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6 LUGLIO 2001
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LA COMMISSIONE EUROPEA PUBBLICA I PRIMI RISULTATI DELL'ESERCIZIO
DI BENCHMARKING IN MATERIA DI R&S
Bruxelles, 6 luglio 2001 - La Commissione europea ha pubblicato i dati
chiave di uno studio di benchmarking condotto in tutta l'EU, che mette in
luce le differenze nazionali in materia di risorse umane, investimenti
pubblici e privati nella R&S, produttività scientifica e tecnologica e
impatto della R&S sulla competitività economica e l'occupazione. Sebbene i
risultati varino a seconda dei diversi indicatori utilizzati, l'analisi
mostra che i paesi nordici tendono a collocarsi nella fascia più alta del
quadro di valutazione e che tuttavia sono gli Stati membri dalle prestazioni
meno brillanti a registrare i tassi di crescita più elevati. Nella maggior
parte dei casi, la media dell'Ue è ancora molto inferiore rispetto a quella
degli Stati Uniti e del Giappone, anche se vi sono delle eccezioni, per
esempio per ciò che riguarda la percentuale di pubblicazioni scientifiche
citate frequentemente. A tutt'oggi sono stati analizzati i dati relativi a
quattro settori, impiegando cinque indicatori per ciascun tema affrontato. I
settori oggetto del benchmarking sono i seguenti: sviluppo di un metodo
aperto di coordinamento per il benchmarking delle politiche nazionali di
ricerca: obiettivi, metodologia e indicatori; investimenti pubblici e
privati nella Rst; produttività scientifica e tecnologica; impatto della Rst
sulla competitività economica e l'occupazione. Dall'analisi emerge che il
numero dei ricercatori sul totale della popolazione attiva è nettamente
inferiore nell'Ue (5,3 per mille) rispetto al Giappone (9,3) e agli Stati
Uniti (8,1). La Finlandia, che allo stato attuale vanta la percentuale più
alta di ricercatori sul totale della manodopera e l'Irlanda, che si colloca
invece al di sotto della media, sono i paesi più dinamici in termini di
aumento del numero di ricercatori. In altri Stati membri invece, a fronte di
una ridotta presenza di ricercatori, si registra un tasso di aumento del
numero degli stessi superiore alla media. La Commissione intende utilizzare
tali cifre per cercare di comprendere come Svezia e Finlandia siano riuscite
a raggiungere una percentuale così alta di ricercatori rispetto alla loro
popolazione attiva, e quali sono i fattori e le politiche alla base del
rapido aumento del numero di ricercatori in Irlanda. Per quanto concerne gli
investimenti pubblici e privati, lo studio riporta la spesa totale per la
R&S in rapporto al Pil, la spesa dell'industria a favore della R&S in
rapporto alla produzione industriale, la quota del bilancio annuale dello
Stato stanziata a favore della ricerca, la percentuale di PMI coinvolte
nella R&S finanziata con fondi pubblici e condotta dal settore privato, e il
volume di investimenti in capitali di rischio (in rapporto al PIL)
realizzati nelle fasi iniziali. I risultati mostrano che mentre l'intensità
della R&S in Germania, Francia, Belgio e Danimarca è superiore alla media
dell'Ue, solo Belgio e Danimarca registrano tassi di crescita relativamente
elevati. Quanto agli altri Stati membri, soltanto in Portogallo è in atto un
vero e proprio processo di recupero del terreno perduto, constata la
relazione. Il livello di spesa per la ricerca in Svezia, Finlandia, Germania
e Danimarca è paragonabile a quello di Stati Uniti e Giappone. La
Commissione utilizzerà queste statistiche per determinare quale tipo di
strumenti politici potrebbero essere utilizzati a sostegno del processo di
recupero del terreno perduto in altri paesi. La Commissione ha deciso di
esaminare la percentuale di Pmi coinvolte nella R&S finanziata mediante
fondi pubblici e condotta dal settore privato, poiché "le Pmi sembrano
costituire un terreno fertile per lo sviluppo di nuove idee e di metodi
innovativi". I risultati dimostrano chiaramente che la percentuale di Pmi
coinvolta nella R&S finanziata mediante fondi pubblici e condotta dal
settore privato è notevolmente superiore nei paesi più piccoli. L'Irlanda
detiene il valore più elevato (83,3 per cento), seguita dalla Grecia, dal
Portogallo e dalla Spagna. Per quanto riguarda la produttività scientifica e
tecnologica, lo studio ha analizzato una serie di pubblicazioni
scientifiche, nonché il numero pro capite di articoli citati frequentemente.
Svezia, Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Regno Unito, Belgio e Austria si
collocano tutti al di sopra della media dell'Ue, così come gli Stati Uniti e
il Giappone in termini di numero di pubblicazioni scientifiche. Svezia e
Danimarca hanno una percentuale pro capite di pubblicazioni frequentemente
citate superiore a quello di Paesi Bassi, Regno Unito e Belgio. Sul fronte
della cooperazione, lo studio di benchmarking mostra che, in media, il 25
per cento delle aziende innovative dell'UE coopera con altre società,
università o centri pubblici di ricerca, anche se la cooperazione è più
intensa nei paesi nordici, dove le cifre raggiungono il 50 per cento. Per
tracciare un quadro dettagliato dell'impatto della R&S sulla competitività
economica e sull'occupazione, lo studio ha raccolto una serie di dati sulla
produttività del lavoro. Le cifre mostrano che la produttività del lavoro
negli USA è leggermente superiore a quella dell'Ue e molto maggiore rispetto
al Giappone, il quale vanta tuttavia il tasso di crescita della produttività
più elevato in assoluto, seguito dall'Ue e dagli Stati Uniti. All'interno
dell'Unione europea, è il Lussemburgo a detenere il livello più alto, oltre
a vantare il secondo tasso di crescita della produttività del lavoro. Lo
studio è stato condotto a seguito della richiesta del Consiglio europeo di
Lisbona di utilizzare il benchmarking come strumento per valutare il
successo delle politiche nazionali di ricerca. La collaborazione con gli
Stati membri è stata garantita mediante l'istituzione di un Gruppo di alto
livello (Gal), composto da rappresentanti nominati dai Ministri europei
della Ricerca, il cui compito consisteva nel garantire l'utilizzo dei dati
migliori provenienti dalle fonti nazionali. La Commissione ha creato altresì
quattro gruppi di esperti, uno per ogni tema affrontato dallo studio. Per
ottenere una copia della relazione, rivolgersi al seguente indirizzo
(indicando il riferimento Isbn 92-894-1183-X): Ufficio delle pubblicazioni
ufficiali delle Comunità europee 2, rue Mercier L-2985 Lussemburgo Tel:
+352-2929-42455 Fax: +352-2929-42758 E-mail:
info.info@cec.eu.int
http://eur-op.eu.int
LA PRESIDENZA BELGA LANCIA UN NUOVO SITO IN MATERIA DI RICERCA E
INNOVAZIONE IN EUROPA
Bruxelles, 6 luglio 2001 - Cordis, il servizio di informazione in materia di
ricerca e sviluppo della Commissione europea, ha iniziato a fornire un
servizio dedicato alla Presidenza belga del Consiglio "Ricerca". Il sito,
che presenta le attività di ricerca ed innovazione a cura della Presidenza
belga, è disponibile in francese, olandese, tedesco ed inglese. Il 1° luglio
2001 François-Xavier de Donnea, presidente del governo della regione
Bruxelles-Capitale, ha lanciato il nuovo servizio di informazione in materia
di ricerca e innovazione. Egli presiederà inoltre il Consiglio "Ricerca"
durante il turno della Presidenza belga. Sviluppato congiuntamente da Cordis
e dalle autorità belghe responsabili per la ricerca, il servizio apre una
finestra sulle attività correlate con la ricerca e l'innovazione, che
saranno condotte durante il semestre di Presidenza (luglio-dicembre 2001).
