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Mercoledì 31
 
maggio 2000
 
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NUOVE TECNICHE CHIRURGICHE AVANZATE CON IL BISTURI AD ULTRASUONI: "UNA FORBICE CHE FA TUTTO" 

Milano, 31 maggio 2000 - Le tecniche chirurgiche all'avanguardia, messe a punto per rimuovere i tumori del colon e dello stomaco, vengono presentate nell'ambito del Congresso su "Tecnica e Tecnologia: chirurgia open e laparoscopia in diretta " organizzato dall'Ospedale Niguarda di Milano. Esse consentono dl offrire al pazienti una buona cura in grado di migliorare la prognosi, da effettuare nel casi possibili per via laparoscopica. cioè con la minima invasività, risparmiando al massimo l'integrità della parete addominale. Numerosi chirurghi italiani eseguono queste tecniche chirurgiche Utilizzando il "bisturi ad ultrasuoni" impiegato per la prima volta dal Prof. Raffaele Pugliese Primario della Divisione di Chirurgia Generale d'Urgenza dell'Ospedale Niguarda di Milano e dal Prof. Cristiano Huscher Primario della Divisione di Chirurgia Generale dell'Ospedale S.Giovanni di Roma che ne hanno parlato ieri a Milano nel corso di una conferenza stampa. Il Prof. Huscher ed il Prof. Pugliese in occasione del Congresso di Milano dimostreranno il suo utilizzo eseguendo in diretta un intervento in aperto, vale a dire con un approccio tradizionale per il trattamento del tumore gastrico e uno per via laparoscopica per il trattamento del cancro del colon. L'Unítà Operativa di Chirurgia Generale dell'ospedale Niguarda di Milano pratica queste tecniche chirurgiche all'avanguardia ormai da tempo e così altri Centri pubblici. Sono pertanto metodiche apprezzate, ma meritevoli di essere maggiormente conosciute nel nostro Paese. I Progressi della tecnologia hanno aiutato sicuramente a svilupparle. Secondo il parere degli esperti, il bisturi ad ultrasuoni permette di semplificare e di rendere più sicuri gli interventi chirurgi, ottimizzando i risultati e riducendo le complicanze. poiché utilizza energia meccanica, genera un calore inferiore ad 80° C: gli effetti di desiccazione e di carbonizzazione dei tessuti circostanti sono pertanto ridotti a zero. I chirurghi italiani si confrontano anche con realtà operatorie diverse tra cui quella giapponese che tratta il cancro gastrico in modo più invasivo rispetto alla scuola italiana ed europea in genere e che prevede la rimozione non solo dello stomaco in "toto" ma anche l'asportazione estesa dei linfonodi che si trovano intorno ad esso. Premesse -Con 30.000 nuovi casi e con 12.000 decessi registrati ogni anno in Italia, i tumori dei grosso intestino, cioè dei colon-retto, rappresentano la seconda neoplasia per frequenza dopo quella broncopoimonare neli"uomo e quella mammaria nella donna. Allo stesso modo il tumore gastrico è attualmente molto diffuso. Nel nostro Paese, alla pari dei resto d'Europa, rappresenta la V causa di morte. Ogni anno si manifestano infatti 12.000 nuovi casi. Raggiunge tuttavia la sua massima incidenza e la massima mortalità nell'Italia Centrale e nella Repubblica di San Marino. L"indicazione per trattare queste due neoplasie in modo radicale è l"intervento chirurgico, eseguito in "aperto", cioè per via tradizionale nei casi di cancro gastrico, e per via laparoscopica in quelli con cancro al colon, nei quali sia possibile utilizzare I"approccio mininvasivo. Quest"uitima è infatti una metodica consolidata, valida e sicura anche per affrontare operazioni complesse, purché sia praticata in mani esperte e in Centri specializzati. Un aggiornamento sulle tecniche ali"avanguardia, messe a punto per offrire ai pazienti trattamenti mirati a dare la miglior prognosi possibile, viene presentato in occasione dei Congresso su "Tecnica e Tecnologia: chirurgia open e laparoscopia in diretta", organizzato dall'ospedale Niguarda di Milano. Come riferito dal Prof. Raffaele Pugliese, Primario della Divisione di Chirurgia Generale d'Urgenza dell'Ospedale Niguarda di Milano e dal Prof. Cristiano Huscher, Primario della Divisione di Chirurgia Generale dell' Ospedale S. Giovanni di Roma, la sicurezza chirurgica su cui