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Martedì 18
 
aprile 2000
 
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CHL DÀ IL VIA AD E-EDUCATION: FINANZIAMENTI A TASSO ZERO E CONDIZIONI SPECIALI PER STUDENTI E INSEGNANTI CHE VOGLIONO ACQUISTARE UN COMPUTER 

Firenze, 18 aprile 2000E-education è la prima iniziativa di Chl, il portale verticale della tecnologia, destinata a studenti e insegnanti delle scuole medie e medie superiori di tutt'Italia. Grazie a questa iniziativa, da oggi, gli studenti e gli insegnanti potranno acquistare un computer multimediale ad alte prestazioni, pronto per navigare in Internet, ad un prezzo speciale con un pagamento in 24 rate mensili a tasso zero (Tan e Taeg 0%). L'iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione di Citifin (credito al consumo) e Olidata (uno dei più noti produttori di computer a livello nazionale). "Il Pc è una chiave di ingresso a nuovi mondi, uno strumento che consente di muoversi nella cultura e nella conoscenza." dichiara Stefano Bargagni, presidente e fondatore di Chl "Questa promozione non insegue perciò criteri commerciali: è semplicemente uno di molti programmi concreti nei quali si traduce la nostra filosofia di rispondere ai desideri che abbiamo raccolto dalla nostra community. Per essere coerenti con il nostro invito "Get in tech", occorre che l'aspetto tech sia un'opportunità, non un problema". E-ducation consente di accedere ad un'offerta (Open E-Ducation) che comprende: un Pc Olidata Alicon 533 con processore Intel Celeron 533 Mhz, 64 Mb Ram, Hard Disk da 8, 6 Gb, Cd Rom 52x, Modem 56K, Windows 98, altoparlanti, floppy, Monitor da 15 pollici Daewoo + una stampante a colori Lexmark Z11 in regalo. Il prezzo è di lire 1.980.000 Iva inclusa, pari a 24 rate mensili da lire 82.500 (Tan e Taeg 0%). Si aggiungeranno a breve altre offerte, con diverse configurazioni. Per aderire all'iniziativa ed attivare il finanziamento Citifin è sufficiente recarsi al Popitt (Punto di presenza di Chl sul territorio) più vicino presentando un documento di identità ed il codice fiscale (per i minori è necessaria la presenza di un genitore o di un altro adulto titolare di reddito). Presso il Popitt si potrà compilare il modulo con il quale autocertificare l'iscrizione ad un istituto scolastico medio o medio superiore, o il ruolo di insegnante. Infolink: www.chl.it 

ECCO LA NUOVA DIRECT: NUOVO SITO, ANCORA PIÙ SERVIZI, E UNA LINEA STRATEGICA DI SVILUPPO VERSO IL MERCATO BUSINESS TO SMALL BUSINESS 
Milano, 18 aprile 2000 - Direct, azienda leader nel commercio elettronico nell'area Business-to-Small Business, rinnova il proprio sito con prodotti e servizi aggiuntivi e ne presenta la nuova versione/ che sarà attiva a partire dall'aprile 2000. Direct ha infatti ampliato l'offerta degli articoli trattati/ che sale a 20.000 prodotti, tra cui oltre 11.000 di hardware, 6.000 di software - tutti organizzati in categorie per facilitarne la ricerca circa 1.000 titoli di libri di informatica e 2.000 articoli di materiale di consumo. Direct offre anche la possibilità di acquistare multilicenze di programmi software per le aziende/ e di acquistare il software scaricandolo direttamente dal sito/ scegliendo tra oltre 130.000 titoli. "L'obiettivo di Direct è quello di diventare un partner strategico su Internet per gli acquisti e gli approvvigionamenti delle Piccole e Medie Imprese (il cosiddetto E-procurement), oltre che del mercato Soho (Small Office-Home Office)" ha affermato Anthony Daniel, Amministratore Delegato di Direct. Un obiettivo ambizioso, ma raggiungibile grazie anche alla nuova organizzazione del Supply Chain Management, basata sulla tecnologia Brain, l'architettura software avanzata sviluppata internamente dall'azienda/ che collega in tempo reale clienti/ fornitori/ magazzini/ corrieri e banche e permette di ridurre tempi e costi di distribuzione dei prodotti verso le Piccole Medie Imprese. "Gli strumenti che presentiamo oggi sottolineano la nostra affidabilità come partner per lo Small Business. Oltre all'ampliamento della gamma di prodotti e servizi/ siamo lieti di presentare l'innovativa infrastruttura tecnologica Brain/ sviluppata per rendere ancora più efficiente il Supply Chain Management. Direct-Start è un nuovo servizio di installazione "franco scrivania" che rende più semplice alle piccole e medie aziende italiane di ogni settore merceologico affidarsi a Direct come proprio partner globale negli acquisti informatici; infine, presentiamo oggi un progetto in fase avanzata di realizzazione, Business.direct, un luogo d'incontro per domanda e offerta di prodotti e servizi di aziende appartenenti a tutte le categorie merceologiche." Brain, la nuova architettura informatica/ consente a Direct di superare i tradizionali canali di distribuzione rendendo possibile l'approvvigionamento diretto dal distributore al cliente finale. Questo permette, ai clienti esistenti e potenziali, una significativa riduzione dei costi, un continuo aggiornamento dell'offerta e più efficienti tempi di consegna. La stessa piattaforma consente a Direct di: offrire una grande quantità di prodotti e gestire ed evadere i relativi ordini direttamente dai magazzini dei fornitori/ quindi praticamente senza giacenze di magazzino; offrire un servizio "su misura" ai propri utenti, flessibile e tarato sulle specifiche esigenze di ciascuno ; monitorare e gestire i dati aziendali (stock, costi e margini, marketing e statistiche) e del cliente (spedizione prodotti, storia dell'ordine, tracking dell'ordine e ordini inevasi), gestire in contemporanea servizi vari come corrieri, magazzini, controllo acquisti e qualità e di integrare web cali center, informazioni relative ai prodotti e ai distributori e gli aspetti fiscali delle transazioni. Il nuovo servizio Direct-Start, olltre ad offrire una gamma di prodotti ancora più vasta e un sistema di Supply Chain Management innovativo ed efficiente, Direct presenta nuovi servizi che ne rafforzano la posizione portando ulteriore valore all'azienda. Da oggi/ infatti, i clienti possono contare su un nuovo servizio - Direct-Start " per l'installazione e la configurazione a domicilio, franco scrivania, dei prodotti acquistati dal sito www.direct.it . Le aziende che acquisteranno dal sito www.direct.it configurazioni hardware e software anche complesse, da oggi possono contare su personale esperto e qualificato, in tutta Italia, per installare i prodotti o piccole reti informatiche acquistate, ed essere operativi in tempi brevi. Il servizio si affianca all'assistenza online e telefonica, già da tempo attive sul sito. "Il nostro obiettivo - dichiara Anthony Daniel, amministratore delegato di Direct - è quello di essere un vero partner per i nostri clienti: per questo abbiamo deciso di offrire loro servizi e soluzioni su misura, flessibili e tarati sulle specifiche esigenze di ciascuno. Dare delle risposte concrete alle Piccole e Medie Imprese, tradizionalmente trascurate dal mercato: è da quest'idea che sono nati Direct-Start e Business. Direct." Dal maggio 1999 Direct ha iniziato a sviluppare un nuovo strumento di commercio elettronico business to business desti nato ai professionisti e alle piccole e medie imprese. Business Direct è un'esclusiva piattaforma di scambio, un luogo di incontro privilegiato per fare business. Qui piccole medie aziende o professionisti si incontrano per vendere i propri prodotti o servizi e/o acquistarne altri e richiedere preventivi. E' un modo facile, veloce ed economico per concludere affari garantendo ad aziende venditrici di ampliare la clientela e vendere il surplus; allo stesso tempo, l'acquirente ha la possibilità di richiedere preventivi alle aziende registrate. In particolare, Business.Direct consente: da un lato, alle aziende di esporre le proprie necessità di prodotti o servizi chiedendo a imprese fornitrici affiliate a Business.Direct le migliori offerte (preventivi). Dall'altro lato, ad aziende fornitrici di beni e servizi di offrire i propri prodotti/servizi direttamente ad altre imprese e di rispondere a richieste di preventivi. Business.Direct è stato progettato in funzione delle esigenze delle piccole e medie imprese e dei professionisti e si propone di diventare il sito di riferimento in Italia per il commercio di beni e servizi di questi operatori. Infolink www.direct.it 