Il sito mette in risalto le cinque priorità delineate dalla Presidenza
nell'ambito della ricerca, fornendo informazioni dinamiche e aggiornate
sugli sviluppi, sul lavoro e sulle azioni condotte dal Belgio. La Presidenza
belga si pone le seguenti priorità: accelerare la realizzazione dello Spazio
europeo della ricerca e dell'innovazione; adottare una posizione comune sul
sesto programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (2002-2006);
fare dell'Europa una regione modello aperta al mondo; riconciliare scienza e
società; perseguire la dinamica della politica spaziale europea; Inoltre, il
sito offre una copertura approfondita delle notizie di attualità e delle
manifestazioni riguardanti la Presidenza. Il servizio fornisce inoltre
informazioni sulla ricerca condotta in Belgio, con particolare riferimento
ad importanti istituzioni, infrastrutture, finanziamenti ed attori in ogni
Comunità e regione, pubblicando anche i profili dei principali decisori come
il ministro-presidente de Donnea. Sono inoltre disponibili informazioni
dettagliate sulla partecipazione belga ai programmi di ricerca europei. Il
servizio esprime concretamente gli sforzi profusi dalla Presidenza per
garantire alla ricerca un nuovo ruolo all'interno della società, attraverso
l'informazione dinamica, tempestiva e pertinente del pubblico e della
comunità scientifica. Il ministro de Donnea ha affermato: "Questo sito web
intende fornire informazioni brevi ma precise sull'operato della Presidenza
belga del Consiglio "Ricerca" e contribuire a seguirne gli sviluppi ed i
risultati". Il nuovo sito sarà utile per coloro che seguono il dibattito sul
prossimo programma quadro e sullo Spazio europeo della ricerca (Ser), sulla
mobilità dei ricercatori, nonché sul rafforzamento dei rapporti tra scienza,
società e cittadini. Infolink
http://www.cordis.lu/belgium
LA NORVEGIA RIFLETTE SUI CAMBIAMENTI DA APPORTARE ALLE PROPRIE ATTIVITÀ
DI RICERCA
Bruxelles, 6 luglio 2001 - L'immagine più comune della Norvegia che si tende
a sviluppare al di fuori della Scandinavia è quella di un paese ricco,
sonnolento, la cui scarsa popolazione gode dei benefici derivanti
dall'abbondanza di petrolio. Tuttavia, come accade per la maggior parte
delle generalizzazioni, ciò non è del tutto esatto. Nonostante il suo secco
rifiuto alla piena adesione all'Unione europea, attualmente la Norvegia
considera l'Ue un termine di paragone e si sforza di raggiungere i livelli
europei, soprattutto nel campo della ricerca e sviluppo (R&S). I membri
della comunità norvegese di ricerca sanno benissimo che il paese dovrà
compiere ulteriori sforzi per elevare di un gradino o due il livello della
ricerca. Una delle statistiche citate più frequentemente riguarda il fatto
che la percentuale di Pil che la Norvegia spende a favore della ricerca
(1,66 per cento) è al di sotto sia della media dell'Unione europea (1,79 per
cento), sia di quella dell'Ocse (2,19 per cento). I norvegesi sono
consapevoli inoltre dell'eccessiva attenzione che forse, in passato, hanno
dedicato al mondo anglosassone, investendo più tempo ed energia nella
ricerca cooperativa con gli Stati Uniti e il Regno Unito, invece di cogliere
appieno le opportunità offerte dall'Unione europea. Infine, tutti ammettono
che il ruolo dell'industria petrolifera del paese ha avuto un impatto
importante sul resto della ricerca. L'economia della Norvegia risulta in un
certo senso distorta rispetto agli standard europei. Ad eccezione di poche
grandi industrie importanti (per esempio nel settore petrolifero), essa si
compone infatti di una miriade di società molto più piccole (Pmi), poche
delle quali raggiungono dimensioni intermedie. Ciò significa che molte di
quelle Pmi non sono state integrate nell'ambiente di ricerca. Tutte queste
osservazioni e analisi provengono dai norvegesi stessi, spinti da un
rinnovato desiderio di individuare e chiarire i problemi prima di
avventurarsi nella ricerca di una soluzione. Una delle prime azioni
intraprese di recente per affrontare il problema della frammentazione dello
sforzo di ricerca è stata quella di fondere, nel 1993, i cinque consigli
delle ricerche del paese in un'unica entità. Prima di allora, i consigli
erano suddivisi per settore (pesca, TI, agricoltura, scienze sociali e
ambiente). Oggi, invece, sono stati integrati in un solo consiglio delle
ricerche, allo scopo di riunire sotto un unico tetto l'insieme delle
tematiche e delle zone geografiche della Norvegia. Oltre a rappresentare uno
sportello unico dal quale attingere tutte le informazioni sulla ricerca
norvegese, il consiglio norvegese delle ricerche fornisce consulenza al
governo nazionale in merito agli ambiti della R&S nazionale che necessitano
di un rafforzamento. Anche oggi, nonostante la presenza di questa struttura
più integrata, i norvegesi stanno vagliando le possibili modalità di
perfezionamento del sistema. A tal fine, è stata pubblicata una gara
d'appalto per la realizzazione di uno studio volto a fornire raccomandazioni
sul miglioramento del presente assetto, aggiudicata alla società di
consulenza internazionale Technopolis. Il consiglio delle ricerche ammette
che la nuova struttura pone alcuni problemi, per esempio la concorrenza che
esiste fra la ricerca di base e quella applicata per l'allocazione di
risorse analoghe. I finanziamenti destinati al consiglio causano anch'essi
alcune difficoltà, poiché provengono da almeno 17 fonti governative diverse,
molte delle quali "contrassegnano" i fondi erogati per assicurasi che
vengano effettivamente spesi in un determinato settore. Anche in questo
caso, il consiglio delle ricerche sta cercando di modificare la situazione,
affinché i finanziamenti possano essere assegnati soprattutto in funzione
delle esigenze. "Il consiglio delle ricerche sta attraversando un positivo
periodo di cambiamento", afferma Paal Alme, responsabile per le pubbliche
relazioni presso il consiglio. La capacità di attirare un numero maggiore di
ricercatori costituisce un altro settore in cui la Norvegia incontra delle
difficoltà. Il consiglio delle ricerche, tuttavia, ha istituito un programma
destinato ad aumentare il numero di giovani interessati alla scienza e alla
ricerca. A tal fine, ha organizzato la "Settimana della ricerca", per
mostrare in modo tangibile i risultati della ricerca, un'occasione
importante per coinvolgere i bambini in età scolare ed arricchire la loro
comprensione nei confronti del significato delle attività scientifiche. Il
governo norvegese, inoltre, ha affermato chiaramente che entro la fine
dell'anno tutte le scuole e le università dovranno disporre del collegamento
a Internet a banda larga. Il consiglio sta valutando l'idea di lanciare,
quest'anno, un nuovo sito web
www.forskning.no che funga
da forum per lo scambio di informazioni, nonché da piattaforma per tutti gli
altri istituti di ricerca della Norvegia, affinché possano fornire le ultime
informazioni sulle loro attività."Il nuovo sito contribuirà inoltre alla
soluzione dei problemi relativi al personale come, per esempio, la mancanza
di donne in settori come la fisica e la matematica", afferma Alme. Internet
rappresenta un modo molto utile per contattare le persone in Norvegia, non
solo considerate le vaste dimensioni del paese, ma anche i suoi 2,4 milioni
di utenti Internet (su una popolazione di circa quattro milioni), il 77 per
cento dei quali di età compresa fra i 13 e i 39 anni. Almeno un milione di
norvegesi, inoltre, utilizza Internet tutti i giorni. Decisamente non così
sonnolenta o piena di sé, la Norvegia è consapevole del lavoro che ancora le
resta da compiere e si è già messa all'opera per migliorare le sue strutture
di R&S. Infolink:
http://www.forskningsradet.no
CONVEGNO A MILANO DEI MASSIMI ESPERTI DI VALUTAZONE AZIENDALE IL VALORE
DELLE IMPRESE INTERNET: RITORNO ALLA RAZIONALITA' DOPO LA "BOLLA"
SPECULATIVA
Milano, 6 luglio 2001 Oggi, in tutto il mondo, vengono rimessi in
discussione i modelli valutativi con i quali gran parte delle Società della
new economy, senza una storia alle loro spalle, si sono presentate sui
mercati. Su questo tema, si è svolto ieri all'Assolombarda di Milano il
convegno intitolato: "II valore delle imprese Internet: dopo la 'bolla' il
ritorno alla razionalità", organizzato dalla società "Acbgroup Finanza e
Valore". L'incontro è stato occasione privilegiata per conoscere a fondo le
posizioni dei maggiori studiosi di valutazione aziendale, messe a confronto
con alcuni casi concreti di iniziative nel settore della new economy.
