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MARTEDI'
15 MAGGIO 2001
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PUBBLICATA LA NEWSLETTER N. 30 DELLA PRESIDENZA DEL
CONSIGLIO DEI MINISTRI - FORUM PER LA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE.
Milano, 15 maggio 2001 - Il numero, all'indirizzo http://www.governo.it/fsi/ita/archivi/new/newsletter.htm
è prevalentemente dedicato alle iniziative e le azioni europee volte a
promuovere lo sviluppo delle Società dell'informazione e il mercato delle
telecomunicazioni. Tra i documenti analizzati: il "Piano di azione
eEurope 2002. Una società dell'informazione per tutti", di cui si
ripercorrono anche le principali tappe; "eEurope Update" documento
di aggiornamento presentato dalla Commissione al Consiglio europeo di Nizza
(dicembre 2000); "Impact and Priorities, Comunicazione presentata al
Consiglio europeo di Stoccolma (marzo 2001). Sono stati messi in evidenza
alcuni programmi speciali come il "V° Programma Quadro di Ricerca e
Sviluppo"; "eContent"; "eLearning"; il "Safer
Internet Action Plan"; i "Fondi strutturali 2000-2006 - Azioni
innovative"; "Innovation 2000", iniziativa gestita dalla
Banca europea degli Investimenti (Bei). Per le istituzioni italiane
segnaliamo tra l'altro: la costituzione del Gruppo di lavoro: "Società
dell'informazione" istituito dal Comitato di sorveglianza del Quadro
Comunitario di sostegno per le Regioni dell'Obiettivo 1 2000-2006; il Master
in Teledidattica applicata in Medicina; il protocollo d'intesa tra Italia e
India nel settore Ict; la Gazzetta Ufficiale on line. Per l'Unione europea
segnaliamo l'iniziativa "eSchola"; l'iniziativa "Interactive
Policy Making"; il nuovo Quadro regolatorio per le comunicazioni
elettroniche. Viene inoltre ricordato che la "La Sentinella del
Canavese", bisettimanale di Ivrea, ha ricordato il centenario della
nascita di Adriano Olivetti con un numero speciale pubblicato in rete. Il
Rapporto del Forum e-Italia. Un progetto per l'Italia e l'Europa, un
contributo per la comunità internazionale (Il Sole 24 Ore, Milano, 2001) ha
dedicato in passato un ricordo alla figura di Adriano Olivetti. La
Newsletter riporta inoltre tutte le consuete rubriche di informazione con
notizie e link su cyberlaw, broadband, università,
tendenze-controtendenze-cultura, pubblicazioni e convegni, ecc.
"TEATRO DELLA MEMORIA" CHE IN GIAPPONE METTE
IN SCENA L'ORIGINALE APPROCCIO ITALIANO ALL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Milano, 15 maggio 2001 - Ecco, passo per passo, cosa potranno osservare i
visitatori che s'inoltreranno nel "teatro della memoria" che in
Giappone mette in scena l'originale approccio italiano all'innovazione
tecnologica. Dalla mitica Ferrari ad un'automobile che si allunga e si
accorcia, dalle maglie ipertecnologiche dei giocatori della Roma alle
piastrelle più sottili del mondo, la ricerca pura si confronta con quella
applicata all'industria. La Ferrari Formula 1 e gli ingranaggi del cambio di
una bicicletta; il modello della nave da crociera più grande del mondo e il
progetto per il restauro di antiche navi romane e i complessi macchinari per
lo studio dei neutrini utilizzati nel laboratorio del Gran Sasso. E ancora:
il naso elettronico, apparecchi per la risonanza magnetica, satelliti che ci
tengono sotto controllo dal cielo, la piastrella più sottile del mondo, le
tute dei vigili del fuoco e la maglia "supertecnologica" dei
giocatori della Roma. Sono solo alcuni degli oggetti proposti al
"Salone della Tecnologia Italiana" dal titolo Le ragioni del fare
- realizzato dall'Ice a Tokyo dal 19 al 24 maggio - a testimonianza della
grande varietà dei settori coinvolti. La mostra tuttavia non si richiama
alla consueta suddivisione per settori produttivi, a una rigida
catalogazione merceologica, ma vuole apparire come una sorta di "teatro
della memoria" nell'ambito del quale le cose, gli oggetti, sono vicini
l'uno all'altro in ragione della loro affinità e delle connessioni
reciproche che richiamano un complesso e articolato sistema di conoscenze e
di valori. E teatrale, infatti, è la scenografia del Salone: un enorme
palcoscenico lungo come due campi di calcio, suddiviso in sei aree
identificate da grandi parallelepipedi di 10 metri per 10, nell'ambito delle
quali sorgono pedane di diversa altezza dove "reciteranno" gli
oggetti, emblemi della ricerca e della tecnologia italiana. I grandi
pannelli saranno caratterizzati da diversi colori che tutti insieme daranno
vita a una sorta di arcobaleno cromatico. Poiché lo spazio che ospiterà la
mostra ha un andamento angolare, nel punto di congiunzione tra i due assi è
stata collocata una grande superficie a specchio in cui si rifletteranno - e
simbolicamente s'incontreranno - tutte e due le ali del salone. I visitatori
giapponesi che si inoltreranno lungo questo percorso-spettacolo, saranno
accompagnati da un'apposita colonna sonora e da giochi di luci studiati per
mutare continuamente il tono croma- tico dominante dell'esposizione. Su
grandi pannelli concepiti per simboleggiare il "fare" italiano si
alterneranno proiezioni delle suggestive fotografie realizzate da Enzo
Ragazzini - uno dei più importanti fotografi industriali italiani - nel
museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro (PR), uno dei più importanti musei
italiani di tradizioni popolari. Sempre su grandi pannelli troveranno posto
anche una serie di disegni dedicati a Pinocchio da Giancarlo Moscara che
illustreranno momenti salienti della vita del burattino in qualche modo
sintomatici ed esemplificativi dei temi portanti delle diverse sezioni:
"fare per fare", "fare per nutrirsi", "fare per
stare bene", "fare per abitare", "fare per
muoversi", "fare per andare oltre". Una nuova tappa, dunque,
nella ricca storia dell'iconografia legata al personaggio collodiano, che si
aggiunge all'interpretazione originale di Enrico Mazzanti e a quelle
"storiche" di Sergio Tofano o Federico Fellini. Un Pinocchio
"sempreverde", dunque, come testimonia anche la decisione di
Roberto Benigni di ripercorrere la vita del personaggio nato dalla fantasia
di Collodi nel suo prossimo film. Ma perché scegliere proprio Pinocchio
come testimonial di questo salone? Perché si tratta di uno dei personaggi
letterari made in Italy più conosciuti nel mondo, al tempo stesso
emblematico della vicenda tecnologica e produttiva italiana. Come i
macchinari prodotti dalla tecnologia, anche Pinocchio è una
"macchina" realizzata da Geppetto per soddisfare i propri bisogni,
per guadagnarsi da vivere, ma il burattino acquista poi una dignità che gli
consente di trasformarsi in essere umano e di condurre una vita
indipendente. In questo caso non è la macchina a diventare uomo, ma l'uomo
che, grazie alle macchine, evita di fare la parte della macchina. Ma
seguiamo ora più da vicino il percorso che il visitatore si troverà di
fronte. Fare per fare - La prima area che si incontra è quella dedicata
alla meccanica. Qui la Cerutti - l'azienda italiana i cui macchinari
permettono che vengano stampati i milioni di quotidiani letti ogni giorno
dai giapponesi - espone un grande cilindro per la stampa e prodotti
multimediali, la Marposs due sofisticate macchine di misura, la Tecnogamma a
sua volta espone un impianto di misura al laser, la Salvagnini macchine per
la stampa delle lamiere. La Cannon espone il frigorifero Oz, un modello
monomateriale in poliuretano, innovativo sia per la sua avveniristica linea
estetica tondeggiante che per le caratteristiche di quasi totale
riciclabilità. Accanto a Oz, tra i diversi prodotti esposti dalla Cannon,
troverà posto anche la presa d'aria laterale della Ferrari Testa Rossa, un
vero gioiello dello stampaggio complesso, realizzata in poliestere
rinforzato con fibra di vetro. Intermeccanica propone diversi oggetti
presentati dalla varie associazioni di categoria: Acimac, Acimall, Acimga,
Acimit, Assocomaplast, Assomac, Ucima, Ucimu.. Fare per nutrirsi -
Rubinetteria, pentolame e un uomo fatto di utensili vengono esposti
dall'Anima, mentre l'Arneg propone uno dei suoi banchi frigoriferi. La Bimo
esporrà grandi bobine dei suoi film in polipropilene, il materiale
specificamente concepito per la conservazione dei cibi che ha sostituito il
pvc e che, nelle sue varie forme e colori avvolge e contiene tutto ciò che
mangiamo: dai gelati alle patatine, dalla pasta ai biscotti. L'Unacoma,
infine, porta alla mostra un suggestivo allestimento con tre tipi diversi di
terreno, per spiegare il livello tecnologico che caratterizza le proprie
macchine per movimento terra. Fare per stare bene - Leader nel campo della
diagnostica non invasiva, con i suoi mezzi di contrasto e i macchinari
legati al loro uso, la Bracco-Esaote propone Artoscan, un modernissimo
tomografo a risonanza magnetica per lo studio degli arti assieme ad una
serie di pannelli trasparenti che riproducono per la prima volta l'intera
figura umana ricostruita con immagini reali dell'interno del corpo umano,
realizzate con esami TAC e risonanza magnetica. Il settore della cosmetica,
i cui prodotti hanno un alto contenuto di ricerca, è rappresentato da
Unipro - l'organismo di rappresentanza del settore industriale italiano
della cosmesi - che sottolinea, nel suo messaggio, il concetto di
"cura" insito nella migliore cosmesi. L'Italia è per il Giappone
il primo fornitore di abbigliamento di qualità, non poteva quindi mancare
un'ampia rassegna di tessuti tecnologici per l'ambiente, il lavoro e lo
sport proposta da Sistema Moda Italia. Saranno esposti prodotti brevettati
unici al mondo di una ventina di aziende: dal giaccone che misura
l'inquinamento, alla nuova maglia della Roma (indossata anche dal calciatore
giapponese Nakata) alle tute per i piloti di Formula 1, all'abbigliamento
"tecnico" studiato per i vigili del fuoco, a quello utilizzato
invece del navigatore Soldini nelle sue solitarie traversate oceaniche, e
ancora il costume da bagno dell'olimpionico Thorp e la tenda termica di
Messner. Una vasta e importante serie di primati tecnici e sportivi che
nell'adozione di tessuti tecnologici hanno trovato un supporto
indispensabile. Il Cnr, a sua volta, presenta il "naso
elettronico", un sofisticato sensore chimico-elettronico che creando
mappe digitali degli aromi può rivelarsi un importante strumento non solo
per l'industria alimentare e vinicola ma anche nella diagnostica medica.
