APPUNTAMENTI
a cura di

ANNA BORGONI

NOTIZIARIO
 
MARKETPRESS
 
Sabato 15
 
aprile 2000
 
pagina 1
 
quotidiano di:
economia
finanza
politica
e tecnologia

 

29° STRAMILANO  E  STRAMILANINA 2000 (DOMENICA 16 APRILE)

Lontano dalle auto, tutti in pista domenica in Piazza del Duomo, per l’edizione 2000 della Stramilano dei 50.000; col sole o …..con pioggia, partenza hr.9.30 (punzonatura dalle hr. 8.00). Tempo massimo consentito 5 ore e arrivo dei partecipanti all’Arena Civica, dove sono previste esibizioni, divertimento e solidarietà  accompagnati dalla musica di radio 105. Riconquista da parte dei maratoneti della circonvallazione urbana con entrata da Corso Venezia, per un totale di circa 15 km.

La Stramilanina, sorella minore della Stramilano, ha un percorso ridotto di circa 6 km ed è un’occasione per passare una mattina a tu per tu con la città, nell’inconsueta cornice di fiaba metropolitana.  Partenza sempre da Piazza del Duomo hr. 10.30. Al celebre Orso Berry sarà dato il compito di dare il via alla minicorsa.

La Stramilano agonistica è riservata a uno stretto numero di atleti di qualità. Percorso 21.097 km, la distanza di mezza maratona olimpica, (contro gli abituali 42.195 km) introdotta con la nascita dell’evento stesso.   www.stramilano.it

 

GRAND HOTEL DUOMO A MILANO: APRE IL CAFE’ DES ARTS- L’ATELIER DI GIORGIO MORANDI IN MOSTRA FINO AL 30 MAGGIO

Si accresce di nuove iniziative, la vicenda culturale del  Grand Hotel Duomo, che ha ospitato, nel tempo, illustri personaggi scaligeri dall’ottocento in poi e una clientela d’affari esclusiva. L’hotel presenterà un ciclo di eventi culturali che si aggiungono all’attenzione particolare già dedicata al design italiano e non ultima alla gastronomia. Con l'apertura del Café des arts, situato al pianoterra dello storico albergo, in puro stile Art Nouveau, ogni mese andrà “in onda” una diversa rassegna. Attualmente è in corso fino al 30 maggio, “Il mondo discreto di Giorgio  Morandi”, curata da Franco Basile. Immagini fotografiche inedite dell’atelier del pittore (firmate da Paolo Ferrari),che fanno parte del materiale confluito al Museo Morandi di Bologna.

A fianco del Duomo, l’albergo è inserito nella struttura architettonica mengoniana prospiciente e a contatto con il più glorioso monumento cittadino. E’ opera degli arch. Bega e Avati, che dovettero superare non poche difficoltà tecniche per armonizzare con le vecchie e danneggiate murature dell’edificio bombardato nell’ultima guerra. Si salvarono solo le tre facciate verso il Duomo, Via Foscolo e Via San Raffaele. Per ragioni monumentali gli edifici non potevano modificarsi all'esterno e gli ambienti non superare i sei metri circa di altezza. Qui la creatività di Melchiorre Bega si è sbizzarrita. Le stanze, una diversa dall’altra, e le suite (su due piani), tutte aperte con un immenso finestrone sulla Cattedrale, sono arredate con oggetti del design italiano contemporaneo, con dipinti settecenteschi e con libri antichi. Disposizione avanguardistica per i tempi; un salotto, sopra un soppalco molto elegante con i letti, ed a fianco gli ambienti per il bagno e gli armadi, il tutto seguendo uno sviluppo verticale. Il  complesso alberghiero consta di 160 camere e 30 appartamenti. Dalla terrazza (circa 1200mq.) ampia vista prospettica sulla selva di guglie gotiche del Duomo. Il Ristorante è accogliente con un’ ottima carta di vini italiani e francesi. Anche qui un pizzico di storicità con la notevole collezione di menù antichi esposti nella Sala Rotonda. Il Café des Arts si propone come pausa per degustare un thé o un caffé tra un acquisto e l’altro in centro, per aperitivi, per pranzi,  cene o dopoteatro o cinema.  Prezzo di un pranzo tra Lit.22 e Lit. 35.000.  Info tel. 02/8833; E-mail: grandduomo@hotmail.com   presslink@iol.it

 

IL TURISTA A MILANO: COLTO, GIOVANE, SOLITARIO

Da una ricerca promossa dalla Camera di Commercio di Milano e realizzata dall'Università IULM, il turista tipo a Milano, usa i mezzi pubblici, alloggia in alberghi di buona qualità, rimane piacevolmente stupito dalle bellezze artistiche diverse dal Duomo e dalla Scala  ma ,boccia Milano in fatto di traffico, inquinamento e criminalità.  E' giovane, colto e solitario il turista a Milano. Si organizza il viaggio da solo e arriva a Milano in aereo mentre per gli spostamenti in città preferisce i mezzi pubblici. Nel capoluogo meneghino resta poco più di un giorno, il tempo di visitare il Duomo, la Scala, il Castello e il Cenacolo e ripartire con il ricordo di piacevoli sorprese (tesori d'arte inattesi, la cordialità della gente, i mezzi pubblici funzionali e la pulizia per le strade) e di altre meno gradevoli (il traffico, l'inquinamento, la mancanza di organizzazione).

