UNA
LEADERSHIP PLURALISTICA BASATA SU LIBERTÀ RESPONSABILITÀ SOLIDARIETÀ E QUALITÀ Milano,
15 Novembre 1999 Gli scenari che si disegnano per il prossimo futuro indicano la
necessità di una leadership nuova, che sappia gestire i rapidi e profondi mutamenti in
corso garantendo alla società del domani valori positivi basati sulla responsabilità
personale. Questo il messaggio che la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro ha
inteso mandare attraverso il proprio convegno nazionale che quest'anno si è tenuto a
Milano presso la sede dell'Assolombarda e che ha visto la presenza di 150 membri
dell'ordine provenienti da tutta Italia. Ed è toccato proprio al cav. lav. Benito
Benedini, presidente di Assolombarda, il compito di delineare in apertura la proposta
della Federazione, messa a punto sulla base di un documento realizzato in collaborazione
con l'Istituto Universitario Europeo di Firenze. Il testo ruota intorno all'analisi
dell'attuale momento di transizione epocale, caratterizzato dalla compresenza di fenomeni
di globalizzazione e di frammentazione localistica, entrambi sotto il segno della
rivoluzione telematica di Internet e dei nuovi business legati ad essa, e al concetto di
leadership. Leadership intesa come la capacità incarnata da alcuni uomini di guidare il
cambiamento e di trasformare i desideri collettivi in accadimenti concreti. ''La
leadership per gli anni a venirè ', ha sottolineato Benedini nel suo intervento, ''dovrà
essere capace di rappresentare la complessità del nuovo contesto sociale garantendo uno
sviluppo armonico, intriso dei valori propri di un nuovo umanesimo in cui il progresso
economico sia in funzione dell'uomo e non viceversa. Ma quali sono i valori fondanti di
questa nuova leadership? Innanzi tutto la centralità dell'individuo. In una fase in cui
molti miti e molte ideologie hanno perso il loro significato, tocca ancora una volta
all'uomo riempire il vuoto che si è creato, dandogli un contenuto nuovo e positivo. Nella
vita individuale e sociale, nella dimensione personale e in quella professionale, nella
sfera privata e nella gestione della cosa pubblica. E, naturalmente, nel lavoro. Perchè
nel lavoro, oltre che nella famiglia, nel tempo libero e nel gruppo sociale, l'uomo
soddisfa le proprie aspettative di realizzazione, di sviluppo e di relazione e costruisce
la propria identità e la propria 'cittadinanza sociale ''. ''Un secondo Valore forte è
la libertà . '', ha proseguito Benedini, ''La libertà come possibilità di esprimersi e
realizzarsi al meglio. La libertà di perseguire il proprio benessere individuale senza
perdere di vista quello comune, in un contesto che tenga conto delle sperequazioni
esistenti e che si adoperi per superarle. La libertà di vincere la propria sfida
personale in una società che, come vuole uno dei principi cardine della dottrina
liberale, si preoccupi di dare a tutti le stesse opportunità di partenzà '. ''Ma c'è un
ultimo Valore che voglio richiamare. '', ha detto Benedini, ''È la responsabilità . Un
Valore che ci appartiene in quanto punto qualificante della cultura d'impresa. Un Valore
che proponiamo, come metodo di lavoro, alla classe dirigente politica e amministrativa del
Paese, che ha davanti a sè ancora tante, tantissime cose da fare. Da fare con la volontà
di costruire qualcosa di collettivamente utile. È questo, secondo noi, il metodo che
dovrebbe sempre adottare una leadership forte, nella società come in azienda. Oggi i capi
devono saper esprimere una leadership che sappia essere contagiosa, perchè qualunque
struttura sociale funziona se ogni individuo, ogni gruppo o organizzazione, all'interno di
essa, avverte il duplice vincolo verso sè stesso e nei confronti dell'insieme della
comunità di cui fa parte. Una leadership che sappia trasfondere nei cittadini, in
particolar modo nelle giovani generazioni, una voglia e una capacità diffusa e
generalizzata di trasparenza e di moralità . In sintesi 'libertà , responsabilità ,