oggi si può contare è stata raggiunta anche grazie ai progressi della tecnologia che hanno permesso di realizzare strumenti all'avanguardia. Tra questi, particolarmente utile si è dimostrato il bisturi ad ultrasuoni, capace di tagliare, ma contemporaneamente anche di separare i tessuti e di chiudere i vasi sanguigni. E" pertanto uno strumento che consente di ottimizzare i risultati e di ridurre le complicanze, rispondendo alle moderne esigenze chirurgiche di minore invasività e di maggior rispetto dei tessuti sani. Poiché utilizza energia meccanica, e non energia elettrica come il bisturi tradizionale, genera un calore inferiore agli 80 OC. I rischi legati alle correnti vaganti vengono cosi eliminati, come pure la desiccazione e la carbonizzazione dei tessuti. Assicurando un taglio ed una coagulazione precisi, consente al chirurgo di intervenire anche intorno ai vasi e a strutture importanti, diminuendo il dolore post-operatorio e annullando la necessità di ricorrere a trasfusioni di sangue. Informare per prevenire - Come sostiene il Professor Cristiano Huscher, Primario della Divisione di Chirurgia Generale dell'ospedale San Giovanni di Roma, l"obiettivo principale che ci si deve proporre è quello di giocare d'anticipo sulla foro insorgenza. Se ognuno di noi fosse a conoscenza dei principali sintomi con cui queste neoplasie esordiscono, dei fattori predisponenti e delle principali classi a rischio, la diagnosi precoce sarebbe facilitata. Particolare attenzione va per esempio posta sul numero di casi di tumore al colon avuti in famiglia e I"età in cui sono insorti. Questi due parametri consentono infatti di stratificare la severità. dei rischio. Se, per esempio, si hanno o si sono avuti 2 parenti di I grado con il cancro al colon, si corre un rischio doppio di ammalarsi di questa neoplasia rispetto ad una persona che appartiene ad una famiglia dove un solo componente ne è o ne è stato affetto. L'età in cui si sono manifestati va anch'essa considerata. Per i famigliari di I grado il rischio di sviluppare un cancro al colon è infatti doppio, rispetto alla popolazione generale, se tale neoplasia è insorta dopo i 55 anni in un loro consanguigno; è triplo, se si è presentata tra i 45 e i 55 anni e quadruplo se è stata diagnosticata prima dei 45 anni. Ne consegue che tutti i'famigliari di I grado di pazienti con cancro al colon dovrebbero, a partire dall'età di 40 anni, sottoporsi al test annuale per valutare il sangue occulto nelle feci e ogni 3-5 anni alla sigmoidoscopia. Per il tumore gastrico I"obiettivo più utile da perseguire è quello di individuare le lesioni precancerose per mezzo dell'endoscopia, al fine di trattarle con un intervento chirurgico che si propone come cura radicale e definitiva. Una volta rimosso con un'ansa diatermica che lo stringe alla base, il polipo viene esaminato e a seconda dei risultati ottenuti si possono programmare i controlli ad 1 anno o a distanza di più anni. L'alimentazione è importante - Come riferito dal Professor Raffaele Pugliese, primario dell'U.0. di Chirurgia generale dell'ospedale Niguarda di Milano, la dieta può svolgere un ruolo protettivo verso il cancro dei colon, a patto che sia povera di grassi, ricca di fibre, con un moderato contenuto di zuccheri e associata ad uno scarso consumo di carne. Le cause che favoriscono questo tipo di neoplasia sono infatti riconducibili ad una dieta carente in fibre vegetali, tipica tra ]"altro dei Paesi occidentali, e particolarmente ricca di proteine. Anche per prevenire il tumore gastrico, frutta e verdure fresche non devono mancare ad ogni pasto. E' noto infatti come la carenza di vitamina A (betacarotene) e di vitamina C (acido ascorbico) favorisca l'insorgenza di questa neoplasia. Allo stesso modo il sale in eccesso ed un consumo elevato di alimenti affumicati possono rivelarsi degli stimoli cancerogeni per la mucosa gastrica, sulla quale può innescarsi un pericoloso circolo vizioso. Può infatti ammalarsi di gastrite atrofica cronica, che può evolvere in metaplasia intestinale, quindi in dispiasia e infine in carcinoma. Se il cancro è ormai in fase avanzata - Quando si diagnostica un