FEDERCOMIN PRESENTA RAPPORTO SU NET-ECONOMY E NUOVA OCCUPAZIONE 
Roma 18 aprile 2000 - Giovedi' 20 aprile alle ore 9.30, a Roma, a Palazzo Barberini (Sala Angeli del Circolo Ufficiali) Federcomin, la Federazione confindustriale che raggruppa le aziende di Comunicazioni e Informatica, presenta il Rapporto Federcomin su ''Net-economy e nuova occupazione''. La presentazione del Rapporto sara' svolta dal Presidente di Federcomin, ing. Alberto Tripi. L'indagine sara' illustrata in dettaglio dal prof. Giancarlo Capitani, che ha diretto la ricerca. Al dibattito parteciperanno tre ministri - Cardinale, Fassino e Salvi - il segretario della Cisl D'Antoni, due operatori del settore (Gimondi di Virgilio e Calvanese di Rcs Web) e il prof. Boeri della Bocconi. L'indagine promossa da Federcomin si propone di valutare le dimensioni attuali e i trend dell'occupazione legata allo sviluppo della Societa' dell'Informazione. Questo significa non solo esaminare il settore I.C.T. (Information and Communication Technology) ma anche indagare su quanto la Net-economy sia penetrata nelle altre aree di attivita' del Paese. Il Rapporto Federcomin parte quindi dai Fornitori di tecnologie e servizi ICT per arrivare a considerare il numero di occupati Ict nelle aziende fornitrici di contenuti e di servizi di comunicazione. Il Rapporto esamina poi gli occupati presso le imprese utenti che utilizzano l'Ict per lo sviluppo del proprio business, nonche' gli occupati presso le nuove net companies. In tal modo, per la prima volta, viene coperto tutto l'universo interessato dalla rivoluzione tecnologica. Il Rapporto Federcomin evidenzia le dinamiche occupazionali, confrontando l'incremento dell'occupazione ICT con quella totale Italia, l'aumento del suo peso sul totale e l'incremento del numero delle net-companies. Un particolare focus viene posto sull'area degli occupati legati a Internet (a livello fornitori e a livello utenti), alle nuove imprese nate per la rete (e-commerce, banche on-line, portali verticali e orizzontali, mall e supermercati virtuali, ecc.); il Rapporto Federcomin affronta anche il tema delle forme organizzative utilizzate dalle imprese tradizionali per affrontare la Net-economy (funzioni aziendali, line of business, divisioni ad hoc, aziende separate, ecc.). Oltre a dimensionare l'occupazione attuale nelle aree sopraindicate, il Rapporto Federcomin si propone di valutare anche le necessita' occupazionali a breve e le principali carenze di nuove professionalita'. Per le professioni emergenti nell'area della Net-economy si analizzano anche le principali fonti di ricerca del personale, le modalita' di assunzione, le difficolta' di reperimento. Il Rapporto Federcomin si conclude con l'analisi dei fattori che condizionano lo sviluppo della Net-economy in Italia e delle opportunita' che si presentano alle nostre Piccole e Medie Imprese, con particolare riguardo al Mezzogiorno. La chiusura dei lavori e' prevista per le ore 13.30. Per informazioni o per comunicare la partecipazione, e-mail: info@federcomin.it  

GRUPPO BIPOP - CARIRE: CRESCENTE SUCCESSO DEL CANALE ONLINE: 80.000 CLIENTI (+ 220% RISPETTO AL DICEMBRE 1999) 
Brescia 18 aprile 2000 - L'Assemblea dei Soci di Bipop - Carire S.p.A. riunita il 15 aprile 2000 in seconda convocazione, ha deliberato, in sede ordinaria, l'approvazione del bilancio della Banca e del Gruppo al 31 dicembre 1999. A livello consolidato, l'utile netto ha raggiunto i 499 miliardi di Lire (257, 9 ml Euro), con un incremento del 74, 4% rispetto al dato pro forma di chiusura dell'esercizio 1998 (286, 3 miliardi di Lire). L'utile netto di esercizio della Banca è di Lire 367.351.826.885. Il riparto approvato comporta i seguenti stanziamenti: Lire 18.367.591.344 alla Riserva Legale 5%; Lire 161.661.807.000 per assegnazione del dividendo di Lire 1.000 per ciascuna delle nr. 161.661.807 azioni aventi godimento (diritto); Lire 166.677.857.224 alla Riserva Straordinaria; Lire 97.841.458 alla Riserva in sospensione di imposta DL 124/93; Lire 18.046.729.859 alla Riserva da operazioni di fusione D. Lgs. 153/99 Lire 2.500.000.000 al Fondo Beneficenza. Il dividendo lordo di Lire 