E’ questo l'identikit del turista a Milano emerso da una ricerca presentata recentemente a palazzo Affari ai Giureconsulti e realizzata dalla Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM per conto della Camera di Commercio di Milano.

Con circa quattro milioni di arrivi e nove milioni di presenze l'anno, Milano si colloca al secondo posto in Italia, dopo Roma. come meta preferita dai turisti stranieri. Anche se resta una città di "passaggio", capitale dello shopping e degli affari. " Milano non è,, e non sarà mai una "città della vacanza ". Milano deve rafforzare il suo essere, città di turismo d'affari che è attenta anche agli oltre 1 milione e mezzo di persone che ogni anno vengono a Milano per fare shopping ma anche per cultura, per sport - ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -. Una città come Milano deve dedicarsi ai servizi di accoglienza. E questo significa non solo alberghi e ristoranti, dunque, ma anche pulizia e sicurezza nelle strade, viabilità, parcheggi, informazioni al turista, eventi culturali e sportivi: tutti aspetti che Milano deve saper condividere con chi  viene a visitarla.

Il turista non è altro che un "cittadino a tempo ": una città più bella per il turista è più bella anche per i cittadini. "

"Come Camera di Commercio di Milano - ha dichiarato Pier Daniele Melegari, segretario generale della Camera di Commercio - abbiamo voluto dare vita ad un Osservatorio sul Turismo che oltre a darci dati quantitativi fornisca anche valutazioni qualitative: tipologie dei turisti, le loro esigenze, i loro giudizi sulla città e sulla sua offerta turistica. Abbiamo inoltre realizzato e stiamo realizzando progetti più diretti alle aziende impegnate nel campo del turismo, corsi di formazione, guide multimediali, finanziamenti per l'informazione”.

Ma chi è il turista che arriva in città e, soprattutto, che idea ha del capoluogo milanese? La ricerca è stata condotta su un campione di 600 persone (55,4% maschi, 44.6% donne): di questi il 31,2% ha meno di 26 anni mentre il 70,4% non raggiunge i 40 anni di età. Il campione si è concentrato su quella fetta di turisti, il 20% su un totale di 860 mila turisti nel solo 1999, che vengono a Milano non per esclusivi motivi di affari.

Trasporti – I dati più sorprendenti che emergono riguardano la modalità di spostamento dei turisti verso e all'interno della metropoli lombarda. Un quarto degli intervistati (il 25,4%) preferisce viaggiare da solo e più della metà (il 54,4%) ha organizzato personalmente la propria permanenza. Soltanto il 22,1% si è affidato ad un tour operator mentre il 20,7% ha usufruito dei servizi messi a disposizione dalla azienda per cui lavora.

In città il turista preferisce muoversi in cori i mezzi pubblici: il 51,2% viaggia in tram e metro; il 21.6% si affida al taxi mentre solo il 9,9% usa l'auto o preferisce girare per le vie di Milano a piedi (9, 1'%).

L'alloggio – Il turismo a Milano è molto meno "frettoloso" di quanto si possa pensare. Dalla ricerca risulta che il 22,8% rimane in città 1 giorno, il 20,9% due giorni, il 15,3% tre giorni, il 10,3% quattro giorni mentre solo il 14,9% resta in città oltre una settimana.

Quando arriva a Milano il turista si tratta bene andando ad alloggiare in alberghi di buona categoria: il 33, 7% alloggia in un albergo a tre stelle mentre il 31,3% in alberghi a 4 o 5 stelle (i giapponesi, con il 45,2%, sono i più spendaccioni seguiti da francesi e tedeschi).

La soddisfazione per la qualità della ricezione è molto alta con un voto medio, 'in una scala da 1 a 10, di 7.34 anche se c'è un 12% di ospiti che, pur soggiornando in alberghi di categoria superiore, esprimono un giudizio negativo.

I più soddisfatti sono i francesi (7,8),  gli italiani provenienti dal centro Italia (7,84,), gli europei dell'est (7,67), sudamericani (7,6). I meno contenti sono gli scandinavi, gli australiani, e i tedeschi il cui punteggio, pure essendo sufficiente, rimane al di sotto del 7.