tumore non più in fase iniziale, l"obiettivo principale da perseguire è quello di offrire al paziente una buona cura, in grado di migliorare la prognosi ed effettuabile con la minima invasività, vale a dire risparmiando il più possibile l'integrità della parete. Nel caso dei tumore al colon, la strategia chirurgica da intraprendere dipenderà dalla sede in cui è localizzata la neoplasia. Potrà essere tuttavia eseguita in aperto, cioè per via tradizionale, o per via laparoscopica, vale a dire con un approccio mininvasivo. Nel caso di un tumore gastrico si asporterà in toto lo stomaco e si rimuoveranno i linfonodi situati intorno ad essi. Si esegue pertanto una gastrectomia totale in "aperto" associata ad una linfoadenectomia cosidetta D2. La chirurgia laparoscopica avanzata - Un paziente con tumore al colon può invece essere operato per via laparoscopica. Come dice il Professor Raffaele Pugliese, Primario dell'Unità Operativa di Chirurgia Generale dell'Ospedale Niguarda di Milano, è una metodica di assoluta validità, sostenuta ormai da parecchi esperti autorevoli, da Franklin a Lord, da Lumiey a Fleshman, da Monson a Huscher e Stage e più recentemente a Kockerling o Khalili. Si tratta infatti di una chirurgia ormai sicura, quando viene effettuata da mani esperte. Gli interventi complessi possono essere effettuati per via laparoscopica solo in Centri specializzati, dove gli operatori hanno raggiunto il plateau della assai lunga curva di apprendimento che la tecnica richiede. Quale chirurgia per il malato di tumore gastrico - I pareri degli esperti sono ancora controversi su quali e quanti linfonodi sia necessario rimuovere per ottenere una migliore prognosi dei cancro gastrico. Una maggiore invasività chirurgica è associata di solito ad una maggiore morbidità. cioè ad una percentuale di complicanze più elevata e a un decorso post-operatorio più complesso, nonché ad una maggiore mortalità. Alcuni chirurghi italiani si confrontano con la metodologia giapponese che presuppone, non solo la resezione totale dello stomaco, ma anche una linfoadenectomia più estesa, detta in linguaggio tecnico D4, che ha dimostrato di dare al paziente una migliore prognosi. Il Professor Cristiano Huscher, Primario della Divisione di Chirurgia Generale dell'Ospedale San Giovanni di Roma Personalmente, è uno di questi. Egli si è cimentato in un"attività pioneristica, che prevede il trattamento dei cancro gastrico con la tecnica giapponese, utilizzando però non la via in 'aperto'. bensì quella laparoscopica. E' questo un approccio chirurgico alquanto avanzato che comporta l"esecuzione a livello dell'addome di 4 fori di 9 mm ciascuno, invece di un taglio lungo 30-40 cm, e l"impiego di una tecnologia all'avanguardia. Finora sono stati operati con questo innovativo metodo 76 pazienti con cancro gastrico, che sono stati seguiti nel tempo. A tutt' oggi si dispone pertanto di dati provenienti da un accurato follow-up di tre anni, che sono stati recentemente presentati alla Società Americana di Chirurgia Endoscopica. I vantaggi che offre questo intervento chirurgico sono indubbiamente notevoli e comprendono una perdita irrisoria di sangue e una degenza post-operatoria veloce. L"attività intestinale riprende infatti già il giorno dopo l'operazione, come pure la deabulazione. 'alimentazione liquida viene ripresa in III giornata, quella semisolida in V giornata. Il robot in sala operatoria non è fantascienza - Attualmente i robot eseguono già degli interventi, per il momento però solo sugli animali e sui cadaveri. Potranno essere un valido aiuto per chirurghi validi dalla scarsa manualità. "La mano" di queste macchine educate ad operare è infatti più articolata, permette più posizioni nonché movimenti progressivi, oltre ad essere più delicata nella separazione dei tessuti. Il foro utilizzo consentirà di raggiungere un altro obiettivo: quello di rendere più omogenei tra loro i risultati chirurgici. I movimenti dei robot potranno infatti essere ripetuti tal quali negli ospedali di tutto il mondo, al fine di verificare la riproducibilità di un intervento e di offrire ai chirurghi un terreno comune di confronto.