Infatti, realizzando il convegno, la società Acbgroup Finanza e Valore
Guatri Massari e Associati S.p.A. (in breve: Finanza e Valore) che unisce
ricercatori universitari e consulenti esperti in tema di valore, si è
proposta di coinvolgere nel dibattito i protagonisti della cultura
accademica e di iniziative nel campo Internet. Nel suo intervento il Prof.
Luigi Guatri, Presidente di Finanza e Valore, e fra i massimi esperti nel
campo della valutazione aziendale, ha rilevato che "alla base della bolla
speculativa che ha interessato i valori delle Società di Internet e, più in
generale della New Economy, vi è stato, secondo molte opinioni, un periodo
di dominio di una irrazionalità euforica, generata dall' illusione che, alla
mancanza di basi e spiegazioni logiche, potessero supplire 'misure'
alternative improvvisate, le cosiddette "web metrics", oppure l'uso, in
alcuni casi disinvolto, di moltiplicatori non realmente rappresentativi
delle effettive "leve di valore". Come se alla logica tradizionale e
consolidata potesse sostituirsene un'altra, dai principi indefiniti e via
via ispirata dai livelli di prezzo segnati dai mercati, o dalla necessità di
indicare traguardi sempre più elevati. Una logica, insomma, di forzata
giustificazione del comportamento, per quanto incomprensibile, dei mercati,
e non di analisi critica". "Ora - ha proseguito Guatri - si riconoscono gli
errori compiuti da molti, compreso il mondo accademico che è in parte
mancato alla propria funzione critica, e si va alla ricerca di rimedi. E'in
questa ottica che una collaborazione tra accademia e mondo operativo appare
altamente auspicabile e può essere foriera di utili risultati. Ma l'impegno
è serio, e sarebbe nuovamente erroneo supporre che l'obiettivo sia di
agevole realizzazione". "Criteri, formule, multipli di mercato, modalità di
definizione dei modelli di business e di business plan - ha concluso Guatri
- sono parte di un 'processo valutativo' complesso che va ristudiato. Da un
lato nel rispetto della logica valutativa (è bene sottolineare che non
esiste una molteplicità di "logiche"!, e dall'altro tramite la riconosciuta
esigenza di un adattamento delle sue basi tradizionali alle peculiarità
delle aziende Internet. Si tratta di un equilibrio che va al più presto
ristabilito. Mario Massari, Professore Ordinario di Finanza Aziendale
all'Università Bocconi, nel suo intervento su "Gli aspetti critici nella
redazione del business plan" ha rilevato, in particolare, che "i business
plan delle Internet companies appartenenti alla prima ondata dei 'pionieri'
(convenzionalmente, fino al marzo 2000), erano stati elaborati in un
contesto che appariva caratterizzato da modeste barriere all'entrata e
conseguente elevata flessibilità operativa. Nei Business plan venivano cioè
recepite le possibili evoluzioni del modello in un mercato che si pensava
dovesse crescere a tassi elevatissimi ("alberi di business plan"). I
business plan venivano poi sistematicamente riformulati e adattati per
riflettere le opportunità che si andavano delineando. Dunque, più che
strumenti di previsione e obiettivi per il management erano simulazioni di
ciò che sarebbe potuto accadere". "Nella fase attuale - ha continuato
Massari -gli operatori percepiscono uno scenario radicalmente mutato: le
barriere all'entrata sono più elevate e, conseguentemente, la flessibilità
operativa è più modesta (entrare in nuove aree di business può essere assai
oneroso); vi è maggiore consapevolezza delle inerzie e degli ostacoli alla
crescita del mercato, dovuti alle difficoltà di connessione, ai tempi di
navigazione in Internet, a problemi legati alla sicurezza delle transazioni.
In presenza di tali nuovi condizioni, i business plan delle Internet
companies sono maggiormente focalizzati su specifiche aree di business e la
crescita attesa è molto più lenta. In definitiva si è ritornati a modelli
più simili a quelli della cosiddetta old economy ". Mauro Bini, Professore
Ordinario di Finanza Aziendale all'Università Bocconi, ha trattato il tema
"Logica e limiti dei multipli di mercato", sottolineando, fra l'altro, che
"fra i criteri più utilizzati per valutare le imprese internet vanno
annoverati i multipli empirici. Si tratta - ha detto Bini - di semplici
ratios che pongono a confronto la capitalizzazione di mercato della società
con misure di performances di natura non contabile, note in gergo come "web
metrics" (numero di utenti registrati, numero di pagine viste, numero di
utenti attivi, etc). Sono strumenti tanto semplici quanto pericolosi dal
momento che non vi è alcun legame fra variabile esplicativa e prezzo del
titolo. In effetti, la correzione di prezzo dei titoli internet ha
dimostrato a molti investitori quanto sia facile farsi del male con misure
del genere". Il confronto è proseguito con gli interventi, nell'ordine, di:
Giuseppe Monarchi (Director Investment Banking Division di Credit Suisse
First Boston); Rolando Polli (Presidente Euroinvest Editori); David Chaffetz
(Director strategie alliances, Ibm Emea); Giorgio Frigeri (Presidente
Mercato Impresa); Paolo Ainio (Amministratore Delegato Matrix), Roberto
Mazzei (Medinvest).
