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DAL 1°
OTTOBRE VALORE LEGALE PER LA FIRMA ELETTRONICA NEGLI STATI UNITI
Milano, 19 giugno 2000 - Se molti, a causa degli attuali problemi di sicurezza
nelle transazioni, pensavano che il progetto di dare valore legale alla firma
elettronica avesse ancora tempi lunghi, si sono sbagliati. Dal primo ottobre
prossimo, infatti, negli Usa spettera' ai consumatori decidere se usare la firma
elettronica o prendere come in passato in mano la penna quando fanno gli
acquisti via Internet. Il Congresso americano ha varato una nuova legge che
attribuisce alla firma elettronica lo stesso valore legale di quella fatta a
mano, di proprio pugno e davanti alla controparte con carta e inchiostro. La
nuova normativa prevede, pero', che altri documenti siano ancora inviati su
carta per avere reale valore legale: tra questi la cancellazione di alcuni
servizi di base come l'acqua, l'elettricita' o il gas, le ordinanze di
tribunale, gli sfratti, la cancellazioni di assicurazioni sanitarie e sulla vita
e la documentazione di viaggio di materiali pericolosi. Il tutto dovrebbe
partire al primo ottobre e garantira' alle transazioni su Internet lo stesso
valore di quelle del normale commercio secondo gli standard della old economy.
In base alle nuove norme consumatori e aziende potranno aprire conti in banca,
firmare assegni e completare richieste di prestiti e di contratti direttamente
su Internet. In merito alle verifiche per autenticare la firma elettronica, la
nuova legge non entra nei particolari: i protocolli di sicurezza, infatti,
potrebbero spaziare da una semplice password all'uso di nuove tecnologie in
grado di riconoscere le impronte digitali o l'iride di chi firma.
UN PIANO
D'AZIONE PER LA NUOVA ECONOMIA NEL QUADRO DEL PROGRAMMA EUROPEO PER IL
2002
Roma, 19 giugno 2000 - Parte il Piano d'Azione del Governo per la new economy.
Misure per facilitare e accelerare l'introduzione nell'economia italiana delle
nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Obiettivi concreti, da
raggiungere già entro il 2001, che consentano all'Italia di tenere il passo
della competizione internazionale e integrare la nuova economia nella società e
nel sistema produttivo, con particolare attenzione ai settori meno favoriti e al
Mezzogiorno. Per il conseguimento di questi obiettivi, gli strumenti legislativi
sono già in larga parte disponibili (non sono necessarie nuove leggi) e solo in
parte minore si deve far ricorso al finanziamento pubblico. Le leve principali
mirano ad accelerare e facilitare le dinamiche spontanee del mercato - favorendo
risorse private con logiche concorrenziali - e l'interazione tra imprese,
lavoratori, università, non profit ed enti locali. Alla realizzazione del Piano
su un arco pluriennale sarà comunque destinata una quota fino al 10% degli
introiti derivanti dall'assegnazione delle frequenze di telefonia mobile Umts.
L'investimento principale è sul capitale umano: gli obiettivi e gli interventi
su formazione, ricerca, sviluppo, occupazione e inclusione sociale sono stati
presentati oggi. Il Piano del Governo si completerà con gli interventi per
l'innovazione nei servizi della Pubblica Amministrazione (e-Government), per lo
sviluppo dell'e-Commerce e per la definizione di regole e diritti in materia di
concorrenza, accesso alle reti, infrastrutture. Gli obiettivi per l'anno 2001
sono : 15 laboratori e corsi universitari in economia e tecnologia
dell'informazione e della comunicazione. 5 istituti d'eccellenza sulle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione incardinati nelle università.