 LO SVILUPPO TURISTICO SOSTENIBILE ECOLOGICAMENTE NELLE ISOLE DEI MEDITERRANEO 
Milano, 31 maggio 2000 - Si è svolto a Capri dal 17 al 20 maggio, organizzato dall'unep (United Nations Environment Programme) in collaborazione con Wto (World Tourism Organization) e Blue Plan For The Mediterranean, Il seminario internazionale sullo sviluppo turistico eco-compatibile e competitività turistica nelle isole dei Mediterraneo. L'argomento era stimolante ed attualissimo, l'occasione importante ed irripetibile per l'Italia che vanta numerose e bellissime isolette a vocazione turistica. I temi da trattare erano scottanti ed in alcuni casi gli interventi sono stati drammatici- un esempio, Lanzarote rischia di morire per eccesso di turismo e Majorca sta intervenendo energicamente per cancellare i danni che l'impatto con un turismo selvaggio ha provocato. Ma, a parte la presenza di qualche sindaco, fra cui particolarmente competente ed attivo, quello di Lipari, le autorità italiane brillano per la loro assenza (fatta eccezione per il Dott. Nocchi dell'Enit) a conferma dei fatto che per il Governo il turismo è un'entità trascurabile (e ad ogni modo misteriosa) nonostante il suo contributo essenziale e positivo alla bilancia dei pagamenti. Presenti alcune associazioni o iniziative ambientaliste, e, per i Tour Operators italiani, Orizzonti che, oltre a presenziare, faceva registrare un intervento dei suo Presidente, Dottoressa Liliana Baldi, che esprimendo un punto di vista preoccupato, ma anche propositivo sull'argomento, raccoglieva larghissimo consenso, sostenendo la necessità di studi preventivi a base tecnica e scientifica che indichino per ciascun territorio, ed in particolare per le isole, la qualità e la quantità dei turismo sostenibile per ciascuno di essi. Il seminario di Capri concludeva proclamando la necessità di una crescita culturale e sensibilizzazione generale sia degli addetti ai lavori, che degli utenti, sui temi dell'ecoturismo. 

WANT TO PLAY ? STREETBALL IS 4 U - ADIDAS E GLI EVENTI ITINERANTI: IMPORTANTE E' FAR PARTECIPARE 
Milano, 31 maggio - Presentata a Palazzo Marino la manifestazione Want to play ? Streetball is 4 U, la nuova denominazione del tour Adidas Streetball, che per quattro anni ha percorso lo stivale da Palermo a Milano, da Bari a Trieste. Ecco le tappe del 2000: 2, 3, 4, giugno Milano, P.le San Siro, Lato Via Achille, per poi proseguire a Napoli, Catania, Torino, Viareggio e Riccione (consultare sito per date e informazioni www.sportonweb.com). I numeri del solo tour '98 - 70 mila iscritti ai tornei di Basket Calcio 5 e volley e 3 milioni e mezzo di spettatori - ne hanno fatto una "case history" mirabile nel campo degli eventi proposti al grande pubblico. Nessun tour ha toccato 15 regioni, nessun evento sportivo ha avuto location quali piazza Castello a Milano, piazza Brà a Verona, via Caracciolo a Napoli, Terme di Caracalla a Roma. Adidas è passione e impegno nello sport. Lo dice la storia e lo ripropone il presente nel rapporto quotidiano con gli atleti e la costante ricerca tecnologica applicata ai prodotti che ne devono sostenere le performance. Ma Adidas è anche e soprattutto lo spirito con il quale avvicina i ragazzi al suo mondo, declinato in un approccio orizzontale nella comunicazione - "Want To Play?", esplicito invito al gioco, è il claim della nuova campagna pubblicitaria che anticipa Euro 2000 e ispirerà tutte le iniziative di comunicazione complementari e successive - e nelle tante iniziative per il grande pubblico che hanno coinvolto migliaia e migliaia di partecipanti. Tra i partner dell'iniziativa sono oltre a Adidas, Nuovo Punto Fiat, Jumpy, Samsung, Gazzetta dello sport, Tele+, www.sportonweb.com, Radio Deejay, Lasonil Bayer, Salomon. Tutto assolutamente gratuito, tutto puramente ispirato ad una moderna estensione del motto del barone De Coubertin "1'importante è far partecipare". Così il calcio - sport in cui Adidas è leader, nonché partner ufficiale di Fifa e Uefa - ha ispirato il progetto "Adidas Cup", tornei di calcio 4 contro 4 disputati in alcuni fra i più affascinanti stadi d'ltalia. E i ragazzi e le ragazze cresciuti e facenti parte, secondo una importante ricerca sulle tendenze del mondo giovanile, della "Streetbali Generation" sono gli stessi che avvieranno il tam tam e pubblicizzeranno il nuovo evento estivo che 'libererà' le piazze e consentirà a tutti di giocare a cielo aperto.
