NOTIZIARIO
 
MARKETPRESS
 
Martedì  15
 
 
pagina  3
 
quotidiano  di
economia, finanza
politica
e tecnologia
I MILANESI E LO SPORT: RICERCA HARBOUR CLUB
Milano, 15 dicembre 1998 - Harbour Club, prestigioso centro sportivo nei pressi dello Stadio di S. Siro a Milano ha commissionato all'istituto di ricerche Intermatrix un'indagine sul rapporto tra milanesi e attività sportiva. Obiettivo era quello di raccogliere dati per ragioni commerciali e per meglio combinare strutture e servizi alle esigenze dei soci esistenti e potenziali del Club. Su 700 famiglie e 50 aziende intervistate è emerso che solo il 14% del campione è decisamente interessato all'attività sportiva, mentre la percentuale sale al 23% fra gli stranieri residenti a Milano (200 famiglie intervistate). Per il 49, 4% il tempo libero significa relax (lettura, TV, ecc. ), per il 24, 4% è evasione (cinema, ristorante, ecc. ), per il 17, 8% è lo stare in famiglia, per il 15, 1% è incontrare amici. I tre quarti degli intervistati trascorrono il loro tempo libero in città e il restante fuori città . Pertanto, l'atteggiamento verso un club multisportivo come l'Harbour viene influenzato da queste abitudini di vita: i milanesi si aspettano che esso allarghi l'attività a campi culturali, sociali e che sia un centro di servizi per la famiglia; non lo percepiscono come luogo dove fare nuove conoscenze e scambi, ma come un centro di servizi, di relax/riposo assoluto. Per le aziende, invece, il club può essere utile se ha delle "corporate facilities", spazi e luoghi per riunioni, incontri, ecc. . Gli intervistati sono disposti a spendere circa 300. 000 lire al mese per un club così strutturato: tuttavia, il problema non è solo il costo, quanto la selezione e la qualità dei servizi e, soprattutto, l'assenza totale di complicazioni. Fra gli sport, il più richiesto è il nuoto (48, 7%), seguito da ginnastica (37, 7%), tennis (32, 7%) e jogging (16, 1%). In seguito a questi risultati, Harbour Club ha annunciato un impegno a migliorare il proprio servizio di ristorazione, ampliare le attività socio-culturali con spettacoli, concerti, cabaret, serate a tema e introdurre una serie di servizi integrativi quali un booking office, lavanderia, lavaggio auto e simili.

ISOLE DI LANGHERANS: TRAPIANTO NEI DIABETICI DI CELLULE INSULINANTI
Erice, 15 dicembre 1998 - Il Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana di Erice ha comunicato che nell'ambito di un meeting internazionale di diabetologia sono stati presentati due lavori scientifici che aprono le porte verso il trapianto nell'uomo delle "Isole di Langherans", cellule che producono insulina e che nei soggetti colpiti da diabete giovanile vengono aggredite e distrutte dal sistema immunitario. Un gruppo di ricercatori dell'Università di Miami, guidato dall'italiano Camillo Ricordi, ha eseguito trapianti nelle scimmie, riuscendo ad impedire il rigetto - uno degli ostacoli maggiori mediante l'utilizzo di un anticorpo denominato CD40L. In USA, Shimon Efrat e Christopher Newgard hanno messo a punto una tecnica che potenzia la resistenza delle Isole di Langherans nei confronti del sistema immunitario: i due ricercatori hanno incapsulato, attraverso una membrana biochimica costituita da polimeri, le cellule trapiantate, ottenendo "risultati lusinghieri". Il direttore del meeting di Erice, Aldo Galluzzo dell'Università di Palermo, ha detto che "data la complessità della malattia, solo attraverso un approccio multidisciplinare, cosa che facciamo al Majorana di Erice, si potrà trovare una soluzione per sconfiggere una patologia, il diabete giovanile, che in Italia conta circa 300. 000 pazienti". Al meeting ha preso parte, quale osservatore, una delegazione, una delegazione della neonata associazione "Focus On" di Palermo che ha lo scopo di sostenere la ricerca scientifica in campo diabetologico

