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6 LUGLIO  2001

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LA COMMISSIONE EUROPEA PUBBLICA I PRIMI RISULTATI DELL'ESERCIZIO DI BENCHMARKING IN MATERIA DI R&S

Bruxelles, 6 luglio 2001 - La Commissione europea ha pubblicato i dati chiave di uno studio di benchmarking condotto in tutta l'EU, che mette in luce le differenze nazionali in materia di risorse umane, investimenti pubblici e privati nella R&S, produttività scientifica e tecnologica e impatto della R&S sulla competitività economica e l'occupazione. Sebbene i risultati varino a seconda dei diversi indicatori utilizzati, l'analisi mostra che i paesi nordici tendono a collocarsi nella fascia più alta del quadro di valutazione e che tuttavia sono gli Stati membri dalle prestazioni meno brillanti a registrare i tassi di crescita più elevati. Nella maggior parte dei casi, la media dell'Ue è ancora molto inferiore rispetto a quella degli Stati Uniti e del Giappone, anche se vi sono delle eccezioni, per esempio per ciò che riguarda la percentuale di pubblicazioni scientifiche citate frequentemente. A tutt'oggi sono stati analizzati i dati relativi a quattro settori, impiegando cinque indicatori per ciascun tema affrontato. I settori oggetto del benchmarking sono i seguenti: sviluppo di un metodo aperto di coordinamento per il benchmarking delle politiche nazionali di ricerca: obiettivi, metodologia e indicatori; investimenti pubblici e privati nella Rst; produttività scientifica e tecnologica; impatto della Rst sulla competitività economica e l'occupazione. Dall'analisi emerge che il numero dei ricercatori sul totale della popolazione attiva è nettamente inferiore nell'Ue (5,3 per mille) rispetto al Giappone (9,3) e agli Stati Uniti (8,1). La Finlandia, che allo stato attuale vanta la percentuale più alta di ricercatori sul totale della manodopera e l'Irlanda, che si colloca invece al di sotto della media, sono i paesi più dinamici in termini di aumento del numero di ricercatori. In altri Stati membri invece, a fronte di una ridotta presenza di ricercatori, si registra un tasso di aumento del numero degli stessi superiore alla media. La Commissione intende utilizzare tali cifre per cercare di comprendere come Svezia e Finlandia siano riuscite a raggiungere una percentuale così alta di ricercatori rispetto alla loro popolazione attiva, e quali sono i fattori e le politiche alla base del rapido aumento del numero di ricercatori in Irlanda. Per quanto concerne gli investimenti pubblici e privati, lo studio riporta la spesa totale per la R&S in rapporto al Pil, la spesa dell'industria a favore della R&S in rapporto alla produzione industriale, la quota del bilancio annuale dello Stato stanziata a favore della ricerca, la percentuale di PMI coinvolte nella R&S finanziata con fondi pubblici e condotta dal settore privato, e il volume di investimenti in capitali di rischio (in rapporto al PIL) realizzati nelle fasi iniziali. I risultati mostrano che mentre l'intensità della R&S in Germania, Francia, Belgio e Danimarca è superiore alla media dell'Ue, solo Belgio e Danimarca registrano tassi di crescita relativamente elevati. Quanto agli altri Stati membri, soltanto in Portogallo è in atto un vero e proprio processo di recupero del terreno perduto, constata la relazione. Il livello di spesa per la ricerca in Svezia, Finlandia, Germania e Danimarca è paragonabile a quello di Stati Uniti e Giappone. La Commissione utilizzerà queste statistiche per determinare quale tipo di strumenti politici potrebbero essere utilizzati a sostegno del processo di recupero del terreno perduto in altri paesi. La Commissione ha deciso di esaminare la percentuale di Pmi coinvolte nella R&S finanziata mediante fondi pubblici e condotta dal settore privato, poiché "le Pmi sembrano costituire un terreno fertile per lo sviluppo di nuove idee e di metodi innovativi". I risultati dimostrano chiaramente che la percentuale di Pmi coinvolta nella R&S finanziata mediante fondi pubblici e condotta dal settore privato è notevolmente superiore nei paesi più piccoli. L'Irlanda detiene il valore più elevato (83,3 per cento), seguita dalla Grecia, dal Portogallo e dalla Spagna. Per quanto riguarda la produttività scientifica e tecnologica, lo studio ha analizzato una serie di pubblicazioni scientifiche, nonché il numero pro capite di articoli citati frequentemente. Svezia, Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Regno Unito, Belgio e Austria si collocano tutti al di sopra della media dell'Ue, così come gli Stati Uniti e il Giappone in termini di numero di pubblicazioni scientifiche. Svezia e Danimarca hanno una percentuale pro capite di pubblicazioni frequentemente citate superiore a quello di Paesi Bassi, Regno Unito e Belgio. Sul fronte della cooperazione, lo studio di benchmarking mostra che, in media, il 25 per cento delle aziende innovative dell'UE coopera con altre società, università o centri pubblici di ricerca, anche se la cooperazione è più intensa nei paesi nordici, dove le cifre raggiungono il 50 per cento. Per tracciare un quadro dettagliato dell'impatto della R&S sulla competitività economica e sull'occupazione, lo studio ha raccolto una serie di dati sulla produttività del lavoro. Le cifre mostrano che la produttività del lavoro negli USA è leggermente superiore a quella dell'Ue e molto maggiore rispetto al Giappone, il quale vanta tuttavia il tasso di crescita della produttività più elevato in assoluto, seguito dall'Ue e dagli Stati Uniti. All'interno dell'Unione europea, è il Lussemburgo a detenere il livello più alto, oltre a vantare il secondo tasso di crescita della produttività del lavoro. Lo studio è stato condotto a seguito della richiesta del Consiglio europeo di Lisbona di utilizzare il benchmarking come strumento per valutare il successo delle politiche nazionali di ricerca. La collaborazione con gli Stati membri è stata garantita mediante l'istituzione di un Gruppo di alto livello (Gal), composto da rappresentanti nominati dai Ministri europei della Ricerca, il cui compito consisteva nel garantire l'utilizzo dei dati migliori provenienti dalle fonti nazionali. La Commissione ha creato altresì quattro gruppi di esperti, uno per ogni tema affrontato dallo studio. Per ottenere una copia della relazione, rivolgersi al seguente indirizzo (indicando il riferimento Isbn 92-894-1183-X): Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee 2, rue Mercier L-2985 Lussemburgo Tel: +352-2929-42455 Fax: +352-2929-42758 E-mail: info.info@cec.eu.int http://eur-op.eu.int