L'apertura al pubblico di 40 centri multimediali per la formazione e l'accesso
alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, che rimangano attivi
anche in orario serale. 1 computer ogni 25 allievi nelle scuole primarie. 1
computer ogni 10 allievi nelle scuole secondarie. 900.000 ore di formazione per
docenti delle scuole a livello regionale. La formazione professionale all'uso
delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per 150.000 addetti con
1000 nuovi formatori. Programmi gratuiti di formazione per disoccupati nel
Mezzogiorno. In aggiunta agli obiettivi quantitativi, il Governo si impegna ad
agevolare il decollo di strumenti considerati decisivi al fine di diffondere le
conoscenze e arricchire il capitale umano del Paese. Sono strumenti da
concordare con le parti sociali, che si basano innanzi tutto sulla promozione e
sul coordinamento e quindi comportano oneri finanziari molto limitati per il
bilancio pubblico. Agevolare la mobilità dei ricercatori e dei docenti verso
l'impresa, e dall'impresa di ritorno nelle scuole e nelle università. Favorire
la ricerca e la diffusione delle tecnologie nelle fasi di avviamento di nuove
iniziative economiche. Rafforzare il coordinamento tra pubblico e privato per la
ricerca nel campo delle tecnologie dell'informazione. Incentivare la messa in
rete di "portali locali di distretto" che diano alle imprese visibilità
e rapidità di contatti nella rete Internet. L'obiettivo per il 2001 è di 12
portali locali aperti sul territorio nazionale. Attivare programmi di formazione
sulle nuove tecnologie finanziati, sulla base di una concertazione con le parti
sociali, da una parte dello 0, 30% del monte salari. Potenziare il nuovo mercato
azionario, incrementando il numero delle aziende quotate.
IL TELELAVORO
ENTRA NELLA SOCIETA' DELL'INFORMAZIONE
Roma, 19 giugno 2000 - Il Governo ha presentato un importante documento, il
piano di azione per la Societa' dell'Informazione. Una parte del capitolo 3, e'
dedicata al telelavoro nel quale si dice che : "Nel breve periodo, anche il
telelavoro costituisce una risposta alle esigenze di innovazione. Si intende qui
per telelavoro il lavoro cooperativo a distanza assistito dal calcolatore. Il
telelavoro migliora la competitività delle imprese e costituisce una opportunità
di occupazione per le persone che altrimenti ne sarebbero escluse, oltre che una
evoluzione interessante per coloro che hanno una occupazione stabile ma non
soddisfacente. Costituiscono un ostacolo al telelavoro: la "resistenza
manageriale" a esercitare una funzione secondo modalità innovative;
l'incertezza in campo legislativo, normativo e fiscale. I principali vantaggi
del telelavoro sono in termini di costo, flessibilità e qualità. Inoltre, dal
punto di vista delle tecnologie, dei servizi e delle applicazioni si hanno i
seguenti vantaggi: le imprese acquisiscono nuove tecnologie e realizzano
ulteriori applicazioni a sostegno di reti aziendali più vaste rispetto a quelle
concentrate negli uffici, a favore del lavoro a casa e mobile, dei "telecentri";
i singoli dipendenti acquisiscono tecnologie e servizi indipendentemente da
quanto fornisce l'azienda o a integrazione di questo; nascono nuove forme di
impresa senza vincoli geografici, basate sulle reti. La diffusione del
telelavoro potrà essere favorita anche da interventi finalizzati a: sviluppare
le infrastrutture e i servizi di telecomunicazione presso l'utenza. Promuovere
l'offerta di strumenti e servizi alle imprese per l'avviamento di iniziative
sperimentali di telelavoro.Diffondere informazione qualificata sull'argomento.
Sensibilizzare organizzazioni, aziende, enti e lavoratori. Il telelavoro è
comunque una componente di tendenza strutturale destinata a svolgere un ruolo
sempre maggiore, anche nel lungo periodo." Per informazioni patrizio@dinicola.it
Infolink: www.mclink.it/telelavoro
EURO-TELEWORK
PROGETTO DI RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO SUL TELELAVORO
Padova, 19 giugno 20000 L'avvento della net economy è segnalato anche dalle
crescenti possibilità che le tecnologie dell'informazione e comunicazione
offrono alle strategie organizzative delle aziende. Ma mentre quella del
telelavoro è una realtà che si sta affermando piuttosto gradualmente, quello
dei call centre è un fenomeno con ritmi di sviluppo sempre più accelerati,
fino ad assumere la forma dei cosiddetti call centre virtuali: quelli, cioè,
con gli operatori non più concentrati in un unico edificio, ma diffusi
territorialmente (quindi anche a casa propria). Si tratta di novità che
introducono rilevanti modifiche nei sistemi organizzativi aziendali e che
richiedono soluzioni decisamente innovative sul piano giuridico-contrattuale per
i cosiddetti "lavori atipici". Su questi temi si sta impegnando il
Consorzio europeo Mirti On-Line (di cui Telecom Italia è partner), responsabile
del progetto "Euro-Telework" che studia il fenomeno del telelavoro nei
15 Paesi europei per conto della Commissione dell'U.E. Il Consorzio terrà il
suo secondo meeting nazionale giovedi 22 giugno, con inizio alle ore 10, presso
il Future Centre San Salvador di Telecom Italia a Venezia (Rialto). Con inizio
alle ore 14, in particolare, si svolgerà la tavola rotonda "Verso il
telelavoro nei call centre. Colloquio con gli attori della net economy."
