NOTIZIARIO
 
MARKETPRESS
 
Giovedì 16
 
settembre 1999
 
pagina 2
 
quotidiano di:
economia
finanza
politica
e tecnologia
 

 

MIPEL 76MA EDIZIONE. CONGIUNTURA PELLETTIERA E ABUSIVISMO

Milano, 16 settembre 1999 - 372 espositori (298 italiani e 74 stranieri) presentano la loro offerta primavera/estate 2000 alla 76ma edizione del MIPEL Mercato Internazionale della Pelletteria in svolgimento a Fiera Milano dal 16 al 19 settembre su 18. 647 mq. Settori espositivi: Classic, Accessories, Travel and Business, Glamour, Overseas, Domani, Galleria. Paesi rappresentati: Spagna (15 espositori), Germania e India (11 espositori rispettivamente), Thailandia (10), Francia (8), Portogallo (6), Olanda e Belgio ( 3 rispettivamente), Hong Kong e Taiwan (2 ciascuno), Jugoslavia, Cina e Turchia ( un espositore ciascuno). La 75ma edizione, svoltasi lo scorso marzo, ha registrato 11. 547 visitatori di cui 6853 italiani e 4694 stranieri. Le due edizioni del 2000 si svolgeranno rispettivamente dal 16 al 19 marzo (77ma edizione) e dal 21 al 24 settembre (78ma). Tra le manifestazioni collaterali, un concerto di Zucchero al Teatro Smeraldo, dedicato appositamente agli espositori delle mostre dei pellettieri e dei calzaturieri (MICAM, che si svolge a Fiera Milano nello stesso periodo). Durante il galà viene consegnato "Selected by MIPEL", un Oscar da assegnarsi ad un personaggio del settore della pelletteria che si sia distinto per valorizzare l'universo degli accessori. All'interno del MIPEL è allestita un'area tecnologica organizzata da ASSOMAC, l'Associazione Nazionale Costruttori Italiani di macchine ed accessori per calzature, pelletteria e conceria, in collaborazione con AIMPES, l'Associazione Italiana Manifatturieri Pelli e Succedanei, promotrice del MIPEL: nell'area, di 500 mq netti, 16 aziende produttrici di macchine per pelletteria espongono le più avanzate tecnologie di produzione. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione è stato tra l'altro riferito che la congiuntura del settore, negativa da due anni, ha lasciato intravedere nel primo semestre 1999 "qualche segnale di recupero, per lo meno in termini tendenziali". "Non si tratta si afferma nella nota congiunturale AIMPES di una inversione di tendenza di una situazione, che permane sostanzialmente difficile, e si è ancora distanti dalla soluzione di una crisi che è anche e soprattutto strutturale per il settore, ma si è potuto registrare la positività di alcune variabili che inducono ad interpretare con un certo ottimismo lo scenario nel medio periodo". Secondo AIMPES, l'andamento produttivo ha recuperato "un pò di stabilità " soprattutto nel secondo trimestre, in particolare per le borse da donna, le cinture e gli articoli da lavoro. Permangono, invece, andamenti negativi nella produzione di piccola pelletteria e nella valigeria. Per la delocalizzazione della produzione si è notata, rispetto al trimestre precedente, una leggera flessione (circa 5%) della tendenza al decentramento all'estero. Le aziende che hanno dichiarato di produrre la maggior parte dei loro articoli in Italia (oltre il 50% degli articoli) sono circa il 90%. Il 10% decentra sui mercati esteri oltre il 50% dell'attività produttiva e di queste solo l'1, 6% lo fa quasi totalmente. La produzione del primo semestre è stimata di 1900 miliardi di lire, +2, 9% sul corrispondente periodo dell'anno scorso: la crescita è attribuita alla discreta ripresa dei consumi interni e ad una minore incisività delle importazioni: vendite interne +3, 3% sul corrispondente semestre 1998 con spesa complessiva di 1200 miliardi (+3, 8%). Dopo l'andamento disomogeneo nei comportamenti di acquisto delle famiglie italiane nel corso del 1998, il trend positivo registrato nel primo semestre 1999, che dovrebbe estendersi per qualche tempo, è attribuito alla ripresa dei consumi di abbigliamento. È sottolineato che è in atto un orientamento sempre più marcato dei consumatori verso il prodotto in sintetico rispetto a quello in pelle naturale. Tra l'altro, nell'importazione si rileva ad una contrazione quantitativa dei prodotti in pelle a favore di quelli in materiali alternativi. Le borse da donna (oltre 8 milioni di pezzi per poco meno di 700 miliardi di lire) costituiscono sempre la voce più rilevante dei consumi di pelletteria da parte delle famiglie italiane. I principali canali distributivi per le borsette continuano ad essere i negozi specializzati (44% degli acquisti in valore e 33% di quelli in volume ). L'ambulantato viene subito dopo ((23% del volume e 10% del fatturato complessivo di borse) al prezzo medio di 34. 000 lire ( in calo dell'1. 8%) con preponderanza dei prodotti in sintetico di bassa fascia ( solo un terzo del totale delle borsette vendute nel periodo è di pelle naturale o cuoio con calo del 20% rispetto al 1998). I negozi al dettaglio tradizionali e anche le catene di franchising hanno accusato una flessione delle vendite (-5%) che si sono invece indirizzate verso la grande distribuzione e gli ambulanti. I dati sui consumi degli altri prodotti vedono la valigeria in forte crescita (+18, 5% dopo il +10% del 1998) con moderato incremento dei prezzi (+2, 65). Il 90% del mercato è rappresentato dal trolley ( o in generale la valigia con rotelle). Sensibile incrementi per la fascia più alta (+35% i prodotti di oltre 200. 