LA PRESIDENZA BELGA LANCIA UN NUOVO SITO IN MATERIA DI RICERCA E INNOVAZIONE IN EUROPA
Bruxelles, 6 luglio 2001 - Cordis, il servizio di informazione in materia di ricerca e sviluppo della Commissione europea, ha iniziato a fornire un servizio dedicato alla Presidenza belga del Consiglio "Ricerca". Il sito, che presenta le attività di ricerca ed innovazione a cura della Presidenza belga, è disponibile in francese, olandese, tedesco ed inglese. Il 1° luglio 2001 François-Xavier de Donnea, presidente del governo della regione Bruxelles-Capitale, ha lanciato il nuovo servizio di informazione in materia di ricerca e innovazione. Egli presiederà inoltre il Consiglio "Ricerca" durante il turno della Presidenza belga. Sviluppato congiuntamente da Cordis e dalle autorità belghe responsabili per la ricerca, il servizio apre una finestra sulle attività correlate con la ricerca e l'innovazione, che saranno condotte durante il semestre di Presidenza (luglio-dicembre 2001). Il sito mette in risalto le cinque priorità delineate dalla Presidenza nell'ambito della ricerca, fornendo informazioni dinamiche e aggiornate sugli sviluppi, sul lavoro e sulle azioni condotte dal Belgio. La Presidenza belga si pone le seguenti priorità: accelerare la realizzazione dello Spazio europeo della ricerca e dell'innovazione; adottare una posizione comune sul sesto programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (2002-2006); fare dell'Europa una regione modello aperta al mondo; riconciliare scienza e società; perseguire la dinamica della politica spaziale europea; Inoltre, il sito offre una copertura approfondita delle notizie di attualità e delle manifestazioni riguardanti la Presidenza. Il servizio fornisce inoltre informazioni sulla ricerca condotta in Belgio, con particolare riferimento ad importanti istituzioni, infrastrutture, finanziamenti ed attori in ogni Comunità e regione, pubblicando anche i profili dei principali decisori come il ministro-presidente de Donnea. Sono inoltre disponibili informazioni dettagliate sulla partecipazione belga ai programmi di ricerca europei. Il servizio esprime concretamente gli sforzi profusi dalla Presidenza per garantire alla ricerca un nuovo ruolo all'interno della società, attraverso l'informazione dinamica, tempestiva e pertinente del pubblico e della comunità scientifica. Il ministro de Donnea ha affermato: "Questo sito web intende fornire informazioni brevi ma precise sull'operato della Presidenza belga del Consiglio "Ricerca" e contribuire a seguirne gli sviluppi ed i risultati". Il nuovo sito sarà utile per coloro che seguono il dibattito sul prossimo programma quadro e sullo Spazio europeo della ricerca (Ser), sulla mobilità dei ricercatori, nonché sul rafforzamento dei rapporti tra scienza, società e cittadini. Infolink
http://www.cordis.lu/belgium

LA NORVEGIA RIFLETTE SUI CAMBIAMENTI DA APPORTARE ALLE PROPRIE ATTIVITÀ DI RICERCA
Bruxelles, 6 luglio 2001 - L'immagine più comune della Norvegia che si tende a sviluppare al di fuori della Scandinavia è quella di un paese ricco, sonnolento, la cui scarsa popolazione gode dei benefici derivanti dall'abbondanza di petrolio. Tuttavia, come accade per la maggior parte delle generalizzazioni, ciò non è del tutto esatto. Nonostante il suo secco rifiuto alla piena adesione all'Unione europea, attualmente la Norvegia considera l'Ue un termine di paragone e si sforza di raggiungere i livelli europei, soprattutto nel campo della ricerca e sviluppo (R&S). I membri della comunità norvegese di ricerca sanno benissimo che il paese dovrà compiere ulteriori sforzi per elevare di un gradino o due il livello della ricerca. Una delle statistiche citate più frequentemente riguarda il fatto che la percentuale di Pil che la Norvegia spende a favore della ricerca (1,66 per cento) è al di sotto sia della media dell'Unione europea (1,79 per cento), sia di quella dell'Ocse (2,19 per cento). I norvegesi sono consapevoli inoltre dell'eccessiva attenzione che forse, in passato, hanno dedicato al mondo anglosassone, investendo più tempo ed energia nella ricerca cooperativa con gli Stati Uniti e il Regno Unito, invece di cogliere appieno le opportunità offerte dall'Unione europea. Infine, tutti ammettono che il ruolo dell'industria petrolifera del paese ha avuto un impatto importante sul resto della ricerca. L'economia della Norvegia risulta in un certo senso distorta rispetto agli standard europei. Ad eccezione di poche grandi industrie importanti (per esempio nel settore petrolifero), essa si compone infatti di una miriade di società molto più piccole (Pmi), poche delle quali raggiungono dimensioni intermedie. Ciò significa che molte di quelle Pmi non sono state integrate nell'ambiente di ricerca. Tutte queste osservazioni e analisi provengono dai norvegesi stessi, spinti da un rinnovato desiderio di individuare e chiarire i problemi prima di avventurarsi nella ricerca di una soluzione. Una delle prime azioni intraprese di recente per affrontare il problema della frammentazione dello sforzo di ricerca è stata quella di fondere, nel 1993, i cinque consigli delle ricerche del paese in un'unica entità. Prima di allora, i consigli erano suddivisi per settore (pesca, TI, agricoltura, scienze sociali e ambiente). Oggi, invece, sono stati integrati in un solo consiglio delle ricerche, allo scopo di riunire sotto un unico tetto l'insieme delle tematiche e delle zone geografiche della Norvegia. Oltre a rappresentare uno sportello unico dal quale attingere tutte le informazioni sulla ricerca norvegese, il consiglio norvegese delle ricerche fornisce consulenza al governo nazionale in merito agli ambiti della R&S nazionale che necessitano di un rafforzamento. Anche oggi, nonostante la presenza di questa struttura più integrata, i norvegesi stanno vagliando le possibili modalità di perfezionamento del sistema. A tal fine, è stata pubblicata una gara d'appalto per la realizzazione di uno studio volto a fornire raccomandazioni sul miglioramento del presente assetto, aggiudicata alla società di consulenza internazionale Technopolis. Il consiglio delle ricerche ammette che la nuova struttura pone alcuni problemi, per esempio la concorrenza che esiste fra la ricerca di base e quella applicata per l'allocazione di risorse analoghe. I finanziamenti destinati al consiglio causano anch'essi alcune difficoltà, poiché provengono da almeno 17 fonti governative diverse, molte delle quali "contrassegnano" i fondi erogati per assicurasi che vengano effettivamente spesi in un determinato settore. Anche in questo caso, il consiglio delle ricerche sta cercando di modificare la situazione, affinché i finanziamenti possano essere assegnati soprattutto in funzione delle esigenze. "Il consiglio delle ricerche sta attraversando un positivo periodo di cambiamento", afferma Paal Alme, responsabile per le pubbliche relazioni presso il consiglio. La capacità di attirare un numero maggiore di ricercatori costituisce un altro settore in cui la Norvegia incontra delle difficoltà. Il consiglio delle ricerche, tuttavia, ha istituito un programma destinato ad aumentare il numero di giovani interessati alla scienza e alla ricerca. A tal fine, ha organizzato la "Settimana della ricerca", per mostrare in modo tangibile i risultati della ricerca, un'occasione importante per coinvolgere i bambini in età scolare ed arricchire la loro comprensione nei confronti del significato delle attività scientifiche. Il governo norvegese, inoltre, ha affermato chiaramente che entro la fine dell'anno tutte le scuole e le università dovranno disporre del collegamento a Internet a banda larga. Il consiglio sta valutando l'idea di lanciare, quest'anno, un nuovo sito web
www.forskning.no che funga da forum per lo scambio di informazioni, nonché da piattaforma per tutti gli altri istituti di ricerca della Norvegia, affinché possano fornire le ultime informazioni sulle loro attività."Il nuovo sito contribuirà inoltre alla soluzione dei problemi relativi al personale come, per esempio, la mancanza di donne in settori come la fisica e la matematica", afferma Alme. Internet rappresenta un modo molto utile per contattare le persone in Norvegia, non solo considerate le vaste dimensioni del paese, ma anche i suoi 2,4 milioni di utenti Internet (su una popolazione di circa quattro milioni), il 77 per cento dei quali di età compresa fra i 13 e i 39 anni. Almeno un milione di norvegesi, inoltre, utilizza Internet tutti i giorni. Decisamente non così sonnolenta o piena di sé, la Norvegia è consapevole del lavoro che ancora le resta da compiere e si è già messa all'opera per migliorare le sue strutture di R&S. Infolink: http://www.forskningsradet.no