1.000 per azione sarà pagabile a partire dal 25 maggio 2000, giorno di valuta dello "stacco cedola" in Borsa (22/05/2000), per un importo complessivo di circa 161 miliardi di Lire (nel 1998 era stato di Lire 680 per azione per un importo complessivo di circa 79 miliardi di Lire). Proseguono le attività del Gruppo focalizzate sulla ricomposizione del portafoglio di business attraverso l'allocazione di capitale nei settori con più alte prospettive di crescita. Le performance delle società prodotto che si occupano di Asset Management hanno portato al 31, 3% il rendimento medio ponderato di Cisalpina Gestioni e al 21% quello di Azimut. Completa la gamma dei servizi offerti alla clientela la divisione del Bancassurance in continua forte crescita: i premi di Cisalpina Previdenza, infatti, sono cresciuti del 187%. Per quanto riguarda i canali distributivi del Gruppo, è pienamente operativa dai primi mesi dell'anno Banca Fineco che, con il brand, la tecnologia avanzata e modelli organizzativi innovativi, conta già 280 Promotori Finanziari e che si affianca alla altre due reti di Bipop - Carire: Bipop City la rete, in Italia, a più alto tasso di crescita (1.038 PF) e Azimut, rete di private bankers, con 550 promotori (dati al 31 marzo 2.000). Fineco Online, la divisione del trading-on-line di Fin-Eco Sim, conta oggi 80.000 clienti e detiene una quota di mercato superiore al 10% del numero delle transazioni negoziate sulla Borsa Italiana, confermandosi così leader del settore. E' in piena fase di sviluppo l'espansione all'estero del Gruppo. Gli accordi siglati in Spagna e Portogallo, oltre all'acquisizione, in Francia di i-Bourse, Banque Harwanne, BBR società di gestione di fondi, Anteis Epargne, dimostrano l'intento di replicare il modello di distribuzione integrato che caratterizza il Gruppo Bipop - Carire. L'obiettivo della crescita nel mercato europeo si sviluppa potenziando la consulenza attraverso le reti di promotori finanziari e l'e-business. L'Assemblea ha nominato nella carica di Consigliere di Amministrazione il Signor Gianfranco Bertoli, cooptato in data 26 gennaio 2000, in sostituzione del dimissionario Mauro Ardesi. 

IL GRUPPO IMA PREVEDE UN 2000 IN FORTE CRESCITA DOPO UN BRILLANTE '99 E LA RECENTE ACQUISIZIONE DELLA TEDESCA KILIAN, IMA È PRONTA A NUOVO SHOPPING 
Milano, 18 aprile 2000 Nel corso di un incontro con la stampa economico-fìnanziaria, il management del gruppo Ima, leader mondiale nella produzione di macchine automatiche per l'industria farmaceutica e del tè, ha illustrato il bilancio '99 e le prospettive per il futuro. L'esercizio del gruppo Ima si è chiuso con un fatturato consolidato di 453, 2 miliardi (+ 5% sul '98). La percentuale di export è stata del 91, 5%, con ottimi risultati negli Stati Uniti (+ 34%) e in Europa (+ 10% - U.K. + 76%). Buoni i risultati nel Centro e Sud America (+ 38%) e in Russia (+ 9%). In forte crescita i profitti del gruppo: l'utile netto consolidato è salito a 30, 2 miliardi (+ 31% sul '98) e l'utile operativo consolidato ha raggiunto i 61, 1 miliardi (+ 8, 5% sul '98). Il portafoglio ordini del gruppo è salito a fine esercizio a 228, 5 miliardi (+ 6.5% sul '98). Nel primo trimestre 2000 la presa d'ordini è più che raddoppiata rispetto al corrispondente periodo del '99. La situazione patrimoniale del gruppo a fine esercizio '99 presenta un indebitamento finanziario netto a 80, 7 miliardi (65, 5 miliardi nel '98), a causa della forte concentrazione delle consegne negli ultimi due mesi dell'esercizio. All'approvazione dell'Assemblea dei Soci, che si terrà il 27 aprile, verrà proposta la distribuzione di un dividendo di 380 lire per azione (+ 15% sul '98), da mettersi in pagamento a partire dal 25 maggio. Nel commentare i dati d'esercizio, Alberto Vacchi, amministratore delegato di Ima ha dichiarato: " Il 1999 è stato un anno positivo per il gruppo, che ha consolidato la sua leadership mondiale nelle macchine per il packaging del tè e incrementato del 10% le vendite di macchine per l'industria farmaceutica, confermando la forte vocazione all'export. Per il 2000 " ha continuato Vacchi - stimiamo una sensibile crescita dei ricavi e dei profìtti