QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità

NOTIZIARIO
NEWS

MARTEDI'

 12 settembre  2000

pagina 1

 

 

 

 

La nostra vetrina dei 
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela

 

 

 

 


Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'esposizione dei 
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela

 

 

SEMESTRALE BANCA POPOLARE DI MILANO UTILE NETTO 212 MILIARDI (+ 24,7%) "INLINEAWEB" SUPERA I 51 MILA UTENTI

Milano, 12 settembre 2000 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano nella riunione di ieri ha approvato i risultati del 1° semestre 2000 - trasmessi per l'esame di competenza al Collegio Sindacale ed alla società di revisione - che evidenziano, a livello capogruppo, un utile netto in crescita a L. 203 miliardi (+20,8%). L'attività di Bpm nel primo semestre mette in mostra consistenti percentuali di sviluppo, sia a livello patrimoniale che economico; in particolare si evidenzia l'eccellente risultato delle attività ordinarie che si attesta a L. 318 miliardi in crescita del 42,8%, che sintetizza gli ottimi risultati raggiunti da tutte le componenti della gestione caratteristica. Nel dettaglio si evidenzia la crescita degli impieghi a clientela della Capogruppo che hanno raggiunto L. 28.531 miliardi con un incremento del 22,8% su base annua, permettendo una crescita della quota di mercato domestica (media di periodo) dall'1,57% del primo semestre 1999 all'1,77%. Elevato anche il tasso di sviluppo dei crediti di firma e degli impegni a erogare fondi che sono complessivamente cresciuti del 23,6% a L. 17.015 miliardi. Il consistente sviluppo degli impieghi non ha penalizzato la qualità del portafoglio crediti. In calo tutte le categorie dei crediti anomali lordi il cui valore complessivo si è ulteriormente ridotto attestandosi a L. 990 miliardi (-24,0% rispetto al primo semestre 1999) con un'incidenza scesa al 3,4% del totale degli impieghi. Le sofferenze nette si sono ridotte a L. 188 miliardi (-22,1%) portandosi allo 0,66% del totale dei crediti a clientela. La raccolta diretta da clientela di Bpm ha raggiunto L. 28.962 miliardi con un tasso di crescita al 30 giugno del 2,3% che sale al 6,9% considerando la media del semestre; ciò ha consentito il miglioramento della quota di mercato dall'1,87% all'1,95% nel primo semestre 2000. In tale aggregato si conferma sempre positivo l'andamento delle forme di raccolta meno onerose: i conti correnti hanno incrementato l'incidenza sul totale della provvista dal 62,1% del giugno 1999 al 64,1% con una quota di mercato del 2,57% nei primi sei mesi del 2000. La raccolta indiretta della clientela ordinaria della Capogruppo ai valori di mercato (risparmio amministrato e risparmio gestito) si è attestata a L. 54.681 miliardi (+ 15,1% rispetto al 1° semestre 1999). Il valore del risparmio gestito, al netto delle duplicazioni delle gestioni in fondi cresciute da L. 6.500 a L. 8.500 miliardi circa (+30,8%), ha raggiunto L. 24.485 miliardi (+1,8%). Notevole la crescita della componente dei prodotti di gestione in quote di fondi (+L. 1.283 miliardi pari al +28,8%) e dei prodotti assicurativi (riserve tecniche a L. 1.811 miliardi +74,8%). Queste risultati hanno più che compensato la riduzione dell'aggregato dei fondi comuni caratterizzato da una forte crescita degli azionari che hanno raggiunto a fine giugno il 34,8% raddoppiando l'incidenza rispetto all'anno precedente. Molto positivo il livello di crescita del risparmio amministrato della clientela ordinaria che ha raggiunto L. 30.196 miliardi (+28,7%) beneficiando in gran parte dello sviluppo della componente azionaria. La strategia di diversificazione dei canali distributivi ha consentito il raggiungimento di eccellenti risultati nei servizi offerti dalle diverse forme di banca diretta e di banca virtuale. Nei primi sei mesi del 2000 gli utenti dei vari servizi sono complessivamente raddoppiati. "InLineaWeb" ha superato i 51.000 clienti, "Risponde Bpm" ha raggiunto i 28.000 clienti, i diversi canali di remote banking per le aziende contano circa 10.000 utenti diretti ed infine We@bank ha raggiunto i 40.000 clienti di cui il 65% non captive. La forte crescita dei volumi di intermediazione di Bpm si è riflessa in consistenti miglioramenti del conto economico rispetto ai precedenti periodi: il margine di interesse si è attestato a L. 551 miliardi, in crescita del 10,1% rispetto al 1° semestre 1999, grazie allo sviluppo dei volumi che ha più che compensato la riduzione della forbice tassi della clientela; i proventi netti da operazioni finanziarie e servizi e gli altri proventi netti, comprensivi dei dividendi, hanno segnato una crescita del 10,4% attestandosi a L. 576 miliardi, trainati dallo sviluppo delle commissioni nette a L. 414 miliardi (+ 19,0%), tra le quali si evidenziano i comparti dell'intermediazione titoli e valute a L. 97 miliardi (+31,0%) e del risparmio gestito a L. 122 miliardi (+25,3%); il margine di intermediazione raggiunge pertanto L. 1.127 miliardi (+ 10,3%) e l'incidenza della gestione servizi sul margine di intermediazione si posiziona al 51,1%, invariata nei dodici mesi. Lo sviluppo delle attività e della rete distributiva della Banca Popolare di Milano ha comportato una crescita dei costi operativi e delle rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali ed immateriali complessivamente a L. 711 miliardi (+8,0%). Le spese per il personale (L. 402 miliardi +3,7%) hanno risentito dei maggiori incentivi agli esodi, della introduzione di un sistema incentivante collegato ai risultati raggiunti e degli incrementi derivanti dal contratto collettivo nazionale. Il numero complessivo degli organici ha raggiunto le 6.632 unità con un aumento netto di 50 unità destinate a finanziare lo sviluppo delle iniziative di We@bank e di "Risponde BPM". La crescita delle spese amministrative e degli ammortamenti a L. 308 miliardi (+13,9%) è attribuibile in prevalenza a costi "non ricorrenti" di natura promo-pubblicitaria per il lancio dei marchi We@bank e "Risponde BPM", alla espansione della rete distributiva che ha visto crescere i "punti vendita" dai 481 di fine giugno '99 agli attuali 503 ed allo sviluppo delle nuove iniziative correlate alla banca diretta e banca virtuale. L'andamento dei costi operativi, comprensivo degli ammortamenti, non ha peraltro inficiato l'obiettivo di riduzione del cost-income ratio, che è passato dal 64,4% del 1° semestre 1999 al 63,1% attuale. L'ottimo risultato della gestione ordinaria della Banca, attestatasi a L. 318 miliardi (+ 42,8%), deriva dalla crescita del risultato di gestione e dalla consistente contrazione delle rettifiche nette sui crediti e accantonamenti (L. 75 miliardi in meno rispetto al primo semestre 1999) che hanno più che compensato le maggiori rettifiche su immobilizzazioni finanziarie (L. 31 miliardi in più rispetto al 1999). Queste ultime sono determinate dalle svalutazioni per L. 17 miliardi della partecipazione nell'Istituto Centrale Banche Popolari e per L. 16 miliardi dei titoli di natura subordinata rivenienti dall'operazione di cartolarizzazione di crediti in sofferenza perfezionata nello scorso esercizio. Dopo avere rilevato proventi di natura straordinaria per L.14 miliardi, inferiori di 61 miliardi rispetto al primo semestre 1999 ed imposte sul reddito per L. 129 miliardi (tax rate pari al 38,9%), l'utile netto si è attestato a L. 203 miliardi (+20,8% su giugno 1999), portando quindi il ROE annualizzato, espresso dal rapporto tra utile netto ed il capitale e le riserve patrimoniali, al 13,2% rispetto all'11,6% del 1° semestre 1999. Il valore di patrimonio netto raggiunge i L. 3.261 miliardi, in crescita del 6,2% rispetto a giugno 1999. I dati consolidati beneficiano dei positivi risultati delle società del Gruppo Bipiemme e rispecchiano nella sostanza l'andamento della Capogruppo. I principali aggregati economico-patrimoniali, rispetto al 30 giugno 1999, evidenziano i seguenti tassi di crescita: raccolta diretta dalla clientela L. 29.687 miliardi (+ 3,8%); impieghi con la clientela L. 26.766 miliardi (+ 19,0%); sofferenze nette pari allo 0,7% degli impieghi a clientela (1,1% al 30.6.99) raccolta indiretta da clientela ordinaria (gestito + amministrato ai valori di mercato) L. 56.531 miliardi (+ 15,4%); margine di interesse L. 564 miliardi (+10,2%); proventi da operazioni finanziarie e servizi L. 658 miliardi (+15,1%); utile ordinario L. 350 miliardi (+ 45,1%); utile netto L. 212 miliardi (+ 24,7%); cost-income 62,9% (64,6% al 30.6.99); Roe annualizzato al 14,2% (12,1% al 30.6.99); Patrimonio netto L. 3.202 miliardi (+7,3%). Il Direttore Generale Ernesto Paolillo nel commentare i risultati del semestre ha dichiarato: "Abbiamo raggiunto risultati di assoluto rilievo nella gestione ordinaria che, con un tasso di crescita a livello consolidato del 45%, ci ha permesso di assorbire le componenti straordinarie dello scorso anno e di aumentare inoltre il risultato netto del 25%. Tali performance sono ancora più positive considerando che scontano gli elevati investimenti effettuati per la diversificazione della rete distributiva di cui sono evidenti i primi risultati. A titolo esemplificativo segnalo che "InLineaWeb" ha registrato circa 700.000 inquiry di conto corrente nel primo semestre, sui canali di remote banking sono transitate circa 4.000.000 di disposizioni di pagamento pari ad oltre il 50% del totale Bpm. "Risponde Bpm" riceve 10.000 chiamate al giorno con un numero di eseguiti di borsa pari al 6% del totale, sempre in questo comparto su We@bank è transitato il 24% del totale BPM con circa 300.000 transazioni di compravendita nel primo semestre. Questi servizi presentano un trend di crescita rilevante ed assorbono attività a basso valore aggiunto consentendo alla rete commerciale di dedicarsi sempre più alla consulenza diretta alla clientela." "I risultati di Gruppo del primo semestre 2000 sono tra i migliori della nostra lunga storia", sottolinea il Presidente Paolo Bassi. "E, analizzandoli, quattro cose saltano subito agli occhi: tutti gli indici, sia gestionali che reddituali, sono positivi e allineati o migliori di quelli dei nostri diretti competitori; le sofferenze nette non superano lo 0,66% del totale dei crediti alla clientela; il ROE annualizzato è pari al 14,2% e quindi in crescita se confrontato con quello dello stesso periodo del '99 che era pari a 12,1% e, infine, il livello di patrimonializzazione raggiunto supera ampiamente i 3.000 miliardi e crea i presupposti per un'ulteriore fase di sviluppo. Si tratta di risultati che non vanno attribuiti a un estemporaneo momento congiunturale, ma agli effetti concreti del lavoro svolto negli ultimi anni. Vincente è stata la scelta strategica del miglioramento continuo del servizio al cliente, dell'ampliamento dell'offerta commerciale e dell'innovazione organizzativa volta a qualificare ulteriormente i canali distributivi e ad aumentare il livello di specializzazione dei nostri operatori. Proseguendo in questa direzione, il processo di divisionalizzazione della banca ci permetterà di crescere ancora di più", spiega Paolo Bassi. E conclude: "Gli importanti risultati raggiunti sono frutto dell'impegno, del concorso d'idee e del lavoro di tutti: dal Consiglio di Amministrazione, ai Direttori e dei Dipendenti del Gruppo Bipiemme. E' a loro che va il mio totale ringraziamento. Lo sforzo di tutti deve essere teso al coinvolgimento del più ampio numero di soci della nostra Cooperativa, in modo da creare un clima propositivo e sereno, indispensabile per valorizzare le potenzialità della banca e il lavoro di tutti". Infolink: www.bpm.it

