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4 NOVEMBRE 2000


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250 MODI PER DIRE SAPORI - BIANCO&ROSSO A VAPRIO D'ADDA (MI) DALL'1 AL 6 NOVEMBRE www. Villacastelbarco .com

Per i cultori del buon vino e dei sapori delle tradizioni "scatta" l'appuntamento per i loro "palato": la 3' edizione della mostra-mercato più golosa della Lombardia, "Bianco&Rosso", il salone dove il gusto diventa emozione, ritorna con grandi novità. Sadler, Aimo e Nadia, Peck: la grande ristorazione protagonista alla più importante manifestazione enogastronomica della Lombardia realizzata con il patrocinio di: Ministero Politiche Agricole, Regione Lombardia, UEVLA, AIS, EPAM. La prima è la collaborazione con l'Assessorato al Turismo della Regione Lombardia, una sinergia che permette a "Bianco&Rosso" di diventare davvero "cuore pulsante" dei turismo enogastronomico. "La Regione Lombardia crede nella vitalità di imprenditori, soprattutto di quelli del mondo del turismo, che conquistano giorno dopo giorno spazi e vetrine prestigiose grazie a produzioni uniche" spiega Massimo Zanello, Assessore alle Attività Produttive, aggiungendo: "contemporaneamente però osserviamo, e cerchiamo di agevolare, flussi di potenziali turisti alla ricerca di luoghi con emozioni enogastronomiche. In questo contesto la Lombardia desidera conquistare il ruolo che le compete con percorsi enogastronomici di primissimo piano e tante altre iniziative affinché diventi a pieno titolo una regione ... da mangiare: in senso turistico ovviamente!"

La mostra-mercato aprirà i battenti, nella splendida residenza settecentesca 'Villa Castelbarco Albani a Vaprio d'Adda, alle porte di Milano, dall' 1 al 6 novembre, quindi in un periodo nel quale i colori e sapori dell'autunno fanno capolino su tutte le tavole. E la mostra-mercato da vedere ed assaggiare sarà il naturale approdo di tutti .... i golosi e i gourmet. In questa terza edizione della mostra gli espositori saranno addirittura 250, con nuove presenze, non solo nel settore del vino, ma anche della gastronomia e dei prodotti tipici. Formaggi, salumi, fegato d'oca, olio, tartufi, miele, marmellate, dolci, liquori, funghi, caprini e pasta faranno capolino nei vari stand insieme a specialità estere, tra le quali spiccano le famose ostriche francesi esportate da Sopexa e il delicato salmone svedese.

Ogni angolo della mostra di Vaprio d'Adda sarà un caveau di sapori, profumi e degustazioni. Per tutta la durata della manifestazione, infatti, saranno allestite una risotteria, una olioteca e una grapperia. Da ricordare, inoltre, i menu tipici della grande cucina lombarda proposti dal ristorante curato dallo chef "stellato" Claudio Sadler e le degustazioni dell'Isola dei Visconte, realizzata in collaborazione con l'omonimo ristoro agrituristico pavese: presso questo spazio sarà sempre possibile degustare salumi, formaggi, cacciagione e selvaggina tipici lombardi. Un'altra importante area dell'esposizione sarà costituita dall'Officina dei Sapori, una zona specificamente dedicata agli incontri a tema sui sapori e sui prodotti tipici. In questa sede prestigiosi "docenti" presenteranno e analizzeranno tante produzioni tipiche, proposte in prelibati accoppiamenti, tra gli altri: Champagne ed Ostriche; Caprini bergamaschi e miele insieme ai vini bianchi dell'Oltrepò; Pecorini di Siena accompagnati ai vini rossi. Un appuntamento per gli appassionati del vino sarà poi rappresentato dagli incontri con "I Vini d'Autore": Caprai, Felluga, Sertoli Salis, Marchesi di Barolo e Ferrari.

