NOTIZIARIO
 
MARKETPRESS
 
Mercoledì 23
 
giugno 1999
 
pagina 4
 
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economia
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LA RETE REINVENTA L’IDEA DI DEMOCRAZIA E PROMUOVE LO SVILUPPO LOCALE

Sesto San Giovanni, 23 Giugno 1999 - La Rete Civica, in inglese "Community Network", è ancora un concetto sconosciuto alla maggior parte degli italiani. Di questo ambiente telematico, che eroga servizi gratuiti ai cittadini e che soprattutto facilita la comunicazione tra privati, enti locali, imprese, si è discusso all’interno di Sesto. Com. Le Reti Civiche sono ‘città virtualì che quotidianamente si intrecciano con le città reali supportandole e ricevendone supporto a tutto vantaggio di uno sviluppo comune. Michael Gurstein, presentando lo scenario canadese, ha posto l’accento sulla rilevanza locale delle Community Network: "La grande novità di questi anni è che la tecnologia sta guidando i cambiamenti. Il problema è come ottenerne benefici a livello locale perché i benefici non si distribuiscono territorialmente ma scaturiscono dalle idee. Ogni comunità si crea il suo spazio nel Cyberspazio. Anche lo Stato però ha un ruolo importante nello stimolare le comunità locali ad essere produttive proprio mentre le tecnologie cambiano il nostro modo di lavorare, la natura stessa del lavoro. Le Community Network sono un luogo in cui acquisire competenze, in cui ‘localizzare' le innovazioni. Un incrocio, un mercato in cui le idee arrivano e crescono grazie al contributo di ciascuno. La dimensione locale può guidare il lavoro al suo interno, abituare a cogliere le nuove opportunità, essere di esempio con il suo livello di sviluppo per chi è più lontano dal Cyberspazio". "A Seattle - ha aggiunto Doug Schuler - abbiamo creato un sistema in cui l’uso di Internet (web-space, e-mail, mailing list) è gratuito. Grazie alle Reti Civiche le persone sono soggetti attivi e non spettatori passivi di un prodotto. Sono convinto che Internet sia un’invenzione sociale e culturale ancora più che un’invenzione tecnologica. Io sto spingendo a favore di un orientamento 'civico' della rete, credo che anche i media dovrebbero avere lo stesso obiettivo. È una grande rivoluzione del futuro che ci è già prossima, è un’idea semplice da capire, da esemplificare. Non c’è ragione perché i cittadini aspettino ancora a fare propri i loro diritti. " Fiorella De Cindio, uno dei fondatori della Rete Civica di Milano considera che "il futuro delle rete civiche passa attraverso il coinvolgimento non solo dei cittadini, ma anche delle istituzioni pubbliche e delle imprese di un territorio. Quando scatta questo coinvolgimento di tutte le componenti che costituiscono una comunità virtuale si dà sostegno ai processi di innovazione e di sviluppo territoriale. Una caratteristica della Rete Civica milanese (più di 7.000 registrati in 5 anni) riconosciuta anche all’estero è la grande partecipazione dei cittadini. È molto interattiva. Le persone discutono, scrivono, propongono idee". Sulle possibilità di interazione tra le comunità di cittadini e le comunità di produzione De Cindio afferma: "entrambe traggono profitto del fatto che attraverso la rete trovano degli spazi reali o virtuali d’incontro, di cooperazione, di partecipazione. Non si tratta di mettersi in un posto diverso dall’ufficio a lavorare, ma si tratta di usare la rete con scopo relazionale". Michele Magni ha parlato della piccola rete civica di Treviglio, che integra 11 comuni bergamaschi. In solo due anni essa conta più di 1000 utenti e ha una media di 20. 000 collegamenti mensili. "La nostra specificità è di essere nati in una piccola città e di avere come target diversi comuni che non hanno delle risorse per attivare da soli dei servizi di informatica civica. In una realtà piccola come la nostra le iniziative in rete si fanno realtà. In futuro vorremmo collegare la nostra rete a Internet per offrire a un numero sempre maggiore di cittadini nuove occasioni di contatto e di socializzazione e l’accesso ai nostri servizi". Iperbole, la rete civica di Bologna, è stata il primo caso in Italia di una rete civica promossa e gestita direttamente da un comune. "Il ruolo forte che Bologna ha deciso di svolgere come autorità locale con quest’iniziativa è stato evidenziato come assolutamente coerente con i principi del Rapporto Bangemann il quale assegna alle municipalità una funzione di insostituibile propulsione nella creazione di una "diffusa massa critica", la vera precondizione alla nascita di una cultura e di un mercato europei dell’informazione e della comunicazione telematiche", ha spiegato Leda Guidi. Questo pomeriggio: tavola rotonda "Comunità produttive e Comunità civiche, quali sinergie?"