BANCA MEDIOLANUM APPRODA IN SPAGNA CON L'ACCORDO PER ACQUISIRE IL 66,33 DEL GRUPPO BANCARIO FIBANC CON 800 MILA VISITATORI INTERNET NEI PRIMI 5 MESI
Milano, 13 settembre 2000 - Banca Mediolanum, controllata totalmente da Mediolanum SpA, ha raggiunto l'accordo per acquisire il 66,33% del gruppo bancario spagnolo Fibanc, dando ufficialmente il via al suo annunciato processo di espansione all'estero. Il 30% del capitale resterà in possesso dell'attuale management aziendale. L'operazione è subordinata all'ottenimento delle prescritte autorizzazioni da parte di Banca d'Italia, Banco de Espana e della Comisiòn Nacional del Mercado de Valores. L'acquisizione ha un costo di circa 231 miliardi di lire (119,3 milioni di euro), che saranno interamente versati da Banca Mediolanum ricorrendo a mezzi propri, e garantisce il controllo di una struttura bancaria come Fibanc, molto simile per storia, strategie e filosofia al Gruppo guidato da Ennio Doris. Il Gruppo Fibanc, che ha origine nel 1983 a Barcellona, si è sviluppato negli anni fino a raggiungere l'assetto attuale che comprende, sotto il controllo della Holding Fibanc Inversiones Sa, l'attuale oggetto dell'acquisizione, la banca (Banco de Finanzas e Inversiones), una società di gestione di fondi comuni e una di gestione di fondi pensione, una società di intermediazione mobiliare, una fiduciaria e una società di consulenza nel settore immobiliare. Banco Fibanc dispone di 18 filiali nelle principali città spagnole e si avvale inoltre di una rete di circa 300 "promotores comerciales" e circa 35000 clienti. Banco Fibanc ha allestito, inoltre, un importante ufficio di rappresentanza a Buenos Aires che garantisce ottime prospettive di sviluppo in America latina. Fibanc è anche attiva nel Banking on line e nel Trading on line attraverso il proprio sito www.fibanc.es che, avviato in gennaio, ha conseguito un ottimo successo di pubblico con 800.000 visitatori nei primi 5 mesi di attività. Il totale delle attività della clientela in deposito e in gestione presso Fibanc ammonta ad oltre 4300 miliardi di lire ( 2220 mio di euro). Il Gruppo ha chiuso l'esercizio 1999 con un utile netto consolidato di circa 6 miliardi di lire (3,08 milioni di euro). Come Banca Mediolanum anche Fibanc ha per obiettivo la gestione dei portafogli della clientela privata, soprattutto nella fascia alta del mercato. Significative sono le strette relazioni commerciali con i medici aderenti agli ordini professionali di alcune delle principali città spagnole. La banca continuerà a svilupparsi secondo le proprie linee: Mediolanum metterà a disposizione il suo know how soprattutto nei settori del marketing, della comunicazione e della gestione della rete di vendita per ripetere in Spagna, grazie a Fibanc e all'ottimo management che la rappresenta, i successi ottenuti in Italia.

