NOTIZIARIO
 
MARKETPRESS
 
Lunedì  19
 
 
pagina 3
 
quotidiano di economia, finanza, politica e tecnologia

 

NASCE A BOLOGNA IL MANAGER DELLE TLC UN CALL CENTER PER 500 GIOVANI NUOVI LAVORATORI

Bologna, 19 aprile 1999 - Partono i lavori per il nuovo Call Center, il Centro Assistenza Clienti Omnitel a Bologna che sarà operativo dai primi di luglio. I Call Center sono il cuore del servizio Omnitel e impiegano attualmente in Italia circa 3. 000 persone. La struttura di Bologna occuperà a regime 500 giovani di età compresa tra i 22 e i 30 anni e gestirà le richieste dei clienti Omnitel in Emilia Romagna oltre a fornire informazioni ai clienti potenziali, sia individui sia aziende. L’Emilia Romagna è, insieme a Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, una delle regioni che compongono l’Area Nord Est di Omnitel che, su base nazionale, ha avuto un incremento di 1. 400. 000 clienti (+ 170%), opera con 1. 100 dipendenti ed ha effettuato investimenti per la rete e infrastruture per 600 miliardi. La regionalizzazione è stata, sin dall’inizio, uno dei fattori su cui l'azienda di telecomunicazioni ha puntato e le quattro aree in cui è divisa l’Italia godono di completa autonomia nella gestione del cliente, nell' implementazione e manutenzione della rete, nelle attività commerciali. Al nuovo Call Center di Bologna, l’ottavo in Italia dopo quelli di Milano, Ivrea, Padova, Pisa, Roma, Napoli e Catania, è stato destinato un investimento di circa 12 miliardi che saranno ripartiti sia nelle opere civili della sede (fabbricato di Via Corticella di circa 10. 000 mq) che nei sistemi informatici e tecnologici per la gestione del traffico telefonico. Il nuovo centro accoglierà 500 giovani di età compresa tra i 22 e 30 anni operativi 365 giorni all’anno. La selezione dei nuovi assunti prevede sia test che colloqui individuali volti ad individuare le attitudini alla soluzione dei problemi, alla comunicazione, uno spiccato orientamento al servizio e al lavoro di gruppo. Appena assunte le persone entreranno nel progetto "Università del Servizio" che prevede una formazione costante e intensa sia in aula che sul campo, su questo fronte Omnitel è impegnata con oltre 30 miliardi di lire all’anno in formazione. I corsi e l’inserimento avverranno presso l’altro Call Center dell’area, a Padova. "Così facendo ha spiegato Enrico Casini, direttore generale dell’area Nord Est di Omnitel i "tecnici di assistenza clienti" assunti saranno pronti a operare dal primo giorno di apertura a Bologna, e in grado di gestire le 500. 000 telefonate che possiamo prevedere arrivino ogni mese in un ambiente tecnologicamente all’avanguardia". La sede di Bologna sarà anche il centro pilota per lo sviluppo delle applicazioni internet/GSM e dove prenderanno il via i primi corsi di formazione di una nuova figura professionale che sarà protagonista nelle aziende nel prossimo futuro: il manager per le telecomunicazioni, un mercato, quest'ultimo che in Italia ha ormai raggiunto un valore di circa 60. 000 miliardi coinvolgendo trasversalmente vari settori merceologici. Inoltre lo sviluppo tecnologico, il processo di liberalizzazione, ha creato nelle aziende la concreta necessità e soprattutto l’opportunità di una figura professionale per ottimizzare gli investimenti e utilizzare al meglio le infrastrutture di telecomunicazioni. Gli interessati potranno inviare il proprio curriculum vitae a Omnitel Casella Postale 982 PADOVA o via mail a   hr.nordest@omnitel.it  o tramite fax al n. 049/8082820.

 

MERCATO DELLE TELECOMUNICAZIONI: RAPPORTO ASSINFORM
Milano, 19 aprile 1999 - Alle ore 11. 30 del 22 aprile, al Giureconsulti, conferenza stampa Assinform per la presentazione in anteprima dei dati sul mercato delle telecomunicazioni nel 1998, estratti dal Rapporto annuale 1999 sull'informatica e le tlc. Saranno delineate le linee del mercato mondiale del settore, l'analisi del mercato italiano e gli effetti della liberalizzazione.