Si parte. Want To Play? Info Adidas Italia tel.: 0391839181. Infolink: www.adidas.com  - (AB). 

WWW. SPORTONWEB. COM - REALIZZATO SITO INTERNET DA WEB SOLUTION TEAM PER WANT TO PLAY STREETBALL IS 4 U 
Milano, 31 maggio 2000 Web Solution Team Spa ( www.wsteam.com  ), società leader nella realizzazione di soluzioni e-business basate sul Web, ha progettato e sviluppato www.sportonweb.com , il sito ufficiale di "Want to play? Streetball is 4 U" inaugurato lo scorso 25 maggio. Entrando in www.sportonweb.com è possibile vivere in anteprima l'atmosfera di "Want to play? Streetball is 4 U": il sito è stato creato per essere un vero e proprio diario di bordo dei tour e per contenere tutte le anticipazioni sulle attività legate alla manifestazione. Inoltre, tappa dopo tappa, su www.sportonweb.com sarà possibile leggere news, consultare i risultati e vedere le foto più belle e divertenti di ciascun week-end targato "Want to play?
Streethall is 4 U". Il sito consente di iscriversi on line alle varie tappe di "Want to play? Streethall is 4 U", di consultare i regolamenti delle gare in programma e di ottenere tutte le informazioni relative alla manifestazione. Tutto questo per favorire ancor di più quel clima di divertimento e di partecipazione che ha sempre caratterizzato l'evento. Infolnik: www.wsteam.com 

FIAT LANCIA E ALFA ROMEO AL 68° SALONE INTERNAZIONALE DELL'AUTOMOBILE DI TORINO
Torino, 31 maggio 2000 -Tanti temi, modelli e colori: è frizzante, dinamico e ricco di punti d'interesse lo stand Fiat al Salone di Torino di quest'anno. A centro dell'esposizione è la concept-car Ecobasic, capace di consumare meno di 3 litri di gasolio ogni 100 chilometri. È collocata in posizione dominante, su una pedana posta alla fine di un percorso obbligato lungo il quale, attraverso immagini, giochi interattivi, simulazioni e oggetti (come l'inedito gruppo cambio-motopropulsore e i pannelli in plastica che compongono la carrozzeria), vengono spiegate le innovative caratteristiche della concept-car: dalla componibilità alla riciclabilità, dall'economicità ai bassi consumi. Di fianco a Ecobasic, un'altra area dedicata all'ambiente, dove Fiat ricorda il suo impegno sul fronte ecologico, che va dalla riduzione dei consumi al contenimento delle emissioni, dalla realizzazione di veicoli a trazione alternativa al riciclaggio delle auto ormai giunte a fine vita. Qui è esposta Multipla Fiat Hybrid Power, tra materiali come vetro ed acciaio che ne sottolineano la sofisticata tecnologia. La vettura (costruita in dieci esemplari e consegnata al Comune di Napoli per il progetto Atena), rappresenta l'evoluzione più spinta nel campo dei veicoli a minimo impatto ambientale: grazie alla doppia trazione, elettrica e a benzina, infatti, consuma poco e soprattutto garantisce emissioni molto basse. Accanto a lei due Multipla "bipower" a metano e benzina (una versione che sta riscuotendo un'ottimo successo commerciale) e un prototipo di ricerca: la Multipla Fiat con doppia alimentazione, a GPL e benzina. Tutto intorno, movimentata da scivoli, gradini e pareti in policarbonato, l'esposizione continua con gli altri modelli della gamma Fiat, divisi in tre grandi aree tematiche: giovani e sport, vivere la città, famiglia. Ogni area è caratterizzata da un colore dominante. Sono tutte gialle le vetture giovani e sportive, come la Fiat Seicento Sporting, il potente Coupé Fiat 2.020v Turbo Plus, la Fiat barchetta, la Bravo Gt, il pick-up Strada, la Punto Hgt e la Punto Sporting con il cambio automatico Speedgear. Su una pedana ci sono anche la Seicento Sporting Abarth Gruppo A-kit e la Fiat Punto Rally. Per le auto dell'area "vivere la città", invece, sono state scelte le tonalità del verde. Sono di questo colore la Fiat Punto 1.2 16v Elx 3 porte, la Panda Hobby e la Fiat