netti, anche in considerazione di condizioni di mercato decisamente migliori rispetto al '99" " II gruppo è pronto ad ulteriori passi per lo sviluppo sia per linee interne che esterne - ha sottolineato Vacchi. Entro il 2001 sarà completato il processo di rinnovo dell'intera gamma di prodotti, iniziato nel '99 (gli investimenti in Ricerca & Sviluppo sono aumentati del 18% sul '98). Inoltre, è stato avviato un progetto per la gestione del servizio post-vendita su Interne! che dovrebbe essere ultimato a breve ". "Dopo la recente acquisizione della società tedesca Kilian (58 miliardi di fatturato nel '99) - ha concluso Vacchi - è imminente un'altra operazione nel settore farmaceutico, che ci permetterà di conquistare nuove quote di mercato. " Fondata nel 1961, Ima conta 2000 dipendenti, di cui 700 all'estero, e un fatturato con ricavi consolidati per l'esercizio 1999 di 453 miliardi, realizzati per oltre il 90% sui mercati internazionali. Per adeguarsi con flessibilità al mercato, Ima si articola in una struttura per divisioni: Divisione Tea, coffee and beverage: si rivolge ai produttori e confezionatori di tè, tisane e caffè in sacchetti filtro; divisione blisteratrìci: sistemi di confezionamento in blister di forme orali farmaceutiche solide ed eventuale astucciamento; divisione comprimitrici e opercolatrici: sistemi di comprimitura polveri farmaceutiche e non, e sistemi di dosaggio prodotti farmaceutici e in capsule di gelatina dura; divisione riempimento liquidi & polveri: microdosatrici per riempimento polveri in ambiente asettico e sistemi di riempimento e chiusura liquidi destinati ai settori farmaceutico asettico, non asettico e cosmetico. Il Gruppo Ima ha un'ampia rete commerciale, che consiste di otto filiali con di vendita e assistenza in Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Austria, Stati Uniti, Cina e Giappone, uffici di rappresentanza nei paesi dell'Europa centro-orientale e più di 50 agenzie che coprono in totale oltre 70 paesi, inoltre impegnata in due joint-ventures di produzione e assistenza tecnica in Cina e una di produzione in Giappone. Il Gruppo si avvale di cinque stabilimenti di produzione in Italia, uno in Germania e due in India, La Società ha recentemente acquisito la tedesca Kilian & Co. GmbH, leader nelle comprimitrici per l'industria farmaceutica. Infolink: www.ima.it  

I CAPITALI FUGGONO L'ITALIA DELLA RICERCA 
Milano, 18 aprile 2000 - La ricerca biomedica fugge dall'Italia. Il nostro Paese raccoglie solo l'l% degli investimenti esteri diretti in Europa. Nell' Unione, solo la Grecia fa peggio. Secondo gli esperti sono diverse le ragioni dei mancati investimenti: non si favorisce lo sviluppo di un mercato in grado di sostenere gli onerosi costi sostenuti per la ricerca di nuovi farmaci (almeno 500 milioni di dollari), l'innovazione attraverso una rinnovata attività regolatoria che miri a creare un più profìcuo scambio tra Università ed aziende, così come lo start-up di imprese ad alto know-how promuovendo l'accesso a capitali di rischio. A meno di non perdere la sfida del mercato globale, si rende necessario che ricercatori giovani e meno giovani mettano a profitto ingegno ed esperienza entro i confini nazionali, attraverso le opportunità di lavoro fornite da nuovi capitali e da una Sanità più attenta all'investimento in ricerca e sviluppo nel settore della biomedicina. Come fare? A questa domanda ha voluto rispondere la Società Italiana di Farmacologia (Sif), riunendo nel convegno "Il Farmaco nella Società: Costi-Benefici" coordinato dal prof. Vincenzo Cuomo, presidente della Sif, numerosi esperti per la definizione di strategie d'ntervento; dal prof. Luigi Spaventa, che svestendo i panni di presidente della Consob, interviene in qualità di studioso di problemi economici, al dott. Giampietro Leoni, presidente di Farmindustria, alla senatrice Anna Maria Bernasconi che porta l'esperienza e l'impegno dedicato alle questioni di salute pubblica nella Commissione Sanità del Senato, al dott. Nello Martini, direttore del Dipartimento Valutazione Medicinali e Farmacovigilanza. Secondo il prof. Luigi Spaventa, tracciando un quadro della spesa sanitaria