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NOTIZIARIO GIOVEDI' 14 DICEMBRE 2000 pagina 1
La nostra vetrina dei
L'esposizione dei
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E SE IL VOTO AGLI ITALIANI NEL MONDO NON ANDASSE IN PORTO? LE IMPRESE ITALIANE ALL'ESTERO SI SENTONO ABBANDONATE Milano, 14 dicembre 2000. L'Italia è fra i pochissimi paesi al mondo ad avere 60 milioni d i cittadini, connazionali, discendenti che vivono fuori dei confini nazionali e hanno intessuto una fittissima rete di rapporti con l'Italia o con le proprie comunità di origine. Molti di questi hanno creato nei' paesi di insediamento imprese, attività economiche e commerciali, molte delle quali sono cresciute e divenute delle "success story". Ma quante sono le imprese e i soggetti economici che fanno parte di queste 'Business Communities'? Dati aggiornati e completi non sono disponibili, ma è noto che sono 28 mila le aziende associate alle 62 Camere di commercio italiane nel mondo, dislocate in 38 paesi. La maggior parte di queste sono costituite da Piccole e Medie Imprese, perché è questa la dimensione in cui meglio si esprime lo spirito imprenditoriale degli italiani. Interrogati i rappresentanti delle imprese all'estero sull'eventualità che la legge sul voto non si realizzi, emerge che non per tutti sarebbe una sorpresa anche se per molti sarebbe una delusione. Soprattutto nei Paesi arabi e orientali le imprese italiane si sentono dimenticate dai partiti e la legge sul voto si potrebbe non fare anche per una cattiva organizzazione e per litigiosità interne. Mentre nei Paesi anglosassoni il voto non è atteso da tutti, tanto meno da chi ha avuto più successo e si è ben inserito nel Paese. Mancano però iniziative culturali e scuole italiane per aiutare l'emigrato a non perdere l'identità e inserirsi con dignità nel nuovo contesto. In Sudamerica si aspettano che la legge possa non passare per lìtigiosità e una politica forse lontana dagli emigrati. 'Le Business Communities ftaliane all'estero - ha dichiarato Bruno Ermolli, Presidente di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano - sono davvero una rísorsa strategíca per il 'Sistema Italia" che va valorizzata e su cui occorre investire di più. Esse potrebbero essere il punto di riferimento per entrare in contatto con le realtà di mercati spesso difficili e lontani e per creare l'humus di uno sviluppo moderno in loco. E' questo un canale ancora non dei tutto sfruttato, ma che dovrebbe essere inserito nelle strategie di tutti gli enti che in Italia operano per la globalizzazíone. Infatti è noto che la condivisione della lingua, dell'identítà, degli stessi codici culturali e etici è un forte elemento aggregante, che genera quel míx di fiducia e di affínità che facilita le relazioni economiche ed apre opportunità di business sovranazionali fra imprese localizzate in Italia e imprese estere gestite da imprenditori dí origine italiana'. "Bisogna puntare - ha detto Ermolli - al coordinamento tra i diversi rappresentanti della business community italiana all'estero (Ambasciata, Ufficio Ice, Simes T, Sa Ce, i desk della Camera di Commercío di Milano in molti Paesi, í Centri estero delle Camere di Commercio) per proporre un'offerta dí 'servizi integrati' alle PMI, che devono avere la caratteristíca di essere un 'servizio reale', ascrivíbile ad una riduzione dei costí effettivi e quindi tale da produrre un ricavo per l'impresa, . Se la legge sul voto degli italiani all'estero non dovesse passare? Ecco le opinioni della busess community italiana all'estero. Brasile: potrebbe essere passato il momento favorevole per la legge. Si tratta di una cattiva volontà della politica ma anche della difficoltà di mettersi d'accordo. Canada: non votare per gli emigrati è normale in ogni Paese e sarebbe un'anomalia italiana il voto degli italiani all'estero. Bisogna invece rafforzare la cultura italiana anche per favorire il reintegro in caso di ritorno in Italia: ci vogliono scuole italiane e iniziative culturali. Anche alla politica etnica, che favorisce la distanza tra culture è preferibile l'integrazione nel Paese ospitante. Usa: all'associato, che è impresa di alto livello, il voto non importa. Può importare a molti italiani residenti poiché è uno strumento di presenza e in un cento senso di potere. Potrebbero essere favorevoli a un voto come negli Stati Uniti, a partecipare al voto dal collegio in cui erano in Italia, non in un nuovo collegio estero. Giappone: è normale che non si voti per le elezioni italiane e non si sentono dimenticati. Egitto: si sentono dimenticati dai partiti ed è il Paese nel nord Africa che ha più italiani. Tunisia: si potrebbe pensare che capiti solo in Italia se non passa la legge, anche per difficoltà organizzativi. Israele: gli emigrati di seconda generazione parlano poco italiano e non hanno più il passaporto italiano, quindi non sono interessati al voto. I nuovi manager di recente immigrazione vorrebbero poter votare. Russia: le opinioni sulla mancata legge possono essere diverse. Molti penseranno che succede solo in Italia. Cina: è normale che non si abbia il voto all'estero anche se gli emigrati non sono molto seguiti dai partiti. L'identikit dell'impresa italiana nel mondo. Tra le imprese iscritte presso le Camere di Commercio italiane all'estero il 41,9% sono imprese locali e tra queste oltre la metà operano nei servizi, il 26,1% sono state fondate da italiani, e si ripartiscono tra industria, servizi e commercio in modo abbastanza uniforme con una leggera prevalenza dei primi due settori, il 6,5% sono emanazioni di aziende italiane, e quasi la metà operano nei servizi, il 4,3% sono uffici di rappresentanza di aziende italiane che operano per il 65% sempre nei servizi. In Europa vi sono il 40,4% di imprese iscritte nelle Camere italiane all'estero a fronte di un 38% di