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INIZIA
BENE IL 2000 PER LA ZUCCHETTI: UNA NUOVA SOCIETÀ E NUOVE AREE DI BUSINESS
ENTRANO NEL GRUPPO
Lodi, 13 gennaio 2000 - Ora la società lodigiana, nell'area della gestione
aziendale, dispone di un'offerta unica a livello europeo. La Zucchetti ha
sottoscritto l'accordo per l'acquisizione della Tmc. La società ha sede a
Bologna e continuerà ad essere gestita dal fondatore, ing. Giorgio Morandi. Dal
1976 opera, oltre che nel mercato della rilevazione presenze, anche in quello
della raccolta e trasmissione automatica dei dati per il magazzino e la
produzione. Il fatturato della Tmc per il 40% è realizzato all'estero. Con
quest'acquisizione, la Zucchetti - già leader italiano nei software e nei
"terminali-rilevatori" di presenze e controllo accessi - estende la
propria leadership anche al controllo dati di produzione e magazzino, con i
marchi Zucchetti, Kronotech e Tmc. Zucchetti ora è pure l'unico gruppo - non
solo italiano, ma anche europeo - che dispone di proprie soluzioni aziendali
globali tra loro integrate, specifiche per aziende di qualsiasi dimensione, che
coprono tutti i processi dell'intero ciclo aziendale: dalla gestione del
personale alla contabilità, dalla logistica alla gestione completa della
produzione, comprensiva anche della raccolta dati automatizzata per il magazzino
e la fabbrica, tramite appositi rilevatori. Sono così facilitati pianificazione
e controllo di tutte le risorse (impianti, attrezzature, personale, etc.), nonché
la determinazione dei costi e la creazione di efficaci sistemi di supporto per
le decisioni aziendali. Inoltre, Zucchetti produce e commercializza un tool di
sviluppo (oltre 1.000 licenze vendute in Italia e nel mondo), un vero e proprio
C.A.S.E., che consente di realizzare automaticamente soluzioni software
complete, dall'ideazione all'analisi del progetto, dalla creazione dei prototipi
alla generazione (sempre automatica) dei codici e della documentazione, sia
utente sia tecnica. Tutto ciò permette di adattare velocemente i programmi a
qualsiasi nuova esigenza aziendale. Come sempre, anche nel caso
dell'acquisizione di Tmc l'obiettivo della Zucchetti non è stato quello di
aumentare le dimensioni aziendali, ma quello di offrire ai clienti una gamma di
prodotti sempre più completa e di qualità eccellente. Il gruppo Zucchetti
dispone d'uno staff di persone con esperienze e competenze tali che permettono
loro d'integrare le conoscenze relative alle problematiche delle varie aree
aziendali, potendo così affrontare il mercato come "fornitore
globale", in grado di soddisfare, con prodotti propri e con specialisti di
notevoli capacità, le esigenze delle varie fasce di mercato: dalla piccola,
alla media, alla grande azienda, dalla banca all'ente pubblico, etc. Zucchetti
fornisce inoltre a professionisti e aziende molti servizi su Internet, tra cui
il Supermercato dell'Informazione (visure C.C.I.A.A. e ipocatastali, gazzette
ufficiali, bilanci, protesti, soci, fallimenti e dati pregiudizievoli, dati
delle imprese italiane, banche dati normative, etc.) e la realizzazione di
negozi virtuali (oltre 3.500, di cui 1.000 alla sola Telecom), che stanno già
facendo la fortuna di numerosi operatori. Una simile gamma di prodotti e servizi
offerti qualifica dunque a pieno diritto la Zucchetti come la principale system
house europea nel settore delle soluzioni per l'azienda a 360 gradi. Per
informazioni: Zucchetti - Mario Gazzola tel. 0371/594.504 e-mail mario.gazzola@zucchetti.it
DADA
PASSO DECISIVO VERSO LA QUOTAZIONE AL NUOVO MERCATO
Firenze,13 gennaio 2000 - Ieri si è riunito il Consiglio d'Amministrazione di
Dada Spa, che ha deliberato la convocazione delle assemblee (sia ordinaria che
straordinaria per i primi giorni di febbraio) necessarie per avviarsi alla
quotazione della società presso il Nuovo Mercato gestito da Borsa Italia Spa.