Un intero padiglione, realizzato in collaborazione con l'ERSAL, sarà poi dedicato alla più grande vetrina di prodotti tradizionali, recentemente censiti dalla Regione Lombardia. Qui si potranno conoscere e degustare le produzioni particolari o quasi introvabili che a "Bianco&Rosso" troveranno invece spazi importanti.

"Abbiamo cercato di proporre molte novità quest'anno" spiega il responsabile della segreteria organizzativa, Mchele Di Fiore "a partire dall'officina dei Sapori, vera e propria fucina dove saranno spiegati ed analizzati vini, prodotti tipici, piatti e accostamenti con lezioni di alcuni dei più affermati professionisti di ciascun settore."

La manifestazione vedrà inoltre la collaborazione con l'associazione Italiana dei Sommelier, presieduta da Giuseppe Vaccarini, con l'EPAM, associazione ristoratori di Milano, presieduta da Lino Stoppani e l'UEVLA, gli Specialisti del Vino di Milano e Provincia, presieduta da Alessandro lemmallo. Queste tre importanti associazioni permetteranno a "Bianco&Rosso" di realizzare eventi di altissimo livello. Ne sono infatti testimonianza la grande Enoteca Internazionale, ricca di centinaia di etichette italiane e straniere in degustazione, e anche il "Gran Galà Lombardia" organizzato proprio dall'EPAM e al quale parteciperanno i grandi nomi della ristorazione regionale: Sergio Torelli del ristorante "Peck", Massimo Gallo del ristorante "Calabrone", Alfredo Zini del ristorante "Al Tronco", Aimo Moroni del ristorante "Aimo e Nadia", Claudio Sadler del ristorante "Sadler" e Paola Mantica del ristorante "Castanei".

Uno dei grandi protagonisti di "Bianco&Rosso" sarà, senza dubbio, il vino. In collaborazione con l'AIS e l'UEVLA sarà infatti allestita, con oltre 500 etichette, la più grande enoteca di degustazione d'Italia. Bottiglie ricercatissime provenienti non solo da tutte le regioni, dalla Toscana alla Sicilia, dall'Alto Adige al Piemonte, senza dimenticare la Lombardia, ma anche dal Cile, dalla Francia, dalla Spagna, dall'Uruguay e dall'Australia: tutti avranno così la possibilità di fare il giro del mondo con il bicchiere in mano! A "Bianco&Rosso" parteciperanno, inoltre, produttori ed enologi, che nella fantastica e unica cantina avranno l'occasione di raccontare e spiegare le varie tecniche di vinificazione, l'uso di barriques, i tempi di maturazione e gli uvaggi utilizzati per le loro produzioni. www.villacastelbarco.com

HOTEL BARCHETTA AFTERNOON TEA E SETTIMANA GASTRONOMICA SARDA

Da Novembre a Marzo, Dalle ore 15:30 alle ore 18:30, Al Bistrò Tea Room, Adriano preparerà un vasto assortimento di golose delizie, accompagnate da "cioccolata calda con panna fresca , Cioccolata con aromi di menta, cocco, rum, brandy, tè pregiati puri dall'oriente, punch alla frutta, Infusi alle erbe, vin brulé, grogs, caffè burlot, caffè valdostano, caffè turchetto, "irish coffee". Una bevanda e un dessert Lit. 18.000 - 9, 30 euro, Piazza Cavour, 1 - 22100 Como , Tel. 031.32.21 - Fax 031.302622.