Palio. Accanto a questi modelli c'è anche una Fiat Punto 5 porte 1.2 16v con cambio automatico attrezzata con i dispositivi del Programma Autonomy, che ricorda l'impegno dell'Azienda a favore delle persone con ridotte capacità motorie. Il grigio metallizzato, infine, caratterizza le vetture dedicate alla famiglia: la Fiat Palio Weekend Td 70, la Marea Weekend 100 16v Elx, la Punto 5 porte 1.9 Jtd Hlx, l'Ulysse 2.0 Jtd El e le due nuove serie speciali, Brava "Steel" e Multipla 105 Jtd. Per tradizione il Salone di Torino è anche vetrina internazionale dello stile. L'area del soppalco, dunque, è dedicata agli studenti di sette scuole di design europee: qui sono esposti i 14 modellini (due per scuola) vincitori del concorso "Un'auto per amica". Non è tutto. Nello stand c'è anche un punto Targa Services. I visitatori possono trovarvi tutte le informazioni sui servizi che Fiat Auto mette a disposizione degli automobilisti. Una gamma completa e capillare, che viene erogata in collaborazione con gli enti di vendita e assistenza Fiat, Lancia e Alfa Romeo e comprende: numeri verdi per l'assistenza telefonica, informazioni sul traffico, soccorso stradale, noleggio, finanziamenti all'acquisto, programmi assicurativi, carrozzerie convenzionate, revisioni, gestione dell'usato, check-up eccetera. Ci sono, infine, alcune postazioni Internet, per consultare il sito "www.contantionline.com", che non solo illustra le tante formule di finanziamento offerte a chi acquista un'auto del Gruppo, ma permette anche di valutare e richiedere un finanziamento "su misura" per le proprie necessità direttamente da casa: un'opportunità unica nel settore automobilistico. Un altro punto d'informazione è dedicato alle flotte e alla vendita alle aziende. Come sempre, poi, c'è la vetrina della Lineaccessori Fiat, con l'offerta dedicata alla nuova Fiat Punto. Alcuni accessori sono montati anche sulla 3 porte 1.2 16v Elx: si tratta del kit sportivo che rende la vettura ancora più originale e grintosa. Nello stand Lancia il posto d'onore spetta all'ultima nata della Casa, Lancia Lybra, che sta riscuotendo successi in tutto il mondo e si è aggiudicata due premi prestigiosi: il "Volante d'Oro" in Germania e l'Oscar per i migliori interni in Olanda. Cinque le versioni esposte, tutte nel colore Azzurro Naomi. Due sono berline: la 2.0 LX e la 2.0 LX Comfortronic. E tre Station Wagon: 2.4 jtd, 1.9 jtd LX e 1.8 LX. Su una di queste vetture il pubblico può apprezzare la riproduzione straordinariamente realistica del suono offerta dal sofisticato Hi-Fi Bose Sound System. Con immagini proiettate su schermi al plasma, simulazioni, oggetti e riproduzioni, sono illustrate nei dettagli anche le altre ricercatezze tecnologiche proposte da Lancia Lybra: dalle sospensioni a bracci longitudinali guidati al cambio automatico autoadattativo e sequenziale Comfortronic, dal climatizzatore "dual-zone" al Sistema Integrato di Controllo che comanda autoradio, trip computer, check dei sistemi di bordo, orologio e, quando ci sono, telefono GSM e navigatore satellitare. Un gioco, infine, permette di configurare la propria Lancia Lybra, abbinando versioni, allestimenti, colori esterni, tessuti e plancia. L'esposizione continua con le spigliate Lancia Y, presenti a Torino con la nuova serie speciale "elefantino blues" (in commercio da maggio) e con le due versioni al vertice della gamma: la "elefantino rosso" 1.2 16v e la 1.2 16v LX. In primo piano anche l'elegante monovolume Lancia Z, ancora più confortevole, silenziosa, parca nei consumi e amica dell'ambiente grazie al motore 2.0 jtd a iniezione diretta "Common Rail" (esposto a Torino) e al nuovo 2.0 16v benzina da 136 CV che sostiuisce il precedente 2.0 da 133 CV. Quest'ultimo può essere abbinato al cambio automatico autoadattativo. Per