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PRIMA USCITA UFFICIALE DI "LOMBARDIA DESIGN"

Milano, 19 aprile 1999 - Il battesimo è avvenuto al Salone del Mobile dove "Lombardia Design", la nuova griffe della produzione mobiliera lombarda creata per il mercato tedesco, ha allestito per l'occasione un'area di 150 metri quadrati, interamente destinata a punto d'incontro tra produttori artigiani e operatori tedeschi. Il nuovo marchio, raggruppa 31 aziende artigiane della Lombardia selezionate per qualità, stile e originalità da un team composto da opinion leader tedeschi (rappresentanti di prestigiose case di arredamento e design e consulenti del settore arredo), le cui produzioni sono raccolte in un unico catalogo rivolto direttamente al mercato tedesco. I loro interlocutori sono, infatti, rappresentati da 2400 distributori tedeschi, dai grandi gruppi d'acquisto alle catene di negozi, fino al singolo commerciante, e da 1600 tra architetti e arredatori d'interni. L'iniziativa è stata promossa dal Centro Estero Camere Commercio Lombarde nell'ambito degli interventi a favore dell'artigianato previsti dalla convenzione stipulata tra Regione e Unioncamere Lombardia e vede il coinvolgimento dell'intero sistema camerale lombardo e delle associazioni regionali dell'artigianato. Con questa iniziativa "Lombardia Design" vuole essere un sostegno concreto e un momento di promozione e di assistenza commerciale per tutti quei mobilieri artigiani lombardi che vogliono essere presenti nel mercato tedesco, da decenni ormai area di riferimento per l'export del mobile italiano. All'appuntamento organizzato presso il Salone del Mobile seguiranno, nel prossimo mese dì giugno, le visite degli operatori tedeschi presso le sedi dei produttori di 'Lombardia Design".
IL MERCATO TEDESCO DEI MOBILI
Di seguito riportiamo alcuni dati che riguardano il mercato tedesco il cui valore nel 1997 era di ca. 43 mld DM (43.000 mld Lire) al prezzo d'acquisto e di 68 mld DM al prezzo al consumo. Con questo ragguardevole giro d'affari la Germania rappresenta, per il settore del mobile, il mercato più grande in Europa, seguito dalla Francia con 18 mld DM, Inghilterra, 15 mld DM e dall'Italia con 12 mld DM. Che la Germania rappresenti la maggior zona di attrazione per il settore è dimostrato anche dalla spesa pro capite in mobili che è la più alta con 528 DM (dati 1995), seguita da Austria 523 DM, Olanda 502 DM, Svizzera 453 DM, Italia solo 214 DM. Anche per quanto il singolo consumatore tedesco i dati rilevati dimostrano che dopo: viaggi e abbigliamento i mobili sono al terzo posto come interesse e intenzione di acquisto. Un altro elemento che conferma questa tendenza positiva è anche l' atteggiamento verso i mobili dove l' 8% dei responsabili d'acquisto sono particolarmente interessati alle nuove tendenze e ad acquistare prodotti nuovi. Un pubblico particolarmente interessato a queste evoluzioni è rappresentato dalle donne di età 20-49 anni di fascia di reddito alta. Complessivamente il 35% del campione è interessato a conoscere nuovi trend nell'arredamento e comprare eventualmente anche mobili nuovi. All'interno del meccanismo di acquisto si sono rivelati determinanti alcuni criteri di valutazione nella scelta del mobile e fra questi di particolare importanza la compatibilità con la salute richiesta dal 78% degli intervistati i quali hanno altresì ribadito un particolare interesse per la qualità 71%; garanzia sul prodotto 56%; ecocompattibilità dell'imballaggio 46%; resistenza all'usura 45%; design 42%; disponibilità immediata 22% . Nel complesso l'Italia è il maggior esportatore al mondo di mobili con un giro di affari di 12.000 mld Lire seguito dalla Germania con 7.000 mld Lire. Nel corso del 1996 le esportazioni dell'Italia verso la Germania sono state di 3.300 mld Lire registrando rispettivamente un +5,5% sul ' 95 e un +43% sul '90. Per quanto riguarda le importazioni italiane volendo suddividerle per categorie abbiamo in testa gli armadi con 1.763 mld (Lire), seguiti dalle poltrone con 599 mld, mobili in metallo 440 mld, cucine 40mld, altro 459 per un totale di 3.301 mld di lire.