Il "Due Lune Resort & Golf" di S. Teodoro (Nuoro) ospite a Como al Ristorante Barchetta per presentare la Sardegna e la sua gastronomia. Un Festival di piatti tipici, folklore,allegria e ricchi premi. Tra gli antipasti: ricotta con crostone di pane e miele al corbezzoli; le capensante gratinate allo zafferano di Oristano; i rollini di calamari alla catalana. Tra i primi piatti: i malloreddus alla campidanese; i colungiones ai sapori dell'isola; gli spaghetti alla bottarga di cabras; la fregola con vongole alla sarda. Tra i secondi: l'orata alla vernaccia e olive verdi; la zuppa di pesce con crostini agliati; gli involtini di pesce spada all'algherese; il porcetto al profumo di mirto; il cinghiale in agrodolce. Tra i dessert formaggi sardi; ricoo buffet di dolci, le saedas. Tutte le sere dal 10 al 18 novembre. Menu degustazione £.70.000 per persona, tutto compreso. Durante le serate a sorpesa, estrazioni tra gli ospiti presenti di due buoni premio: un weekend omaggio presso il Due Lune Resort & Golf Puntaldia; un pernottamento omaggio presso l'Hotel Villa La Massa, dimora rinascimentale a due passi da Firenze. Gourmet: prodotti genuini, sapori antichi, accompagnati dall'olio delicato delle dolci rive del lago, il vino fruttato, i formaggi nostrani delle zone collinari e di montagna, le trattorie dei pescatori...: ecco quello che troverete sul Lago di Como : Tre notti di soggiorno in camera vista lago con piccola colazione americana a buffet *Una Cena a lume di candela con Menu Lariano nel nostro Ristorante panoramico Barchetta; Un Cook Book di Villa d'Este; Visita e degustazione ad un oleificio; Visita e degustazione ad una cantina vinicola; welcome kit e buongiorno con un quotidiano; tasse e servizio incluse. Individuali: Lit. 140.000 - euro 72 - per persona al giorno in camera doppia; Lit. 230.000 - euro 119 - per persona al giorno in camera singola. Offerta valida per un numero limitato di camere e soggetta a disponibilità.

PORTOGALLO TRA SAPORI E MELODIE ALL'HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA DAL 14 AL 19 NOVEMBRE

In scena il Portogallo dal 14 al 19 novembre prossimi, all'Hotel Principe di Savoia di Milano, nell'esclusiva e raffinata atmosfera del Ristorante Galleria (Tel. 02 62302026), in collaborazione con l' Hotel Sheraton Algarve, con l'Ufficio Turistico del Portogallo in Italia e con la PGA Portugalia Airlines. La settimana gastronomica è dedicata alla scoperta dei sapori della cucina portoghese.

Per l'occasione sarà presente l'Executive Chef dell'Hotel Sheraton Algarve, uno dei più prestigiosi alberghi e centro di golf in Portogallo, il quale proporrà un raffinato menu à la carte di tre portate, a Lire 85.000 per il pranzo, e a Lire 95.000 per la cena (IVA e servizio compresi - Bevande escluse).

Irrinunciabile il piatto simbolo della cucina portoghese: la cataplana che, in un'originale pentola da cui prende il nome, mescola con sapienza carni e frutti di mare. Da provare anche i dolci, provenienti da antiche ricette conventuali, molti dei quali a base di mandorle e fichi.

A completare il menu, una scelta di vini provenienti dalle Regioni del Douro, del Dâo, e dell'Alentejo, tra i quali spiccano i rinomati Mateus, il Planalto e il Grâo Vasco, sicuramente tra i migliori nel panorama enologico portoghese.

Il tutto sarà accompagnato da musiche tradizionali portoghesi, tra cui il famoso "Fado", la melodia della nostalgia, in portoghese saudade, che è la sintesi dell'anima di questo popolo. Info Starwood Hotels & Resorts Area Milano Tel 02 62302089; Fax 02 62304093; E-mail: milan-pr@luxurycollection.com

SPECIALITA' CAMPANE ALL'INSEGNA DEL "GIRASOLE" A ORIO LITTA (LODI)