 

LA TECNOLOGIA DELLA CASA AD ABACUS
Milano, 19 aprile 1999 - La casa si modifica e sempre più assume ruoli e funzioni diversi, trasformandosi nel fulcro di attività nuove che coinvolgono sempre più il gruppo familiare, per mezzo delle nuove tecnologie e applicazioni utilizzate in vari momenti della giornata. Ed è proprio questo ambiente amichevole che può rendere più comprensibile la funzionalità dei nuovi strumenti tipici della società dell'informazione. Nel periodo 1998-2000 le rilevazioni (elaborazione Abacus su dati EJTO - Osservatorio Europeo sulla Information Technology) prevedono la crescita del mercato consumer pari al 21% sul territorio italiano rispetto al 25% previsto in Europa, per un controvalore nel 1998 di 7.000 miliardi di lire (pari a 3,6 miliardi di euro per l' Italia) e di 31,2 miliardi di euro pari a circa 60.000 miliardi di lire in Europa. Si tratta di una opportunità di espansione del mercato che segna una linea di sviluppo anche sociale, mostrando la necessità di una diffusione crescente delle tecnologie in ambiti finora considerati più privati e domestici. L' interattività, l'intrattenimento digitale, i nuovi servizi di rete, le originali forme di apprendimento e di lavoro sono protagonisti di una evoluzione che impone trasformazioni della vita quotidiana e attribuzione di ruoli e di diversi all'ambiente familiare. Sempre più in futuro la casa sarà il centro di attività nuove e originali coinvolgendo le persone nei vari momenti della giornata, per effetto delle applicazioni tecnologiche che sono entrate, anche prepotentemente, nella vita di ognuno. Oggi 21 milioni di famiglie in Italia hanno di fronte ritmi di vita e funzioni domestiche originali e dense di mutamenti. Una inconsueta commistione tra spazio lavoro e luogo domestico e privato cambia profondamente la vita familiare, rendendo consuetudine diffusa l'uso di strumenti innovativi apparentemente destinati, all' inizio, a pochi privilegiati. E' il caso evidente dei cellulari: fenomeno esplosivo con ritmi di crescita impensabili e che vede il 35% degli italiani disporre di un telefono portatile contro il 32% dei giapponesi e il 25% degli abitanti degli Stati Uniti. Un dato impensabile solo pochi anni addietro e che colloca l' Italia rispetto agli altri Paesi europei con situazioni di profondo divario rispetto per esempio alla presenza di cellulari riscontrabile in Francia e in Germania dove la percentuale scende alla metà di quanto rilevato nel mercato italiano. Come sarà la casa del 2000? La risposta sarà presente ad Abacus quella sorta di laboratorio, amichevole, interattivo che invita il visitatore (e ne sono attesi più di un milione, così come è avvenuto nell'ultima edizione di AF L'Anigiano in Fiera) ad avvicinare e a utilizzare le innovazioni, fornendo l'aiuto necessario ad affrontare in modo efficace e personale i nuovi orizzonti tecnologici. Oltre ai momenti d'incontro e di elaborazione personale, le occasioni di acquisto per i prodotti esposti anche a "prezzi fiera" sono destinate a potenziare la rivoluzione dei modi del vivere e dell'abitare, grazie alla interattività, all' intrattenimento digitale, ai nuovi servizi di rete, alle nuove forme di apprendimento e di lavoro. La casa, che nel corso della millenaria società rurale, è stata luogo di vita e di lavoro, di produzione e di consumo; la casa, che nel corso della società industriale, si è ridotta a luogo di semplice e fugace consumo nella società postindustriale sarà luogo di telelavoro e teleconsumo, offrendo la scena per nuove di attività in cui lo studio, il lavoro e il tempo libero per proseguire con la telemedicina all'home banking, fino al telelavoro. Ciò mette in discussione i tradizionali criteri di attività lavorativa ponendo alle aziende produttrici di mobili da ufficio il problema di come reagire, con nuove proposte, al cambiamento dello scenario domestico.

WB00678_.gif (615 byte)  pag. 2