PARTE
IL PRIMO PROGETTO GLOBALE DI STUDIO DI INTERNET PROMOSSO DA SDA BOCCONI E L'UNIVERSITÀ
DELLA CALIFORNIA DI LOS ANGELES E LA NANYANG TECHNOLOGICAL UNIVERSITY DI SINGAPOREMilano
l7 giugno 1999 - Sono stati presentati presso l'Università Bocconi i risultati della
ricerca dal tiolo "Internet e la qualità del nostro futuro: stato dell 'arte e
progetti per la network economy & society in Italia" in occasione della
conferenza annuale dell' Osservatorio Internet Italia della SDA Bocconi. La network
economy in Italia sta cambiando faccia da quando gli utenti hanno trovato offerte e
servizi reali di commercio elettronico in rete. Lo confermano i dati della ricerca
effettuata attraverso interviste telefoniche a 10.457 individui di diversa estrazione
socio-demografica di età superiore ai 15 anni. Ad oggi, sono già 5 milioni gli utenti
della rete individuati - consumer e business, oltre il 10% della popolazione italiana con
più di 15 anni. 14 milioni di persone (quasi il 30% della popolazione con più di 15
anni) hanno nella propria abitazione un personal computer, circa 4 milioni e mezzo un
modem, oltre 1 milione sono abbonati a Internet. Alla data delle interviste (meta di
maggio) più di 40 dei 48 milioni di italiani interpellati non aveva mai usato la rete. Si
erano collegati ad Internet in vario modo nell'ultimo mese più di 5 milioni di persone,
mentre gli utenti dell'ultimo giorno erano circa 2 milioni e 200 mila. Particolarmente
interessante è il dato emerso riguardo il comportamento di consumo dei servizi in rete.
Considerando anche gli utenti occasionali, si registra che quasi 2 milioni di utenti sono
lettori di news on-line, mentre gli acquirenti di Internet sono diventati circa 400.000
con un risultato più che triplicato rispetto ad un anno prima. In aumento (circa 1
milione), sono invece gli italiani che amano chiaccherare in rete nelle chat e altre forme
di comunità virtuale e quelli che usano forme di intrattenimento (circa 1.5 milioni).
Questi dati emersi dalla ricerca indicano il cambiamento qualitativo dell' utenza italiana
di Internet. Infatti fino allo scorso anno il modello di sviluppo nel nostro paese era
basato quasi esclusivamente su un uso più professionale della rete. Particolare
attenzione è stata data al caso delle Piccole e Medie Imprese, per le quali diventa
fondamentale poter accedere a risorse critiche di competenza, tecnologiche, organizzative
e di comunicazione. L'uso di Internet può infatti essere utilizzato a supporto dello
sviluppo di territori locali e distretti di piccole dimensioni che possono così accedere
a mercati e reti di conoscenza senza confini. Infine, è stata sottolineata l'importanza
della specificità italiana, di struttura e di cultura, nel ciclo di sviluppo su Internet.
I modi di sviluppo in Italia sono diversi rispetto a quelli dì altri paesi, soprattutto
gli Stati Uniti. Questo rende inadeguato un approccio al futuro di Internet in Italia che
cerchi di replicare in modo acritico le analisi svolte su mercati diversi.In Italia
infatti: l'utenza è stata tirata più dalla medio-grande impresa e dal mercato delle
professioni che dall'università; la cultura di uso della tecnologia della comunicazione
del mercato di massa ha un carattere più ludico e sociale che funzionale (in sintesi più
cellulari che PC); l'accesso al servizio - come negli altri paesi europei - è influenzato
dal peso dei costi telefonici; l'offerta di servizi di commercio elettronico è partita
con grandissimo ritardo, mentre gli editori hanno raccolto la sfida al più alto livello
dell'economia digitale in tempi quasi allineati con quelli internazionali. A ciò si
aggiunge la scarsa diffusione dei PC nelle case (29%), anche se la percentuale aumenta
presso le giovani generazioni e più in generale presso gli utenti (51,9%) quando viene
offerta una tecnologia facile e un accesso tramite televisione, come accade con televideo.
Durante il convegno è stato inoltre presentato il progetto che l'Osservatorio Internet
Italia condurrà insieme con l'Università della California di Los Angeles e la Nanyang
Technological University di Singapore. Il progetto studierà l'impatto dei computer sulla
vita di tutti i giorni al significato della rete globale. Negli Stati Uniti saranno
"investigate" almeno 2 mila famiglie; in Italia 1.400 e 1.200 a Singapore.