Solare come la tavolozza cromatica di Van Gogh, il Ristorante Girasole ha una capienza di circa 80 coperti interni, mentre d'estate si amplia con ulteriori 70 coperti nella veranda estiva. A lato un grande spazio in terra battuta onde non aver alcun problema di parcheggio. Nell'interno arredato in un simpatico stile rustico, predomina il giallo e su alcune pareti sono raffigurati grandi girasoli, fiori ricorrenti anche sui portaceneri, sui piatti da portata ed altri oggetti che abbelliscono il Ristorante "Girasole". Viviana Varese, proprietaria, è una delle più giovani ristoratrici d'Italia (26 anni). La cucina, ricca di piatti a base di pesce, ha una tendenza prettamente napoletana dovuta alla sua origine campana nonché a quella della madre che l'aiuta in cucina. Tra le varie specialità: scialatielli con vongole e zucchine, fusilli casarecci all'amalfitana, fritto alla "Girasole" con pesce e verdure, orata in salsa al limone, branzino all'acqua pazza, delizia amalfitana con mascarpone al cioccolato, fruttini della costiera e la vera pastiera napoletana. Prezzo medio Lit. 60.000. Giorno di chiusura il mercoledì, per gli amanti della canzone melodica il lunedì e il martedì repertorio napoletano. Orio Litta in provincia di Lodi si trova a 1,5 dall'uscita di Casalpusterlengo. Info 03777.944.785.

ARTE DEL XX SECOLO DALLE COLLEZIONI ALESSANDRINE - San Francesco, Alessandria, 18 novembre 2000 - 14 gennaio 2001

Le sale espositive dell'ex complesso conventuale di San Francesco ad Alessandria ospitano dal 18 novembre una grande mostra di opere del 900, provenienti da collezioni private della provincia di Alessandria. L'esposizione, realizzata dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Alessandria con il contributo della Regione Piemonte, permette di ammirare opere solitamente non fruibili al grande pubblico, che spaziano dall'arte tra le due guerre all'immediata contemporaneità di Basquiat e Paladino. La mostra, curata da Marco Rosci e organizzata da Aurelio Repetto e Fortunato Massucco, porta il visitatore a scoprire la ricchezza e il valore culturale di un'area collezionistica tutt'altro che provinciale.

Una visita virtuale Anni '20/'30

Il percorso ha inizio con i primi maestri del Novecento: da Piero Marussig con il Ritratto d'uomo e Morando con il Potatore realizzati intorno al 1920 e prosegue con altre opere particolarmente preziose, tra cui la Composizione architettonica del 1928 del Savinio iniziale e l'Autoritratto di Balla ritornato alla figurazione del 1935.

Anni '40/'50

La grande svolta generazionale ed espressiva dei tardi anni '40 e della Liberazione vede schierati, con opere di alta qualità, un Birolli parigino del 1947, Morlotti, Cassinari, Afro Basaldella seguiti da capolavori della stagione informale, segnica e spazialistica tra cui i lavori di Burri, Fontana Capogrossi, Moreni, Music, Chighine, Turcato, Crippa, Romiti, Ruggeri, Novelli.

Altrettanto ben rappresentato e di assoluta qualità è il versante europeo di Fautrier, De Stael, Poliakoff, Riopelle, Tapies, Sutherland, Hartung, in cui si distingue un'opera particolarmente preziosa: Avignon del 1954 di Dorotea Tanning, la compagna surrealista di Ernst.

Il volto realista ed esistenziale della stessa stagione esordisce con un grande Fosse Ardeatine di Gottuso, seguito dalle opere di Guerreschi, Vagliari, Vespignani e da un bellissimo esempio della serie Malinconia del Führer di Franco Francose.

Anni '60/'90

Poche opere, ma altamente significative, rappresentano gli anni '60: fra queste emergono capolavori di Rutella, Guccione, Adami, Bay, ma anche Da Capo di Schifano del 1961, un Kounellis dello stesso anno e un Achrome di Manzoni del '59/'60.

Si giunge così fino al Paladino del 1989, alla Turcata di Mondino del 1997, mentre il panorama internazionale si estende dall'Argentino di Soto all'Autoritratto di Warhol del 1966 e a Loin di Basquiat del 1982.

Anche la varietà delle forme delle sculture è ben sottolineata da opere quali il Ritratto di Colombotto Rosso di Mastroianni, il Denominatore di Melotti, Riflessi di Consagra e la Comprensione di Cesar.

