne Inuit e l'altissima tensione delle linee elettriche che attraversano il paese, alla quale è attribuito l'impazzimento di 30. 000 caribù . Non esiste alcuna misura protettiva per gli animali e tanto meno per gli uomini. Nelle loro iniziative, gli indiani Cree sono aiutati anche dall' Associazione, riconosciuta dal Gran Consiglio dei Cree, "Eeyou Veneto Weejeudowun" ("Il popolo Cree e il Veneto camminano insieme per la fratellanza"). L'associazione, che ha sede a Padova, sta promuovendo un "gemellaggio" tra la Nazione Cree e la Regione Veneto

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