WISE VENTURE, ADVISOR DEL FONDO WISEQUITY PRESENTA LE SUE STRATEGIE DI
INVESTIMENTO
Milano, 6 luglio 2001 - Sono state presentate ieri a Milano le strategie di
investimento adottate da Wise Venture, l'advisor strategico del fondo
Wisequity. Wisequity è il fondo di Venture Capital di diritto italiano
promosso da Fin.Eco Investimenti Sgr (Gruppo Bipop), sottoscritto per circa
l'80% da Seat Pagine Gialle e De Agostini e per il restante 20% da altri
investitori istituzionali, per un capitale totale di circa 135 milioni di
Euro. Il fondo è soggetto al regolamento della Banca d'Italia per i fondi
chiusi. Wise Venture si occupa di supportare Fin.Eco Investimenti, in via
esclusiva, nella selezione, nella negoziazione e nella gestione delle
società in portafoglio. "La nostra strategia di investimento - dichiara
Paolo Gambarini, Amministratore Delegato e cofondatore di Wise Venture -
consiste nel focalizzare l'attenzione su varie tipologie di aziende al fine
di creare una corretta diversificazione del portafoglio. Ci rivolgiamo prima
di tutto ad aziende che, pur avendo un modello di business tradizionale,
fanno uso di nuove tecnologie come fattore critico di successo. In seconda
battuta le nostre preferenze vanno verso aziende che offrono servizi e
applicazioni per il settore wireless, telecom e data networking, che
sviluppano software e che producono tecnologie che contribuiscono allo
sviluppo del web." "Gli skills e il know-how del team Wise Venture -
aggiunge Michele Semenzato, Amministratore Delegato e co-fondatore di Wise
Venture - spaziano dalla selezione, valutazione, negoziazione e
strutturazione degli investimenti fino alla consulenza strategica e
operativa nei singoli business di riferimento. Il nostro diretto
coinvolgimento nelle attività d'impresa ci efficace il processo di selezione
degli investimenti." permette di rendere più efficace il processo di
selezione degli investimenti". "L'investimento ideale secondo Wise Venture -
prosegue Michele Semenzato - consiste in una partecipazione di minoranza
qualificata (possibilmente >25%) oltre ad un effettivo coinvolgimento dei
manager nei Consigli di Amministrazione. Al fine di diversificare il nostro
portafoglio di investimenti scegliamo società che si trovano a differenti
stadi di sviluppo: da quelle che si trovano nel primo o secondo round di
finanziamento, a quelle che sono in fasi di sviluppo molto più avanzate,
pre-Ipo o post-Ipo, ma solo nel caso in cui sìamo in grado dì giocare un
ruolo strategico." "La gestione di Wisequity è il primo passo della società
nell'ambito degli investimenti alternativi. Il progetto persegue l'obiettivo
dell'ampliamento della gamma dei prodotti offerti alla nostra Clientela
Privata e Istituzionale, consentendo alla nostra struttura di evolvere anche
nelle competenze gestorie. Sviluppare nuovi skills confrontandosi con
strumenti innovativi tesi a incrementare il livello di soddisfazione degli
investitori è infatti una delle principali caratteristiche di una società
come la nostra che trova nelle sfide del mercato uno stimolo quotidiano alle
proprie strategie operative" ha commentato Alberto Castelli, Direttore
Generale di Fin.Eco Investimenti Sgr. Ma decisione di essere, insieme con
Seat, i principali sottoscrittori del fondo Wisequity - dichiara Roberto
Drago Vice Presidente Finanza di De Agostini - si inserisce coerentemente
nella strategia di díversificazione adottata da De Agostini che è
strumentale al raggiungimento degli obiettivi finanziari. "Tramite il fondo
- ha detto Paolo Gonano, Direttore Strategie e Corporate Relations di Seat
Pagine Gialle - abbiamo accesso a opportunità di investimento di elevato
interesse che altrimenti, a causa delle limitate dimensioni e
dell'appartenenza a settori non core, Seat non potrebbe cogliere"." Tra le
società nelle quali il fondo ha investito: Ticketone (leader nella gestione
dei sistemi di ticketing per eventi sportivi, musica, arte e spettacoli),
Totobit Informatica Software e Sistemi (che sviluppa, produce e distribuisce
pacchetti software per scommesse e gestisce Pos abilitati per ricariche
telefoniche on line), Elettroclick (che distribuisce materiale elettrico),
Studenti.it (sito leader in Italia per l'erogazione di contenuti e servizi
per la comunità degli studenti), Roncadin Restaurants (business catering),
Winetip.corn (futures su vini di alta qualità), Phoenix Tools (sviluppatore
si software per 3D Computer Graphics), Wireless (sistemi CRS per la
prenotazione di pacchetti turistici anche "last minute') Buongíorno.it
(leader europeo nella creazione di newsletter tematiche e nell'e-mail
marketing).
BORSA IMMOBILIARE - AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO
ORGANIZZAZIONE DI SERVIZI PER IL MERCATO IMMOBILIARE
Milano, 6 luglio 2001 - Stop alle sorprese nella compravendita delle case:
Osmi -Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio, ha
ottenuto la certificazione di qualità secondo le norme Uni En Iso 9002. Il
riconoscimento, da parte dell'ente terzo Tuv-Uk, è il primo passo di un
programma che permetterà ad Osmi, in collaborazione con Euranet e Gate,
gruppo Ernst & Young, di prestare assistenza completa agli operatori
immobiliari, nel percorso per ottenere anch'essi la certificazione di
qualità. Questa sorta di "bollino" di garanzia avrà un doppio vantaggio: per
i clienti, che saranno certi di poter trovare un professionista in un
mercato dove saranno garantiti trasparenza e servizi di qualità, per gli
operatori immobiliari che, la cui attività risulterà più efficiente, meno
costosa e adeguata a dei livelli standard di funzionalità. "Osmi-Borsa
Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, da tempo
persegue l'obiettivo di diffondere la cultura dell'efficienza e della
trasparenza nel mercato immobiliare - ha dichiarato Giorgio Vìganò,
presidente di Osmi-Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di
Commercio di Milano -. La certificazione di qualità secondo le norme Uni En
Iso serie 9002 permetterà alle aziona di raggiungere uno standard di
efficienza delle prestazioni professionali offerte ai propri clienti. II
progetto gode di un valore aggiunto: con la certificazione della stessa
Osmi-Borsa Immobiliare da oggi abbiamo dato a tutti gli operatori, piccoli e
grandi del settore, un esempio. E siamo in grado di fornire ogni tipo di
assistenza per aiutarli a conseguire la certificazione di qualità de i
propri servizi. Dando, ad esempio, alle agenzie che aderiranno
all'iniziativa, il manuale di qualità tipo che sarà anche disponibile (a
pagamento) su Internet all'indirizzo www.borsaimmobiliare.net "Osmi-Borsa
Immobiliare ha realizzato un manuale di qualità-tipo che contiene le linee
guida per ottenere la certificazione. Le agenzie potranno scegliere se
avviare autonomamente un processo di certificazione oppure aderire a un
programma che prevede l'assistenza di Osmi-Borsa Immobiliare, Euranet e
Gate. La certificazione sarà rilasciata dall'ente Tuv-Uk scelto per il
programma. Le Norme Iso 9000 - Per Iso 9000 si intende il sistema di norme
internazionali sui sistemi di qualità aziendali. Queste norme, adottate nel
1986 dall'Organizzazione mondiale di normazione sono state recepite a
livello europeo (En) e nazionale (Uni). Esse stabiliscono quali sono gli
elementi necessari per raggiungere un sistema di gestione della qualità che
garantisce la soddisfazione dei bisogni dei clienti. Gli standard Iso 9000
possono essere applicati a qualsiasi tipo di azienda e, quindi, anche alla
pubblica amministrazione come produttrice dei servizi. Nel gennaio 2001 sono
state emesse le norme 9000 serie 2000 (9000, 9001, 9004 -2000) applicabili
entro tre anni. Il sistema Osmi e le aziende associate si conformeranno alle
Uni En Iso 9001-2000.
CABOTO EMETTE 150 NUOVI COVERED WARRANT
Milano, 6 luglio 2001 - Caboto lancerà oggi, una nuova emissione di 150
Covered Warrant con scadenza 21-06-2002. La nuova emissione, oltre ad
adeguare gli strike agli attuali livelli di mercato, arricchisce la gamma di
prodotti offerti da Caboto. Tra le novità da segnalare l'emissione di
Covered Warrant su alcuni importanti titoli del listino italiano (Benetton,
E-biscom, Rolo Banca) e su quattro titoli stranieri del comparto telefonico
tecnologico (Alcatel, France Telecom, Orange e Siemens). Per informazioni
contattare il nr. verde: 800-550 350.