in Italia in confronto agli altri Paesi europei appare evidente come sia già sufficientemente bassa: altri tagli strutturali potrebbero essere nocivi per una popolazione che invecchia sempre di più. Giampietro Leoni focalizza il discorso sul versante della farmacoeconomia: "Nel nostro Paese - sostiene il presidente di Farmindustria - la spesa farmaceutica pubblica è la più bassa in Europa. Inoltre, in Italia affrontare sfide imprenditoriali nel campo biomedico significa operare in condizioni di svantaggio competitivo non solo per carenze strutturali ed infrastnitturali, ma soprattutto per scarsa sensibilità nel favorire la ricerca preclinica e clinica. In queste condizioni, a meno di rapidi interventi, si corre il rischio di diventare luogo di solo consumo di farmaci sviluppati altrove. Proseguire in una simile direzione significherebbe scoraggiare l'investimento delle multinazionali per 10 sviluppo di centri di ricerca sul territorio, causando gravi danni ad una filiera produttiva che da lavoro a circa 200.000 persone, di cui 140.000 impiegate in aziende che forniscono servizi all'industria del farmaco (tradizionalmente intesa). Attrarre capitale, anche sotto forma dei cosiddetti ventures capilais, potrebbe al contrario garantire quella richiesta di forza lavoro qualificata". "Inoltre - evidenzia il prof. Cesare Sirtori, ordinario di Farmacologia Clinica all'Università di Milano e consigliere della Sif - in Italia il sistema di ricerca e sviluppo soffre anche di altre gravi carenze, in particolare vi è evidente incapacità a sviluppare le cosiddette Small Pharma, ovvero aziende con poco personale ma con elevato know-how e in grado di sviluppare significativa innovazione di processo o di prodotto. Tali aziende, che negli Stati Uniti sono cresciute sino a diventare motore propulsivo del Nasdaq (il mercato azionario high tech di cui tanto si parla), stentano a decollare. Le nuove idee, che non mancano certo in campo farmacologico nel nostro Paese, non trovano accesso ne all'assistenza per la tutela brevettuale ne ai capitali di rischio necessari per lo start-up di nuove imprese". Il dott Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale e della European Union of Generai Practitioners (Unione Europea dei Medici Generici), mette in risalto un ulteriore e grave danno provocato dal mancato investimento in ricerca, soprattutto in quella clinica: "Venendo a mancare l'impegno delle aziende nei cosiddetti studi di fase III e IV (condotti per valutare l'efficacia di nuovi tarmaci) si perde un fondamentale ed insostituibile strumento di formazione ed aggiornamento dei medici per la prescrizione di nuovi presidi terapeutici". In conclusione, la senatrice Anna Maria Bernasconi spiega i benefici che i pazienti potrebbero trarre da una politica più attenta agli investimenti in ricerca e sviluppo nel nostro Paese: "Una migliore gestione a tutti i livelli dei processi di sviluppo ed ideazione dei tarmaci " dice Bernasconi - potrebbe garantire sia una diminuzione di costi e tempi di ricovero in ospedale, sia una migliore qualità di vita dei pazienti affetti da malattie croniche, sempre più numerosi in un Paese come il nostro dove, fortunatamente, l'aspettativa di vita è tra le più alte del mondo. Inoltre, vorrei sottolineare che una miglior gestione del farmaco dovrebbe comprendere anche una rinnovata attenzione per un suo miglior impiego da parte di tutti. A questo proposito si potrebbe istituire un 'osservatorio5 dedicato che coinvolga attivamente gli organismi territoriali, proseguendo la strada già intrapresa di decentramento della politica sanitaria, con la partecipazione attiva dei medici di medicina generale". Infolink www.intermedianews.it 

SOLUZIONI E-COMMERCE B2B GLOBALI DA COMPAQ E COMMERCE ONE 