emigrati italiani (1 9 milioni), in Nordamerica sono il 1 0,9% a fronte dei 26% di emigrati (13 milioni), in America Latina il 23,1% contro il 34% di emigrati (17 milioni), in Asia il 7,6% contro una percentuale praticamente nulla di emigrati, in Africa l'l % contro una percentuale nulla di emigrati, in Oceania il 17% contro un 2% di emigrati (l milione). il 2,48% delle imprese iscritte alle Camere italiane all'estero si è associato palma del '69, il 2,52% negli anni '60, il 7,62% nei '70, il 47,5% negli '80 e il 10,8% nei '90. Delle imprese iscritte nelle Camere italiane all'estero il 5% ha solo 1 o 2 dipendenti, il 17% tra 3 e 9, il 23% tra 1 0 e 49, il 5% tra 50 e 99, il 7% tra 1 00 e 499, il 2% tra 500 e 999, il 3% tra 1.000 e 10.000, l'l% oltre 10.000. Il 26% lavora nei servizi, 10% è impegnato in lavorazioni industriali, il 9,@45 nel commercio all'ingrosso, il 6% nel credito, il 5% nel tessile, il 4% nelle costruzioni, sempre il 4% nei trasporti, e ancora il 45 nell'agroalimentare. Per un terzo degli imprenditori la quota di fatturato derivante dai rapporti con l'Italia è tra 1 e 10%, per il 4% tra 11 e 20%, per l'8,1% oltre il 40%. L'emigrazione italiana all'estero è stabile in Israele, India, Cina, Australia, Giappone, in aumento in Egitto, Tunisia, Brasile, USA, in diminuzione in Argentina, Venezuela, Canada, Marocco. Il nuovo emigrante è imprenditore (52%), manager (33%), libero professionista (15%), ma non più impiegato e prestatore d'opera. La "business community' italiana all'estero tende a fare affari con la madrepatria molto (22% con percentuali elevate in Cina, Australia, Russia), abbastanza (64% e questo dato si rileva in Tunisia, Argentina, Brasile, Israele, India, Giappone, Usa, Canada, Marocco), non molto (1 4%, soprattutto in Venezuela, Egitto). ASSICURAZIONI: LLOYD ADRIATICO E VIASAT, CON LE NUOVE
TECNOLOGIE SATELLITARI, RIDUCONO I PREMI DELLE POLIZZE FURTO FINO ED OLTRE
L'80% GOALCITY E FINECO PRESENTANO GOALDAQ, LA PRIMA BORSA VIRTUALE DEL CALCIO CON I TITOLI DEI CALCIATORI DEL CAMPIONATO DI SERIE A Milano, 14 dicembre 2000 - Da questa settimana, sul sito www.goalcity.it è possibile giocare a Goaldaq, la prima borsa virtuale del calcio. Goaldaq è una piattaforma di trading online grazie alla quale tutti gli appassionati di calcio e di investimenti, possono comprare e vendere le azioni corrispondenti ai calciatori del campionato italiano di Serie A. Goaldaq nasce da un'iniziativa congiunta di GoalCity, il sito dedicato a chi ama il calcio, e di Fineco, leader italiano nel trading e nella finanza online. Primo di numerosi giochi che presto vivranno su www.goalcity.it, Goaldaq è, in tutto e per tutto, simile ad un mercato finanziario reale. Dopo essersi registrato, ogni investitore ha a disposizione un capitale iniziale di 100.000 Gollari con i quali può acquistare titoli relativi ai calciatori impegnati nel campionato italiano di Serie A. Lo scopo del gioco è di guadagnare il maggior numero di Gollari attraverso la gestione del proprio portafoglio titoli. Fino al 31 dicembre 2000, è possibile provare Goaldaq che, dal 1 gennaio 2001 partirà ufficialmente, con la sfida che assegnerà ai vincitori premi prestigiosi: in palio, tra l'altro, gli innovativi scooter Bmw C1 per i GoalTrader del mese e la emozionante moto Bmw R 1200C per il miglior giocatore della stagione. La piattaforma si basa su un avanzatissimo meccanismo di calcolo che tiene conto sia di fattori interni - il valore dei titoli varia sulla base delle transazioni sugli stessi - che esterni - le performance del singolo giocatore influenzano il valore del suo titolo. Il gioco si avvale degli strumenti tipici di una postazione di trading online avanzato: compravendita di titoli, gestione del portafoglio, vendita/acquisto a prezzo determinato, andamento di ciascun titolo, monitoraggio dei mercati segmentati (attaccanti, centrocampisti, portieri, difensori, trequartisti). Come in una borsa reale, potranno essere lanciate Opa - Offerte Pubbliche d'Acquisto - e, ogni mese, saranno presentati sul mercato nuovi giocatori (Ipo). Notizie utili, gossip, borsini e opinioni dei trader vengono riportati dal quotidiano "The Goalcity Tribune", pubblicato quotidianamente su Goalcity.it. Goaldaq utilizza un database Oracle su piattaforma Vignette. Infolink: www.goalcity.it NASCE JMUTUI: JUMPY (FININVEST) SCEGLIE FREEFINANCE PER
IL SERVIZIO MUTUI USAG E FERRARI ANCORA INSIEME IN POLE POSITION "FONDO A CRESCITA GARANTITA 2000 - 4,75%" DI CLERICAL MEDICAL IL PRODOTTO È DISPONIBILE ATTRAVERSO LA POLIZZA UNIT-LINKED PREMIER ACCOUNT Milano, 14 dicembre 2000 - Clerical Medical, compagnia assicurativa fondata in Gran Bretagna nel 1824 e facente capo al Gruppo Halifax, sta lanciando il "Fondo A Crescita Garantita 2000 - 4,75%", acquistabile attraverso la sottoscrizione della polizza unit linked Premier Account. Il Fondo A Crescita Garantita 2000 offre all'investitore: il 100% del capitale garantito; la garanzia di crescita annua attraverso il Dividendo Annuale; il beneficio aggiuntivo di una partecipazione alle performance delle attività sottostanti il fondo rappresentato dal Dividendo Di Partecipazione Agli Utili. In questi giorni Clerical Medical ha dichiarato il Dividendo Annuale pari al 4,75% relativo alle quote del Fondo A Crescita Garantita 2000, al netto della commissione di gestione (1%). Questo dividendo non può essere modificato e vi è quindi la garanzia che il valore delle quote non diminuirà rispetto al prezzo d'acquisto. Il tasso del Dividendo Annuale viene dichiarato il 1° gennaio di ogni anno. Il Dividendo Di Partecipazione Agli Utili ha l'obiettivo di colmare la performance delle attività sottostanti del fondo ed il Dividendo Annuale dichiarato (4,75% per il 2000). Tale dividendo, a differenza di quello annuale, non può essere garantito perché il valore delle