SEMSTRALE MEDIOLANUM S.P.A. UTILE NETTO CONSOLIDATO 123 MLD (EUR 64 MIO) (+38%) E 98 MILA CLIENTI INTERNET
Milano, 12 settembre 2000 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediolanum S.p.A riunitosi ieri presso la sede legale ha approvato la relazione sulla gestione dei primi sei mesi del 2000 della Società e del Gruppo. Nel periodo considerato il trend di crescita del Gruppo Mediolanum è proseguito con successo. Tutte le linee di business hanno incrementato i volumi. I ricavi consolidati al 30 giugno 2000 si sono attestati a 1.653 mld (Eur 854 mio) con una crescita del +50% rispetto ai 1.104 mld (Eur 570 mio) del I' semestre '99. L'utile netto consolidato è stato di 123 mld (Eur 64 mio) (+38%) a fronte di 89 mld (Eur 46 mio) del I' semestre '99. I premi lordi Vita sono assommati a 1.315 mld (Eur 679 mio) a fronte dei 939 mld (Eur 485 mio) del l' semestre '99 (+40%). La nuova produzione è cresciuta del 56% a 904 mld (Eur 467 mio) a fronte dei 581 mld (Eur 300 mio) del l' semestre '99. La raccolta lorda consolidata di Fondi Comuni e Gestioni è stata di 3.856 mld (Eur 1.991 mio) a fronte dei 2.276 (Eur 1.175 mio) del l' semestre '99 (+69%), grazie allo sviluppo dei Fondi comuni esteri (+90%) ed al contributo delle Gestioni patrimoniali in fondi, avviatesi nel corso dell'ultimo trimestre del 1999. La raccolta netta consolidata di Fondi Comuni e Gestioni è stata di 1.139 mld (Eur 588 mio) a fronte dei 316 mld (Eur 163 mio) del l' semestre '99 (+260%). Nei 12 mesi dal I' luglio 1999 al 30 giugno 2000: 11 patrimonio amministrato consolidato del Gruppo Mediolanum è cresciuto del 34%, passando da 21.270 mld (Eur 10.985 mio) a 28.526 mld (Eur 14.732 mio). Il patrimonio di Fondi comuni e Gestioni è cresciuto del 40% passando da 11.673 mld (Eur 6.029 mio) a 16.310 mld (Eur 8.423 mio) Il patrimonio Vita è cresciuto del 27% passando da 8.866 mld (Eur 4.579 mio) a 11.229 mld (Eur 5.799 mio). I depositi di Banca Mediolanum sono cresciuti del 106,%, passando da 2.463 mld (Eur 1.272 mio) a 5.069 mld (Eur 2.618 mio). Al 30 giugno 2000 la forza vendita Mediolanum contava 5.273 agenti, +37% rispetto ai 3.841 al 30 giugno '99: 4.610 in Banca Mediolanum (3.395 al 30 giugno '99) (+36%), di cui 2.882 sono Promotori Finanziari (2.334 al 30 giugno '99) (+23%) e 663 in Partner Time (446 al 30 giugno '99) (+49%). I clienti di Banca Mediolanum alla fine del I' semestre 2000 erano 279.000 di cui 98.000 Internet; i clienti del Gruppo Mediolanum erano 563.000; i conti correnti erano oltre 183.000. Tra gli eventi di particolare rilevanza che hanno caratterizzato il semestre è da evidenziare l'accordo di joint-venture paritetica con Mediobanca nel business del Private Banking in Italia. Tra gli eventi successivi al semestre sono da segnalare: L'accordo per l'acquisizione del 66,33% del Gruppo Bancario Spagnolo Fibanc da parte di Banca Mediolanum per un valore di 231 mld di lire (Eur 119,3 mio). Con il perfezionamento di questa acquisizione Banca Mediolanum diverrà Gruppo Bancario. La costituzione di una società a seguito della joint-venture con Mediobanca.

I MUTUI ON LINE ATTIVATI DA NOVE BANCHE
Milano, 12 settembre 2000 - La formazione è composta da: Banca 121 (gruppo Mps), Carisbo (gruppo Cardine), Credem, Deutsche Bank Mutui, Gruppo Intesa (con molteplici marchi), Gruppo Banca Lombarda (inizialmente con il Banco di Brescia), Banca Popolare di Bari, Banca Popolare di Novara e Banco di Sardegna. Saranno infatti questi gruppi bancari che il prossimo 2 ottobre attiveranno il sito www.mutuionline.it tramite il quale il cliente potrà ottenere un parere di fattibilità e quindi completare la pratica presso gli sportelli. Ma si tratta di un primo passo in quanto è già previsto che l'intera pratica venga svolta on line.