Fare per abitare - La Federlegno, presente con Assopiastrelle e Assomarmo,
presenta un adattamento della mostra i-Made presentata al salone
Internazionale del Mobile nel 2000. La Mostra si propone come esposizione di
quei contenuti di ricerca che normalmente rimangono sullo sfondo della
produzione industriale ma che giocano un ruolo fondamentale nel cambiare e
migliorare la qualità della relazione con gli oggetti della casa. i-Made
svela quindi quel mix di sapere tecnico e artigianale che caratterizza da
sempre l'arredo italiano. Vengono esposti mobili sezionati, da guardare
"dentro", per stimolare la curiosità dei visitatori e far capire
come "dietro" l'estetica tanto apprezzata del design italiano
esita una componente tecnologica e di ricerca che assicura la ben nota
funzionalità e sicurezza dei prodotti made in Italy. Assopiastrelle
illustra gli alti livelli tecnologici raggiunti dalla produzione italiana
che è in grado di realizzare prodotti estremamente sofisticati (la
piastrella più sottile ha uno spessore di soli 3 millimetri) in termini di
elasticità, resistenza all'urto e al calore, innervati con fibre ottiche
per esigenze di conteggio e misura. Assomarmi, a sua volta, espone il
modello dell'aula liturgica del Santuario di Padre Pio che Renzo Piano sta
realizzando a San Giovanni Rotondo. Sempre nel settore delle costruzioni,
Mapei presenta i propri collanti e additivi il gruppo Permasteelisa-Gartner
leader mondiale nella progettazione, realizzazione e installazione di
involucri architettonici fra cui quello del museo Guggenheim di Bilbao,
caratterizza le proprie capacità tecnologiche esponendo una scultura
obelisco in titanio alta 5 metri. Un prototipo di lavoro, costruito per
simulare il risultato finale del rivestimento degli spazi interni realizzato
da Permasteelisa per la cafetteria del Gruppo Editoriale Condè Nast a New
York. I visitatori potranno anche osservare i plastici del progetto Bovisa,
la nuova sede del Politecnico di Milano, al quale hanno lavorato architetti
giapponesi. Prodotti per applicazioni video sono, invece, presentati da Sim2
Multimedia, un'azienda estremamente giovane (fondata nel 1996) ma già
leader a livello mondiale e che reinveste l'8% del suo fatturato in ricerca.
Sim2 presenta una grande video-parete, strumento essenziale per la gestione
di centri di controllo di aeroporti o stazioni aerospaziali come del
traffico autostradale, e il proiettore Grand Cinema, un apparecchio di nuova
concezione specificamente concepito per l'home-theater che si avvale di
tecnologia Dlp. Saes Getters, leader mondiale nella tecnologia delle
applicazioni dove sono richiesti livelli di impurezza estremamente bassi in
aria, gas, liquidi, solidi e vuoto, espone grandi modelli dei getter senza i
quali nessun televisore al mondo potrebbe funzionare. A testimonianza della
qualità dei prodotti e dell'importanza del lavoro di ricerca dell'azienda,
nel 1997 Paolo Della Porta, presidente e amministratore delegato di Saes
Getters ha ricevuto il prestigioso Premio Leonardo. Fare per muoversi - I
visitatori potranno osservare da vicino la Ferrari Formula 1, la stessa
macchina che vinse l'anno scorso il Gran Premio in Giappone. Sempre in tema
di autoveicoli, la Fiat-Centro Ricerche presenta la plancia multimediale di
un camion Iveco assieme ai risultati delle sue scoperte ed elaborazioni nel
campo dei sistemi di sicurezza anticollisione, delle interfaccia
uomo-macchina più innovative, della protezione dei pedoni e dei sensori
pre-crash. Si potranno anche avere informazioni sui risultati delle
realizzazioni per la mobilità del Cnr con l'auto Eta Beta in grado, come il
famoso personaggio di Walt Disney, di rimpicciolirsi e allungarsi; e con la
Vanzig, un'auto dotata di tre motorizzazioni e funzionante indifferentemente
a benzina, a elettricità o a gas. Dalle auto alle motociclette con le due
aziende italiane maggiormente presenti sul mercato giapponese: Ducati -
l'unica casa che produce moto da corsa immatricolabili - e Mv Agusta Motor,
che proporranno motociclette e motori di ultima generazione. E ancora, le
biciclette costruite con le tecnologie e i materiali messi a punto per le
imprese spaziali con Campagnolo, De Rosa e Pinarello, e i cavi e pneumatici
della Pirelli. E poi i trasporti per mare e per aria: Fincantieri espone
modelli di traghetti e di navi da crociera (Carnival, la più grande del
mondo) mentre Alenia Aerospazio presenta un modello dell'Atr 42 per la
ricognizione, il soccorso marittimo e il controllo delle coste. Fare per
andare oltre - È la sezione della Mostra dedicata alla ricerca. L'Asi-Agenzia
Spaziale Italiana partecipa al Salone con modelli prodotti da aziende
d'avanguardia come Alenia Spazio, Carlo Gavazzi Space, Fiat Avio e Officine
Galileo. Sarà esposto il modello del satellite Cosmo-Skymed, un sistema per
l'osservazione terrestre costituito da una costellazione di 7 satelliti che
da un'orbita di 600 km di distanza dal nostro pianeta cattureranno immagini
ad alta definizione della terra. Questo sofisticato sistema di rilevamento
si presterà ai più diversi usi: si potranno controllare le variazioni
apportate alle mappe catastali evidenziando le eventuali violazioni alle
norme e urbanistiche, saranno possibili applicazioni al settore agricolo,
l'elaborazione di carte geografiche dettagliate; il monitoraggio dei
disastri naturali ed infine il controllo delle coste. A Tokyo verranno
esposti anche un modello della sonda Cassini e uno di Mita (Minisatellite
Italiano a Tecnologia Avanzata), un piccolo satellite sviluppato nell'ambito
del programma delle Piccole Missioni Scientifiche dell'ASI per essere
utilizzato come piattaforma standard in orbita bassa, per applicazioni
scientifiche e commerciali. Ci sarà poi un modello del lanciatore Vega,
specificamente concepito per satelliti per telecomunicazioni di piccole
dimensioni, da inserire in orbita bassa e in corso di progettazione
nell'ambito di un programma ESA. E ancora, un modello del sistema di
rilevazione meteo Gome2, ovvero lo strumento che nel sistema operativo EPS (Eumetsat
Polar System) dell'Eumetsat è dedicato alla misura del contenuto di ozono
nell'atmosfera. Sempre nell'ambito della ricerca aerospaziale, in questa
area del salone sarà possibile vedere la bilancia inerziale uno strumento
concepito per un possibile utilizzo a bordo della Iss Alpha dall'Istituto di
Metrologia Colonnetti-Cnr. La bilancia inerziale è l'unico strumento con
cui è possibile calcolare il peso in assenza di gravità grazie alla
valutazione della massa con il metodo centrifugo. A bordo di una navicella
spaziale la misura della massa di un oggetto non può infatti essere
eseguita con bilance tradizionali che si basano sulla misura della forza
peso. L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare-Infn presenta un prototipo del
rivelatore Borexino utilizzato per studiare i neutrini solari. I visitatori
del Salone si troveranno di fronte una monumentale sfera del diametro di 8
metri costituita da tubi metallici contenente una seconda sfera di plastica
trasparente di 2 metri di diametro che contiene 300 tonnellate di liquido.
Il Borexino è attualmente in uso nel laboratorio costruito sotto il Gran
Sasso: è infatti la schermatura dei 1.400 metri di roccia che lo sovrastano
a fare di questo luogo il maggior centro mondiale per le ricerche
sull'astrofisica dei neutrini. L'Eni presenta modelli di piattaforme
petrolifere, mentre attrezzature radioelettriche sperimentali vengono poi
presentate dal Centro Radioelettrico Sperimentale G. Marconi. L'Itc di
Trento propone sistemi di riconoscimento vocale e traduzione automatica.
Infine, le innovative tecniche di restauro di antiche navi, ritrovate nel
sito archeologico di San Rossore (PI) dove dopo 1.500 anni è tornato alla
luce un porto romano, vengono illustrate con l'ausilio di reperti e modelli
dal Polo Scientifico e Tecnologico di Navacchio che opera in Toscana in
collaborazione con la Soprintendenza Archeologica regionale.
INDAGINE SULLA RICCHEZZA INDIVIDUALE NEL MONDO DI
MERRILL LYNCH/CAP GEMINI ERNST & YOUNG
Milano, 15 maggio. Nel 2000 i patrimoni delle famiglie che nel mondo hanno
"Elevate disponibilità finanziarie" (ovvero con patrimoni
superiori a 1 milione di dollari) sono cresciuti del 6%, malgrado la crisi
dei mercati finanziari. E' cresciuto anche il numero dei miliardari.