solidarietà e qualità '. Quest'ultima, intesa nel senso più ampio di qualità della
vita, del lavoro, del rapporto tra cittadino e istituzioni, tra lavoratore e impresa, tra
imprese nel mercato, tra ricerca e prodotto. '' Concretamente, per l'Italia del Duemila,
secondo il documento proposto dai Cavalieri del Lavoro, occorre una nuova articolazione
dello Stato, per venire incontro alle esigenze di flessibilità e di just in time
introdotte dalle nuove tecnologie, una maggior attenzione alla formazione e all'educazione
dei giovani, con una profonda riforma delle istituzioni scolastiche che preveda anche
articolazioni paritetiche nel rispetto delle diverse culture presenti nel Paese, una
riforma del welfare state, che riequilibri i benefici in favore dei giovani d'oggi alla
luce degli scenari demografici previsti per i prossimi 20/30 anni, una trasformazione del
modello economico italiano basato sulle piccole e medie imprese verso aggregazioni e
concentrazioni che consentano alle nostre aziende di competere meglio sui mercati
internazionali e di investire di più in innovazione e ricerca tecnologica. Alla politica,
i Cavalieri del Lavoro chiedono una forte assunzione di responsabilità e al tempo stesso
un atteggiamento non pervasivo. La leadership del domani sostengono infatti sarà
pluralistica, vedrà muoversi da protagonisti diversi soggetti sociali tutti parimenti
legittimati da forme nuove (magari telematiche) di consultazione e di consenso. Alla
politica, ma anche a queste nuove elite, si chiede una rigorosa trasparenza nella gestione
dei processi decisionali: solo la conoscenza dei meccanismi e delle motivazioni reali che
portano a determinate scelte fa infatti maturare un reale consenso diffuso nella società
. Dai Cavalieri del Lavoro emerge infine un forte impulso all'utilizzo dei nuovi strumenti
telematici come Internet e allo sviluppo dei business ad essi collegati. Sono questi,
infatti, i settori che risulteranno strategici e vincenti negli anni a venire, e proprio
su questi l'Italia è in grave ritardo, non tanto come utilizzatore quanto come
produttore, e rischia di giocare anche in questo campo un ruolo di secondo piano. Sulle
tesi dei Cavalieri del Lavoro sono intervenuti il Sen. Franco Bassanini, Sottosegretario
alla Presidenza del Consiglio, il prof. Adriano De Maio, Rettore del Politecnico di
Milano, il prof. Mario Monti, Commissario Europeo alla Concorrenza, il cav. lav. Cesare
Romiti, Presidente di RCS, e l'on. Luciano Violante, Presidente della Camera dei Deputati.
Per informazioni : Luca Siani Below srl Comunicazione e Relazioni pubbliche Via
Montepulciano, 1 20124 Milano Tel. 02/66715128-9 Fax 02/67382944 cellulare: 0335/8170358
e-mail: below@below.it
SCOMPARE IL FORDISMO MA È QUASI PRONTO L'INCUBATORE DI NUOVE IMPRESE DI SESTO
SAN GIOVANNI (MI)
Sesto San Giovanni ( Mi) 15 novembre 1999 Agenzia Sviluppo Nord Milano, Bic La fucina,
Ministero del Lavoro, Regione Lombardia, Provincia di Milano e Comune di Sesto San
Giovanni con il contributo di Falck Spa stanno promuovendo un incubatore per nuove imprese
nel settore della multimedialità. Tutto ciò nasce dal fatto che oggi un' impresa, nella
fase iniziale della sua attività, incontra problemi di avviamento legati ad esigenze di
spazi, tecnologie e servizi. L' incubatore permette di sostenere queste imprese innovative
nella fase più delicata della loro vita, diminuendone di conseguenza la mortalità. Dalla
ristrutturazione di una palazzina industriale, la ex mensa Flack nell'area Concordia Sud,
è stata ricavata una struttura attrezzata per accogliere queste nuove imprese le quali
possono trovare spazi privati per uffici e laboratori, spazi comuni per riunione
presentazioni e servizi di base. Internet, la gestione dell'intero incubatore, la
sicurezza, un centralino e lo smistamento automatico, fanno parte dell'insieme dei servizi
"hard" offerti alle imprese. Ad essi si aggiungono i servizi " soft del Bic
La Fucina per la finanza agevolata, l'innovazione, l'internazionalizzazione e lo start up.