attività sottostanti al fondo può cambiare in base all'andamento dei mercati durante la durata dell'investimento. Gli asset del fondo, denominato in Euro, sono al 40% obbligazionari e la restante parte azionari. Le aree geografiche d'investimento sono quelle influenzate dall'Euro, Svizzera e Gran Bretagna. L'investimento minimo richiesto per la sottoscrizione della polizza unit linked Premier Account, che permette di accedere al fondo, è di Lit. 50.000.000 ed ha durata di 10 anni. La commissione d'ingresso ammonta al 7,5% del premio netto pagato e la commissione di gestione annua varia dallo 0,50 all'1,25%. Premier Account è disponibile presso le Casse Rurali della provincia di Bolzano, Trento, Pordenone e Venezia. Clerical Medical e le sue controllate hanno in gestione un patrimonio di 76.000 miliardi di Lire. E' specializzata nell'offerta a privati ed aziende di piani d' investimento, fondi pensione, assicurazioni vita, prodotti finanziari internazionali e fondi comuni. I servizi di Clerical Medical possono essere conosciuti sul sito http://www.clerical-medical.com o alla linea verde: 800-806.204 BANCA ETICA ESTENDE LA SUA PRESENZA SUL TERRITORIO GRAZIE AI PUNTI TELEMATICI DELTA INFORMATICA DAL PROSSIMO ANNO ANCHE CHIOSCHI TELEMATICI SELF-SERVICE Milano, 14 dicembre 2000. Con l'anno prossimo Banca Etica, l'unica banca italiana che per statuto privilegia l'erogazione di crediti a favore di organizzazioni appartenenti al "terzo settore" (no profit, associazionismo, cooperazione sociale), coinvolgendo i risparmiatori nella scelta di tassi di remunerazione compatibili con il finanziamento dei relativi progetti sociali, amplier à con nuovi sistemi informatici la propria presenza e quindi la propria missione sul territorio. Sarà infatti installato, in località attualmente in via di definizione, un primo lotto di cinque chioschi telematici "Delta Banking Gate", forniti da Delta Informatica, società specializzata in informatica bancaria, che consentiranno ad un pubblico anche distante dalle sedi operative della banca, di compiere con procedure semplicissime in self-service le principali operazioni che non comportano il passaggio fisico di denaro: consultazione delle posizioni, bonifici, giroconti, sottoscrizione di prodotti. Grazie a dispositivi quali lettori ottici e sistemi di riconoscimento visivo e della firma, nel rispetto della normativa esistente, gli stessi punti telematici consentiranno inoltre - primo caso in Italia - l'apertura di rapporti di conto corrente o la possibilità di diventare soci della banca. Chi è già cliente potrà infine utilizzare bancomat e carte di credito per svolgere operazioni bancarie, partecipare a raccolte di fondi promosse da Clienti di Banca Etica, accedere alle funzioni di Internet Banking della banca, entrare in diretto contatto con gli operatori ed ottenere chiarimenti e informazioni su campagne o iniziative in corso. I nuovi punti telematici realizzati per Banca Etica sono integrati con Sib 2000, il sistema informativo bancario proposto da Delta Informatica che Banca Etica utilizza fin dalla sua fondazione. Le nuove apparecchiature estenderanno la presenza della banca al di là delle cinque sedi operative esistenti: Padova (il primo sportello, aperto nel marzo del 1999), Brescia, Milano, Roma e Vicenza. "Moltissime persone, pur condividendo il nostro spirito di banca, erano finora impossibilitate a diventare nostri clienti, essendo le nostre sedi ancora poco numerose.' ha dichiarato Matteo Passini, Direttore di Banca Etica. "Dopo aver avviato l'Internet Banking, con i punti telematici avremo nuove modalità di contatto. Contiamo di installarli laddove riteniamo di poter incontrare un pubblico in linea con i nostri principi. Probabilmente lo faremo all'interno di punti vendita a noi particolarmente vicini come per esempio i negozi del "commercio equo e solidale" o nelle sedi di alcune associazioni no profit, anche se non sono da escludere accordi futuri di più ampio respiro con società commerciali o di servizi presenti su tutto il territorio nazionale." 'Inoltre ' ha continuato Matteo Passini ' i Delta Banking Gate si innestano alla perfezione nel processo evolutivo del sistema bancario che sempre più spesso ricorre alla multicanalità per riuscire a coniugare i vantaggi delle nuove tecnologie It con quelli delle reti fisiche di sportelli. Sono strumenti in grado di integrare, o di sostituire, sia le strutture della banca tradizionale sia i canali dell'Internet Banking.' 'Delta Informatica vive di tecnologia, e questa spesso viene vista come uno strumento freddo e lontano da temi di solidarietà civile. Non sempre è così. Siamo sinceramente lieti di avere fornito i nostri chioschi multimediali ad una banca che ha saputo affiancare valori etici alle logiche della finanza.' ha dichiarato Fulvio Rigotti, Amministratore Delegato Delta Informatica. Caratteristiche tecniche di Delta Banking Gate Delta Banking Gate è realizzato su chioschi multimediali prodotti da Cyber Frontiers International, società leader nel settore, della quale Delta Informatica è distributore in esclusiva per l'Italia. L'hardware è caratterizzato da componenti che rispondono ai massimi standard qualitativi, accuratamente collaudati, robusti, affidabili, ed è disponibile in un'ampia gamma di modelli adattabili ad ogni ambiente e con accorgimenti per il facile utilizzo anche da portatori di handicap. La componente software è progettata invece da Delta Informatica in base alle specifiche esigenze del cliente. Per Banca Etica è stata realizzata un'interfaccia utente dalla grafica semplice ed intuitiva, in grado di guidare in un facile utilizzo delle funzionalità del chiosco anche le persone meno esperte. Una speciale videocamera consente l'acquisizione del documento per la verifica dell'identità del cliente. Un'apposita penna ottica permette