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TELELAVORO: IL 12 DICEMBRE CONVEGNO A PERUGIA

Milano, 6 dicembre 1998 – L’eco prodotto dalla recente settimana europea del telelavoro non si è ancora spento che i suoi effetti si fanno subito sentire. Dinventa sempre più evidente che, in un contesto in così rapida evoluzione, la necessità di avviare al più presto delle strutture adeguate e soprattutto di passare in modo rapido dalla fase progettuale a quella concreta si fa sempre più impellente. Ne è una valida testimonianza la manifestazione che si terrà a Perugia www.perusia.it  Organizzato da Eurostrategie avrà luogo presso l’ Assindustria, via Palermo 1/a, sabato 12 dicembre 1998 un convegno sul tema "Opportunità Telelavoro – Consapevolezza ed Orientamento delle Imprese Umbre". Nel corso dell’assemblea verranno presentati i risultati della ricerca, svolta in ambito regionale, finalizzata ad individuare il livello di percezione che gli imprenditori umbri hanno del telelavoro. La fotografia che verrà presentata costituirà il punto di partenza dal quale potranno essere avviate le varie forme di telelavoro ad oggi conosciute. Per l’ampiezza dei suoi contenuti il convegno è aperto a realtà pubbliche e private che vedono nell’innovazione un importante elemento di crescita, sviluppo e di competitività.
PROGRAMMA DEI LAVORI
Chairman – Dr. Patrizio Di Nicola –
coordinatore per l’Italia del progetto European Telework Development
9.00 Introduzione
Ulderico Falconi – direttore Assindustria, Perugia
Federico Di Bartolo – Assessore Regionale Industria e Artigianato
Francesco Micci – Amministratore Eurostrategie s.r.l.
09.30 Relazioni
Il lavoro che cambia: le opportunità offerte dal telelavoro alle imprese umbre
Antonio Curti - Associazione Lavoro & Tecnologia, Perugia
L'introduzione del telelavoro in azienda: dalla definizione della strategia al monitoraggio dei risultati
Emilio Di Cristofaro – senior partner Galgano & Associati, Milano
Aspetti giuridico-contrattuali del telelavoro
Paolo Fantusati – Commercialisti e Legali Associati, Perugia
10.45 Coffee Break
11.00 Testimonianze
LOGOS - Facciamo traduzioni in ogni angolo della terra
Rodrigo Vergara – presidente Logos s.r.l., Modena
INPS - Telelavoro e Pubblica Amministrazione
Fabio Trizzino – Direttore Generale INPS
IL CASO TELECOM - Il telelavoro in una grande azienda
Ruggero Parrotto - reponsabile delle Relazioni sindacali ed attività sociali di Telecom Italia
12.00 Conclusioni del chairman
Le politiche europee di sviluppo del telelavoro nel V programma quadro
12.30 Dibattito