La mostra è corredata da una ampio catalogo, edito dalla Fondazione Mazzotta e curato da Fortunato Massucco, contenente saggi di Marco Rosci, Maria Luisa Caffarelli e Dino Molinari. Info:e.mail g.spaini@bondardo.com - e.mail b.gambaccini@bondardo.com - Inaugurazione : 17 novembre 2000, apertura al pubblico 18 novembre 2000 - 14 gennaio 2001, sSede espositiva Ex Complesso Conventuale di S. Francesco, Via Cavour 39 Alessandria, Tel. 0131 202475. Orari della mostra. Da martedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00. Sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00 orario continuato. Lunedì chiuso. Prenotazione visite guidate per le scuole tel. 0131 234794. Biglietto d'ingresso intero £ 10.000, ridotto £ 5000. Organizzazione: Aurelio Repetto e Fortunato Massucco, Acqui Terme, tel. 0144 323379. Catalogo: Edizioni Gabriele Mazzotta. Info g.spaini@bondardo.com b.gambaccini@bondardo.com

MOSTRA DEL MAESTRO CARRA' FINO ALLA FINE DI NOVEMBRE A MILANO

Natura del disegno di Carrà. Nella prefazione di Giuseppe Frazzetto del catalogo dedicato al maestro viene chiarito il suo procedere artistico. In più occasioni la critica ha chiarito come per Carlo Carrà il disegno non fosse secondario rispetto alle opere pittoriche. Anzi i disegni più compiuti confermano e rafforzano gli elementi tipici del suo fare pittorico. E in particolare la severità compositiva e lo slancio effusivo, dal futurismo alla metafisica e le acquisizioni primivitiste e giottesche degli anni 20 e 30 confluiscono in una classicità moderna. D.L. Arte di V.le Umbria 64 Milano,sono le iniziali di Simona Di Bello e Giuseppe Lezzi,marito e moglie,lei proprietaria,lui direttore commerciale. Sono nel mondo dell'arte già dal 1994,promotori di investimenti del settore con un catalogo mirato sul figurativo che vanta nomi come: Petrus,Terruso,Viola,De Lucia,Migneco,Messina e alla continua ricerca di emergenti da valorizzare. La mostra di Carrà inaugurata in questi giorni e che durerà sino allafine di Novembre ,è stato lo spunto per l'inaugurazione della nuova sede. Vi si possono ammirare una cinquantina di disegni che abbracciano trentacinque anni di attività dell'artista da"Il Bove" del 1929 alla „ Colonnata" del 1965 da „Cervantes" del 1947 a un"Oltrarno" del 1952. Arricchiscono l'esposizione alcuni preziosi quadri suggestivi perché eccentrici rispetto ai classici filoni futurista o metafisico. Detti quadri provengono dalla raccolta privata del figlio prof.Massimo Carrà. A tutti i visitatori è stato dato in omaggio il catalogo della mostra corredato di ulteriori opere fra le piu´rappresentative del pittore. La D.L.Arte è sempre a disposizione dei clienti per informazioni e invio catalogo ai seguenti numeri: tel. 02.55185663 fax. 02.5513813.Sito internet: www.DLARTE.it e-mail: DLARTE@libero.it

IN VETRINA OSPITE DELLA BANCA POPOLARE DI INTRA DI MILANO L'ECOMUSEO LAGO D'ORTA E DEL MOTTARONE

L'Ecomuseo del Lago d'Orta e del Mottarone dagli inizi di ottobre fino alla fine di aprile, sarà nello spazi pubblicitario della Banca Popolare di Intra, del Consorzio Cusio Turismo e delle Edizioni Oca Blu. E' stata infatti allestita una vetrina con l'immagine a tutto campo del lago d'Orta e di altri scorci suggestivi di paesaggio. Nella fretta di Milano dove tutti corrono indaffarati per qualcosa, la vetrina rappresenta un momento ideale di silenzio e riflessione, una pausa gradita che cattura l'attenzione e l'immaginazione indirizzandola verso "il Lago d'Orta... un sogno di vacanza". La vetrina si trova nella galleria di Santa Radegonda alla fermata della MM1 (linea rossa) del Duomo, vicino all'ingresso sotterraneo della Rinascente. Un punto di passaggio nevralgico ed essenziale, dove la gente transita per recarsi a fare acquisti nel grande supermercato, per andare al lavoro o semplicemente arriva dalla periferia per un giro in centro. In tutti i casi un luogo frequentatissimo da un gran numero di possibili "contatti". In questo modo l'Ecomuseo mira ad acquistare grande visibilità anche al di fuori del proprio territorio, nel cuore del principale bacino d'utenza per il turismo cusiano e si augura di far crescere l'attenzione verso le bellezze, naturali, storiche e culturali, del lago d'Orta. Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria dell'Ecomuseo Cusius ai seguenti numeri 0323/89622 oppure allo 0323/888621.