CONVEGNO A MILANO DEI MASSIMI ESPERTI DI VALUTAZONE AZIENDALE IL VALORE DELLE IMPRESE INTERNET: RITORNO ALLA RAZIONALITA' DOPO LA "BOLLA" SPECULATIVA
Milano, 6 luglio 2001 Oggi, in tutto il mondo, vengono rimessi in discussione i modelli valutativi con i quali gran parte delle Società della new economy, senza una storia alle loro spalle, si sono presentate sui mercati. Su questo tema, si è svolto ieri all'Assolombarda di Milano il convegno intitolato: "II valore delle imprese Internet: dopo la 'bolla' il ritorno alla razionalità", organizzato dalla società "Acbgroup Finanza e Valore". L'incontro è stato occasione privilegiata per conoscere a fondo le posizioni dei maggiori studiosi di valutazione aziendale, messe a confronto con alcuni casi concreti di iniziative nel settore della new economy. Infatti, realizzando il convegno, la società Acbgroup Finanza e Valore Guatri Massari e Associati S.p.A. (in breve: Finanza e Valore) che unisce ricercatori universitari e consulenti esperti in tema di valore, si è proposta di coinvolgere nel dibattito i protagonisti della cultura accademica e di iniziative nel campo Internet. Nel suo intervento il Prof. Luigi Guatri, Presidente di Finanza e Valore, e fra i massimi esperti nel campo della valutazione aziendale, ha rilevato che "alla base della bolla speculativa che ha interessato i valori delle Società di Internet e, più in generale della New Economy, vi è stato, secondo molte opinioni, un periodo di dominio di una irrazionalità euforica, generata dall' illusione che, alla mancanza di basi e spiegazioni logiche, potessero supplire 'misure' alternative improvvisate, le cosiddette "web metrics", oppure l'uso, in alcuni casi disinvolto, di moltiplicatori non realmente rappresentativi delle effettive "leve di valore". Come se alla logica tradizionale e consolidata potesse sostituirsene un'altra, dai principi indefiniti e via via ispirata dai livelli di prezzo segnati dai mercati, o dalla necessità di indicare traguardi sempre più elevati. Una logica, insomma, di forzata giustificazione del comportamento, per quanto incomprensibile, dei mercati, e non di analisi critica". "Ora - ha proseguito Guatri - si riconoscono gli errori compiuti da molti, compreso il mondo accademico che è in parte mancato alla propria funzione critica, e si va alla ricerca di rimedi. E'in questa ottica che una collaborazione tra accademia e mondo operativo appare altamente auspicabile e può essere foriera di utili risultati. Ma l'impegno è serio, e sarebbe nuovamente erroneo supporre che l'obiettivo sia di agevole realizzazione". "Criteri, formule, multipli di mercato, modalità di definizione dei modelli di business e di business plan - ha concluso Guatri - sono parte di un 'processo valutativo' complesso che va ristudiato. Da un lato nel rispetto della logica valutativa (è bene sottolineare che non esiste una molteplicità di "logiche"!, e dall'altro tramite la riconosciuta esigenza di un adattamento delle sue basi tradizionali alle peculiarità delle aziende Internet. Si tratta di un equilibrio che va al più presto ristabilito. Mario Massari, Professore Ordinario di Finanza Aziendale all'Università Bocconi, nel suo intervento su "Gli aspetti critici nella redazione del business plan" ha rilevato, in particolare, che "i business plan delle Internet companies appartenenti alla prima ondata dei 'pionieri' (convenzionalmente, fino al marzo 2000), erano stati elaborati in un contesto che appariva caratterizzato da modeste barriere all'entrata e conseguente elevata flessibilità operativa. Nei Business plan venivano cioè recepite le possibili evoluzioni del modello in un mercato che si pensava dovesse crescere a tassi elevatissimi ("alberi di business plan"). I business plan venivano poi sistematicamente riformulati e adattati per riflettere le opportunità che si andavano delineando. Dunque, più che strumenti di previsione e obiettivi per il management erano simulazioni di ciò che sarebbe potuto accadere". "Nella fase attuale - ha continuato Massari -gli operatori percepiscono uno scenario radicalmente mutato: le barriere all'entrata sono più elevate e, conseguentemente, la flessibilità operativa è più modesta (entrare in nuove aree di business può essere assai oneroso); vi è maggiore consapevolezza delle inerzie e degli ostacoli alla crescita del mercato, dovuti alle difficoltà di connessione, ai tempi di navigazione in Internet, a problemi legati alla sicurezza delle transazioni. In presenza di tali nuovi condizioni, i business plan delle Internet companies sono maggiormente focalizzati su specifiche aree di business e la crescita attesa è molto più lenta. In definitiva si è ritornati a modelli più simili a quelli della cosiddetta old economy ". Mauro Bini, Professore Ordinario di Finanza Aziendale all'Università Bocconi, ha trattato il tema "Logica e limiti dei multipli di mercato", sottolineando, fra l'altro, che "fra i criteri più utilizzati per valutare le imprese internet vanno annoverati i multipli empirici. Si tratta - ha detto Bini - di semplici ratios che pongono a confronto la capitalizzazione di mercato della società con misure di performances di natura non contabile, note in gergo come "web metrics" (numero di utenti registrati, numero di pagine viste, numero di utenti attivi, etc). Sono strumenti tanto semplici quanto pericolosi dal momento che non vi è alcun legame fra variabile esplicativa e prezzo del titolo. In effetti, la correzione di prezzo dei titoli internet ha dimostrato a molti investitori quanto sia facile farsi del male con misure del genere". Il confronto è proseguito con gli interventi, nell'ordine, di: Giuseppe Monarchi (Director Investment Banking Division di Credit Suisse First Boston); Rolando Polli (Presidente Euroinvest Editori); David Chaffetz (Director strategie alliances, Ibm Emea); Giorgio Frigeri (Presidente Mercato Impresa); Paolo Ainio (Amministratore Delegato Matrix), Roberto Mazzei (Medinvest).