la firma a video del contratto, che viene localmente stampato in copia per il cliente. Un 'controller' integrato monitorizza costantemente l'hardware, il Touch-Screen e il software, avvisando con un segnale di allerta, in caso di necessità, il responsabile del sistema o l'help desk. La richiesta di intervento o di assistenza all'utente può essere inoltrata con un semplice tocco sullo schermo attivando un collegamento in videoconferenza 'live' con l'operatore. Tutti i chioschi multimediali possono essere equipaggiati con le seguenti periferiche: Monitor Touch-Screen da 15'/17' o 21' e protezione anti-vandalica; Telecamera o/e telefono; Lettore di badge per carte magnetiche, smart card; Stampante termica con cutter automatico in qualsiasi formato; Multimedia: microfono e due altoparlanti. Delta Banking Gate è personalizzabile in base alle specifiche esigenze della banca ed è integrabile con tutti i prodotti Delta Informatica, in particolare con il sistema informativo bancario SIB 2000. Banca Etica Si tratta di una banca che si propone come punto di incontro tra risparmiatori, che condividono l'esigenza di una più consapevole e responsabile gestione del proprio denaro, e le iniziative socio - economiche che si ispirano ai principi di un modello di sviluppo umano e sociale sostenibile, ove la produzione della ricchezza e la sua distribuzione sono fondati sui valori della solidarietà, della responsabilità civile e della realizzazione del bene comune. Banca Etica si propone di gestire le risorse finanziarie di famiglie, donne, uomini, organizzazioni, società di ogni tipo ed enti, orientando i loro risparmi verso le iniziative socio-economiche che perseguono finalità sociali e che operano nel pieno rispetto della dignità umana e della natura. Tra le finalità di Banca Etica è presente una funzione educativa nei confronti del risparmiatore e del beneficiario del credito, responsabilizzando il primo a conoscere la destinazione e le modalità di impiego del suo denaro e stimolando il secondo a sviluppare con responsabilità progettuale la sua autonomia e capacità imprenditoriale. Notevole importanza viene data inoltre al socio e al risparmiatore nella loro partecipazione allo sviluppo della banca. Ufficio Informazioni Banca Etica Tel. 049.8771166 ' Fax 049.664922 Il Gruppo Delta Informatica opera da più di vent'anni nel settore dell'Information Technology. Alla capogruppo Delta Informatica S.p.A., con sede nel Trentino Alto Adige e principale operatore informatico privato della Regione, fanno capo società specializzate in settori diversi che vanno dalla messa a punto di sistemi gestionali per istituti bancari e per aziende private alla formazione e consulenza in Information Technology, oltre alla progettazione e realizzazione di soluzioni per la Pubblica Amministrazione. Delta Informatica S.p.A. è distributore in Italia e all'estero di Sib 2000, un sistema informativo bancario totalmente integrato, sviluppato dal Fondo Comune delle Casse Rurali Trentine che conta oltre 130 referenze in tutta Italia (in particolare, è adottato dal 27% delle banche di credito cooperativo nel nostro Paese). Nel 1999 il fatturato complessivo del Gruppo Delta Informatica ha raggiunto i 71,5 miliardi di lire facendo registrare un incremento di oltre il 20% rispetto all'anno precedente. I dipendenti del gruppo sono oltre 300. GIAN BRUNO MAZZI NUOVO DIRETTORE GENERALE DI SSB Milano, 13 dicembre 2000 - E' Gian Bruno Mazzi il nuovo Direttore Generale di Ssb - Società per i Servizi Bancari, leader nella realizzazione e gestione di servizi informatici per le Banche. Nominato dal Consiglio di Amministrazione, riunitosi a Milano sotto la Presidenza di Marco Martini, subentra a Marco Bellinzoni che ha lasciato SSB nello scorso mese di settembre. Gian Bruno Mazzi proviene da Cardine Banca, Gruppo Bancario con 800 sportelli e 10.000 dipendenti nato dalla Fusione tra i gruppi bancari Caer e Casse Venete dove ricopriva il ruolo di Responsabile Organizzazione, Sistemi Informativi e Lavorazioni Accentrate coordinando circa 1000 addetti. Laureato in Scienze Politiche presso l'Università di Bologna, Mazzi, 48 anni, ha iniziato la propria attività professionale alla Sip, Società Italiana per l'Esercizio Telefonico. Dal 1980 al 1996 ha lavorato nella Divisione Finanza e Banche di Andersen Consulting di cui è divenuto Partner nel 1989. Ha ricoperto, tra l'altro, il ruolo di Responsabile dell'Ufficio di Bologna e di Responsabile della Gestione Offerta Banche per l'Italia. Nel 1996 entra in Cassa Di Risparmio Di Bologna in qualità di Responsabile Area Risorse come Direttore Centrale. Successivamente, all'interno del Gruppo Bancario Caer, nato dall'aggregazione tra Carisbo e Banca Popolare Dell'adriatico, è stato Amministratore Delegato di Caer Servizi, "macchina operativa" del Gruppo bancario. "SSB ha saputo guadagnarsi negli anni una leadership indiscussa nel settore dei servizi informatici per le Banche confermata dai risultati conseguiti dalla società, fin dalla sua costituzione, e dal numero sempre crescente di clienti acquisiti - dichiara Gian Bruno Mazzi, Direttore Generale di SSB - Il nuovo incarico mi dà la possibilità di contribuire alla crescita della società in Italia e di affermare il ruolo di SSB anche nel contesto internazionale, in linea con le strategie definite dal Consiglio di Amministrazione." LA SOCIETÀ FRANCESE IN-FUSIO SI ASSICURA UNA SECONDA TRANCHE DI FINANZIAMENTI STANZIATI DAI PIÙ IMPORTANTI INVESTITORI INTERNAZIONALI Milano 14 dicembre 2000 In-Fusio www.in-fusio.com fornitore leader di soluzioni di giochi in rete per i gestori delle reti di telefonia mobile utilizzerà i nuovi finanziamenti per continuare lo sviluppo di nuovi prodotti e per consolidare ed estendere la propria presenza sui mercati internazionali. L'azienda sta assumendo un ruolo sempre più