Nell'anno 2000 il patrimonio delle famiglie nel mondo delle famiglie con
disponibilità finanziarie - escluse quindi le proprietà immobiliari -
superiori a un milione di dollari è cresciuto del 6%, raggiungendo il
valore totale di 27.000 miliardi di dollari, secondo quanto risulta
dall'indagine "World Wealth Report" condotta da Merryll Lynch e
Cap Gemini Ernst & Young. "Il numero di miliardari nel mondo è
cresciuto del 2,9% nel corso dell'anno 2000 e attualmente si stima che
esistano 7,2 milioni di miliardari" ha affermato Winthrop H. Smith,
Chairman di Merryll Lynch International e Presidente di Merryll Lynch
Private Client Group. La ricchezza degli "Ultra High-Net Worth
Individuals" (ossia di individui con patrimoni finanziari superiori a
30 milioni di dollari) si è incrementata del 6% nel corso dell'anno 2000,
raggiungendo il valore complessivo di 8370 miliardi di dollari. Si calcola
che, alla fine dello stesso anno, nel mondo esistessero circa 57.000 super
ricchi. "Nel corso dell'anno, la maggior parte di questi investitori è
stata attiva sui mercati finanziari con operazioni volte a proteggere i
capitali dalla volatilità crescente, a conferma che una corretta "Asset
Allocation" ed un'efficiente consulenza professionale possono essere
fattori vincenti" ha conclusoSmith. Keith Stock, Responsabile Globale
per i Financial Services di Cap Gemini Ernst & Young ha affermato:
"Nei primi tre mesi del 2000 la forte crescita di nuovi miliardari è
proseguita ed il numero degli stessi è aumentata di circa 260.000 persone.
Alla fine del mese di Dicembre c'erano 180.000 nuovi miliardari rispetto
all'anno precedente ed il numero complessivo era di 7,2 milioni di
miliardari in tutto il mondo" Alessandro Albrighi, Responsabile della
sede di Milano di Merryll Lynch Private Banking dal canto suo ha detto:
"Nell'anno 2000 la crescita è stata inferiore del 5,9% rispetto alla
crescita del 18,7% registrata nel 1999; in ogni caso è importante
sottolineare come dal 1986 la ricchezza di questi individui sia cresciuta
del 375%". Maurizio Cucchiara, Responsabile della sede di Roma di
Merryll Linch Private Banking, ha aggiunto: "Si stima, per i prossimi
anni, una crescita annua dell'8%; entro il 2005 il valore della ricchezza di
questi individui dovrebbe raggiungere i 39.700 miliardi di dollari.
Conseguentemente alla alla crescita mondiale della ricchezza, questi
individui necessitano sempre più di soluzioni innovative e globali. I
nostri consulenti sono in grado di combinare le risorse e le conoscenze
globali con un'esperienza locale sui singoli mercati, in modo da fornire
alla clientela servizi personalizzati, che comprendono prodotti innovativi e
soluzioni ad hoc". Europa: la crescita più forte nel numero di
miliardari. Il numero di individui "con elevata disponibilità
finanziaria" è cresciuto in Europa del 6% nel corso dell'anno 2000,
portando l'attuale numero di questi ultimi a 2,3 milioni. In particolare,
l'Europa è l'area geografica che ha fatto registrare, sempre nello stesso
anno, la crescita maggiore in termini di nuovi miliardari. A livello
mondiale, i miliardari europei rappresentano il 32% del totale. Il valore,
espresso in dollari, della ricchezza dei miliardari europei è cresciuto del
7,5% raggiungendo i 7200 miliardi di dollari, cifra in percentuale pari al
26,8% della ricchezza totale dei grandi ricchi del mondo. L'incremento della
ricchezza è stato inizialmente determinato dal positivo andamento delle
borse europee; i miliardari europei infatti erano meno esposti sui mercati
azionari giapponese ed americano. Nonostante ciò, anche i miliardari
europei hanno comunque risentito della caduta dei mercati azionari. L'Europa
Centrale e quella dell'Est contano 200.000 miliardari con una ricchezza
totale pari a 900 miliardi di dollari. Entro il 2005 si stima che la
ricchezza in quest'area possa raggiungere i 1300 miliardi di dollari. In una
prospettiva di lungo periodo, la ricchezza dei miliardari nell'Europa
dell'Ovest è cresciuta del 440% nel 2000 rispetto al 1986 e le previsioni
sono di una crescita del 36% entro il 2005, con un valore totale dei
patrimoni pari a 10.500 miliardi di dollari entro quella data. Crescita
della richhezza delle famgilie " ad elevata disponibilità finanziaria
per area geogarfica. Area geografica Africa, cerscita dal 1999 stabile ,
crescita dal 1986 166% , quota di mercato 1,9%; Area geografica Asia ,
cerscita dal 1999 - 9% , crescita dal 1986 600% , quota di mercato 18,2%;
Area geografica Europa , cerscita dal 1999 7.5% , crescita dal 1986 440% ,
quota di mercato 26.8; Area geografica America Latina , cerscita dal 1999
6,5 , crescita dal 1986 275% , quota di mercato 12.3; Area geografica Middle
East , cerscita dal 1999 18% , crescita dal 1986 216% , quota di mercato
4,8%; Area geografica Nord America , cerscita dal 1999 9% , crescita dal
1986 313% , quota di mercato 32.7.
MEDIOBANCA: SALDO NEGATIVO DI 9 MILIARDI
Milano, 15 maggio 2001 - Si è riunito l'11 maggio 2001 sotto la presidenza
del dott. Francesco Cingano, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca
che ha approvato la Relazione trimestrale al 31 marzo 2001. Nei primi nove
mesi dell'esercizio il Gruppo presenta un risultato della gestione ordinaria
di 507,4 miliardi (465,5 miliardi nel corrispondente periodo dello scorso
esercizio), alla cui formazione concorrono la crescita sia del margine
d'interesse (14,1%) sia delle commissioni relative all'attività di
investment banking (6,1%). A valle della gestione ordinaria, gli smobilizzi
di titoli d'investimento registrano un saldo negativo di 9 miliardi (contro
utili per 352,3 miliardi) avendo scontato 155,8 miliardi di perdite lifo
sulle azioni Generali (34,3 miliardi); le svalutazioni, di misura pressochè
identica a quelle del precedente esercizio, restano sempre collegate alle
aree del credito alle famiglie e del factoring e marginalmente a quella del
leasing; gli allineamenti figurativi sul portafoglio di proprietà -
calcolati ai corsi medi dell'ultimo mese per i titoli non immobilizzati e
del semestre ottobre-marzo per quelli immobilizzati - ammontano a 52
miliardi (115,9 miliardi). Il risultato al lordo di imposte è pari a 344,9
miliardi, dopo accantonamenti per 16,4 miliardi (137,1 miliardi). Al 31
marzo i mezzi di provvista saldano in 35.410,3 miliardi (+0,9% rispetto al
31 dicembre), i finanziamenti e le anticipazioni in 31.909,2 miliardi (-
4,1%) e gli investimenti in titoli e partecipazioni - inclusi gli
allineamenti figurativi - in 6.895,6 miliardi (+1,1%). Il patrimonio netto
del Gruppo ammonta a 8.277,6 miliardi (8.271,7 miliardi al 31 dicembre)
senza tener conto del risultato di periodo e delle plusvalenze nette sul
portafoglio titoli d'investimento che, in base alle consistenze e ai corsi
di ieri, si ragguagliano a 9.294 miliardi. Mediobanca chiude i nove mesi con
un andamento analogo a quello del Gruppo: il margine della gestione
ordinaria migliora del 20% per i motivi già illustrati a livello
consolidato. Il risultato ante imposte è pari a 180,4 miliardi dopo perdite
da realizzo titoli per 9 miliardi (contro utili per 342,4 miliardi lo scorso
anno) - interamente attribuibili ai 155,8 miliardi di effetto lifo sulle
azioni Generali -, allineamenti figurativi netti sul portafoglio titoli per
32,7 miliardi (113,8 miliardi) e accantonamenti per 125,2 miliardi (214
miliardi), di cui 120 miliardi costituiti dallo stanziamento pro-rata al
Fondo rischi su crediti (90 miliardi). La provvista - inclusi gli
affidamenti da banche e i Fondi BEI - è cresciuta nel trimestre di 168,1
miliardi, i finanziamenti e le anticipazioni si riducono di 1.713 miliardi;
le disponibilità, tenuto conto dell'operatività in pronti contro termine,
salgono da 3.661,3 miliardi a 6.124,3 miliardi. Il controvalore delle
operazioni dirette dall'Istituto nell'area dell'investment banking è stato
nei nove mesi di oltre 115 mila miliardi (contro 100 mila miliardi), in un
contesto di mercato cui è mancato l'apporto di importanti collocamenti
legati al processo di privatizzazione. Si allegano gli schemi riclassificati
di Stato Patrimoniale e di Conto Economico del Gruppo. Il Consiglio,
nell'odierna riunione, ha altresì deliberato le proposte in ordine a: . la
ridenominazione del capitale in Euro, mantenendo invariato il numero delle
azioni e stabilendone per difetto, ai sensi dell'art. 17, 1° e 6° comma
del D.Lgs. n. 213/98, il valore nominale unitario in 0,50 Euro contro
accredito alla riserva legale di 20,5 miliardi; . l'attribuzione al
Consiglio di Amministrazione di deleghe ex artt. 2443 e 2420-ter Cod. Civ.,
per aumentare il capitale di massimi nominali 250 milioni di Euro e per
emettere obbligazioni convertibili sino a nominali massimi 5 miliardi di
Euro, stabilendo che l'esercizio delle deleghe non potrà dar luogo
all'emissione di azioni per un numero complessivo superiore a 500 milioni; .
l'aumento del plafond di azioni al servizio del piano di stock option
deliberato dall'Assemblea straordinaria dello scorso 28 ottobre da 13 a 50
milioni di azioni da nominali 0,50 Euro. Il Consiglio ha infine approvato il
programma della fusione con Euralux, società di diritto lussemburghese, con
un patrimonio netto di 259,7 milioni di Euro al 31 marzo scorso,
proprietaria di n. 48,9 milioni di azioni Generali, pari al 3,9% circa del
capitale, in carico per 230,3 milioni di Euro che si confrontano con un
valore corrente (alle quotazioni del 10 maggio) di 1.715,1 milioni di Euro.
