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PROGETTO
MILANESE PER SVILUPPO EUROPEO: ANNUNCIATO DA ASSOLOMBARDA Milano, 8 giugno 1999 - Nel corso dell'assemblea annuale di Assolombarda, il presidente dell'Associazione Benito Benedini ha consegnato al Presidente del Consiglio dei Ministri Massimo D'Alema un "progetto di sviluppo europeo". Con questa iniziativa Benedini ha detto le imprese milanesi di Assolombarda vogliono "dare un contributo fattivo, rivolgendosi al governo e alle forze politiche italiane, ma anche al Parlamento Europeo, che sarà tra breve rinnovato, e alla Commissione europea, che opererà con nuovi e più ampi poteri, per sollecitare l'avvio di una efficace politica economica incentrata su tre tipologie d' intervento: il sostegno all'imprenditorialità , lo stimolo della concorrenza e il miglioramento delle regole". Benedini ha rilevato che, dopo avere raggiunto l'obiettivo dell'Euro, l'Europa "appare stanca, sfiduciata e le sue istituzioni indebolite. Alle difficoltà politiche si affiancano quelle economiche: la ripresa stenta ad arrivare, mentre cresce il divario di competitività e di sviluppo dell'Europa verso gli Stati Uniti e dell'Italia verso l'Europa": "Il sistema della moneta unica ha aggiunto è partito bene, nonostante emergano, con l'andare del tempo, le difficoltà derivanti da una congiuntura sfavorevole, dalla forza dell'economia americana e dai ritardi dei paesi europei nelle riforme strutturali. Ma ora è chiaro che il passaggio obbligato per lo sviluppo dell'Unione è che la Commissione e il Parlamento europei pongano al centro della propria azione il processo di unificazione politica". Benedini ha rilevato le peculiari criticità che permangono in Italia dopo i risultati ottenuti sul fronte dei conti pubblici e dell'inflazione: tasso di crescita inferiore alla media europea negli anni '90 (nel 1998 meno della metà della media europea e nel primo semestre 1999 situazione non cambiata); debito pubblico pari al 118% del PIL; continuazione della troppa invadenza della presenza pubblica in economia; spesa corrente troppo elevata; necessità di nuovi impulsi per i processi di liberalizzazione e privatizzazione; livello di disoccupazione tra i più alti d'Europa, soprattutto concentrato tra i giovani e nel Mezzogiorno; irrisolti squilibri territoriali; gravi ritardi nella dotazione infrastrutturale, materiale e immateriale, e nella riforma della Pubblica Amministrazione; peso fiscale e contributivo che limita in modo rilevante la capacità di accumulazione, di investimento e di crescita dell'occupazione. In questa situazione di difficoltà , nella quale l'Italia rischia di essere la parte fragile di un'Europa debole, nel documento Assolombarda "Le imprese milanesi per un progetto di sviluppo europeo" si pongono gli obiettivi di un rinnovato impegno per lo sviluppo che, nel rispetto del rigore del bilancio pubblico, mobiliti le volontà politiche e le energie dei soggetti economici e sociali verso una nuova fase di crescita, guidata dai principi della concorrenza, della conoscenza e della responsabilità . "Promuovere l'imprenditorialità ha spiegato Benedini vuol dire, innanzitutto, mettere in atto azioni finalizzate alla crescita e alla creazione d'impresa, facendo leva su tutti quei meccanismi e quelle regole che possono spingere in questa direzione"; "Stimolare la concorrenza vuol dire, innanzitutto, sottoporre al regime competitivo i monopoli pubblici e i settori delle public utilities"; "migliorare le regole vuol dire, innanzitutto, renderle meno numerose, più semplici, più efficienti". Circa il miglioramento dei servizi dell'Amministrazione Pubblica, essenziale per una politica di sviluppo, nel progetto si avanza la proposta di una "azione comunitaria che promuova una politica di standard qualitativi minimi di livello europeo, certificati da enti indipendenti. Standard che dovrebbero riguardare la qualità e l'efficienza dei servizi erogati, per innescare una sana competizione tra Governi locali ai diversi livelli e, senza dirigismi, si spingerebbero verso l'alto l'impegno e le prestazioni delle Amministrazione Pubbliche". Benedini ha poi detto che l'elezione del Presidente della Repubblica deve costituire l'occasione per la ripresa del processo di riforme istituzionali e l'imminente Documento di Programmazione Economica e Finanziaria deve dare risposte alle esigenze di sviluppo e di ammodernamento dell'Italia, rimuovendo (come ha detto il ministro Amato) i vincoli strutturali che pesano come macigni sulla crescita del paese". Il presidente di Assolombarda ha pure affermato che occorre una effettiva stabilizzazione del sistema pensionistico e una definitiva attuazione della previdenza integrativa. Inoltre, deve essere perseguita una minore pressione fiscale in modo determinato e continuativo. Benedini ha pure auspicato che i lunghi tempi di gestazione del "patto per il lavoro" siano compensati dai risultati. Benedini ha poi affermato che Milano deve diventare sempre più "area-sistema" e che "da Milano può e deve partire un grande progetto di sviluppo". Nel corso dell'assemblea Assolombarda, aperta da un saluto del Sindaco di Milano Gabriele Albertini, hanno preso la parola anche Tommaso Padoa-Schioppa, membro del Comitato Esecutivo della Banca Centrale Europea, il ministro dell'industria Pierluigi Bersani e il presidente di Confindustria Giorgio Fossa. Ha concluso il presidente del Consiglio Massimo D'Alema. Presenti in sala numerosi esponenti politici , tra cui Silvio Berlusconi e Pierferdinando Casini, vari ministri ( il ministro del commercio estero Piero Fassino, quello delle finanze Vincenzo Visco e quello della difesa Carlo Scognamiglio. Presenti anche il sottosegretario alla presidenza del consiglio Franco Bassanini e il Commissario europeo Mario Monti. VITIVINICOLTURA: ESPOSIZIONI MONDIALI MILANESI ENOVITIS/SIMEI FRANCESCO BORROMINI (1599-1667): MOSTRA A LUGANO |