OTTO COMPARTI UNION INVESTMENT PER GLI INVESTITORI PRONTI A COGLIERE LE OPPORTUNITÀ
Milano, 12 settembre 2000 Il Gruppo Union Investment, società di gestione delle banche cooperative tedesche, offre a partire dall'autunno 2000 un fondo azionario lussemburghese a otto comparti azionari che investono in settori proiettati al futuro. L'offerta dei fondi si rivolge agli investitori professionisti; si tratta di comparti del fondo ad ombrello UniSector. "Con UniSector l'investitore italiano potrá posizionarsi in modo flessibile sui settori di punta sui mercati azionari globali e quindi mirare il suo investimento a un concetto sempre più dinamico di "Sector rotation" presente nella finanza globale attuale", dice Ralf Branda, responsabile per l'Italia di Union Investment. I comparti sono così denominati: UniSector:BasicIndustries, UniSector:Finance, UniSector:Mobil, UniSector:BioPharma, UniSector:Hightech, UniSector:MultiMedia e UniSector:LifeStyle. La nuova famiglia di fondi contiene pertanto prodotti di vari settori: tradizionali, proiettati al futuro e di tendenza. Manfred Mathes, portavoce del management, afferma in merito: "Una gamma di comparti selezionati in modo sistematico dovrebbe comprendere anche settori economici che al momento non si trovano al centro dell'attenzione degli investitori. Infatti, un settore in ombra oggi può tornare alla ribalta domani." Un esempio in questo senso è rappresentato dai titoli delle materie prime, che, a seguito dell'aumento dei prezzi del greggio e di altre materie di base, stanno attualmente andando per la maggiore. Ogni comparto settoriale contiene un assortimento di titoli tradizionali e di azioni di crescita. Così, UniSector:BioPharma, specializzato in azioni dei settori biotecnologia e farmaceutico, investe sia nelle case di produzione farmaceutica svizzere, internazionalmente note, come Roche e Novartis, sia in società statunitensi di biotecnologia come Amgen e Genzyme, che stanno crescendo in modo estremamente dinamico. "Con i nuovi comparti vogliamo offrire agli investitori professionisti delle banche popolari un'ottima opportunità per conferire una struttura strategica al conto titoli", spiega Manfred Mathes, portavoce dei vertici di Union Investment. I nuovi fondi sono adatti come elementi di base per una strutturazione sistematica del conto titoli. Con i nuovi fondi gli investitori possono ampliare in modo mirato i loro investimenti di base. Gli investitori più sensibili al timing possono inoltre cogliere ulteriori opportunità acquistando a breve termine, in base alla situazione di mercato, singoli comparti, per trasferirsi successivamente ad altri comparti. Scelta dei settori: il fattore di successo della strategia di investimento La crescente importanza dei comparti settoriali è da ricondurre alla globalizzazione in atto nell'economia mondiale. Infatti, sia i grandi gruppi che le piccole imprese imprimono alle loro attività un orientamento internazionale, e sono presenti con i loro prodotti e servizi in tutto il mondo. "Spesso si può parlare di gruppi tedeschi, francesi o americani solo se si prende in considerazione l'ubicazione della loro sede principale" afferma Ralf Branda. "Ai fini del successo di un'impresa - e quindi dell'investitore - è di secondaria importanza se la sede dell'azienda si trova a Francoforte, Düsseldorf, New York o a Tokyo. Per questo diventa sempre più importante l'andamento congiunturale del settore interessato". Anche questi fondi sono distribuiti in Italia da Banca Aletti, Alpenbank, Cassa Raffeisen di Bolzano e dalle Banche del Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia.

SEMESTRALE MANULI RUBBER INDUSTRIES S.P.A.:FATTURATO CONSOLIDATO A 362,8 MILIARDI DI LIRE +13% UTILE NETTO CONSOLIDATO A 14,4 MILIARDI DI LIRE
Milano, 12 settembre 2000 - Manuli Rubber Industries S.p.A., società quotata alla Borsa Italiana, ha chiuso il primo semestre del 2000 con un fatturato consolidato di 362,8 miliardi di lire (in crescita del 13,3% rispetto ai 320 miliardi del primo semestre del 1999) e con un risultato operativo di 36,8 miliardi di lire (+18,2% rispetto al corrispondente periodo del 1999). Il progresso delle vendite rispetto allo scorso anno è riconducibile alla favorevole congiuntura internazionale. Il Gruppo MRI ha realizzato significativi tassi di crescita sia nel settore idraulica (+22,6% rispetto al 30/6/99) che nel settore auto (+5,6% rispetto al 30/6/99). Il Margine operativo lordo (Ebitda) è stato pari a 58,5 miliardi di lire (+16,4% rispetto al 30/6/99) con un'incidenza sul fatturato consolidato del 16,1% (15,7% al 30/6/99), mentre il Risultato operativo (Ebit) si è attestato al 10,1% sul fatturato consolidato (9,7% al 30/6/99). Il miglioramento generalizzato della performance operativa del Gruppo Mri rispetto allo scorso anno è imputabile non solo alla più favorevole congiuntura internazionale, che si è tradotta in una crescita delle vendite e in un conseguente maggior utilizzo della capacità produttiva, ma anche al proseguimento delle azioni di contenimento dei costi e di riassetto industriale. L'utile netto consolidato ha raggiunto 14,4 miliardi di lire rispetto alla perdita netta registrata nel primo semestre 1999 per lire 98 milioni, sulla quale avevano peraltro inciso in modo significativo le minusvalenze derivanti dalle svalutazioni delle differenze di consolidamento relative a Murray Europe SpA (ora Manuli Automotive SpA) e Manuli Auto Sudamerica SA. Il cash flow consolidato (utile netto più ammortamenti) è risultato pari a lire 36,3 miliardi, contro i 19,2 del 30 giugno 1999. Sul fronte patrimoniale, al 30 giugno 2000 l'indebitamento finanziario netto è di 72,6 miliardi di lire (30,1 miliardi di lire al 30 giugno1999), mentre il patrimonio netto del Gruppo al 30 giugno 2000 è di 288,3 miliardi di lire (274,9 miliardi di lire al 30 giugno 1999). Gli investimenti in immobilizzazioni materiali al 30 giugno 2000 ammontano a circa 29,2 miliardi di lire a fronte dei programmi di espansione della capacità produttiva in corso presso le due unità di Ascoli (auto e idraulica) e delle società del Gruppo Auto. Sulla base dei risultati del primo semestre, degli ordini già acquisiti e delle prospettive di mercato, si prevede di raggiungere nel corso dell'intero esercizio 2000 un fatturato netto consolidato di circa 670 miliardi di lire. Nonostante l'influenza negativa sul secondo semestre della stagionalità delle vendite in Europa, dell'aumento generalizzato del prezzo di acquisto delle materie prime e della perdurante pressione sui prezzi di vendita nel settore auto, il Gruppo dovrebbe conseguire, nel corso dell'intero esercizio 2000, un risultato operativo in crescita rispetto al 1999. Manuli Rubber Industries è una multinazionale operante nei settori della componentistica per applicazioni automobilistiche, oleodinamiche e petrolifere, articolata attraverso la capogruppo quotata in Borsa e 24 società controllate.