Il capitale di Euralux (n. 186.560 azioni da nominali 10.000 F. Lux.) fa
capo per il 79,3% a Consortium, per il 10,7% a Finsai Int. Ltd. (Gruppo Sai)
e per il restante 10% a Flandria Participations Financières (gruppo
Generali). Successivamente al 31 marzo, Euralux ha ceduto il pacchetto di
azioni Mediobanca ad un prezzo di complessivi Euro 4,75 milioni (Euro 10.9
per azione circa) con una plusvalenza di Euro 2,8 milioni che si aggiunge a
disponibilità liquide per Euro 27,5 milioni. A fine maggio inoltre la
società incasserà il dividendo sulla partecipazione Generali relativo
all'esercizio 2000 (Euro 12,6 milioni). Si prevede infine che prima della
fusione Euralux distribuisca un dividendo straordinario di Euro 166 per
azione per un totale di circa Euro 31 milioni. L'incorporazione di Euralux
si realizzerà sulla base delle situazioni patrimoniali delle due società a
fine marzo. Per l'individuazione del rapporto di concambio ci si è riferiti
al criterio di borsa, tenendo conto che le azioni di Mediobanca sono quotate
e che l'attivo di Euralux è costituito praticamente dalle sole azioni
Assicurazioni Generali, anch'esse quotate in borsa. Per la valutazione è
stata utilizzata la media ponderata dei corsi di borsa riferita ai dodici
mesi precedenti la data di riferimento (Euro 11,46 per azione Mediobanca ed
Euro 36,41 per azione Generali). Alla valutazione del 100% di Euralux di
Euro 1.560,6 milioni (pari a Euro 8.365 per azione) si è giunti avendo
applicato da un lato un holding discount del 15% sulla plusvalenza
inespressa sul pacchetto Generali in portafoglio, dall'altro le rettifiche
relative alle operazioni successive al 31 marzo indicate in precedenza. Il
rapporto di concambio è stato pertanto individuato in 730 azioni Mediobanca
ogni azione Euralux. Quanto ai riflessi dell'incorporazione sull'azionariato
di Mediobanca , Consortium risulterà titolare del 13,9% del capitale
post-fusione. In forza delle intese raggiunte nell'ambito del Patto di
Sindacato Mediobanca, Consortium, compatibilmente con le condizioni di
mercato e i vincoli di prezzo, ricondurrà la propria partecipazione
nell'Istituto ad una quota del 5%, interamente vincolata al Patto medesimo.
Inoltre, i gruppi SAI e Generali riporteranno la loro quota di
partecipazione in Mediobanca al 2%, rispettivamente dal 3,5% e dal 3,4% post
fusione, nei termini dei 12 mesi di cui all'art. 121 del D.Lgs. 24 febbraio
1998, n. 58. Una volta incorporata Euralux, la partecipazione del gruppo
Mediobanca nelle Generali si attesterà intorno al 14%, consolidando al
patrimonio attività con un valore corrente di oltre Euro 1,7 miliardi a
fronte di un aumento dei mezzi propri per Euro 244 milioni; le plusvalenze
inespresse sul portafoglio di proprietà aumenteranno conseguentemente di
oltre il 30%. L'odierno Consiglio ha rinviato ad una prossima seduta, da
tenere contestualmente al Consiglio dell'incorporanda possibilmente entro la
fine del corrente mese di maggio, l'approvazione definitiva del progetto di
fusione ex art. 2501-bis e la convocazione dell'Assemblea dei Soci per tutte
le delibere inerenti a tale progetto e alle precedenti proposte.
UNICREDITO ITALIANO DATI CONSOLIDATI DEL PRIMO
TRIMESTRE 2001 UTILE NETTO A 801,8 MILIARDI, IN LINEA CON IL BUDGET
Milano, 15 maggio 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di UniCredito
Italiano ha approvato ieri la Relazione sull'andamento della gestione del
Gruppo durante i primi tre mesi del 2001. La composizione del Gruppo non ha
registrato variazioni significative dalla chiusura dell'ultimo esercizio.
Rispetto al 31 marzo 2000, invece, il perimetro del Gruppo si è ampliato
per l'ingresso di: Cassa di Risparmio di Carpi e Banca dell'Umbria, il cui
controllo è stato acquisito da Rolo Banca 1473; Bulbank, principale banca
bulgara, di Splitska Banka, terza banca croata, e di Pol'nobanka, sesta
banca slovacca per totale attivo, nell'ambito della strategia di sviluppo in
Nuova Europa; gruppo Pioneer, in funzione di un'integrazione operativa con
Europlus nell'attuazione del processo di internazionalizzazione dell'asset
management. Per consentire di effettuare confronti omogenei nell'analisi
dell'evoluzione delle grandezze patrimoniali ed economiche si è provveduto
a ricostruire i dati trimestrali pro-forma del 2000 (senza modificare
l'utile netto ed il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo) per tener
conto delle suddette variazioni con l'eccezione del Gruppo Pioneer. La
Capogruppo di quest'ultimo ha infatti iniziato la sua attività dal 23
ottobre scorso e le sue risultanze economiche decorrono da tale data. Alcuni
confronti sono stati effettuati tenendo conto anche dell'apporto di Pioneer.
In estrema sintesi si segnala (sul primo trimestre 2000 pro-forma e sulla
media dei trimestri 2000): Utile netto: 801,8 miliardi (-17,7% sul primo
trimestre 2000, +18,8% sulla media dei trimestri); Cost/Income: 50,7% (da
47,7% del primo trimestre 2000, 51% sulla media dei trimestri); Roe del
20,8% (da 26,2% del primo trimestre 2000 e 20,8% dell'intero esercizio
2000); 24% al netto delle rettifiche sugli avviamenti. Con riferimento
all'andamento dei principali aggregati: Margine d'intermediazione: 4.828,4
miliardi (+5,5% sul primo trimestre, +7% sulla media dei trimestri); Costi
operativi: 2.448,1 miliardi (+12,1% sul primo trimestre, +2,3% sulla media
dei trimestri incl. Pioneer); Risultato di gestione: 2.380,3 miliardi (-0,6%
sul primo trimestre, +7,7% sulla media dei trimestri); Più in dettaglio:
L'utile netto di pertinenza del Gruppo del primo trimestre 2001 è stato
pari a 801,8 miliardi rispetto ai 974,7 miliardi del corrispondente periodo
dell'anno precedente. Sull'utile netto pesano, rispetto all'anno precedente,
più elevate rettifiche di valore su avviamenti per circa 100 miliardi,
conseguenza delle acquisizioni perfezionate nell'ultima parte del 2000, e di
maggiori accantonamenti per rischi ed oneri per circa 40 miliardi,
comprensivi di quelli a fronte di un eventuale annullamento delle
agevolazioni fiscali previste dalla cosiddetta Legge Ciampi non effettuati
nel primo trimestre 2000. Il ROE si attesta al 20,8%, in termini
annualizzati, rispetto al 26,2% del primo trimestre 2000 ed al 20,8%
dell'intero esercizio precedente (sia il ROE di marzo che quello di dicembre
2000 sono calcolati ridistribuendo sui periodi di competenza l'importo
accantonato a fine anno per il possibile annullamento delle agevolazioni
fiscali del triennio '98-2000). Al netto delle rettifiche sugli avviamenti
il ROE si porta invece al 24%, contro, rispettivamente, il 26,9% del primo
trimestre ed il 22,4% dell'intero esercizio 2000. Il risultato di gestione
è pari a 2.380,3 miliardi, sostanzialmente in linea con il primo trimestre
2000 pro forma (-0,6%). Il confronto è positivo (+7,7%) rispetto alla media
trimestrale del 2000. A tale risultato ha contribuito l'evoluzione
favorevole dei ricavi (il margine d'intermediazione è cresciuto del 5,5%
sul primo trimestre 2000 pro-forma e del 10% sul quarto trimestre 2000) in
presenza di un rapporto tra costi e ricavi al 50,7%, rispetto al 51% della
media dei trimestri 2000. Il margine d'interesse del primo trimestre
registra un incremento del 5,9% sul corrispondente periodo dell'anno
precedente, portandosi su un livello di 2.337,4 miliardi sostanzialmente
grazie ai seguenti fattori: interessi netti, pari a 2.295,7 miliardi, in
crescita del 4,8% sul primo trimestre 2000 pro-forma grazie all'evoluzione
positiva sia dei volumi che dei tassi, i cui effetti sono in parte
compensati da una più onerosa struttura patrimoniale (aumento delle
immobilizzazioni e delle passività subordinate) In particolare: per quanto
riguarda l'intermediazione con la clientela si registra un incremento degli
impieghi medi delle unità operanti in Italia di circa 20.000 miliardi
rispetto al primo trimestre 2000 (+11%), mentre per le banche della Nuova
Europa la crescita è di quasi 3.000 miliardi (+22%), solo in parte
finanziato dall'aumento della corrispondente provvista lo spread tra i tassi
medi sugli impieghi e sulla raccolta da clientela ha registrato, come
avvenuto a livello di sistema, un lieve aumento rispetto al primo trimestre
2000. I proventi di intermediazione e diversi si attestano nel complesso a
2.491 miliardi, in crescita del 5% sul corrispondente periodo dell'anno
precedente. Tale risultato riflette una specifica politica di Gruppo che ha
bilanciato le minori commissioni derivanti dall'asset management con ricavi
legati a prodotti derivati e strutturati per le famiglie e le imprese.