000 lire) ma in crescita anche i prodotti più economici (+40% quelli sotto le 100. 000 lire). Interessanti le proposte di prodotti multipli e multiuso: i multitasche, l'organizer holder, la possibilità di staccare una parte che diventa zaino o una borsa di minori dimensioni. +8, 6% i borsoni/zainetti di riflesso alla maggiore mobilità degli italiani (borsoni da viaggio +12%). In netta ripresa gli zainetti. Articoli da lavoro ( cartelle, valigette) +8, 4% con prezzi in forte aumento. In ripresa anche i portafogli (+6%) dopo il negativo 1998: la crescita è determinata soprattutto dagli acquisti femminili di prodotto in tessuto e tela poliestere. In calo del 20% le vendite dei negozi al dettaglio tradizionali contro un forte rafforzamento (al 15% del mercato) del commercio ambulante ( bancarelle e abusivi). Cinture (soprattutto le femminili) + 2, 3%. Continua invece il calo della piccola pelletteria (-6, 2%) particolarmente per gli articoli dell'area bellezza (beauty-case, bustine portatrucco) con calo del 12% dei prezzi, indice di massicce correnti d'importazione di questi prodotti. Ulteriormente negative le esportazioni: -12% in volume e 15% in valore nel primo semestre rispetto al corrispondente periodo del 1998. Tuttavia, una maggiore vivacità dell'export di prodotti in sintetico rispetto a quelli in pelle ha consentito di contenere la flessione delle vendite sui mercati esteri: il valore dell'export in pelle è sceso del 20, 75 ma quello dei prodotti in sintetico è rimasto stabile (-0, 2%) e anche in volume questi ultimi limitano il calo al 2%. Il fenomeno, che è motivato dalla trasformazione dei gusti e dell'atteggiamento dei consumatori finali, consente alle imprese produttrici di contenere i costi di produzione pur mantenendo il contenuto moda e la fattura pregevole della produzione italiana. Tutte le tipologie evidenziano flessioni del valore dell'export (punta massima quella della piccola pelletteria con -2, 9%). Nei volumi, l'unica eccezione positiva è quella della valigeria (+3, 2%). In crescita le borse (+2, 4 % in valore e +1, 1%) e l'export di borse in sintetico. La piccola pelletteria in sintetico cresce in valore (+4, 4%) ma cede in volume (-5, 7%). Tutti i principali i paesi di sbocco presentano un diffuso ripiegamento per l'import dall'Italia: gli USA si mantengono al primo posto ma accusano una diminuzione dell'8, 7% in valore. Anche qui, cedono i prodotti in pelle (-13%) e crescono i sintetici (+7, 6%). Sono in particolare le borse per donna e la piccola pelletteria (rispettivamente +16, 3 e +16, 7%) a determinare la tendenza, che trova il riscontro più incisivo anche sul mercato giapponese ( complessivamente -15%, con i sintetici + 18% e i prodotti in pelle -26%). Le aspettative per il mercato giapponese, vitale per l'export italiano, sono più ottimistiche per il corrente secondo semestre grazie a segnali di ripresa dei consumi delle famiglie giapponesi. In calo anche le importazioni: -3% in valore e -5% in volume. Gli incrementi più significativi riguardano borse e articoli da viaggio, soprattutto quelli in sintetico. Dalla Cina ( dove si sono insediate anche iniziative produttive italiane) consolidano la prima posizione tra i fornitori dell'Italia ( con quota del 52, 2%) l'import è cresciuto del 3, 8% a oltre 196 miliardi di lire ( al secondo posto è la Francia con 38, 4 miliardi, in calo del 6, 1% sul 1998. La quota francese del mercato italiano è stimata del 10, 2%). In forte calo l'import dai paesi del sud est asiatico, in particolare Hong Kong, Taiwan, Singapore, e dall'Australia. In forte crescita dal Sud Corea. Circa le tendenze moda, è previsto per la primavera/estate 2000 un modo di vestire femminile "lieve e leggero creato da sovrapposizioni, stratificazioni, costruito con trasparenze, che anche se meno evidenti del passato sono ancora ben presenti, come le lunghezze e le ampiezze variate: gli accessori che completeranno questo abbigliamento hanno volumi nuovi, lavorazioni sofisticate, materiali esclusivi, dettagli speciali che potranno anche creare disarmonie armoniose molto care alla moda del momento". Evoluzioni anche per i materiali e i colori. Nel corso della presentazione stampa del MIPEL si è anche discusso del problema dell'abusivismo, sempre più deleterio a danno dei produttori e distributori regolari. Rilevato che risulta praticamente impossibile reprimere il fenomeno, che comprende anche quello delle importazioni in contrabbando dei materiali che alimentano le produzioni abusive, per le vie normali. È stato riproposto di "colpire" duramente i consumatori che acquistano prodotti contraffatti. È stato pure riferito che al MIPEL viene presentata la prima collezione di "ecopelletteria" prodotta da un laboratorio di pelletteria creato nel carcere milanese di San Vittore. La collezione è già stata esposta anche al Sana di Bologna. Annunciato pure che il 17 settembre, nell'ambito del MIPEL, ha luogo la prima riunione di "Euromol", la Federazione Europea dei Produttori di Pelletteria, fondata il 7 settembre scorso a Madrid dall' italiana AIMPES e dalla spagnola ASEFMA l'associazione spagnola dei produttori di pelletteria. Euromol mira a raggruppare sotto la propria egida tutte le associazioni nazionali del settore dei paesi UE.