NUOVE NOMINE IN A. T. KEARNEY
Milano, 6 luglio 2001 - A.T. Kearney, società leader nella consulenza
strategica all'alta direzione ha annunciato cinque nuove importanti nomine
fra le quali emergono due nomi al femminile: Liviana Forza e Patrizia
Giangualano, rispettivamente nel Core Team europeo della Operations Practice
e nel Financial Institutions Group, il pool di esperti del settore bancario
e assicurativo. Patrizio Mapelli - Vice President: laureato in Fisica presso
l'Università di Milano, è il nuovo Vice President che, insieme a Piero
Masera, si occuperà dello sviluppo della Strategic Information Technology
Practice. Patrizio Mapelli ha oltre vent'anni di esperienza professionale
maturata sia nel mondo della consulenza che dell'industria. Le sue
competenze si sono sviluppate soprattutto nel campo delle Telecomunicazioni
e dei Media, oltre che nei beni di largo consumo. Ha ricoperto incarichi di
rilevante importanza presso aziende leader nel settore dei mezzi di
comunicazione. E' stato infatti Direttore della divisione New Media per il
maggior editore economico-finanziario italiano, oltre ad essere stato tra i
fondatori di IOL-Italia On Line, primo ISP nazionale. Mapelli ha inoltre
diretto la business unit Internet di uno dei maggiori operatori nazionali di
telefonia mobile, guidandone anche il progetto di acquisizione della licenza
Umts. In America, Patrizio Mapelli ha seguito un Executive Program presso la
Kellogg Management School. Liviana Forza - Principal è stata nominata
Principal di A.T. Kearney dove fa parte del Core Team europeo della
Operations Practice. In A.T. Kearney ha maturato competenze di Supplier
Relationship Management occupandosi di strategia e realizzando iniziative
per l'e-commerce B2B. Forza ha inoltre curato due diligence a supporto di
operazioni di M&A e ha seguito progetti di consulenza per importanti aziende
internazionali: dal settore delle costruzioni a quello bancario, dall'automotive
al farmaceutico. Da oltre sei anni nella consulenza strategica, Liviana
Forza proviene dal mondo dell'Investment Banking dove ha lavorato in ambito
internazionale come analista finanziario nell'area Mergers & Acquisitions
per Morgan Stanley. Patrizia Giangualano - Principal un'esperienza di
quindici anni nella consulenza strategica maturata principalmente in servizi
orientati alle istituzioni finanziarie, è stata nominata Principal in
A.T.Kearney. In questo ruolo continuerà a contribuire allo sviluppo del
Financial Institutions Group, importante settore strategico creato da
A.T.Kearney, che offre un servizio completo di consulenza manageriale in
ambito finanziario e assicurativo. Ha sviluppato inoltre modelli strategici
It, seguito progetti di post merger integration, internet banking e
integrazione di canali realizzando le condizioni per lo sviluppo di nuovi
modelli organizzativi e di gestione della clientela per i maggiori istituti
di credito nazionali. Marco Narduzzi - Principal è stato eletto Principal di
A.T. Kearney e farà parte della Communication & High Tech Practice. Laureato
in Ingegneria elettronica e con un Master in Business Administration presso
la SDA dell'Università Bocconi, Marco Narduzzi ha maturato un'esperienza
internazionale di project management nell'area tecnico-operativa di un
gruppo multinazionale leader nella chimica. E' approdato in seguito al mondo
della consulenza, dove si occupa principalmente di progetti di strategia,
change management e supporto in fase di start up, specializzandosi nei
settori Media e Telecomunicazioni . Armando Brunini - Principal entra in
A.T. Kearney in qualità di Principal all'interno della Practice dedicata al
settore trasporti. Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di
Napoli, Armando Brunini ha una decennale esperienza come consulente nelle
aree Trasporti e Utilities, soprattutto all'interno del settore pubblico. La
sua esperienza si è successivamente arricchita in Aeroporti di Roma, dove ha
seguito il processo di privatizzazione e l'attività di sviluppo geografico
del business. Infolink: www.atkearney.it
www.atkearney.com
EUROPEAN'S BANKING ON THE WEB
Milano, 6 luglio 2001 - Latest research from Jupiter Mmxi, the leading
Internet research company, shows that over the last year the proportion of
Europeans visiting business and finance sites has doubled in some markets,
and the time spent on these sites has increased by up to 60%. Business and
finances websites have been amongst the most popular destinations of
Europeans since Jupiter Mmxi started measuring European Internet behaviour
in October 1999. More than 20 million Europeans logged on to business and
finance sites from home in May 2001, visiting local brands which offer
online banking, financial information, online share trading and insurance
services. 70% of them were male. Between May 2000 and May 2001 the
proportion of French Internet users visiting business and finance sites from
home more than doubled from 18.5% to 38%. They also increased time spent on
these sites by more than 50% in the same period, from 19.5 to 31 average
minutes per Unique Visitor per month. Popular destinations in France are the
sites of traditional banks, such as Credit-agricole.fr and Creditlyonnais.fr,
Socgen.com and Bnp.fr, as well as information site Boursorama.com.
Caisse-epargne.fr, the third most popular finance site in France, offers
banking services plus the latest news, stockmarket information and even TV
listings. In the UK 36% of all Internet users at home visited finance sites
in May 2001, an increase of 28% from May 2000. Banking sites, such as
Lloydstsb.com, Egg.com, Barclays.co.uk, Nationwide.co.uk, and Natwest.com
make up the UK top ten in this category. Some of these sites have introduced
partnerships with portals such as Lloydstsb.com with Lycos, Nationwide.co.uk
with Excite and Natwest.com with Yahoo. In Germany the reach of business and
finance sites increased by 19% from May 2000 to May 2001, with 35.7% of
Germans online visiting these sites from home. German Internet users spent
more than one hour (61.3 average minutes per Unique Visitor) on business and
finance sites in May 2001, more than any of their European counterparts. One
reason for this is that in Germany websites offering online share dealing
and stock market information are more popular than sites of traditional
banks, although traditional banks are catching up. Germans spend a
considerable amount of time on sites such as Comdirect.de (60.8 average
minutes), Consors.de (54.5 average minutes), as well as Diraba.de (93.8
average minutes). Deutschebank24.de and Postbank.de are the fourth and fifth
most popular banking destinations. Internet users in Spain and Italy are
second only to the Germans in the amount of time they spent on finance sites
in May 2001. Spaniards and Italians visit not only sites of traditional
banks, but also those offering financial information. In Spain 37.5% of
people online from home spend 54 average minutes on top finances sites, such
as Lacaixa.es, Invertia.com and Expansiondirecto.com, as well as online
banking sites, such as Bbvnet.com, Bbva.es, Bsch.es and Ebankinter.com. One
in three Italians (31.9%) visited financial information sites, such as
Ilsole24ore.com, Voltrade.it and Borsaitalia.it, as well as banking sites,
such as Fineco.it, Cartasi.it and Cariplo.it. They spend on average 58.3
minutes on these sites in May 2001. The Nordic region has the highest
proportion of Internet users visiting business and finance sites. In Sweden,
where Jupiter Mmxi measures at work usage as well as at home usage, almost
60% of the online population visited finance sites in May 2001. Swedish
banking site Foreningssparbanken.se has with 21.2% reach the lion share,
followed by NB.se, Sebank.se and postal service Posten.se, which all have
around 10% reach each. Every second Norwegian (56.4%) ,and 45.1% of Danes
online visited business and finance sites from home in May 2001. Again,
banking sites Postbanken.no Nor.no in Norway, as well as Danskebank.dk in
Denmark have more than 10% reach, which is very high for a finance site
compared to other European countries. In Switzerland almost one in three
Internet users visited finance sites from home in May 2001. Although this is
one of the smallest audience for these sites in Europe, the Swiss spent with
27.9 average minutes per Unique Visitor in May 2001 more time on these sites
than people in Norway and Denmark, where the reach is much higher. Popular
sites in Switzerland include sites of traditional banks UBS.com,
yellownet.ch, and Credit-suisse.ch, as well as financial information sites
Swissquote.ch and Borsalino.ch.
