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VICENDA BECA:
RIGETTATA RICHIESTA RINVIO A GIUDIZIO DI LUIGI CREMONINI Modena, 5
febbraio 1999 - Il Gruppo Cremonini comunica che, con sentenza pronunciata il 4 febbraio,
il G. I. P. (giudice per le indagini preliminari) presso il Tribunale di Bologna ha
rigettato la richiesta di rinvio a giudizio di Luigi Cremonini, Presidente del Gruppo
Cremonini, per la vicenda relativa al fallimento della società Beca SpA. Nell'annuncio si
dice che il G. I. P. , in particolare, ha dichiarato l'oggettiva insussitenza del reato di
concorso in bancarotta fraudolenta, che era stato contestato a Luigi Cremonini per
l'ipotizzata distrazione di attivi della Beca da parte della Pacor, società appartenente
al Gruppo Cremonini all'epoca dei fatti. La Pacor aveva stipulato un contratto di
conto-lavorazione con la Beca un mese prima del fallimento della stessa società ,
avvenuto il 24 giugno 1994. La ricostruzione processuale degli eventi ha consentito di
appurare che, nel breve periodo intercorso fra la sottoscrizione del contratto e la
dichiarazione di fallimento, non si era verificata alcuna distrazione a danno dei
creditori della Beca e che, al contrario, il contratto stesso aveva consentito la
prosecuzione della attività di Beca, consentendone la conservazione degli attivi
aziendali.
"NEGOZIO SICURO": UNA INIZIATIVA TELEMATICA PER LA SICUREZZA
Milano, 5 febbraio 1999 - La società Hesa di Milano, specializzata in sistemi di
sicurezza, ha annunciato una iniziativa in materia di sicurezza dei negozi "per
migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei milanesi in condizioni critiche quali
quelle attuali". L'iniziativa consiste nella messa a disposizione a titolo gratuito
di due centrali digitali del valore di circa 30 milioni ciascuna, in grado di ricevere
costantemente immagini e allarmi dagli impianti di sicurezza, installati nei negozi
collegate. Le centrali sono messe a disposizioni delle forze dell'ordine, Carabinieri e
Polizia di Stato. Ai negozi di Milano e della provincia, la società offre sistemi
(telecamere, sistemi trasmissivi di immagini e centrale di allarme) a prezzi dimezzati (un
milione di lire contro valore di mercato di 2 milioni) immediatamente collegabili con le
centrali delle forze dell'ordine. Inoltre, Hesa offre pulsanti antirapina, rivelatori di
presenza e di scasso. Hesa aveva già lanciato l'iniziativa, denominata "Negozio
sicuro", alla mostra Sicurezza svoltasi alla Fiera Milano
ATTIVITÀ FARMACEUTICA SOLVAY IN ITALIA
Milano, 5 febbraio 1999 - Presentata alla stampa milanese la società Solvay Pharma Italia
di Grugliasco (Torino), filiale italiana del settore farmaceutico del gruppo chimico
multinazionale belga SolVay (soda) che ha un giro di affari mondiale di oltre 9 miliardi
di dollari con 34. 000 dipendenti in 46 Paesi e presente in Italia soprattutto con lo
stabilimento di Rosignano Solvay, vicino a Livorno. Le aziende farmaceutiche del gruppo
rappresentano le attività con il livello di crescita più elevato con fatturato annuo di
1, 1 miliardi di dollari all'anno (di cui il 17% viene investito in ricarca e sviluppo).
Nel settore sono impegnati circa 1100 ricercatori in Europa e Stati Uniti. Le attività
della divisione salute sono concentrate in quattro aree specialistiche nelle quali Solvay
vanta una posizione di leadership a livello commerciale e di ricerca : sistema nervoso
centrale, gastroenterologia, ginecologia, cardiologia. Solvay è anche uno dei maggiori
produttori mondiali di un vaccino influenzale (Influvac). Tra i prodotti più
commercializzati anche in Italia, il Pancreoflat, la Valeriana Dispert (sedativo vegetale
per combattere nervosismo e insonnia), il Fevarin (farmaco antidepressivo) e altri farmaci
per l'ansia e le vertigini, il Creon per la fibrosa cistica e altri prodotti per il colon
irritabile, il Femoston, farmaco per la terapia ormonale sostitutiva. Solvay
commercializza anche il Difmetrè , un leader antiemicranico messo a punto nei primi anni
50 dalla società Difme di Torino, acquisita dalla Solvay nel 1986. È poi della Solvay il
Dufaston, uno dei progestinici più prescritti in Europa per il trattamento dei disturbi e
dei sintomi della menopausa. A Grugliasco, Solvay Pharma Italia opera con 190 dipendenti,
in buona parte assegnati alla commercializzazione dei prodotti per il sistema nervoso, la
gastroenterologia e la ginecologia mentre il settore cardiologico non è ancora introdotto
in Italia. Le iniziative della società sono state illustrate dall'amministratore delegato
Dirk Kooijman e dal direttore medico dottoressa Irene Grazioli.
GRUPPO OLCESE: CHIUSURA DI DUE STABILIMENTI. INDETTO SCIOPERO
Milano, 5 febbraio 1999 - In un comunicato CISL Lombardia si annuncia una nuova
ristrutturazione per il gruppo tessile Olcese: "per risanare e rilanciare la
competitività del gruppo", la direzione aziendale ha infatti deciso di chiudere due
stabilimenti e spostare la sede commerciale "escludendo 422 persone". Gli
stabilimenti sono quelli di Fiume Veneto (117 dipendenti) e di Novara (245). Altri 60 sono
gli addetti della sede che si sposterà da Novara alla provincia di Milano entro il 30
giugno 1999. La scelta del Gruppo, illustrata ai sindacati tessili dall'amministratore
delegato Gaetano Miccichè , è quella di abbandonare le produzioni più povere dei filati
di cotone greggi per concentrare le attività nei filati a più elevato margine di
redditività (melange, tinte e colorati). Questa strategia comporta la chiusura dei due
stabilimenti e la concentrazione delle produzioni in quelli di Cogno (Vallecamonica),
Conegliano (Treviso), Longarone (Belluno), Sondrio e Trieste. In risposta a questa
decisione Filta-Cisl, Filtea Cgil e UiltaUil hanno indetto otto ore di sciopero e
assemblee in tutte le fabbriche. Il sindacato tema che si tratti di "una semplice
operazione finanziaria, senza nuovi investimenti e volta esclusivamente a recuperare
risorse". Un nuovo incontro è fissato per il 19 febbraio. Attualmente, il Gruppo
Olcese, con 22. 000 tonnellate annue, realizza circa il 10% della produzione dell'intero
comparto cotoniero italiano, con 1. 305 addetti. Il principale azionista è la società di
diritto lussemburghese CYO (Company of Yarns Olcese s. a. ) del finanziere svizzero Paolo
Andrea Mettel.
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