Le imprese all'interno dell' incubatore avranno diritto ad un'assistenza globale da parte
del Bic. Il sostegno alla creazione di nuove imprese ha un duplice effetto: la nascita di
attività imprenditoriali che si potranno collocare sul territorio, una volta sviluppate;
la possibilità di spin-off dalle imprese originate all'interno dell' incubatore e quindi
dell'avvio di un ciclo virtuoso per uno sviluppo endogeno del territorio. A conferma
dell'importanza dell'aspetto di innovatività, all'interno della struttura troverà posto
un Master post laurea dell' Università Statale di Milano volto all'utilizzo degli
strumenti multimediali di comunicazione. Nel passaggio dalla fase fordista dell'industria
pesante a quella post industriale, una ex area Falck, quindi, diventa la sede per la
nascita di imprese nel settore della multimedialità, la nuova vocazione per l'aera Nord
Milano. In pratica l'incubatore è un edificio che mette temporaneamente a disposizione
delle nuove imprese spazi e servizi per uffici e per la produzione. Le imprese potranno
godere di tali spazi per il tempo necessario, circa tre anni, prima dello sviluppo verso
l'esterno. A differenza di un Centro d'impresa, dove l'unico obiettivo è quello di
alloggiare le imprese, a fini commerciali nel concetto di incubatore risiedono valenze
molteplici, tutte legate all'obiettivo di creare opportunità di avviamento e crescita,
ideali per imprese ad alto contenuto tecnologico ed innovative. In un sistema economico
nel quale le piccole e media imprese rappresentano una parte fondamentale, sia per la
produzione innovativa sia per l'aspetto occupazionale ( fenomeno europeo ma
particolarmente accentuato in Italia), la presenza di queste strutture risulta
estremamente rilevante e ricca di valori. Gli elementi critici per le nuove imprese o per
le imprese che intendono sviluppare delle nuove attività innovative sono molteplici e
vanno dagli: spazi, strutture e servizi ad un prezzo ragionevole ad altri elementi quali
la rete di partnes, mercati e tecnologie, know-how organizzativo, commerciale,
tecnologico, risorse finanziarie fino alle relazioni ottimali con organizzazioni
pubbliche. Per rispondere a queste esigenze l'incubatore deve offrire spazi per uffici e
produzione, servizi avanzati, una massa critica di piccole imprese per rapportarle con
l'esterno, le basi per il lancio delle imprese al di fuori della struttura. Gli obiettivi
principali sono quindi: aumento della natalità imprenditoriale, stimolo dello sviluppo
tecnologico e commerciale dell'attività delle imprese presenti all'interno
dell'incubatore, accelerazione della redditività delle stesse imprese, diminuzione del
tasso di mortalità imprenditoriale, per arrivare, nel lungo periodo, ad innescare uno
sviluppo endogeno i cui elementi fondamentali possono essere riconosciuti all'interno di
un circolo virtuoso quali: la creazione di imprese innovatrici nell' incubatore,
l'attrazione di soggetti di imprese innovatrici di medie dimensioni dall'esterno, gli spin
off di imprenditori di grandi aziende o ricercatori/docenti universitari. In conclusione
le caratteristiche base di un incubatore sono: la concentrazione fisica delle imprese in
un luogo comune, la concentrazione dei servizi in un luogo comune, l'economicità dei
servizi e i contatti a breve scadenza da parte degli affittuari o utilizzatori. Un altro
esempio italiano, oltre a quello di Sesto S: Giovanni è il Bic di Trieste S. p. A. una
società costituita da Spi ( Società per la Promozione e lo Sviluppo Imprenditoriale),
Regione Friuli Venezia Giulia, enti locali, università di caetgoria imprenditoriali.
Costituito nel 1989 all'interno dell' Edificio ex Filatura di Trieste, per un totale di 8.