Le procedure amministrative necessarie - afferma l'Arch. Paolo Barberis
Presidente della società - sono già state avviate ed a breve saranno
comunicati i partner finanziari ed operativi. L'ammissione alle quotazioni è
quindi prevista nel primo semestre dell'anno in corso ed avverrà probabilmente
tramite un aumento di capitale a ciò riservato, con previsione di adeguati
incentivi alla partecipazione dello staff aziendale e degli abbonati di
connessione e community. Il capitale sociale di Dada Spa è composto al 45% da
Poligrafici Editoriale Spa (Gruppo Monrif), dal 15% Ppe Srl (Gruppo Sma) e 40%
dai soci fondatori. Come recenti fusioni internazionali hanno confermato, ottima
è la sinergia strategica sul mercato tra un editore gestore di informazione,
una Internet Company con forte vocazione di Community e di Service Provider e
una società leader nell'advertising. Dada è anche interessata al mercato
internazionale a seguito della propria ammissione approvata da Icann (Internet
Corporation for Assigned Names and Numbers) nello Shared Registration System per
la registrazione dei domini .com, .org, .net. Fondata nel 1995, Dada è
associata Aiip (Associazione Italiana Internet Provider) e membro del comitato
direttivo di Iab (Internet Advertising Bureau). Elevato è il tasso di crescita
di Dada, ad oggi ha un numero di 200.000 abbonati di cui 50.000 solo negli
ultimi 30 giorni. Per informazioni Say What? - Augusto Cosimi -Tel
02.31.91.18.34 a.cosimi@saywhat.it
INFORMATIZZATO
IL CORPO VOLONTARI DEI VIGILI DEL FUOCO
Milano, 13 gennaio 2000 - Una soluzione sviluppata da Delisa in Trentino Alto
Adige. G.O.V: il sistema per la gestione informatizzata degli organici. Delisa,
società specializzata nelle soluzioni per l'informatizzazione della Pubblica
Amministrazione, ha realizzato un software appositamente studiato per
ottimizzare l'intera gestione degli organici dei "Corpi Volontari dei
Vigili del Fuoco". L'applicazione è stata studiata per la Regione Trentino
Alto Adige, dove i Vigili del Fuoco Volontari rappresentano, una realtà
storicamente consolidata e ben strutturata che quotidianamente veglia sulla
sicurezza pubblica in una zona d'Italia altamente a rischio di incendi visto
l'immenso patrimonio boschivo che la caratterizza. L'intero organico conta
migliaia di persone. Poterlo gestire in maniera completamente informatizzata era
diventata una necessità non più prorogabile. A monte dell'accordo per la
realizzazione del software vi è stata un'attenta analisi dei procedimenti
gestionali utilizzati dalle tre strutture organizzative su cui si basa il lavoro
dei Vigili del Fuoco Volontari del Trentino. La piramide si articola in Corpi,
Unioni Distrettuali e Federazione Provinciale. In tutto il territorio della
Provincia sono attivi 239 corpi, 13 Unioni Distrettuali ed una Federazione
Provinciale. Per una gestione ottimale dell'intero Corpo dei Vigili del Fuoco
Volontari La procedura studiata da Delisa e denominata G.O.V. (Gestione Organici
dei Vigili del Fuoco Volontari) prevede che ogni Corpo ed ogni Unione siano
dotati di un PC (collegato alla linea telefonica) tramite il quale inviare tutti
i dati salienti alla Federazione. Quest'ultima, grazie ad un server con sistema
operativo Windows NT, fungerà da accentratore delle informazioni ricevute. La
trasmissione dei dati seguirà un percorso "gerarchico": il Corpo li
invierà all'Unione Distrettuale di competenza che a sua volta li inoltrerà
all'unità centrale della Federazione per il trattamento finale. I singoli Corpi
avranno accesso solo ai propri dati, le Unioni a tutti i dati dei vari Corpi che
rientrano all'interno del distretto, mentre la Federazione avrà libero accesso
all'intero archivio. I dati di ogni Corpo saranno archiviati secondo uno schema
omogeneo strutturato ad albero che prevede la catalogazione in singole cartelle
di tutte le informazioni necessarie per una corretta gestione dell'intero
organico: Comuni di riferimento, Inventario Automezzi, Assicurazioni, volontari
in forza... Ognuna di queste cartelle conterrà delle specifiche sottocartelle
che andranno a catalogare nel dettaglio ogni singola attività del Corpo ed ogni
informazione relativa ai volontari che lo compongono. Questa struttura permetterà
un'archiviazione minuziosa dei dati riuscendo a coprire, ad esempio, perfino le
informazioni relative alle taglie dei capi di abbigliamento di ogni singolo
Vigile del fuoco. L'unità centrale potrà così avere un'immediata e sempre
aggiornata panoramica dello stato dell'arte dell'intera struttura. Questo le
consentirà di gestirla al meglio e di renderla ancora più efficiente.