VOBARNO (TUBI D'ACCIAIO) ACQUISTA LA SVEDESE STRUCTO AB
Milano, 16 settembre 1999 - Vobarno Spa (tubi d'acciaio saldati e trafilati, con fatturato di 40 milioni di Euro) -ex società del gruppo Falck, attualmente controllata dal fondo internazionale d'investimento Morningside Italiaha acquisito la svedese Structo AB (30 milioni di Euro di fatturato), società che opera nello stesso comparto produttivo. Viene così costituito il terzo gruppo europeo del settore dietro alla tedesca Mannesman e alla francese Vallourec. L'acquisizione, il cui valore è stato indicato in 10 milioni di Euro, prevede l'integrazione delle due società : il Gruppo prenderà il nome di Structo Spa e avrà quale Amministratore Delegato Kaj Hagman (attuale A. D. di Structo AB). L'operazione ha avuto inizio nel 1996 con l'acquisizione da parte di Morningside Italia di Vobarno dal gruppo Falck, cui sono seguiti due anni di completa ristrutturazione e di rafforzamento del core business Vobarno (tubi saldati e trafilati a freddo). Ai primi di luglio Vobarno ha deliberato un aumento di capitale funzionale all'acquisizione di Structo con emissione obbligazionaria per 20 miliardi di lire, sottoscritti da Investco, merchant bank del gruppo bancario belga Almanij-KBC Group. Il Gruppo Morningside è un Private Equity Investor, controllato dalla famiglia Chan, di cui è elemento di spicco Ronnie Chan di Hong Kong è noto nel mondo finanziario internazionale dove ricopre numerose cariche tra cui quella nel consiglio di amministrazione Motorola. È il primo asiatico non giapponese che fa parte del Board che organizza annualmente l'Economic Forum di Davos.