BANCA FIDEURAM: RACCOLTA NETTA TOTALE A 363 MILIONI DI EURO IN GIUGNO,
+116% SUL MESE PRECEDENTE RACCOLTA NETTA FONDI POSITIVA PER 61 MILIONI DI
EURO
Roma, 6 luglio 2001 - In giugno la raccolta netta totale di Banca Fideuram
(fondi e gestioni, assicurazioni, titoli e conti correnti) è stata positiva
per 363 milioni di euro, il 116% in più rispetto al mese precedente. La
raccolta netta dei fondi comuni, incluse le gestioni patrimoniali in fondi,
è stata positiva per 61 milioni di euro. Al suo interno la raccolta del
private banking (gestioni patrimoniali riservate alla clientela Vip) ha
registrato un saldo positivo per oltre 1,6 miliardi di euro. In giugno la
raccolta dei fondi comuni si è concentrata per 61 milioni di euro sui fondi
azionari. I fondi obbligazionari hanno invece chiuso il mese con un saldo
negativo di 1 milione di euro, mentre i fondi bilanciati hanno registrato un
saldo positivo di 7 milioni di euro. La raccolta sui fondi liquidità ha
registrato un saldo negativo di 6 milioni di euro. Le polizze vita hanno
incassato in giugno premi per 144 milioni di euro, il 38,6% in più rispetto
al mese precedente. Al netto delle liquidazioni la raccolta assicurativa è
stata di 111 milioni di euro, con un incremento del 113% sul mese
precedente. Positivo anche il saldo complessivo della raccolta titoli e
servizi bancari, che in giugno è stato pari a 191 milioni di euro, in
aumento del 35% rispetto al mese precedente. A questo risultato ha
contribuito essenzialmente una raccolta netta di 225 milioni di euro sul
fronte dei titoli. A fine giugno il patrimonio dei fondi di Banca Fideuram
era di 33,1 miliardi di euro. Le masse totali di risparmio gestito (fondi,
gestioni e assicurazioni) a fine giugno erano pari a 39,2 miliardi di euro.
In particolare le attività di Banca Fideuram nel private banking hanno
superato a fine giugno i 14 miliardi di euro, con un incremento del 46,5% da
inizio anno e del 9,7% rispetto al mese precedente. Il totale delle masse
amministrate da Banca Fideuram era di 49,4 miliardi di euro a fine giugno..Alla
fine di giugno i private banker 1 di Banca Fideuram erano 3.781, il 4,2% in
più rispetto ai 3.629 dello stesso periodo del 2000.
DEUTSCHE BANK LANCIA PLATINUM CLUB MENHIR LA CARTA DI CREDITO CON FOTO E
FIRMA DEL TITOLARE
Milano, 6 luglio 2001 - Deutsche Bank, attraverso la propria divisione
specializzata nell'emissione di carte di credito BankAmericard, lancia
Platinum Club Menhir, la prima carta di credito serie platino in Italia con
foto e firma del titolare sul fronte della tessera. Grazie alla sua forte
personalizzazione, Platinum Club Menhir consente al titolare di essere
riconosciuto presso le 261 agenzie di Deutsche Bank Spa in Italia e quindi
di effettuare qualsiasi operazione bancaria, anche al di fuori dello
sportello presso il quale intrattiene il rapporto di conto corrente.
Riservata ai sottoscrittori della gestione patrimoniale in fondi multibrand
Menhir di Deutsche Bank (lanciata il 2 luglio 2001), Platinum Club Menhir è
una carta completamente gratuita caratterizzata da uno standing tra i più
elevati: servizi esclusivi e un fido mensile a partire da 20 milioni di lire
(elevabile fino a 100 milioni). La carta, collegata al circuito
internazionale American Express e utilizzabile in 160 paesi del mondo,
consente sia pagamenti presso gli esercizi convenzionati sia prelievi di
denaro contante e offre la possibilitˆ di scegliere la modalitˆ di rimborso:
a saldo, oppure a rate scegliendo l'importo mensile preferito modificabile
in ogni momento (tasso mensile agevolato dello 0,80% per i primi sei mesi)..
Attraverso una password legata alla carta, il titolare ha accesso all'area
riservata del sito Internet del Club Menhir
www.clubmenhir.it dove pu˜ controllare l'estratto
conto della carta, l'andamento degli investimenti effettuati nella Gpf, la
composizione del portafoglio (aggiornamenti giornalieri), i movimenti del
gestore a fronte di eventuali mutamenti di tendenza del mercato, le
previsioni tecniche dell'andamento della linea d'investimento prescelta. Il
servizio clienti, operativo sette giorni su sette, 24 ore su 24, a
disposizione dei titolari per bloccare la carta in caso di furto e
smarrimento e provvedere alla sua sostituzione, entro 24 ore, in tutto il
mondo. Grazie alla carta di credito Platinum Club Menhir, è possibile
prenotare telefonicamente viaggi, soggiorni alberghieri e biglietteria aerea
a prezzi scontati, accedere a una banca dati di offerte last minute e
acquistare biglietti per spettacoli, concerti e mostre. Alla carta anche
abbinato un ampio pacchetto di coperture assicurative contro i rischi di
volo, i furti, gli infortuni e le emergenze sanitarie, con il rimborso delle
spese mediche sostenute in viaggio. La carta, infine, è abbinata al
Programma Targa, una promozione che consente di accumulare automaticamente,
per ogni acquisto effettuato con la carta di credito, un bonus fino al 15%
della spesa, utilizzabile come sconto per l'acquisto di una nuova auto Fiat,
Lancia o Alfa Romeo. Per la prima volta una carta di credito diventa un vero
e proprio documento personale, in grado di consentire l'accesso a una vasta
rete di servizi, non solo bancari, grazie a strumenti multimediali, dallo
sportello al call center, dal sito Internet alla centrale operativaÈ ha
dichiarato Giulio Cesare Monarca, direttore generale retail banking Deutsche
Bank. ÇPlatinum Club Menhir rappresenta un prodotto innovativo nel panorama
degli strumenti di pagamento elettronici in grado di garantire al titolare
sicurezza e comoditˆÈ. Scheda prodotto Platinum Club Menhir: Tipologia di
carta Carta di credito a banda magnetica; Circuito American Express; Costo:
Carta principale Gratuita; Carta aggiuntiva Gratuita; Accettazione Tutti gli
esercizi convenzionati con il circuito American Express nel mondo (160
paesi); Validità Triennale; Modalità di rimborso Saldo/revolving con
addebito in conto corrente; Fido mensile Da un minimo di 20 milioni di lire
con possibilitˆ di aumento fido fino a 100 milioni di lire; Data estratto
conto Il giorno 15 di ogni mese; Tempi di addebito 10 giorni dopo la data di
emissione dell'estratto conto (mediamente 25 giorni dopo la spesa); Costo
invio estratto conto L. 2.500; Anticipo contanti Min. L. 100.000, max L.
1.000.000 al giorno; Commissione anticipo contanti 4%, con un minimo di L.
6.000; Commissione pagamento tramite Pos Nessuna (in Italia e all'estero);
Maggiorazioni sul cambio per operazioni in valuta paesi Uem Nessuna;
operazioni in valuta paesi extra Uem 1,75%; Costo rifornimento carburante L.
1.500; Pagamento pedaggi autostradali S", senza alcun costo aggiuntivo;
Pagamenti rateali ", con tasso mensile agevolato per i primi sei mesi
(0,80%; successivamente 1,30%) e rata mensile sempre modificabile; Tassi
d'interesse su pagamento rateale Tan 15,60%, Taeg 16,943%; Servizio clienti
Platinum Amex Dall'Italia numero verde 800/334.800, dall'estero (+39)
0432/744.266.