All'interno dei proventi di intermediazione e diversi le commissioni nette,
pari a 1.590 miliardi, hanno registrato una flessione del 10,2% rispetto al
periodo particolarmente favorevole per l'industria del risparmio gestito del
primo trimestre 2000 più che compensata dal marcato incremento registrato
dai proventi da operazioni finanziarie, passati da 345,6 a 617,5 miliardi
(+78,7%). Alla base di tale sviluppo vi è soprattutto l'attività di Ubm
nel settore dei derivati per le medie e grandi imprese e di TradingLab nel
comparto dei derivati retail. I costi operativi si attestano a 2.448,1
miliardi, pari ad una crescita del 12,1% sul primo trimestre 2000 e del 6,4%
sulla media dei trimestri. Includendo Pioneer, l'aumento dei costi operativi
si riduce al 6,7% sul primo trimestre 2000 e al 2,4% sulla media dei
trimestri. Più in dettaglio anche i costi del personale, che ammontano a
1.410,9 miliardi (+9,6% sul primo trimestre 2000, +5,1% sulla media dei
trimestri), mostrano percentuali di crescita in riduzione considerando
l'incidenza di Pioneer, (+1,4% sulla media dei trimestri e +4,7% sul primo
trimestre 2000). Gli accantonamenti e le rettifiche di valore del primo
trimestre sono state pari a 572,5 miliardi, circa 200 miliardi in più
rispetto al primo trimestre 2000. Nel dettaglio tale importo è costituito
da (tra parentesi le variazioni sul primo trimestre 2000) rettifiche di
valore su avviamenti per 124,2 miliardi (+97 miliardi), accantonamenti per
rischi ed oneri per 75,8 miliardi (+42,9 miliardi), altre rettifiche nette
(su crediti e immobilizzazioni finanziarie) e accantonamenti a fondi rischi
su crediti per complessivi 372,5 miliardi (+67,3 miliardi). Tenuto conto di
tali rettifiche e accantonamenti l'utile ordinario si attesta a 1.807,8
miliardi, contro i 2.029,2 del primo trimestre 2000 pro-forma. I crediti
verso clientela, esposti secondo i criteri di bilancio, si sono attestati a
fine marzo su un livello di 223.795 miliardi, di poco superiore a quello di
dicembre 2000, con un incremento del 12,2% nei dodici mesi. La quota di
mercato del Gruppo negli impieghi totali (riferiti alle sole unità operanti
in Italia e rilevati al nominale escludendo le sofferenze ed i pronti
termine) si attesta a fine marzo al 10,56%, contro il 10,64% di dicembre ed
il 10,62% di marzo 2000. I crediti netti in sofferenza registrano una
riduzione dello 0,7% rispetto al 31 dicembre 2000 e dell'8,7% nei dodici
mesi, scendendo all'1,72%, in rapporto al totale dei crediti verso
clientela, dall'1,74% di inizio anno e dal 2,12% del 31 marzo 2000
pro-forma. Il Gruppo mantiene il tradizionale posizionamento favorevole
rispetto al sistema con un rapporto sofferenze su impieghi (calcolato su
importi nominali per le sole unità operanti in Italia) del 3,48% a fine
marzo contro il 5,68% del sistema a fine febbraio (ultimo dato disponibile),
nonostante quest'ultimo abbia beneficiato, a differenza del Gruppo, di
significative operazioni di cartolarizzazione. La raccolta diretta si è
mantenuta di quasi 1.000 miliardi sopra i livelli di fine dicembre (+5,1% su
marzo 2000 pro-forma), con un recupero della raccolta in titoli (+2,4% nei
tre mesi). I debiti verso clientela (comprensivi dei fondi di terzi in
amministrazione) registrano un aumento del 7% su base annua, anche grazie
alla raccolta in pronti contro termine. La quota di mercato nel complesso
della provvista diretta da clientela si attesta al 10,16% contro il 10,41%
di fine anno ed il 10,43% di marzo 2000 pro-forma. La dinamica della
raccolta indiretta risente dell'andamento negativo dei mercati azionari. Ai
valori di mercato la raccolta indiretta da clientela si attesta infatti a
fine marzo su un livello di quasi 421.000 miliardi, inferiore di circa 8.500
miliardi rispetto a fine 2000, ma in crescita del 3% sullo stesso periodo
dell'anno precedente. La flessione registrata nel primo trimestre dell'anno
ha interessato sia la componente amministrata, peraltro in misura più
limitata, che quella gestita. La dinamica sui dodici mesi evidenzia invece
in modo chiaro la ricomposizione a favore della componente amministrata che
si è verificata dopo il marzo 2000. Rispetto a tale data la raccolta
indiretta amministrata è infatti aumentata del 15,7% a fronte di una
riduzione del 6,9% della raccolta indiretta gestita che risente ovviamente
in misura maggiore dell'andamento dei mercati. Tenuto conto della liquidità
e dei titoli di propria emissione il totale delle attività di clientela in
gestione si attesta a circa 215.000 miliardi. Per i fondi del Gruppo
collocati in Italia la raccolta netta del primo trimestre è stata nel
complesso negativa (-1.021 miliardi), ma con una ripresa nel mese di marzo
che ha evidenziato una raccolta positiva di 447 miliardi. L'inversione di
tendenza si è confermata in aprile con una raccolta netta positiva per 730
miliardi che, con una quota del 16,5%, si posiziona al primo posto della
graduatoria del mese. L'andamento del patrimonio netto è allineato a quello
del mercato e la quota a fine marzo si mantiene sui livelli di dicembre
(13,30% contro il 13,33% di fine 2000) con una performance, al netto della
raccolta, sui dodici mesi relativamente migliore a quella del sistema (-8,7%
su marzo 2000). Le attività svolte in questi mesi si sono incentrate nella
riqualificazione del mix dei portafogli della clientela, con migrazioni di
una quota del patrimonio dai fondi di diritto italiano a quelli di diritto
lussemburghese. A fine marzo questi ultimi rappresentano il 36,2% (ex 32,4%
al dicembre 2000) del patrimonio dei fondi del Gruppo collocati in Italia,
con una crescita dei valori assoluti del 6,2% rispetto a dicembre 2000.
Anche nel primo trimestre 2001 l'andamento della raccolta di prodotti
assicurativi è stato molto positivo, a conferma della posizione di
leadership del Gruppo in questo settore del mercato. La raccolta di premi
vita è stata superiore ai 2.000 miliardi di lire, pari a circa il 40% di
quanto raccolto complessivamente nel corso dell'anno 2000. I premi raccolti
rappresentano circa il 19,5% di quota di mercato della nuova produzione del
settore bancassicurativo e il 15,6% della nuova produzione del mercato
complessivo. In particolare nei prodotti unit-linked la quota di mercato di
Gruppo nei premi di nuova produzione è del 35,6% nel settore
bancassicurativo e del 28,4% nel mercato assicurativo totale. Il patrimonio
netto di pertinenza del Gruppo è pari a 17.508,1 miliardi contro i 16.736,7
di fine 2000. A fine trimestre 2001 la rete di sportelli si è collocata a
quota 3.966 (+ 202 sul 31 marzo 2000 pro-forma) e il numero dei dipendenti
del Gruppo ha raggiunto le 65.309 unità (con una riduzione di 3.026 unità
sul primo trimestre 2000). Si allegano i dati di sintesi, il Conto Economico
trimestrale ed i prospetti dello Stato Patrimoniale (anche in euro) e del
Conto Economico riclassificati (anche in euro) con l'avvertenza che la
situazione trimestrale non è soggetta a controllo contabile da parte della
Società di Revisione. Il Consiglio di Amministrazione, esercitando la
delega conferitagli dall'Assemblea dei Soci il 5 corrente, ha deliberato
anche la conversione in Euro del capitale sociale con il suo contestuale
aumento, a titolo gratuito a 2.516.977.903 Euro, mediante l'aumento del
valore nominale di ciascuna azione ordinaria e di risparmio a 0,50 Euro.
MONTEDISON: IL BILANCIO 2000 E' NAVIGABILE ON LINE
Milano, 15 maggio 2001 - Da quest'anno il Bilancio Montedison diventa un
vero e proprio "sito web" che sfrutta a pieno le potenzialità
comunicative di Internet. Raggiungibile dalla home page del sito
www.montedison.it, il Bilancio 2000 del Gruppo è facilmente
"navigabile" in linea. Si tratta di uno dei primi esempi in Italia
di presentazione on line del più importante strumento di valutazione e
conoscenza di una società. In pratica, il visitatore potrà
"attraversare" i vari documenti seguendo un proprio percorso,
passando agevolmente da un capitolo a un altro, da una sezione all'altra,
avendo sempre a portata di mouse l'indice generale. Inoltre, grazie a uno
specifico motore di ricerca, potrà trovare le informazioni fondamentali
sulle singole società che compongono il gruppo. Una serie di link interni
permetterà di passare dai Prospetti di bilancio alle Note integrative che
illustrano in dettaglio ogni voce dei Prospetti stessi. I documenti che
compongono il Bilancio 2000 Montedison sono inoltre disponibili in formati
facilmente scaricabili sul proprio personal computer per una consultazione
non in linea. L'intero Bilancio 2000 è infatti disponibile in Pdf, un
formato non modificabile che consente di sfogliare una copia identica del
Bilancio originale, e di stamparla in tutto o in parte con risultati di
ottima qualità. Inoltre, le tabelle dello stato patrimoniale e del conto
economico (relative al consolidato e all'esercizio) sono scaricabili in
formato Excel, l'ideale per analisti che intendano effettuare ulteriori
elaborazioni senza dover ridigitare i dati. Questa pluralità di formati è
stata realizzata per soddisfare le diverse esigenze d'investitori, analisti
e media e rendere più agevole e veloce la consultazione via computer del
Bilancio della società. Il Bilancio 2000 è inoltre disponibile nella
tradizionale versione a stampa presso la sede della Società (piazzetta M.
Bossi, 3 - Milano) e presso la Borsa Italiana per chiunque ne faccia
richiesta.