IMPIANTI ELETTRICI NEI MUSEI: NUOVA NORMA PER LA SICUREZZA
Milano, 15 dicembre 1998 - Il CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano, ha recentemente presentato a Milano una nuova Norma per la sicurezza degli impianti elettrici nei musei e negli edifici storici. La nuova norma CEI 6415, prima e unica in Europa, riveste una grandissima importanza per la tutela del patrimonio artistico italiano, perché riesce, finalmente, a conciliare le differenti esigenze che vedono da un lato la necessità di applicare nuove soluzioni impiantistiche per la sicurezza e dall'altro la presenza di vincoli artistici che mal sopportano l'effetto invasivo che la tecnologia a volte implica. Tale necessità è resa ancora più evidente dalla vulnerabilità del patrimonio artistico nazionale. Secondo dati del Ministero dell'Interno, negli ultimi due anni si sono verificati 445 incendi tra musei, biblioteche, archivi e sale di esposizione, dove il cattivo funzionamento dell'impianto elettrico risulta essere una causa rilevante. Il CEI, con precedenti Norme e in particolar modo con la "64 -8" aveva già stabilito i criteri generali per la realizzazione degli impianti elettrici. Norma che, con la Legge 46/96, è stata investita di rilevanza giuridica. Tuttavia, l'applicazione della Legge, soprattutto negli edifici di rilevanza storica e artistica, ha trovato enormi difficoltà . "La nuova norma CEI 64-15 ha, quindi, lo scopo, quando ci si trovi in presenza di vincoli artistici, di fornire prescrizioni per la realizzazione o l'adeguamento degli impianti elettrici secondo la Legge, che integrino o modifichino con misure di sicurezza alternative quanto già previsto dalla Norma 68-8", ha affermato Enrico Comellini, presidente del CEI.

IMPRENDITORE DELL'ANNO 1998: I DODICI PREMIATI
Milano, 15 dicembre 1998 - Presso il Nuovo Piccolo Teatro di Milano sono stati consegnati i premi all'Imprenditore dell'Anno 1998. Tra le 450 candidature pervenute in questa seconda edizione, la Giuria, composta da 11 insigni personaggi del mondo economico, finanziario e delle istituzioni, ha scelto 12 imprenditori meritevoli del massimo riconoscimento: categoria International: Andrea De Mari (Isocor di Los Angeles); categoria Communication: Giovanni Rana ( Pastificio Rana di S. Giovanni Lupatolo, Verona); categoria Emerging: Alfredo Cionti (Ateca di Carpi, Modena); categoria Finance: Franco Arquati (Arquati di Sala Baganza, Parma); categoria Global: Carlo Furlanetto (Furla spa S. Lazzaro, Bologna) categoria Innovation: Aldo Nassi (Syrom 90 di Vinci, Firenze); categoria Originality: Romano Bindi (Prodotti alimentari SIPA di San Giuliano Milanese); categoria Quality of Life (ex aequo): Maria Grazia Massimino Angioni (Azienda Italiana Depuratori di Quartucciu, Cagliari) e Walter Viaro (Vimar srl di Marostica, Vicenza); categoria ReS (ex aequo): Paolo Della Porta (Saes Getters di Lainate, Milano) e Loris Fontana (Fontana Luigi spa di Veduggio con Colzano, Milano); categoria Trade: Vincenzo Mancini (Cisalfa, Roma). Per ogni categoria la Giuria ha individuato alcuni finalisti per un totale di 36 imprenditori. Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano, ha detto che "la qualità e la quantità delle candidature e il valore degli imprenditori premiati testimoniano la crescita di questa manifestazione e il grande valore della piccola e media impresa italiana, vera spina dorsale dell'economia nazionale. Vediamo con piacere affacciarsi alla ribalta del premio aziende della distribuzione e dei servizi, settore che contribuisce in modo determinante ai livelli occupazionali e al PIL". Danilo Longhi, presidente di Unioncamere, ha detto che "le imprese italiane hanno imboccato con decisione la via dell'innovazione, della qualità , della globalizzazione. Da uno sguardo agli imprenditori premiati esce una immagine dell'Italia che lavora, opera e si tiene al passo con la competizione internazionale". Siro Lombardini, presidente della Banca Popolare di Novara, ha detto di avere notato con grande soddisfazione la crescita di maturità e di cultura finanziaria delle imprese italiane, che sempre più numerose si avvicinano agli strumenti di finanza straordinaria, alla borsa , agli investitori istituzionali anche esteri. Giovanni Aspes, presidente di Reconta Ernst e Young, ha detto che "la crescita esponenziale del Premio Imprenditore conferma la validità dell'intuizione di Ernst and Young che non ha semplicemente replicato in Italia un format già utilizzato con successo all'estero, ma ha adattato l'esperienza internazionale del premio alle caratteristiche del Paese, dove operano 4 milioni di piccole imprese e dove esiste una vera e propria necessità di valorizzare adeguatamente il grande contributo che queste portano al Paese e alla Società Civile". Alla cerimonia di premiazione, seguita da un recital musicale e corredata dalla presentazione di una ricerca Ernst and Young sul commercio elettronico, sono intervenuti anche il Sindaco di Milano Gabriele Albertini, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, e il ministro per il commercio estero Piero Fassino

WB00678_.gif (615 byte)  pag. 2