Il confronto sarà fra esperti di comunicazione e di diritto del lavoro
(Sebastiano. Bagnara, università di Siena, e Paolo Pascucci, università di
Urbino), dirigenti dei servizi all'impiego e manager aziendali (Sergio Rosato,
direttore di Veneto Lavoro, Annamaria Benzoni di Telecom Italia, Roma e
Salvatore Leggiero di Answers srl, Firenze), nonché dirigenti delle nuove
organizzazioni sindacali dei lavoratori "atipici" (Simonetta Leo di
Nidil-Cgil, Firenze). Moderatore del dibattito sarà il coordinatore di "Euro-Telework",
Renato Rizzo, mentre l'apertura dei lavori è affidata a Marcello Bogetti,
direttore del Future Centre San Salvador di Telecom Italia. La partecipazione è
libera e va comunicata alla segreteria organizzativa: tel. 049-2010038; fax
049-2010034; e-mail: info@mirti-on-line.org
Infolink: www.euro-telework.org
ALAN FRIEDMAN
SU MIAECONOMIA.IT INTERVISTA IL PRESIDENTE DELLA CONFINDUSTRIA. D'AMATO:
"PRONTI AD INCONTRARE COFFERATI" BENZINA: RISPETTEREMO L' ANTITRUST
PENSIONI: NON VOGLIAMO TAGLIARLE, MA RENDRE IL SISTEMA PIÙ EQUO
Milano 19 giugno 2000 - Il presidente di Confindustria Antonio D' Amato, in un'
intervista in esclusiva ad Alan Friedman, ha lanciato un segnale al sindacato:
"Sono pronto ad un incontro con Cofferati in qualunque momento", ma ha
sottolineato che "la giusta dialettica tra le parti sociali non è un
conflitto fine a se stesso, né uno scambio corporativo.P Per questo parliamo di
alleanza, non di patto. L'intervista integrale ad Antonio D' Amato sarà
pubblicata nel nuovo sito di finanza facile per tutti, www.miaeconomia.it
che fornisce informazioni, notizie, in sintesi una guida per chi vuole
risparmiare, investire e gestire meglio le proprie finanze. Il Presidente nel
corso dell' intervista, sulla recente sentenza dell' Antitrust contro le aziende
petrolifere, ha dichiarato: " Rispetteremo il parere dell' antitrust: noi
siamo assolutamente per la trasparenza nei mercati e per la competitività.
Comunque ci auguriamo che le imprese petrolifere possano dimostrare le loro
ragioni." A proposito delle riforme, Antonio D' Amato ha sottolineato che
nessuno vuole "cancellare lo stato sociale ma lo vogliamo più trasparente,
più equo. Vogliamo cancellare gli sprechi. Questo non significa togliere le
pensioni alla gente, ma garantire che le pensioni promesse verranno pagate. E
vorrei anche ribadire che gli industriali non vogliono la flessibilità per
licenziare, ma per assumere di più".