INTESABCI: TRIMESTRALE 2001 PIU' CHE RADDOPPIATO
L'UTILE CONSOLIDATO A 937 MILIARDI
Milano, 15 maggio 2001 - Si e' chiuso con un utile consolidato di 937
miliardi (484 milioni di euro), piu' che raddoppiato (+104,6%) rispetto al
dato omogeneo di 458 miliardi del corrispondente periodo del 2000, il primo
trimestre dell'anno di IntesaBci, il gruppo bancario nato dall'integrazione
fra Banca Intesa e Banca Commerciale Italiana. I dati al 31 marzo 2001,
approvati oggi dal Consiglio di amministrazione della capogruppo, presieduto
da Giovanni Bazoli, comprendono le consistenze economiche e patrimoniali di
Banca Carime e di Banca di Legnano (le cui cessioni saranno perfezionate nei
prossimi mesi) e includono il risultato netto di Banca Commerciale Italiana
proporzionalmente alla quota del 70% di competenza di Banca Intesa alla fine
del trimestre. Nei primi tre mesi dell'anno hanno preso avvio gli interventi
riguardanti le integrazioni infragruppo e le razionalizzazioni che, per
entita' di risorse e di assetti organizzativi coinvolti, rappresentano la
piu' vasta ristrutturazione bancaria mai intrapresa in Italia. L'impegnativo
processo portera' alla compiuta realizzazione di un grande gruppo ''multispecialist'',
fortemente orientato al soddisfacimento di ogni tipologia di domanda
espressa dai diversi segmenti di clientela, dotato dei piu' avanzati sistemi
di information technology e con una estesa rete internazionale. Il conto
economico al 31 marzo 2001 presenta, in dettaglio, un margine degli
interessi in crescita del 14,1% a 3.286 miliardi per effetto sia
dell'aumento del saldo degli interessi (+7,4%) - riconducibile alla vivace
dinamica degli impieghi e al recupero dello spread tra i tassi medi attivi e
passivi - sia dal maggior apporto dei dividendi percepiti, saliti da 37
miliardi a 233 miliardi, connesso alla distribuzione di 178 miliardi di
dividendi da parte di una societa' a partecipazione minoritaria facente capo
a Banca Commerciale Italiana. Il non favorevole andamento dei mercati
finanziari ha comportato una flessione delle commissioni nette di circa
l'11% (da 2.150 miliardi a 1.909 miliardi), principalmente derivante dai
comparti dell'operativita' in titoli e della gestione del risparmio, in
parte compensata dalla crescita dei ricavi da operazioni finanziarie e degli
altri proventi netti di gestione. Il margine di intermediazione si posiziona
quindi a 5.700 miliardi, contro i 5.488 miliardi del primo trimestre 2000 (+
3,9%). I costi operativi, inclusi gli ammortamenti, sono stabili (3.689
miliardi, contro i 3.646 miliardi al 31 marzo 2000). Al loro interno, le
spese per il personale sono in diminuzione del 2,4% anche per il
proseguimento del processo di riduzione del numero delle risorse utilizzate
(- 718 unita' rispetto al 31 dicembre 2000), mentre le altre spese
amministrative e gli ammortamenti crescono rispettivamente del 6,1% e del
5,5%, soprattutto per i rinnovamenti informatici che stanno interessando
numerose societa' del Gruppo. Dopo accantonamenti e rettifiche di valore per
complessivi 575 miliardi (- 3,4% rispetto al primo trimestre 2000), la
gestione ordinaria dei primi tre mesi dell'anno produce pertanto un
risultato di 1.436 miliardi, in crescita del 15,2% rispetto ai 1.247
miliardi dell'analogo periodo dell'anno precedente. Per quanto attiene alle
componenti straordinarie, il cui saldo positivo di 314 miliardi si confronta
con quello negativo di 267 miliardi al 31 marzo 2000, il trimestre registra
la plusvalenza di circa 240 miliardi realizzata con la cessione di 46
sportelli alla Banca Popolare di Vicenza. L'utile ante imposte raggiunge
quindi i 1.750 miliardi, in crescita del 78,6% rispetto ai 980 miliardi del
primo trimestre 2000. Dopo l'imputazione del fabbisogno fiscale per circa
630 miliardi e della quota di pertinenza di terzi per circa 180 miliardi, si
perviene all'utile netto di periodo di 937 miliardi. Riguardo ai dati
patrimoniali consolidati, i crediti verso la clientela si attestano sui
livelli di fine anno 2000, a circa 364.000 miliardi. Il rapporto
sofferenze/impieghi, al netto delle rettifiche di valore, si attesta al
3,4%, di poco inferiore al dato del bilancio 2000. La massa amministrata per
conto della clientela ammonta a quasi 980.000 miliardi (- 1,9% rispetto al
31 dicembre 2000) e risulta formata da raccolta diretta per oltre 367.000
miliardi e da raccolta indiretta per circa 612.000 miliardi. La componente
gestita si posiziona sui 278.000 miliardi . Si precisa che la relazione
trimestrale non e' stata sottoposta a controllo contabile da parte della
societa' di revisione. Con l'occasione si rende noto che IntesaBci,
avvalendosi della facolta' concessa dall'articolo 82 della delibera Consob
14 maggio 1999 n. 11971, rendera' pubblica la relazione semestrale al 30
giugno 2001 entro 75 giorni dalla scadenza del semestre e, pertanto, non
predisporra' la relazione relativa al secondo trimestre 2001. Infolink: http://www.intesabci.it
GRUPPO OLIVETTI PRIMO TRIMESTRE 2001 PERDITA
CONSOLIDATA: 154 MLN EURO ANTE AVVIAMENTO TELECOM ITALIA
Milano, 15 maggio 2001 Il Consiglio di Amministrazione di Olivetti,
riunitosi ieri sotto la presidenza dell'avv. Antonio Tesone, ha approvato la
Relazione trimestrale al 31 marzo 2001 sull'andamento della Società e del
Gruppo. Gruppo Olivetti - I ricavi consolidati netti realizzati dal Gruppo
Olivetti nei primi tre mesi del 2001 sono ammontati a 7.832 milioni di euro
rispetto ai 7.330 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio
2000, con un aumento dell'1,8% a parità di perimetro. I costi di gestione e
gli altri oneri netti ricorrenti nel 1° trimestre 2001 sono stati 6.389
milioni di euro (di cui 5.740 milioni del Gruppo Telecom Italia) rispetto ai
5.818 milioni di euro del 1° trimestre dell' esercizio 2000 (5.152 milioni
del Gruppo Telecom Italia), con una incidenza sui ricavi (escludendo
l'ammortamento dell'avviamento di consolidamento) del 74,5%, in linea con il
1° trimestre 2000 (74,7%). I proventi e oneri non ricorrenti netti
presentano un saldo positivo di 83 milioni di euro (di cui 78 milioni
inerenti il Gruppo Telecom Italia); nel 2000 presentavano un saldo positivo
di 20 milioni di euro. Il risultato ante interessi e imposte (Ebit) è
dunque positivo per 1.526 milioni di euro, in linea con il 1° trimestre
dell'anno precedente. (1.532 milioni). I proventi netti da partecipazioni
ammontano a 47 milioni di euro (52 milioni nel corrispondente periodo
dell'esercizio precedente); gli oneri e proventi finanziari netti presentano
un saldo negativo di 631 milioni di euro (di cui 384 milioni attribuibili al
Gruppo Telecom Italia), rispetto al saldo negativo di 397 milioni registrato
nel 1° trimestre 2000 (di cui 141 milioni del Gruppo Telecom Italia).
L'aumento degli oneri finanziari è generato dal maggiore indebitamento
finanziario e dalla variazione dell' area di consolidamento del Gruppo
Telecom Italia. Le rettifiche di valore di attività finanziarie, negative
per 333 milioni di euro (rettifiche negative per 96 milioni del 1°
trimestre 2000), sono sostanzialmente (298 milioni di euro) attribuibili al
Gruppo Telecom Italia e concernono la quota di competenza del Gruppo nei
risultati delle società controllate e collegate valutate con il metodo del
patrimonio netto, unitamente alla quota di ammortamento dell'avviamento
emerso dalle acquisizioni di tali partecipazioni. Le imposte sul reddito,
stimate in 647 milioni di euro, per 643 milioni di euro concernono il Gruppo
Telecom Italia. Al netto delle imposte e della quota di risultato di
pertinenza degli azionisti di minoranza (441 milioni di euro totalmente
attribuibili agli azionisti terzi del Gruppo Telecom Italia), il risultato
consolidato netto di pertinenza del Gruppo Olivetti del 1° trimestre 2001
è negativo per 479 milioni di euro (negativo per 291 milioni nel 1°
trimestre 2000). Ante ammortamento dell'avviamento di consolidamento su
Telecom Italia, la perdita si riduce a 154 milioni di euro; l'aumento di 105
milioni di euro rispetto al 1° trimestre 2000 è principalmente imputabile,
per 22 milioni, al minor contributo di Telecom Italia al risultato del
Gruppo Olivetti e per 59 milioni alla maggior quota di oneri finanziari a
carico di Olivetti, a seguito della fusione con Tecnost avvenuta al 31
dicembre 2000. Al 31 marzo 2001 il patrimonio netto totale del Gruppo
Olivetti è pari a 32.527 milioni di euro (14.308 milioni dopo la quota
spettante agli azionisti di minoranza) rispetto a 31.366 milioni di euro al
31 dicembre 2000 (13.856 milioni dopo la quota spettante agli azionisti di
minoranza), con un aumento di 1.161 milioni di euro rispetto al 31.12.2000,
per 860 milioni generati dal recente aumento di capitale Olivetti, per la
parte sottoscritta al 31 marzo 2001 (ulteriori 46 milioni di euro sono stati
incassati, nel mese di aprile, dall'asta sui diritti inoptati).
