NOTIZIARIO
 
MARKETPRESS
 
Martedì  8
 
 
pagina  1
 
quotidiano  di
economia, finanza
politica
e tecnologia

 

 

 

 

PUNTUALE, ANZI, IN ANTICIPO, SI RIPRESENTA LA NUOVA "GUIDA RISTORANTI D’ ITALIA 1999" DELL’ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA

Milano, 8 dicembre 1998 - Ancora più completa, utile, pratica, di facile consultazione è apparsa in libreria nell’ultima settimana di novembre, la nuova edizione della "Guida Ristoranti d’Italia 1999" edita da Mondadori e curata per "Panorama" dall’Accademia Italiana della Cucina. Molte sono le novità: un indice di tutte le località in cui trovare i ristoranti consigliati, cartine regionali e mappe delle maggiori città dove questi sono dislocati, così da facilitare la ricerca delle vie e quindi dei ristoranti, là dove l’estensione può rendere difficoltoso l’orientarsi. Non mancano brevi cenni sulla gastronomia di ogni regione, con l’aggiunta di un glossario dei termini dialettali delle specialità e di elenchi particolareggiati dei piatti regionali e dei prodotti tipici. Infine, per impreziosire il manuale, sono state aggiunte numerose illustrazioni a colori sul tema del cibo nell’arte. 2227 sono i locali italiani segnalati, cui se ne aggiungono 292 dislocati all’estero dove, è bene ricordarlo, sono attive le Delegazioni dell’Accademia Italiana della Cucina. Le caratteristiche di tutti i ristoranti corrispondono a quello che è il principio fondamentale che ha determinato la nascita dell’Accademia nel lontano 1953: la valorizzazione della buona e genuina tavola italiana e dei prodotti nazionali più rappresentativi. Ogni locale è presentato con un breve profilo che ne evidenzia le caratteristiche, i piatti tipici, il piatto da non perdere, se c’è, e naturalmente una serie preziosa di altre indicazioni visualizzate attraverso simboli informativi e qualitativi, tra cui, importante, la fascia di prezzo, sempre utile per evitare sgradite sorprese. Oltre agli ormai famosi "tempietti", da 1 a 4, per una diagnosi che va dal buono all’ottimo, sono segnalati i 19 ristoranti "magnifici", che raggiungono la perfezione massima, quelli definiti "eccellenti" e quelli che hanno meritato la "distinzione accademica". Con cura estrema dei particolari viene inoltre indicata l’eccellenza nella selezione dei vini, dei formaggi, degli oli e dei distillati e liquori. Insomma: muniti di una Guida così precisa, razionale e affidabile, data l’esperienza e la passione degli estensori, sarà difficile incappare in delusioni quando ci si reca a"mangiar fuori", il che dovrebbe rappresentare un momento di distensione, di scoperta e di piacere della buona tavola, quello che secondo il Talmud, quando è giustamente soddisfatto, ci regala la pace dello spirito.
QUALCHE CURIOSITA’
La "Guida ai Ristoranti d’Italia" curata dall’Accademia italiana della Cucina ha iniziato le pubblicazioni nel 1961 con crescente successo, ma è solo la seconda volta che è stata edita da Mondadori. Rispetto allo scorso anno, il numero dei "Magnifici" è salito da 18 a 19, con una cancellazione e due aggiunte. Un lieve calo si è avuto tra i ristoranti "eccellenti" (-7), mentre sono salite le "distinzioni accademiche" (+ 84), con una prevalenza dell’Emilia-Romagna e del Piemonte. E’ cresciuto anche il numero dei locali segnalati in Italia e all’estero: tra i primi prevale la Lombardia (305), seguita a ruota dal Veneto (274). Sempre in Lombardia si trova il più alto numero di "Magnifici", "eccellenti" , "ottimi" e "molto buoni". Le ragioni di tale prevalenza sono molteplici, spesso diverse tra loro: ai nostri lettori il piacere di scoprirle e analizzarle.
Armanda Capeder