Milano, 17 aprile 2000 - In linea con la filosofia Compaq "Everything to the Internet", Compaq Computer Corporation (NYSE: CPQ) e Commerce One (Nasdaq: Cmrc) hanno annunciato una nuova soluzione di eProcurement destinata ai clienti Compaq. Basata su Commerce One BuySite Portal Edition e Commerce One MarketSite Global Trading Portal, questa soluzione hosted, scalabile e integrabile con i sistemi aziendali consente di eseguire una serie di attività in ambito eCommerce che vanno dalla gestione degli ordini alla partecipazione ad aste online. Inoltre, per i clienti che richiedono un' applicazione per la gestione degli acquisti da installare all'interno dell' azienda, Compaq propone il Commerce One BuySite Enterprise Edition. Compaq Professional Services si occuperà della implementazione "chiavi in mano" e dei servizi di supporto che possono includere setup di base, training e integrazione con sistemi ERP. Questo nuovo approccio agli acquisti B2B (eProcurement) offre ai clienti i vantaggi rappresentati da un'unica procedura di logon al sistema, un'interfaccia utente uniforme, un workflow avanzato e una completa integrazione con i fornitori semplificando nel contempo gli aspetti di deployment, amministrazione, e formazione. Il processo rapid deployment di Compaq permette di implementare la soluzione nell'arco di poche settimane, invece dei mesi che, tradizionalmente, sono necessari. Gli elementi centrali di questa partnership sono la nuova applicazione di e-procurement, Commerce One BuySite Portal Edition, e l'accesso a Commerce One MarketSite Global Trading Portal, un sito che consente alle aziende di tutto il mondo di trattare beni e servizi. Grazie alle funzionalità di Commerce One MarketSite i clienti potranno selezionare e ordinare prodotti Compaq (desktop, notebook, industry-standard server, storage) e richiedere offerte personalizzate, agendo attraverso un'unica applicazione front-end. L'accesso ai cataloghi dei vari fornitori ed ai servizi di asta online avverrà attraverso il Commerce One MarketSite Global Trading Portal, lasciando ai clienti Compaq la possibilità di acquistare prodotti e servizi da centinaia di altre società fornitrici. "Utilizzando Commerce One BuySite Portal Edition come soluzione per acquistare prodotti Compaq abbiamo inteso semplificare il lavoro e gli investimenti dei nostri clienti estendendo nel contempo le opportunità di eProcurement e l'accesso alla globalità dei fornitori", ha dichiarato Flint Brenton, Vice President, eCommerce di Compaq Computer Corporation. "Questa iniziativa sottolinea la capacità di Compaq nel porsi all'avanguardia nel settore per quanto concerne l'accesso, l'infrastruttura, i servizi e le soluzioni Internet così da avviare verso e-commerce aziende di qualunque dimensione". "Compaq rappresenta un importante fornitore di piattaforme e servizi per Commerce One, per i suoi clienti e per i suoi partner", ha affermato Chuck Donchess, Executive Vice President, Chief Strategy Officer di Commerce One. "Riteniamo che l'ottimizzazione delle prestazioni della soluzione Commerce One con l'adozione dei server Compaq e l'esperienza eBusiness maturata dal team di supporto Compaq rappresenti una combinazione vincente per i partner operativi MarketSite, i clienti BuySite e l'intera comunità di fornitori diffusa in tutto il mondo". Allineata alla filosofia dell'azienda - Compaq NonStop(tm) eBusiness, l'organizzazione Compaq Services proporrà servizi completi per pianificare, progettare, implementare, gestire e assistere su base globale queste soluzioni di eProcurement lungo tutto il loro ciclo di vita. "Compaq Services può aiutare i clienti ad accelerare il deployment delle soluzioni di eProcurement basate su Commerce One in modo da consentire ritorni sull' investimento più rapidi e significativi risparmi", ha sottolineato Jeff Lynn, Vice President e General Manager di Compaq Professional Services. "I professionisti Compaq Services sono stati addestrati sulle applicazioni Commerce One per poter aiutare i clienti di ogni parte del mondo a ridurre i costi, tagliare i tempi del ciclo di approvvigionamento e riallocare le risorse su attività di acquisto che presentano un maggior valore aggiunto". Compaq Europe, Middle East and Africa (Emea) sta attuando significativi investimenti per supportare i propri clienti nella implementazione di soluzioni di eProcurement e sta creando un centro di competenza regionale a Monaco (Germania) il cui obiettivo è di accelerare la realizzazione di progetti B2B eCommerce. Infolnik http://www.compaq.com/eprocurement .