COMDIRECT ACQUISISCE UNA PARTECIPAZIONE DEL 7,5% NELL'INNOVATIVA PIATTAFORMA ASSICURATIVA ONLINE
Milano, 12 settembre 2000 - Comdirect ha acquisito una partecipazione del 7,5% in censio AG, Oestrich-Winkel, la societa' che offre un nuovo sistema Internet per confrontare la qualita' dei prodotti assicurativi. Si tratta della prima applicazione che consente il confronto dei prodotti assicurativi mediante l'accesso diretto ai dati dell'assicuratore. Questa applicazione rendera' possibile una maggiore accuratezza nella selezione del prodotto assicurativo appropriato e diventera' un componente permanente del sito Web comdirect. La partnership strategica con censio consentira' a comdirect, leader tra i broker diretti europei, di espandere la propria interessante gamma di servizi finanziari su Internet. Grazie all'accordo con Censio, Comdirect implementa una piattaforma Internet che, per la prima volta, fornisce ai potenziali clienti una visione completa dei prodotti assicurativi disponibili sul mercato. Dopo avere inserito i propri criteri di selezione personali, gli utenti otterranno un confronto qualitativo dei diversi prodotti assicurativi in offerta. Nella ricerca del prodotto appropriato, i potenziali clienti possono specificare i propri requisiti in base a numerose varianti e su scala illimitata. L'offerta risultante, che e' personalizzata e individuale, puo' essere acquistata direttamente online. Con questa partnership strategica a lungo termine, sostenuta da un apporto di capitale, comdirect entra in modo aggressivo nel business assicurativo su Internet. ''Consideriamo censio il piu' efficace fornitore di piattaforme assicurative online'', ha dichiarato Bernt Weber, portavoce del consiglio di amministrazione di comdirect. Forte di un'indiscussa leadership nel mercato dei broker diretti in Germania ed Europa, in futuro comdirect offrira', con i propri partner, nuovi prodotti di e-finance sul proprio sito Web. L'investimento in censio costituisce un primo passo verso la realizzazione di tale strategia. Il brokerage online rimarra' tuttavia il segmento di business principale di comdirect. Comdirect, fondata nel 1994, e' leader mondiale nel trading online. Con piu' di 540.000 clienti in Germania, 44milioni di persone che visitano regolarmente il sito e con oltre 200milioni di pageview, e' il portale finanziario piu' utilizzato in Europa. Il flusso di informazioni continuo e trasparente garantisce ai clienti aggiornamenti in tempo reale. Grazie ad un'infrastruttura informatica sviluppata internamente e una tecnologia proprietaria, Comdirect offre servizi finanziari ad alto valore aggiunto ed e' in grado di gestire un elevato numero di ordini contemporaneamente. http://www.comdirect.it     http://www.comdirect.de  

COMDIRECT SI PREPARA AD APRIRE IN ITALIA E INVESTE IN RISORSE UMANE LA FASE DI START UP PREVEDE L'ASSUNZIONE DI OLTRE 80 PERSONE
Milano, 12 settembre 2000 - Comdirect, leader nel trading on line in Germania e parte del gruppo Commerzbank- uno dei piu' rilevanti gruppi finanziari europei - prosegue nella strategia di espansione in Europa con l'apertura della filiale italiana che segue di qualche mese la presenza in Francia e Inghilterra. Comdirect Italia, con sede a Milano, sara' operativa a partire dall'inizio del prossimo anno con l'obiettivo di diventare uno dei primi tre operatori dell'online brokerage. Comdirect ritiene che per raggiungere questo ambizioso risultato la professionalita' e la competenza della struttura organizzativa, assieme all'utilizzo di tecnologie all'avanguardia e ad un piano di sviluppo studiato nei minimi dettagli, siano indispensabili. A questo proposito, Comdirect ha in programma l'assunzione di oltre 80 figure professionali da inserire, entro la fine dell'anno, nelle direzioni marketing, information technology, servizi e amministrazione. Oltre ad esperti per le posizioni chiave, la ricerca di personale punta a neolaureati e, dopo l'estate, anche a stagisti, per molti dei quali il periodo di stage si concludera' con un contratto di assunzione a tempo indeterminato. ''Considero l'investimento in risorse umane di primaria importanza.'' ha affermato Enrico Mercanti, Direttore Generale Comdirect Italia ''Vogliamo arrivare ad essere operativi a gennaio con una struttura organizzativa completa e con un Team competente, ad ogni livello, in modo da garantire la soddisfazione del cliente e, di conseguenza, il successo dell'azienda. Comunicazione, innovazione, competenza, flessibilita' ed orientamento al cliente sono le leve della nostra struttura imprenditoriale ed il core del nostro business.'' Gli interessati possono inviare il curriculum vitae all'indirizzo mail hr@comdirect.it  o via fax al n° 02-55223302

SEMESTRALE I.NET S.P.A.: ANDAMENTO FORTEMENTE POSITIVO DEI MAGGIORI INDICATORI ECONOMICO-FÍNANZIARI A POCHI MESI DALLA QUOTAZIONE SUL NUOVO MERCATO ESTESO IL PIANO DI STOCK-OPTION RISERVATO AI DIPENDENTI DEI GRUPPO
Milano, 13 settembre 2000 - Il Consiglio di Amministrazione di I.Net ha approvato i dati del primo semestre 2000 che confermano pienamente le aspettative di forte crescita e consolidamento econonùco-fmanziario della società italiana leader in servizi di Managed Internet Connectivity per le aziende. Il fatturato consolidato è più che raddoppiato, raggiungendo nei primi sei mesi dell'anno 33 miliardi di lire (17 milioni di Euro) rispetto a 15,7 miliardi di lire (8,1 milioni di Euro) del primo semestre 1999. A conferma della posizione di leadership acquisita da I.Net nel segmento Lomo (Large Office Medium Office) del mercato italiano, si sottolineano i seguenti dati: il portafoglio ordini al 30 giugno 2000 risultava in crescita del 200% rispetto al pari periodo del 1999; il valore medio del fatturato per cliente si è attestato intorno a 60 milioni di lire, facendo segnare una crescita del 207% rispetto al primo semestre 1999; si è registrato, inoltre, un aumento sia del numero di clienti che del valore medio dei nuovi ordini; il numero di dipendenti al 30 giugno 2000 risultava pari a 167 rispetto ai 114 al 31 dicembre 1999. Il margine operativo lordo consolidato (Ebitda) è stato pari a 2,7 miliardi di lire (1,4 milioni di Euro) con un'incidenza sul fatturato consolidato dell'8,3%, nonostante spese pubblicitarie pari a 3 miliardi di lire sostenute nel secondo trimestre del 2000. L'ammortamento, pari a 900 milioni di lire (465.000 Euro), degli oneri di quotazione e l'ammortamento del goodwill derivante dalle acquisizioni delle società controllate effettuate nel 1999, pari a 170 milioni di lire (88.000 Euro), hanno inciso sul margine operativo consolidato (Ebit) che è risultato negativo per 566 núlioni di Ere (292.000 Euro). L'utile ante imposte è stato pari a 1,8 miliardi di lire (953.000 Euro) rispetto a 459 milioni di lire (237.000 Euro) nel primo semestre 1999, in crescita del 302%. L'utile netto è risultato pari a 907 milioni di lire (468.000 Euro) rispetto a 97 milioni di lire (50.000 Euro) nel primo semestre 1999, segnando una crescita del 835%. Significativi anche i dati patrimoniali, caratterizzati da una posizione finanziaria netta consolidata positiva per 250 miliardi di lire (129 milioni di Euro), a fronte di investimenti per 55,5 miliardi di lire (28,7 milioni di Euro), alla quale hanno contribuito i proventi dell'operazione di quotazione per 284,3 miliardi di lire (146,8 milioni di Euro) e il flusso di cassa generato dall'attività operativa per 4,4 miliardi di lire (2,3 milioni di Euro). Il patrimonio netto del Gruppo era pari a 290,7 miliardi di lire (150 milioni di Euro). Il piano di stock-option è stato ulteriormente esteso, garantendo il coinvolgimento di un considerevole numero di dipendenti. Si rafforza così la capacità di I.Net di attrarre e mantenere figure professionali chiave per il suo sviluppo futuro. Il Gruppo I.Net, che fa capo al Gruppo British Telecom, si articola attraverso la capogruppo quotata al Nuovo Mercato della Borsa Italiana e quattro società operative controllate. I.NETfornisce soluzioni di connettività e di networking (Managed Internet Connectivity), progetta e realizza infrastrutture e piattaforme professionali basate su linee dedicate per la realizzazione di soluzioni Intranet ed Extranet comprensive di servizi di Housing e Hosting. I.Net conferma il proprio posizionamento di primo Nasp (Network Application Service Provider) italiano offrendo soluzioni d'eccellenza per l'e-business quali servizi di Web Farm, gestione di piattaforme di e-business e di corporate messaging in outsourcing, secure Intranet/Extranet ed altri servizi a valore aggiunto.