strategico all'interno del mercato globale dei giochi, anche grazie alla tecnologia ExEn. Il finanziamento, pari a 13.3 milioni di euro, è stato creato per favorire lo sviluppo interno dei prodotti , come ExEn, e per accelerare l'espansione a livello internazionale : Gli stanziamenti supporteranno lo sviluppo interno e l'espansione internazionale dei prodotti In-Fusio nell'ambito di due mercati strategici: Europa e Asia. Il 2000 è stato un anno cruciale per In-Fusio, la società ha infatti formato un gruppo di management internazionale altamente qualificato ed è passata dai 13 dipendenti del 1998 ai 70 dipendenti attuali, due terzi dei quali operativi nel settore sviluppo e tecnologie. "Il prossimo anno ci dedicheremo al consolidamento della società e del suo ruolo a livello internazionale e al rafforzamento della posizione di mercato raggiunta dalla nostra tecnologia proprietaria ExEn (che consente di scaricare i giochi direttamente dal server al telefono cellulare)" ha dichiarato Gilles Raymond, fondatore e presidente di In-Fusio. Attualmente, In-Fusio annovera all'interno del proprio capitale nomi di investitori prestigiosi di fama internazionale: i nuovi partner finanziari supportano In-Fusio non solo da un punto di vista economico, ma anche per quel che concerne le competenze a livello internazionale. Gilles Raymond, fondatore e presidente di In-Fusio afferma: "Questa è la prova che il peculiare modello di business da noi proposto è valido e vincente. Sebbene gli investitori stiano diventando sempre più esigenti e selettivi, In-Fusio continua ad ottenere piena fiducia da parte dei propri partner." "Banexi Ventures Partners è orgogliosa di essere uno dei partner finanziari storici di In-Fusio. Riteniamo che In-Fusio abbia ottime prospettive per collocarsi al vertice del mercato in continua espansione dei giochi su rete wireless. Le tecnologie e i servizi forniti agli operatori di telefonia mobile sono unici nel loro genere." ha affermato Michel Dahan, General Partner e presidente di Banexi Ventures Partners. "La visione globale di In-Fusio si adatta perfettamente alla strategia di investimenti di Partech che riguarda l'ambito specifico delle tecnologie e delle applicazioni per le comunicazioni in rete cellulare, oltre alle infrastrutture e-business. Siamo rimasti favorevolmente colpiti dall'ottimo livello professionale dimostrato dal management internazionale oltre che dalle capacità e dalla determinazione dimostrate nell'instaurare decine di accordi e di alleanze con i principali operatori e produttori internazionali." ha osservato Philippe Herbert General Partner di Partech International. "Il mercato dei giochi su reti cellulari rappresenta per i mobile service provider uno dei settori in più rapida espansione. In-Fusio ha sviluppato un alto grado di esperienza nell'ambito dello sviluppo di giochi e tecnologie, posizionandosi al meglio nel supporto delle richieste dei service provider e generando contemporaneamente alti profitti. Inoltre, consentendo il download dei giochi sui telefoni cellulari, In-Fusio è in grado di offrire nuovo valore aggiunto ai settori delle reti telefoniche e dei giochi.", ha sottolineato Eric Plantier - Direttore di Viventures. La strategia pionieristica di In-Fusio è stata approvata e sottoscritta nel 1999 da Banexi Ventures con lo stanziamento di un investimento pari a 0,8 milioni di euro. Attualmente, con questa nuova tranche di finanziamenti, l'azienda ha ottenuto la fiducia e il supporto di un gruppo di quotati investitori internazionali. Nel corso del primo anno fiscale le attività di In-Fusio hanno generato profitti. Il capitale di In-Fusio è diviso tra fondatori, dipendenti (ognuno dei quali possiede un certo numero di stock-option), ed investitori finanziari istituzionali. "I risultati eccellenti di In-Fusio ottenuti in base alle sessioni di gioco completate (ad oggi quasi due milioni) ci collocano ai vertici del mercato" ha sottolineato Gilles Corbett, Managing Director di In-Fusio. "Offriamo una piattaforma globale di giochi connessi per dispositivi in rete cellulare mobile oltre ad una tecnologia avanzata per i nostri principali clienti che operano nell'ambito delle telecomunicazioni tra cui Terra Mobile, T-Mobile, Sunday, Mobile 1, France Telecom Mobile, Sfr e Telstra. Questo è proprio ciò che ci caratterizza rispetto alla concorrenza!" LA SOLUZIONE NET INTELLIGENCE DI SAS, PER OTTIMIZZARE LE PRESTAZIONI DELL'INTRANET AZIENDALE Milano, 14 dicembre 2000 Nel mercato elettronico del terzo millennio, la partita decisiva non si gioca solo su Internet ma anche sulla Intranet aziendale, che ospita applicazioni cruciali per il successo del business: dai database di marketing ai cruscotti direzionali, dai listini ai magazzini. Migliorare la fruizione e la disponibilità di queste applicazioni, allocando correttamente le risorse tecnologiche, diventa allora un imperativo categorico. Secondo Marco Guerinoni, responsabile Business Unit IT Service Delivery, "Net Intelligence permette di valutare, con un colpo d'occhio, i bisogni diversificati degli utenti aziendali e l'efficienza delle infrastrutture destinate a soddisfarli, in modo da decidere con cognizione di causa gli interventi opportuni e allocare le risorse in modo rispondente alle reali necessità operative". Inoltre consente di analizzare giorno dopo giorno il traffico della rete, di verificare le prestazioni, di prevenire le anomalie in modo da massimizzare i ritorni dagli investimenti It. Sono tante le applicazioni aziendali che risiedono sulla Intranet: massimizzarne la disponibilità è essenziale per assicurare all'azienda un reale vantaggio competitivo. Con Net Intelligence si può valutare con facilità i trend e i picchi di utilizzo, la capacità dell'infrastruttura di supportare i carichi, i tempi di risposta dei componenti. E riallocare le