Informazioni tecniche Il programma G.O.V. sarà sviluppato in Borland Delphi,
uno dei linguaggi per la piattaforma Windows 9x/NT più stabili e potenti
attualmente sul mercato. Questo linguaggio ha l'ulteriore vantaggio di compilare
l'applicazione e di distribuirla senza ulteriori royalty. La base dei dati sarà
di tipo Access per i Corpi ed i Distretti mentre sarà di tipo Sql Server 7.0
con accesso tramite Odbc per la Federazione. Tramite una configurazione profili
utente potranno essere inibite le funzioni di editing e le gestioni riservate
alla sola Federazione. Per quanto riguarda la sicurezza dei dati, la loro
trasmissione sarà eseguita in modalità compressa e in un formato leggibile
solo da programma. Delisa Delisa nasce nel 1999 dalla fusione di due aziende che
vantano una solida e riconosciuta esperienza nel settore dell'informatizzazione
degli Enti Pubblici: Isa Informatica Santagostino, specializzata nei sistemi
gestionali, e Delta Cad, specializzata nei sistemi informativi territoriali, per
proporsi come punto di riferimento a 360° per tutti gli aspetti
dell'informatizzazione della Pubblica Amministrazione. Con fatturato di 13
miliardi di lire nel '98 (dati aggregati), un portafoglio di 7.500 applicazioni
installate e 510 clienti attivi, Delisa ha una presenza capillare su tutto il
territorio ed opera attraverso una rete diretta e una rete indiretta di partner
e Var. Con lo scopo di affrontare in maniera integrale l'offerta per la P.A.L.,
Delisa ha avviato accordi di partnership con primarie aziende operanti nel
settore tra cui è da rilevare quello con Lombardia Informatica, Microsoft e
Compaq per la realizzazione del progetto di Comune Integrato. La sede operativa
è a Milano e quella legale a Trento. Amministratore delegato è Stefano De
Capitani. Per informazioni : Delisa S.p.A Massimo Tripodi Tel: 02.795530 e-mail:
massimo.tripodi@delisa.it PDC Francesco Pieri Tel. 02.48012484 e-mail: francesco@pdc.it
DOPO
LA SVIZZERA, DOV'È NATO, ANCHE L'ITALIA RENDE OMAGGIO A JULIEN DE PARME
Parma, 13 gennaio 2000 - La raffinata mostra, nata dalla collaborazione della
Fondazione Cassa di Risparmio di Parma e della Pinacoteca Züst di Rancate,
giunge a Parma - città da cui l'artista svizzero derivò l'appellativo -
ospitata nella Villa di Corte di Mamiano di Traversetolo, sede della Fondazione
Magnani Rocca. Dal 12 febbraio al 30 aprile del 2000 i visitatori avranno dunque
la possibilità di ammirare le opere di Julien inserite nell'appropriato conteso
della Villa di Mamiano e del suo parco, quasi a ricreare il clima storico e
l'ambientazione che videro crearsi e crescere i rapporti tra il Maestro e
Guillaume-Léon Du Tillot marchese di Felino, potente ministro della Corte di
Parma e grande protettore di Jiulien. Du Tillot giunse ad assicurare all'artista
un appannaggio di 400 scudi l'anno per "metterlo in condizione di
continuare i suoi studi" romani sulla pittura. Fu la riconoscenza verso il
mecenate a far decidere a Julien l'assunzione dell'appellativo "de Parme".