L'indebitamento finanziario netto del Gruppo Olivetti al 31 marzo 2001 è
pari a 40.311 milioni di euro, in aumento di 2.787 milioni di euro rispetto
al 31 dicembre 2000. Tale incremento deriva per 3.381 milioni di euro dal
Gruppo Telecom Italia (principalmente per acquisizioni e altri investimenti
all'estero), ed è parzialmente bilanciato da una riduzione di 594 milioni
di euro dell'indebitamento delle altre società del Gruppo Olivetti,
sostanzialmente generata dall'incasso dell'aumento di capitale di Olivetti
S.p.A. diminuito degli esborsi per gli oneri finanziari del trimestre. Al 31
marzo 2001 i dipendenti delle Società del Gruppo incluse nell'area di
consolidamento erano 126.069, rispetto ai 120.973 addetti a fine dicembre
2000, con un incremento sostanzialmente determinato dal consolidamento di
Entel Chile. La Capogruppo Olivetti S.p.A. - Olivetti S.p.A. ha chiuso il
1° trimestre 2001 con una perdita netta di 283 milioni di euro (35 milioni
di perdita netta nello stesso periodo dell 'esercizio 2000). Tale risultato
è prevalentemente dovuto al fatto di non riflettere dividendi da Telecom
Italia S.p.A., che saranno, come già nell' esercizio precedente, registrati
per maturazione il 31 dicembre 2001. La variazione rispetto all'esercizio
precedente è determinata da oneri finanziari in aumento di 233 milioni, per
effetto del maggior indebitamento medio della Capogruppo derivante dalla
fusione con Tecnost avvenuta il 31 dicembre 2000, e da maggiori ammortamenti
correlati ai costi sostenuti per aumenti di capitale ed emissioni di
prestiti obbligazionari. Al 31 marzo 2001 il patrimonio netto della Società
è pari a 14.530 milioni di euro, con un aumento di 593 milioni rispetto al
31 dicembre 2000; l' indebitamento finanziario netto ammonta a 17.833
milioni di euro, in calo di 158 milioni di euro rispetto al 31 dicembre
2000. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre preso atto che il dividendo
di 0,035 euro, che sarà oggetto di approvazione da parte dell'Assemblea
degli Azionisti convocata per il prossimo 12 giugno in prima convocazione
(14 giugno in seconda), avrà, per gli aventi diritto, un credito di imposta
"pieno" per 0,006 euro e un credito di imposta
"limitato" per 0,029 euro.
DMAIL.IT S.P.A.: APPROVATA LA TRIMESTRALE AL 31 MARZO
2001: RICAVI CONSOLIDATI A 12,3 MILIARDI DI LIRE, IN CRESCITA DEL 20%
RISPETTO ALL'ANALOGO PERIODO 2000.
Milano, 15 maggio 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di dmail.it S.p.A.,
azienda leader in Italia nel settore delle vendite multicanale-multiprodotto
e quotata al Nuovo Mercato dal dicembre 2000, ha approvato la trimestrale al
31 marzo 2001 secondo la normativa Consob. dmail.it ha chiuso il primo
trimestre 2001 con ricavi consolidati a 12,3 miliardi di lire, in crescita
del 20% rispetto all'analogo periodo del 2000. In particolare, le vendite
sono derivate per il 19% dalle attivita' legate al web (in crescita del 200%
circa rispetto al primo trimestre 2001), per il 31% da quelle via catalogo e
per il restante 45% circa dalle vendite tramite negozi di proprieta' e di
terzi. A livello reddituale, dmail.it ha registrato un margine operativo
lordo positivo per 1.263 milioni, in crescita del 22% rispetto al primo
trimestre 2000. Il risultato ante imposte è in sostanziale pareggio, in
linea con le previsioni, nonostante 1.966 milioni di lire complessivi di
ammortamenti dovuti per 617 milioni all'avviamento, per 245 milioni alle
spese legate alla quotazione e 640 milioni per gli investimenti
nell'infrastruttura software e hardware e 464 milioni per accantonamenti. La
posizione finanziaria netta è risultata positiva per 38,4 miliardi, in
crescita del 358% sull'analogo trimestre 2000, mentre le disponibilita'
liquide hanno superato i 40 miliardi di lire. Rinaldo Denti, Amministratore
Delegato della societa', ha commentato soddisfatto i dati dichiarando:
"Stiamo rispettando la tabella di marcia che ci eravamo posti e
pensiamo di chiudere il 2001 con ricavi totali superiori agli 90 miliardi di
lire rispetto ai circa 50 realizzati nel 2000 e ai 21 miliardi del
1999". "Come si puo' notare dalle nostre disponibilita'
liquide", ha proseguito Denti, "non abbiamo debiti, mentre 40
miliardi di lire (praticamente oltre il 90% del ricavato del collocamento in
Borsa) sono pronti per essere utilizzati per rafforzare il nostro sviluppo
anche attraverso acquisizioni". "In questi primi mesi del
2001", ha concluso Denti, "ci siamo molto concentrati per cercare
di valorizzazione nel modo migliore possibile le sinergie tra le varie
societa' che compongono il nostro Gruppo e il risultato piu' evidente del
successo di tale strategia lo si ricava dalla marginalità lorda che è
passata dal 50.7% al 56,6% in questo primo trimestre 2001 rispetto
all'analogo periodo 2000. Nei prossimi mesi contiamo di realizzare una
naturale accelerazione delle vendite sia grazie agli investimenti fatti in
questo primo trimestre che a quelli conclusi nella seconda parte del
semestre 2000".
REPLY S.P.A.: APPROVATA PRIMA RELAZIONE TRIMESTRALE
2001. FORTE CRESCITA DEI RICAVI (+28%) E DELL'EBITDA (+40%)
Milano, 15 maggio 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di Reply S.p.A
(Milano, Nuovo Mercato: Rey), si è riunito oggi per approvare i dati
relativi al primo trimestre dell'anno 2001, che confermano il forte trend di
crescita del Gruppo. Più in particolare, nel periodo in esame, il fatturato
consolidato ha raggiunto i 25 miliardi di lire, con un incremento del 28%
rispetto al quarto trimestre del 2000. Ancora più marcata la crescita del
Margine Operativo Lordo, che attestandosi a 4,3 miliardi di lire, segna un
aumento del 40% rispetto a quello dell'ultimo trimestre 2000. Da evidenziare
infine l'ottima performance anche per quanto riguarda l'Ebit: tale margine
si attesta a 3,3 miliardi, in crescita del 44% rispetto al corrispondente
valore del quarto trimestre 2000, al netto della quota parte di ammortamento
relativo ai costi sostenuti per l'operazione di quotazione. "L'anno
2001 è partito bene - ha commentato al termine del CdA il Presidente di
Reply, Mario Rizzante - e ci consente di presentare ai nostri investitori
risultati trimestrali che stimiamo essere superiori alle stime degli
analisti e del mercato". "Riteniamo - ha detto ancora Rizzante -
che le strategie di sviluppo impostate consentiranno a Reply di consolidare
la leadership e migliorare ulteriormente il posizionamento competitivo nel
mercato degli E-services". Questa settimana, il top management di Reply
S.p.A sarà in road show per presentare l'andamento del trimestre appena
concluso alla comunità degli investitori istituzionali sia in Italia che in
Europa, con tappe, fra l'altro a Milano, Parigi, Londra. Reply S.p.A. è uno
dei principali Gruppi italiani nel settore dell'E-business, dove opera
offrendo consulenza e servizi orientati sia all'ideazione ed implementazione
di progetti per le imprese che evolvono verso nuove strategie di E-business,
sia alla realizzazione di soluzioni applicative per aziende che nascono ed
operano esclusivamente sulla rete. Con sedi a Milano, Torino e Roma, il
Gruppo Reply opera attraverso una struttura a rete composta da 16 società
controllate integrate fra loro e specializzate in tre distinte aree di
business: E-business consulting (consulenza strategica, organizzativa e di
processo), E-business communication (consulenza per la comunicazione
digitale ed il web-marketing) ed E-business implementation (progettazione ed
implementazione di sistemi internet: Portali, sistemi E-commerce, siti web,
sistemi Crm e Scm, sistemi per le Telecomunicazioni e gli Internet Service
Providers).
UBI SOFT ENTERTAINMENT FATTURATO NETTO CONSOLIDATO PER
IL QUARTO TRIMESTRE 2000/2001: + 52%
Milano, 15 maggio 2001 Dal 1° gennaio al 31 marzo 2001, Ubi Soft
Entertainment ha generato un fatturato netto consolidato pari a 79,5 milioni
di €, registrando un aumento del 52% rispetto allo stesso periodo nello
scorso anno finanziario. Per l'anno finanziario 2000/2001, il fatturato è
pari a 259,8 milioni di €, registrando un aumento del 39,4%. Analogamente,
per esempio, escludendo l'acquisizione di 3D Planet in Italia, Sinister
Games e Red Storm negli Stati Uniti dal 1° Ottobre 2000, e Blue Byte in
Germania dal 6 Febbraio 2001, il fatturato netto per l'anno finanziario
2000/2001 ammonta a 211,8 milioni di €, un aumento pari al 13,5%. Gli
ottimi risultati conseguiti nel quarto trimestre e durante l'intero anno
finanziario sono il riflesso del successo dettato da: una strategia basata
sull'acquisizione di importanti brand, che è stata implementata all'inizio
dell'anno e, in particolar modo nel primo trimestre, grazie al successo dei
titoli Rogue Spear (Red Storm) e Settlers IV (Blue Byte). Rogue Spear per
PlayStation( ha raggiunto la prima posizione nelle vendite, immediatamente
dopo il suo lancio sul mercato negli Stati Uniti, mentre Settlers IV si è
collocato al primo posto nelle vendite per PC in Germania per diverse
settimane; La politica di sviluppo interno, con ottimi risultati di vendita
raggiunti con F1 Racing Championship(c) e con la serie Rayman; Il proseguire
della strategia di distribuzione mondiale; L'Europa continua a registrare
una notevole crescita, particolarmente in Gran Bretagna e in Germania, ed ha
più che triplicato il fatturato globale. Il contributo europeo sul
fatturato per l'anno finanziario 2000/2001 è di circa il 68%, che ammonta a
176 milioni di Euro. Il Nord America (Usa e Canada) ha contribuito
nell'ottima attività del gruppo, nonostante una riduzione di domanda sul
mercato. Paragonando l'anno finanziario 1999/2000, questa zona ha registrato
un'espansione del 30% che ammonta al 27,5% delle vendite annuali, generando
un fatturato netto totale di 71 milioni di €; La zona del Pacifico
Asiatico (Cina, Giappone, Australia) si è sviluppata notevolmente,
registrando un fatturato annuo del 4,5%, pari a 12 milioni di €; Ubi Soft
attualmente sta generando oltre il 76% delle sue vendite esternamente alla
Francia, rispetto al 69% dello scorso anno. La prima posizione vendita
occupata dai titoli PlayStation 2, il cui decollo commerciale è stato
confermato da un raddoppio nelle vendite nell'ultimo trimestre. Le vendite
di titoli per PlayStation 2 superano, ad oggi in termine di valore, quelle
dei giochi per PlayStation, registrando oltre il 20% delle entrate di
vendita trimestrali. Considerando gli ottimi risultati raggiunti e la
qualità dei titoli di prossima uscita, Ubi Soft Entertainment confida molto
nel proseguire e mantenere la crescita registrata, per l'anno finanziario
2001/2002: 160 nuovi giochi sono attualmente in fase di sviluppo per tutti i
formati, includendo Rayman M, Tom Clancy's Ghost Recon, Myst III, Tarzan e
Batman(tm). Le dichiarazioni finanziarie per l'anno 2000/2001 verranno
pubblicate, con le varie note, il prossimo 21 Giugno.