GIUSEPPE VERDI - L'uomo, l'opera, il unito.

Una grande mostra nel centenario della morte. Palazzo Reale, Milano, 17 novembre 2000 - 25 febbraio 2001.

Nel centenario della morte di Giuseppe Verdi, la Fondazione Teatro alla Scala e Casa Ricordi, con il Comune di Milano - Cultura e Musei e il Comitato Nazionale per le Celebrazioni Verdiane, dedicano una importante mostra al grande musicista, un appassionante percorso sulla sua indimenticabile figura di uomo, alla sua opera e al suo mito ancora vivissimo in Italia e nel mondo.

L'esposizione, che ha ottenuto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e il Patrocinio del Ministero dei Beni e Attività Culturali, della Regione Lombardia e della Provincia di Milano, sarà inaugurata il 16 novembre a Palazzo Reale.

Con la mostra dedicata ad uno dei personaggi più rappresentativi della storia nazionale, che a Milano svolse gran parte della sua prodigiosa attività e a Milano si spense, la città riapre al pubblico, dopo gli imponenti lavori di restauro, i saloni del Piano Nobile di Palazzo Reale. I lavori di restauro hanno consentito importanti recuperi quali l'originale decorazione settecentesca lungo lo scalone del Piermarini e il ripristino della Sala delle Cariatidi, e rendono quella che fu la più bella reggia neoclassica in Europa uno dei poli espositivi di maggiore rilievo a livello internazionale.

Affidare a Pier Luigi Pizzi, artefice di moltissime scenografie teatrali, l'ideazione e la cura del progetto di allestimento ha significato immaginare un percorso decisamente spettacolare ed emozionante, che unisce il rigore scientifico a una grande sensibilità, senza tuttavia tralasciare la leggibilità della mostra, che volendo esplorare la vita intera di un artista d'eccezione, è complessa, articolata, densa di oggetti.

L'allestimento attingerà in gran parte al ricchissimo Archivio Storico di Casa Ricordi, ma anche agli archivi del Museo Teatrale alla Scala, dell'Opéra di Parigi, di Villa Verdi a S. Agata, della Casa di Riposo Giuseppe Verdi, dell'Istituto di Studi Verdiani e di diverse altre raccolte pubbliche e private. Saranno esposti preziosi e rari oggetti scenici, musicali e documentari in gran parte sconosciuti al grande pubblico, ma in molti casi anche ai più appassionati melomani.

La mostra si articolerà in tre sezioni: l'Uomo, l'opera, il Mito, al fine di dipanare la storia dell'uomo Verdi, del suo immenso lavoro musicale e teatrale, del grande influsso che la sua figura ebbe sui contemporanei, creando quell'aura mitica che perdura da più di un secolo senza significative flessioni. Allegate le sintesi dei contenuti delle sezioni. Catalogo Skira.