"POCA
CHIAREZZA NELLE INIZIATIVE DEL GOVERNO ITALIANO A FAVORE DELLA NEW ECONOMY"
Milano, 19 giugno 2000 - "Onestamente non riesco a capire come un
imprenditore che decide di operare nell'area della new economy, possa sentirsi
tutelato, incentivato e incoraggiato a proseguire la propria missione" -
Queste sono le parole di Alberto Fattori, Presidente di e-Do Spa, una delle
realtà più importanti e note della new economy italiana. "Lavorare con le
nuove tecnologie, con Internet e con paradigmi completamente rovesciati come
quelli della new economy" - prosegue Fattori - "è già difficile e
faticoso. Se oggi l'Italia è in grado di confrontarsi con importanti realtà
internazionali della nuova economia e di attirare investitori stranieri, questo
è dovuto ad una generazione di nuovi imprenditori che, come me, hanno investito
moltissimo in termini di risorse e denaro, nonostante l'incompetenza che fino ad
oggi la classe politica ha dimostrato di avere verso le nuove tecnologie".
La dichiarazione di Alberto Fattori nasce dalla perplessità rispetto alle
notizie apparse nei giorni scorsi sui giornali riguardo le agevolazioni fiscali
sulla new economy. "Mi sento confortato" - continua Alberto Fattori -
"quando leggo che la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati abbia
formalizzato una serie di strumenti atti ad avvantaggiare lo sviluppo e la
competitività della nuova economia italiana, come l'eventuale esenzione
d'imposizione dei capital gain realizzati da società di venture capital.
Rimango, invece, più perplesso rispetto alla proposta di introdurre l'istituto
del sostituto d'imposta o al giro di vite che il Fisco intende attuare per
individuare fenomeni evasivi connessi al commercio elettronico; lo affermo
considerando gli applausi che il Ministro Amato ha ottenuto a Bologna
dichiarando l'orientamento a tagliare gli orpelli burocratici e stabilire un
"Contesto Amico", finalizzato alla fioritura di attività
imprenditoriali che facilitino l'ingresso nei mercati sempre più
competitivi". Dal documento del 4 febbraio 2000 della Commissione di
Bruxelles, si evince che in meno di 10 anni metà di tutti i posti di lavoro si
troveranno in industrie che sono grandi produttrici o utilizzatrici intensive di
prodotti e servizi della tecnologia dell'informazione. I dati prevedono una
richiesta di personale qualificato nel 2002 di un milione e 600mila unità. Si
evidenzia inoltre la necessità da parte della scuola, del sistema
occupazionale, dei servizi pubblici assieme alle imprese stesse di adottare
nuove forme di istruzione per rafforzare l'abilità informatica e rendere più
trasparente il lavoro dell'amministrazione. Se fino al 1999, infatti, in Europa
solo il 24% dei lavoratori utilizzava Internet, nel 2004 questa percentuale
schizzerà al 70% portando il giro d'affari dell'e-commerce da 17 miliardi di
dollari del 1999 a 360 miliardi di dollari. La conclusione: "La nuova
economia grazie al suo motore primario, Internet, presenta enormi vantaggi
rispetto all'economia tradizionale: essere globale. Globalità significa operare
da subito su tutto il territorio mondiale, quindi lavorare in Italia, in
Inghilterra, in America o in Asia, dal punto di vista operativo non cambia
nulla. La differenza, invece, c'è dal punto di vista fiscale e culturale. Non
mi stupirei, perciò, di assistere ad un esodo di imprese e teste italiane verso
paesi dove sono più preparati e disposti a stimolare lo sviluppo delle nuove
imprese. Negli Stati Uniti, per esempio, grazie all'attività di coordinamento
attuata dall'Sba (Small Business Administration), presieduta da Aida Alvarez, si
è riusciti a ridurre la zavorra burocratica dell'85% permettendo alle imprese
costituirsi attraverso un solo documento che costa circa 500 euro. In Italia la
cifra necessaria, senza pensare alle relative lungaggini, è dalle 10 alle 18
volte superiore". e-Do Spa, holding con sede a Milano, Londra e New York è
specializzata nell'ideazione, creazione e partecipazione in società e progetti
di start-up nel campo dell'Information Technology e nelle Telecomunicazioni, con
particolare attenzione per l'area dei new media quali Internet, Web-Tv
(integrazione televisione e internet), Wireless (Wap, Umts e integrazione
telefonia e dati). e-Do Spa ha oggi 25 dipendenti che supereranno le 100 unità
entro l'autunno 2000.