500 mq, circa la metà sono stati destinati all'insediamento di 22 nuove imprese con 190
posti di lavoro, a tutt'oggi, produttive e/o servizi alla produzione. Il resto dell'
edificio comprende spazi comuni come sale riunioni, sale per attrezzature comuni e la
segreteria i cui servizi sono centralizzati per tutte le aziende facenti parte della
struttura. A questi servizi di base sono stati affiancati quelli per la gestione e lo
sviluppo dell'azienda quali: finanza, marketing, controllo di gestione, innovazione,
internazionalizzazione ed altro ancora. Per quanto riguarda l'estero la Germania conta
molti casi di incubatori di successo. Tra essi quello multimediale di Amburgo, dove hanno
trovato una sede 42 nuove imprese per un totale di 127 addetti. L'edificio è stato
organizzato in modo che ogni impresa, affittando un modulo di uffici, possa godere di una
reception comune e contemporaneamente di un ingresso privato. La regione di Helsinki
presenta 16 incubatori, per un complessivo di 700 aziende knowledge based. La maggior
parte di queste è nata tra il '96 ed il '98 ed oggi occupa 1200 addetti. Si tratta di un
chiaro caso di sviluppo e crescita industriale sostenuti dalla presenza di strutture per
l'avviamento dell'attività imprenditoriale. In Francia gli incubatori rappresentano la
migliore opportunità per gli spin-off universitari. Considerato l'elevato e crescente
numero di ricercatori, che possiedono un diploma posta laurea e non hanno prospettive di
carriera accademica, l'incubatore diventa l'opportunità ideale per sviluppare nuove idee
imprenditoriali. L'esperienza di ricerca all'interno degli istituti universitari ne fa
persone ricche di know-how innovativo ma con scarse conoscenze imprenditoriali e quindi
bisognose di un tutoraggio, oltre che di strutture per avviarsi. Passando oltreoceano, nel
sud della California opera Larta ( Los Angeles Regional Technology Alliance) dal 1994
incaricata dallo stato della California di assistere le imprese locali technology-based
nel: reclutamento dei prtner, formazione, ricerca di finanziamento, sviluppo tecnologico,
venture capital. Per quanto riguarda la Lombardia dal 1997 è operativa l' Agenzia
Sviluppo Nord Milano, una società a capitale misto con competenza territoriale su quattro
comuni: Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Bresso, Cologno Monzese. Questa struttura
ha il compito di individuare obiettivi, definire strategie e coinvolgere soggetti diversi
per la ridefinizione del sistema sestese nella fase postindustriale. Si tratta di quindi
di un'attività complessa che coinvolge competenze ed ambiti diversi, territoriali,
economici, ambientali, sociali e tecnologici e persegue i propri obiettivi di sviluppo
locale secondo canoni occupazionali, di sostenibilità e di innovazione. L' agenzia ha
promosso la nascita del BIC la Fucina, un Business Innovation Center della Comunità
Europea, allo scopo di creare un interfaccia con il mondo imprenditoriale. Motore
dell'imprenditorialità locale BIC offre servizi in quattro aree tematiche:
Internazionalizzazione, finanza agevolata, trasferimento tecnologico, creazione d'impresa.
Alcuni vengono erogati direttamente dal personale del Bic altri sono il risultato di una
rete di rapporti con consulenti e studi esterni. Questi sono in sostanza alcuni dei
contenuti di un unico programma-progetto chiamato " Sesto città della
Comunicazione" sottoscritto da: Comune di Sesto San Giovanni, Falck ed Asnm che vuole
indicare come fare di questa crisi un'importante opportunità di sviluppo non solo a
livello locale ma anche metropolitano, regionale e nazionale. Web: www.asnm.com
PICCOLE IMPRESE CRESCONO
GRAZIE A INTERNET
Milano, 15 novembre 1999 Opportunità per 500 imprese milanesi e lombarde per entrare in
Internet gratuitamente. Parte "Screen", un progetto che mira a favorire
l'alfabetizzazione di 500 piccole e medie imprese milanesi e lombarde sull'utilizzo di
Internet e a formare 23 giovani come consulenti nel campo dei servizi alle imprese,
attraverso un'esperienza lavorativa in qualità di tutors per le piccole e medie imprese.