INFOSTRADA: 2.134.000 CLIENTI VOCE 500.000 INTERNET. CRESCITE BOOM
Milano, 16 settembre 1999 - Infostrada ha comunicato che al 31 agosto la società aveva raggiunto un fatturato di 844 miliardi (+211% sul fatturato 1998 di 271 miliardi). Il fatturato raggiunto in agosto proviene per il 57% dal mercato business e per il restante 43% da quello residenziale. Il numero dei clienti voce è salito a 2. 134. 000 (+136% sul dicembre 1998) di cui 1. 742. 000 residenziali e 392. 000 aziende. Alla luce di questi risultati Infostrada detiene attualmente il 9, 6% del mercato liberalizzato in valore per i servizi voce contro il 2, 1% lo scorso dicembre. L'accesso gratuito a Internet "Libero" Infostrada ha raccolto oltre 250. 000 abbonati. Sono state registrate punte di 7000 acquisizioni giornaliere on line e 2000 attraverso CD-ROM. Dopo il recente lancio (luglio) del servizio di accesso gratuito a Internet (Libero), Infostrada ha ulteriormente consolidato i già importanti risultati precedentemente raggiunti nei servizi Internet: Infostrada ha infatti acquisito 500. 000 clienti attivi nel mercato Internet consumer, raggiungendo la quota di mercato ( sul numero clienti) del 28% con un incremento del 352% rispetto al dicembre 1998. Il numero degli abbonati ammontava il 9 settembre scorso a 250. 000. All'aumento del numero dei clienti si affianca un altrettanto significativo aumento del traffico proveniente da questo servizio: in agosto ha raggiunto un +859% rispetto alla seconda settimana di attivazione del servizio stesso (19-25 luglio).

LINUX JOURNAL UN NUOVO GIORNALE UN UN NUOVO SISTEMA OPERATIVO
Milano, 16 settembre 1999 - Al prossimo SMAU (Stand Duke Gruppo Editoriale Pad. 14/1 Stand A39/41) sarà presentato il primo numero italiano della rivista più attesa del momento, che verrà letta con grandissima attenzione non solo dai Responsabili dei Sistemi Informativi Aziendali e dagli specialisti, ma anche da Software house e dealer che intendono estendere il loro business a un settore che si presenta ad alto potenziale di crescita: Linux JournalVersione italiana della rivista numero 1 al mondo per l'area Open Source/Free Software. Già da molti mesi tutta la stampa internazionale sta segnalando l'enorme interesse suscitato nelle aziende dalla nuova generazione di software gratuito denominato Open Source che si sta diffondendo con una velocità impressionante in tutto il mondo tramite Internet. La rivista Linux Journal, oltre a interessarsi del sistema operativo gratuito Linux, del software Open Source e di tutti i prodotti hardware e software che possono essere da questi utilizzati, offre ai lettori un servizio di assistenza tecnica e di orientamento nella scelta e test delle soluzioni più affidabili che ha una influenza determinante sulle scelte dei lettori per la autorevolezza dei giudizi in presenza di un settore nuovo e poco conosciuto dagli utenti. Linux Journal Edizione Italiana, che verrà diffusa anche nelle edicole, si presenta con la stessa veste grafica, formato e stile professionale che hanno decretato il grande successo delle altre riviste della Duke Italia e che come questa sono tutte leader indiscusse per il loro specifico settore: Windows Nt Magazine: la rivista per i server Windows Nt News/400: la rivista numero 1 al mondo per i sistemi Ibm AS/400 Hi Tech Server: per il Web Business e le conferenze professionali Per informazioni addizionali: Contattare : Andrea Postiglione, Duke Italia S. r. l. Tel. 02-6748. 0010 e mail: redazione@duke.it

                   Pagina 1                                                            Pagina 3