risorse tecnologiche in modo che le applicazioni siano fruibili nei tempi e nei modi necessari. Garantire la disponibilità di alcune aree è vitale per il successo del business. Un operatore di call center, ad esempio, deve avere pieno accesso alla Intranet per rispondere tempestivamente ai quesiti del cliente. O un promotore/broker per formulare un'offerta personalizzata. Ottimizzare l'efficienza dell'Intranet significa in questi casi fidelizzare il cliente e migliorare l'immagine dell'azienda. "Con Net Intelligence quindi distribuire le informazioni nell'ambito della struttura IT è facile e costa poco. - conclude Guerinoni. Basta un semplice browser per visualizzare i risultati delle analisi, produrre report e grafici, effettuare test di superamento di soglie. In più, la soluzione cresce con il crescere delle vostre esigenze: è molto semplice e immediato aggiungere nuove fonti di dati o monitorare nuovi componenti di rete". L'E-BUSINESS SICURO SBARCA IN ITALIA: UBIZEN APRE LA FILIALE ITALIANA Milano, 14 dicembre 2000 - Ubizen Italia si presenta al mercato per fornire una soluzione a tutti i problemi di sicurezza nell'e-business. E' essenziale che i servizi di commercio on-line, siano essi business to business o business to consumer, restino attivi 24 ore su 24, sette giorni su sette. E la stessa regola vale per le misure di sicurezza. Mantenere, monitorare e gestire a ciclo continuo uno o più firewall, e tutti i web server necessari all'attività, può rivelarsi un'attività complessa e sicuramente costosa. Bisogna disporre di personale altamente specializzato, difficile da trovare, mantenendolo costantemente aggiornato sulle ultime tecniche d'intrusione, sugli sviluppi del software e sulle contromisure più efficaci. Inoltre, il personale più qualificato deve essere reperibile e pronto a intervenire a qualsiasi ora. I servizi OnlineGuardian di Ubizen evitano alle aziende di doversi confrontare con questi problemi, garantendo una sorveglianza costante e approfondita su tutte le loro operazioni in Rete. Gli specialisti dello Ubizen Security Management Center configurano e controllano a distanza, tramite una connessione sicura tipo Vpn o linea dedicata, tutto l'hardware e il software dedicato alla sicurezza dell'e-business, fronteggiando efficacemente qualsiasi tentativo di intrusione o di manomissione. Oltre ai servizi di OnlineGuardian, Ubizen offre una linea di soluzioni, tutti a marchio Multisecure, in grado di fornire transazioni di e-business sicure e l'accesso a portali web attraverso sicurezza applicativa stabilita in funzione delle politiche aziendali. Multisecure è la prima soluzione in grado di centralizzare le funzioni di sicurezza in modo da aderire in modo rapido a tutte le evoluzioni delle politiche di business, integrandosi in modo facile e naturale con tutti i meccanismi di sicurezza più noti e diffusi quali dispositivi di autenticazione, Pki, corporate directories e firewall dei produttori leader di mercato. La suite di Multisecure è costituita da 4 prodotti: Multisecure Web Access Control (Wac), Multìsecure E-business Transactìon Security (Ets), Multisecure Application Security Engine (Ase), Multisecure Electronic Payment Security (Eps). La base di Knowledge Management di Ubizen garantisce che le soluzioni fornite siano sempre all'avanguardia ed aggiornate con gli sviluppi più recenti. Le Società nostre clienti (ma non solo) possono tenere sempre sotto controllo cosa succede nel mondo della sicurezza consultando www.securitywatch.com il portale di riferimento per l'e-security, o approfondire le proprie conoscenze all'Ubizen College. A fronte di un'offerta di servizi così ampia, Ubizen si propone come partner completo nella gestione dei temi relativi alla sicurezza, affiancando i clienti nell'analisi delle problematiche, nella scelta delle politiche da applicare, nell'analisi tecnica e tecnologica dell'infrastruttura già presente e nella gestione e progettazione delle eventuali modifiche da apportare. Il risultato è una soluzione cucita su esigenze specifiche che copre ogni aspetto dell'operatività quotidiana. Per coprire il territorio nazionale, Ubizen si appoggia a una rete di Var dall'elevata professionalità che si occuperà di implementare le soluzioni e gestire i bisogni del cliente. Gli accordi stretti con Atel e Context System Group, che sono i primi due Var italiani a entrare nella lista dei partner Ubizen, vanno ad aggiungersi alle partnership internazionali, estese anche all'Italia, già attive con Checkpoint, Nokia, Iss e Cisco. La filiale italiana è capitanata da Lorenzo Grillo, proveniente dalla divisione specializzata in sicurezza informatica di Selesta (Selesta Gestione Centri Security), che veste la carica di Amministratore Delegato. "Per il futuro," - ha dichiarato - "prevediamo una crescita annua all'insegna del raddoppio. Dai sei dipendenti attuali, contiamo di arrivare a 12/15 entro un anno e 30 entro la fine dell'anno successivo. Analogamente, per quanto riguarda il fatturato prevediamo di chiudere il primo anno a quota 4 miliardi, passando a 8 nel prossimo, fino a raggiungere i 16 miliardi entro il 2003. "INTERNET: BUON MEZZO, FONTE AFFIDABILE" COME I GIORNALISTI GIUDICANO E USANO LA RETE IN UNA RICERCA PROMOSSA E REALIZZATA DA PRIMA COMUNICAZIONE E COHN & WOLFE Milano, 14 dicembre 2000 La percentuale di giornalisti che non hanno a che fare con Internet è vicina allo zero e la Rete si è ormai affiancata alle fonti tradizionali come riserva illimitata di notizie o, quantomeno, di spunti da rielaborare. E' quanto dimostra la ricerca "Noi e Internet". promossa e realizzata da Prima Comunicazione e Cohn & Wolfe su un campione di 261 giornalisti appartenenti a 155 testate rappresentanti diverse tipologie di media (agenzie di stampa, quotidiani, periodici, televisioni, radio). I risultati dell'indagine sono