Il progetto finanziato dalla Regione Lombardia attraverso il Fondo Sociale Europeo -nasce
da una iniziativa di Unioncamere Lombardia in collaborazione con Cedcamera Azienda
Speciale della Camera di Commercio di Milano per i servizi informativi , Milano per la
Multimedialità e Gate Ernst&Young. "Il progetto Screen ha detto Vico Valassi,
Presidente Unioncamere Lombardia si fonda sulla consapevolezza che linnovazione
tecnologica è un "must" per le imprese che vogliono migliorare la propria
competitività. E tutto ciò che è connesso al tema di Internet e delle reti telematiche
rappresenta una frontiera di innovazione che non può essere trascurata dalle imprese. Il
primo obiettivo di Screen è la formazione delle PMI all'utilizzo delle tecnologie
innovative di supporto allo sviluppo del loro business. Si tratta di un percorso formativo
che rappresenta una novità, in quanto affianca ai tradizionali corsi in aula,
lassistenza in azienda da parte di consulenti esperti, lassistenza in linea e
la formazione a distanza. Il progetto si propone non soltanto di formare le imprese alle
funzionalità di base di Internet, ma anche di guidarle all'utilizzo della Rete ed alla
ricerca di informazioni in modo finalizzato allo svolgimento del loro business, e ciò al
fine di aumentare la competitività delle PMI lombarde sui loro mercati. Il secondo
obiettivo è la creazione di figure professionali specifiche che aiutino le imprese in
questo processo, tramite un'esperienza lavorativa sul campo quali tutor per l'assistenza
personalizzata alle PMI. Il progetto costituisce quindi un innovativo intervento per la
creazione di opportunità lavorative per i giovani, che si articola in tre momenti:
formazione alle tematiche dei servizi alle imprese, esperienza sul campo nella consulenza
alle PMI, esperienza di telelavoro". Servizi offerti alle aziende partecipanti. Alle
aziende partecipanti verranno forniti, per la durata del periodo di formazione: un corso
base sull'utilizzo di Internet e sull'individuazione dei servizi di supporto al business
(2 moduli da 4 ore ciascuno); una formazione personalizzata tramite tutor (3 mezze
giornate in azienda); una formazione a distanza, tramite disponibilità di moduli
formativi on-line; la disponibilità continua di un help desk; una mappa dei servizi
disponibili su Internet, finalizzati alla loro attività; un kit (fornito gratuitamente)
contenente la strumentazione tecnica per l'accesso ad Internet: modem, abbonamento
Internet di tipo professionale e relativi software. A chi è rivolto. Il progetto è
rivolto a 500 PMI (aziende fino a 100 addetti) localizzate in una delle province lombarde,
operanti nel settore manifatturiero. Si richiede alle aziende partecipanti, come
prerequisiti, la disponibilità di un personal computer, una minima esperienza di utilizzo
dei più comuni programmi per ufficio e la disponibilità di una linea telefonica su cui
attestare il collegamento Internet. Saranno ammesse a partecipare al progetto, previa
verifica del rispetto dei requisiti, le prime 500 richieste in termini temporali di
arrivo. La selezione verrà svolta da un'apposita Commissione. Come diventare un giovane
"tutor" per Screen. Screen rappresenta anche un'occasione di creazione di lavoro
per una ventina di giovani neolaureati e laureandi in discipline tecniche e/o economiche
che potranno sviluppare, per tutta la durata del progetto, un'importante e innovativa
esperienza di supporto alle imprese su temi tecnologici e organizzativi. I tutor devono
possedere le seguenti caratteristiche: cittadini dell'Unione Europea, con ottima
conoscenza della lingua italiana e preferibilmente laureati; età massima 30 anni; buona
conoscenza della lingua inglese; ottima conoscenza degli strumenti di utilizzo di Internet
e dotati di un accesso ad Internet. I tutor verranno selezionati da un'apposita
Commissione tra i candidati che rispondono alle caratteristiche sopra citate, al fine di
garantire il necessario livello qualitativo della task force. Per partecipare. Per le
imprese: Il modulo di partecipazione può essere richiesto al numero telefonico 02 8550.
0556, oppure presso la locale Camera di Commercio oppure scaricato direttamente dal sito
internet: http://screen.camcom.it/
Il modulo deve essere restituito, compilato e firmato, alla Segreteria Screen: numero di
Fax: 02 7003. 7279. La selezione delle imprese avverrà nella prima metà di gennaio 2000.
Il progetto partirà a febbraio e durerà 4 mesi. Per i tutor: Il modulo di partecipazione
può essere richiesto al numero telefonico 02 8515. 5586, oppure presso la locale Camera
di Commercio oppure scaricato direttamente dal sito internet: http://screen.camcom.it/.