L'UOMO La prima sezione indagherà gli aspetti più significativi della vita di Verdi, le origini modeste, la vita di provincia e l'Italia del ternpo, la formazione artistica a Milano, la musica che ha conosciuto e a cui si è ispirato (Donizetti, Rossini), il suo impegno politico nell'Italia postunitaria. Saranno ricostruite la facciata della casa natale di Roncole e la camera del Maestro di Villa di S. Agata, da cui usciranno, per la prima volta, anche il suo tavolo di lavoro, le librerie, gli spartiti. Verranno esposte lettere autografe di Verdi agli amici, alcuni ritratti della sua famiglia, immagini di cantanti. Annessa a questa parte vi sarà una nutrita quadreria di pittori dell'epoca - Hayez, Morelli, Inganni - a documentare l'ambiente culturale in cui si venne a trovare Verdi frequentando i salotti milanesi dell'epoca. Ci saranno ritratti di grandi personaggi risorgimentali come Cavour e Mazzini, quadri di Induno e de Albertis con le vicende belliche che documentano il clima in cui Verdi compose alcuni suoi capolavori.

Una parte importante di questa sezione sarà poi quella legata a Casa Ricordi e all'editoria musicale dell'epoca: sarà documentato il processo di stampa esponendo gli strumenti dell'incisoria musicale dell'epoca, dai punzoni alle lastre della prima partitura del Falstaff, al torchio acquistato da Ricordi nel 1842 fino alle edizioni pubblicate ai tempi di Verdi, destinate a una divulgazione capillare dai salotti alle bande musicali. Il tutto arnbientato nella ricostruzione di un ufficio dello stabilimento con mobili originali provenienti da Casa Ricordi.

La sezione si chiuderà con il testamento e la morte di Verdi. Sarà ricostruita la stanza del Grand Hotel et de Milan dove il Maestro si spense e documentata l'enorme partecipazione popolare ai suoi funerali.

L'OPERA

La seconda sezione sarà interamente dedicata alla documentazione di tutte le opere verdiane: dall'Oberto Conte di S. Bonifacio sino a Falstaff, di tutte si potranno vedere bozzetti di scena, figurini di costumi, partiture autografe esposte in originale per la prima volta, abbozzi preliminari di testi e partiture, libretti di sala, locandine, fotografie degli interpreti in abiti di scena. E ancora le minuziose disposizioni sceniche e i modellini in miniatura, materiale scenico da Parigi, città chiave della carriera verdiana, immagini dei teatri di Londra, e delle altre "piazze" italiane, Venezia, Roma, Napoli, Firenze. Verdi non è solo melodramma, ma anche capolavori come la Messa da Requiem e il Tantum ergo, che arricchiranno la sala dedicata alla musica non operistica. Il momento culminante si avrà infine nella Sala della Cariatidi, dove verrà ricostruita in grandezza naturale la Scena del Trionfo nell'Aida, come venne rappresentata per la prima volta alla Scala nel 1872

IL MITO

L'ultima sezione sarà dedicata al mito verdiano, che, nato mentre il Maestro era ancora in vita e anzi da lui stesso alimentato, è andato consolidandosi in tutto il mondo nel corso del Novecento. Due sale saranno dedicate alla spettacolarità di Verdi: verranno esposti costumi, tra i quali l'armatura indossata da Tamagno per la prima assoluta di Otello, e diversi oggetti teatrali per documentare l'evoluzione del gusto rappresentativo. E il mito Verdi sarà riassunto in un unico grande oggetto che è la ricostruzione - dai bozzetti di Ettore Ximenes - del grande monumento che Parma dedicò a Verdi nel 1913: 20 statue, che in origine erano 28, rappresentanti le opere di Verdi. Una grande scultura semicircolare per far rivivere i protagonisti delle storie che Verdi ha immaginato e raccontato, regalando emozioni fortissime a intere generazioni. Emozioni che si potranno rivivere nella sala dedicata all'ascolto delle opere in cuffia. Info tel. 0272444229, fax 0272444219, e-mail: artificio@skira.net

FONDAZIONE MAIMERI IL COLORE DELLA MUSICA : BATTIATO E ROTELLI ORO E ACCIAIO

Mercoledì 5 Dicembre alle ore 18, s'inaugura la quarta edizione dei Colore della Musica, l'ormai tradizionale appuntamento che mette in relazione l'arte e la musica, due linguaggi che dialogano tra loro sin dal Rinascimento.