WISE VENTURE, ADVISOR DEL FONDO WISEQUITY PRESENTA LE SUE STRATEGIE DI INVESTIMENTO
Milano, 6 luglio 2001 - Sono state presentate ieri a Milano le strategie di investimento adottate da Wise Venture, l'advisor strategico del fondo Wisequity. Wisequity è il fondo di Venture Capital di diritto italiano promosso da Fin.Eco Investimenti Sgr (Gruppo Bipop), sottoscritto per circa l'80% da Seat Pagine Gialle e De Agostini e per il restante 20% da altri investitori istituzionali, per un capitale totale di circa 135 milioni di Euro. Il fondo è soggetto al regolamento della Banca d'Italia per i fondi chiusi. Wise Venture si occupa di supportare Fin.Eco Investimenti, in via esclusiva, nella selezione, nella negoziazione e nella gestione delle società in portafoglio. "La nostra strategia di investimento - dichiara Paolo Gambarini, Amministratore Delegato e cofondatore di Wise Venture - consiste nel focalizzare l'attenzione su varie tipologie di aziende al fine di creare una corretta diversificazione del portafoglio. Ci rivolgiamo prima di tutto ad aziende che, pur avendo un modello di business tradizionale, fanno uso di nuove tecnologie come fattore critico di successo. In seconda battuta le nostre preferenze vanno verso aziende che offrono servizi e applicazioni per il settore wireless, telecom e data networking, che sviluppano software e che producono tecnologie che contribuiscono allo sviluppo del web." "Gli skills e il know-how del team Wise Venture - aggiunge Michele Semenzato, Amministratore Delegato e co-fondatore di Wise Venture - spaziano dalla selezione, valutazione, negoziazione e strutturazione degli investimenti fino alla consulenza strategica e operativa nei singoli business di riferimento. Il nostro diretto coinvolgimento nelle attività d'impresa ci efficace il processo di selezione degli investimenti." permette di rendere più efficace il processo di selezione degli investimenti". "L'investimento ideale secondo Wise Venture - prosegue Michele Semenzato - consiste in una partecipazione di minoranza qualificata (possibilmente >25%) oltre ad un effettivo coinvolgimento dei manager nei Consigli di Amministrazione. Al fine di diversificare il nostro portafoglio di investimenti scegliamo società che si trovano a differenti stadi di sviluppo: da quelle che si trovano nel primo o secondo round di finanziamento, a quelle che sono in fasi di sviluppo molto più avanzate, pre-Ipo o post-Ipo, ma solo nel caso in cui sìamo in grado dì giocare un ruolo strategico." "La gestione di Wisequity è il primo passo della società nell'ambito degli investimenti alternativi. Il progetto persegue l'obiettivo dell'ampliamento della gamma dei prodotti offerti alla nostra Clientela Privata e Istituzionale, consentendo alla nostra struttura di evolvere anche nelle competenze gestorie. Sviluppare nuovi skills confrontandosi con strumenti innovativi tesi a incrementare il livello di soddisfazione degli investitori è infatti una delle principali caratteristiche di una società come la nostra che trova nelle sfide del mercato uno stimolo quotidiano alle proprie strategie operative" ha commentato Alberto Castelli, Direttore Generale di Fin.Eco Investimenti Sgr. Ma decisione di essere, insieme con Seat, i principali sottoscrittori del fondo Wisequity - dichiara Roberto Drago Vice Presidente Finanza di De Agostini - si inserisce coerentemente nella strategia di díversificazione adottata da De Agostini che è strumentale al raggiungimento degli obiettivi finanziari. "Tramite il fondo - ha detto Paolo Gonano, Direttore Strategie e Corporate Relations di Seat Pagine Gialle - abbiamo accesso a opportunità di investimento di elevato interesse che altrimenti, a causa delle limitate dimensioni e dell'appartenenza a settori non core, Seat non potrebbe cogliere"." Tra le società nelle quali il fondo ha investito: Ticketone (leader nella gestione dei sistemi di ticketing per eventi sportivi, musica, arte e spettacoli), Totobit Informatica Software e Sistemi (che sviluppa, produce e distribuisce pacchetti software per scommesse e gestisce Pos abilitati per ricariche telefoniche on line), Elettroclick (che distribuisce materiale elettrico), Studenti.it (sito leader in Italia per l'erogazione di contenuti e servizi per la comunità degli studenti), Roncadin Restaurants (business catering), Winetip.corn (futures su vini di alta qualità), Phoenix Tools (sviluppatore si software per 3D Computer Graphics), Wireless (sistemi CRS per la prenotazione di pacchetti turistici anche "last minute') Buongíorno.it (leader europeo nella creazione di newsletter tematiche e nell'e-mail marketing).

BORSA IMMOBILIARE - AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO ORGANIZZAZIONE DI SERVIZI PER IL MERCATO IMMOBILIARE
Milano, 6 luglio 2001 - Stop alle sorprese nella compravendita delle case: Osmi -Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio, ha ottenuto la certificazione di qualità secondo le norme Uni En Iso 9002. Il riconoscimento, da parte dell'ente terzo Tuv-Uk, è il primo passo di un programma che permetterà ad Osmi, in collaborazione con Euranet e Gate, gruppo Ernst & Young, di prestare assistenza completa agli operatori immobiliari, nel percorso per ottenere anch'essi la certificazione di qualità. Questa sorta di "bollino" di garanzia avrà un doppio vantaggio: per i clienti, che saranno certi di poter trovare un professionista in un mercato dove saranno garantiti trasparenza e servizi di qualità, per gli operatori immobiliari che, la cui attività risulterà più efficiente, meno costosa e adeguata a dei livelli standard di funzionalità. "Osmi-Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, da tempo persegue l'obiettivo di diffondere la cultura dell'efficienza e della trasparenza nel mercato immobiliare - ha dichiarato Giorgio Vìganò, presidente di Osmi-Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano -. La certificazione di qualità secondo le norme Uni En Iso serie 9002 permetterà alle aziona di raggiungere uno standard di efficienza delle prestazioni professionali offerte ai propri clienti. II progetto gode di un valore aggiunto: con la certificazione della stessa Osmi-Borsa Immobiliare da oggi abbiamo dato a tutti gli operatori, piccoli e grandi del settore, un esempio. E siamo in grado di fornire ogni tipo di assistenza per aiutarli a conseguire la certificazione di qualità de i propri servizi. Dando, ad esempio, alle agenzie che aderiranno all'iniziativa, il manuale di qualità tipo che sarà anche disponibile (a pagamento) su Internet all'indirizzo www.borsaimmobiliare.net "Osmi-Borsa Immobiliare ha realizzato un manuale di qualità-tipo che contiene le linee guida per ottenere la certificazione. Le agenzie potranno scegliere se avviare autonomamente un processo di certificazione oppure aderire a un programma che prevede l'assistenza di Osmi-Borsa Immobiliare, Euranet e Gate. La certificazione sarà rilasciata dall'ente Tuv-Uk scelto per il programma. Le Norme Iso 9000 - Per Iso 9000 si intende il sistema di norme internazionali sui sistemi di qualità aziendali. Queste norme, adottate nel 1986 dall'Organizzazione mondiale di normazione sono state recepite a livello europeo (En) e nazionale (Uni). Esse stabiliscono quali sono gli elementi necessari per raggiungere un sistema di gestione della qualità che garantisce la soddisfazione dei bisogni dei clienti. Gli standard Iso 9000 possono essere applicati a qualsiasi tipo di azienda e, quindi, anche alla pubblica amministrazione come produttrice dei servizi. Nel gennaio 2001 sono state emesse le norme 9000 serie 2000 (9000, 9001, 9004 -2000) applicabili entro tre anni. Il sistema Osmi e le aziende associate si conformeranno alle Uni En Iso 9001-2000.

CABOTO EMETTE 150 NUOVI COVERED WARRANT
Milano, 6 luglio 2001 - Caboto lancerà oggi, una nuova emissione di 150 Covered Warrant con scadenza 21-06-2002. La nuova emissione, oltre ad adeguare gli strike agli attuali livelli di mercato, arricchisce la gamma di prodotti offerti da Caboto. Tra le novità da segnalare l'emissione di Covered Warrant su alcuni importanti titoli del listino italiano (Benetton, E-biscom, Rolo Banca) e su quattro titoli stranieri del comparto telefonico tecnologico (Alcatel, France Telecom, Orange e Siemens). Per informazioni contattare il nr. verde: 800-550 350.

