FIRMA
DIGITALE: ITALIA ALL'AVANGUARDIA CON SOLUZIONE "COMPED" Milano,
11 giugno 1999 - È stato annunciato che, grazie all'approvazione di una serie di leggi e
dei relativi regolamenti di attuazione, l'Italia è ora all'avanguardia nella firma
digitale sotto il profilo legislativo: CompEd, società di software leader nella gestione
di documenti informatici, principale partner delle poste tedesche per i servizi di
electronic post, ha realizzato "Digital Sign", il primo software a norma di
legge per apporre la firma digitale sui documenti. Il software di CompEd è utilizzato
assieme a una smartcard, una carta a microprocessori che conserva al proprio interno le
chiavi di firma del titolare, ed a un dispositivo per l'interfacciamento della smart-card
al PC. Digital Sign sarà disponibile a partire dal prossimo luglio: a breve dovrebbero
diventare operative anche le authority per la certificazione delle chiavi di firma,
società che garantiscono la corrispondenza tra firma digitale e titolare della firma. Sul
lato pratico, la firma digitale permetterà di evitare la spedizione di contratti per
ottenere firme di convalida, sicurezza nelle transazioni commerciali e negli acquisti via
Internet, nonchè la fine delle code all'anagrafe per ritirare un certificato od ottenere
un documento.
MALFORMAZIONI CRANIO-FACCIALI: PROSPETTIVE DELLA CHIRURGIA
Monza, 11 giugno 1999 - Alle ore 10. 30 dell'11 giugno, presso Villa Serena, Ospedale San
Gerardo Nuovo di Monza, conferenza stampa "Prospettive della chirurgia delle
malformazioni craniofacciali". Presiede F. P. Caronni e intervengono: P. Tessier,
"fondatore della a chirurgia cranio-facciale"; A. Bozzetti, direttore della
Cattedra e Divisione Chirurgia Maxillo-Facciale Università Bicocca Milano; F.
Ortiz-Monasterio, direttore del "piu importante centro di chirurgia cranio-facciale
dell'America Latina"; A. Cavenzi, direttore generale Azienda Ospedaliera San Gerardo
di Monza; L. Frattola, preside della Facoltà di Medicina dell'Università di
Milano-Bicocca; S. M. Gaini, cattedra di Clinica Neurochirurgica Università
Milano-Bicocca; G. Masera, Cattedra Pediatria Università Milano-Bicocca.
SALAME DIGERIBILE: ELIMINATI GLI ADDITIVI CHIMICI
Milano, 11 giugno 1999 - La società Corte Buona di Gazoldo degli Ippoliti (Mantova),
industria salumi del gruppo Cremonini, ha annunciato una "rivoluzionaria"
innovazione tecnologica nella produzione dei salumi con eliminazione degli additivi
chimici (conservanti e antiossidanti) finora ritenuti"indispensabili e
ineliminabili". L'annuncio è stato dato nel corso di una conferenza stampa alla
quale sono intervenuti, oltre ai rappresentanti di Corte Buona, anche diversi studiosi
nutrizionisti, tra i quali il prof. Giovanni Ballarini dell'Università di Parma, zoologo
autore di libri sugli alimenti di origine animale (che ha parlato sul tema"I salami
del futuro arrivano dal passato"), il prof. Andrea Strata, dietologo, (che ha parlato
su "Il salame: tra miti e pregiudizi"), Giampaolo Fabris, sociologo e studioso
dei consumi e delle dinamiche del mercato ("Per una nuova cultura alimentare:
tendenze e modelli emergenti"); Davide Paolini, giornalista gastronomo ("La
rivincita della qualità " ). Il dr. Paolo Berselli di Corte Buona spa ha parlato sul
tema "Salami senza additivi: una raffinata tecnologia biologica" e il dr. Nando
Benimeo, esperto di tutela igienico sanitaria delle carni, ha parlato su "La
certificazione di processo". Gli additivi eliminati sono in pratica i nitriti e i
nitrati, l'ascorbato di sodio e altri ingredienti consentiti dalle leggi sanitarie per
migliorare l'aspetto e la buona conservazione dei salumi: non si tratta è stato precisato
di prodotti nocivi (servono tra l'altro per mantenere rosso brillante il colore delle
carni, inossidabili e per creare una barriera contro microbi e batteri che a volte possono
provocare infezioni gravissime). Tuttavia, la loro eliminazione è ritenuta opportuna
perchè , in qualche modo, questi additivi contrastano con l' odierna tendenza
dell'industria alimentare, tesa ad offrire prodotti di alta qualità "non contaminati
da manipolazioni, da tecnologie e da artifici che pregiudicano la freschezza e i pregi
naturali delle materie prime". È stato tra l'altro ricordato che l'innocuità degli
additivi chimici "non è mai scontata, anche se essi sono ammessi e autorizzati a
livello mondiale". L'ente federale americano per il controllo della produzione
alimentare, la Food and Drug Administration, aggiorna continuamente l'elenco degli
additivi consentiti e ha cancellato numerosi che in un primo tempo erano stati giudicati
innocui. In sostanza è stato affermato nel corso della conferenza stampa -sopprimere un
additivo "è sempre una buona azione per i consumatori". Inoltre, nitriti e
nitrati a contatto della carne provocano una reazione che si avverte al palato come un
sapore pungente, di carne macerata, requisiti tipici dei salumi in genere ma anche causa
prima della pesantezza digestiva degli affettati. Pertanto i salami (denominati
"Gustovero") rappresentano una rivoluzione sul piano gastronomico perchè ,
oltre ad offrire un gusto "piatto" sono di grande leggerezza e si possono
mangiare a volontà senza problemi digestivi: questo perchè nell'impasto sono avvenute
fermentazioni e l'attività microbica ed enzimatica non è stata paralizzata dai
conservanti : il salame, finita la lunga stagionatura, acquista una bontà del tutto
particolare e si può mangiare senza parsimonia.
FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE E IMPRESA CULTURALE EUROPEA
Milano, 11 giugno 1999 - Dalle ore 9 del 22 giugno, presso Assolombarda, convegno promosso
da Assolombarda, Bocconi, Rivista Il Fisco e Università degli studi del Piemonte
Orientale Amedeo Avogadro sulle fondazioni di partecipazione. Il convegno, intitolato
"Verso l'impresa culturale europea: la fondazione di partecipazione. Confronto fra
modelli gestionali", ha il patrocinio della Regione Lombardia (Assessorato Cultura e
Trasparenza) con segreteria scientifica retta dal notaio Enrico Bellezza di Milano. Nella
presentazione si dice che la Fondazione di partecipazione costituisce un modello italiano
di gestione delle iniziative degli operatori economici in campo culturale e del non profit
in genere. A queste fondazioni si possono apportare risorse finanziarie, servizi e beni,
materiali e immateriali, oltreche professionalità e imprenditorialità . All'interno
delle fondazioni si possono prevedere varie categorie di partecipanti, ognuno dei quali
può eleggere i propri rappresentanti negli organismi direttivi. L'architettura giuridica
delle fondazioni di partecipazione permette, da un lato, una fattiva e armonica
collaborazione all'interno di un medesimo istituto, di soggetti pubblici e privati,
dall'altro l'aggregarsi di privati cittadini membri della Fondazione che costituiscono una
sorta di "azionariato culturale diffuso"a garanzia dei diritti dei partecipanti
e della stabilità della Fondazione. A queste Fondazioni possono collegarsi anche imprese
e altri organismi economici, a supporto delle attività del cosiddetto "Terzo
settore" per il perseguimento degli scopi istituzionali. "Il tutto si afferma
nella presentazione senza bisogno di leggi speciali o riforme codicistiche". Tra gli
interventi quelli del presidente di Assolombarda Benito Benedini, dell'assessore alla
cultura della Regione Lombardia Tremaglia, dell'assessore alla cultura della Provincia di
Milano Benelli e di quello del Comune di Milano Carrubba. Relazioni: "Le Fondazioni
nel Codice Civile" (G. Iudica, Università Bocconi); "Gli aspetti istituzionali
e gestionali della Fondazione di Partecipazione" ( notaio E. Bellezza, G. Fiorentini
della Bocconi e dell'Università di Lecce, L. Hanna, Università Tor Vergata, P.
Orlandini, Università del Piemonte Orientale, A. De Nigro, fiscalista in Roma); "La
Fondazione di Partecipazione come strumento di creazione del valore" ( Meneguzzo,
Bocconi, G. Fratini, Università del Piemonte Orientale, ); "L'impresa culturale in
Europa: modelli a confronto"(M. Demarie, Fondazione Agnelli, P. Hawer, avvocato in
Bruxelles, F Florisan, amministratore unico Donaan srl, U. Bacchella, Artlab Torino, C.
Camerana, presidente Museo Nazionale Scienza e Tecnica, F. Pierotti Cei, amministratore
delegato Fratelli Branca Distillerie, S. Pettinato, avvocato in Roma). Intervento di
Oberdan Forlenza, capo di gabinetto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e
conclusioni di Borgonovi, Università Bocconi.