stati presentati ieri a Milano da Alessandra Ravetta, condirettore di Prima Comunicazione, e Franco Guzzi, amministratore delegato Cohn & Wolfe, in un incontro con giornalisti e comunicatori che si è svolto al Palazzo della Triennale. Hanno partecipato alla discussione Lucia Annunziata, direttore Ap.biscom, Mario Bottaro, giornalista e imprenditore editoriale, Pietro Calabrese, direttore multimedia Rcs Editori, Enrico Cisnetto, editorialista Il Messaggero e Il Foglio e Beppe Severgnini, editorialista Corriere della Sera. Internet è considerato un buon mezzo di comunicazione e una fonte affidabile dal 62,5% degli intervistati. Ma c'è anche un 13% che non lo considera ne un mezzo ne una fonte affidabile. A usare la Rete continuamente o spesso è comunque l'85% del campione, un ulteriore 14% ne fa un uso saltuario e solo lo 0,8% non si collega mai a Internet. L'uso che ne viene fatto è soprattutto professionale: Internet è una fonte primaria per il 96% degli intervistati, mentre quasi il 63% ritiene che possa fornire quanto meno uno spunto per elaborare notizie. In media, gli intervistati trascorrono on line quasi due ore al giorno tra redazione e casa. Quali i vantaggi di Internet rispetto ai media tradizionali? Il 40% degli intervistati lo apprezza soprattutto per la velocità di reperimento dei dati o per la possibilità di ottenere informazioni in tempo reale. Tra i navigatori esperti, il 14% considera un plus la facilità di consultazione e una quota analoga ritiene che fornisca una continua possibilità di spunti. Altro punto a favore, l'assenza di limiti di tempo e spazio per la pubblicazione dei pezzi. Un tema caldo è l'affidabilità di Internet. Per i giornalisti intervistati, capire e conoscere chi sostiene finanziariamente il sito è l'aspetto prioritario per giudicarne l'affidabilità. Di grande importanza anche la percezione che essi hanno dell'autorevolezza dell'azienda o del prodotto/servizio che 'parla' attraverso il sito. I siti che meritano più fiducia sono quelli delle istituzioni internazionali, seguiti dalle istituzioni nazionali e dalla versione on line dei quotidiani tradizionali. I siti delle associazioni e degli attivisti sono giudicati mediamente credibili, mentre scendono leggermente al di sotto della media i siti aziendali e i portali. Molto distanziati newsgroup, chat line ed e-mail. Internet è valutata come una grande promessa per tutti, pur riconoscendo alla Rete alcuni punti di debolezza che sono poi gli elementi stessi che la caratterizzano: un eccesso di informazione che diventa dispersivo, limiti all'attendibilità delle notizie. E' necessaria quindi una funzione di filtro per rendere rapidamente fruibili le notizie. In questa prospettiva, la maggior parte degli intervistati concorda nell'affermare che il mezzo più favorito da Internet sono le agenzie. Il futuro comunque è in direzione di Internet: se oggi la Rete è per il 76% fonte primaria (33%) o paritaria (43%) rispetto a quelle tradizionali e per il 68% mezzo primario (23%) o paritario (45%), questi dati salgono entrambi al 94% in prospettiva futura. "Noi e Internet" sarà allegata al numero di dicembre di Prima Comunicazione, II report completo della ricerca sarà disponibile on line sul sito di Cohn & Wolfe (www.cohnwolfe.com). La ricerca è stata effettuata tra luglio e settembre 2000 su un campione di 261 giornalisti diversificati per ruolo, testata e tipologia dei media di appartenenza. Il reperimento è stato effettuato inviando un questionario a 600 giornalisti di agenzie, quotidiani, settimanali, mensili, radio e televisioni. Circa 300 di loro sono stati poi contattati cercando di mantenere una ripartizione equilibrata, rappresentativa delle diverse tipologie di media. Il tasso di adesione alla ricerca è stato molto elevato (87%): i 261 intervistati che compongono il campione sono quelli che hanno accettato di rispondere a interviste telefoniche di tipo quantitativo della durata di un quarto d'ora. La parte più consistente del campione è composta da professionisti che lavorano nei quotidiani (90). Seguono quelli dei mensili (73). settimanali (54). agenzie (18). radio (14), televisioni (12). Si tratta in prevalenza di professionisti (254) ma c'è una componente minima di freelance. Prima Comunicazione è un mensile specializzato nei temi dell'editoria, televisione, comunicazione e Internet. Cohn & Wolfe è una società di consulenza che opera nelle aree della comunicazione istituzionale e di marketing b2b e b2c. Il network Cohn & Wolfe è presente in Europa, Stati Uniti e Australia con 15 sedi proprie. INFINITO COMPIE UN ANNO E PRESENTA IL PROFILO DEL SUO NAVIGATORE Milano, 14 dicembre 2000 Infinito www.infinito.it il primo Portale Universale in Italia, conta oggi oltre 600.000 utenti registrati. Il 76% dei suoi navigatori è rappresentato da maschi, con prevalenza di giovani-adulti: la fascia di età 21-34 anni rappresenta infatti il 35% dei visitatori, seguita dalla fascia 35-44 (31%) e dagli adolescenti (24%). Da queste statistiche, emerge che gli utenti di Infinito sono per la maggior parte giovani professionisti, di buon livello socio-economico, particolarmente interessati ai nuovi media, alle nuove tecnologie e alle nuove frontiere (Fonte: Nielsen NetRatings, aggiornamento ottobre 2000). Con riferimento ai nuovi servizi mobili di Infinito, supportati da Genie, l'analisi delle sottoscrizioni al servizio di ricezione di Sms mostra elementi molto interessanti: i messaggi SMS più richiesti sono relativi allo Sport (53%), in particolare a Juventus (10%), Milan (7%) e Inter (6%). Altre aree molto richieste sono: Oroscopo (35%), Ultime Notizie (26%), Barzellette (22%), Frasi d'Amore (16%) (fonte: Infinito). Per usufruire con cadenza regolare del servizio di ricezione di SMS gli utenti devono semplicemente registrarsi sul sito www.infìnito.it per ricevere i