NUOVE NOMINE IN A. T. KEARNEY
Milano, 6 luglio 2001 - A.T. Kearney, società leader nella consulenza strategica all'alta direzione ha annunciato cinque nuove importanti nomine fra le quali emergono due nomi al femminile: Liviana Forza e Patrizia Giangualano, rispettivamente nel Core Team europeo della Operations Practice e nel Financial Institutions Group, il pool di esperti del settore bancario e assicurativo. Patrizio Mapelli - Vice President: laureato in Fisica presso l'Università di Milano, è il nuovo Vice President che, insieme a Piero Masera, si occuperà dello sviluppo della Strategic Information Technology Practice. Patrizio Mapelli ha oltre vent'anni di esperienza professionale maturata sia nel mondo della consulenza che dell'industria. Le sue competenze si sono sviluppate soprattutto nel campo delle Telecomunicazioni e dei Media, oltre che nei beni di largo consumo. Ha ricoperto incarichi di rilevante importanza presso aziende leader nel settore dei mezzi di comunicazione. E' stato infatti Direttore della divisione New Media per il maggior editore economico-finanziario italiano, oltre ad essere stato tra i fondatori di IOL-Italia On Line, primo ISP nazionale. Mapelli ha inoltre diretto la business unit Internet di uno dei maggiori operatori nazionali di telefonia mobile, guidandone anche il progetto di acquisizione della licenza Umts. In America, Patrizio Mapelli ha seguito un Executive Program presso la Kellogg Management School. Liviana Forza - Principal è stata nominata Principal di A.T. Kearney dove fa parte del Core Team europeo della Operations Practice. In A.T. Kearney ha maturato competenze di Supplier Relationship Management occupandosi di strategia e realizzando iniziative per l'e-commerce B2B. Forza ha inoltre curato due diligence a supporto di operazioni di M&A e ha seguito progetti di consulenza per importanti aziende internazionali: dal settore delle costruzioni a quello bancario, dall'automotive al farmaceutico. Da oltre sei anni nella consulenza strategica, Liviana Forza proviene dal mondo dell'Investment Banking dove ha lavorato in ambito internazionale come analista finanziario nell'area Mergers & Acquisitions per Morgan Stanley. Patrizia Giangualano - Principal un'esperienza di quindici anni nella consulenza strategica maturata principalmente in servizi orientati alle istituzioni finanziarie, è stata nominata Principal in A.T.Kearney. In questo ruolo continuerà a contribuire allo sviluppo del Financial Institutions Group, importante settore strategico creato da A.T.Kearney, che offre un servizio completo di consulenza manageriale in ambito finanziario e assicurativo. Ha sviluppato inoltre modelli strategici It, seguito progetti di post merger integration, internet banking e integrazione di canali realizzando le condizioni per lo sviluppo di nuovi modelli organizzativi e di gestione della clientela per i maggiori istituti di credito nazionali. Marco Narduzzi - Principal è stato eletto Principal di A.T. Kearney e farà parte della Communication & High Tech Practice. Laureato in Ingegneria elettronica e con un Master in Business Administration presso la SDA dell'Università Bocconi, Marco Narduzzi ha maturato un'esperienza internazionale di project management nell'area tecnico-operativa di un gruppo multinazionale leader nella chimica. E' approdato in seguito al mondo della consulenza, dove si occupa principalmente di progetti di strategia, change management e supporto in fase di start up, specializzandosi nei settori Media e Telecomunicazioni . Armando Brunini - Principal entra in A.T. Kearney in qualità di Principal all'interno della Practice dedicata al settore trasporti. Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Napoli, Armando Brunini ha una decennale esperienza come consulente nelle aree Trasporti e Utilities, soprattutto all'interno del settore pubblico. La sua esperienza si è successivamente arricchita in Aeroporti di Roma, dove ha seguito il processo di privatizzazione e l'attività di sviluppo geografico del business. Infolink: www.atkearney.it 
www.atkearney.com

EUROPEAN'S BANKING ON THE WEB
Milano, 6 luglio 2001 - Latest research from Jupiter Mmxi, the leading Internet research company, shows that over the last year the proportion of Europeans visiting business and finance sites has doubled in some markets, and the time spent on these sites has increased by up to 60%. Business and finances websites have been amongst the most popular destinations of Europeans since Jupiter Mmxi started measuring European Internet behaviour in October 1999. More than 20 million Europeans logged on to business and finance sites from home in May 2001, visiting local brands which offer online banking, financial information, online share trading and insurance services. 70% of them were male. Between May 2000 and May 2001 the proportion of French Internet users visiting business and finance sites from home more than doubled from 18.5% to 38%. They also increased time spent on these sites by more than 50% in the same period, from 19.5 to 31 average minutes per Unique Visitor per month. Popular destinations in France are the sites of traditional banks, such as Credit-agricole.fr and Creditlyonnais.fr, Socgen.com and Bnp.fr, as well as information site Boursorama.com. Caisse-epargne.fr, the third most popular finance site in France, offers banking services plus the latest news, stockmarket information and even TV listings. In the UK 36% of all Internet users at home visited finance sites in May 2001, an increase of 28% from May 2000. Banking sites, such as Lloydstsb.com, Egg.com, Barclays.co.uk, Nationwide.co.uk, and Natwest.com make up the UK top ten in this category. Some of these sites have introduced partnerships with portals such as Lloydstsb.com with Lycos, Nationwide.co.uk with Excite and Natwest.com with Yahoo. In Germany the reach of business and finance sites increased by 19% from May 2000 to May 2001, with 35.7% of Germans online visiting these sites from home. German Internet users spent more than one hour (61.3 average minutes per Unique Visitor) on business and finance sites in May 2001, more than any of their European counterparts. One reason for this is that in Germany websites offering online share dealing and stock market information are more popular than sites of traditional banks, although traditional banks are catching up. Germans spend a considerable amount of time on sites such as Comdirect.de (60.8 average minutes), Consors.de (54.5 average minutes), as well as Diraba.de (93.8 average minutes). Deutschebank24.de and Postbank.de are the fourth and fifth most popular banking destinations. Internet users in Spain and Italy are second only to the Germans in the amount of time they spent on finance sites in May 2001. Spaniards and Italians visit not only sites of traditional banks, but also those offering financial information. In Spain 37.5% of people online from home spend 54 average minutes on top finances sites, such as Lacaixa.es, Invertia.com and Expansiondirecto.com, as well as online banking sites, such as Bbvnet.com, Bbva.es, Bsch.es and Ebankinter.com. One in three Italians (31.9%) visited financial information sites, such as Ilsole24ore.com, Voltrade.it and Borsaitalia.it, as well as banking sites, such as Fineco.it, Cartasi.it and Cariplo.it. They spend on average 58.3 minutes on these sites in May 2001. The Nordic region has the highest proportion of Internet users visiting business and finance sites. In Sweden, where Jupiter Mmxi measures at work usage as well as at home usage, almost 60% of the online population visited finance sites in May 2001. Swedish banking site Foreningssparbanken.se has with 21.2% reach the lion share, followed by NB.se, Sebank.se and postal service Posten.se, which all have around 10% reach each. Every second Norwegian (56.4%) ,and 45.1% of Danes online visited business and finance sites from home in May 2001. Again, banking sites Postbanken.no Nor.no in Norway, as well as Danskebank.dk in Denmark have more than 10% reach, which is very high for a finance site compared to other European countries. In Switzerland almost one in three Internet users visited finance sites from home in May 2001. Although this is one of the smallest audience for these sites in Europe, the Swiss spent with 27.9 average minutes per Unique Visitor in May 2001 more time on these sites than people in Norway and Denmark, where the reach is much higher. Popular sites in Switzerland include sites of traditional banks UBS.com, yellownet.ch, and Credit-suisse.ch, as well as financial information sites Swissquote.ch and Borsalino.ch.