WHITE & CASE NOMINATA STUDIO LEGALE INTERNAZIONALE DELL'ANNO
Milano, 6 luglio 2001 - White & Case, uno dei maggiori studi legali
internazionali, è stata nominata Studio Legale Internazionale dell'Anno da
The Lawyer, la maggiore rivista inglese del settore. "Sono poche le società
statunitensi che hanno investito in un business a livello mondiale" - si
legge su The Lawyer - "White & Case è stata la prima, con l'apertura nel
1926 della sede di Parigi. Dopo anni dedicati ad una crescita mirata ed al
consolidamento del posizionamento a livello nazionale, White & Case è
entrata a far parte della ristretta schiera dei più prestigiosi studi legali
internazionali." Negli ultimi 12 mesi, White & Case ha condotto una
strategia di internazionalizzazione delle attività di corporate & finance
all'interno di diversi mercati, riuscendo ad ottenere licenze e
collaborazioni con i partners locali più prestigiosi. White & Case è
diventata operativa anche in Italia attraverso l'accordo con lo studio
legale Varrenti & Associati di Roma, a cui farà seguito l'inaugurazione
dell'ufficio milanese prevista per il mese di ottobre. Nel 2000, le risorse
umane della società a livello europeo sono raddoppiate raggiungendo le 600
unità, di cui 120 facenti capo alla sola sede di Londra. La stessa cosa è
avvenuta nel sud-est asiatico, dove la presenza della società in Tailandia
si è rafforzata attraverso l'acquisizione di Nopadol & Khaisri e del suo
staff. La sede di Singapore, dove White & Case è stata una tra le 7 società
ammesse a partecipare ad una joint venture con partner locali, che si è
conclusa con l'accordo tra la società e Colin Ng & Partners, conta ormai 100
avvocati e rappresenta il secondo ufficio in Cina dopo quello di Hong Kong.
Soddisfazione è stata espressa da Duane Wall, managing partner di White &
Case, che ha dichiarato. "Questa nomina rappresenta il riconoscimento della
nostra continua strategia di espansione del business, in linea con le
esigenze di una clientela sempre più internazionale". Con 39 sedi in 27
Paesi del mondo, 1400 avvocati e un network mondiale, White & Case, leader
mondiale tra gli studi legali internazionali, offre assistenza a società
private e pubbliche, istituzioni finanziarie, governi ed entità statali,
principalmente riguardo a operazioni finanziarie e business ventures, e
svolge la propria attività nel settori dell'antitrust, privatizzazioni,
acquisizioni, ambiente, telecomunicazioni, finanza pubblica, commercio
internazionale, assicurazioni, Unione Europea, Internet, media e tecnologie,
tutela dei marchi internazionali e diritto del lavoro.
CORTIS LENTINI CON UN FATTURATO DI 30 MILIARDI DI LIRE PUNTA AL SETTORE
TESSILE LENTO IL PASSAGGIO DEL PARCO INSTALLATO ALL'EURO
Milano, 6 luglio 2001 - Un fatturato di 30 miliardi di lire e 220 persone di
organico. Sono questi i risultati più significativi ottenuti nel 2000 dal
Gruppo bergamasco Cortis Lentini, che ha visto in questo modo incrementare
il proprio giro d'affari del 5% rispetto all'anno precedente. Nel 2000
l'azienda ha puntato anche su una maggiore crescita nel mercato Cad: Isigraf,
società del Gruppo Cortis Lentini, cedendo il proprio ramo d'azienda
dedicato al Cad, è entrata a far parte di Cdm Isigraf, realtà significativa
a livello nazionale per competenze specializzate e qualificate in questo
settore. L'operazione di natura prettamente industriale porterà ad uno
scorporo di circa un terzo del fatturato del gruppo. Le cifre relative al
Gruppo devono essere considerate ancora più positivamente se si tiene conto
che il 2000 ha visto riflesso sui risultati della capogruppo, Cortis Lentini
S.p.a., il gravissimo incendio che la scorsa estate ha completamente
distrutto la sede storica di Gorle, ostacolando per quasi un mese il ritorno
alla piena normalità operativa. La forzata diminuzione delle attività
commerciali e produttive di Cortis Lentini ha infatti contribuito alla
parziale contrazione del fatturato, passato dai 17 miliardi di lire del 1999
ai 14 miliardi di lire del 2000. Ma il danno provocato dall'incendio non
rappresenta l'unico motivo ad aver determinato la leggera flessione dei
ricavi; se infatti il 1999 ha rappresentato un anno eccezionale a causa
dell'indotto verificatosi per l'adeguamento delle procedure di vecchi e
nuovi clienti all'avvento dell'anno 2000 (+23% rispetto al 1998), nel corso
dell'anno successivo non sono state rispettate le previsioni in termini di
passaggio del parco installato alla moneta unica europea, previsioni che
avevano già spinto la società ad acquisire nuove forze lavoro, portando il
numero dei collaboratori dai 117 del 1999 ai 140 del 2000. "Siamo certi che
il ritardo nelle attività di adeguamento all'Euro da parte dei nostri
clienti si rifletterà positivamente sui risultati dell'anno in corso,
determinando un aumento significativo sul fatturato relativo ai service e
compensando di fatto la mancata crescita che ci aspettavamo nel 2000",
sottolinea Angelo Tettamanzi, Presidente della società. Anche la contrazione
del fatturato relativo alle vendite hardware, scese dal 16% del 1999 al 9%
del 2000, ha un suo preciso significato. Infatti la sempre maggiore
focalizzazione di Cortis Lentini sulle attività di sviluppo software e di
erogazione di servizi, ha portato l'azienda nel 2000 a consolidare la
propria immagine come fabbrica di soluzioni nel complesso mondo dell'Information
Technology. In particolare Cortis Lentini sta puntando sui propri
applicativi in ambiente Uniface e Db Oracle; significativo l'apprezzamento
del mercato per il prodotto Uniconf, soluzione gestionale dedicata al
settore confezione e abbigliamento. "Si tratta di un settore particolarmente
strategico per la nostra attività: stiamo osservando con notevole interesse
la presenza di molte realtà italiane nei Paesi dell'Est europeo", aggiunge
Riccardo Lentini, Amministratore Delegato dell'azienda. L'attenzione della
società verso quest'area geografica si deve anche alla necessità di poter
attingere a una vasta offerta di risorse qualificate da inserire nel proprio
organico, per far fronte alle sempre maggiori richieste di sviluppo di
progetti fortemente personalizzati e ad alto contenuto tecnologico.
L'acquisizione di nuove competenze tecniche, inoltre, consentirà a Cortis
Lentini di sviluppare la propria presenza anche in settori come il Crm (Customer
Relationship management) e l'outsourcing applicativo (Asp), settori in cui
sono già stati avviati progetti pilota. "Per quanto riguarda la possibilità
di erogare soluzioni gestionali ed Erp in modalità Asp, crediamo comunque
che il mercato non sia ancora maturo, soprattutto per realtà medie e
medio/piccole, siamo infatti convinti che non siano ancora pronte per
apprezzare i vantaggi di questo tipo di offerta, soprattutto perché si
tratta di soluzioni fortemente personalizzate", spiega ancora Tettamanzi.
Prosegue inoltre l'attività della Divisione Outsourcing di Cortis Lentini,
che vede un potenziamento delle risorse dedicate, per rispondere al meglio
alle esigenze delle aziende che intendono trovare all'esterno un partner
affidabile e competente per gestire alcune delle aree che compongono il
comparto
IT. FINANZIAMENTI A FAVORE DELL'ISTRUZIONE SUPERIORE
Helsinki, 6 luglio 2001 - Il 30 ed il 31 agosto 2001 si svolgerà ad Helsinki
(Finlandia) un seminario sullo stanziamento di fondi destinati
all'istruzione superiore. La manifestazione fungerà da forum per analizzare
e discutere questioni di attualità in tema di finanziamenti a favore
dell'istruzione superiore. Secondo quanto asseriscono gli organizzatori, il
dibattito sarà basato sulle prospettive delle pressioni attualmente
esercitate, che si snodano su due direzioni principali: da un lato, i
ministeri ed altri enti di finanziamento pubblico che devono finanziare un
numero sempre crescente di attività disponendo però di risorse finanziarie
minime, di pari entità, o solo lievemente maggiori. Dall'altro, gli istituti
di istruzione superiore che sono chiamati a rispondere alle nuove esigenze
all'interno di un ambiente in continua evoluzione. "Il seminario di livello
internazionale introdurrà prospettive e modelli di vari paesi, ciascuno con
la propria storia e politica attuale in materia di finanziamento
dell'istruzione superiore. Questi punti di vista costituiranno la base delle
discussioni tra i politici e gli esponenti del mondo accademico", affermano
gli organizzatori della manifestazione. Per ulteriori informazioni
rivolgersi a: Oecd/Imhe 2, rue André Pascal 75775 Paris Cedex France Tel.
