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MARKETPRESS
 
Mercoledì 30
 
giugno 1999
 
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TESSILE ABBIGLIAMENTO: CONGIUNTURA INCERTISSIMA. USA BENE

Milano, 30 giugno 1999 - La domanda nel settore tessile abbigliamento , soprattutto quella estera, ha subito un "drastico ridimensionamento" negli ultimi mesi e ci si trova in una fase congiunturale "incertissima": lo ha affermato il presidente di Federtessile Paolo Barzaghi nel corso della 100ma edizione dell'OCTA (Osservatorio Congiunturale Tessile Abbigliamento) , promosso da Snia-Federtessile. Secondo dati ISTAT, nel primo trimestre 1999 la produzione del TA è diminuita dell'8% (6 % nel primo bimestre e -2% in marzo) in particolare a causa del "restringimento" dei mercati internazionali " sotto i colpi della crisi finanziaria degli ultimi due anni in Asia, America Latina, paesi della CIS". L'unico grande mercato che si mantiene vivace è quello americano con incremento della spesa in vestiario delle famiglie USA particolarmente robusta nel 1998 con +5, 7% mantenendosi tale anche nel quarto trimestre dell'anno: pertanto, i dati dell'export italiano sono risultati anche migliori rispetto alla crescita del mercato con + 18% per il vestiario e +13% per l'insieme del TA. Barzaghi ha detto che per il 1999 si prevede una contrazione media d'anno rispetto al 1998 con un calo medio contenuto tra 1, 5% e 2, 5%. Il presidente di Federtessile ha anche parlato delle "politiche per i distretti" affermando che si tratta di un "modello non esportabile". Circa i fattori strategici di competitività , Barzaghi ha detto che occorre che le imprese si consolidino per affrontare le nuove sfide comprendenti "mercati internazionali, capacità di innovare il prodotto, investimenti nella comunicazione verso il consumatore, tempestività sul mercato e servizio al cliente". Riferendosi al tema "risorsa- uomo", Barzaghi ha detto che 'le uniche politiche capaci di favorire i processi di crescita del reddito e dell'occupazione sono una buona istruzione di base e adeguati strumenti di formazione". Nel corso della presentazione dei risultati OCTA sono intervenuti anche Giancarlo Berti, Giuliano Berrini, Luca Paolazzi. Inoltre, Catervo Cangiotti, presidente Commissione Formazione Professionale di Confindustria, Attilio Oliva, presidente Commissione Scuola di Confindustria, Luciano Barbera, presidente Fondazione per la Fibre Nobili di Biella, Rodrigo Rodriguez, presidente di Federlegno, Sergio Ferrari, vice direttore generale ENEA. Umberto Rosa, presidente e amministratore delegato di Snia. Il tema di fondo è stato quello della formazione professionale con lo slogan "il saper fare e il saper pensare".

UNIWEAR (DELLA VOLTA) ACQUISTA CALZIFICIO FRATELLI CARABELLI
Milano, 30 giugno 1999 - Uniwear, azienda tessile quotata alla Borsa di Bruxelles, ha annunciato l'acquisizione del Calzificio Fratelli Carabelli di Solbiate Arno (Varese). Il prezzo non è stato comunicato. Il Calzificio Carabelli, che detiene il marchio "Carsol" è stato fondato nel 1908 ed è ora leader nel settore delle calze per uomo, donna e sport. Con un fatturato annuo di 55 miliardi di lire, 300 dipendenti e oltre 10 milioni di paia di calze prodotte, Carabelli opera principalmente sul mercato italiano. Con questa acquisizione la Uniwear porta il fatturato consolidato a circa 130 miliardi di lire, divenendo il secondo produttore europeo di Calzetteria (escluse le calze femminili) dopo la tedesca Falke (che fattura sui 300 miliardi di lire). Il Gruppo Uniwear controlla anche la società inglese Pex (fatturato: 52 miliardi, quotata al primo mercato di Londra) e la rumena Apollo (4 miliardi, quotata al Rasdaq di Bucarest). Il 21% del capitale Uniwear è detenuto dalla finanziaria Connie Inc. , controllata dall'imprenditore italiano Andrea Cattaneo Della Volta, che è anche Amministratore Delegato del Gruppo. Il restante 79% è posseduto dal mercato. Della Volta ha detto che Uniwear è interessata anche alla quotazione al Nuovo Mercato della Borsa Italiana.

DIPENDENTI IMPIANTI SPORTIVI: ACCORDO IMPRENDITORI-SINDACATI
Milano, 30 giugno 1999 - FIIS (Federazione Nazionale Imprenditori Impianti Sportivi), aderente a Confcommercio, e sindacati di categoria hanno raggiunto un accordo per il rinnovo della parte economica del Contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti di impianti sportivi. L'intesa prevede la corresponsione di una "una tantum" di lire lorde come indennità di vacanza contrattuale e un aumento retributivo dall'1 luglio, che per il livello contrattuale medio si attesterà sulle 35mila lire annue. Gli impianti sportivi più diffusi in Italia sono le pales- tre (16. 500 su 119. 000), seguiti dai campi di calcio (14. 000) e da tennis (8. 000) e dalle piscine (2. 500).

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