BANCA FIDEURAM: RACCOLTA NETTA TOTALE A 363 MILIONI DI EURO IN GIUGNO, +116% SUL MESE PRECEDENTE RACCOLTA NETTA FONDI POSITIVA PER 61 MILIONI DI EURO
Roma, 6 luglio 2001 - In giugno la raccolta netta totale di Banca Fideuram (fondi e gestioni, assicurazioni, titoli e conti correnti) è stata positiva per 363 milioni di euro, il 116% in più rispetto al mese precedente. La raccolta netta dei fondi comuni, incluse le gestioni patrimoniali in fondi, è stata positiva per 61 milioni di euro. Al suo interno la raccolta del private banking (gestioni patrimoniali riservate alla clientela Vip) ha registrato un saldo positivo per oltre 1,6 miliardi di euro. In giugno la raccolta dei fondi comuni si è concentrata per 61 milioni di euro sui fondi azionari. I fondi obbligazionari hanno invece chiuso il mese con un saldo negativo di 1 milione di euro, mentre i fondi bilanciati hanno registrato un saldo positivo di 7 milioni di euro. La raccolta sui fondi liquidità ha registrato un saldo negativo di 6 milioni di euro. Le polizze vita hanno incassato in giugno premi per 144 milioni di euro, il 38,6% in più rispetto al mese precedente. Al netto delle liquidazioni la raccolta assicurativa è stata di 111 milioni di euro, con un incremento del 113% sul mese precedente. Positivo anche il saldo complessivo della raccolta titoli e servizi bancari, che in giugno è stato pari a 191 milioni di euro, in aumento del 35% rispetto al mese precedente. A questo risultato ha contribuito essenzialmente una raccolta netta di 225 milioni di euro sul fronte dei titoli. A fine giugno il patrimonio dei fondi di Banca Fideuram era di 33,1 miliardi di euro. Le masse totali di risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni) a fine giugno erano pari a 39,2 miliardi di euro. In particolare le attività di Banca Fideuram nel private banking hanno superato a fine giugno i 14 miliardi di euro, con un incremento del 46,5% da inizio anno e del 9,7% rispetto al mese precedente. Il totale delle masse amministrate da Banca Fideuram era di 49,4 miliardi di euro a fine giugno..Alla fine di giugno i private banker 1 di Banca Fideuram erano 3.781, il 4,2% in più rispetto ai 3.629 dello stesso periodo del 2000.

DEUTSCHE BANK LANCIA PLATINUM CLUB MENHIR LA CARTA DI CREDITO CON FOTO E FIRMA DEL TITOLARE
Milano, 6 luglio 2001 - Deutsche Bank, attraverso la propria divisione specializzata nell'emissione di carte di credito BankAmericard, lancia Platinum Club Menhir, la prima carta di credito serie platino in Italia con foto e firma del titolare sul fronte della tessera. Grazie alla sua forte personalizzazione, Platinum Club Menhir consente al titolare di essere riconosciuto presso le 261 agenzie di Deutsche Bank Spa in Italia e quindi di effettuare qualsiasi operazione bancaria, anche al di fuori dello sportello presso il quale intrattiene il rapporto di conto corrente. Riservata ai sottoscrittori della gestione patrimoniale in fondi multibrand Menhir di Deutsche Bank (lanciata il 2 luglio 2001), Platinum Club Menhir è una carta completamente gratuita caratterizzata da uno standing tra i più elevati: servizi esclusivi e un fido mensile a partire da 20 milioni di lire (elevabile fino a 100 milioni). La carta, collegata al circuito internazionale American Express e utilizzabile in 160 paesi del mondo, consente sia pagamenti presso gli esercizi convenzionati sia prelievi di denaro contante e offre la possibilitˆ di scegliere la modalitˆ di rimborso: a saldo, oppure a rate scegliendo l'importo mensile preferito modificabile in ogni momento (tasso mensile agevolato dello 0,80% per i primi sei mesi).. Attraverso una password legata alla carta, il titolare ha accesso all'area riservata del sito Internet del Club Menhir
www.clubmenhir.it dove pu˜ controllare l'estratto conto della carta, l'andamento degli investimenti effettuati nella Gpf, la composizione del portafoglio (aggiornamenti giornalieri), i movimenti del gestore a fronte di eventuali mutamenti di tendenza del mercato, le previsioni tecniche dell'andamento della linea d'investimento prescelta. Il servizio clienti, operativo sette giorni su sette, 24 ore su 24, a disposizione dei titolari per bloccare la carta in caso di furto e smarrimento e provvedere alla sua sostituzione, entro 24 ore, in tutto il mondo. Grazie alla carta di credito Platinum Club Menhir, è possibile prenotare telefonicamente viaggi, soggiorni alberghieri e biglietteria aerea a prezzi scontati, accedere a una banca dati di offerte last minute e acquistare biglietti per spettacoli, concerti e mostre. Alla carta anche abbinato un ampio pacchetto di coperture assicurative contro i rischi di volo, i furti, gli infortuni e le emergenze sanitarie, con il rimborso delle spese mediche sostenute in viaggio. La carta, infine, è abbinata al Programma Targa, una promozione che consente di accumulare automaticamente, per ogni acquisto effettuato con la carta di credito, un bonus fino al 15% della spesa, utilizzabile come sconto per l'acquisto di una nuova auto Fiat, Lancia o Alfa Romeo. Per la prima volta una carta di credito diventa un vero e proprio documento personale, in grado di consentire l'accesso a una vasta rete di servizi, non solo bancari, grazie a strumenti multimediali, dallo sportello al call center, dal sito Internet alla centrale operativaÈ ha dichiarato Giulio Cesare Monarca, direttore generale retail banking Deutsche Bank. ÇPlatinum Club Menhir rappresenta un prodotto innovativo nel panorama degli strumenti di pagamento elettronici in grado di garantire al titolare sicurezza e comoditˆÈ. Scheda prodotto Platinum Club Menhir: Tipologia di carta Carta di credito a banda magnetica; Circuito American Express; Costo: Carta principale Gratuita; Carta aggiuntiva Gratuita; Accettazione Tutti gli esercizi convenzionati con il circuito American Express nel mondo (160 paesi); Validità Triennale; Modalità di rimborso Saldo/revolving con addebito in conto corrente; Fido mensile Da un minimo di 20 milioni di lire con possibilitˆ di aumento fido fino a 100 milioni di lire; Data estratto conto Il giorno 15 di ogni mese; Tempi di addebito 10 giorni dopo la data di emissione dell'estratto conto (mediamente 25 giorni dopo la spesa); Costo invio estratto conto L. 2.500; Anticipo contanti Min. L. 100.000, max L. 1.000.000 al giorno; Commissione anticipo contanti 4%, con un minimo di L. 6.000; Commissione pagamento tramite Pos Nessuna (in Italia e all'estero); Maggiorazioni sul cambio per operazioni in valuta paesi Uem Nessuna; operazioni in valuta paesi extra Uem 1,75%; Costo rifornimento carburante L. 1.500; Pagamento pedaggi autostradali S", senza alcun costo aggiuntivo; Pagamenti rateali ", con tasso mensile agevolato per i primi sei mesi (0,80%; successivamente 1,30%) e rata mensile sempre modificabile; Tassi d'interesse su pagamento rateale Tan 15,60%, Taeg 16,943%; Servizio clienti Platinum Amex Dall'Italia numero verde 800/334.800, dall'estero (+39) 0432/744.266.