Valutazione dei servizi pubblici – Vengono apprezzati gli operatori locali (voto 7,6), i bar (7,15), l'assistenza sanitaria (7, 1),  il trasporto (7,6), le banche (7), i centri informativi (6,8). Fa eccezione il servizio telefonico valutato sufficiente ma registra punte di insoddisfazione considerevoli.

Luoghi più visitati – Per quanto riguarda l'offerta turistica l'indagine mostra che la maggior parte delle potenziali risorse e dei "gioielli" milanesi non è per nulla conosciuta. Così. l'itinerario-tipo seguito dal 40% dei visitatori non è certo originale: Duomo (visitato dal 100% dei sudamericani), Galleria Vittorio Emanuele, teatro alla Scala,  Castello Sforzesco (visitato dall'88,9% degli spagnoli), zona Brera (esclusa la pinacoteca), via Montenapoleone. il Cenacolo (visto dal 74,1% dei giapponesi).

Il Duomo è indicato come la sorpresa più piacevole da parte dei 15,8% del campione che, per il resto, sembra piuttosto indifferente alla gradevolezza della città; un terzo è colpito in modo negativo dal caos, dal traffico e dalla sporcizia mentre il 15. 1 % dalla criminalità. Il 12% infine giudica eccessivi i prezzi. Info CBO Tel. 02 48.15.197 - Fax 02 48.18.391 e-mail cbo@iol.it

 

SAVE TRE GLACIERS, CONSERVIAMO LA PUREZZA. Coccolino adotta il progetto ghiacciai di Lever Fabergé Italia

Si è svolta al Palazzo Stampa di Milano la presentazione della prima fase del progetto “Save the Glaciers”. Presenti il Prof.Claudio Smiroglia dell’Università di Milano, Dipartimento Scienze della Terra, il Dr. Giuseppe Caspani, Direttore Marketing, Lever Italia e il Dr. Mario Pinoli, Responsabile Tecnico del Progetto “Save the Glaciers”

Ha preso il via nel mese di luglio 1999 la campagna triennale di indagine, tutela e proposta per la gestione dei ghiacciai turistici italiani così denominata per la salvaguardia dei ghiacciai.

Il progetto nasce con lo scopo di tutelare la più preziosa e importante risorsa delle montagne, i ghiacciai, e si inserisce nell'ambito della più grossa iniziativa mondiale "Top Water Stewardship”, volta alla sensibilizzazione e alla tutela delle acque. Inizialmente promosso da Lever Fabergé Italia - azienda del gruppo Unilever - il progetto arriva oggi alla conclusione della sua prima fase di lavoro. In questo periodo, l’iniziativa è cresciuta e si è sviluppata suscitando un grande riscontro sia da parte dei media, sia da parte degli opinion leader. Per questo l'azienda credendo alla qualità del progetto e al suo carattere di impegno a favore dell'ambiente ha voluto promuoverlo dandogli l'identità - ben definita e riconoscibile dal pubblico - di Coccolino, marchio storico nel mercato dei prodotti detergenti per i tessuti da anni attento alla cura dell’ambiente in modo compatibile con i propri prodotti.

Nella prima fase dei progetto sono stati analizzati il ghiacciaio di Punta Indren al Monte Rosa, quello dello Stelvio e quello della Val Senales. Un’equipe di esperti ha effettuato delle rilevazioni per capire lo stato di inquinamento di neve e ghiaccio. Inoltre, sono state esaminate tutte le strutture presenti - alberghi, impianti da sci, piste per snowboard, ecc... - per evidenziare l'impatto ambientale che queste comportano sullo stato e l'integrità dei ghiacciai.

Se è vero, infatti, che tutti i ghiacciai sono soggetti a lenti fenomeni di scioglimento e degrado a causa dei mutamenti climatici, un'azione irresponsabile dell'uomo non fa che peggiorare le cose.

Di qui l'importanza del progetto Save the Glaciers, adottato da Coccolino, di realizzare un sistema di eco-gestione adeguato, attraverso la definizione di criteri di intervento e di salvaguardia di ciascun ghiacciaio.

I risultati delle indagini dei progetto e le tematiche che propone hanno fornito l’occasione per un workshop, promosso di Lever Fabergé Italia e patrocinato dal Ministero dell'Ambiente, che si è tenuto alla fine di febbraio e a cui hanno partecipato esponenti di importanti organizzazioni pubbliche che si occupano di problematiche ambientali, tra cui WWF, Regione Lombardia, CIPRA (Commissione internazionale per la protezione delle Alpi), Università di Milano (Dipartimento Scienze, della Terra).

Nel '2000 il progetto continuerà con lo studio dei ghiacciai del Tonale, del Monte Bianco e di Cervinia- Breuil. L'iniziativa si concluderà nel 2001 con l'adozione di un sistema di gestione ambientale di un ghiacciaio turistico sulla base degli studi effettuati. L'operazione, nell'insieme, di grande respiro si rivela di estremo interesse  naturalistico. jejstamp@tin.it

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