L'ISTITUTO
POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO E HUMMINGBIRD PER IL NUOVO PROGETTO ON-LINE
DELL'IPZS
Roma, 19 giugno 2000 L'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha scelto la
tecnologia Fulcrum Search Server di Hummingbird, leader mondiale nel settore
delle soluzioni software di fascia enterprise, per il potenziamento ed
ampliamento del sito internet dell'Istituto. Indicizzare informazioni e
documenti, provenienti da diverse fonti fisicamente distribuite su piu' server
eterogenei ma virtualmente cooperanti tra loro e tutte incluse nel
"portale" tematico dell'Istituto, e'' la caratteristica che
sicuramente conferisce valore aggiunto al sistema telematico integrato e
multimediale del Poligrafico. L'ing. Maurizio Quattrociocchi, Direttore Sistemi
Informatici dell' Ipzs, spiega le finalita' di questo progetto: "
Nell'ambito dei continui approfondimenti del nostro Servizio Telematico
Ispolitel - Guritel, si e'' valutata la tecnologia Fulcrum dell'Hummingbird,
che, integrata con il sistema relazionale, permettera' di inserire in catalogo
gran parte delle pubblicazioni da noi prodotte e di ampliare pertanto l'offerta
telematica del sito www.ipzs.it " Fulcrum
SearchServer e'' un potente e robusto motore di ricerca multipiattaforma,
completamente programmabile in linguaggio Sql tramite interfacce Odbc e Jdbc.
Tramite il toolkit di sviluppo Fulcrum SearchBuilder (che supporta Vb, Vc++,
Java e C language) e'' possibile sviluppare sofisticate applicazioni di
Information Retrieval in ambito Internet/Intranet, Client/Server, Cd-Rom.Gianni
De Cicco, Country Manager di Hummingbird, attribuisce grande rilievo alla scelta
effettuata dal Poligrafico: " Ancora una volta una grande azienda ha scelto
di utilizzare le tecnologie Hummingbird per sviluppare un progetto di Web
Economy. L'esperienza che la nostra azienda ha maturato in tanti anni si rivela
quanto mai importante ora che i sistemi di tecnologia integrata ricoprono un
ruolo fondamentale per la competitivita' delle aziende nei loro mercati di
riferimento." Grazie alla possibilita' di creazione di indici e
visualizzazione di oltre 200 diversi formati file, e grazie al supporto per 14
lingue, e per applicazioni Java multilingue, SearchServer rappresenta
un'avanzata soluzione per la ricerca delle informazioni destinata ad
applicazioni aziendali contenenti notevoli quantita' di dati. Scalabilita',
facilita' di gestione e bassi costi di proprieta' fanno di SearchServer il
software per la ricerca delle informazioni preferito da Oem e aziende di alta
tecnologia nei settori dell'electronic publishing, E-commerce, assistenza
clienti e supporto tecnico online.
LA COMMISSIONE
AFFRONTA IL CRESCENTE PROBLEMA DEI RIFIUTI ELETTRICI ED ELETTRONICI
Milano, 19 giugno 2000 - La Commissione europea ha adottato una proposta di
direttiva sui rifiuti costituiti dalle apparecchiature elettriche ed
elettroniche (Weee - waste electrical and electronic equipment) ed una proposta
di direttiva che limita l'utilizzo di determinate sostanze pericolose nelle
apparecchiature elettriche ed elettroniche, al fine di affrontare il crescente
problema dei rifiuti elettrici ed elettronici ed integrare le misure comunitarie
riguardanti le discariche e l'incenerimento dei rifiuti. Secondo la Commissione,
"un maggiore riciclaggio delle apparecchiature elettriche ed elettroniche,
in base a quanto previsto dalle proposte per una direttiva Weee, limiterà la
quantità totale di rifiuti destinati allo smaltimento finale". Le
direttive prevedono altresì che i produttori siano responsabili del ritiro e
del riciclaggio delle apparecchiature elettriche ed elettroniche secondo modalità
maggiormente efficienti dal punto di vista ambientale e che vengano presi
pienamente in considerazione gli aspetti legati alla gestione dei rifiuti.