WHITE & CASE NOMINATA STUDIO LEGALE INTERNAZIONALE DELL'ANNO
Milano, 6 luglio 2001 - White & Case, uno dei maggiori studi legali internazionali, è stata nominata Studio Legale Internazionale dell'Anno da The Lawyer, la maggiore rivista inglese del settore. "Sono poche le società statunitensi che hanno investito in un business a livello mondiale" - si legge su The Lawyer - "White & Case è stata la prima, con l'apertura nel 1926 della sede di Parigi. Dopo anni dedicati ad una crescita mirata ed al consolidamento del posizionamento a livello nazionale, White & Case è entrata a far parte della ristretta schiera dei più prestigiosi studi legali internazionali." Negli ultimi 12 mesi, White & Case ha condotto una strategia di internazionalizzazione delle attività di corporate & finance all'interno di diversi mercati, riuscendo ad ottenere licenze e collaborazioni con i partners locali più prestigiosi. White & Case è diventata operativa anche in Italia attraverso l'accordo con lo studio legale Varrenti & Associati di Roma, a cui farà seguito l'inaugurazione dell'ufficio milanese prevista per il mese di ottobre. Nel 2000, le risorse umane della società a livello europeo sono raddoppiate raggiungendo le 600 unità, di cui 120 facenti capo alla sola sede di Londra. La stessa cosa è avvenuta nel sud-est asiatico, dove la presenza della società in Tailandia si è rafforzata attraverso l'acquisizione di Nopadol & Khaisri e del suo staff. La sede di Singapore, dove White & Case è stata una tra le 7 società ammesse a partecipare ad una joint venture con partner locali, che si è conclusa con l'accordo tra la società e Colin Ng & Partners, conta ormai 100 avvocati e rappresenta il secondo ufficio in Cina dopo quello di Hong Kong. Soddisfazione è stata espressa da Duane Wall, managing partner di White & Case, che ha dichiarato. "Questa nomina rappresenta il riconoscimento della nostra continua strategia di espansione del business, in linea con le esigenze di una clientela sempre più internazionale". Con 39 sedi in 27 Paesi del mondo, 1400 avvocati e un network mondiale, White & Case, leader mondiale tra gli studi legali internazionali, offre assistenza a società private e pubbliche, istituzioni finanziarie, governi ed entità statali, principalmente riguardo a operazioni finanziarie e business ventures, e svolge la propria attività nel settori dell'antitrust, privatizzazioni, acquisizioni, ambiente, telecomunicazioni, finanza pubblica, commercio internazionale, assicurazioni, Unione Europea, Internet, media e tecnologie, tutela dei marchi internazionali e diritto del lavoro.

CORTIS LENTINI CON UN FATTURATO DI 30 MILIARDI DI LIRE PUNTA AL SETTORE TESSILE LENTO IL PASSAGGIO DEL PARCO INSTALLATO ALL'EURO
Milano, 6 luglio 2001 - Un fatturato di 30 miliardi di lire e 220 persone di organico. Sono questi i risultati più significativi ottenuti nel 2000 dal Gruppo bergamasco Cortis Lentini, che ha visto in questo modo incrementare il proprio giro d'affari del 5% rispetto all'anno precedente. Nel 2000 l'azienda ha puntato anche su una maggiore crescita nel mercato Cad: Isigraf, società del Gruppo Cortis Lentini, cedendo il proprio ramo d'azienda dedicato al Cad, è entrata a far parte di Cdm Isigraf, realtà significativa a livello nazionale per competenze specializzate e qualificate in questo settore. L'operazione di natura prettamente industriale porterà ad uno scorporo di circa un terzo del fatturato del gruppo. Le cifre relative al Gruppo devono essere considerate ancora più positivamente se si tiene conto che il 2000 ha visto riflesso sui risultati della capogruppo, Cortis Lentini S.p.a., il gravissimo incendio che la scorsa estate ha completamente distrutto la sede storica di Gorle, ostacolando per quasi un mese il ritorno alla piena normalità operativa. La forzata diminuzione delle attività commerciali e produttive di Cortis Lentini ha infatti contribuito alla parziale contrazione del fatturato, passato dai 17 miliardi di lire del 1999 ai 14 miliardi di lire del 2000. Ma il danno provocato dall'incendio non rappresenta l'unico motivo ad aver determinato la leggera flessione dei ricavi; se infatti il 1999 ha rappresentato un anno eccezionale a causa dell'indotto verificatosi per l'adeguamento delle procedure di vecchi e nuovi clienti all'avvento dell'anno 2000 (+23% rispetto al 1998), nel corso dell'anno successivo non sono state rispettate le previsioni in termini di passaggio del parco installato alla moneta unica europea, previsioni che avevano già spinto la società ad acquisire nuove forze lavoro, portando il numero dei collaboratori dai 117 del 1999 ai 140 del 2000. "Siamo certi che il ritardo nelle attività di adeguamento all'Euro da parte dei nostri clienti si rifletterà positivamente sui risultati dell'anno in corso, determinando un aumento significativo sul fatturato relativo ai service e compensando di fatto la mancata crescita che ci aspettavamo nel 2000", sottolinea Angelo Tettamanzi, Presidente della società. Anche la contrazione del fatturato relativo alle vendite hardware, scese dal 16% del 1999 al 9% del 2000, ha un suo preciso significato. Infatti la sempre maggiore focalizzazione di Cortis Lentini sulle attività di sviluppo software e di erogazione di servizi, ha portato l'azienda nel 2000 a consolidare la propria immagine come fabbrica di soluzioni nel complesso mondo dell'Information Technology. In particolare Cortis Lentini sta puntando sui propri applicativi in ambiente Uniface e Db Oracle; significativo l'apprezzamento del mercato per il prodotto Uniconf, soluzione gestionale dedicata al settore confezione e abbigliamento. "Si tratta di un settore particolarmente strategico per la nostra attività: stiamo osservando con notevole interesse la presenza di molte realtà italiane nei Paesi dell'Est europeo", aggiunge Riccardo Lentini, Amministratore Delegato dell'azienda. L'attenzione della società verso quest'area geografica si deve anche alla necessità di poter attingere a una vasta offerta di risorse qualificate da inserire nel proprio organico, per far fronte alle sempre maggiori richieste di sviluppo di progetti fortemente personalizzati e ad alto contenuto tecnologico. L'acquisizione di nuove competenze tecniche, inoltre, consentirà a Cortis Lentini di sviluppare la propria presenza anche in settori come il Crm (Customer Relationship management) e l'outsourcing applicativo (Asp), settori in cui sono già stati avviati progetti pilota. "Per quanto riguarda la possibilità di erogare soluzioni gestionali ed Erp in modalità Asp, crediamo comunque che il mercato non sia ancora maturo, soprattutto per realtà medie e medio/piccole, siamo infatti convinti che non siano ancora pronte per apprezzare i vantaggi di questo tipo di offerta, soprattutto perché si tratta di soluzioni fortemente personalizzate", spiega ancora Tettamanzi. Prosegue inoltre l'attività della Divisione Outsourcing di Cortis Lentini, che vede un potenziamento delle risorse dedicate, per rispondere al meglio alle esigenze delle aziende che intendono trovare all'esterno un partner affidabile e competente per gestire alcune delle aree che compongono il comparto

IT. FINANZIAMENTI A FAVORE DELL'ISTRUZIONE SUPERIORE
Helsinki, 6 luglio 2001 - Il 30 ed il 31 agosto 2001 si svolgerà ad Helsinki (Finlandia) un seminario sullo stanziamento di fondi destinati all'istruzione superiore. La manifestazione fungerà da forum per analizzare e discutere questioni di attualità in tema di finanziamenti a favore dell'istruzione superiore. Secondo quanto asseriscono gli organizzatori, il dibattito sarà basato sulle prospettive delle pressioni attualmente esercitate, che si snodano su due direzioni principali: da un lato, i ministeri ed altri enti di finanziamento pubblico che devono finanziare un numero sempre crescente di attività disponendo però di risorse finanziarie minime, di pari entità, o solo lievemente maggiori. Dall'altro, gli istituti di istruzione superiore che sono chiamati a rispondere alle nuove esigenze all'interno di un ambiente in continua evoluzione. "Il seminario di livello internazionale introdurrà prospettive e modelli di vari paesi, ciascuno con la propria storia e politica attuale in materia di finanziamento dell'istruzione superiore. Questi punti di vista costituiranno la base delle discussioni tra i politici e gli esponenti del mondo accademico", affermano gli organizzatori della manifestazione. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Oecd/Imhe 2, rue André Pascal 75775 Paris Cedex France Tel. +33-145249201 Fax +33-142240211 E-mail
jan.karlsson@oecd.org