TELELAVORO E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NELLUNIONE EUROPEA
Roma, 17 giugno 1999 - Quello citato nel titolo sarà il tema di due giornate di studio
organizzate dalla Scuola Superiore Guglielmo Reiss Romoli (SSGRR) e dalla Telecom Italia
in collaborazione con la Commissione Europea DG XIII e il progetto European Telework
Development che si svolgeranno il 18 e 19 giugno prossimi a LAquila presso la sede
della scuola SSGRR. Lo scenario internazionale sulle esperienze nelle amministrazioni
pubbliche, il posizionamento del telelavoro nella riorganizzazione della Pubblica
Amministrazione Italiana, i possibili modelli di telelavoro applicabili alle
Amministrazioni Pubbliche centrali e locali e i percorsi formativi sui nuovi metodi di
lavoro per favorire lo sviluppo nei settori pubblici saranno gli argomenti su cui si
confronteranno i massimi esperti di telelavoro italiani ed europei. Una straordinaria
occasione di incontro e confronto che si inserisce in uno scenario internazionale in cui
la Commissione Europea è impegnata per diffondere una cultura del telelavoro intesa come
una delle applicazioni chiave nella moderna Società dellInformazione tanto che
questa nuova modalità lavorativa ed organizzativa è stata posta al centro del V
Programma Quadro della ricerca scientifica europea. Per questo motivo se fino ad un
passato recente il telelavoro veniva visto come una delle tante "innovazioni
chimera", oggi, sulla base di un rapporto pubblicato dalla stessa Commissione
Europea, si è constatato che i telelavoratori in Europa sono oltre 4 milioni e mezzo,
ovvero il 3 % della forza lavoro. Ogni singolo Paese dellUE sta sviluppando un
proprio sistema di telework dando vita ad esperienze assolutamente diverse. Caso singolare
è quello dellItalia dove si sta aprendo una strada nuova ed inesplorata: quella del
settore pubblico che fa da traino al privato. Una vera sorpresa resa possibile grazie alla
riforma avviata dalla Legge 191/98 (meglio conosciuta come Bassanini ter) che rende in
nostro Paese un pioniere in questo campo. In Europa, infatti, nessuno aveva portato a
compimento una legge sul telelavoro pubblico. Per tutti questi motivi la Scuola Superiore
Reiss Romoli e il progetto ETD intendono porsi, attraverso le due giornate di studio, come
punto di raccordo tra una serie di soggetti e realtà diverse offrendo spunti in grado di
evidenziare opportunità e criticità del telelavoro inteso come fenomeno complesso con
risvolti di carattere sociale, giuridico-sindacale, organizzativo, tecnologico.
Strutturato in tre sessioni e grazie alla partecipazione dei massimi esperti del settore
il convegno diventa osservatorio privilegiato dedicato non soltanto agli esperti della
materia, ma anche a tutti coloro che intendano affacciarsi su quella che potrebbe essere
la nuova realtà quotidiana per ciascuno di noi.
Web: http://www.mclink.it/telelavoro/press
SESTO SAN GIOVANNI DAL 17 AL 27 GIUGNO SARA
LA CITTA DELLA COMUNICAZIONE
Sesto S. Giovanni, 17 giugno 1999 - Il giorno fatidico e' finalmente arrivato e tutta la
cittadinanza si prepara a supportare Sesto.Com, l'importante evento che, oltre a
caratterizzarsi per le tematiche estremamente innovative ed attuali, è anche un evento
che si mette in evidenza per i dieci giorni consecutivi nel corso dei quali si svolgerà.
Il primo atto ufficiale si svolgerà con la presentazione / inaugurazione che avrà luogo
alle ore 16.30, di oggi, presso lo SpazioArte di via Maestri del Lavoro (MM1 Sesto
Marelli). Alla cerimonia saranno presenti: Filippo Penati, sindaco di Sesto San Giovanni,
Fabio Terragni, presidente ASNM, inoltre interverrà Giovanni Cesareo, docente di teoria
della comunicazione presso il Politecnico di Milano. Dopo di che SESTO.Com, per 10 giorni,
diventerà la capitale della moderna comunicazione con: corsi gratuiti, convegni, mostre
di prodotti, musica, cinema e performance sulluso delle nuove tecnologie
dellinformazione. SESTO.Com è una sfida giocata su più fronti: incontri
internazionali, una sfida che tra il 17 e il 27 giugno sarà lanciata da Sesto San
Giovanni, in passato uno dei principali poli dellindustria pesante del paese, ora
una realtà che cerca nelle tecnologie della comunicazione una nuova vocazione
economica. Obiettivo di SESTO.Com è coinvolgere tutta la popolazione locale, dai
più piccoli agli anziani, nella scoperta della multimedialità. Iniziarla a un futuro che
impone nuovi linguaggi, nuovi modi di pensare e di vivere. "Il paradosso italiano è
noto" dichiara Fabio Terragni, presidente dellASNM che ha promosso
levento " Siamo il primo paese al mondo per densità di telefoni cellulari e
tra gli ultimi per uso dei computer e di internet. Con SESTO.Com vogliamo ampliare le
prospettive dellarea Nord Milano, dare una scossa alla popolazione visto che per lo
sviluppo economico e sociale sono più importanti l'informatica e le reti che i
telefonini; o meglio, è importante quella magmatica area di confine e di sovrapposizione
tra tutte le nuove tecnologie della comunicazione". Sesto San Giovanni presenta in
questa occasione la sua nuova immagine di città della comunicazione, offre
un variegato menu di appuntamenti e di eventi da non perdere. Ci si potrà sbizzarrire
spaziando tra corsi gratuiti di informatica, dai livelli più elementari a quelli più
professionali, i disarmanti spettacoli degli artisti più innovativi (Mario Canali,
Stelarc, Jodorowsky, Motus, Teatro Aperto
), le tavole rotonde internazionali sui
vari aspetti del mondo della comunicazione e dellinformatica (tra i relatori
personalità del calibro di Richard Stallman, Alessandro Rubini, Doug Schuler, Peter A.