Per la Corte Ducale, l'artista realizzò una splendida serie di opere che dopo
l'Unificazione al Regno d'Italia vennero da qui trasferite a Palazzi Pitti e
che, grazie a questa mostra e all'importante intervento di restauro, tornano a
Parma. Di Julien de Parme (1736 - 1799) si conoscono oggi non più di una
ventina di dipinti e una cinquantina di disegni. Ambiziose per i soggetti, che
sono quelli che i grandi maestri neoclassici affronteranno successivamente, le
sue opere sorprendono e suscitano ammirazione. Deliberatamente, l'artista volge
infatti le spalle alla pittura francese alla Boucher, allora di moda, guardando
all'antico e a Raffaello. Senza ombra di dubbio, la sua arte si pone tra i
tentativi più audaci per "rigenerare la pittura" europea, qualche
anno prima che David vi si applicasse con il successo che a Julien de Parme è
invece mancato. Julien de Parme, al secolo Bartolomeo Ottolini, è oggi caduto
nell'oblio, confuso con i suoi contemporanei Pierre Julien (1731 - 1804)
scultore e Simon Julien de Toulon (1735 - 1800) pittore. Nato nella Svizzera
italiana, a Cavigliano (Locarno), riceve una formazione locale che completa
percorrendo la Francia. La sua carriera è divisa in due tempi: i dodici anni
romani e il lungo soggiorno parigino. Se il mondo artistico ufficiale, come
l'Accademia di Francia a Roma e l'Accademia Reale di pittura e di scultura di
Parigi, gli chiuse le porte e lo respinse, Julien de Parme ebbe tuttavia strenui
difensori; primo fra tutti il potente ministro del ducato borbonico di Parma, Du
Tillot, ma anche artisti come il pittore belga André Corneille Lens o il grande
scultore svedese Sergel. E tuttavia passò da insuccessi a insuccessi,
largamente incompreso, come testimonia la sua appassionante corrispondenza con
Lens e la sua movimentata autobiografia. La mostra documenta l'intera produzione
sino ad oggi nota di Julien, ivi compreso lo straordinario nucleo di Palazzo
Pitti, e il catalogo, edito da Skira a cura di Pierre Rosenberg, si presenta
come la prima monografia dell'artista, collocando le sue opere nel contesto del
rinnovamento delle arti che interessò i territori al di qua e al di là delle
Alpi sul finire del Settecento. Un capitolo particolare è inoltre dedicato a
Simon Julien e a Pierre Julien, tante volte confusi con Julien de Parme che -
come si è già sottolineato -nonostante il "nome d'arte" francese,
affonda le sue radici nella cultura italiana. In copia anastatica è inoltre
incluso un documento d'eccezione: il catalogo delle opere appartenute a Julien
de Parme (capolavori, fra gli altri, di Raffaello, Leonardo e Parmigianino),
pubblicato nel 1794 in occasione della vendita ed esistente in copia unica
presso la Biblioteca di Ginevra. Sede della mostra è la Villa di Corte di
Mamiano di Traversetolo, sede della Fondazione Magnani Rocca creata da Luigi
Magnani (1906-1984). La Villa ospita un'importante raccolta d'arte con opere,
tra gli altri, di Gentile da Fabriano, Carpaccio, Durer, Tiziano, Rubens, Van
Dyck, Goya, Fussli. Notevole è inoltre la collezione di arte contemporanea con
disegni di Ingres, Monet, Cézanne, De Chirico e un'ineguagliabile serie di olii,
disegni e incisioni di Giorgio Morandi. Un patrimonio che si è arricchito, nel
1989, con l'acquisizione di un importante olio di Julien de Parme, la Battaglia
tra i Romani e i Sabini interrotta dalla Sabine, riportato così al territorio
di ideale appartenenza. Nella villa - posta al centro di un grande Parco
anch'esso visitabile - è stata lasciata il più possibile invariata l'originale
collocazione dei mobili per conservare la sua atmosfera di casa vissuta. Tra gli
arredi, importanti mobili e oggetti Impero, tra cui una vasca in malachite del
Thomire, dono dello Zar Alessandro I a Napoleone, e mobili del francese
Jacob.
L'ospitalità rientra nello spirito di questa casa che in passato ha avuto come
ospiti alcuni dei personaggi più importanti della cultura europea. Qui è
infatti a disposizione un punto di ristoro per i visitatori dove sono
disponibili i prodotti delle campagne circostanti ottenuti dalle fattorie di
proprietà della Fondazione. Scopo della Fondazione è essere un attivo centro
culturale non solo a livello di arti figurative, ma anche nel campo della
letteratura e della musica, come era nello spirito e nelle intenzioni del
fondatore Luigi Magnani, uomo di cultura interessato alla storia dell'arte, alla
letteratura e alla musicologia. "Julien De Parme. 1736
- 1799". Mamiano di Traversetolo (PR), Fondazione Magnani Rocca (via
Magnani Rocca), dal 12 febbraio al 30 aprile 2000. Orario: 10 - 17. Ingresso
(Mostra e collezioni permanenti) lire 15 mila, ridotti lire 8 mila: Catalogo a
cura di Pierre Rosenberg o edito da Skira. Nella corte della villa, anche per
gruppi ristorazione con specialità parmigiane. Per informazioni: Fondazione
Magnani Rocca, tel. 0521.848327 - Studio Esseci - Sergio Campagnolo tel.
049.663499 Email esseci@protec.it
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