Il modulo deve essere restituito, compilato e firmato, alla Segreteria Screen: numero di
Fax: 02 8515. 5514. La selezione dei tutor avverrà nella prima metà di gennaio 2000. Il
progetto partirà a febbraio e durerà 4 mesi. Per ulteriori informazioni: screen@mi.camcom.it
Ufficio stampa: tel. 02 85155288/24. "Il progetto Screen ha commentato Massimo Sordi,
vice presidente Camera di Commercio di Milano e presidente CedCamera nasce dalla
convinzione che la limitata conoscenza e lo scarso utilizzo di Internet da parte delle
piccole e medie imprese derivano più da carenze di comprensione delle opportunità, che
da aspetti meramente finanziari. Da una ricerca commissionata dalla Camera di Commercio
risulta che il 75% delle PMI della Provincia di Milano usa o prevede di utilizzare a breve
servizi in rete a supporto della sua attività. Questa situazione apparentemente
favorevole deriva tuttavia da un lato da un'esperienza ancora limitata (solo il 25% accede
a più di due tipologie di servizi) e dall'altro da un interesse ancora espresso
genericamente. Infatti il maggiore vincolo riscontrato (indicato da oltre il 60% delle
aziende) è la scarsa conoscenza dei servizi disponibili e dei potenziali erogatori;
mentre la valutazione dei benefici appare ancora approssimativa e limitata ai servizi più
conosciuti. La tempestività e l'indipendenza da fattori spaziali e temporali che la rete
consente alle imprese nella relazione con il mercato mettono in crisi l'organizzazione
tradizionale. Il rischio di perdere competitività e capacità di dare risposte veloci al
mercato è quindi altissimo. E ciò appare vero in particolare per le aziende
medio-piccole, verso le quali abbiamo voluto indirizzare col programma Screen un'azione di
stimolo e promozione". Per informazioni : Carmelo Stancapiano consulente Relazioni
Esterne Cedcamera via Viserba 20 20126 Milano MI tel. 02-8515-5452 fax. 02-8515-5514
mobile 0338 8714655
ENRICO CERRAI È IL NUOVO PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE "MILANO PER LA
SCALA"
Milano, 15 ottobre 1999 - Enrico Cerrai è il nuovo presidente della Fondazione
"Milano per la Scala". Cerrai è stato eletto allunanimità dai membri del
Consiglio dAmministrazione di "Milano per la Scala". Nel suo mandato,
sarà affiancato da Carlo Camerana e Gioia Falck Marchi, nel ruolo di vice-presidenti. La
nomina di Cerrai è stata proposta da Daria Tinelli di Gorla, che ha presentato le
dimissioni per ragioni personali, rimettendo lincarico al consiglio di
amministrazione. Personalità eminente del mondo economico ed universitario (è stato
docente per molti anni, tra laltro, al Politecnico di Milano ed in altre
Università), esponente della cultura scientifica internazionale, con prestigiosi
incarichi scientifici e tecnici, livornese, appassionato musicologo, il prof. Cerrai è
membro del consiglio damministrazione di "Milano per la Scala" dal 1998.
Nominato presidente onorario dellAem, dopo la quotazione in Borsa che ha contribuito
a realizzare con la sua lunga attività nellAzienda Energetica, ne ha promosso anche
lingresso nellAssemblea dei Fondatori del Teatro alla Scala. Il Consiglio di
"Milano per la Scala", unitamente alla Direzione del Teatro alla Scala, ha
espresso oltre al più caldo ringraziamento a Daria Tinelli di Gorla per
lattività svolta dal marzo 1997 allottobre 1999 gli auguri ed il
sostegno unanime, per lincarico assunto, al neo-eletto presidente Enrico Cerrai. Per
informazioni: Fondazione "Milano per la Scala" Comunicazione e Relazioni
Esterne: Cecilia Tito Tel. 02. 7202. 1647/1697 fax 02. 7202. 1662
IL SENTIMENTO DEL DUEMILA ARTE E FOTOGRAFIA, 1960-2000 CREAZIONI ARTISTICHE IN
FOTOMEDIA E LORO SVILUPPI MULTIMEDIALI
Milano, 15 novembre 1999 - Nellambito di questo Festival, dal 17 novembre 99
al 16 gennaio 2000, la Galleria del Palazzo dellArte della Triennale ospita una
grande panoramica storica, curata da Daniela Palazzoli e intitolata "Il sentimento
del 2000. Arte e Fotografia, 1960-200. Dalla Vita allArte: dallArte alla
Vita". Lesposizione sviluppa il tema di come gli artisti abbiano usato la
fotografia dal 1960 ad oggi. Il percorso della mostra è cronologico e si svolge
attraverso circa 130 opere di una novantina di artisti, a partire dalla pop art
statunitense, qui rappresentata da Robert Rauschenberg e Andy Warhol, ai movimenti dei
nuovi linguaggi degli anni Settanta (arte concettuale, land art), al nuovo ruolo delle
artiste donne, quindi gli anni Ottanta che vedono lartista diventare spesso
protagonista della sua opera "collocandosi" come unica fonte di esperienza e,
per contro, lutilizzo della fotografia come elemento oggettivo e concreto in
contrasto con lo zapping dei media. Infine gli anni Novanta che vedono il mezzo
fotografico estendersi ad un uso creativo del video che offre anche la possibilità di fa
vivere, attraverso le tecniche interattive, lopera darte come dialogo
effettivo con gli altri. Una indagine approfondita sugli ultimi decenni dellarte
fotografica, insomma, ma anche una forte riflessione sui sentimenti di fine millennio
attraverso un linguaggio universale comè quello della fotografia, interpretato
dalla sensibilità e creatività dei maggiori artisti. Per informazioni e prenotazioni:
tel. 02. 72434227 fax 02. 72434239. Ufficio Stampa: Studio Esseci Sergio Campagnolo, tel.