NASCE UNA NUOVA ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA PER LE PMI DEL LEGNO:UNITAL/CONFAPI, UNIONE ITALIANA ARREDI LEGNO E AFFINI
Roma, , 23 giugno 1999 - Le Piccole e Medie Industrie del settore legno aderenti alla Confapi ora hanno una nuova unione di categoria la Unital, alla cui presidenza nazionale è stato designato è Riccardo Montesi, presidente dell’api di ancona e titolare della Decorlegno Srl. Montesi ha così illustrato le finalità e le politiche della nuova associazione di categoria: "Unital-Confapi (2.750 aziende con più di 89.000 addetti) tutela e rappresenta le PMI dei settori legno, sughero, mobili e manufatti per l’arredo casa, giardino, luoghi di lavoro e di frequentazione pubblica, sociale e collettiva. " "L’Unital-Confapi si propone di tutelare e rappresentare i diritti e gli interessi specifici delle aziende associate alla categoria, rappresentandole nei confronti di enti ed organismi pubblici e privati, organizzazioni sindacali. L’associazione di categoria, oltre a stipulare contratti collettivi nazionali di lavoro con le rappresentanze sindacali del settore, si adopererà per erogare servizi alle imprese e svolgere attività associative di supporto al comparto: iniziative editoriali, di formazione, di qualità, di innovazione tecnologia, di sicurezza". "saranno altresì promossi interscambi commerciali e partecipazioni in fiere nazionali ed estere e le PMI saranno assistite sulle tematiche inerenti la tutela ambientale connesse con l’espletamento della propria attività aziendale; verranno promossi tra le imprese associate lo scambio di esperienze e di forme collaborative. " "Sarà fornita" - conclude Montesi - " assistenza per lo studio e la soluzione di problemi tecnici, economici, legislativi, sindacali, amministrativi riguardanti le imprese associate e verrà istituita una banca dati di interesse per l’attività delle imprese, anche per quanto concerne processi di produzione, promuovendo la diffusione di bollettini, sviluppando contatti con enti, associazioni, istituti nazionali e esteri. "

VENDESI SITI
Milano, 23 giugno 1999 - Tredici siti Internet http://www.gfc.net  di news & entertainment presenti in Internet dal 1995. Fra questi, i più conosciuti sono sicuramente Edicola Elettronica
( http://www.edicola.com ) con il suo database di 1300 giornali e riviste online e Piazza Italia ( http: //www.piazzaitalia.com ) divenuto in questi anni il punto d'incontro virtuale per il grande pubblico dei 60 milioni di nostri connazionali all'estero. GFC International, proprio in occasione del suo quarto anniversario, ha messo in vendita alcuni interessanti domain names, ideali per chi voglia avviare la propria presenza nel web scegliendo un dominio facilmente memorizzabile. Ecco alcuni esempi: tuttocomputer.com, italyshopping.com, guidapc.com, italiancities.net, giubileoweb.com, notizieflash.com, vetrinaitalia.com, nonsolocomputer.com. Questa è solo una parte dell'elenco dei nomi disponibili l'completo dei domain names e relativi prezzi si può ottenere richiedendolo a info@gfc.net

IN MOLTI PER LA MOSTRA DEDICATA ALL'ACQUA MINIERALE
Milano, 23 giugno 1999 - Alla presenza di un numeroso pubblico si è svolta ieri, all'Angelicum, una festa dell'arte dedicata esclusivamente all' acqua minerale Ty Nant che in pochi anni, ha conquistato importanti quote di mercato in questo settore. L'iniziativa presentava opere, realizzate da trenta artisti di fama, tutte dedicate all'inconfondibile bottiglia blu che ha saputo attirare sin dalla sua comparsa sul mercato l'attenzione di pittori e scultori. Nucleo fondamentale della mostra è stata la serie di trenta opere che Mario Schifano, massimo degli artisti pop italiani, dedicò a Ty Nant nel 1994, rimaste sinora inedite. Un altro motivo di grande interesse era rappresentato dal grande pannello, due metri per tre, realizzato dal celebre graffitista americano A-One, al quale sono state affiancate opere originali di Mimmo Rotella, Ugo Nespolo, Renato Volpini, Umberto Mariani, Luca Alinari, Bruno Donzelli. Completano il quadro le opere di artisti emergenti come Abbadessa, Bardelli, Bartolomei, Carieva, Corsini, Cottone, Della Rossa, Feruglio, Fichera, Gregorovich, Micozzi, Minolfi, Molinari, Naretto, Pinaglia-Valenta, Pizzino, Pucci, Reggiani, Thurau, Tigelli, Vencato,Viglianisi Dopo l'esordio milanese, la mostra proseguirà in diverse sedi europee, per concludere nel 2000 nel Galles alle sorgenti dalle quali sgorga Ty Nant. Accompagna la mostra un catalogo con un testo di Flaminio GualdonI ed è stata ideata e curata da llia Pellegrinelli consulente d'arte e P.R. di Milano.

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