ETNOTEAM CHIUDE IL 2000 CON OTTIMI RISULTATI.
ECCEZIONALE IL TREND DI CRESCITA. IL VALORE DELLA PRODUZIONE CONSOLIDATO DEL
GRUPPO ETNOTEAM AMMONTA A 106,3 MILIONI DI EURO, CON UNA CRESCITA DEL 95%
RISPETTO AL 1999
Milano, 15 maggio 2001 - Etnoteam, tra i principali fornitori in Italia di
soluzioni per Internet e le Telecomunicazioni, conferma l'eccezionale trend
di crescita nell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2000. Il conto economico
consolidato presenta un valore della produzione di 106,3 milioni di euro, in
crescita di quasi il 220% rispetto all'analogo dato del 1999. Anche a
parità di area di consolidamento, rispetto al 1999, la crescita è stata
fortissima e pari a circa il 95%. Il margine operativo lordo consolidato,
prima degli ammortamenti (Ebitda), ammonta a 7,2 milioni di euro. Il
successo di Etnoteam è anche dovuto agli ottimi risultati ottenuti dalle
società del Gruppo. E-Tree, la web company di Treviso, controllata da
Etnoteam al 100%, il cui valore della produzione a dicembre '99 era stato di
1,7 milioni di euro, ha chiuso l'esercizio 2000 con un valore della
produzione superiore a 10 milioni di euro, con una crescita di oltre il
500%. Etnoteam.com, l'azienda del gruppo dedicata alla gestione e
monitoraggio di soluzioni Internet, ha chiuso con successo il suo primo
esercizio raggiungendo un valore della produzione di oltre 9,8 milioni di
euro ed un portafoglio ordini del valore di oltre 28 milioni di euro.
Etnoteam Adriatica, società leader nelle applicazioni It per le Public
Utilities, con una crescita superiore al 30%, ha raggiunto un valore della
produzione di 7,8 milioni di euro. Il Gruppo Etnoteam, che al 31 dicembre
1999 aveva un organico di 549 unità, al 31 dicembre 2000 contava 1159
dipendenti ed oggi supera i 1300. Etnoteam chiude l'esercizio 2000 con un
eccezionale utile consolidato netto di 139,9 milioni di euro, fortemente
influenzato da eventi di natura straordinaria legati alla quotazione,
avvenuta nell'aprile 2000, di I.Net e al perfezionamento del contratto con
BT, avvenuto nel novembre scorso, relativo alla società collegata I.Net,
nella quale Etnoteam mantiene una partecipazione del 16,06%. "Siamo
molto soddisfatti dei risultati del 2000 - ha commentato Roberto Polillo,
Amministratore Delegato di Etnoteam - che evidenziano un eccezionale
successo di mercato, conseguente alla fortissima focalizzazione che il
Gruppo ha attuato sul settore degli e-Services, con un approccio end to
end".
A MONCALIERI LA NUOVA DIPENDENZA DI GESTNORD
INTERMEDIAZIONE SIM
Milano, 15 maggio 2001 - Gestnord Intermediazione Sim, società di
intermediazione finanziaria appartenente al Gruppo Banca Sella, ha centrato
un altro obiettivo. E' infatti diventata operativa la nuova dipendenza di
Moncalieri (cittadina in provincia di Torino). Situata in posizione
centrale, a fronte strada, la nuova struttura di 350 mq. è stata realizzata
per soddisfare al meglio le esigenze degli investitori: un ampio borsino
dove potersi incontrare, discutere ed essere costantemente aggiornati sulle
quotazioni dei titoli della borsa italiana ed estera; eleganti salottini
riservati alla consulenza, aree operative dedicate alle strutture locali dei
promotori. La Gestnord Intermediazione sim è al servizio del Cliente a
360°. "Presso la nostra dipendenza si potrà scegliere l'investimento
più consono al proprio profilo" ci spiega il Responsabile della
dipendenza Gianluigi Dall'Amico, e continua "Infatti, oltre alle
attività di Intermediazione Finanziaria e Trading On Line, dedicate a
coloro che amano operare direttamente in borsa, ed al servizio di Private
Banking, per chi richiede una gestione individuale del proprio patrimonio
con la garanzia di assoluta riservatezza, il cliente potrà anche accedere
ai servizi di Gestione Multibrand, Sicav e Fondi sia di società del Gruppo
Banca Sella sia di altre importanti società internazionali e prodotti
assicurativi". E conclude " Una serie di strumenti tecnologici e
supporti informatici, infine, rendono ottimale e all'avanguardia la gestione
con il Cliente, consentendo un aggiornamento in tempo reale sulle
posizioni". Collaborano con Gianluigi Dall'Amico i Private Banker
Carmine Evangelista ed Emanuela Beltrami e due Promotori Finanziari di
elevata professionalità Massimo Caruzzo e Antonio Esposito.
INCONTRO SULL'INNOVAZIONE ELETTRONICA
Lille, 15 maggio 2001 - Un incontro dedicato all'innovazione elettronica (e-novation)
si terrà dal 30 maggio al 1° giugno a Lille (Francia). La manifestazione
offrirà l'occasione di avere colloqui individuali con degli esperti, di
scambiarsi punti di vista sull'innovazione elettronica e di aggiornarsi in
merito a tutti gli aspetti dell'e-commerce. Si svolgeranno incontri tra
grandi imprese della distribuzione, della produzione e dei servizi da un
lato, e 450 aziende innovative operanti nel settore delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione dall'altro. In preparazione
all'incontro di maggio, si terranno varie altre manifestazioni, la prima
delle quali è prevista per l'8 novembre. Infolink: http://www.applica.tm.fr/enovationmeeting
Didier Copin, tel.: +33-3-20 63 78 04
L'EARMA RENDE NOTI I WORKSHOP DI MAGGIO
Bruxelles, 15 maggio 2001 - L'Associazione europea dei direttori e degli
amministratori della ricerca (Earma) ed Hyperion stanno organizzando a
Bruxelles i corsi di formazione sottoelencati, per ciascuno dei quali sono
disponibili 25 posti. "Come negoziare, gestire, amministrare e
concludere un contratto di R&S dell'Ue" (29 maggio 2001);
"Come redigere un piano per l'implementazione delle tecnologie"
(30 maggio 2001). Per le prenotazioni inviare un'e-mail al seguente
indirizzo: mary.mccarthy@hyperion.ie
Inoltrandone una copia anche all'Earma: earma@skynet.be
Per ulteriori informazioni sul workshop "Come negoziare, gestire,
amministrare e concludere un contratto di R&S dell'Ue" rivolgersi
a: Infolink: http://www.hyperion.ie/course704.htm
Per ulteriori informazioni sul workshop " Come redigere un piano per
l'implementazione delle tecnologie" Infolik:: http://www.hyperion.ie/course705.htm
ENTERPRISE IRELAND PRESENTA SOFTWARE PARTNER MISSION:
ALLA PRESENZA DI MARY HARNEY, TÁNAISTE (VICE PRIMO MINISTRO) E MINISTRO PER
L'INDUSTRIA, COMMERCIO E OCCUPAZIONE, LE AZIENDE IRLANDESI DEL SOFTWARE
INCONTRANO I SYSTEM INTEGRATOR ITALIANI
Milano, 14 maggio 2001 - Il 21 maggio 2001, a Milano, Mary Harney, Tánaiste
(Vice Primo Ministro) e Ministro per l'Industria, Commercio e Occupazione
Irlandese, inaugurerà "Software Partner Mission", l'evento
organizzato da Enterprise Ireland, l'ente governativo irlandese per lo
sviluppo del commercio e delle tecnologie. L'incontro, che si svolgerà
presso lo Spazio Sironi di Milano, ha l'obiettivo di favorire la nascita di
nuove alleanze con i principali system integrator italiani e di consolidare
la crescita delle esportazioni di software nel mercato italiano: con un
incremento pari al 25% nel corso del 2000, l'Italia è infatti il 3°
mercato in Europa dopo Germania e Francia. Le aziende irlandesi presenti a
Software Partner Mission saranno Anam Wireless Internet Solutions, Artic
Web, Cr2, Global Currency Exchange/Monex, Macalla Software, MDC Information
Systems, Moody's Risk Management e Network365. "Le aziende irlandesi
coinvolte", ha affermato Conor Fahy, Direttore per l'Italia di
Enterprise Ireland, "sono tra le più dinamiche del settore software, e
l'Italia rappresenta un mercato strategicamente importante per il nostro
paese, che è il primo esportatore al mondo di software. Tali aziende sono
fortemente interessate a stringere alleanze con imprese italiane,
soprattutto nell'area commerciale e della ricerca e sviluppo di nuovi
prodotti". Le aziende italiane potranno aderire all'iniziativa
contattando direttamente la sede milanese di Enterprise Ireland - Tel
02/8800991.
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