MEIE ASSICURAZIONI S.P.A: NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E NUOVO COLLEGIO SINDACALE
Milano,12 settembre 2000 - L'assemblea degli Azionisti di Meie Assicurazioni S.p.A., tenutasi di recente a Milano sotto la presidenza del vice presidente Ivano Sacchetti, ha provveduto, a seguito delle dimissioni rassegnate da 4 consiglieri e dal presidente del Collegio Sindacale, a nominare per il triennio 2000/2002 il nuovo consiglio di amministrazione e il nuovo collegio sindacale. Gli organi societari risultano, pertanto, così composti: Consiglio di Amministrazione - Giovanni Consorte, Ivano Sacchetti, Franco Migliorini, Maria Bettazzoni, Marcella Di Diodoro, Valter Cacciari, Pierluigi Vivarelli, Carmelo De Marco. Collegio Sindacale: Umberto Melloni - Presidente, Cristiano Cerchiai - Sindaco effettivo, Roberto Chiusoli - Sindaco effettivo, Laura Bianchi - Sindaco supplente, Alberto Sarti - Sindaco supplente. L'Assemblea ha inoltre provveduto ad approvare il regolamento assembleare, che disciplina le procedure da seguire al fine di consentire l'ordinato e funzionato svolgimento delle Assemblee.

KYNESTE ACQUISISCE COMMUNICATION VALLEY LA SOCIETÀ CREATA DALLA BANCA DI ROMA HA RILEVATO IL 52% DELLE AZIONI DELL'AZIENDA EMILIANA SPECIALIZZATA IN SISTEMI DI SICUREZZA PER INTERNET
Roma 13 settembre 2000 -Quando sicurezza e tecnologia s'incontrano: "Le competenze di Communication Valley nel campo della security sono essenziali per arricchire e fortificare l'eccellente livello della proposta Kyneste e per offrire ai nostri clienti applicativi mission critical ancora più sicuri". Con queste parole Massimo Ferriani, direttore generale di Kyneste, ha commentato un'operazione economico-finanziaria che cambia il volto dell'attuale scenario telematico italiano: l'acquisizione da parte di Kyneste del 52% del capitale sociale di Communication Valley. Grazie a questo "matrimonio" le due aziende potranno mettere l'una al servizio dell'altra le rispettive esperienze per offrire ai potenziali clienti un prodotto qualitativamente sempre migliore, sia dal punto di vista strettamente informatico che della sicurezza. La peculiarità di Kyneste, Asp creato dalla Banca di Roma, è di sfruttare il vantaggio della modalità dell'e-sourcing offrendo "in affitto" applicativi e infrastrutture standardizzate per le piattaforme e-commerce e e-business ad enti ed aziende che vogliono entrare velocemente in Internet, così da fornire un servizio vantaggioso, completo e garantito. La prerogativa di Communication Valley, invece, è di progettare ed erogare servizi informatici e, soprattutto, di essere la prima realtà italiana ad aver soddisfatto le emergenti esigenze nel campo della security. Communication Valley può oggi vantare una conoscenza tecnica di primo grado nel settore della progettazione e della fornitura di soluzioni complete e scalabili per la sicurezza. Alcuni esempi: VPN (Virtual Private Network), PKI (Public Key Infrastructure - piattaforma per i certificati e le firme digitali), crittografia. Tale livello, è stato raggiunto grazie alla lunga esperienza maturata nell'installazione e nella gestione di Firewall per la protezione dell'accesso alle reti. L'importanza di tale acquisizione è stata sottolineata sia dal direttore generale di Kyneste, Massimo Ferriani, che dall'amministratore delegato di Communication Valley, Ivan Pastorini. "La sicurezza dei dati e delle transazioni su Internet - ha spiegato Ferriani - è uno dei problemi maggiormente sentiti dalle imprese e dai consumatori finali. Abbiamo deciso di rispondere a questa esigenza acquisendo un'azienda che avesse raggiunto livelli d'eccellenza nel campo. La società parmense è il giusto interlocutore, già forte di importanti alleanze quali quelle con Cisco, ID2 e F-Secure. L'unione appena conclusa non produrrà benefici solo per Kyneste e per Communication Valley ma anche, e soprattutto, per tutte quelle aziende che si stanno affacciando al mondo dell'e-business". "Siamo soddisfatti di questa acquisizione - ha aggiunto Pastorini -. La possibilità di utilizzare le risorse finanziarie e il know how messi a disposizione da Kyneste per la ricerca tecnologica, lo studio e la progettazione, ci garantiranno la leadership nel mercato e la possibilità di realizzare nuovi progetti capaci di soddisfare la crescente esigenza di sicurezza". Il quadro che si sta delineando prevede, sul fronte prettamente amministrativo, l'assunzione della carica di presidente di Communication Valley da parte di Massimo Ferriani, mentre Ivan Pastorini manterrà la carica di amministratore delegato. Dal punto di vista operativo, Kyneste potrà sfruttare le conoscenze nel settore della sicurezza del suo nuovo partner per migliorare la propria offerta di servizi e-business, erogati e gestiti da data center dedicati e usufruibili tramite la rete Internet. Communication Valley, invece, godrà non solo di un aumento di capitale ma anche di nuovi finanziamenti che gli permetteranno di approfondire le ricerche nel settore in cui è già leader in Italia. Beneficiari finali di questa unione saranno i clienti, che potranno contare su un prodotto di qualità per agire con facilità nel mondo dell'e-commerce. L'intensa attività svolta da Kyneste, a poche settimane dalla sua costituzione, mostra quanto la società sia attenta alle esigenze dei propri clienti, cui offre soluzioni e-business e time to market competitive e sicure.