Bruck, Massimo Fichera, Daniel Maillot
), i concerti con gli esponenti delle nuove
correnti musicali amati dai giovani (Daniele Groff, Off City, i musicisti di
Scorribande
), una fitta rassegna di film capaci di definire le futuribili
possibilità di un cinema ormai alle soglie del secondo millenio. Di seguito una breve
rassegna degli eventi previsti anche per i giorni 17e il 18 giugno.
Giovedì 17 giugno
A Spazio Arte di Via Maestri del Lavoro, Sesto San Giovanni (MM Linea 1 Sesto Marelli)
- Apertura ufficiale di SESTO.Com con una conferenza di Giovanni Cesareo
Nellarea Falck Concordia di Viale Italia ang. Via Mazzini, Sesto San Giovanni
Inizio delle ciberserate. Inaugurazione delle installazioni interattive di Mario Canali,
visibili fino al 27 giugno. Performance di XENA.
Nottata disco-tech con il dj Paolo Minella.
Venerdì 18 giugno
A Spazio Arte di Via Maestri del Lavoro, Sesto San Giovanni (MM Linea 1Sesto Marelli)
- Incontro dedicato alle reti locali per le imprese e il commercio elettronico.
Nellarea Falck Concordia di Viale Italia ang. Via Mazzini, Sesto San Giovanni
- Scorribande
- "Lettere di Luce" spettacolo del Teatro Aperto. Androidi Sognanti di Giovanni
Muratore. Disco-tech con il d.j. Steve D.
Segreteria organizzativa E-mail: sestocom@asnm.com
Internet: www.asnm.com
AL VIA IL FORUM INTERNAZIONALE DI MARKETING FIERISTICO
Verona, 17 giugno 1999 - Parte il Fair Marketing International Forum, che si terrà al
World Trade Center della Fiera di Verona, nei giorni 17 e 18 giugno, voluto per rispondere
ad una forte e reale esigenza di maggiore managerialità nell'organizzazione e nella
gestione di fiere e di strutture fieristiche. Il sistema fieristico italiano muove
annualmente decine di migliaia di miliardi, tra l'organizzazione fieristica e l'indotto
che ne deriva: un settore importante quindi per l'economia italiana, in continua crescita
ma si può fare meglio e di più . Ecco perchè professionisti del settore si sono
impegnati per realizzare un momento di studio, di confronto e soprattutto di apprendimento
dedicato da un lato a chi organizza questi eventi, dall'altro agli espositori degli eventi
stessi, con l'obiettivo di migliorare il "prodotto" fiera, nonchè raggiungere e
soddisfare sempre più visitatori. Tra gli organizzatori di fiere che partecipano al
Workshop del primo giorno (registrate più di 150 adesioni) si contano nomi importanti del
settore, come ad esempio Ente Fiera ed Expo C.T.S. di Milano, Expo Consulting di Bologna,
Fiera di Bolzano, Fierimpresa di Torino, Messe Frankfurt (Germania), Ente Fiera di Roma,
Firenze Expo, o la Fiera del Levante di Bari, mentre sta superando quota 200 il numero dei
partecipanti al Seminario per gli espositori. Il Fair Marketing International Forum è
organizzato da BTC (Borsa del Turismo Congressuale ed Incentives)- Exposystem di Firenze e
da Marketing & Telematica Service di Milano, con il patrocinio di
A.E.F.I.-Associazione Enti Fieristici Italiani-, E.T.T.F.A.-European Tourist Trade Fair
Association-, Regione Veneto, APT di Verona, Techniques Marketing Consultancy (accredited
to The Chartered Insitute of Marketing), Il Sole 24 Ore, Immediapress Gruppo Adnkronos.