VACANZE INVERNALI ALL’APRICA PER RIPOSO, SPORT E CULTURA
Milano, 7 dicembre 1998 - Un tempo le vacanze, sia estive che invernali, erano riservate a pochi fortunati: oggi sono finalmente diventate un diritto di tutti, anzi, per chi ha a cuore la propria salute, addirittura un dovere. Infatti la scienza medica ha riconosciuto che l’organismo ha periodicamente bisogno di "staccare i contatti", per la necessità di un riposo sia fisico che mentale con cui può rigenerarsi. I risultati? Maggior benessere, migliorate capacità lavorative, ripresa generale dello stato di salute. L’unica difficoltà sta nella scelta della località in cui soggiornare fra queste vi è l’Aprica, località montana della Valtellina (So), posta a 1181 m. in una valle tranquilla, che per le sue caratteristiche è adatta a ogni età e in tutte le stagioni. Facilmente raggiungibile, dotata di 20.000 posti letto, gode di un clima invidiabile per assenza di vento e vicinanza con estese pinete in ambienti protetti. che ossigenano l’aria Dotata di rinomate aree sciistiche, offre numerose possibilità di praticare altri sport, tra cui trekking, mountain bike, golf, tennis, nuoto nell’ampia piscina situata nel moderno palazzetto dello sport e free climber (arrampicata in falesia attrezzata o in palestra artificiale). Non manca inoltre un attrezzatissimo Centro Benessere dotato di tutte le attrezzature più modern e le offerte culturali alla scoperta delle innumerevoli incisioni rupestri che vengono continuamente scoperte da appassionati ricercatori, i quali hanno recentemente trovato tra l’altro l’immagine di una divinità celtica graffita sulla roccia. L’archeologo camuno dott. Ausilio Priuli, direttore del museo di arte e vita preistorica prosegue la sua ricerca, incoraggiato dal sindaco Maurizio Bosoni e dagli amministratori locali, che hanno compreso l’importanza di uno studio da cui è possibile risalire a notizie sul mondo preistorico e protostorico della Valtellina e della valle Camonica, che ospitano la maggiore concentrazione di incisioni rupestri del territorio alpino. Un’altra attrattiva è costituita dall’Osservatorio eco-faunistico alpino, che si estende su una superficie di oltre 20 ettari, con un itinerario di circa 2 km dotato di panchine in legno e di cartelli didattici, con possibilità di visite guidate, nel quale si può ammirare nel loro ambiente naturale la maggior parte delle specie animali e vegetali presenti nella zona. Concludiamo con una notizia che interesserà particolarmente gli sportivi: sabato 5 giugno 99 l’82° giro ciclistico d’Italia farà tappa ad Aprica per la penultima tappa Madonna di Campiglio-Aprica, ritenuta determinante per la futura "maglia rosa", dove Fausto Coppi nel ‘50 vinse un Gran premio della montagna. Il tempo è maturo per prenotare una presenza che offrirà innumerevoli motivi di soddisfazione.

A CAMPIONE D’ITALIA PREMIATO "IL CUOCO DELL’ ANNO": E’ SERGIO MEI, DELL’HOTEL "FOUR SEASONS" DI MILANO
Campione d'Italia, 7 dicembre 1998 - Il 28 novembre u.s. una giuria tecnica presieduta dallo scrittore Carlo Castellaneta ha proclamato al Casinò Municipale di Campione d’Italia, durante una serata di gala, il "Cuoco dell’anno", scelto con votazione segreta tra i 5 finalisti approdati alla selezione finale. E’ stata questa la prima edizione del "Premio Campione", organizzato dal Casinò Municipale, che ne è stato promotore insieme con l’Accademia Italiana della Cucina, la Federazione Italiana Cuochi, Slow Food, la rappresentanza italiana dei Jeunes Restaurateurs d’Europe e i periodici "Bar Giornale" e "Il Cuoco". I rappresentanti dei promotori hanno costituito la giuria, che si è impegnata nell’individuare il cuoco italiano più rappresentativo dei valori della cucina nazionale, che fosse anche impegnato nella promozione della cucina italiana all’estero e che fosse fornito inoltre di particolare predisposizione a diffondere le proprie conoscenze tra i giovani, per allevare una classe futura di alto livello. Dopo attento esame la giuria ha deciso di assegnare il prestigioso premio a Sergio Mei, quarantaseienne cagliaritano, che da 4 anni è responsabile della cucina di uno dei più importanti Hotel milanesi: il " Four seasons Regent". Mei ha iniziato giovanissimo a lavorare tra i fornelli, e da allora ne ha fatta di strada: evidentemente la cucina l’aveva nel sangue, se ha percorso a passo di carica tutte le tappe della carriera, per diventare presto cuoco capo partita in ristoranti prestigiosi, per giungere nel ‘91 al traguardo di chef executive della Ciga Hotels. La sua esperienza si è ampliata in giro per il mondo, ambasciatore della cucina italiana con quella semplicità e modestia che caratterizza le persone veramente esperte, sempre disponibile, attivo nel realizzare banchetti per manifestazioni pubbliche e private o per organizzare festival gastronomici o aperture di ristoranti e hotel. Nonostante un’attività così intensa, riesce anche a trovare il tempo per insegnare e perfino per trasmettere le proprie vastissime conoscenze in libri di cucina: un fuori classe, dunque, che giustamente è stato portato in primo piano con il Premio Campione, il quale si prefigge di laureare, anno dopo anno, gli autentici "Maestri" della nostra cucina, con un’iniziativa non solo culturale, ma anche promozionale nei confronti del turismo enogastronomico, complemento importantissimo per chi visita l’Italia.

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