PRIMA VIDEOTELEFONATA WIRELESS 3G CON DEI TERMINALI NEC DALLE DIMENSIONI DI UN PALMARE
Milano, 6 luglio 2001 - L'evento è certamente di portata storica poiché si parla della prima volta e la dimostrazione è stata condotta da Chris Hall, il direttore generale di Manx Telecom e da Shin-ichi Kanai, General manager, di Telecom Modus (una sussidiaria Nec), utilizzando i terminali (dalle dimensioni di un palmare) di Image Viewer Terminals (Ivts) che sono stati connessi agli apparecchi 3G per offrire anche un'immagine dei due interlocutori. In poche parole si tratta di prove di telefonia di terza generazione: su una piccola isola britannica, Manx Telecom, una controllata Bt Wireless, ha realizzato la prima chiamata video 3G pubblica, utilizzando un apparecchio Nec. Una sperimentazione che ha battuto sul tempo addirittura la giapponese Ntt DoCoMo, all'avanguardia mondiale nel settore della telefonia di terza generazione. Il gestore nipponico è stato in grado solo recentemente di lanciare 1200 terminali per la trasmissione di video, ma all'inizio del periodo di prova si è dovuto accontentare di sperimentare cellulari abilitati solo al traffico voce a causa di problemi agli apparecchi.

TELECOM ITALIA: VIA LIBERA AL PROGETTO STREAM-TELE+ ACCORDO CON NEWS CORPORATION PER LA CESSIONE DELLA QUOTA IN STREAM.
Roma, 6 luglio 2001 - Telecom Italia ha raggiunto un accordo con News Corporation nell'ambito della progettata combinazione societaria tra Stream, partecipata pariteticamente da Telecom Italia e News Corporation, e Tele+, l'emittente televisiva che fa capo al Gruppo Vivendi. In base a tale accordo, Telecom Italia è impegnata a garantire pro quota, come del resto News Corporation, la copertura del fabbisogno finanziario complessivo di Stream fino al 31 dicembre 2001, per un valore non superiore a 399 miliardi di lire ( 206 milioni di euro). Qualora l'operazione di combinazione societaria tra Stream e Tele+ venga approvata dalle competenti Autorità entro il 31 dicembre 2001 o entro una data successiva concordata tra le parti, Telecom Italia avrà il diritto di cedere a News Corporation la propria quota in Stream ad un prezzo pari al 110% delle somme effettivamente versate a Stream dalla stessa Telecom Italia. Tale diritto spetterà a Telecom Italia, alle medesime condizioni, anche qualora l'operazione di combinazione societaria avvenga successivamente al 31 dicembre 2001 o ad una data non concordata tra le parti, purchè Telecom Italia abbia effettivamente erogato a Stream l'intero ammontare di propria competenza. Nel caso in cui, invece, le competenti Autorità non dovessero approvare il progetto di combinazione tra Stream e Tele+, News Corporation restituirà a Telecom Italia il 50% dell'ammontare complessivo delle somme erogate a Stream. Il via libera di Telecom Italia consentirà a Stream di finalizzare gli accordi mirati alla combinazione societaria con Tele+.

BLU COMMENTA LA DECISIONE DEL CONSIGLIO DI STATO GIANCARLO ELIA VALORI: "SENTENZA DEFINITIVA E CHIARIFICATRICE" ENRICO CASINI: "RIMOSSO UN EQUIVOCO DURATO TROPPO AL LUNGO"
Milano, 6 luglio 2001 . Di seguito vengono riportate le dichiarazione del Prof. Giancarlo Elia Valori - Presidente Blu spa La sentenza del Consiglio di Stato è importante perché definitiva e chiarificatrice. I magistrati hanno reso giustizia a Blu, ai suoi oltre 1.800 dipendenti, alle migliaia di persone con attività professionali collegate alla società che vivono con grande partecipazione la sfida lanciata da Blu nel mercato della comunicazione mobile. Oggi è stato formalizzato un atto pubblico che rappresenta un passaggio fondamentale per il futuro della società. Questa buona notizia si aggiunge alle due autorevoli decisioni del Tar del Lazio già prese nei mesi scorsi (8/11/2000 sentenza sospensiva - 23/01/2001 sentenza di merito). Gli azionisti hanno sempre guardato con serenità alle prospettive di Blu ma ora i nostri convincimenti si sono ulteriormente rafforzati: ancora maggiore determinazione verrà da parte di tutti per superare i già sorprendenti risultati ottenuti da Blu e dal suo management guidato da Enrico Casini. Dichiarazione di Enrico Casini - Amministratore Delegato Blu spa E' stato rimosso con il massimo dell'autorevolezza un equivoco che nel tempo ha assorbito energie e forzatamente distolto parte della nostra attenzione dagli obiettivi che ci siamo posti. E' stata fatta chiarezza su una vicenda che, in verità, per noi era già chiara sin dall'inizio e si sono ricreate le condizioni operative normali di cui ogni Società ha bisogno. Un soggetto economico deve intraprendere con serenità e tempi certi. Otto mesi sono troppi anche per chi, come noi, è abituato a confrontarsi con il mare "agitato" delle telecomunicazioni. Quando le ragioni della politica si mescolano in maniera non corretta con quelle dell'economia spesso le aziende ne pagano le conseguenze. Riteniamo questa sentenza un ulteriore fatto positivo per il futuro di Blu, un'azienda conosciuta per la sua capacità di innovare e per i rilevanti successi che ha ottenuto in tempi rapidi. Abbiamo issato un'altra ancora che appesantiva, nostro malgrado, la nostra navigazione verso i futuri traguardi.

LA RICERCA ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE COLT CONNETTE GEANT, IL NETWORK CHE COLLEGHERÀ LE SEDI UNIVERSITARIE DEL CONSORZIO EUROPEO DANTE, ALLA CAPACITÀ RECORD DI 10 GIGABIT/S
Milano, 6 luglio 2001 - Colt ha firmato un contratto, del valore di alcuni milioni di Euro, con il Consorzio Europeo di Ricerca Dante, con sede a Cambridge (Regno Unito), per collegare i centri di ricerca delle università europee associate. Il network, che si chiama Geant, faciliterà e renderà più veloci i collegamenti via Internet dei centri di ricerca Dante, nelle università di 25 Paesi europei, fornendo una piattaforma che permetterà agli accademici e ai ricercatori di tutte le discipline di scambiare informazioni, scaricare ogni tipo di applicazione e cooperare in ricerche congiunte, anche nel campo delle telecomunicazioni. In pratica Geant permetterà ai ricercatori del consorzio Dante, sparsi in tutta Europa, di lavorare come se fossero nello stesso laboratorio. L'accordo con Dante prevede la fornitura di servizi su fibra ottica alla velocità di 10 Gigabit/s che, utilizzando la tecnologia Dwdm, sfruttano le lunghezze d'onda Lambda. 10 Gigabit/s aumentano di 160.000 volte la capacità trasmissiva di una normale linea telefonica. I circuiti realizzati sulla nuova infrastruttura di rete super veloce Geant saranno collegati al backbone Colt che connette 32 Paesi in Europa. Infolink:
www.dante.net

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