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI AISOFTW@RE APPROVA IL NUOVO PIANO DI STOCK OPTION E L'ASSEGNAZIONE GRATUITA DI AZIONI AL PROPRIO PERSONALE
Milano, 12 settembre 2000 - Il Consiglio di Amministrazione di Aisoftw@re S.p.A., società di IT specializzata nello sviluppo di soluzioni tecnologicamente innovative Internet/Intranet di knowledge processing e data intelligence a supporto delle decisioni, ha approvato in data odierna un nuovo piano di stock option e l'assegnazione gratuita di azioni a favore dei dipendenti e dirigenti assunti con contratto a tempo indeterminato, amministratori e collaboratori esterni appartenenti al Gruppo Aisoftw@re. Nel contempo ha ravvisato l'opportunità di revocare il precedente piano deliberato dall'Assemblea straordinaria in data 4 maggio 2000. I fattori che hanno determinato l'esigenza del nuovo piano sono stati fondamentalmente: la nuova realtà del Gruppo raggiunta tramite l'incremento considerevole della dinamica aziendale in termini di assunzioni interne e di acquisizioni di maggioranza di nuove società, la disponibilità di uno strumento competitivo di fidelizzazione del personale e la disponibilità di un incentivo per le nuove assunzioni. Il nuovo piano prevede una emissione azionaria complessiva pari a 350.000 azioni. E' stato approvato che le azioni e il piano di stock option vengano destinate come segue: Assegnazione gratuita di azioni al personale dipendente e ai dirigenti della Capogruppo quale riconoscimento del fattivo contributo allo sviluppo della Società nell'ultimo periodo per un valore massimo equivalente di Lire 4 milioni pro capite. Il numero delle azioni corrispondente verrà calcolato utilizzando la media dei prezzi ufficiali del Nuovo Mercato dell'ultimo mese. Piano di Stock option per i dipendenti e i dirigenti assunti con contratto a tempo indeterminato, amministratori e collaboratori esterni del Gruppo - I criteri di attribuzione definiti per la ripartizione del numero di azioni prevedono tre variabili base: il livello di responsabilità e competenza ricoperti nella Società, il livello di inquadramento e l'anzianità aziendale. Il piano dà diritto all'esercizio del diritto d'opzione nei prossimi tre anni. ll prezzo d'esercizio del diritto sarà calcolato considerando la media dei prezzi ufficiali del Nuovo Mercato dell'ultimo mese precedenti il Consiglio di Amministrazione. A seguito della sottoscrizione di n. 850.000 azioni destinate alla quotazione al Nuovo Mercato della Borsa Italiana, il nuovo Capitale Sociale risulta composto da 6.682.750 azioni dal valore nominale di Euro 0,52 pari ad un controvalore di Euro 3.475.030. Infolink www.ais.it 

NETSYSTEM.COM - JUMPY: PARTNERSHIP STRATEGICA SULLA BANDA LARGA JUMPY ACQUISIRÀ UNA QUOTA DEL CAPITALE DI NETSYSTEM IN FASE DI QUOTAZIONE
Milano, 12 settembre - Netsystem.com, primo operatore in Italia di servizi Internet a larga banda via satellite, e Jumpy, il portale europeo della Fininvest, hanno annunciato ieri la firma di un accordo di partnership strategica per lo sviluppo di nuove iniziative nel settore della banda larga, sia in Italia che all'estero. Il primo importante progetto nell'ambito di questa intesa riguarda "Grande Fratello", l'evento multimediale dell'anno, di cui Jumpy è titolare dei diritti Internet. Grazie alla partnership infatti, Netsystem.com ha ottenuto l'esclusiva per la trasmissione delle immagini di Grande Fratello tramite canale satellitare DVB-IP su Internet. A partire dal prossimo ottobre quindi, quando Netsystem.com lancerà i propri servizi innovativi broadcast di dati e contenuti multimediali attraverso il portale Videoportal.com, tutti gli utenti collegati potranno seguire 24 ore su 24 gli eventi dei dieci protagonisti di Grande Fratello, con una qualità dei contenuti e delle immagini molto elevata, tipica della banda larga. I termini dell'accordo prevedono inoltre l'acquisizione da parte di Jumpy di una quota del capitale sociale di Netsystem.com, che ha in programma la quotazione al Nuovo Mercato nei primi mesi del 2001. La partnership tra Netsystem.com e Jumpy si attuerà anche mediante operazioni di co-marketing volte a un ulteriore rafforzamento del reciproco rapporto di collaborazione. Arturo Artom, Presidente e Amministratore Delegato di Netsystem.com, commentando l'accordo ha dichiarato: "La scelta di Jumpy di entrare nel nostro capitale è per noi motivo di grande soddisfazione perché rappresenta l'ingresso di un altro partner prestigioso per Netsystem che, dopo l'accordo con il leader europeo dei servizi satellitari Astra, porterà la larga banda prima in tutt'Italia e poi in Europa". "Crediamo molto nello sviluppo dei servizi Internet su banda larga - ha dichiarato Massimo Armanini, Amministratore Delegato di Jumpy - e per questo intendiamo sviluppare una partnership di lungo periodo con uno dei più importanti operatori in questo settore. Parallelamente proseguiamo nella nostra strategia di sviluppo di Jumpy, che punta a essere il portale leader nell'offerta di servizi e di contenuti multimediali, in grado di proporre ogni volta i format più innovativi, quali ad esempio Grande Fratello o la comicità virtuale di Aldo, Giovanni e Giacomo".

