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UNA
SOLUZIONE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO IN AMBITO BANCARIO Milano, 17 giugno 1999 - SAP Banking, soluzione dedicata al mondo bancario consente la gestione ottimale dei processi di business di Banche e Istituti di Credito. Attraverso la realizzazione di una stretta integrazione di tutte le attività a livello globale, SAP Bmking consente un facile accesso alle informazioni e la sincronizzazione dei dati tra i processi di business e quelli direzionali. "In tutto il mondo le banche sono sottoposte a pressioni dovute alla crescente concorrenza" - afferma Sandro Gianoli, Sales Director di SAP in Italia - "Mercati finanziari sempre più complessi e dinamici sono sfide molto impegnative per le banche che dovranno migliorare la gestione dei propri processi nell'ottica dell'automazione e della massima efficienza" - riprende Gianoli - "Per questo motivo le banche devono dotarsi di strumenti di controllo e analisi flessibili e accurati che consentano loro di raccogliere e monitorare le informazioni relative a rischi, ricavi e costi controllando al contempo la propria esposizione al rischio". Parte della soluzione SAP Banking, SAP Strategie Enterprise Management (SAP SEM) aiuta le banche a indirizzare le problematiche relative all'analisi strategica e operativa delle proprie attività con particolare attenzione all'analisi del profilo rischio/rendimento. Infatti, SAP SEM raccoglie i dati e le informazioni fondamentali provenienti dai principali sistemi applicativi (SAP e non SAP), li rielabora e fornisce informazioni precise e accurate sull'esposizione al rischio e sulla redditività. SAP Strategie Enterprise Management è composta da tre componenti: Risk Analyzer, Profit Analyzer e Strategy Analyzer. Risk Analyzer è lo strumento per la gestione del rischio bancario che facilita la comprensione del rischio, fornendo informazioni e dati che possono essere considerati sotto ogni aspetto dal punto di vista della gestione finanziaria e operativa. Oltre all'analisi del rischio di mercato - con la valutazione dei rischi legati alle singole operazioni e del portafoglio - SAP Risk Analyzer consente l'analisi del rischio sui bilanci sia patrimoniali sia di liquidità e il calcolo delle perdite potenziali tramite approcci di Value at Risk (VaR). SAP ha utilizzato la sua filosofia di progettazione di software in termini di parametrizzabilità per consentire a Risk Analyzer di adeguarsi in modo flessibile a un mondo in evoluzione e offrire un'analisi affidabile per ogni specifico livello di utenza e per tutti i rischi che una banca deve affrontare. "SAP si conferma un interlocutore valido nel settore bancario" - commenta ancora Gianoli - "I.o dimostrano i risultati positivi conseguiti da numerosi istituti che hanno adottato la nostra piattaforma per integrare i loro processi di business. A fronte di una richiesta in aumento, SAP ha creato, infatti, un team di lavoro con conoscenze specialistiche in grado di garantire il graduale completamento della soluzione SAP Banking con l'integrazione di ulteriori moduli" Web: www.sap.com/italy OMNITEL: 7,7 MILIONI DI CLIENTI E FATTURATO A 2.627 MILIARDI NEI PRIMI
CINQUE MESI DEL 1999 ANCHE IN ITALIA IL VENTURE CAPITAL FINANZIA IL WEB ADVERTISING VERTENZA TRASPORTI: INCONTRO CONFARTIGIANATO TRASPORTI E
MINISTERO INTERNET E' USATO COME MEZZO DI
INFORMAZIONE LO RILEVANO RECENTI INDAGINI DI MERCATO SUI NEW MEDIA Presenza dei new media nelle famiglie italiana differenze 1999 - 1998
Questa ricerca conferma l'elevata diffusione del telefono cellulare, ormai presente nel 57,2% delle famiglie italiane, contro il 42,7% del 1998, con un incremento di 14 punti percentuali in un solo anno. Il computer desk aumenta la sua presenza fino ad arrivare al 23% contro il 20,7% del 1998, ed anche il CD-ROM è in netto incremento; presente ormai nel 17,5% di diffusione (13,0% nel 1998). Raddoppia il possesso di un collegamento Internet nelle famiglie. Possiedono, infatti un collegamento Internet il 4,2% delle famiglie italiane, contro il 2,1% dello scorso anno. Da notare anche il forte incremento delle famiglie italiane che ricevono programmi via satellite, che passano dal 3,3% del 1998 all'attuale 4,5%. E0 da considerare rilevante anche l'incremento dell'uso individuale di Internet. Hanno usato Internet nel corso dell'ultimo anno più di 3 milioni di Italiani (3.087.000, 8,2% degli individui adulti) con un incremento di 1.200.000 individui (+67% in un anno) in più che navigano rispetto all'anno scorso. Si sta diffondendo, invece, con più lentezza l'uso del Web come luogo di acquisto: i cosiddetti web shoppers nell'ultimo anno sono stati 206.000, anche se si tratta di una nicchia molto ben definita. Ben il 41% sono giovani-adulti (25-34 anni), il 51% hanno