+33-145249201 Fax +33-142240211 E-mail
jan.karlsson@oecd.org
PRIMA VIDEOTELEFONATA WIRELESS 3G CON DEI TERMINALI NEC DALLE DIMENSIONI
DI UN PALMARE
Milano, 6 luglio 2001 - L'evento è certamente di portata storica poiché si
parla della prima volta e la dimostrazione è stata condotta da Chris Hall,
il direttore generale di Manx Telecom e da Shin-ichi Kanai, General manager,
di Telecom Modus (una sussidiaria Nec), utilizzando i terminali (dalle
dimensioni di un palmare) di Image Viewer Terminals (Ivts) che sono stati
connessi agli apparecchi 3G per offrire anche un'immagine dei due
interlocutori. In poche parole si tratta di prove di telefonia di terza
generazione: su una piccola isola britannica, Manx Telecom, una controllata
Bt Wireless, ha realizzato la prima chiamata video 3G pubblica, utilizzando
un apparecchio Nec. Una sperimentazione che ha battuto sul tempo addirittura
la giapponese Ntt DoCoMo, all'avanguardia mondiale nel settore della
telefonia di terza generazione. Il gestore nipponico è stato in grado solo
recentemente di lanciare 1200 terminali per la trasmissione di video, ma
all'inizio del periodo di prova si è dovuto accontentare di sperimentare
cellulari abilitati solo al traffico voce a causa di problemi agli
apparecchi.
TELECOM ITALIA: VIA LIBERA AL PROGETTO STREAM-TELE+ ACCORDO CON NEWS
CORPORATION PER LA CESSIONE DELLA QUOTA IN STREAM.
Roma, 6 luglio 2001 - Telecom Italia ha raggiunto un accordo con News
Corporation nell'ambito della progettata combinazione societaria tra Stream,
partecipata pariteticamente da Telecom Italia e News Corporation, e Tele+,
l'emittente televisiva che fa capo al Gruppo Vivendi. In base a tale
accordo, Telecom Italia è impegnata a garantire pro quota, come del resto
News Corporation, la copertura del fabbisogno finanziario complessivo di
Stream fino al 31 dicembre 2001, per un valore non superiore a 399 miliardi
di lire ( 206 milioni di euro). Qualora l'operazione di combinazione
societaria tra Stream e Tele+ venga approvata dalle competenti Autorità
entro il 31 dicembre 2001 o entro una data successiva concordata tra le
parti, Telecom Italia avrà il diritto di cedere a News Corporation la
propria quota in Stream ad un prezzo pari al 110% delle somme effettivamente
versate a Stream dalla stessa Telecom Italia. Tale diritto spetterà a
Telecom Italia, alle medesime condizioni, anche qualora l'operazione di
combinazione societaria avvenga successivamente al 31 dicembre 2001 o ad una
data non concordata tra le parti, purchè Telecom Italia abbia effettivamente
erogato a Stream l'intero ammontare di propria competenza. Nel caso in cui,
invece, le competenti Autorità non dovessero approvare il progetto di
combinazione tra Stream e Tele+, News Corporation restituirà a Telecom
Italia il 50% dell'ammontare complessivo delle somme erogate a Stream. Il
via libera di Telecom Italia consentirà a Stream di finalizzare gli accordi
mirati alla combinazione societaria con Tele+.
BLU COMMENTA LA DECISIONE DEL CONSIGLIO DI STATO GIANCARLO ELIA VALORI:
"SENTENZA DEFINITIVA E CHIARIFICATRICE" ENRICO CASINI: "RIMOSSO UN EQUIVOCO
DURATO TROPPO AL LUNGO"
Milano, 6 luglio 2001 . Di seguito vengono riportate le dichiarazione del
Prof. Giancarlo Elia Valori - Presidente Blu spa La sentenza del Consiglio
di Stato è importante perché definitiva e chiarificatrice. I magistrati
hanno reso giustizia a Blu, ai suoi oltre 1.800 dipendenti, alle migliaia di
persone con attività professionali collegate alla società che vivono con
grande partecipazione la sfida lanciata da Blu nel mercato della
comunicazione mobile. Oggi è stato formalizzato un atto pubblico che
rappresenta un passaggio fondamentale per il futuro della società. Questa
buona notizia si aggiunge alle due autorevoli decisioni del Tar del Lazio
già prese nei mesi scorsi (8/11/2000 sentenza sospensiva - 23/01/2001
sentenza di merito). Gli azionisti hanno sempre guardato con serenità alle
prospettive di Blu ma ora i nostri convincimenti si sono ulteriormente
rafforzati: ancora maggiore determinazione verrà da parte di tutti per
superare i già sorprendenti risultati ottenuti da Blu e dal suo management
guidato da Enrico Casini. Dichiarazione di Enrico Casini - Amministratore
Delegato Blu spa E' stato rimosso con il massimo dell'autorevolezza un
equivoco che nel tempo ha assorbito energie e forzatamente distolto parte
della nostra attenzione dagli obiettivi che ci siamo posti. E' stata fatta
chiarezza su una vicenda che, in verità, per noi era già chiara sin
dall'inizio e si sono ricreate le condizioni operative normali di cui ogni
Società ha bisogno. Un soggetto economico deve intraprendere con serenità e
tempi certi. Otto mesi sono troppi anche per chi, come noi, è abituato a
confrontarsi con il mare "agitato" delle telecomunicazioni. Quando le
ragioni della politica si mescolano in maniera non corretta con quelle
dell'economia spesso le aziende ne pagano le conseguenze. Riteniamo questa
sentenza un ulteriore fatto positivo per il futuro di Blu, un'azienda
conosciuta per la sua capacità di innovare e per i rilevanti successi che ha
ottenuto in tempi rapidi. Abbiamo issato un'altra ancora che appesantiva,
nostro malgrado, la nostra navigazione verso i futuri traguardi.
LA RICERCA ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE COLT CONNETTE GEANT, IL NETWORK CHE
COLLEGHERÀ LE SEDI UNIVERSITARIE DEL CONSORZIO EUROPEO DANTE, ALLA CAPACITÀ
RECORD DI 10 GIGABIT/S
Milano, 6 luglio 2001 - Colt ha firmato un contratto, del valore di alcuni
milioni di Euro, con il Consorzio Europeo di Ricerca Dante, con sede a
Cambridge (Regno Unito), per collegare i centri di ricerca delle università
europee associate. Il network, che si chiama Geant, faciliterà e renderà più
veloci i collegamenti via Internet dei centri di ricerca Dante, nelle
università di 25 Paesi europei, fornendo una piattaforma che permetterà agli
accademici e ai ricercatori di tutte le discipline di scambiare
informazioni, scaricare ogni tipo di applicazione e cooperare in ricerche
congiunte, anche nel campo delle telecomunicazioni. In pratica Geant
permetterà ai ricercatori del consorzio Dante, sparsi in tutta Europa, di
lavorare come se fossero nello stesso laboratorio. L'accordo con Dante
prevede la fornitura di servizi su fibra ottica alla velocità di 10 Gigabit/s
che, utilizzando la tecnologia Dwdm, sfruttano le lunghezze d'onda Lambda.
10 Gigabit/s aumentano di 160.000 volte la capacità trasmissiva di una
normale linea telefonica. I circuiti realizzati sulla nuova infrastruttura
di rete super veloce Geant saranno collegati al backbone Colt che connette
32 Paesi in Europa. Infolink:
www.dante.net
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