049. 663499 fax 049. 655098 Email esseci@protec.it
3I ENTRA NEL CAPITALE DI CLICKIT INTERNET ADVERTISING
Milano, 15 novembre 1999 - Nuovo assetto azionario per Clickit, società nata da poco più
di un anno per fornire alle aziende servizi di promozione e pubblicità su Internet.
Conclusa con successo la fase di lancio, durante la quale è stata messa a punto la gamma
dei servizi, i manager, Giampiero Pelle, presidente e amministratore delegato, e Valerio
Ginnasi, direttore generale, puntano ora a espandersi ulteriormente, consolidando la
posizione di Clickit tra le prime concessionarie del settore. Questa seconda fase sarà
sostenuta attraverso il finanziamento di 3i, società di venture capital leader europea
negli investimenti in imprese che operano nei settori delle tecnologie emergenti, che fa
il suo ingresso nella compagine azionaria come socio di minoranza. ''Nei prossimi mesi ha
detto Giampiero Pelle, presidente di Clickit puntiamo ad aumentare i siti del nostro
network, sviluppando in particolare quelle aree tematiche che iniziano a dare chiari
segnali di forte crescita per numero di transazioni e di impression. Ci muoviamo
rapidamente in sintonia con Internet questo ci permette di essere sempre nel centro del
mirino e di controllare l'evoluzione del mercato. '' I piani di sviluppo che saranno
sostenuti con l'intervento di 3i prevedono, in particolare, investimenti finalizzati al
potenziamento delle dotazioni tecnologiche, oltre che dedicati a sostenere e incrementare
iniziative di marketing e promozione di importanza strategica per operare con successo in
Internet. ''Abbiamo riconosciuto nel progetto imprenditoriale Clickit e nelle doti di
dinamicità e competenza di un management particolarmente motivato gli elementi di un
investimento di successo'' ha dichiarato Sergio Sambonet, amministratore delegato per
l'Italia di 3i Europe Il Gruppo 3i, creato oltre 50 anni fa dalla Banca d'Inghilterra e
specializzato nell'investimento di capitale in aziende non quotate, è tra le prime 100
società quotate alla Borsa di Londra (indice FT-SE 100) e ha oggi una capitalizzazione di
mercato di oltre 13. 000 miliardi di lire e circa 43. 000 azionisti. In Italia, dove è
presente dal 1990, 3i ha investito 102 miliardi in dieci operazioni nell'ultimo anno,
collocandosi tra gli operatori più attivi sul mercato. Per informazioni : Maddalena
Beltrami/Franco Moggi maddalena@clickit.it
franco@clickit.it Tel. 02. 6552541; Paola Vercesi pvercesi@imagetime.it Tel. 02. 205621
ACCORDO CONFESERCENTI E IBM INSIEME PER MIGLIORARE LA COMPETITIVITÀ DELLE
IMPRESE
Milano 15 novembre 1999 - La Confesercenti e la Ibm Italia hanno firmato un accordo per
promuovere l'utilizzo di tecnologie innovative presso le aziende dei settori del
commercio, del turismo e dei servizi. L'obiettivo di questa iniziativa è favorire la
crescita degli associati della Confesercenti, migliorare l'efficienza delle loro
organizzazioni, sviluppare nuove leve per il controllo degli approvvigionamenti e
aumentare il livello di competitività proprio grazie all'adozione di soluzioni
informatiche avanzate. L'accordo comprende diverse aree di collaborazione. La prima
prevede un'analisi e la successiva definizione dei possibili impieghi delle tecnologie
all'interno dell'associazione stessa e delle diverse organizzazioni consociate. In questa
fase vengono valutati i diversi scenari e vengono realizzati dei progetti pilota che