RIFATTO IL LOOK ALLA CONCESSARIA AUDI DI MILANO
Milano, 8 dicembre  1998 - Le ricerche sul consumatore medio italiano lo confermano. Acquistare non è un gesto d'impulso o un qualcosa di disgiunto dalla propria personalità. E' una scelta precisa che riflette uno stile di vita. In un mercato sempre più affollato e complesso, chi decide gli acquisti, infatti, è diventato più esigente e va alla ricerca di prodotti che ne rappresentino al meglio i propri modelli di vita. Il marchio, dunque, viene vissuto come depositano di valori, il prodotto come un segno, il punto vendita come luogo dove il rapporto tra consumatore e marca si realizza. E' in questa prospettiva che Carcomauto ha scelto di dedicare la nuova sede in via Bressanone esclusivamente al mondo Audi e di seguire, tra le prime in Europa, la nuova politica commerciale e di corporate design indicata dalla casa madre tedesca. Il progetto della nuova sede combina le linee decise e le simmetrie austere con le linee curve e morbide della struttura ad hangar. I materiali vanno dal vetro al legno. Tutto in una sorta di mix tra tecnica e umanità, tra tradizione e spirito innovativo. Grandissima attenzione è stata posta alla luce, la trasparenza delle facciate e di parte della copertura è una caratteristica predominante di questa architettura. L'edificio si sviluppa su una superficie coperta totale di circa 4.000 mq., di cui circa 1.500 mq. destinati a esposizione; le restanti superfici sono occupate dalle zone tecnico-operative e dai parcheggi. Nell’ultimo biennio si è consolidata un’intesa collaborazione con i gruppi industriali Volkswagen e Audi indirizzata al rinnovamento delle sedi della rete vendita in Italia secondo i moderni concetti. Attualmente sono in corso di realizzazione numerosi progetti per le concessionarie Volkswagen e Audi più importanti del nord Italia. Fondata nel 1959 a Milano la concessionaria Carcomauto commercializza i marchi Audi, VW, Skoda e i veicoli industriali Vic. Con sette sedi di vendita, 25 officine autorizzate, più di 22.000 metri quadrati di supefficie occupata, 130 collaboratori, 40.000 pezzi di ricambio movimentati in un anno, Carcomauto è fra le prime concessionaria Audi al mondo per volumi di vendita.
Concessionaria Audi Carcomauto - Milano via Bressanone - Tel 02 39239711
Per ulteriori in formazioni: Business Press, Federico Cerrato Tel 02 86455490 e-mail federicoc@bpress.it
Studio Zenoni architetti associati-Studio C.B.C.R. architetti Catani e Bellottì
STUDIO C. B. C. R. Milano - Via Castelfidardo, 7 Tel e Fax 02 6596976 - 02 6596977

IL PICCOLO PRINCIPE DI ANTOINE DE SAINT-EXUPÉRY È DIVENTATO UN CD-ROM
Milano, 8 dicembre 1998 - I pianeti e gli astri sono tratti dai disegni originali di Saint- Exupéry. E' un universo vivente: i pianeti si allontanano e si avvicinano, gli abitanti degli asteroidi si animano, sentite il buongiorno del lampionaio, il rumore delle stelle, le musiche, il vanitoso vi saluta togliendosi il suo buffo cappello, il re vi osserva dall'imponenza del suo mantello che avvolge tutto il pianeta. Là c'é la Terra, e si vede anche l'aereo di Saint-Exupèry che ruota come un satellite. Là c'è Saturno. Questi appena citati sono solo alcuni dei personaggi che popolano il mondo di favola del "Il piccolo principe" la famosa fiaba di Sant-Exupéry che di recente è stata trasformata anche in Cd Rom. Sono tutti elementi spettacolari, ma anche oggetti e personaggi che vi invitano ai percorsi interattivi. Progettato quasi per soddisfare la richiesta di un piccolo principe dell'epoca multimediale, la favola francese contiene tutti gli elementi che la fanno diventare un nuovo e moderno strumento di comunicazione per i più piccini. L'avventura del Piccolo Principe nell'universo, i rapporti che stabilisce con la rosa, il re o la volpe erano tutti elementi che si prestavano ad interagire con i piccoli utilizzatori. L'autore dell'adattamento, Romain Victor-Pujebet, ha quindi sfruttato questa opportunità riuscendo a mantenere l'immaginario e la poesia del racconto originale e nel contempo vivacizzare il modo di giocare che le nuove tecnologie. Gallimard, l'editore originale dell'opera, ha investito tre milioni di franchi francesi per realizzare le animazioni in tre dimensioni di questo CD-ROM, trenta minuti di immagini 3D che hanno richiesto quasi otto mesi di intenso lavoro. "Siamo partiti dagli acquarelli originali - spiega Pierre Saulay, responsabile del multimedia dl Gallimard - la sola immagine che non compare nel libro è quella dell'aereo che si schianta nel deserto, disegnata da Saint-Exupéry in una tavola a parte." Per l’occasione è stato realizzato anche un sito internet http://www.cestino.it/piccoloprincipe. Visto e considerato l’importante lavoro prodotto è forse il caso di citare tutti coloro che hanno contribuito a trasformare una semplice favola

Pagina  2