Il progetto a cura di Alberto Fiz, organizzato dalla Fondazione Maimeri, quest'anno assume l'aspetto di un vero e proprio evento. Ad essere coinvolti, infatti, sono Franco Battiato e Marco Nereo Rotelli impegnati in un progetto espositivo aperto sino al 20 dicembre nello storico Palazzo Durini a Milano presso lo Spazio Corneliani, partner dei progetto. La mostra, dal titolo Oro e Accíaío, si sviluppa attraverso un percorso di oltre 20 opere realizzate da Rotelli e Battiato sul rapporto tra musica e colore. Battiato, che da molti anni accompagna la sua attività musicale con quella di pittore, presenta una serie di affascinanti opere su fondo oro: il celebre cantautore elabora una pittura nomadica nata, un po' come le sue canzoni, in base alle suggestioni di culture diverse. "M'interessa la pittura perché fisicamente permette di restringere uno spazio fino ciò che s'insegue, in un certo senso è come catturare un suono, trasmettere un sentimento", ha detto Battiato che realizza moderne icone non prive di riferimenti al pensiero zen riproponendo la sua personale "spiritualità dell'arte".

Rotelli, invece, ha concepito specificatamente per questo appuntamento una grande installazione su acciaio dal titolo La via del colore dove prende spunto dall'elaborazione delle parole di Battiato e di Manlio Sgalambro, filosofo oltrechè collaboratore di Battiato. Ne emerge un elaborato progetto multidisciplinare dove le arti s'incontrano "dando luce a una musica dei pensiero", come afferma Rotelli che, con le sue scritture di luce, ha saputo dare una nuova forma alla parola.

"il Colore della Musica", voluto dalla Fondazione Maimeri, l'istituzione nata nel 1997 per ricordare il pittore Gianni Maimeri, fondatore dell'omonima azienda di colori, va visto come un progetto dei tutto innovativo che ogni anno mette in relazione l'opera di un musicista con quella di un artista", ha spiegato Alberto Fiz. "in questa circostanza, poi, si va oltre in quanto Battiato ha saputo traghettare la musica in pittura, mentre Rotelli ha elaborato in chiave artistica le parole delle canzoni di attiato"

Marco Nereo Rotelli, veneziano, 45 anni, ha sempre fatto della sperimentazione l'elemento caratterizzante della sua ricerca. Ha esposto le sue installazioni in musei e spazi pubblici italiani e stranieri. Le sue opere nascono spesso dall'incontro con filosofi e poeti. In ottobre ha realizzato un progetto, sulla facciata esterna dei celebre Petit Palais di Parigi sistemando cinquanta grandi lastre specchianti di 1,25X2,50 metri ciascuna, su cui, pittoricamente, ha riportato frasi tratte da L'Horologe dì Charles Baudelaire. Tra le sue numerose personali all'estero se ne possono ricordare alcune tra cui quella di Krimsky Museum di Mosca nel 1992 e al Museo Quevas di Mexico City nel 1996, al TRG Museo di Zagabria nel 1997, al Museo di Dubrovnik nel 1998 e al Museo di Lodève in Francia nel 2000.

Franco Battiato, cantautore e musicista noto in tutto il mondo, si è sempre dedicato alla

pittura anche se espone solo dall'inizio degli anni Novanta. Da allora ha avuto importanti riconoscimenti come confermano le sue mostre al Rooseum di Malmo, al Kuiturhuset Museum di Stoccolma e al Museo Pecci di Prato. La mostra è accompagnata da un ampio volume edito da Antea Gold (è in vendita a 40 mila lire) con testi di Franco Battiato, Massimo Donà, Alberto Fiz, Enrico Ghezzi, Marco Nereo Rotelli e Manlio Sgalambro. Info: Cristina Pariset tel. 024812584; fax 024812486 E-mail: pariset@planet.it Seventheaven Oriella Vallini tel. 0266802601, fax 0266802828 e-mail-. seventheaven@tiscalinet.it www.fondazionemaimeri.it fondazionemaimeri@tiscalinet.it

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