Inoltre i consumatori potranno restituire gratuitamente tali apparecchiature. In
aggiunta, al fine di impedire la produzione di rifiuti pericolosi, la proposta
di direttiva sulla limitazione dell'utilizzo di determinate sostanze pericolose
prevede anche, a partire dal 1° gennaio 2008, la sostituzione nelle nuove
apparecchiature elettriche ed elettroniche di diversi metalli pesanti e di
sostanze bromurate destinate a ritardare la propagazione del fuoco. Margot
Wallström, commissario europeo per l'Ambiente, ha accolto favorevolmente
l'adozione della proposta da parte della Commissione. "è un passo
importante verso il raggiungimento dell'obiettivo di una produzione e di un
consumo sostenibili. Sono lieta che la Commissione sia stata in grado di
raggiungere un accordo su un'iniziativa equilibrata, dalla quale trarranno
beneficio l'ambiente, i consumatori e l'industria." È stato rilevato che
uno dei flussi di rifiuti in più rapido aumento nell'Unione europea è quello
dei rifiuti costituiti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Secondo la
Commissione essi rappresentano il 4 per cento dei rifiuti urbani ed aumentano
del 16-28 per cento ogni cinque anni, ovvero tre volte più rapidamente dei
normali rifiuti urbani.
COMIT CEDE LA
PROPRIA QUOTA IN MEDIOBANCA
Milano, 19 giugno 2000 La Banca Commerciale Italiana - in esecuzione della
delibera del Consiglio di Amministrazione dell'11 aprile 2000, che autorizzava
la dismissione della partecipazione detenuta in Mediobanca a uno o più soggetti
a prezzo riferito al mercato - ha ceduto l'intera quota partecipativa detenuta
in Mediobanca, pari all'8, 911% del capitale sociale della stessa, rappresentata
da 53.097.064 azioni ordinarie, a un prezzo unitario di 8, 962 euro, per un
controvalore complessivo incassato di circa 475 milioni di euro, corrispondente
a circa 920 miliardi di lire. Tale partecipazione era in carico a un valore
complessivo di circa 660 miliardi di lire, corrispondente a un valore unitario
di 12.467 lire.
PRIMO PIANO
SUL MERCATO DEI CAPITALI LEGATI A INTERNET.AL VIA L'8A EDIZIONE DELLA SETTIMANA
INTERNAZIONALE DELLA FINANZA ORGANIZZATA DAL SETTIMANALE MILANO FINANZA
Milano, 19 giugno 2000 - Inizia oggi 19 giugno presso la Fondazione Stelline in
Corso Magenta a Milano, l'8a edizione della Settimana Internazionale della
Finanza organizzata da Milano Finanza. L'evento durerà fino al 22 giugno e vedrà
la presenza di speakers di primo piano del mondo dell'economia e della finanza
italiana. La Settimana Internazionale della Finanza avrà inizio lunedì 19
giugno con l'incontro di inaugurazione, organizzato in collaborazione con
Andersen Consulting e Banca Sella, dal titolo "Sopravviveranno le Banche
alla rivoluzione online? Quale sarà la mappa del potere fra tre anni". Nel
corso del convegno verranno toccati alcuni fra i temi principali relativi
all'evoluzione del sistema bancario italiano ed in particolare quelli
dell'integrazione fra la banca tradizionale e quella virtuale e la segmentazione
del cliente nella concezione della banca virtuale. L'incontro verrà moderato
dal Direttore ed Editore di Mf/Milano Finanza e Italia Oggi, Paolo Panerai
mentre il panel dei relatori sarà composto da Davide Croff, Amministratore
Delegato di Bnl; Ennio Doris, Amministratore Delegato di Mediolanum; Alessandro
Foti, Amministratore Delegato di Fin-Eco Sim; Alain Hazan Presidente Citibank
Italia; Roberto Nicastro, Direttore Centrale UniCredito Italiano; Ernesto
Paolillo, Direttore Generale Banca Popolare di Milano; Roberto Romanin Jacur,
Financial Services Managing Partner Andersen Consulting; Franco Santi,
Amministratore Delegato di On Banca; Pietro Sella, Head of Internet Division di
Banca Sella. La Settimana Internazionale della Finanza é un appuntamento che da
8 anni occupa le agende di manager, giornalisti e opinion leader della finanza
italiana
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