messaggi sul proprio telefono GSM. I contenuti più consultati sul portale di Infinito sono invece: Musica, Finanza e Motori, seguiti da Oroscopo e Tv e Cinema. Di grande interesse risultano anche le applicazioni, con particolare riferimento alla posta elettronica e al motore di ricerca (Fonte: DoubleClick Dart - concessionaria di pubblicità on line di Infinito - ultimo aggiornamento ottobre 2000). Genie, la divisione di mobile Internet di Bt Openworld, offre una linea di servizi che consentono agli utenti di accedere alla più vasta gamma di informazioni nazionali e internazionali utilizzando la periferica mobile preferita indipendentemente dall'operatore di rete mobile con cui sono connessi. Lanciato nel dicembre '99, Infinito è presto diventato uno dei fornitori di accesso a Internet a più alto tasso di crescita, fornendo ai suoi utenti un servizio di connessione gratuita ad Internet di elevata qualità. Paul Minihan, Direttore Generale di Infinito, ha affermato: "Desidero sottolineare che, tra tutti gli Isp lanciati da British Telecom a livello globale. Infinito, al di fuori del Regno Unito, è senz'altro considerato il più rilevante e di successo". Dopo un lancio sperimentale nell'aprile 2000, lo scorso ottobre Infinito, con il supporto di Genie, è divenuto il primo Portale Universale in Italia, segnando una nuova era nell'uso di Internet e consentendo agli utenti di accedere ai contenuti di Infinito e di ricevere informazioni ovunque si trovino utilizzando periferiche sia fìsse che mobili. Tra queste i tradizionali Pc, i telefoni cellulari Gsm (per accedere al servizio, totalmente gratuito, di invio e ricezione di messaggi Sms), i telefonini Wap e i Personal Organiser dotati dei sistemi operativi Palm e Windows Ce. "Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti in questo primo anno di vita", ha aggiunto Paul Minihan. "In particolare, il grande interesse suscitato tra i navigatori dal Portale Universale, dimostrato dalle migliaia di nuovi utenti che registriamo ogni giorno, ha contribuito a farcì superare abbondantemente le nostre previsioni iniziali di registrazione". Il futuro di Infinito promette ancora di più: la gamma di servizi offerti sarà incrementata nel corso del nuovo anno, grazie a nuove partnership che coinvolgeranno un numero di content provider sempre maggiore. Gli utenti inoltre potranno presto integrare i propri messaggi tra periferiche fìsse e mobili, utilizzando un unico account di posta elettronica in grado di ricevere e-mail, messaggi vocali e fax, e potranno accedere ai servizi del nuovo canale Infinito di shopping on line. COMMERCE ONE ESTENDE LA PROPRIA LEADERSHIP NELLA REGIONE EMEA CON ACCORDI STRATEGICI E SUPPORTA MARKETPLACE IN EUROPA, MEDIO ORIENTE, INDIA E AFRICA Milano, 14 dicembre 2000 - Con 39 e-marketplace attivi in Europa, Medio Oriente, India e Africa, Commerce One, Inc. rafforza la propria posizione di leader nel commercio elettronico B2B su Web. Grazie ai marketplace che supporta nella regione Emea, alla soluzione Business-to-business di nuova generazionesviluppata congiuntamente con Sap, un'esclusiva strategia go-to-market in partnership con aziende quali Microsoft, oltre a un solido team composto dalla forza vendite diretta e dai distributori, Commerce One è infatti in gardo di capitalizzare sulla propria posizione di leader a livello globale. Con la creazione e la connessione di e-marketplace globali in 54 paesi del mondo con 17 lingue diverse, Commerce One supporta le aziende di tutto il mondo nelle loro transazioni commerciali, operando con rapidità e in maniera efficiente su Internet. Attraverso Global Trading Web, la più grande comunità commerciale B2B al mondo, gli acquirenti sono in grado di realizzare significative economie di scala, i venditori sono in grado di raggiungere nuovi mercati e gli operatori di specifici settori industriali sono in grado di cooperare tra loro su scala globale. "L'obiettivo di Commerce One è quello di trasferire le transazioni commerciali business-to- business sul Web", ha dichiarato Mark Hoffman, Presidente e Ceo di Commerce One. "Siamo convinti che Commerce One stia operando nelle regioni economicamente più solide del mondo al fine di sviluppare ulteriormente la propria estesa rete di e-marketplace a livello globale". In Italia in particolare, il 4 ottobre scorso è stato annunciato il più recente e-marketplace orizzontale supportato da Commerce One. Lanciato da Seat Pagine Gialle, leader in Europa nella pubblicazione di elenachi telefonici e, a seguito della fusione con Tin.it, il più grande Internet service provider italiano, il nuovo marketplace è stato lanciato con il nome mondus.it ed è attualmente in fase di sviluppo. Come e-marketplace orizzontale rivolto al mercato italiano, mondus.it supporterà le aziende del nostro paese nel semplificare e rinnovare le procedure aziendali di vendita ed acquisto di beni indiretti. "Commerce One è presente sul mercato Italiano da meno di un anno e l'accordo che abbiamo raggiunto con Seat Pagine Gialle per la creazione di mondus.it è stato il nostro primo passo in questo importante mercato", ha dichiarato Aldo Zanetti, Direttore Generale di Commerce One per il Sud Europa. "Siamo lieti di poter collaborare con un partner che condivide la nostra visione e le nostre strategie di approccio al mercato". Altre inziative di Commerce One all'interno della regione comprendono: Asite, e-marketplace verticale dell'industria edilizia con sede nel Regno Unito; Ibx (Integrated Business Exchange), e-markeplace orizzontale sviluppato congiuntamente da Commerce One e Sap Markets nei paesi scandinavi DAL 1° GENNAIO 2001 INFOSTRADA RIMBORSERÀ AI SUOI
CLIENTI IL CANONE DI ABBONAMENTO TELEFONICO PAGATO A TELECOM ITALIA NASCONO LE TELECOMUNICAZIONI REGIONALI INTEGRATE. NASCE
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