ACCORDO TRA EUTELSAT E TV FILES PER PROMUOVERE IN EUROPA LA DISTRIBUZIONE SATELLITARE DI CONTENUTI MULTIMEDIALI
Milano, 12 settembre 2000 - Nel corso dell'International Broadcasting Convention (Ibc) di Amsterdam, la piu' importante fiera mondiale per la tecnologia delle trasmissioni televisive, l'italiana Tv Files e il consorzio internazionale europeo Eutelsat, primo operatore satellitare in Europa e terzo nel mondo, hanno annunciato di aver definito un accordo di partnership per la fornitura di soluzioni integrate per la distribuzione via satellite di contenuti multimediali su reti con protocollo Internet. Tv Files e' societa' leader nel mercato B2B dei servizi a banda larga con protocollo Internet. Ai propri clienti (Content Provider, Internet Service Provider, aziende), Tv Files offre una vasta gamma di sistemi e servizi per la distribuzione di prodotti multimediali. Avvalendosi di una propria piattaforma hardware-software per la distribuzione satellitare, Tv Files e' in grado di fornire alle imprese servizi per la comunicazione interna ed esterna, tra i quali Interactive Distance Learning (Idl), Videoconferenze, Interactive Business Television, Webcasting e Multimedia Content Delivery. Eutelsat opera con una flotta di 18 satelliti geostazionari a servizio di oltre 750 stazioni Tv ed e' leader in Europa per le reti aziendali servite da satellite. Sviluppa e promuove soluzioni multimediali e Internet a larga banda via satellite, per il mercato sia professionale che consumer. In base all'accordo le due societa', oltre a promuovere reciprocamente i propri servizi in tutta Europa e sviluppare congiunte strategie di marketing, esse opereranno insieme nello sviluppo di applicazioni multimediali, prodotti e servizi diretti tanto ai Content Provider e agli Internet Service Provider, quanto alle grandi aziende. Con questo accordo, Tv Files ed Eutelsat instaurano un rapporto di collaborazione tecnologica per lo sviluppo di soluzioni ed applicazioni satellitari innovative su protocolli Ip. Al fine di allargare l'offerta di prodotti e servizi, Eutelsat e Tv Files valuteranno congiuntamente nuove opportunita' di business in Asia e America Latina attraverso partnership con imprese locali. E' prevista una partecipazione di Eutelsat in occasione del prossimo round di finanziamento di Tv Files. Riccardo Colasanti, amministratore delegato di Tv Files, commentando l'accordo ha sottolineato: "L'intesa con Eutelsat permette di accelerare sia lo sviluppo che la penetrazione delle nostre soluzioni sull'intero mercato europeo, con il supporto di un partner all'avanguardia tecnologica e di prestigio mondiale. Questa nuova importante collaborazione si inserisce nella strategia di Tv Files di partnership con le societa' leader di mercato; ne e' dimostrazione il nostro recente accordo con Sun Microsystems Italia e Uk per lo sviluppo di soluzioni integrate hardware e software. Abbiamo inoltre raggiunto accordi con Unisys e con Ebu (European Broadcasting Union, l'associazione delle principali televisioni pubbliche europee) per la commercializzazione di alcune nostre applicazioni, e con Broadlogic Network Technologies per la realizzazione dei set-top box di Tv Files. Con partner di questo livello siamo in grado da subito di aprire all'industria europea la strada dell'autentica convergenza tra Internet e televisione". Giuliano Beretta, direttore generale di Eutelsat, ha a sua volta commentato: "Sono veramente lieto dell'intesa raggiunta con una societa' innovatrice nel nuovo mercato della distribuzione via satellite di contenuti multimediali. La sinergia tra Eutelsat, con il suo know how nella tecnologia satellitare e nei servizi digitali, e Tv Files, con la sua conoscenza del mercato B2B dei servizi a banda larga con protocollo Internet, sara' supporto fondamentale per le imprese della New Economy, quali i Content Provider e gli Internet Service Provider. Sono convinto che questo accordo dara' forza allo sviluppo di questo mercato che possiede enormi potenzialita' di crescita. L'annuncio di questo accordo, seguendo di pochi giorni il lancio del nostro nuovo satellite W1, dimostra come Eutelsat stia raggiungendo l'obiettivo di essere impresa satellitare internazionale e protagonista attivo dei nuovi, stimolanti mercati". Profilo di Tv Files . Infolink: http://www.eutelsat.com 

EXPORT ORAFO: +18% NEL PRIMO SEMESTRE 2000 E AD OROGEMMA INAUGURA PODESTÀ
Vicenza 12 settembre 2000 - E' ai nastri di partenza Orogemma edizione 2000 che aprirà i battenti sabato 16 settembre alla presenza dell'Onorevole Guido Podestà Vice Presidente del Parlamento Europeo. Dai mercati intanto arrivano segnali positivi. Le esportazioni di oreficeria e argenteria sono infatti ancora in aumento: nel complesso, il primo semestre del 2000 si chiude con un ulteriore, incremento stimato nel 18% rispetto al corrispondente semestre del 1999. Peraltro, questo aumento è la risultante di andamenti diversi. Dopo la fiammata del primo trimestre (34,4%, sempre nei raffronti anno su anno), è seguito un calo dell'8% nel successivo bimestre aprile-maggio; un calo che -secondo alcuni esportatori del settore- è stato recuperato nei mesi successivi. E' comunque chiaro un rallentamento del tasso di crescita; un rallentamento ampiamente prevedibile, che comunque ha lasciato le vendite all'estero di oreficeria e argenteria su livelli molto elevati. Tant'è che la performance dell'export della prima metà dell'anno consente di confermare per l'intero 2000 il superamento del tetto dei 10.000 miliardi di lire. Quanto al mercato interno le indicazioni degli operatori del settore concordano nel ritenere che le vendite complessive abbiano segnato un rallentamento. Tuttavia, anche per i consumi delle famiglie giungono notizie positive. Le indagini macroeconomiche di importanti istituti di ricerca, come il Centro Studi di Confindustria, segnalano una ripresa dell'ordine del 3-4% in termini reali per il 2000 e per il 2001. Numerosi sono i fatti rilevanti che emergono poi dall'analisi particolareggiata dell'export per paese nel primo semestre del 2000: torna a crescere l'Europa; continua il boom asiatico; in ripresa l'America latina; ma il "tono" all'export orafo è dato, ancora una volta, dal Nord America. Nonostante un rallentamento rispetto ai ripetuti balzi in su dell'ultimo anno e mezzo, l'export verso gli Usa è aumentato infatti di un altro 13% rispetto all'anno scorso. L'attenuazione della crescita potrebbe preludere a quel "soft landing" ritenuto inevitabile e -nel contempo- auspicabile dai più accreditati analisti di economia internazionale per scongiurare gli effetti negativi che possono seguire a un eventuale troppo rapido raffreddamento congiunturale. La ripresa economica in Asia e le rivalutazioni di alcune monete (yen in testa) si sono riflesse positivamente anche sugli acquisti di oreficeria e argenteria italiane e così si va da un quasi raddoppio per l'Australia al 18% per Singapore, passando per il +62% di Hong Kong e il +28% del Giappone, nonostante che in Giappone la ripresa della domanda di consumo stenti a realizzarsi. La Cina, dopo l'exploit degli ultimi anni, segna una battuta d'arresto (-11,9%), che in parte può essere compensata dal ricordato rilancio di Hong Kong. Tra i due paesi infatti vi è, dal punto di vista commerciale, una sorta di interconnessione. Migliorata nettamente la posizione del Medio Oriente, con rialzi rilevanti per Emirati Arabi (+66,8%) e Israele (+50%). Stazionarietà per Arabia Saudita su importi relativamente contenuti. Torna a crescere l'Europa, +15% nel complesso. I casi di aumento sono diffusi e riguardano: Francia, Regno Unito, Germania, Spagna, Grecia, Austria, Svezia. A questi si può aggiungere la Svizzera (con un +25%), che è un paese di smistamento, ma con destinazioni anche europee. Pochi i casi di flessione in Europa (Portogallo e Benelux). Tra i paesi che ricompaiono tra gli acquirenti importanti da segnalare l'ulteriore espansione della Libia, che ha quasi triplicato i suoi acquisti in meno di un biennio. La "tenuta" dell'economia del Mercosur ha comportato, tra l'altro, aumenti diffusi delle nostre esportazioni nei paesi latino-americani: Brasile (+16,1%); Paraguay (+16%); Uruguay (+38%); Argentina (+18%); Venezuela (+10%). Si accelera il recupero dei paesi dell'Est Europeo, con vari casi di raddoppio, tra i primi semestri 1999-2000, degli acquisti di oreficeria italiana (Polonia, Repubblica Ceca Russia); ma le quantità sono ancora limitate. Ancora una volta un segnale positivo si ritrova nell'ulteriore aumento dell'export agli "altri paesi", ovvero un centinaio di paesi che continua ad occupare il secondo posto in graduatoria: nel primo semestre 2000 si stima un aumento rilevante, del 46%, quasi il triplo di quello medio complessivo

Pagina 1     Pagina 2   Pagina 3   Pagina 4