MERLONI ELETTRODOMESTICI INSIEME AD ARISTON DIGITAL ALLA TRIENNALE DI MILANO 
Milano, 18 aprile 2000 - In occasione della mostra "Essere Ben Essere", organizzata nell'ambito della Triennale di Milano che si svolgerà dall' 11 aprile alL'11 maggio 2000, Merloni Elettrodomestici con Ariston Digital presenta la "casa del futuro: il benessere digitale". La mostra, ideata e coordinata da Gilda Bojardi - direttore della rivista ""Interni"- e allestita su progetto di Alessandro e Francesco Mendini, intende sviluppare il tema del Benessere legato essenzialmente alle tematiche dell'abitare. Nelle sale del grande anello del primo piano della Triennale sarà simulata una grande casa, con una serie di "stazioni" intercomunicanti che rappresentano in modo concreto la possibile ricerca per il raggiungimento del Benessere. In sintonia con le finalità della mostra, Merloni Elettrodomestici nell'ambito del proprio spazio espositivo, presenterà il sistema Ariston Digital, che per la sua semplicità di utilizzo e per i servizi innovativi che può offrire, rende più facile la vita domestica, contribuendo al benessere della famiglia. Gli elettrodomestici Ariston Digital permettono infatti di risparmiare energia e tempo limitando gli imprevisti, grazie ai servizi di gestione consumi, teleallarme e telediagnostica. Alla mostra il visitatore potrà sperimentare e interagire con tutti i prodotti esposti, a cominciare da Leonardo, il piccolo schermo touch screen che contiene un browser per navigare in Internet, posta elettronica, agenda, foglio appunti, calendario, lista della spesa e tante altre funzioni, che rappresenta una porta d'accesso facile per accedere alla rete direttamente dalla cucina di casa, senza uso di tastiera e senza computer. 

VISTEON CONSOLIDA LA SUA PRESENZA SUL MERCATO ITALIANO 
Torino, 11 aprite 2000 - Visteon Automotive Systems è a Torino da circa un anno per rafforzare la propria presenza tecnico/commerciale sul mercato italiano. Dal 1 gennaio 2000, Visteon si è trasferita in una nuova sede (in corso Orbassano, 336) ed ha ampliato il suo organico da due a dieci persone. "L'ampliamento della presenza di Visteon a Torino", spiega John Ongaro, Fiat Global Account Manager di Visteon, "rappresenta solo il primo passo per lo sviluppo di un rapporto di stretta collaborazione con i nostri clienti. Abbiamo creato un team di professionisti fecalizzato sulle esigenze del cliente, in modo da poter offrire tutto il necessario supporto nell'ambito della vendita, progettazione, sviluppo e assistenza tecnica". Il nuovo ufficio, che ospita responsabili commerciali, tecnici e di marketing, permetterà al team italiano di Visteon di garantire ai propri clienti una presenza costante, capace di dare risposte immediate alle necessità che quotidianamente emergono dall'industria automobilistica. In Italia. Visteon è presente anche con lo stabilimento di Vittastellone, nei pressi di Torino, dove sono impiegate 350 persone. Tra le linee di produzione presenti a Villastellone, ci sono plance, rivestimenti per intemi e paraurti. Visteon Corporation è leader nella fornitura completa di soluzioni tecnologiche innovative e rivolte al consumatore per quasi tutti i produttori automobilistici nel mondo. Visteon possiede un'organizzazione globale costituita da più di 130 unità tecniche, produttive, centri vendita e servizi dislocati in 23 paesi. I suoi 81.000 dipendenti lavorano in tré divisioni principali: Dinamica e Trasformazione dell'Energia; Comfort, Comunicazione e Sicurezza; Cristalli.

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