un'istruzione universitaria, il 35% sono liberi professionisti o imprenditori e il 41% abita in centri medio-grandi (da 100.000 a 250.000 abitanti). Quindi sì tratta dl soggetti evoluti con disponibilità di spesa non soddisfatte dai canali di acquisto presenti nelle loro zone dì residenza. Oltre a questa sono state svolte 199 interviste con Internet users di più di 15 anni, utilizzando il Web come strumento di rilevazione. Ed è emerso che chi usa Internet lo usa intensamente, infatti solo il 12% naviga per solo un'ora alla settimana. Mentre la stragrande maggioranza il 58% lo usa per più di due ore e tra questi un terzo da 2 a 4 ore ed un quarto per ben 516 ore. Oltre al consistente utilizzo sono diffuse in maniera elevata altre modalità di Internet come FTP (56%), newsgroup (35%) senza tralasciare un 32% di soggetti che si scambiano via Internet chiacchiere di vario tipo (chat-line). In grande crescita anche l'utilizzo del Web per audio (24%) e videostreaming (13%). Tra i navigatori pare anche forte l'attrazione per la pubblicità presente su Internet. La guardano il 73% degli intervistati, stimolati soprattutto da ricerche mirate dì prodotti di cui si ha bisogno (48%) o dalla pubblicità di prodotti innovativi (45%) o dì offerte interessanti (38%). L'utilizzo di Internet ha fortemente influito su alcuni comportamenti di vita e di consumo. Nel campione analizzato il 52% ha modificato le consuete modalità di ricerca di informazioni su servizi e prodotti, il 36% le abitudini di scrittura, il 42% l'accesso alla biblioteca e ben il 39% ha ridotto la visione della televisione. ln sintesi, Internet ha modificato in maniera sensibile comportamenti di carattere funzionale e con forti motivazioni informative, mentre ha poco interessato attività di carattere ludicolculturale e a maggiore valenza emozionale come leggere libri, giornali, guardare videocassette, ascoltare musica o andare al cinema. L'uso del Web non è solo scoperta di nuove opportunità, ma implica anche problemi di utilizzo. Quasi tutti gli intervistati (88%) lamentano la lentezza del download, quasi la metà (48%) il costo eccessivo del collegamento e circa un terzo la difficoltà di trovare le giuste informazioni, così come links funzionanti. lpsos-Explorer si sta occupando da tempo dell'applicazione di Internet alle ricerche di mercato ossia dell'utilizzo di Internet - in particolare w'ww, e-mail, chat-line - quali strumenti di raccolta dati. Utilizzando lnternet, infatti, si possono eseguire ricerche di marketing (ricerche CON Internet) in quasi tutti i settori merceologici, e per quasi tutti gli obiettivi di ricerca richiesti dalle aziende, tranne, quelli che ovviamente richiedono la mobilitazione dei sensi... sniff test e taste test. Naturalmente è possibile utilizzare Internet stesso (ricerche SU Internet) per comprendere modalità d'uso, atteggiamenti nei sui confronti, reazioni al web advertising e al web e- commerce da parte di coloro che lo utilizzano. Come tutti gli strumenti innovativi, l'uso di internet per le ricerche di mercato implica qualche problema metodologico, soprattutto legato alla limitata rappresentatività della popolazione che usa Internet, che non può certo dirsi una fotografia della popolazione italiana nel suo complesso. Indubbio comunque che questo nuovo strumento comporti molti vantaggi: le ricerche fatte con Internet sono più economiche, più veloci, più user-friendly, non intrusive e permettono l'adozione dì sistemi multimediali. Questo modo di fare ricerca si rivela particolarmente utile per marketing manager che hanno a che fare con prodotti e servizi innovativi; editori: che vogliono sapere chi sta usando il Web, quanto spesso, qual é il loro comportamento? Per che cosa lo stanno usando? Come il loro utilizzo di Internet influenza l'utilizzo dei media tradizionali? Pubblicitari: interessati a sapere quanti Internet users hanno cliccato su un banner? In cosa si differenziano da coloro che non hanno mai cliccato su un banner? Cosa attrae dell'internet advertising? Cosa invece respinge? Quali campagne banner sono ricordate in maniera spontanea e quali in maniera sollecitata? Quali siti sono i più visitati? Quali tipi di siti sono più adatti per determinati prodotti e servizi? Web vendor incuriositi da chi sta comprando che cosa offre? Quanto spesso? Quali modalità di pagamento sono utilizzate o preferite? Che cosa compreranno o vorranno comprare in futuro? Cosa differenzia coloro che acquistano o sono intenzionati a farlo da coloro che non acquistano on-line o cercano solo delle informazioni? Quali siti preferiscono? Queste indagini si rivelano utili anche per service provider curiosi di sapere come e quando viene utilizzato Internet? Quel è il grado di soddisfazione del service provider? Quali le quote dl mercato dei diversi service provider? |