Fanno parte del Comitato Tecnico-Scientifico, oltre agli organizzatori, anche A.P.F. e C.
Associazione per la Promozione Fieristica e Commerciale e AISM Associazione Italiana Studi
di Marketing. Alcuni dati sul sistema fieristico italiano: Nel 1999 sono circa 150 le
Fiere Internazionali che si svolgono in Italia, ufficialmente riconosciute con Decreto
Ministeriale.
Tante altre, quasi un centinaio, pur avendo già carattere d'internazionalità , per gli
espositori ed i visitatori esteri presenti, sono in attesa di riconoscimento: si calcola
che nei prossimi anni le Fiere Internazionali riconosciute saranno circa 250.
Viene stimata per il 1999 una presenza di 13.000.000 di visitatori alle Fiere
Internazionali, rispetto ai 10.000.000 circa registrati nel 1998. Nel 1998 è stato di
circa 20.000 miliardi di lire il fatturato del settore fieristico (manifestazioni
nazionali ed internazionali: spese vive dell'organizzazione, spazi e allestimenti,
promozione e personale, accoglienza, interpretariato, tecnologie, catering, trasporti e
alberghi), con un indotto di circa 15.000 miliardi (shopping, ristoranti, teatri, musei).
Quasi 200 sono in Italia gli organizzatori professionali di Fiere conosciute (il 60% di
Milano e Lombardia) e 6/700 altri organizzatori di Fiere regionali o locali. Nel 1999 sono
più di 10.000 le Fiere in tutto il Mondo, di cui 1.127 in Italia (con un aumento del 3%
rispetto al 1998).
I dati vengono raccolti su segnalazione delle segreterie organizzative degli eventi
fieristici: considerando che molte non segnalano le proprie manifestazioni (si intendono
soprattutto quelle a carattere nazionale , regionale e locale) è molto difficile -per non
dire impossibile - avere un quadro preciso del numero, degli espositori, dei visitatori e
dei mq. locati. I settori in cui si registra la maggiore concentrazione di espositori sono
il tessile-abbigliamento, l'agricoltura e la zootecnia, la regalistica, le costruzioni, in
alcuni dei quali l'Italia è leader mondiale (dati Cermes). Sono 1.128 le Fiere
programmate per il 1999 in Italia.
Riportiamo una suddivisione per Regioni. La fonte è il catalogo Fiere nel Mondo, dove
sono riportate le manifestazioni segnalate dalle segreterie organizzative. Le Fiere
internazionali e le principali nazionali sono tutte presenti. Mancano invece indicazioni
di eventi di medio o basso rilievo. Abruzzo (22),
Prov. Di Teramo 15, Prov. Di Chieti 7, Alto Adige (13), Bolzano 13, Basilicata (1), Prov.
Di Potenza 1, Calabria (4) Cosenza 4; Campania (40), Napoli 34, Prov. Di Benevento 1,
Prov. Di Caserta 3, Prov. Avellino 2; Emilia Romagna (176), Bologna 27 Modena 20, Ferrara
E Prov. 20 Parma 25, Forlì E Prov. 18, Ravenna E Prov. 14, Piacenza 12, Reggio Emilia 21,
Rimini 19; Friuli (46), Prov. Di Udine 19, Gorizia 6, Pordenone e Prov. 15, Trieste 6;
Lazio (56), Roma E Prov. 38 Viterbo 1, Prov. Frosinone 7; Liguria (20), Genova 19 Imperia
1, Lombardia (272)
Milano Prov. 159 Pavia 7, Prov. Di Como 29 Bergamo E Prov. 5
Varese E Prov. 18 Brescia E Prov. 30, Prov. Di Mantova 8 Lecco 1, Cremona 15; Marche (56),
Ancona E Prov. 16 Pesaro E Prov. 33, Prov. Di Macerata 7, Piemonte (60), Torino 31 Prov.
di Alessandria 2, Prov. Cuneo 10 Asti 7, Prov. di Biella 7 Novara e Prov. 3; Puglia (71),
Bari 39, Foggia 22, Prov. di Brindisi 10; Sardegna (7), Cagliari 7; Sicilia (43), Palermo
19 Catania 2, Messina e Prov. 13, Siracusa 9; Toscana (91), Firenze E Prov. 45, Arezzo E
Prov. 26, Prato 1 Prov. Di Pisa 1, Lucca 6 Prov. di Carrara 6, Prov. di Grosseto 2 Prov.
di Livorno 1, Siena 3; Trentino (6), Trento e Prov. 6; Umbria (30), Perugia e Prov. 30;
Veneto (114), Venezia e Prov. 4, Verona e Prov. 34, Prov. di Belluno 10, Padova 33, Prov.
di Treviso 1, Vicenza 32