finire, le prestigiose Lancia k. Due le versioni che si possono ammirare sullo stand: una berlina 2.0 turbo e una Station Wagon 2.4 jtd. In vetrina, come sempre, sono esposti alcuni articoli della Lineaccessori. Oggetti dal design esclusivo, studiati apposta per personalizzare Lancia Lybra e renderla ancora più rispondente ai gusti e alle necessità del cliente. L'ambientazione dello stand, caratterizzata da tinte fresche e raffinate e da materiali come il legno chiaro, il vetro e l'acciaio, esalta la raffinata tecnologia, il prestigio e l'eleganza delle vetture. A sottolineare l'animo tecnologico del Marchio c'è anche un angolo dedicato all'interattività: indossando un casco per la realtà virtuale abbinato a un filmato su Lancia Dialogos, i visitatori potranno provare l'emozione di viaggiare a bordo della rivoluzionaria concept-car. Anche quest'anno, inoltre, sono presenti sullo stand i due esclusivi Club Lancia Hi.Fi. e Lancia Club Storico. Al Salone Internazionale dell'Automobile di Torino il marchio del Biscione presenta, in anteprima mondiale, Alfa 147 per la quale è disponibile una nota stampa specifica. Riflettori puntati sul nuovo modello, dunque, per il quale è stata scelta una presentazione che punta tutto sull'emozione, come si addice alle auto del Marchio: vetture belle, seducenti, che esprimono energia e forza vitale e reinterpretano la tradizione in modo sempre attuale e originale. La scenografia, molto suggestiva, prevede giochi di luce, di fumo e di suoni. Le Alfa 147 esposte sono due: la Selespeed, nell'iridescente Azzurro Nuvola, e la 1.6 Plus color Grigio Sterling. Per vederle bisogna entrare in un teatro a forma di cilindro, sulle cui pareti vengono proiettate immagini, parole e fasci di luce. La Selespeed sembra sospesa nel vuoto: è sistemata, infatti, su una pedana rotante con il fondo trasparente ed è avvolta in una nuvola di fumo. La 1.6 Plus, invece, è visibile attraverso una finestra ricavata nella parete del cilindro, sopra l'altra vettura. Posta anch'essa su una pedana girevole, si muove a scatti ed è illuminata a intermittenza: può essere vista, quindi, solo da alcune angolazioni, che - di volta in volta - mettono in risalto il frontale, la fiancata o la coda. Intorno al teatro c'è il resto della gamma Alfa Romeo. Una vettura sola per ogni modello e tutte di un unico colore: il grigio chiaro metallizzato che esprime una sportività matura e controllata ed esalta le linee di carrozzeria. Unica eccezione l'Alfa Sportwagon, che è esposta in due esemplari, la 2.4 Jtd e la 1.8 T.Spark, una delle quali Verde Artic. A rappresentare la gamma dell'Alfa 156 berlina c'è la 2.0 Selespeed, con il cambio robotizzato. Accanto a lei, Alfa 166 2.5 V6 24V Sportronic. Entrambe sono esposte nel nuovo allestimento "Distinctive" ancora più ricco di contenuti. La nascita di Alfa Sportwagon, infatti, ha fornito l'occasione per una razionalizzazione e un arricchimento dell'intera gamma Alfa Romeo, incominciati alcuni mesi fa con la berlina e oggi estesi anche all'ammiraglia. La rassegna continua con le Alfa 145 e Alfa 146: per la prima è stata scelta la versione sportiva Quadrifoglio, mentre la seconda è una 1.9 Jtd. Chiudono l'esposizione l'elegante Alfa Spider 2.0 T. Spark e il potente Gtv 3.0 V6 24V, entrambi nell'allestimento "lusso". Come è ormai tradizione, nella vetrina Alfa Romeo sono in mostra gli accessori e gli oggetti con il marchio del Biscione: una linea raffinata, acquistabile nelle Concessionarie Alfa Romeo oppure via Internet, nel sito " www.alfaromeoboutique.com ", accessibile da ogni parte del mondo. Un'ampia area dello stand, infine, è dedicata ad alcune grandi Alfa del passato: il 24 giugno, infatti, si celebra il 90° compleanno dell'Alfa Romeo. 

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