IL TRADE DELL'ARREDAMENTO IN GERMANIA

TIPOLOGIA DI CANALE FATTURATO
mld DM
QUOTA
DI MERCATO
negozi specializzati (uniti
in gruppi d'acquisto)
44,0 65%
negozi specializzati indipendenti 8,0 12 %
negozi per l'arredamento per ufficio 4,0 6%
commercio via corrispondenza 3,0 4%
magazini fai da te 1,4 2%
grandi magazzini 1,0 1,4%
Altro 2,0 3%
Vendita diretta dall'artigianato 2,2 3,2 %
Vendita all'ingrosso 2,4 3,5 %
Tot. 68,0 100 %
di cui vendita a privati 60 88%
vendita ad azienda 8 12%

Maggiori informazioni sul settore del mobile in generale, tendenze di mercato, canali distributivi, prezzi, indicatori di efficienza ed altro sono reperibili sul sito del Centro Studi Industria Leggera - Csil - http://web.tin.it/csil-furniture   

 

IMA-INDUSTRIA MACCHINE AUTOMATICHE (PER TE/FARMACI): DIVIDENDO +50%
Milano, 19 aprile 1999 - I vertici della IMA-Industria Macchine Automatiche di Bologna, società quotata in borsa dal 1995, hanno illustrato alla stampa milanese i risultati 1998 e le previsioni per i prossimi anni. Il Gruppo, leader mondiale nel settore della produzione di macchine per il confezionamento di tè in bustine e di prodotti farmaceutici, ha realizzato un forte recupero (13% dei ricavi) della redditività grazie al favorevole andamento della domanda nei paesi occidentali ( che rappresentano più dell'80% del mercato dell'azienda), alla capacità di offrire prodotti innovativi e alla elevata specializzazione della rete di vendita. Il fatturato consolidato 1998 è stato di 432 miliardi (+10% sul 1997) con percentuale del 94% dell'export sul fatturato: ottimi risultati in Europa (+20%, Germania +87%) e USA (+5%). Gli investimenti nel Far East hanno dato risultati positivi: in Giappone, dove è operativa da solo un anno una filiale commerciale, IMA ha incrementato il fatturato del 67% sul 1997. (a 14, 8 miliardi). La Russia risulta tra i paesi in flessione (-49, 7%) unitamente allo Sri Lanka (-45, 1%), al Regno Unito (-17, 1%) e ad altri paesi asiatici (-17, 9%). Utile operativo consolidato +73% a 56, 3 miliardi. Utile netto consolidato prima delle imposte + 80% a 48 miliardi: Cash flow +29% a 40 miliardi. Portafoglio ordini 214, 5 miliardi, in linea con l'esercizio precedente. Indebit amento finanziario netto -31% a 65, 5 miliardi. Alberto Vacchi, amministratore delegato (la famiglia Vacchi controlla la maggioranza mentre nell'azionariato minore si contano diversi fondi comuni), ha detto che il 1998 è stato molto positivo con aumento del 9, 7% delle vendite di macchine per il confezionamento del tè e del caffè . Bene anche le vendite di macchine per il confezionamento di prodotti farmaceutici e cosmetici (+7, 9%). Investimenti in Ricerca e Sviluppo + 10% con realizzazione di molti modelli inovativi. "Per il 1999 ha detto Vacchi-prevediamo di continuare ad espandere il giro di affari nelle aree a maggior valore aggiunto e a più alto potenziale di crescita come USA ed Europa. Solo nel mercato nord americano è previsto nel 1999 un incremento delle vendite del 20%. Importante l'avvio del mercato di sostituzione delle macchine per il tè a scapito di macchine della concorrenza. Recentemente, la IMA ha siglato un contratto di fornitura pluriennale con il gruppo olandese Dowe Egberts (Sara Lee). Vacchi ha anche detto che è prevista per il quadriennio 1999/2002 una crescita media annua del 10% più accentuata per il settore farmaceutico. Annunciato che all'assemblea di bilancio del 29 aprile sarà proposta la distribuzione di un dividendo di 330 lire per azione ( contro 220 lire per il 1997), in pagamento dal 17 maggio. Il Gruppo ha un'ampia rete commerciale comprendente 8 filiali con servizi di vendita e assistenza in Italia, Francia, UK, Germania, Austria USA, Cina e Giappone. Inoltre, ha 55 agenzie in 70 paesi. La produzione avviene in cinque stabilimenti in Italia e tre in India con un totale di 1700 addetti, di cui 500 all'estero. All'esposizione dei risultati della società ha partecipato anche il direttore generale Stefano Visentini.

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