saranno poi proposti e personalizzati in funzione delle esigenze delle singole realtà
imprenditoriali. In base a quest'accordo, gli associati della Confesercenti potranno
acquistare soluzioni informatiche IBM a condizioni particolarmente vantaggiose e potranno
usufruire di servizi di formazione basati su tecnologie multimediali, su tecnologie di
rete e sistemi di "Distance and collaborative learning". Per informazioni : IBM
Italia Alessandra Apicella Tel: 02. 5962. 5460 e-mail: ale_apicella@it.ibm.com Confesercenti
Nazionale Giovanna Nanna Tel. 06. 4725201
IL FUTURO DELLA CARTA STAMPATA. LE SFIDE NEL MONDO DIGITALE, LA DIMENSIONE
LOCALE NEL MERCATO GLOBALE. MATERA 3-4 DICEMBRE
Matera, 15 novembre 1999 -L'Associazione della Stampa di Basilicata organizza il 3 e 4
dicembre a Matera il terzo appuntamento dedicato ai nuovi scenari dell' informazione.
Quest'anno, con ''Matera 3'' (le prime due edizioni sono state dedicate all'informazione
locale nelle leggi di sistema, nel 1997, e all'informazione sull'Europa per i cittadini
del mediterraneo, nel 1998) verrà presentata la traduzione italiana, curata dal ForMedia
(ente di formazione della Stampa di Basilicata) del rapporto dell'Ejc sulle prospettive
dell'informazione ''scritta'' nell'era digitale. Il 3 dicembre (ore 16, Palazzo
dell'Annunziata, Piazza Vittorio Veneto), la prima sessione sarà dedicata a ''Il futuro
della carta stampata le sfide nel mondo digitale, la dimensione locale nel mercato
globale''. La sessione sarà introdotta da Gianni Molinari, Presidente Associazione della
Stampa di Basilicata, e dopo i saluti di Angelo Minieri, Sindaco di Matera, Nino Carelli,
presidente provincia Matera, Angelo Raffaele Dinardo, Presidente Giunta Regionale
Basilicata, i contenuti del rapporto saranno presentati da uno degli autori Monica Van
Dusseldorp. Il rapporto sarà poi discusso da Mogens Schmidt, direttore European
Journalism Center, Angelo Agostini, direttore della rivista Problemi dell'Informazione,
Paolo Serventi Longhi, Segretario della Federazione nazionale della Stampa e Giovanni
Giovannini, Direttore Media2000. Concluderà la sessione il Ministro delle Comunicazioni
on. Salvatore Cardinale. Il 4 dicembre (ore 9, Palazzo dell'Annunziata, Piazza Vittorio
Veneto) la seconda sessione sarà dedicata a ''Il futuro della carta stampata Il mondo
digitale e la dimensione locale: esperienze e casi studiò '. La sessione sarà introdotta
e coordinata da Renato Cantore, caporedattore della Sede Rai Basilicata, ne discuteranno
Antonio Del Giudice, direttore de ''Il Centrò ', Carlo De Blasio, di RaiNews24, Roberto
Seghetti, segretario dell'Associazione Stampa Romana e Vittorio Roidi dell'Università di
Urbino. La sintesi dei due giorni di dibattito sarà fatta fa Mogens Schmidt, direttore
European Journalism Center. Il ''Matera 3'' avrà ancora una volta un rilievo
internazionale, rientrando nelle attività di collaborazione avviate con il Centro Europeo
di Giornalismo di Maastricht. Ai lavori, che saranno conclusi dal Ministro delle
Comunicazioni Salvatore Cardinale, è prevista la partecipazione di rappresentanti delle
associazioni regionali dei giornalisti italiani e stranieri. Si tratta di un appuntamento
di grande rilievo e costituisce il primo appuntamento della ''rete" di associazioni
regionali del Mediterraneo. Per informazioni : Fullpress Agenzia di Informazione &
Multimedia Internet: www.fullpress.it
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